Il Resto del Carlino (Naz.), "Dal caro-frutta un danno
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Il Resto del Carlino (Naz.), "Dal caro-frutta un danno
IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO CRONACHE DOMENICA 9 MARZO 2008 17 ELEZIONI LE LISTE DEL PDL: LA ‘ROSSA’ ALLA CAMERA, GIOVANARDI CAPOLISTA PER IL SENATO Michela Vittoria Brambilla in pole position in Emilia — BOLOGNA — ICHELA Vittoria Brambilla correrà in pole position per la Camera in Emilia-Romagna: la donna-rivelazione della politica del centrodestra lascia, nella roulette delle liste elettorali, la sua Lombardia per accasarsi politicamente solo nella nostra regione. E il Popolo della libertà inizia ormai a riempire quasi tutte le caselle della lista elettorale emiliana. Intanto pare chiusa la partita al Senato: il capolista sarà con tutta probabilità Carlo Gio- M SORPRESA Michela Vittoria Brambilla vanardi. Per la Camera, dove in testa alla lista c’è Silvio Berlusconi e secondo Gianfranco Fini, come è previsto in tutta la penisola, quasi sicuramente corre la Brambilla al terzo posto, il che equivale (se i due leader opteranno per altre regioni) al posto di capolista. Quarto, Pietro Lunardi. In lista anche — ma l’ordine è da vedere — gli uscenti Fabio Garagnani, Sergio Pizzolante, Isabella Bertolini, l’ex Udc Emerenzio Barbieri e Giorgio Lainati. Gli altri nominativi verranno chiusi questa mattina. In casa An i giochi sembrano fatti, con Enzo Raisi, Tommaso Foti, Anna Maria Bernini e Francesco Biava come futuri deputati. Anche la partita per Palazzo Madama pare cosa fatta. Dietro a Giovanardi, gli azzurri in lista (al netto sempre di modifiche dell’ultimo minuto) saranno Giampaolo Bettamio, Laura Bianconi, ed è previsto il rientro di Massimo Palmizio. Mentre i finiani posizioneranno al secondo posto Filippo Berselli e più giù Alberto Balboni. Con Ida Gemontani in forse alla settima posizione. SCOPERTA A REGGIO EMILIA «Trovata una cura per ridare la vista» REUMATOLOGO Il professor Carlo Salvarani Un farmaco neutralizza la malattia di Behcet di BRUNO CANCELLIERI — REGGIO EMILIA — A MALATTIA di Behcet, che dà gravi problemi neurologici e in tanti casi induce persino la cecità, può essere curata. La notizia viene dall’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e, in particolare, dal professor Carlo Salvarani, celebre reumatologo che da tre anni studia con la propria èquipe l’utilizzo allargato alla vasculite di Behcet di un farmaco finora usato con ottimi risultati nella terapia dell’artrite reumatoide. Si tratta dell’infliximab, un anticorpo monoclonale in grado di neutralizzare l’attività infiammatoria. L’utilizzo dell’infliximab allargato alla sindrome di Behcet nei tre centri di Reggio Emilia, Prato e Potenza dove lo studio si è svolto, ha portato, dice Salvarani, a risultati eclatanti, bloccando la malattia e recuperando in parte la vista nei pazienti che hanno anche sviluppato danni oculari. «Abbiamo accertato — afferma il reumatologo — che il recupero è reale se il farmaco viene utilizzato per tempo, ad infiammazione ancora acuta, quindi con riconoscimento precoce. Accade solo con questa molecola. I farmaci usati sino ad ora prevengono riacutizzazioni, ma non permettono di recuperare la vista. La sindrome di Behcet è infatti una malattia particolare che presenta periodi di remissione alternati a periodi di riacutizzazione, in cui sono interessate soprattutto l’attività motoria e la vista». Con l’équipe reumatologica diretta da Salvarani collabora al Santa Maria Nuova per la malattia di Behcet il dottor Luca Cimino che, nel reparto di oculistica diretto da Luca Cappuccini, si occupa proprio di immuno-oftalmologia e vasculiti oculari. Quello di Reggio Emilia è certamente un esempio di buona sanità in Emilia Romagna che giunge da un protagonista della reumatologia internazionale qual è Salvarani. Per ora, a