La ricetta ligure per le cure primarie affascina la Francia e fa scuola
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La ricetta ligure per le cure primarie affascina la Francia e fa scuola
G R A N D’ITA L I A B ILA N C I O D E L PRIM O A N N O DI ATTIVITÀ DI La ricetta ligure per le cure primarie affascina la Francia e fa scuola in Italia Sia l’Irdes di Parigi che l’Università Bocconi studiano il modello savonese e lo confrontano su scala europea e nazionale. Comparazione in vista anche con le équipe canadesi. Intanto si sperimenta la cardiologia mista tra ospedale e territorio. coprendo un bacino d’utenza variabile tra le 11mila e le 80mila persone (turismo estivo), negozia le reciproche migliori condizioni con Asl e ospedali anche per prestazioni specialistiche (dal primo soccorso alla fisioterapia; dalla diagnostica cardiologica di primo livello ai prelievi) e realizza profitti senza nasconderlo. Con una specifica missione: garantire all’utenza i privilegi di una struttura privata senza però addebitarne i costi. D octor si è già occupato di Alassiosalute nello scorso aprile (si veda il numero 7 del 2004). Il motivo per cui la rubrica Grand’Italia torna sull’argomento – oltre a quel- Stefano Di Marzio La società dei medici di Alassio s’è aggiudicata l’appalto per la gestione del Cup e del Centro prelievi dell’Asl 2 di Savona. Si tratta per l’Adi. 6 D alla Liguria a Parigi. Alassiosalute, la prima srl italiana costituita da nove medici di famiglia, è ormai un caso internazionale. Qualche settimana fa l’Institut de recherche et documentation en économie de la santé (Irdes) ha preso contatto con la struttura creata un anno orsono in provincia di Savona per un progetto di ricerca basato sul confronto con altri modelli di cure primarie europei e canadesi (i complimenti si sono sprecati). Ma non è tutto. Insieme ad altre realtà lombarde, venete e laziali, Alassiosalute è dentro uno studio comparativo avviato dal C ergas dell’Università Bocconi di Milano. Non si contano le relazioni e i contatti avviati con équipe più o meno rodate, cooperative e medicine di gruppo sparse ai quattro angoli della penisola. Un interesse nato ben prima della firma dell’ultima convenzione – che pure accelera e incentiva l’associazionismo tra medici nelle sue più svariate modalità – e che probabilmente trae spunto dalla formula scelta in Liguria: una società di capitali costituita da medici di famiglia che, D O C T O R 1 - 1 5 F E A LA S SI O S ALUTE lo dei rapporti con i già citati centri universitari – è legato ai risultati del primo anno di attività, alcuni dei quali riassunti nello schema pubblicato nella pagina accanto e alle nuove prospettive. «Già l’estate scorsa – spiega il presidente Francesco Bogliolo – abbiamo protratto l’apertura degli ambulatori fino alle 22, con un medico e un segretario. Gli assistiti hano gradito e ripeteremo sicuramente l’esperimento». Nel frattempo è garantita la continuità assistenziale sette giorni su sette per dodici ore; funziona l’ambulatorio di primo soccorso quotidiano anche nel week end (dalle 9 alle 19); NOVE MEDICI DI FAMIGLIA A TUTTO CAMPO Alassiosalute è una società di capitali costituita da nove medici di medicina generale dell’Asl 2 di Savona. Si tratta di Francesco Bogliolo, Augusto Gandolfo, Giampaolo Merello, Pietro Rabolli, Giovanni Barilaro, Roberto Bersano, Enrico Tardani, Giovanni Pisano e Loretta Zavaroni. Insieme assistono la quasi totalità (pediatrici esclusi) dei pazienti residenti tra Alassio e Laigueglia: in tutto si tratta di 14 mila persone che arrivano anche a 100 mila nei mesi estivi. Dal 1° febbraio 2004 lavorano tutti insieme in un grande ambulatorio situato nel centro di Alassio (450 metri quadri) che molto presto dovrebbe ulteriormente ampliarsi. Quando divampava la polemica sulle Utap e l’associazionismo medico in genere, la scorsa primavera, i generalisti liguri avevano già stretto un accordo di ferro con l’Asl: dodici ore di assistenza