1/11/03 gorakhpur - india

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1/11/03 gorakhpur - india
MALESIA – SINGAPORE
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11/01/04 PENANG
Il treno si è fermato alla frontiera (x fortuna alle 8 di mattina e non alle 4!), tutti giù per terra,
poi di nuovo sullo stesso treno e all’1 siamo arrivati a Butterworth dove con la stessa efficienza
c’era il terminal dei traghetti (che qua si chiamano feri, con i pullman che si chiamano bas e gli
sbirri polis mi sa che gli inglesi hanno lasciato qlcs!), in 10 minuti ero a Georgetown e mi sono
messa in cerca di un posto dove dormire, e dopo aver mandato l’email obbligatoria che
conferma la mia esistenza in vita mi sono lanciata nell’esplorazione di qs strano posto in mezzo
alla caldazza: il posto ha l’aria molto decadente, ed è uno strano miscuglio di indiano e cinese,
con un passato inglese e un presente islamico: Georgetown si gira tutta a piedi in un paio
d’ore, e nel giro di 1 km si passa dal tempio cinese a quello indù alla moschea alla chiesa
protestante! Le strade sono piene di rist abb luridi che cucinano a seconda dei posti cibo
indiano o cinese, con un paio di sparuti backpackers’ cafés, ma lo sport nazionale sembra
essere mangiare dai carretti x la strada, passando da un hawker all’altro e facendo una megascorpacciata x pochi ringgit. Mi ci sono dedicata anch’io, e x ora sono ancora viva. X il resto le
cose da vedere sono abb carine, e dentro il forte una guida ha portato me e altri 2 tipi in giro
gratis, poi il tipo (che è di qua) mi ha offerto un giro turistico in macchina x Penang mentre lo
faceva x la sua amica, cosa che ho prontamente accettato e così mi sono fatta il giro off-thebeaten-track, compresa la zona dove abitano i miliardari. Il programma per domani era il giro
dell’isola in scooter, ma un canadese con cui ho passato la serata a chiacchierare mi ha detto
che è pieno di sbirri che fermano tutti e visto che non ho la patente ci vado col tour dell’ostello,
almeno non rischio la multa (e di perdermi, e di sfracellarmi da qualche parte con lo scooter).
12/01/05 PENANG
Giro dell’isola insieme a Andrew, di Singapore (si dice singaporese?) e Jimmy, il proprietario
della gh che ci ha portati in giro in macchina per tutta l’isola – molto bella, ma mi chiedo il
perché di tutti i pacchetti turistici dall’Italia visto che le spiagge non sono granchè, il bello in
realtà è la foresta, e l’aria decadente di Georgetown. Ed ecco le tappe del giro: Fort Cornwallis
(dove ero già stata ieri e ho passato il tempo a chiacchierare con la guida, che mi ha
riconosciuta), Burmese Temple, Reclining Buddha Temple (dove regalavano dei libri sul
buddhismo, sarà la volta che imparo qlcs), passagio x Batu Ferringhi (con tutti gli hotel giganti
di cemento dei package tours), Batik factory (bella, mi sa che un batik lo compro prima o poi,
e funz così: prima fanno il disegno con la cera a mano o con uno stampo, poi colorano, poi
lavano in acqua bollente, la cera si scioglie e rimane il bianco – easy no?), fishing village,
passaggio tra alberi vari (gomma, durian, noce moscata), tropical fruit farm (dove abbiamo
mangiato un piatto di frutta fantastica: anguria-melone-papaya-mango-ananas-guava-starfruit
e la scoperta del secolo: jackfruit, che sa di vaniglia ed è buonissimo!), waterfall, war museum
in un ex forte con tunnel avventurosi e scale a pioli su cui arrampicarsi muniti di torcia, un
tempio con la mega-impronta di un tizio, snake temple dove volendo potevi fare la foto con 3 o
4 vipere addosso (non credo!!), Kek Lo Si temple (il + grande della Malesia con une megastatua della goddess of mercy e una bella vista su tutta la città), Penang Hill e poi ritorno, e
dopo una doccia, cena con Andrew in un hawker indiano (mega-thali su foglia di banana) e un
paio di birre in gh. Adesso ultima notte nella caldazza e domani Cameron Highlands!
