Estate 2010 - Pro Loco Scandriglia
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Estate 2010 - Pro Loco Scandriglia
pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 PARCO REGIONALE NATURALE DEI MONTI LUCRETILI Edizioni Pro Loco Scandriglia (RI) 11:33 Pagina 1 Comune di Scandriglia pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 2 Questa pubblicazione è dedicata a voi, a tutti i nostri amici ed a chi è interessato al nostro paese, alla sua storia ed a quelle che sono le manifestazioni e le iniziative che organizziamo. E’ un modo per conoscerci, fino a che vorrete farlo di persona e, vedrete, ne varrà la pena! Notizie sul paese La tradizione vuole che qui avvenne il martirio di Santa Barbara, in prossimità del luogo dove sorge l'omonima Chiesetta rurale. Da sempre il simbolo del paese è la torre con tre finestre, a ricordo del martirio subito dalla Santa, che volle le finestre a simboleggiare la SS. Trinità Cristiana nel luogo dove venne imprigionata. Abitanti: Scandrigliesi Popolazione: 3006 abitanti Superficie: 63,09 kmq, di cui 32,18 kmq destinati a Parco Densità: 48 abitanti/kmq CAP: 02038 - Prefisso telefonico: 0765 Altitudine: 535 m s.l.m. Cima più elevata: Monte Pellecchia 1368 m s.l.m. ASSOCIAZIONE PRO-LOCO SCANDRIGLIA Viale Carducci, 1- 02038 Scandriglia (Rieti) Posto Informazioni Turistico, Centro Visita Parco Monti Lucretili e Sede “Scandriglia”: Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Bruno Borgia, Andrea Massimiani. Questo numero è stato chiuso in data 16/07/2010, alle ore 18,15 Via Lamberto Vignoli, 28 - 02038 Scandriglia (Ri) Tel.: 0765/878470 E-mail: [email protected] [email protected] ARCHIVIO FOTOGRAFICO: Associazione Pro-Loco Scandriglia www.prolocoscandriglia.it Gli autori degli articoli sono responsabili di quanto scritto. Tipografia SIMA indirizzi s.r.l. - Via Muravera, 4 - 00163 ROMA pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 3 ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI SCANDRIGLIA Western Spirit Pro Rodeo 6a Edizione 2010 Scandriglia (RI) - Centro Ippico “Razza della Rocca” Venerdì 27, Sabato 28 e Domenica 29 Agosto 2010 Descrizione Western Spirit Pro Rodeo è una manifestazione organizzata dall'Associazione Pro Loco di Scandriglia dedicata al mondo equestre, nata nell'estate 2005. Da una valutazione attuale, considerato il grandissimo afflusso di pubblico, il successo della manifestazione è destinato sicuramente ad aumentare e per questo motivo l'evento giungerà alla sesta edizione in quest'estate 2010. Insieme alle manifestazioni curate dalla Pro Loco, come ad esempio l'importante Sagra delle Sagne, evento di rilievo interregionale che nel 2009 ha festeggiato la 24^ edizione, con presenze di pubblico stimate intorno alle 10.000 unità, con Western Spirit Pro Rodeo si è voluto aumentare l'offerta turistica verso i potenziali visitatori del nostro paese. Dove L'evento si svolgerà a Scandriglia (RI), nella splendida cornice del Parco dei Monti Lucretili, presso il Centro Ippico “Razza della Rocca”, naturale location per questa grande manifestazione. Organizzazione logistica E' previsto un servizio navetta con pulmini per collegare il centro del paese e le aree di parcheggio con il luogo dell'evento. Stand gastronomici - cucina tipica, texmex, pionieri e butteri - Western Saloon. Gli ospiti possono comodamente gustare le generose porzioni utilizzando aree attrezzate con panche e tavoli, capaci di ospitare circa mille posti a sedere per volta. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 4 Sicurezza della manifestazione Oltre alle Forze dell'Ordine regolarmente presenti, il personale dell'Associazione Pro Loco organizzatrice dell'evento è dislocato negli spazi della manifestazione e sugli accessi all'area, in collegamento con una unità centrale; il personale è facilmente riconoscibile dall'abbigliamento specifico ed in possesso di particolari passi per il riconoscimento. Nell'area destinata agli spettacoli equestri, staziona un'ambulanza con personale medico disponibile per qualsiasi evenienza. Cultura Confronto la tradizione dei cow boy nostrani, i butteri della maremma laziale e le tradizioni di oltre oceano, con la presenza degli indiani d'America, mostre su la cultura delle armi, della caccia e dell'ambiente dei nativi d'America, con l'allestimento di un villaggio e la riproduzione di armi ed oggetti di uso quotidiano, conferenza sulla situazione attuale dei Nativi Americani. Esposizione Prodotti Tipici Mostra mercato dedicata al mondo equestre, con sellerie, abbigliamento ed attrezzature - artigianato caratteristico e prodotti tipici. Stand con esposta parte della produzione locale agricola e gastronomica, con dolci, formaggi e soprattutto l'Olio d'oliva, attrezzi della cultura e tradizione locale, foto storiche. Aspetto folcloristico locale, tradizioni, usi e costumi All'interno della manifestazione un'antica tradizione locale, la Gimkana della “Corsa della Stella”, gara tra i rioni di Scandriglia ed i paesi ospiti. Presenti ospiti che rievocheranno antichi mestieri, come il Fabbro maniscalco. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 5 Spettacoli musicali e divertimento Musica e balli per tutti, con la partecipazione di gruppi musicali e folcloristici, musica Country, musica e balli tradizionali. Aspetto Ludico - sportivo Usi e costumi degli Indiani d'America, per grandi e piccoli: tiro con l'arco, danze indiane. Battesimo della sella dedicato ai più piccoli, ma anche la possibilità di effettuare escursioni a cavallo nel Parco Naturale dei Monti Lucretili, di cui Scandriglia fa parte. Spettacoli equestri Tra gli spettacoli realizzati dai cavalieri che parteciperanno alla manifestazione, sono previsti i giochi tradizionali dei butteri, dimostrazioni di abilità, il rapporto di perfetta sintonia tra cavallo e cavaliere con artisti di fama internazionale. Ospiti d'onore i Ragazzi di Villa Buon Respiro. Posto Informazioni Turistiche - Centro Visita del Parco Punto informativo della Pro Loco su la manifestazione, Scandriglia ed il Parco Naturale dei Monti Lucretili, con personale a disposizione per informazioni, programmi e materiali pubblicitari. