4 Quinta Lezione SUCCESSIONI E DONAZIONI Archivo

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4 Quinta Lezione SUCCESSIONI E DONAZIONI Archivo
Prof. Vincenzo Franceschelli – Corso di Istituzioni di diritto privato.
SUCCESSIONI E DONAZIONI
Prof. Vincenzo Franceschelli
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VINCENZO FRANCESCHELLI
SUCCESSIONI E
DONAZIONI
SCHEMI del Corso di
DIRITTO PRIVATO
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- ad uso degli studenti – vietata la riproduzione(Avvertenza- Gli schemi costituiscono una traccia delle
lezioni svolte. Possono servire per un ripasso della
materia. Non sono sufficienti per la preparazione
dell’esame).
QUINTA
LEZIONE
Vincenzo Franceschelli
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Argomenti
Il Libro II del Codice civile
Successioni mortis causa
Il testamento
La successione legittima
Successione dei legittimari
La divisione ereditaria
Le donazioni
VI - SUCCESSIONI MORTIS CAUSA
-Sommario:
- IL LIBRO SECONDO DEL CODICE CIVILE LE
SUCCESSIONI MORTIS CAUSA
- LA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
- LA SUCCESSIONE LEGITTIMA
- LA SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI
LEGITTIMARI
- LA DIVISIONE
- LE DONAZIONI
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SUCCESSIONI
I
IL LIBRO II DEL
CODICE CIVILE
1.
IL
SECONDO LIBRO
del
CODICE CIVILE
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Schemi ad uso degli studenti – Vietata la riproduzione
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Il secondo libro del codice civile è intitolato
“Delle successioni” e tratta delle
successioni e delle donazioni, secondo un
accostamento tradizionale.
Ha struttura lineare, suddivisa in cinque
Titoli
Struttura del Libro II del codice civile
Titolo
Denominazione
Titolo I
Disposizioni
successioni
Articoli
Titolo II
Delle successioni legittime
565 – 586
Titolo III
Delle successioni testamentarie
587 – 712
Titolo IV
Della divisione
713 – 768
Titolo V
Delle donazioni
769 – 809
generali
sulle
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si ha successione quando,
data l’esistenza di un
diritto, lo stesso –in
conseguenza di un fatto o
di un atto o di un negozio
giuridico- anziché
estinguersi, continua a
sussistere, ma ne muta il
titolare
si distingue tra successione:
• inter vivos ---- quando la successione
ha luogo tra due soggetti
indipendentemente dalla morte del
soggetto da cui il rapporto è derivato
• mortis causa ---- quando morendo un
soggetto, un altro gli subentra nel
fascio di rapporti del quale egli era
titolare, ed ha dunque come
presupposto essenziale e
caratterizzante, la morte del soggetto a
cui succede
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SUCCESSIONI
II
456 – 564
LE
SUCCESSIONI
MORTIS CAUSA
2.
LE
SUCCESSIONI
MORTIS CAUSA
…Le successioni regolano le
modalità di attribuzione dei beni
dopo la morte…
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SUCCESSIONE
LEGITTIMA
LE SUCCESSIONI mortis causa REGOLANO
LE MODALITÀ DI ATTRIBUZIONE DEI
BENI DOPO LA MORTE.
SUCCESSIONE
TESTAMENTARIA
IL DIRITTO ITALIANO DISTINGUE TRA
SUCCESSIONE LEGITTIMA E
SUCCESSIONE TESTAMENTARIA,
RISERVANDO UNA QUOTA DI
EREDITÀ
AI LEGITTIMARI (SUCCESSIONE NECESSARIA)
LA LEGGE RISERVA UNA QUOTA DELL’EREDITA’ AI
LEGITTIMARI. LA SUCCESSIONE NECESSARIA COSTITUISCE
UN LIMITE ALLA SUCCESSIONE TESTAMENTARIA E ALLA
SUCCESSIONE LEGITTIMA
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• SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
• SUCCESSIONE LEGITTIMA
• SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI
LEGITTIMARI
successione legittima ► La
successione legittima è la
successione che ha titolo nella legge.
