Estate 2010 - Pro Loco Scandriglia

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Estate 2010 - Pro Loco Scandriglia
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PARCO REGIONALE NATURALE
DEI MONTI LUCRETILI
Edizioni Pro Loco Scandriglia (RI)
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Comune di Scandriglia
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Questa pubblicazione è dedicata a voi, a tutti i nostri amici ed a chi è interessato al nostro
paese, alla sua storia ed a quelle che sono le manifestazioni e le iniziative che organizziamo.
E’ un modo per conoscerci, fino a che vorrete farlo di persona e, vedrete, ne varrà la pena!
Notizie sul paese
La tradizione vuole che qui avvenne il martirio di Santa Barbara, in prossimità del luogo
dove sorge l'omonima Chiesetta rurale.
Da sempre il simbolo del paese è la torre con tre finestre, a ricordo del martirio subito
dalla Santa, che volle le finestre a simboleggiare la SS. Trinità Cristiana nel luogo dove
venne imprigionata.
Abitanti: Scandrigliesi
Popolazione: 3006 abitanti
Superficie: 63,09 kmq, di cui 32,18 kmq destinati a Parco
Densità: 48 abitanti/kmq
CAP: 02038 - Prefisso telefonico: 0765
Altitudine: 535 m s.l.m.
Cima più elevata: Monte Pellecchia 1368 m s.l.m.
ASSOCIAZIONE PRO-LOCO SCANDRIGLIA
Viale Carducci, 1- 02038 Scandriglia (Rieti)
Posto Informazioni Turistico, Centro Visita Parco Monti Lucretili
e Sede “Scandriglia”:
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero:
Bruno Borgia, Andrea Massimiani.
Questo numero è stato chiuso in data 16/07/2010, alle ore 18,15
Via Lamberto Vignoli, 28 - 02038 Scandriglia (Ri) Tel.: 0765/878470
E-mail: [email protected]
[email protected]
ARCHIVIO FOTOGRAFICO:
Associazione Pro-Loco Scandriglia
www.prolocoscandriglia.it
Gli autori degli articoli sono responsabili di quanto scritto.
Tipografia SIMA indirizzi s.r.l. - Via Muravera, 4 - 00163 ROMA
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ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI SCANDRIGLIA
Western Spirit Pro Rodeo
6a Edizione 2010
Scandriglia (RI) - Centro Ippico “Razza della Rocca”
Venerdì 27, Sabato 28 e Domenica 29 Agosto 2010
Descrizione
Western Spirit Pro Rodeo è una manifestazione organizzata
dall'Associazione Pro Loco di Scandriglia dedicata al mondo equestre, nata
nell'estate 2005. Da una valutazione attuale, considerato il grandissimo
afflusso di pubblico, il successo della manifestazione è destinato sicuramente ad aumentare e per questo motivo l'evento giungerà alla sesta edizione
in quest'estate 2010.
Insieme alle manifestazioni curate dalla Pro Loco,
come ad esempio l'importante Sagra delle Sagne,
evento di rilievo interregionale che nel 2009 ha
festeggiato la 24^ edizione, con presenze di pubblico stimate intorno alle
10.000 unità, con Western
Spirit Pro Rodeo si è voluto aumentare l'offerta
turistica verso i potenziali
visitatori
del
nostro
paese.
Dove
L'evento si svolgerà a Scandriglia (RI), nella splendida cornice del Parco dei
Monti Lucretili, presso il Centro Ippico “Razza della Rocca”, naturale location per questa grande manifestazione.
Organizzazione logistica
E' previsto un servizio navetta con pulmini per collegare il centro del paese e le
aree di parcheggio con il luogo dell'evento.
Stand gastronomici - cucina tipica, texmex, pionieri e butteri - Western Saloon.
Gli ospiti possono comodamente gustare
le generose porzioni utilizzando aree
attrezzate con panche e tavoli, capaci di
ospitare circa mille posti a sedere per volta.
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Sicurezza della manifestazione
Oltre alle Forze dell'Ordine regolarmente presenti, il personale
dell'Associazione Pro Loco organizzatrice dell'evento è dislocato negli spazi della manifestazione
e sugli accessi all'area, in collegamento con una
unità centrale; il personale è facilmente riconoscibile dall'abbigliamento specifico ed in possesso di
particolari passi per il riconoscimento.
Nell'area destinata agli spettacoli equestri, staziona un'ambulanza con personale medico disponibile per qualsiasi evenienza.
Cultura
Confronto la tradizione dei cow boy nostrani, i butteri della maremma
laziale e le tradizioni di oltre oceano, con la presenza degli indiani
d'America, mostre su la cultura delle armi, della caccia e dell'ambiente dei
nativi d'America, con l'allestimento di un villaggio e la riproduzione di armi
ed oggetti di uso quotidiano, conferenza sulla situazione attuale dei Nativi
Americani.
Esposizione Prodotti Tipici
Mostra mercato dedicata al mondo
equestre, con sellerie, abbigliamento ed attrezzature - artigianato
caratteristico e prodotti tipici.
Stand con esposta parte della produzione locale agricola e gastronomica, con dolci, formaggi e soprattutto l'Olio d'oliva, attrezzi della cultura e tradizione locale, foto storiche.
Aspetto folcloristico locale, tradizioni, usi e costumi
All'interno della manifestazione
un'antica tradizione locale, la
Gimkana della “Corsa della Stella”,
gara tra i rioni di Scandriglia ed i
paesi ospiti. Presenti ospiti che rievocheranno antichi mestieri, come il
Fabbro maniscalco.
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Spettacoli musicali e divertimento
Musica e balli per tutti, con la partecipazione di gruppi musicali e folcloristici, musica Country, musica e balli tradizionali.
Aspetto Ludico - sportivo
Usi e costumi degli Indiani d'America, per
grandi e piccoli: tiro con l'arco, danze
indiane.
Battesimo della sella dedicato ai più piccoli, ma anche la possibilità di effettuare escursioni a cavallo nel Parco
Naturale dei Monti Lucretili, di cui
Scandriglia fa parte.
Spettacoli equestri
Tra gli spettacoli realizzati dai cavalieri
che parteciperanno alla manifestazione,
sono previsti i giochi tradizionali dei butteri, dimostrazioni di abilità, il rapporto di perfetta sintonia tra cavallo e cavaliere con artisti di fama internazionale.
