n° 1-2 (gennaio-giugno 2006) - Federazione delle associazioni

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n° 1-2 (gennaio-giugno 2006) - Federazione delle associazioni
Bollettino
di informazione
della FOIST
P.le Morandi, 2
20121 Milano
SCIENZA
TECNICA N.1-20
Spedizione in abbonamento postale
Art. 2 - Comma 20/C - Legge 662/96
Filiale di Milano
Anno XVI - gennaio-giugno 2006
DALL’UNIONE EUROPEA
Politica generale
Obiettivi delle presidenze Ue nel 2006
La vita quotidiana dei cittadini è al centro dell’attenzione della presidenza di turno austriaca e di quella finlandese, che guidano l’Unione rispettivamente nel primo e nel secondo semestre del 2006. I due paesi operano in stretta sinergia per assicurare che l’attività del
Consiglio contribuisca al benessere economico e sociale, alla protezione dell’ambiente, alla libertà e alla sicurezza dei cittadini e al rafforzamento del ruolo dell’Europa nel mondo.
Le due presidenze, come previsto dal Consiglio del giugno 2005, devono tirare le somme dei dibattiti sulla Costituzione europea. L’accordo sulle linee di massima delle prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013, raggiunto dal Consiglio di dicembre 2005, deve essere tradotto nei necessari strumenti giuridici, in modo da costruire la base del finanziamento delle politiche dell’Unione nel prossimo periodo finanziario.
Nel 2006 si pone l’accento sulle iniziative volte a garantire il successo del nuovo sistema di governance, e in
particolare sull’attuazione dei primi programmi nazionali di riforma, nonché di azioni a livello dell’Unione che
fungano da completamento ai programmi nazionali.
Nell’ottica della crescita e dell’occupazione, le presidenze prestano particolare attenzione al completamento del
mercato interno, in particolare per i servizi, le telecomunicazioni, l’energia e i servizi finanziari, quale elemento
essenziale per la promozione del dinamismo economico
in Europa. Viene inoltre dato rilievo alla promozione di
un regime di sostegno per la ricerca e lo sviluppo. Nel
settore energetico, si attende che la Commissione presenti, all’inizio del 2006, le sue proposte per la conclusione di un accordo internazionale e per l’istituzione di
un ente giuridico europeo per il reattore sperimentale
termonucleare internazionale (Iter) da costruire a Cadarache in Francia.
Nel quadro dell’allargamento, si intensifica la verifica dei
progressi realizzati dalla Bulgaria e dalla Romania, la cui
adesione all’Unione è prevista per il 2007. Proseguono i
negoziati di adesione con la Croazia e la Turchia conformemente al quadro negoziale concordato.
Prospettive finanziarie 2007-2013
A seguito di lunghi e difficili negoziati, il Consiglio europeo, nel corso del summit tenutosi a Bruxelles il 16 e
17 dicembre 2005, è finalmente riuscito a trovare un accordo sulle Prospettive finanziarie per il periodo 20072013.
Per quanto attiene specificamente alla ricerca europea, il
risultato è stato valutato positivo. Il finanziamento per il
settore subirà un incremento in termini reali nel 2013 del
75% comparato con il 2006. Il Consiglio ha inoltre approvato l’istituzione di un provvedimento specifico di
condivisione del rischio diretto per sostenere la ricerca e
sviluppo in cooperazione con la Banca europea per gli
investimenti, d’intesa con la proposta della Commissione
per il Settimo programma quadro (7Pq). Da notare, tuttavia, che, al contrario di quanto previsto nella proposta
della Commissione, il budget del 7Pq non sarà raddoppiato.
Il Consiglio ha sottolineato, infine, nelle proprie conclusioni l’importanza della ricerca e dell’innovazione per il
futuro dell’economia e della società europea.
Ma il Parlamento dà battaglia
La Commissione per i bilanci del Parlamento è stata unanime, il 12 gennaio 2006, nel respingere l’accordo raggiunto dai capi di Stato e di governo in dicembre sul bilancio dell’Ue per il 2007-2013. I deputati sono stati particolarmente critici sul livello delle dotazioni concordato
dal Vertice.
La proposta di risoluzione del tedesco Reimer Böge respinge la posizione sulle risorse future “nella sua forma
attuale perchè non garantisce un bilancio che favorisca
la prosperità, la competitività, la solidarietà e la coesione”.
Gran parte dei deputati si sono espressi con parole particolarmente critiche riguardo agli 862 miliardi di euro
(1,045% del prodotto nazionale lordo) di finanziamenti
concordato dal Vertice, nettamente inferiore ai 975 miliardi di euro (1,18% del Pnl) proposti dal Parlamento nel
giugno 2005.
SEGUE à
1
23 Stati membri su 25 hanno presentato
i programmi nazionali di riforma
In una fase cruciale del rilancio della strategia comunitaria di Lisbona per la crescita e l’occupazione, la Commissione europea ha informato il Consiglio Competitività di aver ricevuto i programmi nazionali di riforma
(Nrp) di tutti gli Stati membri dell’Ue ad eccezione di Polonia e Germania, dove si sono appena insediati i nuovi
governi.
La consegna degli Nrp rappresenta un momento cruciale per il rilancio del processo di Lisbona. Sulla base degli orientamenti integrati per la crescita e l’occupazione,
e sulla scorta dei contatti bilaterali con la Commissione,
gli Stati membri hanno individuato le aree che presentano le sfide più urgenti per le loro economie, e hanno illustrato le azioni che intendono intraprendere nei prossimi tre anni per affrontarle.
Tra le altre aree prioritarie comuni alla maggior parte degli Stati membri figurano la creazione di un ambiente favorevole alle imprese, gli incentivi all’imprenditorialità,
l’aumento dell’occupazione, e la garanzia della sostenibilità delle finanze pubbliche. Anche il potenziale positivo di una miglior regolamentazione della crescita e dell’occupazione è stato chiaramente riconosciuto in molti
degli Nrp.
Per accedere ai programmi nazionali di riforma consultare:
http://europa.eu.int/growthandjobs/pdf/nrp_2005_en.pdf
Crescita e occupazione delle Pmi
La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione sulla nuova politica riguardante le piccole e medie
imprese (Pmi) proponendo azioni specifiche in cinque
aree diverse. La Commissione ha come obiettivo: 1) promuovere l’imprenditoria e la specializzazione attraverso
l’organizzazione di corsi di formazione e metodologie;
2) il miglioramento dell’accesso delle Pmi al mercato, attraverso la cooperazione commerciale e attraverso eventi destinati al loro avvicinamento; 3) l’integrazione del
principio “Think Small First” per fare una normativa facile da capire e sviluppando politiche più semplici per
le Pmi. Inoltre, si intende promuovere la crescita delle
Pmi, tra l’altro, incoraggiando e facilitando la loro partecipazione nei programmi finanziati, come il 7°Pq ricerca.
Il Piano D per la democrazia,
il dialogo e il dibattito
Il 13 ottobre 2005 la Commissione europea ha dato il via
al Piano D (democrazia, dialogo, dibattito) che getta le
basi per il confronto approfondito sul futuro dell’Europa
che si svolgerà nei prossimi mesi. Di fronte al ‘no’ della
Francia e dei Paesi Bassi alla Costituzione europea, i capi di Governo hanno chiesto un “periodo di riflessione”
per far sì che in ogni Stato membro possa aver luogo un
ampio approfondimento. Sono i governi a dover portare avanti i dibattiti nazionali, ma la Commissione ha un
ruolo di primo piano nell’agevolare tale processo. Il
“piano D” crea un contesto di lavoro in cui le autorità
2
nazionali possono intavolare una discussione a 25 sul futuro dell’Europa. L’obiettivo è di trovare un nuovo consenso politico sulle giuste politiche per mettere l’Europa
in condizione di far fronte alle sfide del XXI secolo.
Spazio unico per i pagamenti
La Commissione europea ha presentato alcune proposte
per eliminare le barriere giuridiche esistenti al fine di
rendere possibile la creazione di uno “spazio unico per
i pagamenti” nell’Ue, un’iniziativa che porterebbe a risparmiare 50-100 miliardi di euro l’anno. L’obiettivo è
quello di rendere i pagamenti transfrontalieri – tramite
carte di credito, carte di debito, bonifici bancari per via
elettronica, “domiciliazione” o qualsiasi altro mezzo – facili, economici e sicuri come i pagamenti “nazionali” all’interno di uno Stato membro. Attualmente, ciascun Paese ha le proprie norme in materia di pagamenti e il costo con tali sistemi disomogenei è pari al 2-3% del Pil.
Un mercato dei pagamenti più efficiente e competitivo
farà anche sì che i singoli europei paghino meno per i
servizi bancari di base, il cui costo medio varia, nei diversi paesi dell’Ue, dai 34 euro ai 252 euro.
“eu”: l’indirizzo internet per l’Europa
Il dominio di primo livello “.eu”, che consente alle aziende, agli enti pubblici e ai singoli cittadini di scegliere un
nome Internet paneuropeo per i loro siti Web e i loro indirizzi di posta elettronica è disponibile dal 7 dicembre
2005. Un suffisso “.eu” consente agli utenti di manifestare una presenza, un’ambizione o un’appartenenza a livello europeo. Tale suffisso integra ma non sostituisce i
codici dei paesi come “.it” per l’Italia. Un periodo iniziale (detto periodo “sunrise”) di quattro mesi consentirà ai
titolari di diritti preesistenti – ivi comprese le aziende –
residenti nell’Unione europea di chiedere la registrazione di nomi di dominio. Dal 7 aprile 2006, il registro aprirà le porte alle domande provenienti dal grande pubblico.
Il dominio di primo livello “.eu” è amministrato e gestito da un organismo privato senza scopo di lucro, denominato EURid e scelto dalla Commissione a seguito di un
bando aperto. EURid registrerà le richieste di nomi di
dominio mediante un’ampia rete di conservatori di registro.
Scambi di prodotti agricoli con i paesi
euromediterranei
L’Unione europea ha deciso di avviare i negoziati con i
paesi euromediterranei per ampliare ulteriormente gli
scambi di prodotti agricoli freschi e trasformati e di prodotti della pesca. L’obiettivo è quello di conseguire una
più ampia liberalizzazione entro il 2010, come previsto
dalla dichiarazione di Barcellona firmata nel 1995. I negoziati riguardano tutti i prodotti, ma anche aspetti non
commerciali come lo sviluppo rurale, gli ostacoli tecnici
agli scambi, le questioni sanitarie e la politica della qualità. Si dovrà tener conto inoltre della particolare “sensi-
bilità” di certi prodotti sia per l’Ue che per i paesi euromediterranei.
Reach
Dopo due anni di accesi dibattiti, il 13 dicembre 2005 il
Consiglio “Competitività” ha raggiunto l’accordo politico
sul progetto di regolamento per la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze
chimiche (Reach). L’intesa sostituisce 40 atti giuridici esistenti e creerà un sistema integrato unico di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione dei prodotti chimici. Reach garantirà che vengano colmate le lacune relative alle informazioni esistenti sulle proprietà pericolose di circa 30.000 sostanze, e che le informazioni
necessarie sull’impiego sicuro vengano trasmesse lungo
la catena di approvvigionamento industriale, al fine di
contenere i rischi per i lavoratori, i consumatori e l’ambiente. Reach invertirà l’onere della prova, in modo tale
che spetterà all’industria – vale a dire, ai produttori e agli
importatori di sostanze chimiche - , e non alle autorità
pubbliche, assumersi la responsabilità di fornire le informazioni necessarie e di adottare misure efficaci di gestione del rischio.
Per ulteriori informazioni:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/reach/index_en.htm
Ricerca e innovazione
Bilancio 2006: priorità a ricerca e
istruzione
I fondi per ricerca e istruzione non devono essere ridotti. E’ questa la principale richiesta della relazione dell’europarlamentare Gianni Pittella sul Bilancio 2006 che,
respingendo le decurtazioni proposte dal Consiglio, intende rispondere alle esigenze dei cittadini e promuovere la competitività. Per i deputati, il bilancio 2006 deve
poter contare su 121,4 miliardi di euro in crediti d’impegno e 115,4 miliardi in pagamenti, corrispondenti
all’1,04% del Pil europeo.
