DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SERVIZIO DI

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DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SERVIZIO DI
Azienda Ospedaliera Nazionale
SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo
Alessandria
Via Venezia, 16 – 15121 ALESSANDRIA
Tel . 0131 206111 – www.ospedale.al.it
[email protected]
[email protected] (solo certificata)
C.F. – P.I. 01640560064
S.C. Gestione Patrimonio Tecnologico ed Immobiliare
Direttore : Arch. Claudio Pesce
Tel. 0131 20 6749/ 6902 - Fax 0131 44 45 05
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SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA DEGLI
IMPIANTI ELEVATORI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA
“SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO”
di ALESSANDRIA
CIG: 6427126827
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Misure di coordinamento e cooperazione per l’individuazione dei rischi ed
eliminare e ridurre i rischi di interferenze
(Art. 26 comma 3 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81)
Committente:
Azienda ospedaliera Nazionale “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo”
Impresa appaltatrice:
_________________________________________________________
2015.09.02_duvri_v0_da aggiornare
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Come da Determinazione del 5 marzo 2008 dell’autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture e dalle Linee guida Della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, per la
stima dei costi della sicurezza nei contratti pubblici di forniture e servizi del 20 marzo 2008 (prime
indicazioni operative), il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze, viene messo a
disposizione delle Ditte partecipanti ai fini della formulazione dell’offerte e costituisce specifica tecnica ai
sensi dell’art. 68 e dell’Allegato VIII del D.Lgs.163/2008.
La Ditta aggiudicataria dell’appalto prima dell’inizio dei lavori dovrà coordinarsi con la scrivente per il
completamento del documento ai sensi dell’art. 26 comma 3 del D.Lgs. n. 81 del 08/04/2008.
PREPARATO DA
VERIFICATO DA
APPROVATO DA
GEOM VITTORIO CANTARELLO
ING. ROBERTO OLIVERI
ARCH. CLAUDIO PESCE
N.B.: Questo documento è di esclusiva proprietà dell’Azienda Ospedaliera “SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE
ARRIGO”, e non può essere riprodotto in alcun modo e/o divulgato a terzi senza autorizzazione scritta da
parte del Committente o da suo delegato.
INDICE
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
Art. 4.
Art. 5.
Art. 6.
Art. 7.
Art. 8.
Art. 9.
Art. 10.
Premessa ...................................................................................................................................................... 3
Azienda committente ................................................................................................................................... 5
Impresa ......................................................................................................................................................... 8
Normativa di riferimento............................................................................................................................ 10
Descrizione dell’attività oggetto dell’opera................................................................................................ 14
Rischi specifici dell’ambiente di lavoro....................................................................................................... 17
Rischi introdotti in azienda da parte dell’appaltatore ................................................................................ 19
Valutazione dei rischi da interferenza ........................................................................................................ 22
Stima dei costi di sicurezza da interferenze ............................................................................................... 26
Conclusioni ................................................................................................................................................. 27
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Art. 1. Premessa
Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza
che dovranno essere adottate dall’impresa o dal lavoratore autonomo, per ogni lavoro, al fine di eliminare
le interferenze in ottemperanza all’art. Art. 26 comma 3 del D. Lgs. n. 81 del 09/04/2008.
Secondo tale articolo “Il Datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento,
elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare le
interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d’opera. Le disposizioni del presente
comma non si applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli
lavoratori autonomi”.
I datori di lavoro devono promuove la cooperazione ed il coordinamento, in particolare:
•
cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti
sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto;
•
coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori,
informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle
diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
Prima dell’affidamento dei lavori si provvederà:
•
a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo,
attraverso la verifica della conformità e compatibilità dell’iscrizione CCIA con l’esecuzione dei
lavori/servizi/forniture, commissionati;
•
fornire al contratto col presente documento una mappatura generalizzata dei rischi e dei protocolli di
sicurezza dell’Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, (si rimanda per maggiori
informazioni dettagliate a consultare il D.V.R. presso il Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale).
•
a redigere, prima dell’inizio dei lavori/servizi il verbale di riunione di coordinamento da sottoscriversi ai
sensi dell’art. 26 comma 3 lett. Art. 26 comma 3 del D. Lgs. n. 81 del 09/04/2008.
La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche,
coordinato con il DVR unico definitivo.
Sospensione dei lavori
In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il
Responsabile dei Lavori ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la
ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le
condizioni di sicurezza ed igiene del lavoro.
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Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o
indennizzo all’Appaltatore.
Stima dei costi della sicurezza
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L’art. 26 comma 5 del D. Lgs. n. 81 del 09/04/2008, e l’art. 86 del codice dei contratti pubblici, prevedono
che vengano individuati specificatamente i costi riferibili alla sicurezza, che dovranno risultare congrui
rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi e delle forniture, anche al fine delle obbligatorie
verifiche amministrative sulle offerte anomale.
Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle
lavorazioni previste nell’appalto saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per:
•
garantire la sicurezza del personale dell’appaltatore mediante la formazione, la sorveglianza
sanitaria, gli apprestamenti (D.P.I.) in riferimento ai lavori appaltati:
•
garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che durante lo svolgimento dei lavori
potrebbero originarsi all’interno dei locali;
•
le procedure contenute nel Piano di Sicurezza Integrativo e previste per specifici motivi di sicurezza.
Nella maggior parte dei casi è difficile prevedere l’organizzazione e lo svolgimento delle singole lavorazioni e
la valutazione dei rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori e, conseguentemente risulta difficoltosa la
redazione di preventivi piani di sicurezza.
Tale difficoltà risulta ancora maggiormente aggravata dal dover definire dei costi della sicurezza
significatamene connessi alle singole organizzazioni sindacali.