Ospiti d'onore i Ragazzi di Villa Buon Respiro.
Posto Informazioni Turistiche - Centro Visita del Parco
Punto informativo della Pro Loco su la manifestazione, Scandriglia ed il
Parco Naturale dei Monti Lucretili, con personale a disposizione per informazioni, programmi e materiali pubblicitari.
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Spettacoli Equestri
Donald Niuman (si scrive proprio così!), carismatico addestratore di
origini argentine, presenta, assieme al suo gruppo, numeri di rara
bellezza con le varie razze equine presenti. Quello che fa la differenza, nello spettacolo, è l'amore per questo animale, la pazienza
e la dedizione nell'addestramento.
Assistere ad uno spettacolo di Donald Niuman emoziona dall'inizio alla
fine. I suoi spettacoli così diversi e particolari, sia nella preparazione dei
cavalli, sia nella coreografia e nei costumi, di grande impatto visivo e
sicuro successo. Per quest'edizione 2010 Donald Niuman presenta
“Angeli e Demoni” un bellissimo
numero presentato in stile fantasy, con il frisone dragon.
Donald Niuman, con "cavalli
sotto le stelle", per uno spettacolo da non perdere.
Tra il programma:
Donald e i suoi Cavalli in libertà,
numeri di sincronia, frutto di
anni di addestramento.
Cavalli bianchi usciti dalle favole, esemplari dal deserto, andalusi, pony "rampanti"... Giocoliere in posta ungherese, un
cavallo arabo che si esibisce in spettacolari elevate a due zampe.
"Zorro" uno spettacolo per grandi e piccini, con lui il cavallo... danza!
Erick, il cowboy, il corsaro dagli occhi di ghiaccio, Il suo lavoro è il rischio. Direttamente
dai set televisivi di Cinecittà, propone le sue spettacolari evoluzioni a cavallo tra il
fuoco e le cadute da brivido...
Western Show, con lazo, fruste e lanci di coltelli. Nel terreno dove non si può sbagliare...
Con cavalli sotto le stelle anche il pubblico diventa protagonista... provare per credere!
I Butteri di Roberto Paradisi
Il Buttero della Maremma Toscana e Laziale
può definirsi un “Cow Boy” nostrano, orgoglio della tradizione popolare italiana.
Il lavoro del buttero un tempo serviva per
governare le mandrie di bestiame, era un
lavoro duro e faticoso. Oggi è divenuto uno
degli spettacoli a cavallo più belli ed interessanti che possa vantare l'Italia.
L' esibizione nel nostro caso è guidata da
Roberto Paradisi, campione della specialità
“monta da lavoro” ed Istruttore Federale.
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Giona Show
Presenti a “Western Spirit Pro
Rodeo” fin dalla prima edizione
del 2005, campioni di acrobazie
conosciuti ed amati dal nostro
pubblico, con spettacoli sempre
nuovi, professionali e coinvolgenti.
Un gruppo equestre le cui esibizioni sono sogni ad occhi aperti; trasportano il pubblico in un magico
mondo di emozioni e cavalcate selvagge, dove ogni spettatore è
immerso come in un film.
I fratelli Giona, Alex e Pier
sono artisti che amano il
rischio, perfezionisti e sognatori, con il compito di rivoluzionare l'arte equestre italiana, creando spettacoli
unici ed irripetibili.
Dopo I successi in ambito
nazionale ed internazionale, con “Horselyric”, il Galà
d'oro di Fieracavallli a Verona, lo spettacolo “Rève, an equestrian dream” e la consacrazione nel 2009 al 33° Festival
Internazionale di Montecarlo vincendo il Clown d'Argento con “Cavalli in
libertà”, premiati direttamente dalla
Principessa Stephanie Ranieri di
Monaco, la famiglia Giona si è inscritta a pieno titolo nell'elite mondiale
degli spettacoli equestri, scrivendo
una delle pagine più belle della storia
dell'equitazione italiana. Imperdibili i
loro spettacoli, che in questa edizione di “Western
Spirit Pro Rodeo” rappresentano una novità unica ed
assoluta!
Ed inoltre: Clizia Moffa Amazzone dotata di carisma e grande tecnica, campionessa di doma
Vaquera, spettacolo puro con i suoi cavalli andalusi.
Diego, il più giovane volteggiatore al mondo,
coraggio e abilità in perfetto stile Giona Show!
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Una Storia d'altri tempi: Butteri e
Cow Boy a confronto
Western Spirit Pro Rodeo ricorda, nel
ricco programma, un episodio storico, avvenuto in Italia verso la fine
dell'800.
E' infatti celebre la sfida lanciata da
Buffalo Bill durante la tappa romana
a Prati di Castello, l'8 marzo 1890
della tournèe europea del suo circo, il
Wild West Show, ai cavalieri Italiani.
La sfida fu vinta dal buttero cisternese Augusto Imperiali, che riuscì a
cavalcare un indomito cavallo americano riscuotendo gli scroscianti
applausi del numeroso pubblico presente. Per questo l'umile buttero dell'Agro
Pontino è divenuto l'eroe di tutti i butteri.
I personaggi
Buffalo Bill - pseudonimo di William Frederick Cody
- (Le Claire, 26 febbraio 1846 -Denver, 10 gennaio
1917) è stato un personaggio storico americano, fu
cacciatore e soldato, esploratore, attore ed impresario teatrale.
Nel 1883 creò il Buffalo Bill Wild West Show, uno
spettacolo circense in cui venivano ricreate rappresentazioni western, fra cui la battaglia di Little
Bighorn, dove perse la vita il Generale George
Armstrong Custer e distrutto il suo Reggimento, il
7° Cavalleria.
Fra i protagonisti dello spettacolo, a cui partecipaBuffalo Bill
vano veri cowboy e pellerossa, ci furono il leggendario capo Lakota Sioux Toro Seduto, Calamity
Jane e Wild Bill Hickock. Un successo negli Stati Uniti
ed in Europa per più di vent'anni: fu una delle attrazioni principali a Londra durante il Giubileo d'Oro
della Regina Vittoria, nel 1889, e all'Esposizione
Mondiale di Chicago del 1893.
