esercizi per i bicipiti

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esercizi per i bicipiti
ESERCIZI PER I BICIPITI
APPROFONDIMENTI SULLA REGIONE DEI BICIPITI
Nella flessione del gomito, ossia nell’azione muscolare che avvicina l’avambraccio al braccio (ad
esempio nel curling con manubri), oltre al bicipite brachiale ed al brachiale, svolgono una concreta
azione anche il brachioradiale e, in misura limitata, il pronator rotondo. Il brachioradiale in
particolar modo, esprime una marcata azione nell’avvicinare l’avambraccio al braccio quando si
impugna un carico con presa neutra, oltre a coadiuvare i movimenti di pronosupinazione
dell’avambraccio.
Brachioradiale e pronator rotondo, di fatto, vengono considerati muscoli della regione
dell’avambraccio. Il brachioradiale è tuttavia maggiormente determinante di quanto non sia il
coracobrachiale che, pur essendo localizzato nella parte anteriore del braccio, svolge
prevalentemente il ruolo di adduttore. La muscolatura del bicipite coadiuva inoltre il ruolo della
cuffia dei rotatori nello stabilizzare ulteriormente l’articolazione della spalla. La particolare sede di
ancoraggio del muscolo limita molto l’espressione della forza da parte del braccio, ma lo rende
adatto a movimenti estremamente rapidi e ampi.
Nel corso degli esercizi che permettono di variare l’ampiezza dell’impugnatura (esempio: esercizi
con bilanciere), ad impugnature ampie corrisponde una maggiore sollecitazione del versante
interno del bicipite brachiale (capo lungo), impugnature più strette invece investono
prioritariamente il versante esterno (capo breve) del bicipite brachiale.
Nell’utilizzo di esercizi che permettono di variare la posizione del braccio, anteponendolo rispetto
alla verticale tracciata dalla spalla, occorre segnalare che, in caso di anteposizione (esempio: curl
con manubrio alla larry scott), il brachiale anteriore sarà maggiormente sollecitato, a svantaggio
del bicipite brachiale. In condizioni che permettono di arretrare il braccio rispetto all’asse verticale
passante per la spalla (esempio: curl con manubri su panca inclinata) il prestiramento del bicipite
brachiale ne incrementa poi l’intervento ai fini della flessione.
Il bicipite brachiale ha una distribuzione di fibre rosse (fibre di tipo I) pari al 50%. I muscoli della
regione anteriore del braccio, come sino ad ora evidenziato, partecipano in maniera prioritaria a
movimenti di:
Flessione ad opera del bicipite brachiale e del brachiale, coadiuvati dai muscoli dell’avambraccio
brachioradiale e pronator rotondo.
Adduzione del braccio, ossia movimenti di avvicinamento del braccio al corpo, cui concorre il
coracobrachiale assieme a muscoli riferibili ad altre aree del corpo (grande pettorale, grande
dorsale, grande rotondo).
ARM CURL MACHINE
Descrizione dell’esercizio: Correttamente seduti alla macchina, gomiti e torace in appoggio,
afferrare l’impugnatura con i palmi delle mani rivolti verso l’alto. Effettuare una flessione
dell’avambraccio portando in alto l’impugnatura. Nella fase successiva tornare al punto di
partenza.
Respirazione: L’espirazione avviene nella face concentrica dell’esercizio, quando l’impugnatura
tende a salire, l’inspirazione nella fase opposta.
Dettagli: L’anteposizione del braccio causa effetti simili all’esercizio eseguito alla panca Scott, col
vantaggio di un lavoro costante per effetto delle camme della macchina, che consentono l’isotonia
del lavoro. La sollecitazione del bicipite soffre infatti di una scarsa possibilità di allenare la
muscolatura contro una resistenza fissa. Sfruttando la possibilità di extra ruotare l’avambraccio (se
la macchina lo consente), si agisce facendo lavorare, oltre al bicipite brachiale, anche il
brachioradiale. Lo stesso dicasi per un lavoro eseguito con impugnatura neutra. È necessario
controllare sempre la lenta esecuzione della fase negativa dell’esercizio.
Varianti: Una semplice variante di questo esercizio, utile soprattutto nel caso in cui non si
disponga di una curl machine (situazione abbastanza frequente), consiste nel portare la normale
panca Scott in prossimità di una poliercolina o dei cavi. Utilizzando una barra agganciata al cavo
basso, sarà possibile simulare in maniera ottimale l’esercizio desiderato. Inoltre, anche in assenza
della barra rigida, si potrà sollecitare un braccio per volta con la sola impugnatura normalmente
disponibile. Il lavoro in modalità alternata enfatizza ulteriormente l’impiego del bicipite brachiale.
Esercizi alternativi: Curl alla Larry Scott, curl con manubri alla Larry Scott, curl ai cavi.
