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Rifondato da Dario Nistri Direttore Martina Onori APRILE 2005 ANNO V NUMERO III La privatizzazione dell’Acqua, Arkan, Cruciverba, indovinelli e...TUTTI A ZAPPARE CON DEGENERATIONE!! Pagina 2 Aprile2005 DeGeneratione EDITORIAL di Martina Onori ATTUALITÀ Teorie Campate in Aria I Pokemon? Un complotto giudaico-massonico! Se qualcuno vi dicesse che i Pokémon – quei mostriciattoli giapponesi che si vedevano alla tv – sono strumenti di un complotto giudaicomassonico per far diventare atei o ebrei i bambini pensereste a uno scherzo. C’è chi lo pensa, o lo ha pensato sul serio: Non qualche frangia di burloni ma il governo dell’Arabia Saudita aveva vietato i Pokémon nel 2001. Ora una lunga fatwa dello shaykh Yusuf alQaradawi, datata 30 dicembre 2003 e disponibile anche in inglese, ci dà, per così dire, le motivazioni della sentenza saudita del 2001. Al quanto pare, sono condannati anzitutto perché – come sa ogni bambino italiano – “si evolvono”, cioè in determinate condizioni si trasformano in un personaggio con maggiori poteri. Attraverso questo espediente, assicura al-Qaradawi, “si instilla nelle giovani menti la teoria di Darwin”, tanto più che i personaggi lottano “in battaglie dove sopravvive chi si adatta meglio all’ambiente: un altro dei dogmi di Darwin”. Inoltre, il Corano vieta la rappresentazione di animali immaginari. I Pokémon sono anche protagonisti di un gioco di carte, e questi giochi sono vietati dalla legge islamica come “residuati della barbarie pre-islamica”. Sembrerebbe perfino che il predicatore abbia provato a giocare, perché lamenta che le regole sono “ingiuste” e non sempre vince il migliore. Ma il peggio sta altrove. Nei Pokémon si vedono ogni tanto “simboli il cui significato è ben noto a chi li diffonde, come la stella a sei punte, un emblema che ha a che fare con i sionisti e con i massoni e che è diventato il simbolo del canceroso e usurpatore Stato di Israele. Ci sono anche altri segni, come i triangoli, che fanno chiaro riferimento ai massoni, e simboli dell’ateismo e della religione giapponese”. “Nel lungo periodo” questi simboli non possono che traviare i bambini musulmani, ed è questo il loro scopo. È perfino possibile che certe frasi giapponesi dette velocemente nei cartoni animati significhino “Sono un ebreo” o “Diventa ACQUA: IL PREZZO DELLA VITA 4 DI VLADISLAV GAVRYUSEV LE ULTIME LACRIME DELL’IPOCRISIA 7 DI GIANLUCA FIORINDI ARKAN, LE TIGRI 8 DI FIONS MUSICA MANOWAR 15 DI AL DJ LAST-EGO 16 DI FILIPPO ROCCHI SATIRA&VARIE SOGNO O REALTÀ’? COMUNQUE RIDERE.... 17 CHE COSA FARÒ DA GRANDE? 19 DI GIULIA CAVALLINI CORSO DI CUCINA MALESE 20 DI PICCETTINO L’UNIVERSO COME MATRIX, UN’ILLUSIONE 22 DI DOC DR GLI INDOVINELLI DELL’ALCE 23 Aprile2005 QUANDO? DeGeneratione Pagina 3 DOVE? PERCHÉ Ritrovo al piazzale di Trespiano Esperienza irripetibile: si ha la possibilità di piantare 100 querce sul Monte Morello (chiaramente non a testa); è richiesta grande partecipazione. 23 Aprile Ore 10.00 Mandela Forum Spettacolo “Sogni”; regia di Manu Lalli 23 Aprile Ore 21.00 Teatro di Rifredi Spettacolo “Sonno” 20 e 21 Maggio Ore 21.00 Teatro Verdi Spettacolo “Medea”, ovvero il prodotto del laboratorio teatrale della nostra scuola i cui proventi andranno ad Emergency 16 Aprile Ore 14.00 LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DEI CAMBIAMENTI DELL’ULTIMA ORA, DI QUALSIASI GENERE SIANO O capitano, mio capitano Il mio amico aprì il cassetto del comodino di sua moglie e ne estrasse un pacchetto avvolto in una pezza di seta. “Qui dentro – disse – conservava le sue scarpette preferite”. Gettò la pezza che lo avvolgeva e ne osservò con attenzione il contenuto. “Le comprò poco dopo che ci sposammo, una decina di anni fa.” “Non le usò mai: le conservava – ripeteva sempre –per un’occasione speciale.” “Bene. Credo che questa sia l’occasione giusta”. Si avvicinò al letto e posò le scarpette vicino alle altre cose che avrebbe portato alle pompe funebri. Sua moglie era appena morta. Girandosi verso di me disse: “Non conservare niente per un’occasione speciale. Ogni giorno che vivi lo è. Penso ancora oggi, dopo tanti anni, a queste parole ed a come hanno cambiato la mia vita. Da quel giorno le frasi <prima o poi> o <uno di questi giorni> sono scomparse dalla mia mente. Se vale la pena vederlo, ascoltarlo o farlo, perché non oggi? Capii quel giorno che le esperienze della vita, non servono per sopravvivere: Devono essere assaporate minuto per minuto. E se continuerai a ripeterti che lo farai <uno di questi giorni> ricorda che quel giorno potrebbe essere molto lontano. Dum loquimur, fugerit invida aetas: carpe diem quam minimum credula postero. Orazio (Mentre parliamo, sarà già svanito il tempo invidioso: afferra il momento, il meno possibile fiduciosa in un domani.) doc. Dr Pagina 4 Attualità Aprile2005 Acqua: il prezzo della vita di Vladislav Gavryusev Un po' di dati: • Un miliardo e cento milioni di persone, più o meno un sesto della popolazione mondiale, non hanno accesso ad acqua sicura e 2 miliardi e 400 milioni, ossia il 40 per cento della popolazione del pianeta, non dispongono di impianti igienici adeguati. • Ogni giorno, circa 6.000 bambini muoiono per malattie causate da acqua inquinata, da impianti sanitari e da livelli di igiene inadeguati – come se 20 jumbo jet si schiantassero ogni giorno. • Si stima che acqua non potabile e impianti igienici inadeguati siano all’origine dell’80 per cento di tutte le malattie presenti nel mondo in via di sviluppo. • Donne e bambine tendono a soffrire maggiormente a causa della mancanza di impianti igienici. • Lo sciacquone della toilette in un paese occidentale impiega una quantità d’acqua equivalente a quella che, nel mondo in via di sviluppo, una persona media impiega per lavare, bere, pulire e cucinare nell’arco di un’intera giornata. • Nel corso del secolo scorso l’uso dell’acqua è aumentato del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione. Il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia meridionale soffrono di carenze idriche croniche. • Nei Paesi in via di sviluppo fino al 90 per cento delle acque reflue viene scaricato senza subire alcun genere di trattamento. • Il pompaggio intensivo delle acque freatiche per ricavare acqua da bere e per l’irrigazione ha fatto sì che in numerose regioni i livelli dell’acqua siano diminuiti di decine di metri, costringendo le persone a bere acqua di qualità scadente. • Nei Paesi in via di sviluppo le perdite di acqua causate da dispersioni, allacci illegali e sprechi ammontano a circa il 50 per cento dell’acqua da bere e al 60 per cento dell’acqua irrigua. • Nel corso degli anni ’90 le inondazioni hanno interessato più del 75 per cento di tutte le persone colpite da disastri naturali, causando più del 33 per cento del totale dei costi stimati per i disastri naturali. “Nessuna singola misura riuscirà a far di più per diminuire le malattie e salvare vite nel mondo in via di sviluppo che il rendere accessibile a tutti acqua sicura ed impianti igienici adeguati.” - Kofi Annan, Segretario Generale ONU - Rapporto del Millennio Oggi, secondo le stime dell'ONU, un miliardo e 100 milioni di persone (il 17% dell'intera umanità, inclusi 400 milioni di bambini) non hanno accesso all'acqua potabile, più di un milione e ottocentomila morti di diarrea e malattie dovute ad acqua infetta ogni anno secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Gli sprechi del Nord sviluppato e i tentativi di privatizzazione delle fonti in atto, le multinazionali che vorrebbero sfruttare l'acqua di fiumi e laghi hanno provocato questa situazione insostenibile. Tale stato di cose è inaccettabile, visto che senz'acqua non si può vivere, e questo problema è sempre più spesso messo in evidenza pubblicamente. Nel 1998 a Lisbona Organizzazioni non governative hanno redatto il "Manifesto dell'acqua", sostenendo che essa non è un bene economico ma un bene vitale