La risoluzione riafferma la volontà del Parlamento di
conseguire i principali obiettivi politici per il 2006 nonchè di garantire una continuità credibile con le nuove
prospettive finanziarie. Sono quindi deplorate le riduzioni indifferenziate operate nel progetto di bilancio del
Consiglio. Quest’ultimo, alla luce delle proposte dei deputati, è esortato a cooperare pienamente con il Parlamento “al fine di raggiungere una soluzione soddisfacente”.
Le priorità della Presidenza austriaca
Il governo austriaco, che ha assunto la Presidenza della
Ue il 1° gennaio, ha pubblicato le sue priorità nel settore
della ricerca, che mirano principalmente ad una rapida
approvazione delle proposte. Affinchè il Settimo programma (7Pq) sia avviato nei tempi previsti, è necessario
adottare entro la fine del 2006 le decisioni sul programma
stesso, nonchè sui programmi specifici, sulle norme di
partecipazione, sul Centro comune di ricerca (Ccr) e sulle attività ai sensi degli articoli 169 e 171 del trattato.
Inoltre la Presidenza austriaca controllerà e promuoverà
l’attuazione del piano d’azione volto a perseguire l’obiettivo del tre per cento, che prevede per ogni Stato
membro misure finalizzate ad aumentare gli investimenti nella ricerca.
L’Austria si impegnerà poi a far adottare al più presto le
decisioni ancora in sospeso concernenti il reattore termonucleare sperimentale internazionale (Iter).
Per ulteriori informazioni sulla Presidenza austriaca visitare:
http://www.eu2006.at/info/en/index.html
7°Pq: i programmi specifici
La Commissione europea ha illustrato i propri piani dettagliati per l’attuazione del Settimo programma quadro
(7Pq) con la pubblicazione, il 21 settembre 2005, dei
programmi specifici proposti per ciascuno dei quattro pilastri principali – Cooperazione, Idee, Persone e Capacità – nonchè per la struttura di ricerca interna alla Commissione, il Centro comune di ricerca (Ccr).
I documenti delineano l’ampio approccio che verrà adottato nell’ambito di ciascun pilastro. Il programma specifico per la Cooperazione, ad esempio, elenca le nove
aree tematiche in cui l’Unione sosterrà la ricerca collaborativa, comprese le nuove priorità “scienze socioeconomiche e scienze umane” e “sicurezza e spazio”. Il documento descrive ognuna delle nove aree tematiche in
termini di obiettivo generale, di approccio all’attuazione
e di aree di attività previste, comprese talune iniziative
su larga scala.
Nell’ambito delle Idee, l’obiettivo verrà realizzato mediante il Consiglio europeo della ricerca (Cer), composto
da un Consiglio scientifico di ricercatori, ingegneri e accademici. Il Consiglio scientifico avrà la responsabilità di
stabilire il programma di lavoro del Cer e di definire i
metodi della revisione tra pari e della valutazione delle
proposte, mentre la Commissione fungerà da garante
dell’autonomia e dell’integrità del Cer.
Il pilastro delle Capacità prevede un approccio strategico al sostegno della costruzione di nuove infrastrutture
di ricerca, e azioni, volte ad aumentare il potenziale di
ricerca delle regioni ultraperiferiche e “della convergenza” dell’Unione.
I programmi specifici individuano, inoltre, una serie di
questioni prioritarie trasversali rispetto ai programmi Cooperazione, Persone e Capacità. Tra queste figurano la
cooperazione internazionale, il contributo della ricerca
alla politica comunitarie e l’inclusione di considerazioni
di carattere sociale in tutti i programmi specifici. Un’altra
questione trasversale importante è l’appoggio alla partecipazione delle piccole e medie imprese (Pmi).
Per le proposte sui programmi specifici consultare:
http://www.cordis.lu/fp7 oppure
http://europa.eu.int/comm/research/future/index_en.cfm
SEGUE à
3
Nuovo direttore generale ricerca
Il cinquantaseienne spagnolo José Manuel Silva Rodriguez è il nuovo direttore generale della Dg Ricerca della Commissione. Prima di intraprendere la sua carriera
all’interno della Commissione, Rodriguez è stato professore all’Istituto per ingegneri agronomi di Madrid ed ha
lavorato in società attive nel settore delle esportazioni,
Ha inoltre ricoperto il ruolo di ispettore presso il ministero dell’Economia e del commercio.
Rodriguez lavora dal 1986 presso la Commissione, dove
ha operato principalmente all’interno della Dg Agricoltura ed è stato a capo di varie unità prima di divenire direttore generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale
nel 1999.
Norme semplificate
per il 7Pq
La Commissione europea ha pubblicato la proposta riguardante le norme per la partecipazione al Settimo programma quadro ricerca. Sono state approvate disposizione relative alla proprietà intellettuale, che dovrebbero agevolare i partecipanti a conseguire un accordo consortile adeguandolo alle necessità del caso.
Inoltre, per il 7Pq saranno disponibili tre forme di sovvenzionamento: rimborso dei costi ammissibili, pagamenti globali e finanziamenti forfettari. Inizialmente si ricorrerà con maggiore frequenza al rimborso dei costi
ammissibili, ma le altre forme saranno introdotte gradualmente ed utilizzate in maniera più estesa in un secondo tempo qualora abbiano riscontri positivi.
I finanziamenti comunitari veri e propri copriranno un
massimo del 50 per cento dei costi ammissibili, sottratti
contributi e introiti relativi alle attività di ricerca e dimostrazione. Un finanziamento ulteriore fino al 25 per cento per le attività di ricerca sarà a disposizione di determinate organizzazioni, precisamente piccole e medie imprese (Pmi), enti pubblici, istituti di istruzione secondaria e superiore e organizzazioni di ricerca senza scopo di
lucro.
Le azioni di ricerca di frontiera, quelle finanziate dal proposto Consiglio europeo di ricerca (Cer), saranno interamente rimborsate. Tutte le altre attività, comprese le
azioni di coordinamento e di supporto, nonchè le azioni riguardanti la formazione e l’evoluzione della carriera
dei ricercatori, saranno rimborsabili fino al 100 per cento.
La proposta è sul sito: http://europa.eu.int/eurlex/LexUriServ/site/en/com/2005/com2005_0705en01.pdf
Potocnik a favore dell’accordo sul
bilancio
Il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik
ha accolto con favore il fatto che gli Stati membri abbiano raggiunto l’accordo sul bilancio comunitario per il
periodo 2007-2013; il costo di un mancato accordo “sarebbe stato enorme”. Tuttavia, il problema di base è che
gli Stati membri considerano in sostanza il bilancio co4
munitario come un meccanismo finanziario di ridistribuzione e tale approccio porterà sempre all’approvazione
di un bilancio con dimensione e struttura lontane dall’essere perfette.
Potocnik auspica che l’attenzione del dibattito si sposti
in tempo utile per una revisione globale delle prospettive finanziarie per il periodo 2008/2009, che costituisce
una condizione del recente accordo. Il suo sogno, ha affermato, sarebbe il lancio di un nuovo progetto europeo
incentrato sulla conoscenza, sulla scia del movimento
ambientalista degli anni ’70 o del progetto del mercato
interno degli anni ’90.
Ricerca e sviluppo dell’Unione nel 2004
La Commissione europea ha pubblicato il rapporto annuale sulle attività di ricerca e sviluppo tecnologico nell’ambito dell’Unione nel corso dell’anno 2004. E’ stato
anche messo a disposizione un documento contenente
ulteriori dettagli insieme ad un annesso con dati statistici. Il rapporto si concentra principalmente nell’attuazione del Sesto programma quadro (6Pq), le sue diverse tematiche prioritarie e i suoi strumenti. L’annesso con i dati statistici illustra l’informazione fornita dal rapporto con
le statistiche dettagliate dei progetti del 6Pq e la partecipazione in base agli strumenti, al paese, ecc.
Il documento riassume altre iniziative dell’Unione nel
campo della ricerca nel corso dell’anno 2004 facendo riferimento ai piani e alle azioni future, come l’attuazione
dell’imminente 7Pq o la creazione del Consiglio europeo
di ricerca.
Investimenti in R&S
Il quadro di valutazione per il 2005 delle spese nella R&S
(ricerca e sviluppo) industriale indica un’inversione di
tendenza nella spesa delle imprese europee, con un aumento degli investimenti. Tuttavia, con un tasso di crescita dello 0,7 per cento (rispetto a una flessione di due
punti percentuali nello scorso anno) le aziende sono tuttora ben lungi dal raggiungere i livelli delle migliori società non europee, che quest’anno hanno registrato una
crescita pari al sette per cento.
Se dunque la tendenza positiva evidenziata in Europa è
lievemente offuscata dalla prestazione della concorrenza, vi è comunque un aspetto importante che i risultati
delle controparti non possono attenuare, ed è il fatto che
il maggiore investitore in R&S è attualmente una società
europea, Daimler-Chrysler, mentre un’altra società europea, Siemens, figura fra le prime cinque.
Il quadro di valutazione è alla sua seconda edizione, ed
è stato redatto congiuntamente dalla Dg Ricerca e dal
Centro comune di ricerca. Riporta dati riguardanti 1.400
imprese: le prime 700 dell’Ue e le prime 700 al di fuori
dell’Ue. Nel complesso, le 1400 imprese investono 315
miliardi di euro in R&S. Nove dei principali 25 investitori nella ricerca hanno sede nell’Ue, e il 45 per cento delle 700 migliori imprese dell’Ue ha aumentato gli investimenti di oltre 5 punti percentuali rispetto a quanto indicato nel quadro di valutazione dell’anno passato.
Nell’Ue le imprese registrano il 54,3 per cento del totale
degli investimenti in R&S, rispetto al 74,5 per cento del
Giappone, al 63,1 degli Stati Uniti e al 60,1 per cento
della Cina.
Per ulteriori informazioni consultare: http://euiriscoreboard.jrc.es
Pmi innovative nel settore farmaceutico
Il 15 dicembre 2005 la Commissione europea ha approvato un nuovo regolamento volto a promuovere lo sviluppo di nuovi farmaci da parte di piccole e medie imprese (Pmi) agevolando le procedure di rilascio dell’autorizzazione di commercializzazione, a livello europeo,
da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Emea).
Le misure principali del nuovo regolamento comprendono esoneri o notevoli riduzioni delle tariffe, nonchè
proroghe per una serie di servizi dell’Emea destinati alle Pmi, come la consulenza scientifica. Altre disposizioni si riferiscono all’assistenza amministrativa, in particolare per quanto concerne le traduzioni.
In seguito all’adozione del regolamento, l’Agenzia europea
per la valutazione dei medicinali (Emea) ha aperto uno
“sportello unico” per fornire un’assistenza di tipo amministrativo e procedurale alle Pmi che intendano sviluppare e
commercializzare nuovi farmaci. All’inizio del 2006, l’Emea
elaborerà un manuale sugli aspetti amministrativi e procedurali della legislazione farmaceutica dell’Ue.
Per ulteriori informazioni:
http://www.emea.eu.int/SME/SMEoverview.htm
Cento offerte
di biotecnologia
Cento offerte di tecnologie legate a progetti finanziati
dall’Ue nel settore della biotecnologia vengono illustrate
in un nuovo opuscolo pubblicato dalla Commissione europea. Le proposte sono suddivise in sei capitoli: biofarmacia; biotecnologia alimentare; tecnologia; biotecnologia vegetale; tecnologia biomedica – terapia; tecnologia
biomedica – diagnosi.
Nell’opuscolo si discute pure la debolezza europea nello sfruttamento dei risultati, riconducibili principalmente
a una scarsa partecipazione dell’industria, che spesso
dispone di competenze ed esperienze nel gestire la proprietà intellettuale che alcune istituzioni accademiche
non possiedono.
(Gestützt auf die Broschüre “100 Technology Offers stemming
from EU Biotechnology RTD Results”)
Cordis sulle piattaforme tecnologiche
Il servizio “Technology Platforms” di Cordis è uno strumento di informazione essenziale che offre una sintesi
delle iniziative emergenti in settori quali le celle a idrogeno e a combustibile, la nanoelettronica, l’approvvigionamento idrico ed il trattamento delle acque, la genomica delle piante e la biotecnologia, la comunicazione mobile e senza fili, le medicine innovative, l’aeronautica, i
sistemi integrati e l’acciaio.
