allegato DAS 2016 2017- delib. 79-2016

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allegato DAS 2016 2017- delib. 79-2016
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Piano per il Diritto allo studio
Anno scolastico 2016/2017
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Assessorato alla Pubblica Istruzione
COMUNE DI GAETA
PROVINCIA DI LATINA
La scuola è il nostro passaporto per il futuro,
poiché il domani appartiene a coloro che oggi
si preparano ad affrontarlo.
(Malcom X)
PIANO PER IL DIRITTO
ALLO STUDIO
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0 11 6
6 // 22 0
0 11 77
INTRODUZIONE
“La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è
obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i
gradi più alti degli studi [...]” (Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 34)
In questo Articolo della nostra Costituzione troviamo l’anima del diritto allo studio che è,
innanzitutto, diritto all’accesso e alla frequenza per tutti i bambini e le bambine e diritto al
raggiungimento del massimo successo formativo possibile per ciascuno di loro.
“La Regione Lazio interviene per rendere effettivo il diritto allo studio, il definitivo
superamento delle condizioni di analfabetizzazione e l'elevamento dei livelli di scolarità, nella
prospettiva dell'educazione permanente e continua e, a tal fine, promuove ed attua, in
collaborazione con gli organi collegiali della scuola nell'ambito delle rispettive competenze, piani
per lo sviluppo di adeguati servizi di supporto al sistema educativo [...]”. (Legge Regionale 30
marzo 1992 n. 29, Articolo 1)
Ogni anno l’Amministrazione Comunale è chiamata ad elaborare un Piano annuale per il
diritto allo studio nel quale vengono resi noti gli interventi volti a facilitare l’accesso all’istruzione
di tutti i bambini e ragazzi, individuando i loro bisogni e cercando di potenziare la qualità e
l’efficienza del’Istituzione ScolasticaLa Scuola oggi è in continua evoluzione.
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Per quanto i programmi possano sembrare invariati, gli alunni, nel corso degli anni,
cambiano sia fisicamente che mentalmente e caratterialmente.
Tra i banchi di scuola si passa l’età più delicata per un essere umano, l’età in cui la persona,
se ben accompagnata nel percorso educativo, didattico, umano, può diventare Cittadino del mondo e
non Cittadino nel mondo, ovvero Cittadino capace di esprimere la propria opinione, forte del
bagaglio di conoscenze, acquisito durante l’età scolare e di tutte le esperienze formative ed
educative fissate anche all’interno della scuola.
Il Piano di Diritto allo Studio redatto ai sensi della Legge Regionale n. 29/1992, diviene il
documento di base per la progettazione dei servizi e la distribuzione delle risorse economiche
destinate al mondo della scuola.
Esso rappresenta, pertanto, un punto nodale all’interno di un più ampio patto di
collaborazione e condivisione fra l’ente locale, l’istituzione scolastica e la comunità locale nelle sue
forme di espressione, quali i singoli e i cittadini associati.
La scuola, attraverso gli organismi competenti (collegio docenti, consiglio di istituto,
consigli di classe) elabora progetti finalizzati a realizzare il Piano dell’Offerta Formativa ed il
Comune interviene per l’ampliamento ed il sostegno dell’Offerta stessa valutandone l’efficacia e la
ricaduta dei progetti realizzati dalle scuole, nonché elaborando progetti propri ritenuti importanti
per una formazione umana e civile e per la rimozione di ciò che ostacola l’effettiva uguaglianza
nell’accesso all’istruzione.
Nonostante le difficoltà dovute alle ristrettezze economiche, che interessano sempre più la
finanza locale, l’Ente Locale garantisce servizi, quali trasporto scolastico, ristorazione scolastica,
assistenza socio psicopedagogica, fornitura libri di testo, sostegno alla programmazione educativa e
didattica, finalizzate a garantire condizioni di pari opportunità, mantenendo alto il livello di spesa
per la scuola e, quindi, per le politiche per la famiglia.
In merito alle verifiche ed ai riscontri positivi circa il valore educativo e didattico
dell’offerta progettuale inserita nel Piano per il Diritto allo Studio degli anni precedenti, l’Ente
Locale riconosce e conferma il lavoro sin qui maturato e la validità dell’impianto sino ad oggi
garantito, riconfermando sia il finanziamento di progetti scolastici proposti in autonomia dalle
scuole, sia mediante la realizzazione di interventi promossi direttamente dall’Amministrazione.
Il Piano che qui si presenta intende perseguire i seguenti obiettivi:
garantire il
diritto di accesso all’istruzione obbligatoria tramite prestazione di servizi quali il trasporto
scolastico e la refezione;
garantire il
diritto di accesso all’istruzione obbligatoria agli studenti diversamente abili attraverso il
servizio degli assistenti educativi;
fornire
i
libri di testo per le scuole primarie;
offrire la
possibilità di ampliamento dell’offerta formativa e didattica;
sostenere
progetti che le singole scuole realizzano in autonomia;
riconoscere
i meriti con assegni di studio a chi consegue risultati importanti nel percorso scolastico.
Queste in sintesi le azioni previste per l’anno scolastico 2016/2017: accanto ad un fare
concreto, si vuole avviare un “modo di operare” fatto di ascolto, confronto, coinvolgimento e cura.
Tutti i servizi alla persona sono affidati mediante gare d’appalto a società e/o cooperative
specializzate nella gestione di tali attività, con la stretta supervisione del Dipartimento Cultura e
Benessere Sociale.
I capitolati predisposti per le procedure di gara prevedono ed impongono caratteristiche e
requisiti rigidi a garanzia della serietà, professionalità e competenza per i servizi che devono essere
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erogati (es: titolo di studio degli educatori, esperienza maturata sul campo, autisti dedicati, garanzie
di immatricolazione automezzi etc) . La contribuzione delle famiglie degli alunni utenti avviene
sulla base della collocazione I.S.E.E nelle fasce stabilite e il pagamento della tariffa può essere
effettuato tramite bonifico o in contanti presso la Banca BPM in cui ha sede la tesoreria.
SCOLARITA’
Il sistema scolastico del Comune di Gaeta è costituito da n. da n. 2 Istituti Comprensivi, 2 Istituti di
Istruzione Superiore di Secondo Grado e da n. 1 Scuola Paritaria:
I.C. Giosuè Carducci
Plesso Virgilio
Plesso Sebastiano Conca
Scuola Secondaria di I grado Giosuè Carducci
Piazza Mons. Di
Liegro
Via dei Frassini
Piazza Trieste
Tel./ Fax 0771/460217
Tel. 0771.742223
Tel./Fax 0771460265
Email:[email protected]
I.C. Principe Amedeo
Plesso Giuseppe Mazzini
Plesso Giovanni Paolo II
Plesso Don Bosco
Scuola Secondaria di I grado Principe Amedeo
Via Faustina
Via Calegna
Via Calegna
Via Calegna
Tel.0771/460985
Tel.0771/471255
Tel. 0771/471493
Tel./Fax 0771/471392
Email:[email protected]
Istituti d'Istruzione Secondaria Superiore
Liceo Scientifico "E. Fermi"
Piazza Trieste
Ist. Tecnico Commerciale
Ist. Tecnico Nautico "G. Caboto"
Via Calegna
Piazza Trieste,7
Istituto d’Istruzione paritaria
Via Atratina 64
Scuola dell’infanzia e primaria paritaria Santa
Maria Maddalena Postel
Tel. 0771/460247
Fax 0771/462104
Email:[email protected]
Tel. 0771/471238
Tel. 0771/460047
E mail [email protected]
Tel. 0771/460102
Email:[email protected]
CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio Lezioni: 15 settembre
Termine Lezioni: 8 giugno primaria e secondaria di I grado
Festività Natalizie: dal 23 dicembre al 6 gennaio
Festività Pasquali: 3 giorni precedenti la Pasqua e il martedì immediatamente successivo
Altre Festività: 01 novembre; 08 dicembre; 25 aprile; 01 maggio; 02 giugno (Festa nazionale
della Repubblica)
Note: Nella scuola dell'infanzia le attività educative iniziano il e terminano il 30 giugno
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ORDINAMENTO
Il sistema di istruzione nazionale è interessato ad una fase di riforma degli ordinamenti che
coinvolge tutti gli ordini di scuola e che si realizzerà in un arco di tempo molto ampio.
Una prima riforma di ordinamento era stata definita tra il 2003 e il 2005 per la scuola
dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione ed aveva trovato attuazione graduale negli anni
successivi.
Con la nuova legislatura sono state definite da apposite leggi (n. 133/2008, articolo 64 e
legge 169/2008) obiettivi e criteri di attuazione della riforma del sistema di istruzione, secondo una
linea di continuità e di razionalizzazione con quanto già definito per via normativa negli anni
immediatamente precedenti.
