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Rifondato da Dario Nistri
Direttore Martina Onori
APRILE 2005
ANNO V
NUMERO III
La privatizzazione dell’Acqua, Arkan, Cruciverba, indovinelli
e...TUTTI A ZAPPARE CON DEGENERATIONE!!
Pagina 2
Aprile2005
DeGeneratione
EDITORIAL
di Martina Onori
ATTUALITÀ
Teorie Campate in Aria
I Pokemon? Un complotto giudaico-massonico!
Se qualcuno vi dicesse che i Pokémon – quei
mostriciattoli giapponesi che si vedevano alla
tv – sono strumenti di un complotto giudaicomassonico per far diventare atei o ebrei i
bambini pensereste a uno scherzo. C’è chi lo
pensa, o lo ha pensato sul serio: Non qualche
frangia di burloni ma il governo dell’Arabia
Saudita aveva vietato i Pokémon nel 2001. Ora
una lunga fatwa dello shaykh Yusuf alQaradawi, datata 30 dicembre 2003 e
disponibile anche in inglese, ci dà, per così
dire, le motivazioni della sentenza saudita del
2001. Al quanto pare, sono condannati
anzitutto perché – come sa ogni bambino
italiano – “si evolvono”, cioè in determinate
condizioni si trasformano in un personaggio
con maggiori poteri. Attraverso questo
espediente, assicura al-Qaradawi, “si instilla
nelle giovani menti la teoria di Darwin”, tanto
più che i personaggi lottano “in battaglie dove
sopravvive chi si adatta meglio all’ambiente:
un altro dei dogmi di Darwin”. Inoltre, il
Corano vieta la rappresentazione di animali
immaginari.
I
Pokémon
sono
anche
protagonisti di un gioco di carte, e questi
giochi sono vietati dalla legge islamica come
“residuati
della
barbarie
pre-islamica”.
Sembrerebbe perfino che il predicatore abbia
provato a giocare, perché lamenta che le
regole sono “ingiuste” e non sempre vince il
migliore. Ma il peggio sta altrove. Nei Pokémon
si vedono ogni tanto “simboli il cui significato è
ben noto a chi li diffonde, come la stella a sei
punte, un emblema che ha a che fare con i
sionisti e con i massoni e che è diventato il
simbolo del canceroso e usurpatore Stato di
Israele. Ci sono anche altri segni, come i
triangoli, che fanno chiaro riferimento ai
massoni, e simboli dell’ateismo e della
religione giapponese”. “Nel lungo periodo”
questi simboli non possono che traviare i
bambini musulmani, ed è questo il loro scopo.
È perfino possibile che certe frasi giapponesi
dette velocemente nei cartoni animati
significhino
“Sono
un
ebreo”
o
“Diventa
ACQUA: IL PREZZO DELLA VITA
4
DI VLADISLAV GAVRYUSEV
LE ULTIME LACRIME DELL’IPOCRISIA
7
DI GIANLUCA FIORINDI
ARKAN, LE TIGRI
8
DI FIONS
MUSICA
MANOWAR
15
DI AL
DJ LAST-EGO
16
DI FILIPPO ROCCHI
SATIRA&VARIE
SOGNO O REALTÀ’? COMUNQUE RIDERE....
17
CHE COSA FARÒ DA GRANDE?
19
DI GIULIA CAVALLINI
CORSO DI CUCINA MALESE
20
DI PICCETTINO
L’UNIVERSO COME MATRIX, UN’ILLUSIONE
22
DI DOC DR
GLI INDOVINELLI DELL’ALCE
23
Aprile2005
QUANDO?
DeGeneratione
Pagina 3
DOVE?
PERCHÉ
Ritrovo al piazzale di
Trespiano
Esperienza irripetibile: si ha la
possibilità di piantare 100 querce sul
Monte Morello (chiaramente non a
testa); è richiesta grande
partecipazione.
23 Aprile
Ore 10.00
Mandela Forum
Spettacolo “Sogni”; regia di Manu Lalli
23 Aprile
Ore 21.00
Teatro di Rifredi
Spettacolo “Sonno”
20 e 21 Maggio
Ore 21.00
Teatro Verdi
Spettacolo “Medea”, ovvero il prodotto
del laboratorio teatrale della nostra
scuola i cui proventi andranno ad
Emergency
16 Aprile
Ore 14.00
LA REDAZIONE NON È RESPONSABILE DEI CAMBIAMENTI DELL’ULTIMA ORA, DI QUALSIASI GENERE SIANO
O capitano, mio capitano
Il mio amico aprì il cassetto del comodino di sua moglie e ne estrasse un pacchetto avvolto in una pezza di seta.
“Qui dentro – disse – conservava le sue scarpette preferite”.
Gettò la pezza che lo avvolgeva e ne osservò con attenzione il contenuto.
“Le comprò poco dopo che ci sposammo, una decina di anni fa.”
“Non le usò mai: le conservava – ripeteva sempre –per un’occasione speciale.”
“Bene. Credo che questa sia l’occasione giusta”.
Si avvicinò al letto e posò le scarpette vicino alle altre cose che avrebbe portato alle pompe funebri.
Sua moglie era appena morta. Girandosi verso di me disse:
“Non conservare niente per un’occasione speciale. Ogni giorno che vivi lo è.
Penso ancora oggi, dopo tanti anni, a queste parole ed a come hanno cambiato la mia vita.
Da quel giorno le frasi <prima o poi> o <uno di questi giorni> sono scomparse dalla mia mente.
Se vale la pena vederlo, ascoltarlo o farlo, perché non oggi?
Capii quel giorno che le esperienze della vita, non servono per sopravvivere:
Devono essere assaporate minuto per minuto.
E se continuerai a ripeterti che lo farai <uno di questi giorni> ricorda che quel giorno potrebbe essere molto lontano.
Dum loquimur, fugerit invida aetas:
carpe diem quam minimum credula postero.
Orazio
(Mentre parliamo, sarà già svanito il tempo invidioso:
afferra il momento, il meno possibile fiduciosa in un domani.)
doc. Dr
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Attualità
Aprile2005
Acqua: il prezzo della vita
di Vladislav Gavryusev
Un po' di dati:
• Un miliardo e cento milioni di persone, più o meno un sesto della popolazione mondiale, non hanno
accesso ad acqua sicura e 2 miliardi e 400 milioni, ossia il 40 per cento della popolazione del pianeta, non
dispongono di impianti igienici adeguati.
• Ogni giorno, circa 6.000 bambini muoiono per malattie causate da acqua inquinata, da impianti sanitari e
da livelli di igiene inadeguati – come se 20 jumbo jet si schiantassero ogni giorno.
• Si stima che acqua non potabile e impianti igienici inadeguati siano all’origine dell’80 per cento di tutte le
malattie presenti nel mondo in via di sviluppo.
• Donne e bambine tendono a soffrire maggiormente a causa della mancanza di impianti igienici.
• Lo sciacquone della toilette in un paese occidentale impiega una quantità d’acqua equivalente a quella
che, nel mondo in via di sviluppo, una persona media impiega per lavare, bere, pulire e cucinare nell’arco
di un’intera giornata.
• Nel corso del secolo scorso l’uso dell’acqua è aumentato del doppio rispetto al tasso di crescita della
popolazione. Il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia meridionale soffrono di carenze idriche croniche.
• Nei Paesi in via di sviluppo fino al 90 per cento delle acque reflue viene scaricato senza subire alcun
genere di trattamento.
• Il pompaggio intensivo delle acque freatiche per ricavare acqua da bere e per l’irrigazione ha fatto sì che
in numerose regioni i livelli dell’acqua siano diminuiti di decine di metri, costringendo le persone a bere
acqua di qualità scadente.
• Nei Paesi in via di sviluppo le perdite di acqua causate da dispersioni, allacci illegali e sprechi
ammontano a circa il 50 per cento dell’acqua da bere e al 60 per cento dell’acqua irrigua.
• Nel corso degli anni ’90 le inondazioni hanno interessato più del 75 per cento di tutte le persone colpite
da disastri naturali, causando più del 33 per cento del totale dei costi stimati per i disastri naturali.
“Nessuna singola misura riuscirà a far di più per diminuire le malattie e salvare vite
nel mondo in via di sviluppo che il rendere accessibile a tutti acqua sicura ed impianti
igienici adeguati.”
- Kofi Annan, Segretario Generale ONU - Rapporto del Millennio
Oggi, secondo le stime dell'ONU,
un miliardo e 100 milioni di
persone (il 17% dell'intera
umanità, inclusi 400 milioni di
bambini) non hanno accesso
all'acqua potabile, più di un
milione e ottocentomila morti di
diarrea e malattie dovute ad acqua
infetta
ogni
anno
secondo
l'Organizzazione Mondiale della
Sanità (Oms). Gli sprechi del Nord
sviluppato e i tentativi di
privatizzazione delle fonti in atto,
le multinazionali che vorrebbero
sfruttare l'acqua di fiumi e laghi
hanno provocato questa situazione
insostenibile. Tale stato di cose è
inaccettabile, visto che senz'acqua
non si può vivere, e questo
problema è sempre più spesso
messo in evidenza pubblicamente.
