Evoluzione e innovazioni:

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Evoluzione e innovazioni:
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il corriere vinicolo n. 18
t e c n i c a
2 Maggio 2011
v i t i c o l a
A tavola con il Merlara Doc
libro dedicato alla neonata doc
t e c n i c a
2 Maggio 2011
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Un percorso divino a casa propria
Wine Award 2011
Azienda Agricola La Mea
Dall’idea di due imprenditori lombardi – Francesco Pagani, sommelier
Ais e esperto del mondo enogastronomico e Marco Buosi, appassionato
e conoscitore dei mercati internazionali del settore – è nata Jeroboam,
società di servizi enologici pensati per appassionati e curiosi. In pratica, il
sommelier incontra il cliente e lo guida nella scelta dei vini da proporre ai
propri ospiti, a domicilio per cene di lavoro, a tema o gourmand.
A incoronare il rosso di Bolgheri è stata la giuria di esperti e critici della prestigiosa
testata Der Feinschmecker, che ha detto: “Ci sono vini che possiedono una propria aura e
un’enorme fama. Sono conosciuti dagli eno-appassionati di tutto il mondo. Si tratta di vini
che gli estimatori bevono con grande ammirazione e che vengono da loro seguiti nel corso
degli anni e descritti in pubblicazioni specializzate. La giuria ritiene che Ornellaia sia uno di
questi vini leggendari e ha deciso di premiarlo”.
Nell’ambito di Vinitaly, il Concorso Enologico Internazionale si è chiuso
puntando i riflettori sulla cittadina salentina e, in particolare, sull’Azienda
Agricola La Mea di Marco Maci che si è aggiudicato, tra l’altro, la Medaglia
d’Oro, nella categoria vini rossi con oltre sette anni dalla vendemmia, con
il Salento Igt Rosso “1909” 2004 e ben 3 Gran Menzioni, per i vini fino a
cinque anni dalla vendemmia.
sommelier at home
Giovane ma decisamente protagonista: è la Doc interprovinciale del Merlara a cui
sono stati dedicati numerosi eventi nel corso di Vinitaly, tra i quali la presentazione
de “A tavola con il Merlara Doc. Tutto il gusto di un territorio”, il libro di Terra Ferma
Edizioni, con testi di Ernesto Santi, Enzo Corazzina e Gianni Conte e fotografie di
Cristiano Bulegato. Si tratta di una sintesi del territorio e un’occasione per fare il punto
della situazione e guardare al passato per affrontare consapevolmente il futuro.
il corriere vinicolo n. 18
v i t i c o l a
a ornellaia 2007 ilpremio wein legend
Premi speciali, medaglie e gran menzioni
innovazione tecnica ed esigenze produttive
Trattori in vigneto:
a ognuno il suo
▶
new holland
Il trattore cingolato
TK4000 in versione
cabinata
I cingolati
(2)
Come ad esempio il cingolato Rossetto
della Messersi, sviluppato nell’azienda
toscana Tolaini.
▶
delle diverse operatrici con
prese multiple di olio a portata
variabile monitorate tutte sulla
consolle di comando. Oggi, con
la versione Profi, l’operatore
tramite un complesso joystick
multifunzione controlla in
modo semplice e intuitivo
l’avanzamento del trattore e
l’azionamento delle operatrici,
con regolazioni separate.
Tutta una serie di dispositivi
dalle strane sigle, il Tractor
Management System (Tms), il
sollevatore con smorzamento
elettroidraulico delle oscillazioni (Ehr), l’assale anteriore
ammortizzato oscillante, il
sistema AGRex, concorrono a
dare efficienza, ecocompatibi-
lità, stabilità, perfetto controllo
del trattore come degli utensili
di lavoro.
Il punto di attacco del sollevatore posteriore posto ventralmente in posizione avanzata
rispetto all’assale posteriore
(soluzione derivata dai trattori
cingolati) consente di avere
un appesantimento dinamico sull’assale anteriore e una
maggiore stabilità del trattore
all’aumentare della trazione;
tutto ciò, unito al sistema di
controllo automatico delle 4
ruote motrici e del bloccaggio
dei differenziali, consente di
raggiungere le massime prestazioni e il minor maltrattamento del suolo e dell’inerbimento.