Pertanto sulla base dei dati storici disponibili si sono definiti gli oneri per l’attuazione dei piani della
sicurezza non soggetti a ribasso in termini percentuali secondo le seguenti incidenze:
•
per oneri della sicurezza connessi alle forniture 1%,
•
per oneri della sicurezza connessi alla fornitura di servizi 2%,
salvo casi in cui l’attività comporta una quantificazione dei costi di sicurezza meno prevedibile e
quindi una maggiorazione di tali costi.
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Art. 2. Azienda committente
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Nome
Azienda Ospedaliera Nazionale
SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO
Rappresentante legale
Dott. BARALDI GIOVANNA
Responsabile del Procedimento
Arch. PESCE CLAUDIO S.C. Gestione patrimonio tecnologico
immobiliare
Settore Produttivo
OSPEDALE
Indirizzo
Via Venezia n. 16
CAP
15121
Città
Alessandria
Telefono
0131206798
Fax
0131444505
E-mail
[email protected]
Sito Web
www.ospedale.al.it
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Presidi in cui si svolgono i lavori
INDIRIZZO SITO OPERATIVO
Ospedale Civile “SS Antonio e Biagio”, Via Venezia n. 16 Alessandria
TELEFONO
0131206215
RSPP
Ing. Albero Peracchio
RESP. DIR. SANITARIA
Dott. Massimo Desperati
ORARIO DI LAVORO AZIENDALE
Continuativo nell’arco delle 24 ore
ADDETTI ANTINCENDIO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
ADDETTI PRONTO SOCCORSO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
INDIRIZZO SITO OPERATIVO
Ospedale Infantile “Cesare Arrigo” , Spalto Marengo n.46 Alessandria
TELEFONO
0131206215
RSPP
Ing. Albero Peracchio
RESP. DIR. SANITARIA
Dott. Massimo Desperati
ORARIO DI LAVORO AZIENDALE
Continuativo nell’arco delle 24 ore
ADDETTI ANTINCENDIO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
ADDETTI PRONTO SOCCORSO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
INDIRIZZO SITO OPERATIVO
Centro Riabilitativo “Teresio Borsalino” , Piazzale Ravazzoni Alessandria
TELEFONO
0131206215
RSPP
Ing. Albero Peracchio
RESP. DIR. SANITARIA
Dott. Massimo Desperati
ORARIO DI LAVORO AZIENDALE
Continuativo nell’arco delle 24 ore
ADDETTI ANTINCENDIO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
ADDETTI PRONTO SOCCORSO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
INDIRIZZO SITO OPERATIVO
“Poliambulatorio Gardella”, Via Don Gasparolo n. 2 Alessandria
TELEFONO
0131206215
RSPP
Ing. Albero Peracchio
RESP. DIR. SANITARIA
Dott. Massimo Desperati
ORARIO DI LAVORO AZIENDALE
Dalle 7,00 alle 16.00
ADDETTI ANTINCENDIO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
ADDETTI PRONTO SOCCORSO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
INDIRIZZO SITO OPERATIVO
“Quadrilatero uffici amministrativi”,Via S. Caterina n. 30 Alessandria
TELEFONO
0131206798
RSPP
Ing. Albero Peracchio
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C.F. – P.I. 01640560064
RESPONSABILE
Dott. Francesco Arena
ORARIO DI LAVORO AZIENDALE
Dalle 8,00 alle 16.00
ADDETTI ANTINCENDIO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
ADDETTI PRONTO SOCCORSO
Consultare il Piano di Emergenza presso il S.P.P
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Art. 3. Impresa
Denominazione
Ragione Sociale
E-mail
Partita IVA
Codice fiscale
Posizione CCIAA
Posizione INAIL
Posizione INPS
Posizione Cassa Edile
Sede Legale
Indirizzo
Telefono
Fax
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Uffici
Indirizzo
Telefono
Fax
Figure e Responsabili
Datore Lavoro
Direttore Tecnico
Capo Cantiere
RLS
RSPP
Medico Competente
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Personale dell’impresa
Matricola
Nominativo
Mansione
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Art. 4. Normativa di riferimento
•
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•
•
•
•
•
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•
Codice Civile artt. 1559, 1655, 1656, 1677; 2222 e seguenti.
Decreto Lgs. 166/06 (Codice degli appalti), modificato dal D. Lgs. 113/2007, per quanto riguarda gli
appalti pubblici.
DECRETO 22/01/08 n. 37 (ex. L. 46/90 e D.P.R. 447/91) Regolamento concernente l'attuazione
dell'articolo 11 - quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005,
recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno
degli edifici.
Decreto Lgs. n. 81 del 09/04/2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle
lavoratrici e dei lavoratori (Testo Unico della Sicurezza).
D.P.R. 24/12/1951 n. 1767 – “Approvazione del regolamento per l’esecuzione della legge
24/10/1982, n. 1415 concernente l’impianto e l’esercizio degli ascensori e montacarichi in servizio
privato”.
Nota 1875 del 31 gennaio 1983.
Circolare n. 85/85 del 2 febbraio 1985.
Legge 23 dicembre 1978, n. 833
D.L. 30 aprile 1981, n. 169
D.L. 22 gennaio 1982, n. 10.
D.M. 23 dicembre 1982 “Autorizzazione alle unità sanitarie locali ad esercitare alcune attività
omologative di primo o nuovo impianto, in nome e per conto dell’Istituto superiore per la
prevenzione e la sicurezza del lavoro.
D.M. 23 dicembre 1982 - “Identificazione delle attività omologative, già svolte dai soppressi Ente
nazionale per il controllo della combustione, di competenza dell’Istituto superiore per la
prevenzione e la sicurezza del lavoro.
D.M. 4 febbraio 1984 “Modificazioni all’autorizzazione alle unità sanitarie locali ad esercitare alcune
attività omologative di primo o nuovo impianto, in nome e per conto dell’Istituto superiore per la
prevenzione e la sicurezza del lavoro.