Nel
1998
a
Lisbona
Organizzazioni non governative
hanno redatto il "Manifesto
dell'acqua", sostenendo che essa
non è un bene economico ma un
bene vitale patrimoniale comune
mondiale e che bisogna stipulare
un contratto mondiale dell'acqua,
con due principali finalità: 1)
assicurare l'accesso per ogni essere
e comunità umana, che dev'essere
riconosciuto come diritto politico,
economico e sociale fondamentale
individuale
e
collettivo
inalienabile; 2) assicurare la
gestione solidale e sostenibile
integrata dell'acqua. Pochi giorni
fa, nella settimana dal 17 al 20
marzo si è tenuto a Ginevra il
secondo
Forum
alternativo
mondiale dell’acqua. L'obiettivo
del Forum è stato: approvare dei
piani di azione per la creazione di
un servizio pubblico mondiale
dell’acqua e in particolare
“sviluppare e promuovere delle
istituzioni e delle politiche
Aprile2005
pubbliche
che
permettano
finalmente l’accesso all’acqua
potabile per tutti gli esseri viventi,
ed una gestione democratica,
solidale e sostenibile dell’acqua”.
Il
programma
completo
è
disponibile
sul
sito
www.fame2005.org
L'ONU ha iniziato a farsi
promotore di molte iniziative volte
a sensibilizzare sia i governi che i
cittadini, stabilendo nel 1993 che il
22 Marzo diventasse la Giornata
Mondiale dell'Acqua. Nella
dichiarazione degli obiettivi del
millennio, si legge al punto 7
”Assicurare la sostenibilità
ambientale – Integrare i principi di
sviluppo sostenibile nelle politiche
e nei programmi governativi;
invertire la tendenza alla perdita
delle risorse ambientali; ridurre di
metà la percentuale di persone
senza accesso ad acqua potabile”.
Quest’anno, la giornata dell'acqua
assume delle caratteristiche ancor
più importanti: il 22 marzo 2005
darà inizio al secondo decennio
internazionale d’azione “Acqua
fonte di vita” (2005/2015) (il
primo è stato nel 1981/1990).
L'obiettivo scelto per le azioni dei
prossimi 10 anni sarà far
riconoscere da parte della
comunità internazionale l'accesso
all'acqua come un diritto
inalienabile e imprescrittibile. Le
difficoltà della messa in pratica di
questo obiettivo è costituita dallo
scontro con le pressioni delle
multinazionali finalizzate ad
affermare la privatizzazione e
l'affidamento al libero mercato
della gestione della risorsa idrica,
ed anche dalla necessità di
convincere gli stati e i parlamenti
della necessità di cambiare o
introdurre nuove leggi. Comunque
verranno anche condotte molte
iniziative volte a migliorare la
situazione sul luogo, come
costruire pozzi ed acquedotti nelle
Attualità
zone prive dell'Africa.
Ma come mai è sorto tale
problema? Apparentemente la
superficie nostro pianeta è
composta per il 60% di acqua, ma
solo la minima parte è potabile. Ed
essa non è ugualmente accessibile
e disponibile (basta pensare alle
grandi zone desertiche o alla
differenza fra la pianura padana e
la Sicilia). Questo fatto non era un
grande problema qualche decina di
anni fa, ma lo sviluppo dell'uomo
e la crescita della popolazione
hanno mutato radicalmente lo
scenario: le enormi città e
l'inquinamento dei fiumi hanno
impedito l'accesso libero all'acqua,
che quindi ha dovuto essere
portata o da acquedotti(come già
facevano i romani) o imbottigliata
presso sorgenti pulite e sane e
trasportata nei negozi.
Quest'ultima possibilità ha creato
un nuovo mercato per le aziende,
che da subito ha promesso enormi
profitti, in quanto l'acqua in
bottiglia costa centinaia di volte di
più di quella proveniente dal
rubinetto. Bisogna sottolineare
come la parte sviluppata del
mondo consumi da sola il 90%
dell'acqua prelevata di cui il 70% è
destinato all'agricoltura, il 20% è
utilizzato per uso industriale e il
10% per uso domestico, solo l'1%
per bere. Un mercato veramente
enorme che spinge le
multinazionali a premere sui
governi affinché permettano la
privatizzazione delle fonti idriche.
A testimonianza di questo fatto al
2° Forum Mondiale dell'Acqua
tenutosi all'Aja dal 17 al 22 marzo
2000, nonostante l'opinione
largamente diffusa fra i 4.600
partecipanti favorevole al
riconoscimento dell'accesso
all'acqua per tutti come un diritto
umano e sociale imprescrittibile, i
rappresentanti governativi di più di
130 Stati hanno adottato una
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Dichiarazione ministeriale nella
quale non fanno alcun riferimento
al principio del "diritto umano" (eh
sì, noi tutti abbiamo diritto alla
vita e perciò sarebbe giusto
avercelo anche per quelle cose che
ci permettono di vivere!) ma
affermano che l'accesso all'acqua
per tutti deve essere considerato
soltanto come un "bisogno vitale".
Inoltre, in coerenza con tale
affermazione, hanno sostenuto che
per assicurare una gestione
"efficace" dell'acqua in tutto il
mondo questa deve essere
considerata non soltanto come
bene sociale, ma principalmente
come un "bene economico", il cui
valore deve essere determinato
sulla base del "giusto prezzo",
fissato dal mercato nell'ambito
della libera concorrenza
internazionale, secondo il
principio del recupero del costo
totale e secondo la considerazione
che un'azienda riesca a regolare
meglio dello stato la fornitura
(leggi efficienza –> ma se ti
chiude i rubinetti perché non hai
soldi per pagare che fai? muori di
sete?). Proprio così, bene
economico, non solo necessità
vitale, e quindi cosa su cui si può
guadagnare senza rimorsi, senza
pensare che in Africa muoiono
bambini perché non hanno da bere
niente altro che acqua infetta
distante ore di cammino! Bene
inoltre perché non possiamo più
andare al fiume e bere, è
inquinato, le falde vicine sono
incanalate in tubature che vanno
chi sa dove, ma dobbiamo
rivolgerci ad un fornitore di
“servizi” come l'acquedotto (si
spera di proprietà comunale) o la
multinazionale che ha
imbottigliato l'acqua. A proposito,
quali sono queste multinazionali?
La seconda risoluzione presentata
al Forum alternativo
mondiale dell’acqua dalla
Pagina 6
Attualità
Aprile2005
delegazione della Bolivia ha chiesto il sostegno in vista della costituzione di un Tribunale per giudicare i
comportamenti condannabili delle imprese private che si appropriano del “bene acqua” ed in particolare
l'Assemblea ha denunciato in particolare il comportamento delle seguenti imprese: Suez-Ondéo, Véolia,
Nestlé (coinvolta anche nello scandalo del latte in polvere), Abengoa e Bechtel. Colpevoli sono anche
alcune Agenzie Governative di cooperazione governativa come la GTZ (Germania), che promuove ed
esercita pressione sui governi dei paesi in via di sviluppo affinché adottino delle modalità di “gestione
privata” dell'acqua”. Queste industrie sono presenti in quasi tutti i paesi del mondo e impongono i loro
prodotti con metodi che talvolta non possono essere chiamati leciti e corretti, il più banale dei quali è
l'inganno dell'acquirente con la promessa di acque miracolose, ma carissime, come quella trovata di
qualche tempo fa dell'acqua purissima proveniente dagli iceberg.
Insomma, concludendo, non si può fare a meno dell'acqua, che non è un bene che si può scegliere di
consumare o meno, ma una necessità vitale. Tutto questo viene ignorato e come si è fatto per il petrolio,
che è servito per arricchire le grandi multinazionali e gli sceicchi, lasciando in miseria gran parte della
popolazione dei paesi produttori, così ora si vuole fare pure per l'acqua, “l'oro blu” del nuovo millennio.
Riflettiamo insieme.
Riporto qui una parte di un articolo che sintetizza in breve le iniziative prese per risolvere il problema
dell'acqua:
Che cosa deve essere fatto?
Per spronare all’azione e guidare il cammino sono stati fissati numerosi importanti obiettivi. I leader
mondiali riunitisi in occasione del Vertice del Millennio delle Nazioni Unite hanno concordato di
dimezzare entro il 2015 la percentuale di persone che non dispone di accesso all’acqua sicura da bere. In
occasione del Vertice di Johannesburg del 2002, inoltre, essi hanno riaffermato tale impegno e aggiunto
un ulteriore obiettivo, quello di dimezzare entro il medesimo anno la percentuale di persone che non ha
accesso agli impianti igienici di base. Essi hanno inoltre concordato di sviluppare, entro il 2005, piani
nazionali di gestione e rendimento idrici.
