Intervista a Gaetano Angeletti, della Rondinella

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Intervista a Gaetano Angeletti, della Rondinella
Intervista a Gaetano Angeletti, della Rondinella
In relazione alle ultime notizie non proprio belle sui giovani di Corridonia, cosa può fare La Rondinella?
La nostra Associazione è nata per combattere ogni forma di degrado. Tutto ciò che è successo a Corridonia negli ultimi
tempi dimostra che il tessuto sociale e morale si è pericolosamente allentato.
Secondo la vostra Associazione che è in prima linea in questa lotta, cosa si potrebbe fare?
Prima di tutto occorre che tutte le istituzioni facciano quadrato in modo permanente: Amministrazione comunale, Scuole,
Associazioni e chiunque voglia dare una mano per risolvere queste problematiche, collaborando attivamente con forte spirito
di solidarietà. La stampa ha un ruolo molto importante per l’opera di sensibilizzazione.
Ultimamente si legge sui giornali che le Istituzioni hanno fatto tutto il possibile. E’ così?
Quando leggo che tutti hanno fatto il possibile, mi viene in mente che questo è uno dei modi per dire di aver fatto poco o
niente. Con ciò mi riferisco alla ragazzina di 15 anni che in una nostra scuola ha rischiato di morire per aver fumato eroina.
A volte ci si scontra con false preoccupazioni come ad esempio “il buon nome della scuola”. Secondo noi, il buon nome di
una scuola si tutela mettendo a nudo tutti i difetti al proprio interno, non nascondendoli. Chiediamo a tutti i responsabili di
ogni istituzione di avere più coraggio. Se saremo tutti insieme potremo farcela. I ragazzi non sono solo figli dei genitori, ma
figli di tutti noi. Siamo tutti responsabili, nessuno escluso. Però, occorre distinguere tra buone intenzioni e azioni. Ma le
buone intenzioni vanno trasformate in azioni, altrimenti diventa solo un modo di fare sterile che non porta frutti. Noi della
Rondinella ci proponiamo di fare ciò e per questo siamo aperti a collaborare con tutti coloro che hanno a cuore questi
problemi, a partire dall’Amministrazione comunale.
Ultimamente si è parlato di percentuali molto alte di giovani che fanno uso di droga e alcol. Che ne pensate?
Per noi è riduttivo parlare di percentuali più o meno alte, anche se Corridonia si colloca ai vertici provinciali. Ma non è
questo il punto. In questo modo viene focalizzato un falso obiettivo. Il punto vero è un altro: combattere tutti uniti e fare in
modo che la nostra Città riacquisti i suoi valori morali di civiltà che la storia e le buone tradizioni le hanno assegnato.
Parlavo ieri mattina con un nostro operatore che affermava: “Non ha importanza la percentuale, qualunque essa sia, anche
fosse un solo ragazzo e quello fosse il mio, noi come società dobbiamo batterci comunque per eliminare quell’unico caso”.
Se non riusciamo a capire questo è meglio togliere le tende ed andarcene.
Come viene visto in questo contesto il ruolo dei genitori?
Per noi della Rondinella la famiglia è il centro dell’universo; parte tutto da qui, dal ruolo insostituibile della famiglia. In
parole povere, i genitori debbono avere il ruolo di genitori, gli insegnanti debbono fare gli insegnanti, e via di questo passo,
assumendosi ognuno le proprie responsabilità. Non possiamo delegare gli altri o nasconderci dicendo “è colpa della società”.
La società siamo noi. Non è possibile che, come nell’ultimo incidente di Civitavecchia dove hanno perso la vita quattro
giovani, centinaia di genitori alle 8 di mattina erano in attesa davanti all’Ospedale di Civitavecchia per sapere se tra i morti
c’era un loro figlio. E’ normale questo? E’ normale che alle 8 di mattina i genitori non sappiano nemmeno se un loro figlio è
rientrato a casa?
Si dice a volte che le famiglie vengono troppo allarmate. E’ così?
Per più di venti anni è passato il messaggio devastante che era tutto lecito e ciò ha fatto sì che si sia arrivati al punto in cui
siamo. Vogliamo allarmare: è vero. Ma noi per allarme intendiamo più attenzione verso i figli, più attenzione nell’essere
presenti, ascoltarli, nell’attenzione alle loro aspettative, nel capire i loro problemi esistenziali, nel prevenire, perché, secondo
noi, prevenire è importantissimo. Tutta la nostra attività per il 2009 è basata in gran parte sulla prevenzione. Noi non diremo
mai “abbiamo fatto tutto il possibile”; noi diremo sempre che dobbiamo fare di più, che non è abbastanza quello che
facciamo, che è sempre troppo poco. Non dimentichiamo che la nostra Associazione è nata dal seme di un figlio morto, da
cui è cresciuto l’albero rigoglioso della Rondinella.
Hai parlato di attività per il 2009. Puoi anticipare di cosa si tratta?
Abbiamo stilato un programma di massima per i primi tre mesi: innanzitutto lo sportello di prevenzione che sarà operativo
per tutto il 2009 e condotto dal dott. Sabattini. Dal 23 gennaio partiamo con i gruppi di auto-aiuto che avranno per ora una
cadenza quindicinale. L’obiettivo futuro sarà di avere una cadenza settimanale. A febbraio un Convegno al Teatro Lanzi di
Corridonia per presentare un corso per genitori, che si articolerà in sette giornate, sempre con il dott. Sabattini.
E’ nostra intenzione collaborare con la Parrocchia per fare corsi integrativi a giovani coppie di sposi.
A gennaio-febbraio convegno a Civitanova Marche con la scuola Stella Maris e le famiglie della zona.
A marzo-aprile ci sarà un convegno a Montecosaro con la locale amministrazione comunale.
Il 13 febbraio saremo a Sant’Elpidio a Mare con 300 famiglie; il 27 febbraio a Piediripa con le famiglie del posto. Siamo in
fase organizzativa che per progetti formativi per le Scuole di ogni tipo del territorio.
A proposito di Progetti Scuola, come mai è stato cancellato il progetto per la Scuola Media di Corridonia?
Dalle informazioni in nostro possesso, risulta che l’abolizione è stata fatta con colpevole superficialità da chi era preposto al
compito. Non era stato valutato bene. Ci hanno però informato che nel prossimo anno il progetto sarà ripristinato.