studio ancora in corso, i pazienti affetti dalla grave forma di vasculite possono ricevere il L costoso infliximab solo dagli spe- cecità e lesioni del sistema nervocialisti di Reggio Emilia, Prato e so centrale, oltre ad artriti di ginocPotenza che partecipano alla ricer- chio e d’anca e a ricorrenti ulcere ca. L’Asl di Reggio Emilia e l’ospe- orali e genitali. Prende il nome dal dale Santa Maria Nuova lo conce- medico turco che la descrisse nel dono gratuitamen1937. E’ una malatte al paziente anche tia rara, ma abbaRICERCA se, al momento, stanza diffusa in non è possibile alOriente. L’équipe del cun rimborso alle professor Salvarani In Italia i casi sono aziende sanitarie fra 3 e 4 per centomilotta contro per la nuova indicala abitanti. «Uno la rara patologia zione terapeutica. dei pochi dati epideLa sindrome di miologici esistenti Behcet, non contagiosa, ha proba- — spiega Salvarani — è quello bilmente predisposizioni geneti- pubblicato dalla reumatologia regche e colpisce arterie e vene di giana su una rivista americana, che fissa la frequenza a 3,8 casi su qualsiasi calibro. Può pertanto in- centomila abitanti. Il dato può esteressare anche vasi che irrorano sere ritenuto valido per l’intera la retina e il cervello provocando area del Nord Italia». RIMINI A CONVEGNO I GASTROENTEROLOGI ITALIANI: «MOLTI MANGERANNO MENO VERDURE» «Dal caro-frutta un danno per la salute» di MONICA RASCHI — RIMINI — A CRISI economica che costringe le famiglie a risparmiare su tutto, tagliando drasticamente anche i consumi di frutta e verdura (costosissime), avrà sicuramente effetti sulla salute. Soprattutto sulla prevenzione delle malattie dell’apparato digerente che in questi ultimi anni, a livello di ricoveri ospedalieri, hanno superato per la prima volta quelli legati a patologie cardiovascolari. Le riflessioni sono emerse nel corso della presentazione del quattordicesimo congresso della Fimad, la Federazione italiana malattie dell’apparato digerente, che si è aperto ieri a Rimini (al Palacongressi in via della Fiera), alla presenza di oltre 3.100 specialisti arrivati da tutta Italia. I lavori si concluderanno mercoledì prossimo e in questi cinque giorni i medici si confronteranno sulle nuove tecnologie di cura, sulle terapie con innovative molecole, ma anche (e soprattutto) sull’alimentazione e gli stili L TERAPIE Una panoramica della platea del congresso medico di vita. Questo perché, secondo gli studi effettuati, oltre il 40 per cento delle malattie croniche dell’apparato digestivo sono determinate dall’assunzione di cibi poco salutari e dalla mancanza di attività fisica. E visto che la crisi che investe anche le famiglie italiane vede una diminuzione dei consumi di frut- stronterologia all’Univeristà di Bologna e presidente del Comitato scientifico del congresso, ammette «che la dieta mediterranea, quella ritenuta salutare e preventiva, non è alla portata di tutte le tasche». ENRICO RICCI, primario della Gastroenterologia dell’Ausl di Forlì e presidente del Comitato scientifico, sottolinea che «il rapporto tra crisi economica, alimentazione e salute, non c’è dubbio, esiste, anche se forse non si vedrà immediatamente». Oltre al cibo non corretto, tra le cause di STATISTICHE queste malattie Le malattie c’è il fattore genedi stomaco e intestino tico: quello che cota e verdura, rispet- hanno superato quelle me spiega Tino tivamente del 2,5 Casetti, primario cardiovascolari per cento la prima della Gastroentee del 4,2 la seconrologia di Ravenda, alimenti ai quali è affidata la na, sarebbe all’origine dell’alto prevenzione delle malattie di sto- tasso di tumori allo stomaco fra maco e intestino, è compensibile le popolazioni della Romagna dei più alti del Paese). la preoccupazione degli speciali- (uno Domani, alle 15, al congresso è sti. prevista la presenza del ministro Davide Festi, docente di Ga- della Salute, Livia Turco.