Le piattaforme tecnologiche sono tese ad incoraggiare i
partenariati tra pubblico e privato in settori fondamentali di interesse strategico europeo. Riuniscono operatori
del mondo industriale ed accademico e del settore pubblico per definire un’agenda di ricerca strategica in settori ritenuti vitali per la competitività europea. I possibili obiettivi includono lo sviluppo di nuove tecnologie
che comporterebbero un cambiamento radicale nei suddetti settori, la riconciliazione di diverse iniziative concernenti lo sviluppo sostenibile o il rinnovamento dei
settori industriali tradizionali.
Per ulteriori informazioni: http://cordis.europa.int/technologyplatforms/
Prima il Cer poi lo Iet
L’Associazione delle università europee (Eua) ha pubblicato una dichiarazione in cui esprime il parere secondo
cui occorre istituire un Istituto europeo della tecnologia
(Iet), ma non a scapito del Consiglio europeo della ricerca. La dichiarazione si basa sulle opinioni espresse attraverso una consultazione aperta rivolta ai membri dell’Eua, tra cui figurano 34 Conferenze nazionali dei Rettori e più di 700 università individuali di 46 paesi. Le posizioni sono due. La prima è l’istituzione di un Consiglio
europeo della ricerca (Cer) con un bilancio annuale pari a circa 1,5 miliardi di euro come proposto nei piani
della Commissione europea per il 7Pq. La seconda è che
l’Iet venga pertanto istituito con “fondi nuovi”, preferibilmente con una combinazione di contributi da fonti di
finanziamento pubbliche e private.
Presidente scientifico
del Cer
Il Consiglio scientifico del futuro Consiglio europeo della ricerca (Cer), ha eletto come suo presidente il professore greco Fotis Kafatos e due vicepresidenti: il professor Helga Nowotny e il dottor Daniel Estève.
Kafatos è attualmente titolare della cattedra di immunogenomica degli insetti all’Imperial College di Londra (Regno Unito). Nato in Grecia, ha studiato biologia negli
Stati Uniti dove ha inoltre lavorato come professore ad
Harvard per 30 anni. A tale esperienza hanno fatto seguito due mandati come direttore generale del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl).
La vicepresidente Nowotny è già molto conosciuta in seno alla comunità scientifica europea in quanto presidente del Comitato consultivo europeo della ricerca (Eurab).
E’ inoltre membro del Wissenschaftszentrum di Vienna
(Austria) e professore emerito di studi sociali della scienza presso l’Eth di Zurigo.
Il co-vicepresidente Estève è attualmente direttore della
ricerca presso il Service de Physique de l’Etat Condensé
del Cea di Saclay. Ha vinto il premio Europhysics nel
2004 per aver sviluppato circuiti elettronici per l’informatica quantistica.
Per ulteriori informazioni sul Cer:
http://www.cordis.lu/fp7/ideas.htm
SEGUE à
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Cip e Gmes
Il 29 novembre 2005 il Consiglio Competitività ha deciso di sostenere l’orientamento proposto dalla Commissione per l’istituzione del programma quadro per la
competitività e l’innovazione (Cip), dopo aver analizzato una relazione sui progressi finora conseguiti.
La Commissione intende consolidare vari programmi esistenti ed alcune nuove iniziative in un unico quadro Cip
basato su tre pilastri: imprenditorialità ed innovazione;
sostegno della politica delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazione; energia intelligente per l’Europa. La Commissione ha proposto un bilancio per il
programma di 4,2 miliardi di euro, per il periodo compreso tra il 2007 ed il 2013, dipendente dalla decisione
conclusiva sul bilancio Ue per lo stesso periodo.
Nel corso della stessa riunione, al Consiglio Competitività si è aggiunto il Consiglio dell’Agenzia spaziale europea (Esa) per i terzo “Consiglio Spazio”. L’argomento di
discussione principale è risultata essere l’iniziativa di
monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza
(Gmes), che dovrebbe fornire ai responsabili politici dati di monitoraggio globale via satellite su aspetti relativi
ad ambiente e sicurezza.
La cancellazione non riguarda la registrazione o le altre
imposte. Rimangono diversamente inalterate le imposte
di presentazione e di richiesta di altri diritti su proprietà
industriale quali i marchi.
European Science-to-Business Award
Janez Potocnik, commissario alla Scienza e alla ricerca, è
il promotore del nuovo premio “Degussa European
Science-to-Business Award”, del valore di 100.000 euro,
destinato alla ricerca interdisciplinare con un chiaro potenziale commerciale. L’iniziativa è stata lanciata il 22 novembre 2005 a Bruxelles.
Il premio è riservato agli scienziati di età inferiore a 35
anni, i quali nel corso degli ultimi due anni hanno svolto, in una struttura europea, attività di ricerca che costituiscono una vera promessa a livello commerciale. L’iniziativa è stata avviata da Degussa Ag, la società tedesca
leader nei prodotti chimici e specialità, in collaborazione con il quotidiano finanziario Handelsblatt e l’istituto
internazionale di gestione aziendale Insead.
Per maggiori informazioni: http://www.degussa-award.com
“Scienza pratica” nelle scuole
Il costo del brevetto europeo
L’Ufficio europeo brevetti (Ueb) pubblica lo studio sul
costo stimato del brevetto europeo. Scopo del lavoro
consiste nel fornire un indicatore quantitativo del livello
e dei maggiori fattori che ne compongono il costo.
Il primo campione su cui viene elaborato lo studio si rivolge ai richiedenti provenienti da Europa, Usa e Giappone, cui è stato concesso un brevetto dall’Ueb nel 2002
e nel 2003.
Ci si riferisce a società ed organizzazioni appartenenti a
tutti i settori industriali, nonchè a Pmi. I fornitori di servizi quali i consulenti europei di brevetto ed i servizi di
traduzione del brevetto europeo sono considerati come
secondo gruppo di studio.
Questo approccio sulla spesa prende in considerazione
i costi di pre-concessione (ossia le spese precedenti alla
presentazione del brevetto quali la scrittura della prima
domanda, il costo di preparazione e di svolgimenti del
procedimento previsti dal brevetto europeo) e costi di
post-concessione (ossia quelli per la validazione del brevetto nei diversi Paesi selezionati). Come risultato l’onere totale per ottenere un brevetto europeo standard validato in 6 Paesi ammonta a 30.530 euro.
Una nuova relazione elaborata dal fondo nazionale britannico per la scienza, la tecnologia e le arti (National
Endowment of Science, Technology and the Arts, Nesta)
chiede di adottare un approccio più diretto all’insegnamento della scienza nelle scuole, segnalando che si registra una riduzione degli esperimenti a causa di timori
riguardanti salute e sicurezza.
La relazione, intitolata “Real Science”, sostiene che l’alfabetizzazione scientifica deve figurare tra i pilastri del sistema educativo accanto all’alfabetizzazione generale e
matematica. Attualmente, però, erronee interpretazioni
delle normative in materia di salute e sicurezza e la mancanza di tempo che caratterizza i programmi scolastici
ostacolano una sperimentazione pratica fondamentale.
La relazione “Real Science”:
http://www.nesta.org.uk/insidenesta/research_scienceeducation.html
Per ulteriori informazioni sul progetto “Hands-on Science”:
http://www.hsci.info/
Energia
Piano d’azione per la biomassa
Italia. Abolite alcune imposte sui brevetti
Il Governo italiano ha deciso, con la legge finanziaria
2006, la cancellazione delle imposte di presentazione e
di mantenimento relative ai brevetti per invenzioni industriali, di brevetti per modelli di utilità e di brevetti per
modelli e disegni ornamentali a partire dal 1° gennaio
2006. Vengono inoltre cancellate le imposte di stampa
relative all’iscrizione dei citati diritti di proprietà industriale.
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La Commissione europea ha pubblicato un piano d’azione volto ad aumentare l’utilizzo dell’energia ottenibile dalla silvicultura, dall’agricoltura e dai materiali di
scarto utilizzando la biomassa. Il piano delinea misure in
tre settori – riscaldamento, elettricità e trasporti – e propone oltre 20 azioni, la maggior parte delle quali dovrebbe essere realizzata a partire dal 2006.
Attualmente l’Ue soddisfa il quattro per cento del proprio fabbisogno energetico sfruttando la biomassa, ma si
ritiene che sarebbe possibile incrementare di oltre il
doppio tale utilizzo entro il 2010. Conseguendo tale risultato l’Europa, oltre ad essere meno dipendente dall’energia importata, diminuirebbe annualmente di 209 milioni di tonnellate le emissioni di gas ad effetto serra. Un
impiego maggiore della biomassa porterebbe inoltre alla creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto nelle
zone rurali, ed attenuerebbe la pressione sul prezzo del
petrolio.
Il 7 dicembre 2005 è stata inoltre pubblicata una relazione sulla produzione di elettricità con fonti di energia
rinnovabili. Le conclusioni della relazione indicano che
oltre metà degli Stati membri dell’Ue non si sta impegnando a sufficienza per sostenere l’elettricità verde.
Il piano d’azione per la biomassa:
http://europa.eu.int/comm/energy/res/biomass_action_plan/gree
n_electricity_en.htm
Energia senza emissioni di CO2
Il 1° dicembre 2005 è stata lanciata la piattaforma tecnologica (Pt) relativa alle centrali elettriche a combustibili
fossili con un livello di emissioni prossimo a zero (zero
emission fossil fuel power plants, Zeffpp). L’obiettivo è
ridurre l’impatto ambientale dell’utilizzo di combustibili
fossili in modo che, entro il 2020, tali centrali siano in
grado di rilasciare, in maniera economicamente vantaggiosa, emissioni di CO2 prossime a zero.
La piattaforma riunisce ricercatori a livello nazionale, regionale e locale, programmi ed iniziative di sviluppo e
di diffusione in questo ambito scientifico, oltre ad imprese del settore energetico, fornitori di apparecchiature, utenti, consumatori, enti finanziari, organismi di regolamentazione e autorità pubbliche. Il progetto si avvale inoltre della partecipazione equilibrata e attiva delle principali parti interessate con l’obiettivo di ridurre
l’impatto ambientale dell’utilizzo di combustibili fossili.
Più rinnovabili
Il 21 e 22 novembre 2005, in occasione di una conferenza sulla ricerca nel campo dell’energia rinnovabile
per l’Europa, è stato espresso ampio consenso sulla necessità che la ricerca contribuisca allo sviluppo del settore e alla riduzione dei costi delle tecnologie per l’energia rinnovabile, allo scopo di affrontare le sfide dei
cambiamenti climatici e di un approvvigionamento energetico sicuro.
Le iniziative tecnologiche comuni, gli strumenti della
Commissione per accelerare lo sviluppo nelle tecnologie
chiave mediante partenariati pubblico-privati su scala
europea, svolgeranno un ruolo fondamentale.
L’idrogeno e le celle a combustibile sono già state individuate quale area da sostenere mediante tali azioni,
mentre le proposte specifiche del programma citano
espressamente l’energia rinnovabile quale candidata aggiuntiva per una Jti da introdurre durante l’attuazione del
7Pq.
La Commissione afferma di aver investito 440 milioni di
euro nella ricerca sull’energia rinnovabile nel corso del
6Pq tra il 2002 e il 2006, mentre nella proposta relativa
al 7Pq (2007-2013) è stata formulata la richiesta di 2,93
miliardi di euro per il capitolo “energia” del programma
specifico sulla Cooperazione.
Per ulteriori informazioni:
http://cordis.europa.eu.int/fp6/sustdev.htm
Energia: aprire i mercati
Gli Stati membri devono applicare più efficacemente le
disposizioni in materia di liberalizzazione dei mercati
previste dalle direttive comunitarie in materia di gas ed
elettricità: è questa la principale conclusione cui giunge
la relazione sul funzionamento del mercato interno dell’elettricità e del gas adottata dalla Commissione il 15 novembre 2005. Le risposte fornite dall’industria e dai consumatori nell’ambito dell’indagine sulla concorrenza nel
settore avviata nel giugno 2005 confermano che i mercati dell’energia non funzionano ancora secondo le regole della concorrenza e che esistono gravi disfunzioni.
