Nuove tecnologie e didattica della storia

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Nuove tecnologie e didattica della storia
Nuove tecnologie
e
didattica della storia
A cura di Patrizia Vayola
Como 12/02/2007
Tic e didattica
Il mondo della scuola, rispetto all’uso delle tic, si divide ancora tra
apocalittici
integrati
Entrambe posizioni
arretrate
il problema dell’adottare o meno le nuove tecnologie nell’insegnamento è
superato dalla realtà dei fatti e bisogna invece
concentrarsi sulle strategie più efficaci di utilizzo sia rispetto alle
potenzialità del mezzo sia riguardo ai bisogni cognitivi degli studenti
Regola aurea
Le tecnologie didattiche sono solo strumenti
la loro validità didattica è determinata
dall’uso che se ne fa
Un equivoco da evitare
Il presunto effetto
automotivante si
perde a fronte delle
richieste di lavoro
Impossibile
competere con i
videogiochi di
ultima generazione
Il valore aggiunto è
nel metodo e non
negli effetti speciali
Usi virtuosi
È ingenuo credere che basti introdurre i computer
e la multimedialità nella scuola per ottenere
un miglioramento della qualità dell’educazione.
Senza un’adeguata preparazione specifica degli insegnanti,
si rischia di fare un uso banale e didatticamente irrilevante
di tecnologie estremamente sofisticate
(Antono Calvani)
Preparazione
specifica =
Capacità di
smontare i prodotti
degli altri
Capacità di
produrre con le
nuove tecnologie
+
Riflessione
metodologica
sul valore didattico
di queste operazioni
Tre aree di lavoro
Per la didattica della storia si possono identificare tre aree di utilizzo delle TD
Ricerca di informazioni
Formazione integrata
Produzione di informazioni
Ricerca di informazioni
Il sovraccarico cognitivo
Nel giro di pochi anni le condizioni del lavoro degli insegnanti a scuola
sono sensibilmente cambiate. Se fino agli anni ottanta i problemi
maggiori riguardavano il come e dove reperire l’informazione, come
ampliare le stringate conoscenza offerte dai libri di testo, come
procurarsi fonti e documenti adeguati...
oggi la grande questione è come orientarsi, selezionare,
distinguere e valutare l’informazione che rischia di sommergere
non solo noi adulti, ma anche i nostri studenti.
H. Girardet
Vedere, toccare, ascoltare, Carocci, Roma 2004,
Le nuove
tecnologie
offrono
Ipertesti divulgativi
Web
Ricerca di informazioni
Ipertesti divulgativi
Web
Altri media
fondati su falso principio di autorità
Possono fornire informazioni distorte o comunque non
rielaborabili criticamente
La scuola è l’unica agenzia culturale in grado di smontare i media e di fornire
senso critico
Ricerca di informazioni:
ipertesti divulgativi (1)
Gli ipertesti di
storia su cd rom
o dvd prodotti
per il mercato
culturale
raccolgono, su un solo
supporto, testi,
immagini, suoni, video
con una significativa
offerta quantitativa di
materiali utilizzabili
MA
prodotti di divulgazione e non
ricostruzioni scientifiche =
mancano perciò spesso i
riferimenti alle fonti che
raramente sono contestualizzate
in modo adeguato
Propongono una loro interpretazione di
fatti o fenomeni storici senza che sia
possibile decostruirne l’impianto
argomentativo
Gli studenti rischiano di non essere in grado di distinguere
tra dati ed argomentazioni, tra fonti autentiche e fonti
manipolate e di assumere acriticamente le interpretazioni
che il lavoro propone
subiscono ma non
padroneggiano la ricostruzione
Ricerca di informazioni:
ipertesti divulgativi (2)
L’ipertesto commerciale non sostituisce la ricerca ma solo la lezione frontale,
assumendo come dato di partenza che lo studente non sia soggetto attivo della
costruzione della propria conoscenza ma contenitore e ripetitore di altrui elaborazioni.
Come usare gli ipertesti divulgativi per innovare la didattica?
Come serbatoi di fonti
primarie e secondarie utili
per i nostri obiettivi di
lavoro
Smontaggio
a cura del docente
Elementari e medie
Come un oggetti da
destrutturare per ricostruire
la logica sottesa alla loro
costruzione.