La legge 133/2008 ha previsto che per i diversi settori scolastici e per gli ambiti di
ordinamento si proceda alla emanazione di specifici regolamenti sotto forma di Decreti del
Presidente della Repubblica.
La Legge 5 Febbraio 1992, n. 104 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i
diritti delle persone handicappate” integrata dalla Legge 21 Maggio 1998, n. 162.
La Legge 11 Gennaio 1996, n. 23 in tema di norme sull’edilizia scolastica propone la
ripartizione degli oneri a carico dei Comuni e degli oneri a carico dello Stato riguardo le
incombenze amministrative per il funzionamento delle Istituzioni scolastiche.
Il DLgs. 31 Marzo 1998, n. 112, nel conferire funzioni e compiti amministrativi alle Regioni
e agli Enti Locali, individua tra l’altro, agli artt. 135 - 139, alcune funzioni amministrative di
supporto all’attività scolastica, demandate ai Comuni, con particolare riferimento agli interventi
integrati di orientamento scolastico e professionale, alle azioni tese a realizzare le pari opportunità
d’istruzione,
alle azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale
e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola, agli interventi perequativi, agli interventi integrati
di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute.
La Legge quadro n. 328/2000 avente per oggetto la realizzazione del sistema integrato dei
servizi sociali cioè: interventi di integrazione alunni stranieri, equipe socio – psicopedagogica e lo
sportello alunni, progetti in favore di alunni diversamente abili, progetti finalizzati alla tutela dei
minori e partecipazione degli istituti ai tavoli tematici.
I regolamenti attualmente in vigore riguardano, in particolare:
la razionalizzazione della rete scolastica (dpr 81/2009);
il riordino della scuola dell’infanzia e del primo ciclo (dpr 89/2009);
il coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni (dpr 122/2009).
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell'infanzia accoglie bambini dai 3 ai 6 anni di età, ed è il primo grado del
sistema scolastico di base.
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Qui i bambini possono sviluppare la loro personalità attraverso esperienze significative di
relazione e apprendimento.
Le scuole dell'infanzia comunali e statali iniziano nel mese di settembre e terminano alla
fine di giugno, con interruzioni a Natale, Pasqua e nei giorni di festività civile e religiosa.
Sono aperte da lunedì a venerdì dalle 8:00 alle 16:00 (con servizio mensa). E' possibile
optare per una frequenza solo antimeridiana con o senza il servizio di mensa.
Il numero complessivo degli alunni iscritti nelle Scuole dell’Infanzia “Giovanni Paolo II” e
“G. Mazzini” ha permesso di formare 11 (undici) sezioni.
Nella Scuola dell’Infanzia “Giovanni Paolo II”, le sezioni A-B-E funzionano per il solo
orario antimeridiano (mezzo turno) e le sezioni C- D- F-G funzionano in orario antimeridiano e
pomeridiano con servizio mensa (turno completo).
Nella Scuola dell’Infanzia “Mazzini”, le sezioni E-F-G-H funzionano in orario
antimeridiano e pomeridiano con servizio mensa (turno completo).
Giorno
Orario
Sezioni
da lunedì al venerdì 8.00-13.00
3 “Giovanni Paolo II”
da lunedì al venerdì 8.00-16.00 4 “Giovanni Paolo II” + 4 “Mazzini”
Sabato
8.00-13.00
4 “Giovanni Paolo II”
Sabato
Chiuso
4 “Mazzini”
Il numero complessivo degli alunni iscritti nella Scuola dell’Infanzia “Virgilio” e
“Sebastiano Conca” ha permesso di formare 8 (otto) sezioni a turno completo, dalle ore 8.00 alle
ore 16.00.
SCUOLA PRIMARIA
La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della
personalità; permette di acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime
sistemazioni logico-critiche; favorisce l’apprendimento dei mezzi espressivi, ivi inclusa
l’alfabetizzazione in almeno una lingua dell’Unione europea (inglese) oltre alla lingua italiana; pone
le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi
fenomeni e delle sue leggi; valorizza le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel
tempo; educa i giovani cittadini ai principi fondamentali della convivenza civile (Legge 53/2003).
La frequenza alla scuola primaria è obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e stranieri che
abbiano compiuto sei anni di età entro il 31 dicembre. L'iscrizione è facoltativa per chi compie sei
anni entro il 30 aprile dell'anno successivo.
A partire dall’anno scolastico 2009-10, gradualmente viene superata l’organizzazione a
moduli e ridotta al massimo la compresenza. Contestualmente, a cominciare dalle prime classi ad
orario normale, viene introdotto il modello del docente unico di riferimento con orari di
insegnamento prevalente e con compiti di coordinamento.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline, è finalizzata alla crescita delle
capacità autonome di studio e di interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso
l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità,
anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della
realtà contemporanea; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta
corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione
delle attività di istruzione e formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione
europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.
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La frequenza alla scuola secondaria di primo grado è obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e
stranieri che abbiano concluso il percorso della scuola primaria.
Il primo ciclo di istruzione si conclude con un esame di Stato, il cui superamento costituisce
titolo di accesso al secondo ciclo.
NUMERO DI ALUNNI
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Infanzia
5
19
N Plessi Scolastici
N°.sezioni
N. classi
N. insegnanti
Totale N. iscritti
43
386
Primaria
5
Secondaria di I Grado
2
34
72
667
26
70
527
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Numero alunni
I.C. G. Carducci
I.C. Principe Amedeo
Scuola Paritaria Santa Maria
Maddalena Postel
Infanzia
178
223
56
Primaria
352
336
114
Secondaria di I grado
319
216
Totale
849
775
170
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Numero alunni
I.C. G. Carducci
I.C. Principe Amedeo
Scuola Paritaria Santa Maria
Maddalena Postel
Infanzia
186
200
51
Primaria
346
320
126
Secondaria di I grado
317
210
Totale
849
730
177
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INSERIMENTO E SOCIALIZZAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI O IN
DIFFICOLTA’
La scuola dell’autonomia ha favorito il diffondersi della cultura dell’integrazione ed il
concretizzarsi delle aspettative di maggiore partecipazione ai percorsi scolastici degli studenti con
disabilità, al punto che la loro presenza è significativamente aumentata in ogni ordine e grado di
scuola.
Il modello d’integrazione italiano, riconosciuto come il più valido da molti paesi, vede fra i
suoi punti forti la figura dell’insegnante specializzato per le attività di sostegno. I processi che
conducono alla realizzazione dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità sono il risultato
di un lavoro di rete nel quale l’insegnante specializzato funge da “specialista” nella ricerca di
adeguati strumenti e strategie che favoriscono lo sviluppo delle condizioni più idonee per creare
contesti di integrazione.
Tutti i protagonisti della comunità scolastica sono coinvolti, attraverso una rete di azioni
condivise e di relazioni significative,nel processo d’integrazione e, proprio attraverso l’incontro e la
collaborazione delle figure di riferimento, si può rispondere alla molteplicità dei bisogni educativi,
speciali e non.
Il diritto allo studio degli alunni con disabilità si realizza, secondo la normativa vigente,
attraverso l’integrazione scolastica, che prevede l’obbligo dello Stato di predisporre adeguate
misure di sostegno, alle quali concorrono a livello territoriale, con proprie competenze, anche gli
Enti Locali e il Servizio Sanitario Nazionale. La comunità scolastica e i servizi locali hanno
pertanto il compito di “prendere in carico” e di occuparsi della cura educativa e della crescita
complessiva della persona con disabilità, fin dai primi anni di vita. Tale impegno collettivo ha una
meta ben precisa: predisporre le condizioni per la piena partecipazione della persona con disabilità
alla vita sociale, eliminando tutti i possibili ostacoli e le barriere, fisiche e culturali, che possono
frapporsi fra la partecipazione sociale e la vita concreta delle persone con disabilità.
Il MIUR mette in atto varie misure di accompagnamento per favorire l'integrazione:
• docenti di sostegno,
• finanziamento di progetti e attività per l'integrazione,
• iniziative di formazione del personale docente di sostegno e curriculare nonché del
personale amministrativo, tecnico e ausiliare.
Organo consultivo e propositivo, a livello nazionale, in materia di integrazione scolastica è
l’Osservatorio per l'integrazione delle persone con disabilità.
A livello territoriale altri organismi hanno il compito di proporre iniziative per realizzare e
migliorare il processo di integrazione: i GLIP (“Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali”,
formati da rappresentanti degli Enti Locali, delle ASL e delle Associazioni dei disabili) e i GLH
(“Gruppi di lavoro per l'integrazione degli handicappati”, formati dal dirigente della scuola, dai
docenti interessati, dai genitori e dal personale sanitario).
