Numero 1 - 13 gennaio 2014

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Numero 1 - 13 gennaio 2014
SPInternazionale
Appunti di politica internazionale
Anno 7
01
13 gennaio
2014
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SPI-CGIL Dipartimento Internazionale - Via dei Frentani 4/a 00185 Roma (Italia) - Tel. 0039 0644481310 - [email protected]
Agenda
Gennaio 2014
In Italia e all’estero
iniziano le Assemblee
congressuali verso il
Congressi dello Spi e
della Cgil
Siamo andati in pensione dal lavoro, non dalla lotta
AL VIA IL 19° CONGRESSO DELLO SPI
All’inizio dell’anno, con le prime assemblee di base, è partito l’iter del
Congresso nazionale che la Cgil terrà a Rimini il 6-7-8 maggio 2014. Un
Congresso importante, nel quale “Non si tratta solo di dare un voto per
scegliere il leader – ha scritto il Segretario generale dello Spi-Cgil Carla
Cantone - il vero tema è come si pone il sindacato verso la crisi, cosa
deve continuare a fare, in cosa deve cambiare, come si riappropria di
1914-2014
attenzione e consenso, quando questo si è indebolito o spezzato. Come
cento anni fa
rappresentare chi oggi non ha voce, chi non ha lavoro, chi non ha diritti,
la grande guerra
chi non ha welfare, chi è ai margini della società perché troppo povero”.
Il 19° Congresso nazionale dello Spi-Cgil, che precede quello della
Cgil e si terrà a Rimini il 15-16-17 aprile, si preannuncia quindi carico di
contenuti, perché le risposte che chiede il Paese e, in particolare, le sue
fasce sociali più deboli sono urgenti.
“Si tratta di andare in ogni posto di lavoro e sul territorio a proporre
una strategia - ha sostenuto il Segretario generale dello Spi-Cgi –
dobbiamo spiegare i contenuti di scelte che riguardano le politiche
sociali e di sviluppo, il lavoro, i diritti la contrattazione, il welfare, la
coesione sociale, il ruolo dell’Europa, la democrazia e la partecipazione.”
Un impegno a tutto campo, che traguarda anche oltre i confini
MAI PIU’
nazionali, nella convinzione che molte partite sociali si giocheranno
proprio in una Unione Europea sempre più attraversata da forti tensioni,
22 gennaio
ma che rimane un punto di riferimento imprescindibile per un Sindacato
Ginevra. Apertura dei come lo Spi-Cgil che guarda al futuro, in un contesto solidale tra le
negoziati per la pace generazioni e i popoli.
in Siria.
Dobbiamo chiederci, ha insistito Carla Cantone, “Come cambiare il
modello di società, come ridare speranza ai giovani, fiducia a chi non
31 gennaio
riesce ad entrare nel mondo del lavoro e si ritrova troppo giovane per
Berna. Assemblea
andare in pensione o troppo vecchio per trovare un impiego.”
congressuale dei
Il lavoro e ancora il lavoro è il punto irrinunciabile per lo Spi-Cgil,
pensionati italiani in
anche
perché è la categoria che più degli altri ne conosce il valore, per
Svizzera con Carla
le lotte combattute e i diritti conquistati con centinaia di ore di sciopero,
Cantone
rischiando discriminazioni e licenziamenti, pagando a caro prezzo ogni
piccolo passo avanti.
SPInternazionale
Occupazione, welfare e contrattazione sociale, sono i tre obbiettivi
è online sul sito
centrali
del Congresso dello Spi-Cgil, dando continuità, conclude il
www.spi.cgil.it
politiche internazionali Segretario generale dello Spi-Cgil “alla militanza e all’impegno sindacale
di chi è andato in pensione dal lavoro ma non dalla lotta.”
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Contro la decisione della Commissione Europea che ha respinto la proposta di
iniziativa europea per le cure a lungo termine
LA FERPA RICORRE ALLA CORTE
DI GIUSTIZIA EUROPEA
Il 5 novembre scorso, dopo due mesi di silenzio e a poche ore dalla scadenza dei
termini (già questa è una cosa abbastanza inusuale), la Commissione Europea ha respinto
la proposta presentata dalla Ferpa per una Iniziativa dei Cittadini Europei sull’assistenza a
lungo termine, basata sul principio che una vita dignitosa e autonoma è un diritto
fondamentale.
La risposta negativa e inaspettata della Commissione aveva colto tutti di sorpresa, sia
gli esperti in normative europee, sia vaste aree del Parlamento Europeo che l’avevano
pubblicamente condivisa.
