lo stile - Mercedes

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lo stile - Mercedes
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LO STILE
DI L EW IS
FOTO BOSS T-SHIRT BOSS FOR MERCEDES-BENZ COLLECTION
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NON SOLO IN PISTA, ma anche in fatto
di stile Lewis Hamilton è spesso sulla
corsia di sorpasso, avanti a tutti.
Il pilota della Mercedes ha da sempre
un debole per la moda e non perde
occasione per partecipare a eventi mondani
e sfoggiare look decisamente particolari.
In quest’intervista ci spiega perché.
D I DANIJEL A PILIC
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HIGHLIGHTS
I
ncontriamo Lewis Hamilton nel
Motorhome del team Mercedes AMG
Petronas prima dell’inizio del GP di
Gran Bretagna: indossa un berretto da
baseball, una T-shirt in jersey, pesanti
collane luccicanti, jeans strappati
e sneakers bianche. A completare l’outfit, un
orecchino con diamante. Si capisce subito che ci
tiene al proprio abbigliamento e che ha un suo
stile ben preciso. Non a caso frequenta le sfilate
delle più importanti Fashion Week e nel 2015 è
stato testimonial di quella londinese; quando ne
ha il tempo, non disdegna nemmeno di fare il
modello per Hugo Boss, il brand sponsor del suo
team, che ha anche realizzato la collezione ‘Boss
for Mercedes-Benz’. In effetti, non è di corse ma
di moda che oggi vogliamo parlare con Hamilton:
un tema certamente non scontato per un pluricampione iridato di F1.
Le piacerebbe lavorare nel settore della moda?
Assolutamente sì. Chissà, forse un giorno mi metterò a collaborare con un designer e creerò qualcosa di mio. Ovviamente dovrò imparare il mestiere.
Proprio come ho fatto con il mio, impegnandomi
7 giorni su 7 per eccellere nell’automobilismo.
Non sono certo saltato su una monoposto e via,
diventando campione del mondo. Ho molto rispetto
nei confronti di chi lavora nella moda, perché so
benissimo quanto è ripida e scoscesa la montagna
da scalare per diventare dei numeri uno.
Lei ha viaggiato in tutto il mondo. In quali
città la gente è più alla moda?
In Italia le persone sono certamente molto
fashion-conscious, però forse la moda qui è troppo
incentrata sull’esaltazione del corpo. La città in
cui si respira moda a 360 gradi, a ogni angolo di
strada, secondo me è Parigi. Faccio molte fotografie quando sono nella capitale francese: dettagli
di vestiti, scarpe, pantaloni …
Signor Hamilton, qual è stato il primo capo
d’abbigliamento che ha acquistato con soldi
tutti suoi?
Una T-shirt da basket di Michael Jordan;
da ragazzo ero un suo fan sfegatato e giocavo
spesso e volentieri a pallacanestro. Per guadagnare i soldi per potermi comprare quella maglietta
lavai le auto dei vicini.
Mi affascina
il modo in cui i designer
riescono a vedere nel futuro,
a saper anticipare i tempi;
hanno una sensibilità estetica
avanti a tutti gli altri”
Da allora sono successe molte cose …
Certo, e anche la mia sensibilità nei confronti
della moda è cambiata, si è evoluta. È stato un
processo. Oggi posso dire di aver trovato il mio
stile. Da quando ho cominciato ad assistere alle
sfilate, poi, ho capito che la moda non dorme mai.
Uno stilista, appena calano le luci sulla passerella, sta già pensando alla sua prossima collezione.
D’altra parte, lo stesso vale nel mio mestiere
di pilota.
IL PREFERITO
La giacca-felpa con
maniche in nylon italiano
è il capo prediletto
di Hamilton della nuova
collezione ‘Boss for
Mercedes-Benz’.
FOTO BOSS
Perché le piace tanto assistere alle sfilate?
Mi affascina la creatività, in tutte le sue sfaccettature. La luce, l’atmosfera, la varietà di persone,
le passerelle che mostrano tendenze di stile molto differenti le une dalle altre, le interpretazioni
estreme accanto a quelle più conservatrici …
e tutte legittime. Mi piace anche fare fotografie
alle sfilate: riguardarle è un modo per imparare
molto. Quello che mi intriga di più, comunque,
è il modo in cui funziona il cervello del creativo.
Vorrei riuscire a capire come fanno i designer a
immaginare e poi realizzare certi abiti.
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che era meglio la precedente versione, che però
poi, in un tempo veramente breve, mi appare
vecchia, superata. Mi affascina il modo in cui i
designer riescono a vedere nel futuro, a saper
anticipare i tempi; hanno una sensibilità estetica
avanti a tutti gli altri.
Come si rapporta alle nuove tendenze?
Trovo interessante come una nuova moda, che
inizialmente può apparire strana e particolare,
poi pian piano diventi ‘normale’ agli occhi della
gente. Con le automobili accade un po’ la stessa
cosa. Quando vedo una nuova vettura Mercedes,
un’evoluzione di gamma, di getto penso subito
AL TR AGUARDO CON STILE
La nuova collezione ‘Boss
for Mercedes-Benz’ è disponibile
in selezionate boutique Boss
e anche online sul sito hugoboss.com.
