Piste ciclabili smeraldo
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Piste ciclabili smeraldo
Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo Piazza XXVII Maggio n. 23 33040 Corno di Rosazzo (UD) T: 0432 730129, Fax 0432 702924 E: [email protected] www.colliorientali.com TIC Tolmin – LTO Sotočje TIC Nova Gorica – Petra Skalarja 4, SI – 5220 Tolmin Turistična zveza T: +386 (0)5 380 04 80 Delpinova ulica 18 b E: [email protected] SI – 5000 Nova Gorica www.dolina-soce.com T: +386 (0)5 330 46 00 E: [email protected] TIC Brda www.novagorica-turizem.com Grajska cesta 10 , SI – 5212 Dobrovo Ufficio Informazione T: +386 (0)5 395 95 94 E: [email protected], www.brda.si e Accoglienza Turistica Turismo FVG Pro Loco Nediške Doline – Valli del Natisone INFOPOINT Gorizia Via Alpe Adria 13/01, IT – 33049 San Corso Italia 9, IT – 34170 Gorizia Pietro al Natisone (UD) T: +39 0481 535764 T: +39 349 3241168 E: [email protected] www.turismofvg.it/Localita/Gorizia +39 339 8403196 E: [email protected] www.vallidelnatisone.eu TIC Kanal Pionirska ulica 2, SI – 5213 Kanal T: +386 (0)5 398 12 13 E: [email protected] www.tic-kanal.si Informazioni e prenotazioni 8 L’Isonzo collega il patrimonio storico di respiro europeo dalle Alpi all’Adriatico sul Sentiero della Pace. Il sentiero lungo monti e valli collega i resti della Grande Guerra ed è l’ideale da percorrere in bici. Presso Kobarid o Tolmin si può decidere di salire sulla cresta del Kolovrat, dove si trova il Museo all’aperto della Grande Guerra. Dalla cima del Kolovrat non resta altro che una lenta discesa sulla dorsale verso Goriška brda, il Collio sloveno, che rappresenta un vero e proprio passaggio fisico e culturale dalla valle alpina alla regione vinicola. Il Sentiero della Pace a Gorizia e sul Carso invita i ciclisti a proseguire il viaggio. an e llo ciclistico 47 1 Gli alpeggi di Tolmin e il formaggio Tipico piatto di Kobarid: štruklji (pasta arrotolata ripiena) Kobarid è noto anche per la storia gastronomica particolare, che di sicuro interesserà anche i ciclisti bisognosi di rifocillarsi. Nel passato gli štruklji di Kobarid rappresentavano un boccone ricostituente durante la fienagione estiva, oggi invece sono una delle stelle sul menù dei dolci, tanto nelle trattorie tradizionali quanto nei ristoranti più quotati dell’area. A questa pietanza ormai famosa dell’Alto Isonzo hanno dedicato anche un festival. Nella terra dell’acqua viva i ciclistici si sentiranno rinascere. 47 47 Il percorso si snoda tra gli alpeggi di Tolmin e attraversa il paese ecologico di Čadrg i cui stoici abitanti scandiscono il passare del tempo con la loro tenacia ed operosità. La sottostante valle della Tolminka che si distingue sulla mappa per la chiesa di Javorca e gli alvei della Tolminka. Il formaggio Tolminc è una delle specialità culinarie tipiche dell’alta Valle dell’Isonzo che nel 2012 ha ricevuto il riconoscimento della denominazione d’origine protetta. La particolarità del formaggio si rispecchia nella lunga storia della tradizione casearia locale e nei metodi di produzione tradizionali, nelle condizioni climatiche ed altre condizioni naturali, ma soprattutto nella qualità del latte, utilizzato per la produzione del formaggio. I ciclisti possono ammirare la bellezza selvaggia delle acque smeraldine negli alvei della Tolminka lungo la strada verso la chiesa di Javorca. 