Serious Machinery
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La rivista per i professionisti del lavoro agricolo offerta da Challenger Agosto 2008 I Terra-Gator rappresentano da un decennio una parte essenziale della flotta di una cooperativa di macchine francese. Questo è quanto riferisce Bernard Gibrais di Challenger dal Sudovest dellaFrancia. Spandimento di liquame nella patria del foie gras Le CUMA (Cooperative di Utilizzo dei Macchinari Agricoli) sono molto comuni in Francia, soprattutto in aree con allevamento di bestiame ed a coltivazioni miste. Tali gruppi di condivisione dei macchinari, che hanno riscosso un grande successo, nacquero dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l’agricoltura francese aveva risorse scarse e grande bisogno di cibo. La CUMA des Landes nella regione dell’ Aquitania è nata circa trent’anni fa in seguito all’esigenza di lavori di drenaggio. Per molti anni, questa è stata l’attività principale e si è avvalsa di macchinari come escavatori e bulldozer. Nota per le coltivazioni di mais, verdure e kiwi, quest’area è rinomata per la produzione del famoso foie gras, il succulento paté fatto di fegato d’anatra e oca. Inoltre, la crescita della produzione di foie gras e il conseguente aumento di letame avicolo hanno accelerato la decisione di dare inizio allo spandimento dei liquami per utilizzarne al meglio le proprietà organiche e l’abbondanza di azoto. Secondo Michel Bouet, Direttore della CUMA des Landes, il primo passo fu quello di creare un sistema affidabile, ben funzionante e attento alle esigenze ambientali. “Abbiamo scelto le attrezzature Terra-Gator al fine di ottimizzare il programma e convincere gli agricoltori dei benefici e degli obblighi dell’utilizzo del letame come fertilizzante,” spiega Bouet. “Nel 1998, abbiamo acquistato il nostro primo modello, un 2204 con capacità di 13 m3 con iniettore per terreni arabili Kongskilde. Dopo dieci anni, gli effetti di questa scelta sono ancora chiaramente visibili.” La flotta Terra-Gator della cooperativa attualmente include tre macchine (un modello 2104 di 13 m3 di ▼ MT900B – più di 200 unità vendute dal loro lancio e le prime unità al dettaglio per l’ Europa in fase di consegna. All’incirca 200 trattori MT900B sono stati venduti nel mondo a partire dal loro lancio a metà 2007. Le prime unità al dettaglio per l’Europa sono state consegnate ai clienti all’inizio di quest’anno ed includevano tre unità per la fattoria Tselinoye nel Kazakistan settentrionale. “La risposta del mercato al nostro nuovo gigante articolato è stata sorprendente,” spiega Richard Miller, del marketing Challenger. “Le macchine sono state accolte bene in tutto il mondo non appena si è diffusa la voce sulle loro eccezionali prestazioni e la loro resa elevata.” L’America del Nord è attualmente il Paese con la più alta domanda. Il primo MT900B venduto in suolo statunitense, apparteneva a Garry Motes in Florida il quale acquistò un modello MT945B per il livellamento di terreni agricoli. “Gli operatori amano l’MT945B,”afferma Motes. “Il peso è molto ben proporzionato alla potenza.” Garry tesse le lodi dell’accessibilità insita del trattore, tra cui l’accesso facile al serbatoio carburante, la trasmissione, i serbatoi dei liquidi e la pompa idraulica. s Michel Bouet – Direttore CUMA des Landes. “Abbiamo scelto le attrezzature Terra-Gator al fine di ottimizzare il programma e convincere gli agricoltori dei benefici e degli obblighi dell’utilizzo del letame come fertilizzante.” capacità, un modello 3104 da 15 m3 ed un modello 2244 da 15 m3), oltre ad un’autocisterna Tri-Axer da 22 m3. I Terra-Gator sono utilizzati con quattro iniettori per campi arabili Kongskilde, un iniettore per prato Veenhuis e tre iniettori a disco grande. Dopo sette anni di servizio impeccabile, il 3104 verrà sostituito a breve da un nuovo TG2244. “Il dosaggio di letame avicolo è di 24-40 t/ettari in autunno e 40-50 t/ettari in inverno, mentre i liquami biologici vengono applicati a 25-30 t/ettari,” aggiunge Michel Bouet. “Per il futuro, cercheremo di aumentare la produttività e la capacità. Le condizioni meteorologiche a fine inverno/inizi primavera fanno sì che questi siano i periodi migliori per il lavoro di spandimento, fornendo un breve lasso di tempo libero prima che venga piantato il mais.” “Quello che più ci soddisfa dei Terra-Gator è la velocità e la durata. Essi posseggono motori affidabili ed offrono un discreto confort all’operatore L’azione di applicazione dei liquami aiuta l’ambiente e la leggera superficie d’appoggio implica che il suolo non viene danneggiato. Essi si adattano bene a terreni in pendenza e riescono ad accedere ad aree con terreno soffice laddove un trattore ed un’autobotte rimorchiata non ci riuscirebbero,” afferma Bouet. “Le giornate di training per gli operatori tenute da Challenger vengono molto apprezzate e per noi sono fondamentali per utilizzare al meglio le macchine. Vorrei inoltre evidenziare la prontezza e l’efficienza dell’assistenza tecnica. Un pomeriggio avevamo bisogno con urgenza di un pezzo di ricambio. Ci è stato consegnato dal servizio Parts Express e la mattina dopo la macchina era di nuovo pronta per l’uso.” La Redazione, Serious Machinery AGCO Limited, Abbey Park Stoneleigh, Kenilworth CV8 2TQ Inghilterra Gamma di modelli Modello Stimato cv/kw MT945B 430/320 MT955B 460/343 MT965B 510/381 MT975B 570/425 Maggiori informazioni sui trattori MT900B in azione nel prossimo numero. Uno spettacolo mozzafiato! Come trattore a ruote più grande mai apparso ad un’esibizione in Europa centrale, il Challenger MT900B ha entusiasmato i visitatori accorsi al recente Techagro Show a Brno, nella Repubblica Ceca. “I presenti erano letteralmente impazienti di vedere il trattore,” spiega Michal Krutis, Specialista del supporto alle vendite Challenger in Repubblica Ceca e Slovacchia. irrorazione Raven. Il nuove trattore a ruote multifunzione MT400B da 83-115 CV era una delle attrazioni principali. Techagro è la maggiore manifestazione agricola dell’ Europa Centrale ed attrae più di 90.000 visitatori. Il distributore Phoenix Zeppelin ha svolto un ottimo lavoro allo stand Challenger. Vi erano in tutto 14 macchine in mostra tra cui trattori cingolati e a ruote, mietitrebbia, presse ed attrezzature per applicazioni. Anche la tecnologia era in primo piano con l’Auto-Guide, il software GTA ed i sistemi di “È stata una fiera di successo e l’opportunità ideale per presentare l’ampia gamma di prodotti Challenger ai clienti dell’Europa centrale,” afferma Krutis. Il team Challenger nellaRepubblica Ceca si schiera dinanzi al trattore MT900B. Lo stand dello show. s E-mail: [email protected] Siti web: www.challenger-ag.com L’MT900B è dotato di motori CAT ACERT Tier III da 430-570 CV, CAT 16 x 4 con trasmissione Powershift, centro di gestione del trattore (TMC), sistema idraulico di divisione di flusso indipendente del carico ed un massimo di sei distributori. Il modello con potenza elevata utilizza il design articolato a ruote uguali per trasmettere la massima potenza al terreno. Ciò offre inoltre il vantaggio di una distribuzione ottimale del peso per ottenere la massima capacità di trazione, oltre che un passo lungo ed un elevato grado di manovrabilità. Questa macchina è ideale per coltivazioni ad alta velocità primarie e secondarie e per le operazioni di piantatura. s Una volta che un gruppo di agricoltori riconosce il bisogno di condividere una certa attrezzatura, esso calcola i contributi individuali per il costo del capitale del macchinario in base al probabile utilizzo. I soci pagano una quota per l’utilizzo della macchina ad un tasso concordato che copre tutti i costi. L’MT900B comincia a lasciare il segno Versione E-mail Se preferite ricevere regolarmente a mezzo email Serious Machinery, fate il logon nei nostri siti web indicati sopra e seguite le istruzioni per abbonarvi. 