Raggiungere questi obiettivi rappresenta uno sforzo enorme, che richiede risorse ingenti e un’azione
coordinata, non soltanto da parte dei governi ma anche da parte delle persone che fanno uso dell’acqua e
di quanti investono su questa risorsa preziosa, specialmente a livello nazionale. Le iniziative necessarie
comprendono:
• Modificare i comportamenti nell’impiego dell’acqua e per quanto riguarda l’igiene;
• Mobilitare le risorse e la partecipazione delle comunità, in particolare dei gruppi femminili;
• Stabilire degli obiettivi e dei piani nazionali per generare investimenti;
• Realizzare delle politiche e dei quadri normativi per la gestione delle acque che prendano in
considerazione tanto le esigenze della sanità pubblica quanto quelle degli ecosistemi;
• Creare delle partnership fra le imprese private, i donatori bilaterali, le agenzie per lo sviluppo, le
banche, la società civile e le comunità locali.
Ci sono notizie incoraggianti. A Johannesburg, per esempio, sono state annunciate da governi, agenzie
internazionali e banche, da organizzazioni non governative e dal settore privato più di venti iniziative di
collaborazione sull’acqua e sugli impianti igienici — che impegneranno risorse superiori al miliardo di
dollari. Adesso è importante mantenere l’attuale slancio, in modo da raggiungere gli obiettivi e fare uso
migliore delle risorse idriche.
indirizzi dove trovare altre informazioni:
http://www.unesco.org/water/
http://www.un.org/esa/sustdev/documents/docs.htm
http://www.un.org/millenniumgoals/
Aprile2005
Attualità
Pagina 7
Le ultime lacrime dell’ipocrisia
di Gianluca Fiorindi
Ed infine, dopo giorni di agonia,
Terry Schiavo è morta.
Per alcuni “i politici e i giudici”
l’hanno uccisa, per altri il collasso
che nel 1990 la lasciò in stato
vegetativo, e che ora ha solo finito il
suo corso naturale.
Ed ancora una volta, pronta ad
immolare vittime sull’altare del
consenso, la politica del vincente
non si è fatta sfuggire l’occasione di
supportare e cavalcare come
un’onda di piena “l’opinione
pubblica”, l’occasione di sfoggiare
croci e principi cristiani, religione
che, come ormai chiaro, viene usata,
indebitamente e vergognosamente,
più per portare sofferenze che per
alleviarle.
Ribadendo il principio per cui
“L’essenza della civiltà è che il forte
ha il dovere di proteggere il
debole”, e per cui per forte si
intende chi è in grado di imporsi e
nuocere ad un altro debole al
momento sguarnito di padrino, il
presidente Bush si è sentito in
dovere di proteggere la vita,una
posizione decisamente imbarazzante
ed equivoca per un uomo che vietò
di esporre le bare dei caduti ( per il
profondo amore che ha per la vita),
che mentre migliaia di ragazzi in
perfetta salute e nel pieno della vita
morivano, contaminando l’oro nero
con il loro sangue, cavalcava sereno
nel Texas,che ha ordinato una
guerra imperialista non avendo
nemmeno la decenza di combattere
in prima linea, essendo i suoi gli
interessi in gioco, aumentando il
bottino di guerra anche il suo
patrimonio, rafforzando la vittoria la
sua posizione.
Dopo infatti aver firmato una legge
ad hoc per Terry, che però non ha
avuto i risultati sperati, è tornato di
Ed infine, dopo giorni di agonia,
Terry Schiavo è morta.
Per alcuni “i politici e i giudici”
l’hanno uccisa, per altri il collasso
che nel 1990 la lasciò in stato
vegetativo, e che ora ha solo finito il
suo corso naturale.
Ed ancora una volta, pronta ad
immolare vittime sull’altare del
consenso, la politica del vincente
non si è fatta sfuggire l’occasione di
supportare e cavalcare come
un’onda di piena “l’opinione
pubblica”, l’occasione di sfoggiare
croci e principi cristiani, religione
che, come ormai chiaro, viene usata,
indebitamente e vergognosamente,
più per portare sofferenze che per
alleviarle.
Ribadendo il principio per cui
“L’essenza della civiltà è che il forte
ha il dovere di proteggere il
debole”, e per cui per forte si
intende chi è in grado di imporsi e
nuocere ad un altro debole al
momento sguarnito di padrino, il
presidente Bush si è sentito in
dovere di proteggere la vita,una
posizione decisamente imbarazzante
ed equivoca per un uomo che vietò
di esporre le bare dei caduti ( per il
profondo amore che ha per la vita),
che mentre migliaia di ragazzi in
perfetta salute e nel pieno della vita
morivano, contaminando l’oro nero
con il loro sangue, cavalcava sereno
nel Texas,che ha ordinato una
guerra imperialista non avendo
nemmeno la decenza di combattere
in prima linea, essendo i suoi gli
interessi in gioco, aumentando il
bottino di guerra anche il suo
patrimonio, rafforzando la vittoria la
sua posizione.
Dopo infatti aver firmato una legge
ad hoc per Terry, che però non ha
avuto i risultati sperati, è tornato di
corsa dall’ennesima pennichella al
ranch texano, per ricordare come
con una battaglia persa non si perda
la guerra, anche se a centinaia di
chilometri le battaglie perse stanno
diventando decine…Ed è in
momenti come questi che non più ci
chiediamo, ma ci rendiamo conto di
come una vita valga più di una altra,
di come tenere in vita una persona
che da quindici anni non sta più
vivendo sia più importante di far
vivere un prigioniero, un
condannato, o un ragazzo di
vent’anni che ha avuto la sfortuna di
chiamarsi “soldato” nel momento
sbagliato, ma che la vita aveva
ancora da viverla. E a chi osasse
contestarmi che anche Terry stava
trascorrendo qualcosa che si potesse
ancora chiamare VITA, rispondo
che non è per questo che mangiamo,
dormiamo ed espelliamo ciò di cui
non abbiamo bisogno, non per
essere completamente bloccati,
inchiodati ad un letto per anni,
senza neanche la facoltà di pensare,
di renderci conto della nostra
situazione; senza poter vivere se
non grazie all’apporto di una
macchina che per noi vive, inutili
esseri bionici atti solo a non far
render conto la folla al capezzale
che noi da troppo tempo abbiamo
smesso di ridere. Penso però che a
questo punto sia necessaria e
indispensabile un mio chiarimento:
mi sento in dovere di precisare che
mai sarò contro la medicina, che
mai rifiuterò di combattere fino allo
stremo delle forze per una piccola
fiamma di speranza, che mai
preferirò veder piangere una
famiglia piuttosto che vederla
ancora aggrappata all’ultima
speranza, ma che mai chiamerò una
situazione come quella di Terry
VITA, che mai accetterò di sentir
parlare di “conoscenza della morte”
da chi semplicemente l’ha vista
negli altri, da chi rifiuta la medicina
per dare la vita ma non per
perdurarne una ormai priva di senso.
Pagina 8
Attualità
Fatta questa piccola ma quanto mai
necessaria digressione, vorrei
tornare ad esaminare il contesto in
cui quest’indignazione per
l’omicidio, se così si può osar
chiamarlo, si è fatta strada: aprendo
lo stesso giornale, della stessa
testata e dello stesso giorno trovo
notizie troppo diverse per
permettermi anche solo di ascoltare
l’ipocrisia di quelle bocche chiuse
dalla scritta “LIFE” o di quei
governatori e presidenti che
imperterriti continuano a permettere
a degli avvoltoi privi di ogni
umanità di pagare per veder friggere
un essere umano su una sedia
elettrica, per quell’esclusività che è
il poter assistere alla morte terribile
e brutale di un assassino che forse,
ironia della sorte, si scopre esser
più innocente delle facce di bronzo
in cravatta.
Per quanto ancora dobbiamo aprire
un giornale per leggervi che un altro
prigioniero è stato torturato, che un
altro condannato è bruciato tra lo
stupore della folla, che un altro
bambino ora corre su una sola
gamba? E soprattutto, per quanto
ancora chi sostiene questi errori si
deve permettere di impartire lezioni
sulla vita?
Voi ipocriti, che tanto avete usato
indebitamente il nome di Dio in
questi giorni,chiamandolo a
testimoniare una vostra verità (e non
voi a testimoniare la sua), che
professate che solo Lui deve
decidere quando e come togliere la
vita, quando siete i primi a toglierla
votando per una guerra senza
scusanti,a voi che fuori
dall’ospedale e dal dolore bivaccate
sbavandovi il trucco mi rivolgo, a
voi che non avete mai chiamato Dio
se non ora, che non avete mai
pensato ad ascoltarlo, ma ad esser
ascoltati… Siete stati accontentati:
se per questa via dobbiamo
discutere, una via che
personalmente vedo sbarrata proprio
dai vostri crocifissi usati
indebitamente e nei vostri infimi
interessi, allora Terry è stata
semplicemente messa al giudizio di
Dio, lasciata al suo volere. E Dio, se
così doveva essere, ha deciso. Voi
che della religione avete fatto la
vostra giustificazione e maschera,
non un messaggio in cui veramente
credere, voi che senza saperne il
vero amore vi siete fatti uomini di
chiesa,voi che indebitamente avete
annesso il vostro nome alla lista di
chi veramente ha creduto e agito per
Dio, ricordate che cosa Lui ha
promesso all’uomo, quale luogo ha
in serbo per chi è degno del suo
splendore, quale pace eterna e
magnifica ci aspetta dopo la morte.