Il compito del GLH è particolarmente significativo, in quanto ha la finalità di mettere a
punto, tra l’altro, il Piano Educativo Individualizzato, che determina il percorso formativo
dell’alunno con disabilità e garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità.
L’alunno con disabilità è assegnato alla classe comune in cui si realizza il processo di
integrazione. Pertanto la presa in carico e la responsabilità educativa dell’alunno con disabilità
spettano a tutto il Consiglio di Classe, di cui fa parte il docente per le attività di sostegno. Non a
caso, il DPR 970/1975 con cui è stata istituita giuridicamente tale figura professionale (poi meglio
caratterizzata nella L. 517/77) lo definisce un insegnante “specialista”, dunque fornito di
formazione specifica, che, insieme ai docenti curricolari, sulla base del Piano Educativo
Individualizzato, definisce le modalità di integrazione dei singoli alunni con disabilità,
partecipandovi attivamente. L’insegnante per le attività di sostegno viene richiesto all’Ufficio
Scolastico Regionale dal dirigente scolastico sulla base delle iscrizioni degli alunni con disabilità; la
quantificazione delle ore per ogni alunno viene individuata tenendo conto della Diagnosi
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Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e del conseguente Piano Educativo Individualizzato,
di cui alla Legge 104/92, e dei vincoli di legge vigenti.
L’art. 40 della Legge 449/1997 prevedeva l’attivazione di un posto in organico per il
sostegno ogni 138 alunni frequentanti le scuole pubbliche della Provincia. La L. 296/2006 e la L.
244/2007 (Finanziaria 2008) hanno abrogato il predetto criterio per la formazione dell’organico di
diritto dei posti di sostegno, individuando un nuovo parametro che, a livello nazionale, non può
superare il rapporto medio di un insegnante ogni due alunni con disabilità.
L’articolo 2 del dpr 122/2009, Regolamento per il coordinamento delle norme sulla
valutazione degli alunni, prevede che i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipino alla
valutazione di tutti gli alunni. Inoltre, qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del
sostegno, essi si esprimono con un unico voto.
Nel caso in cui la situazione dell’alunno lo richieda, oltre agli insegnanti curriculari e di
sostegno, sono previste altre figure professionali per affrontare problemi di autonomia e/o di
comunicazione.
Si tratta dei c.d. assistenti ad personam.
Il Comune di Gaeta provvede al servizio di assistenza degli alunni residenti diversamente
abili frequentanti le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, che necessitano di
supporto per agevolarne l’integrazione scolastica e favorirne l’inserimento nelle migliori condizioni
possibili.
Il Servizio di Trasporto per alunni disabili
Il Decreto del Ministero dei Trasporti del 31 gennaio 1997 ha disciplinato il trasporto
scolastico "ordinario", vale a dire di alunni che non hanno necessità di particolari accorgimenti, in
virtù delle loro condizioni psico-fisiche, senza occuparsi, in modo specifico, del trasporto dei
disabili.
Nel nostro ordinamento è sicuramente presente un principio di ordine generale tendente ad
assicurare ai disabili la rimozione di ogni impedimento al raggiungimento di un soddisfacente
livello di vita e di inserimento sociale. Questo principio, applicabile in ogni ambito della società,
riceve dal legislatore una rilevante attenzione specie per quanto riguarda la concreta possibilità di
frequentare la scuola dell'obbligo. La stessa Corte Costituzionale ha affermato che non è sufficiente
la mera predisposizione di mezzi, per "facilitare" la frequenza della scuola (nella fattispecie si
trattava di medie superiori ma il principio è a maggior ragione applicabile all'intera scuola dell'
obbligo), in quanto è necessario approntare mezzi al fine di "assicurare" tale possibilità di
frequenza.
Punto di riferimento in materia è la legge quadro per l'assistenza, l'integrazione e i diritti dei
portatori di handicap 5 febbraio 1992 n. 104 , che ha ripreso e sviluppato quanto già disposto
dall'art. 28 della L 30 marzo 1971, n. 118 e che prevede, nell'ambito del diritto dei disabili a
frequentare la scuola dell'obbligo e i corsi di formazione professionale finanziati dallo stato, il trasporto gratuito dalla propria abitazione alla sede della scuola o del corso e viceversa.
L'art. 8 della legge quadro citata, nell'ambito delle misure di inserimento e di integrazione
sociale del disabile, sancisce la effettività del diritto allo studio e il diritto ad avvalersi di trasporti
specifici.
Tali disposizioni sono chiaramente strumentali alla piena ed integrale attuazione delle norme
in materia di diritto all'istruzione dei disabili previste dai successivi artt. 12 e 13. L'art. 26 della
legge citata prevede, inoltre, che "i comuni assicurano, nell'ambito delle proprie ordinarie risorse di
bilancio, modalità di trasporto individuali per le persone handicappate non in grado di servirsi dei
mezzi pubblici".
Il trasporto dei minori diabili, in virtù della peculiare condizione in cui versa il trasportato,
deve avvenire utilizzando veicoli che possiedono una idoneità adatta alla particolarità del servizio
da espletare. Si ritiene sempre necessaria la presenza di un accompagnatore idoneo.
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Il trasporto disabili del Comune di Gaeta si svolge tutti i giorni con un mezzo Fiat Ducato,
attrezzato per il trasporto dei ragazzi disabili, in comodato d’uso gratuito, da parte della ditta PMG
Italia S.p.A, e un autista dipendente comunale.
Attualmente ne beneficiano n. 6 alunni delle scuole secondarie e primarie, a questi si
aggiungono 4 alunni disabili delle scuole superiori, che ne fanno richiesta alla Provincia, tramite il
Servizio Sociale Comunale.
La Provincia di Latina, previo verifica della documentazione presentata all’atto della
richiesta, rimborsa il servizio al Comune, secondo parametri stabiliti nel suo Regolamento. Si
specifica, inoltre, che, si assicura la frequenza presso i centri di terapia durante l’orario scolastico.
PROGETTI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA
I fattori principali che concorrono alla definizione concettuale del termine dispersione sono:
l’abbandono, le ripetenze e i ritardi rispetto all’età, le bocciature e i ritiri, le frequenze irregolari, i
mancati ingressi, l’elusione dell’obbligo (adempimento solo formale), il proscioglimento
dall’obbligo senza proseguimento del titolo, i trasferimenti in altre scuole.
Tra questi fattori l’abbandono scolastico è di sicuro la componente della dispersione più
drammatica, in quanto ne rappresenta l’esito finale. Se è vero, quindi, che l’abbandono rappresenta
la dimensione più pericolosa della dispersione scolastica, è altrettanto vero che il fenomeno in verità
è molto più complesso.
Quindi la dispersione scolastica non può essere limitata solo nel momento
dell’allontanamento dalla scuola, bensì comprende tutti quegli atteggiamenti che denotano una
disaffezione nell’apprendimento e un disimpegno emotivo della scuola stessa: da questa prospettiva
la dispersione non si verifica con un vero e proprio abbandono scolastico, ma si identifica con il
giovane che sebbene continui a frequentare la scuola, ha un basso rendimento seguito da una scarsa
fiducia nelle proprie capacità.
I progetti contro la dispersione scolastica si pongono come strumenti di intervento
funzionale a prevenire e ridurre i rischi correlati all’uso di sostanze, con particolare attenzione a
fenomeni quali abbandono scolastico, discriminazione, emarginazione, perdita di reti sociali
positive, prostituzione, perdita della potenzialità di apprendimento. La creazione di laboratori
teatrali in orario curriculare possono essere visti come spazi protetti in cui si può:
• monitorare la frequenza di alunni a rischio;
• monitorare situazioni problematiche;
• motivare gli allievi con scarsa affettività scolastica;
• favorire i processi di inclusione sociale.
Il Servizio di Doposcuola
In collaborazione con l’associazione Cantieri Culturali, si attiva nei confronti di minori
appartenenti a famiglie con disagio sociale, segnalate dal Servizio Sociale, il servizio di dopo
scuola. Sono concessi contributi economici a rappresentanze attive sul territorio (associazione
Insieme Immigrati In Italia), per la realizzazione di interventi e iniziative a favore dell’integrazione
sociale e culturale dei minori stranieri, nell’ambito della mediazione culturale e linguistica (Scuole
primarie), iniziative di sostegno scolastico (doposcuola) e per la realizzazione di interventi ludico
ricreativi insieme a bambini italiani.