CURL AI CAVI
Descrizione dell’esercizio: Stando in piedi, gambe leggermente divaricate, impugnare l’apposita
barra con un’apertura simile a quella delle spalle, palmi delle mani rivolti verso l’alto. Effettuare
una flessione dell’avambraccio portando in alto l’impugnatura. Nella fase successiva
accompagnare il lento ritorno al punto di partenza.
Respirazione: L’espirazione avviene nella face concentrica dell’esercizio, quando l’impugnatura
tende a salire, l’inspirazione nella fase opposta.
Dettagli: E’ simile al curl in piedi con bilanciere, col vantaggio che la resistenza offerta dalla
macchina resta tale anche ad avambraccio flesso, risulta pertanto un lavoro maggiormente (anche
se non propriamente) isotonico. Il principale muscolo coinvolto è ovviamente il bicipite brachiale,
considerato che in questo esercizio monoarticolare l’avambraccio è in supinazione, ma il lavoro è
coadiuvato dagli altri flessori: brachiale e brachioradiale. È possibile segnalare la partecipazione
dei muscoli della spalla col principale ruolo di stabilizzatori. Una presa eccessivamente stretta a
quanto consigliato, sposterà l’intervento sul capo lungo del bicipite. È possibile intervenire anche
utilizzando una fune in sostituzione dell’impugnatura rigida. In questo caso i muscoli stabilizzatori,
e la muscolatura dell’avambraccio, saranno ulteriormente chiamati in causa.
Esercizi alternativi: Curl alternato al cavo basso, curl in piedi con bilanciere, curl alla Larry Scott.
CURL AI CAVI SOPRA LA TESTA
Descrizione dell’esercizio: Dalla stazione eretta, posti trasversalmente rispetto ai cavi, assumere
una condizione di equilibrio stabile, ed afferrare le apposite manopole con impugnatura in
supinazione (palmi delle mani rivolti verso l’alto). Da questa posizione flettere gli avambracci
avvicinando i cavi verso la testa. Accompagnare il lento ritorno nella posizione iniziale.
Respirazione: Effettuare l’espirazione nel corso della face concentrica, inspirare nella fase
eccentrica durante il ritorno alla posizione di partenza.
Dettagli: E’ un esercizio riservato prevalentemente ad atleti di una certa esperienza. Sollecita
efficacemente tutta la muscolatura del bicipite brachiale, con particolare interesse rispetto al capo
lungo. I muscoli stabilizzatori delle spalle e dell’avambraccio sono attivamente interessati nel
lavoro.
Esercizi alternativi: Curl ai cavi.
CURL ALLA LARRY SCOTT
Descrizione dell’esercizio: Seduti sulla panca Scott, impugnare il bilanciere avendo cura di
mantenere le braccia fra loro parallele. L’impugnatura si effettua con i palmi delle mani rivolti
verso l’alto (presa in supinazione). Il torace e la regione ascellare risulteranno in appoggio. A
questo punto bisognerà effettuare una flessione dell’avambraccio che determina l’avvicinamento
del bilanciere al corpo.
Respirazione: L’espirazione avverrà durante la flessione del braccio (face concentrica),
l’inspirazione durante la discesa del bilanciere.
Dettagli: Utile per il potenziamento della parte bassa del braccio, brachioradiale e brachiale sono
fortemente sollecitati, anche se l’attivazione prioritaria è a carico del bicipite brachiale. La
resistenza posta dal bilanciere si esaurisce prima della conclusione del gesto, è quindi possibile
effettuare delle contrazioni incomplete tenendo però presente che queste causano un
allungamento tendineo e conseguentemente del muscolo nella sua tonalità. Un’impugnatura
particolarmente stretta favorirà soprattutto il capo lungo del bicipite brachiale, viceversa una
maggiore distanza delle mani favorirà l’intervento del capo breve.
Varianti: Esattamente come accade nell’esercizio curl in piedi con bilanciere, anche
nell’esecuzione alla panca Scott in soggetti predisposti si possono riscontrare fastidi a livello
dell’articolazione del gomito, in questo caso (oltre che come naturale variante dell’esercizio) è
possibile utilizzare il bilanciere sagomato EZ nell’esecuzione del lavoro.
Esercizi alternativi: Curl alla Larry Scott con impugnatura larga, curl alla Larry Scott con
impugnatura stretta, curl alla Larry Scott con manubri, curl alla Larry Scott con manubrio, curl alla
panca Scott con cavo.
CURL ALTERNATO DA SEDUTI
Descrizione dell’esercizio: Seduti alla panca, senza annullare o accentuare le curve fisiologiche
della colonna verte-brale. Impugnare due manubri col palmo delle mani rivolto verso le cosce
(presa neutra). Con una flessione alternata dell’avambraccio, portare in alto il manubrio
compiendo una extrarotazione durante la fase ascendente. Al termine della flessione il palmo della
mano risulterà orientato verso il torace. Nella fase negativa del movimento, da compiere sempre
lentamente, effettuare il movimento opposto, per tornare nuovamente col palmo della mano
rivolto verso la coscia.