Sun Gear
Planetary
Gears
From Hydraulic Motor
(controlled by the steering wheel)
Sun Gear
(+)
(-)
To track
From Transmission
To track
Planetary
Gears
L
Outer Gear
Outer Gear
R
▶
Il sistema di trasmissione ai cingoli della Yanmar e, sopra, il cingolo Yanmar con ruota tendicingolo rialzata
Nel settore dei trattori cingolati, che rivestono un ruolo ancora
▶importante
nelle viticolture italiane, New Holland presenta solu-
▶
new holland - Cingolato
della serie TK4000
▶
FENDT - È stata la prima a sviluppare cabine di elevato livello
di comfort e funzionalità
▶
CARRARO
Il trattore
reversibile
snodato e
articolato Mach4
▶
riori con controllo di stabilità
integrato. È stata la prima a
sviluppare cabine di elevato
livello di comfort e funzionalità e oggi del tipo “a piattaforma sospesa”, come nelle
gamme maggiori, grazie alla
trasmissione Vario compattata
posteriormente; viene eliminato così il “tunnel del cambio”
con la classica “seduta a sella”,
ciò consente all’operatore di
assumere la posizione più
comoda senza vincoli per piedi
e gambe. Sempre per prima la
Fendt ha adottato nella gamma
vigneto l’impianto idraulico
di servizio maggiorato con
portate fino a 70 l/min, per
il controllo e l’azionamento
l’azione del cingolo sul terreno: facciamo chiarezza
new holland -il sistema
Steerering-O-Matic
con Full Drive
Se il trattore è parte di un sistema di scelte complesse e interdipendenti, è opportuno riflettere ad esempio
sulle nuove Direttive comunitarie relative al contenimento delle emissioni nei motori che imporranno anche
sui trattori l’adozione di dispositivi che ne aumenteranno le dimensioni. Tale concetto entra in contrasto con
le attuali tendenze che spingono verso un’intensificazione dei filari(1).
Le nuove normative di riferimento provengono da Epa (Environmental protection agency – americana) e
Eu (Commissione europea): dal 2007 i motori dei trattori nella gamma 40-75 kW sono passati da Euro2
a Euro3, ciò ha comportato l’adozione di numerose innovazioni fra le quali il common rail da 200 a 1.800
bar, gli iniettori HPCR, il controllo dei gas di scarico con valvole EGR. Dal 2012 dovranno essere adottati i
motori Euro3b e dal 2014 i motori Euro4 che avranno dispositivi più complessi con un aumento di ingombro
medio del 20%, ciò si traduce in un aumento di larghezza medio di 20 cm che nei trattori da vigneto non è
comprimibile nell’attuale struttura. Dato che un vigneto ha mediamente un turno produttivo di trent’anni, la
considerazione è che vi dovranno poter operare almeno tre generazioni di trattori. Quindi, al di sotto dei 2 m
di interfilare si avranno notevoli difficoltà e si dovranno adottare trattori di più piccola potenza ma meno produttivi, o trattori scavallanti o soluzioni alternative “personalizzate”(2) e quindi di costo non convenzionale.
zioni molto interessanti nei comandi ergonomici e più sicuri a joystick, nelle cabine pressurizzate e climatizzate e nella cingolatura in
gomma. Il sistema Steerering-O-Matic con Full Drive consente di comandare con semplicità e progressività l’intero movimento della
macchina, lasciando la mano destra libera di azionare sulla consolle tutti i comandi di controllo delle operatrici: il risultato si
converte in elevati livelli di sicurezza, maggiore precisione
nelle operazioni e ridotto carico di lavoro per l’operatore. I
nuovi allestimenti cabinati di serie introducono anche nei
cingolati agricoli di piccola potenza il concetto della piattaforma ammortizzata a cella chiusa che sola può garantire un isolamento e una protezione dall’ambiente esterno
(ad esempio nell’irrorazione di prodotti fitosanitari). L’allestimento R-Track (cingolo in gomma) consente di avere
un mezzo stabile con ridotta pressione al suolo per la vasta
area di appoggio senza i danni al soprassuolo e all’inerbimento, oltre a un maggior comfort per l’operatore e la possibilità di
transito su strade asfaltate.
