Circolare 80 del 18 ottobre 2002 (parte XI)
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Circolare 80 del 18 ottobre 2002 (parte XI)
Agenzia delle Entrate DIREZIONE CENTRALE ACCERTAMENTO Servizio di documentazione tributaria Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 Oggetto: Metodologie di controllo consumatore finale. differenziate Sintesi della parte: METODOLOGIE DI CONTROLLO vendita di pneumatici - ATTIVITA' DI SERVIZI: Riparazione, sostituzione e per attivita' economiche dirette al Testo: Metodologia di controllo RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE DI PNEUMATICI (II edizione) Codici attivita': 50.20.4 Indice 1. Premessa 2. ATTIVITA' PREPARATORIA AL CONTROLLO 2.1 Interrogazioni dell'Anagrafe Tributaria 2.2 Altre interrogazioni e ricerche preliminari all'accesso 2.2.1 - Controllo delle informazioni relative al soggetto presenti in Internet 3. METODOLOGIA DEL CONTROLLO 3.1 L'accesso 3.2 Controllo del volume d'affari 3.2.1 - Tipologie di evasione 3.2.2 - Ricerca e valutazione degli indizi di evasione 3.2.3 - Ricostruzione del volume d'affari 3.3 Altri controlli e riscontri 3.3.1 - Indice di produttivita' per addetto 3.3.2 - Altri riscontri 3.4 Ulteriori elementi di valutazione 3.5 Le indagini bancarie 3.5.1 - Richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti 3.5.2 - Richiesta della copia dei conti agli istituti di credito e finanziari CHECK LIST 1. Premessa La presente metodologia, individuata dal codice attivita' 50.20.4 Riparazione e sostituzione di pneumatici, e' rivolta ai soggetti che effettuano riparazioni e sostituzioni di pneumatici e ricomprende anche il servizio di: convergenza; equilibratura; incrocio gomme. L'attivita' di "sostituzione di pneumatici" e' una prestazione di servizi per cio' che concerne la messa in opera dei materiali ed i connessi servizi accessori. Le gomme sostituite vengono generalmente lasciate nella disponibilita' del riparatore che trova conveniente farle rigenerare per rimetterle in commercio. Pagina 1 Servizio di documentazione tributaria Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 Molti "gommisti" utilizzano il codice attivita' 50.30.0: "commercio di parti e accessori di autoveicoli", nonostante che la loro attivita' consista prevalentemente nella sostituzione e riparazione di pneumatici e non trattino la vendita di altri componenti meccanici. In tal caso andra' utilizzata la presente metodologia. Con riferimento alle specifiche caratteristiche dell'attivita' da sottoporre a controllo, sara' utile tenere conto anche delle indicazioni contenute nella metodologia "commercio all'ingrosso e al dettaglio di parti di ricambio ed accessori di autoveicoli, motocicli e ciclomotori". Il settore e' caratterizzato dalla presenza di piccole imprese artigiane costituite prevalentemente dal titolare coadiuvato, a volte, da familiari o da personale dipendente. Gli spazi impiegati per l'esercizio dell'attivita' non sono molto ampi, si tratta di piccole officine, che operano su superfici limitate, con un magazzino, dove presente, assai ridotto e prive di altri spazi al di fuori di un ufficio destinato all'accoglienza della clientela, costituita quasi esclusivamente da privati. La dotazione di beni strumentali e' essenziale e non eccessivamente sofisticata, mancano spesso, ad esempio, apparecchiature evolute come quelle per il controllo dell'assetto e della convergenza dei veicoli. A livello di medie e grandi officine operano, invece, societa' di persone o, con ridotta diffusione, societa' di capitali, in cui si rileva abitualmente la presenza di personale dipendente, che puo' anche rivestire ruoli esclusivamente di tipo amministrativo. Per tali soggetti le superfici dedicate all'attivita' sono piuttosto ampie e diversificate, destinate prevalentemente all'attivita' operativa ed in buona parte utilizzate anche per il magazzino, le aree esterne, nonche' quelle amministrative, come ad esempio l'ufficio per l'accesso alla clientela, costituita parimenti da privati e da societa'. Per questo tipo di imprese la dotazione di beni strumentali deve essere quantitativamente consistente e tecnologicamente aggiornata per offrire un buon livello di servizio, che consenta l'intervento anche sui veicoli industriali. Un fenomeno di recente diffusione nel settore e' l'apertura di catene in franchising nelle varie regioni d'Italia, che offrono un elevato standard di servizi ed assistenza per l'auto. Sempre di recente e' apparsa la possibilita' di richiedere in tempi brevi, attraverso una semplice telefonata, l'intervento urgente presso il domicilio del cliente, grazie ad un'attrezzata officina mobile, senza bisogno di trasportare il veicolo presso l'officina stabile per procedere alla riparazione. La Legge del 5 febbraio 1992, n. 122 (in G.U. del 19/02/1992, n. 41) recante disposizioni in materia di manutenzione e riparazione di veicoli, nonche' il D.M. del 30 luglio 1997, n. 406 del Ministero dei Trasporti e della Navigazione (in S.O. alla G.U. del 28/11/1997, n. 278) recante dotazioni minime di attrezzature e documentazioni, disciplinano l'attivita' di autoriparazione che ricomprende anche gli operatori del settore. Il D.Lgs. del 5 febbraio 1997, n. 22, all'art. 12, comma 1, istituisce l'obbligo della tenuta del registro di smaltimento dei rifiuti tossici, che disciplina tutte le operazioni relative al carico e scarico di pneumatici scartati da parte di coloro che, (come stabilito all'art. 11, comma 3 del citato D.Lgs. n. 22/1997 e successive modificazioni ed integrazioni), vendono, producono, raccolgono o smaltiscono detti rifiuti speciali, altamente inquinanti, e sono tenuti a comunicarne annualmente quantita' e caratteristiche qualitative. 