Mancinismo e rieducazione della scrittura secondo Ajuriaguerra
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Mancinismo e rieducazione della scrittura secondo Ajuriaguerra
A.E.D. Marcella Nusiner Mancinismo e rieducazione della scrittura secondo Julian de Ajuriaguerra Rilevazione del mancinismo: Energia assiale Energia periferica Prove di lateralità piede e occhio Apprendimento della scrittura nei mancini: Problemi della scelta di una mano 5 – 7 anni Rieducazione della mano dx in bambini con lateralità incerta Problemi della scelta di una mano 8 anni – adolescenza Rieducazione dei bambini mancini Introduzione Quando parliamo di disgrafia è necessario considerare il problema della dominanza laterale e quindi chiederci: i bambini che scrivono con la mano sinistra, hanno più difficoltà di quelli che scrivono con la destra? e: i bambini che scrivono con la mano destra, ma che hanno una dominanza laterale sinistra ormai stabilizzata, hanno più difficoltà dei veri destri? Per una risposta adeguata è necessario considerare che il gesto grafico non è solo una rappresentazione, ma è una attività 1 determinata da alcune caratteristiche motorie: nello sviluppo del bambino la motricità è intimamente legata agli affetti. Il processo psichico e motorio infatti si sviluppano congiuntamente e l'affettività interviene in entrambi i piani. La stabilità emotivoaffettiva è indispensabile per una buona impostazione spaziale, per il controllo e la stabilità del movimento. Il problema affettivo si manifesta in modo evidente nel bambino mancino sia per il suo adattamento alla nostra scrittura, sia per l'importanza che il bambino accorda e alla scrittura e alla sua mano dominante. In effetti per lui la scrittura richiede uno sforzo maggiore rispetto ad un bambino destro, sforzo che può portare a reazioni diverse: scoraggiamento o valutazione positiva di sé. Il bambino mancino che riesce a scrivere bene, si sente lui stesso valorizzato e nello stesso tempo valorizza la mano sinistra generalmente considerata "cattiva". Se invece il bambino mancino non riesce ad adattarsi in modo soddisfacente, si trova in una situazione altamente conflittuale e vive la difficoltà come un'impotenza che può portarlo a rifiutare la sua mano sinistra e la sua lateralizzazione, tentando di diventare un destro senza riuscirci. In una ricerca condotta da Ajuriaguerra e collaboratori si è notato che i mancini prima dei 9 anni hanno risultati migliori nella scrittura che dopo questa età. Probabilmente i mancini hanno le stesse possibilità de destri, ma non riescono a migliorare e perfezionarsi: Inoltre Ajuriaguerra e coll. hanno distinto due gruppi di bambini: mancini forti e mancini deboli a secondo del numero delle attività eseguite con la sinistra e a secondo alcuni test. Il risultato per quanto riguarda la scrittura e in prove parallele è simile in tutti e due i gruppi: non c'è stata infatti una differenza significativa e risulta che i mancini forti non hanno una efficacia motrice superiore ai mancini deboli, così si evidenzia una fragilità motrice dei mancini proprio nell'apprendimento, che ha reso più difficile l'imitazione e la trasposizione del movimento eseguito nello spazio. Rilevazione del mancinismo La lateralizzazione o organizzazione della asimmetria del corpo è il processo che sfocia nella lateralità che porta l’individuo a 2 utilizzare preferibilmente la parte sinistra o destra. Questa bipartizione a livello corporeo è in parte inserita nei geni e in parte dipende dalla socializzazione. Il 20 % dei bambini fra i 5 e i 7 anni non è ancora pienamente lateralizzato. L’energia è la base dei movimenti e si distingue in: Energia di fondo, assiale, legata al movimento involontario Energia d’azione, periferica, legata al movimento volontario. Energia e lateralità sono intimamente legate perché l’impulso motorio è sempre lateralizzato. Lo studio dell’energia del corpo e il modo in cui si diffonde a destra e a sinistra di esso, fornirà tutte le indicazioni sulla lateralizzazione. La lateralizzazione assiale è innata e corrisponde alla lateralizzazione dell’apparato neurologico. E’ il movimento spontaneo. La lateralizzazione periferica è la lateralità dei gesti quotidiani. Si struttura progressivamente ed è sensibile alle influenze sociali. La perfetta concordanza delle due lateralità si trova nei destrimani e nei veri mancini. I gesti rivelatori della lateralità innata sono quelli che partono dall’asse del corpo: o sovrapporre le braccia tese in avanti o incrociare gli indici delle due mani o mettere le due mani una sopra l’altra col pugno chiuso. Nei destrimani il braccio o la mano destra si mette al di sopra del sinistro e viceversa nei mancini. La prova per la lateralità usuale comprende una forma completa e una ridotta. La forma completa à costituita da 20 items scelti per evidenziare il tipo di lateralità attraverso gesti molto fini; la forma ridotta invece comprende 10 items selezionati tra i più caratterizzanti di quella completa. I risultati della prova ridotta sono quelli che si accordano maggiormente con la lateralità grafica. 