Quando manca del tutto o in parte un
testamento, si apre la successione
legittima.
successione testamentaria ► La
successione testamentaria è la
successione che ha titolo nel
testamento.
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(successione necessaria)
La legge riserva una quota
di eredità al coniuge, ai figli
legittimi e naturali e agli
ascendenti legittimi. La
quota riservata ai legittimari
rappresenta un limite alla
capacità di disporre del
testatore, o all’applicazione
delle norme sulla
successione legittima
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3.
APERTURA della
SUCCESSIONE
A NORMA DELL’ART. 456
LA SUCCESSIONE SI APRE AL MOMENTO
DELLA MORTE,
NEL LUOGO DELL’ULTIMO DOMICILIO DEL DEFUNTO.
L’EREDITÀ SI ACQUISTA
CON L’ACCETTAZIONE (ART. 459).
L’EFFETTO DELL’ACCETTAZIONE
RISALE AL MOMENTO NEL QUALE
SI È APERTA LA SUCCESSIONE.
accettazione
rappresentazione
…la successione si apre al momento
della morte, nel luogo dell'ultimo
domicilio del defunto…
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• Apertura della successione: momento
della morte del de cuius
• successione:
– successione testamentaria
– successione legittima
+ norme sulla successione necessaria o dei
legittimari
Apertura della successione e accettazione dell'eredità
• L'eredità si acquista con l'accettazione
(459).
L'effetto dell'accettazione risale al momento
nel quale si è aperta la successione.
L'eredità può essere accettata puramente e
semplicemente o con beneficio d'inventario
(470). L'accettazione col beneficio di
inventario può farsi nonostante qualunque
divieto del testatore.
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SEMPLICE
ACCETTAZIONE
ESPRESSA
ACCETTAZIONE
CON BENEFICIO
DI INVENTARIO
TACITA
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la RAPPRESENTAZIONE
ESPRESSA (art. 475)
L’accettazione è espressa quando in un atto pubblico o in una
scrittura privata, il chiamato all’eredità ha dichiarato di accettarla,
oppure ha assunto il titolo di erede
accettazione
TACITA (art.476)
L’accettazione è tacita quando il chiamato all’eredità compie un
atto che presuppone necessariamente la sua volontà di
accettare e che non avrebbe il diritto di fare se
non nella qualità di erede.
La rappresentazione fa subentrare i
discendenti legittimi o naturali nel
luogo e nel grado del loro
ascendente, in tutti i casi in cui
questi non può o non vuole accettare
l'eredità o il legato (art. 467)
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III
SUCCESSIONI
4.
IL TESTAMENTO
La SUCCESSIONE
TESTAMENTARIA
…La successione
testamentaria è la
successione che ha titolo nel
testamento…
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• 1.- SUCCESSIONE
TESTAMENTARIA
• SUCCESSIONE LEGITTIMA
• SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI
LEGITTIMARI
La successione testamentaria è
la successione che ha titolo nel
testamento.
Il testamento è un atto revocabile
con il quale taluno dispone, per il
tempo in cui avrà cessato di
vivere, di tutte le proprie sostanze
o di parte di esse (art. 587)
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• Le disposizioni testamentarie
possono essere
IL TESTAMENTO
IL TESTAMENTO È UN ATTO
REVOCABILE con il quale taluno
dispone, per il tempo in cui avrà
cessato di vivere, di tutte le proprie
sostanze o di parte di esse (art. 587)
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a titolo universale (eredità)
a titolo particolare (legato)
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EREDE
(eredità)
LEGATARIO
(legato)
• A titolo universale: (erede) l’erede
riceve l’universalità o una frazione dei
beni del de cuius e risponde dei debiti
anche col proprio patrimonio
• A titolo particolare: (legato) il legatario
riceve un bene determinato: non
risponde degli eventuali debiti
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TESTAMENTO
È erede chi è stato istituito per l’universalità
dei beni o per una quota di essi
È legatario chi ha ricevuto un bene specifico
Il testamento è un
atto revocabile
con il quale
taluno dispone,
per il tempo in
cui avrà cessato
di vivere, di tutte
le proprie
sostanze o di
parte di esse
(art. 587)
TESTAMENTO di ISABEL LA CATOLICA
- Eduardo Rosales. Museo del Prado
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CAPACITÀ DI DISPORRE PER TESTAMENTO (art. 591)
Per fare testamento occorre la piena
capacità di intendere e di volere.