Fece spettacoli anche in Italia, tra cui Genova e Roma.
dove perse la celebre sfida nella doma di puledri contro i butteri dell'Agro Pontino capitanati dal cisternese
Toro Seduto
Augusto Imperiali.
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Augusto Imperiali (Cisterna di Latina, 27 agosto 1865 - 18 dicembre 1954 ) è un
famoso buttero italiano.
A capo di un gruppo di otto compagni, Imperiali, buttero della Casata Caetani,
l'8 marzo 1890 a Prati di
Castello (Roma), vinse la sfida
lanciata da Buffalo Bill nella
doma di selvaggi puledri americani nell'arena del celebre
spettacolo circense Wild West
Show.
"Tenendo con la destra le
redini e agitando con la sinistra il cappello, compiva una
stupenda ed elegante galoppata intorno a tutto il campo.
L'entusiasmo era alle stelle. Il
pubblico applaudiva fragorosamente. I butteri entusiasti
saltavano, ballavano, buttavano in aria
i cappelli in onore del loro eroe" (Nasi,
2006).
L'evento fu molto seguito dalla popolazione e dalla stampa. Si legge, ne "Il
Messaggero" del 10 Marzo 1890:
“Il morello, tenuto con le corde, si dibatImperiali
ad Augusto
te frenetico; s'alza sulle zampe di dietro,
inge la mano
Buffalo Bill str
tira rampate. I butteri le schivano sempre con la sveltezza di uomini esperti. Riescono finalmente a mettergli la sella con
il sottocoda, e d'un salto uno dei butteri gli è sopra. E' Augusto Imperiali. Nuova
tempesta di applausi. I butteri, entusiasti del successo ottenuto, saltano, ballano,
buttano all'aria i cappelli, tanto per imitare in tutto quello che si è visto fare dagli
americani. Augusto Imperiali fa una stupenda galoppata intorno al campo,
tenendo con la destra le redini e agitando con la sinistra il cappello. Tutte le sfuriate del cavallo non riescono a muoverlo dal posto un solo momento.
Sceso a terra, e chiamato ad avvicinarsi ai primi posti dove riceve le più
vive congratulazioni da tutti, compresa la Duchessa di Sermoneta ed i
suoi figli.”
Augusto Imperiali morì il 18 dicembre
del 1954 all'età di 89 anni. Le spoglie
dell'eroico buttero oggi riposano nel
cimitero di Cisterna di Latina.
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Il villaggio indiano
Artigianato, usi e costumi della tradizione degli Indiani d'America, work shop e riproduzione di armi e oggetti di uso quotidiano. Gara di tiro con
l'arco - Le Danze Pellerossa
Le Riserve Indiane - Il mito di Cavallo Pazzo
Confronto con la situazione attuale dei Nativi Americani - I
Lakota (Sioux) “La cultura delle armi, della caccia e dell'ambiente dei Nativi d'America” - Con la straordinaria partecipazione di Gilbert Douville (Tribù Lakota)
Gilbert Douville
Il Nativo Gilbert
Douville, poeta
lakota siuox, rappresentante del Popolo
Lakota, favorisce quella serie di rapporti
che permettono di sviluppare e diffondere la cultura Nativa in modo serio e concreto.
Gilbert Douville, membro riconosciuto
della "Rosebud Sioux Tribe", nasce nel
1951
in
Sud
Dakota, nei territori tradizionalmente
abitati dalla banda
Sicangu-Lakota.
All'età di vent'anni gli viene attribuito il nome di Hehak
Ihanble che lo porta a far parte della della società dei
Sognatori del Cervo.
Diverse sono le esperienze personali e professionali che lo aiutano a maturare una scelta di vita di stampo "tradizionalista"
e la decisione di dedicarsi professionalmente all'artigianato
della sua gente e alla poesia, contribuendo così a preservare
questa millenaria cultura che nella ricchezza del suo passato
trova la forza di vivere nel presente e di sperare nel futuro.
o?
Cavallo Pazz
Conferenza Antropologica
La conferenza che si terrà a Scandriglia sarà presieduta direttamente da
Gilbert ed avrà come tema:
La medicina naturale dei Lakota
Gilbert ci parlerà della dolce medicina dei Nativi, illustrandoci le varie metodologie, partendo dal vero significato della Ruota della Medicina, al rito
dell'inipi, alla concezione dell'uomo medicina, ai rimedi naturali e quant'al-
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tro emergerà da questo incontro
dibattito. Naturalmente come “tradizionalista” Gilbert ci parlerà di
questo argomento, portando anche
la propria esperienza, ma non farà
nulla di pratico.
LA SITUAZIONE ATTUALE NELLE
RISERVE - IL MITO DI CAVALLO
PAZZO DOVE E' FINITO?
South Dakota: il regno di Cavallo
Pazzo
Vi pullulavano i coyote: ancora oggi
lo si chiama «Coyote State». La città
principale è Sioux Falls. È diviso dal
fiume Missouri in due regioni: l'ovest arido e selvaggio, l'est pianeggiante e coltivato a grano. Su meno
di 200 mila kmq vivono 700 mila
abitanti, quasi tutti all'interno di
aziende agricole. È spesso spazzato
da fortissimi venti, i blizzard, che
provocano anche danni ingenti. L'economia si basa sull'agricoltura e sullo
sfruttamento del sottosuolo, data la ricchezza di oro e argento. Il turismo
gioca la sua parte grazie alla presenza di riserve indiane e attrazioni come
il Monte Rushmore e il Crazy Horse Memorial, la montagna trasformata in
monumento a Crazy Horse,
Cavallo Pazzo, il valoroso e
leggendario capo degli
Oglala Lakota (Sioux) che si
oppose alla invasione degli
yankees.
Tutto ruota intorno alle
Black Hills, le colline nere,
un insieme di montagne in
cui i Sioux ambientavano
leggende favolose, venerandole luogo sacro. Ma
nel 1874 i minatori trasformarono la favola in realtà
scoprendo
importanti
miniere d'oro, che fecero
da detonatore alla lunga
resistenza di Cavallo Pazzo.
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Allora si levò nella polvere un altro grido: “Arriva
Cavallo Pazzo! Cavallo Pazzo arriva!”