Ambiente
I rischi delle nanoparticelle
Il ministero britannico dell’ambiente, dei prodotti alimentari e degli affari rurali (Defra) ha pubblicato una relazione sulle priorità di ricerca concernenti i possibili rischi associati alla nanotecnologia. Sono tre le aree principali in cui è necessario approfondire la ricerca al fine
di creare un quadro di gestione del rischio per le nanoparticelle: caratterizzazione, definizione e misurazione
delle nanoparticelle, comprensione dell’impatto delle
nanoparticelle sugli esseri umani e sull’ambiente, e comprensione della provenienza delle nanoparticelle e di come si muovono attraverso l’ambiente, non ultimo il corpo umano.
Il testo si concentra su una gamma di nanoparticelle liberamente modificate che relazioni precedenti della Royal Society e Royal Academy of Engineering (RS/RAEng)
e dello Scientific Committee on Emerging and Newly
Identified Health Risks (comitato scientifico dei rischi
emergenti e recentemente identificati) della Commissione europea hanno individuato quali aree problematiche.
Fondi supplementari
per il protocollo di Kyoto
La Commissione europea intende contribuire con un finanziamento supplementare di 853.000 euro al sostegno
di meccanismi flessibili e di attività di trasferimento tecnologico, secondo quanto previsto dal protocollo di
Kyoto e dall’accordo raggiunto in occasione dell’ultima
conferenza Onu sul cambiamento climatico tenutasi a
Montreal (Canada).
SEGUE à
7
L’incontro di Montreal si è concluso l’11 dicembre 2005
con un accordo che riunisce 157 nazioni e mira alla definizione di nuovi obiettivi vincolanti per le emissioni di
gas a effetto serra quando, nel 2012, scadrà l’attuale protocollo di Kyoto. Il meccanismo consente ai paesi che si
sono impegnati a raggiungere gli obiettivi di Kyoto di
eseguire i progetti di risparmio delle emissioni nei paesi
in via di sviluppo e valutare le riduzioni ottenute rispetto ai risultati attesi.
Per ulteriori informazioni visitare:
http://europa.eu.int/comm/environment/climat/montreal_05.htm
Italia: violazioni della normativa
ambientale
La Commissione europea ha deciso di procedere contro
l’Italia per molteplici casi di violazione della normativa
ambientale. Dieci di questi riguardano la mancata trasmissione di informazioni fondamentali sull’inquinamento atmosferico, la protezione della natura, la gestione dei
rifiuti, la valutazione di impatto ambientale e le biotecnologie. L’iniziativa rientra in una serie di procedimenti
di infrazione in campo ambientale nei confronti di vari
Stati membri.
La Commissione ha deciso di inviare al governo italiano
un parere motivato complementare per il modo in cui
l’Italia ha applicato la direttiva comunitaria sulla valutazione dell’impatto ambientale rispetto alla realizzazione
delle “infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale”. La normativa italiana
prevede una procedura di valutazione dell’impatto ambientale diversa per questo tipo di progetti, relativa al
progetto preliminare, la quale, secondo la Commissione,
non garantisce sufficientemente che la procedura di Via
sia aggiornata qualora un progetto sia modificato rispetto al progetto iniziale.
La Commissione ha inoltre inviato all’Italia dieci lettere
di costituzione in mora per aver violato l’articolo 10 del
trattato, a norma del quale gli Stati membri devono cooperare con la Commissione per consentire a quest’ultima di eseguire i propri compiti. I casi sono:
- l’ampliamento della base militare sull’isola della Maddalena (Sassari);
- l’incenerimento di rifiuti a Ischia Podetti (Trento) e l’incenerimento di combustibile derivato da rifiuti (Cdr) a
Corteolona (Pavia)
- progetti di infrastrutture sciistiche a Pinzolo-Madonna
di Campiglio (Trento), nelle Dolomiti dell’AdamelloBrenta e lo sci di fondo a Selva di Progno (Verona)
- progetti idroelettrici in Val Masino (Sondrio)
- un programma della Regione Lombardia per l’uso delle risorse idriche per scopi idroelettrici
- la gestione delle risorse idriche nel Lago d’Idro (Brescia)
- la gestione dei rifiuti di imballaggio nella Regione Campania
- le misure nazionali concernenti la coesistenza di colture geneticamente modificate e l’agricoltura convenzionale.
Ulteriori nove procedimenti d’infrazione contro l’Italia
per l’inadeguata gestione dei rifiuti sono stati avviati a
8
dicembre 2005. In sei casi, l’Italia non si è conformata alle decisioni adottate nei suoi confronti dalla Corte di
giustizia europea.
Un altro caso contesta la pratica adottata sistematicamente negli ultimi tempi dall’Italia volta a definire i rifiuti
in modo più restrittivo rispetto al diritto comunitario, di
modo che alcuni tipi di rifiuti, non più considerati tali,
non rientrino più nell’ambito di applicazione delle norme europee.
Migliorare l’ambiente
nelle città europee
La Commissione europea ha proposto una nuova strategia tematica sull’ambiente urbano, destinata ad aiutare
gli Stati membri e le autorità locali e regionali a migliorare l’efficienza ambientale delle città. Quella per l’ambiente urbano è una delle sette strategie previste dal Sesto programma di azione nel settore. Il suo obiettivo è
favorire una migliore attuazione a livello locale delle politiche e della legislazione comunitaria, attraverso lo
scambio di esperienze e buone pratiche tra le autorità locali.
Quattro cittadini europei su cinque vivono ormai in città, e lo stato dell’ambiente urbano incide direttamente
sulla qualità della loro vita.
La Commissione ha coordinato gli obiettivi della strategia con altri programmi comunitari e propone aiuti agli
investimenti, progetti di ricerca e dimostrazione su alcuni aspetti fondamentali per l’ambiente urbano, come gli
invetimenti nel trasporto cittadino e il riutilizzo dei terreni abbandonati o, ancora, una formazione alla gestione urbana.
E’ essenziale che gli stati membri facciano buon uso delle opportunità offerte a livello europeo per migliorare
l’efficienza ambientale delle proprie città.
Le foreste contro il protocollo di Kyoto
Il metano è un noto gas a effetto serra il cui potenziale
di riscaldamento globale è 32 volte maggiore di quello
del biossido di carbonio. Esso incide sui processi di ossidazione atmosferica danneggiando anche lo strato di
ozono stratosferico. La produzione di metano è caratteristica di zone come le risaie e le paludi dove i batteri
agiscono sulla vegetazione in condizioni in cui scarseggia l’ossigeno. I livelli di metano si sono triplicati negli
ultimi 250 anni.
Tuttavia, le ricerche condotte all’istituto Max Planck di
Heidelberg (Germania) suggeriscono che il metano può
essere rilasciato anche da un vasto numero di piante in
condizioni normali.
Le foreste possono contribuire dal 10 al 30 per cento alla produzione mondiale di metano. I dati ottenuti ribaltano le idee su cui si basava il protocollo di Kyoto,
poichè quest’ultimo presupponeva che le foreste presenti sul pianeta non producessero metano, ma fossero
in realtà caratterizzate dall’assorbimento netto di biossido di carbonio svolgendo un ruolo fondamentale nel
processo di rallentamento dell’effetto serra.
BANDI DI GARA
La redazione di Scienza tecnica
segnala alcuni tra i principali
bandi di gara della
Commissione europea ritenuti
di interesse dei lettori.
Inviti “Marie Curie aperti”
- Invito a presentare proposte per le
borse “Marie Curie” di ospitalità per
il trasferimento delle conoscenze
- data di scadenza: 25.1.2006
- bilancio: 31 milioni di euro per il
programma di sviluppo; 16 milioni
di euro per il programma di collaborazione strategica industriauniversità
l
l
l
Invito a presentare proposte per i
contributi di eccellenza “Marie Curie”
data di scadenza: 25-1-2006
bilancio: 45 milioni di euro
Invito a presentare proposte per i
premi di eccellenza “Marie Curie”
data di scadenza: 15.2.2006
bilancio 250.000 euro
Invito a presentare proposte per le
cattedre “Marie Curie”
data di scadenza: 25.1.2006
bilancio: 10 milioni di euro
Per ulteriori indicazioni sugli inviti
consultare l’indirizzo web:
http://fp6.cordis.lu/fp6/calls_activity.cfm
?ID_ACTIVITY=594
(Guce C 178 del 20.7.2005, p. 14)
Sistemi di identificazione
mediante radiofrequenza
Il bando di gara riguarda l’assistenza
nella preparazione e nella realizzazione di una serie di iniziative di
consultazione sui sistemi di identificazione mediante radiofrequenza
(Rfid).
Il contratto prevede i seguenti compiti: preparazione, realizzazione e
seguito di cinque workshop (locali,
mezzi multimediali, inviti, gestione
dei partecipanti, assistenza, mate-
riale preparatorio, stampa, allestimento, accordi con esperti per l’elaborazione di note conclusive, seguito dei contributi dei partecipanti, web hosting, verbali e conclusioni); analisi del responso della consultazione pubblica e stesura della
relazione definitiva sulla base del
workshop e della consultazione
pubblica stessa.
Termine ultimo per la presentazione
dei documenti: 30.1.2006
(Guce S 244-240355 z 20.12.2005)
Piano di formazione
nel settore della fusione
Il piano di formazione è destinato
ad un massimo di 100 persone l’anno e sarà incentrato sul settore dell’energia della fusione. Il bilancio è
di otto milioni di euro. Il piano è
aperto a consorzi di organizzazioni
interessate al programma europeo
di fusione che propongono programmi di formazione accessibili a
ricercatori esperti, specializzandi e
ingegneri. Le attività sosterranno il
progetto internazionale sul reattore
sperimentale termonucleare (Iter). I
tirocinanti selezionati dai consorzi
vincitori potranno partecipare alla
costruzione e al funzionamento dell’Iter.
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 31.1.2006
(Guce C 250 del 8.10.2005, p. 15).
Scienza e società
I settori oggetto dell’invito sono i seguenti:
- metodi di insegnamento delle materie scientifiche nelle scuole;
- percezione della scienza da parte
dei ragazzi e delle ragazze;
- indicatori di prestazione e fissazione delle priorità.
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 31.1.2006. Bilancio
totale indicativo: 5 milioni di euro (Guce
C 251 del 11.10.2005, p. 23).
Sostegno all’apprendimento
reciproco e coordinamento
delle politiche delle ricerca
La presente azione è rivolta alle autorità nazionali e regionali e può
eventualmente coinvolgere altre
parti interessate alle attività nel settore delle politiche della ricerca. Le
proposte possono essere presentate
nei seguenti settori:
- investimenti pubblici nella ricerca
e dosaggio di politiche;
- base di ricerca pubblica e collegamenti con l’industria;
- misure fiscali per la ricerca;
- diritti di proprietà intellettuale e ricerca;
- Pmi e ricerca.
Le proposte devono riservare particolare attenzione alla dimensione
transnazionale associata alle questioni trattate. L’obiettivo delle proposte deve consistere nel miglioramento dell’efficacia delle politiche
nazionali e regionali tramite il potenziamento dell’apprendimento reciproco e della revisione tra pari,
nonchè nello sviluppo e nella realizzazione di azioni politiche concertata a livello transnazionale. Le proposte possono inoltre definire settori
che richiedono azioni complementari e di reciproco rafforzamento a
livello di uno Stato membro e di Ue.
Le azioni devono avere una durata
non superiore a due anni. Una durata superiore è ammessa solo se
debitamente giustificata.
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 3.2.2006. Bilancio totale
indicativo: 8,7 milioni di euro (Guce C
215 del 2.9.2005, p. 8).
Servizi di ricerca
L’Ufficio statistico della Commissione europea (Eurostat) ha pubblicato
un bando di gara per la prestazione
di servizi di ricerca e sviluppo e di
servizi di consulenza affini. L’appalto si riferisce alla produzione di un
SEGUE à
9
manoscritto di una monografia sulla
ricerca nel settore delle statistiche
ufficiali.
Importo globale stimato dell’appalto:
50.000 euro. Termine per la
presentazione delle proposte: 15.2.2006
(Guce S 2-002000 z 5.1.2006 r).
