Il programma segreto del gruppo Bilderberg

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Il programma segreto del gruppo Bilderberg
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INDICE
 RIASSUNTO BREVE ‘’LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA”
- CHI CONTROLLA IL MONDO
- QUAL’E’ IL PROBLEMA IN ITALIA
- ENERGIA PULITA E OCCULTATA
- FILM CONSIGLIATI
- MAPPE , NETWORK BILDERBERG,TRILATERALE
 DOSSIER: CHI COMANDA I MASS MEDIA
 IL SIGNORAGGIO

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DOSSIER BILDERBERG
Quel che non sapete del Gruppo Bilderberg
Banchiere svizzero smaschera i criminali del Bilderberg
Ferdinando Imposimato: "Dietro le Stragi di Stato, il Gruppo Bilderberg"
Henry Kissinger e il gruppo Bilderberg dietro all'omicidio di Aldo Moro
I piani segreti del Bilderberg e Mario Draghi per l’Italia del futuro
Il discorso che costò la vita a J.F. Kennedy: attuale come non mai
Le associazioni massoniche: il trait d'union tra le lobby dell'alta finanza che gestiscono le
multinazionali
Chi è davvero Mario Monti
2005: Il programma segreto del gruppo Bilderberg
 DOSSIER M.E.S. MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA’
 DOSSIER: La sporca cronistoria del Nuovo Ordine Mondiale!
- Chi governa il mondo? La prova consistente che un gruppo ristretto di ricchi elitari tira le
fila
- CHI CONTROLLA IL DENARO?
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DOSSIER: FAMIGLIE PIU’ POTENTI DEL MONDO
LE 13 FAMIGLIE CHE COMANDANO IL MONDO
DOSSIER: La famiglia Rockefeller
DOSSIER: La famiglia più potente del mondo: i ROTHSCHILD
 DOSSIER GOLDMAN SACHS
 COME HANNO AGITO A NOSTRA ISAPUTA, descrizione dei piani attuati nella storia
economica fino ad oggi da parte dei grandi banchieri
 DOSSIER SOVRANITA’, COME CI HANNO TOLTO TUTTO
 I MIGLIORI SITI DI INFORMAZIONE LIBERA CHE NON FANNO CENSURA E FANNO VERA
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INFORMAZIONE
 ALTRI DOCUMENTI E INDAGINI
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Pure le banche hanno una storia
Lista dei partecipanti al meeting dei Bilderberg - Germania 5-8 maggio 2005
Misteri e segreti del B'nai B'rith
I massoni e la sinistra italiana
Simbolismo esoterico nel dollaro statunitense?
Marzo di Sangue e nuovo dollaro
Bush e Kerry fratelli di loggia e cugini di sangue!
Bush e Kerry divisi in politica ma uniti da una loggia: quella del «Skulls & Bones»
La cazzuola George Washington
Maastricht e la perdita della Sovranità Monetaria
La massoneria governa l'Europa
I soci privati delle Banche Centrali (private)
Come lo Stato può guadagnare dal signoraggio
Il segreto del capitale
Draghi e Rohatyn: attacco a tenaglia contro la Nuova Bretton Woods
La stirpe dei Draghi
Mario Draghi & la lobbies bancaria
Antonio Fazio e lo scontro tra Opus Dei & Rothschild...
I francesi resistono a Goldman Sachs
L’Italia consegnata a Goldman Sachs
Mario Monti il puro passa (strapagato) alla Goldman Sachs
Titanic Italia
Grazie banchieri
PERCHE' LE BANCHE ITALIANE FANNO GOLA ALLE STRANIERE
COME USCIRE DALL'EURO
L'Europa delle lobby sempre piu' potente
Il vero volto dei due economisti
PROTOCOLLI DEI "SAVI ANZIANI" DI SION
LE TAPPE FONDAMENTALI DEI PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION PER LA
DISTRUZIONE DELLA CIVILTA’ CRISTIANA
DAVID ICKE - POTERI DI CARTA
ILLUMINATI Dalla luce di LUCIFERO alla consacrazione del DRAGO
Scirtto e assemblato
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da ENOCH THRIVE
LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA
“Caro amico qual è la verità?“
“che tu sei uno schiavo. come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha
sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente. nessuno di noi è in grado
purtroppo di descriverlo agli altri. dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è. è la tua ultima
occasione: se rinunci, non ne avrai altre.
- pillola azzurra: fine della storia. domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai,
quello che ti impongono i media i giornali e gli altri mezzi di manipolazione
- pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio.
ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. niente di più.”
Magari bastasse una semplice pillola per aprire gli occhi alla gente come succedeva nel film Matrix
quando Morpheus offriva questa chance al protagonista….purtroppo ste pillole ancora non le
vendono così nel mio piccolo cercherò di divulgare quel che posso, sono solo una goccia nell’oceano
ma cos’è l’oceano se non un unione di tante gocce??
“Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.” ( George Orwell)
La faccenda non è molto complicata se si cerca di metter da parte tutti gli stereotipi e le convenzioni
che abbiamo e ci sono state inculcate da quando siamo nati dai vari mezzi di informazione, dalla
società e dalla mentalità comune, che molte volte ci spingono ad avere i paraocchi, a non cercare di
guardare oltre il nostro naso e al guardare solo all’apparenza delle situazioni e delle cose senza
andare affondo, fidandoci per sentito dire o sulla base di notizie che in realtà possono essere
distorte.....
Bisogna sempre tenere a mente che i mezzi di comunicazione giornali ,tv sono uno strumento di
manipolazione della massa, basta cercare e informarsi a chi appartengono le tv e i giornali, le loro
quote azionarie, da chi vengono finanziate e potrete capire chi può manipolare le informazioni nei
suoi interessi e come facilmente può mettere a tacere informazioni rilevanti o reati che li riguardano,
lo Stato è il primo manipolatore e censuratore. In Italia comanda, decide e ordina la disinformazione.
Tutto quello che si sa non è vero. Si sa quello che vuole il sistema. ( Legame tra stampa, industria e
finanza http://www.rivistapaginauno.it/Legami-stampa-industria-finanza.php ; chi controlla i Massmedia, stampa e tv
https://mega.co.nz/#!7d43EZbS!O1rZeRc8EzWTWXcxb1Z9ykcxr5Qx3_6UyriLfTQlrhE
http://www.scribd.com/doc/137253709/Chi-Controlla-Mass-media-Stampa-Tv-in-Italia ).
Sembra impossibile ma la verità come spesso succede supera la fantasia, ci sono documenti che
testimoniano e trattano tutti i temi e le ipotesi descritte, molti portano a notizie ufficiali, altri portano
prove a sostegno di alcune teorie... la storia è questa a grandi linee e sommariamente, ma più che una
verità dogmatica prendetela come una teoria e cercate di trovare da soli la veridicità delle fonti e il
nesso tra i vari collegamenti, forse scoprirete che molte cose non sono campate in aria, lo scopo di
tutto ciò è di svegliare le coscienze e far riflettere in modo che un giorno non troppo lontano quando
queste cose saranno sotto gli occhi di tutti voi non vi troviate impreparati . Emblematiche sono le
parole tratte dal film matrix “fai parte di un sistema.e quel sistema è nostro nemico. ma quando ci
sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami... le
proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. ma finché non le avremo salvate, queste
persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. devi capire che la maggior
parte di loro non è pronta per essere scollegata. tanti di loro sono così assuefatti, così
disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo, inconsapevoli di lottare
per il loro stesso nemico." (Morpheus)
Sarà solo una storia fantasiosa e complottistica ma forse non lo è…….
VITA MEDIA
Prima di parlare di teorie a cui si può credere o no, voglio concentrarmi su una cosa certa su cui non
tutti riflettono. L’essere umano medio nasce, fino a 6 anni rimane un essere umano, ovvero è
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caratterizzato ancora dalla gioia verso la vita e dalla curiosità, vuole sapere il perché di tutto, guarda
con stupore ogni cosa ed è felice, felice di esserci. Arrivati i 6 anni comincia la scuola, a questo
punto il bambino viene indottrinato e la sua essenza umana viene distrutta, gli vengono inculcate
false idee e fatte passare per verità assolute, e inconsciamente gli viene imposto l’ordine ”non devi
pensare e non devi avere un senso critico, devi accettare tutto ciò che ti viene propinato dalle fonti
ufficiali come i libri di scuola e se non lo farai verrai ridicolizzato ed isolato dal resto della società”.
Inoltre il bambino è costretto a studiare cose che non gli piacciono e comincia ad odiare la cultura in
tutte le sue forme e così evita ogni genere di libro perché lo considera noioso e inutile, vuole solo
divertirsi e non pensare, perché il pensare da come ha potuto capire a scuola lo annoia e lo rende
ridicolo agli occhi degli altri. Una volta terminato il periodo scolastico, questo gli può dare qualche
inutile e misera base per continuare gli studi con l’università (ovviamente non potrà scegliere
liberamente quella che vuole, ma si dovrà accontentare dato che sono tutte a numero chiuso o
costano troppo) oltre a dargli nessunissima base teorica o pratica per un futuro lavoro.( Ciò non
vuol dire che la cultura sia sbagliata, anzi i mali del mondo nascono proprio dall’ignoranza, ma la
cultura che ci danno le istituzioni non è abbastanza ed è insegnata con metodi arretrati, gli
insegnanti dovrebbero essere guide, fonti di cultura e insegnamenti e non autorità che si impongono
in maniera dittaturiale andando contro gli studenti ). Deve quindi cercare un lavoro, perché senza di
esso non potrà sopravvivere e non verrà rispettato, verrà considerato un poco di buono, quindi deve
buttare 8 ore della sua vita nel cesso perché così gli è stato imposto, perché senza il denaro non si
può sopravvivere in questa società e perché gli è stato insegnato che la vita deve essere una continua
lotta alla sopravvivenza. Infatti l’essere umano diventato ormai un pezzente che lavora 8 ore al
giorno 6 giorni su 7 , non riesce spesso ad arrivare nonostante tutto alla fine del mese se ha da
mantenere una famiglia ed è costretto a vivere una vita umiliante. Deve vivere costantemente con la
paura di perdere il posto, e con quello anche la casa se ne ha una, dato che ha un mutuo da pagare.
Oltre il danno la beffa, perché la maggior parte dei soldi che guadagna li dovrà devolvere in tasse,
perché è così che funziona in questa società, bisogna essere contribuenti, bisogna versare tasse allo
stato per finanziare opere e servizi pubblici, dai cui fondi si arricchiscono i politici comunali che van
li per arraffare il più possibile e parlamentari che navigano nell’oro per generazioni grazie alle
nostre tasse. Ma il povero essere umano non sa che le tasse serviranno a pagare il debito pubblico.
Debito pubblico generato dalle banche, un debito eterno che non potrà mai essere estinto. Poverino,
non è a conoscenza del signoraggio, il motivo per il quale è schiavo. Una volta che l’essere umano
torna dalle sue 8 ore di lavoro a casa è stanco e depresso e non ha neanche la voglia di ascoltare e di
pensare, vuole solo rilassarsi perché distrutto, si siede sul divano e accende la TV riempiendosi il
cervello di spazzatura e di false notizie spacciate per verità, proprio come quando andava a scuola.
Chi glielo spiega che la TV è in mano alle persone sbagliate che manipolano le informazioni in
modo da fargli pensare ciò che loro vogliono che pensi, facendogli credere che tali idee vengano da
lui, è ignaro anche di questo, ma non vuole saperlo perché non gli interessa. Vuole continuare la sua
vita rimanendo nel suo guscio che lo fa sentire protetto, vuole la macchina, il cibo, i soldi, il sesso
facile, e tutte le cose che gli vengono proposte dalla TV e la pubblicità come stereotipi di successo e
punti di arrivo, lo spingono a volere ciò di cui non ha bisogno. In oltre il cibo che ingerisce è pieno
zeppo di sostanze chimiche che lo fanno ammalare o lo faranno ammalare, ma non gli interessa
neanche questo, non da peso a queste cose, vuole vivere protetto nel suo guscio, sotto la così detta
campana di vetro , perché ha paura della realtà e della verità che può rompere questo guscio
mandando a monte tutte le sue sicurezze. Dopo 35 anni di lavoro arriva finalmente la misera
pensione, la tanto attesa pensione, ma l’essere umano ormai è vecchio e non sa più cosa farsene del
tempo libero, ha trascorso una vita talmente alienata nel suo lavoro che non conosce più la libertà, o
meglio non sa cosa sia, inoltre non è mai riuscito a coltivare degli interessi e degli hobby, perché non
ne ha avuto mai il tempo, nel frattempo vivendo così ha perso pure la fede spirituale e non ha
coltivato neanche il suo spirito e la sua interiorità, quindi è una persona vuota, un automa, una specie
di essere senza anima e senza cultura. Perciò non sapendo che fare incomincia a deprimersi, ad
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annoiarsi e a trascorrere le sue giornate vegetando e aspettando la morte, ma la morte non si fa
attendere e arriva in fretta, infatti dopo essersi ingozzato di alimenti contaminati per una vita intera,
in un ambiente inquinato utilizzando medicine che non curano davvero i mali ma li rendono cronici
per farli ricomparire in modo che compri altre medicine, dopo aver trascorso una vita sedentaria,
nella maggior parte dei casi si ammala terminando la sua angosciante vita. Secondo voi la vita così
come la concepiamo ha un senso logico?? Secondo me no….. (tratto da video CoscienzaSveglia)
FATE COPIA E INCOLLA SUL BROWSER SE NON SI VEDONO ALCUNI LINK O NON SI
APRONO
CHI CONTROLLA IL MONDO
Il mondo è controllato da pochi, i capi di governo controllano e guidano gli stati chi poco
onestamente, e chi con molta disonestà, i capi di governo a loro volta sono condizionati dall’
economica del paese, e dalle condizioni economiche dei loro sostenitori, quindi si può dire che chi
controlla l’economia di un paese o di più paesi a sua volta può controllare le sorti politiche e le
condizioni economico-sociali dell’intero paese. Se ne deduce che per capire chi controlla il mondo,
bisogna capire chi controlla e manipola l’economia dei paesi, queste sono sempre al 90% le Banche
Centrali, e le Multinazionali ad esse collegate.