2. ATTIVITA' PREPARATORIA AL CONTROLLO 2.1 Interrogazioni dell'Anagrafe Tributaria L'attivita' di controllo dovra' essere preceduta dalla raccolta dei dati e delle informazioni riguardanti il soggetto da verificare. Si dovranno acquisire notizie in ordine alle eventuali segnalazioni da parte di altri Uffici Finanziari o Comandi della Guardia di Finanza per irregolarita' fiscali a carico del contribuente da verificare, nonche' elementi di accertamento. Pagina 2 Servizio di documentazione tributaria Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 Al riguardo, una prima fonte di notizie puo' essere acquisita dal sistema informativo dell'Anagrafe Tributaria, sia in ambiente tradizionale che web, dal quale possono essere tratte le seguenti informazioni: se trattasi di societa': principali soci; notizie sui comportamenti dell'organo amministrativo; redditi dichiarati dalla societa' e dai soci (categoria e importo); esistenze di partite I.V.A., anche cessate, intestate ai soci; elementi indicatori della capacita' contributiva dei soci; bilancio civilistico e relativi indici contabili; se trattasi di persona fisica: reddito complessivo dichiarato negli ultimi anni; reddito d'impresa dichiarato negli ultimi anni; esistenze di partite I.V.A. cessate; elementi indicatori di capacita' contributiva; per tutte le tipologie di soggetti: data di inizio dell'attivita'; luogo di conservazione delle scritture contabili; posizione fiscale e dati relativi alle ultime dichiarazioni; precedenti fiscali: controlli gia' effettuati a qualunque titolo, segnalazioni, ecc.; notizie sulla sede legale e amministrativa e/o luogo di esercizio dell'attivita'; eventuali incrementi patrimoniali o altre manifestazioni di capacita' contributiva del contribuente e dei suoi familiari o dei soci della societa' (possesso di auto, imbarcazioni, residenze secondarie, ecc.); atti registrati relativi a compravendite di immobili, sottoscrizioni di aumenti di capitale, appalti, ecc.; precedenti controlli effettuati dall'ufficio o da altri soggetti; elementi rilevanti ai fini dell'accertamento in possesso dell'ufficio. 2.2 Altre interrogazioni e ricerche preliminari all'accesso E' opportuno riscontrare le informazioni acquisite dall'interrogazione all'A.T. con quelle desumibili dalla banca dati della Camera di Commercio, dell'I.N.A.I.L. e dell'I.N.P.S., relativamente a: tipologia delle attivita' esercitate dal soggetto; luogo o luoghi di esercizio dell'attivita'; generalita' del/i rappresentante/i legale/i della societa'; situazione giuridica del soggetto: normale attivita', soggetto estinto, soggetto in liquidazione/fallito, ecc.; eventuale presenza di protesti a carico dell'impresa, sia nella provincia di residenza che nel resto d'Italia, per valutare sia lo "stato di salute" dell'azienda che la prevedibile proficuita' dell'azione accertatrice. Un altro sintomo sullo "stato di salute" dell'esercizio puo' essere rappresentato dalla "visibilita'" pubblicitaria del soggetto, in quanto il relativo onere normalmente risulta proporzionale alle aspettative di crescita dei ricavi. Nella fase preparatoria al controllo puo' risultare utile verificare le inserzioni pubblicitarie presenti su "Pagine Gialle" e "Pagine Utili", al fine di acquisire notizie relative all'oggetto caratteristico dell'attivita', alla presenza di sedi decentrate, all'ambito territoriale entro il quale l'impresa svolge l'attivita', ecc.. 2.2.1 - Controllo Internet delle informazioni relative al soggetto presenti in Al fine di raccogliere maggiori informazioni sul soggetto da sottoporre a controllo sara' utile verificare la sua presenza in Internet. Tale presenza potra' manifestarsi in vari modi: dalla semplice "pagina" con poche indicazioni, al "sito" completo di cataloghi, listini, informazioni tecniche, ecc.. Per effettuare la ricerca e' sempre opportuno partire da un indirizzo specifico del soggetto (dominio) e ci si potra' avvalere dei cosiddetti "motori di ricerca". Pagina 3 Servizio di documentazione tributaria Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 Il dominio in genere si identifica con la denominazione del contribuente seguita dall'estensione ad esempio (.it), (.com), (.org). I motori di ricerca contengono una finestra in cui e' possibile digitare una o piu' parole per avviare una ricerca sulla rete; il verificatore potra' digitare il nome/denominazione del soggetto e cliccare su "cerca", ottenendo una serie di collegamenti (link) e di pagine web contenenti la parola da lui cercata. La presenza su internet riguarda soprattutto aziende strutturate ed articolate nell'offerta di servizi, comunque, la mancata individuazione di un dominio specifico non significa, necessariamente, che il contribuente e' assente dalla rete, in quanto molte piccole aziende tendono a far "ospitare" le proprie pagine in apposite aree di siti di grandi dimensioni generalmente gestiti da Internet Provider, i fornitori di accesso alla rete, o societa' che specificamente curano tali servizi, ideando, costruendo e mantenendo i siti per conto terzi. In questo caso si potra' tentare l'individuazione del soggetto mediante consultazione della banca dati della Registration Authority del CNR di Pisa, che ha la gestione centralizzata dei domini ".it"; tale database e' consultabile dal sito www.nic.it. La ricerca sara' effettuata con le diverse modalita' consentite (consigliabile quella per nome e testo libero): inserendo il nome/denominazione del soggetto da individuare, si potra' ottenere il nome di dominio corrispondente. Tra le informazioni consultabili vi sono quelle relative al soggetto che ha richiesto la registrazione del nome di dominio, all'eventuale amministratore ed una breve descrizione dell'attivita'. Si segnala, inoltre, che nel sito www.infoimprese.it e' presente una banca dati contenente, per i soggetti interrogati, alcune informazioni tratte dal registro imprese e l'eventuale link con cui operare la connessione. E' possibile accedere ad un motore di ricerca dei siti italiani con dominio, tramite il link di connessione www.dominitaliani.it. 3. METODOLOGIA DEL CONTROLLO 3.1 L'accesso Tutte le operazioni di seguito descritte necessitano, per essere realmente efficaci ai fini delle indagini, di un elevato grado di riservatezza, determinante per acquisire ogni elemento o documento utile per la ricostruzione del reale giro d'affari. I