Respirazione: Espirare nella face concentrica del movimento, quando i manubri stanno
raggiungendo l’altezza delle spalle. Inspirare nella fase eccentrica di ritorno al punto di partenza.
Dettagli: E’ un esercizio monoarticolare dove, la libertà di movimento consentita dai manubri, ed
in particolare la possibilità di extra ruotare l’avambraccio stimola, oltre al bicipite brachiale, anche
il brachioradiale ed il muscolo supinatore. È possibile eseguire l’esercizio col busto leggermente
inclinato in avanti o, sfruttando lo schienale della panca, inclinandosi indietro di qualche grado. In
entrambi questi casi si otterrà un lavoro più agevole con carichi pesanti, rispettivamente nella
parte iniziale e finale della fase concentrica. Oltre che nell’impiego di carichi pesanti, questa
accortezza può essere impiegata con i principianti o con chi non riesce a concludere un buon
numero di ripetizioni. L’inclinazione della panca inoltre, porta le braccia un po’ più indietro
rispetto alla perpendicolare passante per le spalle, causando un lieve prestiramento che
incrementa il range di movimento. Oltre all’esecuzione dell’esercizio con un’impugnatura che
passa dalla posizione neutra (impugnatura a martello) sino alla presa in supinazione (palmi delle
mani rivolti verso di se), è possibile effettuare il lavoro mantenendo l’impugnatura a martello. In
questo caso la sollecitazione del muscolo brachiale e brachioradiale sarà ancora maggiore.
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Varianti: La variante classica dell’esercizio, immediatamente intuibile, prevede l’esecuzione non
da seduti ma dalla stazione eretta. Non mutano le regole di esecuzione e respirazione nel corso del
lavoro, né la possibilità di variare le impugnature per spostare l’intervento sui gruppi muscolari
ritenuti più idonei.
Esercizi alternativi: Curl in piedi alternato, curl con manubri da seduti, curl alternato con manubri
alla Larry Scott.
CURL CON BILANCIERE PRESA INVERSA
Esecuzione dell’esercizio: Stando in piedi, gambe leggermente divaricate, impugnare il bilanciere
con un’apertura delle braccia simile alla larghezza delle spalle, palmi delle mani rivolti verso le
gambe (presa inversa). Effettuare una flessione dell’avambraccio portando in alto il bilanciere.
Nella fase successiva tornare al punto di partenza.
Respirazione: L’espirazione avviene nella fase concentrica dell’esercizio, quando il bilanciere tende
a salire, l’ispirazione nella fase eccentrica.
Dettagli: L’esecuzione delle flessioni dell’avambraccio sul braccio, con impugnatura in pronazione,
determina, oltre alla sollecitazione dei muscoli del braccio, in particolar modo il brachiale, una
grande partecipazione di alcuni muscoli dell’avambraccio e, in primo luogo, il brachioradiale.
Esercizi alternativi: Curl in piedi con bilanciere EZ impugnatura inversa.
CURL CON MANUBRIO ALLA LARRY SCOTT
Esecuzione dell’esercizio: Seduti alla panca Scott, torace e regione ascellare in appoggio,
impugnare un manubrio col palmo della mano rivolto verso l’alto (presa in supinazione) ed
effettuare l’azione concentrica che porta il manubrio verso la spalla. Nella fase eccentrica
accompagnare il lento ritorno alla posizione di partenza.
Respirazione: Espirare nella fase concentrica del movimento, quando il manubrio sta
raggiungendo la spalla. Inspirare nella fase eccentrica di ritorno al punto di partenza.
Dettagli: Come nell’uso del bilanciere, la resistenza posta dai manubri si esaurisce prima della
conclusione del gesto, è quindi possibile effettuare delle contrazioni incomplete per evitare i punti
in cui la resistenza diminuisce in modo più significativo. L’impiego dei manubri permette di extra
ruotare l’avambraccio stimolando efficacemente, oltre al bicipite brachiale, anche il brachioradiale
ed il muscolo supinatore. Tra l’altro è possibile effettuare l’esercizio mantenendo sempre
l’impugnatura neutra (presa a martello) che sposta il cuore del lavoro sulla muscolatura del
brachioradiale.
Esercizi alternativi: Curl in piedi alternato, curl con manubri da seduti, curl in concentrazione, arm
curl machine.