Il Progetto Minori sul territorio
Il progetto scolastico Minori sul territorio attiva di azioni di natura preventiva all’interno del
contesto scolastico. Si propone di sviluppare azioni dirette sui ragazzi preadolescenti e adolescenti
ma, al contempo, prestare attenzione ai contesti di sviluppo (scuola, famiglia), agli interlocutori
privilegiati quali adulti significativi, genitori e insegnanti. Il piano di interventi ha lo scopo di
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promuovere l’agio, inteso quale condizione psicologica e relazionale di benessere, e prevenire il
dis-agio, quando per caratteristiche e rappresentazione, si configura come una condizione di
rallentamento, deviazione, blocco del percorso di crescita e di maturazione individuale e di
relazione. Sono previsti:
Azioni di prevenzione e di assistenza nei casi di abusi e maltrattamento sui minori;
Consulenza al servizio sociale comunale;
Collaborazioni con i Servizi Sociali e Sanitari alla luce di un piano di lavoro
condiviso.
L’obiettivo del Progetto è la promozione della salute del minore a rischio, sul piano psicosociale, inserendo specifici fattori di protezione nel corso degli interventi attivati. Si intende dare
continuità ad un processo di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolto sia agli adulti che
ai minori e favorire la sinergia dei servizi per migliorare la relazione tra loro.
Il Progetto Centri ricreativi - educativi per minori
La Ludoteca, aperta ai bambini e alle bambine fra i 6 e i 13 anni, si configura come luogo
finalizzato alla promozione e alla diffusione della cultura del gioco e del giocattolo, promuovendo
l’attività ludica come azione educativa, valorizzando il patrimonio ludico con giochi di diverse
epoche, diverse culture e tipologie per ottenere la crescita di uno spirito critico preservando il gioco
dai recuperi pedagogici, terapeutici, commerciali, ideologici. La Ludoteca può ospitare
giornalmente al suo interno un numero massimo di 25 bambini.
Teatro per l’ascolto … emozioni sommerse
Il target principale sono alunni in difficoltà sul piano scolastico o sul piano del benessere
psicosociale a rischio di abbandono scolastico.
Ogni anno, in base al testo teatrale scelto, verranno le possibilità e le modalità specifiche di
inserimento degli alunni disagiati all’interno della compagine e della rappresentazione teatrale,
seguendo il criterio della significatività dell’inserimento nel gruppo di teatro in rapporto al tipo di
difficoltà prevalente.
L’innovazione del progetto è:
quello di allontanarsi da un tipo di copione preconfezionato e riuscire a valorizzare invece
gli spunti che provengono dall’eterogeneità del gruppo, dall’interazione cooperativa con gli altri,
dall’espressione della creatività personale;
quella di guidare i partecipanti verso un’azione stimolante di scoperta e di crescita
personale, e di attivare relazioni alla pari tra gli appartenenti al gruppo;
che i laboratori che si vanno a realizzare mettono tutti sullo stesso livello, ed il percorso è
uguale per tutti, perché danno a tutti la possibilità ed opportunità di portare le proprie emozioni, i
propri vissuti, le proprie esperienze. Attraverso i laboratori vengono esercitate determinate
competenze psicosociali: imparare a comunicare apertamente, avanzare richieste, prendere
decisioni, aiutare i compagni in difficoltà, collaborare ed ottenere collaborazione, sostenere le
proprie posizioni, diventare responsabile delle proprie scelte, accettare con maggior tolleranza le
opinioni e i valori altrui;
la consapevolezza di condividere all’interno del gruppo un “fare” insieme nel medesimo
spazio, nel medesimo tempo, nel medesimo gioco, quali protagonisti e allo stesso tempo fruitori di
un clima di fiducia, di ascolto e di attenzione.
PIANO D’INTERVENTI
Il Dipartimento Cultura e Benessere Sociale del Comune di Gaeta prosegue nella sua azione
volta ad offrire i servizi normalmente previsti per il sostegno al DIRITTO ALLO STUDIO secondo
standard elevati di qualità.
Vista la legge 3 maggio 1999 n. 124, art. 8, che ha disposto il trasferimento del personale
ATA nei ruoli del personale statale, precedentemente dipendente dagli Enti Locali e, visto il
protocollo d’intesa tra il Ministero della P.I., UPI, Unione Nazionale dei Comuni d’Italia e le
organizzazioni sindacali CGIL – CISL – UIL – SNALS, in data 12.09.2000, è a carico del Comune
11
la retribuzione accessoria per lo svolgimento di tutte le funzioni di competenza dell’Ente Locale,
pari a € 955,45 annue (al lordo di ogni onere) per ogni unità impegnata nella mensa scolastica.
Inoltre, l’Amministrazione ha ritenuto che una soluzione condivisa, disciplinante i rapporti
tra Comune e Istituti, consente di definire i rapporti, sia in termini organizzativi che finanziari,
soccorrendo, ove necessario, il principio di sussidiarietà orizzontale, per il quale il Comune
interviene a favore di altre istituzioni, che svolgono funzioni educative e sociali di rilevante ed
essenziale importanza sul territorio comunale. Con propria Determinazione Dirigenziale n. 117/V
del 06.05.2010, si è proceduto, quindi, ad autodisciplinare i rapporti con le Istituzioni scolastiche, in
attuazione delle norme ed accordi sopra richiamati.
Inoltre, il Dipartimento Cultura e Benessere Sociale continua a promuovere percorsi
progettuali innovativi su temi particolari.
Gli obiettivi prioritari rimangono quelli fondamentali:
assicurare alla popolazione uguali possibilità di accesso alle strutture scolastiche;
consolidare il livello qualitativo dei servizi erogati e favorire livelli di eccellenza del sistema
scolastico;
offrire opportunità di successo scolastico, anche alle fasce sociali più deboli.
Il Comune di Gaeta ha corrisposto alle scuole dell'obbligo - infanzia, primarie e secondarie
di I grado – per l’anno scolastico 2015/2016, un contributo come di seguito indicato:
Istituto Comprensivo Giosuè Carducci - Piazza Trieste n. 9 Gaeta - C.F. 90027900597
Istituto Comprensivo Principe Amedeo - Via Calegna n. 20 Gaeta - C.F. 90027900598
TOTALE
Somme erogate
€ 17.888,15
Somme erogate
€ 14.032,70
€ 31.920,85
Sono stati, peraltro, concessi contributi agli Istituti Comprensivi “G. Carducci” e “Principe
Amedeo” per i seguenti progetti istituzionali:
Sportello d’ascolto
Presso l’I.C. “Giosuè Carducci” e l’I.C. “Principe Amedeo” sono attivi gli sportelli
d’ascolto per gli alunni e per i genitori, con cadenza settimanale.
Per sportello si intende uno “spazio” atto ad accogliere i bisogni specifici espressi dalla
persone, suggerire strategie volte a promuovere il benessere globale e offrire attività di consulenza,
non a scopo terapeutico, a genitori e docenti, per sostenerli nelle fasi di cambiamento delle diverse
tappe del processo decisionali, nei momenti di difficoltà o nelle situazioni di disagio.
Corsi pre accademici della sede distaccata del Conservatorio Statale di Musica Ottorino
Respighi di Latina
Il Comune di Gaeta e il Conservatorio Statale di Musica “Ottorino Respighi” di Latina
hanno inteso avviare una forma stabile di cooperazione, al fine di ottimizzare e sostenere i percorsi
disciplinari afferenti alla formazione musicale, attraverso attività didattiche, di produzione artistica
e di aggiornamento.
Con la Delibera di Giunta Comunale n°123 del 19/04/2013, con oggetto: Approvazione
convenzione tra Comune di Gaeta e Conservatorio Statale di Musica “Ottorino Respighi” di Latina,
si è stipulata una convenzione con il Conservatorio di Latina “O. Respighi”, per la creazione di una
sede distaccata a Gaeta. Essa permette a ragazzi, di età compresa tra i 6 e i 13 anni, di frequentare i
corsi pre - accademici dei principali strumenti musicali. Le lezioni si svolgono per tre volte alla
settimana in orario pomeridiano, per non più di due ore al giorno. Inoltre, il Conservatorio ha messo
a disposizione del Comune n. 5 borse di studio a copertura totale della retta e n. 5 borse di studio a
copertura del 50% della retta.
Coloriamo il nostro futuro
Ai sensi del Regolamento Comunale per l’elezione ed il funzionamento del Consiglio
Comunale dei Ragazzi, approvato con deliberazione di C.C. n. 49 del 27/06/2001 che, nel
disciplinare l’istituzione ed il funzionamento, prevede, tra l’altro, l’erogazione di somme da parte
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del Comune per il suo funzionamento, è stato concesso un contributo all’I.C. “G. Carducci” per il
Progetto Coloriamo il nostro futuro. Esso coinvolge, a livello nazionale, circa 80 istituti scolastici
che si trovano all’interno o nei pressi di parchi naturali e/o aree protette e che hanno, tra i loro
obiettivi, la nascita di consigli comunali dei ragazzi, al fine di educare i giovani alla legalità, al
rispetto dell’ambiente ed alla promozione del territorio.
