Semplificazione Redazione Atti PCT v1

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Semplificazione Redazione Atti PCT v1
PROCESSO CIVILE TELEMATICO
SEMPLIFICAZIONE REDAZIONE E ATTI
VERSIONE
1.0
1 PREMESSA
Il presente documento scaturisce dalle riflessioni fatte e dalle numerose osservazioni pervenute,
internamente ed esternamente all’Amministrazione, a seguito delle prime sperimentazioni sui
decreti ingiuntivi svolte presso le sedi pilota e presso il Tribunale di Milano.
L’intervento in questione ha come obiettivo primario quello di incentivare un rapido sviluppo delle
soluzioni software lato avvocati (e professionisti in genere), optando per un intervento che mira a
semplificare sia la predisposizione degli atti, che la loro strutturazione.
2 SITUAZIONE ATTUALE
Attualmente gli atti del processo in forma di documenti informatici sono redatti in formato XML 1
secondo le specifiche di cui al decreto DTD.
Non esiste attualmente uno standard per gestire documenti in XML.2
La sperimentazione ha dimostrato l’eccessiva complessità – in termini di usabilità – delle scelte
finora operate, basate sulla necessità di mantenere in un unico file XML i dati e la formattazione del
documento.
3 SCELTE DI BASE
1) Imporre che gli atti informatici siano redatti in formato PDF 3, (rimangono in formato XML gli
atti pesantemente strutturati come la Nota di Iscrizione a Ruolo), lasciando così gli utenti liberi
di utilizzare lo strumento che preferiscono per la redazione degli atti. Il file PDF dovrà essere
ottenuto da una trasformazione di un documento testuale e non di un’immagine; non dovrà
inoltre avere restrizioni per le operazioni di selezione; in definitiva dovrà essere possibile
effettuare operazioni di estrazione (copia/incolla) del testo direttamente dal file PDF.
2) Semplificare al massimo i DTD di tutti gli atti, definendo un unico DTD (o XML-Schema)
adatto per tutti gli atti, che definisca un file XML “di servizio” (denominato “DatiAtto.xml”),
esterno all’atto, contenente unicamente i dati identificativi necessari all’accettazione (ufficio,
numero ruolo e tipo di atto) e che contempli, per talune tipologie di atto, eventuali tag
obbligatori (minimali)4 o opzionali, comunque senza elementi di formattazione.
2) Salvaguardare il più possibile quanto fatto finora e garantire comunque retrocompatibilità
soltanto con l’attuale decreto ingiuntivo. Sarà consentita in sostanza l'accettazione di decreti
ingiuntivi secondo l’attuale DTD.
1
“Regole Tecniche” (D.M. 14/10/2004, art. 52, comma 1)
2
probabilmente se lo contenderanno OpenDocument (consorzio OASIS) e Microsoft Office Open XML, adottato dalla
prossima versione di Word (Office 2007), con specifiche ancora da pubblicare.
3
È stato scartato il formato RTF in quanto tale formato è basato sul concetto di paragrafi di testo, specificazione di font,
ecc... ma non prevede il posizionamento assoluto degli elementi sulla pagina; ne consegue che piccoli arrotondamenti
sui font e altre cose dipendenti dall’editor e dal visualizzatore possono impaginare in modo diverso il file (cambiamento
di pagina in punti diversi); c’è quindi il rischio che un soggetto visualizzi/stampi un documento in modo differente da
come questo era stato impaginato dall’autore.
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Ad esempio, in caso di costituzione in giudizio, i dati identificativi della parte che si costituisce e dei suoi difensori.
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4 DETTAGLIO DELLE SCELTE EFFETTUATE
4.1 BUSTA DA DEPOSITARE
La figura che segue illustra la composizione della busta come si verrà a configurare.
Sono previsti i seguenti elementi dell’XML di servizio (DatiAtto.xml), relativamente agli atti di
parte:
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Tipologia atto (evento principale, da elenco, obbligatorio);
Informazioni specifiche (in funzione della tipologia di atto, obbligatorio), es. valore richiesto
per il decreto ingiuntivo;
Domanda o conclusioni (dipendente dalla tipologia di atto, obbligatorio);
Altri eventi (da elenco, opzionali);
Riferimenti normativi (non strutturati, opzionali)
Riferimenti giurisprudenziali (non strutturati, opzionali)
L’utente dovrà firmare anche il file XML di servizio (DatiAtto.xml), al fine di asseverare la
corrispondenza delle informazioni ivi riportate rispetto all’atto in PDF.
4.2 CONSULTAZIONE POLISWEB
Gli atti visibili su PolisWeb saranno in sostanza le “copie semplici” degli atti, ossia i PDF depositati
dall’avvocato o dal magistrato, e privi della firma.
Il formato PDF garantirà la massima fedeltà all’originale, tuttavia renderà impossibili le ricerche per
sezione dei documenti afferenti ai fascicoli personali e all’archivio giurisprudenziale. Verranno
tuttavia garantite le funzionalità di ricerca full-text e concettuali.
I documenti in formato PDF potranno essere visualizzati dall’utente utilizzando un link apposito
che sostituirà nella pagina di profilo del documento il contenuto del documento fino ad oggi
formattato in HTML. Il link permetterà l’apertura di una nuova pagina contenente il documento in
formato PDF.
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4.3 RICHIESTE COPIE AUTENTICHE
A seguito di richiesta copia autentica, perverrà al richiedente sia il file dell’atto in formato PDF, sia
l’XML di servizio, in modo da consentire una gestione automatica da parte dei software lato utente
esterno.
