Kineo 6 - Fabrizio Bonomo
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Kineo 6 - Fabrizio Bonomo
FIRENZE AEROPORTI FIRENZE SI RINNOVA L’aeroporto del capoluogo toscano ha inaugurato nel dicembre scorso la nuova aerostazione passeggeri con la quale, in attesa del prolungamento della pista e del complessivo riassetto dei piazzali, segna il primo e concreto passo avanti in risposta a una crescente domanda del traffico passeggeri, già oggi decisamente superiore al previsto L’aeroporto “Amerigo Vespucci” di Firenze nasce ufficialmente nel 1930, con il trasferimento delle attività di volo dal campo di aviazione militare del Campo di Marte a Peretola, a nord ovest della città, ma è nel 1986 che inizia concretamente la vita dello scalo. Le attività di linea, infatti, dopo un lungo periodo di incertezza, si sono definitivamente riprese in quell’anno grazie all’impiego, da parte della compagnia aerea Ati, dei biturbina Atr 42, capaci di operare sulla pista corta dello scalo. Ai primi voli per Roma e Milano si sono ben presto aggiunti altri servizi, sia nazionali che frontalieri, ad opera di altre compagnie aeree, Avianova in testa. Così la piccola aerostazione del ministero dei Trasporti, ristrutturata nel 1985-86 per consentire all’Ati l’avvio dei voli, si dimostra ben presto insufficiente a far fronte al traffico crescente, cosicché nel 1988 la Direzione Generale dell’Aviazione Civile (Civilavia), che gestisce lo scalo, bandisce un appalto concorso per la ristrutturazione e l’ampliamento della struttura per portarla a 3.200 metri quadrati. L’area sulla quale operare era definita dal bando in Planimetria della seconda fase di sviluppo dell’aeroporto di Firenze Peretola redatto nel 1991 da Civilavia, che KINEO 6 1995 44 rappresenta di fatto il master plan per il riassetto complessivo dello scalo. FIRENZE COMMITTENZA REALIZZAZIONE Ministero dei Trasporti, Direzione Generale dell’Aviazione Civile. Sigla. PROGETTO Studio CI.MA.: Marcello Mazzanti, Franco Ciulli. Direzione lavori: Andrea Martini, Franco Conte. quella del vecchio edificio ed in una aggiuntiva sul lato pista, quest’ultima su due piani. Il continuo aumento dei voli e la difficoltà di disporre di attendibili previsioni di traffico a lungo termine ha spinto a progettare l’aerostazione con criteri di modularità con la possibilità di ampliamento longitudinale, sia da un lato che dall’altro, fino a consentire il raddoppio della struttura. Per l’aspetto architettonico i progettisti si sono orientati sulla scelta di marcare fortemente la presenza dell’aerostazione in un ambiente dominato da hangar e capannoni abbastanza anonimi. Le due facciate principali, lato pista e lato città, sono così caratterizzate dalla scansione di grandi semicilindri in cemento armato a faccia vista, intercalati da pareti cieche in pannelli di calcestruzzo trattato sul lato città, e superfici in curtain wall di vetri riflettenti sul lato pista. Quest’ultima scelta è stata fatta sia per permettere la vista della pista e dei piazzali dalla zona di attesa dei passeggeri e dagli uffici operativi, sia per ottenere quel gradevole effetto specchio sul lato pista. Ma soprattutto l’aspetto definitivo, compresi i colori e determinate scelte di facciata (le pareti cieche, il vetro, ma anche le scale di sicurezza in cemento armato invece che in metallo) nascono da successivi accordi in corso d’opera fra la direzione dei lavori (di Civilavia) e la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, per rispondere ai vincoli di natura paesaggistica che insistono sull’area terminale dell’aerostazione. L’aspetto distributivo è stato senza dubbio condizionato dalla presenza del vecchio edificio che, tra l’altro, è stato mantenuto in funzione per un certo periodo di tempo, fino a quando la società di gestione aeroportuale non ha realizzato e attivato una propria aerostazione provvisoria a sud del piazzale. Al piano terreno sono rimaste tutte le funzioni inerenti al movimento dei passeggeri: partenze sul lato sinistro (informazioni, biglietterie, cinque check-in e tre sale imbarco), controlli di sicurezza e collegamenti verticali (scale e ascensore) al centro, arrivi sul lato destro (dogana e spazi commerciali). Il piano superiore è stato realizzato solamente sulla nuova area in ampliamento dal lato pista, mentre la parte relativa alla vecchia aerostazione non è stata rialzata per le difficoltà ed i costi che si sarebbero incontrati intervenendo (con sistemi antisismici) su una struttura tanto vecchia. Uniche eccezioni sono le scale, l’ascensore e la sala macchine relativa. La zona centrale della hall è risolta con un doppio Pianta di Firenze con la posizione dello scalo di Peretola. KINEO 6 1995 AEROPORTI TEMPI Progetto: 1988. Inizio lavori: 1991. Fine lavori: 1994. COSTI 6 miliardi circa (finanziamento ministeriale). volume sul quale si affaccia, con un loggiato, la sala Vip situata al primo piano dove si trovano anche la sala lunga attesa, il bar e tutta la zona uffici interdetta al pubblico. Nel tempo intercorso tra la progettazione dell’aerostazione, alla fine degli anni Ottanta, e la sua inaugurazione, avvenuta nel dicembre scorso, il traffico a Firenze è cresciuto ogni oltre previsione, in particolare grazie alla sostituzione degli Atr 42 con i BAe.146 (con capacità quasi doppia) sulla maggior parte dei voli e, ancor più, grazie all’insediamento Planimetria della prima fase di sviluppo dell’aeroporto, nella quale è compresa la nuova aerostazione. 