patrimoniale comune mondiale e che bisogna stipulare un contratto mondiale dell'acqua, con due principali finalità: 1) assicurare l'accesso per ogni essere e comunità umana, che dev'essere riconosciuto come diritto politico, economico e sociale fondamentale individuale e collettivo inalienabile; 2) assicurare la gestione solidale e sostenibile integrata dell'acqua. Pochi giorni fa, nella settimana dal 17 al 20 marzo si è tenuto a Ginevra il secondo Forum alternativo mondiale dell’acqua. L'obiettivo del Forum è stato: approvare dei piani di azione per la creazione di un servizio pubblico mondiale dell’acqua e in particolare “sviluppare e promuovere delle istituzioni e delle politiche Aprile2005 pubbliche che permettano finalmente l’accesso all’acqua potabile per tutti gli esseri viventi, ed una gestione democratica, solidale e sostenibile dell’acqua”. Il programma completo è disponibile sul sito www.fame2005.org L'ONU ha iniziato a farsi promotore di molte iniziative volte a sensibilizzare sia i governi che i cittadini, stabilendo nel 1993 che il 22 Marzo diventasse la Giornata Mondiale dell'Acqua. Nella dichiarazione degli obiettivi del millennio, si legge al punto 7 ”Assicurare la sostenibilità ambientale – Integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche e nei programmi governativi; invertire la tendenza alla perdita delle risorse ambientali; ridurre di metà la percentuale di persone senza accesso ad acqua potabile”. Quest’anno, la giornata dell'acqua assume delle caratteristiche ancor più importanti: il 22 marzo 2005 darà inizio al secondo decennio internazionale d’azione “Acqua fonte di vita” (2005/2015) (il primo è stato nel 1981/1990). L'obiettivo scelto per le azioni dei prossimi 10 anni sarà far riconoscere da parte della comunità internazionale l'accesso all'acqua come un diritto inalienabile e imprescrittibile. Le difficoltà della messa in pratica di questo obiettivo è costituita dallo scontro con le pressioni delle multinazionali finalizzate ad affermare la privatizzazione e l'affidamento al libero mercato della gestione della risorsa idrica, ed anche dalla necessità di convincere gli stati e i parlamenti della necessità di cambiare o introdurre nuove leggi. Comunque verranno anche condotte molte iniziative volte a migliorare la situazione sul luogo, come costruire pozzi ed acquedotti nelle Attualità zone prive dell'Africa. Ma come mai è sorto tale problema? Apparentemente la superficie nostro pianeta è composta per il 60% di acqua, ma solo la minima parte è potabile. Ed essa non è ugualmente accessibile e disponibile (basta pensare alle grandi zone desertiche o alla differenza fra la pianura padana e la Sicilia). Questo fatto non era un grande problema qualche decina di anni fa, ma lo sviluppo dell'uomo e la crescita della popolazione hanno mutato radicalmente lo scenario: le enormi città e l'inquinamento dei fiumi hanno impedito l'accesso libero all'acqua, che quindi ha dovuto essere portata o da acquedotti(come già facevano i romani) o imbottigliata presso sorgenti pulite e sane e trasportata nei negozi. Quest'ultima possibilità ha creato un nuovo mercato per le aziende, che da subito ha promesso enormi profitti, in quanto l'acqua in bottiglia costa centinaia di volte di più di quella proveniente dal rubinetto. Bisogna sottolineare come la parte sviluppata del mondo consumi da sola il 90% dell'acqua prelevata di cui il 70% è destinato all'agricoltura, il 20% è utilizzato per uso industriale e il 10% per uso domestico, solo l'1% per bere. Un mercato veramente enorme che spinge le multinazionali a premere sui governi affinché permettano la privatizzazione delle fonti idriche. A testimonianza di questo fatto al 2° Forum Mondiale dell'Acqua tenutosi all'Aja dal 17 al 22 marzo 2000, nonostante l'opinione largamente diffusa fra i 4.600 partecipanti favorevole al riconoscimento dell'accesso all'acqua per tutti come un diritto umano e sociale imprescrittibile, i rappresentanti governativi di più di 130 Stati hanno adottato una Pagina 5 Dichiarazione ministeriale nella quale non fanno alcun riferimento al principio del "diritto umano" (eh sì, noi tutti abbiamo diritto alla vita e perciò sarebbe giusto avercelo anche per quelle cose che ci permettono di vivere!) ma affermano che l'accesso all'acqua per tutti deve essere considerato soltanto come un "bisogno vitale". Inoltre, in coerenza con tale affermazione, hanno sostenuto che per assicurare una gestione "efficace" dell'acqua in tutto il mondo questa deve essere considerata non soltanto come bene sociale, ma principalmente come un "bene economico", il cui valore deve essere determinato sulla base del "giusto prezzo", fissato dal mercato nell'ambito della libera concorrenza internazionale, secondo il principio del recupero del costo totale e secondo la considerazione che un'azienda riesca a regolare meglio dello stato la fornitura (leggi efficienza –> ma se ti chiude i rubinetti perché non hai soldi per pagare che fai? muori di sete?). Proprio così, bene economico, non solo necessità vitale, e quindi cosa su cui si può guadagnare senza rimorsi, senza pensare che in Africa muoiono bambini perché non hanno da bere niente altro che acqua infetta distante ore di cammino! Bene inoltre perché non possiamo più andare al fiume e bere, è inquinato, le falde vicine sono incanalate in tubature che vanno chi sa dove, ma dobbiamo rivolgerci ad un fornitore di “servizi” come l'acquedotto (si spera di proprietà comunale) o la multinazionale che ha imbottigliato l'acqua. A proposito, quali sono queste multinazionali? La seconda risoluzione presentata al Forum alternativo mondiale dell’acqua dalla Pagina 6 Attualità Aprile2005 delegazione della Bolivia ha chiesto il sostegno in vista della costituzione di un Tribunale per giudicare i comportamenti condannabili delle imprese private che si appropriano del “bene acqua” ed in particolare l'Assemblea ha denunciato in particolare il comportamento delle seguenti imprese: Suez-Ondéo, Véolia, Nestlé (coinvolta anche nello scandalo del latte in polvere), Abengoa e Bechtel. Colpevoli sono anche alcune Agenzie Governative di cooperazione governativa come la GTZ (Germania), che promuove ed esercita pressione sui governi dei paesi in via di sviluppo affinché adottino delle modalità di “gestione privata” dell'acqua”. Queste industrie sono presenti in quasi tutti i paesi del mondo e impongono i loro prodotti con metodi che talvolta non possono essere chiamati leciti e corretti, il più banale dei quali è l'inganno dell'acquirente con la promessa di acque miracolose, ma carissime, come quella trovata di qualche tempo fa dell'acqua purissima proveniente dagli iceberg. Insomma, concludendo, non si può fare a meno dell'acqua, che non è un bene che si può scegliere di consumare o meno, ma una necessità vitale. Tutto questo viene ignorato e come si è fatto per il petrolio, che è servito per arricchire le grandi multinazionali e gli sceicchi, lasciando in miseria gran parte della popolazione dei paesi produttori, così ora si vuole fare pure per l'acqua, “l'oro blu” del nuovo millennio. Riflettiamo insieme. Riporto qui una parte di un articolo che sintetizza in breve le iniziative prese per risolvere il problema dell'acqua: Che cosa deve essere fatto? Per spronare all’azione e guidare il cammino sono stati fissati numerosi importanti obiettivi. I leader mondiali riunitisi in occasione del Vertice del Millennio delle Nazioni Unite hanno concordato di dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone che non dispone di accesso all’acqua sicura da bere. In occasione del Vertice di Johannesburg del 2002, inoltre, essi hanno riaffermato tale impegno e aggiunto un ulteriore obiettivo, quello di dimezzare entro il medesimo anno la percentuale di persone che non ha accesso agli impianti igienici di base. Essi hanno inoltre concordato di sviluppare, entro il 2005, piani nazionali di gestione e rendimento