morfologia del cavallo
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morfologia del cavallo
Cavaliere 2° Livello Equitazione Americana Responsabile Tecnico Forlani Fabio ________________________________________________________________________________ 1 ________________________________________________________________________________ 2 CURA E MANTENIMENTO DEGLI ZOCCOLI Pulire quotidianamente gli zoccoli prima e dopo aver montato a cavallo con l’aiuto del nettapiedi o curasnette. Togliere i corpi estranei come sassolini e letame che può causare la putrefazione del fettone. Verificare regolarmente lo stato dello zoccolo e quello dei ferri. È sbagliato pensare che lo zoccolo non ferrato di un cavallo al pascolo o in scuderia si mantenga in buono stato naturalmente; bisogna controllarlo per evitare una eccessiva usura e in certi casi la ferratura può risultare necessaria. L’agente protettore naturale dello zoccolo è secreto da una ghiandola posta sotto i peli del margine della corona. Se questa zona dovesse essere ferita, laviamola e trattiamola in modo che lo zoccolo possa mantenersi in buono stato. Non lavare in modo esagerato lo zoccolo per non seccare la muraglia che riduce la resistenza ai traumi. Ungere gli zoccoli con ingredienti che rivitalizzino la muraglia ciò ne conserverà l’umidità, la flessibilità e la vitalità. Il buon mantenimento degli zoccoli dipende in gran parte dall’igiene e dalla cura che dedicheremo loro. MALATTIE DELLO ZOCCOLO COMUNI Infezione batterica del fettone: le zone malate appaiono umide con odore fetido caratteristico. La causa principale è la mancanza di igiene nell’ambiente in cui vive e cattivo governo del cavallo. Sobbattiture: sono traumi e lesioni dirette della suola del piede causate da pietre o terreno irregolare. Laminite: E’ un disturbo metabolico che trova sfogo nel piede del cavallo. Può manifestarsi nei piedi anteriori, in tutti e quattro e raramente nei posteriori. Le cause possono essere ingestione di eccessive quantità di carboidrati, alimentazione in pascoli molto ricchi, lavoro eccessivo ed a volte problemi con il parto…. Il danno maggiore è la separazione dell’unghia dai tessuti sottostanti e la rotazione della 3° falange con perforazione della suola. In questo caso le alterazioni diventano irreversibili. Ragadi: affezione della pelle dietro al pastorale, causata dalla presenza prolungata di melma, sabbia o umidità che irrita la pelle causando delle lesioni. Setole: spaccature longitudinali della muraglia. Le cause possono essere dovute ad un indebolimento della muraglia o ad una deambulazione anormale. La gravità di una setola non sta tanto nella sua lunghezza, quanto nella sua profondità. Tarlo: infezione della scatola cornea da parte di un fungo. A seguito di questa infezione si formano delle cavità nella scatola cornea che contengono un materiale simile a segatura, residuo dell’attività del fungo. ________________________________________________________________________________ 3 LA DENTATURA DEL CAVALLO Alla nascita il puledro è apparentemente privo di denti, ma già nella prima settimana di vita spuntano gli incisivi superiori da latte. La dentatura da latte è costituita da 24 denti, nell’adulto invece i denti sono 36 nella femmina e 40 nel maschio. I 12 davanti sono chiamati incisivi poi vi sono 4 scaglioni o canini (solo nel maschio e raramente in alcune femmine), 12 premolari e 12 molari. La dentatura del cavallo è caratterizzata dallo spazio vuoto tra incisivi e premolari nella femmina o tra canini e premolari nel maschio, questo spazio di gengiva si chiama barra e su di esso si appoggia il morso o il filetto dell’imboccatura. Verso i 2-3 anni appaiono a volte davanti ad ogni primo premolare i denti da lupo sulla mascella, che vanno tolti subito poiché causano problemi di intolleranza all’imboccatura. Bisogna inoltre controllare periodicamente molari e premolari per verificare che non si formino le punte che si formano a causa del movimento masticatorio laterale. In tal caso vanno limate per permettere la corretta masticazione degli alimenti e prevenire problemi di digestione, coliche, dimagrimento, ecc. ________________________________________________________________________________ 4 MORFOLOGIA DELLA TESTA DEL CAVALLO La testa deve essere ben disegnata con nuca larga ed