2 3 Un trattore Challenger MT865B dotato di contenitori di materiali di scarto Reynolds fornisce attualmente tempi rapidi del ciclo di lavoro e funzionamento a consumi ottimizzati nel progetto di costruzione di una grande arteria stradale in Irlanda. Il nuovo specialista delle applicazioni industriali L’MT865B batte il sentiero della movimentazione di terreno Con circa 60 km della nuova autostrada M3 da Dublino a Navan attualmente in costruzione, la W H Earthworks gestita da Greg Weir e Vincent Horton ha sottoscritto un contratto per costruire la base del raccordo M3 alla periferia di Navan. Qui il terreno, se non proprio acquitrinoso, è per natura molto umido e soffice ed inadatto a trasportare carichi pesanti, soprattutto se associati al movimento del suolo ed a macchinari per la costruzione di strade. Gli ingegneri stradali stanno utilizzando delle tecniche di stabilizzazione del suolo per costruire il fondo stradale utilizzando del terreno scavato da un sito industriale in fase di sviluppo sull’estremità del raccordo in corrispondenza di Navan. Il terreno scavato viene caricato su autocarri con cassone ribaltabile articolati (ADT) e spostato di alcune centinaia di metri in un sito adiacente all’autostrada da costruire, dove verrà quindi livellato. A questo punto la responsabilità passa a W H Earthworks, responsabile di una movimentazione di terreno totale pari a circa 150 000 m3. Con il suo motore CAT C18 da 18.1 litri, potenza massima di 534 CV ed incremento di coppia del 42%, i rilievi sul sito dimostrano che l’MT865B utilizza solo 58 litri di carburante all’ora. A causa dell’inadeguatezza di trasporto del suolo, la W H Earthworks ha investito in trattori cingolati in gomma, tra cui un Challenger MT865B che traina un paio di contenitori di materiale di scarto Reynolds da 17 m3. Questa attrezzatura è in grado di spostare un volume di 34 m3 per viaggio. Le pressioni sul terreno sono relativamente basse e il danno minimo, specialmente se paragonato ai segni lasciati dalle ruote degli ATD che percorrono occasionalmente il sito. Quindi perché utilizzare una combinazione cingolato/ruspa? Innanzitutto ci sono le esigenze degli ingegneri del sito, che richiedono l’applicazione di strati di terreno 4 sottili ed uniformi da cospargere di calce, rimescolata prima di essere resa compatta. Greg Weir sostiene che movimentare il terreno con gli ATD costerebbe 2 Euro/m3. Ci sarebbero inoltre i costi di spandimento per ridurre i cumuli in modo da formare strati abbastanza sottili per l’applicazione di calce, oltre ai costi per eliminare i solchi. “Utilizzando benne ribaltabili trainate, miriamo ad un costo di circa 1,50 Euro/m3, con un danno al terreno virtualmente pari a zero ed una produttività elevata” sostiene Weir. A ciò va aggiunta la versatilità del trattore cingolato. Il numero di contenitori trainati può essere ridotto o aumentato ad uno o a tre, a seconda delle condizioni, oppure possono essere utilizzate altre attrezzature dietro il trattore. “Vi è un alto potenziale per continuare a far lavorare il trattore e guadagnare,” aggiunge Greg Weir. Con il suo motore CAT C18 da 18.1 litri, potenza massima di 534 CV ed incremento di coppia del 42%, i rilievi sul sito dimostrano che l’MT865B utilizza solo 58 litri di carburante all’ora. Tutto ciò va confrontato ai 62 litri/h consumati da altri cingolati con motori più piccoli e che svolgono esattamente lo stesso lavoro sul campo. Se si moltiplica questo dato per una giornata di dieci ore, giorno dopo giorno, la differenza di consumo carburante risulta subito evidente. Mike Carney è l’operatore abituale del Challenger MT865B per la W H Earthworks. Secondo Carney, il Challenger è una macchina comoda da utilizzare, i cui comandi sono facilmente accessibili. “I lunghi cingoli individuali appianano i solchi ed altre ondulazioni su strada o su siti industriali,” afferma. “Ed i tendicingoli consentono alla cinghia flessibile del cingolo di seguire le piccole ondulazioni e ai solchi di mantenere la trazione.” Carney ritiene che i solchi profondi devono essere oggetto di attenzione. “Lasciare che le aree operative diventino troppo accidentate è controproduttivo, ed il breve tempo impiegato per il livellamento è ben speso. In condizioni operative disagiate, i tempi del ciclo di lavoro si riducono, gli operatori non sono a proprio agio e si stancano facilmente, e la macchina ne risente con danni e usura.” L’attrezzatura Earthworks utilizza contenitori Reynolds 17E10.5 con capacità di 17 m3 da un’ampiezza di taglio di 3,2 m. Se vuota, ciascuna ruspa pesa 10.727 kg. Aggiungendo i 12,9 m3 di materiale, il carico utile complessivo supera le 27 tonnellate. Questo peso è supportato da quattro ruote 20.5R25 distanziate lungo il lato posteriore, con circa un terzo del peso trasferito sul trattore o sulla ruspa sul lato anteriore. “È da un po’ che uso questi contenitori”, sottolinea Greg Weir. “Sono facili da far funzionare ed è quasi impossibile che si usurino se viene eseguita una corretta manutenzione.” Adattato da un articolo della rivista Earthmovers. Secondo Greg Weir, utilizzando le ruspe da traino il costo è pari a 1,5 Euro/m3 paragonato a 2 Euro/m3 per gli ADT solo per scaricare il carico. ▲ L’MT865B della W H Earthworks traina una coppia di contenitori di materiali di scarto Reynolds da 17 m3, consumando solo 58 litri di carburante all’ora. ▼ Jason Webb è stato nominato recentemente dal team Challenger Responsabile supporto prodotti per le applicazioni industriali. “Il potenziale delle attrezzature Challenger nel settore non agricolo è elevato,” spiega. Vi è una miriade di possibili applicazioni che spaziano dalla costruzione di strade ed aeroporti, selvicoltura e manutenzione di strade di campagna, sviluppo di beni mobili ed immobili, operazioni di scavo ed interramento per contenere costruzioni e amenità locali.” Prima del suo nuovo incarico, Jason Webb lavorava per il gruppo affidabilità prodotti europei AGCO in qualità di responsabile dell’assistenza regionale per il Nord Europa relativamente ad attrezzature Challenger e Massey Ferguson. Webb rivestiva dei ruoli anche per JCB, Deutz Fahr e Case, lavorando nel Regno Unito, in Nuova Zelanda e nell’area CSI. * In un altro nuovo incarico, Thom Sanders è stato nominato responsabile supporto prodotti Challenger, nell’ambito dei macchinari per applicazioni. Sanders proviene da una famiglia di agricoltori nei pressi di Meijel nelsud dei Paesi Bassi. Dotato di grandi abilità pratiche, Thom ha un’ampia esperienza di macchinari agricoli e ha gestito per diversi anni la propria attività. Si occuperà delle informazioni sui prodotti e della formazione ai venditori Challenger. 5 Dimostrazione per promuovere ▼ Il Challenger MT765 è indispensabile ed ha raggiunto 6000 ore di esercizio dal suo acquisto nel 2004. l’agroenergia Una centrale di biogas ha ospitato una giornata di dimostrazioni a Formigara, in Italia, ai fini di promuovere l’agroenergia ed i prodotti e macchinari necessari a supportarla. Sotto lo striscione “Agroenergia - chiudere il cerchio dell’energia e dei nutrienti”, si sono riuniti 400 visitatori per l’evento della durata di un giorno, che prevedeva la presentazione e la dimostrazione dell’applicatore Terra-Gator 2244 Challenger e della serie di cingolati MT700. Tra le altre aziende presenti vi erano Pioneer (sementi), Kverneland (seminatrici) Krone (mietiforaggi), Apiesse (tubi per insilaggio) ed UTS Italia (impianti ed attrezzature per biomasse). “I Terra-Gator sono ideali per applicare i residui creati in seguito alla produzione di biogas,” spiega Walter Remondini di Challenger Italia. “Il concime liquido assorbito che ne deriva contiene 4,5 kg/m3 di azoto (N) ed altri importanti nutrienti del suolo tra cui fosforo e potassio.” L’applicazione del materiale fornisce i seguenti benefici a livello agronomico: • L’elevato livello di N organico implica un rilascio lento che si verificherà in un certo numero di anni • Nell’analisi di N contenuto nel materiale, il 50% è N disponibile e l’altro 50% è N organico • Elevati livelli di materia organica nel materiale migliorano la struttura del suolo e arricchiscono il contenuto di humus • L’utilizzo di concime liquido riduce i costi del fertilizzante prodotto dall’uomo ed è più ecologico Durante la dimostrazione, il TG2244 è stato utilizzato per applicare dosaggi da 10 m3/ettari a 100 m3/ettari. 