La pagina di ItaliaOggi con il testo integrale dell`articolo
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La pagina di ItaliaOggi con il testo integrale dell`articolo
ItaliaOggi mercoledì 21 marzo 2012 pagina 31 Correzione al decreto liberalizzazioni, su cui oggi la camera dei deputati vota la fiducia Doppio argine ai soci di capitale Ai professionisti maggioranza capitaria e assembleare di 2/3 DI LUCIANO DE ANGELIS GIANNI MACHEDA E oppia maggioranza dei professionisti nelle nuove società a essi dedicate. Essi infatti dovranno essere almeno 2/3 della compagine societaria e poter esprimere la stessa maggioranza nelle deliberazioni e decisioni dei soci. È quanto emerge dall’articolo 9-bis, comma 1, lettera b testo del decreto legge 1/2012 in materia di liberalizzazioni, su cui oggi alla camera si vota la fiducia, alla luce dell’errata corrige pubblicato sul sito web della camera e che recita così: «All’art. 10 della legge 12 novembre 2011, n. 183 sono apportate le seguenti modificazioni (comprendenti le variazioni apportate dal senato della repubblica), le parole: «Il numero dei soci professionisti o la partecipazione al capitale sociale dei professionisti» devono intendersi sostituite dalle seguenti: «Il numero dei soci professionisti e la partecipazione al capitale sociale dei professionisti». Gli effetti pratici della correzione in corsa sono quelli di eliminare ogni dubbia interpretazione, nelle cooperative, società personali o società di capitali. In relazione alla vecchia disposizione, infatti, la norma poteva leggersi nel senso che sarebbe stata sufficiente una mera maggioranza capitaria (per esempio nelle cooperative) oppure una maggioranza da esprimersi in assemblea (tale da determinare una maggioranza dei due terzi nelle deliberazioni o nelle decisioni dei soci) per poter rispettare il dettato normativo. L’alternativa sembrava per esempio consentire una srl professionale con un professionista detentore del 67% del capitale e due soci finanziatori uno al 16 e l’altro al 17%. Tale possibilità non sussiste più in relazione alla sostituzione della disgiunzione «o» con la congiunzione «e», che richiede espressamente la doppia maggioranza ai professionisti sia in merito al numero degli stessi, sia in relazione ai loro diritti di voto in sede assembleare o decisione dei soci. Tale formula sembrerebbe maggiormente garantista anche per i professionisti che D scelgono la formula delle società di persone (soprattutto nella forma di sas) laddove formalmente non esistono formali deliberazioni assembleari. In queste società, infatti, il termine «deliberazioni» dovrà presumibilmente essere considerato riferibile alle decisioni adottate dagli amministratori in sede congiuntiva e la sottoscrizione dei due terzi dei conferimenti da parte dei professionisti farà si che fra questi vengano scelti presumibilmente la maggioranza degli amministratori se non (come potrebbe avvenire in una sas col finanziatore accomandante) la totalità degli stessi. Viene, ribadito, infine, che il venire meno, ora, di tale nuova condizione (cioè della doppia maggioranza) costituisce causa di scioglimento della società e il consiglio dell’ordine o collegio professionale presso il quale è iscritta la società procede alla cancellazione della stessa dall’albo, salvo che la società non abbia provveduto a ristabilire la prevalenza dei soci professionisti nel termine perentorio di sei mesi. ©Riproduzione riservata Il testo del decreto sul sito www.italiaoggi.it/documenti LE COMMISSIONI SU CREDITI, FIDI E SCONFINAMENTI Odg per rivedere il taglio alle banche Riflettori puntati sugli ordini del giorno al decreto sulle liberalizzazioni, oggi in aula alla camera. E quello più atteso (e oggetto di polemiche) impegnerà il governo a rivedere l’articolo 27-bis che ha tagliato le commissioni bancarie su crediti, fidi e sconfinamenti. A denunciare l’arrivo di una norma salvabanche è Maurizio Fugatti (Lega), «ansioso di scoprire chi avrà