2 guida turistica Italia W .BI Slovenia OM Piste ciclabili smeraldo 6 Kobarid Austria WWW.BIKE-ALPEADRIA.COM .C Sentiero della pace (5) TIC Kobarid – LTO Sotočje Trg svobode 16, SI – 5222 Kobarid T: +386 (0)5 380 04 90 E: [email protected] www.dolina-soce.com 5 Gli altipiani che si aprono verso oriente offrono un ciclismo un po’ diverso, dove incantevoli panorami si susseguono l’un l’altro. Si inizia con l’altipiano di Šentviška, stretto tra la Baška grapa e la Valle dell fiume Idrijca, con una vastissima rete di strade tranquille e la chiesa, costruita su progetto di Jože Plečnik. Da un lato dell’arida valle di Čepovan si erge l’altipiano di Banjšice, dall’altro lato invece l’ampio altipiano di Trnovo, ricoperto dal folto manto boschivo. In direzione di Idrija, un’altra città, iscritta grazie al suo patrimonio di mercurio nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, sull’altipiano si trova Vojsko, il paese più alto della regione di Primorska. WW La Grotta di San Giovanni d’Antro (Landar) è uno dei siti più importanti di Pulfero (Podbonesec) e dei dintorni, vista l’importanza a livello naturalistico, storico-artistico e religioso; alla grotta si accede lungo una ripida scalinata con una cappella all’entrata dove gli antichi Romani avevano costruito una postazione militare. La tratta Cividale del Friuli-Kobarid un tempo era collegata da una linea ferroviaria; oggi, oltre la stazione a Stupizza (Štupica), rimangono solo poche tracce e si lascia alle spalle la pianura Friulana per trovare rifugio alle pendici delle alte vette alpine, con il Matajur ed il Krn sullo sfondo che fanno da segnavia. Raggiunto il territorio sloveno si ritrovano i tonfani del Natisone, luogo ideale per un bagno e si prosegue attraverso la zona umida di Kobariško blato, soggetta ad opere di bonifica, che vanta una ricchezza faunistica e floristica d’eccezione, con meravigliose vedute sul lungo crinale del Monte Stol e sull’imponente parete del Krn. Il fiume Natisone, che nasce sotto il Monte Stol, ai piedi del Monte Matajur per poi dirigersi verso Cividale del Friuli. Kobarid invece, con la sua famosa veduta sulla chiesa di S. Antonio e sull’Ossario italiano con il Monte Krn sullo sfondo, invita già da lontano ad una meritata sosta; da questa che è una delle città storiche più rinomate della Slovenia, conosciuta principalmente per la “Battaglia di Caporetto”, si svolta nella gola di Kobarid seguendone l’Itinerario storico, dove il tracciato segue il corso del fiume Isonzo con le acque ormai piuttosto calme arrivando fino a Tolmin. Il percorso costeggia il corso del fiume attraverso i paesi sulla sua riva sinistra superando la frazione di Ladra dove la vista si apre sulla catena montuosa del Krn e dove si può optare per una breve salita e una visita alla chiesa di S. Lorenzo: qui si trova la tomba del poeta Simon Gregorčič e si può godere di un meraviglioso panorama sull’Isonzo percorrendo un tratto che segue la cresta del Kolovrat, nel paese di Gabrje. Dalla direzione del Monte Krn il nostro percorso si unisce al tracciato del sentiero escursionistico Alpe-Adria che fino a Tolmin è indicato anche per i ciclisti. Prima di arrivare a Tolmin, sovrastata dai resti del castello medievale, scegliendo una breve deviazione si possono visitare gli alvei della Tolminka. Gli altipiani di Šentviška (8), Banjšice (9), Vojsko (10) e Trnovo (11) Francia. Attraversato il confine si può decidere di visitare il centro di Gorizia che a differenza della sorella minore, sorprende per la varietà di monumenti storici che assieme al clima mite e al fascino degli innumerevoli parchi valsero alla città il soprannome di Nizza austriaca. Qui troviamo tra l’altro, Piazza Vittoria, la piazza più grande della città rinomata per lo shopping, Via Rastello che conduce verso l’altrettanto importante piazza Cavour ed il castello che sormonta la città. Usciti dalla città in direzione del Collio si attraversa l’Isonzo sul ponte di Piuma e si costeggia il Parco di Piuma-Isonzo che si distende sulle rive del fiume. Cividale del Friuli (Čedad) 39 Tolmin e Most na Soči Baška grapa Servizio di Informazione ed Accoglienza Turistica del Comune