arrotondata. Il ciuffo di crini che scende sulla fronte serve con il suo movimento a proteggere gli occhi dagli insetti. Ha una importante funzione di bilanciere per il resto del corpo. Nelle razze da tiro è massiccia e pesante mentre è più sottile e leggera nelle razze da corsa. Nella testa si trovano gli organi addetti a riconoscere eventuali minacce (occhi e orecchie), individuare il cibo, riconoscere odori familiari e scoprirne dei nuovi (labbra, naso e peli tattili che si trovano nel mento. Il profilo è una componente che definisce la forma della testa del cavallo. ________________________________________________________________________________ 5 I principali tipi di profilo ________________________________________________________________________________ 6 I PARAMETRI FISIOLOGICI DEL CAVALLO Temperatura: si misura introducendo il termometro nel retto per circa 2 minuti; è normale se 38° circa nei cavalli adulti e 38,5° circa nei puledri. Frequenza cardiaca: si misura con il fonendoscopio; la frequenza a riposo è di circa 3240 battiti al minuto. Frequenza respiratoria: si osserva il fianco del cavallo che si alza e si abbassa; la frequenza a riposo è di 10-20 atti respiratori al minuto. Sotto sforzo si possono raggiungere 100 atti che in un cavallo sano, rientrano nella norma dopo circa 1 ora di riposo. IL KIT DI PRONTO SOCCORSO BASE Ogni cavaliere dovrebbe avere a propria disposizione una cassetta per il pronto soccorso nel caso debba soccorrere il cavallo. Ecco il minimo indispensabile di cui dovrà essere fornita: Disinfettante Rotoli di cerotto Fasce e sotto fasce da riposo Siringhe Cotone Garza Forbici Termometro Pomata antibiotica Soluzione per coagulare il sangue Tintura di iodio Acqua ossigenata Borsa del ghiaccio Pinzetta Ovviamente va completata secondo le disposizioni del vostro veterinario di fiducia che saprà dirvi come completarla per essere efficace ed efficiente. Ricordiamoci sempre che dobbiamo guardare con attenzione i cavalli e accarezzare il loro corpo mentre li puliamo, prima e dopo averlo lavorato per percepire qualsiasi anomalia ed agire tempestivamente in caso di necessità. Se non siamo sicuri o abbiamo qualche dubbio non esitiamo a chiamare il nostro veterinario di fiducia. I cavalli sono animali che sentendosi costantemente predati si spaventano facilmente facendosi prendere dal panico il che può provocare degli incidenti. Inoltre sono anche molto curiosi e quindi particolarmente predisposti a mettersi nei guai è per questo che dobbiamo premunirci per ogni eventualità. ________________________________________________________________________________ 7 TOELETTATURA E TOSATURA LA TOELETTATURA consiste nella preparazione estetica del cavallo in occasione di gare fiere aste o altri avvenimenti e consiste nel: Pareggiare coda criniera e ciuffo senza esagerare altrimenti il cavallo non riesce a scacciare gli insetti soprattutto d’estate Tagliare la parte di criniera dove passa la testiera Accorciare i peli del muso e delle orecchie e negli arti dietro il nodello Fare trecce o altro nella criniera e nella coda Aggiungere extension nel caso il cavallo abbia una criniera debole o rovinata Usare pomate per il contorno occhi che ne migliorano l’aspetto Spruzzare il mantello con prodotti lucidanti Dipingere con del grasso lo zoccolo per renderlo lucido L’esigenza della TOSATURA nasce nel momento in cui il cavallo viene sottoposto anche nella stagione invernale ad un lavoro intenso e vive all’interno di una scuderia. Il cavallo tosato è più facile da tenere pulito e più facile da asciugare a fine lavoro. Le operazioni della tosatura presuppongono che: Bisogna avere la macchinetta tosatrice Bisogna abituare gradualmente il cavallo al rumore e al contatto della macchinetta e farsi aiutare da qualcuno Le operazioni vanno fatte in un luogo tranquillo e lontano da fonti di disturbo o di pericolo Fare attenzione alla tosatura in zone delicate e sensibili come grassella, addome, parte posteriore degli stinchi e muso Anche in scuderia il cavallo dovrà tenere sempre la COPERTA ed avrà bisogno di maggiori cure. ALCUNE REGOLE PER L’UTILIZZO DELLA COPERTA: dobbiamo abituare il cavallo a portare la coperta la coperta deve essere della misura adatta alla taglia del cavallo deve essere in buono stato e deve avere le chiusure adeguate