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 6 Spettacoli Equestri Donald Niuman (si scrive proprio così!), carismatico addestratore di origini argentine, presenta, assieme al suo gruppo, numeri di rara bellezza con le varie razze equine presenti. Quello che fa la differenza, nello spettacolo, è l'amore per questo animale, la pazienza e la dedizione nell'addestramento. Assistere ad uno spettacolo di Donald Niuman emoziona dall'inizio alla fine. I suoi spettacoli così diversi e particolari, sia nella preparazione dei cavalli, sia nella coreografia e nei costumi, di grande impatto visivo e sicuro successo. Per quest'edizione 2010 Donald Niuman presenta “Angeli e Demoni” un bellissimo numero presentato in stile fantasy, con il frisone dragon. Donald Niuman, con "cavalli sotto le stelle", per uno spettacolo da non perdere. Tra il programma: Donald e i suoi Cavalli in libertà, numeri di sincronia, frutto di anni di addestramento. Cavalli bianchi usciti dalle favole, esemplari dal deserto, andalusi, pony "rampanti"... Giocoliere in posta ungherese, un cavallo arabo che si esibisce in spettacolari elevate a due zampe. "Zorro" uno spettacolo per grandi e piccini, con lui il cavallo... danza! Erick, il cowboy, il corsaro dagli occhi di ghiaccio, Il suo lavoro è il rischio. Direttamente dai set televisivi di Cinecittà, propone le sue spettacolari evoluzioni a cavallo tra il fuoco e le cadute da brivido... Western Show, con lazo, fruste e lanci di coltelli. Nel terreno dove non si può sbagliare... Con cavalli sotto le stelle anche il pubblico diventa protagonista... provare per credere! I Butteri di Roberto Paradisi Il Buttero della Maremma Toscana e Laziale può definirsi un “Cow Boy” nostrano, orgoglio della tradizione popolare italiana. Il lavoro del buttero un tempo serviva per governare le mandrie di bestiame, era un lavoro duro e faticoso. Oggi è divenuto uno degli spettacoli a cavallo più belli ed interessanti che possa vantare l'Italia. L' esibizione nel nostro caso è guidata da Roberto Paradisi, campione della specialità “monta da lavoro” ed Istruttore Federale. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 Giona Show Presenti a “Western Spirit Pro Rodeo” fin dalla prima edizione del 2005, campioni di acrobazie conosciuti ed amati dal nostro pubblico, con spettacoli sempre nuovi, professionali e coinvolgenti. Un gruppo equestre le cui esibizioni sono sogni ad occhi aperti; trasportano il pubblico in un magico mondo di emozioni e cavalcate selvagge, dove ogni spettatore è immerso come in un film. I fratelli Giona, Alex e Pier sono artisti che amano il rischio, perfezionisti e sognatori, con il compito di rivoluzionare l'arte equestre italiana, creando spettacoli unici ed irripetibili. Dopo I successi in ambito nazionale ed internazionale, con “Horselyric”, il Galà d'oro di Fieracavallli a Verona, lo spettacolo “Rève, an equestrian dream” e la consacrazione nel 2009 al 33° Festival Internazionale di Montecarlo vincendo il Clown d'Argento con “Cavalli in libertà”, premiati direttamente dalla Principessa Stephanie Ranieri di Monaco, la famiglia Giona si è inscritta a pieno titolo nell'elite mondiale degli spettacoli equestri, scrivendo una delle pagine più belle della storia dell'equitazione italiana. Imperdibili i loro spettacoli, che in questa edizione di “Western Spirit Pro Rodeo” rappresentano una novità unica ed assoluta! Ed inoltre: Clizia Moffa Amazzone dotata di carisma e grande tecnica, campionessa di doma Vaquera, spettacolo puro con i suoi cavalli andalusi. Diego, il più giovane volteggiatore al mondo, coraggio e abilità in perfetto stile Giona Show! 11:33 Pagina 7 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 8 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 9 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 10 Una Storia d'altri tempi: Butteri e Cow Boy a confronto Western Spirit Pro Rodeo ricorda, nel ricco programma, un episodio storico, avvenuto in Italia verso la fine dell'800. E' infatti celebre la sfida lanciata da Buffalo Bill durante la tappa romana a Prati di Castello, l'8 marzo 1890 della tournèe europea del suo circo, il Wild West Show, ai cavalieri Italiani. La sfida fu vinta dal buttero cisternese Augusto Imperiali, che riuscì a cavalcare un indomito cavallo americano riscuotendo gli scroscianti applausi del numeroso pubblico presente. Per questo l'umile buttero dell'Agro Pontino è divenuto l'eroe di tutti i butteri. I personaggi Buffalo Bill - pseudonimo di William Frederick Cody - (Le Claire, 26 febbraio 1846 -Denver, 10 gennaio 1917) è stato un personaggio storico americano, fu cacciatore e soldato, esploratore, attore ed impresario teatrale. Nel 1883 creò il Buffalo Bill Wild West Show, uno spettacolo circense in cui venivano ricreate rappresentazioni western, fra cui la battaglia di Little Bighorn, dove perse la vita il Generale George Armstrong Custer e distrutto il suo Reggimento, il 7° Cavalleria. Fra i protagonisti dello spettacolo, a cui partecipaBuffalo Bill vano veri cowboy e pellerossa, ci furono il leggendario capo Lakota Sioux Toro Seduto, Calamity Jane e Wild Bill Hickock. Un successo negli Stati Uniti ed in Europa per più di vent'anni: fu una delle attrazioni principali a Londra durante il Giubileo d'Oro della Regina Vittoria, nel 1889, e all'Esposizione Mondiale di Chicago del 1893. Fece spettacoli anche in Italia, tra cui Genova e Roma. dove perse la celebre sfida nella doma di puledri contro i butteri dell'Agro Pontino capitanati dal cisternese Toro Seduto Augusto Imperiali. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 11 Augusto Imperiali (Cisterna di Latina, 27 agosto 1865 - 18 dicembre 1954 ) è un famoso buttero italiano. A capo di un gruppo di otto compagni, Imperiali, buttero della Casata Caetani, l'8 marzo 1890 a Prati di Castello (Roma), vinse la sfida lanciata da Buffalo Bill nella doma di selvaggi puledri americani nell'arena del celebre spettacolo circense Wild West Show. "Tenendo con la destra le redini e agitando con la sinistra il cappello, compiva una stupenda ed elegante galoppata intorno a tutto il campo. L'entusiasmo era alle stelle. Il pubblico applaudiva fragorosamente. I butteri entusiasti saltavano, ballavano, buttavano in aria i cappelli in onore del loro eroe" (Nasi, 2006). L'evento fu molto seguito dalla popolazione e dalla stampa. Si legge, ne "Il Messaggero" del 10 Marzo 1890: “Il morello, tenuto con le corde, si dibatImperiali ad Augusto te frenetico; s'alza sulle zampe di dietro, inge la mano Buffalo Bill str tira rampate. I butteri le schivano sempre con la sveltezza di uomini esperti. Riescono finalmente a mettergli la sella con il sottocoda, e d'un salto uno dei butteri gli è sopra. E' Augusto Imperiali. Nuova tempesta di applausi. I butteri, entusiasti del successo ottenuto, saltano, ballano, buttano all'aria i cappelli, tanto per imitare in tutto quello che si è visto fare dagli americani. Augusto Imperiali fa una stupenda galoppata intorno al campo, tenendo con la destra le redini e agitando con la sinistra il cappello. Tutte le sfuriate del cavallo non riescono a muoverlo dal posto un solo momento. Sceso a terra, e chiamato ad avvicinarsi ai primi posti dove riceve le più vive congratulazioni da tutti, compresa la Duchessa di Sermoneta ed i suoi figli.” Augusto Imperiali morì il 18 dicembre del 1954 all'età di 89 anni. Le spoglie dell'eroico buttero oggi riposano nel cimitero di Cisterna di Latina. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 12 Il villaggio indiano Artigianato, usi e costumi della tradizione degli Indiani d'America, work shop e riproduzione di armi e oggetti di uso quotidiano. Gara di tiro con l'arco - Le Danze Pellerossa Le Riserve Indiane - Il mito di Cavallo Pazzo Confronto con la situazione attuale dei Nativi Americani - I Lakota (Sioux) “La cultura delle armi, della caccia e dell'ambiente dei Nativi d'America” - Con la straordinaria partecipazione di Gilbert Douville (Tribù Lakota) Gilbert Douville Il Nativo Gilbert Douville, poeta lakota siuox, rappresentante del Popolo Lakota, favorisce quella serie di rapporti che permettono di sviluppare e diffondere la cultura Nativa in modo serio e concreto. Gilbert Douville, membro riconosciuto della "Rosebud Sioux Tribe", nasce nel 1951 in Sud Dakota, nei territori tradizionalmente abitati dalla banda Sicangu-Lakota. All'età di vent'anni gli viene attribuito il nome di Hehak Ihanble che lo porta a far parte della della società dei Sognatori del Cervo. Diverse sono le esperienze personali e professionali che lo aiutano a maturare una scelta di vita di stampo "tradizionalista" e la decisione di dedicarsi professionalmente all'artigianato della sua gente e alla poesia, contribuendo così a preservare questa millenaria cultura che nella ricchezza del suo passato trova la forza di vivere nel presente e di sperare nel futuro. o? Cavallo Pazz Conferenza Antropologica La conferenza che si terrà a Scandriglia sarà presieduta direttamente da Gilbert ed avrà come tema: La medicina naturale dei Lakota Gilbert ci parlerà della dolce medicina dei Nativi, illustrandoci le varie metodologie, partendo dal vero significato della Ruota della Medicina, al rito dell'inipi, alla concezione dell'uomo medicina, ai rimedi naturali e quant'al- pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 13 tro emergerà da questo incontro dibattito. Naturalmente come “tradizionalista” Gilbert ci parlerà di questo argomento, portando anche la propria esperienza, ma non farà nulla di pratico. LA SITUAZIONE ATTUALE NELLE RISERVE - IL MITO DI CAVALLO PAZZO DOVE E' FINITO? South Dakota: il regno di Cavallo Pazzo Vi pullulavano i coyote: ancora oggi lo si chiama «Coyote State». La città principale è Sioux Falls. È diviso dal fiume Missouri in due regioni: l'ovest arido e selvaggio, l'est pianeggiante e coltivato a grano. Su meno di 200 mila kmq vivono 700 mila abitanti, quasi tutti all'interno di aziende agricole. È spesso spazzato da fortissimi venti, i blizzard, che provocano anche danni ingenti. L'economia si basa sull'agricoltura e sullo sfruttamento del sottosuolo, data la ricchezza di oro e argento. Il turismo gioca la sua parte grazie alla presenza di riserve indiane e attrazioni come il Monte Rushmore e il Crazy Horse Memorial, la montagna trasformata in monumento a Crazy Horse, Cavallo Pazzo, il valoroso e leggendario capo degli Oglala Lakota (Sioux) che si oppose alla invasione degli yankees. Tutto ruota intorno alle Black Hills, le colline nere, un insieme di montagne in cui i Sioux ambientavano leggende favolose, venerandole luogo sacro. Ma nel 1874 i minatori trasformarono la favola in realtà scoprendo importanti miniere d'oro, che fecero da detonatore alla lunga resistenza di Cavallo Pazzo. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 14 Allora si levò nella polvere un altro grido: “Arriva Cavallo Pazzo! Cavallo Pazzo arriva!” Da Ovest e da Nord si sentiva urlare “Hoka Hey!”, come il ruggito di un uragano, e le donne facevano il tremolo; e si udiva anche lo strillo dei fischietti di osso d'aquila. ALCE NERO (BLACK ELK) L'ultima grande vittoria del “Popolo Rosso” contro il 7° Cavalleria del Generale Custer, che durante le guerre indiane si era macchiato del massacro di donne, bambini e vecchi, sancì paradossalmente la sua sconfitta; da allora i Pellerossa non ebbero più tregua. Dopo 40 anni di lotta i Pellerossa vennero confinati nelle riserve; grandi capi come Cavallo Pazzo e Toro Seduto furono vigliaccamente uccisi. A Woundeed Knee, nella riserva Sioux di Pine Ridge, fu trucidata l'intera tribù di Big Foot (Grosso Piede) mentre eseguiva la Danza degli Spettri che avrebbe fatto tornare il bisonte e scacciato i bianchi dalle sue terre. Nel 1969 occuparono l'isola di Alkatraz proclamandola territorio indiano. Attualmente accusano il governo degli Stati Uniti di genocidio, sterilizzazione delle donne e impiego di bambini come cavie nella sperimentazione di nuovi farmaci. Oggi si sta cercando di dare un'immagine veritiera dei fatti accaduti; intanto gli indiani continuano a vivere nelle riserve da dove i giovani, attratti dal consumismo americano, fuggono. Quelli che rimangono sono i “vecchi” insieme ai quali morirà inevitabilmente la cultura di un popolo che ha dovuto pagare con il sangue il proprio diritto alla vita, alla patria e soprattutto alla libertà. Gli eroi della resistenza indiana La fotografia ha immortalato i volti degli eroi della resistenza indiana dell'Ottocento. Nel loro sguardo non scorgiamo l'odio, ma piuttosto la tristezza e il rimpianto: di non poter più udire il suono degli zoccoli dei bisonti, che faceva tremare le praterie, di non poter più vedere il vento accarezzare l'erba nelle Grandi Praterie. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd AREA DELLA MANIFESTAZIONE 20-07-2010 11:33 Pagina 15 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 16 Spettacoli Equestri - Maremma & Cow Boys Lucignolo, il Re dei Butteri della Maremma Laziale Mauro Arpini, in arte “Lucignolo”, buttero da sempre, custode delle tradizioni della Maremma Laziale, passione, tradizione e cultura equestre miste ad una carica di simpatia ed umanità uniche. Collaboratore dell'Università Agraria di Tarquinia, fautore della presenza del “Villaggio Lazio” alla Fiera di Verona ed ideatore di manifestazioni legate a quest'affascinante realtà, Mauro, o meglio “Lucignolo” sarà ospite della nostra manifestazione, con dimostrazioni tipiche del lavoro dei butteri. Le sue passioni sono i cavalli, le vacche e… le donne, come scherzosamente ci racconta. Noi aggiungiamo anche la cucina: i piatti del buttero non hanno segreti per lui, provare per credere, una visita agli stand sarà un'ottima occasione per conoscere questo simpatico amico. Maremma & cowboys La maremma ed i butteri, il west americano ed i cowboys; due mondi lontani ma un solo modo di vivere, due diverse tradizioni del lavoro con gli animali che si fondono e che continuano in questi tre cavalieri e nei loro compagni: un cavallo, un mulo ed un asino. Questo è l'associazione maremma and cowboys. Ivo e Maria, piccoli grandi Butteri Direttamente dalla tradizione dei Butteri dei Monti della Tolfa. Ivo e Maria Sgamma in due hanno venti anni, ma bravura e coraggio da vendere. Emozionanti i loro numeri, assolutamente da non perdere per uno spettacolo che strapperà i vostri applausi. P i e t r o Cruciani Istruttore federale della Federazione Italiana Equitazione Western (F.I.E.W.), Pietro è un esperto di gimkana con esperienza ventennale. Prezioso collaboratore della manifestazione, oltre all'organizzazione della gimkana,Pietro è un abile addestratore di puledri e vanta, nel suo curriculum la partecipazione alle Olimpiadi di Sidney 2000 con la Nazionale Italiana. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 17 Il Carosello di Villa Buon Respiro Villa Buon Respiro è una casa di cura del Gruppo SAN RAFFAELE spa specializzata in interventi riabilitativi rivolti al recupero funzionale e sociale di persone affette da problemi fisici, psichici e sensoriali. Nel suo Centro di Riabilitazione Equestre si svolge da oltre 20 anni con successo anche l'attività di riabilitare attraverso l'uso del cavallo. Cardine della sua filosofia è il principio dell'integrazione, infatti, pur essendo strutturato per accogliere e riabilitare persone colpite da disabilità di vario genere, il Centro è aperto anche a normodotati. Si impartiscono ad allievi con e senza problemi, che lavorano gli uni a fianco agli altri, distribuiti in corsi di vario livello, lezioni di equitazione, di attacchi e di avvicinamento al mondo del cavallo per i più piccoli. Oggi oltre 200 ragazzi, con problemi e non, frequentano il maneggio e tutti hanno un unico obiettivo che li accomuna: far parte del Carosello equestre. Coloro che raggiungono un buon livello sia nell'equitazione che nella propria autonomia personale, approdano al “gruppo dei cavalieri del carosello” con la possibilità di partecipare alle trasferte in occasione di passeggiate o degli inviti a spettacoli, manifestazioni ed eventi di ogni tipo. Il Carosello di Villa Buon Respiro è uno spettacolo equestre, unanimemente apprezzato a livello nazionale, eseguito da 16 allievi a cavallo e da 2 con il calesse. I cavalli sono tutti di razza haflinger e vengono allevati e addestrati nel Centro. Le coreografie sono ideate dall'istruttore Mauro Perelli, che sin dagli inizi (1986) ha seguito la nascita e lo sviluppo del maneggio e dell'attività equestre. Le figure sono accompagnate dalla musica scritta appositamente per il carosello dal compositore Gabriele Campioni. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 18 IL CENTRO MILITARE DI EQUITAZIONE DELL'ESERCITO Il Centro Militare di Equitazione è il depositario delle tradizioni sportive dell'equitazione militare italiana. Erede del Centro Ippico Preolimpico, nel 1969 assume la denominazione di Scuola Militare di Equitazione. Nel 1993 si trasforma in Scuola di Cavalleria mentre nel 1998 viene denominato Raggruppamento Addestrativo R.S.T.A.. Attualmente rinasce la vecchia Scuola con la rinnovata denominazione di Centro Militare di Equitazione Nei suoi 180 anni di vita il Centro ha potuto vantare tra le sue fila atleti che hanno fatto la storia dell'equitazione italiana e mondiale quale i fratelli D'Inzeo, Angioni ed Oppes. Oggi, sui 540 ettari della tenuta di Montelibretti, vengono preparati i cavalieri delle sezioni "completo d'equitazione" e "salto ostacoli". Il Centro Militare di Equitazione svolge Corsi di istruzione, di qualificazione nonché di specializzazione per il personale della Forza Armata e dei Corpi Armati dello Stato, oltre che per personale civile selezionato dalla Federazione Italiana Sport Equestri (F.I.S.E.). Tali Corsi di istruzione hanno come obiettivo: * l'ammansimento, la doma e l'addestramento di base dei puledri; * l'avvio all'attività agonistica (ed il relativo perfezionamento) di Ufficiali, Sottufficiali e Volontari; * l'abilitazione di U./SU. quali Istruttori Militari di equitazione; * la formazione e l'aggiornamento di istruttori federali e Pentatleti Militari. Di primaria importanza ai fini dell'integrazione con la collettività locale è la pratica dell'IPPOTERAPIA, a sostegno del Co.Ci.S. (Comitato Cittadino per l'Integrazione e la Solidarietà) - ONLUS di Montelibretti. Piero D'Inzeo Piero D'Inzeo (Roma, 4 marzo 1923) è stato un ufficiale dell'arma di cavalleria e cavaliere italiano, vincitore di sei medaglie ai Giochi olimpici. Con il fratello minore Raimondo, anch'egli cavaliere e ufficiale dell'Arma dei Carabinieri), ha formato la coppia dei fratelli invincibili dell'equitazione italiana. Hanno partecipato vittoriosamente a numerose gare in Italia e all'estero, e il loro punto di maggior gloria è quello raggiunto nei Giochi Olimpici di Roma del 1960, quando Raimondo conquistò la medaglia d'oro e Piero quella d'argento nel Gran Premio di salto ostacoli. Al temperamento irruente ed aggressivo di Raimondo, Piero contrapponeva maggiore tecnica e maggior calcolo. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 19 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 20 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 21 Scandriglia e l’Aquila Reale I sentieri nel Parco dei Monti Lucretili 9^ Edizione 2010 Presentazione Buona parte del territorio del nostro paese, Scandriglia, Comune dell’Alta Sabina, ospita il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, dedicandogli 32 dei circa 63 km quadrati di estensione totale. E’ un territorio che abbiamo imparato ad amare, apprezzare e rispettare sin da bambini, ricco di sorgenti, montagne, foreste, siti storici, specie floreali ed animali protette. Per questo, con orgoglio, vogliamo farlo conoscere a voi gentili visitatori, con questa pubblicazione che invita ed aiuta a raggiungere località meravigliose. Il progetto che ne vede la nostra Associazione promotrice è dedicato all’Aquila Reale, animale simbolo del Parco, ospitato su un’aspra parete rocciosa della cima più alta dei Lucretili, il Monte Pellecchia, con un ampio areale di caccia proprio nel nostro territorio. Abbiamo scelto alcuni sentieri escursionistici, tutti nel territorio di Scandriglia: si possono percorrere durante le vostre vacanze o in più fine settimana. Non mi resta che augurarvi buon divertimento e buona camminata, ricordando che voi, come noi, siete i degni custodi delle nostre montagne e della natura incontaminata per le generazioni future. Bruno Borgia Presidente Associazione Pro Loco Scandriglia SOCCORSO ALPINO Schema di chiamata Per attivare il Soccorso Alpino formulare il numero Fornire le seguenti informazioni: - 118 luogo esatto dell’incidente attività svolta e numero delle persone coinvolte numero dei feriti e condizione sanitaria degli stessi condizioni meteorologiche sul luogo dell’incidente recapito telefonico da cui si chiama Per permettere un efficace intervento del Soccorso Alpino: - rispondere dettagliatamente all’intervista dell’operatore - lasciare libero il recapito telefonico e restare sul posto a disposizione della squadra di soccorso in arrivo e del responsabile che potrà richiedere, telefonicamente, ulteriori indicazioni. Non abbandonare mai il telefono da cui si invia l’allarme. La Squadra Operativa Monti Lucretili, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, fa capo alla stazione di Subiaco. In alternativa al 118 (specificare la necessità di intervento del Soccorso Alpino), per ottimizzare e ridurre i tempi di allertamento delle squadre sono disponibili i seguenti numeri: Presidente Regionale: 348-3161300 Stazione Subiaco: 348-6131305 Stazione Rieti: 348-6131306 Stazione Speleologica: 348-6131334 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 22 Scandriglia - Sentieri escursionistici Indicazioni topografiche: IGM Foglio 144 della Carta d’Italia: I quadrante SO - “Fara Sabina” - 1940 I quadrante SE - “Poggio Moiano” - 1940 II quadrante NO - “Montelibretti” - 1936 II quadrante NE - “Orvinio” - 1936 Sentieri escursionistici Abbiamo scelto per Voi uno dei sentieri nel territorio di Scandriglia appartenenti al Parco dei Monti Lucretili; per tutti la partenza (a piedi o con avvicinamento in auto) è considerata dalla fermata dei trasporti pubblici in largo Santa Lucia Filippini. Alcuni sentieri attraversano zone di riserva integrale coincidenti