di Cividale del Friuli INFORMACITTÀ Palazzo ex Monte di Pietà - piazza P. Diacono 10, IT – 33043 Cividale del Friuli (UD) T: +39 0432 710460 E: [email protected] www.cividale.net Oggi una tranquilla cittadina, abbracciata dalla catena montuosa del Krn in passato, invece, teatro di battaglie cruenti. TIC Cerkno - LTO Laufar Močnikova 2 , SI - 5282 Cerkno T: +386 (0)5 373 46 45 E: [email protected] www.turizem-cerkno.si Bovec (50) Krn TIC Bovec – LTO Bovec Trg golobarskih žrtev 8 SI – 5230 Bovec T: +386 (0)5 384 19 19 E: [email protected], www.bovec.si La città di Kobarid è circondata da un sentiero escursionistico, meta d’obbligo per tutti i visitatori, che collega i monumenti naturalistici e storici: l’Isonzo e la cascata del Kozjak, il Museo di Kobarid, l’Ossario italiano, dai rinvenimenti dell’antico abitato di Tonocov grad ai resti della Grande Guerra ed infine il ponte di Napoleone. 4 TIC Ajdovščina Cesta IV. Prekomorske 61a SI – 5270 Ajdovščina T: +386 (0)5 36 59 140 E: [email protected] www.tic-ajdovscina.si Itinerario storico di Kobarid (47) Gli appassionati della mountain bike possono raggiungere Bovec anche seguendo la riva sinistra dell’Isonzo; molti escursionisti scelgono questa città sotto le pendici del Polovnik, che si inarca sopra la stretta di Kobarid e Trnovo, come comoda tappa dove riposarsi e ristorarsi prima di intraprendere la strada verso il Passo del Predil, sulla Sella del Mangart (la strada più alta in Slovenia) o attraverso il Vršič, il passo più alto della Slovenia, in direzione di Kranjska Gora. TIC Idrija Mestni trg 2, 5280 Idrija T: +386 (0)5 37 43 916 E: [email protected] www.visit-idrija.si 3. in collaborazione con Matajur (43), Stol (46), Krn Bike Alpe Adria Secondo la leggenda le acque del Natisone, considerato uno dei fiumi alpini più caldi, sono dotate di poteri curativi, soprattutto dopo una pedalata impegnativa. Ideali da esplorare in bici sono anche i due percorsi ciclistici, che conducono a Breginjski kot. Kobarid sta diventando il centro della mountain bike per percorsi in valle, vista l’immediata vicinanza di numerosi itinerari “classici” MTB. Il percorso impegnativo, ma indimenticabile, che da Kobarid porta a Cividale del Friuli attraverso la cima del Matajur, già da tempo attrae anche gli appassionati di mountain bike più esigenti. Ai piedi dell’imponente parete occidentale del Monte Krn si trovano idilliaci paesini e la caratteristica chiesetta di Drežnica. Da Cividale del Friuli, città ricca di monumenti iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, al centro dell’alta Valle dell’Isonzo. Il percorso si snoda sulla strada principale attraverso le Valli del Natisone, che collega Cividale del Friuli (Čedad) con la Valle dell’Isonzo, nel cui centro si trova Castelmonte (Stara Gora), famosa meta di pellegrinaggio il cui profilo simile a una fortezza è punto di riferimento per i viaggiatori lungo il percorso e rappresenta uno dei tre santuari che i ciclisti incontrano lungo il tracciato. Ci dirigiamo verso la sagoma del Matajur, simbolo della Slavia Veneta (Beneška Slovenija), e risaliamo il corso del più breve dei due fiumi dalle acque smeraldine, che accompagnano i ciclisti durante l’intero tracciato il Natisone (Nadiža) le cui acque dalla temperatura più mite e dagli effetti benefici sono particolarmente attraenti per gli amanti del bagno. La segnaletica locale fino all’ex confine di stato a Robič rivela che si tratta di un territorio bilingue. Il tratto dove il Natisone si intaglia nella stretta tra Mija e Matajur è l’area meno popolata dell’intero tracciato. Nei paesi più in quota, che in passato hanno risentito dei flussi migratori verso le città, oggi si festeggia ancora il cosiddetto burnjak, la festa delle castagne. Il percorso è perlopiù