Circolare Min. Industria 29/05/97 n. 157404.
Legge 24 aprile 1998 n. 128 art. 32 e 46.
Decreto 22 gennaio 2008, n. 37.
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C.F. – P.I. 01640560064
•
•
•
•
•
D.Lgs. 4/8/1999 n. 345 – “Attuazione della direttiva 94/33/CE relativa alla protezione dei giovani sul
lavoro”.
Circolare Ministeriale n. 3/2001 del 8/1/2001 Art. 2 comma 4 del D.Lgs. n. 359/99. – “Chiarimenti sul
regime delle verifiche periodiche di talune attrezzature di lavoro”.
Lettera Circolare n. 1046 del 31/05/2007/1 registro degli infortuni: art. 403 del D.P.R. 27/4/1955 n.
547 D.Lgs. 19/9/1994 n. 626 D.Lgs. 19/3/1996, n.242 Organo destinatario del rapporto ex art. 17
legge 689/81 per violazione stabilita dall’art. 89, comma 3, del D.Lgs. n. 626/94.
Decreto Ministeriale del 26/10/2005 – “Miglioramento della sicurezza degli impianti di ascensore
installati negli edifici civili precedentemente alla data di entrata in vigore della direttiva 95/16/CE .
G.U. del 14/11/2005 n. 265 ”.
Decreto Ministero delle Attività Produttive 16/01/2006 – “Regole per il miglioramento della
sicurezza degli ascensori per passeggeri e degli ascensori per merci esistenti: UNI EN 81-80”.
Ascensori e montacarichi installati prima del 1963
•
Decreto luogotenenziale 31 agosto 1945, n. 600.
Ascensori e montacarichi installati prima del 1987
•
•
D.P.R. 29/5/1963 n. 1497 - “Norme per gli ascensori e montacarichi in servizio privato”.
Circolare n. 17/85 del 7 marzo 1985.
Ascensori e montacarichi elettrici installati dopo il 9/4/1988
•
•
•
•
D.M. 9/12/1987 n. 587 – “Attuazione delle direttive n. 84/529/CEE e n. 86/12/CEE e n. 86/312/CEE
relative agli ascensori elettrici”.
Circolare ISPESL 42/90 del 9/4/90.
Circolare ISPESL 123/97 del 12/12/97.
D.P.R. 24/7/1996 n. 459 “Regolamento per l’attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE e
93/68/CEE per il riavvicinamento delle legislazione degli stati membri relativi alle macchine”. (Il
presente provvedimento è stato abrogato, fatta salva la residua applicabilità delle disposizioni
transitorie di cui ai commi 1 e 3 dell’articolo 11, dal comma 1 dell’art. 18, D.Lgs. 27 gennaio 2010, n.
17.)
Ascensori e montacarichi idraulici, a vite e a cremagliera installati dopo il 1979
•
•
D.M. 28/5/1979, n. 1635 “Misure sostitutive di sicurezza per ascensori e montacarichi a vite, a
cremagliera e idraulici”.
D.P.R.: 26/3/1994 n. 268 “Regolamento di attuazione delle direttive 84/529/CEE e 90/486/CEE per
gli ascensori elettrici e idraulici”.
Ascensori rientranti nel campo di applicazione del Decreto 81/08
•
•
D.Lgs. n. 81 del 8 aprile 2008, Capo III “Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro”
Decreto del Min. Lavoro 2 aprile 1981 “Riconoscimento di efficacia…”.
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•
Circolare Min. Lav. 28 maggio 1981 prot. 21793/PR – 8.
Norme antincendio
•
•
•
•
•
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•
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•
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•
D.P.R. 1497/63 art. 9.
Circolare Min.Interno n. 32 del 26/3/1965.
Lettera Circolare del Min. Interno 16512/4135 del 25/7/1979
Legge 7 dicembre 1984, n. 818, La presente legge è stata abrogata dall’art. 35, D.Lgs. 8 marzo 2006,
n. 139, ad eccezione degli articoli 2, dal primo al quarto comma, e 3 da mantenere in vigore fino
all'emanazione delle direttive del Ministro dell'interno previste dall'articolo 7 del decreto del
Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, secondo quanto in esse espressamente
disposto; 16, 17.
Circolare del Min. Interno n. 42 del 17/12/1986.
Lettera Circolare del Min. Interno n. P1208/4135 del 13/7/1995
Decreto Min. Interno 16/2/1982 attività 94 e 95.
Circolare Min. Interno n. 25 del 6/2/1982.
Decreto del Min. Interno 1/2/1986 articolo 3.10.7 Scale – Ascensori.
D.M. Interno 16/5/1987 n. 246.
D.M. Interno 19/8/1996.
Lettera Circolare n. P1274/4135 del 20/10/1998 – “Ascensori elettrici con macchinario installato
all’interno del vano corsa Ammissibilità ai fini della prevenzione incendi”
Decreto Ministeriale del 6/10/2003 – Approvazione della regola tecnica recante l’aggiornamento
delle disposizioni di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico-alberghiere esistenti di cui
al decreto 9 aprile 1994”.
Lettera Circolare n. P. 896/4122/1 del 6/5/2004 Decreto ministeriale 6 ottobre 2003 –
“Approvazione della regola tecnica recante l’aggiornamento delle disposizioni di prevenzione
incendi per le attività ricettive turistico-alberghiere esistenti di cui al Decreto ministeriale 9 aprile
1994 “ – Chiarimenti.
Decreto Ministeriale del 15/9/2005 – “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per i
vani degli impianti di sollevamento ubicati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi “
. G.U. del 5/10/2005 n. 232.
Decreto Ministeriale del 22/2/2006 - “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per
la progettazione, la costruzione e l’esercizio di edifici e/o locali destinati ad uffici”.