e funzionanti per evitare che una cinghia o la coperta stessa penzoli e finisca sotto i piedi del cavallo deve essere lavata regolarmente non dobbiamo lasciarla più del necessario per impedire che il cavallo sudi e nel toglierla subisca colpi d’aria ________________________________________________________________________________ 8 I VIZI IL BALLO DELL’ORSO: è il dondolarsi del cavallo sugli arti anteriori da una parte all'altra. A volte i piedi rimangono per terra mentre in altri casi il cavallo li stacca da terra ad ogni oscillazione del corpo. Questo vizio può crearsi in seguito a una lunga permanenza in box o per imitazione vedendo altri cavalli. Il ballo dell'orso è una perdita d'energia inutile, inoltre può causare gravi problemi agli arti. IL TICCHIO AEROFAGICO Può manifestarsi in due modi: A- il ticchio in aria: è la ripetizione dell'atto di deglutire alzando e abbassando la testa. B- il ticchio d'appoggio: il cavallo deglutisce l'aria appoggiando gli incisivi su di un oggetto fisso (mangiatoia). Esso arcua il collo e fa movimenti di deglutizione producendo un rumore di gola che somiglia al rutto. Questo vizio causa un'usura precoce degli incisivi rendendo difficile la valutazione dell'età in base ai denti e provoca spesso una cattiva digestione oppure delle coliche. Spesso questi vizi sono dovuti alla noia e la maggior parte si diffondono per imitazione. Quando il cavallo è a riposo gli si può mettere un collare antiticchio aerofagico. AGGRESSIVITÀ: un cavallo aggressivo tira le orecchie indietro quando viene avvicinato e potrebbe cercare di mordere o di calciare. Il cavallo aggressivo và avvicinato con prudenza, ma senza timore. Spesso i cavalli manifestano questa brutta abitudine quando ci apprestiamo a tirarli fuori dal box oppure quando vengono sellati. TIMORE: il timore del cavallo può manifestarsi in diverso modo. A volte è ombroso, a volte è così spaventato che fuggirà alla vista di un oggetto nuovo sulla sua strada. Questa reazione istintiva di timore può essere pericolosa, poiché il cavallo cerca di reagire con la fuga o con altre manifestazioni. Il cavaliere dovrà quindi essere in grado di controllare il suo cavallo. Per togliere ogni timore al cavallo ombroso bisogna evitare le punizioni e non agire in modo brusco. Bisogna usare tatto e pazienza. La severità non guarisce mai la paura. Otterrete risultati migliori coccolando il cavallo e parlandogli dolcemente mentre lo terrete fermo di fronte all'oggetto di cui ha paura. INDIETREGGIAMENTO: l’indietreggiare solitamente è una difesa del cavallo che vuole liberarsi da qualcosa. Se è legato e comincia a tirare indietro e l'attacco si rompe, la caduta che ne consegue può essere pericolosissima per la sua incolumità (frattura della colonna vertebrale). Questo riflesso a volte può essere causato da una cinghia del sottopancia troppo stretta: normalmente basta allentarla ed il cavallo riprenderà un'attitudine normale. OSTINAZIONE: il cavallo ostinato rifiuta di fare quello che gli si chiede. Questo vizio può accentuarsi al punto che il cavallo non sia più utilizzabile per l'equitazione. Spesso questo vizio è dovuto ad un cavaliere nervoso, un addestramento insufficiente, a stress ad una bocca ipersensibile o ad un nervosismo ereditario. ________________________________________________________________________________ 9 LE FIGURE DI MANEGGIO A- VOLTA: consiste nell’eseguire un cerchio con un diametro di 6-9 metri per poi ritornare sulla pista con la stessa mano che si teneva in precedenza. B- MEZZA VOLTA: si lascia la pista e si descrive una semicirconferenza che permette di rientrare sulla pista a mano contraria formando un angolo di 45°. C- CIRCOLO: consiste nell’eseguire un cerchio con un diametro di circa 20 metri. Dopo il circolo si rientra sulla pista mantenendo la stessa mano che si teneva in precedenza. D- TAGLIATA TRASVERSALE: sulla pista il cavaliere si stacca dal lato lungo con un angolo di 90° dirigendosi perpendicolarmente verso il lato opposto per poi rientrare sulla pista alla stessa mano. E- CAMBIO DI MANO TRASVERSALE: sulla pista il cavaliere si stacca dal lato lungo con un angolo di 90° dirigendosi perpendicolarmente verso il lato opposto per poi rientrare sulla pista a mano contraria. F- TAGLIATA LONGITUDINALE: sulla pista il cavaliere si stacca dal