Ah, oggi nello snake temple ho visto il cartello + figo degli ultimi mesi: “è vietato x i medium
cadere in trance nel tempio per non disturbare i visitatori”!
13/01/04 CAMERON HIGHLANDS (TANAH RATA)
Ma in che bel posto sono finita, mi piace un casino! Dopo un’altra nottata nella caldazza, mi
sveglio con la pioggia – beh, ottima giornata per partire! 6 ore di pullman x le Cameron
Highlands, prima in autostrada (wow, autostrada, non c’ero + abituata, e di quelle vere, con 3
corsie e i caselli!), poi su una strada montagnosa in mezzo alla giungla. Arrivata a Tanah Rata,
alla stazione dei pullman trovo gli hotel touts + teneri della storia, tutti buoni buoni con il loro
volantino e il pullmino x portarti alla gh – ovvero 2 min a piedi di distanza, ma di sicuro se c’è
qlcuno che mi vuole portare lo zaino non mi lamento!
L’ostello è una figata, le stanze sono normali (ma ho il dormitorio tutto x me e stanotte niente
caldo e/o zanzare: sono in montagna) ma i tipi dell’ostello sono super-friendly e organizzano
un sacco di cose, dalle passeggiate nella giungla sempre diverse ogni mattina, ai giri della
città, ai falò ogni sera. Ho fatto pranzo/cena da un chioschetto indiano dove alla richiesta di
dhal w/veg e cheese naan mi è arrivato un dhal baht gigante, e un altro piatto altrettanto
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grande con 3 tipi di curry e un naan che pesava + o – ½ kg! Dopo la cena massiccia, ho
passato la serata a chiacchierare con 2 canadesi molto simpatici, e domani vado nella giungla!
14/01/04 CAMERON HIGHLANDS
La giornata inizia con 3 ore di trekking nella giungla con un po’ di gente dell’ostello, guidati da
un ragazzo tedesco che nella vita alterna passeggiate nella giungla e kazzeggio a Ko
Samui…beh, non male! (Successivam lo stesso tipo è stato battezzato “lovely John” per
l’abitudine di definire lovely ogni cosa: lovely view, lovely walk ecc). 3 ore di giungla molto
giunglosa, compresa liana su cui arrampicarsi stile Tarzan, bello e domani lo rifaccio di sicuro,
e non vedo l’ora di andare a Taman Negara! Il tempo di una doccia e poi con 2 olandesi e un
pullman parte il countryside tour, uno di quei nomi molto fancy per dire che alla fine si mangia
tutto il tempo…niente di strabiliante, ma un giro carino e spettacolare il paesaggio delle
piantagioni di tè lungo i fianchi delle montagne/colline. Il giro parte ovviam con un tempio, poi
un vivaio di fiori e cactus, una coltivazione di fragole (milkshake veram buono!), le piantagioni
di tè della famosa marca “Boh” (e qui ci scappano tè e fetta di torta), un’esposizione di insetti
e farfalle (con l’olandese che si faceva appiccicare di tutto sulla maglietta, dagli scorpioni alle
cavallette giganti!), un’allevamento di api (e qua ci scappa il miele), giretto al mercato (non
poteva mancare un mango) e poi ritorno alla base x, ovviam, cena! Dopo cena, in un pub con
John (la guida) e Thomas (un austriaco) a chiacchierare a bere birra indonesiana, dove John ha
ritenuto opportuno farmi sapere che è andato a letto con 200 ragazze (no comment), e poi mi
ha detto che non ho il ragazzo perché parlo troppo…ah beh, punto di vista krukko, fair enough!
All’1 il pub ci ha gentilmente sbattuti fuori, gli altri hanno cercato di trascinarmi in un altro pub
ma con poco successo visto che ero distrutta e quindi me ne sono andata a nanna!
15/01/04 CAMERON HIGHLANDS
Altro giro nella giungla, oggi siamo saliti sulla 3° montagna + alta della zona (1700 m,
praticam l’Himalaya!) e al ritorno siamo passati x un villaggio di una tribù locale, gli Orung Asli,
che x fortuna si facevano tranquillam gli affari loro diversam dai miei amici Akha e Hmong!
