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Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione 10/2014: 400.000 Lettori Ed. II 2015: 352.000 Settimanale - Ed. nazionale 09-NOV-2015 Dir. Resp.: Ezio Mauro da pag. 30 foglio 1 / 2 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura: n.d. Diffusione 12/2015: 400.000 Lettori Ed. III 2015: 393.000 Settimanale - Ed. nazionale 21-MAR-2016 Dir. Resp.: Mario Calabresi da pag. 40 foglio 1 / 3 www.datastampa.it IDENTIKIT Paolo Langè amministratore delegato Cordusio Sim LA MIA CORDUSIO SARÀ UN WEALTH-HUB di PierEmilio Gadda Intervista a Paolo Langè ! Oggi gestiamo 30 miliardi di euro. Il nostro obiettivo è aumentare la raccolta netta dell’8% su base annua AP!!N.2 Mar-Mag ‘16 ! 54 essantanove anni, 44 dei quali maturati in boutique di consulenza e banche d’affari, come manager ma non solo. “Mi sono sempre sentito soprattutto imprenditore”, dice Paolo Langè, l’uomo scelto da Unicredit per guidare Cordusio, la creatura nata nell’estate del 2012 come family office e chiamata a diventare ora hub dedicato ai servizi di wealth management per i clienti UHNWI, con un patrimonio finanziario superiore ai 5 milioni di euro. È questa la forma mentis - condivisa con un gruppo di otto banker, cooptati dallo stesso Langé tra il 2006 e il 2014 e oggi al suo fianco nella nuova avventura - con la quale l’amministratore delegato vuole plasmare la “sua” boutique. Non a caso, insieme ad altri ex-Banca Leonardo, è entrato nel capitale della società con una partecipazione del 4%. La scelta del gruppo dirigente di Cordusio, che sta lavorando a un completo rebranding, è in un certo senso anomala per un grande gruppo bancario: accanto a Langé, ci sono due manager che non provengono dal mondo private. Il direttore generale, Frederik Geertman, già responsabile della Regione Centro di UniCredit e il vice dg Fabio Lanza, ex responsabile risorse umane della divisione Corporate & Investment Banking. “L’idea iniziale era quella di creare una divisione di wealth management all’interno della banca. Io ho proposto di dare vita a una legal entity autonoma, con una propria piattaforma di prodotti e massima flessibilità dal punto di vista operativo. Il progetto è stato approvato dal CdA di UniCredit. A quel punto, abbiamo scelto di utilizzare un veicolo societario già disponibile, Cordusio Sim, potenziandolo con le richieste di autorizzazione per il servizio di gestione patrimoniale e collocamento”. Quando sarà operativa la nuova Cordusio? Non appena avremo completato i passaggi con i regolatori, stimiamo nel terzo trimestre. Nel frattempo è stata creata pro tempore una divisione di wealth management all’interno di Unicredit, con 100 banker che, una volta completati i passaggi societari, confluiranno in Cordusio. Di quante risorse avete bisogno per sviluppare il progetto? L’obiettivo è di reclutare dall’esterno 30 banker in tre anni, affiancati da altre 8 figure junior. A regime avremo circa 140 banker distribuiti nelle nostre 21 filiali e un totale di 270/280 persone. Qual è la dotazione iniziale in termini di masse? Oggi gestiamo 30 miliardi di euro, 24 di AP!!N.2 Mar-Mag ‘16!!!!!55 CARTA DI IDENTITÀ soggetti privati e altri 6 di investitori istituzionali. Il nostro obiettivo è aumentare la raccolta netta dell’8% su base annua. Nome banca Cordusio SIM SpA Amministratore delegato Paolo Langè Numero banker di cui: dipendenti con contratto agenzia 100 100 0 Obiettivo di reclutamento 30 banker in 3 anni Numero filiali private 21 Masse totali amministrato gestito 24 miliardi € 40% 60% Numero di clienti 3000 famiglie Patrimonio medio 8 milioni di € Portafoglio medio banker 30 clienti, 240 milioni € Fonte: Cordusio SIM - data febbraio 2016 56 AP!!N.2 Mar-Mag ‘16 Quale ruolo avrà la consulenza a pagamento nel vostro modello di business? Sarà una delle leve più importanti. Oggi rappresenta una componente modesta ma l’obiettivo è portare almeno un terzo della raccolta amministrata - che vale il 40% del totale - in regime di consulenza a parcella. Su che piano Cordusio può fare la differenza? Uno dei nostri punti di forza è la Direzione Investimenti: da Unicredit abbiamo incorporato il team di 60 esperti, guidato da Manuela D’Onofrio, che curerà la gestione dei portafogli e la selezione dei fondi. Accanto a loro, possiamo contare su una squadra di 20 Global Advisor che possono affiancare i banker nella consulenza