Possono quindi disporre per testamento
tutti coloro che non sono dichiarati
incapaci dalla legge.
• Sono incapaci di testare i minorenni e
gli interdetti per infermità di mente.
5.
DELLA FORMA
DEI
TESTAMENTI
…testamento olografo e
testamento per atto di
notaio …
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DELLA
FORMA DEI
TESTAMENTI
(601)
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• Le forme
ordinarie di
testamento sono
il testamento
olografo e il
testamento per
atto di notaio
(601).
• Il testamento per
atto di notaio è
pubblico o
segreto
LE FORME DI TESTAMENTO
SONO
IL TESTAMENTO
IL
OLOGRAFO E
TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO
(ART. 601).
IL TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO
È PUBBLICO O SEGRETO.
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SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
OLOGRAFO
TESTAMENTO
• TESTAMENTO OLOGRAFO
• TESTAMENTO PUBBLICO
• TESTAMENTO SEGRETO
PER ATTO DI
NOTAIO
TESTAMENTO PUBBLICO
TESTAMENTO SEGRETO
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TESTAMENTO OLOGRAFO
Il testamento olografo (602) deve
essere scritto per intero, datato e
sottoscritto di mano del testatore. La
sottoscrizione deve essere posta alla fine
delle disposizioni. Se anche non è fatta
indicando nome e cognome, è tuttavia
valida quando designa con certezza la
persona del testatore.
TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO:
TESTAMENTO PUBBLICO O SEGRETO
testamento per atto di
notaio (art. 601).
• Il testamento per
atto di notaio è
pubblico o segreto
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TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO:
TESTAMENTO PUBBLICO
TESTAMENTO
PER ATTO DI
NOTAIO
TESTAMENTO
PUBBLICO
TESTAMENTO
SEGRETO
• Il testamento pubblico
(art.603) è ricevuto dal notaio in
presenza di due testimoni. Il
testatore dichiara al notaio la
sua volontà, la quale è ridotta in
iscritto a cura del notaio stesso.
Questi dà lettura del testamento
al testatore in presenza dei
testimoni. Di ciascuna di tali
formalità è fatta menzione nel
testamento.
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TESTAMENTO PER ATTO DI NOTAIO:
TESTAMENTO SEGRETO
•
•
Il testamento segreto (art. 604) può essere
scritto dal testatore o da un terzo. Se è scritto
dal testatore, deve essere sottoscritto da lui
alla fine delle disposizioni. Se è scritto in tutto
o in parte da altri, o se è scritto con mezzi
meccanici, deve portare la sottoscrizione del
testatore anche in ciascun mezzo foglio, unito
o separato.
Una volta completato, il testamento segreto
viene sigillato e consegnato al notaio che
redige l’atto di ricevimento in cui, in
particolare, viene indicato il fatto della
consegna e menzionata la dichiarazione resa
da parte del testatore che nel plico sigillato è
contenuto il suo testamento.
SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
• Il de cuius ha lasciato un testamento
– testamento: negozio giuridico unilaterale revocabile
• olografo: scritto, datato e sottoscritto di mano dal testatore
• pubblico: scritto dal notaio dopo che il testatore gli ha esposto
le sue ultime volontà davanti a due testimoni. Lo sottoscrivono
testatore, testimoni e notaio
• segreto: scritto in un qualunque foglio anche da persona
diversa dal testatore; questi in persona, davanti a due
testimoni, consegna il foglio chiuso ad un notaio, annotando
all’esterno tutte le formalità compiute davanti al notaio
• olografo e segreto: pubblicati davanti ad un notaio dopo
l’apertura della successione
• annullamento: richiedibile entro 5 anni dall’esecuzione delle
disposizioni testamentarie
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TESTAMENTI SPECIALI
Sono legati a particolari situazioni quali:
• CALAMITA’ PUBBLICHE: il testamento può essere
ricevuto dal Giudice di Pace, dal Sindaco o
dall’Assessore che ne fa le veci;
• NAVIGAZIONE MARITTIMA O AEREA: il testamento
può essere ricevuto dal Comandante della nave o
dell’aereo;
• MILITARI IN TEMPO DI GUERRA: il testamento può
essere ricevuto da un Ufficiale, dal Cappellano
Militare o da un Ufficiale della Croce Rossa
6.