Yanmar, invece, sta introducendo sui piccoli trattori da vigneto (largh. 1,31 m) la trasmissione meccanica con variatori epicicloidali al
posto delle frizioni di sterzo: una tecnologia affidabile che consente
un’eccezionale controllo della direzione. Sempre Yanmar utilizza il
carro con ruota tendicingolo rialzata che crea un più graduale angolo
di attacco e soprattutto due coppie di rulli oscillanti che eliminano
la caratteristica rigidità del cingolo agricolo con un comportamento
più controllato del mezzo.
A tal proposito la Carraro ha adottato nella gamma dei trattori a
ruote isodiametriche il sistema a quadricingolo simile a quello già
prodotto dalla canadese Soucy Track (www.soucy-track.com) e adottato soprattutto nei trattori di elevata potenza per il pieno campo:
una innovazione destinata a rivoluzionare l’adozione degli organi di
propulsione in agricoltura. Il Carraro Mach4 è un trattore reversibile
snodato e articolato che nella versione quattro cingoli (soucy-track)
ha il baricentro più basso rispetto alla versione a ruote ed è un mezzo estremamente stabile e preciso anche nelle pendenze trasversali,
che ha capacità di trazione, a parità di peso-potenza, superiore sia ai
trattori a ruote sia a cingoli; rispetto a questi ultimi non ha il problema della rigidità del ponte portacingolo che determina punti di
appoggio rigidi e un comportamento oscillante molto brusco e instabile. Delicato su suolo duro e inerbito raggiunge i 40 km/h su strada, rappresenta una macchina “modello” che rivoluziona il concetto
strutturale dei trattori facendone un mezzo adatto a terreni sconnessi, con scarsa aderenza e portanza, anche in condizioni di limitati
spazi di manovra; la guida reversibile “completa l’opera” attribuendo
al Mach4 una grande precisione nella conduzione degli utensili.
La grande capacità di adattamento dei Mach4: cambio di assetto del
quadricingolo durante la percorrenza in terreni fortementi sconnessi
Il Mach4 è superiore in salita rispetto a un cingolato tradizionale.
Ciò è dovuto alla trazione su quattro cingoli motrici indipendenti
anziché su due
▶
CARRARO - Un trattore che assicura stabilità in movimento
anche su fondi sconnessi
Fendt è stata la prima a sviluppare la gamma da vigneto
nei trattori: già nel 1957 usciva
dalla fabbrica di Marktoberdorf
il primo trattore specialistico
da vigneto e nel 1974 la gamma
con ridotta larghezza minima
di 92 cm fece di questi trattori
un nuovo punto di riferimento. La seconda generazione
dei trattori specialistici è più
recente e si caratterizza per il
premiato sollevatore oscillante e il ponte a clessidra che
permette di attuare ridotti
raggi di sterzata e conferisce
alla macchina una perfetta
maneggevolezza.
Nel 2003 vengono introdotte le
esclusive sospensioni ante-
▶
Corradi C., 2009.
Quei 20 centimetri che fanno la differenza.
Vignevini, 36 (10), 26-29.
“Con le nuove forme di allevamento
della vite si è reso necessario un ridimensionamento
dell’ingombro dei trattori da vigneti che, rispetto
ai primi vigneto, si sono ridotti a 20 centimetri”.
▶ L’esigenza di avere macchine specialistiche
FENDT - Trattore
specialistico
modello 210f
cosa cambierà
(1)
▶
Il cingolo agricolo in acciaio, caratterizzato da pronunciate costole trasversali, si avvale della sua capacità di ancorarsi profondamente nel terreno e di esercitare una forza di trazione che dipende dall’attrito interno del suolo e non dall’aderenza, cosi come avviene negli pneumatici anche
con costolatura pronunciata. Si deve parlare infatti di “sforzo di taglio del terreno” che può arrivare al massimo al 6-8% della compressione
orizzontale del suolo fra una costola (inserita nel terreno) e quella successiva; tale valore è quindi pari allo slittamento massimo corrispondente
alla massima forza di trazione. Negli pneumatici la forza di trazione massima si ottiene per slittamenti del 15-25%: qui siamo nel campo classico
dell’aderenza. Il cingolato “agricolo” classico non è quindi più delicato: la pressione specifica è minore sulla suola quando tutta la superficie del
cingolo è a contatto del terreno, ma le costole affondano come una lama con pressioni elevatissime e aprono con violenza il terreno nelle voltate.