Pranzo in un rist stile self service con cibo malese molto spicy insieme ai 2 canadesi, Lina e
Marc, e pom di kazzeggio anche perché fuori pioviggina…e intanto devo decidere cosa fare
domani, se restare e scalare la montagna + alta facendo la gita di 1 gg o andare a KL…mah,
vedremo! // Dopo un paio d’ore a giocare a carte con 3 canadesi, e cena a base del solito
fantastico thali su foglia di banana, andiamo in centro e troviamo gli altri della gh seduti in un
bar dalla fine del trek (cioè tipo da 7 ore), con la bellezza di 30 birre sul tavolo! Gran bella
serata prima nel bar, poi in un pub e poi in gh a fare discorsi interessanti con un inglese e un
danese intorno al fuoco, addirittura c’era gente che fumava, incredibile visto che i pusher
rischiano l’impiccagione! Qui è una figata, gente fantastica, cibo ottimo e belle camminate, ma
ho deciso lo stesso di partire sennò non riesco ad andare a Taman Negara e visto che sono
venita qua per quello…spero solo di non rimanerne delusa a qs punto!
16/01/04 KUALA LUMPUR
Ahimè, peccato lasciare l’inglese e il danese baccaglianti e tutta l’allegra combriccola
dell’ostello ma se voglio vedere tutto quello che avevo deciso non è che abbia molta scelta…e
quindi pesante sveglia alle 7, incontro con un romano alla bus station, e 5 ore di pullman per
arrivare a KL, con vista improvvisa delle Petronas Towers allo scollinamento in autostrada. Qua
l’ostello sembra una specie di roccaforte coreana quindi mi sa che i bei tempi del Twin Pines
sono finiti, ma c’è l’a/c quindi non mi lamento. Ho passato la giornata in giro per KL (adesso
inizio anch’io a chiamarla così) e non ho ancora capito se mi piace o no, anyway dopo aver
seguito religiosam il tour del colonial district della LP, abb deludente (es Merdaka Square che
mi aspettavo tipo Leicester Square e invece è un prato con una bandiera) ho deciso di fare da
me: sono salita sulla KL tower a 272 m (la torre è alta 431 m ed è la 4° + alta del mondo,
anche se devo dire che non ricordo di avere visto la 2°, che è a Mosca), munita di cuffiette che
ti spiegano cosa vedi tutto intorno, e poi sono andata alle Petronas Towers, cercherò di salirci
domani perché bisogna andare a prendere il bigl (che è gratis) alle 8 di mattina, ma anche da
fuori sono spettacolari, che siano le + grandi del mondo o no. Al ritorno ho cercato di prendere
una specie di scorciatoia che non ha funz (lezioni di 4 mesi e ½ di Asia: mai elaborare
scorciatoie sulle cartine della LP, specie se fotocopiate; mai mangiare un fried egg sandwich
mentre si corre a prendere il pullman – vedi Sapa; e mai chiedere a un canadese are you
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american), però sono finita in una zona veram bella, piena di rist carini. KL vista dall’alto è
veram strana – mega-grattacieli in mezzo a case basse e abb disastrate, e un sacco di verde.
Chissà com’è Bkk dall’alto…
Dopo cena sono andata a fare un giro in uno street market qua vicino, il genere è tipo Bkk ma
la roba, devo dire, molto + bella anche se di artigianato locale ho visto esattam zero, più che
altro sono magliette griffate, borse, orologi, scarpe e simili, ma + carine che a Bkk – o forse
quelle di Bkk le ho viste troppe volte!