LIBERTA DI
TESTARE
favor testamenti
…L'ordinamento protegge la
libertà di testare fino al
momento della morte…
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La libertà di testare e i patti successori
La libertà di testare e i patti successori
• L'ordinamento protegge la libertà di
testare fino al momento della morte.
Questo principio è saldamente espresso
nella revocabilità del testamento
contenuta nella stessa nozione di
testamento di cui all'art. 587 (“Il
testamento è un atto revocabile…”). Il
testatore è libero di cambiare idea in
ogni momento
• Sono vietati i patti successori. Dispone
l'art. 458 che è nulla ogni convenzione con
cui taluno dispone della propria successione.
È del pari nullo ogni atto col quale taluno
dispone dei diritti che gli possono spettare su
una successione non ancora aperta, o
rinunzia ai medesimi.
• Allo stesso modo l'ordinamento vieta il
testamento congiunto o reciproco (ti
nomino mio erede, se tu, a tua volta, mi
nomini erede).
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Il favor testamenti
il testamento come negozio giuridico è
caratterizzato da un particolare favore
(favor testamenti).
• l'art. 634 dispone che, nelle disposizioni
testamentarie, si considerino non
apposte le condizioni impossibili e
quelle contrarie a norme imperative,
all'ordine pubblico o al buon costume
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Dopo aver firmato il testamento
Troy Phelan, uno degli uomini
più ricchi del mondo, si toglie la
vita. Le mogli e i numerosi figli
attendono l'eredità per saldare i
debiti esorbitanti contratti in
attesa di diventare ricchi. Ma
l'eccentrico vecchio ha
preparato loro una sorpresa, le
sue ultime volontà infatti
riassumono tutte le controversie
legali e affettive della sua vita.
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TESTAMENTO OLOGRAFO
E’ VALIDA QUESTA
DISPOSIZIONE
TESTAMENTARIA ?
???
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TESTAMENTO OLOGRAFO
Non lascio nulla a
quello sciagurato di
mio figlio.
E’ VALIDA QUESTA
DISPOSIZIONE
TESTAMENTARIA ?
???
IV
SUCCESSIONI
LA
SUCCESSIONE
LEGITTIMA
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7.
• SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
La SUCCESSIONE
LEGITTIMA
• 2. SUCCESSIONE
LEGITTIMA
…La successione legittima si
apre quando manca in tutto o
in parte il testamento…
• SUCCESSIONE NECESSARIA O DEI
LEGITTIMARI
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SUCCESSIONE LEGITTIMA
• La successione legittima è la
successione che ha titolo nella legge.
Quando manca del tutto o in parte
un testamento, si apre la
successione legittima.
• Sono eredi legittimi il coniuge, i
discendenti, gli ascendenti legittimi, i
collaterali, gli altri parenti entro il sesto
grado e, in mancanza di altri
successibili, lo Stato
• Quando manca in tutto o in parte la
volontà del de cuius: testamento
mancante o nullo, se non dispone
completamente del patrimonio
• l. 151/1975: riforma del diritto di famiglia
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– famiglia: parenti fino al 6° grado
– esprime le quote spettanti ai suscettibili
riconosciuti
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SUCCESSIONE LEGITTIMA
SUCCESSIONE LEGITTIMA
• La successione legittima si apre quando
manca in tutto o in parte il testamento.
Manca una disposizione di volontà mortis
causa che indichi come attribuire e a chi
attribuire il patrimonio lasciato dal de cuius
• Mancando una disposizione di volontà del de
cuius provvede la legge, che indica i
successibili
• Secondo l’impostazione classica alla
base della successione legittima v’è un
testamento presunto.