3 4 Gli esercizi proposti per determinare la lateralizzazione degli arti inferiori e degli occhi sono: • saltare su un piede solo • calciare una palla • appoggiare il piede su un panchetto • guardare in un foro con l’occhio conduttore. Queste ricerche sistematiche portano ad una conclusione importante: non c’è per forza omogeneità tra la lateralità del grafismo, degli occhi e dei piedi. Parliamo di lateralità armonica quando tutto il corpo ha la stessa predominanza e di lateralità disarmonica quando questo non avviene. La lateralizzazione non omogenea può creare più inconvenienti di un mancinismo reale. Apprendimento della scrittura nei mancini Ajuriaguerra e collaboratori hanno ravvisato più tipi di problemi collegati al mancinismo. A) I problemi della scelta di una mano per la scrittura in ragazzi giovani, tra i 5 e i 7 anni. B) Problema di scelta di una mano in bambini in cui la scolarità è più avanzata. C) Rieducazione della scrittura nei bambini che scrivono con la mano sinistra. Problemi della scelta della mano (tra i 5 e i 7 anni) A volte, possiamo avere in rieducazione bambini mancini, inviati o dalla famiglia o dagli insegnanti che desiderano sapere se è meglio lasciarli scrivere con la mano sinistra, oppure imparare a scrivere con la mano destra. Bisogna distinguere vari casi. 5 A) Il mancinismo netto: in questo caso è indispensabile rispettare la dominanza e sostenere la mano sinistra. B) La lateralità mal stabilizzata (è un caso molto frequente). Il bambino può apprendere la scrittura con la mano sinistra, se la mano sinistra è più abile, oppure imparare con la destra. Bisogna presentare questo tipo di apprendimento come una delle capacità naturali del bambino, e non come una proibizione di servirsi della mano sinistra o mano cattiva. I suggerimenti per rieducare la mano destra, sono validi anche per i bambini più grandi e gli adolescenti E’ necessario mettere in conto che per qualche mese la scrittura sarà molto maldestra, e bisogna incoraggiare il bambino a sopportare questo inconveniente, sensibilizzando anche gli educatori. Ma prima di prendere la decisione di educare la mano destra o per mantenere questa decisione, bisogna tenere conto di più fattori. 1) La scelta affettiva del bambino 2) L'età e il grado di addestramento della mano sinistra per la scrittura 3) Lo scarto di qualità tra la scrittura della mano sinistra e la scrittura della mano destra 4) Segni favorevoli o sfavorevoli al passaggio a destra nel quadro generale della motricità grafica 5) La rapidità del passaggio a destra I segni favorevoli o sfavorevoli al passaggio a destra che appaiono nella motricità grafica sono: A) Una mancanza di sicurezza generale del gesto grafico, cioè una mano piuttosto vacillante tra una parola e l’altra, tra una lettera e l’altra. B) La predominanza dell'inserzione del braccio o del polso e l'inesistenza del movimento digitale malgrado tutte gli sforzi. C) Una cattiva presa della penna, rettificazioni da parte del rieducatore D) Posizione della mano troppo 6 in malgrado pronazione le numerose o troppo in estensione, quest'ultimo segno è particolarmente anomalo in un bambino piccolo E) Eccessiva lentezza F) Segno di fatica dopo aver scritto uno o due parole, fatica che provoca l'abbandono del lavoro. Invece una buona presa e tenuta dello strumento, una mano abbastanza stabile, l'esistenza dei movimenti di inscrizione indicano che è possibile l'educazione della mano destra. Ajuriaguerra dice che quando è necessario educare la mano destra di un bambino che presenta tendenze al mancinismo, è necessario adottare nelle sedute delle regole precise. Possiamo considerare un numero di circa 15-16 sedute di rieducazione effettiva (5 mesi) e poi un periodo variabile di sostegno alla mano destra se il bambino ha scelto alla fine di utilizzare questa mano, oppure alla mano sinistra, se ha preferito seguire la sua tendenza iniziale. I-IV seduta. Il bambino può usare in rieducazione alternativamente tutte e due le mani. V-VIII seduta (2° mese). Si richiede l'utilizzazione più frequente della mano destra. A scuola può usare ancora la mano che vuole, ma in rieducazione si riservano esclusivamente alla mano destra esercizi tecnici che stimolano in modo efficace la sua mano destra e gli conferiscono sicurezza e scioltezza: tracciati con il pennello o grosse matite colorate, tracciati scivolati, arabeschi, tracciati orizzontali da sinistra a destra in