38 m3/ettari era il dosaggio necessario secondo la politica europea sui nitrati e garantisce una redditività ottimale sulla terra ospite. I presenti hanno potuto osservare in prima persona i vantaggi dell’NMS (Nutrient Management System, sistema di gestione dei nutrienti) della macchina che controlla le quantità applicate. “Un sistema NMS liquido è il complemento ideale di un impianto di biogas in quanto assicura la massima redditività e benefici ambientali,” aggiunge Walter Remondini. Tema di attualità “La centrale di biogas era un ottimo sfondo per l’evento a cui hanno partecipato più di 400 visitatori,” afferma Cinzia Peghin di Challenger. “Le biomasse sono un tema caldo e molti agricoltori vogliono saperne di più sul processo di produzione. La giornata ha avuto termine con una visita all’impianto.” Di proprietà della famiglia Rinaldi, che possiede più di 7500 maiali e 250 mucche, la centrale di biogas è stata costruita nel 2004. Ogni giorno, l’impianto viene alimentato con 65 m3 di letame di origine suina e bovina, oltre a 50 tonnellate di biomasse tra cui triticale e granoturco. L’impianto rilascia 25,7 megawatt in 24 ore e 9375 megawatt nell’arco di 2 mesi, una quantità sufficiente da fornire elettricità a 2500 abitazioni private. TG2244 – caratteristiche e vantaggi principali • Trinciatore con regolazione automatica – per una distribuzione uniforme del prodotto • Minore compattazione del suolo – grazie a caratteristiche quali la sterzata a camminata di cane e pneumatici a flottazione ampia • Danni minimi alle coltivazioni – con l’utilizzo dell’iniettore a disco specifico • Il montaggio di un iniettore per terreni arabili implica che le emissioni di NH4 (ammonio) possono essere ridotte virtualmente a zero • Costi ridotti - attraverso la combinazione di applicazione del materiale e dissodamento in un’unica operazione • Massima tracciabilità - può essere ottenuta con le mappe di applicazione ed i rapporti applicati contenuti nell’unità di controllo Falcon VT • Riduzione dei tempi del ciclo di lavoro – come risultato delle funzioni ad elevata capacità del sistema quali SuperLoad, per cui è possibile riempire il serbatoio a 10-13 m3 al minuto L’MT765 vanta operazioni di scarico sui campi olandesi La tecnologia dei trattori cingolati è indispensabile per le operazioni di scarico eseguite dall’imprenditore Klaas Fekkes a Friesland, nel nord dei Paesi Bassi. “Lavoriamo fino ad 1,5 m di profondità e l’unico modo per utilizzare le attrezzature di scarico senza danneggiare il terreno è utilizzare un trattore cingolato” spiega Klaas. In questo caso, il trattore cingolato è un Challenger MT765 dotato di guida automatica Auto-Guide. Klaas Fekkes ha dato vita alla sua attività nel 1990, specializzandosi nel miglioramento del terreno, nello scarico e nel livellamento della terra. Il suo team costituito da quattro persone, impegnate a tempo pieno, si occupa di operazioni agricole tra cui la coltivazione e la semina, oltre alla falciatura di prati. “Livelliamo la terra ed eseguiamo lo scarico su una superficie di circa 1000 ettari all’anno e distribuiamo 250 km di tubazioni con l’aiuto del Challenger MT765. Le operazioni agricole si svolgono su circa 1200 ettari all’anno,” commenta Klaas Fekkes. “Inoltre, guardiamo alla posa dei cavi come un’area di espansione.” “Il nostro lavoro è distribuito per tutto l’anno. Le condizioni meteo nei periodi di livellamento della terra sono molto importanti – troppa pioggia provoca una sofferenza della composizione del suolo. Con l’MT765, abbiamo il vantaggio dell’enorme trazione associato ad una pressione sul terreno minima che riduce i danni al terreno e ci consente di ottimizzare il tempo a disposizione.” ▲ Il Terra-Gator 2244 ha dimostrato la capacità di gestione dei digestati che provengono dalle biomasse. 6 ▲ 400 visitatori erano presenti alla giornata dedicata all’agro-energia presso la centrale di biogas della famiglia Rinaldi a Formigara. Klaas Fekkes ed il suo team hanno sperimentato svariate marche di cingolati ed alla fine hanno optato per l’MT765 che è entrato in servizio nel 2004 e da allora ha accumulato oltre 6000 ore di esercizio. Dotato di superriduttore, ampie ruote intermedie, ampie ruote motrici, cinghie da 762 mm e sollevatore anteriore, il trattore è il fiore all’occhiello della flotta di macchinari di Fekkes. Per le operazioni di drenaggio, è estremamente importante la posa delle tubazioni in linee dritte a profondità precise. Le macchine specializzate per il drenaggio sono di tipo AGV e sono collegate direttamente all’impianto idraulico dell’MT765 per comandare il sollevamento e l’abbassamento dell’attrezzo e garantire che venga mantenuta una profondità costante. “Utilizziamo l’Auto-Guide per le operazioni di drenaggio, il livellamento della terra, la preparazione del letto di semina e l’aratura e sono molto soddisfatto della sua affidabilità e accuratezza” aggiunge Klaas. “Negli ultimi due anni e mezzo l’ho anche utilizzato in combinazione con un ‘Companion’, l’iPaq Pocket PC.” Tale combinazione consente la posa in opera precisa dei tubi e la creazione di mappe per mostrare le posizioni delle tubazioni. Il più recente sistema disponibile presso Challenger per questo tipo di lavori comprende l’integrazione di Auto-Guide con la suite del software GTA per la gestione della macchina, la registrazione dei dati ed il mapping. Uno degli ultimi pezzi del kit, di recente entrato a far parte della flotta di Fekkes, è l’aratro a 6 vomeri Kvernland. L’associazione con l’MT765 ha prodotto una grande efficienza di lavoro. “Le aziende agricole della zona sono stupefatte delle prestazioni del trattore,” afferma Fekkes. “Quando ariamo ‘sulla terra’ senza condurre una ruota attraverso il solco, vuol dire che non creiamo uno strato di compattazione del terreno profondo 30 cm.” L’andatura regolare offerta dall’MT765 è un’altra delle sue pregevoli caratteristiche. “L’andatura è così buona che possiamo andare a lavoro guidando su strada, a volte anche percorrendo 30 o 40 km ad una velocità di 40 km/h e senza usura eccessiva dei cingoli,” riferisce Fekkes. “La cabina è magnifica in termini di spazio, visibilità e funzionamento. Sul campo, si può lavorare in completo comfort ed un vantaggio ulteriore è rappresentato dal fatto che, grazie alla sua stabilità, il trattore garantisce il corretto funzionamento delle macchine di livellamento. Un trattore stabile equivale ad un attrezzo stabile.” “Investiamo molto nella tecnologia, ma siamo comunque in grado di ottenere un notevole fatturato per ogni membro dello staff e per ogni €1000 Euro di capitale investito,” afferma Fekkes. “Nel nostro caso, il prezzo di un lavoro non è la prima cosa che discutiamo con i clienti. L’elevata produttività, il lavoro accurato, la professionalità e le attrezzature moderne sono i motivi per cui si rivolgono a noi.” ▲ Klaas Fekkes è specializzato nel miglioramento del terreno, drenaggio e livellamento della terra. Quando la macchina per il drenaggio (raffigurata sul retro del trattore) ha eseguito il suo lavoro ed è stata effettuata la posa delle tubazioni, il Challenger procede in retromarcia lungo lo stesso solco con un rullo collegato al sollevatore anteriore ad azione doppia per pressare il terreno ed eliminare eventuali creste. 7 Con l’aumento dei prezzi dei fertilizzanti minerali, i rifiuti di origine animale riescono a coprire fino al 30% della domanda delle aziende di nutrienti del terreno e ad attutire allo stesso tempo il crescente problema dello smaltimento di liquami. Questi erano solo due dei messaggi chiave ai delegati che hanno presenziato allo speciale seminario Challenger tenutosi in associazione con JSC Plodorodie a Belgorod, Russia sulle recenti tecniche di smaltimento di rifiuti liquidi negli allevamenti di suini. La JSC Plodorodie, azienda nata per offrire servizi all’industria dell’allevamento di suini, è stata tra le prime ad utilizzare le macchine Challenger Terra-Gator 9205 per l’applicazione di liquami nella Comunità degli Stati Indipendenti, ed ha ospitato più di 50 delegati provenienti da aziende agricole, istituti superiori e organizzazioni di ricerca, durante l’evento che si è tenuto quest’anno a febbraio. Avanzamento con assali disassati In Danimarca, l’utilizzo di azoto è limitato dalla legge, quindi gli agricoltori devono sfruttarlo al massimo per ottenere buoni raccolti. “Quando iniettiamo il concime liquido, i nostri clienti sono soddisfatti dell’utilizzo dei Terra-Gator, proprio per la modalità ad avanzamento con assali disassati,” spiega Torben Kamp, proprietario della Skamstrup. Le sue operazioni su larga scala si avvalgono di 26 persone sul campo ed altre due in officina per fornire assistenza e manutenzione. Il grande vantaggio di questo sistema è che utilizza un telaio di sterzo articolato, oltre ad un assale posteriore sterzante che permette alle due ruote posteriori di scorrere tra i cingoli delle due ruote anteriori. Nessuna ruota passa sullo stesso cingolo e il peso viene distribuito su un’area ampia. In questo modo si proteggono i terreni da pascolo e si assicura una crescita migliore, essenziale per le aziende lattiero-casearie. Di conseguenza, si ottengono raccolti migliori e si ottimizzano i risultati. I Terra-Gator 3244 della Skamstrup Maskinstation sono dotati di rimorchi NMS da 27,5 m³. Il primo è stato acquistato nella primavera del 2007 e il secondo ad aprile di quest’anno. “È molto semplice utilizzare l’NMS e lo schermo a sfioramento Falcon VT per preimpostare