• la successione legittima sarebbe
espressione della volontà tacita del de
cuius
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SUCCESSIONE LEGITTIMA
CATEGORIE DEI SUCCESSIBILI
• Oggi la teoria prevalente vede le norme
sulla successione legittima come norme
suppletive
• la successione legittima può essere
definita come l’insieme delle norme
suppletive derogabili dalla volontà
privata attraverso il testamento
CONIUGE
DISCENDENTI
ASCENDENTI
COLLATERALI
ALTRI PARENTI
LO STATO
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LE QUOTE DI EREDITA’NELLA SUCCESSIONE LEGITTIMA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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Coniuge da solo : tutta l’eredità
Coniuge + 1 figlio : ½ per ognuno
Coniuge + 2 figli (o più): 1/3 al coniuge ed i 2/3 ai figli in parti uguali:
Coniuge + ascendenti, fratelli e sorelle del defunto: 2/3 dell’eredità al
coniuge ed 1/3 da divedersi fra gli altri
1 Figlio da solo: tutta l’eredità
1 Figlio + Coniuge: ½ ciascuno;
2 Figli (o più) da soli: tutta l’eredità da dividersi in parti uguali;
2 Figli (o più) + Coniuge: 2/3 dell’eredità da dividersi in parti uguali
Ascendenti padre e madre (succedono solo se non ci sono di figli): tutta
l’eredità se concorrono da soli; 1/3 se concorrono con il coniuge; 1/2
dell’eredità se concorrono con fratelli e sorelle
Nonni (succedono solo se mancano figli o genitori del defunto): tutta
l’eredità se sono da soli; 1/3 dell’eredità se concorrono con il coniuge; ¼
dell’eredità se concorrono con fratelli e sorelle;
Fratelli e sorelle: tutta l’eredità da dividersi in parti uguali se sono soli; ½
dell’eredità da dividersi in parti uguali se concorrono con i genitori del
defunto; 1/3 dell’eredità se concorrono con il coniuge; ¾ dell’eredità da
dividersi fra loro se concorrono con gli ascendenti (nonni) del defunto.
Altri parenti (zii, cugini): tutta l’eredità da dividersi in parti uguali fra loro
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Successione dello Stato
V
• In mancanza di altri successibili,
l’eredità è devoluta allo Stato
(586). L’acquisto si opera di
diritto senza bisogno di
accettazione e non può farsi luogo
e rinunzia.
• Lo Stato non risponde dei debiti
ereditari e dei legati oltre il valore
dei beni acquistati.
• La successione dello Stato come
ultimo dei successibili si giustifica
secondo il principio che non vi
può essere un bene senza
proprietario, ne cives ad arma
ruant.
SUCCESSIONI
LA
SUCCESSIONE
DEI
LEGITTIMARI
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8.
• SUCCESSIONE TESTAMENTARIA
• SUCCESSIONE LEGITTIMA
La SUCCESSIONE
NECESSARIA o dei
legittimari
• 3. SUCCESSIONE
NECESSARIA O DEI
LEGITTIMARI
…La successione necessaria
è la successione che si ha
contro la volontà del
testatore…
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Natura della successione necessaria
La legge riserva una quota di eredità al
coniuge, ai figli e agli ascendenti.
La quota riservata ai legittimari rappresenta un
limite alla capacità di disporre del testatore, o
all’applicazione delle norme sulla successione
legittima.
La successione dei legittimari non costituisce
un terzo tipo di successione, si invece un
limite alla successione testamentaria o alla
successione legittima
• La successione necessaria è la
successione che si ha contro la volontà
del testatore.
• La quota riservata ai legittimari
rappresenta un limite della
successione legittima, ovvero delle
disposizioni testamentarie
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SUCCESSIONE NECESSARIA
• Il de cuius ha fatto testamento ma ha
pretermesso parenti ai quali la legge
riconosce una quota dell’eredità
• Senza testamento, ma con donazioni
tali da ledere il diritto di successione dei
parenti
• Legittimari: hanno diritto ad una quota di
riserva o legittima, mai maggiore a ¾
del patrimonio
La successione necessaria è quella successione che si ha
contro la volontà del testatore.