Decreto Ministeriale del 18/09/2002 – “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi
per la progettazione, costruzione ed esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private”
Decreto Ministeriale del 19/03/2015 “Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi
per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private di cui al
decreto 18 settembre 2002”
DPR 151/11 “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla
prevenzione incendi, a norma dell’articolo 49 comma 4-quater, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,
convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”
Norme per il superamento delle barriere architettoniche
•
•
Legge 14 luglio 1993 n. 235.
Legge 9/1/1989, n. 13 e successive modificazioni (testo aggiornato è pubblicato sul supplemento
ordinario n. 47 della gazzetta ufficiale del 23.6.1989 n. 145)
.
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•
•
•
•
D.M. 14/6/1989, n. 236 (supplemento ordinario n. 47 della gazzetta ufficiale del 23/6/1989 n. 145).
D.P.R. 164/56 art. 7, Il presente provvedimento è stato abrogato dal combinato disposto del comma
1 dell’art. 1 e dell’allegato al D.Lgs. 13 dicembre 2010, n. 212, a decorrere dal 16 dicembre 2010.
Legge 5/2/1992, n. 104.
D.P.R. 24/7/1996, n. 503.
Norme urbanistiche per l’installazione di ascensori
•
•
•
•
•
•
•
D.P.R 31 luglio 1996 n. 468.
Legge 5 agosto 1978, n. 457 art. 48
Decreto Legge 23 gennaio 1982, n.9 Art. 7.
Circolare Min. Industria n. 157296 (G.U. 23/4/97 n.94).
Legge 4/12/93 art. 4 .
Legge 4 dicembre 1993 n. 493 come modificato dalla legge 662/96 comma 60 (soltanto Art. 4)
Deliberazione n. 269 Data 15/10/2003 – Applicazione dell’art. 108, comma 3, del testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia”.
Norme UNI
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UNI ISO 4190/1 “Impianti di ascensori – Ascensori delle classi I,II e III”.
UNI FA 158 “Foglio di aggiornamento alla UNI ISO 4190/1”.
UNI ISO 4190/2 “Impianti di ascensori – ascensori di classe IV”.
UNI ISO 4190/3 “Impianti di ascensori – ascensori di classe V”.
UNI ISO 4190/5 “Impianti di ascensori – Dispositivo di comando e di segnalazione ed accessori
complementari”.
UNI ISO 4190/6 “Impianti di ascensori – Criteri di scelta degli ascensori da installare negli edifici per
abitazione”.
UNI 8208/13 “Segni grafici per informazione del pubblico – Ascensore”.
UNI 8725 “Edilizia residenziale – Impianto di ascensore elettrico a fune – Istruzioni per l’integrazione
nell’edificio”.
UNI 8999 “Impianto di ascensori elettrici a fune – Istruzioni per l’integrazione negli edifici per uffici,
alberghi, ospedali”.
UNI 81-1 “Ascensori elettrici – Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori
e dei montacarichi”.
UNI 81-2 “Ascensori oleodinamici – Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli
ascensori e dei montacarichi”.
UNI EN 81-3 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori e dei
montacarichi – Parte 3: Montacarichi elettrici e idraulici”.
UNI EN 81–28 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Ascensori per il
trasporto di persone e merci – Teleallarmi per ascensori e ascensori per merci”.
UNI CEN/TS 81-29 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Ascensori
per il trasporto di persone e merci – Parte 29”.
UNI EN 81-58 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Controlli e prove
– Parte 58: Prove di resistenza al fuoco per le porte di piano”.
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UNI EN 81–70 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Applicazioni
particolari per ascensori per passeggeri e per merci – Parte 70 : Accessibilità agli ascensori delle
persone, compresi i disabili”.
UNI EN 81-71 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Ascensori per il
trasporto di persone e merci, Parte 71 : Ascensori resistenti ai vandali”.
UNI EN 81-72 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Applicazioni
particolari per ascensori per passeggeri e per merci – Ascensori antincendio”.
UNI EN 81-73 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Applicazioni
particolari per ascensori per trasporto di persone e merci – Parte 73: Comportamento degli
ascensori in caso di incendio”.
UNI EN 81-80 “Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione di ascensori – Ascensori
esistenti - Regole per il miglioramento della sicurezza degli ascensori per passeggeri e degli
ascensori per merci esistenti”.
UNI 10411 “Modifiche ad ascensori elettrici preesistenti”.
UNI EN 12015 “Compatibilità elettromagnetica – Norma per famiglia di prodotti per ascensori, scale
mobili e marciapiedi mobili – Emissione”.
UNI EN 12016 “Compatibilità elettromagnetica – Norma per famiglia di prodotti per ascensori, scale
mobili e marciapiedi mobili – Immunità”.
UNI EN 12159 “Ascensori da cantiere per persone e materiali con cabina guidata verticalmente”.
UNI EN 12385-5 “Funi di acciaio – Sicurezza – Parte 5: Funi a trefoli per ascensori”.
UNI EN 13015 “Manutenzione di ascensori e scale mobili – Regole per le istruzioni di
manutenzione”.
Norme relative agli impianti elevatori per disabili
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Decreto 14 giugno 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità,
l’adattabilità, e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e
agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”.
Direttiva 98/37/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998 concernente il
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine.
Norma UNI 9801 “Sollevatori e trasportatori di tipo fisso per disabili (montascale o servo scale) –
requisiti di sicurezza.
Art. 5. Descrizione dell’attività oggetto dell’opera
Lavori: Servizio di manutenzione ordinaria degli impianti elevatori
Durata dei lavori: 2 anni
Coordinamento delle Fasi Lavorative:
Si stabilisce:
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che non potrà essere iniziata alcuna operazione all’interno delle strutture operative, da parte
dell’impresa appaltatrice, se non a seguito di avvenuta firma da parte del responsabile di presidio
stesso o dal responsabile del coordinamento dei lavori affidati in appalto dell’apposito verbale di
cooperazione e coordinamento.
che eventuali inosservanze delle procedure di sicurezza che possano dar luogo ad un pericolo grave
ed immediato, daranno il diritto ad entrambe le imprese, di interrompere immediatamente i lavori.
che il responsabile di presidio e l’incaricato della ditta appaltatrice per il coordinamento dei lavori
affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero nel proseguo delle attività che le
medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure.