idrici. Raggiungere questi obiettivi rappresenta uno sforzo enorme, che richiede risorse ingenti e un’azione coordinata, non soltanto da parte dei governi ma anche da parte delle persone che fanno uso dell’acqua e di quanti investono su questa risorsa preziosa, specialmente a livello nazionale. Le iniziative necessarie comprendono: • Modificare i comportamenti nell’impiego dell’acqua e per quanto riguarda l’igiene; • Mobilitare le risorse e la partecipazione delle comunità, in particolare dei gruppi femminili; • Stabilire degli obiettivi e dei piani nazionali per generare investimenti; • Realizzare delle politiche e dei quadri normativi per la gestione delle acque che prendano in considerazione tanto le esigenze della sanità pubblica quanto quelle degli ecosistemi; • Creare delle partnership fra le imprese private, i donatori bilaterali, le agenzie per lo sviluppo, le banche, la società civile e le comunità locali. Ci sono notizie incoraggianti. A Johannesburg, per esempio, sono state annunciate da governi, agenzie internazionali e banche, da organizzazioni non governative e dal settore privato più di venti iniziative di collaborazione sull’acqua e sugli impianti igienici — che impegneranno risorse superiori al miliardo di dollari. Adesso è importante mantenere l’attuale slancio, in modo da raggiungere gli obiettivi e fare uso migliore delle risorse idriche. indirizzi dove trovare altre informazioni: http://www.unesco.org/water/ http://www.un.org/esa/sustdev/documents/docs.htm http://www.un.org/millenniumgoals/ Aprile2005 Attualità Pagina 7 Le ultime lacrime dell’ipocrisia di Gianluca Fiorindi Ed infine, dopo giorni di agonia, Terry Schiavo è morta. Per alcuni “i politici e i giudici” l’hanno uccisa, per altri il collasso che nel 1990 la lasciò in stato vegetativo, e che ora ha solo finito il suo corso naturale. Ed ancora una volta, pronta ad immolare vittime sull’altare del consenso, la politica del vincente non si è fatta sfuggire l’occasione di supportare e cavalcare come un’onda di piena “l’opinione pubblica”, l’occasione di sfoggiare croci e principi cristiani, religione che, come ormai chiaro, viene usata, indebitamente e vergognosamente, più per portare sofferenze che per alleviarle. Ribadendo il principio per cui “L’essenza della civiltà è che il forte ha il dovere di proteggere il debole”, e per cui per forte si intende chi è in grado di imporsi e nuocere ad un altro debole al momento sguarnito di padrino, il presidente Bush si è sentito in dovere di proteggere la vita,una posizione decisamente imbarazzante ed equivoca per un uomo che vietò di esporre le bare dei caduti ( per il profondo amore che ha per la vita), che mentre migliaia di ragazzi in perfetta salute e nel pieno della vita morivano, contaminando l’oro nero con il loro sangue, cavalcava sereno nel Texas,che ha ordinato una guerra imperialista non avendo nemmeno la decenza di combattere in prima linea, essendo i suoi gli interessi in gioco, aumentando il bottino di guerra anche il suo patrimonio, rafforzando la vittoria la sua posizione. Dopo infatti aver firmato una legge ad hoc per Terry, che però non ha avuto i risultati sperati, è tornato di Ed infine, dopo giorni di agonia, Terry Schiavo è morta. Per alcuni “i politici e i giudici” l’hanno uccisa, per altri il collasso che nel 1990 la lasciò in stato vegetativo, e che ora ha solo finito il suo corso naturale. Ed ancora una volta, pronta ad immolare vittime sull’altare del consenso, la politica del vincente non si è fatta sfuggire l’occasione di supportare e cavalcare come un’onda di piena “l’opinione pubblica”, l’occasione di sfoggiare croci e principi cristiani, religione che, come ormai chiaro, viene usata, indebitamente e vergognosamente, più per portare sofferenze che per alleviarle. Ribadendo il principio per cui “L’essenza della civiltà è che il forte ha il dovere di proteggere il debole”, e per cui per forte si intende chi è in grado di imporsi e nuocere ad un altro debole al momento sguarnito di padrino, il presidente Bush si è sentito in dovere di proteggere la vita,una posizione decisamente imbarazzante ed equivoca per un uomo che vietò di esporre le bare dei caduti ( per il profondo amore che ha per la vita), che mentre migliaia di ragazzi in perfetta salute e nel pieno della vita morivano, contaminando l’oro nero con il loro sangue, cavalcava sereno nel Texas,che ha ordinato una guerra imperialista non avendo nemmeno la decenza di combattere in prima linea, essendo i suoi gli interessi in gioco, aumentando il bottino di guerra anche il suo patrimonio, rafforzando la vittoria la sua posizione. Dopo infatti aver firmato una legge ad hoc per Terry, che però non ha avuto i risultati sperati, è tornato di corsa dall’ennesima pennichella al ranch texano, per ricordare come con una battaglia persa non si perda la guerra, anche se a centinaia di chilometri le battaglie perse stanno diventando decine…Ed è in momenti come questi che non più ci chiediamo, ma ci rendiamo conto di come una vita valga più di una altra, di come tenere in vita una persona che da quindici anni non sta più vivendo sia più importante di far vivere un prigioniero, un condannato, o un ragazzo di vent’anni che ha avuto la sfortuna di chiamarsi “soldato” nel momento sbagliato, ma che la vita aveva ancora da viverla. E a chi osasse contestarmi che anche Terry stava trascorrendo qualcosa che si potesse ancora chiamare VITA, rispondo che non è per questo che mangiamo, dormiamo ed espelliamo ciò di cui non abbiamo bisogno, non per essere completamente bloccati, inchiodati ad un letto per anni, senza neanche la facoltà di pensare, di renderci conto della nostra situazione; senza poter vivere se non grazie all’apporto di una macchina che per noi vive, inutili esseri bionici atti solo a non far render conto la folla al capezzale che noi da troppo tempo abbiamo smesso di ridere. Penso però che a questo punto sia necessaria e indispensabile un mio chiarimento: mi sento in dovere di precisare che mai sarò contro la medicina, che mai rifiuterò di combattere fino allo stremo delle forze per una piccola fiamma di speranza, che mai preferirò veder piangere una famiglia piuttosto che vederla ancora aggrappata all’ultima speranza, ma che mai chiamerò una situazione come quella di Terry VITA, che mai accetterò di sentir parlare di “conoscenza della morte” da chi semplicemente l’ha vista negli altri, da chi rifiuta la medicina per dare la vita ma non per perdurarne una ormai priva di senso. Pagina 8 Attualità Fatta questa piccola ma quanto mai necessaria digressione, vorrei tornare ad esaminare il contesto in cui quest’indignazione per l’omicidio, se così si può osar chiamarlo, si è fatta strada: aprendo lo stesso giornale, della stessa testata e dello stesso giorno trovo notizie troppo diverse per permettermi anche solo di ascoltare l’ipocrisia di quelle bocche chiuse dalla scritta “LIFE” o di quei governatori e presidenti che imperterriti continuano a permettere a degli avvoltoi privi di ogni umanità di pagare per veder friggere un essere umano su una sedia elettrica, per quell’esclusività che è il poter assistere alla morte terribile e brutale di un assassino che forse, ironia della sorte, si scopre esser più innocente delle facce di bronzo in cravatta. Per quanto ancora dobbiamo aprire un giornale per leggervi che un altro prigioniero è stato torturato, che un altro condannato è bruciato tra lo stupore della folla, che un altro bambino ora corre su una sola gamba? E soprattutto, per quanto ancora chi sostiene questi errori si deve permettere di impartire lezioni sulla vita? Voi ipocriti, che tanto avete usato indebitamente il nome di Dio in questi giorni,chiamandolo a testimoniare una vostra verità (e non voi a testimoniare la sua), che professate che solo Lui deve decidere quando e come togliere la vita, quando siete i primi a toglierla votando per una guerra senza scusanti,a voi che fuori dall’ospedale e dal