Programma Educazione sostenibilità ambientale Eco Schools
Entrambi gli istituti comprensivi del territorio gaetano sono coinvolti in un programma di
sostenibilità ambientale e gestione ecologica dell’edificio scolastico. Si pongono come obiettivo la
diffusione delle buone pratiche ambientali tra i giovani, le famiglie, le autorità locali e i diversi
rappresentanti della società civile. Il progetto ha il suo punto centrale nella visione di scuola come
ecosistema orientato alla predisposizione di spazi didattici, alla riprogettazione delle strutture,
all’attivazione di interventi volti al risparmio delle risorse.
Laboratorio dell’audiovisivo
Il Laboratorio Audiovisivo e Multimediale dell’I.C. G. Carducci si occupa di analizzare,
scomporre e ricomporre in ambito teorico e pratico, i diversi “linguaggi” che interessano la
produzione fotografica, audiovisiva e multimediale. Le esperienze didattiche proposte intendono
sviluppare le competenze prioritarie del saper “leggere” e “saper scrivere” con l’immagine, sia essa
statica o dinamica. La conoscenza, l’applicazione delle tecniche informatiche è finalizzata a
confluire in una corretta metodologia operativa capace di relazionare il linguaggio audiovisivo con i
contenuti del messaggio di riferimento. Il Laboratorio inteso come fase sollecita ad una operatività
più diretta, rappresenta un momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere o finale, del
processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro. Attraverso questa
disciplina lo studente applicherà i processi di pre - produzione, produzione e post produzione.
Laboratorio teatrale
Il fine del laboratorio scolastico teatrale dell’I.C. G. Carducci è quello di proporre il teatro
come stimolo per l’autoconoscenza, ma non solo, anche come occasione per mettersi in gioco, come
possibilità di confronto e relazione con gli altri.
Il Laboratorio intende offrire ai bambini la possibilità di riappropriarsi della libera e vivace
espressività, con il supporto di un educatore specializzato che possa guidare e tradurre ciò che
scaturisce da loro. Il tutto attraverso un percorso che dal gioco prende vita e procede superandolo
per la ricchezza di contenuti e implicazione personale, volte a favorire la crescita cognitiva e
affettiva.
Il Teatro, inteso come forma interattiva di linguaggi diversi: verbale, non verbale, mimico,
gestuale, prosodico, iconico, musicale, si configura come prezioso strumento formativo,
multidisciplinare e interdisciplinare. Ogni incontro comprenderà una parte iniziale di riscaldamento,
fondamentale allo stimolo della concentrazione, e parte basilare per il rilassamento e la percezione
del proprio corpo. La parte successiva si concentrerà di volta in volta sull’approfondimento di
tematiche e argomenti riguardanti l’esperienza dello spazio che ci circonda, lo stimolo della fantasia
e dell’immaginazione attraverso esercizi di improvvisazione guidate dall’insegnante. Fondamentale
sarà, inoltre, la parte dedicata al lavoro sulle emozioni e sull’immedesimazione. Il percorso si
concluderà, nel mese di giugno, con la rappresentazione teatrale.
Io dico l’Universo
Questo progetto dell’I.C. G. Carducci nasce dalla necessità di far comprendere ai ragazzi la
propria identità (microcosmo) come parte integrante di un macrocosmo, attraverso i concetti di
universale e particolare.
Partendo dal tema centrale della sezione aurea, si è cercato di sviluppare un modulo
interdisciplinare costituito da unità didattiche intrecciate fra loro di matematica, discipline
umanistiche e scienze naturali e biologiche
Viviamo insieme la musica
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In collaborazione con l’Associazione musicale Ferruccio Busoni di Fondi, il progetto si
configura, come modalità di approccio, alla cultura musicale, ma al tempo stesso anche come
esperienza di gruppo socializzante per gli studenti dell’I C Principe Amedeo.
Molti studenti della suddetta scuola non hanno la possibilità di fruire di corsi privati di
musica, poiché troppo gravosi per i bilanci familiari, da ciò l’esigenza di offrire a tutti gli studenti la
possibilità di crearsi una cultura musicale degna di questo nome.
Progetto SERAPO(Student Excange Representative Abroad Program Opportunity)
Il progetto SERAPO è riservato a 5 studenti di Somerville ed a 5 studenti degli Istituti
d’istruzione secondaria di II grado di Gaeta, che prevede un soggiorno di sette giorni nelle due città
gemellate.
Infatti, gli studenti avranno l'opportunità, ad anni alterni, di studiare all'estero, vivendo con
famiglie ospitanti ed essere considerati dalla scuola locale degli exchange students.
Teatro Nazionale dei Burattini Fratelli Mercurio
Poiché la Commedia dell’Arte e dei burattini, riesce, sin dalla tenera età, ad instillare l'amore
per il teatro e contribuire ad esercitare creatività e affinare i sensi dei bambini, arricchendo il loro
livello artistico e culturale, senza rinunciare a divertirli, l’Amministrazione Comunale ha
organizzato, in occasione delle festività annuali, vari spettacoli di burattini per le scuole
dell’infanzia e primarie del territorio di Gaeta, tramite il teatro nazionale dei burattini dei fratelli
Mercurio, che si segnala, in particolare, per i frequenti spettacoli a cui ha dato vita, con il loro
teatro, presso centri studi televisivi, enti e scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio, al fine
di ravvivare un’antica tradizione che, seppur lontana, è rimasta sempre legata a noi.
La scuola va al cinema
Progetto di educazione all'immagine, che prevede proiezioni mattutine o rappresentazioni
teatrali, guidate da un esperto, da effettuarsi in orario scolastico nella sala del cinema teatro Ariston
e la produzione di materiale didattico per gli insegnanti. Ad ogni allievo è consegnata una scheda
con notizie del film o della commedia e proposte di riflessione ad integrazione del materiale
didattico, preparato per i docenti. Gli alunni sono guidati, durante la proiezione e la
rappresentazione teatrale, da un critico. L'intento principale è quello di promuovere la diffusione
della cultura cinematografica e teatrale tra le nuove generazioni, come forme di prevenzione al
disagio, con la finalità di formare spettatori non più passivi, ma capaci di sviluppare senso critico, di
formulare riflessioni sulle opere viste, di produrre elaborati a seconda delle capacità individuali
sull'esperienza vissuta.
Libri di testo per scuole Primarie
I libri di testo, come previsto dalla normativa vigente (DLgs 297/1994, art. 156), sono forniti
gratuitamente a tutti gli alunni della scuola primaria tramite le cedole librarie.
Fornitura semigratuita dei libri di testo per la scuola secondaria di I e II grado
L’acquisto dei libri di testo a favore degli studenti della scuola secondaria di I e II grado è
rimborsato in parte agli studenti meno abbienti, grazie ai contributi della regione Lazio, in base alla
Legge n. 448/1998 art. 27.
Ri…mettiamoci in gioco
Entrambi gli istituti comprensivi sono coinvolti nel progetto ludico – didattico dal titolo
Ri…mettiamoci in gioco, dell’Associazione Culturale Horus.
Esso si compone di una fase didattica, in cui si sottolinea la centralità e l’importanza del
gioco nello sviluppo della persone, e da una fase creativa, in cui le classi realizzano prototipi di
giochi da tavolo.
Centro Territoriale Permanente LT/34
L’I.C. “Principe Amedeo” è sede coordinata del Centro Territoriale Permanente LT/34,
che va a realizzare due finalità primarie:
- educazione ed istruzione degli adulti con interventi tesi sia a consentire il reintegro di
giovani che hanno perduto l’opportunità di completare la scuola dell’obbligo, sia a riavvicinare gli
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adulti in genere all’istituzione scuola con corsi che favoriscono l’educazione permanente e la
conoscenza dei “nuovi saperi”;
- alfabetizzazione e consolidamento della conoscenza della lingua italiana, in favore di
stranieri immigrati al fine di consentire un loro positivo inserimento nella realtà sociale e lavorativa
del nostro Paese.
Presso l’I.C. “Principe Amedeo” di Gaeta è attuato, inoltre, uno specifico intervento di
alfabetizzazione linguistica in risposta alla richiesta formulata dalla comunità N.A.T.O, presente su
questo territorio, di un corso di lingua italiana “di sopravvivenza” per militari e civili americani in
servizio sulla portaerei “Mount Whitney”.
Lo svolgimento delle suddette attività di insegnamento è, all’interno del C.T.P., preceduta da
una specifica fase di Orientamento al fine di fornire agli utenti, all’ingresso del percorso, un
servizio che li aiuti nella scelta e nella predisposizione del loro iter formativo.