Le motivazioni portate a giustificazione della scelta, cioè la mancanza di una base
giuridica europea sufficiente all’accoglimento della proposta, apparivano inoltre del tutto
pretestuose in quanto, altre iniziative basate sullo stesso presupposto, cioè l'art.14 del
Trattato di funzionamento dell’Unione, formulate secondo gli stessi testi, erano state
tranquillamente accolte.
La Commissione dava poi una interpretazione alla richiesta della Ferpa come fosse più
che altro riservata agli anziani, cosa non vera, in quanto la proposta era per tutte le
persone che hanno bisogno di queste cure, indipendentemente dell’età.
E’ opinione diffusa che la decisione della Commissione, anche per come è maturata,
nasconda in realtà, sia problemi interni, che la scelta politica di tener lontano il più
possibile dal dibattito europeo temi ad alto contenuto sociale, per di più alla vigilia delle
elezioni che il prossimo 25 maggio chiameranno i cittadini dell’Unione al voto.
Da qui la decisione della Direzione Ferpa, riunitasi a Bruxelles giovedì 19 dicembre
2013, di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea contro la Commissione, in quanto
considera infondate le argomentazioni con le quali è stata respinta la proposta.
In questo modo la Ferpa vuole togliere ogni dubbio sul fatto che la sua proposta era
giusta e legittima e che l’obbiettivo di una normativa europea che guardi alle persone non
autosufficienti e alle loro famiglie rimane aperto e confermato.
In tal senso sta studiando una nuova iniziativa in grado di riproporre con forza il
problema, sia nei percorsi istituzionali che nel rapporto con i principali candidati alle
prossime elezioni europee di maggio.
Sarà a loro, ai candidati del Partito Socialista Europeo e
del Partito Popolare Europeo, a cui la Ferpa presenterà la
propria piattaforma sociale e a cui chiederà impegni precisi
sulle cure a lungo termine per le persone non
autosufficienti.
Oltre i complessi percorsi amministrativi e le difficoltà di
una Unione Europea che ancora deve fare notevoli passi
avanti per essere realmente sede di una legislazione
universale, per un Sindacato europeo l’affermazione di
questi bisogni e la ricerca di risposte adeguate rimangono
Il logo della Corte di Giustizia Europea
obbiettivi irrinunciabili.
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Il Ministero degli Esteri ha definito l’elenco delle sedi che chiuderà entro 2014
CHIUSURA DI CONSOLATI E SEDI ESTERE
Sono 24 le sedi che la Farnesina intende chiudere entro l’anno in corso, secondo la
tabella "ufficiale" approvata dal Ministro Bonino. Si tratta di quattro Ambasciate, tre
consolati, sette sportelli consolari, quattro IIC e 6 sezioni distaccate degli stessi.
Rispetto ad una prima lista presentata all’ultima sessione del Cgie, da questa nuova
lista sono state tolte le sedi del Sud America, quali Lomas de Zamora, Moron, Recife,
Maracaibo e degli Stati Uniti che resteranno aperte. Infatti le chiusure si concentrano
soprattutto in Europa. Di seguito l’elenco.
AMBASCIATE
Tegucigalpa
Rappresentanza Unesco
Reykjavik (mai aperta)
Santo Domingo
Digione
Manchester
Saarbrucken
(accorpata con Rappresentanza Ocse)
UFFICI CONSOLARI
Consolato generale Tripoli (trasformazione cancelleria consolare)
Consolato San Gallo
Consolato Montevideo (trasformazione cancelleria consolare)
SPORTELLI CONSOLARI
Innsbruck
Chambery
Grenoble
Norimberga
ISTITUTI ITALIANI CULTURA
Lione
Lussemburgo
Salonicco
Stoccarda
SEZIONI DISTACCATE IIC
Wolfsburg
Francoforte sul meno
Vancouver
Ankara
Grenoble
Innsbruck
Il 17 dicembre il Consiglio Affari Generali dell’Unione Europea ha deciso di
avviare i negoziati
LA SERBIA IN CAMMINO VERSO L’UE
Sarà probabilmente il 20 o 21 gennaio 2014, la data della prima conferenza
intergovernativa tra l’Unione Europea e la Serbia, evento che segna l'apertura ufficiale dei
negoziati di adesione di Belgrado all'UE. Numerosi gli ostacoli che la Serbia ha dovuto
superare per arrivare a questo appuntamento, a partire dalla normalizzazione dei rapporti
con il Kosovo, arrivato ad una svolta il 19 aprile 2013, con uno storico accordo firmato dai
contendenti a Bruxelles.
