TORNITURA Quando il transfer a CN sostituisce il tornio

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TORNITURA Quando il transfer a CN sostituisce il tornio
TORNITURA
Quando il transfer a CN sostituisce il tornio
Fondata nel 1908 con il nome di Comptoir du Décolletage de Clichy, questa vecchia ditta si trasferì
in Sologne a seguito della sua fusione con la società commerciale CAPRI e quindi della sua
inclusione nel gruppo americano Cooper-industries. Duecento persone, su una superficie di 26.000
m2, sono impiegate nella produzione di componenti destinati principalmente alle industrie edile e di
materiale elettrico. A ciò si aggiunge un reparto di tornitura su progetto che lavora principalmente
per l’industria armiera, per il settore petrolifero e per il settore automobilistico.
L’oggetto di questo articolo sarà costituito essenzialmente dalle macchine di costruzione BUFFOLI,
basate sul principio di transfer con torretta o tavola rotante dotati di una molteplicità di mandrini
indipendenti disposti su entrambi i lati, particolarmente indicati per far fronte alle nuove necessità
dell’industria di tornitura. La loro flessibilità consente effettivamente al produttore di affrontare il
mercato della tornitura di lotti medi in concorrenza con i tradizionali torni rigidi. Dopo più di quaranta
anni, dunque, il principio delle macchine transfer, che apparve nel settore automobilistico nel dopo
guerra, viene applicato con successo nel campo qui esaminato.
Inizialmente molto apprezzato sul mercato italiano, l’attenzione di questo costruttore si è rivolta
all’esportazione e, in particolare, al settore francese della tornitura, poiché i lotti tendevano a ridursi,
così come i tempi di consegna, per cui la macchina transfer forniva un apporto indiscutibile. Il
controllo della tavola porta-pezzi e dei mandrini è di tipo numerico, il cambio degli utensili e delle
morse è nettamente più rapido e di tipo pre-impostabile, mentre i supporti dei pezzi stessi sono
facilmente intercambiabili. Queste macchine sono dotate di un sofisticato carica barre multidiametro progettato per lunghi periodi di lavorazione senza operatore.
Un altro vantaggio determinante di queste macchine è la loro adattabilità alle future necessità degli
utilizzatori, offrendo il vantaggio ulteriore di essere rassicuranti in un settore in cui la previdibilità
tende a ridursi continuamente. L’importatore di queste macchine, il cui responsabile è il sig. Jullière,
ha cortesemente invitato la TRAMETAL a visitare un cliente per cercare di valutare il suo interesse
sul campo e ciò che la nuova tecnologia implica in rapporto ai torni convenzionali.
ATTIVITÀ E PRODOTTI
L’utilizzatore in questione è la società CAPRI. Essa possiede tre attività principali: la tornitura, la
realizzazione di pezzi in materie plastiche e la commercializzazione di prodotti tecnici importati.
La tornitura riguarda componenti in alluminio, acciaio inossidabile e ottone. Si tratta soprattutto di
una importante gamma di raccordi, premistoppa, dadi e prodotti associati venduti a catalogo o
risultanti da una attività di sub-fornitura in pieno sviluppo.
Fig. 1 – La macchina Trans-bar CNC flex di costruzione Buffoli, di tipo TRB45, è facilmente
accessibile sui suoi due lati. In primo piano, si vede sulla sinistra l’operatore con vicino il sig.
Jullière, responsabile della ditta di importazione, e sulla destra il sig. Langlet, direttore di
produzione.
Anche la fabbricazione di scatole di collegamento, di recipienti elettrici e di accessori per canaline di
isolamento destinate a edifici e industrie rappresenta una importante divisione con numerose
certificazioni. Sono in corso aperture con grossi distributori per professionisti e per centri fai-da-te.
Infine, oltre a questi prodotti di «casa», continua un’attività di commercializzazione di prodotti
complementari, attività che funge da supporto all’offerta commerciale della società.
SVILUPPO DELLA SUB-FORNITURA
La sub-fornitura è certamente per la CAPRI il settore in maggior progresso al giorno d’oggi. Ciò per
rispondere più facilmente alle richieste dei suoi clienti, i quali hanno iniziato a far evolvere il loro
parco produttivo. Questa attività si estende anche alle presse di iniezione e al dipartimento raccordi
idraulici. Il giro d’affari si suddivide in parti uguali fra tornitura e iniezione per 10 milioni e per 7,7
milioni di Euro nella commercializzazione. Agenti regionali assistono l’agenzia parigina nella
commercializzazione dei suoi prodotti.
SCELTA DELLA MACCHINA
Il parco macchine esistente è costituito da torni a camme di età variabile e di macchine multimandrino, ugualmente a camme. Ben adatto a lotti di dimensioni significative, tale parco macchine
è troppo rigido e lento per essere riattrezzato in presenza dei lotti piccoli o medi attuali e con
ripetitività aleatoria. Scegliendo una macchina transfer multi-mandrino a barra singola tipo TRB 45
BUFFOLI, molti torni a camme sono diventati inutilizzati, rendendo indiscutibile il guadagno in
produttività e in flessibilità nella gestione della produzione. Questa macchina accetta barre da 7 a
45 mm, possiede da 5 a 16 stazioni di presa pezzo e accetta fino a 38 mandrini.
La macchina occupa circa 8 metri in lunghezza per 2,5 metri in larghezza. L’accessibilità ai mandrini
risulta facile, così come l’accesso per le operazioni di manutenzione. La capacità di produzione
varia da 90 a 5000 pezzi /ora, a seconda della loro complessità. Il CNC è progettato per la gestione
avanzata di lavorazioni simultanee e parallele. La velocità e l’avanzamento di ciascun mandrino
sono programmabili individualmente.