dolore bivaccate sbavandovi il trucco mi rivolgo, a voi che non avete mai chiamato Dio se non ora, che non avete mai pensato ad ascoltarlo, ma ad esser ascoltati… Siete stati accontentati: se per questa via dobbiamo discutere, una via che personalmente vedo sbarrata proprio dai vostri crocifissi usati indebitamente e nei vostri infimi interessi, allora Terry è stata semplicemente messa al giudizio di Dio, lasciata al suo volere. E Dio, se così doveva essere, ha deciso. Voi che della religione avete fatto la vostra giustificazione e maschera, non un messaggio in cui veramente credere, voi che senza saperne il vero amore vi siete fatti uomini di chiesa,voi che indebitamente avete annesso il vostro nome alla lista di chi veramente ha creduto e agito per Dio, ricordate che cosa Lui ha promesso all’uomo, quale luogo ha in serbo per chi è degno del suo splendore, quale pace eterna e magnifica ci aspetta dopo la morte. E dunque forse Terry non ha semplicemente abbandonato un letto di dolore per giacere per sempre su un letto di luce? Perché alzate il Cristo? Gesù ha promesso la resurrezione, la vita dopo la morte, la vera vita dopo questo passaggio, Aprile2005 e quindi non penso che Dio l’abbia abbandonata, ma piuttosto accolta a sé, allontanata dall’orrore di questa vita, allontanata da una situazione che niente aveva a che fare con una vita umana. Facile è per voi che fuori dall’ospedale piangevate, vi disperavate, per voi che vi siete eretti a sorella o fratello di Terry, tranquillamente andare, e con le proprie gambe ritornare dalla vostra famiglia, dalla vostra moglie che in piedi sorridendo vi accoglie… Facile per voi accusare e criticare, facile per chi ne è fuori lapidare un uomo che per amore, e solo per amore, voleva porre fine ad una sofferenza che avrebbe inevitabilmente, dolorosamente e molto lentamente portato comunque alla morte;una morte che, sicuramente, non sarebbe stata pianta da nessuno se non dalla sua famiglia, una morte che tutti gli ipocriti là fuori avrebbero letto con noncuranza tra lo sport e la politica…Una morte che non avrebbe scandalizzato nessuno, perché nessuno avrebbe notato. E’ stata eretta a simbolo, strumentalizzata, e con lei la vita, l’amore, il dolore e la croce, Dio e il suo messaggio, la sua volontà. Penso che per una volta, una sola almeno, si dovrebbe abbassare il crocifisso, girarlo e guardarlo negli occhi, per capire davvero quando invocare la carità cristiana, e soprattutto dove esercitarla e dove è ARKAN, le Tigri Il 15 gennaio del 2000 veniva assassinato in Serbia, a Belgrado, Zeljko Raznjatovic, detto Arkan (felino). Molti di voi certamente non lo conosceranno. Per la verità anch’io non ebbi modo di sapere della sua esistenza fin quando, durante il campionato della stagione 1999/00, degli ultras della Lazio(nota brava gente), esposero uno striscione durante la partita Lazio-Juve con su scritto:”ONORE ALLA TIGRE ARKAN”. All’epoca, avevo più o meno dodici anni e la cosa non mi turbò molto. Notai però, e poi compresi anche il perché, che tutto il mondo dello sport e delle istituzioni rispondeva con indignazione a questo fatto. Ma chi era Arkan, e cosa fece di tanto sconvolgente per riscuotere una così grande manifestazione di ostilità? Nato in Slovenia da genitori serbi, si arricchì molto durante la devastante guerra civile Aprile2005 jugoslava(1991-1995) tra le ex repubbliche comuniste di Serbia, Slovenia, Bosnia e Croazia. Bisogna risalire all’inizio degli anni 70 per fare la sua conoscenza. Nel 1974 infatti si segnalò per una rapina a mano armata a Milano ai danni di un ristorante. La cosa potrebbe sembrare irrilevante per un criminale, ma il bello è che proprio dal 1970 al 1974 Arkan (chiamiamolo così) fu un dirigente dei servizi segreti comunisti Jugoslavi. Le cose comunque gli andarono male e già nel 1975 finì in una prigione Olandese per un’ennesima rapina. Tornato negli anni’ 80 in Serbia, nell’assurdità della sua vita, divenne capo della sicurezza di una discoteca di Belgrado, l’”Amadeus”. Lo stesso anno divenne anche Capoultrà della tifoseria della Stella Rossa di Belgrado, entrando in amicizia con i giocatori serbi Mijhialovic e Stankovic, che attualmente giocano all’ Inter, ma che allora giocavano alla Lazio. Questa breve parentesi onesta venne immediatamente interrotta da un suo arresto per traffico di armi, per il quale scontò qualche mese di carcere in Croazia (1990). Già nel 1991 era libero ed era tornato in Serbia dove gli fu affidato il Centro per la Formazione Militare del Ministero per gli Affari Interni serbo. Ruolo datogli grazie alla sua strettissima amicizia con il criminale di guerra, ed allora Presidente serbo, Slobodan Milosevic. Ma la guerra incombeva. Il 25 giugno 1991 Slovenia e Croazia si separarono dalla Federazione Jugoslava e la Serbia mosse guerra ad entrambe. La Slovenia per Attualità fortuna, in parte protetta anche dall’Austria, si levò immediatamente dal conflitto. La Croazia vi rimase invischiata. Con essa poi fu il turno della Bosnia - Erzegovina nel marzo dello stesso anno. Cominciarono massacri, persecuzioni e violenze in tutti questi stati. Il motivo era semplice nella sua assurdità: proteggere ovunque e comunque le minoranze Serbe nei territori jugoslavi. Ed è proprio a partire dall’autunno del 1991, che Arkan si attivò per avere un ruolo rilevante nella guerra. Cominciò infatti, in modo illegale ma protetto dalle corrotte autorità serbe e dalle amicizie altolocate, a mettere in piedi un’operazione assolutamente incredibile: iniziò a reclutare tra i seguaci del ”F.C. Stella Rossa Belgrado” un’ unità di volontari forte di circa 3000 uomini, che si dettero il nome di “Tigri” e che operò come unità paramilitare lungo la frontiera serbo-croata durante tutta la guerra. Il ruolino d’azione dell’unità “Tigre” è letteralmente spaventoso. Da molti Arkan è considerato essere stato l’animo malvagio di Milosevic, e ciò è indubbiamente vero. Ma la crudeltà e l’intento di Arkan andavano ben oltre la “protezione” delle minoranze serbe. Era solito combattere con un’enorme crocifisso dorato al collo e indossava durante le operazioni di “pulizia” etnica dei suoi uomini, da lui dirette, il vestito sacerdotale ortodosso. Ma non è solo questo il motivo della assurdità. E’ noto infatti che alla fine della guerra e anche dopo la fine delle ostilità si era arricchito enormemente. La maggior parte di questi proventi derivavano proprio dall’azione di saccheggio Pagina 9 delle proprietà private serbo musulmane che egli devastò durante la guerra. La guerra era diventata per lui una buona occasione per arricchirsi in modo indisturbato, sotto il paravento di azioni militari giustificate (vi ricorda qualcosa o qualcuno?). Insomma la condotta di Arkan si potrebbe definire una sorta di integralismo cristiano a sfondo remunerativo con compiti di pulizia etnica. La definizione è assurda ma efficace. Del resto la figura stessa di Arkan, e il contesto in cui operò, lo erano. E’ incredibile quanto in un unico uomo e in un’unica situazione, qual è sempre quella di guerra, sacro e profano si fusero in modo così indissolubile da apparire quasi necessari l’uno all’altro. Ed è anche interessante segnalare come in quel contesto di guerra un gruppo di tifosi cretini, magari anche padri di famiglia, e per al maggior parte impiegati, operai, maestri di scuola, manovali ecc…, si trasformarono, inebriati dal sangue e dall’integralismo religioso, in uno spaventoso e criminale strumento di morte. Lo schema d’azione dell’unità “Tigre” era semplice e brutale: individuavano il villaggio a maggioranza musulmana o croata, lo bombardavano con artiglieria pesante, quindi vi entravano installandovi il terrore, uccidendo arbitrariamente civili, commetendo stupri, saccheggiando e distruggendo proprietà private e monumenti, installando campi di concentramento e qui operando spaventose torture ai danni dei prigionieri inermi. L’elenco che riporto ora delle principali operazione della “Tigre” è essenziale per comprendere la Pagina 10 monumentalità del crimine commesso da Arkan e dai suoi uomini.