Ovviamente chi controlla le banche può controllare interi paesi in maniera quasi del tutto
invisibile...ovviamente chi ha questo potere può, con pochi sforzi avendo quasi infinite risorse
economiche, organizzare complotti, manipolare informazioni, organizzare messinscene, comprare il
silenzio, corrompere, ecc ecc….il denaro non ha limiti.
Dietro grandi eventi che segnano la strada e l’andamento del mondo è molto plausibile che ci siano
poche famiglie potenti che possono controllare i governi in maniera subdola e invisibile, hanno
creato una cerchia segreta tra di loro nella quale discutono le sorti di interi continenti e hanno ben
chiaro quello che è il disegno finale al quale vogliono arrivare, questo lo sanno solo loro all’interno
della loro Cerchia Ristretta(detti ILLUMINATI), costoro possiedono tutto, petrolio, sanità e case
farmaceutiche, banche compresa la Banca Mondiale, hanno patrimoni economici infiniti superiori a
quelli dei singoli stati, sono nati nel lusso smisurato e il loro obiettivo non è diventare più ricchi ma è
di natura ideologica, vogliono il potere assoluto e il controllo su tutto, vogliono creare un Nuovo
Ordine Mondiale, con l’ intera società mondiale sottomessa e controllata da loro. Questa cerchia più
piccola è il “Vero Burattinaio”, ed anche se questo può risultare impensabile c’è da ammettere che
queste famiglie esistono realmente. C'è da dire che l'egoismo e l'avidità di certe persone è senza
limiti, a quei livelli si ha in mano così tanto da avere deliri di onnipotenza, sentimenti che si
tramandano di generazione in generazione, ed è logico se si immagina come può essere la mentalità
dovuta al contesto sociale di chi nasce in famiglie che hanno un patrimonio così enorme, i suoi
membri hanno sicuramente un determinato profilo psicologico, una visione distorta del mondo non
sapendo cosa vuol dire guadagnare lavorando o accontentarsi di ciò che si ha, non sanno cosa vuol
dire sacrificio, pensano che tutto gli è dovuto e che sono persone superiori e migliori degli altri
,perché hanno di più. Sicuramente se fossero generosi e caritatevoli non ci sarebbe più povertà al
mondo dato che potrebbero da soli eliminare la miseria e la fame nel mondo, con una mentalità così
l'obiettivo può esser solo la totale dominazione di tutti gli uomini del mondo, ma nascondendosi e
lasciando la responsabilità dei governi in mano a insignificanti uomini politici, e a lungo termine di
creare un nuovo ordine mondiale fatto di sudditi inconsapevoli e repressi manipolati secondo certi
stereotipi sin dalla nascita.
(Le altre famiglie più potenti del mondo http://www.informarexresistere.fr/2012/08/08/le-13-famiglie-checomandano-il-mondo/#axzz2R9Vvw3Ng http://coscienze.wordpress.com/2010/05/26/david-icke-il-massimo-espertosulle-13-famiglie-che-manovrano-il-mondo/ )
C’è poi una Cerchia Larga (i MASSONI) che comprende personaggi di spicco dell’economia e
della politica, ovviamente non conoscono qual è il vero disegno finale degli illuminati,in tal caso a
loro vengono date altre motivazioni, vengono motivati comprati, corrotti e manipolati, oppure se lo
conoscono vuol dire che a loro sta bene così pur di avere la loro “fetta di torta”. La Cerchia Larga ha
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una duplicità, è sia “marionetta inconsapevole” del “Vero Burattinaio” (Cerchia Stretta) dal quale
prende ordini, sia “Burattinaio” del Popolo (“la Marionetta”) che viene manipolato.
Costoro (massoni) sono “marionette inconsapevoli”, inconsapevoli perché sono i Burattinai del
Popolo , ma non si rendono conto o se ne accorgono ma sono d’accordo ,che a loro volta sono le
marionette dei ‘’Veri Burattinai”(Cerchia Ristretta). Noi purtroppo siamo la loro “marionetta”. Va
bene se hai letto fin qui e non credi che esistano i massoni devi sapere che non hanno bisogno di
nascondersi, spesso ne vanno fieri e sono intoccabili, la loro sede è stata fino a poco tempo fa
Palazzo Giustiniani l’attuale appartamento del presidente del senato, ed hanno addirittura un sito
dettagliato in bella mostra vedere per credere… http://www.grandeoriente.it/
La Cerchia Larga è conosciuta sotto il nome di BILDERBERG, assemblea che si raduna dal 1954
in posti diversi e che decide e mette in atto tutti i più significativi eventi che modificano le sorti del
mondo. Questo gruppo da quando è stato smascherato ha addirittura un sito ufficiale
http://www.bilderbergmeetings.org/governance.html nel quel ammette i 60 incontri che si sono
tenuti dal 1954 ai quali hanno partecipato le più importanti personalità, mescolanza di Capi di Stato,
Re, Regine, Ministri, Presidenti di Parlamenti , Commissari Europei, chiusi in segreti ambiti con
banchieri come David Rockefeller, o altri ai massimi livelli della BancaCentraleEuropea, della
Federal Reserve, della Banca Mondiale, con i vertici delle massime multinazionali, con giornalisti
delle principali testate, e insomma con gli uomini chiave di tutto quanto accade nel mondo…
Ovviamente il sito è di copertura e omette i veri argomenti segreti degli incontri. Chissà perché in 59
anni di incontri ammessi e certificati con dei partecipanti così importanti tutti insieme, la stampa non
ne ha mai parlato e solo adesso hanno ammesso la loro esistenza…(il Bilderberg è il più importante
ma ce ne sono altri tra cui TRILATERALE, AUSPEN, COUNCIL OF FOERING
RELATIONSHIP)
 (Tutto quello che non sapete dei membri del http://www.nocensura.com/2012/10/quel-che-nonsapete-del-gruppo.html )
 (chi sono gli illuminati e quale è il loro obiettivo http://www.youtube.com/watch?v=BakbkbDtBbI
http://www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/252988/le-teorie-di-adam-kadmon.html )
 (parole di Daniel Estulin ex spia e agente segreto
http://www.youtube.com/watch?v=z4JWaBjvdII )
 ( Rivelazioni del Magistrato Ferdinando Imposimato presidente onorario aggiunto
della Suprema Corte di Cassazione http://www.youtube.com/watch?v=-8wizYyAuzc
http://www.nocensura.com/2013/04/imposimato-la-zanzara-dietro-strategia.html )
 Nuovo ordine mondiale
http://www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/372661/new-world-order.html
http://www.youtube.com/watch?v=E09FraDHrHM
 (Le riunioni segrete del bilderberg
http://www.youtube.com/watch?v=e1hMmTeQWtk&playnext=1&list=PLW3M7akrAI4njAHPR7JE2Y
qyuEu5QOxKh&feature=results_video
Altri video http://www.nocensura.com/2012/12/un-po-di-notizie-sul-gruppo-bilderberg.html )
 (Mappa del bilderberg group http://www.nocensura.com/2012/12/i-piani-segreti-del-bilderberge-mario.html http://www.nuovaauras.it/wp-content/uploads/2011/11/bilderberger-
gruppe-personen-firmen.jpg http://www.nocensura.com/2012/03/il-club-bilderberg-lastoria-segreta.html )
 ( Documento ufficale dell’Unione Europea nel quale si chiedono spiegazioni delle relazioni
tra Mario Monti e il Bilderberg
VIDEO e articolo con la spiegazione del caso
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http://www.byoblu.com/post/2012/01/19/Linterrogazione-UE-contro-Mario-Monti-sulBilderberg-e-sulla-Trilaterale.aspx
Doc Ufficiale Unione Europea del 2003
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=WQ&reference=P-20031370&language=IT)
INTERO LIBRO “il Club Bilderberg” scritto dall’ex agente segreto Daniel Estulin
SCARICABILE DA QUI https://mega.co.nz/#!fdIFGQKB!KdxqZCUYFlpnIs3TwekHHueLntB_gIdYsrtbx_h2HM
tra i componenti di questo gruppo ci sono:
- capi di governo che cambiano in base al periodo storico-politico, Presidenti delle nazioni più
importanti
- esponenti dell’elite economica mondiale di grandi aziende, e telecomunicazione
- presidenti delle più grandi banche
- qualche rappresentante della Cerchia Ristretta
Tra questi partecipanti spiccano:
1) la prima famiglia, la più potente d’europa che agisce nell’ombra da un centinaio di anni, i
ROTHSCHILD
famiglia talmente potente che ha prestato soldi a intere nazioni come l’inghilterra e verso cui è
ancora debitrice, da secoli influenzano la storia finanziando da dietro le quinte i più grandi
avvenimenti storici. Famiglia i le cui proprietà tra banche e aziende sono inimmaginabili, in alcuni
paesi hanno anche la facoltà di emettere moneta… è facile capire come anche se i libri di storia
dovrebbero essere pieni di riferimenti a loro questi sono talmente ricchi e potenti da esser riusciti
quasi del tutto a rimanere anonimi, per loro il silenzio è facile da comprare…
 ( Video storia dei Rothschild http://www.youtube.com/watch?v=ItL1AUuh1a4 )
 (dossier dettagliato sulla famiglia Rothschild http://www.nocensura.com/2012/02/dossier-lafamiglia-piu-potente-del.html )
 (Proprietà dei Rothschild
http://www.icyte.com/system/snapshots/fs1/1/7/c/8/17c8be8b2218431ed1475254dc8f6d
77242b98a4/index.html banche di proprietà dei Rothschild
http://finanzanostop.finanza.com/2012/06/01/solo-3-paesi-mancano-ai-rothschild-dovefondare-una-banca-centrale/ )
 (hanno un sito ufficiale nel quale sono riportate le loro attività e la loro storia
http://www.rothschild.com/our_history/
 (I Rothschild e il loro potere sull’oro http://finanzanostop.finanza.com/2013/02/15/i-rothschild-el%e2%80%99oro/ )
2) la seconda famiglia, la più potente d’america alleata della prima, i ROCKFELLER che
controllano le multinazionali di petrolio , Banche, le industrie farmaceutiche più potenti (
attraverso le quali boicottano tutti i medicinali curativi, in favore di medicinali che non
curano ma fanno sparire i sintomi facendoli ripresentare dopo qualche tempo in modo da
rendere croniche le malattie, che senso avrebbe per loro fare medicinali che guariscono
direttamente? poi gli altri a chi li vendono? informarsi per credere…ovviamente il cibo che
mangiamo non è genuino ma contaminato in modo da causare continue malattie da curare )
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e varie associazioni internazionali tra le quali la Banca Mondiale, implicati anche nella più
grande messinscena della storia, cioè l’attentato dell’11 settembre e quello che ne deriva….