automaticamente le quantità di applicazione,” spiega Torben. “E su campi regolari e quadrati è possibile anche raggiungere quantità di applicazione nell’ordine del chilo.” Torben è entusiasta dell’NMS e dice di non conoscere nessun altro sistema altrettanto preciso. Il concime liquido viene sempre iniettato nel terreno, sia che si lavori su terreni da pascolo che con o senza prearatura. “Sui terreni da pascolo, utilizziamo una fresa a V con larghezza di applicazione di 8,8 metri ed il concime viene collocato ad una profondità di 4-6 cm” aggiunge. Per tutti gli altri tipi di condizioni e terreni, viene utilizzato un iniettore a rebbi con larghezza di applicazione di 8,0 m. In questo caso, il concime viene collocato a profondità di 5-10 cm. Anche con grandi larghezze di applicazione, il motore CAT dei Terra-Gator trascina facilmente il carico pieno. Cabina confortevole Stando seduti per molte ore al posto di guida, una cabina confortevole è fondamentale per gli operatori dei Terra-Gator 3244. “Il funzionamento dei TerraGator non è secondo a nessuno soprattutto grazie al nuovo joystick,” afferma Torben. Il joystick permette all’operatore di controllare le funzioni della macchina come ad esempio il sollevamento e l’abbassamento, la selezione delle marce, il braccio di carico e l’idraulica degli attrezzi. Il joystick è in grado anche di registrare una serie di funzioni sequenziali, per cui è sufficiente che l’operatore prema un unico pulsante per attivare la sequenza. Anche le velocità di avanzamento e retromarcia vengono selezionate con un pulsante, mentre la funzione cambio/inversore permette di fare dei rapidi cambiamenti di direzione senza utilizzare il pedale di avanzamento. I metodi di smaltimento convenzionali in Russia, che prevedono l’utilizzo di serbatoi da 10-20 m3, sono inadeguati per gli scarsi livelli di efficienza; i serbatoi extra-large da 30-50 m3 sono invece limitati dalle gamme di velocità e dalla capacità di carico della superficie del terreno. “I Terra-Gator 9205 che funzionano con un gruppo pompa (per aspirare i liquami dalle fosse di fermentazione) e tre botti spandiliquami, riescono ad applicare e lavorare 1000m3 di concime in due turni”, spiega Dorus van Esch. “La maggiore efficienza si raggiunge grazie all’elevata velocità di funzionamento dei modelli 9205 (12-20 km/h), alla pompa a portata elevata (circa 9 m3/min) ed alla grande capienza pari a 20 m3 del serbatoio.” La presentazione di Arnost Frank copriva il tema “Coltivazione di precisione nell’applicazione di fertilizzanti e pianificazione del raccolto” e guardava ai vantaggi del terminale Falcon VT dei Terra-Gator ed ai sistemi di controllo per mantenere l’accuratezza e gestire diverse quantità di applicazione. Un seminario spiega il metodo di smaltimento dei liquami in Russia Challenger possiede tutta l’esperienza e la conoscenza specializzata per essere di aiuto Entrambe le relazioni erano fermamente supportate da Nataly S Propenko, Direttore generale della JSC Plodorodie, che ha sottolineato la strategia per lo sviluppo agricolo nella regione di Belgorod, che ha come obiettivo raccolti redditizi e allevamento di bestiame. Ha inoltre spiegato che, se il numero di aziende e di capi di bestiame aumenta, lo stesso vale per la quantità di rifiuti, con conseguenti danni per l’ambiente. Ad esempio per una certa operazione – il gruppo di aziende Agro-Belogorye – si prevede una produzione di oltre 1,1 million m3 di liquami all’anno entro il 2010. Ha proseguito con la descrizione di come, con l’aiuto di nuove tecniche ed attrezzature come i Terra-Gator, la Plodorodie stesse applicando 143.000 m3 di liquami di origine suina in un periodo inferiore ai due mesi. A partire da quest’anno, ci si aspettava un’applicazione annuale di 829 440 m3 con una distribuzione di 40m3/ha. Il recupero dell’investimento è previsto nell’arco di cinque anni. “Tali tecniche di smaltimento di liquami sono ancora agli albori in Russia, e gli agricoltori e gli operatori sono desiderosi di informazioni,” aggiunge Frank Rombouts, della divisione Attrezzature per applicazioni Challenger Responsabile dei prodotti per la Russia. “Challenger possiede tutta l’esperienza e la conoscenza specializzata per essere di aiuto e abbiamo intenzione di soffermarci ancora sull’argomento durante le nostre giornate in campo qui.” Dorus van Esch ha parlato della tecnologia Challenger relativa alle applicazioni di liquame. s La Skamstrup Maskinstation è tra le maggiori aziende agricole della Danimarca. Situata a sudovest del Paese, per anni ha gestito grosse quantità di liquami. Le due macchine Terra-Gator 3244 dell’azienda iniettano da sole quasi 200.000 m³ di concime liquido all’anno. Come rappresentanti della divisione Attrezzature per applicazioni Challenger vi erano Dorus van Esch, Direttore Vendite ed Arnost Franke, Direttore software e assistenza. Essi hanno descritto dettagliatamente le caratteristiche ed i vantaggi dell’utilizzo delle attrezzature Challenger per soddisfare la produzione in continua crescita di rifiuti organici del bestiame. ▲ I Terra-Gator 9205 hanno contribuito a trasformare lo smaltimento liquami di origine suina nella regione di Belgorod. s Torben Kamp e famiglia. s In un freddo giorno di febbraio, i delegati russi presential seminario Challenger hanno visto i Terra-Gator 9205. 8 9 Masterclass 2: Know-how tecnico dagli esperti Challenger Suggerimenti per s ottenere risultati da record La lettura digitale del consumo carburante ha mostrato quanto l’MT875B stesse lavorando sodo. I trattori cingolati Challenger sono progettati e costruiti per risultati ottimali. David Truelove, Responsabile dell’Assistenza, spiega come impostare la macchina per ottenere le massime prestazioni. Il trattore da record non è stato assolutamente modificato e, a parte per il rifornimento carburante in stile „pit stop”, veniva azionato proprio come qualsiasi altra macchina in produzione. In qualità di Responsabile dell’assistenza tecnica, il ruolo di Dave Truelove era garantire la massima efficienza di funzionamento della macchina, e raccogliere allo stesso tempo dati di esercizio durante le prove. Per fare questo, ha semplicemente collegato un computer portatile al sistema elettronico del trattore. „Possiamo farlo su tutti i trattori Challenger e, con lo stesso software, il personale dell’assistenza presso la concessionaria è in grado di diagnosticare guasti, installare aggiornamenti ed interrogare i moduli di controllo elettronici. Le prove su campo condotte in Romania ci hanno dato l’opportunità di guardare veramente da vicino come il trattore lavora in presenza di carichi massimi,” spiega. Dave ha inoltre utilizzato la sua esperienza tecnica per valutare le impostazioni migliori da utilizzare sul trattore per ottenere le massime prestazioni. Selezionando la modalità Power Management appropriata, si consente agli operatori di migliorare i risultati e ridurre il consumo di carburante. ▲ Dave Truelove (in primo piano) e Jamie Rixton di Challenger hanno impostato l’MT875B per la sua corsa da record. 10 Il sistema controlla automaticamente i cambi di marcia ed il regime motore (giri/min) per garantire che il trattore funzioni sempre con la massima efficienza. Esso fornisce una scelta di tre modalità di funzionamento: • Velocità costante sul terreno • Massima resa • Regime motore costante Nelle prove su campo in Romania, il Challenger MT875B lavorava con un set di dischi Gregoire Besson da 14 m di larghezza ed un’impostazione per lavorare ad almeno 12 cm di profondità su terreni molto argillosi. Con l’obiettivo di coltivare la maggiore quantità di terra possibile in 24 ore, il trattore lavorava anche a velocità piuttosto elevate. In una situazione del genere, conviene supporre che la „Massima resa” fornisca i risultati migliori. „In tali circostanze, questa sarebbe la prima scelta ed anche la più ovvia. Ma è importante notare che la massima resa funziona al meglio quando il trattore è realmente sotto sforzo e con il motore a pieno carico,” aggiunge Dave. Se il traino dei dischi da 14 m a velocità elevata su un terreno duro è ovviamente un compito estenuante, i dati dal computer di Dave hanno confermato che i carichi motore erano elevati. „ La lettura di 1,8 bar della pressione di sovralimentazione indicava che il trattore lavorava al massimo della potenza per la maggior parte del tempo. Con una velocità di avanzamento di quasi 20 km/h ed un consumo di carburante da 120 a 125 litri/h, risulta chiaro che il trattore lavorava in condizione dure,” spiega. Anche se gli utenti Challenger potrebbero non avere