verificatori dopo aver adempiuto alle formalita' di rito, procederanno a: - reperire ed acquisire agli atti della verifica tutte le registrazioni ed i documenti contabili ed extracontabili rilevanti ai fini del controllo (schedari dei clienti, quietanze, corrispondenza, indirizzi, agende, appunti, preventivi di spesa, contratti o altra documentazione inerente "pacchetti di prestazioni", tariffe relative ai diversi servizi offerti, ecc.); - acquisire i "floppy disk" e gli altri supporti magnetici rinvenuti. Se l'azienda si avvale di mezzi informatici, si provvedera' a visionare il programma di gestione ed a richiedere la stampa dell'elenco clienti. La lettura di detti supporti magnetici potra' consentire la rilevazione di clienti, fornitori, incassi e pagamenti non presenti in contabilita'. Debita attenzione va riservata ai dati registrati nell'hard disk del personal computer, utilizzato dal titolare dell'impresa o da soggetti aventi particolari responsabilita' gestionali. Si rammenta che se la parte non consente l'utilizzazione dei propri impianti e del proprio personale, i funzionari che procedono all'accesso possono, ai sensi dell'art. 52, comma 9, del D.P.R. n. 633/72, provvedere con mezzi propri alla elaborazione e lettura dei supporti magnetici (dischetti, CD ROM, ecc.) fuori dai locali aziendali. Qualora vengano utilizzate chiavi di accesso o codici particolari a tutela del contenuto dei supporti magnetici si potra' chiedere al titolare dell'azienda di eseguire le operazioni necessarie per accedere alle informazioni in esso contenute. Con la larga diffusione delle nuove tecnologie e' sempre piu' frequente lo scambio di dati ed informazioni tramite posta elettronica (E-mail). Tali informazioni desunte dalla casella di posta elettronica dell'azienda Pagina 4 Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 - Servizio di documentazione tributaria - - - - - - possono avere rilevanza ai fini del controllo. A questo proposito si fa presente che i messaggi gia' "aperti", come per la normale corrispondenza attinente l'attivita', sono direttamente acquisibili, mentre quelli non ancora letti sono da trattare secondo quanto previsto dall'art. 52, comma 3, del D.P.R. n. 633/72 (si evidenzia che in molti programmi di gestione della posta elettronica i messaggi aperti sono contraddistinti da una icona raffigurante una busta aperta, mentre quelli non ancora letti da un titolo in grassetto); controllare l'esistenza di un eventuale sito internet non rilevato durante la fase preparatoria al controllo dell'azienda, attraverso l'esame della documentazione reperita; rilevare il personale presente in azienda, individuando, oltre ai dati anagrafici, la data di inizio dell'attivita', il tipo di rapporto di lavoro, le mansioni svolte ed il tipo di specializzazione; tale rilevazione potra' rivelarsi particolarmente proficua anche al fine di individuare professionalita' sintomatiche della presenza di servizi collaterali. I dati rilevati saranno confrontati con i libri obbligatori in materia previdenziale e del lavoro; rilevare il numero delle ore lavorate dal personale dipendente (dai fogli di presenza o dai libri paga); rilevare l'eventuale svolgimento di attivita' collaterali (vendita di ricambi, parti ed accessori, officina, carrozzeria e autolavaggio) al fine di accertare la tipologia dei servizi offerti. In tali casi si rilevera' la presenza di eventuali macchinari ed il loro costo nonche' l'ammontare delle spese correnti (ad esempio spese di energia elettrica) e quelle relative alla manodopera. Per il controllo di tali attivita' si invia comunque alle rispettive metodologie; rilevare le tariffe praticate per le diverse tipologie di prestazioni; a tal fine, potranno essere acquisite informazioni direttamente dai clienti presenti nell'azienda; rilevare il periodo e l'orario di apertura al pubblico; inventariare le auto (in attesa, in corso di intervento o pronte per la consegna) sia all'interno che su eventuali spazi esterni; controllare la cassa per verificare se i valori rinvenuti (denaro, assegni, ricevute di carte di credito) trovano riscontro con gli incassi complessivi e parziali certificati (scontrini, ricevute fiscali, fatture); rilevare quali carte di credito vengono accettate in pagamento, anche dalle etichette esposte sulle vetrine o presso la cassa o da altri avvisi alla clientela; rilevare gli eventuali rapporti con societa' di credito al consumo per la concessione di rateazioni sulle vendite; acquisire il registro di smaltimento dei rifiuti speciali; inventariare gli impianti, le principali attrezzature ed i macchinari utilizzati con particolare riguardo alle strumentazioni a tecnologia avanzata per il controllo dell'assetto delle ruote dai quali potrebbe essere possibile rinvenire dati relativi agli interventi eseguiti o piu' in generale al numero degli utilizzi. E' utile ricordare che il citato D.M. del 30 luglio 1997, n. 406 elenca dettagliatamente le dotazioni degli operatori del settore; inventariare le giacenze di magazzino, tenendo presente che le modalita' di approvvigionamento sono caratterizzate dall'acquisto di scorte minime dei pneumatici maggiormente diffusi e dal reintegro, volta per volta, a seconda delle richieste della clientela. Dovra' altresi' essere individuata l'eventuale presenza di beni commercializzati direttamente, come ad esempio gli accessori; accertare che i beni rilevati in giacenza siano coperti da regolare fattura di acquisto; in particolar modo i pneumatici che al momento dell'accesso sono utilizzati nelle sostituzioni in corso; rilevare e controllare i dati utilizzati e dichiarati dal contribuente ai fini dell'applicazione degli Studi di Settore. I controlli da effettuare sono esplicitati nella circolare del 13 ottobre 2000, n. 185/E; controllare l'esistenza e la corretta tenuta della contabilita'; richiedere alla parte, con contestuale verbalizzazione delle dichiarazioni rese, notizie relative a: . tempo medio di occupazione della manodopera per le diverse tipologie Pagina 5 Servizio di