lo stile - Mercedes
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HIGHLIGHTS LO STILE DI L EW IS FOTO BOSS T-SHIRT BOSS FOR MERCEDES-BENZ COLLECTION 72 NON SOLO IN PISTA, ma anche in fatto di stile Lewis Hamilton è spesso sulla corsia di sorpasso, avanti a tutti. Il pilota della Mercedes ha da sempre un debole per la moda e non perde occasione per partecipare a eventi mondani e sfoggiare look decisamente particolari. In quest’intervista ci spiega perché. D I DANIJEL A PILIC 73 HIGHLIGHTS I ncontriamo Lewis Hamilton nel Motorhome del team Mercedes AMG Petronas prima dell’inizio del GP di Gran Bretagna: indossa un berretto da baseball, una T-shirt in jersey, pesanti collane luccicanti, jeans strappati e sneakers bianche. A completare l’outfit, un orecchino con diamante. Si capisce subito che ci tiene al proprio abbigliamento e che ha un suo stile ben preciso. Non a caso frequenta le sfilate delle più importanti Fashion Week e nel 2015 è stato testimonial di quella londinese; quando ne ha il tempo, non disdegna nemmeno di fare il modello per Hugo Boss, il brand sponsor del suo team, che ha anche realizzato la collezione ‘Boss for Mercedes-Benz’. In effetti, non è di corse ma di moda che oggi vogliamo parlare con Hamilton: un tema certamente non scontato per un pluricampione iridato di F1. Le piacerebbe lavorare nel settore della moda? Assolutamente sì. Chissà, forse un giorno mi metterò a collaborare con un designer e creerò qualcosa di mio. Ovviamente dovrò imparare il mestiere. Proprio come ho fatto con il mio, impegnandomi 7 giorni su 7 per eccellere nell’automobilismo. Non sono certo saltato su una monoposto e via, diventando campione del mondo. Ho molto rispetto nei confronti di chi lavora nella moda, perché so benissimo quanto è ripida e scoscesa la montagna da scalare per diventare dei numeri uno. Lei ha viaggiato in tutto il mondo. In quali città la gente è più alla moda? In Italia le persone sono certamente molto fashion-conscious, però forse la moda qui è troppo incentrata sull’esaltazione del corpo. La città in cui si respira moda a 360 gradi, a ogni angolo di strada, secondo me è Parigi. Faccio molte fotografie quando sono nella capitale francese: dettagli di vestiti, scarpe, pantaloni … Signor Hamilton, qual è stato il primo capo d’abbigliamento che ha acquistato con soldi tutti suoi? Una T-shirt da basket di Michael Jordan; da ragazzo ero un suo fan sfegatato e giocavo spesso e volentieri a pallacanestro. Per guadagnare i soldi per potermi comprare quella maglietta lavai le auto dei vicini. Mi affascina il modo in cui i designer riescono a vedere nel futuro, a saper anticipare i tempi; hanno una sensibilità estetica avanti a tutti gli altri” Da allora sono successe molte cose … Certo, e anche la mia sensibilità nei confronti della moda è cambiata, si è evoluta. È stato un processo. Oggi posso dire di aver trovato il mio stile. Da quando ho cominciato ad assistere alle sfilate, poi, ho capito che la moda non dorme mai. Uno stilista, appena calano le luci sulla passerella, sta già pensando alla sua prossima collezione. D’altra parte, lo stesso vale nel mio mestiere di pilota. IL PREFERITO La giacca-felpa con maniche in nylon italiano è il capo prediletto di Hamilton della nuova collezione ‘Boss for Mercedes-Benz’. FOTO BOSS Perché le piace tanto assistere alle sfilate? Mi affascina la creatività, in tutte le sue sfaccettature. La luce, l’atmosfera, la varietà di persone, le passerelle che mostrano tendenze di stile molto differenti le une dalle altre, le interpretazioni estreme accanto a quelle più conservatrici … e tutte legittime. Mi piace anche fare fotografie alle sfilate: riguardarle è un modo per imparare molto. Quello che mi intriga di più, comunque, è il modo in cui funziona il cervello del creativo. Vorrei riuscire a capire come fanno i designer a immaginare e poi realizzare certi abiti. 