Qui sopra, Peruzzo Cobra Pianura 1400; sotto, Cobra Collina 1400
L’impressionante
Joystick
multifunzione
della versione
Fendt Profi
motori e nuove normative
Il sollevatore posteriore oscillante
che permette di correggere l’allineamento
e l’inclinazione dell’attrezzo
▶
è molto importante avere una visione di insieme di tutte le componenti produttive strutturali (l’impianto), strumentali (le macchine)
e gestionali (le strutture di servizio, il tipo di
conduzione, il livello di formazione degli operatori) per evitare problemi ormai evidenti di
incompatibilità ad esempio fra la geometria di
impianto e le dimensioni delle macchine; numerosi sono i casi caratteristici: negli anni Settanta i nuovi impianti specializzati avevano larghezze di almeno 3 m fra le file, perché i trattori
impiegabili erano quelli progettati per le colture
di pieno campo. Quando si sono fatti vigneti intensivi sul modello francese molti imprenditori
si sono trovati a dover far fronte alla necessità di
un parco macchine completamente diverso da
quello impiegato negli altri vigneti della stessa
azienda.
Il trattore quindi è parte di un sistema di scelte
complesse e interdipendenti che oggi viene definito come Sistema dell’ingegneria delle produzioni vitivinicole.
▶
I
Deistaf, Dipartimento Economia Ingegneria Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali
Sezione Ibaf - Ingegneria dei Biosistemi Agroforestali - Università di Firenze
trattori impiegati in viticoltura costituiscono un insieme numeroso
e diversificato come diverse sono le
“viticolture”, che soprattutto in un
territorio come quello italiano, si distinguono per tipologia di impianto e intensità
di piantagione, per giacitura e sistemazione, per
tipologia di terreno, di azienda e di conduzione.
Addirittura all’interno di una stessa azienda si
possono riscontrare più “tipologie di viticoltura” con trattori e quindi parchi macchine
diversificati. La descrizione così come la scelta
del trattore è pertanto assai complessa; se consideriamo il “trattore” come macchina motrice
e centrale mobile di potenza, capace di dar supporto e appunto potenza agli utensili di lavoro,
il quadro si allarga ulteriormente ad esempio ai
telai scavallanti, ai quad, ai minitrattorini derivati dalle motocarriole, agli escavatori a piattaforma girevole che possono utilmente montare
un’ampia gamma di utensili a potenza idraulica
al posto della benna.
Efficienza ed ergonomia
Sicuramente da un decennio le case costruttrici hanno sviluppato
la gamma di trattori dedicata al vigneto con evoluzioni che, al pari
delle gamme più elevate, prevedono dispositivi sempre più efficienti ed ergonomici. In viticoltura le operazioni colturali diventano
sempre più precise e delicate (mild tecnologies-viticoltura sostenibile)
e al contempo servono motrici ad elevata produttività capaci di
controllare più utensili contemporaneamente con regolazione separata, ciò significa più prese di potenza idraulica modulabili separatamente; a ciò si aggiunge un ritrovato rispetto per il suolo con
pressioni a terra sempre minori, con elevate capacità di galleggiabilità e nello stesso tempo stabilità e trazione. Si esaspera quindi il
concetto di polivalenza e leggerezza con sollevatore anteriore, attacchi laterali, impianti idraulici.
La breve analisi su casi esemplari relativi ai trattori da vigneto, che
segue, ha soprattutto la pretesa di sottolineare l’importanza di affrontare i diversi aspetti della viticoltura secondo un approccio integrato di sistema nel quale ogni scelta tecnica di dettaglio trova
giustificazione e riscontro visibile nella progettazione e gestione
generale, attraverso strumenti di analisi (WebGis), di controllo
(sistemi di monitoraggio e di previsione) e di attuazione “meccanica” o meglio “meccatronica” che permettano all’enologo-agronomo di curare e far crescere le proprie uve e i propri vini.
di marco vieri e daniele bibbiani
L’analisi di alcuni casi
esemplari che mettono in
evidenza come la scelta
delle attrezzature rientri
sempre più in un approccio
integrato al “sistema
vigneto” nel quale ogni
dettaglio ed evoluzione
tecnologica si inserisce in un
contesto più ampio che deve
tenere conto di elementi
strutturali, strumentali
e gestionali
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Raboso Piave
Coldiretti
Il Raboso Piave, vendemmiato, pigiato, lavorato, imbottigliato, etichettato dai ragazzi
dell’Associazione Italiana Persone Down - Sezione della Marca Trevigiana (150 soci,
tra i quali 62 ragazzi di ogni età). I giovani down, attraverso la vendita del vino da loro
prodotto, raccolgono contributi per restaurare e aprire un agriturismo dove le persone
con sindrome di Down potranno svolgere varie attività lavorative, dalla coltivazione e
allevamento, alla ristorazione, dall’accoglienza all’organizzazione di eventi culturali.
