L`Europa e il mondo, 2*
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L`Europa e il mondo, 2*
L’unità d’Italia, 2** 1. L’unificazione nazionale 2. I problemi dell’unificazione L’unificazione nazionale italiana Dal decennio di preparazione (1849-1859) alla proclamazione del regno d’Italia (1861) 1. Il 1848 vede svolgersi la prima guerra d’indipendenza ed il suo fallimento. 2. Dopo il 1848, si ha la seconda Restaurazione in tutti gli Stati italiani eccetto che nel Piemonte, dove prosegue la battaglia per la modernizzazione dello Stato: leggi Siccardi, che limitano i privilegi ecclesiastici 3. Nella battaglia per l’approvazione delle leggi Siccardi si distingue Cavour: - nel ’50 entra come ministro dell’agricoltura nel governo d’Azeglio; nel ’52, diventato presidente del Consiglio allarga le basi parlamentari del suo governo mediante il “connubio” (= apertura alle sinistre) e lavora affinché si affermi l’interpretazione parlamentare dello Statuto (come in Francia e in Inghilterra, il governo dipende dal parlamento e non dal sovrano, come invece avverrà nella Germania di Bismarck) - 4. 5. di orientamento borghese e moderato, era convinto che la libertà e il progresso economico fossero la premessa del progresso politico e civile (come Cobden) adozione di una linea liberoscambista in economia, che creerà sviluppo in Piemonte e ne farà un modello agli occhi degli altri Stati italiani Questo ruolo di modello si rafforzerà perché nel frattempo le forze mazziniane e democratiche registrarono ulteriori insuccessi (es. Pisacane, spedizione di Sapri) che determinarono: - la nascita di movimenti politici alternativi, tra i quali quello filopiemontese (Balbo, D’Azeglio), che vedevano nel Piemonte l’unica forza in grado di raggiungere l’obiettivo dell’unificazione. - l’evoluzione di alcuni democratici (es. Manin) su posizioni analoghe: occorreva mettere da parte le divisioni ideologiche e schierarsi con l’unica forza in grado di realizzare l’unificazione, il Piemonte nacque la Società Nazionale (1857) con l’obiettivo di fornire un sostegno al movimento unitario raccogliendosi attorno al Piemonte Cavour però non pensava che il Piemonte dovesse assumere il ruolo che questi movimenti gli attribuivano: voleva anzitutto farlo passare al rango di media potenza europea (senza tuttavia escludere obiettivi più ambiziosi): - ciò avverrà con la partecipazione alla Guerra di Crimea, 1855, che rientrava nella Questione d’Oriente - tuttavia essa non ebbe i risultati sperati e allora Cavour si convinse che oltre alla linea diplomatica (cercare l’appoggio della Francia interessata ad una modifica dello status quo uscito da Vienna) occorreva sfruttare anche l’agitazione patriottica mediante l’appoggio alla Società Nazionale - l’accordo con la Francia fu favorito dall’attentato a Napoleone III da parte del mazziniano Felice Orsini accordi di Plombières - ricerca del casus belli (provocazione al confine; discorso di Vittorio Emanuele III, “grido di dolore…”) e II guerra d’indipendenza nel 1859: battaglie a Magenta, Solferino e San Martino; intanto a Firenze, a Modena e Parma e nello Stato pontificio, scoppiano insurrezioni che scacciano i vecchi sovrani e vengono proclamati governi provvisori che votano l’annessione al Piemonte - armistizio unilaterale francese a Villafranca (per varie ragioni: 1costi della guerra, 2- paura di un intervento della Confederazione germanica a fianco dell’Austria, 3- nuova situazione in Italia centrale che vanificava i progetti di Napoleone III) e conclusione del conflitto con la cessione della Lombardia al Piemonte - nell’Italia settentrionale e centrale scoppiano insurrezioni che si concludono con l’annessione, attraverso dei plebisciti, di Emilia, Romagna e Toscana al Piemonte 1 6. Cavour era soddisfatto dei risultati ottenuti ma i democratici no. Riprende perciò la loro iniziativa che si concretizza nella spedizione dei Mille (1860), che verrà guardata con sospetto dal Piemonte nonostante fosse capeggiata da Garibaldi che aveva aderito alla Società nazionale. 7. Quando si profilerà una vittoria troppo netta dei garibaldini, Cavour invierà loro degli aiuti con il nascosto proposito di controllare e di interrompere gli sviluppi della loro iniziativa. La stessa situazione creatasi in Sicilia (insurrezioni contadine, es. Bronte, che avevano obiettivi differenti rispetto ai garibaldini: lotta alle tasse, conquista della terra) lavorerà in favore del Piemonte (i proprietari del Sud vedevano nell’annessione al Piemonte l’unica via per bloccare le insurrezioni contadine: contro l’anarchia in cui versava il Sud da cui erano stati scacciati i Borboni, il Piemonte, che era uno stato moderato, offriva garanzie d’ordine ). Ma la mossa decisiva da parte di Cavour contro Garibaldi si avrà nel momento in cui questi entrerà a Napoli. Presa Napoli e profilatosi un possibile intervento dei democratici nello Stato pontificio, cosa che avrebbe messo nelle loro mani la conquista e l’unificazione di gran parte dell’Italia, Cavour decide di giocare d’anticipo e manda l’esercito Piemontese verso il Sud, invadendo i territori pontifici e decretandone l’annessione al Piemonte. Incontro di Teano (Caserta) tra Garibaldi e Vittorio Emanuele e proclamazione del Regno d’Italia (1861). 8. In sintesi, le caratteristiche più importanti dell’unificazione nazionale italiana sono le seguenti: - rispetto a quella tedesca è un’unificazione che avviene anche dal basso oltre che dall’alto - le forze che la conducono sono prevalentemente quelle moderate, ma l’apporto dei democratici sarà importante - si compie all’interno di circostanze internazionali favorevoli (Francia e Inghilterra, per opposte ragioni vogliono entrambe che si formi uno stato unitario al centro del Mediterraneo: la prima vuole che si formi, sotto la sua tutela, per controllare meglio il Mediterraneo; la seconda vuole che si formi per bilanciare il potere di altre potenze nel Mediterraneo). Data Vittorie Sconfitte 1848 Montanara Curtatone Goito (zona Mantova, Verona, Lago di Garda) Custoza 1859 Montebello Magenta Solferino San Martino 1860 Quarto Talamone (Toscana) Marsala Salemi Calatafimi Castelfidardo 1866 Bezzecca Monte rotondo Custoza Lissa Mentana 2