con l’areale di caccia dell’aquila o ne sono in prossimità: pertanto si raccomanda di non abbandonarne mai il tracciato. Percorso 311: Scandriglia q 535 - Convento S. Nicola q 700 - Monte Pereatti q 851 – Loc. Cerreta q 876 – Fontanile Valle Pecorara q 920 - Monte Serrapopolo q 1180 Avvicinamento in auto all’area sosta: si consiglia di parcheggiare la propria auto nel primo tratto della Provinciale per Orvinio adiacente ai giardini pubblici. Notizie sul Sentiero Da Scandriglia, partendo dal Monumento (Largo Santa Lucia Filippini), percorrere per circa 100 m il tratto iniziale della Strada Provinciale per Orvinio. Il sentiero inizia dalla croce dei Padri Missionari, sulla destra con l’incrocio di Via Montebello. In alternativa al primo tratto di questo sentiero, fino al Convento di San Nicola, è possibile percorrere la variante raggiungibile da Via Belvedere e Via Macinello. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 23 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 24 Il sentiero, dopo aver lasciato sulla sinistra una presa d’acqua, si snoda attraversa boschi costituiti da carpini bianchi e neri, aceri, querce, con lecci in prossimità dei tre “ripari” principali, sporgenze rocciose protese verso il paese. Dopo circa 30’ si raggiunge il Convento Cappuccino di San Nicola, splendida costruzione storica con un meraviglioso panorama, che purtroppo denuncia la necessità di urgenti interventi per il restauro, rappresentando una vera e propria emergenza architettonica. Si raggiunge quindi la cima della montagna, Monte Pereatti, caratterizzata da un rimboschimento di pini, più avanti la “Torcia du Pucisterno”, dove un tempo si realizzava la calce cuocendo mucchi di sassi disposti con maestria; l’invaso per lungo tempo ha avuto la funzione di raccolta dell’acqua piovana per l’abbeveraggio del bestiame allo stato brado. Il sentiero continua quindi in uno splendido bosco in località “Cerreta”, con piante imponenti e maestose. Si attraversa un tratto abbastanza scoperto e facilmente individuabile, con la massiccia figura della meta da raggiungere, Monte Serrapopolo. Un buon punto di osservazione permette di ammirare lo storico Convento di San Salvatore, alle pendici del Monte Pendente. Altra meta intermedia è Valle Pecorara, importante per la presenza dell’acqua proveniente dalla Località “Sorgente Pescara”; il fontanile è pure collegato con un sentiero alla provinciale per Orvinio, all’altezza della Loc. Sorgente “Bernabeo”. Nell’ultimo tratto del sentiero ci aspetta un’ascensione abbastanza impegnativa, ma raggiunta la cima del Monte Serrapopolo ci rendiamo conto che ne è valsa la pena. La cima, indicata da croci di ferro, è definita in dialetto “Croce ‘e Davide”, riferendosi al personaggio storico Davide Lazzaretti, che Scandriglia ospitò nel XIX secolo, fondatore dell’omonimo movimento “lazzarettista”, associazione tra contadini e artigiani che particava tra l’altro il baratto. Il sentiero è percorribile nei due sensi: sia da Scandriglia, con meta Monte Serrapopolo, sia dalla Provinciale per Orvinio, in prossimità del fontanile “Passionnaro” (859 m); salendo infatti per la Loc. Portonaro (subito sopra il fontanile) si incrocia il sentiero 311A (raccordo con il 309): percorrendolo verso destra ci permette di raggiungere la vetta di Monte Serrapopolo in circa 50 minuti, proseguendo poi in direzione di Scandriglia. Partenza da: Mete intermedie: Scandriglia q 535 Convento S. Nicola q 700 - Monte Pereatti q 851 – Fontanile Vallepecorara q 954 Monte Serrapopolo q 1180 Arrivo: Dislivello (m): 645 Tempo di percorrenza (h m’): 4h 30’ (andata 2h 30’ – ritorno 2h) Difficoltà: EE (sentiero escursionisti esperti) Posizione dei punti di controllo (check point): (o) Monte Pereatti q 851 (o) Monte Serrapopolo q 1180. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 25 Montagne nel Parco all’interno del territorio di Scandriglia Monte Pellecchia (1368 m) Cima Coppi (1211 m) Monte Pendente (Cima Casarene, 1191 m) Monte Serrapopolo (1180 m) Monte Pereatti (851 m) Sorgenti e fontanili • Fontanili - (area sosta attrezzata con caminetti e tavoli) - sorgente • Bernabeo - (area sosta attrezzata con caminetti e tavoli) – sorgente oligominerale • Passionnaro - (area sosta attrezzata con caminetti e tavoli) – fontanile con acqua dalla Sorgente Pescara • Valle Pecorara – fontanile con acqua dalla Sorgente Pescara • Sorgente Pescara: da qui partiva “l’acquedotto d’a Fara”, che serviva appunto Fara Sabina. • Schiazzi – sorgente, anticamente era “l’Acqua di Scandriglia” • Pratarelle - sorgente • Fonte Sambuco – sorgente, nasce sotto il Pellecchia • Fontana del mortale - sorgente • Fontana dei Cerri (Ara dei Cerri) – sorgente stagionale • La sorgente “Immaginola”, nel gruppo di Monte Pendente, alimenta invece i fontanili di: • “Pianu d’a Selva” • Ciampani • Rocca Sollana • Coste del Sole pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 26 L’Aquila reale Buona parte del territorio di Scandriglia compreso nel Parco, in prossimità dell Monte Pellecchia, rientra nell’areale di caccia della splendida aquila reale (Aquila chrysaetos) che durante il periodo primaverile ed estivo è facile osservare nel suo volteggio a quote elevate in questo settore del Parco. La coppia di aquile reali del Parco dei Monti Lucretili nidifica sulle pareti a nord del Monte Pellecchia, settore con bruschi salti di roccia, ed è una delle sei coppie che nidificano nel Lazio (questo è il sito di nidificazione più vicino a Roma). Nome: Aquila reale Ordine: Falconiformi Famiglia: Accipitridi Specie: Aquila chrysaetos Aquila reale: dal latino aquilus = bruno scuro; reale perché è un po’ il re degli uccelli “l’uccello scuro che è re”. Aquila