Il significato etimologico e teologico del termine “carità”

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Il significato etimologico e teologico del termine “carità”
Terzo Progetto Nazionale di Servizio Civile
di Azione Cattolica Italiana e Caritas Italiana
Suggerimenti di lettura in preparazione alla
Settimana della Carità
(26 Novembre – 3 Dicembre 2006)
I giovani impegnati nel 3° Progetto Nazionale “Il Servizio Civile dei giovani per i giovani” di
Azione Cattolica Italiana e Caritas Italiana, propongono alcuni suggerimenti di lettura ed
approfondimento in occasione della Settimana della Carità 2006.
A partire dal tema della Settimana “L’amore del Cristo ci spinge” (2 Cor 5,14), sono stati
individuati alcuni possibili ambiti di approfondimento:
• il significato etimologico e teologico del termine “carità”;
• la seconda Lettera di Paolo ai Corinzi;
• la carità e la parrocchia;
• la carità e il volontariato;
• Caritas Italiana e la pastorale della carità;
• il Servizio Civile come strumento di carità;
• la cooperazione nord-sud del mondo (missioni).
Il significato etimologico e teologico del termine “carità”
(a cura di Caterina Inglima)
La parola carità deriva dal latino carus «caro» «amato»; essa fu scelta per tradurre in latino la
parola greca agàpê, uno dei quattro termini usati nel greco classico per esprimere l’esperienza
dell’amore:
storghè: l’amore fondato sulla consanguineità o sui vincoli di solidarietà naturale (familiari,
1.
amici, compatrioti),
eros: l’amore come desiderio veemente, spesso legato alla sfera sessuale,
2.
philìa: l’amore come amicizia, libero e gratuito; esso ha però un limite preciso perché è
3.
determinato dal valore del soggetto amato,
agàpê: rapporto d’amore che non è tra eguali; esso è da un lato amore disinteressato
4.
(indipendente dal valore della persona), e dall’altro, sentimento di riconoscenza.
In tutta la letteratura greca antica questo quarto termine è poco usato; «nel nuovo testamento S.
Paolo e S. Giovanni, invece, lo utilizzano per esprimere l’amore di Dio per il suo popolo che giunge
a pienezza di significato alla luce dell’evento cristologico». (AA. VV., Dizionario di pastorale
vocazionale, Editrice Rogate, Roma, 2002, pagg. 171-184.).
Il termine “carità” esprime meglio di ogni altro l’amore cristiano, ma spesso nel linguaggio
comune è privato della sua specificità teologica perché con esso s’identifica il semplice atto
dell’elemosina; «eppure la carità cristiana trae la sua origine dall’amore di Dio che attraverso Cristo
e lo Spirito Santo ci è stato dato perché il cristiano possa riamare Dio ed il prossimo».
(PADOVESE L., Dizionario teologico enciclopedico, Edizioni Piemme, Alessandria, 1993, pagg.
142-143.).
La carità non è solo la virtù teologale ma è “la forma delle virtù”, perché essa vivifica tutte le
altre, le rende operanti, dona loro un significato e un valore: è il segno di riconoscimento del
cristiano. Nel vangelo di Giovanni (13, 35) si legge infatti: «Da questo tutti sapranno che siete miei
discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».
Il significato teologico del termine “carità” ci offre la chiave di lettura del tema della Settimana
della carità “L’amore del Cristo ci spinge” (2 Cor 5,14): amare il prossimo per amore di Dio, perché
nel prossimo amiamo Dio.
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«La carità obbedisce alla legge del progresso indefinito: è impossibile fissarne un limite, nel suo
ambito niente è mai troppo». (AA. VV., Dizionario di pastorale vocazionale, Editrice Rogate,
Roma, 2002, pagg. 171-184.). L’amore per il prossimo è un amore senza misura perché ha come
modello l’amore di Cristo che non ha confini e termina nella morte e nella morte di croce con la
quale Gesù diventa fonte e modello del nostro amore.
BIBLIOGRAFIA
Ø BOLELLI T., Dizionario etimologico della lingua italiana, Editori Associati, 1994, pag. 82.
Ø AA. VV. L’enciclopedia della Filosofia e delle scienze umane, De Agostini, Novara, 1996,
pag. 135.
Ø DOM GUY M., Dizionario della fede cattolica, Editrice Elle Di Ci, Torino, 1994, pagg. 3536.
Ø ROSSI L., VALSECCHIA A., Dizionario Enciclopedico di teologia morale, Edizioni
Paoline, 1976, pagg. 88-100.
Ø LORENZETTI L., Dizionario di teologia della pace, EDB,Bologna, 1997, pagg. 187-191.
Ø AA. VV., Dizionario di pastorale vocazionale, Editrice Rogate, Roma, 2002, pagg. 171184.