-Il 4 aprile 1992 l’unità “Tigre” uccise 17 persone a Bijeljina (in Croazia), lanciando due bombe prima in un affollato caffè, e la seconda in un negozio. Seguirono nei giorni seguenti altri 400 omicidi. Ciò nonostante, immediatamente dopo il bagno di sangue, la presidentessa dell’attuale zona controllata dalla repubblica serba, Biljana Plavsic si recò a Bijeljina per baciare davanti alle telecamere Arkan. -Il 2 maggio 1992 a Brcko le truppe di Arkan uccidono 600 persone negli insediamenti bosniacomusulmani di Kolobara, Mujkici e Merajele. Gli uomini di Arkan mettono in piedi il campo di concentramento”Luka-Brcko” per Bosniaci musulmani e Croati. -Il 24 maggio 1992 le “Tigri” di Arkan massacrano a Prijedor e nei vicini paesi Hambarine, Kozarac, Tokovi, Rakovcani, Cele e Rizvanovici più di 20.000 persone. E’ il mese più nero della loro azione bellica.-Il 20 giugno 1992 eseguirono una pulizia etnica a Sanski Most, Attualità massacrando nel vicino paese di Krasuljia 700 persone(la fossa comune fu aperta nel 1997) e altre 180 persone, in primo luogo donne e bambini(anche questa fossa comune è stata aperta solo nel 1997).-Nel febbraio/marzo 1993 Arkan e le sue truppe parteciparono al massacro di Cerska, aiutando in quell’occasione l’esercito regolare serbo, in cui morirono oltre 700 persone. A Visegrad le truppe di Arkan parteciparono ad ulteriori crimini contro i musulmani. Centinaia di uomini furono uccisi, buttati dal ponte Drina o, come accadde ad una settantina di uomini, bruciati vivi.- Infine l’11 giugno 1995 e nei giorni seguenti Arkan e le sue truppe aiutarono Ratko Mladic ( avete presente il cattivone di Behind Enemy Lines?), a compiere uno dei più spaventosi massacri di tutta la guerra: quello di Srebrenica. Questo fu l’ultimo loro atto clamoroso durante la guerra. La stessa finì il natale dello stesso anno (1995). La jugoslavia era un paese devastato. Tutto era distrutto, cuori, persone e cose. Nel corso Aprile2005 del conflitto si erano toccati eccessi tali da richiamare gli orrori della repressione nazista durante la seconda guerra mondiale e le ferite tra la popolazioni erano lungi dal rimarginarsi. A prova di ciò la pacificazione voluta dall’ONU non risolse molto, dato che nemmeno 4 anni dopo i Serbi ricominciarono a massacrare albanesi in Kosovo. Evidentemente la lezione non era servita a nulla, forse solo a far capire agli altri europei ,che nel frattempo si avviavano verso l’Europa unita e verso la moneta unica, che la Jugoslavia stava ancora soffrendo; che si stavano consumando ancora atrocità e rancori sopiti dalla fine del secondo conflitto mondiale e che , nonostante il tempo trascorso, si ripetevano nello stesso modo. Che fine fece Arkan? Semplice, non fu arrestato (perché vi stupite?) anzi, divenne presidente di una squadra di calcio serba(il Fk Obilic di Belgrado) nel 1996 e si godette tranquillamente i suoi soldi insanguinati fino a quando per l’appunto non fu assassinato, Gli elfi! Gli Elfi sono una comunità di persone che da diversi anni hanno deciso di vivere facendo i contadini, senza alcuno strumento meccanico e senza confort nelle loro case (riscaldamento, elettrodomestici, tv...), ai modi di quella che era la vita contadina più semplice, fino agli anni '50, negli Appennini. La loro zona di insediamento è a circa 1000mt. di altezza, nelle montagne pistoiesi. Su di loro sono apparse pubblicazioni e ricerche, tra cui anche articoli sul giornale Terre di mezzo. Sono in parte legati e si riconoscono su alcune caratteristiche della rete degli Ecovillaggi . Gli Elfi fanno vita molto riservata, non amano - giustamente - essere visitati con fare "turistico", se non in vero spirito di amicizia e di scambio. Aprile2005 Degeneratione Pagina 11 Pubblicità Regresso VORRESTI UNA VITA PIÙ SALUBRE? NON NE PUOI PIÙ DEI GAS DI SCARICO DELLA CITTÀ FETIDA? E ALLORA.....SEI QUELLO CHE STIAMO CERCANDO! TUTTI A ZAPPARE!!! CON... Per info: [email protected] Pagina 12 Poesie Aprile2005 POESIE De novis poetis Florentinis (et eorum amico Sardo) Molti di voi, ne son certo, non sanno ch’in quinta G vi son poeti magni, che presto assai famosi diverranno. (Dante, Petrarca e Boccaccio) è già scritto; essi verranno tra breve offuscati da tre fiorentini che marcian dritto Il primo che fra tutti i miei compagni prese a comporre bella poesia (ma non ne trasse dei grandi guadagni) verso l’onor degli allori dorati. Siam già tre; non v’è posto, son spiacente, seppur compagni siamo, ed affiatati, voi forse immaginate chi mai sia, ma qui non lo vedrete nominato; il poetar suo mi pare magia. per l’Arui, dal lirismo inesistente; “Ma non temer”, gli dice il Labartino, “noi ti stimiamo non poco valente, Di questo ormai io mi sono accertato: ch’il nobel già gli spetta qual cantore più bravo che finor fu ascoltato. benché del verso tu sia l’assassino”. Io farei un enorme e brutto errore se di citare mi dimenticassi Costanzi, un altro gran verseggiatore. Fra le rime egli muove i primi passi, e già mi pare un genio dell’ottava; un impostor sarei se lo negassi. Simili versi, credo, non creava (un grande paragone adesso azzardo) nemmeno Ariosto, che pur primeggiava. V’è poi l’amico nostro, un tale sardo, che conoscete, detto Alberto Arui; è meglio ch’io non mi esprima riguardo lo strano poetar fatto da lui, poiché non sono solito dir male pubblicamente delle opere altrui. Tra’ primi due, dal verso trїonfale, si pone, con modestia, il sottoscritto; ed il destino del trїo regale Daniele Labartino VG Aprile2005 Giogo di terra o di aria Sciami di terra gettati dall’alto sul corpo svenuto non interrano mortalmente gli iridi quasi di nebbia. L’acqua nel fango trascinante Metà del viso le labbra spezzate Ancora nutre con il riflesso Dell’aria infiammata dalla pioggia marmorea. Neonato Fra queste mura funerarie Sono stato sepolto nell’assenso all’insania soltanto dal fucile dell’esecuzione Freddo alla tempia. Negli ultimi fremiti già estinti, a sé taglienti in preghiera, ho tentato di legare con le pareti ferrose le mani: Non siano consegnate alla terra (non ne ha nessuna esigenza) le stille striscianti senza svolte né tracce tranne che per le rade ceneri aride che fummo. Il Poeta Maledetto Poesie Pagina 13 Vomito sangue e vermi, sto bene! guardatemi,sto bene! È dentro che sto marcendo,solo dentro… Tranquilli sto benissimo! Convivo con i miei parassiti, sono altruista,animalista, do loro da mangiare, muoio per farli vivere, mi sacrifico. Tranquilli non importa se ce li avete messi voi! Io li tengo volentieri i miei parassiti! Sono il vostro dono e i doni non si rifiutano! Sto morendo ma l’importante é che mi avete voluto bene, abbastanza bene da farmi un dono! Questo è l’importante! Non sono vissuto invano! Non sono vissuto invano! Grazie! Grazie! Alberto Arui Leggi sul buonumore.... se sei di buon umore tranquillo...passerà... se qualcuno è di buonumore mentre tutto va a rotoli...ha trovato qualcuno a dare la colpa... se i problemi ti rendono infelice è inutile cercare di affogarli nell'alcool...alcuni di loro nuotano benissimo... Legge che non c’entra niente: “Se una cosa non ti riesce la prima volta, distruggi ogni prova del tuo tentativo.” cui Pagina 14 Aprile2005 Cruciverba Il cruciverba 1 2 3 4 5 6 9 7 8 10 11 12 15 18 14 16 17 19 20 21 22 23 24 25 29 26 27 28 30 32 31 33 Orizzontali 1. mai usati 2. le ebbe un celebre Orlando 9. saluto romano 10. Le consonanti di Masini 11. sigla di Pescara 12. un Giorgio cantante 14. acceso in Inglese 16. bimbo senza fine 18. l’effetto dell’allargare e dell’ingrandire 21. Rumoreggiare 22. di effetto non permanente 24. li celano le esche 25. Giovani Marmotte 27. si mettono per barrare piccole caselle 28. boom senza centro 29. Nucleo Antisofisticazioni 31. in questo luogo 32. arrabbiati 33. scappato dalla Galera Verticali 1.il mazzetto di fili in fondo ad