Da Ovest e da Nord si sentiva urlare “Hoka Hey!”,
come il ruggito di un uragano, e le donne facevano il tremolo; e si udiva anche lo strillo dei
fischietti di osso d'aquila. ALCE NERO (BLACK
ELK)
L'ultima grande vittoria del “Popolo Rosso” contro il 7° Cavalleria del Generale Custer, che
durante le guerre indiane si era macchiato del
massacro di donne, bambini e vecchi, sancì paradossalmente la sua sconfitta; da allora i Pellerossa non ebbero più tregua. Dopo 40 anni di lotta i Pellerossa vennero confinati nelle riserve; grandi capi come Cavallo Pazzo e Toro Seduto furono
vigliaccamente uccisi. A Woundeed Knee, nella riserva Sioux di Pine Ridge, fu trucidata l'intera tribù di Big Foot (Grosso Piede) mentre eseguiva la Danza degli Spettri che
avrebbe fatto tornare il bisonte e scacciato i bianchi dalle sue
terre. Nel 1969 occuparono l'isola di Alkatraz proclamandola
territorio indiano. Attualmente accusano il governo degli Stati
Uniti di genocidio, sterilizzazione delle donne e impiego di
bambini come cavie nella sperimentazione di nuovi farmaci. Oggi si sta
cercando di dare un'immagine veritiera dei fatti accaduti; intanto gli
indiani continuano a vivere nelle
riserve da dove i giovani, attratti dal
consumismo americano, fuggono.
Quelli che rimangono sono i “vecchi” insieme ai quali morirà inevitabilmente la cultura di un popolo che
ha dovuto pagare con il sangue il proprio diritto alla vita, alla
patria e soprattutto alla libertà.
Gli eroi della resistenza indiana
La fotografia ha immortalato i volti
degli eroi della resistenza indiana
dell'Ottocento. Nel loro sguardo
non scorgiamo l'odio, ma piuttosto
la tristezza e il rimpianto: di non
poter più udire il suono degli zoccoli dei bisonti, che faceva tremare
le praterie, di non poter più vedere il vento accarezzare l'erba nelle
Grandi Praterie.
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AREA DELLA
MANIFESTAZIONE
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Spettacoli Equestri - Maremma & Cow Boys
Lucignolo, il Re dei Butteri della
Maremma Laziale
Mauro Arpini, in arte “Lucignolo”, buttero da
sempre, custode delle tradizioni della
Maremma Laziale, passione, tradizione e cultura equestre miste ad una carica di simpatia
ed umanità uniche.
Collaboratore dell'Università Agraria di
Tarquinia, fautore della presenza del
“Villaggio Lazio” alla Fiera di Verona ed ideatore di manifestazioni legate a quest'affascinante realtà, Mauro, o meglio “Lucignolo”
sarà ospite della nostra manifestazione, con
dimostrazioni tipiche del lavoro dei butteri.
Le sue passioni sono i cavalli, le vacche e… le
donne, come scherzosamente ci racconta. Noi
aggiungiamo anche la cucina: i piatti del buttero non hanno segreti per lui, provare per credere, una visita agli stand sarà un'ottima occasione per conoscere questo simpatico amico.
Maremma & cowboys
La maremma ed i butteri, il west americano ed i cowboys; due mondi lontani ma un solo
modo di vivere, due diverse tradizioni del lavoro con gli animali che si fondono e che continuano in questi tre cavalieri e nei loro compagni: un cavallo, un mulo ed un asino.
Questo è l'associazione maremma and cowboys.
Ivo e Maria, piccoli grandi Butteri
Direttamente dalla tradizione dei
Butteri dei Monti della Tolfa.
Ivo e Maria Sgamma in due hanno
venti anni, ma bravura e coraggio
da vendere. Emozionanti i loro
numeri, assolutamente da non perdere per uno spettacolo che strapperà i vostri applausi.
P i e t r o
Cruciani
Istruttore federale della Federazione Italiana Equitazione
Western (F.I.E.W.), Pietro è un esperto di gimkana con esperienza ventennale. Prezioso collaboratore della manifestazione,
oltre all'organizzazione della gimkana,Pietro è un abile addestratore di puledri e vanta, nel suo curriculum la partecipazione
alle Olimpiadi di Sidney 2000 con la Nazionale Italiana.
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Il Carosello di Villa Buon Respiro
Villa Buon Respiro è una casa di cura del Gruppo SAN RAFFAELE spa specializzata in interventi riabilitativi rivolti al recupero funzionale e sociale di
persone affette da problemi fisici, psichici e sensoriali.
Nel suo Centro di Riabilitazione Equestre si svolge da oltre 20 anni con successo anche l'attività di riabilitare attraverso l'uso del cavallo.
Cardine della sua filosofia è il principio dell'integrazione, infatti, pur essendo strutturato per accogliere e riabilitare persone colpite da disabilità di
vario genere, il Centro è aperto anche a normodotati.
Si impartiscono ad allievi con e senza problemi, che lavorano gli uni a fianco agli altri, distribuiti in corsi di vario livello, lezioni di equitazione, di
attacchi e di avvicinamento al mondo del cavallo per i più piccoli.
Oggi oltre 200 ragazzi, con problemi e non, frequentano il maneggio e tutti
hanno un unico obiettivo che li accomuna: far parte del Carosello equestre.
Coloro che raggiungono un buon livello sia nell'equitazione che nella propria autonomia personale, approdano al “gruppo dei cavalieri del carosello” con la possibilità di partecipare alle trasferte in occasione di passeggiate o degli inviti a spettacoli, manifestazioni ed eventi di ogni tipo.
Il Carosello di Villa Buon Respiro è uno spettacolo equestre, unanimemente
apprezzato a livello nazionale, eseguito da 16 allievi a cavallo e da 2 con il
calesse. I cavalli sono tutti di razza haflinger e vengono allevati e addestrati nel Centro. Le coreografie sono ideate dall'istruttore Mauro Perelli, che
sin dagli inizi (1986) ha seguito la nascita e lo sviluppo del maneggio e dell'attività equestre. Le figure sono accompagnate dalla musica scritta appositamente per il carosello dal compositore Gabriele Campioni.