La quota riservata ai legittimari rappresenta un limite della
successione legittima, ovvero delle disposizioni testamentarie
(Cass. civ., sez. II, 24 giugno 1996, n. 5832)
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I legittimari (art. 536).
• Le persone a favore delle quali la legge
riserva una quota di eredità o altri
diritti nella successione sono: il coniuge,
i figli, gli ascendenti legittimi.
• Occorre tenere presente che tutti i
legittimari sono anche eredi legittimi,
mentre non è vero il contrario: non tutti
gli eredi legittimi sono legittimari.
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LEGITTIMARI
I LEGITTIMARI
CONIUGE
DISCENDENTI
ASCENDENTI
•IL CONIUGE
•I FIGLI
•GLI ASCENDENTI
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Riserva a favore dei figli legittimi (537).
Riserva a favore degli ascendenti legittimi (538).
• Se chi muore non lascia
figli, ma ascendenti, a
favore di questi è
riservato un terzo del
patrimonio, salvo
quanto disposto
dall’articolo 544.
• In caso di pluralità di
ascendenti, la riserva è
ripartita tra i medesimi
secondo i criteri previsti
dall’articolo 569
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Concorso di coniuge e figli (542).
Concorso di ascendenti legittimi e coniuge (544).
•
• Se chi muore lascia,
oltre al coniuge, un
solo figlio, a
quest’ultimo è
riservato un terzo
del patrimonio ed un
altro terzo spetta al
coniuge.
•
Quando chi muore non
lascia figli, ma ascendenti e
il coniuge, a quest’ultimo è
riservata la metà del
patrimonio ed agli
ascendenti un quarto.
In caso di pluralità di
ascendenti, la quota di
riserva ad essi attribuita ai
sensi del precedente comma
è ripartita tra i medesimi
secondo i criteri previsti
dall’articolo 569.
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9.
Alla base della successione necessaria v’è la
distinzione tra quota disponibile e quota indisponibile
La successione dei
legittimari
Quota disponibile
e azione di riduzione
•Quota disponibile è la quota di beni di
cui il testatore può disporre
…La successione necessaria è la
successione che si ha contro la
volontà del testatore…
•Quota indisponibile è la quota
riservata a un successibile. Di essa il
testatore non può disporre per
testamento
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Per determinare in concreto la misura della QUOTA DI
legittima, sono prescritte tre operazioni:
1.
2.
3.
si stimano i beni ereditari;
si deducono i debiti del defunto;
si aggiungono fittiziamente le eventuali donazioni compiute in
vita dal defunto a beneficio di altre persone.
Se i beni lasciati in eredità al legittimario hanno un
valore inferiore alla legittima, a questo compete la
cosiddetta azione di riduzione, attraverso la quale
egli può far sì che i lasciti testamentari vengano
ridotti proporzionalmente nella misura necessaria
per reintegrare la legittima.
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Il legato in sostituzione di legittima (551)
il legittimario può rinunciare al legato in
sostituzione di legittima e chiedere la legittima
Il legato in sostituzione di legittima è una
attribuzione testamentaria a titolo particolare che
tacita il diritto alla quota riservata del legittimario.
Il legittimario che consegue il legato perde il diritto
di chiedere la legittima, agendo in riduzione. Egli
non acquista la qualità di erede.
Legato in conto di legittima (552)
E’ sorta di “acconto” sulla legittima.
È una attribuzione testamentaria a titolo
particolare (legato) disposta senza la dispensa
dall'imputazione
10.