E dunque forse Terry non ha
semplicemente abbandonato un letto
di dolore per giacere per sempre su
un letto di luce? Perché alzate il
Cristo? Gesù ha promesso la
resurrezione, la vita dopo la morte,
la vera vita dopo questo passaggio,
Aprile2005
e quindi non penso che Dio l’abbia
abbandonata, ma piuttosto accolta a
sé, allontanata dall’orrore di questa
vita, allontanata da una situazione
che niente aveva a che fare con una
vita umana. Facile è per voi che
fuori dall’ospedale piangevate, vi
disperavate, per voi che vi siete
eretti a sorella o fratello di Terry,
tranquillamente andare, e con le
proprie gambe ritornare dalla vostra
famiglia, dalla vostra moglie che in
piedi sorridendo vi accoglie…
Facile per voi accusare e criticare,
facile per chi ne è fuori lapidare un
uomo che per amore, e solo per
amore, voleva porre fine ad una
sofferenza che avrebbe
inevitabilmente, dolorosamente e
molto lentamente portato comunque
alla morte;una morte che,
sicuramente, non sarebbe stata
pianta da nessuno se non dalla sua
famiglia, una morte che tutti gli
ipocriti là fuori avrebbero letto con
noncuranza tra lo sport e la
politica…Una morte che non
avrebbe scandalizzato nessuno,
perché nessuno avrebbe notato. E’
stata eretta a simbolo,
strumentalizzata, e con lei la vita,
l’amore, il dolore e la croce, Dio e il
suo messaggio, la sua volontà.
Penso che per una volta, una sola
almeno, si dovrebbe abbassare il
crocifisso, girarlo e guardarlo negli
occhi, per capire davvero quando
invocare la carità cristiana, e
soprattutto dove esercitarla e dove è
ARKAN, le Tigri
Il 15 gennaio del 2000 veniva
assassinato in Serbia, a Belgrado,
Zeljko Raznjatovic, detto Arkan
(felino). Molti di voi certamente
non lo conosceranno. Per la
verità anch’io non ebbi modo di
sapere della sua esistenza fin
quando, durante il campionato
della stagione 1999/00, degli
ultras della Lazio(nota brava
gente), esposero uno striscione
durante la partita Lazio-Juve con
su scritto:”ONORE ALLA
TIGRE ARKAN”. All’epoca,
avevo più o meno dodici anni e
la cosa non mi turbò molto. Notai
però, e poi compresi anche il
perché, che tutto il mondo dello
sport e delle istituzioni
rispondeva con indignazione a
questo fatto. Ma chi era Arkan, e
cosa fece di tanto sconvolgente
per riscuotere una così grande
manifestazione di ostilità? Nato
in Slovenia da genitori serbi, si
arricchì molto durante la
devastante guerra civile
Aprile2005
jugoslava(1991-1995) tra le ex
repubbliche comuniste di Serbia,
Slovenia, Bosnia e Croazia.
Bisogna risalire all’inizio degli
anni 70 per fare la sua
conoscenza. Nel 1974 infatti si
segnalò per una rapina a mano
armata a Milano ai danni di un
ristorante. La cosa potrebbe
sembrare irrilevante per un
criminale, ma il bello è che
proprio dal 1970 al 1974 Arkan
(chiamiamolo così) fu un
dirigente dei servizi segreti
comunisti Jugoslavi. Le cose
comunque gli andarono male e
già nel 1975 finì in una prigione
Olandese per un’ennesima
rapina. Tornato negli anni’ 80 in
Serbia, nell’assurdità della sua
vita, divenne capo della sicurezza
di una discoteca di Belgrado,
l’”Amadeus”. Lo stesso anno
divenne anche Capoultrà della
tifoseria della Stella Rossa di
Belgrado, entrando in amicizia
con i giocatori serbi Mijhialovic
e Stankovic, che attualmente
giocano all’ Inter, ma che allora
giocavano alla Lazio. Questa
breve parentesi onesta venne
immediatamente interrotta da un
suo arresto per traffico di armi,
per il quale scontò qualche mese
di carcere in Croazia (1990). Già
nel 1991 era libero ed era tornato
in Serbia dove gli fu affidato il
Centro per la Formazione
Militare del Ministero per gli
Affari Interni serbo. Ruolo
datogli grazie alla sua
strettissima amicizia con il
criminale di guerra, ed allora
Presidente serbo, Slobodan
Milosevic. Ma la guerra
incombeva. Il 25 giugno 1991
Slovenia e Croazia si separarono
dalla Federazione Jugoslava e la
Serbia mosse guerra ad
entrambe. La Slovenia per
Attualità
fortuna, in parte protetta anche
dall’Austria, si levò
immediatamente dal conflitto. La
Croazia vi rimase invischiata.
Con essa poi fu il turno della
Bosnia - Erzegovina nel marzo
dello stesso anno. Cominciarono
massacri, persecuzioni e violenze
in tutti questi stati. Il motivo era
semplice nella sua assurdità:
proteggere ovunque e comunque
le minoranze Serbe nei territori
jugoslavi. Ed è proprio a partire
dall’autunno del 1991, che
Arkan si attivò per avere un ruolo
rilevante nella guerra. Cominciò
infatti, in modo illegale ma
protetto dalle corrotte autorità
serbe e dalle amicizie altolocate,
a mettere in piedi un’operazione
assolutamente incredibile: iniziò
a reclutare tra i seguaci del ”F.C.
Stella Rossa Belgrado” un’ unità
di volontari forte di circa 3000
uomini, che si dettero il nome di
“Tigri” e che operò come unità
paramilitare lungo la frontiera
serbo-croata durante tutta la
guerra. Il ruolino d’azione
dell’unità “Tigre” è letteralmente
spaventoso. Da molti Arkan è
considerato essere stato l’animo
malvagio di Milosevic, e ciò è
indubbiamente vero. Ma la
crudeltà e l’intento di Arkan
andavano ben oltre la
“protezione” delle minoranze
serbe. Era solito combattere con
un’enorme crocifisso dorato al
collo e indossava durante le
operazioni di “pulizia” etnica dei
suoi uomini, da lui dirette, il
vestito sacerdotale ortodosso. Ma
non è solo questo il motivo della
assurdità. E’ noto infatti che alla
fine della guerra e anche dopo la
fine delle ostilità si era arricchito
enormemente. La maggior parte
di questi proventi derivavano
proprio dall’azione di saccheggio
Pagina 9
delle proprietà private serbo musulmane che egli devastò
durante la guerra. La guerra era
diventata per lui una buona
occasione per arricchirsi in modo
indisturbato, sotto il paravento di
azioni militari giustificate (vi
ricorda qualcosa o qualcuno?).
Insomma la condotta di Arkan si
potrebbe definire una sorta di
integralismo cristiano a sfondo
remunerativo con compiti di
pulizia etnica. La definizione è
assurda ma efficace. Del resto la
figura stessa di Arkan, e il
contesto in cui operò, lo erano.
E’ incredibile quanto in un unico
uomo e in un’unica situazione,
qual è sempre quella di guerra,
sacro e profano si fusero in modo
così indissolubile da apparire
quasi necessari l’uno all’altro. Ed
è anche interessante segnalare
come in quel contesto di guerra
un gruppo di tifosi cretini, magari
anche padri di famiglia, e per al
maggior parte impiegati, operai,
maestri di scuola, manovali
ecc…, si trasformarono, inebriati
dal sangue e dall’integralismo
religioso, in uno spaventoso e
criminale strumento di morte. Lo
schema d’azione dell’unità
“Tigre” era semplice e brutale:
individuavano il villaggio a
maggioranza musulmana o
croata, lo bombardavano con
artiglieria pesante, quindi vi
entravano installandovi il terrore,
uccidendo arbitrariamente civili,
commetendo stupri,
saccheggiando e distruggendo
proprietà private e monumenti,
installando campi di
concentramento e qui operando
spaventose torture ai danni dei
prigionieri inermi. L’elenco che
riporto ora delle principali
operazione della “Tigre” è
essenziale per comprendere la
Pagina 10
monumentalità del crimine
commesso da Arkan e dai suoi
uomini.-Il 4 aprile 1992 l’unità
“Tigre” uccise 17 persone a
Bijeljina (in Croazia), lanciando
due bombe prima in un affollato
caffè, e la seconda in un negozio.
Seguirono nei giorni seguenti
altri 400 omicidi. Ciò nonostante,
immediatamente dopo il bagno di
sangue, la presidentessa
dell’attuale zona controllata
dalla repubblica serba, Biljana
Plavsic si recò a Bijeljina per
baciare davanti alle telecamere
Arkan. -Il 2 maggio 1992 a
Brcko le truppe di Arkan
uccidono 600 persone negli
insediamenti bosniacomusulmani di Kolobara, Mujkici
e Merajele. Gli uomini di Arkan
mettono in piedi il campo di
concentramento”Luka-Brcko”
per Bosniaci musulmani e Croati.