finanziaria ai clienti, facendo anche da tramite con il team di gestione. Non dimentichiamo altri asset strategici come Cordusio Fiduciaria, il Trust inglese UniCredit Uk Trust Services e la divisione lussemburghese. Come è strutturata l’attività di consulenza in materia legale e fiscale e per tutto ciò che esula dalla gestione del patrimonio finanziario del cliente? Abbiamo una squadra di 10 professionisti, a disposizione del Gruppo, per sviluppare le tematiche di asset protection, pianificazione successoria, real estate e investimenti in beni d’arte. E il servizio di corporate advisory? La nostra clientela è fatta di imprenditori. Vogliamo essere il loro punto di riferimento anche nei momenti di discontinuità aziendale, assisterli in eventuali operazioni di M&A o nella quotazione in borsa. Per realizzare questo obiettivo, puntiamo a valorizzare una forte connessione con le divisioni di corporate banking e investment banking. In tema di gamma prodotti, cosa distinguerà la vostra piattaforma dal private? Unicredit ha sviluppato partnership commerciali con le 10 più importanti case d’investimento. Noi pensiamo di stringere collaborazioni con un centinaio di partner, in modo da offrire anche soluzioni molto sofisticate, non sempre alla portata di clienti private. Non solo strumenti alternativi, long-short, flessibili, ma anche private equity ed hedge fund. A dicembre, Fideuram I.S. PB ha inaugurato a Londra la prima filiale private. Cordusio avrà una branch londinese? La comunità italiana che vive a Londra è numerosa e rappresenta un’opportunità interessante. Nei prossimi tre anni saremo concentrati sullo sviluppo del piano strategico in Italia. Solo dopo guarderemo all’estero, lavorando a un progetto più ampio con l’obiettivo di portare il nostro modello di servizio dove più consistenti sono le comunità di clienti HNWI t AP!!N.2 Mar-Mag ‘16!!!!!57 Codice abbonamento: 080899 Trimestrale Gruppo UniCredit INTERVIEW PAOLO LANGÈ INTERVIEW Now, new, next “Nasciamo per guardare e gestire il cambiamento in tutto il wealth management” Langè: debutta Cordusio grazie alla forza di UniCredit e a un team di 300 persone “Nasciamo per guardare il cambiamento”. È lo slogan di Cordusio, la nuova grande realtà nel wealth management e private banking che parte quest’autunno sotto il marchio di UniCredit, con una compartecipazione del top management guidato da Paolo Langè. Grazie a questo assetto societario Cordusio sarà una boutique, in termini di specializzazione e di autonomia nella gestione dei patrimoni, ma anche una piattaforma di integrazione dei servizi del gruppo di piazza Gae Aulenti. Il tutto in un’ottica di approccio integrato che va oltre la finanza perché gli asset di cui si compone un patrimonio rappresentano un valore economico oltre che un insieme di storie, traguardi e relazioni costruite nel tempo, di generazione in generazione. concludendo il set up operativo della società, un’operazione che ha molti filoni di attività, dalla selezione dei migliori professionisti nel gruppo e nel mercato, ai cantieri IT, a quelli legali, alla realizzazione del nuovo modello di servizio specifico per i nostri clienti wealth, al brand. Di recente abbiamo anche ricevuto l’autorizzazione da parte della Consob. È passato circa un anno dalla riorganizzazione delle attività di private banking con la creazione di un hub del wealth management a livello di gruppo. A che punto è il processo? Il processo è a buon punto, in linea con i nostri programmi. Stiamo Come si inquadra l’attività del segmento wm nell’ambito del piano industriale di UniCredit? Il segmento wealth management è uno dei pilastri del piano industriale di UniCredit, essendo un business in crescita e a basso assorbimento di capitale. Il Gruppo ha fatto La nostra clientela è composta di oltre 3.500 famiglie, perlopiù imprenditori che richiedono un servizio su misura Quali sono i numeri della struttura? La struttura è molto focalizzata al servizio dei nostri clienti. Complessivamente siamo circa 300 persone, di cui oltre 100 banker, 50 team assistant e 60 persone nella direzione investimenti. Tutti professionisti di altissimo profilo focalizzati sulla ricerca delle migliori soluzioni per i nostri clienti. 