Le esportazioni di vino Made in Italy dei piccoli produttori (sotto i 25
milioni di euro di fatturato) sono cresciute in valore del 16%, quasi
il doppio dell’8,5% fatto segnare dalle prime 103 società italiane
produttrici di vino che fatturano più di 25 milioni di euro. È quanto
emerso da un’analisi presentata al Vinitaly dalla Coldiretti sulla base
dei dati sul commercio estero nel 2010 di Mediobanca e dell’Istat.
c’è anche il vino della solidarietà
esportazioni: piccoli produttori crescono
Per una viticoltura di precisione
Gli strumenti devono dialogare
N
Unacoma
Macchine agricole
nel segno
del tricolore
CLAAS
▶
Il sistema di controllo Telematics
CLAAS nelle diverse operazioni
“determinanti”: applicazioni
di agrochimici, vendemmia ecc.
Sotto, da sinistra, esempio
di monitoraggio operativo
con controllo WebGIS con
applicazione su Google Earth
e monitoraggio dei percorsi
operativi presso l’azienda
Poggio Bonelli - Tenimenti Mps Progetto Qual&Vigna
Fmps Unifi
SAME - Propone trattori
dotati di sistema Isobus
▶
ello sviluppo delle tecnologie di precisione per
un’agricoltura sostenibile la macchina motrice
deve saper dialogare con le previsioni operative
che l’azienda può avere a disposizione e operare
in automatico un colloquio e un controllo con
l’utensile attraverso sistemi di trasmissione dati, che devono essere standardizzati come negli anni Sessanta lo furono le prese
di potenza meccanica (pdp o pto) e il sollevatore nelle sue tre categorie. È questo il sistema Isobus, un sistema fisico e di protocolli standardizzati di trasmissione dati che controlla i diversi
dispositivi dei trattori attraverso un sistema di sensori-sistema
di monitoraggio computerizzato-attuatori. L’agricoltura di precisione ha sempre maggiore necessità di questa “normalizzazione”
di trasferimento dati dalla operatrice al trattore e viceversa per
attuare la VRA (Variable rate application) – applicazione a rateo
variabile – che consente attraverso mappe tematiche previsionali e di prescrizione, di attuare una lavorazione o un’applicazione
differenziata spazialmente nel vigneto, a seconda delle necessità.
Il primo ad attuare questa “normalizzazione” Isobus con una
applicazione a rateo variabile è stato il collega Giancarlo Spezia
dell’Università di Piacenza, imprenditore della Tecnovit, il quale
sul trattore Same ha testato e messo a punto il sistema di controllo Isobus per due applicazioni lo spandiconcime e la defogliatrice a rateo variabile.
La Claas ha puntato da anni allo sviluppo della precision farming
con grandi innovazioni. I Nexos sono costruiti in Italia, il Paese
che ha praticamente “inventato” questa tipologia di
trattori, secondo specifiche Oem (Original equipment manufacturer) ovvero secondo i criteri di
qualità specifici di Claas. Alle competenze tecnico/progettuali italiane e tedesche si sono poi
aggiunte quelle francesi, patria del marchio
Renault Agricolture da cui prese avvio
l’avventura trattoristica di Claas, ma
anche luogo d’origine dei cosiddetti
“vigneron”, mezzi che in Italia furono
poi ribattezzati “frutteti stretti” e che
si propongono con larghezze “fuori
tutto” oscillanti attorno al metro. Si
parla di Nexos e non del Nexos perché,
in linea con l’offerta di una grande casa costruttrice di trattori le personalizzazioni sono estreme: 3 classi dimensionali [Ve(vigneron
étroit): <1 m; VL: 1,26 m; F:1,46 m]; 4
motorizzazioni; 4 possibili tipologie di
cambio; doppia o tripla pompa idraulica
[26+59+26 L/min].