un cordone 2. i frutti della vite 3. Orfini Emiliano 4. Sprofondarsi in un quasi senza fondo 5. Agiscono con calma 6. Sigla di Roma 7. Prefisso per uguale, medesimo 8.il nome di Quinto poeta latino 13. Disapprovazione, critica negativa 15. Dispositivo a bomboletta 17. Obblighi, responsabilità gravose 19. Lunedì in breve 20. Voce del verbo essere 22. Il circo di Ercole, Ugo, Ferdinando e Riccardo 23. Ha come simbolo chimico Os 26. Vicino a tarano c’è quello Piccolo e quello Grande 28. Mezzo urbano 30. sigla di salerno 31. ai lati di qua Aprile2005 Musica Pagina 15 MANOWAR: KINGS OF METAL La storia dei Manowar, uno dei gruppi più importanti nel mondo del power-metal, ha inizio nel 1981, quando il bassista Joey di Maio, curatore degli effetti scenici dei concerti dei Black Sabbath, incontra Ross Funicello, chitarrista proveniente dalla formazione dei Dictators; al nascente gruppo si aggregano Eric Adams, cantante, e il batterista Donnie Hamzik. Il nome Manowar è l’abbreviazione di “Man of War”: nei loro pezzi, infatti, sono frequenti le incitazioni a combattere per il vero metal e ad essere pronti al sacrificio per esso; Il look degli inizi è decisamente sul modello di Conan il barbaro, anche se il contesto è una villa della Florida messa a disposizione del gruppo dalla casa discografica Liberty, con tanto di piscina, sala prove e barili di birra. I Manowar sono sempre stati attenti a trovare le migliori tecniche di registrazione, e nel 1982 esce il loro primo lavoro, intitolato “Battle Hymns”, i cui successi ( come “Manowar” o “Metal Daze”) vengono ancora suonati oggi ad ogni concerto della band. Di lì a poco uscirà “Into glory ride”, che conferma il loro successo in Europa; le ben 27 date che erano state previste in Inghilterra vengono però cancellate a causa della morte della sorella del promoter la sera prima di partire. In questo periodo viene girato il primo video: Gloves of Metal. Il 1984 è uno degli anni più produttivi per i Manowar: vede l’uscita di classici come “Secrets of steel”, “Hatred”, “March for Revenge”, e di due fra i più importanti album nella storia del metal quali “Hail to England” e “Sign of the Hammer”. Nel 1987 entra nel gruppo il batterista italoamericano Scott Columbus e esce “Fighting the World”, criticato perché il sound che vi si trova è meno duro e più orecchiabile. È dell’anno successivo l’uscita di “Kings of Metal”, che si attira le critiche più disparate, da quella del movimento femminista per “Pleasure Slve” a quello causato da una frase di “Blood of the kings”, che inneggia al ritorno della gloria germanica ( che in realtà vuole essere semplicemente un omaggio ai sempre più numerosi fan tedeschi, ai quali è dedicata anche la versione della famosissima “Heart of Steel” tradotta nella loro lingua ). Il gruppo, dopo il grande successo di “Kings of Metal” si vedrà costretto a un altro cambiamento, dato che Scott Columbus è costretto a ritirarsi per le condizioni del figlio malato di leucemia; verrà sostituito da Rhino, un dottissimo ragazzo di origine pellerossa. Si dovrà aspettare il 1992 per l’uscita di “The triumph of steel”, aperta dal brano “Achilles, Agony & Ecstasy in eight parts”, pezzo da 30 minuti basato sull’Iliade – sorprende che i Manowar la conoscano -: in quasto album si trovano grandi successi come “Metal Warriors”, “The power of thy sword” e “Master of the wind”. Nel 1996 torna Scott Columbus, e esce “Louder than Hell”, nel quale troviamo un misto di suond più duri e tipici dell’heavy metal e sonorità più orecchiabili: ma è nel recente 2002 che esce la stupendo “Warriors of the world united”, che ogni metallaro dovrebbe avere nella sua discoteca. Recentemente sono usciti VHS e DVD dei loro concerti e video, come “Hell on Heart III”, del 2003. Vorrei concludere con una citazione da “king of metal” e augurando una lunga vita agli unici e veri sovrani del metal! “…On A Crusade The World We Bring FOUR KINGS OF METAL FOUR METAL KINGS Death To The False Ones Dance On A String 'Til The Blood On Your Sword Pagina 16 Aprile 2005 Musica DJ LasT-EgO di Filippo Rocchi Questa volta si cambia. Basta parlare di singoli gruppi e case discografiche…… Stavolta si parla di musica. Niente strumenti, album o concerti, tutte queste cose sono solo il mezzo con cui la musica arriva all’interno di ognuno di noi. C’è chi ha detto che la musica è la colonna sonora della nostra vita, ma questo è vero in parte…..io nella mia vita non avrei mai voluto come colonna sonora i Ricchi e Poveri ! (con tutto il rispetto per i fan) Credo che la musica sia qualcosa di strettamente connesso al carattere di ognuno di noi, qualcosa che si evolve insieme a noi, ci viene a noia e poi ritorna, che consola o fa ancora più male. Secondo me è anche questo che contribuisce a differenziarci. Ci vogliono quei due o tre gruppi che fanno ribrezzo agli amici nei quali rifugiarsi di tanto in tanto….credo che mi sentirei tremendamente omologato se qualunque canzone ascoltassi piacesse a tutti. Non voglio toccare il contesto “discoteca”, tanto per non turbare gli animi dei più fogati del “sabato sera a ballare”. Mi pare inutile, non credo ci sia molta gente che va in discoteca per ascoltare la musica, che inoltre non puoi scegliere in quanto tutto è delegato ad un Dj che è pagato per questo. (Immaginatevi che scompiglio scambiare i Dj tra le varie discoteche mettendo tipo Gabry Ponte all’Elettro+ o i Teknambul allo Jab…..) Comunque sia, ogni tanto serve scaricare gli ormoni agitandosi in pista……….ogni tanto….. Chiudendo questa breve parentesi, volevo insistere su quanto è soggettiva la musica. Non vi è mai capitato di ascoltare un brano in inglese (di cui non capite bene il testo) e scoprire poi che l’autore dice nel testo cose completamente diverse da quelle che avete provato voi? Oppure non è stupendo quando ascoltando una canzone ti ritornano in mente tutte le cose legate a quella, come un album di foto? La musica è qualcosa che non si può catalogare, ascoltare allo spasimo e poi buttare via solo perché non va più di moda… Per questo vi esorto a ribellarvi a chi prova a imporvi un certo tipo di musica trascurando artisti che magari dicono in una sola canzone molto di più di quanto il primo scemo su Mtv dirà in tutta la sua carriera musicale….. A proposito di Mtv…. Non sprecherò molte parole, vi basti sapere che al di là delle sue trasmissioni, delle sue iniziative e tutto il resto, Mtv rimane sempre un canale della televisione, e credo che di base non sia molto diverso dagli altri (pubblici e non). Pensate a tutti quegli artisti che dopo anni di fatica trovano un produttore che gli fa girare un video, e il massimo che può capitargli e di vederlo passare una volta su Brand:New, che va in onda da mezzanotte alle una (infatti è l’unico programma veramente interessante). Chiaramente sono molto più utili ai fini degli ascolti tutte le cagate che arrivano da cantanti milionari d’oltre oceano. Tutti i gusti son gusti…. Prima di chiudere volevo sottolineare un altro aspetto bellissimo della musica: la sua varietà. Molto spesso non ci si rende conto di quanto sia diversa la musica, e quanti aspetti diversi dimostra. Allora ci si cristallizza su un certo numero di canzoni che si ascoltano fino ad inflazionarle…… Come una playlist che non viene mai aggiornata. Sempre la stessa musica…… Invece per quanto mi riguarda, negli ultimi due anni ho esplorato diversi generi anche agli antipodi fra di loro e ho scoperto dei generi che avevo, fino a quel momento, ignorato: drum&bass, chillout, Tekno, ma anche tipi di rock più elettronici, o cantautori italiani…..insomma ho allargato i miei orizzonti. Annoiati a morte? Chiedo scusa ma questa volta avevo voglia di scrivere un articolo che almeno in parte cercasse di fare un minimo ragionare su quello che ci circonda e la scelta della musica come argomento è venuta da sé. Comunque se avete letto fino qui vuol dire che quello che avevo da dire vi è interessato, e se magari