17/01/04 KUALA LUMPUR
2° e ultimo gg a Kuala Lumpur, domani vado a Taman Negara e spero di non rimanere
bloccata da qualche parte tra TN e Singapore causa Chinese New Year…anyway, Petronas
Towers e oggi sono salita sullo skybridge dopo aver fatto la coda per i biglietti (che sono
gratis), il panorama dalla KL Tower era meglio (niente torri ai lati che occupano la visuale) ma
le Petronas sono veram belle! Poi sono andata in pullman alle Batu Caves, carine ma esattam
uguali alla Perfume Pagoda vicino ad Hanoi: scalini, grotta, altari con statue, unica differenza
che qua c’erano le scimmie e in Vietnam no, e che là si arriva in barca e qua in pullman. Giro
per il mercato di ieri da cui sono uscita con 2 magliette assolutam tarocche (prezzo di
partenza: RM 35 x 1; prezzo finale: RM 20 x 2), e adesso ho visto tutto quello che c’era da
vedere, non ho voglia di buttarmi nella caldazza e domani devo svegliarmi alle 6.30 quindi mi
parcheggio qua in ostello. Dovrò anche scrivere l’articolo prima o poi…
18/01/04 TAMAN NEGARA
Levataccia alle 6 per prendere il pullmino per Taman Negara, dove ho incrociato due olandesi
molto simpatici che erano nella mia stessa gh alle Cameron Highlands, Erika e Wouter. Il
viaggio è passato veloce tra chiacchiere con gli olandesi, sosta-pranzo e poi 3 ore di barca per
arrivare all’ingresso del parco. Ci siamo sistemati, con un altro olandese, Arjen, tutti e 4 in una
stanza in una specie di ostello-chalet sull’altra riva del fiume (much cheaper-13 RM invece di
50!) e abbiamo passato la serata in un rist galleggiante tra cena, chiacchiere, shakes e un
filmino sul parco di abb pessima qualità.
19/01/04 TAMAN NEGARA
Dormitona e poi 4 ore di trekking con Erika e Wouter. X 50 sen abbiamo attraversato il fiume
in barca fino al parco, il resort che c’è all’ingresso è veram figo ma del resto l’ostello costa 4
volte tanto…Abbiamo fatto 4 ore di passeggiata molto bella in mezzo alla giungla, prima sulla
canopy walkway, un ponte di corde sospeso a 30 m di altezza per vedere la giungla dall’alto,
poi sul Bukit Teresik per un bel panorama sulla giungla, e poi ritorno dall’altro lato. Gran bel
giro e abb easy, anche se ogni tanto il sentiero da prendere ci lasciava qualche dubbio, non è
facile orientarsi quando intorno ci sono solo alberi…
Siamo tornati super-sudati e dopo doccia e cambio di vestiti molto necessario la giornata è
passata easy tra pranzo merenda e cena tra i vari floating restaurants, Internet che incredibilm
c’è anche nella giungla, e chiacchiere varie con Erika e Wouter. Non so ancora cosa farò
domani, forse il trek di 2 gg visto che pare ci siano 5 persone che si sono iscritte, o un altro
giro, o prendo la barca e il gg dopo il bus per Melaka per il capodanno cinese…si vedrà!
20/01/04 KUALA LUMPUR
Dunque, è finita che non ho fatto nessuna delle 3 cose, ma ho preso la barca e poi il pullman
per KL con Erika e Wouter, e un po’ di altra gente incrociata in giro per il parco in qs gg. La
giungla l’ho vista (e magari mi sarei dovuta fermare un po’ di + alle Cameron Highlands,
soprattutto vista la presenza di personaggi interessanti!), le zanzare assassine le ho incontrare
tutte, e il capodanno cinese a Melaka potrebbe essere carino, senza contare il fatto che una
notte a KL in attesa del pullman è sicuram meglio di una notte per lo stesso motivo nella
ridente Jerantut! Dopo aver scaricato i bagagli, Erika e Wouter sono andati alla KL Tower, io a
fare il bigl per il pullman e poi su ICQ e a scrivere l’articolo, e ora sono in partenza per qualche
drink all’Hotel Coliseum, alla faccia della birra di Taman Negara (no beer a Kuala Tahan, 16
RM/can nel resort!). // L’Hotel Coliseum era chiuso per il capodanno cinese, è finita con una
serata molto bella in un pub vicino al Central Market e poi uno degli streetside restaurants a
Chinatown, discorsi molto interessanti e many, many beers!
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21/01/04 MELAKA
Dopo le many beers ho dormito come un sasso senza neanche sentire il mio compagno di dorm
che entrava in stanza, e dopo un duro risveglio 2 ore e ½ di pullman per Melaka, dove in
mezzo a una calura atroce (del resto ormai l’equatore è a 2 passi) e a serrande abbassate
dappertutto causa chinese new year mi sono fatta una mezz’ora di scarpinata fino alla gh, che
devo dire mi piace molto, Traveller’s Lodge, con dei tipi stra-gentili che mi hanno
accompagnata a fare il tour della gh, e poi ho passato il pom tra bucato e Internet prima di
ribeccare Erika e Wouter per cena…bello ‘sto posto, c’è qlcs di portoghese nell’aria e anche qlcs
di olandese (pure un mulino a vento!), e dopo cena siamo andati a fare un giro per Chinatown
illuminata a vedere cosa succedeva per Capodanno (struscio generale e un palco-karaoke),
finchè con altre due tedesche che loro avevano incontrato nelle Cameron Highlands siamo finiti
in un pub che era un po’ il centro della festa (c’era pure un gruppo di gente fuori che ci
guardava stile pubblico), con un tipo che cantava vecchie canzoni rock, e un terzetto di
canadesi che facevano abb bordello e con un piano abb accurato si sono seduti ognuno vicino a
una delle 3 ragazze libere – ci ho rimediato un n° di tel non richiesto e addirittura un invito allo
zoo per domani!