familiarità con il controllo della pressione di sovralimentazione, essi sono comunque in grado di verificare una lettura costante del consumo carburante. Secondo Dave, ciò dovrebbe essere fatto per controllare le prestazioni. „Spesso vediamo ancora operatori che non utilizzano il Power Management, o altri che semplicemente selezionano una modalità all’inizio del lavoro senza mai cambiarla oppure verificano che sia l’impostazione più appropriata per quelle condizioni. In alcuni casi, trascurando questi controlli, potrebbero perdere in termini di resa e consumo carburante.” „Ci capita per esempio di vedere trattori utilizzati in modalità manuale, con l’operatore che seleziona il regime motore e la marcia. In molti casi essi avranno impostato il regime motore a 2100 giri/min (troppo elevato) e cambiato manualmente le marce per raggiungere una velocità di avanzamento di 10 km/h,” sostiene Dave. Nell’esempio fornito, l’utente avrebbe potuto conservare lo stesso rendimento, risparmiando però fino a 10 litri/h di consumo carburante con 10 km/h in modalità Velocità di avanzamento costante. I componenti elettronici sono programmati per i cambi di marcia, per tenere conto di condizioni variabili nei tempi ottimali. Massima resa funziona al meglio quando il trattore è realmente sotto sforzo e con il motore a pieno carico „Tutto ciò viene illustrato chiaramente agli operatori nel momento in cui utilizzano questa modalità per la prima volta. Alcuni operatori si preoccupano che i giri del motore calino troppo, ma questo dimostra che il sistema sta utilizzando al meglio la potenza del motore e le caratteristiche di coppia, che sta cambiando marcia nel momento più giusto per mantenere il miglior consumo di carburante e la velocità di avanzamento. Quando si utilizza la modalità manuale, si è tentati dal cambiare marcia troppo in fretta e di guidare con regimi motore eccessivi,” aggiunge. Un altro elemento importante per l’efficienza massima è assicurare che il trattore sia zavorrato correttamente. Il trattore deve essere utilizzato con uno slittamento dei cingoli di circa il 3%, il che può essere verificato sul display TMC. Se lo slittamento è del 7%, è necessaria una zavorra maggiore per migliorare la trazione, ma se lo slittamento è troppo basso, è possibile rimuovere la zavorra per ridurre la compattazione. La zavorra deve inoltre essere distribuita sul trattore in modo che, quando questo non è caricato, il 60% poggia sull’assale anteriore e il 40% su quello posteriore. In fase di lavoro, con un attrezzo trainato le forze ridistribuiranno il peso al 50:50, garantendo che sia distribuito uniformemente su tutta la lunghezza dei cingoli. In questo modo si otterranno una trazione e trasmissione di potenza ottimali con il minimo rischio di compattazione. Dave, insieme a Jamie Rixton, Responsabile del supporto prodotti Challenger, ha dato vita a Challenger in Romania. Sull’MT875B utilizzato per la dimostrazione, Jamie Rixton raccomandava di rimuovere alcuni dei pesi dell’estremità anteriore e di montarne ulteriori internamente ed esternamente ai tendicingoli anteriori. Inoltre, sono stati aggiunti 16 pesi a ciascun telaio dei cingoli. „Oltre ad essere un metodo poco efficace per mantenere il cingolo in piano durante il lavoro, un peso eccessivo sulla parte anteriore comprime inutilmente i blocchi della sospensione in gomma tra il telaio ed il telaio del cingolo. Questo implica che i blocchi sono sempre compressi, con conseguente riduzione della corsa della sospensione” aggiunge Jamie. ▼ Sull’MT875B utilizzato nella dimostrazione, erano montati più pesi internamente ed esternamente ai tendicingoli anteriori. „Quando ispezioniamo le macchine dei clienti, in genere riscontriamo che funzionano con un intero set di pesi per l’estremità anteriore, spesso ingiustificatamente,” commenta Jamie. „Rimuovendo il peso dall’estremità anteriore e trasferendolo sui tendicingoli, abbiamo assicurato che i cingoli (non il corpo del trattore) siano mantenuti a livello e in questo modo si è compensato l’effetto delle forze della barra di traino che trasferiscono il peso sul tendicingoli anteriore.” Lavorando con la massima efficienza, l’MT875B ha arato 644 ettari in 24 ore. s Con le impostazioni, la zavorratura ed il funzionamento appropriati, è possibile per gli utenti Challenger beneficiare degli stessi strabilianti risultati raggiunti dal trattore cingolato Challenger MT875B, che ha stabilito un nuovo record mondiale nel 2007 arando un enorme campo da 644 ettari in Romania nel giro di 24 ore. 11 Con la consegna di un nuovo MT755B, un agricoltore britannico è diventato il proprietario del 1000° trattore di marca Challenger venduto in Europa, Africa e Medio Oriente. Mick Roberts ci illustra come l’azienda sia cresciuta con l’aiuto della potenza Challenger. L’inglese Tony Goodsell ha fondato la Scribeland Contracting, azienda di appalti agricoli, 25 anni fa partendo da un’irroratrice ed una tagliasiepi. Adesso, insieme al figlio Bruce, gestiscono 580 ettari di tenute in affitto ed altri 803 ettari di tenute in appalto, dalla loro base di West End Farm, Upper Frole, vicino ad Alton nella contea dell’Hampshire. Le operazioni arative includono rotazioni di grano, colza, avena e fagioli, mentre per la gestione degli appalti si occupano di selvicoltura, giardinaggio e lavori di manutenzione delle tenute per tenere occupati durante l’inverno i sette componenti del personale a tempo pieno. Oltre alla pianificazione del lavoro agricolo d’appalto, l’azienda esegue anche lavori in appalto individuali, come la semina di 400 ettari di terreno avvenuta lo scorso anno. Sono stati in grado di gestire l’appalto soprattutto grazie al recente acquisto del nuovo Challenger MT755B da 301 CV, spiega Bruce Goodsell. “Da quando è arrivato, ha eseguito la semina per cui in precedenza venivano impiegati due trattori. Sebbene non abbiamo realmente ridotto la nostra flotta di trattori, questo ci ha permesso di rendere disponibile un altro trattore a ruote e relativo operatore per eseguire una notevole mole di lavoro extra,” aggiunge. Il ruolo del nuovo Challenger è innanzitutto dare inizio alla coltivazione di stoppia con un coltivatore Knöckerling da 4 m, un Simba Xpress da 6,6 m o un Quivogne Tinemaster, a seconda delle condizioni. Per questo lavoro esso è capace di trainare il Tinemaster, con le sue gambe larghe, con una frequenza di 4 ha/h ed un consumo di carburante di 13-16 litri/ha. “Ed in quel caso il lavoro è molto duro,” sottolinea Bruce. A fine agosto o inizio settembre il Challenger interrompe la coltivazione e Bruce, che è l’operatore principale, 12 “ L’MT755B ha la capacità non solo di svolgere il lavoro in più breve tempo, ma così rende anche utilizzabile l’altro trattore per impieghi vari,” passa alla semina della colza. “Miriamo ad avere un sistema di costituzione in due passaggi, dove possibile. Questo vuol dire creare prima un falso letto di semina e quindi seminarci con una seminatrice Horsch CO6. Limito la velocità di semina a 11-12 km/h, confortevole sia per il trattore che per la seminatrice. Così riesco a coprire circa 40 ettari al giorno e fare due giornate di lavoro con un serbatoio di gasolio,” afferma. Dopo la colza, Bruce ritorna alla coltivazione e quindi continua a seminare le restanti colture con l’MT775B. “In passato lo avrei fatto con due Challenger più vecchi, un 45 ed un 55 con seminatrici Simba Freeflow. Adesso tutto viene fatto da una sola persona con un solo trattore. L’MT755B ha la capacità non solo di svolgere il lavoro in più breve tempo, ma così rende anche utilizzabile l’altro trattore per impieghi vari,” dice Bruce. Il miglioramento dei tempi di lavoro ha apportato grossi benefici perché, prosegue Bruce, il sistema precedente era molto più lento e in alcuni anni la semina poteva andare avanti fino ad ottobre. Questo voleva dire ritornare all’aratura e alla combinazione erpice e seminatrice, dispendiosa in termini economici e di tempo. “Invece di un eventuale sistema a tre passaggi, adesso possiamo fare tutto in due passaggi ed abbiamo inoltre la capacità di lavorare più terra in meno tempo,” afferma. Bruce guidava il Challenger 55, ora sostituito dalla nuova macchina, e sostiene che le due macchine non possono essere paragonate. “Alla manifestazione sui cereali di qualche anno fa, un rappresentante Challenger mi invitò a provare i nuovi modelli quando erano appena usciti. Ma io rifiutai. Tale rifiuto non fu dettato dal disinteresse. Al contrario, sapevo che una volta provata la nuova macchina, non sarei più tornato al vecchio 55!” Quindi il