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IL CENTRO MILITARE DI EQUITAZIONE DELL'ESERCITO
Il Centro Militare di Equitazione è il depositario delle tradizioni sportive dell'equitazione militare italiana.
Erede del Centro Ippico Preolimpico, nel 1969 assume la denominazione di Scuola
Militare di Equitazione. Nel 1993 si trasforma in Scuola di Cavalleria mentre nel 1998
viene denominato Raggruppamento Addestrativo R.S.T.A..
Attualmente rinasce la vecchia Scuola con la rinnovata denominazione di Centro
Militare di Equitazione
Nei suoi 180 anni di vita il Centro ha potuto vantare tra le sue fila atleti che hanno fatto la
storia dell'equitazione italiana e mondiale quale i fratelli D'Inzeo, Angioni ed Oppes.
Oggi, sui 540 ettari della tenuta di Montelibretti, vengono preparati i cavalieri delle sezioni
"completo d'equitazione" e "salto ostacoli".
Il Centro Militare di Equitazione svolge Corsi di istruzione, di qualificazione nonché di specializzazione per il personale della Forza Armata e dei Corpi Armati dello Stato, oltre che per
personale civile selezionato dalla Federazione Italiana Sport Equestri (F.I.S.E.). Tali Corsi di
istruzione hanno come obiettivo:
* l'ammansimento, la doma e l'addestramento di base dei puledri;
* l'avvio all'attività agonistica (ed il relativo perfezionamento) di Ufficiali, Sottufficiali e
Volontari;
* l'abilitazione di U./SU. quali Istruttori
Militari di equitazione;
* la formazione e l'aggiornamento di istruttori federali e Pentatleti Militari.
Di primaria importanza ai fini dell'integrazione con la collettività locale è la pratica
dell'IPPOTERAPIA, a sostegno del Co.Ci.S.
(Comitato Cittadino per l'Integrazione e la
Solidarietà) - ONLUS di Montelibretti.
Piero D'Inzeo
Piero D'Inzeo (Roma, 4 marzo 1923) è stato un ufficiale dell'arma di cavalleria e cavaliere italiano, vincitore di sei medaglie ai Giochi olimpici.
Con il fratello minore Raimondo, anch'egli cavaliere e ufficiale dell'Arma dei Carabinieri), ha formato la coppia dei fratelli invincibili dell'equitazione italiana.
Hanno partecipato vittoriosamente a numerose gare in Italia
e all'estero, e il loro punto di maggior gloria è quello raggiunto nei Giochi Olimpici di Roma del 1960, quando
Raimondo conquistò la medaglia d'oro e Piero quella d'argento nel Gran Premio di salto ostacoli.
Al temperamento irruente ed aggressivo di Raimondo, Piero
contrapponeva maggiore tecnica e maggior calcolo.
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Scandriglia e l’Aquila Reale
I sentieri nel Parco dei Monti Lucretili
9^ Edizione 2010
Presentazione
Buona parte del territorio del nostro paese, Scandriglia, Comune dell’Alta Sabina,
ospita il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, dedicandogli 32 dei circa 63 km
quadrati di estensione totale. E’ un territorio che abbiamo imparato ad amare,
apprezzare e rispettare sin da bambini, ricco di sorgenti, montagne, foreste, siti storici, specie floreali ed animali protette.
Per questo, con orgoglio, vogliamo farlo conoscere a voi gentili visitatori, con questa
pubblicazione che invita ed aiuta a raggiungere località meravigliose.
Il progetto che ne vede la nostra Associazione promotrice è dedicato all’Aquila
Reale, animale simbolo del Parco, ospitato su un’aspra parete rocciosa della cima più
alta dei Lucretili, il Monte Pellecchia, con un ampio areale di caccia proprio nel
nostro territorio.
Abbiamo scelto alcuni sentieri escursionistici, tutti nel territorio di Scandriglia: si possono percorrere durante le vostre vacanze o in più fine settimana.
Non mi resta che augurarvi buon divertimento e buona camminata, ricordando che
voi, come noi, siete i degni custodi delle nostre montagne e della natura incontaminata per le generazioni future.
Bruno Borgia
Presidente Associazione Pro Loco Scandriglia
SOCCORSO ALPINO
Schema di chiamata
Per attivare il Soccorso Alpino formulare il numero
Fornire le seguenti informazioni:
-
118
luogo esatto dell’incidente
attività svolta e numero delle persone coinvolte
numero dei feriti e condizione sanitaria degli stessi
condizioni meteorologiche sul luogo dell’incidente
recapito telefonico da cui si chiama
Per permettere un efficace intervento del Soccorso Alpino:
- rispondere dettagliatamente all’intervista dell’operatore
- lasciare libero il recapito telefonico e restare sul posto a disposizione della squadra di soccorso in arrivo e del responsabile che potrà richiedere, telefonicamente, ulteriori indicazioni.
Non abbandonare mai il telefono da cui si invia l’allarme.
La Squadra Operativa Monti Lucretili, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, fa capo
alla stazione di Subiaco.
In alternativa al 118 (specificare la necessità di intervento del Soccorso Alpino), per ottimizzare e ridurre i
tempi di allertamento delle squadre sono disponibili i seguenti numeri:
Presidente Regionale: 348-3161300
Stazione Subiaco: 348-6131305
Stazione Rieti: 348-6131306
Stazione Speleologica: 348-6131334
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Scandriglia - Sentieri escursionistici
Indicazioni topografiche:
IGM Foglio 144 della Carta d’Italia:
I quadrante SO - “Fara Sabina” - 1940
I quadrante SE - “Poggio Moiano” - 1940
II quadrante NO - “Montelibretti” - 1936
II quadrante NE - “Orvinio” - 1936
Sentieri escursionistici
Abbiamo scelto per Voi uno dei sentieri nel territorio di Scandriglia appartenenti al
Parco dei Monti Lucretili; per tutti la partenza (a piedi o con avvicinamento in auto) è
considerata dalla fermata dei trasporti pubblici in largo Santa Lucia Filippini.
Alcuni sentieri attraversano zone di riserva integrale coincidenti con l’areale di caccia
dell’aquila o ne sono in prossimità: pertanto si raccomanda di non abbandonarne mai il
tracciato.
Percorso 311: Scandriglia q 535 - Convento S. Nicola q 700 - Monte Pereatti q 851 – Loc.