Centro Linguistico Europeo
Presso l’I.C. “Principe Amedeo” di Gaeta è attuato un percorso di lingua inglese, per i
piccoli alunni della scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” e “Mazzini”, affidato completamente
ad una docente madrelingua. Inoltre, sarà attuato, negli anni successivi l’insegnamento di altre 3
lingue europee: francese, spagnolo, tedesco, con docenti madrelingua, anche per le scuole primarie
e secondaria di I grado.
Progetto classe in rete
L’I C G. Carducci ha aderito con esito positivo al PON 2014/2020 di cui all’avviso MIUR
Prot. n. 9035 del 13 luglio 2015. Il progetto prevede l’implemento della connettività dell’ Istituto
Scolastico attraverso il cablaggio wireless nella maggior parte delle aule, in tal modo si permetterà a
docenti e alunni di utilizzare strumenti didattici tecnologici e servizi come il Registro Elettronico, la
comunicazione digitale scuola-famiglia e la ricerca agevole di informazioni su internet.
L’attuazione del progetto permetterà di ridurre i tempi necessari per la condivisione di
documenti, semplificherà le procedure interne e renderà più agevoli le comunicazioni tra i diversi
plessi del nostro Istituto.
Classe advance
L’I C G. Carducci ha aderito anche al PON 2014/2020 di cui all’avviso MIUR prot. n.
12810 del 15 ottobre 2015 per la realizzazione di ambienti digitali.
In coerenza con le linee guida definite dal MIUR, tese a valorizzare la qualità scolastica e a
garantire a tutti gli studenti pari opportunità di sviluppo delle capacità individuali, la scuola vuole
progettare un modello di processo didattico innovativo che utilizzi le tecnologie digitali e si
soffermi sulla nuova organizzazione spaziale delle aule in ambienti di apprendimento multimediali.
Il progetto si pone come obiettivo prioritario il miglioramento dell’Istituto (qualità della
formazione, prove INVALSI, posizionamento competitivo, placement) e lo sviluppo di attività che
consentano agli allievi di beneficiare significamene del potenziale offerto dall’introduzione della
tecnologia digitale.
A supporto dei docenti, in un approccio alla didattica rinnovata, secondo i modelli didattici
proposti e gli spazi fisici rinnovati, si inseriranno le tecnologie hardware e software indispensabili al
raggiungimento delle finalità del progetto.
Il progetto è in attesa di approvazione. Secondo la normativa del D.M. n.435 del 16 giugno
del 2015 è stata prevista la figura dell’Animatore Digitale di cui si allega in Appendice il
programma di lavoro relativo al PNSD previsto per prossimo triennio.
Frutta nelle scuole
Il programma europeo “Frutta nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234 del
Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009 è
stato adottato da tutti gli Istituti Comprensivi di Gaeta ed è finalizzato ad aumentare il consumo di
frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini
alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini
alimentari.
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Gli obiettivi del programma:
• incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini compresi tra i sei e gli undici
anni di età;
• realizzare un più stretto rapporto tra il “produttore-fornitore” e il consumatore,
indirizzando i criteri di scelta e le singole azioni affinché si affermi una conoscenza e
una consapevolezza nuova tra “chi produce” e “chi consuma”;
• offrire ai bambini più occasioni ripetute nel tempo per conoscere e “verificare
concretamente” prodotti naturali diversi in varietà e tipologia, quali opzioni di scelta
alternativa, per potersi orientare fra le continue pressioni della pubblicità e
sviluppare una capacità di scelta consapevole; le informazioni “ai bambini” saranno
finalizzate e rese con metodologie pertinenti e relative al loro sistema di
apprendimento (es: laboratori sensoriali).
Gli strumenti:
• distribuzione di prodotti ortofrutticoli; (finanziati interamente con aiuto comunitario e
nazionale);
• campagna di informazione sulle caratteristiche dei prodotti ortofrutticoli, in termini di
qualità, aspetti nutrizionali e sanitari, stagionalità, territorialità e rispetto dell’ambiente,
rivolto sia ai docenti che ai genitori, al fine di prolungare l’effetto di induzione del consumo;
(finanziata parzialmente con aiuto comunitario e nazionale);
• utilizzo di idonee attrezzature, nei limiti indicati dal regolamento comunitario, in grado di
supportare la distribuzione, l’utilizzo e la degustazione dei prodotti distribuiti; (finanziati
parzialmente con aiuto comunitario e nazionale);
•
avviare e consolidare la realizzazione di una Rete - costituita da Mipaaf, Regioni,
Provincie Autonome e Istituti scolastici disponibili a partecipare in modo continuativo al
Programma-, nell’ambito della quale coordinare le azioni coerenti a raggiungere gli obiettivi definiti
e recependo misure accompagnatore definite;
elaborazione di misure di accompagnamento complementari.
•
Libriamoci a scuola
Il percorso, attuato dall’IC G. Carducci, prevede la presenza di adulti "lettori" che
presentano brani idonei all'età degli alunni e attinenti al progetto d'Istituto "Io dico ... l'Universo".
Seguono momenti di riflessione ed attività grafiche, pittoriche, linguistiche ed espressive di
approfondimento del tema.
Sportello alimentare
Progetto di Educazione Alimentare dell’IC principe Amedeo, volto a rendere coscienti i
giovani sui rischi di cattive abitudini alimentari legati, in modo particolare, all'uso di diete restrittive
o di adesioni a stili di vita che possono condurre a veri e propri disturbi del comportamento
alimentare. Obiettivi: impostare corrette abitudini alimentari con particole riferimento alla sana
alimentazione; favorire la formazione di una “coscienza alimentare” anche a livello famigliare mediante
insegnamento del concetto che la nostra salute è strettamente legata all’alimentazione; comprendere la
differenza tra cattiva alimentazione e quella corretta; comprendere i rischi del consumo di “alimenti
spazzatura”.
Settimana alternativa
La “settimana alternativa” dell’IC principe Amedeo è una settimana diversa dalle altre, un
periodo nel quale si svolgono attività diverse rispetto le materie di studio tradizionali.
I ragazzi possono scegliere tra un catalogo di varie attività organizzate dai docenti, In questo
modo gli allievi hanno la possibilità di fare nuove esperienze, integrarsi con i loro compagni delle
altre classi. Inoltre la settimana alternativa permette ai ragazzi di conoscere più a fondo le proprie
risorse, che a volte non emergono nel contesto scolastico.
Progetto ambiente
L’educazione ambientale dell’IC principe Amedeo equivale a una educazione alla ricerca
di una giusta misura del vivere, partendo da una riflessione sul proprio modo di vivere la relazione
16
con l’ambiente, giungendo a un incontro autentico con esso, per poter infine apportare cambiamenti
negli atteggiamenti e nei comportamenti quotidiani. L’educazione ambientale nella vita moderna
assume anche il carattere di educazione allo sostenibilità che implica l’educazione alla formazione
del pensiero critico e alla costruzione del senso del limite in riferimento all’agire quotidiano di
ciascuno, oltre che ad alimentare il senso di collettività e responsabilità nei confronti del pianeta nel
quale viviamo.
In quest’ottica, l’educazione ambientale promuove specifici aspetti della personalità ed è da
intendersi come un’educazione permanente della persona:
∼ educazione al conoscere in modo sistemico e di relazioni tra parti, vedendo il territorio come
un sistema in cui ogni parte ha un funzione vitale e irrinunciabile, secondo la classica
“visione ecologica”;
∼ educazione del pensiero: comprendere sempre più profondamente i modi attraverso i quali
salvaguardare e sviluppare le risorse di vario tipo presenti in natura, per progettare interventi
finalizzati alla soluzione di problemi ambientali e per individuare i canali e le modalità con
cui perseguirli.
∼ educazione al sentire: se vogliamo cambiare il modo di rapportarci con l’ambiente che ci
circonda -naturale o urbano che sia- dobbiamo aprirci a esso e conoscerlo con le nostri parti
più profonde e sensibili: solo così potremo porci davanti al creato riscoprendo l’incanto di
un tramonto sulla città, la poesia in un fiore che sboccia, la gioia nel profumo di un prato in
estate, l’allegria nel ronzio di un’ape.
∼ educazione all’agire: proprio perché educazione per definizione implica una ricaduta
concreta e diretta, in termini di azione e di comportamento.
Progetto vela
Il Progetto vela, presso l’IC principe Amedeo, nasce allo scopo di portare, gratuitamente, i
giovani delle scuole a un primo contatto con lo sport della vela e quindi ad un diverso modo di
avvicinarsi al mare. Lo sport della vela è da sempre considerato uno "sport per pochi", vuoi per
ragioni culturali, vuoi per ragioni meramente economiche. Con questo progetto, si crede di poter
sensibilizzare gli studenti ed i docenti ad un approccio "più normale" nei confronti del mondo della
vela.
Il progetto vanta diversi livelli di coinvolgimento, articolati in un programma che, partendo
da una base ampia (vela per tutti), arriva sino alla formazione di un gruppo pre-agonistico in grado,
in futuro, di proseguire l'attività autonomamente.