22/01/04 MELAKA
Il mio compagno di stanza (i dorm erano pieni quindi ho avuto una twin con roommate a
sopresa), credo un tipo coreano, dormiva quando sono tornata e se ne è andato mentre ero
ancora in fase pre-risveglio…il nuovo compagno di stanza, arrivato nel pom, è un ragazzo
irlandese che è qua con un amico che credo stia nel dorm, simpatici tutti e 2! Inizio giornata su
Internet (mi sono accorta che avevo scritto l’articolo di 5400 caratteri anziché 4400, brava
Manu!), e poi giornata di musei, oggi faceva un po’ meno caldo grazie a delle nuvole molto
apprezzate e le strade erano piene di gente (immagino che oggi sia vacanza se ieri era
Capodanno), in giro a piedi o su qs risciò spettacolari pieni di fiori, decorazioni e lucine stile
supercar. Sono salita sulla chiesa in rovina e in cima alla collina, e poi sono andata alla
Stadthuys (mi hanno pure placcata i testimoni di geova!) dove mi hanno dato un biglietto per
ben 5 musei, belli quello con la storia di Melaka e quello etnografico (compresa ricostruzione di
dutch bakery con stampo per i waffles!), niente di che gli altri 3 (l’ex parlamento dove
spiegano la forma di governo compresa ricostruzione di cabina elettorale!). Poi il palazzo del
governatore e il museo di letteratura, però gli edifici erano veram belli, tutti in stile
europeo…Dopo pranzo sono andata al People’s Museum, piano terra con foto sull’economia
locale (fantastica la foto di un tipo che fa il test di gravidanza a una pecora!), poi una bella
mostra di aquiloni (che qua in Malesia sono famosi), e poi qs esposizione sulla bellezza e tutte
le varie tecniche abb traumatiche per ottenerla nei vari paesi e nella varie epoche, da fasciarsi
i piedi a deformare la testa, da infilarsi bastoncini nel naso a spaccarsi i denti, alle cose più
normali tipo corsetti e tatuaggi…beh, particolare! Ho fatto sviluppare le foto e la macchina
sembra a posto anche se quelle della Cambogia sono tutte mezze bruciate, non so perché ma
dopo sono tutte perfette quindi boh! Ho ribeccato Erika e Wouter al Discovery Cafè e poco
dopo si è unito al tavolo un paracadutista del Borneo ubriaco che mentre ci offriva birre ci
raccontava che vuole fare il giro del mondo in kayak (prima era il giro del Borneo, poi è
diventato del mondo) e ci ha invitato a visitare il cimitero di guerra della sua caserma…credo
che non ci andremo! Sfuggiti al paracadutista abbiamo riincontrato le due ragazze tedesche di
ieri in un rist e ci siamo aggregati per cena…mi piace qs posto!//Pensavo di andare a nanna
alle 10 e mezza e invece no…ho chiacchierato con i 2 irlandesi fino all’1, poi sono uscita dalla
stanza e ho incontroato una ragazza di Pavia che fa la local rep per un tour operator e ci siamo
messe a chiacchierare fino alle 2…
23/01/04 MELAKA
Dunque dunque, mattina adedicata a Chinatown che devo dire mi è piaciuta veram tanto! C’è
di tutto: negozi di artigianato e antiquariato, botteghe di artisti (tra cui la fantastica Orangutan
House di un artista chiamato Charles Cham – www.charlescham.com che è diventata il modello
per la mia futura casa: muri in cemento grezzo gialli o rossi, mobili stile giardino, quadri
colorati appesi al muro, e frasi dipinte sul muro – bello!), templi (tra cui uno dove di fianco alle
offerte sull’altare potevi anche comprare i bigl della lotteria), una moschea, le lanterne rosse
del chinese new year, e una specie di gelataio dove ho mangiato la porcata del secolo: fondo di
mais, fagioli rossi, noodles verdi, arachidi e frutta, con sopra ghiaccio tritato, con sopra yogurt,
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latte condensato e caramello – incredibile, ma era buono! Tappa al Discovery Cafè a sfogliare
la guida della NZ (flying kiwi o non flying kiwi qs è il dilemma), e poi dopo aver incontrato una
ragazza indonesiana mentre ero su una panchina ad aspettare l’apertura dei musei (in pausaFriday prayers) l’ho portata con me nella riproduzione del palazzo del sultano, e poi in teoria
torno in gh a svaccare, in pratica riparto per la bus station quando mi dicono che per
Singapore domenica è tutto pieno – alla fine ho trovato solo un bigl per Johor Bahru lun matt,
chissà il casino dopo 1 sett di vacanza per capodanno…speriamo in bene! Alla bus station ho
incontrato le due tedesche che mi hanno regalato un tubetto di liquido da bucato! Danke
schon!