pianeggiante visto che non si allontana mai dal Natisone e solo più tardi dall’Isonzo. Natisone (44) Partner: Razvojna agencija ROD • Regionalni razvojni center Koper • RRA severne Primorske d.o.o. Nova Gorica • Posoški razvojni center • Območna razvojna agencija Krasa in Brkinov • Gospodarska zbornica Slovenije • Območna zbornica za severno Primorsko • Obrtno-podjetniška zbornica Slovenije • Slovensko Deželno Gospodarsko Združenje • INFORMEST - Centro di Servizi e Documentazione per la Cooperazione Economica Internazionale • Confederazione nazionale artigianato e piccola e media impresa del Veneto - CNA Veneto • Confcommercio della provincia di Trieste • Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia - Federazione Regionale Artigiani Piccole e Medie Imprese del Friuli Venezia Giulia • E.I.N.E. – Enti Industrializzazione Nord Est • S.I.PRO. Agenzia Provinciale per lo sviluppo S.p.A. Le imponenti vette delle Alpi Giulie accompagnano i ciclisti ad ogni passo. Alla confluenza dell’Isonzo (Soča) e della Tolminka si lascia Tolmin, teatro di numerosi festival nei mesi estivi. Si continua costeggiando il lago di Most na Soči, il paese è situato su un promontorio tra l’Isonzo e il fiume Idrijca ed è un importante sito archeologico. Attraversato il fiume Idrijca alla confluenza con l’Isonzo dove si arriva alla diramazione con il collegamento ciclabile verso Idrija. Si procede svoltando a destra lungo un terrazzamento che si protende sulla parte inferiore del lago fino a Kanal, città medievale dalla piazza pavimentata in pietra e circondata da edifici strettamente accostati proprio sopra l’Isonzo quindi, passato il ponte di pietra che s’inarca sugli alvei dell’Isonzo (uno dei simboli di questa pittoresca cittadina), si procede sulla sponda destra del fiume fino a Solkan. Raggiunta Plave si scende verso il fiume dove si continua sulla pista ciclabile lungo le rive del bacino di accumulo fino al ponte di Solkan, da dove è possibile godere di un bellissimo panorama sul monte Santo (Sveta Gora). Percorrendo il nuovo ponte di Solkan si passa vicino al vecchio ponte ferroviario con l’arco in pietra più grande al mondo, da Most na Soči si costeggia la linea ferroviaria di Bohinj che un tempo collegava Vienna con Trieste (Trst). Dopo Solkan il fiume Soča attraversa il confine lasciandosi alle spalle scenari alpini e prealpini, prende il nome italiano Isonzo. Da qui ci allontaniamo dal suo corso per percorrere le strette vie di Solkan e raggiungere Nova Gorica, una città vivace dal clima mite, sorta accanto a Gorizia (Gorica), che dopo la seconda guerra mondiale era rimasta dalla parte italiana del confine. Nova Gorica, chiamata la città delle rose, venne costruita con il concetto di diventare una città-giardino, qui si raggiungono la Piazza della Transalpina e la stazione ferroviaria con la sede del museo Kolodvor e non lontano si erge il Monastero francescano di Kostanjevica dove riposano gli ultimi discendenti della dinastia reale dei Borbone di Partner: Comune di Tolmin • Comune di Kobarid • Comune di Bovec • Comune di Kanal ob Soči • Comune città di Nova Gorica • Comune di Brda • Lokalna turistična organizacija LTO Sotočje Kobarid - Tolmin • DDirekcija Republike Slovenije za ceste • Comune di Cividale del Friuli (UD) • Comunità Montana Valli del Torre Natisone e Collio (FVG) • Comune di San Pietro al Natisone • Comune di Pulfero • Comune di Corno di Rosazzo • Consorzio tutela vini “Colli Orientali del Friuli” e “Ramandolo” 44 50 Progetti Bimobis e iCON finanziati nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. 43 Kolovrat Bimobis and iCON projects are co-financed under the Transboundary Cooperation Programme Italy-Slovenia 20072013 from the resources of the European Regional Development Fund and national funds. 