Cerreta q 876 – Fontanile Valle Pecorara q 920 - Monte Serrapopolo q 1180
Avvicinamento in auto all’area sosta: si consiglia di parcheggiare la propria auto nel primo
tratto della Provinciale per Orvinio adiacente ai giardini pubblici.
Notizie sul Sentiero
Da Scandriglia, partendo dal Monumento (Largo Santa Lucia Filippini), percorrere per circa 100
m il tratto iniziale della Strada Provinciale per Orvinio. Il sentiero inizia dalla croce dei Padri
Missionari, sulla destra con l’incrocio di Via Montebello. In alternativa al primo tratto di questo sentiero, fino al Convento di San Nicola, è possibile percorrere la variante raggiungibile da
Via Belvedere e Via Macinello.
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Il sentiero, dopo aver lasciato sulla sinistra una presa d’acqua, si snoda attraversa boschi costituiti da carpini bianchi e neri, aceri, querce, con lecci in prossimità dei tre “ripari” principali,
sporgenze rocciose protese verso il paese.
Dopo circa 30’ si raggiunge il Convento Cappuccino di San Nicola, splendida costruzione storica con un meraviglioso panorama, che purtroppo denuncia la necessità di urgenti interventi
per il restauro, rappresentando una vera e propria emergenza architettonica.
Si raggiunge quindi la cima della montagna, Monte Pereatti, caratterizzata da un rimboschimento di pini, più avanti la “Torcia du Pucisterno”, dove un tempo si realizzava la calce cuocendo mucchi di sassi disposti con maestria; l’invaso per lungo tempo ha avuto la funzione di
raccolta dell’acqua piovana per l’abbeveraggio del bestiame allo stato brado. Il sentiero continua quindi in uno splendido bosco in località “Cerreta”, con piante imponenti e maestose.
Si attraversa un tratto abbastanza scoperto e facilmente individuabile, con la massiccia figura
della meta da raggiungere, Monte Serrapopolo. Un buon punto di osservazione permette di
ammirare lo storico Convento di San Salvatore, alle pendici del Monte Pendente.
Altra meta intermedia è Valle Pecorara, importante per la presenza dell’acqua proveniente
dalla Località “Sorgente Pescara”; il fontanile è pure collegato con un sentiero alla provinciale per Orvinio, all’altezza della Loc. Sorgente “Bernabeo”.
Nell’ultimo tratto del sentiero ci aspetta un’ascensione abbastanza impegnativa, ma raggiunta la cima del Monte Serrapopolo ci rendiamo conto che ne è valsa la pena.
La cima, indicata da croci di ferro, è definita in dialetto “Croce ‘e Davide”, riferendosi al personaggio storico Davide Lazzaretti, che Scandriglia ospitò nel XIX secolo, fondatore dell’omonimo movimento “lazzarettista”, associazione tra contadini e artigiani che particava tra l’altro il baratto.
Il sentiero è percorribile nei due sensi: sia da Scandriglia, con meta Monte Serrapopolo, sia
dalla Provinciale per Orvinio, in prossimità del fontanile “Passionnaro” (859 m); salendo infatti per la Loc. Portonaro (subito sopra il fontanile) si incrocia il sentiero 311A (raccordo con il
309): percorrendolo verso destra ci permette di raggiungere la vetta di Monte Serrapopolo in
circa 50 minuti, proseguendo poi in direzione di Scandriglia.
Partenza da:
Mete intermedie:
Scandriglia q 535
Convento S. Nicola q 700 - Monte Pereatti q 851 – Fontanile
Vallepecorara q 954
Monte Serrapopolo q 1180
Arrivo:
Dislivello (m): 645
Tempo di percorrenza (h m’): 4h 30’ (andata 2h 30’ – ritorno 2h)
Difficoltà: EE (sentiero escursionisti esperti)
Posizione dei punti di controllo (check point): (o) Monte Pereatti q 851 (o) Monte
Serrapopolo q 1180.
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Montagne nel Parco all’interno del territorio di Scandriglia
Monte Pellecchia (1368 m)
Cima Coppi (1211 m)
Monte Pendente (Cima Casarene, 1191 m)
Monte Serrapopolo (1180 m)
Monte Pereatti (851 m)
Sorgenti e fontanili
•
Fontanili - (area sosta attrezzata con caminetti e tavoli) - sorgente
•
Bernabeo - (area sosta attrezzata con caminetti e tavoli) – sorgente oligominerale
•
Passionnaro - (area sosta attrezzata con caminetti e tavoli) – fontanile con acqua dalla
Sorgente Pescara
•
Valle Pecorara – fontanile con acqua dalla Sorgente Pescara
•
Sorgente Pescara: da qui partiva “l’acquedotto d’a Fara”, che serviva appunto Fara
Sabina.
•
Schiazzi – sorgente, anticamente era “l’Acqua di Scandriglia”
•
Pratarelle - sorgente
•
Fonte Sambuco – sorgente, nasce sotto il Pellecchia
•
Fontana del mortale - sorgente
•
Fontana dei Cerri (Ara dei Cerri) – sorgente stagionale
•
La sorgente “Immaginola”, nel gruppo di Monte Pendente, alimenta invece i fontanili
di:
•
“Pianu d’a Selva”
•
Ciampani
•
Rocca Sollana
•
Coste del Sole
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L’Aquila reale
Buona parte del territorio di
Scandriglia compreso nel Parco,
in
prossimità
dell
Monte
Pellecchia, rientra nell’areale di
caccia della splendida aquila
reale (Aquila chrysaetos) che
durante il periodo primaverile
ed estivo è facile osservare nel
suo volteggio a quote elevate in
questo settore del Parco.
La coppia di aquile reali del
Parco dei Monti Lucretili nidifica
sulle pareti a nord del Monte
Pellecchia, settore con bruschi
salti di roccia, ed è una delle sei
coppie che nidificano nel Lazio (questo è il sito di nidificazione più vicino a Roma).
Nome: Aquila reale
Ordine: Falconiformi
Famiglia: Accipitridi
Specie: Aquila chrysaetos
Aquila reale: dal latino aquilus = bruno scuro; reale perché è un po’ il re degli uccelli “l’uccello scuro che è re”.