chrysáetos: dal greco chrúsos = dorato e aetòs = aquila “aquila dorata” Altri nomi europei: Golden Eagle (Inglese), Aigle royal (Francese), Steinadler (Tedesco), Aguila real (Spagnolo). Habitat: Predilige le aree montuose alberate o aperte. Il suo territorio di volo raggiunge i 200 kmq, un’estensione pari a quella di una città media. Areale: La distribuzione della specie è detta oloartica e comprende parte le regioni montuose dell’Europa, dell’Asia centrale e settentrionale, dell’America settentrionale e dei rilievi dell’Africa nord - occidentale. Dimensioni: Apertura alare: In grado di librarsi in aria senza sforzo, l’apertura alare è di circa 2 m (200220 cm ; le femmine hanno ali più ampie) Lunghezza: Testa e corpo 75-90 cm; coda 25 – 35 cm Peso: mediamente sino a 6,5 kg (maschi 3-5 kg; femmine 4-7 kg) Riproduzione: avviene da febbraio a luglio. Il territorio riproduttivo di una singola coppia si può estendere anche per 8-10.000 ettari. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 27 Deposizione delle uova: avviene tra Febbraio e Marzo. Di solito ne vengono deposte 2, ma talvolta 1 o 3. L’incubazione dura 42-45 giorni e vi partecipa anche il maschio. L’Intervallo fra le nascite è di un anno Gli aquilotti, già completato interamente il piumaggio tra i 40 ed i 60 giorni, si involano attorno alle 10-12 settimane dalla nascita. Spesso il primo nato predomina sul secondo nella competizione per il cibo offerto dal genitore. La maturità giunge attorno ai 5 anni. Le piume dell’aquila reale pesano più di tutto il suo scheletro. Le penne alle estremità delle ali, simili a dita, regolano il flusso d’aria, permettendo all’aquila di volare lentamente senza andare in stallo. La vita media è fino a 25 anni. Si stima che la popolazione mondiale delle aquile reali sia di 125000-250000 esemplari. Dieta tipica L’aquila reale si nutre di animali terricoli, soprattutto mammiferi, anche di considerevoli dimensioni, uccelli, e talvolta di carogne (periodo invernale). Nidificazione: Si tratta di una specie stanziale o parzialmente migrante; nidifica su speroni o nicchie rocciose per lo più a strapiombo, meglio se protette da un “tetto” di roccia; raramente sulle chiome degli alberi. All’interno del proprio territorio l’aquila costruisce più di un nido (da un minimo di 2, fino a 8-12), che utilizza alternativamente, a rotazione, nel corso degli anni. Il nido, caratteristico degli uccelli da preda, può essere usato dalle aquile reali per molte generazioni. Spesso il nido è posto a margine di ampi territori di caccia ad esso sovrastanti, facilitando in tal modo il trasporto al nido delle prede. La caccia I territori di caccia favoriti comprendono un mosaico di ambienti diversi: pascoli alternati a radure alberate, boschi e coltivi di montagna, dove è maggiore la varietà di prede cacciabili. Il caratteristico volo detto “a festoni”, che veicola un messaggio relativo alla difesa del territorio, può verificarsi in ogni stagione dell’anno. Mentre vola su ampi tratti di territorio selvaggio, l’aquila reale utilizza la sua vista straordinaria per scrutare il suolo alla ricerca di una preda.Gli occhi grandi, direzionati frontalmente, permettono all’aquila reale un’ampia visione binoculare. La sua vista sembra sia otto volte più acuta di quella umana. La preda viene fatta a pezzi con il potente becco adunco. Tuttavia la femmina può utilizzarlo con la delicatezza di una pinzetta quando nutre i suoi figli. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd Lo Zaino per le escursioni Alcuni consigli per la preparazione ed i materiali Borsa superiore o patella: carta topografica, guide, materiale per appunti. Berretto e/o passamontagna, guanti di lana. Sotto la patella: a portata di mano un poncho impermeabile ed eventualmente materassino. Borsa laterale I: kit di soccorso, occorrente per cucire, indumenti impermeabili. Eventualmente una piccola tenda, palerie e picchetti. Borsa laterale II: Borraccia, guanti in fibra e ghette (stagione invernale), gomitolo di spago e fil di ferro, creme solari protettive. Borsa centrale: occorrente per consumare un pasto, un ricambio (canottiera, 1 p. calze, maglietta cotone e maglioncino leggero) maglione o pile, imbottitura giacca a vento, borsa con l’occorrente per la pulizia personale, asciugamano e sacco a pelo. NOTA: il materiale deve essere contenuto in sacchetti di nylon trasparenti. Gli oggetti di pronto impiego e di consultazione vanno posti a portata di mano; quelli più voluminosi e leggeri, come il sacco a pelo, sul fondo dello zaino. Non dimenticate bussola, torcia (consigliabile il modello frontale) con batteria di riserva, coltello multiuso pieghevole, occhiali da sole, stick da labbra. A seconda del tipo di escursione (uno o più giorni) il contenuto dello zaino può variare, soprattutto in base all’esperienza personale. 20-07-2010 11:33 Pagina 28 Monte Pereatti 850 m Monte Serrapopolo 1180 m Fonte Sambuco 1010 m Monte Pellecchia 1368 m “Ginocchiu ‘e Bove” 725 m Valle Magenola 750 m Sorgente Fonte Pescara 950 m Sono consigliabili i bastoncini da escursione. Ringraziamenti Ringrazio il Parco dei Monti Lucretili, per l’attenzione al progetto. Ringrazio Andrea Doddi, resposabile della sentieristica e Massimo Ricci, Presidente della Sezione CAI di Tivoli (di cui fa parte il gruppo di Scandriglia), per l’apprezzamento dimostrato nei confronti della pubblicazione. Ringrazio gli amici e i simpatizzanti della nostra Associazione Pro Loco per i “piccoli grandi” aiuti. Ringrazio la tipografia SIMA di Santarelli, per la disponibilità dimostrata. E ringrazio, soprattutto, mio padre Tonino ed il mio “amico grafico” Andrea Massimiani: grazie a loro questa pubblicazione è una