vi è presa voglia di rispondere,commentare o criticare, fatelo, più o meno è il motivo per cui ho scritto questo articolo, smuovervi dallo stato di torpore in cui siamo noi “giovani”. Se poi non ve ne è fregato nulla e continuerete a fare tutto quello che fa quello davanti a voi come in un gregge, fate pure, non pretendo certo di insegnarvi vivere……. Aprile 2005 Pagina 17 Satira&Varie Sogno o realtà? Comunque ridere… Flubason: Indicazioni: antinfiammatorio e antipruriginoso. Effetti indesiderati: arrossamento cutaneo e prurito. Bactrim: Indicazioni: sulfamidico Effetti collaterali: può provocare il decesso Nytol: Indicazioni: trattamento dell'insonnia. Avvertenza: Attenzione: puo' causare sonnolenza Su un prodotto giapponese usato per alleviare le emorroidi dolorose: STANDO SDRAITI NEL LETTO INSERIRE POSCOOL LENTAMENTE FINO ALL'IMPUGNATURA NEL CONDOTTO ANALE. MENTRE SI INSERISCE POSCOOL PER CIRCA 5 MINUTI, CONSERVARE LA CALMA. ETICHETTE STRANE: Su uno shampo di Taiwan: USARE RIPETUTAMENTE PER DANNI SERI. Su una coperta da Taiwan: NON USARE COME PROTEZIONE DA UN CICLONE. Su uno specchio usato dai ciclisti degli Stati Uniti: RICORDARSI CHE GLI OGGETTI NELLO SPECCHIO SONO REALMENTE DIETRO VOI. Su un pacchetto di patatine: PUOI ESSERE UN VINCITORE! NON E' NECESSARIO ACQUISTARE. I DETTAGLI ALL'INTERNO. (E' un invito al taccheggio?) Sulla bottiglia di una bevanda a base di latte aromatizzato: DOPO L'APERTURA, MANTENERE VERTICALE. Su uno spray contro gli insetti della Nuova Zelanda: QUESTO PRODOTTO NON E' TESTATO SUGLI ANIMALI. In una guida statunitense per settare un nuovo computer: PER EVITARE LA CONDENSA, LASCIARE CHE LA SCATOLA SI RISCALDI FINO ALLA TEMPERATURA AMBIENTE PRIMA DELL' APERTURA. (Peccato che l'istruzione era ALL'INTERNO della scatola.) Pagina 18 Satira&Varie Aprile 2005 In alcuni paesi, sulla parte inferiore delle bottiglie di coca cola: APRIRE L'ALTRA ESTREMITA'. Su un pacchetto dell'uva passa di Sunmaid: PERCHÉ NON PROVA A METTERLO SOPRA I SUOI CEREALI FAVORITI? (fatti i cavoli tuoi) Su un casco-phon: NON USARE MENTRE SI DORME. (azz! l'avevo comprato proprio x questo!) Sulla manopola di un distributore di sapone: ATTENZIONE - USARE SAPONE NORMALE. (Quale sarebbe non normale?) Su una scatola di dessert "Tesco" Tiramisu' (stampato sulla parte inferiore della scatola): NON GIRARE SOTTO-SOPRA. (.. ma per leggere questo annuncio ho già rovesciato la scatola!) Sui contrassegni del "Pane Di Spencer": IL PRODOTTO SARA' CALDO DOPO IL RISCALDAMENTO. (Ora lo so..) Su una coltello coreano da cucina: CONSERVARE LONTANO DAI BAMBINI. (ora che me l'avete ricordato..) Su un presepe di natale che si illumina fatto in Cina: SOLTANTO PER UN USO ALL'INTERNO O ALL'ESTERNO. (Dove altro potrei usarlo?) Su un forno giapponese: NON ESSERE USATO PER L'ALTRO USO. (???) Sulle arachidi di Sainsbury: -ATTENZIONE - CONTIENE ARACHIDI. (e sono pericolossissime..) Su un pacchetto di arachidi della American Airlines: ISTRUZIONI - APRI IL PACCHETTO, MANGIA LE ARACHIDI. (Sono felice, quello di prima mi preoccupava!) Su un motosega svedese: NON TENTARE DI ARRESTARE LA CATENA CON LE MANI O CON I GENITALI. (.. e io che credevo che all'occorrenza..) Su un costume da superman per bambini: L' USO DI QUESTO INDUMENTO NON VI PERMETTE DI VOLARE (noo!! davvero?) Ringraziamo il sito www.magnaromagna.it. Aprile2005 Satira&Varie Pagina 19 Che cosa farò da grande? I bambini non avrebbero esitazioni, ti getterebbero spontaneamente la loro risposta tanto da stupirti per la sua immediatezza.“Il pompiere”, “il meccanico”, “la ballerina”, “l’ astronauta”……sogni realizzabili legati ai loro giochi o al gusto dell’ avventura;hanno nel loro immaginario un insieme di eroi che devono essere indiscutibilmente seguiti ed imitati.Loro non hanno dubbio fra qualche anno quando la loro statura avrà superato il metro e mezzo di altezza avranno in mano il loro mestiere…tanto desiderato. Ascoltiamo queste aspirazioni e sorridiamo pensando alla nostra situazione di maturandi,che proiettati sempre di più nel mondo universitario,ci interroghiamo sul nostro futuro…Allora ci siamo ritrovati tutti alla Fortezza una o più mattine sfuggendo da interrogazioni e da un programma che a detta degli insegnanti “interminabile”….ci siamo buttati in stand universitari del ‘Campus orienta’, un appuntamento che ormai da cinque anni si presenta a Firenze.Se ci guardavi eravamo lì a chiedere mille informazioni,con volantini in mano,capellini gialli del punto studenti,penne,gomme dell’ università di foggia…..insomma tutto ciò che era gratis,era !!!!Sembra un paradosso ma nonostante l’ orientamento possa migliorare la risposta del sistema d’ istruzione superiore alle richieste del mercato del lavoro,e possa contribuire a risolvere il problema della programmazione degli accessi…..l’orientamento può anche essere un contenitore informativo vuoto.Spesso infatti noi studenti abbiamo una conoscenza imperfetta di noi ,abbiamo una scarsa consapevolezza del problema della scelta e possediamo,probabilmente,inadeguate strategie per affrontarlo…Il punto da cui partire è quello di conoscere i propri interessi, le proprie attitudini e conoscenze…È indispensabile autovalutarsi , darsi degli obiettivi… e le decisioni verranno di conseguenza.L’ azione di orientamento ha come obiettivo quello di consentire agli studenti di effettuare una scelta,responsabile e chiara, ma la scelta se non è personale,se non investe cioè la complessità della tua persona,non è una scelta. Certo è giusto tener conto delle prospettive lavorative,ma più che giusto seguire l’ impulso interiore….il rischio è nella scelta stessa. Selezioniamo quindi quell’immenso materiale che abbiamo fra le mani e valutiamo le notizie disponibili….Noi ci lasciamo trascinare dall’ informazione senza essere critici:scegliamo con la testa senza però tralasciare la nostra indole. Giulia Cavallini 5C "Ah! Non dire che sei d'accordo con me. Quando la gente è d'accordo con me mi sembra sempre di essere nel torto". Oscar Wilde Pagina 20 Satira&Varie Aprile 2005 Politica Politica, il dizionario la definisce :"Scienza e tecnica che ha per oggetto la costituzione, l'organizzazione, l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica" Argomento molto attuale in questi ultimi tempi, sentiamo molto spesso parlare di "elezioni primarie" definite come il metodo più democratico per scegliere il candidato del determinato schieramento politico da mandare alle prossime elezioni presidenziali. Ma vi siete mai fermati a pensare che noi(mi riferisco ai maggiorenni, ma anche ai minorenni per il futuro) con quel piccolo gesto noi decidiamo chi governerà e chi dovrà occuparsi quindi del benessere dello stato e di conseguenza del nostro? Ultimamente mi sono reso conto di quanto i nostri politici, di entrambi gli schieramenti politici, siano degli esseri a cui dell'interesse del nostro paese non importa proprio nulla, pensano solo al loro tornaconto personale, ad avere sempre più soldi in tasca o a cercare di non andare in prigione. Ma vi rendete conto che la scelta è veramente tragica? da una parte abbiamo un delinquente, è quasi del tutto provato si guardino i processi per corruzione che sta subendo in questi ultimi tempi, che sta mandando un paese alla rovina con una politica più che discutibile, pensate solo al fato che la confindustria si sta opponendo a tutte le scelte prese in campo economico dall'attuale governo(ricordiamoci anche che il nostro presidente del consiglio come imprenditore dovrebbe far parte o almeno rappresentato dalla stessa confindustria), oppure pensate ai sindacati che da anni ormai stanno combattendo una lunga battaglia a suon di scioperi generali sulle decisioni in ambito sociale(se così vogliamo dire), per non parlare poi di tutte quelle promesse fatte e non mantenute, di tutte quelle riforme inattuabili a causa di enormi buchi di bilancio. Dall'altra abbiamo una sinistra che non propone nulla, si limita a criticare il