documentazione tributaria Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 di prestazioni; . percentuali di sconto ottenute dai fornitori; . tipologia di clientela (privata, societa' o enti); . tipologia di prestazioni rese alla clientela; . prezzi e tariffe praticate alla clientela. Le seguenti ulteriori rilevazioni potranno essere utili al fine di inquadrare la potenzialita' reddituale dell'esercizio: - anno d'inizio dell'attivita'; - titolo di possesso dell'esercizio; - costi sostenuti per l'utilizzo dei locali; - rilevazione delle dimensioni dei locali e destinazione delle superfici; - capitale complessivamente investito, valutando tra l'altro gli impegni finanziari assunti per gli investimenti effettuati in macchinari per le eventuali attivita' collaterali; - ubicazione (se in zona centrale o periferica, se in zona servizi o in zona a destinazione abitativa); - premi di assicurazione contro i rischi derivanti dall'esercizio dell'attivita'; - comparazione dei consumi di energia elettrica (forza motrice) relativamente all'anno verificato ed ai tre precedenti (da eseguire solo se ritenuta significativa in relazione alle modalita' di svolgimento dell'attivita'). 3.2 Controllo del volume d'affari 3.2.1 - Tipologie di evasione La verifica dei ricavi dichiarati muovera' dai dati e dalle notizie acquisite nel corso del controllo e tendera' a ricostruire l'effettiva entita', quantita' e qualita', delle prestazioni rese dall'azienda. Si possono ipotizzare i seguenti comportamenti, adottati spesso congiuntamente, strumentali all'occultamento dei corrispettivi: totale occultamento dei corrispettivi conseguiti; sottofatturazione delle prestazioni rese. 3.2.2 - Ricerca e valutazione degli indizi di evasione La verifica dei ricavi dichiarati muovera' dai dati e dalle notizie acquisite nel corso dell'accesso; l'obiettivo del controllo e' quello di ricostruire credibilmente i ricavi corrispondenti ai servizi effettivamente resi a fronte di quelli annotati in contabilita' e dichiarati, sia ai fini I.V.A. che delle imposte sui redditi. Allo scopo di verificare l'attendibilita' delle risultanze contabili si procedera' in primo luogo a: - controllare la cassa, confrontando il denaro e gli altri valori rinvenuti con gli incassi certificati a partire dal giorno dell'ultimo versamento in banca. Si tenga al riguardo presente che una piccola differenza puo' essere giustificata da esigenze di funzionamento della cassa che richiedono una giacenza minima (per dare il resto, per esigenze improvvise, ecc.); - controllare che gli assegni rinvenuti o le ricevute di carta di credito trovino riscontro con gli incassi complessivi e parziali certificati; - analizzare i corrispettivi risultanti dalle ricevute e dalle fatture, scomponendoli ed imputandoli secondo la tipologia di lavori svolti: riparazioni, commercio, servizi accessori (convergenze, equilibrature, ecc.); - riscontrare che tutta l'attrezzatura e la manodopera rilevata al momento dell'accesso sia stata regolarmente contabilizzata; - esaminare le fatture di acquisto per accertare l'eventuale omessa contabilizzazione dei costi relativi ai consumi essenziali (assicurazioni, energia elettrica, telefono, acqua, ecc.); tale circostanza consente di presumere un'impostazione contabile poco aderente alla realta' aziendale; - riscontrare che tutti gli elementi rilevati da documentazione extracontabile e da supporti elettronici trovino corrispondenza nelle scritture contabili e documentali (brogliacci, schedari, ecc.). Pagina 6 Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 Servizio di documentazione tributaria 3.2.3 - Ricostruzione del volume d'affari a) Prestazioni di servizi Convergenza L'operazione consiste nell'allineamento delle ruote sterzanti dell'automezzo; viene effettuata per mezzo di apparecchiature elettroniche collegate ad un ponte elevatore. E' importante sottolineare che i modelli piu' recenti di tali apparecchiature sono quasi totalmente automatizzati ed il software di utilita' contiene dati che consentono di risalire al numero degli utilizzi; anche i modelli meno recenti, comunque, essendo apparecchiature ad elevata tecnologia, contengono informazioni utili a risalire alle ore di impiego. E' infine da rilevare che la convergenza viene sempre effettuata per ogni cambio delle quattro gomme. Equilibratura Viene effettuata mediante applicazione di "placchette" di piombo che eliminano le differenze di massa della ruota, rilevate con un apposito macchinario. L'esame delle fatture di acquisto di tali placchette e delle giacenze di magazzino possono consentire di ricostruire i consumi e quindi le prestazioni di servizi; occorrera' tener presente che per ogni ruota possono essere impiegate anche piu' placchette (mediamente due). Riparazione foratura In tale tipo d'intervento vengono utilizzati quantitativi minimi di materiale di consumo difficilmente quantificabile a posteriori, la componente maggiormente incisiva sul prezzo e' la manodopera. Incrocio gomme e giro pneumatici Consiste nell'inversione delle gomme anteriori con quelle posteriori; il giro pneumatici, poco usato, si realizza invertendo il pneumatico intorno al cerchione, esponendo all'esterno la parte del cerchione che era rivolta verso l'interno. Altri servizi Esistono, infine, altre prestazioni di servizi delle quali andra' verificata la presumibile effettuazione attraverso la presenza di specifici materiali e attrezzature. Il gonfiaggio gomme con azoto, ad esempio, si sta diffondendo anche per i normali veicoli in quanto piu' vantaggioso di quello ad aria compressa, stante l'inerzia dell'azoto al variare della temperatura, la maggiore tenuta di strada, la riduzione del consumo del battistrada e del carburante. Occorrera' verificare la presenza di acquisti di bombole di azoto e di un apposito kit di ricarica, oppure verificare l'eventuale noleggio degli impianti specifici. Altro tipo di servizio offerto da alcuni gommisti consiste nel variare l'assetto del veicolo. Tale prestazione, piu' tipica del settore delle riparazioni