continuata, primo soccorso con triage, am- B B R A I O 2 0 0 5 è attivo un servizio di telemedicina cardiologica con elettrocardiografo di ultima generazione e collegamento diretto con gli specialisti dell’Asl di Savona; è in fase di perfezionamento la cartella clinica informatizzata in rete con l’ospedale; sono allo studio programmi di medicina preventiva e di comunità. Soprattutto, Alassiosalute gestisce il Cup per conto dell’Asl (ore 9-19) e un centro prelievi a domicilio per pazienti non deambulabili. «Dando a noi l’appalto per Cup e centro prelievi l’Asl ha già verificato che non perdono posti di lavoro, ottengono un buon risparmio per- usciamo ad avere una chiara divisione di ruoli e comportamenti univoci – prosegue Bogliolo – evitiamo di duplicare gli interventi e di mettere in affanno corsie e pronto soccorso». Più in generale, e per tutte o quasi le classi di malati, vale un altro principio. «Se siamo uni- centuale e una migliore qualità del servizio. Avremo presto un contatto diretto con il laboratorio di analisi – spiega Bogliolo – con il ritorno automatico degli esiti: facciamo viaggiare i dati e non le persone». L’utenza, almeno quella che è normalmente in grado di utilizzare internet, ha anche a disposizione uno sportello telematico per richiedere informazioni di carattere medico-sanitario (certificati ecc.). Bogliolo chiarisce come e perché ad Alassio si è realizzata e sempre più s’intensifica una «vera integrazione tra ospedale e medicina generale». Si tratta di un’alleanza che si muove in più ambiti. «A parte lo scambio della cartella clinica informatizzata (più facile con la radiologia per questioni di compatibilità di software) stiamo lavorando su un progetto Salute-cuore. Consiste in questo: i medici di famiglia – a gruppi di tre o quattro – seguono i propri assistiti anche in corsia, interagendo con cardiologi e internisti che a loro volta frequentano i nostri ambulatori. La visita si fa insieme, il paziente è preso tra due fuochi. Nasce una vera équipe multidisciplinare con al centro il malato. C ade una barriera e con questa ogni possibile ambiguità di linguaggio e messaggio scambiato tra colleghi». I vantaggi molti e intuitivi, soprattutto in termini di appropriatezza. «Pensiamo agli scompensati. Sono pazienti che si ricoverano molto spesso e a seconda del reparto ricevono indicazioni e trattamenti diversi tra loro. Se ri- C O M E F U N ZIO N A N O G LI A M B U L AT O R I LE RISORSE UMANE • 9 medici di medicina generale • 20 medici specialisti in libera professione e/o intramoenia • 2 pediatri • 2 fisioterapisti • 2 psicologi • 3 infermiere • 2 operatrici Cup • 3 operatrici per la gestione dell’attività di segreteria • 1 segretaria amministrativa • 1 ingegnere informatico • 1 commercialista • 1 consulente del lavoro LA STRUTTURA • 9 ambulatori in 450 mq nel centro di Alassio • call center dalle 9 alle 19 • 3 postazioni reception/2 postazioni Cup • rete informatica con 15 periferiche • sala prelievi e sala medicazioni • ambulatorio igiene pubblica • sala di attesa • sala conferenze capienza 50 posti • ufficio amministrativo • locale per il personale di studio • facilità di accesso ed ampio parcheggio Francesco Bogliolo bulatori per patologia, venti specialisti in intramoenia, guardia medica diurna nelle fasce orarie non coperte dall’Asl e nei festivi. A questo scopo, i soci s’alternavano (continuano a farlo) nei week end per un ticket di venticinque euro ad accesso. Oggi che con la nuova convenzione s’è fatta appena appena più chiarezza sulle forme che dovrebbe assumere il sistema delle cure primarie in Italia, loro scommettono sempre di più sull’integrazione con l’ospedale e il disease managing. Tra tanto ottimismo qualche rammarico: il primo riguarda il nuovo ricettario che non faciliterebbe la reale condivisione del paziente tra colleghi associati. Il secondo riguarda la mancata incentivazione economica delle équipe già costituite. Dice Francesco Bogliolo: «Ce ne avevano parlato in un incontro al ministero della Salute. Non ne sappiamo più nulla». 