Metodologia
laboratoriale
Smontaggio
a cura dello studente
Superiori
Ricerca di informazioni:
il web (1)
Molto meno affidabile delle
vecchie enciclopedie da cui
tutti abbiamo copiato
vecchie ricerche
Spesso si sopravvaluta la
competenza degli studenti in
relazione alla ricerca in internet
Evitare il rifiuto
acritico
E’ necessario che la scuola fornisca
Metodologia della
ricerca
Criteri di
valutazione dei siti
Ricerca di informazioni:
il web (2)
Air photo evidences –
disegno del crematorio di Auschwitz
Ricerca di informazioni:
il web (3)
Imparare a ricercare in internet = imparare gli stessi criteri che si
utilizzano per la critica delle fonti nella ricerca storica
AUTENTICITA’
ATTENDIBILITA’
INTENZIONALITA’
Verificare che la fonte sia
effettivamente quello che dichiara di
essere
Verificare che le informazioni
contenute nella fonte rispondano
a verità
Verificare gli obiettivi per i
quali la fonte è stata
prodotta
Verificare l’immagine della
realtà che vuole proporre
a contemporanei e posteri
Credibilità
dell’informatore
Credibilità
dell’informazione
Ricerca di informazioni:
il web (4)
Imparare a ricercare in internet = imparare le operazioni dello storico
TEMATIZZAZIONE
SELEZIONE
Identificare e circoscrivere il tema di
cui parla il sito
Verificare la congruità con la
propria ricerca
INTERPRETAZIONE
Verificare la congruità con la propria
ricerca
ARGOMENTAZIONE
Giustificazione delle tesi emerse dalla
ricerca
Ricerca di informazioni:
analizzare i siti
Come in rete di parla di storia e
come valutarne i prodotti
Elaborazione e sperimentazione
di una scheda di analisi dei siti di storia
http://www.bibliolab.it/Internet%20e_file/frame.htm
A cura di Criscione; Noiret, Spagnolo, Vitali
Tematiche:
Patron, Bologna, 2004
I siti delle istituzioni (Focardi)
Archivi e istituti culturali (Vitali)
Associazioni, centri e istituzioni storiche (Noiret)
I prodotti di storia delle scuole (Vayola)
Riviste elettroniche e portali (Spagnolo)
Storia delle donne (Bertilotti)
Deportazione internamento, olocausto (Sodini)
Fascismo e antifascismo (Criscione)
Storia militare (Sodini)
Italia 1969-89: eversione, terrorismo e stragi (Livi)
Ricerca di informazioni:
didattica del web
Bisogna progettare fin dalle elementari un curricolo per l’utilizzo di
internet
due strumenti utili
Analisi di siti
webquest
Metodologia della ricerca
sewcom
Ricerca di informazioni:
il webquest (1)
Il webquest è una modalità
di ricerca che consente agli
studenti di ricavare
informazioni da internet,
con un percorso guidato
da domande prestabilite
dagli insegnanti e partendo
da siti già validati dai
docenti stessi.
E' utile come primo
approccio alla
consultazione di siti internet
ma, a livelli diversi di
complessità, può essere
utilizzato anche da ragazzi
già esperti.
http://www.bibliolab.it/webquest.htm
Primo modello elaborato da
Bernie Dodge dell’Università
di San Diego nel 1995
Coniuga didattica costruttivista
con l’acquisizione di abilità di
ricerca e la collaborazione tra pari
http://webquest.sdsu.edu/
Ricerca di informazioni:
il webquest (2)
Fasi:
1. Preselezione di siti
a cura del docente
2. Organizzazione della ricerca:
•
Introduzione
perchè fare la ricerca
•
Compiti
chi fa cosa
•
Processo
•
Risorse
•
Valutazione
3. Realizzazione della ricerca
4. Realizzazione del prodotto
le fasi della ricerca
eventuale
stimolo ludico
gruppi = logica
collaborativa
l’elenco dei siti che ogni gruppo deve consultare
Criteri di valutazione / autovalutazione
Ricerca di informazioni:
il webquest (3)
Un curricolo per il webquest
1. Caccia al tesoro (elementari)
http://puntoeduri.indire.it/formazionedl59/content/2871/risorse/cioccolata.htm
2. Webquest (medie)
http://puntoeduri.indire.it/formazionedl59/content/2871/risorse/mondo/index.htm
3. Webquest con ridondanze e distrattori (superiori)
http://www.bibliolab.it/webquest_risorgimento/index.htm
4. Webquest con ricerca autonoma, giustificata, di siti per integrare le risorse
(superiori)
http://www.bibliolab.it/wiki_massa/index.html
Ricerca di informazioni:
il metodo sewcom
Strategia di ricerca fondata sull’utilizzo di mappe mentali e di mappe concettuali