45 Sopra, lo stato di fatto dello scalo prima della costruzione del nuovo complesso. FIRENZE AEROPORTI Prospetto del lato pista e della testata sud-ovest, dove si trova il carossello del nastro per la restituzione dei bagagli. KINEO 6 1995 MARCO IAROSSI della compagnia aerea Meridiana che opera con quattro di questi aerei esclusivamente su Firenze. Il risultato è che a fronte dei 300 mila passeggeri previsti inizialmente per l’anno Duemila, sui quali era stato dimensionato il progetto dell’aerostazione, alla fine del 1994 l’“Amerigo Vespucci” ha sfiorato quota 700 mila. I criteri di modularità con cui è stata concepita la nuova aerostazione permetteranno fortunatamente di far fronte alle nuove esigenze di traffico con ulteriori auspicabili interventi di potenziamento. Una soluzione a più breve termine di questo pro In alto, pianta del piano terreno, con i check-in e le zone arrivi e partenze. 46 Veduta del lato pista dell’aerostazione. FIRENZE AEROPORTI MARCO IAROSSI blema sembra essere l’utilizzazione congiunta delle due aerostazioni che, unite da un collegamento sopraelevato, si spartirebbero arrivi e partenze. Su questo sta lavorando in particolare la società di gestione. Ma questa potrebbe essere una soluzione ponte, in attesa di quella definitiva seguita da Civilavia, che prevede di non frammentare l’aerostazione passeggeri perché nuocerebbe al funzionamento complessivo dell’aeroporto (ad esempio divisione delle forze di Polizia), ma piuttosto di raddoppiarla, come indicato dal piano di sviluppo; nella vecchia aerostazione andrebbero collocate una serie di funzioni collaterali, come la sede della società di gestione, il cattering, il trattamento merci, il ricovero dei mezzi di rampa, situati oggi in una serie di edifici minori che limitano la crescita delle funzioni principali, come appunto l’aerostazione passeggeri. Marco Iarossi In alto, pianta del primo piano, destinato prevalentemente a uffici. Vista del fronte principale, verso la città. KINEO 6 1995 Al centro, prospetto del lato terra e della testata sud-ovest, con l’area dei bagagli in partenza. 47 Scorcio del fronte principale e della testata sud-ovest. FIRENZE MARCO IAROSSI AEROPORTI Vista dell’area dei check-in. KINEO 6 1995 Dall’alto, sezioni trasversali A-A e B-B, rispettivamente sul check-in e sulla sala imbarchi, e sezione longitudinale C-C. 48 Veduta dell’atrio d’ingresso con, a destra, le biglietterie. FIRENZE AEROPORTI IL NUOVO PARCHEGGIO AUTO MARCO IAROSSI Planimetria generale del nuovo parcheggio custodito, realizzato dal comune di Firenze davanti al complesso dell’aerostazione passeggeri. Sotto, il fronte dell’aerostazione visto dal parcheggio e particolare dell’edifico realizzato all’ingresso dell’area a pagamento, dove sono collocate le casse e una serie di spazi commerciali e di servizio. KINEO 6 1995 In contemporanea con l’entrata in funzione della nuova aerostazione, l’aeroporto “Amerigo Vespucci” ha risolto un altro dei suoi problemi storici grazie all’inaugurazione di un parcheggio auto situato di fronte all’ingresso dello scalo. Capace di 636 posti auto, questo spazio, progettato da Francesco Re, è stato realizzato dal Consorzio Parcheggio Peretola, nato dalla collaborazione delle società Fondiaria, proprietaria dei terreni, e Scaf, concessionaria per la costruzione e gestione dei parcheggi comunali fiorentini. Si tratta della prima realizzazione di questo tipo dell’area fiorentina progettata rispettando i nuovi vincoli di rapporto tra auto e verde, che copre il trenta per cento della superficie totale grazie alla posa di otto cento piante tra rose, cipressi, allori e siepi di vario tipo. L’ingresso è caratterizzato da una piccola struttura che ospita, oltre alle casse, alcuni spazi dedicati a servizi commerciali quali banca e autonoleggi. Oltre che alle necessità dello scalo aereo, il nuovo parcheggio funge da “scambiatore” per il traffico diretto in centro città: a questo scopo a pochi metri dall’ingresso è stato posto il capolinea di una nuova linea bus dell’azienda trasporti comunale (Ataf) che collega l’aeroporto al centro storico. Il tutto nell’arco di un anno: il progetto risale al 1993; l’inizio lavori è nel gennaio 1994 e la fine lavori dicembre 1994. I costi sono stati di 1,675 miliardi di lire, sostenuti con un finanziamento ministeriale. 49