 (Alleanza tra Rotschild e Rockfeller http://www.lastampa.it/2012/05/31/blogs/finestra-sullamerica/rothschild-rockefeller-matrimonio-d-interessex1CHBNBXpqhOeSW2yIpiHO/pagina.html http://fintatolleranza.blogspot.it/2012/06/persecoli-i-rothschild-e-rockefeller.html )
 (dossier dettagliato sulla famiglia Rockfeller
http://www.neovitruvian.it/2012/03/02/illuminati-la-famiglia-rockefeller/
http://ingegnie.altervista.org/Rockefeller.html )
 (cosa è davvero la Rockfeller foundation
http://fintatolleranza.blogspot.it/2012/08/rockefeller-foundation-cose.html )
Documenti sull’11 settembre attentato alle Torri Gemelle
 (Rivelazioni di un amico dei Rockfeller informato 1 anno prima di quello che sarebbe
accaduto http://www.youtube.com/watch?v=L0-IkqbXd3E )
 (VIDEO falsati sull’attacco https://www.youtube.com/watch?v=DWxoqKSjTp4
http://www.youtube.com/watch?v=5y4nUWSGuCg
http://www.video.mediaset.it/video/mistero/puntate/244935/le-teorie-di-adamkadmon.html#tc-s1-c1-o1-p1 )
 VIDEO SUL FALSO ATTENTATO
http://dirittoallinformazione.blogspot.it/2011/04/attentato-11-settembre-2001quale.html
 ARTICOLO SCIENTIFICO SUL RITROVAMENTO DI ESPLOSIVO MILITARE
TRA LE MACERIE http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/89983-11-settembreritrovato-esplosivo-nelle-torri-ora-e-ufficiale versione ufficiale dell’articolo originale
apparsa sulla Bentham Chemical Physics Journal, una delle riviste più accreditate
negli USA e che ha approvato alcuni Premi Nobel,
http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/download/40_30234a3b49fc51207e43057
1cd3ed68a
 ALTRI DOCUMENTI
http://www.nexusedizioni.it/storia-e-cultura/11-settembre-la-terza-verita/
http://dirittoallinformazione.blogspot.it/2011/05/il-fantasma-di-bin-laden.html
3) altri componenti sono i proprietari della GOLDAMAN SACHS, altra società ricchissima,
proprietaria delle più prestigiose banche americane, capace di decidere se far crollare o no
l’economi in paesi come gli stati uniti in base ai propri interessi agendo sul mercato
azionario.
 (DOSSIER Goldman Sachs: tutto sulla "superbanca" da 1 trilione di dollari
http://www.nocensura.com/2011/11/dossier-goldman-sachs-tutto-sulla.html )
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 (Mario Monti uomo della Goldman Sachs http://www.nocensura.com/2012/06/litaliavittima-di-un-complotto-e-le.html )
 (il collegamenti tra Goldman Sachs e politica europea
http://www.youtube.com/watch?v=18Bjge_xiNQ )
 (Goldman Sachs e Rotschild http://iononmiarrendo.wordpress.com/2011/09/30/goldmansachs-e-rothschild-a-capo-del-nwo/ )
4) i più importanti BANCHIERI SVIZZERI, se ci pensate bene il 99% dei miliardari ha
almeno metà delle proprie ricchezze al sicuro in una banca svizzera, si può dire che 90%
delle ricchezze mondiali sono accumulate all’interno delle loro banche, con quella mole di
denaro possono praticamente comprare e fare tutto, possono decidere eventi di enorme
portata(omicidi, complotti, o altro) e metterli in atto comprando il silenzio e agendo
nell’ombra….
 (testimonianza di un ex banchiere svizzero sul collegamento tra Bilderberg e banche svizzere
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid
=8428 http://www.informarexresistere.fr/2011/10/23/banchiere-svizzero-smaschera-icriminali-del-bilderberg/#axzz2PyTkRw7M )
 (segreti banche svizzere http://cromaplus.net/index.php/it/news/il-segreto-bancario-insvizzera-non-e-cosi-segreto-fra-i-massoni.html )
 (Ombra delle banche al potere
http://www.adamkadmon.it/frame.asp?target=http://777babylon777.blogspot.com
/2011/11/il-gioco-delle-parti.html )
 (il caso della banca inglese HSBC finanziatrice di terroristi e mafiosi di tutto il mondo
http://www.informarexresistere.fr/2013/03/11/banchieri-gangster-troppo-grandiper-la-galera/#axzz2NEL1eDZJ )
(cronistroria del Nuovo Ordine Mondiale http://www.nocensura.com/2013/03/dossier-la-sporcacronistoria-del-nuovo.html )
Quanto detto e ipotizzato ha recentemente trovato conferma in un articolo, in altri termini ma che
arriva alle stesse conclusioni, ed è stato scritto dopo la scrittura di questo che state leggendo, che è in
continuo aggiornamento dal 15/01/13 http://www.informarexresistere.fr/2013/02/07/chi-governa-ilmondo-la-prova-consistente-che-un-gruppo-ristretto-di-ricchi-elitari-tira-le-fila/#axzz2KG6sxiZ8
DOSSIER MOLTO INTERESSANTE SULLA SOVRANITA’ , COME CI HANNO TOLTO TUTTO
https://www.facebook.com/notes/orwell-2012/come-ci-hanno-tolto-tutto-sovranit%C3%A0dossier/351897061565589
10
ITALIA
Tralasciando le migliaia di imbrogli che queste organizzazioni hanno messo in atto negli altri paesi,
e di cui potete trovare notevoli testimonianze e documenti anche nelle loro lingue originali a seconda
di dove si è indagato, spagnolo, inglese, francese, greco, se prendiamo in considerazione solo la
nostra realtà politica, ci sono un paio di cose importanti da considerare sull’ ITALIA:
1) siamo in Europa ed è stato creato l’euro solo perché una sola moneta è più facile da
controllare da parte dei pochi che ne hanno il potere. Le nazioni hanno perso la loro sovranità
monetaria. Per non parlare del pericolo imminente del MES Meccanismo Europeo di
Stabilità, un sistema che può imporre la dittatura su tutte le nazioni europee
 VIDEO SUL MES http://www.youtube.com/watch?v=o7NGJOqQplU
http://www.youtube.com/watch?v=D1wqC9i4-pc
 Vero Obiettivo di Monti http://www.nocensura.com/2011/12/esclusivo-ecco-ilvero-obiettivo-di.html
 COSA è IL MES http://www.nocensura.com/2011/12/il-mes-un-organo-sovranazionale-aldi.html http://www.nocensura.com/2012/06/quello-che-devi-sapere-sul-mes-ele.html
 Trattato Ufficiale del MES http://www.europeancouncil.europa.eu/media/582889/08-tesm2.it12.pdf
2) la causa del debito infinito italiano e delle altre nazioni è opera del signoraggio da parte della
Banca Centrale Europea
 (il Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz ammette che la banca europea è
una truffa http://www.youtube.com/watch?v=KqAARYQJ67s )
 (in cosa consiste la truffa della B.C.E.
http://www.youtube.com/watch?v=lmkL23GyuNI )
 (Parole del Parlamentare Europeo Britannico Nigel Farage durante una seduta del
Parlamento Europeo sull’egemonia della germania in europa e sulla necessità di
uscire dall’euro per l’italia e gli altri paesi
http://www.youtube.com/watch?v=TilaarKihMA
http://www.youtube.com/watch?v=v-vgp0g42xI
http://www.youtube.com/watch?v=SkMD15zKFKw
http://www.youtube.com/watch?v=qEUvAf8grO4 )
(il signoraggio della Banca Centrale Europea http://www.vanillamagazine.it/chiarezza-sul-
signoraggio-bancario-della-bce/ )
(spiegazione storica di come abbiamo perso la sovranità monetaria
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=QTEIjXNoWOw )
(altri avvenimenti dovuti alla perdita di sovranità monetaria
http://www.signoraggio.it/index.php/archivio-news/238-gianni-lannes-moneta-e-petroliomattei-kennedy-e-moro.html )
11
3) questo debito viene incrementato ancora di più dal signoraggio primario e secondario fatto
dalle banche appartenenti ai singoli paesi
 (Ministro Tremonti spiega il signoraggio
http://www.youtube.com/watch?v=OjiYWSaNYbM )
 (cosa è il signoraggio http://www.youtube.com/watch?v=2PRRk-YM4rM)
 (Ministro Tremonti spiega il signoraggio Banca Centrale Europea
http://www.youtube.com/watch?v=iehCZUmenyQ)
 (il signoraggio secondario delle banche http://www.viviconsapevole.it/articoli/signoraggiosecondario.php)
 (il video parla nella prima parte della Riserva frazionaria cioè il signoraggio secondario,
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=AsoYXIDVQQw )
4) vi chiederete come la Banca d’Italia possa permettere ciò?
Non tutti sanno che la banca d’italia non è più della nazione ma è stata privatizzata, solo il
10% è dello Stato, il resto appartiene a tutte le altre banche italiane, basta andare sul sito
ufficiale della banca per vedere a chi appartengono le quote azionarie e in che percentuale,
quindi appartenendo per il 90% alle Banche private, non può far altro che agire per i propri
interessi e non per la collettività.
(Banca d’italia non è pubblica ma privata http://www.mednat.org/finanza/banca_italia.htm )
5)
tutte queste truffe nascoste sono appesantite ed eclissate da altri gravi problemi che
affliggono l’Italia:

la classe politica completamente e totalmente corrotta, che
pensa a fare solo i propri interessi, costituita perlopiù da gente ignorante

la mafia ed associazioni a delinquere varie che si sono insidiate
a tutti i livelli della nostra struttura politica e sociale ed in tutte le regioni.
siamo stati governati per circa 20 anni da Berlusconi un imprenditore criminale e corrotto di cui
conoscete le porcate che ha fatto sotto il naso di tutti…ma non quelle gravissime che ha fatto in
silenzio….
 Tutti i reati commessi da Berlusconi
http://ez3kiel.altervista.org/archivio/2006/01/18/tutti-i-reati-commessi-daberlusconi/
https://mega.co.nz/#!4cB0Ub5D!YgnRfALeoeaDEzii_WDxPyn_wgQjw8i8uUJjEoms_FI
 Tutte le bugie e dichiarazioni raccolte
https://mega.co.nz/#!gMhU0CaK!fDLLUigeJVr7yqSZ6XiTgUgj0t0nPZ2v5uDqwrwrwZY
 Storia affaristico-politica-giudiziaria di Berlusconi
http://www.giannivattimo.it/Berlusconi.pdf
 Storia della loggia massonica P2 a cui apparteneva Berlusconi
http://ilcorsivoquotidiano.net/2011/06/22/massoneria-p2-berlusconi-p3-p4/ )
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sostituito da Mario Monti, un massone alle dipendenze della Cerchia Larga che comanda il mondo,
che ha dato il colpo di grazia ad un paese già in rovina http://www.nocensura.com/2012/06/litaliavittima-di-un-complotto-e-le.html
Monti a sua volta insieme al Bilderberg ha scelto il suo sostituto, il nostro voto era solo un illusione,
chi decide sono sempre loro era tutto già deciso e lo potete notare da questa strana coincidenza:
alla riunione di giugno 2012 Monti mandò come suo sostituto alla riunione del Bilderberg un certo
LETTA, che casualmente ora è diventato il nuovo Premier…. Quel giorno comunicarono tramite
biglietti scritti a mano, uno di questi è stato sbadatamente mostrato da Monti…..vedere per
credere… http://ilcorsivoquotidiano.net/2012/06/07/monti-bilberberg-2012-pizzini/
( Dove e quando è iniziata la crisi italiana http://www.signoraggio.it/index.php/archivio-news/239ilcorsivo-dossier-ecco-quando-e-iniziata-la-crisi-dellitalia-era-il-1992-sul-panfilo-britannia.html )
6) A breve saremo tutti costretti a usare bancomat e altri strumenti messi a disposizione dalle
banche anche per comprare un pacchetto di caramelle , ogni nostro acquisto sarà tracciato e
non ci sarà privacy , il denaro contante verrà fatto sparire tutto a vantaggio delle banche…
7) Molte cose non le dicono perché il silenzio è facile da comprare e il popolo ignorante è facile
da controllare…..
Ci tengono a mantenere il popolo ignorante perché fa comodo in ogni ambito, l’istruzione si
sta privatizzando soprattutto a livello universitario, ci sono barriere sia economiche che di
selezione per le Università che non tutti possono superare, non c’è vera meritocrazia e così
facendo si distruggono songi e speranze di milioni di ragazzi vogliosi di studiare il cui talento
andrà sprecato, e costretti ad abbandonare gli studi o a ripiegare su discipline per le quali
non provano interesse e passione, che sono solo un ripiego per avere un pezzo di carta in
mano che possa dargli qualche possibilità di futuro.
8) Altro grave intoppo alla nostra evoluzione verso un mondo migliore è l’ignoranza scintificotecnologica in cui le grandi aziende, i petrolieri, le case farmaceutiche e i governi, tengono a
tenerci. hanno reso schiavi e dipendenti dai loro prodotti. Sono innumerevoli i casi di cure
definitive trovate per certe malattie che sono state fatte sparire dalle case farmaceutiche o
vengono dichiarate non riconosciute, perché produrrebbero danni economici al business dei
medicinali che danno sollievo ma non curano definitivamente, creando una dipendenza del
malato da quel medicinale e una rendita perpetua assicurata per le case farmaceutiche.