Ø BONICELLI C.- CASTELLANI I.- PERADOTTO F., Dizionario di Pastorale della
Comunità cristiana,Cittadella Editrice, Assisi, 1980,pagg. 109-120.
Ø ANCILLI E., Dizionario enciclopedico di spiritualità/1, Città Nuova Editrice, Roma, 1990,
pagg. 433-449.
Ø ANCILLI E., Dizionario enciclopedico di spiritualità/3, Città Nuova Editrice, Roma, 1990,
pagg. 2638-2645.
Ø ANCILLI E., Dizionario di spiritualità dei laici, Edizioni O.R., Milano, 1981, pagg. 86-91.
Ø PADOVESE L., Dizionario teologico enciclopedico, Edizioni Piemme, Alessandria, 1993,
pagg. 142-143.
SITOGRAFIA
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Dizionario etimologico on line: carità
Rai Educational: il lemma “carità”
L’Enciclopedia di Qumran 2: “carità”
don Oreste Ferrari, “Forti nella fede, lieti nella speranza, radicati nella carità”
La seconda Lettera di Paolo ai Corinzi
(a cura di Daniela Cocco)
Si propongono di seguito alcuni testi utili per capire il contesto in cui San Paolo scrive e per
riuscire a inserire il tema della Carità nel tema più ampio dell’Apostolato trattato nella lettera.
B. Maggioni e F. Manzi offrono un interessante approfondimento sulla frase “L’amore di
Cristo ci spinge” (2 Cor 5, 14): il verbo greco synéchein, infatti, può essere tradotto con diverse
sfumature: ci “avvolge”, ci “coinvolge” e ci “travolge”. «Chi, come Paolo, ha incontrato Cristo, non
può non sentirsi come costretto dalla carità» (B. Maggioni, F. Manzi, Lettere di Paolo, p. 518).
BIBLIOGRAFIA
Ø MAGGIONI B., MANZI F. (a cura di), Lettere di Paolo, Cittadella Editrice, Assisi 2005.
(pagg. 401 - 419; 496 - 523)
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Ø CENTRO BIBLICO DELL’ABAZIA DI MAREDSOUS, Dizionario Enciclopedico della
Bibbia, Ed. Borla/Città Nuova, Roma 1995 (pagg. 363 – 367)
Ø BARBAGLIO G., Le lettere di Paolo, Ed. Borla, Roma, 1980 (pagg. 553 – 556; 636 – 655)
Ø GORGE A., GRELOT P. (a cura di), Introduzione al Nuovo Testamento vol.: Le lettere
apostoliche, Ed. Borla, Roma, 1993
Caritas Italiana e la pastorale della carità
(a cura di Mirko Casu)
«L'amore del prossimo radicato nell'amore di Dio è anzitutto un compito per ogni singolo
fedele, ma è anche un compito per l'intera comunità ecclesiale…conseguenza di ciò è che l'amore
ha bisogno anche di organizzazione quale presupposto per un servizio comunitario ordinato».
Nell’anno associativo dedicato dall’Azione Cattolica alla dimensione comunitaria della speranza,
queste parole dell’Enciclica di Benedetto XVI “Deus Caritas Est”, ci invitano a riflettere sulla carità
come compito della Chiesa che unita spera e ama.
È interessante vedere come fin dalle prime comunità cristiane, insieme all’Annuncio della
Parola e ai Sacramenti, uno dei tre compiti della Chiesa fosse il servizio della carità (diakonia).
La Chiesa Italiana ha affidato l’animazione della pastorale della carità a Caritas Italiana nel
1972; da allora numerosissime sono state le occasioni di testimonianza della carità e promozione
dello sviluppo integrale dell’uomo con particolare attenzione agli ultimi.
Nei riferimenti che seguono, potete trovare materiale utile per comprendere e approfondire il
significato della diakonia e vari spunti riguardanti la pastorale della carità svolta da Caritas Italiana.
EMEROGRAFIA
Ø MONTENEGRO F., L’azione caritativa secondo l’enciclica “Deus Caritas Est”. Un agire
caritatevole della Chiesa, Itinerarium, n. 32, 2006, pagg. 53 – 60
Ø TONELLI R., Una Chiesa che ama, Note di pastorale giovanile n. 7/2006, pagg. 36 – 43
Ø PASINI G., La Chiesa e le opere di carità, Credere oggi n. 5, 1998, pagg. 19 – 30
Ø BERTACCHINI R., Maria e la Chiesa apostolica, Sapienza n. 3 2003, pagg. 315 – 333
BIBLIOGRAFIA
Ø MAGGIONI B., Teologia e prassi della carità nelle prime comunità cristiane, in AA. VV.