Cena con Erika e Wouter in un caffè qua vicino con citazioni varie scritte sul muro, e con un
interessante formato di birra, la tower (credo 1 pinta e ½), chiacchiere con l’irlandese e ora
nanna!
24/01/04 MELAKA
Ottimo inizio di giornata, avevo promesso all’irlandese che ci saremmo salutati al mattino ma
non l’ho sentito uscire, e mi ha lasciato un biglietto per salutarmi…che carino!! Poi vado a
leggere la mail e scopro che Palle e Thomas oggi arrivano a Singapore!! (poi vanno in
Indonesia, credo arrivino con l’aereo perché 1 sett fa erano a Chiang Mai!). Spero veram di
riuscire ad incontrarci, sarebbe il modo più bello per salutare l’Asia…fingers crossed!
Di ottimo umore parto per la lunga scarpinata verso Portuguese Square e St John’s Fort, niente
di che, poi Maritime Museum, carino, e poi un paio d’ore a leggere guidebooks in ostello. Per
cena Erika e Wouter erano stati invitati dal proprietario della gh che era tornato da non so
dove, insieme agli altri ospiti della gh. Mi sono aggregata anch’io, per un’ottima cena a base di
stuzzichini vari, da strisce di bacon arrotolate intorno a uova sode, cubetti di formaggio
(sottolineo formaggio! Non laughing cow!), fruitcake stile panettone, un sacco di cose
accompagnate da chiacchiere con un simpatico gruppo di backpackers!
25/01/04 MELAKA
Giornata all’insegna del kazzeggio: prima una litigata col negozio di foto che 2 gg fa doveva
darmi 2 rullini gratis e non me li ha dati (ed è finita che dopo ½ h di discussione col superboss
mi ha praticam buttata fuori dal negozio, e senza rullini), poi su Internet e per il resto a
leggere la LP dell’Australia, era ora ma adesso ho un itinerario a prova di bomba! Cena con
Erika e Wouter al Discovery Cafè, poi si è aggregata una coppia di inglesi della loro gh, e
domani levataccia, fingers crossed per i vari pullman e poi rivedo i miei piccoli danesi!!
26/01/04 SINGAPORE
Levataccia alle 6.30, taxi per la bus station condiviso con altre 3 persone dell’ostello, e poi in
pullman vs Johor Bahru, per fortuna la situazione-traffico era tranquilla nonostante fosse il 1°
gg di lavoro dopo una lunga vacanza…A JB acchiappo il SIN-JB express, che passa a ripetizione
tra i vari posti di frontiera lungo la causeway, e in pratica ogni volta che si scende per una o
per l’altra immigration si sale sempre su un pullman diverso. L’immigration di Singapore è
dentro a un edificio spaziale, sembra di prendere l’aereo tra bagagli ai raggi x e metal
detector.