5 SOFTWARE FORNITO DAL MINISTERO
Analogamente a quanto fatto finora, il Ministero metterà a disposizione degli strumenti nel seguito
riportati, sempre in qualità di prototipi ed al fine di favorire lo sviluppo di strumenti da parte delle
software house, alle quali potranno essere forniti (su richiesta) i relativi codici sorgenti, con le
medesime modalità e condizioni di licenza attualmente previste.
5.1 REDAZIONE
Ad ausilio dell’attività dell’avvocato sarà mantenuta l’attuale Consolle che consentirà:
a) nel caso di NIR e dell’XML da allegare all’atto della costituzione in giudizio5, l’utilizzo
dell’attuale wizard (opzionalmente precaricando i dati attraverso l’uso dell’anagrafica minimale
compilata), che consente di salvare i dati direttamente in un file xml senza passare per Word;
b) come funzione opzionale per la produzione degli altri atti, di selezionare un procedimento
precedentemente salvato nell’anagrafica minimale e un modello di documento, in modo che il
sistema possa predisporre un nuovo documento Word precompilato recuperando i dati
dell’anagrafica minimale.
I documenti prodotti non conterranno alcuna macro e saranno privi di campi, di controlli e
qualsivoglia limitazione; l’unica personalizzazione, per chi utilizzerà la funzione opzionale di cui al
precedente punto “c”, riguarderà l’inserimento dei dati identificativi del fascicolo (numruo, annruo,
ufficio, …) tra le proprietà del file, che potranno essere utilizzati per valorizzare in automatico, in
fase di imbustamento, i dati dell’XML di servizio (DatiAtto.XML).
Senza l’ausilio della consolle l’avvocato comunque può utilizzare un qualsiasi strumento di
videoscrittura a sua scelta redigendo l’atto in autonomia;
I documenti così prodotti, ad eccezione della Nota di Iscrizione a Ruolo (NIR) o di tipologie da
definire, dovranno essere trasformati in formato PDF attraverso l’uso di un qualsiasi strumento di
conversione, oppure utilizzando quello fornito dal Ministero.
Non viene quindi più rilasciato un software di redazione o plug-in legato ad un prodotto (come
Word), slegandoci in tal modo dalle evoluzioni di tali software e da problemi di compatibilità.
5.2 IMBUSTAMENTO
Un apposito software per la creazione della busta potrà essere attivato dalla consolle selezionando
un file .pdf o un xml (nel caso di NIR) tra quelli presenti nella cartella di lavoro oppure direttamente
dal menu Programmi.
Il software di imbustamento consente di:
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importare il file dell’atto, pdf o XML nei casi definiti, ed eventuali allegati; 6
Necessario al fine di automatizzare il popolamento delle anagrafiche in fase di accettazione.
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per non modificare ulteriormente l’attuale infrastruttura, gli allegati rimangono file a parte, secondo i formati
consentiti, e non interni al PDF.
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compilare o confermare le informazioni aggiuntive che popoleranno l’XML di servizio
(DatiAtto.xml), e che andranno a valorizzare i nuovi elementi obbligatori (TipoAtto, NumRuo,
AnnRuo, SubPro, CodeReg, ecc…) o opzionali.
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visualizzare l’anteprima dell’atto in XML o PDF;
applicare la firma digitale all’atto principale7 e al file XML di servizio, oltre che agli eventuali
allegati;
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creare la busta, cifrarla e salvarla su disco locale.
La visualizzazione dei dati di riepilogo sarà realizzata attraverso la generazione di un file HTML a
partire da un XSL comune a tutti gli applicativi che dovranno visualizzare l’anteprima dei dati di
profilo dell’atto. Dove presenti, verranno visualizzati eventuali tag obbligatori o opzionali definiti
nel DTD.
Il software da fornire all’avvocato prevedrà anche la conversione a PDF (da qualunque formato,
quindi come “stampante virtuale”). Per la conversione verrà fornito il software PDFCreator che è un
prodotto Open Source, rilasciato alle condizioni della GNU General Public License.
Vista la notevole dipendenza delle librerie delle varie smartcard, rispetto al sistema operativo, lo
strumento di imbustamento lato avvocato sarà fornito solo su piattaforma Microsoft Windows.
Date le numerose modifiche che dovranno essere apportate a tale applicativo e considerato che
risulta essere comune al Redattore Avvocato e Magistrato sarà sviluppato su piattaforma .NET e
richiederà quindi la presenza sulle postazioni del Framework .NET (sebbene la maggior parte delle
nuove installazioni di Microsoft già lo prevedono).
In generale la consolle provvede a chiedere una volta sola le informazioni che inserirà nei vari file
(InfoInoltro.xml, IndiceBusta.xml e DatiAtto.xml).
6 TEMPISTICHE
Tutto quanto qui illustrato determinerà modifiche alle regole tecniche e al decreto DTD, attualmente
in fase di preparazione.
Le nuove specifiche tecniche verranno anticipate sul sito del PCT non appena disponibili, in modo
da agevolare quanto più possibile le software house.
Le modifiche software lato Ministero sono attualmente in corso di realizzazione e verranno rese
disponibili nel mese di marzo 2007.
Il piano di installazione (e quindi di effettiva messa in esercizio) del nuovo sistema presso le sedi
attualmente attive e presso altre sedi verrà predisposto a breve.
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Si precisa che non saranno accettati (per ora) file PDF con firma “embedded”.
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