Nest Pathfinder
L’invito riguarda i seguenti temi:
- Affrontare la complessità. Sostenere la ricerca interdisciplinare nonchè la collaborazione tra il settore
della “Scienza dei sistemi complessi” e ambiti specifici della scienza
in cui la complessità è un fattore
cruciale.
- Biologia sintetica. Si vuole stimolare la ricerca interdisciplinare avanzata per dimostrare i principi fondamentali e generare strumenti ed
elementi applicabili alla biologia
sintetica.
- Misurare l’impossibile. L’obiettivo è
dare un impulso alla realizzazione
di progressi più incisivi che sosterranno futuri metodi e tecniche di
misurazione, finanziando la ricerca
interdisciplinare e nuovi metodi investigativi che potrebbero generare prospettive di notevole progresso nella base scientifica della misurazione di fenomeni intrinsecamente multidimensionali e mediati
dall’interpretazione e/o percezione
umana.
- Dinamiche culturali. Sviluppo di
concetti più precisi e utili e una migliore comprensione di processi
coinvolti nella trasmissione culturale, riunendo le attività di ricerca
appartenenti a discipline diverse.
- Cosa significa essere umani. L’iniziativa interessa la ricerca interdisciplinare che si avvale delle idee
più recenti in campi che comprendono la genetica, la biologia, la
neuroscienza, la psicologia, la linguistica e l’antropologia, per esaminare “come e perchè le strutture
cognitive umane sono uniche”. L’iniziativa intende affrontare la questione da una prospettiva altamente interdisciplinare per poter promuovere una percezione più profonda e integrata della mente umana.
Per ulteriori informazioni:
http://fp6.cordis.lu/index.cfm?useaction
10
=UserSite.NESTDetailsCallPage&call_id
=258
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 15.2.2006 (Guce C 266
del 27.10.2005, p. 5).
Cooperazione internazionale
con i Balcani occidentali
L’invito è teso a selezionare centri di
ricerca di alta qualità nei paesi dei
Balcani occidentali per attività quali:
- collegamento in rete con altri centri di ricerca negli Stati membri o
nei paesi associati (inclusi i paesi
candidati associati) e nei paesi dei
Balcani occidentali; organizzazione
dello scambio di personale e risultati di ricerca e di esperimenti congiunti;
- borse di scambio (insegnanti e/o
ricercatori): ospitare ricercatori
esteri per attività di insegnamento,
formazione e/o ricerca;
- formazione negli Stati membri o
nei paesi associati (compresi i paesi candidati associati) per dottorandi e/o ricercatori post-dottorato: inviare scienziati dai centri per brevi
permanenze in laboratori esteri,
per conseguire formazione specializzata, condurre esperimenti di ricerca specifici, preparare attività
cooperative e/o proposte congiunte di Rst;
- reclutamento di nuovi ricercatori
giovani per rafforzare il potenziale
umano;
- mantenimento, miglioramento e/o
rinnovamento degli strumenti
scientifici e tecnologici, nel quadro
delle attività di Rst di ogni centro al
fine di rafforzare le capacità scientifiche e tecnologiche interne.
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 6.3.2006. Bilancio totale
indicativo: 4 milioni di euro (Guce C
322 z 17.12.2005 r., str.18).
Servizi di ricerca per Galileo
Il bando riguarda i seguenti settori:
- tecnologie per la localizzazione e il
monitoraggio destinate a servizi regolamentati a livello comunitario;
- applicazioni del sistema Galileo
nella gestione delle emergenze;
- applicazioni del sistema Galileo
per la sincronizzazione temporale;
- segmento utenti dei servizi pubblici;
- istruzione, ricerca e innovazione
nel settore del sistema globale di
navigazione via satellite (Gnss).
Il termine ultimo per la proposta è il
24.2.2006 (Guce S252 del 31.12.2005).
Per ulteriori informazioni: Galileo Joint
Undertaking, 3 Rue due Luxembourg, B1000 Bruxelles; tel. 032.2.5078000; fax
+32.2.5078001;
http://www.galileoju.com
Sostegno scientifico alle
politiche
I settori oggetto dell’invito sono i seguenti:
Gestione sostenibile delle risorse naturali europee:
- modernizzazione e sostenibilità
dell’agricoltura e della silvicoltura;
- strumenti e metodi di valutazione
per una gestione sostenibile dell’agricoltura e della silvicoltura;
- modernizazzione e sostenibilità
della pesca, inclusi i sistemi di produzione mediante acquacoltura;
- metodi di produzione nuovi e più
rispettosi dell’ambiente per migliorare la salute e il benessere degli
animali;
- valutazione ambientale (suolo, acqua, aria, rumore, inclusi gli effetti
di sostanze chimiche);
- valutazione di tecnologie ambientali a sostegno delle decisioni politiche.
Garantire la salute e la sicurezza e
offrire opportunità ai cittadini europei:
- determinanti della salute e fornitura
di servizi pensionistici e cure sanitarie sostenibili e di elevata qualità;
- questioni inerenti alla salute pubblica;
- impatto dei problemi ambientali
sulla salute;
- questioni relative alla qualità della
vita dei portatori di handicap/disabili;
- ricerche comparative su fattori alla
base delle migrazioni e dei flussi di
profughi;
- mezzi perfezionati di anticipazione
dell’evoluzione e delle cause della
criminalità e di valutazione delle
politiche di prevenzione del crimine;
- questioni connesse con la protezione civile.
Sostenere il potenziale economico e
la coesione di un’Unione europea
più estesa e più integrata:
- sviluppo di strumenti, indicatori e
parametri operativi per valutare le
prestazioni di sistemi di trasporti
ed energetici sostenibili;
- analisi della sicurezza globale e sistemi di convalida per il trasporto
e la ricerca, correlati ai rischi di incidenti e la sicurezza dei sistemi di
mobilità;
- attività di previsione e sviluppo di
politiche innovative per garantire
lo sviluppo sostenibile a medio e
lungo termine;
- tutela del patrimonio culturale e
relative strategie di consevazione.
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 22.3.2006 (Guce C 352 z
22.12.2005 r., str. 9).
Influenza aviaria/pandemica
L’invito fa parte dell’attività “Sostegno alle politiche e anticipazione
delle esigenze scientifiche e tecnologiche” del Sesto programma quadro e riguarda le seguenti aree:
- metodi di produzione nuovi e più
rispettosi dell’ambiente per migliorare la salute e il benessere degli
animali compresa la ricerca sulle
zoonosi, quali l’afta epizootica e la
peste suina, e lo sviluppo di vaccini “marcatori”;
- questioni inerenti alla salute pubblica, tra cui epidemiologia a sostegno della profilassi e reazioni di
fronte a patologie nuove, rare e
trasmissibili, allergie, procedure sicure per la donazione di organi e
sangue, metodi di sperimentazione
non animale.
Il termine ultimo per la presentazione
delle proposte è il 22.3.2006. Il bilancio
totale indicativo: 20 milioni di euro
(Guce C 325 z 22.12.2005 r.)
Aeronautica e spazio; trasporti
e superficie
Settori oggetto di entrambi gli inviti:
- promuovere la partecipazione delle Pmi;
- promuovere la diffusione e la valorizzazione dei risultati;
- realizzare lo Spazio europeo della
ricerca;
- promuovere la partecipazione dei
paesi candidati;
- stimolare la cooperazione internazionale.
L’invito sull’Aeronautica e lo spazio
verte inoltre sullo sviluppo della strategia di ricerca dell’Ue nel settore.
Per ulteriori indicazioni sul bando
consultare i seguenti indirizzi web: Fp62002-Aero-2:
http://fp6.cordis.lu/index.cfm?fuseaction
=UserSite.FP6DetailsCallPage&call_id=8
Fp6-2002-Transport-2:
http://fp6.cordis.lu/index.cfm?fuseaction
=UserSite.FP6DetailsCallPage&call_id=21
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 30.3.2006 (Guce C 263
del 22.10.05, p. 46).
Una società più vicina
alla ricerca
L’invito nell’ambito della priorità tematica Scienza e società del Sesto
programma quadro (6Pq) riguarda
le seguenti attività:
- organizzazioni della società civile;
- coproduzioni;
- dimensione europea delle settimane scientifiche e festival della
scienza.
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 30.3.2006. Bilancio
totale indicativo: 3,5 milioni di euro
(Guce c 300 z 30.11.2005 r).
Science shops: ricerca per
la società civile a livello locale
Obiettivo dell’invito è contribuire alla realizzazione della missione delle
università che consiste nel condividere la conoscenza con la società, in
particolare nel campo dello sviluppo locale e regionale. A tal fine saranno istituiti e rafforzati i “science
shops” (e organizzazioni simili) che
opereranno nelle università o in collaborazione con tali istituti.
L’obiettivo è di aiutare i science
shops a soddisfare le esigenze specifiche individuate dalla società civile a livello locale, ottimizzando nel
contempo la valorizzazione dei risultati della ricerca e le competenze
disponibili.
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 30 marzo 2006. Bilancio
totale indicativo: 1 milioni di euro
(GuceC 282 del 15.11.2005, p. 11).
Invito 6 della priorità Tsi
Settori oggetto dell’invito sono:
- 2.6.1: Robotica avanzata
- 2.6.2: Domotica per categorie deboli (Ambiente Assisted Living,
AAL) in una società che invecchia
- 2.6.3: Motore di ricerca per contenuti audiovisivi
- 2.6.4: Azione di accompagnamento
a sostegno della partecipazione alla ricerca comunitaria nel campo
delle Tic
- 2.6.5: Cooperazione internazionale.
Bilancio totale indicativo: 140 milioni di euro, dei quali:
- 37 milioni di euro per l’obiettivo
2.6.1
- 40 milioni di euro per l’obiettivo
2.6.2
- 30 milioni di euro per l’obiettivo
2.6.3
- 3 milioni di euro per l’obiettivo
2.6.4
- 30 milioni di euro per l’obiettivo
2.6.5.
(Guce C 325 del 22.12.2005 p. 25).
Candidature al premio
Descartes
I settori oggetto dell’invito sono i seguenti:
i) premio Descartes (ricerca) – premi ad équipe che conseguono risultati scientifici o tecnologici di
eccezionale livello, grazie alla ricerca europea in collaborazione
in qualsiasi campo della scienza,
tra cui le scienze economiche, sociali ed umane. Le proposte possono essere presentate dalle équipe stesse o da organizzazioni
pubbliche o private appropriate;
ii) Premio Descartes (comunicazione) – premio a organizzazioni o
singoli che conseguono risultati
eccezionali nel campo della comunicazione scientifica e che sono risultati vincitori di premi assegnati da organizzazioni europee e/o nazionali nei seguenti
settori:
SEGUE à
11
- ricercatori professionisti e/o responsabili della comunicazione
impegnati nella comunicazione
scientifica al pubblico;
- divulgazione scientifica attraverso
la parola scritta (per es. articoli di
giornale, libri scientifici popolari,
politiche editoriali);
- divulgazione scientifica attraverso i
mezzi di comunicazione audiovisivi (per es. televisione scientifica o
documentari radiofonici, siti web,
politiche editoriali);
- azioni innovative nel campo della
comunicazione scientifica;
- responsabili della comunicazione
all’inizio della loro carriera (per es.
primo progetto, giovani talenti) in
tutte le suddette categorie.
Termine ultimo per la presentazione
delle proposte: 4 maggio 2006. Bilancio
totale indicativo: 1,425 milioni di euro
(Guce C 322 z 17-12-2005 r., str. 22).
LO FANNO GLI ALTRI
Poli di competitività francesi
François Loos, ministro francese dell’Industria, ha invitato i poli di competitività a
presentare proposte per finanziamenti nell’ambito dei Fondi della Direzione generale per le imprese (Dge). Loos dispone di 40 milioni di euro di finanziamenti da attribuire.
Sono già stati avviati progetti in vari settori:
- sanitari volti a sviluppare vaccini per l’influenza aviaria e l’epatite C, nuovi strumenti per la chirurgia gastrica, oltre a due iniziative dedicate alla ricerca sul cancro;
- nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Tic) sullo sviluppo di un sistema televisivo digitale per terminali mobili, oltre ad altri progetti
concentrati su nuovi prodotti tessili tecnici e funzionali, su un incremento dell’affidabilità dei processi di iniezione plastica e sulla progettazione di nuovi processi
chimici più rispettosi dell’ambiente.