Per perseguire gli obiettivi, l’istituto, attraverso i circoli tutti affiliati F.I.V., si avvale della
collaborazione di istruttori ed allenatori della Federazione Italiana Vela, di tecnici del settore e di
professori di educazione fisica per la preparazione atletica. Le imbarcazioni utilizzate vanno dalle
piccole derive (tipo Optimist) e Windsurf alle derive collettive; inoltre, il Comitato utilizza vari
mezzi d’appoggio e d’assistenza (gommoni).
Teatro danza Skenè
Il teatro danza, attivato dall’IC principe Amedeo, in collaborazione con l’Associazione
Skenè, è una forma di danza spesso allegorica, che fa uso di simboli, fortemente animata dalla
fusione tra teatro e arti figurative, e dove l’elemento narrativo è trattato in modo particolare,
antinaturalistico. Il corso prevede l’insegnamento di alcune delle principali tecniche della danza
d’espressione, della mimica, dell’immedesimazione, dell’improvvisazione e della recitazione, al
fine di raccontare una storia attraverso quadri coreografici arricchiti da musica, poesia e teatro di
figura.
Giochi della Gioventù
I Giochi della Gioventù sono una manifestazione sportiva nazionale per ragazzi e ragazze
dagli 11 ai 15 anni, creati nel 1968 dal presidente del CONI Giulio Onesti, che rappresentano un
momento di promozione dell’Educazione fisica e dei valori dello Sport.
Coinvolgendo tutte le classi partecipanti al progetto, i Giochi diventano importanti momenti
del percorso educativo destinati agli alunni sotto forma di vere e proprie feste dello sport a scuola;
17
In particolare i Giochi sono occasione di:
•
festa e divertimento per tutti gli alunni e per la scuola in un contesto ludico e gioioso;
•
inclusione/integrazione di tutte le diversità che la scuola accoglie (disabilità, bisogni
educativi speciali);
•
conoscenza e avvicinamento degli allievi alla bellezza del gioco e del gioco sport; e
opportunità privilegiate per:
•
«far vivere» agli alunni i valori educativi dello sport, in grado di veicolare il senso del fair
play come scelta di vita, nel rispetto anche della salute e dell’ambiente;
•
creare una alleanza educativa tra la scuola, le famiglie, il territorio e il movimento sportivo
volta a promuovere una corretta «cultura sportiva»;
•
dare visibilità ai percorsi progettuali interdisciplinari e trasversali realizzati dai docenti
nell’ambito degli Istituti Comprensivi di appartenenza.
Ai giochi partecipano tutti gli Istituti Scolastici del territorio.
Accendiamo la Memoria
Il Parlamento Italiano, con la legge 211/2000, “riconosce, il giorno 27 gennaio, data
dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah,
le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la
deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si
sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e
protetto i perseguitati".
In tale occasione, l’Amministrazione Comunale di Gaeta dà la possibilità a giovani studenti
di prendere parte alla grande commemorazione cittadina: AccendiAmo la Memoria, che si svolge
dal 27 al 31 di gennaio.
In particolare, sono state invitate le classi degli Istituti secondari di secondo grado, presso
il Museo diocesano di Gaeta, ad essere spettatori dell’evento A Memoria d’uomo, letture teatrali ed
installazioni, create dall’attore Enzo Scipione, con accompagnamento della violinista Ilenia De
Meo.
Gli Istituti secondari di I grado hanno, invece, assistito alla consegna delle targhe alla
memoria ai cinque gaetani, internati nei lager nazisti, da parte del Primo cittadino, dei due
minisindaci e delle due giunte comunali dei ragazzi.
Tale occasione è un modo in cui la formazione sposa la storia e mantiene viva la memoria
delle vittime del nazismo. Infatti, la memoria della tragica esperienza del totalitarismo nazista e il
valore della successiva Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sono il più importante
patrimonio di esperienza che si ha a disposizione contro il rischio di viverla di nuovo.
PPR
RO
OG
GEETTTTII
Laboratorio dell’audiovisivo
Eco – Schools
Laboratorio teatrale
Coloriamo il nostro futuro
Io dico l’Universo
Teatro dei Burattini
Viviamo insieme la musica
Progetti POF
Progetto SERAPO
Giochi della Gioventù
Teatro danza
Cedole Librarie
IIM
MPPO
OR
RTTII
€ 2.000,00
€ 3.240,00
€ 2.000,00
€ 2.500,00
€ 2.500,00
€ 2.860,00
€ 6.000,00
€ 11.500,00
€ 1.872,00
€ 440,00
€ 2.850,00
€ 30.000,00
Totale
€ 67.582,00
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REFEZIONE SCOLASTICA
Il servizio refezione scolastica viene effettuato per favorire l'attuazione del tempo pieno
nelle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado e per garantire il livello qualitativo e
dietetico dei cibi, anche ai fini di una corretta educazione alimentare.
Il servizio ha inizio il 1 Ottobre di ogni anno e secondo il calendario dei rientri pomeridiani
stabilito dai competenti organi scolastici.
Le domande di iscrizione al servizio devono essere redatte nell'apposito modulo, in cui deve
essere indicata la necessità di dieta speciale per i seguenti motivi:
presenza di intolleranze alimentari e allergie;
ragioni di natura etico - religiosa.
Nel primo caso deve essere trasmesso all’Ufficio Scuola comunale, ad ogni inizio di anno
scolastico, un certificato medico. La necessità di dieta speciale viene segnalata alla ditta
appaltatrice. L'attivazione di detto servizio viene garantita a partire dal giorno successivo alla
trasmissione del certificato medico.
Gli alunni, che usufruiranno del servizio di ristorazione scolastica, dovranno consegnare un
buono pasto ai collaboratori scolastici ed essi provvederanno giornalmente a comunicare alla ditta
appaltatrice il numero dei pasti richiesti.
Il funzionamento del servizio di refezione scolastica si basa sul criterio del concorso alla
spesa in relazione ai sotto indicati scaglioni ISEE:
Primo Figlio
Secondo Figlio
1^ FASCIA Da € 0,00 a € 5.000,00
Infanzia e Primaria
Esenzione Totale
Esenzione Totale
Secondaria di I Grado
Esenzione Totale
Esenzione Totale
Infanzia e Primaria
€ 15,95
Esenzione Totale
Secondaria di I Grado
3^ FASCIA Da € 7.000,01 a € 15.000,00
€ 20,95
Esenzione Totale
Infanzia e Primaria
€ 36,90
€ 15,95
Secondaria di I Grado
€ 41,90
€ 20,95
Infanzia e Primaria
€ 53,66
€ 36,90
Secondaria di I Grado
€ 58,66
€ 41,90
2^ FASCIA Da € 5.000,01 a € 7.000,00
4^ FASCIA Da € 15.000,01 a € 30.000,00
5^ FASCIA Oltre 30.000,00
Infanzia e Primaria
€ 78,80
€ 53,66
Secondaria di I Grado
€ 83,80
€ 58,66
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Nel 2015, il servizio di mensa scolastica è stato affidato dal Comune, nelle more
dell’espletamento della nuova gara per il servizio di refezione scolastica, alla società EP S.p.A,
aggiudicataria del bando di gara indetto dall’Amministrazione Comunale nell’anno 2013.
Il menù delle scuole è stato il seguente:
1ª SETTIMANA
Lunedì:Pasta al pomodoro,
Frittata, Puré
Martedì:Riso allo zafferano,
Pollo al limone, Verdure
2ª SETTIMANA
Lunedì: Pasta e lenticchie,
Tacchino, Crocchette di patate
Martedì: Pasta al pomodoro,
Crocchette di pesce, Verdure
3ª SETTIMANA
Lunedì: Pasta al pomodoro,
Formaggio, Carote
Martedì: Riso e zucca,
Polpette, Spinaci
Mercoledì:
Pasta
all’olio,
Crocchette di pesce, Patate al
forno
Giovedì: Minestrone, Straccetti
di maiale, Verdure
Venerdì:
Pasta
e
ceci,
Formaggio spalmabile
Mercoledì: Riso e fagioli,
Mozzarella, Carote
Mercoledì:
Pasta
alla
Sorrentina,
Crocchette
di
pesce, Piselli
Giovedì: Pasta e zucchine,
Prosciutto cotto, Verdure
Venerdì: Pasta e ceci, Pollo,
Purè
Giovedì: Pasta al pomodoro,
Frittata di verdure
Venerdì: Pasta e Patate,
Prosciutto cotto, Verdure
4ª SETTIMANA
Lunedì: Pasta e fagioli
Prosciutto cotto, Carote
Martedì: Riso al sugo,
Tacchino, Piselli, Patate e
Carote
Mercoledì:
Minestrone,
Crocchette di pollo, Purè
Giovedì: Pasta al pomodoro,
Frittata, Fagiolini
Venerdì: Pasta e lenticchie,
Crocchette di pesce, Verdure
La Ditta EP effettua il servizio di refezione scolastica, preparando i pasti presso il Centro di
cottura, sito a Fondi (LT), presso Via degli Osci, e trasportandoli a Gaeta presso i plessi scolastici.