IL PATTO DI
FAMIGLIA
…Il patto di famiglia è un contratto
con cui l'imprenditore trasferisce,
in tutto o in parte, l'azienda ad uno
o più discendenti …
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Il patto di famiglia è un contratto con
cui, compatibilmente con le
disposizioni in materia di impresa
familiare e nel rispetto delle differenti
tipologie societarie, l'imprenditore
trasferisce, in tutto o in parte,
l'azienda, e il titolare di partecipazioni
societarie trasferisce, in tutto o in
parte, le proprie quote, ad uno o più
discendenti
• La funzione del patto di famiglia è di
favorire la successione nell’impresa
• Alla stipulazione del patto devono
partecipare anche il coniuge e tutti
coloro che sarebbero legittimari ove
in quel momento si aprisse la
successione nel patrimonio
dell'imprenditore (768-quater)
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SUCCESSIONI E DONAZIONI
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PATTO DI FAMIGLIA
• il contratto contenente il
patto di famiglia, a pena
di nullità deve essere
stipulato per atto
pubblico
• Il patto di famiglia è una novità introdotta
dalla legge 14 febbraio 2006, n. 55. È un
contratto, e, quindi, non è un testamento:
tuttavia la sua funzione è quella di andare ad
incidere sulla successione dell’imprenditore,
operando in deroga alla disciplina generale
della successione necessaria. La sua
funzione è di favorire la successione
nell’impresa.
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il PATTO DI FAMIGLIA
•
•
Il “patto di famiglia” è un contratto con cui l’imprenditore
trasferisce in tutto o in parte la sua azienda (o le sue quote di
partecipazioni societarie) ad uno o più discendenti (solo
discendenti e non coniuge).
Questi patti debbono essere stipulati a mezzo atto pubblico cui
debbono partecipare anche il coniuge e tutti coloro che
sarebbero legittimari se si aprisse la successione; costoro
debbono venire “liquidati” (salvo espressa rinunzia) in denaro o
in natura dagli assegnatari dell’azienda in base al valore delle
quote.
VI
SUCCESSIONI
LA DIVISIONE
EREDITARIA
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11.
LA DIVISIONE È L’ISTITUTO
MEDIANTE IL QUALE SI
PROVVEDE ALLO
SCIOGLIMENTO DI UNA COMUNIONE.
LA DIVISIONE EREDITARIA
È LO STRUMENTO PER SCIOGLIERE,
IN TUTTO O IN PARTE,
LA COMUNIONE EREDITARIA.
La DIVISIONE
…La comunione ereditaria
cessa con la divisione…
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LA COMUNIONE EREDITARIA
CESSA CON LA DIVISIONE.
La divisione ereditaria è lo
scioglimento della comunione
ereditaria. Lo scioglimento può
essere totale o parziale.
COMMUNIO EST MATER
RIXARUM
Tutti i coeredi possono sempre
domandare la divisione
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• Il codice civile regola le norme della comunione
ereditaria nel Titolo IV del Libro III, (art.li 713-736).
La particolare attenzione che il legislatore dedica alla
divisione ereditaria si spiega, oltre che per ovvie
ragioni di importanza pratica – ogni successione
comporta una divisione - anche perché esse
hanno natura paradigmatica.
• Ai sensi dell’art. 1116, alla divisione delle cose
comuni si applicano le norme sulla divisione
dell’eredità. In altre parole, le norme che il legislatore
detta in relazione alla divisione ereditaria si applicano
non solo in tema di successione, ma tutte le volte che
vi è una comunione da sciogliere.
• la divisione è un diritto
• (art. 713, “I coeredi possono sempre
domandare la divisione”).
• Si distingue tra divisione contrattuale,
divisione giudiziale e divisione
testamentaria
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12.
divisione
contrattuale
TIPI DI
DIVISIONE
Tipi
di
divisione
…La comunione ereditaria cessa
con la divisione…
divisione
giudiziale
divisione
testamentaria
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SUCCESSIONI E DONAZIONI
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DIVISIONE CONTRATTUALE
Il contratto di divisione è una contratto
con il quale i coeredi dividono i beni
della comunione ereditaria. Essa è
anche detta divisione amichevole o
stragiudiziale
DIVISIONE GIUDIZIALE
La divisione giudiziale è pronunciata dal
giudice con sentenza a richiesta di
alcuno dei coeredi.
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Natura ed effetti della divisione
DIVISIONE TESTAMENTARIA
Il testatore può nel testamento stabilire
particolari norme per formare le
porzione (art. 733). Tale disposizioni
sono vincolanti per gli eredi
• La divisione ha natura dichiarativa e
non traslativa.
