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L’arrivo di Napoleone
Palazzina di Caccia di Stupinigi – 11 Ottobre 2015
CENNI STORICI
NAPOLEONE A TORINO
a cura di Alessia Giorda
Napoleone Bonaparte si incorona imperatore il 2 dicembre 1804 nella Cattedrale di Notre Dame a
Parigi.
È in occasione del suo viaggio verso Milano, per esservi incoronato Re, che Napoleone passa per
Torino, stabilendosi a Stupinigi dove si trattiene per un periodo di dieci giorni, dalla sera del 19
aprile 1805 a quella del 29, ripartendo poi alla volta di Milano in carrozza con l’Imperatrice
Giuseppina, che era con lui, e il resto della corte. Tornerà solo il 7 luglio, a incoronazione avvenuta
il 26 maggio, trattenendosi per una sola notte nella Palazzina.
Stupinigi divenne per quei dieci giorni convulsi il centro dell’Impero, come era considerata qualsiasi
residenza l’Imperatore scegliesse per alloggiarvi. La scelta del luogo era stata fatta da tempo, per
la salubrità dell’aria, la bellezza del paesaggio e dell’edificio, e per la comodità nel raggiungere il
centro città coi mezzi di allora, grazie alle strade fatte tracciare un secolo prima dai precedenti
possessori, i Re Savoia.
Partirono da Parigi arazzi, flambeaux, cristallerie, letti, divani, comodini, bureaux, secretaires,
specchiere di finissima fattura e di elevato costo, i più raffinati dell’epoca.
La Palazzina fu riarredata secondo la nuova moda, e dotata di tutti i comfort che una corte fastosa
poteva aspettarsi da una Residenza Imperiale: possiamo immaginare il grado di lusso e
raffinatezza che doveva mostrare in quei tempi, in cui vide affollarsi un Monarca con principi,
principesse, nobiltà vecchia e nuova, eleganti toilettes femminili e sfarzosi abiti da cerimonia
maschili, tutti riflesso di un potere assoluto nato per paradosso da una rivoluzione che aveva fatto
strage di una altro potere non meno assoluto… ma, sia per la nuova nobiltà nata grazie alle
baionette francesi e al proprio personale coraggio in battaglia, sia soprattutto per l’antica nobiltà
del luogo che i rivoluzionari repubblicani avevano spogliato di privilegi, prebende e soprattutto
averi, era bene fare un sacrificio per gareggiare nel mostrarsi nella miglior condizione estetica al
nuovo padrone per tentare di recuperare quel che era proprio e magari anche per strappare nuove
concessioni…
E sfilò il Gotha della vecchia nobiltà sabauda, i cui cognomi avevano riempito le cronache
mondane che celebravano le ricorrenze civili e religiose del passato.
Alcune famiglie particolarmente numerose per prole, con un escamotage tipicamente italiano,
avevano provveduto a trattenere una parte dei figli in zona per ossequiare Bonaparte, spedendo
nell’isola la restante parte per sostenere la propria causa presso il potenzialmente restaurabile Re,
in caso di caduta dell’Imperatore…
Per la cronaca la famiglia nobile piemontese di cui si parla è quella dei Ferrero Della Marmora, e
tra i rampolli incaricati della bisogna ci furono Alfonso, futuro generale comandante delle truppe in
Crimea (1855) e primo ministro, e Alessandro, fondatore (1836) dei Bersaglieri, che in Crimea ci
rimise la pelle a causa del colera…
Chi ci ha lasciato un’ampia e interessantissima testimonianza di questa gara di fedeltà interessata,
fu Filippina di Sales, che sposò un nobile piemontese il cui cognome, portato da un suo nipotino
L’arrivo di Napoleone
Palazzina di Caccia di Stupinigi – 11 Ottobre 2015
sveglissimo e intelligente, che sarebbe nato nel 1810,avrebbe fatto la Storia d’Italia: era infatti
Marchesa di Cavour…e nella corte di Napoleone divenne Dama di Compagnia di Paolina
Bonaparte, l’ inquieta e frivola sorella preferita dell’Onnipotente che avrebbe sposato, in seconde
nozze, il principe romano Camillo Borghese, divenendo con lui Governatrice del Piemonte, o
meglio, dei ”Dipartimenti al di là delle Alpi” (comprendenti Piemonte, Liguria, Parma e Piacenza),
però, quanta ne è passata dalla Palazzina, ma è stata condannata quasi all’oblìo ingiustamente,
considerate le conseguenze di cui fu poi testimone…
Napoleone a Stupinigi tenne corte in tutti i sensi: ci furono ricevimenti, banchetti, udienze durante
le quali egli si dimostrò magnanimo e affabile coi propri ospiti: soprattutto nella grande udienza del
22 a mezzogiorno, egli ricevette a turno le varie deputazioni.