La ditta appaltatrice è tenuta a segnalare alla stazione appaltante e per essa al responsabile del contratto ed
al referente di presidio, l’eventuale esigenza di utilizzo di nuove imprese o lavoratori autonomi.
Le lavorazioni di queste ultime potranno avere inizio solamente dopo la verifica tecnico-amministrativa, da
eseguirsi da parte del responsabile del contratto e la firma del verbale di coordinamento da parte del
responsabile di presidio.
Nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato
dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento
corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. I
lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art. 26 comma 8 del D.Lgs. n. 81 del
08/04/2008 (Testo Unico Sicurezza).
Descrizioni Lavorazioni
I lavori affidati in appalto, consistono nelle seguenti attività:
Per tutta la durata dell'appalto, l'Appaltatore avrà l'obbligo, senza difetti o ritardi, della diligente
manutenzione ordinaria e della conservazione degli impianti al fine del migliore funzionamento degli stessi.
Il servizio di manutenzione ordinaria sarà effettuato sia secondo il criterio della manutenzione preventiva (o
conservativa) programmata a tutte le apparecchiature, sia secondo il criterio della manutenzione correttiva
(o riparativa).
Di tutti gli interventi effettuati dovrà essere tempestivamente data al Direttore dei Lavori e rilasciata al
Servizio Tecnico della stazione appaltante idonea documentazione impianto per impianto.
I “libretti di matricola” di ciascun impianto e quelli presenti a bordo macchina dovranno sempre essere
tenuti debitamente aggiornati anche a prescindere dalle ulteriori registrazioni più avanti disposte e previste.
La manutenzione straordinaria consiste nella ristrutturazione, rifacimento, messa a norma degli impianti
esistenti, compresi i collegamenti elettrici ed idraulici necessari al corretto funzionamento dell’impianto
ripristinando i caratteri originari non compresi nella manutenzione ordinaria quali:
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la sostituzione di componenti principali come la macchina, la cabina, il pannello di controllo, ecc anche se le
caratteristiche del componente non sono identiche a quello sostituito (in quanto irreperibile);
la sostituzione dell’impianto;
la modernizzazione dell’impianto;
le varianti e gli adeguamenti imposti da leggi e regolamenti o richieste dal Committente.
La ditta aggiudicataria dovrà provvedere ad eseguire eventuali interventi di straordinaria manutenzione,
preventivamente approvati dalla Stazione appaltante e sotto la direzione del Direttore dei Lavori. Sono
compresi eventuali interventi di natura edile quali assistenza, smantellamenti e ripristini.
In particolare la Ditta aggiudicataria dovrà garantire le seguenti attività:
• sorveglianza
• manutenzione ordinaria
• manutenzione straordinaria (eventuale)
• revisione periodica
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Art. 6. Rischi specifici dell’ambiente di lavoro
Di seguito sono riportati i rischi ed i protocolli di sicurezza presenti nell’ambiente di lavoro dell’azienda
committente.
Quanto sotto riportato è un estratto dell’articolato e complesso D.V.R. Aziendale e rappresenta una
descrizione dei principali fattori di rischio presenti nelle strutture sanitarie. Ulteriori e più specifiche
informazioni devono essere raccolte rivolgendosi al Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale, al Servizio
Tecnico, al Servizio di Ingegneria Clinica, alle Direzione Medica, ai diversi referenti/preposti per la sicurezza
delle Strutture Operative interessate ai lavori.
ELENCO RISCHI
Rischi strutturali
Rischi connessi con l’impiego di macchine e
attrezzature di lavoro
Rischi connessi con l’attività di preparazione del
medicamento e di medicazione e dei prelievi:
Radiazioni ionizzanti:
Radiazioni non ionizzanti
PROTOCOLLO DI SICUREZZA
Compatibilità dell’ambiente con la destinazione d’uso
(h. soffitti, nr. porte/uscite, rapporto superfici/finestre,
ingombri ed ostacoli, depositi, materiali infiammabili,
tossici e nocivi, pareti attrezzate ……)
Controllo, manutenzione, gestione problematiche di
sicurezza elettrica su apparecchi e sistemi biomedicali;
conformità delle apparecchiature alle norme previste
D.Lgs.81/08 TIT. III All. V, Direttiva 93/42 CEE per i
dispositivi medici, norme ISO 29000-29004, D.Lgs.
230/95 e s.m.i.; informazione e formazione sulle
procedure operative.
Osservazione delle specifiche procedure.
Utilizzo di guanti per la preservazione da
contaminazione su ferite e cute non integra
preesistente
D.Lgs. n.230/95 e s.m.i..
Utilizzo articoli di protezione anti x
D.Lgs.81/08. Apparecchiatura a norma, normativa di
protezione e precauzioni da osservare secondo le
disposizioni riportate nel manuale tecnico ed operativo
dell’apparecchiatura. Segnaletica e procedure.
ELENCO RISCHI
Rischi da trasporto e movimentazione manuale dei
PROTOCOLLO DI SICUREZZA
D.Lgs.81/08.
Utilizzo
idonee
attrezzature
ed
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carichi.
osservazione delle procedure.
Microclima
Locali condizionati
Agenti chimici:
Controllo parametri e manutenzione periodica filtri
Impianto.
D.Lgs.81/08.Schede di sicurezza dei prodotti ed utilizzo
di idonei DPI (guanti, mascherine, visiere…);
osservazione di specifiche procedure nella fase di
preparazione
e
somministrazione
citostatici,
chemioterapici. Manutenzione impianti gas medicali,
controllo inquinamento mediante ventilazione
dell’ambiente con ricambi aria h., Circolare M.S. del
14/03/89 n. 5.