il coraggio, nella maggioranza che sostiene Mario Monti, di depositare un intervento simile. Se ne assumerà la responsabilità davanti al paese», dice a ItaliaOggi, lasciando intendere che la paternità potrebbe essere del Pdl. Il termine per la presentazione delle proposte scade alle 10, mentre alle 12 di domani è previsto il parere governativo; sul dl n. 1/2012 verrà posta la fiducia e il voto conclusivo è atteso per la serata di giovedì. Fra gli odg ce n’è uno bipartisan per garantire ai lavoratori il riposo domenicale, «fatte salve le deroghe costituite dai servizi pubblici essenziali, dalle attività di ristorazione e di intrattenimento, da quelle che vengono svolte in località ad alta presenza turistica»; i nove deputati che l’hanno firmato richiedono anche di prevedere la volontarietà della prestazione, sostenendo che «al di là del riferimento religioso, la tendenziale coincidenza fra il giorno di riposo e la domenica è un dato stabile della nostra tradizione e della nostra cultura, come è stato ricordato, in modo laico, dalle principali organizzazioni sindacali». Il Pd si appella, invece, al governo affinché definisca «una cornice di regole unitarie contrattuali per il comparto dei trasporti, attraverso la convergenza e la sottoscrizione da parte di tutte le organizzazioni datoriali e dei lavoratori di un nuovo contratto collettivo nazionale della mobilità»; sollecitazione necessaria, osserva Michele Meta, poiché con il provvedimento sulle liberalizzazioni «viene a cadere l’obbligo del rispetto dei contratti collettivi nazionali di settore per le imprese ferroviarie e le associazioni internazionali di imprese ferroviarie svolgenti servizi di trasporto di merci, o di persone sulla rete ferroviaria nazionale». Sul dl, però, pende la spada di Damocle della mancata copertura finanziaria di alcuni capitoli (si veda ItaliaOggi di ieri), rilevata dalla ragioneria generale dello stato la scorsa settimana e sottoposta alla commissione bilancio, che pure ha dato il via libera al testo. Dopo che il ministro per i rapporti con il parlamento Piero Giarda ha chiarito che la parola spetta al dicastero dell’economia («Dovrà dare una risposta», ha detto ai giornalisti uscendo dall’emiciclo), la palla è passata alla giunta per il Regolamento di Montecitorio, dopo che la questione era finita sul tavolo della conferenza dei capigruppo della camera. Un inciampo non trascurabile per il governo: il presidente dell’assemblea Gianfranco Fini l’ha definito «insensibile alle richieste di chiarimento». E i deputati leghisti e dell’Idv si sono appellati al Quirinale, criticando la scelta di blindare un testo sui cui contenuti non si è fatta piena luce. Simona D’Alessio © Riproduzione riservata r"OOP È in edicola ItaliaOggi Sette, il settimanale ale del professionista e dell’imprenditore ItaliaOggi tallona in tempo reale l’attualità normativa ae le notizie che riguardano il mondo politico ed economico, co, nazionale e internazionale. ItaliaOggi Sette, il settimanaaer le di ItaliaOggi (che esce il lunedì e resta in edicola per una settimana) fa il film dei vari provvedimenti, analizzzandone a fondo i termini di applicazione e fornendo a e liberi professionisti e imprenditori le chiavi applicative più utili. ItaliaOggi Sette inoltre veicola con sé tre altrii giornali. Uno (Avvocati oggi) passa in rassegna novità,, personaggi e carriere di questa professione. L’altro (Il Quesitario) risponde in modo chiaro, essenziale ma anche esauriente, ai quesiti interpretativi del momento. È da collezionare. Il terzo (Io lavoro) parla delle opportunità di lavoro qualificato nel settore quaternario in Italia e all’estero. ItaliaOggi Sette, uno strumento di lavoro. Indispensabile. /VNFSP t/&--*/4& € 2,504QFEJ[JP 350-".& OFJOBQ %*";*0/&53 BSUD MFHHF *#65"3*"& %$# .JMBOP DPOj-"UMBOUFEFMMF4PD JFUÆvBõJOQJ ÜDPOHVJEBj-FDPNVOJ DB[JPOJUFMFN BUJDIFBMàTDPvBõ JOQJÜDPOHVJEBj#JMB ODJvBõJOQJ ÜDPOHVJEBj4JOEBDJF3 FWJTPSJMFOVPWFSFHPMFvB õJOQJÜDPOHVJEB j*MàTDPUFOUBMB TFNQMJàDB[JPOFvBõ JOQJÜDPOHVJEBj %JGFOEFSTJEB&RVJUBMJBv BõJOQJÜ www.itali aoggi.it (-*4536.