L’ammissibilità delle domande sarà basata sui seguenti criteri: impatto previsto in
termini di valore aggiunto, attività economica e creazione di posti di lavoro; contenuto tecnologico innovativo; nuovi prodotti e servizi che possano essere disponibili sul mercato nel medio termine.
Per ulteriori informazioni:
http://www.industrie.gouv.fr/portal/politiques/accompagnement.html
No agli Ogm in Svizzera
Gli elettori svizzeri hanno votato a favore di un divieto della coltivazione commerciale di colture geneticamente modificate (Gm). Si è trattato di una maggioranza del
55,6 per cento, ma sufficiente per impedire in Svizzera la coltivazione di colture Gm
per almeno cinque anni. L’”iniziativa popolare” era stata presentata da una coalizione di gruppi, comprese le associazioni ambientaliste, agricole e dei consumatori.
Il risultato non è stato accolto con favore né dalla bioindustria né dal governo e dal Parlamento della Confederazione elvetica, i quali avevano raccomandato di votare contro il
divieto. A loro parere la normativa attuale prevede sufficienti garanzie di sicurezza e la
bocciatura potrebbe recare pregiudizio alla ricerca sulle biotecnologie in Svizzera.
La Finlandia assume ricercatori stranieri
La Finlandia ha lanciato un nuovo programma di finanziamento destinato ad attrarre ricercatori stranieri di spicco o ad incoraggiare i migliori scienziati finlandesi che
lavorano all’estero a tornare.
Il “Finland Distinguished Professor Programme” (FiDiPro) è un’iniziativa congiunta
dell’Accademia della Finlandia e dell’Agenzia nazionale per la tecnologia, Tekes. Nell’ambito dell’invito a presentare candidature, le università e gli istituti di ricerca finlandesi possono partecipare per ottenere finanziamenti che coprano le retribuzioni e
le spese di viaggio dei professori ricercatori per un periodo compreso tra due e cinque anni. Il finanziamento può inoltre essere utilizzato per compensare le spese legate alla ricerca e al trasferimento dei familiari. Gli esperti prescelti possono essere
accompagnati anche dai componenti principali dei propri gruppi di ricerca, le cui
spese saranno in parte sostenute dal programma.
Per ulteriori informazioni: http://www.fidipro.fi
12
Scambio di buone pratiche
nel settore dell’animazione
giovanile
Saranno sostenuti progetti volti a
promuovere lo scambio di esperienze e di buone pratiche nel settore
giovanile fra l’Unione europea, i
paesi candidati, i paesi del See/Aels
nonché i paesi dell’area Acp (Africa,
Caraibi e Pacifico), Asia e America
Latina.
I progetti dovranno avere come
obiettivo generale quello di contribuire allo sviluppo delle politiche
per la gioventù, dell’animazione giovanile e del volontariato, nonché allo sviluppo di competenze e capacità di leadership per le strutture/organizzazioni giovanili nei paesi interessati. Gli obiettivi specifici dei progetti dovranno essere incentrati sui
bisogni dei partner dell’area Acp,
dell’Asia e dell’America latina nonché:
- offrire opportunità per lo scambio
di buone pratiche e metodi di lavoro tra gli animatori giovanili e i
responsabili delle organizzazioni
per la gioventù mediante attività
quali seminari, atelier, corsi di formazione, visite di studio ed esperienze di formazione pratica (job
shadowing – osservazione in situazione di lavoro);
- sviluppare reti e contatti duraturi
fra le organizzazioni giovanili al fine di garantire uno scambio continuo di informazioni ed esperienze.
I progetti potranno riguardare una
vasta gamma di tematiche di interesse per i partner, tra cui tolleranza e
diversità culturale, informazione e
partecipazione dei giovani, promozione e riconoscimento dell’apprendimento non formale e innovazione
nel settore dell’animazione giovanile.
Il bilancio totale provvisorio ammonta a 1.000.000 euro. La partecipazione
finanziaria della Commissione non
può eccedere l’80% dei costi ammissibili totali dei progetti. La sovvenzione massima per progetto ammonta a
100.000 euro. I progetti dovranno
avere inizio fra il 1° novembre 2006 e
il 31 dicembre 2006, avere una durata compresa fra 6 e 12 mesi.
Le candidature devono essere inviate
alla Commissione entro e non oltre
il 30 giugno 2006.
Informa
La newsletter di Irc lombardia a cura di Fast, P.le Rodolfo Morandi 2, 20121 Milano
tel. 02-77790.308-309, fax 02-782485, e-mail: [email protected]
Irc Future Match 2006
Hannover, 9-11 marzo
In occasione del CeBIT 2006, l’Irc della Bassa
Sassonia/Saxony-Anhalt, organizza la manifestazione “Irc Future Match”, in programma ad
Hannover (Germania) dal 9 all’11 marzo 2006.
L’evento è diretto a facilitare gli espositori ed i
visitanti della fiera del CeBIT alla ricerca di
partnership tecnologiche in ambito europeo.
Imprese, università e istituti di ricerca nel settore delle Tic sono invitati a partecipare e ad utilizzare questa piattaforma per la creazione di
nuovi contatti transnazionali per future collaborazioni.
La manifestazione è gratuita per coloro che
partecipano alla fiera CeBIT.
Innovation Relay Centre Lombardia
La ricerca in piazza a Parma
30 marzo-1° aprile 2006
La Fiera Mec-Spe 2006, in programma a Parma dal 30 marzo al 1° aprile, ospita la seconda
edizione della Piazza della Ricerca & Innovazione. Partecipano università, spin off e centri
di ricerca pubblici/privati di eccellenza a livello
italiano attivi nel promuovere il trasferimento
tecnologico verso le imprese.
Tra gli espositori c’è la Commissione europea,
presente con lo stand dell’Apre, che fornisce
documentazione e notizie relative al Sesto programma quadro (2003-2006) in chiusura e al
Settimo, che partirà nel gennaio del 2007. Sono inoltre presenti altre associazioni quali Aim,
Airi, Aster e Aitem attive nel promuovere la diffusione della cultura scientifica e della ricerca
industriale a livello italiano.
Alla scorsa edizione di Mec-Spe 38 dipartimenti universitari, centri di ricerca e spin- off presenti nella Piazza della Ricerca e dell’Innovazione hanno potuto instaurare un dialogo direttamente con l’industria (681 aziende espositrici
– 23.958 visitatori). I soggetti di quest’area hanno quindi anche per il 2006 l’opportunità di entrare in contatto con responsabili ricerca e sviluppo, produzione, direzione generale e responsabili acquisti dell’industria manifatturiera
italiana, alla ricerca di partner a cui affidare le
proprie risorse di Rst.
Ulteriori informazioni sul sito www.senaf.it
50 anni per la convergenza europea
sull’innovazione
Secondo l’ultima edizione del Quadro europeo
di valutazione dell’innovazione (Eis), nonostante molti paesi dell’Ue attualmente in ritardo in
termini di innovazione mostrino segni di miglioramento, sulla base degli attuali risultati e tassi
di crescita alcuni Stati impiegheranno oltre 50
anni per ridurre il divario.
Fra i paesi la cui prestazione in termini di innovazione rientra nelle categorie “in recupero”
(Slovenia, Ungheria, Portogallo, Repubblica
Ceca, Lituania, Lettonia, Grecia, Cipro e Malta)
e “perdono terreno” (Estonia, Spagna, Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Romania e Turchia), si
stima che nei prossimi 20 anni soltanto Ungheria, Slovenia e Italia raggiungeranno la media
comunitaria. Delle due altre categorie di prestazione, Svizzera, Finlandia, Svezia, Danimarca e Germania sono considerati “paesi leader”,
mentre Francia, Lussemburgo, Irlanda, Regno
Unito, Paesi Bassi, Belgio, Austria, Norvegia,
Italia e Islanda mostrano tutti una “prestazione
media”.
“Il quadro di valutazione dell’innovazione evidenzia chiaramente come sia necessario fare
di più. Potenziare l’innovazione è un elemento
fondamentale del partenariato per la crescita e
l’occupazione. E’ provato che i settori più innovativi tendono ad avere tassi di crescita di produttività maggiori”, ha affermato il vicepresidente della Commissione Günter Verheugen.
L’Eis di quest’anno, alla quinta edizione da
quanto è stato pubblicato per la prima volta nel
1001, utilizza una lista di indicatori rinnovata e
una metodologia sviluppata in collaborazione
con il Centro comune di ricerca.
Il quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2005:
http://trendchart.cordis.lu/scoreboards/scoreboard2005
/index.cfm
L’energia ad Hannover
24-27 aprile 2006
La fiera industriale più grande d’Europa, che si
tiene ogni primavera ad Hannover, è quest’anno dedicata all’energia a 360°: dal 24 al 28 aprile 2006 le maggiori aziende europee attive nei
SEGUE à
13
settori del solare, fotovoltaico, idrogeno, biomasse e biogas, geotermia e bio-fuels esporranno le più recenti e innovative tecnologie nei
padiglione del vasto complesso fieristico.
In questo contesto il network degli Innovation
Relay Centre, la rete cofinanziata dalla Ce per
il trasferimento tecnologico e dell’innovazione,
organizza un brokerage event per consentire
l’incontro tra gli operatori del settore, favorire la
nascita di promettenti contatti e lo scambio di
tecnologie a livello europeo.
Per maggiori informazioni: Angela Pulvirenti, Irc
Manager, tel. 02.77790309; mail:
[email protected]
OFFERTE TECNOLOGIA
Printed non-volatile random access
memory
Innovation Relay Centre Lombardia
REF: 05 SE CSAA 0D70
A Swedish/Norwegian SME has developed a
printable polymer-based non-volatile memory
technology. Two application areas are of interest: a) High capacity hybrid memories, which
use traditional silicon electronics as substrate
and adding the polymer base memory on top,
and b) printed electronics where the polymerbased memory is printed on paper or plastic
substrates. The SME is looking for technical
cooperation, licensing and/or joint venture with
companies.
Addition of microencapsulated particles to
the production of fire-retardant woodbased panels
REF: 05 PT PTAI 0CON
A Portuguese independent RTD micro-company is offering a technology to produce fire-resistant wood-based panels by addition of dry
microencapsulated products, which avoids the
usual process and product problems caused by
the prevailing liquid addition technology. They
are looking for wood-based panels producers
interested in developing this concept and cooperation with encapsulated materials manufacturers.
Hydrogenase-based electrode able to act
as anode in hydrogen fuel cells
REF: 05 ES MAOT 0DZ4
A Spanish research centre offers the first hydrogenase-based electrode able to act as an
14
anode in hydrogen fuel cells. This technology is
an alternative to the use of novel metal in fuel
cells and represents an economic advantage
by replacing one of the most expensive components of the cell. A partner is sought for
large-scale production of bacterial hydrogenases by DNA recombinant technologies, and for
patent licensing and further development of the
technology.
Optical coatings and nanosculptured
thin films
REF: 05 GB EAST 0CPG
A world-class UK-based research centre for the
application of integrated photonics, micro &
nanotechnologies offers optical coating design,
development and fabrication facilities for industrial and academic partners. These exist as part
of their established laboratory and clean room
operation applying photonics and micro/
nanoscale fabrication to a range of materials
and applications. Collaboration offered includes sensor product development, optical
coating development and sub-contract coating.
Biocatalyst for higher efficiency
of biogas production processes
REF: 06 AT ATBI 0E1S
An Austrian company has developed a biocatalyst by modification of a natural nanoporous
mineral, which is added to anaerobic digestion
processes.
This enhances the biogas production rate up to
30% and reduces hydrogen sulphide in the biogas up to 90%. The company is looking for further applications in biogas plants.
Functionalised surfaces by two-stage
curing reactions of powder coatings
REF: 05 DE DSBT 0DVO
The Department of Melt Modification of a Saxon Leibniz-Institute has developed a method
for production of functionalised cross-linked
films on substrates by curing of powder coatings through a 2-stage reaction mechanism. In
a first step a smooth coating is formed. A second step at higher temperatures realises a fully
cross-linked film and/or reactive coupling of
substances or new coatings to achieve tailored
properties.