9) L’ Italia e quasi tutte le altre nazioni europee tranne la Germania che se la comanda, devono
assolutamente riacquisire la loro sovranità monetaria, e uscire dall’euro è l’unica soluzione
finchè non cambieranno completamente le regole della Banca Centrale Europea, in questo
doc. in italiano ne parlano approfonditamente grandi economisti di livello internazionale
dott. Warren Mosler - macroeconomista - Stati Uniti
prof. Mathew Forstater - macroeconomista - Stati Uniti
prof. Alain Parguez - macroeconomista - Francia
Paolo Barnard - giornalista – Italia
http://paolobarnard.info/docs/programma_memmt_orig.pdf
13
ENERGIA PULITA E OCCULTATA
A livello energetico esistono enormi alternative per la creazione di energia pulita e
indipendente che potrebbero rivoluzionare il mondo eliminando la nostra dipendenza dal
petrolio, dal nucleare, con mezzi di trasporto non inquinanti alimentati a basso costo e con
energia che si rigenera naturalmente. Ma tutto questo trova opposizione da parte dei potenti e
dalle multinazionali interessate a garantirsi il potere e la ricchezza, questi ostacolano o fanno
sparire comprando i brevetti a prezzi astronomici o anche in maniera illecita, ricorrendo
anche all’assassinio, tutto ciò che possa intaccare il loro business. Ma per fortuna ci sono
persone che nonostante gli ostacoli proseguono nella ricerca, e cercano di diffondere le loro
scoperte…
 Basta guardare questo video per avere un primo assaggio su ciò che non conosciamo
sul mondo energetico http://www.youtube.com/watch?v=4774JAc1ADw
 Qui ci sono tutte le notizie disponibili sull’E-CAT cioè una fonte di energia termica
che ha rendimenti superiori ai limiti stabiliti dalla fisca termodinamica che produce
più del doppio di quando assorbe e potrebbe risolvere i problemi energetici del
mondo intero
http://www.ecatnews.it/
 Incredibile pensate alla tecnologia sviluppata dalla KESHE FOUNDATION
fondazione senza scopo di lucro che ha consegnato tali tecnologie ai governi e che sta
trovando opposizione nella realizzazione dei suoi progetti che cambierebbero e
migliorerebbero la vita dell’intero pianeta, creando energia non inquinante di potenza
talmente elevata senza la necessità di petrolio o altro.
(http://www.youtube.com/watch?v=OZ7Vjvag1jc
http://www.youtube.com/watch?v=kxlzgdUzYRw
http://www.iconicon.it/blog/2013/04/presentato-al-mondo-il-reattore-keshe/ )
 auto con motore alimentato ad aria la cui tecnologia era stata realizzata una decina di
anni fa e solo adesso si è riuscito ad avere qualche applicazione concreta senza
opposizione dei potenti
http://www.repubblica.it/motori/attualita/2012/06/07/news/arriva_l_auto_ad_aria
-36653710/
 auto con motore ad acqua cioè idrogeno http://www.hydromoving.com/
http://www.youtube.com/watch?v=dJUjLnUevds&feature=youtu.be
 motori magnetici a energia pulita e illimitata L'inventore turco Muammer Yildriz
http://www.youtube.com/watch?v=zE9sV6_D_NY
 auto che potrebbero consumare meno della metà grazie ad un innovativo sistema
ideato e brevettato dal Leonardo Grieco KineticDriveSystem
http://www.ultimissimeauto.com/il-sole-24-ore-e-il-kinetic-drive-system-kds-di-leonardogrieco/ https://www.facebook.com/cycloid
La lista dei casi è davvero lunga….il mondo sarebbe già un posto migliore se tutte le conoscenze
fossero utilizzate a fin di bene e non per arricchirsi e per sottomettere gli altri…
C’è addirittura un libro sull’argomento
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“Scoperte scientifiche non autorizzate”
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__scoperte-scientifiche-non-autorizzate.php?pn=1892
(Video che parla del Nuovo Ordine Mondiale che si sta instaurando sul Mondo
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=AsoYXIDVQQw)
LA NOSTRA VITA RACCONTATA IN 3 MINUTI DA VEDERE…. http://www.youtube.com/watch?v=sT495HnmoLk
FILM DOCUMENTARIO SUI TEMI TRATTATI E MOLTO ALTRO, CHE
MOSTRA UNA VISIONE GLOBALE SULLA REALTA’ TENUTA SEGRETA
AL POPOLO, CON SOLUZIONE PER COSTRUIRE UN MONDO
DIVERSO....DAVVERO STUPENDO E ILLUMINANTE.....
(la bibliografia delle notizie relative alle argomentazioni del film si trovano su
questo sito http://www.thrivemovement.com/home i fatti trattati sono tutti
documentati e testimoniati da persone autorevoli)
FILM
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=ORw7Pjml
Hhg#!
Questo FILM DOCUMENTARIO, spiega in termini molto chiari che il sistema
monetario attuale, nient’altro è che una nuova forma di schiavismo senza uscita.
Quindi, vengono proposte valide alternative per liberarci dal debito.
Ottimo per riflettere
http://youtu.be/qA1xdsRrLek
Altro FILM da vedere che è diviso in 4 capitoli: natura umana, patologia sociale,
progetto terra e l’ascesa
http://www.youtube.com/watch?annotation_id=annotation_645270&feature=iv&src_vid=3V5Wk1H
Pn5c&v=CaCi7rmpal0
FILM documentario sugli studi scientifici che hanno portato a scoperte OCCULTATE sull’
ALIMENTAZIONE ad opera dei dottori B. Amstrong e R. Doll, Fattori
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=uxarkHz0rSo
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QUALI SONO LE CONCLUSIONI??
 innanzitutto non sei obbligato a credere a tutto cio’… ma se non credi a queste
informazioni, devi quantomeno accertarti che quello in cui credi tu sia il vero.
 qual è il senso della vita per me? Nessuno può dirti chi sarai o quale tra le tante opzioni
del destino devi scegliere, ma sicuramente prendere coscienza di se, del mondo che ti
circonda, del male che c’è in giro, cercando di fare qualcosa di buono e agire per
arricchirsi innanzitutto spiritualmente, è la base di tutto, per un futuro pieno di
soddisfazioni, bisogna evolversi…. Non sei nato per una semplice inseminazione, ma sei
una anima mandata da un entità superiore sulla terra in un corpo materiale per
evolversi immaterialmente…. A cosa serve accumulare soldi per tutta la vita, dannandoti,
sacrificandoti e commettendo torti al tuo prossimo per ottenerli, dato che dovrai
comunque morire e lasciarli sulla terra? non ti serviranno nel posto in cui
andrai….quindi vivi dignitosamente ma senza essere avido, tirchio, o sperperatore…
 leggere e informarsi il piu’ possibile prima di parlare e di credere alla tv, alla stampa, al
sentito dire…. tenere sempre a mente che i media come i tg trasmettono molti servizi di
cronaca veri, non per informare ma per acquisire la fiducia di chi li vede, far credere alla
gente che se accade una cosa grave questa verra’ trattata dal tg……ma non e’ cosi’….le
cose importanti che riguardano i potenti , la politica, lo stato o chiunque abbia potere
sono e saranno sempre censurate e le informazioni saranno manipolate.
 ai Media basta dire che non c’è crisi o che c’è per cambiare la mentalità e lo stato
d’animo di una persona che modificherà il suo agire in base a quello che ha sentito…se tu
sei convinto che c’è crisi ti comporterai di conseguenza e come te gli altri, innescando
una reazione a catena in tutta la società e l’economia ed ecco che anche se era una
menzogna alla fine la crisi si crea per davvero…questo semplice esempio ti fa capire il
potere dei media e quanto è importante non farsi condizionare da cio’ che dicono…
 noi tutti siamo solo piccole gocce nell’oceano, viene da pensare che rispetto a queste
grandi forze non possiamo far nulla, ci vorrebbe uno tsunami per abbattere queste forze
e a me piace pensare che gli tsunami sono fatti da tante piccole gocce….
questi potenti controllano le grandi cose ma non le piccole ed è questa la nostra
forza……quindi attiviamoci tutti e cerchiamo di fare qualcosa….nulla è impossibile,
la vera rivoluzione inizia da noi….il cambiamento e’ possibile…
http://www.youtube.com/watch?v=tsfbdd7p6kc&feature=youtu.be
http://www.youtube.com/watch?v=nlr01dlhfiy
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 Quando si teorizza l'esistenza di crimini commessi contro l'umanità da parte di società
segrete, bisogna usare sempre l'aggettivo 'deviate', per "società segrete deviate" si
intende NON una società segreta nel suo insieme, ma quei gruppi di persone che al loro
interno, si mettono d'accordo fra di loro per abusare del loro
potere(economico,militare,occultistico,persuasivo) allo scopo di trarre vantaggio a
danno delle popolazioni, tradendo gli ideali di altruismo e di contribuzione concreta al
miglioramento della qualità della vita e di auto all’evoluzione di tutti gli esseri umani, e
non soltanto dei loro membri, unica vera ragione per cui certe importanti società segrete
erano invece state fondate.
I pregiudizi verso chicchessia sono sempre dannosi, anche perché il fenomeno della
"deviazione", della corruzione non riguarda solo le società segrete, ma può interessare
(come insegna la storia), tutti gli ambiti di qualsiasi organizzazione: religiosa, politica,
autorità,intelligence,gli stessi servizi segreti, ecc... In qualsiasi organizzazione umana,
dalla più pubblica alla più segreta si trovano sia persone buone ed oneste che persone
malvagie e corrotte e questo principio vale per qualsiasi organizzazione.
 Tutti devono comprendere che il vero male , quello assoluto, non funzionale al bene
involutivo è nella calunnia contro il proprio avversario, allo scopo di dividere. Creando
provocazioni e ingiustizie a danno del popolo per dividerlo in fazioni, che poi vari agenti,
più o meno deviati, strumentalizzano in nome dell’odio, impedendo qualsiasi forma di
accordo fra le parti, così che una più nazioni afflitta da questo problema diventano di
fatto ingovernabili, creando liti, conflitti e guerre. Chiamiamola coincidenza ma il
termine "diavolo", che ne è incarnazione, significa proprio "calunniare per dividere".
Dunque si agisca tutti insieme a fin di bene per tutti e non solo di noi stessi perché
indipendentemente dal nostro nome ,dai nostri saperi, credi e convinzioni è logico che
combattere il male con il male equivale a voler spegnere il fuoco gettando sopra benzina.
Quindi superiamo le forze deviate che vogliono trascinarci tutti in guerre che non ci
appartengono, migliorare davvero il mondo ha inizio soltanto da noi stessi, dal
miglioramento del nostro mondo interiore. Non è faclie, perché si cade spinti proprio da
chi tale miglioramento lo ritiene di intralcio ai suoi affari, o ci si può lasciar corrompere
dal denaro, dalla superbia e dal potere. Bisogna NON calunniare i propri avversari,
diventa essenziale per conseguire il miglioramento della qualità della vita di tutti, per
non alimentare odio, occorre evitare nel modo più assoluto avere pregiudizi verso
chicchessia, poiché in realtà, è esperienza comune il verificare che tutte le organizzazioni
e società umane, e non soltanto le "segrete", sono composte tanto da persone buone, che
persone che lo sono meno. E’ ora il tempo di guardare oltre le nostre maschere e non in
riferimento a quelle del proprio abito ma a quelle di carne che spesso e volentieri
nascondono il nostro vero spirito, non importa se siamo massoni, illuminati , agenti
segreti, cialtroni , pagliacci o come sarebbe più giusto uomini o donne puri e semplici con
pregi e difetti come tutti. E’ tempo anche di superare gli scandali i pettegolezzi e
quell’atavica voglia di giudicare male il nostro prossimo per sentirci meno in colpa con
noi stessi, che un giorno qualcuno possa insegnare davvero a tutta l’umanità nessuno
escluso una materia importante chiamata “Rispetto Reciproco”, fin dall’infanzia e con
dolcezza rendendola prioritaria nelle famiglie e nel scuole. Nell’arco di 50 anni massimo
un secolo, fiorirebbero generazioni di persone altruiste in grado di sapersi gestire,
aiutare, di autogestirsi talmente bene, e nel Rispetto Reciproco, da far venire meno
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l'esigenza di una autorità stessa che le controlli sotto la minaccia di punire. Vi sarà forse
meno tecnologia ma più famiglie felici. (cit. A.Kadmon)
 viviamo in un’ illusione che tutti chiamano realta’ controllata da gente che fa solo i suoi
interessi, bisogna aprire gli occhi e la mente e non rimanere nel buio dell’ ignoranza ,
causa di tutti i mali
 anche la chiesa ha i suoi problemi, ha molta corruzione al suo interno, puoi perdere
facilmente la fiducia in essa, ma questo non vuol dire che tu debba perdere fiducia in ciò
che rappresenta, quindi fatti una cultura spirituale in maniera autonoma, leggendo e
imparando per tuo conto testi sacri o altro….
 se dopo che hai letto questo, hai constatato la veridicita’ di almeno uno di questi punti,
condividilo con chi ha ancora gli occhi bendati, ricerca e diffondi tutto cio’ che i mezzi di
informazione non dicono, cio’ che viene nascosto o manipolato, per aiutare a diffondere
la verita’ ,la conoscenza e la consapevolezza, che sono le fondamenta per un futuro
migliore…
scritto da ENOCH THRIVE
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MAPPA BILDERBERG (http://stopsyjonizmowi.files.wordpress.com/2012/03/bilderberg.jpg )
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MAPPA BILDERBERG, TRILATERALE, COUNCIL ON FOERNG
RELATIONSHIP(http://www.nwoo.org/obrazky/bilderberg2009etc.jpg
)
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DOSSIER: CHI COMANDA I MASS MEDIA
Lo studio “riservato” dell'Unione Europea, redatto allo scopo di fornire nuove definizioni di
“antisemitismo” come delitto penalmente perseguibile, pubblicato sul sito del parlamentare
europeo Daniel Cohn-Bendit, individua tra gli “esempi contemporanei di antisemitismo il fare
allegazioni mendaci, disumanizzanti, demonizzanti o stereotipe degli ebrei come tali o del potere
degli ebrei come collettivo, come, specificamente ma non esclusivamente, il mito [...] che gli ebrei
controllino i media, l'economia, il governo o altre istituzioni sociali.”Per esempio sarà reato dire che
AOL-TW fu creata quando la America On Line (AOL) acquistò la Time Warner per 160 miliardi di
dollari nel 2000 e che l’unificazione delle due società mise insieme Steve Case (non-ebreo e allora
presidente) e Gerald Levin, ebreo, l’allora amministratore delegato?