47 la linea ferroviaria 1. Lungo di Bohinj fino a Gorizia e Nova Gorica REPUBLIKA SLOVENIJA SLUŽBA VLADE REPUBLIKE SLOVENIJE ZA RAZVOJ IN EVROPSKO KOHEZIJSKO POLITIKO Il percorso cicloturistico Bimobis permette di scoprire un’area transfrontaliera ricca di storia e di antiche tradizioni. L’ospitalità e la cordialità degli abitanti contribuiscono a rendere quest’area meta ideale per l’attività cicloturistica, sia per gli sportivi che per i più semplici appassionati. In sella alla vostra bici incontrerete ogni giorno un paesaggio nuovo: dal cuore delle Alpi Giulie, attraverso il Carso sloveno e italiano, lungo i fiumi Natisone e Isonzo, fino alle coste dell’Adriatico. Sul versante orientale l’area alpina offre montagne ripide, valli profonde, scenografici fiumi, tra cui l’Isonzo con le sue acque smeraldine; sul versante occidentale invece le montagne degradano lentamente verso le Valli del Natisone fino alla pianura. Ad arricchire il panorama numerosi altipiani che offrono la possibilità di una gita tra i vigneti della zona di Brda, del Collio sloveno e italiano e dei Colli Orientali del Friuli. La ciclabile si snoda sul territorio transfrontaliero italo-sloveno permettendo ai ciclisti di gustare nello stesso giorno i piatti della tradizione gastronomica italiana e slovena accompagnati da un buon calice di vino, visitare meravigliosi siti storici, come ad esempio Cividale del Friuli, dove vi sono alcuni monumenti iscritti nel patrimonio mondiale dell’UNESCO. La ricca diversità dei luoghi ed il connubio tra il clima alpino e quello mediterraneo prolungano di fatto la bella stagione permettendo diverse esperienze di cicloturismo: sulle strade ed i sentieri della Grande Guerra in sella alla mountain bike, su percorsi asfaltati e poco trafficati con la bici da strada, con la bici da trekking invece lungo le strade sterrate che conducono sulle montagne attraverso valli dalla natura incontaminata. Quest’area è diventata una destinazione turistica di riferimento per il mountain biking: i percorsi ciclistici mozzafiato, infatti, conquisteranno con la loro bellezza anche i ciclisti più esigenti. • Nei pressi di Kobarid il Natisone e l’Isonzo si separano ed i ciclisti seguono il corso prima dell’uno e poi dell’altro lungo il tracciato. REPUBLICA ITALIANA MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE y Piste ciclabili smeraldo KE-ALPEADR IA 1. tappa 51 52 50 49 46 45 48 47 2. tappa 3. tappa 1 Chiesa di S. Spirito su Javorca 16 Torre di vedetta 38 Monastero di Castelmonte 2 Alvei della Tolminka 17 Monumento ai difensori a Cerje 39 Cividale del Friuli, UNESCO (Duomo 3 Museo di Tolmin 18 Carso 4 Confluenza dell’Isonzo e della Tolminka 19 Valle del Vipava 5 Museo a Kolovrat e Sentiero della pace 6 Kanal ob Soči 7 Direzione Idrija, UNESCO (La Galleria di Antonio, Il Castello Gewerkenegg, La Kamšt, Canale artificiale delle Rake, Le Klavže – aqua barriere) 8 Altopiano di Šentviška 9 Altopiano di Banjšice di Santa Maria Assunta, Museo archeologico nazionale, Piazza del Duomo e Piazza Paolo Diacono, Ponte del Diavolo, Museo Cristiano, Tempietto Longobardo) 20 Vipavski Križ 21 Fortificazione romana Castra 22 Castello di Gorizia 40 SMO Finestra Multimediale Slovena 23 Piazza Vittoria 41 Grotta di San Giovanni d’Antro 24 Parco Coronini, Museo provinciale di Gorizia 42 Casa Raccaro a Biacis 43 Matajur 25 Parco di Piuma 44 Ponte di Napoleone sul Natisone 26 Paese S. Floriano del Collio 45 Centro storico di Breginj 27 Castello di Vipolže 46 Stol 10 Altopiano di Vojsko 28 Paese di Šmartno 47 Itinerario storico di Kobarid (Museo 11 Altopiano di Trnovo 29 Belvedere a Gonjače di Kobarid, cascata del Kozjak) 12 Ponte di Solkan 30 Castello di Dobrovo 48 Chiesa del Cuore di Gesù a Drežnica 13 Piazza