& Lunedì 19 Marzo 201 2r /5*%&'-"5 *7*'"$0-5"5 *7*t .FEJB[JPOFB RVPUBN JMB IL PRIMO GIORN ALE PER PROF ESSIONISTI E IMPRESE Sette -BDPODJMJB WFMPDFNFOUF[JPOFPCCMJHBUPSJBJOVO &RVBOEPMF BOOPOPOÍ EF QBSUJTJQSFT FOUBOPOFMDPMMBUB.BMFDPTFDBN IN EVIDEN EFJDBTJT CJB ZA JUSPWBMBDDP OP SEP * * * Tele mar ketin g Per il garan vacy il regist te priro delle oppo lefonate comm sizioni alle tela fondazione erciali fa flop. Ma suon di cifre Bordoni ribatte a %"MFTTJPB QBH Giochi & Scom messe - La Ue dichiara Corte il L’accusa è dl Bersani illegittimo. protezionis mo a favor degli opera e tori strani. E fiocca di scommesse nono i ricorsi $FSJTBOPBQ BH Fisco - Agli sgoccioli il tempo extra per la definizione agevo delle liti fiscali lata minori pendenti. Il termine per il versam ento scade il 2 aprile 3JDDBBQBH Impresa Il forma il sistemdl semplificazioni risrl, sindaco a dei controlli: nelle o Nelle spa e revisore senza limiti. sapa torna dell’organo l’obbligo collegiale. Semp re %F"OHFMJT' FSJP[[JBQB H Document i/1 sentenza della- La zione sul decor Cassao degli edifici Docu tenza della menti/2 - La senCassazione sui diritti delle coppi e gay XXXJUBMJBP HHJJUEPDJP 1BPMB4FWF SJOP Gestione deg le aziende sco li esuberi, mm sull’outplacem ettono ent da pag. 65 MARINO L mlongoni@ ONGONI class.it DI I *MCPPNEJDS FEJUJJ BMMBSHBJMC OFTJHJCJMJ EFHMJTUVEJMF VTJOFTT HBMJEBGGBS J da pag. 29 n un anno mila i tentasono stati quas i 100 tivi di conci obbligator liazio ia. Di quest si sono concl i, quasi 20 ne usi con mila si è cioè evita to di un esito positivo, tenzi oso. prose guire modesti, Posso no semb rare il cona game nto fronte dell’ingen nume ri te di tato (bast forze che è stato dispiei pensare appro di conciliazio che gli organ nne ufficialme ismi sono circa nte sul territ 800 per 1.540 sedi censiti orio). In anno della realt à, il spars e 20 marz o, medi azion e, che comp leanch e un non semb ra voler cade il giust izia, funer ale. Il minis esser e tro della Paola Seve ancor a. rino, ci crede Primo perch é negli nume ro delle medi ultimi tre mesi il mente cresc azion i è notev olha in prati iuto (per molti organ ca uguagliato ismi quelle effett il nume precedenti uate in tutti i nove ro di ). Poi perch mesi marz o entre é proprio rann o il 20 anch e le contr oversnel mecc anism o Rc auto ie in mate e soprattutt le liti di cond omin ria di o, le liti e assicurazi tra autom io. E, re la conve oni finiranno per obilisti anch e perchnienza della medi scopriazione: hanno inter é le ultim e riform e che hanno finitoessato il pianeta giust per incre volm ente mentare izia Non è un il costo del conte noteentrambe caso se già oggi, nzios o. le parti si quan do vanti al medi prese atore (cosa ntano dauna volta su tre), quest che succede porre la contr i riesce a comoversia. In le aziende. prim tore è generL’approccio dell’i a linea mpre e meno emotalmente più pragm ndiatico ivo di quan quello del to non sia comune cittad rende molto ino. di un comp più praticabile E questo la sfare entraromesso in grado ricerca C’è ancor mbi i contenden di sodditi. a favore del un elem ento che all’inizio futuro della medi gioca a azione: se la strata ostile classe forense si è dimogli avvocati, a questa innovazion soprattutto e, ora si stanno i più medi azionrendendo conto chegiovani, e non perdo con la cambia semp licemente no il clien te: ferto. Una il servizio ofal posto di consulenza extra giudiziale Anzi, i legalun’assistenza in giudizio. la mediazioni possono intervenir e nelmediatore e con il duplice gli organ e di assistente, ruolo di tanto che ismi di conci tuiti press o i consigli liazio ne costigià 109, medi dell’ordine amente uno sono cia. Non per è boicottagg un caso se il tentaprovinincon tratoio, che un anno fa tivo di oggi trova il favor e di moltiavrebbe molti meno legal i, consensi. © Riprodu zione riservat a