CURL IN CONCENTRAZIONE
Esecuzione dell’esercizio: Seduti su una panca, gambe piuttosto divaricate, busto flesso
lievemente in avanti, poggiare uno dei due gomiti nella parete interna della coscia, con il manubrio
impugnato avendo il palmo della mano rivolto verso la coscia opposta. Effettuare una flessione del
braccio portando il peso verso l’alto, poi verso il basso.
Respirazione: Effettuare l’espirazione durante la contrazione del bicipite che causa l’innalzamento
del peso, l’inspirazione avviene nella fase opposta.
Dettagli: In questo esercizio monoarticolare, data l’anteposizione del braccio, più che il bicipite
brachiale, viene chiamato in causa il brachiale anteriore. In caso di extrarotazione
dell’avambraccio durante la fase concentrica del movimento, vengono ulteriormente stimolati il
brachioradiale ed il muscolo supinatore. Arretrando la coscia che funge da appoggio, il gomito si
troverà sulla perpendicolare della spalla. In questo caso il braccio, non più anteposto, permette un
lavoro più uniforme e ben distribuito sulla muscolatura anteriore del braccio. L’eventuale
impugnatura neutra (a martello) tornerà a spostare l’area di intervento a livello del brachioradiale.
Esercizi alternativi: Curl alternato al cavo basso, curl con manubri alla Larry Scott, curl alternato da
seduti.
CURL IN PIEDI CON BILANCIERE
Esecuzione dell’esercizio: Stando in piedi, gambe leggermente divaricate, impugnare il bilanciere
con un’apertura delle braccia simile alla larghezza delle spalle, palmi delle mani rivolti in avanti.
Effettuare una flessione dell’avambraccio portando in alto il bilanciere. Nella fase successiva
tornare al punto di partenza.
Respirazione: l’espirazione avviene nella fase concentrica dell’esercizio, quando il bilanciere tende
a salire, l’inspirazione nella fase opposta.
Dettagli: L'impugnatura dovrà essere prossima alla larghezza delle spalle, con gli avambracci ben
distesi lungo il corpo, al termine dell'escursione i gomiti saranno portati leggermente in avanti.
Oltre al bicipite brachiale, che in questo esercizio ha uno dei massimi impieghi, entrano
fortemente in gioco alcuni muscoli dell'avambraccio (brachioradiale). Massima attenzione dovrà
essere posta alla regione lombare. Lo spostamento del baricentro, soprattutto se si usano carichi
elevati, può causare di riflesso movimenti inopportuni a carico della colonna vertebrale. Lo stesso
accade usando un peso superiore alle proprie capacità. La fase negativa dell’esercizio è
fondamentale quanto quella concentrica. Porre pertanto attenzione alla velocità di rilascio del
bilanciere.
Varianti: In soggetti predisposti l’esercizio può causare fastidi a livello dell’articolazione del
gomito, in questo caso (oltre che come naturale variante dell’esercizio) è possibile utilizzare il
bilanciere sagomato EZ nell’esecuzione del lavoro, che tra l’altro produce una maggiore
sollecitazione del capo lungo del bicipite brachiale. Un’altra opportunità è offerta dall’impiego di
una banda elastica, passante sotto la pianta dei piedi e con le estremità impugnate normalmente,
in sostituzione del bilanciere. In questo caso invece di una diminuzione della resistenza nell’ultima
parte della fase concentrica, si otterrà un aumento per effetto delle forze elastiche, configurando
un lavoro auxotonico.
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Esercizi alternativi: Curl in piedi con manubri, curl in piedi con bilanciere EZ, curl alternato con
manubri, curl con elastico.
TRAZIONI ALLA SBARRA PRESA INVERSA
Esecuzione dell’esercizio: Posizionarsi in prossimità della Easy Power, o di una sbarra rigida posta
ad un’altezza di almeno 50 cm maggiore rispetto alla statura di chi esegue l’esercizio. Impugnare
con il palmo delle mani rivolto verso di se. Da questa posizione effettuare una flessione
dell’avambraccio per portare il proprio corpo verso l’alto, sino a superare col mento il livello della
barra. Ritornare lentamente alla posizione di partenza.
Respirazione: Effettuare l’espirazione nel corso della fase ascendente, inspirare durante il ritorno
alla posizione di partenza.
Dettagli: Da un punto di vista funzionale, il compito del bicipite non è soltanto quello di flettere
l’avambraccio sul braccio, quindi avvicinando questi due segmenti ossei, ma si incarica anche di
avvicinare alla spalla il complesso osseo dell’arto superiore, quindi con un’azione che coinvolge
l’omero. Un lavoro completo che solleciti interamente la funzionalità del muscolo, può essere
efficacemente svolto nelle trazioni alla sbarra con presa inversa. Il carico naturale offerto dal corpo
è tuttavia estremamente elevato, pertanto diviene un esercizio riservato solo ad atleti di adeguata
forza ed esperienza.
Esercizi alternativi: curl in piedi con bilanciere.