governo Berlusconi senza però offrire alla popolazione un programma di miglioramento, una politica da intraprendere... Credo che sia una situazione a dir poco allucinante, gli italiani saranno chiamati a votare il menopeggio, lo schieramento che farà meno danni al nostro paese... mah a me questa situazione dà molto da riflettere, spero che anche voi ci riflettiate su.. Corso di cucina malese di Piccettino Oxtail soup Ingredienti per 2 - 4 persone: 3 cucchiai di margarina 1 grossa coda di bue (ben pulita e tagliata a pezzi) 250 gr. di carote tagliate per il lungo 2 gambi di sedano (tagliati finemente) 8 testine di scalogna (oppure 2 di grandezza normale) 10 grani di pepe 5 chiodi di garofano (bunga cengkih) 1 cucchiao di polvere di noce moscata 1 piccola foglia di tumerice (daun kunyit) 2.5 cm di laos galangal grattuggiato finemente 3 cucchiai di salsa di soia light (Kicap asin) Aprile 2005 Satira&Varie Pagina 21 1.6 lt. di acqua 60 gr. di noodles di riso (soohoon) sale q.b. Preparazione Far sciogliere la margarina in una padella a fiamma media. Aggiungere la coda di bue a pezzi e farla rosolare sinchè non sia di un colore dorato. Aggiungere tutti gli ingredienti, eccetto l'acqua e i noodles (che però metteremo ad ammollarsi in acqua bollente per 5 minuti a fiamma spenta, quindi scolati e sciacquati) che faremo friggere per 8-10 minuti, quindi abbassare la fiamma. Aggiungere l'acqua, coprire e far cuocere lentamente per 3 ore sino a quando la carne e le verdure siano tenerissimi. Per altri 5 minuti far cuocere i noodles, rimescolando di frequente; eventualmente aggiungere un po' di salsa di soia, quindi servire ben caldo. Il liBrO cHE nOn pOteTe PeRdErvI ”C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo” Di Efraim Medina Reyes “non sono sempre stato buono con lei,anzi,di solito ero un figlio di puttana. La amavo tanto e non sapevo cosa fare.(...)L’ho trattata male molte volte perché ero disperato,ma l’amavo più della mia stessa vita e quando se n’è andata la mia vita si è spenta. Quando ho saputo che l’avevo perduta per sempre sono impazzito. Prima che sia trascorso un secondo sarai morto centomila volte, dice un versetto del Corano, e io ho dovuto viverlo...” Rep è una specie di eroe perseguitato dal destino, in fuga dalla realtà immobile di Cartagena. Vuole cominciare una nuova vita, non importa quale, ma intanto vuole dimenticare la ragazza che lo ha lasciato. Scappa per inconcludenti soggiorni nella metropoli, Bogotà, zigzagando fra le bombe degli attentati politici, le risse notturne, le sbornie e la noia. Pagina 22 Satira&Varie Aprile 2005 L'universo come Matrix: un'illusione Esatto! Avete letto bene! La domanda che si è posto chiunque abbia visto il film ha finalmente trovato una risposta: il mondo come lo conosciamo potrebbe essere realmente nulla più che una creazione virtuale frutto di un computer superavanzato. Il punto è che a sostenere quella che potrebbe sembrare una spaventosa eresia scientifica non è un fan impazzito per la troppa immedesimazione ma nientemeno che Martin Rees, professore di astronomia all'Università di Cambridge e membro della prestigiosa Royal Society inglese. L’eminente scienziato spiega in un articolo del ‘Sunday Times’ che tutto ciò che ci circonda, la vita, l’universo intero potrebbero essere il semplice (si fa per dire) prodotto di un computer. L’affermazione si basa su una previsione, condivisa peraltro da molti scienziati, secondo la quale i computer dei prossimi decenni potrebbero raggiungere un’evoluzione tale da poter simulare non soltanto dinamiche molto semplici, bensì interi mondi completi di ogni dettaglio. Dando credito a tale ipotesi, cosa ci impedisce – sostiene Rees – di pensare computer capaci di simulare universi tanto complessi quanto il nostro o – perché no? – proprio il nostro stesso cosmo? È chiaro però che l’esternazione dell'astronomo inglese è soltanto un'ipotesi provocatoria, ma le conseguenze si fanno sentire comunque sentire e non poco: l'idea di mondo “alla Matrix” è diventata oggetto di dibattiti e accese discussioni. Una tale ipotesi, infatti, porta nuovamente alla luce un'antichissima riflessione filosofica ovvero, scoprire se esiste o meno un’altra realtà oltre a quella sensibile. A sostenere Rees si aggiunge per altro il fisico australiano Paul Davies che, in un’intervista al ‘Sydney Morning Herald’, ha raccontato come la scienza stia effettivamente tentando ciò che si è potuto vedere in Matrix ovverosia ‘vivere in una simulazione’. Insomma con una semplice avventura fantascientifica, che ha sbancato i botteghini di tutto il mondo, Andy e Larry Wachowski sono stati i precursori di quella che è oggi un’attendibile affermazione scientifica. D’altronde, non dobbiamo sorprenderci più di tanto: il poliedrico e visionario regista Stanley Kubrick immaginò i viaggi nello spazio ancor prima di aver visto lo sbarco sulla Luna e le stazioni orbitanti apprezzabili in ‘2001 Odissea nello spazio’ (con tanto di gravità artificiale ottenuta sfruttando la forza centrifuga), non si discostano più di tanto da quelle pensate oggi, per un prossimo futuro, dagli ingegneri aerospaziali. Che dire, la fantasia e l’immaginazione anticiperanno sempre e di gran lunga la realtà ancora da scoprire. doc. Dr Quest’articolo è stato ispirato da uno stesso comparso sulla Home Page di libero.it (il sito di Wind-Infostrada non del quotidiano di Vittorio Feltri) Aprile2005 Satira&Varie Pagina 23 I rompicapo SIETE CAPACI DI DIRE QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE E QUALI FALSE? 1.Esattamente una frase della lista è falsa. 2.Esattamente due frasi della lista sono false. 3.Esattamente tre frasi della lista sono false. 4.Esattamente quattro frasi della lista sono false. 5.Esattamente cinque frasi della lista sono false. 6.Esattamente sei frasi della lista sono false. 7.Esattamente sette frasi della lista sono false. 8.Esattamente otto frasi della lista sono false. 9.Esattamente nove frasi della lista sono false. 10.Esattamente dieci frasi della lista sono false. INDOVINELLI: La vedova Un uomo di 27 anni sposò una donna di 24. Lui morì all'età di 81 anni, lei all'età di 91. Per quanti anni rimase vedova la donna? Una strana offerta In un negozio il commesso dice: "1 costa 1 euro, 10 costano 2 euro, 100 costano 3 euro." Di quale articolo sta parlando? Soluzioni nel prossimo numero! Il giornalino degli studenti del Liceo Castelnuovo DIRETTORE Martina Onori (IVD) VICEDIRETTORE Gianluca Fiorindi (IVA) • Gli articoli per il prossimo numero vanno consegnati entro il 1 Maggio • Gli articoli vanno spediti al seguente indirizzo: [email protected] oppure consegnati in floppy/cd • REDAZIONE Alberto Picchi (IVA), Alessandro Anastassopoulos (VD), Antonio Angotti (VF), Andrea Biondi (IVA), Dario Romagnoli (IVA), Filippo Rocchi (IVA), Giulia Lensi (IID), Giulia Onori (VD), Giulia Cavallini (VC), Giulio Facchini (IIB), Matteo Santacesaria (VF) ,Simone Naldi (IVB), Vladislav Gavrusyev (IVB). ART DIRECTOR E IMPAGINAZIONE Martina Onori INDIRIZZI INTERNET E POSTA ELETTRONICA www.degeneratione.da.ru [email protected] (info e invio articoli) • Tutti gli articoli sono sottoposti al vaglio dei redattori. Pertanto, qualora venissero riscontrati contenuti offensivi o scritti troppo lunghi, la redazione deciderà di contattare direttamente l’autore dell’articolo per chiarificazioni ed accordi su eventuali modifiche. In ogni caso l’autore dell’articolo è direttamente responsabile di quanto scritto nello stesso. La pubblicazione di articoli non firmati o firmati con pseudonimi sarà a discrezione della redazione stessa. • Nel caso si faccia riferimento a dichiarazioni, pensieri o documenti di terzi è indispensabile citare le fonti e quando possibile presentarle alla redazione. Ovviamente anche in questo caso l’autore dell’articolo è responsabile di quanto scritto. Ringraziamo Beatrice Lastrucci 4E e Carlotta Conti 4D che ci hanno aiutato ad impaginare lo scorso numero.