Corrado Petrucco, Costruire mappe per cercare in rete: il metodo Sewcom, in TDTecnologie Didattiche n. 25 - Numero 1-2002
http://cidoc.iuav.it/~conrad/sewcom/start.htm
Fase 1: Brainstorming e creazione della mappa mentale
Fase 2: Ristrutturazione topologica della mappa per aree
semantiche
Fase 3: Valutazione dei documenti e scoperta di nuovi
termini
Fase 4: Eventuale ulteriore ricerca
Fase 5: Realizzazione della mappa concettuale
http://www.bibliolab.it/sewcom_web/Diapositiva01.html
Produzione di informazioni
Due modalità di produzione multimediale
Produzione di ipertesti
Favorisce operazioni cognitive
complesse e mette al centro lo
studente che produce
Lezione dell’insegnante (slides)
Favorisce diversi stili cognitivi ma
resta frontale e tradizionale
Produzione di informazioni:
gli ipertesti (1)
se l’ipertesto è ben progettato e ben costruito, la sua costruzione produce:
•una ristrutturazione delle conoscenze che consente di
•focalizzare i temi,
•gerarchizzare,
•individuare connessioni che obbligano all’approfondimento e che attivano
potenzialità cognitive e metacognitive, trasversali ma anche in ambito
specificamente storico,
•la tematizzazione,
•la periodizzazione,
•l’individuazione
•di nessi logici,
•di coordinate spaziali e temporali (anteriorità, contemporaneità,
posteriorità)
•l’impostazione necessariamente collaborativa della costruzione di un prodotto di
questo genere, funge da amplificatore motivazionale e cognitivo
Produzione di informazioni:
un curricolo per gli ipertesti
L’ipertesto non si improvvisa e ha bisogno di un suo apprendistato a livello di
curricolo verticale, per consentire agli studenti di pensare davvero in maniera
ipertestuale piuttosto che ridursi a costruire collegamenti per semplice
associazione invece che come risultato della preventiva individuazione di
una struttura del discorso e dei suoi aspetti nodali.
Fasi:
•Ipertestualizzazione di un capitolo del libro di testo
•Ricerca storica a vari gradi di profondità
1. Fonti secondarie
LABORATORIO
DI STORIA
2. Fonti primarie e fonti secondarie
Produzione di informazioni:
la qualità della produzione
Gli ipertesti scolastici destinati al web possono essere
Uno strumento induttivo per
insegnare a valutare siti
La costruzione di un ipertesto
efficace e scientificamente valido
allena a valutare la produzione
altrui
requisiti
Uno strumento cognitivo importante
Documentazione del processo
Ricerca laboratoriale fondata sulle fonti
Presenza di apparato filologico di
contestualizzazione delle fonti
primarie e secondarie
Struttura ipertestuale efficace
Utilizzo significativo della multimedialità
Connettività ad altri siti
Interazione e
collaborazione/aggiornamento
Usabilità e accessibilità del prodotto
Produzione di informazioni:
esempi di produzione
Documentazione del processo
http://www.labstoria.it/scuole/chieri/index.htm
Ricerca laboratoriale fondata sulle fonti
http://www.liceotorricelli.it/index.php?menu=1 e http://www.riccati-luzzatti.it/900WAR/crono.htm
Presenza di apparato filologico di contestualizzazione delle fonti primarie e secondarie
http://www.torinoinguerra.it/sito2005/ e http://www.delfo.forli-cesena.it/cofo/cdstoria/Cdstoria/CDimmagini/setcome.htm
Struttura ipertestuale efficace
http://www.bibliolab.it/indiani_ultimo/ e http://http://www.liceoberchet.it/ricerche/i-iid/indicei-iid.htm
Utilizzo significativo della multimedialità
http://www.liceoberchet.it/netday00/index.htm e http://www.fauser.edu/students/saurin/html/cultura.htm
Connettività
http://www.itcgmontefiascone.it/asiago/
Interazione e collaborazione/aggiornamento
http://centri.univr.it/iperstoria/SitoGT/index.htm
Usabilità e accessibilità del prodotto
http://www.copernico.bo.it/iperold/guerra/indice.htm
Formazione integrata
Utilizzo di una piattoforma e-learning a integrazione della didattica curricolare
Abbandono della
didattica trasmissiva
a vantaggio di
Metodologie collaborative
di ricerca-azione
Principio guida: l’e-learning ha senso quando
consente di fare o facilita azioni che sarebbero
impossibili o più difficili per altre strade.