differenti colori. Invece per la pittura e il disegno libero può ancora usare la mano che vuole. IX-XII seduta (3° mese) Mentre in classe il bambino può usare ancora la mano che vuole, in rieducazione la mano destra ha acquisito una buona scioltezza. Si deve ora abituare la mano sinistra a passare dal suo ruolo dominante al ruolo complementare di sostegno, soprattutto quello di tenere il foglio e farlo salire in alto man mano che si scrive la pagina con la giusta inclinazione. Spesso in effetti la mano sinistra, che in questo tipo di rieducazione non ha più l'iniziativa, resta 7 inefficace e passiva. Tutti i mesi si propone un test di scrittura sia per la mano dx che per la sx per osservare i progressi della mano destra. XIII-XV seduta (4°-5° mese) In questo periodo si cerca di far utilizzare la mano destra in classe. L'utilizzazione o meno in classe della mano destra è un test di capitale importanza: è un traguardo a cui il bambino arriva se ha definitivamente adottato la sua mano destra. Qui l'insegnante ha un ruolo importante: deve incoraggiare il bambino e non penalizzarlo anche se la scrittura all’inizio sarà un poco maldestra. Se il bambino ha scritto in classe per circa 1 mese in modo regolare, allora possiamo dire che è stata raggiunta l'utilizzazione della mano destra. Per i 2-3 mesi seguenti è necessario dare sostegno alla mano destra sia con esercizi tecnici di disegno a "quadrillage", arabeschi ecc. che contribuiscono ad affinare il gesto grafico e a renderlo più preciso, sia con esercizi che aiutano a migliorare le forme della scrittura e soprattutto i legamenti sia con esercizi di progressione corsiva. E' quindi necessario controllare questi bambini ad intervalli regolari per uno o due anni dopo il termine delle sedute. Se, invece, il bambino dopo il 5° mese di rieducazione, cioè tra le quindici e le sedici sedute effettive di rieducazione della mano destra, continua ad utilizzare la sua mano sinistra in classe, è segno che preferisce usare questa mano ed è inutile insistere. Problemi della scelta della mano nei bambini in cui la scolarità è avanzata Ajuriaguerra e coll. hanno incontrato nelle sedute di rieducazione bambini di 8-10 anni o adolescenti mancini che sono stati contrariati senza precauzioni e la scrittura è lenta e abbastanza maldestra. I genitori si domandano se è necessario far tornare a sinistra il bambino. Vari sono i problemi incontrati nella pratica. a) A volte il bambino può riprendere per un periodo più o meno lungo la sua mano sinistra, ma poi è sempre tornato a destra. b) Altre volte il bambino si è servito di entrambe le mani per la 8 scrittura, ma la sinistra è sempre la sua preferita. c) Altre volte il bambino può utilizzare alternativamente l'una o l'altra mano rifiutando di scegliere. Le soluzioni variano sia in funzione a ciò che il bambino desidera, sia dell'abilità relativa all'una o all'altra mano, ma soprattutto del maggiore uso di una mano sull'altra. a) il bambino preferisce nettamente una mano piuttosto che l'altra per scrivere. In questo caso la soluzione è abbastanza facile: si lascia il bambino libero di scrivere con la mano che preferisce e si cerca di sostenerla b) il bambino evita la scelta tra l'una e l'altra mano. La rieducazione sarà difficile soprattutto sul piano relazionale. L'atteggiamento del bambino potrà variare da una seduta all'altra, sia verso di noi, sia verso i nostri suggerimenti. Il nostro atteggiamento deve allora rimanere fermo, perché il bambino cercherà di farci ritornare sulle indicazioni che gli abbiamo appena dato al riguardo della superiorità relativa di una mano sull'altra. E' infatti raro che dopo qualche seduta una mano non appaia migliore dell'altra nella scrittura. Il nostro fine rieducativo sarà quindi migliorare la scrittura e la motricità grafica di questa mano. Il bambino allora può progressivamente abbandonare il suo atteggiamento conflittuale e decidere di migliorare rapidamente la mano consigliata. Può anche mettersi a scrivere con la mano opposta a quella che è stata a lui consigliata. Quale sia il suo atteggiamento, il nostro deve essere coerente: si possono tollerare alcune piccole défaillances nella seduta, ma si deve sempre riprendere dolcemente e pazientemente e tenere sempre in vista l'obiettivo. c) il bambino rifiuta di scegliere. Qui non si tratta di esitazione, ma di un totale rifiuto di scelta tra una mano e l'altra o anche di sceglierle tutte e due contemporaneamente. In questi casi il bambino, anche se è consapevole attraverso la rieducazione della superiorità di una mano sull'altra, continua in classe ad usare tutte e due le mani; allora si può interrompere la rieducazione stessa perché è inutile "costringere" un bambino ad una scelta a cui si oppone risolutamente. Quindi possiamo infine dire che le soluzioni variano a secondo delle possibilità motrici delle due mani, ma è necessario tenere conto delle reazioni affettive di ogni bambino. 