-Il 24 maggio 1992 le “Tigri” di
Arkan massacrano a Prijedor e
nei vicini paesi Hambarine,
Kozarac, Tokovi, Rakovcani,
Cele e Rizvanovici più di 20.000
persone. E’ il mese più nero della
loro azione bellica.-Il 20 giugno
1992 eseguirono una pulizia
etnica a Sanski Most,
Attualità
massacrando nel vicino paese di
Krasuljia 700 persone(la fossa
comune fu aperta nel 1997) e
altre 180 persone, in primo luogo
donne e bambini(anche questa
fossa comune è stata aperta solo
nel 1997).-Nel febbraio/marzo
1993 Arkan e le sue truppe
parteciparono al massacro di
Cerska, aiutando in
quell’occasione l’esercito
regolare serbo, in cui morirono
oltre 700 persone. A Visegrad le
truppe di Arkan parteciparono ad
ulteriori crimini contro i
musulmani. Centinaia di uomini
furono uccisi, buttati dal ponte
Drina o, come accadde ad una
settantina di uomini, bruciati
vivi.- Infine l’11 giugno 1995 e
nei giorni seguenti Arkan e le sue
truppe aiutarono Ratko Mladic
( avete presente il cattivone di
Behind Enemy Lines?), a
compiere uno dei più spaventosi
massacri di tutta la guerra: quello
di Srebrenica. Questo fu l’ultimo
loro atto clamoroso durante la
guerra. La stessa finì il natale
dello stesso anno (1995). La
jugoslavia era un paese
devastato. Tutto era distrutto,
cuori, persone e cose. Nel corso
Aprile2005
del conflitto si erano toccati
eccessi tali da richiamare gli
orrori della repressione nazista
durante la seconda guerra
mondiale e le ferite tra la
popolazioni erano lungi dal
rimarginarsi. A prova di ciò la
pacificazione voluta dall’ONU
non risolse molto, dato che
nemmeno 4 anni dopo i Serbi
ricominciarono a massacrare
albanesi in Kosovo.
Evidentemente la lezione non era
servita a nulla, forse solo a far
capire agli altri europei ,che nel
frattempo si avviavano verso
l’Europa unita e verso la moneta
unica, che la Jugoslavia stava
ancora soffrendo; che si stavano
consumando ancora atrocità e
rancori sopiti dalla fine del
secondo conflitto mondiale e
che , nonostante il tempo
trascorso, si ripetevano nello
stesso modo. Che fine fece
Arkan? Semplice, non fu
arrestato (perché vi stupite?)
anzi, divenne presidente di una
squadra di calcio serba(il Fk
Obilic di Belgrado) nel 1996 e si
godette tranquillamente i suoi
soldi insanguinati fino a quando
per l’appunto non fu assassinato,
Gli elfi!
Gli Elfi sono una comunità di persone che da diversi anni hanno deciso di
vivere facendo i contadini, senza alcuno strumento meccanico e senza
confort nelle loro case (riscaldamento, elettrodomestici, tv...), ai modi di quella
che era la vita contadina più semplice, fino agli anni '50, negli Appennini. La
loro zona di insediamento è a circa 1000mt. di altezza, nelle montagne
pistoiesi.
Su di loro sono apparse pubblicazioni e ricerche, tra cui anche articoli sul
giornale Terre di mezzo. Sono in parte legati e si riconoscono su alcune
caratteristiche della rete degli Ecovillaggi .
Gli Elfi fanno vita molto riservata, non amano - giustamente - essere visitati con
fare "turistico", se non in vero spirito di amicizia e di scambio.
Aprile2005
Degeneratione
Pagina 11
Pubblicità Regresso
VORRESTI UNA VITA PIÙ SALUBRE? NON NE PUOI PIÙ DEI GAS DI SCARICO DELLA CITTÀ FETIDA? E
ALLORA.....SEI QUELLO CHE STIAMO CERCANDO!
TUTTI A ZAPPARE!!!
CON...
Per info: [email protected]
Pagina 12
Poesie
Aprile2005
POESIE
De novis poetis Florentinis (et eorum amico Sardo)
Molti di voi, ne son certo, non sanno
ch’in quinta G vi son poeti magni,
che presto assai famosi diverranno.
(Dante, Petrarca e Boccaccio) è già scritto;
essi verranno tra breve offuscati
da tre fiorentini che marcian dritto
Il primo che fra tutti i miei compagni
prese a comporre bella poesia
(ma non ne trasse dei grandi guadagni)
verso l’onor degli allori dorati.
Siam già tre; non v’è posto, son spiacente,
seppur compagni siamo, ed affiatati,
voi forse immaginate chi mai sia,
ma qui non lo vedrete nominato;
il poetar suo mi pare magia.
per l’Arui, dal lirismo inesistente;
“Ma non temer”, gli dice il Labartino,
“noi ti stimiamo non poco valente,
Di questo ormai io mi sono accertato:
ch’il nobel già gli spetta qual cantore
più bravo che finor fu ascoltato.
benché del verso tu sia l’assassino”.
Io farei un enorme e brutto errore
se di citare mi dimenticassi
Costanzi, un altro gran verseggiatore.
Fra le rime egli muove i primi passi,
e già mi pare un genio dell’ottava;
un impostor sarei se lo negassi.
Simili versi, credo, non creava
(un grande paragone adesso azzardo)
nemmeno Ariosto, che pur primeggiava.
V’è poi l’amico nostro, un tale sardo,
che conoscete, detto Alberto Arui;
è meglio ch’io non mi esprima riguardo
lo strano poetar fatto da lui,
poiché non sono solito dir male
pubblicamente delle opere altrui.
Tra’ primi due, dal verso trїonfale,
si pone, con modestia, il sottoscritto;
ed il destino del trїo regale
Daniele Labartino VG
Aprile2005
Giogo di terra o di aria
Sciami di terra gettati dall’alto
sul corpo svenuto
non interrano mortalmente
gli iridi quasi di nebbia.
L’acqua nel fango trascinante
Metà del viso le labbra spezzate
Ancora nutre con il riflesso
Dell’aria infiammata dalla pioggia
marmorea.
Neonato
Fra queste mura funerarie
Sono stato sepolto
nell’assenso all’insania soltanto
dal fucile dell’esecuzione
Freddo alla tempia.
Negli ultimi fremiti già estinti,
a sé taglienti in preghiera, ho tentato
di legare con le pareti ferrose le
mani:
Non siano consegnate alla terra
(non ne ha nessuna esigenza)
le stille striscianti senza svolte né
tracce
tranne che per le rade ceneri aride
che fummo.
Il Poeta Maledetto
Poesie
Pagina 13
Vomito sangue e vermi,
sto bene! guardatemi,sto bene!
È dentro che sto marcendo,solo
dentro…
Tranquilli sto benissimo!
Convivo con i miei parassiti,
sono altruista,animalista,
do loro da mangiare,
muoio per farli vivere,
mi sacrifico.
Tranquilli non importa se ce li avete
messi voi!
Io li tengo volentieri i miei parassiti!
Sono il vostro dono
e i doni non si rifiutano!
Sto morendo ma l’importante
é che mi avete voluto bene,
abbastanza bene da farmi un dono!
Questo è l’importante!
Non sono vissuto invano!
Non sono vissuto invano!
Grazie! Grazie!
Alberto Arui
Leggi sul buonumore....
se sei di buon umore tranquillo...passerà...
se qualcuno è di buonumore mentre tutto va a rotoli...ha trovato qualcuno a
dare la colpa...
se i problemi ti rendono infelice è inutile cercare di affogarli nell'alcool...alcuni di loro nuotano
benissimo...
