Eboli, assalto ultras dopo il 6-1: sprangate ai giocatori, due in

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Eboli, assalto ultras dopo il 6-1: sprangate ai giocatori, due in
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LEGA PRO SECONDA DIVISIONE
Eboli, assalto ultras dopo il 6-1:
sprangate ai giocatori, due in ospedale
Uomini incappucciati picchiano squadra e dirigenti durante gli
allenamenti. Devastati gli spogliatoi
SALERNO — E' stato violento quanto misterioso il raid messo a segno ieri pomeriggio contro i giocatori
dell'Ebolitana calcio. Durante l'allenamento allo stadio Dirceu, poco prima delle quindici, nel rettangolo di gioco,
ha fatto irruzione un gruppo di giovani incappucciati con le felpe riportanti lo stemma del gruppo ultrà della
squadra che da quest'anno milita nel campionato di Lega Pro seconda divisione. E' esplosa la rabbia contro tutti:
calciatori e componenti dello staff tecnico. Tutti feriti, ma ad avere la peggio sono stati il difensore Elio Nigro —
refertato all'ospedale con tre punti di sutura alla testa — e il centrocampista Gianmarco Corsino: per lui contusione
allo zigomo. Anche il preparatore atletico dei portieri, Domenico Corcione ha rimediato sei punti di sutura alla
testa. Qualche altro giocatore, per lo spavento, è svenuto. Ma a parte i due calciatori e il preparatore, gli altri
giocatori si sono rifiutati di ricorrere alle cure mediche. E' stata sfasciata la sala stampa, l'infermeria e gli spogliatoi.
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STADIO IMPRATICABILE - I danni non sono stati ancora quantificati, ma lo stadio già inagibile, da ieri, martedì,
è diventato impraticabile anche per gli allenamenti. I referti medici e le felpe nere tipiche degli ultras sono gli unici
elementi certi che possiedono i carabinieri di Eboli, diretti dal capitano Alessandro Cisternino, che stanno indagando
sul raid. Per il resto è tutto avvolto nel mistero. Per due motivi. Primo, nessuno è riuscito a fornire elementi utili
alle indagini. Secondo, le testimonianze raccolte dai carabinieri sono contraddittorie tra di loro. Anche sul numero
degli aggressori c'è mistero: c'è chi dice che erano cinque, chi dieci e chi anche una ventina.
I PASSAMONTAGNA - C'è chi dice che erano incappucciati e chi sostiene di aver visto persone con i
passamontagna. C'è chi ha riferito che i vandali abbiano scavalcato i cancelli, chi invece ha raccontato di averli visti
entrare dall'ingresso principale. E infine c'è chi ha detto di essere stato colpito da un bastone, chi da una cinta e chi
da una mazza di ferro. Insomma, la situazione è davvero confusa. Ma resta il dato: un vero e proprio assalto ai danni
dei giocatori in un momento difficile per la società e la squadra. Il sistema di video-sorveglianza non esiste e per i
carabinieri è difficile risalire agli autori del raid.
NESSUNA DENUNCIA - Un altro dato è certo: nessuno ha sporto denuncia, né la società né i giocatori di mister
Domenico Giacomarro. Ma le indagini vanno avanti. Si scava nel malcontento che negli ultimi tempi ha dilagato tra
la tifoseria. Le ultime partite sono andate male per l'Ebolitana (l'ultima partita è finita 6-1 per gli avversari, ndr)
complice anche la difficile situazione societaria. Gli stipendi non vengono pagati da mese e ieri il presidente
Armando Cicalese ha consegnato la società al Comune di Eboli, con l'obiettivo di cercare un nuovo imprenditore, in
cambio però di una fideiussione di 300 mila euro. E così l'Ebolitana diventa due volte vittima: della classifica e