L’Inn Crowd è veram figo, molto stile Ikea, e l’edificio dove sto io è aperto da 3 sett, profuma
ancora tutto di nuovo…e i miei vicini di letto a castello sono Thomas e Palle! Mentre li
aspettavo sono andata a fare un giro nei dintorni, casualm l’ostello è vicino a Sim Lim Square,
un centro commerciale famoso per l’elettronica, e ho deciso di comprare una macchina foto
così non ho + lo sclero delle foto bruciate e poi costava veram poco – una Fujii con zoom a
125, flash zoomante e anti-occhi rossi, telecomando che non so bene a cosa serva, tutto qs a
162 S$ (75 euro), prezzo di partenza 205!
Poi sono tornata in ostello e dopo un po’ sono arrivati Thomas e Palle…che bello rivederli!!
Saluti, abbracci e poi siamo partiti per un giretto nella zona, cena e poi allo zoo per il night
safari…figo! Prima giro con una specie di trenino con commento su quello che c’era di fianco,
poi uno show con un po’ di animali del parco e poi in giro per la walking trails del parco. È fatto
veram bene, senza gabbie, con un sacco di spazio e tutti gli ambienti ricreati bene, e gli
animali hanno l’aria di stare veram bene (tra l’altro sono tutti adottati da qualche ditta, tipo la
tigre…adopted by Tiger Balm!).
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E poi a sbevazzare in ostello, sono veram capottata di sonno ma è l’ultima sera che passo con i
danesi quindi vedo di resistere ancora un po’!
27/01/04 SINGAPORE
Ultimo gg in Asia, e tra poco per la 1° volta attraverserò l’equatore…figo!
Colazione in ostello stile cook-your-own, tutti alle prese con uova da friggere e pane da tostare
nella mega-cucina comune…veram bello qs ostello, lo metto al 2° posto dopo il Suk11 visto che
il Suk11 è sempre il Suk11…ma è decisam una figata di posto e tornerei volentieri a Singapore
anche solo per kazzeggiare un po’ in ostello!
Giro per la città in mezzo a pioggia a intermittenza (da non pioggia a pioggerella a diluvio e poi
via da capo), quello che ho visto mi è piaciuto molto devo dire!
Raffles Hotel per cominciare, poi in giro per il Colonial District, Orchard Road, e la Chinatown +
fighetta che abbia mai visto, tutta casette colorate e locali trendy, un bellissimo lungofiume e
un fantastico centro commerciale (Far East Centre) troppo bello, vecchie shophouses con
mattoni a vista e finestre colorate alternate a vetro e acciaio con dentro tavolini di bar e
fontane…Tornata in ostello ho passato un paio d’ore a guardare le foto di Palle e kazzeggiare, e
poi sono andata con loro in aeroporto, visto che tanto pioveva quindi kazzeggiare in ostello o in
aeroporto, almeno c’erano loro! Partiti Palle e Thomas (ennesimi abbracci e saluti, la prox volta
che li vedo sarà in Europa, visto che dopo 1 mese a Bali e dintorni tornano a casa…buon
viaggio little danes!!) mi sono esplorata l’aeroporto (tra le varie facilities: gratis Internet, XBox e curiosi strumenti dove infilare i cellulari a caricare, e poi giardini e addirittura una
piscina!) poi sono arrivati Erika e Wouter, e dopo un acquisto massiccio di 750 sigarette dutyfree da parte di Wouter (con le carte di imbarco di tutti e 3) e aggiornamenti reciproci sugli
eventi degli ultimi 2 gg ora ci stiamo imbarcando…bye bye Asia…
//Eh beh, qs la devo scrivere! Arrivata all’imbarco, mi ritirano la carta d’imbarco e mi dicono di
aspettare…che succede? Succede che mi rifilano un biglietto di business class!! Non so bene
come e perché visto che non ho chiesto niente e non ho molto il look da business class, cmq
nessun problema!! Si comincia con la precedenza all’imbarco, un mega-sedile con 12 pulsanti
per regolare la posizione, un mini-beauty strafigo pieno di prodotti L’Occitane (crema viso,
crema mani, crema gambe, burro cacao, salviettine e poi spazz, dent, calze, tappi x orecchie,
mascherina, lima per unghie e mentine!) e un bicchiere di champagne per accompagnare il
decollo! E poi arriva la cena: tovaglia vera, piatti posate e bicchieri veri, vini australiani, un
inizio a base di insalata, un trancio di salmone con verdure, formaggi misti con frutta secca,
cioccolatini, caffè e Baileys…che vuoi di +! Peccato che il volo duri solo 5 ore…
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