Comprende polo e T-shirt, guanti,
sciarpe, un berretto, un field jacket,
una giacca-felpa con zip e una giacca
in pelle nera in stile motociclista
(foto sopra).
A casa, com’è il suo armadio? Grande, piccolo,
ordinato …?
Regna il caos assoluto! Ma non posso farci niente:
è così perché sono sempre con le valigie in mano.
Spesso non so neanche se starò via un paio di
giorni o un paio di settimane. L’agenda dei miei
appuntamenti cambia in continuazione. Quando
torno a casa e disfo i bagagli, ho una governante
che mette a posto tutte le mie cose … e allora
davvero non ritrovo più niente! Ho una stanza
guardaroba solo per le scarpe e le giacche e
un’altra per tutto il resto, dove passo ore a cercare magliette e pantaloni. Devo assolutamente
decidermi a fare un po’ di pulizia e a buttar via
ciò che non metto più.
Quando fa la valigia tende a metterci troppe
cose o troppo poche?
Spesso troppe. Però devo dire che sono bravo
a fare i bagagli, dopotutto mi sono esercitato
parecchio. Per un fine settimana di gara preparo
sempre due valigie: una per i vestiti e una per
le scarpe, di solito non meno di otto paia, così
sono ‘coperto’ se per un impegno improvviso
devo star via qualche settimana invece dei
pochi giorni previsti.
Nel dubbio, sempre meglio overdressed che
underdressed?
Mettiamola così: preferisco farmi notare
che ‘volare basso’.
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HIGHLIGHTS
Come decide che cosa indossare?
In base agli impegni che ho in agenda per
quel giorno, decidendo di conseguenza. A volte
do un’occhiata su Internet per vedere ciò che
è stato indossato in passato all’evento a cui
debbo partecipare. E poi valuto cosa mettermi,
ma sempre di testa mia.
Le piacciono i completi?
Sì, ma li indosso solo quando l’occasione lo
richiede. Adoro i completi da uomo dal taglio
perfetto ed è per questo che la linea Hugo Boss
mi piace molto. Comunque cerco sempre di seguire il mio stile personale: elegante ma disinvolto.
Infatti, non metto mai la cravatta e preferisco
le camicie button-down.
Qual è il capo che ama di più della nuova
collezione ‘Boss for Mercedes-Benz’?
Sicuramente la giacca-felpa con collo alla coreana
e maniche in nylon italiano [quella della foto
a pag. 74; n.d.r.]. Mi piace anche la nuova giacca
in pelle, ma la prima è davvero la mia preferita.
Adoro poi l’accostamento dei materiali che
i designer di Boss hanno creato.
Preferisco
farmi notare
che ‘volare basso’”
Concorda con il detto che ‘il nero
va sempre bene’?
Certo, è vero, ma devo dire che personalmente
amo di più i colori. Se il taglio di un abito è classico, allora per me è meglio che l’abito sia colorato;
amo il blu marino, il rosso e il rosso scuro …
insomma, qualcosa che si faccia notare.
DALLA PISTA ALLE SFILATE
Dall’alto, in senso orario: Hamilton alla
Settimana della Moda di Parigi dello scorso
gennaio; il pilota con lo stilista Karl Lagerfeld;
Lewis giunge a bordo della sua Mercedes a
una sfilata di moda a Londra; il campione a un
fashion event nella capitale francese fotografato
tra le due supermodelle Barbara Palvin
(a sinistra) e Liya Kebede.
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Ci tiene così tanto allo stile?
Il fatto è che vengo costantemente fotografato,
a ogni ora e in ogni luogo. E a volte i commenti
dei giornalisti di gossip su ciò che avevo indosso
nell’occasione non sono proprio carini.
Le critiche al mio look le accetto solo da
Karl Lagerfeld o da Anna Wintour.
FOTO BOSS, JULIEN REYNAUD/APS-MEDIAS, BULLS PRESS, GETTY IMAGES, LAURENTVU/SIPA/WENN.COM
Ha un look ‘per andare sul sicuro’, una sorta
di outfit per le emergenze?
Devo ammettere di no. L’anno scorso, ad esempio, ero stato invitato all’ultimo minuto a una
sfilata di Karl Lagerfeld, che mi aveva inviato
un completo da indossare. Era fantastico, ma
davvero troppo grande per me e non c’era tempo
per modificarlo. Allora decisi di non andare
proprio. Per rispetto nei confronti di Lagerfeld,
ho voluto evitare che mi vedesse con indosso il
suo completo troppo largo e magari si sentisse a disagio, per lui e per me. Quindi, gli ho
telefonato, mi sono scusato e ho detto che non
potevo proprio andare. È stato meglio così. E poi,
non sarebbe stato molto bello vedere il giorno
dopo sui giornali una mia foto in cui ero vestito
in maniera quasi ridicola, data l’ampiezza della
taglia che mi era stata mandata.
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