Industry partners for licensing & technical collaboration are sought.
REF:06 FR IFAN 0E1Z
Liquid or gel-like protective glove for
medical applications sought
Two types of broadband analogue amplifiers
for high-gain/high dynamic range and smallsignal/low-noise applications are proposed for
licensing by a French enterprise specialising in
communication means. These amplifiers are
suitable for realisation of broadband optical
front-ends in combination with photodiodes,
e.g. p-i-n or avalanche photodiode (APD). The
offer includes JDS2/Netlist (ASIC tape-design/IBM-standard) circuit designs and up to
several thousands families of lab-tested chips.
REF: 05 DE NRXE 0DHW
RICHIESTE
DI TECNOLOGIA
REF: 05 FR NMAP 0D2J
Manufacturing of floorball rinks
REF 05 SE WSIV 0DU6
A Swedish company developing floorball equipment, such as sticks and blades, is seeking a
technology, method and/or a producer to manufacture rinks (sideboards) for marking the
court. The sideboards should be made of plastic. If all technical specifications could be met,
the company is interested in a manufacturing/commercial agreement.
A small German company with expertise in
marketing seeks a new product. They are looking for a “liquid” or “gel-like” protective glove for
medical applications, which offers more comfort and flexible finger movement to the person,
e.g. doctor, wearing it. Products will be considered at any stage of development. Licensing or
joint venture possible.
Washing process for waste
plastic bottles bales
A French company involved in PET (polyethylene terephthalate) bottles production is seeking a partner having experience in washing of
waste PET bottles bales. The aim is to develop
facilities to recycle PET.
The partner would be responsible of the selected technology and know-how transfer. Co-investment and joint venture agreement could be
considered.
Durable glass jars with re-fastenable lids
to be completely emptied using a teaspoon
REF: 05 DE DSIT 0DZ5
Paint removal/de-coating by eddy current
REF: 06 DE NDAX 0E2M
A German company is looking for a supplier of
the technology below: In an industrial coating
process skids (racks) often have to be used to
fix and/or transport the components that will be
painted. After a few cycles these skids have to
be de-coated to ensure their function. This decoating process can be realised using eddy
current. A supplier of this technology is sought
for technical co-operation or commercial agreement with technical assistance.
A German SME making pasty food is looking
for innovative food-safe wide-necked thinwalled, but stable containers for marketing their
products.
These containers, preferably made from glass
and showing a capacity of 200 - 250 ml, have
to be easily both labelled and emptied. The
company is seeking for a commercial agreement with technical assistance with partners
from the container industry. The design should
be jointly developed and small series of these
jars have to be made by the partner.
Genetic, metabolic and protein analysis
tests for several diseases
High-Quality Niche-Market Sheet Metal
Fabrications Opportunities Sought
REF: 05 PT PTIE 0DWN
REF: 05 GB SCTI 0DEZ
A Portuguese start-up working in personalised/predictive medicine plans to perform genetic, metabolic and protein analysis tests for a
significant list of diseases. This will allow the diagnostic of diseases much earlier and thus improving the chances of survival and full recovery of the patient. This company is looking for
partners for commercial agreement with technical assistance.
A sheet metal fabrication and assembly plant,
in Scotland, is seeking strategic partnerships
with a view to manufacturing existing products
(steel, aluminium, copper) under license or alternatively using the company’s proven product
engineering/marketing capabilities to transition
new product designs to market. One-off and
low volume production for niche markets is preferred
Innovation Relay Centre Lombardia
Two types of broadband analogue amplifiers
15
LA FAST PROPONE: EVENTI
Si riportano alcune delle principali
iniziative dei prossimi mesi
organizzate direttamente dalla Fast
o con la sua collaborazione.
Si invitano gli interessati a
Il monitoraggio ambientale come
tecnica e come strumento di
governabilità
17° convegno annuale Associazione
analisti ambientali con la
collaborazione di Fast e Centro Via
Italia, 26 e 27 gennaio, Centro
congressi Fast
consultare i sito www.fast.mi.it per
cambiamenti di programmi,
possibili aggiornamenti di data,
modalità di iscrizione.
Ricostruire l’Iraq: acqua, ambiente,
ricerca
corso di formazione per tecnici
iracheni, 22-29 gennaio
E’ operativo l’accordo siglato dal
Landau Network-Centro Volta di Como/Ministero degli Affari esteri italiano con l’Accademia delle Scienze
irachena avente come oggetto la stabilizzazione e la ricostruzione istituzionale dell’Iraq. In tale contesto
Fast organizza il corso intensivo di
riqualificazione professionale destinato a 15 scienziati iracheni.
Scopo del progetto è fornire e aggiornare le competenze di accademici e specialistici tecnici per rendere possibile una ricostruzione sostenibile del paese devastato dalla recente guerra. Alla luce delle esigenze segnalate dalla stessa Accademia
e delle indicazioni fornite dal Ministero, la formazione corsuale affidata a Fast verte essenzialmente su
due tematiche. Da un lato ci sono le
problematiche di management idrico, in particolare sulla gestione delle acque per uso potabile, sulla depurazione in aree urbane e sulla gestione di acque per uso irriguo (canalizzazioni, acque del sottosuolo,
fluviali). Come secondo argomento
si parla di ricerca e innovazione. In
aggiunta alla didattica interattiva in
aula, ampio spazio viene dato a incontri con imprese, visite tecniche,
tra cui quelle alla fiera Tau International.
16
E’ in atto un cambiamento generale
nei processi di governo dell’ambiente: si sta passando da un modello
basato su singoli momenti approvativi, ad un processo continuo in cui
cambia rapidamente il sistema di riferimento, ed in cui il controllo e le
azioni di risposta in itinere acquisiscono sempre maggiore rilevanza.
Il tema del monitoraggio acquisisce
un significato strategico con molti
aspetti ricollegabili sia alle tecniche
e pratiche settoriali, sia agli strumenti amministrativi che implicano
valutazioni ambientali (Via, Vas,
ecc....), sia più in generale all’evoluzione del governo del territorio.
Il convegno, organizzato con la collaborazione di Fast, vuole costituire
un’occasione per un’informazione
ed un confronto non solo sull’evoluzione del monitoraggio sotto il profilo metodologico, ma pure sulle sue
conseguenze amministrative ed ai fini della governabilità dell’ambiente.
(per informazioni e iscrizioni:
www.analistiambientali.org)
Il danno ambientale. Dal quadro
legislativo alle esperienze
convegno nell’ambito di Tau
International, organizzato con la
collaborazione di Fast,
FieraMilanoCity, venerdì 27 gennaio
Viene generalmente definito danno
ambientale qualsiasi deterioramento
misurabile di una risorsa naturale o
dell’utilità che la stessa può assicurare. E’ una concezione ampia che
contempla gli impatti provocati su
specie e habitat naturali; acque interne, costiere e internazionali; suolo; atmosfera. Ma al contempo coinvolge tutti per trovare le migliori soluzioni atte ad evitare conseguenze
negative o, in caso di loro accadimento, per applicare le soluzioni
migliori.
Questo è pure il criterio ispiratore
della direttiva del Parlamento e del
Consiglio europei (2004/35/Ce) del
21 aprile 2004, secondo la quale la
prevenzione e la riparazione del
danno ambientale dovrebbero essere attuate applicando il principio
“chi inquina paga”. Ricade dunque
sugli operatori la responsabilità dei
guasti provocati dalla loro attività;
tale concetto diventa lo stimolo per
indurre i soggetti coinvolti ad adottare misure e a sviluppare pratiche
per ridurre al minimo i rischi.
Alla base di tutto c’è la volontà di
creare una cultura positiva che porta a percepire la gestione dell’ambiente non come un costo imposto
dalla legislazione, bensì come opportunità per lo sviluppo sostenibile
e la crescita intelligente. Perciò governi, industrie, assicurazioni, enti
vari elaborano approcci e applicano
procedure per evitare o ridurre al
minimo i danni derivanti dalle molteplici attività della moderna società.
L’incontro, organizzato con il contributo della Fast nell’ambito della rassegna Tau International in programma a FieraMilanoCity dal 24 al 27
gennaio, mira a illustrare tali esperienze alla luce della citata direttiva
europea e dei decreti di recepimento italiani, attraverso la testimonianza di esperti che vivono tale esperienza nell’ambito di istituzioni accademiche, all’interno del mondo assicurativo, nel sistema delle imprese.
(www.fieramilanotech.it)
Interoperabilità. Modelli, norme,
software, esperienze nei settori
industriali e delle costruzioni (dalla
meccatronica alla domotica)
seminario, 30 gennaio, Centro
congressi Fast
L’interoperabilità è interazione fra
settori economici ed industriali; è integrazione fra sottosistemi in sistemi
complessi; è indipendenza dai venditori del software, che sono operatori sul mercato della fondamentale
attività di progettazione. Interoperabilità sono la condivisione e lo
scambio di informazioni attraverso
soluzioni tecnologiche integrate, per
qualunque fase del progetto, disciplina o ruolo del partecipante. Interoperabilità è l’innovativo sistema
operativo per il funzionamento delle realtà produttive e gestionali che
vogliono rimanere protagoniste di
successo nel mercato globale.
E’ questo in sostanza il contenuto
del seminario di Fast e Aica, orientato alla competenza ed alla concretezza, sostenuto da qualificate testimonianze nazionali. L’iniziativa si rivolge a tutti i cosiddetti portatori di
interessi verso il mondo delle costruzioni in senso lato: cantieristica
navale, spazio, aeronautica, elicotteristica, edilizia residenziale e industriale, energia, ferrovie, grandi opere, servizi Ict, finalizzandosi alla
qualificazione del conforto abitativo
(domotica) attraverso la tecnotronica meglio consolidata.
Concepito per le organizzazioni associate in IAI Italia, che è l’alleanza
internazionale per l’interoperabilità,
e intorno al dipartimento BEST del
Politecnico di Milano, l’evento si focalizza sulle metodologie per la realizzazione di progetti conformi alle
normative, ed assistiti dai più qualificati software fruibili sul mercato.
La giornata è aperta agli operatori
del settore delle costruzioni: produttori industriali di componenti, imprese dell’edilizia, società di software, ma anche a tutti i cosiddetti portatori di interessi, quali professionisti, università, enti locali, istituti di
credito, compagnie di assicurazione,
associazioni di consumatori o di inquilini, ambientalisti, movimenti per
i diritti umani, legislatori.
(Per iscrizioni e informazioni:
[email protected];
www.fast.mi.it; tel. 02.77790308)
Gestione dei beni durevoli a fine vita:
dalle apparecchiature elettriche ed
elettroniche all’auto. Stato dell’arte,
prospettive di ricerca e innovazione
convegno, 3 febbraio,
Centro congressi Fast
La gestione dei beni durevoli a fine
vita sta sempre più complicandosi,
da un lato per il sovrapporsi delle
normative, dall’altro per l’eteroge-
neità dei materiali presenti e da
smaltire: in particolare grandi quantità di polimeri e componenti elettrici ed elettronici.
Tutto va disassemblato in piattaforme di selezione che richiedono sensibilità, competenza e professionalità con l’obiettivo di risolvere il problema nel suo insieme: dal riutilizzo
tal quale, alla valorizzazione per ricavare nuovi manufatti, al recupero
di metalli preziosi e non, più o meno tossici. Sono positivi i contributi
di ricerche e studi per affrontare tali complesse situazioni.
Anche nel nostro paese molte realtà
industriali sono attente ed attive, nel
tentativo di ridurre al minimo, se
non di eliminare, il ricorso alla discarica. E’ ormai consolidato il riutilizzo di plastica e vetro riciclati; trovano crescente applicazione vere e
proprie tecnologie appropriate per il
recupero dei metalli contenuti nei
manufatti elettrici ed elettronici. Si
arriva addirittura a procedure di trattamenti termici-metallurgici per consolidare rendimenti e purezze necessarie a reimpieghi di pregio.