trattore è all’altezza delle aspettative? “Assolutamente sì” afferma Bruce. “La differenza più evidente sta nei cingoli. La nuova sospensione del sistema Mobil-trac e la capacità di spostarsi indipendentemente, non solo migliorano il comfort di guida, ma anche la trazione. “L’MT755B, a 310 CV, garantisce una resa maggiore rispetto all’85 che avevamo (che aveva 375 CV). Il modello precedente era così pesante che probabilmente utilizzava la potenza solo per spostarsi. Ma il nuovo sistema Mobil-trac fornisce un migliore equilibrio al trattore. Utilizzando la seminatrice sul modello 55, notavo uno spostamento verso l’alto dell’estremità anteriore, cosa che non accade con il modello nuovo,” sottolinea. L’azienda di famiglia vanta una lunga esperienza con i trattori Challenger, con l’adozione nel 1995 di due Cat Challenger 35. Da allora hanno avuto due 45 ed un 55. Hanno poi sostituito un 45 con un più grande 75, che a sua volta è stato dato in permuta a favore di un 85. L’85 fu poi venduto a favore di un trattore a ruote da 330 CV. “Il 45 ed il 55 erano inizialmente in contratto di nolo per 5 anni, poi passati a 8, fino all’anno scorso quando il nuovo MT755B li ha sostituiti entrambi. Eseguendo tutti i lavori di semina e parte delle coltivazioni, il nuovo Challenger MT755B della Scribeland ha migliorato le proprie capacità, rendendo disponibile un trattore ed un operatore. s con Challenger s Gli imprenditori agricoli crescono Bruce Goodsell descrive l’MT755B come il trattore per la semina perfetto. Tony Goodsell (a sinistra) ed il figlio Bruce hanno avuto una lunga serie di macchine Challenger; Bruce sostiene che il nuovo MT755B è un esempio perfetto di buono sviluppo del prodotto. ▼ “In un mondo ideale, vorremmo utilizzare solo due Challenger per l’intera azienda, ma abbiamo ancora bisogno di grandi trattori a ruote per l’imballaggio, il trasporto ed altri lavori all’interno dell’azienda” spiega. Durante i 12 anni di esperienza con Challenger, i Godsell sono stati colpiti dalla solidità ed affidabilità della macchina. Anche su un terreno sassoso come il loro, con un alto contenuto in silice, i cingoli hanno una durata di 3000 ore o più. “Il nuovo sistema di cingoli li renderà ancora più durevoli sulla macchina nuova” afferma. In verità, con una copertura pari a 2000 ettari di lavoro di semina e coltivazione, nella passata stagione il trattore ha raggiunto solo 500 ore, il che vuol dire che anche con le quantità di applicazione passate, i cingoli avranno una durata di ben sei anni. Inoltre, dice Bruce, i cingoli sono ideali per la semina. “I cingoli sono imbattibili nella semina. Difficilmente lasciano segni, per cui a differenza delle ruote, non è necessario lavorare in profondità per rimuovere i segni delle ruote. Inoltre lo sterzo rende la combinazione molto più facile da manovrare. Ad esempio, se sterzi intorno ad un ostacolo, lo sterzo traina la seminatrice da una parte all’altra e quindi nuovamente all’interno, senza dover saltare fuori ed aspettare che l’attrezzo segua il trattore” aggiunge. Bruce è inoltre entusiasta del nuovo ambiente di lavoro, che è ampio, arioso e dotato di controllo dell’aria condizionata. È soddisfatto anche della nuova posizione in cabina, più rialzata rispetto ai modelli precedenti, in grado migliorare la visibilità, soprattutto durante la semina. cosa importante è la velocità e l’efficienza con cui si interviene. Abbiamo aderito al contratto AGCO di assistenza esteso “manager”. La durata è di otto anni, e abbiamo deciso di aderirvi semplicemente in base alla nostra esperienza pregressa. L’unica cosa che non abbiamo incluso i cingoli poiché hanno una buona durata.” tutto il lavoro. Svolge il lavoro di due trattori ed ha sviluppato capacità aggiuntiva per lavorare altrove. “Siamo molto soddisfatti del nuovo trattore. Il nuovo AGCO Challenger è completamente diverso rispetto ai modelli che avevamo in precedenza. È un ottimo esempio di come lo sviluppo del prodotto sia progredito nella giusta direzione,” afferma. La passata stagione l’MT755B ha raggiunto più di 500 ore di esercizio per la società di appalto Scribeland. In quel periodo coltivava e seminava più di 2000 ettari, che come media di lavoro equivale a 4 ettari/h per Tony Goodsell è stato colpito dalla tenace resistenza opposta dai cingoli e dai tendicingoli al castigo inferto dai diamanti dell’Hampshire (le selci). I tendicingoli difficilmente mostrano segni di usura dopo 500 ore di utilizzo. Il trattore è stato consegnato dal concessionario Challenger, Lister Wilder a Wallingford, nella contea dell’Oxfordshire, e Bruce riferisce di aver ricevuto buona assistenza e supporto. “Posso capire che a un certo punto tutte le macchine si rompono. Ma la 13 Stagione del raccolto Prestazioni impareggiabili per le presse per balle quadre giganti ▼ Presse Challenger LB – un grande passo avanti nella produttività La nuova mietitrebbia mostra le proprie credenziali Dopo un tour di dimostrazioni di grande successo svoltosi lo scorso anno, il 2008 ha visto il debutto della nuova mietitrebbia rotativa Challenger 680B nella stagione del raccolto in Europa Centrale e dell’Est. “Con un tour che ha fatto il giro di Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Romania e con le lavorazioni di orzo, grano e mais, abbiamo registrato degli ottimi dati di rendimento per la nuova macchina” riferisce Torben Larsen, Responsabile sviluppo mietitrebbia Challenger. “I nostri concessionari in questi Paesi hanno svolto un lavoro fantastico per l’organizzazione del tour dimostrativo, e siamo stati felicissimi di vedere così tanti clienti venuti ad ammirare di persona le straordinarie prestazioni di questa macchina.” “Queste cifre dimostrano che la mietitrebbia rotativa fornisce la massima resa con un consumo minimo di carburante.” In Romania, dove il 680B era dotato di testata mais DBF da 9 m a 12 file, la macchina ha registrato una resa di 130 tonnellate/h in un campo di mais producendo circa 12 tonnellate/ha. Il consumo di carburante era in media di 83,3 litri/h o 9 litri/ha. In una coltivazione di grano in Polonia, il 680B, dotato di piattaforma PowerFlow da 9m e di trinciapaglia, ha ottenuto regolarmente più di 40 tonnellate/h in condizioni climatiche secche con un volume di paglia medio. In questo caso, il consumo medio di carburante era pari a 18 litri/ha. “Queste cifre dimostrano che la mietitrebbia rotativa fornisce la massima resa con un consumo minimo di carburante,” Torben. “La chiave per aumentare al massimo i vantaggi di questo rendimento eccezionale è garantire che anche la logistica a supporto della macchina sia all’altezza. Con questi dati di raccolto, siamo in presenza di un serbatoio della granella pieno ogni cinque minuti, il che implica la necessità di un rimorchio per granella di dimensioni medie in posizione ogni dieci minuti. Per conservare la piena capacità, è importante che le macchine siano tenute in costante attività, evitando tempi fermi dovuti a mancanza di supporto logistico.” ▲ Dotato di testata mais DBF da 9 m a 12 file, il 680B ha riportato una resa di 130 tonnellate/h in una coltivazione di mais. Il concetto rotativo offre agli agricoltori una tecnologia di raccolto alternativa alle macchine tradizionali, fornendo una delicata azione di trebbiatura su un’area estremamente grande che consente di salvaguardare la qualità del grano, in particolare nelle applicazioni di mais e di semina fitta, quali piselli, fagioli e soia. Il Challenger 680B offre i più alti livelli sia di resa che di comfort per l’operatore, oltre ad un lungo elenco di funzioni avanzate tra cui il rotore più grande dell’industria. 