74 che era meglio la precedente versione, che però poi, in un tempo veramente breve, mi appare vecchia, superata. Mi affascina il modo in cui i designer riescono a vedere nel futuro, a saper anticipare i tempi; hanno una sensibilità estetica avanti a tutti gli altri. Come si rapporta alle nuove tendenze? Trovo interessante come una nuova moda, che inizialmente può apparire strana e particolare, poi pian piano diventi ‘normale’ agli occhi della gente. Con le automobili accade un po’ la stessa cosa. Quando vedo una nuova vettura Mercedes, un’evoluzione di gamma, di getto penso subito AL TR AGUARDO CON STILE La nuova collezione ‘Boss for Mercedes-Benz’ è disponibile in selezionate boutique Boss e anche online sul sito hugoboss.com. Comprende polo e T-shirt, guanti, sciarpe, un berretto, un field jacket, una giacca-felpa con zip e una giacca in pelle nera in stile motociclista (foto sopra). A casa, com’è il suo armadio? Grande, piccolo, ordinato …? Regna il caos assoluto! Ma non posso farci niente: è così perché sono sempre con le valigie in mano. Spesso non so neanche se starò via un paio di giorni o un paio di settimane. L’agenda dei miei appuntamenti cambia in continuazione. Quando torno a casa e disfo i bagagli, ho una governante che mette a posto tutte le mie cose … e allora davvero non ritrovo più niente! Ho una stanza guardaroba solo per le scarpe e le giacche e un’altra per tutto il resto, dove passo ore a cercare magliette e pantaloni. Devo assolutamente decidermi a fare un po’ di pulizia e a buttar via ciò che non metto più. Quando fa la valigia tende a metterci troppe cose o troppo poche? Spesso troppe. Però devo dire che sono bravo a fare i bagagli, dopotutto mi sono esercitato parecchio. Per un fine settimana di gara preparo sempre due valigie: una per i vestiti e una per le scarpe, di solito non meno di otto paia, così sono ‘coperto’ se per un impegno improvviso devo star via qualche settimana invece dei pochi giorni previsti. Nel dubbio, sempre meglio overdressed che underdressed? Mettiamola così: preferisco farmi notare che ‘volare basso’. 75 HIGHLIGHTS Come decide che cosa indossare? In base agli impegni che ho in agenda per quel giorno, decidendo di conseguenza. A volte do un’occhiata su Internet per vedere ciò che è stato indossato in passato all’evento a cui debbo partecipare. E poi valuto cosa mettermi, ma sempre di testa mia. Le piacciono i completi? Sì, ma li indosso solo quando l’occasione lo richiede. Adoro i completi da uomo dal taglio perfetto ed è per questo che la linea Hugo Boss mi piace molto. Comunque cerco sempre di seguire il mio stile personale: elegante ma disinvolto. Infatti, non metto mai la cravatta e preferisco le camicie button-down. Qual è il capo che ama di più della nuova collezione ‘Boss for Mercedes-Benz’? Sicuramente la giacca-felpa con collo alla coreana e maniche in nylon italiano [quella della foto a pag. 74; n.d.r.]. Mi piace anche la nuova giacca in pelle, ma la prima è davvero la mia preferita. Adoro poi l’accostamento dei materiali che i designer di Boss hanno creato. Preferisco farmi notare che ‘volare basso’” Concorda con il detto che ‘il nero va sempre bene’? Certo, è vero, ma devo dire che personalmente amo di più i colori. Se il taglio di un abito è classico, allora per me è meglio che l’abito sia colorato; amo il blu marino, il rosso e il rosso scuro … insomma, qualcosa che si faccia notare. DALLA PISTA ALLE SFILATE Dall’alto, in senso orario: Hamilton alla Settimana della Moda di Parigi dello scorso gennaio; il pilota con lo stilista Karl Lagerfeld; Lewis giunge a bordo della sua Mercedes a una sfilata di moda a Londra; il campione a un fashion event nella capitale francese fotografato tra le due supermodelle Barbara Palvin (a sinistra) e Liya Kebede. 76 Ci tiene così tanto allo stile? Il fatto è che vengo costantemente fotografato, a ogni ora e in ogni luogo. E a volte i commenti dei giornalisti di gossip su ciò che avevo indosso nell’occasione non sono proprio carini. Le critiche al mio look le accetto solo da Karl Lagerfeld o da Anna Wintour. FOTO BOSS, JULIEN REYNAUD/APS-MEDIAS, BULLS PRESS, GETTY IMAGES, LAURENTVU/SIPA/WENN.COM Ha un look ‘per andare sul sicuro’, una sorta di outfit per le emergenze? Devo ammettere di no. L’anno scorso, ad esempio, ero stato invitato all’ultimo minuto a una sfilata di Karl Lagerfeld, che mi aveva inviato un completo da indossare. Era fantastico, ma davvero troppo grande per me e non c’era tempo per modificarlo. Allora decisi di non andare proprio. Per rispetto nei confronti di Lagerfeld, ho voluto evitare che mi vedesse con indosso il suo completo troppo largo e magari si sentisse a disagio, per lui e per me. Quindi, gli ho telefonato, mi sono scusato e ho detto che non potevo proprio andare. È stato meglio così. E poi, non sarebbe stato molto bello vedere il giorno dopo sui giornali una mia foto in cui ero vestito in maniera quasi ridicola, data l’ampiezza della taglia che mi era stata mandata. 77