Transalpina 31 Krčnik, il ponte naturale, e Kotline 49 Cascata di Boka 14 Convento di Kostanjevica 32 Parco di Plessiva 50 Bovec 15 Castello di Kromberk 33 Cormons (Piazza 14 Maggio e palaz- 51 Fortezza di Kluže zo Locatelli) 2. Lungo le strade del vino attraverso il Collio sloveno ed italiano ed i Colli orientali del Friuli Dopo aver visitato Gorizia (Gorica) e Nova Gorica si attraversa l’Isonzo sul ponte di Piuma (Pevma), uno dei ponti sull’Isonzo (Soča) più antichi e si procede costeggiando i margini meridionali di Brda - Collio. L’area non più separata dal confine di stato oggi è rinomata per il paesaggio collinare costellato da pittoreschi paesi che si ergono sui rilievi. Nella frazione di Vipolže si può scegliere una variante più facile del percorso che porta verso Cividale del Friuli (Čedad) seguendo le direzioni per Dobrovo e Plessiva (Plešivo). Nel tratto che attraversa Brda il percorso si snoda su strade strette attraversando pittoreschi paesini, raggiungibili con ripide salite, ma si è ripagati della fatica grazie a piatti prelibati accompagnati da vini eccellenti offerti da questi luoghi ai turisti. La strada prosegue in direzione del paese di Šmartno, il più bello dei dintorni, attraversa il lungo paese di Kozana dove s’incontra il tratto in salita più lungo dell’intero percorso. Nel vicino paese, Gonjače, la torre offre un panorama meraviglioso in tutte le direzioni e con lo sguardo si può correre dalle Dolomiti fino al Golfo di Trieste. Raggiunto il punto più alto del Collio sloveno, dalla strada per Korada ed in direzione di Kolovrat, si scende attraverso il paese di Višnjevik, noto come la culla della Ribolla e si prosegue fino a Dobrovo, il cuore della regione vitivinicola. Passando vicino all’imponente 52 Alvei dell’Isonzo 35 Villa Nachini Cabassi 44 Anello ciclistico Percorsi di collegamento 36 Bosco Romagno 37 Chiesa di S. Elena a Mernicco 28 con numerose chiesette antiche tra le quali, sulla strada dei tre santuari, spicca quella di Castelmonte (Stara Gora) - Maria Zell (Marijino Celje) e Monte Santo (Sveta Gora). Gli abitanti del luogo vi affascineranno anche con il loro dialetto sloveno mentre le ottime locande invitano i visitatori a fermarsi per una piacevole sosta. In virtù della sua posizione strategica allo sbocco della Valle del Natisone, Forum Julii da piccolo villaggio militare ben presto diventò una vera e propria città ed uno dei 30 centri più importanti. I Romani, i Longobardi e successivamente anche i Veneziani hanno lasciato un evidente segno della loro presenza con numerosi monumenti Carso (18) e Valle del Vipava (19) ed opere d’arte, grazie ai quali Cividale del Friuli riveste Oltre il Collio sloveno nelle vicinanze ci sono altre due un ruolo molto importante per il turismo regionale. Il regioni vocate alla viticoltura, degne di essere visitate in centro storico della città, nel quale sono incastonati beni bici. Fra i campi ed i vigneti della bassa Valle del Vipava archeologici ed architettonici d’eccellenza, è arroccato verso sud si intravedono i monti, ricoperti da vaste foreste sulle ripide rive del Natisone. Dal 2011 la città, grazie al nere di pino, che danno il nome alla località: Colline nere. lascito dei Longobardi, rientra nella lista dei siti Patrimonio Risalendole la sensazione tenebrosa ben presto si dissolve, Mondiale dell’UNESCO. dando spazio a panorami stupendi sul Carso e sul Goriziano, che si possono ammirare sul percorso tra Trstelj e Cerje. 