• I suoi effetti retroagiscono al momento
dell'apertura della successione.
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13.
COLLAZIONE
LA
COLLAZIONE
……
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• La collazione è
l'atto con il quale i
discendenti e il
coniuge che
accettano l'eredità
conferiscono
nell'asse ereditario
in natura o per
imputazione
quanto ricevuto dal
defunto in
donazione
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SUCCESSIONI E DONAZIONI
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COLLAZIONE
• Funzione della collazione è assicurare
la parità di trattamento tra i coeredi, che
sarebbe pregiudicata se non si
computassero i beni ricevuti in vita.
VII
SUCCESSIONI
LE DONAZIONI
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14.
La donazione è un contratto con il
quale, per spirito di liberalità, una parte
arricchisce l'altra, disponendo a favore
di questa di un suo diritto o
assumendo verso la stessa una
obbligazione.
• Il contratto di donazione è un contratto
consensuale, gratuito, a prestazioni a
carico del solo donante, formale e, di
solito, ad esecuzione istantanea
Le DONAZIONI
…la donazione è un contratto con il quale,
per spirito di liberalità, una parte
arricchisce l'altra …
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LA DONAZIONE
• Le donazioni sono disciplinate – com’è
tradizione - in chiusura del Libro II, e non nel
Libro IV, con gli altri contratti tipici.
• Di esse si occupa il Titolo V, suddiviso in
quattro Capi.
La donazione è un contratto con il quale, per spirito di liberalità,
una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa
– Il Capo I contiene le disposizioni generali,
– il Capo II attiene alla capacità di disporre per
donazione e alla capacità di ricevere.
– Il Capo III disciplina la forma e gli effetti della
donazione.
– Il Capo IV attiene alla revocazione delle donazioni
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di un suo diritto o assumendo verso la stessa una
obbligazione (art. 769).
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SUCCESSIONI E DONAZIONI
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Il contratto di donazione è un contratto consensuale, gratuito,
a prestazioni a carico del solo donante, formale e, di solito,
ad esecuzione istantanea.
Donazione di Costantino I, imperatore (306-337), a
papa Silvestro I (314-335)
- affresco Vincenzo Franceschelli
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• La donazione è
caratterizzata dallo
spirito di liberalità, che
la distingue dai negozi a
titolo gratuito, in un
rapporto di genere a
specie.
• La gratuità è elemento
necessario ma non
sufficiente
GIOTTO
Il dono del
mantello
Assisi
Chiesa di San
Francesco
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• Affinché un atto dispositivo possa
qualificarsi come donazione non è
sufficiente che il medesimo sia
compiuto a titolo gratuito, ma occorre
anche che la disposizione patrimoniale
sia animata da "spirito di liberalità",
ossia effettuata a titolo di mera e
spontanea elargizione, fine a sé stessa
• La donazione
deve essere
fatta per atto
pubblico sotto
pena di nullità
(782)
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SUCCESSIONI E DONAZIONI
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Garanzie e responsabilità nella donazione
• Chi dona arricchisce il
donatario senza corrispettivo,
per puro spirito di liberalità.
Questo spiega come il
donante, quando dona, di
regola non garantisce nulla
ne è responsabile per i vizi
della cosa.
• Dispone infatti l’art. 798 che,
salvo patto speciale, la
garanzia del donante non si
estende ai vizi della cosa, a
meno che il donante sia stato
in dolo.
[ … a caval donato ….]
• La donazione di
modico valore che
ha per oggetto beni
mobili è valida
anche se manca
l’atto pubblico,
purché vi sia stata la
traditio (e cioè la
consegna della cosa
donata)
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PER INGRATITUDINE
REVOCAZIONE
DELLE
DONAZIONI
• Donazione rimuneratoria è
l'attribuzione gratuita compiuta
spontaneamente e nella
consapevolezza di non dover
adempiere alcun obbligo giuridico,
morale, sociale per compensare i servizi
resi o promessi dal donatario
PER SOPRAVVENIENZA
DI
FIGLI
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