Legge che non c’entra niente:
“Se una cosa non ti riesce la prima volta, distruggi ogni prova del tuo tentativo.”
cui
Pagina 14
Aprile2005
Cruciverba
Il cruciverba
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32
31
33
Orizzontali
1. mai usati
2. le ebbe un celebre Orlando
9. saluto romano
10. Le consonanti di Masini
11. sigla di Pescara
12. un Giorgio cantante
14. acceso in Inglese
16. bimbo senza fine
18. l’effetto dell’allargare e dell’ingrandire
21. Rumoreggiare
22. di effetto non permanente
24. li celano le esche
25. Giovani Marmotte
27. si mettono per barrare piccole caselle
28. boom senza centro
29. Nucleo Antisofisticazioni
31. in questo luogo
32. arrabbiati
33. scappato dalla Galera
Verticali
1.il mazzetto di fili in fondo ad un cordone
2. i frutti della vite
3. Orfini Emiliano
4. Sprofondarsi in un quasi senza fondo
5. Agiscono con calma
6. Sigla di Roma
7. Prefisso per uguale, medesimo
8.il nome di Quinto poeta latino
13. Disapprovazione, critica negativa
15. Dispositivo a bomboletta
17. Obblighi, responsabilità gravose
19. Lunedì in breve
20. Voce del verbo essere
22. Il circo di Ercole, Ugo, Ferdinando e
Riccardo
23. Ha come simbolo chimico Os
26. Vicino a tarano c’è quello Piccolo e quello
Grande
28. Mezzo urbano
30. sigla di salerno
31. ai lati di qua
Aprile2005
Musica
Pagina 15
MANOWAR: KINGS OF METAL
La storia dei Manowar, uno
dei gruppi più importanti nel
mondo del power-metal, ha
inizio nel 1981, quando il
bassista Joey di Maio, curatore
degli effetti scenici dei
concerti dei Black Sabbath,
incontra Ross Funicello,
chitarrista proveniente dalla
formazione dei Dictators; al
nascente gruppo si aggregano
Eric Adams, cantante, e il
batterista Donnie Hamzik. Il
nome Manowar è
l’abbreviazione di “Man of
War”: nei loro pezzi, infatti,
sono frequenti le incitazioni a
combattere per il vero metal e
ad essere pronti al sacrificio
per esso;
Il look degli inizi è
decisamente sul modello di
Conan il barbaro, anche se il
contesto è una villa della
Florida messa a disposizione
del gruppo dalla casa
discografica Liberty, con tanto
di piscina, sala prove e barili
di birra.
I Manowar sono sempre stati
attenti a trovare le migliori
tecniche di registrazione, e nel
1982 esce il loro primo lavoro,
intitolato “Battle Hymns”, i
cui successi ( come
“Manowar” o “Metal Daze”)
vengono ancora suonati oggi
ad ogni concerto della band.
Di lì a poco uscirà “Into glory
ride”, che conferma il loro
successo in Europa; le ben 27
date che erano state previste in
Inghilterra vengono però
cancellate a causa della morte
della sorella del promoter la
sera prima di partire. In questo
periodo viene girato il primo
video: Gloves of Metal.
Il 1984 è uno degli anni più
produttivi per i Manowar: vede
l’uscita di classici come
“Secrets of steel”, “Hatred”,
“March for Revenge”, e di due
fra i più importanti album
nella storia del metal quali
“Hail to England” e “Sign of
the Hammer”. Nel 1987 entra
nel gruppo il batterista italoamericano Scott Columbus e
esce “Fighting the World”,
criticato perché il sound che vi
si trova è meno duro e più
orecchiabile.
È dell’anno successivo l’uscita
di “Kings of Metal”, che si
attira le critiche più disparate,
da quella del movimento
femminista per “Pleasure
Slve” a quello causato da una
frase di “Blood of the kings”,
che inneggia al ritorno della
gloria germanica ( che in realtà
vuole essere semplicemente un
omaggio ai sempre più
numerosi fan tedeschi, ai quali
è dedicata anche la versione
della famosissima “Heart of
Steel” tradotta nella loro
lingua ).
Il gruppo, dopo il grande
successo di “Kings of Metal”
si vedrà costretto a un altro
cambiamento, dato che Scott
Columbus è costretto a ritirarsi
per le condizioni del figlio
malato di leucemia; verrà
sostituito da Rhino, un
dottissimo ragazzo di origine
pellerossa.
Si dovrà aspettare il 1992 per
l’uscita di “The triumph of
steel”, aperta dal brano
“Achilles, Agony & Ecstasy in
eight parts”, pezzo da 30
minuti basato sull’Iliade –
sorprende che i Manowar la
conoscano -: in quasto album
si trovano grandi successi
come “Metal Warriors”, “The
power of thy sword” e “Master
of the wind”.
Nel 1996 torna Scott
Columbus, e esce “Louder
than Hell”, nel quale troviamo
un misto di suond più duri e
tipici dell’heavy metal e
sonorità più orecchiabili: ma è
nel recente 2002 che esce la
stupendo “Warriors of the
world united”, che ogni
metallaro dovrebbe avere nella
sua discoteca.
Recentemente sono usciti VHS
e DVD dei loro concerti e
video, come “Hell on Heart
III”, del 2003.
Vorrei concludere con una
citazione da “king of metal” e
augurando una lunga vita agli
unici e veri sovrani del metal!
“…On A Crusade
The World We Bring
FOUR KINGS OF METAL
FOUR METAL KINGS
Death To The False Ones
Dance On A String
'Til The Blood On Your Sword
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Aprile 2005
Musica
DJ LasT-EgO
di Filippo Rocchi
Questa volta si cambia.
Basta parlare di singoli gruppi e
case discografiche……
Stavolta si parla di musica.
Niente strumenti, album o concerti,
tutte queste cose sono solo il mezzo
con cui la musica arriva all’interno
di ognuno di noi.
C’è chi ha detto che la musica è la
colonna sonora della nostra vita, ma
questo è vero in parte…..io nella
mia vita non avrei mai voluto come
colonna sonora i Ricchi e Poveri !
(con tutto il rispetto per i fan)
Credo che la musica sia qualcosa di
strettamente connesso al carattere di
ognuno di noi, qualcosa che si
evolve insieme a noi, ci viene a noia
e poi ritorna, che consola o fa
ancora più male.
Secondo me è anche questo che
contribuisce a differenziarci. Ci
vogliono quei due o tre gruppi che
fanno ribrezzo agli amici nei quali
rifugiarsi di tanto in tanto….credo
che mi sentirei tremendamente
omologato se qualunque canzone
ascoltassi piacesse a tutti.
Non voglio toccare il contesto
“discoteca”, tanto per non turbare
gli animi dei più fogati del “sabato
sera a ballare”. Mi pare inutile, non
credo ci sia molta gente che va in
discoteca per ascoltare la musica,
che inoltre non puoi scegliere in
quanto tutto è delegato ad un Dj che
è pagato per questo.
(Immaginatevi che scompiglio
scambiare i Dj tra le varie
discoteche mettendo tipo Gabry
Ponte all’Elettro+ o i Teknambul
allo Jab…..)
Comunque sia, ogni tanto serve
scaricare gli ormoni agitandosi in
pista……….ogni tanto…..
Chiudendo questa breve parentesi,
volevo insistere su quanto è
soggettiva la musica.
Non vi è mai capitato di ascoltare
un brano in inglese (di cui non
capite bene il testo) e scoprire poi
che l’autore dice nel testo cose
completamente diverse da quelle
che avete provato voi?
Oppure non è stupendo quando
ascoltando una canzone ti ritornano
in mente tutte le cose legate a
quella, come un album di foto?
La musica è qualcosa che non si può
catalogare, ascoltare allo spasimo e
poi buttare via solo perché non va
più di moda…
Per questo vi esorto a ribellarvi a
chi prova a imporvi un certo tipo di
musica trascurando artisti che
magari dicono in una sola canzone
molto di più di quanto il primo
scemo su Mtv dirà in tutta la sua
carriera musicale…..
A proposito di Mtv….
Non sprecherò molte parole, vi basti
sapere che al di là delle sue
trasmissioni, delle sue iniziative e
tutto il resto, Mtv rimane sempre un
canale della televisione, e credo che
di base non sia molto diverso dagli
altri (pubblici e non).
Pensate a tutti quegli artisti che
dopo anni di fatica trovano un
produttore che gli fa girare un
video, e il massimo che può
capitargli e di vederlo passare una
volta su Brand:New, che va in onda
da mezzanotte alle una (infatti è
l’unico
programma
veramente
interessante).
Chiaramente sono molto più utili ai
fini degli ascolti tutte le cagate che
arrivano da cantanti milionari
d’oltre oceano. Tutti i gusti son
gusti….
Prima
di
chiudere
volevo
sottolineare un altro aspetto
bellissimo della musica: la sua
varietà.
Molto spesso non ci si rende conto
di quanto sia diversa la musica, e
quanti aspetti diversi dimostra.
Allora ci si cristallizza su un certo
numero di canzoni che si ascoltano
fino ad inflazionarle……
Come una playlist che non viene
mai aggiornata. Sempre la stessa
musica……
Invece per quanto mi riguarda, negli
ultimi due anni ho esplorato diversi
generi anche agli antipodi fra di loro
e ho scoperto dei generi che avevo,
fino a quel momento, ignorato:
drum&bass, chillout, Tekno, ma
anche tipi di rock più elettronici, o
cantautori italiani…..insomma ho
allargato i miei orizzonti.
Annoiati a morte? Chiedo scusa ma
questa volta avevo voglia di scrivere
un articolo che almeno in parte
cercasse di fare un minimo
ragionare su quello che ci circonda e
la scelta della musica come
argomento è venuta da sé.
Comunque se avete letto fino qui
vuol dire che quello che avevo da
dire vi è interessato, e se magari vi è
presa
voglia
di
rispondere,commentare o criticare,
fatelo, più o meno è il motivo per
cui ho scritto questo articolo,
smuovervi dallo stato di torpore in
cui siamo noi “giovani”.