Il numero dei pasti è il seguente:
Plessi scolastici
Virgilio
Sebastiano Conca
Mazzini
Giovanni Paolo II
Misericordia Primaria
Misericordia Infanzia
CDD Astrolabio
Carducci
Docenti
Totale
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
50
68
74
71
24
51
12
59
51
460
47
66
72
70
22
55
12
50
53
447
45
66
69
65
22
47
12
53
48
427
45
68
65
70
23
48
12
51
53
435
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
La Commissione Mensa, composta da Assessore alla Pubblica Istruzione, rappresentanti
degli insegnanti e dei genitori per ciascuna delle scuole, garantisce un collegamento tra gli utenti del
servizio di ristorazione scolastica e l’Amministrazione Comunale, inoltre si occupa di
supervisionare le modalità di erogazione del servizio nonché di proporre le variazioni al menù
scolastico.
SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO
Il Comune di Gaeta provvede ad istituire il servizio di trasporto scolastico per i minori
frequentanti le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e la scuola secondaria di primo grado di
Gaeta, affidando la fornitura del servizio ad una Ditta specializzata e selezionata tramite procedura
d’appalto ad evidenza pubblica.
Il servizio consiste nella raccolta degli alunni delle scuole dell’infanzia, delle scuola
primarie e della scuola secondaria di primo grado, prelevandoli dai punti di fermata, distanti 10001500 metri dalla fermata del trasporto pubblico locale, nel condurli alle rispettive sedi scolastiche e
nel riportarli al punto di fermata al termine delle lezioni. Il servizio dovrà essere svolto tutti i giorni
di apertura delle varie scuole, in orari che consentano un corretto arrivo ai plessi scolastici, utili
cioè, per consentire ad ognuno di assistere alle lezioni senza ritardi.
Le finalità generali del servizio sono quelle di consentire, agli alunni iscritti alle scuole
dell’infanzia e dell’obbligo del territorio comunale, il raggiungimento del plesso scolastico
concorrendo a rendere effettivo il diritto allo studio, con priorità agli alunni residenti in zone
decentrate. Gli utenti del servizio di trasporto scolastico per l'anno 2015/2016 è stato di circa 116
alunni ed il servizio è stato espletato con 6 scuolabus. Di norma il servizio ha inizio dal primo
giorno di scuola e termina con l’ultimo giorno di lezione, secondo il calendario stabilito per le
scuole statali dai competenti organi scolastici.
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La responsabilità dell’Amministrazione Comunale nei confronti degli alunni trasportati è
limitata al tempo intercorrente tra il momento della salita e quello della discesa dai mezzi. Pertanto
dovrà essere garantita la presenza di un adulto al momento dell’arrivo dello scuolabus, sia
all’andata che al ritorno.
Il funzionamento del servizio di refezione scolastica si basa sul criterio del concorso alla
spesa in relazione ai sotto indicati scaglioni ISEE:
Quota a carico utente in relazione alla soglia di appartenenza
SOGLIE ISEE
QUOTA IN % A CARICO UTENTE
Fascia da 0 a €.5.000,00
Fascia da 5.001,00 a €.7.000,00
Fascia da €.7.001,00 a €.20.000,00
Fascia da €.20.001,00 a €.30.000,00
Fascia oltre €.30.000,00
Esente
€67,50
€135,00
€202,50
€270,00
I pagamenti sono dovuti in due soluzioni anticipate come segue:
per il periodo da settembre a dicembre da versare contestualmente alla presentazione
della domanda;
per il periodo gennaio giugno da versare entro il 15 dicembre.
è possibile effettuare il versamento in un'unica soluzione entro il 31 agosto
antecedente l’inizio dell’anno scolastico.
Con il pagamento della prima rata verrà rilasciato l’apposito tesserino personale di
abbonamento che, contenente la foto del minore, deve essere esibito dall’utente per l’eventuale
verifica da parte del personale che effettua il controllo.
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PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 2016/2017
QUADRO DI BILANCIO
Con il Piano per il Diritto allo studio sono stati programmati gli interventi per garantire, ai
bambini ed ai ragazzi che frequentano gli Istituti situati nel territorio Comunale, i diritti
irrinunciabili di cui agli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana.
Il Piano per il Diritto allo Studio abbraccia un anno scolastico, dal settembre 2016 a giugno
2017, coinvolgendo due bilanci finanziari.
In quanto documento, fotografa lo “stato dell’arte” al momento della stesura, ossia quanto
previsto attualmente, rispetto alle priorità rilevate.
In quanto processo, ha un andamento dinamico e potrà essere integrato e adeguato anche nel
corso dell’anno scolastico. Per questo motivo, alcuni progetti, ritenuti strategici nel piano di
sviluppo, troveranno attuazione prioritaria, nei limiti delle risorse generali che sarà possibile
individuare.
Sono elencate nello schema allegato le diverse voci che concorrono alle entrate e alle spese,
in parte già finanziate con il Bilancio 2016, in parte da impegnare nel Bilancio di Previsione 2017.
Si segnala che alcuni dati sono parziali e non definitivi, non essendo ancora esattamente
quantificabili.
Si precisa che il flusso economico relativo alla refezione scolastica, legato alla
triangolazione dei pagamenti tra l’utenza, il Comune e la ditta appaltatrice del servizio, contempla
solo la parte di costo del servizio, che rimane a carico del bilancio comunale.
Da questi prospetti sono escluse le spese per il personale dell’ufficio, le utenze, le
manutenzioni ordinarie degli edifici, le spese per servizi e forniture energetiche.
Dato che il Piano per il Diritto allo Studio costituisce un atto generale di indirizzo, nella fase
operativa le previsioni potrebbero subire modifiche in relazione alle singole esigenze scolastiche e
didattiche.
I dati e le cifre indicate quantificano l’importanza, anche economica, del Piano e
testimoniano l’attenzione dell’Amministrazione Comunale al mondo della scuola nonostante la
congiuntura economica estremamente difficile soprattutto per gli enti locali.
Come si evince dai dati economici riportati, il Comune di Gaeta continuerà a sostenere il
mondo della scuola con precise scelte strategiche, destinando al sistema locale di istruzione le
risorse necessarie a mantenere alta la qualità evidenziata in questi anni.
La descrizione e la quantificazione economica degli interventi esposti permettono di dare al
Consiglio Comunale, all’Istituzione scolastica e ai cittadini la consapevolezza dell’impegno che il
Comune di Gaeta mette annualmente in campo in favore della scuola.
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Il rapporto di comunicazione e collaborazione tra Assessorato alla Pubblica Istruzione e
Istituzione scolastica consente di rilevare per tempo i bisogni del territorio, proporre risposte
educative, attivare percorsi sia all'interno che all’esterno delle strutture scolastiche.
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CONCLUSIONE
Il Piano per il Diritto allo Studio per l’anno 2016 è un documento ampio e articolato,
predisposto in modo da evidenziare, insieme ai dati economici, il senso, gli obiettivi, il livello di
integrazione dei servizi e degli interventi attivati o sostenuti dall’Amministrazione comunale a
favore della qualità dell’istruzione della nostra scuola.
Il documento, oltre che atto amministrativo, è a disposizione delle famiglie e di tutti i
cittadini per favorire la conoscenza della politica formativa dell’Amministrazione Comunale.
Al termine della presentazione delle linee fondamentali del Piano di Diritto allo Studio per
l’anno 2016, è doveroso ringraziare i principali attori di questo progetto:
gli insegnanti che, affrontando al meglio il difficile ruolo di educatori vivono
quotidianamente a contatto con i bambini e ragazzi aiutandoli nell’affascinante e
talvolta impegnativo percorso di crescita umana e civile;
i Dirigenti Scolastici;
il personale delle Scuole.
Un particolare ringraziamento anche a tutti i genitori, confidando nella loro fattiva
collaborazione e disponibilità a condividere le scelte operate, riconoscendo lo sforzo sincero da
parte di questa Amministrazione nel rispondere in maniera adeguata ai bisogni delle famiglie e degli
alunni.
Riprendendo la frase di Malcom X: La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il
domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo, risulta chiaro che agli
Amministratori spetta il compito di “difendere” e supportare questa progettualità rivolta ai giovani,
con i fondi necessari perché possa realizzarsi per ogni cittadino il bisogno/desiderio di apprendere.
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