9 La rieducazione della scrittura in bambini che scrivono con la mano sinistra (bambini per i quali non si pone il problema della scelta) Dobbiamo essere attenti alle difficoltà grafomotorie riguardo al mancinismo. In effetti, i mancini hanno in generale dei risultati meno buoni rispetto ai destrimani per quanto riguarda la motricità manuale, la rapidità e soprattutto la precisione nell’orientamento e nella strutturazione spaziale. A scuola il bambino mancino deve imitare dei gesti che non sono fatti per la sua mano, infatti scrivere con la mano sinistra non corrisponde al movimento spontaneo compiuto dalla mano destra mentre va verso l’esterno. Nel destrimane il movimento progressivo avviene per abduzione (allontanarsi) per cui niente può frenare lo spostamento del braccio. Nel mancino invece la progressione avviene per adduzione (attira a sé, avvicinarsi), di conseguenza il braccio avvicinandosi al corpo lo urta. In questo modo il braccio avvicinandosi urta contro il corpo. Per evitare ciò il mancino mette in atto condotte compensatrici non sempre ottimali. Il bambino mancino ha una maggiore capacità di scrivere a specchio, ossia è in grado di leggere da sinistra a destra mentre la mano scrive da destra a sinistra, rispettando l’ordine di successione delle lettere. Il risultato può essere letto in uno specchio mettendo di fronte a quest’ultimo il testo scritto. Il più grande dei mancini, Leonardo da Vinci, aveva la scrittura a specchio. Ora è necessario mancinismo: • • • • considerare la posizione della mano la posizione del foglio progressione della scrittura strumenti 10 alcuni problemi specifici del La posizione della mano può essere: sotto la riga: è la posizione simmetrica a quella dei destri e dovrebbe essere la migliore. Si consiglia il gomito più vicino al corpo e una tenuta molto lunga dello strumento per evitare la contrazione della spalla. sopra la riga: questa posizione si instaura per una semplice carenza pedagogica. Il mancino che scrive con la mano sopra il rigo, lo fa per tenere libero lo spazio per scrivere. Questa posizione della mano, se da un lato evita di coprire la riga, dall’altro rischia di macchiare il foglio. In più il polso è spesso sollevato e il braccio irrigidito: tutto ciò porta alla contrazione. Gli esercizi di rilassamento e di distensione (tracciati scivolati ed esercizi di grande progressione) aiuteranno, all’inizio della rieducazione, a determinare la posizione della mano. Si lascia la mano sopra il rigo nel caso in cui la posizione al di sotto: • rallenti la scrittura • ne deteriori la qualità • comporti una contrazione della spalla e uno sforzo maggiore. Un mancino che ha cominciato a scrivere con la mano sopra il rigo non arriverà a realizzare una conversione del suo gesto grafico, che lo condurrebbe a porre la mano sotto il rigo, se ha superato i 7 – 8 anni. C’è poi una terza posizione transitoria in cui la mano spazza la riga e che dopo i 6-7 anni evolve in una delle due posizioni sopra descritte. Posizione del foglio Se il bambino tiene la mano sotto il rigo, il foglio deve essere possibilmente inclinato a destra, perché questa posizione migliora il movimento e la visibilità. Se il bambino tiene la mano sopra il rigo, il mancino può inclinare il foglio come il destrimane e dare alla sua scrittura la posizione verso destra tanto valorizzata. Tuttavia la migliore posizione per un mancino è quella che favorisce una scrittura leggibile, agevole, senza uno sforzo che affatichi. 11 Strumenti Il mancino deve assolutamente scegliere il suo strumento. Esso deve essere di buona qualità, scivolare bene sul foglio e l’inchiostro si deve seccare immediatamente. Forme della scrittura L’inclinazione e i collegamenti possono creare dei problemi specifici nei mancini in trattamento. La posizione della mano sopra la riga comporta una scrittura sia verticale sia inclinata a destra. Al contrario, quando la mano à sotto la riga, la scrittura si rovescia a sinistra. Un raddrizzamento della scrittura può nuocere alla sua velocità. Non esiste una scrittura tipica dei mancini, ma spesso possiamo notare i tagli delle t, accenti, lineette eseguite da destra a sinistra e alcune caratteristiche negative per quanto riguarda la maldestrezza, la direzione, lo spazio. E’ fondamentale adattare il metodo di rieducazione a ciascun caso individuale, soprattutto se si tratta di pazienti mancini. 12 BIBLIOGRAFIA Ajuriaguerra J.de, Auzias M. , Denner A., La réeducation de l’écriture de l’enfant, Delachaux et Niestlé, Neuchâtel 1978, 3 e éd. 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