Rispetto delle procedure nell’utilizzo di prodotti
chimici nocivi/pericolosi. Utilizzo cappe.
D.Lgs.81/08. Specifica informazione e formazione del
personale, procedure operative, D.P.I. in relazione alla
diversa tipologia di agente biologico cui l’operatore
potrebbe essere esposto: Guanti, mascherine,
visiere..).
D.Lgs.81/08, Tit.VII – Allegato XXXIV
Normativa d’impiego e di utilizzo (Norme CEI Decreto
n. 37 22/01/08, D.Lgs.81/08, Direttiva 93/42 CEE per i
dispositivi medici., ). Controllo, manutenzione,
gestione problematiche di sicurezza elettrica su
apparecchi e sistemi biomedicali. Impianto elettrico a
norma, a sicurezza intrinseca; conformità delle
apparecchiature alle norme previste.
Controllo e verifica dei componenti di sicurezza,
valvole dell’apparecchiatura in pressione (Norme
UNIEN 29000-29004). Utilizzo razionale delle
attrezzature di reparto (cestelli, carrelli ecc.) evitando
sovraccarichi ed errata disposizione dei materiali.
Agenti biologici:
Videoterminali
Elettrico:
Impiego di Autoclave per la sterilizzazione
ELENCO RISCHI
Fisico meccanico
Rischi da taglio e puntura
PROTOCOLLO DI SICUREZZA
D.Lgs.81/08. Osservazione delle procedure operative
Utilizzo guanti in lattice monouso (sterili e non) per la
preservazione da contaminazione su ferite e cute non
integra preesistente; Utilizzo di guanti di protezione.
D.Lgs.81/08. Osservazione delle procedure operative,
utilizzo di guanti in latice monouso per la
preservazione da contaminazione su ferite e cute non
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integra preesistente.
Campi magnetici statici
Rischio ustioni
Liquidi infiammabili
Radiazioni ultraviolette
Aree ad accesso controllato.
Attivazione in sicurezza nella fase di accensione.
Deposito in armadi ignifughi.
D.Lgs.81/08. Occhiali protettivi U.V. .
Deposito Reagenti
Struttura con ventilazione forzata, con rialzi di
appoggio per contenitori di adeguata resistenza e
pavimenti idonei al contenimento e al recupero.
Art. 7. Rischi introdotti in azienda da parte dell’appaltatore
Le imprese che intervengono negli edifici aziendali devono preventivamente prendere visione della
planimetria dei locali con l’indicazione delle vie di fuga, la localizzazione dei presidi di emergenza e la
posizione degli interruttori atti a disattivare le alimentazioni idriche, elettriche e del gas, comunicando al
Datore di Lavoro interessato ed al Responsabile de Servizio Tecnico eventuali modifiche temporanee
necessarie per lo svolgimento degli interventi.
L’impresa che attua i lavori o fornisce il servizio dovrà, inoltre essere informata sui responsabili per la
gestione dell’emergenza, nominati ai sensi degli artt. 18 e 46 del D.Lgs. n. 81 del 09/04/2008, nell’ambito
delle sedi aziendali dove si interviene.
I responsabili delle sedi, nell’ambito delle quali si svolgono lavorazioni continuative con presenza di cantieri
temporanei, devono essere informati circa il recapito dei responsabili dell’impresa appaltatrice per il
verificarsi di problematiche o situazioni di emergenza connesse con la presenza del cantiere stesso.
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Ogni lavorazione o svolgimento di servizio deve prevedere:
• lo smaltimento pianificato presso discariche autorizzate,
• le procedure corrette per la rimozione di residui e rifiuti nei tempi tecnici strettamente necessari,
• la delimitazione e segnalazione delle arre per il deposito temporaneo,
• il contenimento degli impatti visivi e della produzione di cattivi odori.
Occorre siano definite le procedure di allarme ed informazione dei responsabili in caso di emissioni
accidentali in atmosfera, nelle acque, nel terreno.
Elenco degli attrezzi potenzialmente utilizzati
La ditta appaltatrice potrà introdurre in azienda i seguenti attrezzi / attrezzature per lo svolgimento dei
lavori:
• chiavi fisse, a brugola e a cricco;
• tester;
• trapano;
• saldatore;
• cacciaviti;
• pinze con manico isolante;
• pinza per anelli segger;
• forbici da elettricista;
• archetto per seghetto piccolo;
• doppio metro a nastro;
• ingrassatore a pressione gr. 300;
• lampada di sicurezza con protezione in vetro;
• pennelli;
• scopino e paletta;
• torcia tascabile;
• scale;
• serie di lime;
• stracci;
• lubrificanti;
• lampada portatile.
Individuazione dei Rischi specifici di interferenza
Nel presente appalto di servizi sono stati individuati i seguenti fattori di interferenza e di rischio specifico:
1. rischio di interferenza per l’esecuzione dei lavori durante l’orario di lavoro del personale dell’
Azienda Ospedaliera Nazionale SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO e in presenza di utenti;
2. rischio di interferenza con altri appaltatori dell’ Azienda Ospedaliera Nazionale SS. ANTONIO e
BIAGIO e CESARE ARRIGO impegnati nello svolgimento di servizi / lavori presso le sedi oggetto del
presente appalto;
3. rischio legato all’utilizzo di attrezzature / macchinari propri dell’azienda aggiudicataria dell’appalto
(avvitatori elettrici, trapani elettrici, scale, ecc.);
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4. Rischio incendio legato all’utilizzo di fiamme libere (saldatura / molatura);
5. rischio elettrico connesso all’utilizzo degli impianti delle sedi di svolgimento del servizio;
6. rischio connesso al collegamento di apparecchi elettrici alla rete elettrica dell’ Azienda Ospedaliera
Nazionale SS. ANTONIO e BIAGIO e CESARE ARRIGO;
7. rischio legato allo sversamento accidentale dei lubrificanti per ascensori;
8. rischio di interferenza legato all’esecuzione di movimentazione manuale dei carichi;
9. rischio di caduta oggetti dall’alto;
10. rischio di incendio nelle sedi di svolgimento del servizio, alcuni edifici in cui si interverrà sono
soggetti a Certificato Prevenzione Incendi;
11. rischio di interferenza poiché i lavoratori della ditta appaltatrice utilizzeranno i servizi igienici del
luogo di lavoro;
12. rischio di intralcio dovuto al deposito in prossimità dell’area di lavoro dell’utensileria occorrente
all’intervento di manutenzione;
13. rischio legato alla temporanea interruzione della fornitura elettrica;
14. rischi legati alla temporanea interruzione del servizio di elevazione.