Intorno al sovrano i suoi dignitari e ufficiali, tanto luccicanti e in una fantasmagoria tale di ori,
pennacchi, alamari, che la sua austera figura faceva volutamente contrasto con la loro. Era
presente il Gotha dell’Impero: i Marescialli Berthier e Moncey, Eugenio de Beauharnais, futuro
Vicerè d’Italia, Duroc, Gran Maresciallo di Palazzo, i generali Menou e Dupont,e i ministri
Talleyrand, Maret, Champagny. Dietro questi il governatore del Palazzo di Stupinigi, Conte di
Luserna, e il conte Salmatoris, Maestro di Cerimonie, che nel 1796 aveva ricevuto l’allora giovane
generale Bonaparte nel suo palazzo di Cherasco dove fu firmato il famoso armistizio col Re di
Sardegna.
Fece una breve apparizione anche l’Imperatrice Josephine, “in abito di seta bianca col seno
piuttosto scoperto, lasciando vedere due molto diligentate mammelle.” (è sempre Adami che
descrive).”In capo aveva i capelli acconciati alla greca, con un diadema in oro con medaglioni in
rilievo bianchi e neri. Alla sua figura sembra dell’età di anni 45. E’avvenente senza essere bella.
Le sue maniere sono graziose”.
Del soggiorno dell’Imperatore a Stupinigi ci parla anche il suo cameriere personale, Constant de
Wairy, che nelle sue memorie narra “en passant” del soggiorno nella palazzina , che si poteva
considerare come la “Saint Cloud piemontese”, ossia un luogo gradito al capo in confronto della
sede naturale torinese, ossia l’ex palazzo reale ora imperiale, come il castello francese era
preferito alle Tuileries di regale memoria.
Che cos’è rimasto a Stupinigi di quel lontano tempo in cui vi alloggiò il futuro padrone dell’Europa,
che regnò su ottanta milioni di sudditi per poi finire in gabbia in mezzo all’Atlantico? I ricordi di chi
c’era, come Filippina de Sales marchesa di Cavour, qualche più corposo resoconto del periodo
seguente al 1805, quando dal 1808 vi soggiornarono Camillo e Paolina, lei anche per
poco…qualche suppellettile troppo spesso nascosta agli occhi del visitatore, come la famosa
carrozza di Napoleone che il sensitivo Gustavo Rol salvò dall’incuria di uomini stolti e dalla
definitiva distruzione conseguente ad essere stata ridotta alla condizione degradante di pollaio in
quel di Marengo, e che fece restaurare a sue spese per donarla all’Ordine di S. Maurizio perché la
preservasse…
Una lettura insolita ma storicamente ineccepibile di un periodo lontano e non meno rutilante,
elegante e glorioso del solito Risorgimento, di cui peraltro fu l’ignaro ma indiscutibile propulsore.
L’arrivo di Napoleone
Palazzina di Caccia di Stupinigi – 11 Ottobre 2015
L’arrivo di Napoleone PROGRAMMA COMPLETO
Palazzina di Caccia di Stupinigi – 11 Ottobre 2015
La manifestazione di rievocazione storica dell’arrivo di Napoleone I alla palazzina di caccia di
Stupinigi consisterà in una serie di quadri viventi che avranno come collocazione alcuni ambienti
della stessa, e precisamente:
1) Sala degli Ufficiali
2) Sala da pranzo
3) Salone centrale da ballo
4) Sala da gioco
5) Esterno- giardini lato facciata.
In ognuna di esse avranno luogo rappresentazioni rievocative con la partecipazione di reenactors
in abito d’epoca (1805), che simuleranno alcuni aspetti della vita che si svolse più di duecento anni
fa
in
occasione
della
permanenza
di
Bonaparte
e
della
sua
Corte.