meccaniche per auto, consiste nella sostituzione di ammortizzatori, molle e gomme, con conseguente "abbassamento" della vettura. Il costo dei materiali sostituiti e' abbastanza elevato e di non poco impegno la prestazione effettuata; occorre verificare se nella certificazione fiscale sia riportato, oltre al prezzo del materiale, anche il corrispettivo della prestazione. In generale, in presenza di consumi di materiale che presuppongono un largo impiego di manodopera, occorre controllare che sia stata fatturata anche la remunerazione della stessa. Il dato relativo alle ore di manodopera impiegate, qualora non fosse direttamente rilevabile dalla documentazione contabile, va comunque definito in contraddittorio con la parte e deve essere raffrontato con il totale delle ore ordinarie e straordinarie prestato nell'anno dai lavoratori dipendenti e dagli altri addetti (familiari, ecc.) operanti nell'azienda. Eventuali apprezzabili differenze dovranno trovare adeguata giustificazione, sempre avvalendosi del contraddittorio con la parte, tenendo tuttavia conto che: - il monte ore utilizzato per le prestazioni puo' risentire del possibile ridotto impegno del titolare, familiari e soci addetti all'amministrazione. A tale proposito ed a titolo orientativo, si puo' considerare che l'apporto del titolare diminuisce all'aumentare del numero dei dipendenti e puo' ritenersi nullo quando questi superano le 8-10 unita'; Pagina 7 Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 Servizio di documentazione tributaria - abbattimenti del 10-20% per pause e dispersioni di tempo potranno essere, altresi', applicati al monte ore lavorativo rilevato; - apprendisti e dipendenti assunti con contratti di formazione dovranno essere prudentemente valutati, quanto alla resa produttiva, sulla base delle affermazioni del titolare o del socio responsabile dell'organizzazione del lavoro. Gli eventuali differenziali tra il monte ore disponibili e quello calcolato sulla base delle prestazioni fatturate, che risultassero non adeguatamente motivati, potranno costituire fondamento per la legittima presunzione di mancata o parziale fatturazione dei corrispettivi. Le prestazioni non fatturate verranno rideterminate mediante ventilazione delle stesse, in base alle diverse incidenze sul volume d'affari (rilevabili dalla documentazione fiscale rilasciata) ed ai relativi prezzi praticati. Fondamentale importanza assume anche la valutazione delle attrezzature utilizzate (ponti sollevatori, apparecchi per assetto ruote, macchine montagomme, ecc.) e la congruita' dei ricavi attribuibili in relazione alla loro capacita' produttiva ed al loro effettivo impiego. E' da verificare, infatti, se tra i corrispettivi addebitati alla clientela siano presenti, in misura presumibilmente remuneratoria dell'investimento effettuato, prestazioni comportanti l'utilizzo di uno speciale impianto o di una specifica attrezzatura, specie se di recente acquisizione. Particolare attenzione dovra' essere riservata ai dati eventualmente registrati da centraline elettroniche da cui poter risalire agli interventi e al numero degli utilizzi. Va peraltro considerata l'eventuale crescita dimensionale dell'azienda e l'incremento dei beni strumentali registrato nel tempo essendo queste circostanze legate al favorevole andamento degli affari. Moderazioni del metodo di determinazione induttiva potranno trovare applicazione a fronte di accertate, particolari situazioni, obiettivamente valutabili di volta in volta dai verificatori che ne daranno puntuale conto nella relazione di accompagnamento alla verifica. b) Vendita e sostituzione di pneumatici Come gia' accennato, in genere le imprese del settore tengono in magazzino limitate scorte, preferendo acquistare di volta in volta quanto occorre. Le gomme, infatti, con l'andare del tempo, tendono a "seccare" e, di conseguenza, non sono piu' garantite per il chilometraggio previsto al momento dell'acquisto. Partendo da questo presupposto, tuttavia non assoluto, puo' risultare utile, ai fini del controllo, raccordare gli acquisti con i lavori eseguiti, contestualmente o dopo un ragionevole lasso di tempo, allo scopo di riscontrare se c'e' stata regolare emissione dei documenti fiscali (ricevuta o fattura) e se sussiste una congruita' degli stessi a fronte dei materiali impiegati (pneumatici, cerchi, ecc.). Cosi', ad esempio, se risulta acquistato un "treno" di gomme di uso non comune, si dovra' reperire il documento che descrive e quantifica il valore del servizio di montaggio e di quello accessorio (equilibratura, convergenza, ecc.). Questo tipo di indagine potra' essere utilmente eseguita, a campione, ovvero analiticamente, a seconda delle dimensioni dell'azienda verificata. E' importante ricordare che i gommisti, oltre ai pneumatici ed ai cerchi, vendono anche altri articoli (ad esempio bulloni antifurto, catene da neve, ecc.). L'eventuale scarsa significativita' degli acquisiti documentati rispetto alle caratteristiche dell'azienda (dimensioni, numero e qualita' degli addetti), potra' costituire ulteriore indizio di acquisti in nero e di conseguente inattendibilita' delle scritture contabili. Le effettive quantita' di materiali impiegati potranno essere orientativamente ricostruite anche sulla base del registro di smaltimento dei rifiuti. L'esame dei dati in esso contenuti potra' fornire spunti per verificare la congruenza dei rapporti tra prodotti smaltiti e prodotti sostituiti risultanti dai documenti fiscali emessi; a tal fine dovranno essere preventivamente appurati i tempi e le modalita' di smaltimento. Ad esempio, dai quantitativi di gomme da trasporto pesante e da trasporto leggero smaltite, si puo' risalire ai pneumatici nuovi acquistati e Pagina 8 Servizio di documentazione tributaria Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 sostituiti su autovetture e camion, riconducendo i kg di materiali smaltiti al numero di pneumatici scartati. Il procedimento di disaggregazione dei valori contabili, obiettivo centrale dell'attivita' di verifica, e' sicuramente