La carità nella pastorale, Casale Monferrato, Piemme, 1996, pagg. 30 – 50
Ø MARINO G., Diaconia della carità nel magistero della chiesa italiana del post-concilio, in
AA. VV. La carità nella pastorale, Casale Monferrato, Piemme, 1996, pagg. 51-74
Ø GIANNONI P., Una comunità col grembiule, in AA. VV., Spiritualità del servizio, Casale
Monferrato, Piemme, 1996, pagg. 77 – 99
Ø GAETA S., LANZA S., Cultura e Pastorale del terzo millennio, Ed. Paoline, Milano 1996,
pagg 196 – 211
Ø BENEDETTO XVI, Enciclica “Deus Caritas Est”, 25 dicembre 2005
SITOGRAFIA
Ø www.caritasitaliana.it
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Il servizio civile come strumento di carità
(a cura di Mirko Casu)
«Se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di
nuove» (2 Cor 5, 17). Questo versetto della seconda Lettera ai Corinzi richiama alla novità, ad
un’esperienza che rinnova la vita.
Per molti giovani l’obiezione di coscienza al servizio militare e l’attuale servizio civile sono
stati e sono uno strumento importante per vivere questo rinnovamento, attraverso l’incontro con gli
ultimi. Francesca dopo un anno di servizio civile presso la Caritas ambrosiana scrive: «Lentamente
ho imparato ad accettare la povertà che vedevo, e a spostare lo sguardo dalla povertà al povero».
L’incontro con i poveri è una occasione per rendere nuovo il proprio sguardo sul mondo e
assumere un nuovo stile di vita. Vi proponiamo alcune interviste e testimonianze di persone che
hanno accolto questa sfida.
EMEROGRAFIA
Ø DE LENA P., Un anno di relazioni e di formazione, Nuova Responsabilità, 9/2005, pagg.
40-41
Ø GIAMMATTEO B., Qui non ci si congeda, Segno nel mondo, 19/2003, pagg. 9 - 10
Ø FURLAN FEDERICA, Accogliere le povertà, www.caritas.it
BIBLIOGRAFIA
Ø AA. VV., Voci sull’obiezione,La Meridiana, Molfetta (BA) 2004, pagg. 130 - 177
Ø AA. VV., Abitamondo, AVE Roma, 2004
Ø AA. VV., Educamondo, AVE Roma 2005, pagg. 162 – 163, pagg. 235 – 241
SITOGRAFIA
Ø Testimonianze sul SCN in Caritas
Ø Testimonianze dal Tavolo ecclesiale per il Servizio Civile
Ø Testimonianze sul SCN dal sito giovani.org
Carità e parrocchia
(a cura di Raffaela Riccelli )
«La chiesa locale è il luogo dove la chiesa universale si fa evento, e si testimonia la carità,
diventando così luogo in cui l’amore di Dio viene sperimentato. […] La comunità parrocchiale è il
primo spazio ecclesiale in cui la carità da personale diviene missionaria, attraverso gesti e impegni
che coinvolgono tutti». (V. Nozza, in Presenza pastorale, 2/1999, p. 31).
«La caritas parrocchiale è uno strumento pedagogico al servizio della pastorale della carità,
che è quel complesso di attività che vengono messe in atto per testimoniare l’amore del Signore, per
realizzare una comunità secondo questo Amore e per attuare il servizio ai fratelli che deriva come
irrinunciabile compito per tutti i cristiani» (CEI, Evangelizzazione e testimonianza della carità.
Orientamenti pastorali per gli anni ’90, 8 dicembre 1990, n. 19).
La carità deve, dunque, diventare lo stile di vita della parrocchia, sempre attenta ai bisogni dei
più poveri.
Si suggeriscono approfondimenti sulla missionarietà caritatevole della parrocchia.
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EMEROGRAFIA
Ø BORELLI P., Per una fontana che disseti, Catechesi n. 6 luglio - agosto 2006, pagg. 60-61
Ø STAGLIANO’ A., La parrocchia, custode della differenza dell’umano annunciata dal
vangelo sui pilastri teologici e culturali della parrocchia, Orientamenti Pastorali 2/2004,
EDB pagg. 55-61
Ø NOZZA V., Testimonianza comunitaria della carità, Presenza Pastorale 2/1999 pagg. 29-36
Ø NOZZA V., Parrocchia e immigrazione, Via verità e vita n 200, pagg. 36-38
Ø MONALDI A., Sette parole per dire “caritas parrocchiale”, Firmana, Quaderni di teologia,
La carità 1999 19/20 pagg. 296-303
BIBLIOGRAFIA
Ø CECCONI A., La caritas parrocchiale, in AA. VV., La Caritas, PIEMME, Casale
Monferrato, pagg. 57- 58
Ø COMMISSIONE CATECHESI SETTORE ADULTI DI AC, Carità cristiana tra le case
della gente: la parrocchia, AVE, pagg. 115- 119
Ø SAVERIO G., LANZA S., Vangelo della carità, Cultura Pastorale Del Terzo Millennio
pagg. 204- 206
Ø NERVO G., Al servizio della pastorale, La Profezia Della Povertà, Ed. S. Paolo pagg. 5360
Carità e volontariato
(a cura di Simona D’Amore)
La carità è una virtù dell’animo umano, ma per essere pienamente tale, esso deve essere
aperto all’azione divina: solo allora diventa Amore di Dio per l’uomo e risposta dell’uomo
all’Amore di Dio.