680B – CARATTERISTICHE PRINCIPALI • Rotore imponente - 0,8 m di diametro x 3,55 m di lunghezza • Piattaforme PowerFlow ad elevata capacità con larghezze di 9,0 m e 7,7 m • Elevata velocità di scarico - 158 litri/sec • Battitore a tutta larghezza con pale ad elica largo 1,4 m 459 CV con surplus di potenza fornita dai motori Caterpillar 12.5L di ultima generazione • Eccezionale comfort della cabina e basso livello di rumorosità • Monitor GTA Consolle II s La nuova mietitrebbia rotativa Challenger è ora disponibile per i mercati dell’Europa Centrale e dell’Est. 14 Le nuove presse per balle quadre giganti Challenger LB34B e LB44B offrono ai contoterzisti professionisti ed alle aziende agricole su larga scala un notevole ausilio in materia di produttività, peso e densità delle balle pur senza eccessivi fabbisogni di potenza. Le nuove macchine producono balle dalle dimensioni maggiori nel settore pari a 1,2 m x 1,28 m sul più grande LB44B e 1,2 m x 0,88 m sul modello LB34B. Tali dimensioni, associate allo straordinario peso e alla densità delle balle, fanno sì che queste macchine siano scelte non solo dai contoterzisti ma anche dai loro clienti. Entrambe le macchine imballano paglia e fieno, mentre l’LB34B esegue anche leggeri lavori di insilaggio. “Questa pressa di nuova generazione sta già dimostrando di essere la degna erede dei precedenti modelli Challenger LB, punto di riferimento non solo per le prestazioni di grosse presse quadrate ma anche per l’affidabilità e la solidità di una roccia” dice Torben Larsen, Responsabile sviluppo mietitrebbia Challenger. “Le presse Challenger sono progettate e costruite nella nostra fabbrica di Hesston negli Stati Uniti, la prima a proporre il concetto di grande pressa quadrata. Esse hanno imposto lo standard nel 1978 e da allora sono rimaste imbattibili”. Le nuove presse LB34-44B continuano questa tendenza, riducendo ulteriormente il rapporto costo/ tonnellata e migliorando l’efficienza dei clienti, creando in questo modo maggiori opportunità per le aziende. “È una situazione davvero vincente,” aggiunge Torben. “L’obiettivo chiave quando si fanno le balle di paglia è produrre la più alta densità di balle all’ora. La produttività di imballaggio aumenta ed un numero inferiore di balle, di peso maggiore, vengono rimosse dal campo più rapidamente, a tutto vantaggio dell’azienda agricola. Un numero inferiore di balle più dense riduce i tempi di manipolazione ed i costi di trasporto perché si fa un uso più efficace dello spazio sul camion. “Queste considerazioni sono fondamentali e non solo migliorano l’efficienza della produzione di fieno ed insilato, ma contribuiscono anche ad incoraggiare più Presse Challenger LB Numero Dimensioni balla Modello modello – L x H (cm) precedente LB34B LB44B 120 x 88 120 x 128 LB34 LB44 imprenditori a considerare seriamente l’utilizzo della paglia per impieghi quali la produzione di bioenergia. Rendendo le balle più dense, le nuove presse Challenger contribuiscono a ridurre i costi di queste operazioni,” spiega. La domanda di paglia per usi industriali è in crescita in tutto il mondo. In Danimarca, ad esempio, il governo ha stabilito un obiettivo di 600.000/anno di biomasse da bruciare ad est del Paese per ridurre le emissioni di biossido di carbonio. Un quarto di quest’obiettivo è attualmente soddisfatto da Avedøre 2 di Dong Energy, centrale per la produzione combinata di energia elettrica e termica alla periferia di Copenhagen. Quest’industria consuma da sola una quantità di 172.000 t di paglia l’anno, con tutti i materiali forniti dalle balle industriali standard da 1,2 m x 1,28 m come quelle prodotte dal Challenger LB44B. L’aumento della densità offerto dal progetto delle nuove presse implica che i carichi dei camion aumenteranno di almeno il 20%, il che migliora ulteriormente l’efficienza delle operazioni. Sul campo le nuove presse stanno ottenendo anche grandi aumenti di produttività. Associato ad un trattore da 215 CV (massimo 230 CV), il Challenger LB44B ha prodotto nello scorso raccolto balle di paglia d’orzo primaverili pesanti fino a 620 kg. Ulteriori test sulla paglia d’orzo invernale che mettevano a confronto l’LB44B con la precedente pressa di riferimento, hanno mostrato che il nuovo modello produce un notevole aumento del peso delle balle pari al 10-20% fino al 20% di aumento delle velocità di avanzamento rispetto alla macchina precedente. Allo stesso tempo, l’LB44B ha prodotto 55 balle all’ora ad una velocità di lavoro pari a 19 km/h. 15 Trattori gommati ▼ Le novità delle irroratrici Challenger Spra-Coupe Serie 7000 potenziano il confort dell’operatore e le prestazioni sul campo. La giusta tecnologia è la chiave per aumentare i profitti I trattori Challenger WT590 rappresentano la struttura portante della flotta di trattori a ruote di Kulan e che possiede anche mietitrebbia, falciandanatrici e irroratrici Challenger. “Nell’accettare i vantaggi delle soluzioni hi-tech Challenger, Beybut Koishebayev si sta avvicinando alla rimeccanizzazione di massa delle sue aziende agricole, che trae fondamento dagli attributi di robustezza e praticità di trattori quali il Challenger WT590,” spiega Konstantin Volyntsev, concessionario Challenger da Borusan Makina, in Kazakistan. Beybut Koishebayev gestisce Kulan, un’azienda da 25.000 ettari per la produzione di grano a Kostanay, nel Kazakistan settentrionale. Nella sua flotta Challenger vi sono 12 trattori WT590 da 190 CV. Altre 15 macchine WT590B (successori dei WT590) rientrano nei progetti di quest’anno. La coltivazione qui ha luogo nelle vaste steppe dove un campo standard ha le incredibili dimensioni di 400 ha (2 km x 2 km). Il clima continentale porta inverni freddi e vegetazione tardiva. Le piantumazioni vengono eseguite in primavera. “I trattori sono semplici, infallibili ed affidabili.” “Utilizziamo i modelli WT590 per la coltivazione, la semina e il trasporto,” sottolinea Beybut. La coltivazione viene eseguita con un coltivatore da 7 m che lavora a profondità di 12-14 cm e velocità di circa 10 km/h. “I trattori sono semplici, infallibili ed affidabili – come un fucile Kalashnikov!” afferma. “È più semplice trovare operatori per i modelli WT590. Gli operatori locali non hanno remore a guidarli. Ed il confort della cabina offre un buon ambiente di lavoro.” Dotato di un set di tre seminatrici SZS di produzione locale (2,1m x 3 = 6,3m larghezza totale), un WT590 copre circa 80-100 ha al giorno a Kulan. La stessa area sui cui in genere si lavorava con trattori da 300 CV prodotti localmente e con cinque seminatrici. Inoltre, il WT590 utilizza il 30% in meno di carburante. Il consumo medio del modello Challenger durante la semina è pari a 5,3 litri/ha. Non c’è dubbio che Beybut Koishebayev sia un fan della gamma di prodotti e dell’affidabilità del marchio Challenger. Egli guida anche cinque mietitrebbia CH640, tre Ch642 e tre CH643, cinque trattori WT460 oltre a delle falciandanatrici e a delle irroratrici SC4450. I progetti futuri prevedono l’acquisto di trattori cingolati e mietitrebbia rotative Challenger. “Credo che il servizio fornito dalla Borusan sia il migliore sul mercato,” spiega Beybut. “Ho intenzione di continuare ad investire nelle attrezzature Challenger per le mie aziende nonostante l’attuale crisi finanziaria in Kazakistan e la previsione che il 2008 produrrà solo raccolti medi. Abbiamo grandi progetti. Credo fortemente che gli agricoltori possono trarre grandi profitti: la chiave è utilizzare la tecnologia giusta.” Nuove irroratrici - maggior comfort, prestazioni ancora superiori Grazie alla loro capacità di coprire una maggiore area di terreno più velocemente, le irroratrici Challenger Spra-Coupe serie 7000 aiutano gli operatori ad utilizzare qualunque opportunità di irrorazione. Attualmente, una serie di caratteristiche ed aggiornamenti nuovi mirano a migliorare ulteriormente le prestazioni sul campo di queste macchine rinnovate. Con la sostituzione del 7450 e del 7650, alcune recenti caratteristiche dei nuovi 7460 e 7660 comprendono nuovi motori Tier III/Stage IIIA, una nuova sospensione anteriore e una nuova unità di comando Raven 5000. Nuovi motori common rail – grande potenza di traino I nuovi 7460 e 7660 utilizzano gli ultimissimi motori Caterpillar C6.6 da sei cilindri con impianto di alimentazione common rail e quattro valvole per cilindro in conformità alle normative sulle emissioni dei motori Tier III/Stage IIIA. Con 6.6 litri di capacità, il motore fornisce un massimo di 174 CV. I nuovi motori producono inoltre livelli di rumorosità inferiori ed ottimi consumi di carburante specifico. Grazie alle elevate caratteristiche di coppia, questi motori offrono tutta la potenza di traino necessaria per affrontare con facilità ripidi pendii e terreni soffici. Comfort di guida ▲ Beybut Koishebayev ha grandi progetti per la crescita delle sue aziende agricole, tra cui gli investimenti nella tecnologia Challenger. 