13 PRIVATE 12 PRIVATE DI ANDREA GIACOBINO Foto di Laila Pozzo INTERVIEW una scelta molto netta in questo senso, tra le diverse strade possibili, ha deciso di costituire una nuova società anziché una divisione, per assicurare un modello di servizio del tutto focalizzato su questo segmento di clienti e in grado di puntare anche alla crescita esterna. Quali sono le richieste più pressanti che arrivano oggi dalla vostra clientela? Non tutti i clienti hanno compreso fino in fondo che i mercati sono cambiati strutturalmente. La volatilità è una costante insieme ai tassi di interesse bassi. Abbiamo ancora molte richieste di rendimenti minimi del 5-6%. Questi rendimenti non sono più possibili a meno di non accettare una componente di rischio importante. Quindi il nostro ruolo oggi è quello di individuare le migliori soluzioni in termini di rendimento ma anche di chiarire molto approfonditamente con i clienti quali possono essere i rischi se si spinge su obiettivi di rendimento importanti. I detentori dei grandi patrimoni sono spesso molto esigenti, ma non possono essere ricompresi in una categoria omogenea 14 PRIVATE Da sinistra Paolo Langè amministratore delegato e dg Cordusio, Fabio Lanza vicedirettore generale, Manuela D’Onofrio direttore investimenti e Letizia D’Abbondanza direttore marketing, product management & communication per patrimonio, attività svolta, obiettivi di valorizzazione, complessità delle esigenze. Avete effettuato una segmentazione all’interno di questa clientela, con livelli di servizio differenziati? La nostra clientela è composta di oltre 3.500 famiglie, per lo più famiglie imprenditoriali. Ognuna di loro è molto diversa e molto esigente. Non c’è una ricetta unica per tutti e nemmeno per molti. Necessariamente per i clienti che serviamo dobbiamo avere un approccio di forte personalizzazione. Abbiamo dei servizi a catalogo come le gestioni patrimoniali, ma ogni gestione è per definizione differente. Nelle scorse settimane la nostra Direzione Investimenti ha creato una nuova gestione patrimoniale, che include di default fino al 50% del mix di investimento personalizzato sui desiderata dei clienti. Come dire è la personalizzazione che diventa standard. Anche i servizi come quelli di corporate advisory, di art advisory, di asset protection sono a catalogo. Ma alla fine ogni soluzione viene plasmata ad hoc per calibrarla sulle singole esigenze e situazioni. Quanta parte delle attività extrainvestimenti finanziari (dalla pianificazione successoria al tax, dall’art advisory al corporate banking) viene svolta all’interno? Tra i consulenti esterni con chi avete siglato accordi? continua a pag. 16 > INTERVIEW PAOLO LANGÈ INTERVIEW In cosa si distingue la vostra offerta rispetto a quella degli altri grandi player del settore? Come Cordusio vogliamo essere un partner strategico di wealth management. Questo implica innanzitutto includere nel nostro approccio una prospettiva temporale che tenga conto di tre livelli: l’oggi, ovvero quello che si è realizzato fino a questo momento, le novità più attuali e le scelte di lungo periodo di domani. Questo approccio l’abbiamo semplificato in tre parole: now, new, next. La chiave temporale è un elemento, ma è la sinergia con il mondo aziendale che Focus sulla corporate advisory 16 PRIVATE Non solo consulenza in tema di investimenti finanziari. La tendenza emergente nel campo del private banking e del wealth management è ad ampliare la sfera di assistenza alla clientela facoltosa, fino a comprendere le esigenze legate alla vita dell’impresa. Come dimostra Cordusio, che ha messo a punto un pacchetto di servizi nella corporate advisory come l’assistenza nell’acquisizione o nella cessione di quote e nella selezione delle controparti e la consulenza specializzata su operazioni di finanza straordinaria e di raccolta di capitali come le Ipo. In questo bouquet di servizi possono rientrare inoltre, l’amministrazione dei sistemi di incentivazione come stock option, covered warrant, coinvestment e restricted unit, nonché le analisi settoriali. Oltre all’accesso a opportunità di investimento riservate (ad esempio club deal, emissioni dedicate, scouting e soluzioni per investimenti in start-up). I servizi vengono svolti anche in collaborazione la Divisione Corporate and Investment Banking di UniCredit e con Cordusio Fiduciaria. fa la differenza anche in termini di consulenza. Le esigenze dei nostri clienti, proprio perché sono in molti casi famiglie imprenditoriali, si intrecciano tra vita familiare e vita imprenditoriale. dettagli, di cura dei clienti e di fiducia, quindi una volta affermato