lato corto con un angolo di 90° dirigendosi perpendicolarmente verso il lato opposto per poi rientrare sulla pista alla stessa mano. G- CAMBIO DI MANO LONGITUDINALE: sulla pista il cavaliere si stacca dal lato corto con un angolo di 90° dirigendosi perpendicolarmente verso il lato opposto per poi rientrare sulla pista a mano contraria. H- CAMBIO DI MANO DIAGONALE: dopo aver oltrepassato il secondo angolo del lato corto, il cavaliere lascia la pista tagliando diagonalmente il rettangolo e si dirige verso l’angolo opposto rientrando sulla pista a mano contraria prima dell’angolo. ________________________________________________________________________________ 10 LA REDINE D’APPOGGIO Serve per ottenere un cambiamento di direzione del cavallo tramite la pressione della redine opposta alla direzione in cui si vuole girare sul collo del cavallo. A due mani: se montiamo a due mani la mano che controlla la redine d’appoggio non deve superare la criniera per non creare disturbo al cavallo sull’imboccatura e viene eseguita contemporaneamente alla redine di apertura. Esempio: In una volta verso sinistra le mani agiranno insieme parallelamente e ben allineate con la redine d’appoggio destra e la redine di apertura sinistra. A una mano: Se montiamo a una mano si presuppone che il cavallo deve essere ben addestrato a cedere alla pressione della redine di appoggio sul collo senza nessuna tensione. Le due redini vanno tenute alla stessa lunghezza, insieme e divise solo dal dito indice interposto fra le due redini. Si può montare sia con la mano destra che con la mano sinistra a scelta. Esempio: In una volta verso sinistra spostiamo leggermente la mano verso sinistra facendo agire la redine di appoggio destra sul collo del cavallo che cedendo alla pressione si sposterà per allontanarsi dalla redine. IL TROTTO BATTUTO SULLA DIAGONALE ESTERNA Il trotto battuto si usa per: Scaldare cavallo e cavaliere Migliorare l’equilibrio del cavaliere Preservare dai nostri colpi la schiena del cavallo Aiutare a sviluppare l’impulso del cavallo Non appesantire la spalla interna del cavallo che deve iniziare una partenza al galoppo Quando l’andatura è lenta si può trottare seduti ma se il cavallo allunga le falcate diventa scomodo sia per il cavallo che per il cavaliere. Bisogna quindi eseguire il trotto battuto: ci si solleva dalla sella e ci si siede alternativamente nei due tempi di trotto del cavallo. Solitamente quando si lavora in rettangolo si esegue il trotto battuto sulla diagonale esterna alla mano in cui si lavora. DIAGONALE DESTRA: A mano sinistra il cavaliere si trova seduto quando l’anteriore destro del cavallo tocca terra. DIAGONALE SINISTRA: A mano destra il cavaliere si trova seduto quando l’anteriore sinistro del cavallo tocca terra. Per cambiare diagonale bisogna rimanere seduti (oppure sollevati) per due tempi. Se rimaniamo seduti un tempo dispari (esempio 3 tempi) si rimane sulla stessa diagonale. ________________________________________________________________________________ 11 RICONOSCERE IL GALOPPO ENTRO SEI FALCATE Il galoppo è un’andatura a tre tempi con un tempo di sospensione, asimmetrica e basculata. Si può galoppare di piede sinistro o di destro a seconda delle richieste. Si dice che il cavallo galoppa sul piede giusto quando lavorando a mano destra parte con il posteriore sinistro e viceversa a mano sinistra. Per comodità e per abituarsi a riconoscere il galoppo in sella entro sei falcate si usa controllare che il terzo tempo del galoppo sia l’anteriore interno alla mano in cui si lavora. Bisogna abituarsi a controllare subito dopo la partenza al galoppo per poter riconoscere il galoppo entro sei falcate. Galoppo falso o rovescio: in un cerchio a mano destra il terzo tempo avviene con l’anteriore sinistro. Galoppo disunito: il cavallo galoppa a destra con gli anteriori e a sinistra con i posteriori o viceversa. CESSIONE ALLA GAMBA E’ l’azione per cui il cavallo cede alla pressione della gamba del cavaliere dietro la cinghia del sottopancia spostando lateralmente anche e spalle o solo una di queste e viene accompagnata dall’azione delle redini dirette o in caso di correzioni, come redine contraria d’opposizione accompagnata dalla redine regolatrice. Si usa per eseguire side pass, appoggiate, pivot sui posteriori e sugli anteriori. ESERCIZI