utile alla formulazione di un ragionevole e motivato giudizio di congruita' dei risultati. In questa prospettiva, i consumi di forza motrice, gli acquisti dei pneumatici, i costi della manodopera ed i ricavi registrati in contabilita', verranno distintamente rilevati per mese e riportati in un prospetto che consenta un immediato confronto dei valori per periodo. Dall'analisi dei dati cosi' rappresentati potrebbero emergere sfasamenti dai quali trarre, in quanto relativamente apprezzabili, le dovute conclusioni. Cosi', ad esempio, se in un determinato periodo all'ammontare degli acquisti dei materiali non corrispondesse un correlato ammontare dei ricavi (calcolato sulla base dei rapporti precedentemente accertati tra i due componenti), in assenza di plausibili giustificazioni (quali, ad esempio, la particolare politica di un fornitore in materia di sconti che puo' aver spinto il contribuente ad incrementare gli acquisti), si potra' pervenire alla logica presunzione di omessa fatturazione di una parte dei corrispettivi. Allo stesso modo si dovrebbe operare con riguardo ai consumi di energia motrice e agli impieghi di manodopera produttiva. Al fine di dare ragionevolezza alle presunzioni, sara' opportuno tener presente il momento di formazione dei ricavi, coincidente con l'ultimazione del servizio, che potrebbe anche essere fisiologicamente sfasato rispetto al breve periodo. Sara' bene, quindi, sottoporre ad ulteriore verifica le eventuali discordanze evidenziate, operando riscontri anche su periodi allargati (bimestrali o trimestrali). Occorrera' tener conto delle informazioni che possono essere direttamente assunte dai clienti, anche attraverso questionari in cui vengano confermati importi pagati e notizie relative a servizi accessori forniti. Si tenga conto che le case produttrici hanno autonomi listini, solitamente reperibili al momento dell'accesso, che consentono di operare un utile confronto con le fatture di acquisto per determinare le percentuali di ricarico applicate. La maggiorazione lorda sara' misurabile in relazione allo sconto mediamente praticato dalle ditte fornitrici, avendo cura di effettuare le opportune ponderazioni in relazione ai gruppi di beni con diverso sconto e quindi diverso ricarico. La ricostruzione indiretta del volume d'affari per questa tipologia di attivita' sara' eseguita con le stesse modalita' applicate per le attivita' di commercio al dettaglio, gia' esposte in precedenti metodologie. Come e' noto, il "ricarico" e' la maggiorazione che il commerciante applica al prezzo di acquisto per determinare il prezzo di vendita. Sulla base dei dati indicati nel conto economico o nella dichiarazione dei redditi (per le imprese in contabilita' semplificata), la percentuale media di ricarico puo' essere cosi' calcolata: ______________________________________________________________________________ Ricavi - Costo del venduto % di ricarico = ______________________ x 100 Costo del venduto ______________________________________________________________________________ Costo del venduto = Giacenze iniziali + Acquisti - Rimanenze finali Nel settore in argomento, le categorie dei beni trattati sono varie ed occorre inoltre tenere presente la varieta' dei modelli e delle caratteristiche costruttive che ne diversificano i prezzi di vendita e quindi il ricarico. I prezzi di vendita variano anche a seconda della tipologia di clienti (consumatori finali, imprese) e della quantita' di materiale ordinato da questi. Queste circostanze non devono essere trascurate in sede di accertamento giacche' la ricostruzione induttiva del giro di affari puo' superare il vaglio del contenzioso soltanto se si fonda su una percentuale media ponderata del ricarico che tenga conto della diversita' qualitativa e Pagina 9 Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 Servizio di documentazione tributaria quantitativa dei beni scambiati, nonche' della destinazione delle vendite (al minuto o all'ingrosso). In tal caso il ricarico puo' essere calcolato con riferimento ad un campione significativo di articoli individuati, anche in contraddittorio con il contribuente, non tanto in base alla tipologia merceologica quanto piuttosto in base alla percentuale di ricarico praticata. Un metodo alternativo potrebbe essere quello di calcolare il ricarico sulle rimanenze di merce rilevate al momento dell'accesso, nel presupposto, generalmente accettato, che la composizione del magazzino sia sufficientemente rappresentativa, quanto a varieta' degli articoli trattati e relative incidenze sul totale, dei consumi di merce dell'esercizio. Il ricarico medio ponderato puo' essere calcolato come segue: ______________________________________________________________________________ n S (R x p) Rmp = ___1______ 100 ______________________________________________________________________________ Rmp = ricarico medio ponderato n = numero degli articoli considerati R = ricarico dell'articolo considerato p = incidenza o peso del costo del venduto dell'articolo sul costo del venduto totale (o sul costo del venduto totale del campione se l'indagine e' di carattere campionario) Ad esempio, nel caso di un campione composto di 3 articoli a, b, c, che presentano ciascuno un ricarico, rispettivamente, del 100%, 150%, 200% ed un'incidenza sul costo del venduto totale (del campione) del 30%, 50% e 20%, il ricarico medio ponderato e' uguale a: ______________________________________________________________________________ (Raxpa)+(Rbxpb)+(Rcxpc) (100x30)+(150x50)+(200x20) ______________________ = ________________________ = 145% 100 100 ______________________________________________________________________________ I prezzi di vendita da utilizzare per il calcolo del ricarico saranno rilevati dai listini delle varie case produttrici, dai prezzi esposti al pubblico o in contraddittorio con la parte. E' possibile presumere che la percentuale di ricarico constatata per il periodo d'imposta in corso sia stata applicata anche al costo della merce venduta nell'annualita' d'imposta