realtà. Cima Coppi 1211 m Colle Linzoli 1072 m Cima Casarene 1191 m pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 29 Western Spirit Pro Rodeo: Gli Sponsor della manifestazione La Phenofarm nasce con l'obiettivo di estrarre, isolare e concentrare i Biofenoli presenti nelle diverse matrici di Olea Europaea L. La Phenofarm è orientata a: * Migliorare la salute dell'uomo * Rispettare la Natura e proteggere l'ambiente * Generare valore aggiunto da sottoprodotti dell'agro-industria, finora considerati scarti di lavorazione * Produrre estratti raffinati ad elevato valore biologico per i settori alimentare, cosmetico e fitoterapico. L'impianto è situato in Sabina, un territorio dedito sin dalla notte dei tempi alla produzione di olio extravergine di oliva. La Sabina: 18.000 ettari tra Roma e Rieti, prevalentemente coltivati ad uliveti, con 15.000 aziende produttrici di olio extravergine di oliva. La Phenofarm rivolge particolare attenzione agli aspetti ambientali implementando un sistema produttivo eco-sostenibile che riguarda la progettazione, la produzione e la gestione di processo e di prodotto. Le varietà dell'olivo tradizionalmente più coltivate in Sabina sono la "Carboncella", il "Leccino", "Frantoio" e "Olivastro". L'olio della Sabina è stato il primo in Italia a ricevere la denominazione DOP. Attraverso consolidate collaborazioni istituzionali Phenofarm, si avvale dell'esperienza di centri di ricerca di eccellenza nel settore delle nuove risorse vegetali, studiando e valorizzando l'aspetto analitico, fitochimico e di valutazione delle attività biologiche e biomediche delle frazioni prodotte. La ricerca è rivolta alla produzione di principi attivi fenolici e polifenolici concentrati che rispondano alla esigenze del mercato alimentare, fitoterapico e cosmetico. La Leadergy è una Energy Service Company nata per promuovere progetti di efficienza energetica, grazie alla conoscenza delle più moderne soluzioni tecniche. L'obiettivo della Leadergy è l'incremento dell'Efficienza Energetica negli usi finali al fine di promuovere un corretto utilizzo dell'energia e sensibilizzare gli utenti su una tematica quanto mai attuale che coinvolge aspetti economici, politici ed ambientali. La Leadergy si posiziona nel contesto dei servizi e della produzione di energia elettrica, mantenendo un chiaro orientamento verso la salvaguardia dell'ambiente grazie alla riduzione dei consumi energetici ed allo sviluppo di energia elettrica da fonti rinnovabili. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 30 L’Associazione Pro Loco Scandriglia (RI) La Pro Loco di Scandriglia, regolarmente costituita nel Novembre 1982, Associazione senza finalità lucrative, si occupa da sempre del mantenimento delle tradizioni, della cultura popolare e della promozione turistica del paese. Per questo, tra le attività di vario genere, si occupa principalmente di: Cura e realizzazione della “Sagra delle Sagne Scandrigliesi”, grandissima festa popolare la cui prima edizione risale all’ormai lontano 1986; Manifestazioni estive in coincidenza con le Festività di Ferragosto, con concerti di artisti nazionali, rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali e folcloristici, proiezioni cinematografiche all'aperto, manifestazioni religiose, gare sportive, spettacoli pirotecnici ; Corsa della Stella” gara di abilità equestre nell’ambito de“Il Palio dei Rioni”, dall’Estate 2003; Manifestazione “Western Spirit Pro Rodeo”, kermesse dedicata al mondo equestre, dall’Estate 2005; Manifestazioni invernali; Servizio Civile e Gestione del Posto Informazioni Turistiche - Centro Visita Parco Naturale dei Monti Lucretili, sportello aperto al pubblico, con organizzazione di escursioni sul territorio; Teatro, con la propria Compagnia Teatrale “La Torre”, coinvolgimento culturale, destinata soprattutto a ragazzi del posto, con finalità di mantenimento del patrimonio culturale dialettale e realizzazione, dal 2003, di “Dedicato a tutti gli Scandrigliesi, ovunque siano”; Informazione locale, con il giornale “Scandriglia”, bollettino di collegamento destinato ai soci, raccolta documenti e pubblicazioni promozionali, culturali e della tradizione popolare di vario genere. pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 31 SCANDRIGLIA (RIETI) Come arrivare a Scandriglia, nel cuore della Sabina Il paese, a soli 45 chilometri da Roma, è facilmente raggiungibile percorrendo l'Autostrada A1 dal G.R.A. fino al casello di uscita "Fiano Romano" e seguendo quindi la Salaria per Rieti, oppure soltanto la Strada Statale n.4 Salaria da Roma, in direzione di Rieti. Al bivio situato all'altezza del km.40 svoltare a destra (Indicazioni per Scandriglia, Nerola, Borgo Quinzio ecc.); percorrendo altri dieci km circa, seguendo le apposite indicazioni, si arriva facilmente a Scandriglia. Da Rieti, occorre percorrere la Salaria in direzione di Roma, per circa 20 km, fino all'abitato di Osteria Nuova, da cui il paese dista circa dieci km. Seguendo poi le indicazioni per Scandriglia, sul tracciato della vecchia Salaria ed attraversando la frazione di Ponticelli, si arriva agevolmente al paese. Info line Associazione Pro Loco Scandriglia Tel. e Fax: 0765.878470 - 347.3681534 e-mail: [email protected] www.prolocoscandriglia.it Editing and Copyright © by Pro Loco Scandriglia 2010 pubblicazione-2010_ANDREA2.qxd:pubblicazione.qxd 20-07-2010 11:33 Pagina 32 ASSOCIAZIONE PRO LOCO SCANDRIGLIA Viale G. Carducci s.n.c. - 02038 Scandriglia (RI) Posto Informazioni Turistiche - Centro Visita Parco Monti Lucretili e Sede “Scandriglia”: Via Lamberto Vignoli, 28 - 02038 Scandriglia (RI) Tel./Fax: 0765-878470 • E-Mail: [email protected] • [email protected] www.prolocoscandriglia.it