Aquila chrysáetos: dal greco chrúsos = dorato e aetòs = aquila “aquila dorata”
Altri nomi europei: Golden Eagle (Inglese), Aigle royal (Francese), Steinadler (Tedesco),
Aguila real (Spagnolo).
Habitat:
Predilige le aree montuose alberate o aperte. Il suo territorio di volo raggiunge i 200 kmq,
un’estensione pari a quella di una città media.
Areale:
La distribuzione della specie è detta oloartica e comprende parte le regioni montuose
dell’Europa, dell’Asia centrale e settentrionale, dell’America settentrionale e dei rilievi
dell’Africa nord - occidentale.
Dimensioni:
Apertura alare: In grado di librarsi in aria senza sforzo, l’apertura alare è di circa 2 m (200220 cm ; le femmine hanno ali più ampie)
Lunghezza: Testa e corpo 75-90 cm; coda 25 – 35 cm
Peso: mediamente sino a 6,5 kg (maschi 3-5 kg; femmine 4-7 kg)
Riproduzione: avviene da febbraio a luglio. Il territorio riproduttivo di una singola coppia si
può estendere anche per 8-10.000 ettari.
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Deposizione delle uova: avviene tra Febbraio e Marzo. Di solito ne vengono deposte 2, ma
talvolta 1 o 3. L’incubazione dura 42-45 giorni e vi partecipa anche il maschio.
L’Intervallo fra le nascite è di un anno
Gli aquilotti, già completato interamente il piumaggio tra i 40 ed i 60 giorni, si involano
attorno alle 10-12 settimane dalla nascita. Spesso il primo nato predomina sul secondo nella
competizione per il cibo offerto dal genitore. La maturità giunge attorno ai 5 anni.
Le piume dell’aquila reale pesano più di tutto il suo scheletro.
Le penne alle estremità delle ali, simili a dita, regolano il flusso d’aria, permettendo all’aquila di volare lentamente senza andare in stallo.
La vita media è fino a 25 anni. Si stima che la popolazione mondiale delle aquile reali sia di
125000-250000 esemplari.
Dieta tipica
L’aquila reale si nutre di animali terricoli, soprattutto mammiferi, anche di considerevoli dimensioni, uccelli, e talvolta di carogne (periodo invernale).
Nidificazione: Si tratta di una specie stanziale o parzialmente migrante; nidifica su
speroni o nicchie rocciose per lo più a strapiombo, meglio se protette da un
“tetto” di roccia; raramente sulle chiome degli alberi.
All’interno del proprio territorio l’aquila costruisce più di un nido (da un minimo di 2, fino a
8-12), che utilizza alternativamente, a rotazione, nel corso degli anni.
Il nido, caratteristico degli uccelli da preda, può essere usato dalle aquile reali per molte
generazioni.
Spesso il nido è posto a margine di ampi territori di caccia ad esso sovrastanti, facilitando in
tal modo il trasporto al nido delle prede.
La caccia
I territori di caccia favoriti comprendono un mosaico di ambienti diversi: pascoli alternati a
radure alberate, boschi e coltivi di montagna, dove è maggiore la varietà di prede cacciabili.
Il caratteristico volo detto “a festoni”, che veicola un messaggio relativo alla difesa del territorio, può verificarsi in ogni stagione dell’anno.
Mentre vola su ampi tratti di territorio selvaggio, l’aquila reale utilizza la sua vista straordinaria per scrutare il suolo alla ricerca di una preda.Gli occhi grandi, direzionati frontalmente,
permettono all’aquila reale un’ampia visione binoculare. La sua vista sembra sia otto volte
più acuta di quella umana.
La preda viene fatta a pezzi con il potente becco adunco. Tuttavia la femmina può utilizzarlo
con la delicatezza di una pinzetta quando nutre i suoi figli.
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Lo Zaino per le escursioni
Alcuni consigli per la preparazione ed i materiali
Borsa superiore o patella: carta topografica, guide, materiale per appunti. Berretto e/o
passamontagna, guanti di lana.
Sotto la patella: a portata di mano un poncho impermeabile ed eventualmente materassino.
Borsa laterale I: kit di soccorso, occorrente
per
cucire,
indumenti
impermeabili.
Eventualmente una piccola tenda, palerie e picchetti.
Borsa laterale II: Borraccia, guanti in fibra e
ghette (stagione invernale), gomitolo di spago
e fil di ferro, creme solari protettive.
Borsa centrale: occorrente per consumare un
pasto, un ricambio (canottiera, 1 p. calze,
maglietta cotone e maglioncino leggero)
maglione o pile, imbottitura giacca a vento,
borsa con l’occorrente per la pulizia personale,
asciugamano e sacco a pelo.
NOTA: il materiale deve essere contenuto in
sacchetti di nylon trasparenti.
Gli oggetti di pronto impiego e di consultazione vanno posti a portata di mano; quelli più
voluminosi e leggeri, come il sacco a pelo, sul
fondo dello zaino.
Non dimenticate bussola, torcia (consigliabile il
modello frontale) con batteria di riserva, coltello multiuso pieghevole, occhiali da sole, stick
da labbra.
A seconda del tipo di escursione (uno o più
giorni) il contenuto dello zaino può variare,
soprattutto in base all’esperienza personale.
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Monte
Pereatti
850 m
Monte
Serrapopolo
1180 m
Fonte
Sambuco
1010 m
Monte
Pellecchia
1368 m
“Ginocchiu
‘e Bove”
725 m
Valle
Magenola
750 m
Sorgente
Fonte Pescara
950 m
Sono consigliabili i bastoncini da escursione.
Ringraziamenti
Ringrazio il Parco dei Monti Lucretili, per l’attenzione al
progetto.
Ringrazio Andrea Doddi, resposabile della sentieristica e
Massimo Ricci, Presidente della Sezione CAI di Tivoli (di cui
fa parte il gruppo di Scandriglia), per l’apprezzamento
dimostrato nei confronti della pubblicazione.
Ringrazio gli amici e i simpatizzanti della nostra
Associazione Pro Loco per i “piccoli grandi” aiuti.
Ringrazio la tipografia SIMA di Santarelli, per la disponibilità dimostrata.