(Trentin, Telematica e formazione a distanza, 1999)
http://www.istitutovalfieri.it/moodle/
(cliccare su LOGIN COME OSPITE e selezionare il corso IV B – Vayola)
Formazione integrata
Alcuni dati
Cosa: utilizzo di una piattaforma e-learning (Moodle) a integrazione della
didattica curricolare di italiano e storia
Chi: diverse classi per un totale di 120 studenti
Quando: nel corso degli anni scolastici 2004-05, 2005-06, 2006-07
Dove: nell’IPSSCT QUINTINO SELLA di Asti, in uno dei 5 laboratori di
informatica della scuola
http://www.istitutovalfieri.it/moodle/
(cliccare su LOGIN COME OSPITE e selezionare il corso IV B – Vayola che è l’unico corso che accetta ospiti
senza necessitare di iscrizione)
Motivazioni
Sperimentazione
fondata su un
paradosso
utilizzare in presenza una
metodologia di lavoro
pensata per la FAD
Formula simile al blended ma
con forte prevalenza della
presenza sulla distanza
OBIETTIVO: verificare se gli strumenti della FAD coniugati
con metodologie collaborative di lavoro fondate sul
costruttivismo potessero migliorare il quadro cognitivo,
metacognitivo e motivazionale della classe coinvolta
Modalità
Lo svolgimento dell’intera programmazione di italiano e storia integrando la
didattica d’aula con l’utilizzo di una piattaforma e-learning ha comportato
nuova curvatura
della didattica
degli strumenti offerti
dalla piattaforma
per
la costruzione di un macro ambiente di apprendimento
(virtuale e reale contemporaneamente) diviso in sottoinsiemi (moduli) che
ospitano i materiali e i LO costruiti dal docente o dagli studenti o reperiti nel web
La curvatura della didattica
Punto di forza della piattaforma = facilità di comunicazione orizzontale e verticale
Abbandono della
didattica trasmissiva
a vantaggio di
Esito non
scontato
Metodologie
collaborative di
ricerca-azione
Principio guida: l’e-learning ha senso quando
consente di fare o facilita azioni che sarebbero
impossibili o più difficili per altre strade.
(Trentin, Telematica e formazione a distanza, 1999)
Si può fare, mediata
dal computer e da
internet, la più bieca e
retriva didattica
trasmissiva
La curvatura degli strumenti
Accertamento prerequisiti
forum
Svolgimento compiti complessi
Deposito di materiali in progress da condividere
Discussioni di progettazione e di lavoro
Discussioni libere
Costruzione collaborativa di conoscenze
wiki
Svolgimento esercizi a più mani
Valutazione formativa in itinere
test
Diario di
bordo
Autovalutazione
Strumento di sistematizzazione e di riflessione sul
lavoro in corso
La tipologia degli interventi formativi
Sussidio alla lezione frontale documentata
1
Es: prima guerra
mondiale
http://www.istitutovalfieri.it/moodl
e/course/view.php?id=7
Abbattimento della duplicazione
cartacea
Vantaggi:
Facilità di accesso a risorse
internet selezionate
Consultabilità da casa
Riuso in diversi contesti
La tipologia degli interventi formativi
2
Es: società di massa
Condivisione di lavori individuali
http://www.bibliolab.it/wiki_massa/index.ht
ml
Condivisione del lavoro dei
singoli e relativa discussione
Vantaggi:
Valore cognitivo dell’errore
Possibilità di monitorare il
processo di apprendimento
Individualizzazione dell’insegnamento
La tipologia degli interventi formativi
Costruzione/utilizzo di LO
3
Es: la rivoluzione
industriale
http://www.bibliolab.it/rivoluzionei
ndustriale.htm
Riuso in diversi contesti
Vantaggi:
Possibilità di verifica
step by step
Individualizzazione
dell’insegnamento
La tipologia degli interventi formativi
4
Es: webquest sul Risorgimento
Lavori di ricerca di gruppo
http://www.istitutovalfieri.it/moodle/course/view.php?id=7 e
http://www.bibliolab.it/webquest.htm
Lavoro collaborativo
Vantaggi:
Metodologia costruttivista
Possibilità di monitorare il
processo di apprendimento
Individualizzazione dell’insegnamento
I risultati: gli apprendimenti
abbattimento del numero di studenti che ha concluso l'anno con debiti
formativi in italiano e storia.
gli obiettivi di conoscenza fissati (alti) nella programmazione di inizio
d'anno sono stati raggiunti
il livello di competenze conseguite è stato soddisfacente
la capacità di autovalutazione e di riflessione metacognitiva è aumentata
sensibilmente
è inoltre cresciuto il senso di responsabilità nei confronti del lavoro e degli
impegni presi con compagni e insegnante,
sono migliorate le competenze in termini di relazioni positive e non
conflittuali in classe.
gli studenti si sono dimostrati molto interessati all'uso dello strumento e
hanno chiesto di utilizzarlo anche per il successivo anno scolastico.