Nell’ambito dell’agricoltura sostenibile attuata con tecnologie di precisione,
Claas per prima ha introdotto l’anello
mancante nella gestione integrata di
un’azienda in cui i sistemi di monitoraggio devono poter controllare, analizzare
ed eventualmente correggere in tempo
reale il cantiere operativo. Tutto ciò
ha riflessi assoluti sulla qualità del
lavoro, sulla sua tracciabilità e, conseguentemente, sulle produzioni
che ne derivano, sulla sicurezza per
l’operatore. Il sistema Telematics
Claas è un sistema di comunicazione Gps-Gsm (invia in continuo via
rete telefonica la posizione e tutta
una serie di dati che possono essere riferiti al funzionamento della
Inaugurata a Roma una mostra
che racconta 150 anni di meccanizzazione
agricola. Foto, filmati ed esemplari storici
per documentare il ruolo dell’industria
meccanica italiana nello sviluppo
dell’economia del Paese
L’industria della meccanizzazione
celebra in grande stile i 150 anni
dell’Unità d’Italia, partecipando con una propria sezione alla
mostra ufficiale organizzata dal Ministero delle
Politiche Agricole. Nella
cornice di Valle Giulia,
presso l’Accademia di Ro-
macchina, dell’operatrice o alla qualità e quantità del prodotto
distribuito (trattamenti antiparassitari) o raccolto (vendemmia).
Uno dei risultati più immediati è la certificazione del lavoro effettuato o (tramite altre tecnologie complementari di
identificazione unica come quelle Rfid) della provenienza
sitospecifica del lotto ad esempio di uva, o dei trattamenti effettuati (praticamente un “quaderno di campagna” che si
aggiorna in tempo reale). Tale sistema permette di alimentare i nascenti archivi WebGis (data base georeferenziati e
vettoriali [Cad-Gis] aziendali consultabili via web).
regolazioni variabili
con le condizioni del vigneto
“(...) L’evoluzione degli strumenti operativi è oggi tesa alla capitalizzazione informaticotecnologica di quell’insieme di conoscenze e competenze che, pur con strumenti più semplici,
facevano parte della profonda cultura rurale. La conoscenza e la padronanza degli utensili
era una caratteristica fondamentale del ‘Podere’. E anche la conoscenza delle caratteristiche
differenziate nei diversi appezzamenti, dei fattori pedologici, climatici, agronomici, attuate
con attenta capacità di osservazione quotidiana e di una storicità degli eventi tramandata
oralmente, costituiva un modello gestionale che oggi si cerca di recuperare, affidandosi alle
moderne tecnologie di rilevamento e di analisi in quella che viene definita precision farming
o agriculture raisonnée. (...) Ma lo sviluppo delle macchine per la viticoltura va ben oltre; la
regolazione e il controllo dell’utensile deve essere variato compatibilmente con le condizioni e le
caratteristiche del vigneto e deve poter adattarsi in continuo (...)”.
(Tratto da una lettura dell’Accademia dei Georgofili dell’ottobre del 2003)
mania è allestita la sezione dedicata alla meccanizzazione, curata da Unacoma (Unione nazionale costruttori macchine agricole) ed Enama
(Ente nazionale per la meccanizzazione agricola) in collaborazione con il Ministero. Questa
si compone di una parte costituita da pannelli
fotografici, un’area dedicata a un film documentario sulla storia della meccanizzazione agricola, e uno spazio all’aperto dove sono esposti alcuni modelli di trattrici di ultima generazione
affiancati da due esemplari storici, un Bubba del
1935 e un Orsi del 1938.
Scopo della mostra è evidenziare come l’industria delle macchine per l’agricoltura, la cura del
verde, il movimento terra e la relativa componentistica abbia avuto un ruolo fondamentale
nello sviluppo dell’economia primaria, accompagnando con un lavoro instancabile di progettazione, sperimentazione, sviluppo tecnologico
e produzione in serie, ogni fase dell’agricoltura.
Dai prototipi della metà dell’800 alle semoventi
dei primi del ventesimo secolo, dalla conversione dell’industria bellica in industria della meccanizzazione agricola nel secondo dopoguerra
fino alla diffusione delle macchine su vasta scala iniziata negli anni Settanta e alle nuovissime
tecnologie informatiche e satellitari che caratterizzano i mezzi più recenti, i costruttori italiani hanno scritto nello stesso tempo la storia
dell’industria e quella dell’agricoltura.
La rassegna è visitabile tutti i giorni sino al 3
luglio.