Ulteriori disposizioni a tutela della sicurezza
Negli ambienti di lavoro, a seguito dei rischi individuati, vengono impartite le seguenti ulteriori disposizioni
a tutela della sicurezza:
1. è vietato fumare;
2. è vietato portare sul luogo di lavoro e utilizzare attrezzature e sostanze non espressamente
autorizzate;
3. le attrezzature in uso devono essere conformi alle norme in vigore (marcatura CE);
4. le sostanze utilizzate devono essere accompagnate dalle relative schede di sicurezza aggiornate e i
loro contenitori devono riportare idonea etichettatura indicante le caratteristiche di pericolosità
del prodotto.
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Art. 8. Valutazione dei rischi da interferenza
Descrizione
Misure di prevenzione e protezione
1. Rischio di interferenza per l’esecuzione dei
lavori durante l’orario di lavoro del personale
dell’azienda SS Antonio e Biagio e Cesare
Arrigo e in presenza di utenti.
Laddove possibile l’azienda appaltatrice svolgerà le attività
previste negli orari di assenza di personale ed utenti
dell’azienda appaltatrice. Qualora non sia possibile,
l’appaltatore provvederà a predisporre le procedure di
segnalazione atte a perimetrale le aree oggetto degli
interventi ed a segnalare agli astanti l’impraticabilità di tali
spazi.
L’appaltatore provvederà a predisporre le procedure di
segnalazione atte a perimetrale le aree oggetto degli
interventi di manutenzione ed a segnalare agli astanti
l’impraticabilità di tali spazi. Ove le lavorazioni eseguite
dagli altri appaltatori non siano compatibili con le attività di
manutenzione, queste ultime saranno sospese o
posticipate.
2. Rischio di interferenza con altri appaltatori
dell’azienda SS Antonio e Biagio e Cesare
Arrigo impegnati nello svolgimento di servizi
/ lavori presso le sedi oggetto del presente
appalto.
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3. Rischio legato all’utilizzo di attrezzature /
macchinari propri dell’azienda aggiudicataria
dell’appalto (avvitatori elettrici, trapani
elettrici, scale, ecc..
I lavoratori della ditta appaltatrice non potranno utilizzare
attrezzature / macchinari della ditta appaltante. Le
attrezzature eventualmente in uso saranno di proprietà
della ditta appaltatrice e dovranno essere conformi alle
norme in vigore e ben mantenute. L’uso sarà esclusivo del
personale della ditta appaltante.
4. Rischio incendio legato all’utilizzo di Le operazioni verranno effettuate all’interno del vano corsa
fiamme libere (saldatura).
dell’ascensore, in assenza di materiali infiammabili e
lontano da possibili interferenze dovute alla presenza di
personale non addetto, in caso di attività più impegnative,
queste ultime verranno effettuate all’aperto (cortili e spazi
esterni in genere), lontano da materiali suscettibili di
prendere a fuoco. L’area interessata da tali attività verrà
opportunamente sgombrata, segnalata e ne sarà impedito
l’accesso. Prima di procedere verificare la presenza di un
mezzo di estinzione in prossimità del punto di intervento a
portata degli operatori.
Descrizione
Misure di prevenzione e protezione
5. Rischio elettrico connesso all’utilizzo degli Tutti gli impianti delle sedi oggetto dell’appalto sono
impianti delle sedi di svolgimento del conformi alle norme tecniche di riferimento, regolarmente
servizio.
controllati, mantenuti e tenuti in sicurezza. L’appaltatore
provvederà a formare opportunamente il proprio
personale all’uso degli apparecchi elettrici e provvederà
inoltre alla regolare manutenzione delle attrezzature che
intende utilizzare per l’espletamento delle lavorazioni
oggetto dell’appalto.
6. Rischio connesso al collegamento di L’impresa aggiudicataria dell’appalto deve utilizzare
apparecchi elettrici alla rete elettrica componenti (cavi, spine, prese, adattatori, etc.) e
dell’azienda appaltante.
apparecchi elettrici rispondenti alla regola dell’arte
(marchio CE o altro tipo di certificazione) ed in buono stato
di conservazione. Non devono essere usati cavi giuntati o
che presentino lesioni o abrasioni vistose. L’impresa dovrà
inoltre verificare che la potenza dell’apparecchio
utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura
che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi
utilizzatori collegati al quadro.
7. Rischio legato allo sversamento Trattasi di oli sintetici per lubrificare gli ingranaggi degli
accidentale dei lubrificanti per ascensori.
ascensori. In caso di sversamento utilizzare, secondo le
istruzioni, appositi stracci per l’assorbimento, porli in
appositi contenitori e smaltire come da indicazioni del
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produttore. Comportarsi secondo quanto previsto nelle
istruzioni contenute nelle apposite “schede di sicurezza”
delle sostanze utilizzate che devono sempre accompagnare
le sostanze ed essere a disposizione per la continua
consultazione da parte degli operatori.