oggetto di verifica, se, dal confronto tra i due periodi non emergono significative variazioni relativamente a: tipologia delle merci trattate, tipologia dei fornitori e condizioni di acquisto; valore complessivo degli acquisti e delle vendite; ubicazione e numero dei punti vendita; condizioni di concorrenza; tipologia della clientela. Qualora si riscontrino le variazioni sopra menzionate, il ricarico constatato al momento dell'accesso potra' essere esteso agli anni precedenti con le opportune rettifiche da determinare in contraddittorio con la parte. Tali riduzioni dovranno, comunque, trovare riscontro in elementi oggettivi e documentati dal contribuente. Dei suddetti riscontri e' necessario dare atto puntualmente nel processo verbale di constatazione, al fine di giustificare, per l'accertamento degli imponibili relativi agli anni precedenti, l'utilizzo di una percentuale di ricarico diversa da quella constatata all'atto dell'accesso. Le eventuali dichiarazioni rese dalla parte in ordine ad un peggioramento della situazione commerciale avvenuto negli ultimi anni avvaloreranno l'applicazione del ricarico, come individuato dalla rilevazione al momento dell'accesso, agli altri anni oggetto di controllo, in quanto la ricostruzione del volume d'affari dovrebbe risultare piu' favorevole al verificato. A giustificazione dei bassi ricarichi viene spesso indicata la concessione Pagina 10 Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 di sconti per i quali dovra' essere rinvenuta idonea dimostrazione. Qualora l'entita' di tali diminuzioni di prezzo fosse dell'1-2% (corrispondente al cosiddetto sconto cassa, che viene sovente concesso nel caso in cui il cliente rinunci ad utilizzare per esempio la carta di credito a favore di altri mezzi di pagamento meno onerosi per il commerciante), puo' essere ritenuto attendibile quanto affermato dal contribuente senza la necessita' di procedere ad ulteriori riscontri. 3.3 Altri controlli e riscontri Servizio di documentazione tributaria 3.3.1 - Indice di produttivita' per addetto Il numero di addetti all'interno di un'attivita' commerciale e' in stretta correlazione con la dimensione dell'attivita' stessa. Potrebbe, dunque, essere utile calcolare l'apporto di ciascun addetto in termini di ricavi: ______________________________________________________________________________ Ricavi al netto dell'I.V.A. ____________________________ numero addetti ______________________________________________________________________________ I = indice di produttivita' per addetto I = Il risultato di detto rapporto dovra' essere coerente con l'assunto logico secondo cui ad ogni addetto devono corrispondere ricavi che consentano un margine sufficiente a coprire almeno la rispettiva remunerazione. A tal fine, sara' utile determinare l'intero costo aziendale per i dipendenti e la remunerazione corrisposta agli addetti. Qualora ci si trovi di fronte ad un costo per addetto sproporzionato rispetto al fatturato prodotto sara' necessario indagare su eventuali vendite "in nero". 3.3.2 - Altri riscontri Il controllo incrociato tra i pagamenti effettuati con carte di credito e/o bancomat e i documenti fiscali consente di rilevare se sussiste corrispondenza tra i corrispettivi introitati e quelli registrati. Nonostante tale forma di pagamento renda piu' difficoltoso l'occultamento dei ricavi, potrebbe risultare opportuno l'esame incrociato tra i documenti fiscali emessi ed i riepiloghi contabili delle societa' di gestione delle carte di credito o i tagliandi P.O.S.. Nella maggioranza dei casi gli estratti conto delle societa' di gestione delle carte di credito, aventi in genere periodicita' mensile, contengono le date e gli importi per singola transazione avvenuta, con distinto addebito delle commissioni dovute per il servizio. Pertanto, l'acquisizione degli estratti conto delle movimentazioni di pagamenti effettuati con "moneta elettronica", o, in mancanza, la richiesta degli stessi (mediante questionario) alle societa' di gestione di carte di credito, consente di verificare la veridicita' dei ricavi contabilizzati. Potrebbe, altresi', risultare utile distinguere gli incassi a seconda del mezzo di pagamento nei vari mesi, per verificare se il loro ammontare e' proporzionale al totale degli introiti. Un confronto semplice si puo' effettuare rapportando il dato mensile emergente dalle contabili delle carte di credito con il dato mensile dei corrispettivi: se tale rapporto calcolato su base mensile varia nei singoli mesi in modo consistente, e' opportuno concentrare il controllo su quei mesi in cui il valore e' piu' elevato, ossia e' maggiore l'incidenza degli incassi con carta di credito sul totale dei corrispettivi mensili. Tale elaborazione non si presenta utile quando la percentuale di incassi con carta di credito e' particolarmente bassa. Sara' valutata caso per caso l'opportunita' di un controllo incrociato nei confronti dei maggiori fornitori per esaminare la documentazione relativa ai pagamenti effettuati dall'impresa verificata (con l'indicazione del numero dell'assegno e della banca trassata), alla ricerca di eventuali assegni ricevuti da clienti per prestazioni non contabilizzate e "girati" Pagina 11 Servizio di documentazione tributaria Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 dall'impresa al fornitore. Sara' utile, inoltre, controllare, anche a campione, sulla base della documentazione reperita, gli eventuali rapporti con societa' di credito al consumo per verificare se alle vendite effettuate con finanziamenti corrispondono altrettanti ricavi contabilizzati; sara' valutata, altresi', l'opportunita' di approfondire il riscontro mediante un controllo incrociato con le societa' di credito al consumo. Sara' valutata anche l'opportunita' di inviare questionari ai clienti (officine, meccanici, ecc.). Per le imprese che operano in franchising particolare attenzione sara' riservata all'analisi dei costi, considerato che i controlli eseguiti dall'affiliante sono tali da garantire, almeno in parte, la veridicita' del fatturato attivo. Qualora siano stati dedotti importi rilevanti per pubblicita', promozione, rappresentanza occorre verificare se alcuni di essi siano stati rimborsati dalla casa madre. 