1 - 1 5 F E B I NUMERI • Bacino di utenza: 11.000-80.000 persone • 4.400 visite ambulatoriali/mese (70 % su prenotazione) • 200 visite domiciliari/mese • 240 ADP/mese • 230 visite specialistiche/mese • 90 visite ambulatoriali festive/mese • 250 contatti ambulatoriali festivi/mese B R A I O 2 0 0 5 D O C T O R 7 G R A N D’ITA L I A SI TRATTA PER L’ADI E adesso l’Adi. Dopo avere ottenuto dall’Asl 2 di Savona l’affidamento del Centro unico di prenotazione e del Centro prelievi, Alassiosalute sta negoziando per l’Assistenza domiciliare integrata. Ma non sarà facile. Spiega Francesco Bogliolo. «C’è qualche ostacolo. Nonostante la prevalenza di pazienti anziani (la Liguria è tra le prime tre regioni italiane per presenza di over 65 nella popolazione, ndr) e la morfologia collinare del territorio, in questa zona il servizio non è molto sviluppato. Noi abbiamo proposto un’assistenza sei giorni su sette con medico, infermiere e fisioterapista, che si attivi entro quarantotto ore dall’apertura della pratica. La remunerazione del medico avverrebbe secondo quanto previsto dalla convenzione (18,9 euro ad accesso) e per il resto abbiamo fatto un preventivo su base “cost per case”: ci pagano solo se lavoriamo». Bogliolo ipotizza una migliore qualità del servizio rispetto al pubblico: «A costi più bassi dell’Asl, potremmo anche realizzare un rapporto uno a uno tra paziente e infermiere». Un anno di lavoro nei week end Numero di prestazioni 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 176 161 113 100 60 52 92 70 65 50 40 lug lio ago st o set tem bre ott obr e nov em bre dic em bre gen nai o feb bra io ma rzo apr ile ma ggi o giu gno 34 n. contatti telefonici n. contatti diretti 350 319 300 250 200 198 186 161 150 145 114 100 50 43 50 58 65 81 73 135 173 150 82 118 96 107 97 103 72 32 39 8 D O C T O R apr ile ma ggi o giu gno lug lio ago s set to tem bre ott o br e nov em bre dic em bre gen nai o feb bra io ma rzo 0 1 - 1 5 F E B B R A I O 2 0 0 5 ti con gli specialisti, riusciamo di più e meglio a incidere sugli stili di vita del paziente, a convincerlo a seguire la certa dieta o la certa terapia. Per fare questo serve accordo con i colleghi ospedalieri e comunanza di vedute. Qui siamo fortunati». Quanto appena descritto corrisponde alla condizione necessaria per avviare un serio programma di educazione sanitaria. «Pensiamo a incontri molto pratici con gli assistiti – aggiunge B ogliolo – cui prendono parte, oltre a noi e ai cardiologi, anche psicologi, dietiste e cuochi: a volte è importante spiegare anche come cuocere una bistecca». L’alta reperibilità proposta ai pazienti si sta già traducendo in un incremento di prestazioni, soprattutto nei giorni prefestivi e nei festivi. Come confermano i grafici qui accanto relativi al primo anno di esercizio, i dati di attività nel week end sono schizzati in alto, in particolare d’estate ma non solo. «Se poi analizziamo il numero dei contatti telefonici e quello dei contatti diretti – spiega ancora Bogliolo – si vede che anche il triage sta funzionando bene: non tutti quelli che chiamano poi vengono in studio. Non a caso l’Asl sta misurando il risparmio in termini di riduzione degli accessi alla guardia medica». In proposito, almeno per il momento, Alassiosalute non pensa a un’integrazione della continuità assistenziale così come previsto dalla nuova convenzione. Più realistica è la prospettiva di creare un network con analoghe medicine di gruppo sorte sempre nel S avonese (Loano, Finale Ligure, C airo). «Le economie di scala che si potrebbero realizzare – conclude Bogliolo – sono numerose: dalla divisione degli investimenti per apparecchiature medicali di ultima generazione, alla ricerca e alla sperimentazione. Bisogna solo rimboccarsi le maniche e avere voglia di rischiare. Una traccia l’abbiamo data. Siamo pronti a mettere a disposizione dei colleghi tutto il nostro pacchetto organizzativo».