Sarà reato ricordare che nel 2001 Gerald Levin, che era già stato presidente della Time Warner ed
era diventato amministratore delegato della AOL-Time Warner, licenziò Ted Turner, amministratore
della Turner Broadcasting, società venduta alla Time Warner, sostituendolo temporaneamente con
Robert Pittman (non ebreo) e poi con Walter Isaacson, un ebreo che era stato trasferito dalla sua
posizione nella Time inc. a dirigere l’azienda creata dal nulla da Ted Turner? La AOL TIME
WARNER, il cui logo stilizzato rappresenterebbe il Delta luminoso di massonica memoria, presente
anche sul biglietto da 1 dollaro, non è un’azienda qualsiasi, non è nemmeno solo una grande
azienda, non è nemmeno solo un colosso dei “media”, è il primo raggruppamento al mondo
nell’ambito dei media.
Controlla varie case editrici tra le quali Time-Life International Books, Time-Life Education, TimeLife Music, Time-Life AudioBooks, Book-of-the-Month Club (sia la divisione bambini che quella
adulti), Paperback Book Club, History Book Club, Money Book Club, HomeStyle Books, Crafter’s
Choice, One Spirit, Little Brown, Bulfinch Press, Back Bay Books, Warner Books, Warner Vision,
The Mysterious Press, Warner Aspect, Warner Treasures, Oxmoor House, Leisure Arts, Sunset
Books e TW Kids.
La AOL-TW controlla poi le seguenti TV via cavo e satellitari: Cinemax, Time Warner Sports, HBO
(7 divisioni americane e 6 internazionali), CNN (10 divisioni in tutto il mondo), Time Warner Cable,
Road Runner, Time Warner Communications (servizio primariamente telefonico), New York City
Cable Group, New York 1 (una specie di CNN dedicata esclusivamente all’ area di New York),
Time Warner Home Theater, Time Warner Security (video monitoring), Court-TV (in comproprietà
con Liberty Media), Comedy Central (in comproprietà con Viacom) e Kablevision (Ungheria). La
stessa società controlla i seguenti canali TV e studi cinematografici: Warner Brothers, WB
studios, WB Television (produzione, animazione e reti), Hanna-Barbera Cartoons, Telepictures
Production, Witt-Thomas Productions, Castle Rock Entertainment, Warner Home Video, WB
Domestic Pay-TV, WB Domestic TV Distribution, WB International TV Distribution, The Warner
Channel (società separate sono state create per l’ America Latina, l’ Asia e la regione del
Pacifico, l’ Australia e la Germania) e WB International Theaters in 12 paesi. Il redattore capo
della intera divisione della carta stampata è Norman Pearlstine, anche lui ebreo. Quali riviste
possiede?
Poca roba.... Time, Time Asia, Time Atlantic, Time Canada, Time Latin America, Time South
Pacific, Time Money, Time For Kids, Fortune, Life (la nuova versione blanda), Sports Illustrated (e
le varie versioni di Sports Illustrated come SI Women/Sport, SI International e SI For Kids), Inside
Stuff, Money, Your Company, Your Future, People, Who Weekly (Australia), People en Español,
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Teen People, Entertainment Weekly, EW Metro, The Ticket, In Style, Southern Living, Progressive
Farmer, Southern Accents, Cooking Light, Travel Leisure, Food & Wine, Your Company,
Departures, Sky Guide, Vertigo, Paradox, Milestone, Mad Magazine, Parenting, Baby Talk, Baby
on the Way, This Old House, Sunset, Sunset Garden Guide, Health, Hippocrates, Costal Living,
Weight Watchers, Real Simple, President (Giappone) e Dancyu (Giappone).
Questo diluvio cartaceo non tiene conto delle altre decine di riviste (prevalentemente di hobbistica e
tempo libero) che AOL-TW possiede nel Regno Unito e che si aggiungono a questo non
disprezzabile pacchetto di case discografiche: Atlantic Group, Atlantic Classics, Atlantic Jazz,
Atlantic Nashville, Atlantic Theater, Big Beat, Background, Breaking, Curb, Igloo, Lava,
Mesa/Bluemoon, Modern, Rhino Records, Elektra, East West, Asylum, Elektra/Sire, Warner
Brothers Records, Warner Nashville, Warner Alliance, Warner Resound, Warner Sunset, Reprise,
Reprise Nashville, American Recordings, Giant, Maverick, Revolution, Qwest, Warner Music
International, WEA Telegram, East West ZTT, Coalition, CGD East West, China, Continental, DRO
East West, Erato, Fazer, Finlandia, MCM, Nonesuch e Teldec. Tutto questo ben di Dio da chi è
controllato e da chi è amministrato? Potremo in futuro ancora saperlo, scriverlo, comunicarlo, o
l’unica concentrazione di potere mediatico di cui sarà lecito - se non doveroso - parlare, anzi
sparlare, sarà quella di Silvio Berlusconi?
E passiamo al secondo raggruppamento di “media” (con un fatturato di 27 miliardi di dollari nel
2003), vale a dire la mitica Walt Disney Company, che dal 1984 non è più della famiglia Disney,
ma è passata in altre mani. Il suo presidente e amministratore delegato e` Michael Eisner, ebreo.
La Disney per l’anno fiscale 2004 gli ha accordato un bonus della modica cifra di 7,3 milioni di
dollari, perché la società avrebbe “migliorato molto” i suoi risultati finanziari rispetto ai due anni
precedenti. Partiamo dal livello televisivo dell'impero Disney, cui fanno capo: Walt Disney
Television, Touchstone Television, Buena Vista Television e TV via cavo con più di 100 milioni di
abbonati. Le TV locali possedute da Disney sono: WLS (Chicago), WJRT (Flint), KFSN (Fresno),
KTRK (Houston), KABC (Los Angeles), WABC (New York City), WPVI (Philadelphia), WTVD
(Raleigh), KGO (San Francisco) e WTVG (Toledo). Disney possiede poi le seguenti stazioni radio:
WKHX, WYAY e WDWD ad Atlanta; WMVP, WLS e WXCD a Chicago; WBAP e KSCS a Dallas;
WDRQ, WJR e WPLT a Detroit; KLOS e KTZN a Los Angeles; KQRS, KXXR, KDIZ, KZNR e
KZNT a St. Paul; WPLJ a New York; KSFO a San Francisco; WMAL, WJZW, e WRQX a
Washington e ESPN Radio.
Per quanto riguarda il “core businnes” dell’azienda, cioè la produzione cinematografica, la Walt
Disney Motion Pictures Group, controllata dalla Walt Disney Studios e capeggiata da Joseph E.
Roth (anche lui ebreo), include la Walt Disney Pictures, la Touchstone Pictures, la Hollywood
Pictures e la Caravan Pictures. Roth creò la Caravan Pictures (con a capo Roger Birnbaum, ebreo)
nel gennaio del 1993. Disney possiede anche la Miramax Films, gestita dai fratelli ebrei
Weinstein, Bob e Harvey..
Nell'agosto del 1995, Eisner acquistò anche Capital Cities/ABC, Inc., che possiede la rete
televisiva ABC, la quale a sua volta controlla dieci TV locali nei grandi mercati come New York,
Chicago, Philadelphia, Los Angeles, San Francisco e Houston. In più, la ABC possiede 225 TV
locali affiliate negli Stati Uniti e partecipazioni azionarie in svariate società televisive europee.
Inoltre, la ABC possiede la rete TV via cavo ESPN a capo della quale c'e` l’ebreo Steven
Bornstein e controlla le reti TV via cavo Lifetime Television e A & E, con 67 millioni di abbonati
ciascuna.
E’ proprietaria anche della rete di stazioni radio ABC Radio Network, la quale possiede a sua volta
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26 stazioni radio AM e FM, concentrate nelle maggiori città come New York, Washington e Los
Angeles, con oltre 3.400 stazioni radio affiliate (che fanno spesso uso di programmi ABC).
Anche se Capital Cities/ABC è principalmente una società di media elettronici, nel 1997 ha
guadagnato più di un miliardo di dollari con i media su carta stampata. Inoltre, la Disney possiede
le case editrici Walt Disney Company, Book Publishing, Hyperion Books e Miramax Books, cui si
aggiungono sei quotidiani locali, come l’Albany Democrat e il St. Louis Daily Record.
Disney se la passa bene anche nel campo delle riviste. Sono sue: Automotive Industries,
Biography (in comproprietà), Discover, Disney Adventures, Disney Magazine, ECN News, ESPN
Magazine, Family Fun, Family PC, Institutional Investor, Jane, JCK, Kentucky Prairie Farmer,
Kodin, Los Angeles, Multichannel News, Penny Power, Talk, Top Famille (Francia), Video
Business, e Quality. Stando ad una rilevazione del mese di Aprile 2000, fanno capo a Disney
circa 700 negozi in tutto il mondo e, tanto per differenziare gli investimenti, ha cospicue
partecipazioni nel settore energetico e petrolifero. Anche in internet Disney è ben presente,
controllando Buena Vista Internet Group, ABC Internet Group, ABC.com, ABCNEWS.com,
Oscar.com, Mr. Showbiz, Disney Online, Disney’s Daily Blast, Disney.com, Family.com, ESPN
Internet Group, ESPN.sportzone.com, Soccernet.com, NFL.com, NBA.com, Infoseek (in parte) e
Disney Interactive.
La gloriosa casa produttrice Walt Disney, prima del 1984, quando è stata acquistata da Eisner, era
famosa per i cartoni animati per bambini e famiglie. Anche se mantiene ancora tutti i diritti su film
che ne hanno
fatto la storia, l'avvento di Eisner ha portato la società ad investire fortemente nei film per adulti,
mentre le cantanti acqua e sapone, venute dal Disney Club americano, come Britney Houston e
Cristina Aguilera espongono senza remore le loro grazie epidermiche, senza dimenticare il bacio
lesbo con Madonna agli award di MTV. Già, MTV! Nel primo trimestre del 2001 MTV fu dichiarata
come la rete TV più guardata da telespettatori di eta` compresa tra i 12 e i 24 anni per il
sedicesimo trimestre di fila. MTV è la TV che fa musica, video, spettacolo, tendenza...valori:
sesso, droga, rock&roll, peace e love. Di chi è MTV? E’ di VIACOM. E cos’è VIACOM?
VIACOM INC. è la numero tre nella lista delle maggiori società di media nel 1997, con un
fatturato di oltre 13 miliardi di dollari (25 miliardi nel 2002), capeggiata da Sumner
Redstone, nato Murray Rothstein, anche lui ebreo. Fondata nel 1971 per aggirare una
sentenza anti-monopolio della commissione federale per le telecomunicazioni (FCC), che
imponeva alla CBS di vendere parte dei suoi canali TV via cavo, nel 1999, dopo che la CBS si
ingrandì di nuovo con l'ennesima acquisizione di King World Productions (leader nella produzione
TV indipendente), Viacom acquistò la società madre, la CBS, facendo strame delle sentenze di
cartapesta contro il monopolio dei mezzi di comunicazione sociale.
Nel 1999 le vendite sono state di 12,86 miliardi di dollari ed il 70% del fatturato è stato raggiunto
dall’intrattenimento e dalla televisione. Paragonando l’andamento generale con quello di altre
aziende del medesimo settore si può riscontrare come esso non sia stato entusiasmante: alla
Comcast Corporation il fatturato è salito del 20,7%, alla Cablevision System Corporation del
20,8% e alla Clear Channel Communications addirittura del 96,5%.