il nostro posizionamento, l’obiettivo sarà quello di mantenerlo per una crescita costante nel tempo, insieme ai nostri clienti. Come sta cambiando la relazione personale tra banker e cliente private a fronte dell’avanzata dell’It? La tecnologia cambia le aspettative di servizio. I nostri banker sono valutati dai clienti non solo per la capacità di consulenza ma anche per la velocità di risposta, sempre più importante anche alla luce dei cambiamenti di mercato. La tecnologia è determinante soprattutto per dialogare con le generazioni più giovani. Prevede aggregazioni tra operatori piccoli e medi del private banking? È molto probabile, perché i piccoli fanno più fatica a reggere i ritmi di un mercato in continuo cambiamento. I regulator impongono standard di solidità e di operatività che impattano fortemente sui costi e sulla sostenibilità dei piccoli operatori, che non riescono a compensare con i margini da interessi e da commissioni in continua decrescita. Quali sono gli obiettivi a fine 2017 della struttura che dirige? Masse in gestione, nuovi reclutamenti, nuovi prodotti? A fine 2017 ci aspettiamo di crescere a doppia cifra. Proseguiremo anche con il reclutamento di nuovi banker, circa 12 entro l’anno prossimo, e 12 nel 2018 per arrivando a 130 banker. In termini di offerta, stiamo proseguendo per la realizzazione di nuove alleanze sul fronte dei fondi con la ricerca di soluzioni di nicchia, in grado di servire anche le esigenze più specifiche. E quelli a medio termine? L’obiettivo per noi è diventare uno dei principali partner di consulenza e di gestione dei patrimoni dei nostri clienti. La competizione in questo mercato è una maratona, fatta di Il capitalismo familiare dura di più. Ma deve evolvere Il capitalismo familiare finisce spesso sul banco degli imputati, con l’accusa di non sapersi rinnovare in un mercato che cambia continuamente, eppure le analisi di bilancio rivelano che le accuse sono infondate. Secondo l’ultimo Osservatorio Aub, promosso da AIdAF (Associazione Italiana delle Aziende Familiari), dalla Cattedra AIdAF-EY di Strategia delle Aziende Familiari (Università Bocconi), dal gruppo UniCredit e dalla Camera di Commercio di Milano, che analizza le aziende familiari con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro, queste realtà sono più longeve della media, soprattutto se di medie e grandi dimensioni. Inoltre, nel periodo 2010-2014 hanno creato più occupazione rispetto a quelle non familiari e hanno messo a segno un progresso maggiore in termini di redditività. Mentre spesso soffrono quanto a capacità di ripagare i debiti contratti. Complessivamente il quadro che emerge è positivo, grazie anche a un’evoluzione della governance, che tende a privilegiare più che in passato una forma di leadership collettiva piuttosto che l’uomo solo al comando. Lombardia Sedi: → Milano (pincipale) → Brescia → Varese Nord Ovest Sedi: → Torino (pincipale) → Genova → Novara LE SEDI DI CORDUSIO IN ITALIA Roma e Centro Sede: → Roma (pincipale) Nord Est Sedi: → Verona (pincipale) → Treviso → Udine → Venezia → Vicenza Centro Nord Sedi: → Bologna (pincipale) → Modena → Ravenna → Firenze → Perugia Sud e Sicilia Sedi: → Napoli (pincipale) → Bari → Catania → Palermo 17 dei nostri clienti il nostro network di conoscenze. Questo è il valore di essere una boutique specializzata all’interno di un grande gruppo bancario. PRIVATE Abbiamo molti specialisti interni sulla maggior parte dei servizi extrafinanziari. È la forza del nostro gruppo. Come gruppo, siamo tra i 5 player europei più importanti nel corporate banking, questo ci consente di offrire dei servizi in collaborazione con le nostre divisione corporate e investment banking di primissimo livello per il supporto in fase di IPO, di M&A e di definizione della governance. Abbiamo all’interno del gruppo una vasta presenza internazionale e società come Cordusio Fiduciaria e UniCredit Luxembourg che possono aiutare nella diversificazione territoriale oltre che nei servizi fiduciari. Con noi lavorano professionisti di grande esperienza e soprattutto molto ben connessi con l’esterno. Quindi oltre a mettere a disposizione il nostro know-how, mettiamo a disposizione Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Tiratura 03/2015: 162.805 Diffusione 03/2015: 98.970 Lettori: n.d. Quotidiano - Ed. nazionale 04-NOV-2015 Dir. Resp.: Pierluigi Magnaschi da pag. 9 foglio 1 www.datastampa.it