E ringrazio, soprattutto, mio padre Tonino ed il mio “amico
grafico” Andrea Massimiani: grazie a loro questa pubblicazione è una realtà.
Cima
Coppi
1211 m
Colle
Linzoli
1072 m
Cima
Casarene
1191 m
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Western Spirit Pro Rodeo: Gli Sponsor della manifestazione
La Phenofarm nasce con l'obiettivo di estrarre, isolare e concentrare i Biofenoli presenti nelle
diverse matrici di Olea Europaea L.
La Phenofarm è orientata a:
* Migliorare la salute dell'uomo
* Rispettare la Natura e proteggere l'ambiente
* Generare valore aggiunto da sottoprodotti dell'agro-industria, finora considerati scarti
di lavorazione
* Produrre estratti raffinati ad elevato valore biologico per i settori alimentare, cosmetico
e fitoterapico.
L'impianto è situato in Sabina, un territorio dedito sin dalla notte dei tempi alla produzione
di olio extravergine di oliva.
La Sabina: 18.000 ettari tra Roma e Rieti, prevalentemente coltivati ad uliveti, con 15.000
aziende produttrici di olio extravergine di oliva.
La Phenofarm rivolge particolare attenzione agli aspetti ambientali implementando un sistema produttivo eco-sostenibile che riguarda la progettazione, la produzione e la gestione di
processo e di prodotto.
Le varietà dell'olivo tradizionalmente più coltivate in Sabina sono la "Carboncella", il
"Leccino", "Frantoio" e "Olivastro".
L'olio della Sabina è stato il primo in Italia a ricevere la denominazione DOP.
Attraverso consolidate collaborazioni istituzionali Phenofarm, si avvale dell'esperienza di
centri di ricerca di eccellenza nel settore delle nuove risorse vegetali, studiando e valorizzando l'aspetto analitico, fitochimico e di valutazione delle attività biologiche e biomediche
delle frazioni prodotte.
La ricerca è rivolta alla produzione di principi attivi fenolici e polifenolici concentrati che
rispondano alla esigenze del mercato alimentare, fitoterapico e cosmetico.
La Leadergy è una Energy Service Company nata per promuovere progetti di efficienza energetica, grazie alla conoscenza delle più moderne soluzioni tecniche.
L'obiettivo della Leadergy è l'incremento dell'Efficienza Energetica negli usi finali al fine di
promuovere un corretto utilizzo dell'energia e sensibilizzare gli utenti su una tematica quanto mai attuale che coinvolge aspetti economici, politici ed ambientali.
La Leadergy si posiziona nel contesto dei servizi e della produzione di energia elettrica, mantenendo un chiaro orientamento verso la salvaguardia dell'ambiente grazie alla riduzione
dei consumi energetici ed allo sviluppo di energia elettrica da fonti rinnovabili.
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L’Associazione Pro Loco Scandriglia (RI)
La Pro Loco di Scandriglia, regolarmente costituita nel Novembre 1982,
Associazione senza finalità lucrative, si occupa da sempre del mantenimento
delle tradizioni, della cultura popolare e della promozione turistica del paese.
Per questo, tra le attività di vario genere, si occupa principalmente di:
Cura e realizzazione della “Sagra delle Sagne Scandrigliesi”, grandissima festa
popolare la cui prima edizione risale all’ormai lontano 1986;
Manifestazioni estive in coincidenza con le Festività di Ferragosto, con concerti di artisti nazionali, rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali e folcloristici, proiezioni cinematografiche all'aperto, manifestazioni religiose, gare sportive, spettacoli pirotecnici ;
Corsa della Stella” gara di abilità equestre nell’ambito de“Il Palio dei Rioni”,
dall’Estate 2003;
Manifestazione “Western Spirit Pro Rodeo”, kermesse dedicata al mondo
equestre, dall’Estate 2005;
Manifestazioni invernali;
Servizio Civile e Gestione del Posto Informazioni Turistiche - Centro Visita Parco
Naturale dei Monti Lucretili, sportello aperto al pubblico, con organizzazione
di escursioni sul territorio;
Teatro, con la propria Compagnia Teatrale “La Torre”, coinvolgimento culturale, destinata soprattutto a ragazzi del posto, con finalità di mantenimento del
patrimonio culturale dialettale e realizzazione, dal 2003, di “Dedicato a tutti
gli Scandrigliesi, ovunque siano”;
Informazione locale, con
il giornale “Scandriglia”,
bollettino di collegamento destinato ai soci,
raccolta documenti e
pubblicazioni promozionali, culturali e della tradizione popolare di vario
genere.
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SCANDRIGLIA (RIETI)
Come arrivare a Scandriglia, nel cuore della Sabina
Il paese, a soli 45 chilometri da Roma, è facilmente raggiungibile percorrendo l'Autostrada A1 dal G.R.A. fino al casello di uscita "Fiano Romano" e
seguendo quindi la Salaria per Rieti, oppure soltanto la Strada Statale n.4
Salaria da Roma, in direzione di Rieti. Al bivio situato all'altezza del km.40
svoltare a destra (Indicazioni per Scandriglia, Nerola, Borgo Quinzio ecc.);
percorrendo altri dieci km circa, seguendo le apposite indicazioni, si arriva
facilmente a Scandriglia.
Da Rieti, occorre percorrere la Salaria in direzione di Roma, per circa 20 km,
fino all'abitato di Osteria Nuova, da cui il paese dista circa dieci km.
Seguendo poi le indicazioni per Scandriglia, sul tracciato della vecchia
Salaria ed attraversando la frazione di Ponticelli, si arriva agevolmente al
paese.
Info line Associazione Pro Loco Scandriglia
Tel. e Fax: 0765.878470 - 347.3681534
e-mail: [email protected]
www.prolocoscandriglia.it
Editing and Copyright © by Pro Loco Scandriglia 2010
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ASSOCIAZIONE PRO LOCO SCANDRIGLIA
Viale G. Carducci s.n.c. - 02038 Scandriglia (RI)
Posto Informazioni Turistiche - Centro Visita Parco Monti Lucretili e Sede “Scandriglia”:
Via Lamberto Vignoli, 28 - 02038 Scandriglia (RI)
Tel./Fax: 0765-878470 • E-Mail: [email protected][email protected]
www.prolocoscandriglia.it