8.
Rischio
di
interferenza
legato Prima di intraprendere qualsiasi operazione di
all’esecuzione di movimentazione manuale movimentazione manuale dei carichi all’interno dei vari
dei carichi.
presidi, dovranno essere concordate, con il referente di
sede, le sequenze di lavoro, le modalità di comportamento
e di accatastamento temporaneo dei materiali
movimentati.
Descrizione
9. Rischio di caduta di oggetti dall’alto.
10. Rischio di incendio nelle sedi di
svolgimento del servizio, alcuni edifici in cui
si interverrà sono soggetti a Certificato
Prevenzione Incendi.
11. Rischio di interferenza poiché i lavoratori
della ditta appaltatrice utilizzeranno i servizi
igienici del luogo di lavoro.
12. Rischio di intralcio dovuto al deposito in
prossimità dell’area di lavoro dell’utensileria
Misure di prevenzione e protezione
Tale rischio è relativo alle sole operazioni di manutenzione
sui servoscala, infatti la manutenzione degli ascensori viene
effettuata all’interno del vano corsa in cui non vi è
interferenza con il personale non addetto. In prossimità
dell’impianto servoscala si deve interdire il passaggio sotto
le postazioni di lavoro e vigilare affinché sia rispettato tale
divieto. Qualora nelle zone sottostanti i medesimi interventi
sia necessario permettere la sosta ed il transito di terzi, si
dovranno preventivamente mettere in atto protezioni,
delimitazioni e segnaletica richiamante il pericolo.
All’interno delle aree a rischio di incendio o esplosione è
vietato fumare, usare fiamme libere, usare utensili portatili
alimentati elettricamente. L’appaltatore provvederà inoltre
a far prendere visione alle proprie maestranze delle
procedure di gestione dell’emergenza incendio affisse in
tutte le sedi e provvederà a formare il proprio personale
con apposito corso in materia certificando tale formazione
alla stazione appaltante. E’ vietata la manomissione, lo
spostamento e la modifica dei mezzi di protezione
predisposti dalla ditta appaltante (estintori, segnaletica,
ecc.).
Laddove possibile saranno utilizzati dei servizi igienici
esclusivi per il personale della ditta appaltatrice, qualora ciò
non fosse possibile si utilizzeranno i servizi igienici a servizio
del personale operante all’interno dei presidi oggetto
dell’appalto.
Le attrezzature e gli utensili utilizzati dovranno essere
disposti in prossimità dell’area di lavoro in modo da non
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Tel . 0131 206111 – www.ospedale.al.it
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[email protected] (solo certificata)
C.F. – P.I. 01640560064
occorrente all’intervento di manutenzione.
potere costituire inciampo. Il deposito non dovrà avvenire
presso accessi, passaggi, vie di fuga; se ne deve, inoltre,
disporre l’immediata raccolta ed allontanamento al termine
delle lavorazioni.
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Descrizione
Misure di prevenzione e protezione
13. Rischio legato alla temporanea interruzione della Interruzioni delle forniture andranno sempre
fornitura elettrica.
concordate con i responsabili del presidio presso cui
avvengono le lavorazioni e con il responsabile del
Servizio Tecnico. Si procederà all’isolamento
selettivo delle sole alimentazioni che interessano le
attività di manutenzione. Le manovre di erogazione
/ interruzione saranno eseguite successivamente
all’accertamento che le stesse non generino
condizioni di pericolo e/o danni per il disservizio.
L’interruzione dell’erogazione per lavori in corso
dovrà essere sempre segnalata sul quadro comandi
in modo da evitare che occasionalmente il personale
dell’azienda SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo
ripristini l’erogazione durante l’esecuzione dei
lavori.
14. Rischi legati alla temporanea interruzione del
Interruzioni delle forniture andranno sempre
servizio di elevazione.
concordate con i responsabili del presidio presso cui
avvengono le lavorazioni e con il responsabile del
Servizio Tecnico . La ditta aggiudicataria provvederà
ad apporre, ad ogni piano ed in prossimità della
porta di accesso al vano ascensore, apposita
cartellonistica
indicante
la
momentanea
interruzione del servizio per lavori in corso. Durante
il disservizio il quadro comandi dell’elevatore dovrà
essere presidiato e dovrà esserne impedito l’accesso
al personale non impegnato nelle attività di
manutenzione.
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Azienda Ospedaliera Nazionale
SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo
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Art. 9. Stima dei costi di sicurezza da interferenze
€ 200.000,00
Canone per attività di verifica, manutenzione
ordinaria e di emergenza
Di cui
€ 3.000,00
di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso
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Art. 10.
Conclusioni
Al fine di procedere in sicurezza alle operazioni oggetto dell’appalto, la ditta appaltatrice si impegna, con
l’accettazione del contratto, a fornire al proprio personale le attrezzature idonee allo svolgimento del
proprio lavoro e ad effettuare la valutazione dei rischi per la propria impresa, nonché ad esprimere
l’eventuale valutazione congiunta del rischio con i propri collaboratori e / o subappaltatori, ed a
consegnarla alla stazione appaltante, nonché a mettere a conoscenza del personale addetto il presente
documento con le relative prescrizioni. L’impresa aggiudicataria, nella comunicazione dei rischi specifici
connessi alla propria attività, può presentare proposte di integrazione al presente documento, ove ritenga
di poter meglio garantire la sicurezza del lavoro, sulla base della propria esperienza. In nessun caso le
eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza.
Il presente documento è stato redatto ai sensi dell’art. 26 comma 3 del D. Lgs. n. 81 del 09 aprile 2008,
Figure
Datore di
lavoro/Committente/RUP
Redattore del DUVRI
Responsabile Tecnico Lavori
Direttore Esecuzione Servizio
Alessandria, lì _________________
Nominativo
Firma
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