Avremo perciò nella sala Ufficiali l’allestimento di un ufficio in cui prenderanno posto militari di vario
grado, che si occuperanno dell’arrivo da tutte le parti dell’Impero di comunicazioni e dispacci
inerenti movimenti di truppe, dislocazione di corpi militari, rapporti diplomatici e tutto quanto faceva
capo all’Amministrazione militare della Casa Imperiale, portati da staffette che si avvicenderanno
attraverso la porta d’ingresso per la consegna degli stessi agli addetti al servizio informativo, per
poi smistarli all’Imperatore. Quest’ultimo apparirà all’improvviso e pretenderà di esaminare gli ultimi
rapporti arrivati, inquietandosi con l’ufficiale più alto in grado per la lentezza nel presentargli quelli
più urgenti. Il pubblico potrà così farsi un’idea di quanto diversi e rudimentali erano i mezzi di
comunicazione dell’epoca rispetto a quelli attuali, nonché conoscere un aspetto poco conosciuto
della personalità del padrone di mezza Europa.
Nella Sala da Pranzo si rappresenterà il desinare dell’Imperatore, che sarà a tavola con pochi
intimi, l’Imperatrice Giuseppina, due dame e l’Intendente Generale della Casa, Daru…verranno
serviti piatti effettivamente presenti all’epoca, e si vedrà quanto il carattere dell’imperatore poteva
mutare a seconda delle circostanze, tanto duro coi sottoposti, quanto affabile con le Signore…al
desco sarà presente anche la cantante Grassini insieme alla dama di Giuseppina Mme de
Rémusat, che intratterranno le LL.MM. con il loro brillante conversare. Napoleone, notoriamente
parco nell’alimentazione, abbandonerà la tavola molto presto, per passare in rassegna un
picchetto di soldati messo a sentinella della Palazzina, e si trasferirà in altro ambiente seguito da
Daru, che, benchè non avesse ancora terminato di mangiare, si affretterà ad andargli dietro,
nonostante la sorpresa dell’Imperatore nel vederlo alzarsi da tavola troppo presto…ma all’epoca
era così…Da dire anche che una parte delle portate non consumate al tavolo Imperiale saranno
trasferite nella Sala degli Ufficiali per essere consumate dagli stessi, com’era
consuetudine…ovviamente, ciò non sarà fatto, ma sarà detto e descritto dalle” guide-rievocatori” in
abito, le “voci” della Storia…
Nel salone centrale si verificheranno due avvenimenti: il ricevimento di notabili del luogo che
presenteranno all’Imperatore i loro omaggi e le loro petizioni, e un ballo a cura di un gruppo di
amatori delle danze dell’epoca…il pubblico avrà modo di osservare la rigidità dell’etichetta
Imperiale con i vari stadi da rispettare prima di essere avvicinati a S.M., nonché l’eleganza di dame
e cavalieri nello svolgimento della danza…un contorno elegante e raffinato degno del
Personaggio…
L’arrivo di Napoleone
Palazzina di Caccia di Stupinigi – 11 Ottobre 2015
Nella Sala da Gioco si potrà assistere ad un classico intrattenimento delle classi elevate che
indulgevano alla conversazione salottiera e in svaghi come quello degli scacchi, in cui Napoleone,
invero mediocre giocatore ad onta dell’abilità sul campo di battaglia, in forza fella sua autorità
pretendeva dall’avversario la restituzione della sua Regina che gli era stata “mangiata”…ed era
difficile disubbidirgli…le Signore indulgeranno in colloqui e pettegolezzi intorno alla figura
dell’Imperatrice che di essi era sempre stata particolarmente ghiotta…
La fase “esterna” della rievocazione si svolgerà nei giardini antistanti la grande Rotonda della
Palazzina:
qui l’Imperatore passeggerà con l’Imperatrice, le sue Dame e gli Ufficiali al seguito…passerà in
rivista un piccolo distaccamento di soldati, sentinelle e gendarmi addetti alla sicurezza e
all’incolumità delle persone nell’edificio, e camminerà lungo i viali che contornano le aiuole
intrattenendosi col suo seguito.