Superate anche le rigidità della Germania, Belgrado può finalmente sedersi al tavolo
dei negoziati, anche se un sollecito le viene ancora rivolto per rafforzare l'indipendenza
delle istituzioni e la libertà dei media, garantendo protezione alle minoranze nazionali e
diritti umani. Per la Serbia, che aveva ottenuto lo status di “candidato membro” solo nel
marzo 2012, si fa quindi sempre più reale la prospettiva dell’integrazione, considerata un
passo fondamentale per la stabilizzazione dell'intera area balcanica.
Particolarmente soddisfatta la diplomazia italiana che ha sempre incoraggiato e
sostenuto l’adesione della Serbia all’UE.
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Da Euronews (http://it.euronews.net)
Notizie dal Mondo
La Lettonia entra nell’euro per smentire la crisi della moneta unica
Il Lats è già storia. La moneta lettone, simbolo dell’indipendenza dall’Unione Sovietica,
entrata in vigore soltanto nel 1991, dalla mezzanotte del 31 dicembre è andata in
pensione. Tra cerimonie e festeggiamenti ma anche fra le perplessità di oltre il 50% della
popolazione che teme forti rincari. La Lettonia, entrata nella zona euro dopo una decina
d’anni dall’ingresso in Europa, è il secondo Paese dell’ex Unione Sovietica, dopo l’Estonia,
ad adottare la moneta unica. (2 gennaio 2014)
Miliardari sempre più ricchi nel 2013, Bill Gates in testa
Con poche eccezioni, i ricchi sono diventati ancora più ricchi nel corso del 2013, secondo
la classifica mondiale stilata ogni anni da Bloomberg. Se la notizia in sé non è di quelle
che fanno cascare dalla sedia, vale tuttavia la pena di soffermarsi sui numeri: i megapaperoni, come Bill Gates, hanno aumentato complessivamente il loro patrimonio di 525
miliardi di dollari: pari a circa un terzo del Prodotto interno lordo dell’Italia. Niente lascia
pensare che nel 2014 si invertirà la tendenza. I bassi tassi di interesse e il buon
andamento dei mercati finanziari offrono la garanzia migliore. (3 gennaio 2014)
Panama: sconto diplomatico con Madrid e Roma per aumento costi canale
È ormai un caso diplomatico quello attorno ai lavori di ampliamento del canale di Panama.
Il consorzio di aziende belghe, spagnole, e dell’italiana Impregilo, ha preteso un aumento
di oltre miliardo di euro per rispettare la commessa, o fermerà i lavori. L’autorità del
canale ha comunque dato alle aziende la disponibilità a discutere, ma non certo su queste
basi economiche. Già nel 2009 la gara d’appalto venne criticata da alcuni gruppi
statunitensi per i prezzi troppo bassi che non sarebbero stati in grado di coprire i soli costi
dei materiali. Costi che sarebbero certamente esplosi, come è poi accaduto. (3 gennaio 2014)
La presidenza greca vede rosa
Il sole di Atene ha infuso un particolare ottimismo al governo greco e alla commissione
europea. La Grecia è ora ufficialmente alla guida dell’Unione europea per i prossimi sei
mesi. Il premier greco Samaras punta alla lotta alla disoccupazione e ad un’agenda piu’
sociale per l’Europa, affermando che il peggio è passato anche nel suo paese. Dopo sei
anni di recessione si prevede una timida crescita intorno alla 0,6%. (8 gennaio 2014)
Cina prima potenza mondiale del commercio. Superati gli Usa
Che i cinesi fossero esperti commercianti lo si sapeva fin dai tempi di Marco Polo. Il 2013,
però, entrerà nei libri di storia come l’anno del sorpasso: l’Impero Celeste è riuscito a
sottrarre agli Stati Uniti d’America la corona di prima potenza mondiale del commercio.
Dopo il primo posto nelle esportazioni nel 2009 ed essere dallo scorso ottobre la
principale importatrice di petrolio, Pechino conferma l’aspirazione a diventare la prima
economia del mondo. Rimane l’incognita dei dati “gonfiati” dagli esportatori, pratica
diffusa nel Paese asiatico per aggirare le restrizioni sul flusso di capitali. Un problema già
noto alle autorità, che assicurano di aver intensificato i controlli. (3 gennaio 2014)
SPInternazionale – Circolare interna a cura del Dipartimento Politiche Internazionali Spi-Cgil
In internet su www.spi.cgil.it internazionale
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