Paradossalmente, però, nelle ultime 52 settimane di riferimento il valore di una singola azione è
cresciuto di più alla Viacom che nelle altre aziende concorrenti: +21%, decisamente in
controtendenza all’andamento delle azioni, ad esempio, della Clear Channel Communications, che
sono diminuite di più del 30%. I dividendi non sono mai stati pagati da questa azienda negli ultimi
sei anni. Potenza del gruppo! La Viacom produce e distribuisce programmi per le tre più grosse reti
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televisive (CBS, NBC, ABC), possiede 13 TV e 12 stazioni radio e possiede lo studio
cinematografico Paramount Pictures, diretto da Shery Lansing, anch’essa ebrea.
L'amministratore delegato della CBS che ora lavora per Redstone è Melvin A. Karmazin, dal cui
cognome capirete che appartiene alla stessa etnia di Redstone (nato Rothstein) e di Shery
Lansing.
Karmazin è il maggiore azionista dell'azienda che possiede la rete TV CBS Television Network, 14
TV locali presenti prevalentemente nelle maggiori citta`, 160 stazioni radio, i canali TV via cavo
Country Music Television e Nashville Network e un gran numero di spazi pubblicitari (per affissione
di cartelli) in tutta l'America. La Viacom possiede anche una nutrita schiera di case editrici: Simon
& Schuster, Scribner, The Free Press, Fireside, Archway Paperbacks, Minstrel Books, Anne
Schwartz Books, MTV Books, Nickelodeon Books, Pocket Books e Washington Square Press.
Anche la catena Blockbuster con piu` di 4000 negozi nel mondo (inclusa la catena Video Flicks in
Australia) é di Viacom. Inoltre la Viacom è anche coinvolta in attivita` di trasmissioni satellitari, parchi
di divertimento e video games. La Viacom è inoltre famosa per essere la più grande società al
mondo nella produzione e distribuzione di programmi per la TV via cavo, tramite le proprie reti come
Showtime, MTV, Nickelodeon e altre. Dal 1989 la MTV e la Nickelodeon hanno acquisito una fetta
sempre più larga della audience adolescenziale e giovanile. Beavis e Butthead sono i protagonisti di
un cartone animato trasmesso su MTV e riassumono tutti i difetti dello stereotipo dell’adolescente
americano (ottuso, volgare, cattivo, sporco, portatore di un consumismo sfrenato, di un maschilismo
senza limiti, con un senso del rispetto praticamente assente e un’ idiozia fuori dal comune).
Redstone, che personalmente possiede 76% delle azioni Viacom, propone Beavis e Butthead
come modelli adolescenziali da imitare. MTV, che trasmette per lo più musica, accompagnata da
videoclip che eccitano tutte le perversioni possibili, è il più importante promotore di meticciato
culturale tra gli adolescenti e pre-adolescenti, distribuito a 210 milioni di famiglie in 71 paesi ed
esercitando un’influenza preponderante sui teenagers in tutto il mondo. Nickelodeon, con 65 millioni
di abbonati, ha la maggiore audience TV nel segmento dei bambini di 4-11 anni in America e sta
rapidamente espandendosi in Europa. La maggior parte dei programmi di questa rete non è ancora
scaduta al livello di MTV, ma viene usata da Redstone per abituare gradualmente i bambini
alle perversioni di MTV. Nel 2001, Nickelodeon era già da nove anni consecutivi la TV via cavo più
seguita per bambini e giovani adolescenti. La Viacom è comproprietaria con Vivendi Universal di
due studi cinematografici: la United Cinemas International (UCI) e la United International Pictures
(UIP). Vivendi Universal nasce dalla fusione di Vivendi con Seagram Company Ltd., la gigantesca
azienda che produce bevande alcoliche, di proprietà di Edgar Bronfman jr., figlio di Edgar
Bronfman sr., il presidente del Congresso Mondiale Ebraico. Seagram Company Ltd
possedeva gli Universal Studios e Interscope Records, società che adesso appartengono alla
Vivendi Universal.
Bronfman è il numero uno dell’industria discografica, perchè nel maggio del 1998 ha acquisito il
controllo della PolyGram, il gigante discografico europeo, proprietaria di Deutsche Grammophon,
Decca-London e di Philips Record, acquistandola per 10.6 miliardi di dollari proprio dalla societa
olandese Philips. Sommando il fatturato della PolyGram con quelli della MCA e della Vivendi
Universal, Bronfman è proprietario del quarto più importante gruppo di media, con un fatturato
annuo di circa 12 miliardi di dollari. Nel Giugno del 2000, la famiglia Bronfman vendette la
Seagram alla Vivendi, una società francese diretta da Jean-Marie Messier (non ebreo). La nuova
società, Vivendi Universal, mantiene Edgar Bronfman jr., come vice presidente. Insomma due dei
quattro più grossi gruppi mediatici sono nelle mani di ebrei (Disney e Viacom), mentre negli altri
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due la percentuale di ebrei nei posti dirigenziali è altissima, molto al di sopra della loro proporzione
nella popolazione americana, che si dice sia intorno al 3-4%.
Rammentare questi fatti, significherà fare “allegazioni mendaci, disumanizzanti, demonizzanti o
stereotipe degli ebrei come tali o del potere degli ebrei come collettivo, come, specificamente ma
non
esclusivamente, il mito [...J che gli ebrei controllino i media, l'economia, il governo o altre
istituzioni sociali.”? Mito? ...lo chiamano mito!? Affrettatevi a memorizzare, perché fra un po’ tutto
quello che avete letto non si potrà più dire. Fra un po’, appunto. Intanto noi lo diciamo: “Nullum
crimen, nulla poena sine praevia lege penali.” O almeno così ci hanno insegnato....
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LA VOCE DEL PADRONE
di Roberto Seghetti
L’informazione è un bene pubblico, che contribuisce alla consapevolezza dei cittadini e li
aiuta nell’esercizio dei loro diritti, non ultimo quello della scelta dei rappresentanti. Ma è
anche un affare privato, per grandi gruppi editoriali, nei quali si intrecciano i destini e le
volontà dei più importanti protagonisti del capitalismo italiano. Ecco la mappa dei padroni
del quarto potere.
I rapporto tra la funzione di servizio collettivo che svolge l’informazione nella società e i legittimi
ma privati interessi degli industriali, dei banchieri, dei finanzieri e dei politici che posseggono i
pacchetti azionari di quotidiani, periodici, tv, radio e società di raccolta pubblicitaria è da molto
tempo argomento di dibattito appassionato. Se ne parla in Italia, ma anche in tutti gli altri paesi in
cui si presenta sempre più spesso il problema degli intrecci tra l’industria della notizia,
l’intrattenimento, le imprese manifatturiere, il sistema bancario e finanziario. In questo breve
articolo non si punta a sostenere un’opinione o una proposta di soluzione. L’obiettivo è più
semplice: mettere in fila i nomi degli azionisti ai quali fanno capo oggi i principali gruppi editoriali
privati italiani e indicare alcuni dei rapporti che li collegano. Può essere un esercizio
apparentemente banale: gli addetti ai lavori conoscono già, in tutto o in parte, queste informazioni.
Il problema è che non le conoscono gli altri. E la conoscenza non è mai un fatto banale. In questo
primo elenco, che prende le mosse da Rcs Mediagroup, un salotto dove si possono incontrare
alcuni tra i nomi più importanti del capitalismo italiano, non si trovano in realtà tutti gli editori. Tra
l’altro mancano le agenzie di stampa, fornitori all’ingrosso e strumento centrale quanto poco
conosciuto dell’industria dell’informazione. Se ne parlerà in un prossimo articolo. Le informazioni
sono tratte da notizie di stampa e dalle pubblicazioni della Consob, la Commissione che vigila sul
mercato finanziario. La Consob pubblica regolarmente gli azionisti che posseggono pacchetti di
titoli superiori alla soglia del due per cento del capitale sociale delle aziende quotate e i patti
parasociali con relativi firmatari (www. consob.it, vedere sotto società quotate: vi si trovano
l’azionariato, le partecipazioni rilevanti, gli organi sociali, gli eventuali patti parasociali). Le
informazioni risalgono al 14 febbraio 2007.
RCS MEDIAGROUP
Rcs è uno dei principali gruppi editoriali italiani ed europei. Oltre al settore libri e librerie (un
marchio per tutti: Rizzoli), il gruppo controlla quotidiani, periodici, radio, raccolta pubblicitaria. Tra
questi: Corriere della sera , Gazzetta dello sport , City , Io Donna , Magazine , Il Mondo , Style ,
ViviMilano , Sportweek , Novella 2000 , Astra , Amica , Anna , Brava casa , Max , Casamica , Rcs
pubblicità, Agr radio, Cnr radio, Play Radio, Rin Digital Radio. Tra le partecipazioni all’estero, in
Spagna Rcs Mediagroup controlla, tra l’altro: El Mundo , il quotidiano economico Expansion e
quello sportivo Marca . Al gruppo Rcs fa anche capo il 7,5 per cento del gruppo italiano Poligrafici
editoriale, che controlla Il Giorno , La Nazione , Il Resto del Carlino , il Quotidiano nazionale .
Chi controlla Rcs Mediagroup
Il capitale sociale della Rcs Mediagroup è controllato da un patto di sindacato di cui fanno parte i
principali operatori finanziari, bancari e industriali italiani, uniti da un accordo di mutuo rispetto e
legame. Del patto di sindacato, che controlla oltre il 60 per cento delle azioni, fanno parte con
pacchetti di titoli di diversa ampiezza: Mediobanca, Fiat, Gruppo Pesenti, Gruppo Ligresti, Diego
Della Valle, Pirelli, Banca Intesa, Generali, Capitalia, Sinpar, Merloni, Mittel, Eridano finanziaria,
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Edison, Gemina. Fuori dal patto vi sono anche altri azionisti forti, tra i quali figura per esempio
lafamiglia dei costruttori romani Toti. Non solo. Al di là del patto di sindacato, ciò che emerge è
anche un intreccio diretto e indiretto di partecipazioni tra i diversi azionisti. Tutto questo fa di Rcs
Mediagroup un caso emblematico del capitalismo italiano e un esempio di come l’assetto
proprietario dei mezzi di comunicazione crei oggi un oggettivo conflitto tra la necessaria libertà,
autonomia e neutralità dell’informazione e i potenziali interessi di coloro che sono i proprietari
dei veicoli che portano le notizie fino al pubblico.
I principali azionisti:
Mediobanca
La banca d’affari milanese (la più importante dal punto di vista storico ma con una forte e stabile
presenza ancora oggi in tutti gli affari più importanti del capitalismo nazionale) controlla
direttamente il 14,2 per cento di Rcs. Mediobanca è a sua volta partecipata da alcuni grandi
azionisti, tra i quali: la banca romana Capitalia (possiede 9,6 per cento di Mediobanca e il 2,1 per
cento di Rcs), la banca milanese Unicredito (7,7 per cento), il gruppo assicurativo, immobiliare e
sanitario della famiglia Ligresti (controlla il 4 per cento di Mediobanca e il 5,1 per cento di Rcs), il
finanziere francese Bolloré (4,9 per cento), il gruppo finanziario francese Groupama (4,8 per
cento), il gruppo immobiliare del costruttore romano Danilo Coppola (4,5 per cento), il principale
gruppo assicurativo italiano, le Generali (hanno il 2,1 per cento di Mediobanca e il 3,7 per cento di
Rcs). Anche altri azionisti contano molto, pur non controllando quote di rilievo, perché fanno parte
di uno storico patto di sindacato che controlla Mediobanca. Ecco i nomi e i relativi pacchetti
azionari secondo quanto è scritto in questo accordo: il gruppo assicurativo milanese, vicino a
Berlusconi, Mediolanum (1,8 per cento), la Pirelli (gomme e telecomunicazioni) di Marco
Tronchetti Provera Pirelli (1,8 per cento di Mediobanca e 4,8 per cento di Rcs), il regno della
famiglia Agnelli, la Fiat (1,8 per cento di Mediobanca e 10,2 per cento di Rcs), il colosso delle
comunicazioni Telecom Italia (1,8 per cento), Ferrero (0,66 per cento), l’imprenditore
dell’abbigliamento e finanziarie Della Valle (0,4 per cento e 4,3 per cento di Rcs), Cerutti e altri.
La Fininvest della famiglia Berlusconi non fa parte del patto di sindacato direttamente. Da
informazioni di stampa risulta avere lo 0,1 per cento della Mediobanca. Ma dire solo questo
sarebbe riduttivo. Mediobanca è anche il principale azionista di: • Assicurazioni Generali, gigante
assicurativo, forse la più importante multinazionale italiana (Mediobanca ne possiede il 13,6 per
cento), le quali a loro volta controllano: il 3,7 per cento della Rcs; il 5,2 per cento della Pirelli, che
a sua volta possiede il 4,8 per cento di Rcs; il 5,0 per cento di Intesa San Paolo, che a sua volta
controlla il 4,8 per cento di Rcs; il 2 per cento della Fiat, che a sua volta controlla il 10,2 per cento
di Rcs; il 2,1 per cento di Mediobanca che possiede appunto il 14,2 per cento di Rcs.