Fig. 2 – Questa figura mostra la torretta centrale porta-pezzi, ben visibile, con alcune delle sue unità
di destra e di sinistra.
Fig. 3 – Nella manutenzione laterale, le unità risultano accessibili il più possibile, tenuto conto della
complessità della macchina.
Fig. 4 – Qui uno si può rendere conto che certe macchine ammortizzate da tempo, come questi
venerabili torni a camme Taratte, nonostante l’apparenza obsoleta, sono ancora in grado di fornire
molti servizi.
Il cambio del pezzo con questa macchina richiede circa un’ora contro le sei ore di una macchina a
camme, il pre-setting permette di ottenere pezzi buoni quasi dall’avvio e con una stabilità ben
migliore a livello di precisione e di qualità totale. Non è da meno il fatto che la scelta del salto
tecnologico rappresentato da questo processo non implica un maggior rischio per l’azienda.
LA TORNITURA È IN RITARDO ?
I tempi ciclo nella tornitura sono talmente dipendenti da parametri congelati che si è lontani dalla
possibilità di progredire da una parte senza perdere dall’altra. A titolo di esempio, su ciascun pezzo
esistono dei tempi incomprimibili, spesso dovuti alle operazioni di maschiatura, che rendono inutile
un miglioramento marcato su una operazione se la macchina stessa è costretta ad attendere la fine
di un’altra operazione per cambiare pezzo. Ciò spiega perché gli utensili usati nella tornitura sono
spesso in acciaio rapido non rivestito, che si rompono facilmente.
Infatti, certe evoluzioni sono difficilmente applicabili in lavori molto conservativi a causa della
difficoltà nel mantenere cicli coerenti ed efficaci. Le placchette profilate, per esempio, sono in
monoblocco di carburo e sono affilati per il profilo da realizzare. Nell'ottone da tornitura, la durata di
vita è considerevole e l'utilità di un rivestimento deve essere provata per lotti di produzione medi.
Nel frattempo, l’olio integrale, preferibilmente refrigerato, rimane la regola, principalmente per motivi
di qualità superficiale. Da un primo bilancio, la dimensione dei lotti è in continua diminuzione e il loro
lancio diventa sempre più aleatorio, per cui la rapidità di messa a punto di questa macchina è
notevolmente apprezzata in azienda, anche se l’operatore ha impiegato quasi un anno per
padroneggiare completamente la macchina affinché essa facesse la differenza con altri macchinari.
Più di diciassette pezzi standard sono stati programmati dall’importatore al fine di facilitare la messa
in produzione.
Essendo aumentata la produttività, l’azienda ormai si posiziona su richieste d’offerta per lotti più
piccoli. Il lotto standard per una giornata è di 10.000 pezzi, con un limite di 30.000, al di là del quale
ridiventa più interessante un moderno tornio a camme (o una macchina Buffoli TRANS-BAR a
doppia barra). Essendo questo tipo di macchina ancora poco diffusa in questo settore ed essendo i
clienti distribuiti su tutto il territorio francese, le opportunità di acquisirli sono notevoli. “In confronto a
un tornio multi-mandrino classico,” afferma Mr. Langlet, responsabile di produzione, “il guadagno in
produttività è stimato in 3-4 volte”.
D’altra parte, per serie importanti e pezzi piuttosto semplici, un tornio multi-mandrino a camme
numerico di ultima generazione resta più rapido per quanto riguarda i tempi ciclo. “La possibilità di
ammortizzare queste grosse macchine deve essere valutata tenendo conto dei prezzi di costo.
Come accade spesso durante l’introduzione di una nuova macchina, occorre introdurre una diversa
organizzazione del lavoro, in particolare a monte per la preparazione degli utensili e lo stoccaggio
degli elementi relativi a un dato pezzo.
A questo proposito, mantenere pronti al lancio un certo numero di utensili per lotti ripetitivi
rappresenta un investimento considerevole e giustifica l’utilizzo di un locale specializzato, come nel
caso della CAPRI, dove il pre-setting e lo stoccaggio degli utensili sono stati riuniti. Si è tenuto
conto della necessità di formazione per sei persone in circa un anno unitamente alla incontestabile
valorizzazione professionale per gli operatori, selezionati fra i migliori.
La direzione aziendale ha anche autorizzato uno sforzo finanziario a livello di manutenzione. In
effetti, malgrado la disponibilità del service dopo vendita sia dell’importatore che del venditore, lo
stoccaggio permanente, fino a 10.000 euro, di alcuni componenti vitali o con tempi di
approvvigionamento lunghi, è continuo poiché questa macchina costituisce, d’ora in poi, un pezzo di
primaria importanza nei mezzi di produzione della CAPRI.
EVOLUZIONE SEMPLICEMENTE IN CORSO…
Questo tipo di macchinario, innovativo in un settore dove gli obblighi sono estremi e la caccia ai
secondi nel tempo ciclo è accanita, è soprattutto destinato ad aziende con una dimensione di circa
50 persone, che è già parecchio per questo settore.
Il bilancio attuale è positivo su tutti i fronti alla CAPRI e c’è da scommettere che gli altri torni
convenzionali saranno presto dimessi. Qui come altrove, la permanenza delle ditte del settore è
connessa alla loro capacità di mettersi in discussione e di rinnovarsi all’interno del settore.
Fig. 5 – Lo stesso tipo di macchina di quello illustrato nella figura 4 è qui dotato del suo carica barre,
costantemente in attività. Oltre ai torni mono -mandrino a controllo numerico, questo tipo di
macchina costituisce ancora la base del parco di molte aziende di tornitura.
Fig. 6 – Questi sono i torni a comando numerico Traub che sono serviti all’azienda come
comparazione per valutare la produttività della