3.4 Ulteriori elementi di valutazione Un'ultima serie di indizi puo' essere considerata al solo fine di valutare l'attendibilita' della dichiarazione ovvero la congruita' minima di quanto accertato in base agli elementi in precedenza descritti. Il capitale investito nell'azienda (attrezzature, magazzino, automezzi), il possesso a titolo di proprieta' dei locali utilizzati per l'esercizio dell'attivita' e la retribuzione figurativa del titolare e degli eventuali soci impegnati a tempo pieno nell'azienda, costituiscono altrettanti elementi aventi un carattere indiziario. Si puo' infatti porre a confronto il reddito dell'impresa con quello conseguibile da un impiego alternativo dei fattori produttivi che concorrono a realizzarlo. In altri termini il reddito dichiarato non dovrebbe mai collocarsi (quantomeno in modo ricorrente e tendenziale) al di sotto di quello costituito dalla somma: dei proventi ottenibili da un impiego alternativo (ad esempio in titoli di stato) del capitale investito nell'azienda; del fitto figurativo dei locali (ovviamente se di proprieta') ove si svolge l'attivita'; della retribuzione conseguibile, in posizione di lavoro dipendente, nello stesso settore di attivita'. Eventuali scostamenti negativi perduranti nel tempo devono essere considerati contrari ad ogni logica economica e contribuiscono a rafforzare il giudizio di inattendibilita' sostanziale delle risultanze contabili, ovvero convalidare la ricostruzione dei ricavi operata con i controlli descritti nei precedenti paragrafi. Altri elementi indiziari, come specificato nella parte dedicata alle attivita' preliminari, possono essere costituiti da manifestazioni di capacita' contributiva (possesso di auto, imbarcazioni, acquisto di immobili, ecc.), riferibili al titolare dell'impresa e/o ai soci, particolarmente stridenti con l'ammontare del reddito dichiarato. In tale caso, soprattutto qualora non sia stato possibile effettuare una convincente ricostruzione del volume d'affari, si potra' procedere, sia pure ai soli fini dell'imposizione diretta, all'accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche in vario modo coinvolte nella gestione dell'impresa, secondo la procedura di cui all'art. 38, comma 4, del D.P.R. n. 600/73 3.5 Le indagini bancarie Gli accertamenti bancari costituiscono uno strumento molto incisivo per l'esame della posizione fiscale del contribuente, in particolare delle persone fisiche, delle associazioni tra professionisti, delle societa' di persone e delle societa' di capitale a ristretta base azionaria. Il loro impiego deve rispondere a principi di economicita' e di prevedibile proficuita' dell'azione di controllo. L'indagine bancaria e' certamente consigliabile in presenza di gravi indizi di evasione, ovvero qualora permanga un significativo divario tra il volume d'affari ed i redditi determinati in base alla metodologia in precedenza descritta e quanto fondatamente attribuibile al contribuente sulla base delle condizioni di esercizio dell'attivita', della sua Pagina 12 Circolare del 18/10/2002 n. 80 - parte 11 potenziale capacita' reddituale, della consistenza del suo patrimonio ovvero di altri elementi di valutazione. Peraltro, la Legge 28 dicembre 1995, n. 549 consente di graduare l'indagine in relazione sia all'entita' degli indizi di evasione riscontrati che alle esigenze di progressivo approfondimento del controllo eventualmente scaturite dall'analisi degli elementi acquisiti nel corso della verifica. Sono quindi delineabili diversificati percorsi d'indagine, che potranno essere seguiti anche in via alternativa. Servizio di documentazione tributaria 3.5.1 - Richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti (artt. 32, 1 comma n. 6 bis del D.P.R. 600/73 e 51, 2 comma n. 6 bis del D.P.R. n. 633/72) In tal caso viene richiesta alla parte, previa autorizzazione del Direttore Regionale dell'Agenzia delle Entrate, la dichiarazione della natura, del numero e degli estremi identificativi dei rapporti intrattenuti con aziende di credito, con l'amministrazione postale, con societa' fiduciarie ed ogni altro intermediario finanziario. Di conseguenza agli operatori finanziari segnalati dovra' essere richiesta la copia dei conti denunziati dal contribuente e l'indicazione di tutti gli altri eventuali rapporti con lui intrattenuti. 3.5.2 - Richiesta della copia dei conti agli istituti di credito e finanziari (artt. 32, 1 comma n. 7 del D.P.R. n. 600/73 e 51, 2 comma n. 7 del D.P.R. n. 633/72) Indipendentemente dall'esercizio della facolta' di cui al punto precedente, i verificatori possono richiedere, sempre previa autorizzazione del Direttore Regionale dell'Agenzia delle Entrate, la copia dei conti direttamente agli istituti di credito ed agli intermediari finanziari. Tale modalita' d'indagine appare particolarmente opportuna quando siano stati frapposti ostacoli all'azione dei verificatori o dell'ufficio, ovvero quando le violazioni e le omissioni e le false indicazioni contabili siano cosi' gravi e i dati a disposizione cosi' scarsi, da rendere difficile la ricostruzione degli imponibili fiscali. Le indagini dovranno comunque essere condotte secondo selezionate opzioni investigative che restringano la forbice costi-benefici dell'azione di accertamento (banche che hanno sportelli nella citta' ove operano il contribuente e i suoi familiari piu' stretti, nelle province contigue, nel luogo di nascita, nella localita' ove possiede residenze secondarie o comunque dove si supponga l'esistenza di conti). L'indagine puo' coinvolgere anche altri soggetti (familiari e non) motivatamente sospettati di essere intestatari di comodo di conti riferibili al contribuente o di cui il medesimo abbia la disponibilita'. CHECK LIST Omissis: la check list e' visibile in formato Pdf sull apagina web del servizio di Documentazione Tributaria. Pagina 13