 Pirelli, società attraverso la quale Tronchetti Provera controlla insieme ad altri soci
 Telecom Italia (Mediobanca possiede il 3,9 per cento di Pirelli), la quale a sua volta controlla il
4,8 per cento di Rcs.
Fi a t
Il gruppo Fiat controlla il 10,2 per cento di Rcs e vede tra i suoi principali azionisti Agnelli & C
Sapa (30,4 per cento. La famiglia controlla direttamente anche il quotidiano La Stampa e la società
di raccolta pubblicitaria Publikompas), Generali (possiedono il 2,0 per cento della Fiat e il 3,7 per
cento della Rcs), Unicredito (5,2 per cento).
Gruppo Pesenti
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Il gruppo cementiero (Italcementi) che fa capo alla famiglia Pesenti controlla il 7,2 per cento della
Rcs, ma è anche tra i principali azionisti (2,6 per cento) della Mediobanca, che a sua volta possiede
il 14,2 per cento di Rcs (vedi Mediobanca).
Gruppo Ligresti
Il gruppo assicurativo, immobiliario e delle cliniche (Fondiaria, Sai, Milano) che fa capo alla
famiglia Ligresti controlla il 5,1 per cento di Rcs. Ma è anche azionista di: Mediobanca (Ligresti ne
possiede il 4,0 per cento), la quale a sua volta controlla il 14,2 per cento di Rcs (vedi a cascata le
partecipazioni di Mediobanca); Pirelli (Ligresti ne possiede il 4,2 per cento) che a sua volta
controlla il 4,8 per cento di Rcs.
Gruppo Benetton
La famiglia Benetton (abbigliamento, Autostrade, Autogrill, telecomunicazioni, televisione)
controlla il 5,0 per cento della Rcs Mediagroup. Nello stesso tempo è anche azionista di Pirelli (3,9
per cento), che a sua volta possiede il 4,8 per cento di Rcs.
Famiglia Toti
Attraverso la Si.To. la famiglia di costruttori romani Toti controlla il 5,1 per cento di Rcs
Mediagroup. Nello stesso tempo la famiglia Toti è anche un azionista importante di Capitalia (fa
parte del patto di sindacato), la quale a sua volta possiede direttamente il 2,1 per cento di Rcs ed è
azionista fondamentale di Mediobanca.
Banca popolare italiana Formalmente la Banca popolare italiana, ex Lodi, controllata da migliaia di
azionisti, fra i quali figurano Holmo (Coop) con il 3,4 per cento, Leonardo Capital (2,0) e Credit
Suisse (2,0), possiede il 5,8 per cento dei titoli Rcs. Ma è già noto che la famiglia Rotelli (cliniche)
ne ha opzionato a tempo una parte e così, quando il passaggio delle azioni avverrà, Rotelli giungerà
a superare il 5,0 per cento della Rcs Mediagroup con un corrispondente calo della partecipazione
della Bpi.
Intesa San Paolo
Questa mega banca è il prodotto della fusione tra Banca Intesa e San Paolo di Torino. Possiede
direttamente il 4,8 per cento della Rcs ed è controllata da Credit Agricole (5,4 per cento), F. Cassa
di Risparmio di Bologna (2,7), F. Cassa di Risparmio di Padova (4,1), F. Cariplo (4,6) Generali (5,0
di Intesa San Paolo e 3,7 di Rcs), Giovanni Agnelli & C (2,4 e, attraverso Fiat, 10,2 per cento di
Rcs), Carlo Tassara Spa (2,2), Compagnia San Paolo (7,6), F.Cr Parma (4,9).
Pirelli
Il gruppo Pirelli (cavi e telecomunicazioni) controlla il 4,8 per cento della Rcs (oltre a essere uno
dei principali azionisti della catena di controllo di Telecom Italia , nella cui pancia ci sono anche la
rete televisiva La 7 e l’agenzia di stampa ApCom) ed è a sua volta partecipato da: Gruppo Ligresti
(4,2 per cento Pirelli e 5,1 della Rcs), Tronchetti Provera (25,5 per cento), Mediobanca (3,9 per
cento e 14,2 della Rcs), Gruppo Benetton (3,9 per cento e 5,0 di Rcs), Generali (5,2 per cento e 3,7
di Rcs), Capitalia (1,5 per cento e 2,1 di Rcs).
Della Valle
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Diego della Valle (Tod’s, Fay...), che partecipa anche al capitale di Mediobanca,
controlla direttamente il 4,3 per cento della Rcs Mediagroup.
Assicurazioni Generali
È il principale gruppo assicurativo italiano e una delle poche, vere multinazionale italiane.
Direttamente le Generali controllano il 3,7 per cento di Rcs Mediagroup. A sua volta le Generali
sono partecipate da: Mediobanca (ha il 13,6 per cento di Generali ed il 14,2 di Rcs), Banca d’Italia
(4,7 per cento), Gruppo Ligresti (2,4 per cento e 5,1 per cento di Rcs), Capitalia (3,0 per cento e 2,1
di Rcs), (Tassara 2,2 per cento Generali e grande azionista anche di Intesa San Paolo), Unicredito
(3,6 per cento). Le Assicurazioni Generali sono anche azioniste di: Mediobanca (ne possiedono il
2,1 per cento) la quale a sua volta controlla il 14,2 per cento di Rcs (vedi a cascata le partecipazioni
di Mediobanca); Intesa San Paolo (5,0 per cento), che a sua volta controlla il 4,8 per cento di Rcs;
Capitalia (2,3 per cento), a sua volta azionista Rcs con il 2,1 per cento; Pirelli ( 5,2 per cento), a sua
volta azionista Rcs con il 4,8 per cento.
Capitalia
La grande banca romana controlla il 2,1 per cento di Rcs. Nel suo capitale figurano F.Cr. Roma
(7,1), Banco di Sicilia (3,3), F. Manodori (3,8), Abn Amro (7,6), gruppo Ligresi (3,1 di Capitalia e
5,1 diretto di Rcs), Generali (2,3 di Capitalia e 3,7 diretto di Rcs), Libyan Arab B. 5,0), Regione
Sicilia (3,3 per cento), famiglia Angelucci (2,1 per cento, famiglia attiva nel settore delle cliniche
ma anche in quello dei quotidiani), famiglia Toti (2,0 per cento e 5,1 per cento diretto Rcs). Al di
fuori di questo gruppo figurano come azionisti anche il banco Santander della potente famiglia
spagnola Botin, presente anche nelle Generali, il finanziere francese Bolloré, azionista di rilievo
della ediobanca, che è a sua volta azionista centrale di Generali e di Rcs. Capitalia è azionista a sua
volta di: Mediobanca (9,6 per cento e 14,2 per cento diretto Rcs); Pirelli (1,5), che a sua volta
possiede il 4,8 di Rcs; Generali (3,0) che a sua volta possiede direttamente il 3,7 per cento di Rcs;
Ubs fiduciaria
Possiede il 3,4 per cento di Rcs.
Mittel
È la finanziaria bresciana roccaforte di Giovanni Bazoli. Possiede l’1,2 per cento di Rcs. Mittel è
decisiva anche in Intesa San Paolo , di cui Bazoli è nume tutelare, la quale possiede il 4,7 di Rcs.
E’ in corso la trattativa per la fusione tra Mittel e la Hopa , finanziaria bresciana guidata da Chicco
Gnutti, in cui figura come azionista anche l’Unipol. In seguito a questo matrimonio Mittel
parteciperà alla catena di comando della Telecom Italia.
Gemina Gemina controlla l’1,0 per cento di Rcs. A sua volta è controllata da Investimenti
Infrastrutture (famiglia Romiti, famiglia Benetton, che controlla direttamente il 5,0 per cento di
Rcs) con il 20 per cento, dalla famiglia Toti con il 12,2 per cento (a sua volta possiede il 5,1 per
cento di Rcs), da Capitalia con il 2,0 per cento (controlla il 2,1 di Rcs), Generali con il 2,8 per
cento (controlla il 3,7 di Rcs), Mediobanca con il 12,6 per cento (controlla il 14,2 per cento di Rcs)
e gruppo Ligresti con il 3,0 per cento (controlla il 5,1 per cento di Rcs).
Edison
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Il gigante privato dell’elettricità controllato da Edf e Transalpina possiede l’1 percento di Rcs.
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Merloni
La Merloni Invest di Francesco Merloni possiede l’1,5 per cento di Rcs.
Sinpar
La Sinpar della famiglia Lucchini (ex acciaierie di Brescia ora finite in mano a investitori russi)
possiede l’1,8 per cento della Rcs.
Eridano Finanziaria
La finanziaria della famiglia Bertazzoni (elettrodomestici Smeg) controlla l’1,1 per cento di Rcs.
MEDIASET
Mediaset è un colosso televisivo e pubblicitario in Europa. In Italia controlla Canale 5, Italia uno,
Rete quattro. La società di raccolta pubblicitaria è Publitalia. Nel luglio 2006 la capogruppo
Mediaset ha celebrato i dieci anni dalla quotazione alla Borsa valori di Milano. Oggi rappresenta il
principale gruppo televisivo commerciale italiano e una delle maggiori imprese di comunicazione a
livello mondiale. I ricavi netti consolidati dell’attività in Italia hanno raggiunto nel 2005 2.748,1
milioni di euro (+4,5%% rispetto al 2004). Il risultato operativo è stato di 828,7 milioni di euro
(+4,1%). La redditività operativa ha toccato la soglia del 30,2% (30,2% nel 2004). L’utile
preimposte è stato di 778,6 milioni di euro (+4,6%). Il Gruppo Mediaset, in Italia, è impegnato
nelle seguenti attività: televisione generalista analogica; canali tematici gratuiti in digitale terrestre;
offerta pay per view in digitale terrestre; multimedialità. Il gruppo Mediaset controlla oggi più del
40 per cento dell’intero share nazionale e il 20 per cento dello share in Spagna. Raccoglie una quota
proporzionale di risorse pubblicitarie.
Chi controlla Mediaset
L’azionariato del gruppo Mediaset è abbastanza semplice: la quota di maggioranza è controllata,
attraverso la Fininvest , dalla famiglia Berlusconi , che ha interessi anche nel settore immobiliare e
alcune partecipazioni nel settore assicurativo e bancario. Direttamente alla famiglia Berlusconi,
sempre attraverso la Fininvest , fa capo anche la maggioranza del gruppo editoriale Mondadori,
colosso librario e dei periodici. Alla signora Veronica Lario, moglie di Silvio Berlusconi, fa capo
una quota importante del quotidiano Il Foglio . Al costruttore Paolo Berlusconi e alla Mondadori
fanno capo importanti pacchetti azionari del quotidiano Il Giornale . La Fininvest ha piccole
partecipazioni in Mediobanca e in Capitalia, che a loro volta sono azioniste di Rcs Mediagroup.
Fininvest (39,2 per cento)
È la società finanziaria controllata dalla famiglia Berlusconi.
Capital Research and Management Company
Questo fondo internazionale possiede il 7,5 per cento del gruppo Mediaste.
ARNOLDO MONDADORI EDITORE
Il gruppo Mondadori è il principale gruppo librario e di periodici in Italia e tra i più importanti in
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Europa, con partecipazioni forti in Francia, Grecia, Inghilterra. La Mondadori pubblicità ha
unaquota decisiva del mercato in Italia. La distribuzione è altrettanto forte. Tra i marchi librari,
oltre alla stessa Mondadori, basti citare il controllo diretto di Einaudi, Sperling & Kupfer, Electa,
Piemme, Random House Mondadori, più le partecipazioni in altri marchi. Tra periodici e radio
ecco una breve e incompleta lista delle testate più importanti: Panorama , Tv Sorrisi e canzoni ,
Chi , Donna moderna , Grazia , Auto oggi , Cambio , Casa viva , Confidenze , Economy , Flair ,
Focus , Guida Tv , Men’s Health , Prometeo , Starbene , Sale & Pepe , Cosmopolitan , Cucina
moderna , Nuovi argomenti , Ciak, Radio 101.
Chi controlla la Mondadori
La famiglia Berlusconi , attraverso la Fininvest e altre società, controlla il 57,4 per cento del
gruppo.
Silchester International Investors Ldt
Questo fondo detiene il 3,1 per cento della Mondadori.
Tweedy Browne Company LLC
Questo fondo controlla il 5,0 della Mondadori.
GRUPPO EDITORIALE L’ESPRESSO
Il gruppo Editoriale l’Espresso è uno dei principali poli editoriali italiani. Controlla il quotidiano La
Repubblica e i periodici ad esso collegati, una catena di giornali locali di grande rilevanza, il
settimanale l’Espresso , ma anche Limes e Micromega ; il sito di Repubblica.it è, tra le testate di
informazione on line, il più visitato in Italia, Kataweb è una delle principali imprese in Internet.