Il volontariato in quest’ottica diventa un’esperienza nella quale si manifesta e si realizza la
Carità intesa come amore per i fratelli e risposta al dono ricevuto da Dio; come annuncio concreto
dell’Amore di Dio e della Sua fedeltà all’uomo. È da lì che parte tutto, dal Suo Amore perfetto che
ci deve essere di esempio; è l’Amore di Cristo che ci spinge verso gli ultimi su sua imitazione. È
questo che fa nascere nell’uomo il desiderio di mettersi al servizio degli altri, o meglio, mettersi al
servizio “con” gli altri. Perché il volontariato è uno scambio e un cammino fatto insieme.
EMEROGRAFIA
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•
CONFERENZA EPISCOPALE TEDESCA - Commissione per le questioni caritative, La
chiesa, la carità e la caritas, Il Regno, 11/2000, pagg. 363-372.
STENICO G., Etica del prendersi cura e cittadinanza attiva, Rivista di Teologia Morale, 143,
2004, pagg. 423-437.
AMBROSIANI M., Giovani e volontariato: impegno per gli altri e crescita personale,
Aggiornamenti Sociali, n. 3, marzo 2005, pagg. 183-194.
CORVO P., Volontariato e Terzo Settore, specificità a confronto per fare chiarezza,
Orientamenti, n. 9-10,2001, pagg. 31-42.
BIBLIOGRAFIA
•
•
MORGANTE M., Le beatitudini - il cammino della felicità, Ed. Rogate,Tivoli, 2004.
PASINI G.- DOLAZZA L., La caritas, Ed. Piemme, Casale Monferrato, 1995.
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di Azione Cattolica Italiana e Caritas Italiana
•
MASTANTUONO A., Volontariato, Ed. Piemme, Casale Monferrato,1997, pagg. 47-87.
SITOGRAFIA
•
Caritas diocesane di Lombardia, Volontariato e testimonianza della carità, 2002
Cooperazione nord-sud del mondo (missioni)
(a cura di Ilaria Presutti)
Vivere la carità è anche assumerci le nostre responsabilità nei confronti della storia. Vedere
con i nostri occhi le contraddizioni e le ipocrisie del mondo in cui alberghiamo. Solo attraverso la
consapevolezza di una profonda connessione tra la povertà, le sofferenze di due terzi dell’umanità e
un sistema economico profondamente ingiusto (tenuto in vita ed alimentato dai cosiddetti paesi
industrializzati) può nascere realmente l’indignazione e di conseguenza l’urgenza di contrastarlo
attraverso iniziative concrete alternative. Un’immersione nelle vene di questa storia in punta di
piedi senza presunzioni e imposizioni culturali, come sostiene Alex Zanotelli: «Missione è sedersi
dove la gente si siede e lasciare che Dio avvenga». «È nell’incontro con l’altro, quando tu gli doni
la ricchezza che hai, che davvero nasce qualcosa di radicalmente nuovo, nasce la relazione, ed è lì
che sperimenti Dio». (A. ZANOTELLI, Korogocho, Alla scuola dei poveri, 2003)
BIBLIOGRAFIA:
Ø
Ø
Ø
Ø
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Ø
ZANOTELLI A., Korogocho, Alla scuola dei poveri, Feltrinelli, Milano 2003
ZANOTELLI A., I poveri non ci lasceranno dormire, Monti, Saronno (VA), 1996
ZANOTELLI A, R…esistenza e dialogo, EMI, Bologna, 2001
ZANOTELLI A, La solidarietà di Dio, EMI, Bologna, 2000
SESANA KIZITO R., Occhi per l’Africa, EMI, Bologna, 1999
SESANA KIZITO R., La Perla nera. L’altra Africa sconosciuta, Ed. Paoline, 2002
EMEROGRAFIA
Ø AA. VV., Teologia in Africa, Credere oggi, n. 152, 2/2006
Ø GIROLA S., Vangelo e cultura africana: un incontro possibile, Testimonianze, n. 5,
Settembre-Ottobre 1999, pagg. 93-106
Ø MONDADORI A. M., Un tetto per i bambini di Libera, Equilibri - Rivista per lo sviluppo
sostenibile, n. 1, Aprile 2006, pagg. 61-66
SITOGRAFIA
Ø
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www.nigrizia.it
www.amaniforafrica.org
www.giovaniemissione.it
I progetti internazionali dell’Azione Cattolica
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