16 ▲ Il WT590 da 190 CV è una macchina robusta progettata per sostenere i trattamenti più duri. ▲ Konstantin Volyntsev, Supervisore alle vendite nella regione di Kostanay, lavora a stretto contatto con Kulan per il programma di rimeccanizzazione della sua azienda agricola. Un maggiore comfort di guida e una maggiore stabilità della macchina sono resi possibili dal nuovo assale anteriore. Un aumento del passo pari a 5,08 cm fornisce una maggiore stabilità, mentre il miglioramento delle prestazioni della sospensione è reso possibile dalle nuove molle lineari con costante della molla ridotta che permettono un maggiore movimento della sospensione. Unità di comando Raven 5000 Adesso tutti i nuovi modelli sono dotati di sistema di controllo di irrorazione Raven 5000 per quantità di applicazione accurate. Il sistema monitora i litri/ha, la pressione di irrorazione, il volume irrorato e gli ettari, la velocità ed il volume del serbatoio. Caratteristiche principali – 7460 e 7660 • Nuovi motori Caterpillar common rail C6.6 Tier III/Stage IIIA • Trasmissione Powershift Caterpillar a sei velocità • Nuovo assale anteriore • Velocità di lavoro fino a 25 km/h • Applicazioni a basso volume tra 50-100 litri/ha • Sospensione indipendente a tutto campo • Opzione servocomando idraulico per le ruote anteriori • Distanza da terra ottimale – fino a 1,10 m sul 7460 e fino a 1,22 m sul 7660 • Regolazione idraulica larghezza della carreggiata • Pompa centrifuga Hypro 9303 (300 litri/min) • Joystick con pulsante incorporato per l’Auto-Guide (se in dotazione) • Grazie alle funzioni del joystick, il controllo della velocità, le funzioni del braccio e dell’acceleratore sono a portata di mano dell’operatore per una maggiore comodità • Pneumatici Goodyear come caratteristica standard ▲ Le molle a costante variabile sono state sostituite da molle lineari per consentire un maggiore movimento della sospensione. ▲ Nuovo assale anteriore. 17 Grubbenvorst ospita il più grande evento mai tenutosi Visitatori al posto di guida Novità e aggiornamenti Tour anglo-francese dello stabilimento di produzione negli Stati Uniti Presentazione dettagliata dei prodotti ed interesse particolare per le caratteristiche chiave quali cinghie dei cingoli, ruote intermedie e ruote motrici erano all’ordine del giorno nel programma di eventi dedicato ai gruppi di clienti Challenger britannici e francesi che hanno visitato lo stabilimento di produzione di Jackson negli Stati Uniti. “Le vendite dei trattori cingolati Challenger sono in crescita costante nel Regno Unito e quest’anno saranno vendute sul mercato 100 unità al dettaglio”, spiega Richard Miller, del marketing Challenger che ha organizzato le visite. “In Francia, il concetto del trattore cingolato è meno sviluppato, ma vi è un elevato potenziale di crescita poiché i vantaggi diventano sempre più evidenti nel mutevole ambiente delle aziende agricole.” Oltre alle presentazioni tecniche e alla visita della fabbrica, i visitatori hanno avuto anche la possibilità di guidare delle macchine Challenger. Le altre attività includevano una visita ad uno stabilimento di etanolo sul lago di Bingham, visite a varie aziende agricole e agli stabilimenti Caterpillar di Peoria , il tutto coronato da una crociera sul Mississippi. ▲ Delegati del Regno Unito in visita. Ecco come commenta Steve Pemberton, proprietario di oltre 400 ha di terreno agricolo nella contea dell’ Essex, in Inghilterra. “È stata una visita molto bene organizzata. È stato sorprendente vedere quanto è efficiente e pulito lo stabilimento di produzione ed avere l’opportunità di visitare diverse aziende americane. Il nostro grazie va al team Challenger che ha svolto un ottimo lavoro.” ▼ Il gruppo dalla Francia. Si e’ trattato di un evento nello stabilimento Challenger di Grubbenvorst nei Paesi Bassi all’inizio di giugno. Training Nella sede operativa europea Challenger si fabbricano le macchine Terra-Gator, RoGator e Spra-Coupe nello stabilimento di Grubbenvorst, ma fungono anche da centro di preparazione dei trattori MT per l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente (EAME). Più di 2500 ospiti invitati appositamente da tutta Europa hanno partecipato a dimostrazioni su macchinari, sessioni di guida e tutta un’intera gamma di esposizioni da fornitori di attrezzature. Lo stabilimento di Jackson è stato costruito originariamente nel 1970 e vanta una copertura di 54.500 m2 (587.000 ft2) Sul campo vi era una gran quantità di prodotti Challenger. I visitatori sono stati invitati a mettersi dietro alle ruote dei cingolati Challenger dotati degli attrezzi più grandi, e ad eseguire prove di guida sul nuovo gigantearticolato MT900. Vi erano anche le macchine per applicazioni Terra-Gator, RoGator e Spra-Coupe, oltre a Si sviluppa su un sito di più di 100 acri (41 ha) ed offre lavoro a circa 1000 persone. “Gli aspetti qualitativi del processo di produzione sono diffusi a tutti i gruppi di lavoratori,” dice Richard Miller. “Ciò vuol dire che il controllo di qualità è insito in ciascuna operazione di montaggio. Ogni gruppo deve eseguire una serie di test e controlli prima che il pezzo lasci quel settore.” trattori gommati e mietitrebbia. I visitatori hanno potuto vedere anche gli impianti di produzione del sito ed il centro Serious Machinery Challenger di nuova apertura, sede dell’area di accoglienza dell’evento. Il nuovo centro Serious Machinery è il cuore della formazione Challenger nella regione EMOA. L’edificio da 300 m2 comprende un’aula che può ospitare 25 persone, e al secondo piano, un negozio di articoli Challenger ed un grande schermo che mostra i video Challenger più recenti. È una nuova importante risorsa per formare distributori, addetti alle vendite e all’assistenza così come operatori delle macchine. Marrakech express Il logo Challenger decorava un’automobile che ha partecipato al rally umanitario “Les 4 ailes”da Parigi a Marrakech. 18 Circa 2000 studenti francesi provenienti da 150 college hanno partecipato al rally. Essi hanno portato oltre 30 tonnellate di forniture scolastiche a Marrakech. L’auto sponsorizzata da Challenger che ha partecipato al rally umanitario aveva sul tettuccio un modello in scala dell’MT900B. s L’automobile è stata rifornita da un gruppo di studenti di macchinari agricoli dell’istituto Lycee Agricole du Chesnay. Ciascuna macchina partecipante al rally trasportava circa 50 kg di materiale educativo in Marocco , distribuiti in seguito dall’UNICEF alle scuole e ai bambini bisognosi. 19 Challenger celebra il traguardo della produzione Marzo 2008: il 20.000° trattore cingolato Challenger - un MT835B - è entrato nella linea di produzione dello stabilimento AGCO a Jackson, Minnesota. Originariamente introdotto nel 1987, AGCO ha acquisito la linea Challenger da Caterpillar® nel 2002. 3000-3500 ore di esercizio ogni anno. Abbiamo acquistato ed utilizzato 60 trattori cingolati Challenger dall’introduzione dei cingoli in gomma nel 1987. Amiamo utilizzare i trattori cingolati perché coprono aree maggiori di terreno rispetto alle macchine convenzionali.” ▼ Challenger celebra il 20.000° trattore cingolato Challenger presentando la linea nello stabilimento di produzione AGCO di Jackson. I rappresentanti della D’Arrigo Bros. che hanno acquistato il trattore dal concessionario Challenger Quinn Equipment Inc. hanno ricevuto le chiavi dai membri del team di produzione Challenger. “L’innovativa serie Challenger di trattori cingolati è stata la prima nel suo genere. Dalla produzione del primo trattore, Challenger ha continuato a premere sul pedale dell’innovazione,” dice Jason Hoult, Responsabile marketing dei prodotti Challenger per i trattori cingolati ed articolati negli Stati Uniti. Progettato per migliorare le prestazioni grazie ad una maggiore area di appoggio della trazione, Caterpillar ha introdotto in agricoltura il sistema Mobil-trac. “La serie Challenger è stata progettata per i produttori che desiderano aumentare il rendimento dei loro raccolti o coltivazioni e allo stesso tempo ridurre la compattazione,” aggiunge Jason. “Con una maggiore superficie di appoggio, si ottiene uno slittamento minore ed una maggiore potenza a terra.” “La terza generazione di trattori cingolati, la serie Challenger MT800B, è ancora più grande, forte, veloce ed elegante che mai. Nuovi motori ed una vasta gamma di modelli hanno alzato la soglia di produttività e rendimento. E dal momento che stiamo entrando in una nuova era, continuiamo ad essere leader nello sviluppo dei trattori cingolati” commenta. Il 20.000° trattore cingolato è andato al cliente D’Arrigo Bros., cliente Challenger di lunga data, a Salinas, in California. I fratelli D’Arrigo sono stati dei pionieri nell’introduzione della coltura dei broccoli negli Stati Uniti nel 1934, e continuano ad essere leader nel settore, con coltivazioni di oltre 12.500 ha. “Le nostre operazioni hanno bisogno di trattori affidabili e costanti. Challenger ci dà quel prodotto di qualità” dice John D’Arrigo della sua flotta di 17 trattori cingolati. “Di media ogni macchina svolge 20 Cat®, Caterpillar® e Challenger® sono marchi commerciali depositati di Caterpillar Inc e sono utilizzati sotto licenza da AGCO Corporation. www.challenger-ag.com Italian