Il convegno della Fast, con la collaborazione di Irc Lombardia, affronta
questi temi con il contributo di
quanti li studiano nella loro evoluzione e nella ricerca delle soluzioni,
considerando sia l’aspetto tecnologico che quello della normativa. Infatti la gestione dei beni durevoli a fine vita è ben regolamentata a livello dell’Unione europea. La direttiva
2092/96 del 23 febbraio 2002, che riguarda gli scarti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE), è
SCIENZA TECNICA
Bollettino di informazione
della FOIST
Fondazione per lo sviluppo
e la diffusione della cultura
e dell'istruzione scientifica e tecnica
c/o
Federazione delle associazioni
scientifiche e tecniche
P.le Morandi, 2 - 20121 Milano
Direttore responsabile
Alberto Pieri
Redazione
Manuela Bergami, Olga Chitotti,
Rosaria Gandolfi, Angela Pulvirenti,
Marieke Reijalt, Alessandro Villa
stata recepita dall’Italia nell’agosto
2005. Essa prevede una serie di procedure di raccolta e trattamento, al
fine di migliorare le prestazioni ambientali di tutti gli operatori e ridurre il volume dei rifiuti da smaltire.
(Per iscrizioni e informazioni:
[email protected];
www.fast.mi.it; tel. 02.77790308)
Impianti biologici di depurazione
modulo introduttivo, 15 maggio;
modulo base, 16-19 maggio, Centro
congressi Fast
In Italia ci sono circa 6.000 impianti
biologici di depurazione. Sono stati
costruiti nel corso dei decenni, quindi presentano differenti applicazioni
tecnologiche, rispondono a molteplici esigenze dimensionali e di trattamento acque, hanno specifiche tipologie localizzative. E’ importante dunque per tali strutture disporre di operatori preparati o poter reperire sul
mercato le professionalità necessarie
al funzionamento e alla gestione.
E’ ormai da 21 anni che la Fast offre
il proprio supporto alle esigenze
formative e di aggiornamento con
un apposito incontro rivolto a chi
già lavora negli impianti, ma pure a
quanti stanno per iniziare tale attività e desiderano una preparazione
teorico-pratica adeguata. E proprio
per soddisfare al meglio tali esigenze, vengono apportate rilevanti modifiche al tradizionale programma
corsuale articolato in cinque giornate, suddividendolo in due parti diSEGUE à
Segreteria
Ivana Marin,
Roberta Panzeri
Direzione e amministrazione
Scienza Tecnica
P.le Morandi, 2 - 20121 Milano
telefono +39/02.77790304
telefax +39/02.782485
e-mail: [email protected]
Impaginazione e stampa
Jona s.r.l., Paderno Dugnano (Mi)
e-mail: [email protected]
Reg. del Tribunale di Milano
n. 864 del 20.12.88
Sped. in abbonamento postale
Art. 2 - Comma 20/C
Legge 662/96 - Filiale di Milano
17
stinte. Il primo modulo introduttivo,
della durata di un solo giorno, è dedicato a quanti sono pressochè digiuni dell’argomento e devono perciò acquisire i concetti principali. Il
secondo modulo base è rivolto a chi
ha già una certa preparazione in
materia o un’esperienza, ancorchè
non approfondita alle spalle. Esso si
articola in tre giorni e mezzo e consente sia un discreto approfondimento teorico/pratico, sia una più
ampia possibilità di interazione e
discussione con i relatori, scelti tra i
migliori esperti e portatori di esperienze rilevanti.
(Per informazioni e iscrizioni:
[email protected]; www.fast.mi.it,
tel. 02.77790305)
I giovani e le scienze 2006
24 febbraio 2006: termine per l’invio
di progetti
2-4 aprile 2006: 18a selezione italiana
giovani scienziati
La 18a edizione della selezione italiana “I giovani e le scienze 2006” è
il passaggio obbligato per accedere,
con viaggi e soggiorni a carico di
Fast, ad importani iniziative internazionali del 2006 e a compensi in denaro. In particolare i riconoscimenti
sono:
A - Giovani e scienze 2006
fino a 20 progetti invitati alla 18a selezione italiana I giovani e le scienze, Milano, 2-4 aprile 2006; solo tra
questi finalisti vengono scelti i destinatari degli altri premi.
B - partecipazione ad eventi
internazionali
- fino a 3 progetti (massimo 6 stu-
denti) al 18° concorso dell’Unione
europea per giovani scienziati con
premi fino a € 5.000 e soggiornistudio (www.europa.eu.int/comm/
research/youngscientists); Stoccolma (Svezia), 23-28 settembre 2006;
- 17a settimana internazionale Scienza natura (www.sjf.ch), Zurigo e
Alpi Svizzere, 8-15 luglio 2006;
- 48° forum internazionale giovanile
della scienza di Londra (www.liyf.
org.uk); Londra, 28 luglio-9 agosto
2006;
- 13° premio internazionale dell’acqua per i giovani con riconoscimenti fino a $ 5.000 (www.
siwi.org), Stoccolma (Svezia),
19-24 agosto 2006;
- viaggio studio in Francia a centri di
ricerca per la salute, settembre
2006; premio offerto da Sanofi
Aventis;
- 3a fiera internazionale dei giovani
inventori, Nuova Delhi (India), dicembre 2006;
- 58a fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria (www.sciserv.org/isef); Albuquerque, Stati
Uniti, 13-19 maggio 2007;
C - premi in denaro di € 1.000
- premio Fast al progetto più innovativo in qualsiasi settore;
- premio Fondazione Lombardia
per l’ambiente ad un contributo
in materia ecologico-ambientale
(www.fla net.org).
D - altri riconoscimenti
- una settimana da ricercatore
per l’autore del progetto con il miglior utilizzo di tecniche e metodiche di laboratorio; premio offerto
da CusMiBio (www.cusmibio.
unimi.it);
- abbonamenti a riviste scientifiche;
- attestati di merito di prestigiose associazioni internazionali.
E - riconoscimento agli insegnanti
viaggio-studio sorteggiato tra gli insegnanti segnalati dai finalisti per il
supporto ricevuto per realizzare il
loro lavoro e tra i docenti registrati e
presenti alla cerimonia di premiazione di martedì 4 aprile 2006.
L’iniziativa è riservata agli studenti
italiani, in gruppi di non più di tre
persone o singoli, con più di 14 anni il 1° settembre 2006 e meno di 21
anni il 30 settembre 2006, che frequentano le scuole superiori o il primo anno di università. E’ necessaria
la conoscenza dell’inglese.
I candidati devono presentare studi
o progetti originali e innovativi in
qualsiasi campo scientifico; a titolo
di esempio: scienza della terra, chimica, fisica, matematica, medicina,
scienze biologiche, scienze ambientali, energia, informatica. Il testo
scritto non deve superare le 10 pagine, con al massimo ulteriori 10 pagine di eventuali grafici, foto, illustrazioni.
E’ necessaria la sintesi in inglese di
una pagina. Nella fase di ammissione la giuria esamina il documento
cartaceo.
I progetti in triplice copia e la sintesi in inglese, unitamente a: modulo
di partecipazione (scaricabile da
www.fast.mi.it/giovaniescienze.htm)
, certificato di iscrizione alla scuola,
due foto tessera, copia della carte
d’identità, devono pervenire via posta e/o e-mail o consegnati a mano
alla segreteria Fast, entro venerdì 24
febbraio 2006 ore 17.00.
Progetti
Corsi del Centro Via Italia per il 2006
iniziative in programma con la collaborazione di Fast
La VAS (modulo base)
5 aprile
La VAS di piani urbanistici e territoriali
6-7 aprile
Gli studi di impatto ambientale di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti
10-11 maggio
Gli studi di impatto ambientale di attività estrattive
14-15 giugno
Modelli per la valutazione ambientale della qualità dell’aria
8-9 novembre
Per informazioni e iscrizioni: www.centrovia.it; www.fast.mi.it; tel. 02.77790315
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Come ridurre gli sprechi dei motori
elettrici. Uno strumento di supporto
decisionale per la promozione
dei motori elettrici ad alta
efficienza energetica. Un progetto
cofinanziato dalla Commissione
europea con la partecipazione
della Fast
L’industria europea spende più di 60
miliardi di euro ogni anno in energia elettrica. Due terzi di tale valore
sono consumati dai motori elettrici.
Perciò l’ECCP (European Climate
Change Programme) della Commissione europea ha individuato in
quest’area, così come in quella dell’edilizia per il terziario, le opportunità più importanti di risparmio
energetico, stimabile in oltre 150
TWh nell’industria e 120 TWh nell’edilizia. Tradotte in denaro, queste
quote equivarrebbero rispettivamente a 12 e 10 miliardi di Euro.
Esperienze in molte centinaia di
aziende confermano che è possibile
ottenere sostanziali riduzioni dei
consumi tramite l’applicazione di
misure affidabili ed economicamente vantaggiose.
Attraverso semplici procedure di audit energetico è possibile valutare gli
investimenti migliori dal punto di vista economico – per esempio nell’ammodernamento di motori, compressori, pompe, ecc.. ad alta efficienza.
Ci sono pure altre opportunità a costo zero riguardanti le operazioni di
manutenzione e funzionamento degli impianti che consentono riduzioni di energia e denaro e, contemporaneamente, incrementi di qualità
e affidabilità del funzionamento.
ProMot è uno strumento di supporto decisionale sviluppato all’interno
di un progetto co-finanziato dal programma Save della Direzione generale energia e trasporti della Commissione europea e dalle Agenzie
nazionali per l’energia di diversi
paesi europei. Per l’Italia è coinvolta la Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche di Milano.
Lo scopo del tool è di aiutare gli utilizzatori di motori elettrici, sia nel
settore industriale che della grande
edilizia, a verificare le possibilità di
risparmio energetico dei loro impianti.
Lo strumento è facilmente utilizzabile da quanti hanno conoscenze
tecniche di base. Le tipologie di
macchine considerate e analizzate
nel database comprendono: motori
elettrici, pompe, sistemi di aria
compressa e sistemi di refrigerazione (pompe di calore). Sono contemplati anche altri temi, come i sistemi di ventilazione. Informazioni
generali di base introducono i vari
moduli.
ProMot permette di effettuare l’audit
di un’installazione e di eseguire
semplici ma significativi calcoli per
facilitare l’acquisto di nuove macchine o motori, oppure la sostituzione
o l’adeguamento di quelli già esistenti. I calcoli, di natura tecnica ed
economica, utilizzano metodi e dati
provenienti da data base europei,
accreditati e aggiornati regolarmente.
ProMot analizza quattro tipologie di
macchine e motori elettrici di base
corrispondenti ad altrettanti moduli,
che sono:
- Motori e azionamenti elettrici
- Sistemi di aria compressa (CAS)
- Pompe per acqua
- Condizionatori e refrigeratori
(pompe di calore).
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FAST
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a prezzi competitivi
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ProMot è consultabile on-line oppure può essere scaricato all’indirizzo internet: www.eu-promot.org.
(Per informazioni:
[email protected];
www.fast.mi.it; tel. 02.77790313).
tel. 02.77790304
e-mail: [email protected]
Progetti in avviamento
Elenco delle principali iniziative di studio e ricerca da realizzarsi con la
collaborazione della Fast
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Cancro: conoscerlo per prevenirlo
Programma sperimentale di sensibilizzazione per gli studenti delle scuole superiori della Lombardia con la collaborazione di Sanofi-Aventis, Lega italiana per la lotta contro i tumori-sezione di Milano, Ufficio scolastico regionale della Lombardia
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Hy Chain
Progetto cofinanziato dalla Ce per la sperimentazione di mezzi per il trasporto pubblico alternativo, alimentati da celle a combustibile a idrogeno
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Procura
Cofinanziamento Ce per lo sviluppo della domanda pubblica d’acquisto
di veicoli alimentati da carburanti alternativi
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Hy Approval
cofinanziamento della Ce per redigere la guida tecnica e normativa per
promuovere la realizzazione di stazioni di servizio a idrogeno
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Hy Com
Supporto della Ce per verificare la fattibilità per la creazione di comunità che utilizzano l’idrogeno
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Seedt
Cofinanziamento della Ce per promuovere i trasformatori ad alta efficienza energetica
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ProEcoPolyNet
Iniziativa cofinanziata dalla Ce per la promozione delle tecnologie per
la bioedilizia, la piccola cogenerazione.
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