Formazione integrata:
gli esiti (1)
personalizzazione: l’insegnante può tenere sotto controllo le attività del singolo
ragazzo ma fornire feedback individualizzati molto più frequenti e costanti che
nella normale didattica d’aula, consentendo effettivamente agli studenti la possibilità
di imparare dai propri errori come da quelli dei compagni, dal momento che
ciascuno può condividere i lavori di tutti
collaborazione: l’utilizzo della piattaforma facilita attività impostate sul
cooperative learning perché gli studenti, da scuola come da casa, possono
lavorare insieme alla realizzazione di un prodotto comune
relazione: il fatto che la classe possa condividere contemporaneamente un’aula
reale ed una virtuale consente ai ragazzi di scoprire nuove modalità possibili di
interazione e di confronto, contribuendo a creare un clima più sereno e
collaborativo sia tra loro sia con l’insegnante il cui lavoro è visibile e quindi più
considerato
valutazione: la piattaforma semplifica moltissimo la possibilità di somministrare
test per la verifica degli apprendimenti, consentendo di monitorare con facilità il
livello di comprensione e di preparazione dei singoli studenti in itinere
Formazione integrata:
gli esiti (2)
documentazione: tutto il lavoro di tutti è memorizzato sulla piattaforma e questo
consente, sia all’insegnante sia ai ragazzi, di analizzare criticamente a posteriori
tutte le fasi delle diverse attività didattiche sviluppate e l’operato di ciascuno con
risultati significativi sul piano metacognitivo e vantaggi per l’allestimento del
portfolio
collaborazione a distanza: è iniziata, quest’anno, un’attività di collaborazione a
distanza con una classe di un istituto Professionale del Lazio
riuso: i LO, i materiali e i prodotti costruiti dal docente e dagli studenti possono
essere facilmente riutilizzati (molti di essi stanno costituendo parte integrante del
lavoro del corrente anno scolastico)
la diffusione dell’esperienza: sono già stati svolti nella scuola corsi di
formazione (FAD blended) per gli insegnanti (15 partecipanti) per l’utilizzo della
piattaforma in termini analoghi (recupero, approfondimento, lavori collaborativi in
rete con scuole italiane e stranieri, sviluppo di moduli didattici ecc)
I valori aggiunti 3
innovazione didattica:
- forte stimolo alla riflessione metadidattica
- facilitazione nell’orientamento verso metodologie costruttiviste e collaborative
- allargamento degli strumenti didattici a disposizione (risorse web e collaborazione
via internet)
- facilitazione nell’utilizzo delle nuove tecnologie (sw per mappe concettuali, slide,
ipertesti ecc)
Per concludere
Credo che la tecnologia non abbia ancora avuto alcuna influenza significativa
sull'insegnamento, sull'apprendimento scolastico dei bambini.
Chi continua a pensare che la tecnologia ci insegnerà a fare meglio le cose
che abbiamo sempre fatto, limitandosi a facilitarle, non ha capito la portata
del cambiamento che abbiamo di fronte. Faccio un esempio: quando fu
inventato il motore a reazione, non si pensò di montarlo sulle carrozze, vennero
costruiti altri mezzi, gli aeroplani. La tecnologia ci sta offrendo ora la possibilità
di ripensare completamente il concetto di educazione.
Seymour Papert
(Telema primavera 1998)
PERO’
C’è anche bisogno che le scuole si assumano l’onere di attivare
riflessioni ed energie e che abbiano le risorse economiche per
portarle avanti
Per approfondire
Sugli ipertesti
Mario Gineprini, Gli ipertesti scolastici,
http://digilander.libero.it/servator/ipertesti.htm
Sugli ipertesti di storia
Antonino Criscione, Sopravviverà la storia all'ipertesto?
http://www.racine.ra.it/oriani/memoriaericerca/criscioneipertesto.htm
Sui webquest
Raccolta di risorse ed esempi
http://www.bibliolab.it/webquest.htm
Sulla didattica della storia
in internet
Serge Noiret, La didattica della storia su Internet
http://www.racine.ra.it/oriani/memoriaericerca/3.htm
Sul laboratorio di storia
Il laboratorio di storia di Bibliolab, a cura di Patrizia Vayola
http://www.bibliolab.it/lab_storia.htm
Sulla formazione integrata
A cosa serve una piattaforma e-learning a scuola?
(sintesi del corso di formazione per docenti):
http://www.bibliolab.it/uso_piattaforma/copertina.htm
Italiano e storia on line: un’esperienza di e-learning
blended (resoconto dettagliato dell’esperienza):
http://www.bibliolab.it/blended_sella/index.htm