Se poi non ve ne è fregato nulla e
continuerete a fare tutto quello che
fa quello davanti a voi come in un
gregge, fate pure, non pretendo
certo di insegnarvi vivere…….
Aprile 2005
Pagina 17
Satira&Varie
Sogno o realtà? Comunque
ridere…
Flubason:
Indicazioni: antinfiammatorio e antipruriginoso.
Effetti indesiderati: arrossamento cutaneo e prurito.
Bactrim:
Indicazioni: sulfamidico
Effetti collaterali: può provocare il decesso
Nytol:
Indicazioni: trattamento dell'insonnia.
Avvertenza: Attenzione: puo' causare sonnolenza
Su un prodotto giapponese usato per alleviare le emorroidi dolorose:
STANDO SDRAITI NEL LETTO INSERIRE POSCOOL LENTAMENTE FINO ALL'IMPUGNATURA NEL
CONDOTTO ANALE. MENTRE SI INSERISCE POSCOOL PER CIRCA 5 MINUTI, CONSERVARE LA
CALMA.
ETICHETTE STRANE:
Su uno shampo di Taiwan:
USARE RIPETUTAMENTE PER DANNI SERI.
Su una coperta da Taiwan:
NON USARE COME PROTEZIONE DA UN CICLONE.
Su uno specchio usato dai ciclisti degli Stati Uniti:
RICORDARSI CHE GLI OGGETTI NELLO SPECCHIO SONO
REALMENTE DIETRO VOI.
Su un pacchetto di patatine:
PUOI ESSERE UN VINCITORE! NON E' NECESSARIO ACQUISTARE. I DETTAGLI
ALL'INTERNO. (E' un invito al taccheggio?)
Sulla bottiglia di una bevanda a base di latte aromatizzato:
DOPO L'APERTURA, MANTENERE VERTICALE.
Su uno spray contro gli insetti della Nuova Zelanda:
QUESTO PRODOTTO NON E' TESTATO SUGLI ANIMALI.
In una guida statunitense per settare un nuovo computer:
PER EVITARE LA CONDENSA, LASCIARE CHE LA SCATOLA SI RISCALDI FINO ALLA
TEMPERATURA AMBIENTE PRIMA DELL' APERTURA. (Peccato che l'istruzione era
ALL'INTERNO della scatola.)
Pagina 18
Satira&Varie
Aprile 2005
In alcuni paesi, sulla parte inferiore delle bottiglie di coca cola:
APRIRE L'ALTRA ESTREMITA'.
Su un pacchetto dell'uva passa di Sunmaid:
PERCHÉ NON PROVA A METTERLO SOPRA I SUOI CEREALI FAVORITI? (fatti i cavoli tuoi)
Su un casco-phon:
NON USARE MENTRE SI DORME. (azz! l'avevo comprato proprio x questo!)
Sulla manopola di un distributore di sapone:
ATTENZIONE - USARE SAPONE NORMALE. (Quale sarebbe non normale?)
Su una scatola di dessert "Tesco" Tiramisu' (stampato sulla parte inferiore della scatola):
NON GIRARE SOTTO-SOPRA. (.. ma per leggere questo annuncio ho già rovesciato la scatola!)
Sui contrassegni del "Pane Di Spencer":
IL PRODOTTO SARA' CALDO DOPO IL RISCALDAMENTO. (Ora lo so..)
Su una coltello coreano da cucina:
CONSERVARE LONTANO DAI BAMBINI. (ora che me l'avete ricordato..)
Su un presepe di natale che si illumina fatto in Cina:
SOLTANTO PER UN USO ALL'INTERNO O ALL'ESTERNO. (Dove altro potrei usarlo?)
Su un forno giapponese:
NON ESSERE USATO PER L'ALTRO USO. (???)
Sulle arachidi di Sainsbury:
-ATTENZIONE - CONTIENE ARACHIDI. (e sono pericolossissime..)
Su un pacchetto di arachidi della American Airlines:
ISTRUZIONI - APRI IL PACCHETTO, MANGIA LE ARACHIDI. (Sono felice, quello di prima mi
preoccupava!)
Su un motosega svedese:
NON TENTARE DI ARRESTARE LA CATENA CON LE MANI O CON I GENITALI. (.. e io che
credevo che all'occorrenza..)
Su un costume da superman per bambini:
L' USO DI QUESTO INDUMENTO NON VI PERMETTE DI VOLARE (noo!! davvero?)
Ringraziamo il sito www.magnaromagna.it.
Aprile2005
Satira&Varie
Pagina 19
Che cosa farò da grande?
I bambini non avrebbero esitazioni, ti getterebbero spontaneamente la loro risposta tanto da stupirti
per la sua immediatezza.“Il pompiere”, “il meccanico”, “la ballerina”, “l’ astronauta”……sogni realizzabili
legati ai loro giochi o al gusto dell’ avventura;hanno nel loro immaginario un insieme di eroi che devono
essere indiscutibilmente seguiti ed imitati.Loro non hanno dubbio fra qualche anno quando la loro
statura avrà superato il metro e mezzo di altezza avranno in mano il loro mestiere…tanto desiderato.
Ascoltiamo queste aspirazioni e sorridiamo pensando alla nostra situazione di maturandi,che proiettati
sempre di più nel mondo universitario,ci interroghiamo sul nostro futuro…Allora ci siamo ritrovati tutti
alla Fortezza una o più mattine sfuggendo da interrogazioni e da un programma che a detta degli
insegnanti “interminabile”….ci siamo buttati in stand universitari del ‘Campus orienta’, un appuntamento
che ormai da cinque anni si presenta a Firenze.Se ci guardavi eravamo lì a chiedere mille
informazioni,con volantini in mano,capellini gialli del punto studenti,penne,gomme dell’ università di
foggia…..insomma tutto ciò che era gratis,era !!!!Sembra un paradosso ma nonostante l’ orientamento
possa migliorare la risposta del sistema d’ istruzione superiore alle richieste del mercato del lavoro,e
possa contribuire a risolvere il problema della programmazione degli accessi…..l’orientamento può
anche essere un contenitore informativo vuoto.Spesso infatti noi studenti abbiamo una conoscenza
imperfetta di noi ,abbiamo una scarsa consapevolezza del problema della scelta e
possediamo,probabilmente,inadeguate strategie per affrontarlo…Il punto da cui partire è quello di
conoscere i propri interessi, le proprie attitudini e conoscenze…È indispensabile autovalutarsi , darsi
degli obiettivi… e le decisioni verranno di conseguenza.L’ azione di orientamento ha come obiettivo
quello di consentire agli studenti di effettuare una scelta,responsabile e chiara, ma la scelta se non è
personale,se non investe cioè la complessità della tua persona,non è una scelta. Certo è giusto tener
conto delle prospettive lavorative,ma più che giusto seguire l’ impulso interiore….il rischio è nella scelta
stessa. Selezioniamo quindi quell’immenso materiale che abbiamo fra le mani e valutiamo le notizie
disponibili….Noi ci lasciamo trascinare dall’ informazione senza essere critici:scegliamo con la testa
senza però tralasciare la nostra indole.
Giulia Cavallini 5C
"Ah! Non dire che sei d'accordo con me. Quando la gente
è d'accordo con me mi sembra sempre di essere nel torto".
Oscar Wilde
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Satira&Varie
Aprile 2005
Politica
Politica, il dizionario la definisce :"Scienza e tecnica che ha per oggetto la costituzione, l'organizzazione,
l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica"
Argomento molto attuale in questi ultimi tempi, sentiamo molto spesso parlare di
"elezioni primarie" definite come il metodo più democratico per scegliere il candidato del determinato
schieramento politico da mandare alle prossime elezioni presidenziali.
Ma vi siete mai fermati a pensare che noi(mi riferisco ai maggiorenni, ma anche ai minorenni per il futuro)
con quel piccolo gesto noi decidiamo chi governerà e chi dovrà occuparsi quindi del benessere dello stato e
di conseguenza del nostro?
Ultimamente mi sono reso conto di quanto i nostri politici, di entrambi gli schieramenti politici, siano degli
esseri a cui dell'interesse del nostro paese non importa proprio nulla, pensano solo al loro tornaconto
personale, ad avere sempre più soldi in tasca o a cercare di non andare in prigione. Ma vi rendete conto che
la scelta è veramente tragica? da una parte abbiamo un delinquente, è quasi del tutto provato si guardino i
processi per corruzione che sta subendo in questi ultimi tempi, che sta mandando un paese alla rovina con
una politica più che discutibile, pensate solo al fato che la confindustria si sta opponendo a tutte le scelte
prese in campo economico dall'attuale governo(ricordiamoci anche che il nostro presidente del consiglio
come imprenditore dovrebbe far parte o almeno rappresentato dalla stessa confindustria), oppure pensate ai
sindacati che da anni ormai stanno combattendo una lunga battaglia a suon di scioperi generali sulle
decisioni in ambito sociale(se così vogliamo dire), per non parlare poi di tutte quelle promesse fatte e non
mantenute, di tutte quelle riforme inattuabili a causa di enormi buchi di bilancio. Dall'altra abbiamo una
sinistra che non propone nulla, si limita a criticare il governo Berlusconi senza però offrire alla
popolazione un programma di miglioramento, una politica da intraprendere...