DI CONTROLLO DEL CAVALLO La transizione è il passaggio da un’andatura più veloce ad una più lenta o viceversa. A seconda della richiesta può essere una Transizione Ascendente o Transizione Discendente. TRANSIZIONE ASCENDENTE E’ tale il passaggio da un’andatura più lenta ad una più veloce, o l’allungamento dell’ampiezza della falcata nell’ambito della stessa andatura. Per ottenere l’allungamento della falcata si prende un leggero contatto con due redini dirette ma senza contrastare l’avanzamento del cavallo e poi si interverrà con una adeguata pressione delle gambe per chiedere l’incremento della spinta in avanti. TRANSIZIONE DISCENDENTE E’ tale il passaggio da un’andatura più veloce ad una più lenta, oppure la riduzione dell’ampiezza della falcata nell’ambito della stessa andatura. Per ottenere la riduzione della falcata dovremo sederci profondamente in sella, intervenendo in modo progressivo con due redini dirette. ________________________________________________________________________________ 12 LO STOP Per eseguire lo stop, il cavaliere dovrà sedersi profondamente nella sella ed intervenire con l'aiuto vocale (whoa!); a seguire, in caso di mancata risposta da parte del cavallo, si interverrà con due redini dirette. IL BACK Il cavallo dovrà retrocedere rimanendo diritto e si muoverà spostando indietro successivamente i bipedi diagonali, con un movimento ampio e regolare degli arti, senza rigidità o contrasti con l’imboccatura. Quando si chiederà il back il cavaliere dovrà esercitare una trazione mediante un equilibrato utilizzo delle due redini dirette, aiutato secondo le necessità, dall’impulso delle proprie gambe. PIVOT SUI POSTERIORI Le spalle del cavallo ruotano con movimenti uniformi attorno all'arto posteriore interno. Esempio: Pivot sui posteriori a destra (figura a lato) La redine d'appoggio sinistra è seguita dalla redine d'apertura destra, che controlla, regola e ingaggia il movimento della spalla. La gamba sinistra che esercita una pressione poco dietro il sottopancia e la voce, regolano l'impulso. IL CAMBIO DI PIEDE SCOMPOSTO E’ la richiesta di un cambio di galoppo da destra a sinistra o viceversa, utilizzando una breve transizione discendente che può essere al passo o al trotto. Le falcate di trotto o di passo vanno da un minimo di 3 ad un massimo di 6. Per eseguire correttamente l’esercizio bisogna mantenere un galoppo leggero (Canter) cosicchè ci risulti più facile eseguire la transizione e inoltre la figura apparirà più pulita e ordinata dimostrando di avere un buon controllo del cavallo. Tutti gli aiuti vanno usati in modo chiaro e preciso. ________________________________________________________________________________ 13 PROVE D’ESAME per ottenere il titolo di Cavaliere 2° Livello ACSI - SEA: 1. PROVA TEORICA SCRITTA - almeno il 65% del contenuto della dispensa di 2° Livello. 2. PROVA PRATICA - almeno il 65% dei seguenti compiti: Eseguire correttamente la redine d’appoggio Eseguire il trotto battuto sulla diagonale giusta e il cambio di diagonale Galoppo destro e sinistro - riconoscere il galoppo entro 6 falcate Eseguire il cambio di piede scomposto Eseguire i pivot sui posteriori a destra e a sinistra Eseguire stop e back correttamente Figure di maneggio, transizioni e lavoro a una mano Mantenere la posizione corretta durante la prova ________________________________________________________________________________ 14 PERCORSO PRATICO D’ESAME Cavaliere 2° Livello ACSI - SEA Dimostrazione in sella (HORSEMANSHIP) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. UN CERCHIO A MANO DESTRA AL TROTTO BATTUTO SULLA DIAGONALE GIUSTA CAMBIO DI DIAGONALE AL CENTRO UN CERCHIO A MANO SINISTRA AL TROTTO BATTUTO SULLA DIAGONALE GIUSTA CAMBIO DI DIAGONALE AL CENTRO UN CERCHIO A MANO DESTRA AL TROTTO BATTUTO SULLA DIAGONALE GIUSTA STOP E BACK AL CENTRO PIVOT SUI POSTERIORI VERSO DESTRA UN CERCHIO GRANDE AL GALOPPO DESTRO (RICONOSCERE IL GALOPPO ENTRO 6 FALCATE) CAMBIO DI PIEDE SCOMPOSTO AL CENTRO UN CERCHIO GRANDE AL GALOPPO SINISTRO (RICONOSCERE IL GALOPPO ENTRO 6 FALCATE) STOP E BACK AL CENTRO PIVOT SUI POSTERIORI VERSO SINISTRA LAVORO SULLA PISTA (FIGURE DI MANEGGIO, TRANSIZIONI E LAVORO A UNA MANO) GALOPPO TROTTO PIVOT STOP E BACK ________________________________________________________________________________ 15