3 Tolmin 41 29 Cividale del Friuli (39) 2 4 42 Šmartno (28) 8 40 Un tempo fortificazione militare medievale, oggi invece villaggio perfettamente ristrutturato è uno dei più bei monumenti culturali della Slovenia. Grazie alla sua posizione, il pittoresco borgo con la cinta muraria e le cinque torri perfettamente conservate, è facilmente visibile da ogni angolo del Collio. Editore: LTO Sotočje; Redattore: Peter Dakskobler; Autore del testo: Peter Dakskobler; Traduzioni: Eurotranslate d.o.o.; Fotografie: Arhiv LTO Sotočje, Arhiv LTO Bovec, Arhiv TIC Brda, Turistična zveza TIC Nova Gorica, Enoteca di Cormons, Two Wheel Travel, Slotrips.si, Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo; Matevž Lenarčič, Peter Immich, Peter Dakskobler, Jan Klavora, Robert Niedring, Tyler Robertson, Miha Gantar, Uli Stanciu, Marijan Močivnik, Vasja Urh, Janko Humar, G. Burello, Jošt Gantar, Mirko Bijuklič, Jure Batagelj. Design e preparazione stampa: Premedia, Andrej Juvan; Tisk: Gorenjski tisk d.o.o.; Cartografia: Kartografija d.o.o.; Tiratura: 50.000 copie. Le Valli del Natisone (38) La pubblicazione è disponibile in sloveno, italiano, inglese e tedesco La zona tra la cresta del Monte Kolovrat ed il Collio sloveno è un luogo particolare e sorprendente che attira i visitatori 39 castello si prosegue per Medana, un pittoresco paese con numerosi e rinomati vignaioli e si attraversa il confine di stato a Plessiva per proseguire verso Corno di Rosazzo, dove si lascia il Collio per passare attraverso i Colli Orientali del Friuli in direzione Cividale del Friuli da sud e ammirare le distese dei vigneti. Da Plessiva si può decidere di visitare anche la vicina Cormons (Krmin), raggiungendo dapprima il parco di Plessiva ed il colle con il paese ed il castello di Ruttars, sotto il quale attraversa il fiume Judrio (Idrija). Attraverso i campi su strade secondarie tra le frazioni di Gallo e Gramogliano si supera Corno di Rosazzo per risalire il Monte San Biagio e superare l’ultima salita prima di Cividale del Friuli. Si scende nel parco di Bosco Romagno, nome di origini longobarde, che rivestì nel corso dei secoli un’importanza strategica: oggi rinomato per il variegato ambiente naturalistico diventa luogo ideale per una sosta. Dall’entrata settentrionale del parco, l’itinerario si snoda attraverso un’area pianeggiante che dalla località di Spessa, su un percorso parallelo alla strada principale, porta alla località di Gagliano tra campi di grano, frutteti, uliveti e vigneti. In direzione di Prepotto (Prapotno) gli innumerevoli filari di vigne accompagnano il profilo dell’intreccio infinito di colli e versanti, mentre sulla sinistra si intravede il castello e la cantina di Rocca Bernarda. Da Gagliano si prosegue su strade secondarie fino all’abitato di Rualis dal quale si entra a Cividale del Friuli dove ritroviamo il fiume Natisone (Nadiža). 38 Cividale (Čedad) 6 7 9 37 31 36 10 34 28 35 29 30 32 33 12 27 Gorizia 25 Un paesaggio incantevole e soleggiato, sul crocevia di due mondi diversi, a breve distanza l’uno dall’altro. Ponte di Solkan 24 Per maggiori informazioni: www.bike-alpeadria.com Nova Gorica offre nuove avventure in bici. Grazie a ciclabili ben sistemate potrete visitare siti turistici e continuare l'itinerario anche nel centro di Gorizia. 11 26 Valle di Vipava Un caso simile a Gorizia e Nova Gorica è anche il Collio visto che si può sicuramente parlare del Collio sloveno e italiano e dei Colli Orientali del Friuli accumunati dalla presenza di produttori di ottimi vini. 43 5 34 Vigneti e frutteti costellano anche la Valle di Vipava, dove si può ripercorrere la strada dei vini del Vipacco. 34 Abbazia di Rosazzo 1 31 Dobrovo 15 13 Nova Gorica 22 23 14 Solkan, Nova Gorica 16 28 19 20 21 17 18 Nova Gorica, Gorizia (Gorica) Il Collio sloveno, terra di sensazioni inebrianti, invita il ciclista a vivere a pieno la ricchezza dei suoi sapori. Il percorso attraversa vigneti che sono l’orgoglio, il volto nonché la principale risorsa degli abitanti del luogo, rivelando la grande passione per l’uva ed il vino. 28 33