Credo che sia una situazione a dir poco allucinante, gli italiani saranno chiamati a votare il menopeggio, lo
schieramento che farà meno danni al nostro paese... mah a me questa situazione dà molto da riflettere,
spero che anche voi ci riflettiate su..
Corso di cucina malese
di Piccettino
Oxtail soup
Ingredienti per 2 - 4 persone:
3 cucchiai di margarina
1 grossa coda di bue (ben pulita e tagliata a pezzi)
250 gr. di carote tagliate per il lungo
2 gambi di sedano (tagliati finemente)
8 testine di scalogna (oppure 2 di grandezza normale)
10 grani di pepe
5 chiodi di garofano (bunga cengkih)
1 cucchiao di polvere di noce moscata
1 piccola foglia di tumerice (daun kunyit)
2.5 cm di laos galangal grattuggiato finemente
3 cucchiai di salsa di soia light (Kicap asin)
Aprile 2005
Satira&Varie
Pagina 21
1.6 lt. di acqua
60 gr. di noodles di riso (soohoon)
sale q.b.
Preparazione
Far sciogliere la margarina in una padella a fiamma media. Aggiungere la coda
di bue a pezzi e farla rosolare sinchè non sia di un colore dorato. Aggiungere
tutti gli ingredienti, eccetto l'acqua e i noodles (che però metteremo ad
ammollarsi in acqua bollente per 5 minuti a fiamma spenta, quindi scolati e
sciacquati) che faremo friggere per 8-10 minuti, quindi abbassare la fiamma.
Aggiungere l'acqua, coprire e far cuocere lentamente per 3 ore sino a quando
la carne e le verdure siano tenerissimi. Per altri 5 minuti far cuocere i noodles,
rimescolando di frequente; eventualmente aggiungere un po' di salsa di soia,
quindi servire ben caldo.
Il liBrO cHE nOn pOteTe PeRdErvI
”C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo” Di Efraim Medina Reyes
“non
sono sempre stato buono con lei,anzi,di solito ero un figlio di puttana. La amavo
tanto e non sapevo cosa fare.(...)L’ho trattata male molte volte perché ero disperato,ma
l’amavo più della mia stessa vita e quando se n’è andata la mia vita si è spenta.
Quando ho saputo che l’avevo perduta per sempre sono impazzito. Prima che sia
trascorso un secondo sarai morto centomila volte, dice un versetto del Corano, e io ho
dovuto viverlo...”
Rep è una specie di eroe perseguitato dal destino, in fuga dalla realtà immobile di
Cartagena. Vuole cominciare una nuova vita, non importa quale, ma intanto vuole
dimenticare la ragazza che lo ha lasciato. Scappa per inconcludenti soggiorni nella
metropoli, Bogotà, zigzagando fra le bombe degli attentati politici, le risse notturne, le
sbornie e la noia.
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Satira&Varie
Aprile 2005
L'universo come Matrix: un'illusione
Esatto! Avete letto bene!
La domanda che si è posto chiunque abbia visto il film ha finalmente trovato una risposta:
il mondo come lo conosciamo potrebbe essere realmente nulla più che una creazione virtuale
frutto di un computer superavanzato.
Il punto è che a sostenere quella che potrebbe sembrare una spaventosa eresia scientifica non è un
fan impazzito per la troppa immedesimazione ma nientemeno che Martin Rees, professore di
astronomia all'Università di Cambridge e membro della prestigiosa Royal Society inglese.
L’eminente scienziato spiega in un articolo del ‘Sunday Times’ che tutto ciò che ci circonda, la
vita, l’universo intero potrebbero essere il semplice (si fa per dire) prodotto di un computer.
L’affermazione si basa su una previsione, condivisa peraltro da molti scienziati, secondo la quale i
computer dei prossimi decenni potrebbero raggiungere un’evoluzione tale da poter simulare non
soltanto dinamiche molto semplici, bensì interi mondi completi di ogni dettaglio.
Dando credito a tale ipotesi, cosa ci impedisce – sostiene Rees – di pensare computer capaci di
simulare universi tanto complessi quanto il nostro o – perché no? – proprio il nostro stesso cosmo?
È chiaro però che l’esternazione dell'astronomo inglese è soltanto un'ipotesi provocatoria, ma le
conseguenze si fanno sentire comunque sentire e non poco: l'idea di mondo “alla Matrix” è
diventata oggetto di dibattiti e accese discussioni. Una tale ipotesi, infatti, porta nuovamente alla
luce un'antichissima riflessione filosofica ovvero, scoprire se esiste o meno un’altra realtà oltre a
quella sensibile. A sostenere Rees si aggiunge per altro il fisico australiano Paul Davies che, in
un’intervista al ‘Sydney Morning Herald’, ha raccontato come la scienza stia effettivamente
tentando ciò che si è potuto vedere in Matrix ovverosia ‘vivere in una simulazione’.
Insomma con una semplice avventura fantascientifica, che ha sbancato i botteghini di tutto il
mondo, Andy e Larry Wachowski sono stati i precursori di quella che è oggi un’attendibile
affermazione scientifica.
D’altronde, non dobbiamo sorprenderci più di tanto:
il poliedrico e visionario regista Stanley Kubrick immaginò i viaggi nello spazio ancor prima di
aver visto lo sbarco sulla Luna e le stazioni orbitanti apprezzabili in ‘2001 Odissea nello
spazio’ (con tanto di gravità artificiale ottenuta sfruttando la forza centrifuga), non si discostano
più di tanto da quelle pensate oggi, per un prossimo futuro, dagli ingegneri aerospaziali.
Che dire, la fantasia e l’immaginazione anticiperanno sempre e di gran lunga la realtà ancora da
scoprire.
doc. Dr
Quest’articolo è stato ispirato da uno stesso comparso sulla Home Page di libero.it (il sito di Wind-Infostrada non
del quotidiano di Vittorio Feltri)
Aprile2005
Satira&Varie
Pagina 23
I rompicapo
SIETE CAPACI DI DIRE QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI SONO VERE E
QUALI FALSE?
1.Esattamente una frase della lista è falsa.
2.Esattamente due frasi della lista sono false.
3.Esattamente tre frasi della lista sono false.
4.Esattamente quattro frasi della lista sono false.
5.Esattamente cinque frasi della lista sono false.
6.Esattamente sei frasi della lista sono false.
7.Esattamente sette frasi della lista sono false.
8.Esattamente otto frasi della lista sono false.
9.Esattamente nove frasi della lista sono false.
10.Esattamente dieci frasi della lista sono false.
INDOVINELLI:
La vedova
Un uomo di 27 anni sposò una donna di 24. Lui morì all'età di 81 anni, lei all'età di 91. Per
quanti anni rimase vedova la donna?
Una strana offerta
In un negozio il commesso dice:
"1 costa 1 euro, 10 costano 2 euro, 100 costano 3 euro."
Di quale articolo sta parlando?
Soluzioni nel prossimo numero!
Il giornalino degli studenti del Liceo Castelnuovo
DIRETTORE
Martina Onori (IVD)
VICEDIRETTORE
Gianluca Fiorindi (IVA)
•
Gli articoli per il prossimo numero
vanno consegnati entro il 1 Maggio
•
Gli articoli vanno spediti al seguente indirizzo:
[email protected]
oppure consegnati in floppy/cd
•
REDAZIONE
Alberto Picchi (IVA), Alessandro
Anastassopoulos (VD), Antonio Angotti
(VF), Andrea Biondi (IVA), Dario
Romagnoli (IVA), Filippo Rocchi (IVA),
Giulia Lensi (IID), Giulia Onori (VD),
Giulia Cavallini (VC), Giulio Facchini (IIB),
Matteo Santacesaria (VF) ,Simone Naldi
(IVB), Vladislav Gavrusyev (IVB).
ART DIRECTOR E IMPAGINAZIONE
Martina Onori
INDIRIZZI INTERNET E POSTA ELETTRONICA
www.degeneratione.da.ru
[email protected] (info e invio articoli)
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Tutti gli articoli sono sottoposti al vaglio dei
redattori. Pertanto, qualora venissero
riscontrati contenuti offensivi o scritti troppo
lunghi, la redazione deciderà di contattare
direttamente l’autore dell’articolo per
chiarificazioni ed accordi su eventuali
modifiche. In ogni caso l’autore dell’articolo è
direttamente responsabile di quanto scritto
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firmati o firmati con pseudonimi sarà a
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pensieri o documenti di terzi è indispensabile
citare le fonti e quando possibile presentarle
alla redazione. Ovviamente anche in questo
caso l’autore dell’articolo è responsabile di
quanto scritto.
Ringraziamo Beatrice Lastrucci 4E e
Carlotta Conti 4D che ci hanno aiutato
ad impaginare lo scorso numero.