Posizioni di assoluto rilievo sul mercato hanno conquistato le radio del gruppo, a cominciare da
Radio Deejay e Radio Capital, la televisione All Music e la concessionaria di pubblicità A.
Manzoni. Ecco alcune delle testate controllate: La Repubblica ( Il Venerdì , D La repubblica delle
donne , Salute , Trova Roma , Trova Milano , Metropoli , XL , Velvet ), L’Espresso , Micromega ,
Limes , National Geographic Italia , Le Scienze , Il Tirreno , La Nuova Sardegna , Messaggero
veneto , Il Piccolo , Gazzetta di Mantova , Il Mattino di Padova , La Provincia Pavese , Il Centro ,
La Tribunadi Treviso , Gazzetta di Reggio , La Nuova Ferrara , Nuova Gazzetta di Modena , La
Nuova Venezia , La Città .
Chi controlla il gruppo Espresso
Il gruppo Editoriale l’Espresso è controllato da Carlo De Benedetti , attraverso alcune sue società,
con il 53,2 per cento delle azioni. De Benedetti, oltre ad essere uno dei principali editori italiani, ha
interessi nel settore delle comunicazioni e dell’energia. Tra l’altro oggi partecipa a una delle cordate
per rilevare l’Alitalia.
Carlo Caracciolo
Caracciolo è uno dei fondatori de l’Espresso e di Repubblica . Oggi possiede il 10,0 per cento del
gruppo.
Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste
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Questa fondazione possiede il 2,0 per cento del gruppo editoriale.
Assicurazioni Generali
Il colosso assicurativo possiede il 2,0 per cento del gruppo Espresso. Ma a sua volta controlla una
quota del gruppo Rcs Mediagroup ed è partecipata da diversi azionisti presenti anche nel gruppo
Rcs, come Capitalia e Mediobanca.
Giulia Maria Crespi Mozzoni
La signora Crespi controlla il 2,3 per cento del gruppo Espresso. Fa parte di una famiglia storica
dell’editoria italiana, presente tra l’altro nella storia della proprietà del principale concorrente di
Repubblica , Il Corriere della Sera .
GRUPPO CALTAGIRONE
Caltagirone Editore è oggi uno dei principali gruppi editoriali d’Italia. La società fu costituita nel
dicembre del 1999 e quotata in Borsa nel luglio del 2000. Controlla testate storiche come Il
Messaggero di Roma Il Mattino di Napoli, Il Gazzettino di Venezia, il Corriere Adriatico di Ancona
e il Nuovo quotidiano di Puglia. Caltagirone Editore è presente anche nel settore della free press con
Leggo , il primo quotidiano nazionale gratuito, con oltre 1.050.000 mila copie distribuite ogni
giorno; è presente in Internet con il portale Caltanet. Appartengono al gruppo le concessionarie di
pubblicità Piemme ed Area Nord Spa, B2Win, specializzata in servizi di Contact Center, e
l’emittente regionale Telefriuli.
Chi controlla il gruppo Caltagirone
Il 54,7 per cento del capitale della Caltagirone editore, società del gruppo Caltagirone (un impero
nel settore delle costruzioni e delle grandi opere, azionista anche di banche come il Monte dei
Paschi di Siena), appartiene a società che fanno capo a Francesco Gaetano Caltagirone. Il 33,3 per
cento fanno capo a società di Edoardo Caltagirone.
GRUPPO RIFFESER
Il gruppo editoriale che fa capo alla famiglia Riffeser controlla diversi quotidiani diffusi nelle
regioni del Centro Italia e del Nord. Tra questi, il Quotidiano nazionale , Il Giorno , La Nazione , Il
Resto del Carlino . Fanno capo al gruppo anche alcuni periodici, diversi impianti di stampa e la Spe
, società per la raccolta pubblicitaria.
Chi controlla il gruppo Riffeser
Le società che fanno capo a Maria Luisa Riffeser Monti controllano il 57,8 per cento del gruppo.
Andrea Riffeser , amministratore delegato del gruppo, possiede il 7,4 delle azioni. Tamburi
investment partner ha un pacchetto del 7,8 per cento di titoli del gruppo Riffeser. Tuttavia va
tenuto presente che quotidiani ed altre attività di informazione sono sotto il controllo della società
Poligrafici editoriale , della quale Maria Luisa Riffeser Monti controlla, attraverso le proprie
società, il 60 per cento del capitale. La Fondazione Cassa di risparmio di Trieste ha il 2,9 per
cento. L’ Amber Capital LP controlla il 2,6 per cento. E il gruppo Rcs controlla il 7,5 per cento di
Poligrafici Editoriale
La Stampa è uno dei principali quotidiani italiani. Insieme alla società di raccolta pubblicitaria
Publikompass rappresenta uno dei gruppi editoriali più importanti del Paese.
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Chi controlla La Stampa
La Stampa è il giornale della famiglia Agnelli . Al gruppo Fiat fa anche capo il 10,2 per cento del
gruppo Rcs.
IL SOLE 24 ORE
Il Sole 24 Ore è uno dei principali quotidiani italiani per copie vendute. Nel settore dell’economia è
il numero uno in Italia e tra i primi in Europa. Oltre al quotidiano, il gruppo Sole 24 ore controlla
Radio 24, una delle principali emittenti di informazione radiofonica in Italia e un complesso
editoriale di prima grandezza, un colosso nel settore delle pubblicazioni di carattere tecnico,
scientifico, economico, professionale.
Chi controlla il gruppo de Il Sole 24 ore
Il gruppo fa capo alla Confindustria , oggi presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, che è anche
presidente del gruppo Fiat. Nella Confindustria hanno un ruolo decisivo molti degli industriali che
figurano nei principali gruppi editoriali, da Rcs a l’Espresso.
TELECOM ITALIA MEDIA (LA7 E APCOM)
Sia la emittente televisiva La7, tv generalista e quarto polo televisivo nazionale, dopo Mediaset, Rai
e Sky, sia l’agenzia di stampa ApCom fanno capo a Telecom Italia Media.
Chi controlla Telecom Italia Media
Telecom Italia , con il 69,2 per cento del capitale, è il maggiore azionista. Il gruppo delle
comunicazioni è controllato a sua volta da una complicata catena di azionisti: Hopa (Fingruppo,
Antonveneta, Unipol, Montepaschi e Bpi) controlla il 3,7 per cento di T.I.; Olimpia ( Pirelli e
Benetton , entrambi presenti anche nel capitale di Rcs Mediagroup) controlla il 18,0 per cento;
Brandes Investment partners controlla il 3,6 per cento; Assicurazioni Generali (presenti anche nel
capitale di Rcs Meadiagroup e del Gruppo Editoriale l’Espresso) posseggono il 2,0 per cento.
GRUPPO CIANCIO SANFILIPPO
È un gruppo di prima grandezza e di fondamentale importanza soprattutto nel Mezzogiorno quello
che fa capo a Mario Ciancio Sanfilippo . Questo editore è oggi il punto di riferimento di alcune
emittenti televisive, tra le quali Antenna Sicilia e Telecolor, di emittenti radiofoniche come Radio
Sis e Radio Telecolor. Mario Ciancio Sanfilippo controlla il quotidiano La Sicilia , è azionista di
maggioranza de La Gazzetta del Mezzogiorno , è azionista de La Gazzetta del Sud . Ha inoltre altre
partecipazioni in emittenti e gruppi editoriali. Mario Ciancio Sanfilippo stampa e distribuisce in
Sicilia e nella provincia di Reggio Calabria diversi quotidiani nazionali.
SKY
La piattaforma digitale via satellite è nata il 31 Luglio 2003. Nel dicembre 2006 il numero degli
abbonati SKY è risultato di 4 milioni, con un incremento delle sottoscrizioni di oltre 2 milioni e 100
mila famiglie dal suo lancio sul mercato italiano. Il 95 per cento dei sottoscrittori ha scelto di
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abbonarsi ai pacchetti premium che includono il cinema e/o lo sport. Diversi canali sono compresi
nel pacchetto offerto, compresi canali di informazione all news, come SKY Tg24 o i classici Cnn,
Bbs, Sky o Al Jazeera. La piattaforma digitale di SKY comprende oltre 160 canali tematici, audio,
pay per view e servizi interattivi. Di fatto la platea televisiva di SKY è stimata in oltre 13 milioni di
telespettatori. Al netto delle repliche e delle attività di autopromozione dei canali, la piattaforma
trasmette ogni anno oltre 31 mila ore di programmi televisivi autoprodotti, di cui più di 18 mila ore
prodotte dalle reti SKY e 13 mila ore dai canali terzi.
Chi controlla SKY SKY Italia fa capo al 100 per cento a News Corp, società Usa controllata dal
magnate australiano Rupert Murdoch.
(AIDEM 2.2007)
A chi appartiene l'informazione in Italia?
Beh, per iniziare giusto per vederci meglio, un bel post per capire come siamo messi a informazione
in Italia.
Che l’informazione italiana sia profondamente assoggettata ai poteri politici ed economici è un
dato di fatto. I gruppi editoriali dei maggiori quotidiani nazionali sono controllati da politici e da
aziende.
La “Repubblica” e l’“Espresso” (oltre che Radio deejay eRadio Capital) fanno parte del gruppo
editoriale “L’Espresso SpA” che risponde direttamente alle Compagnie Industriali Riunite della
famiglia De Benedetti. [1]
Il “Corriere della Sera” appartiene al gruppo RCS, assieme alla “Gazzetta dello Sport”, a “Radio
105”, a “Radio Montecarlo” e alle case editrici “Rizzoli”, “Bompiani”, “Fabbri Editori”,
“Sonzogno”, “Sansoni”. La società editoriale ha fra i suoi maggiori azionisti Mediobanca, Fiat, il
gruppo Pirelli (rappresentato dall’imprenditore Marco Tronchetti Provera), e Banca Intesa San
Paolo. [2]
Il quotiano torinese “La Stampa” appartiene all’azienda automobilistica FIAT.
La Confindustria[3] (l’attuale presidente è Emma Marcegaglia) controlla il “Sole 24 Ore”.
“Milano Finanza” è del gruppo “Mediolanum”, di proprietà per il 50% della “Fininvest” di Maria
Elvira Berlusconi. [4]
“Panorama” e “Radio 101” sono editi dalla “Mondadori” che fa parte anch’essa del gruppo
“Finivest”. [5]
“Il Giornale”, fondato da Indro Montanelli nel 1974 è di proprietà, per l’89%, di Paolo
Berlusconi. [6]
La maggiore azionista de “Il Foglio”, quotidiano fondato nel 1996 da Giuliano Ferrara, è Veronica
Lario Berlusconi, con il 36% delle azioni. [7]
“Il Messaggero” e “Il Mattino” appartengono al gruppoCaltagirone Editore di Gaetano
Caltagirone [8] (la figlia, Azzurra, è compagna del leader dell’UDC Pier Ferdinando Casini).
Attraverso una lunga e articolata normativa, col tempo sempre più clientelare e gravosa, avviata in
epoca moderna con la legge n° 461 del 5 agosto 1981, chiamata “Disciplina delle imprese editrici e
provvidenze per l’editoria”, e proseguita poi con la legge n° 62 “Nuove norme sull’editoria e sui
prodotti editoriali” del 7 marzo 2001, lo Stato italiano elargisce, annualmente, intorno ai 700
milioni di euro per finanziare i vari gruppi editoriali. [9]
Alcuni esempi: il “Corriere della Sera”, e quindi il gruppo RCS, ottiene dallo Stato circa 23
milioni di euro l’anno. Il quotidiano della Confindustria, “Il Sole 24 Ore”, riceve più di 19 milioni
di euro, quello della Fiat ne percepisce 7 milioni e laMondadori, l’azienda di Silvio
Berlusconi, 10 milioni, oltre a uno sconto statale per le spedizioni postali di quasi 19 milioni
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CHI POSSIEDE O CONTROLLA, SEDUTO NEI CONSIGLI DI
AMMINISTRAZIONE, I PRINCIPALI QUOTIDIANI ITALIANI? INCHIESTA
SULLA LONGA MANUS DELLA BANCHE E DELL’INDUSTRIA NELLA CARTA
STAMPATA
La teoria dei ‘sei gradi di separazione’ è un’ipotesi secondo cui qualunque persona può essere
collegata a qualunque altro abitante del globo terrestre attraverso una catena di conoscenze con
non più di cinque intermediari.
Proposta per la prima volta nel 1929 dallo scrittore ungherese Karinthy in un racconto breve
intitolato Catene, venne confermata nel 1967 dal sociologo americano Stanley Milgram e più
tardi, nel 2001, da Duncan Watts della Columbia University. La ricerca di Watts, pubblicata
su Sciencenel 2003, permise l’applicazione della teoria dei sei gradi di separazione anche in
aree differenti, tra cui l’analisi delle reti informatiche ed elettriche, la trasmissione delle
malattie, la teoria dei grafi, le telecomunicazioni e la progettazione della componentistica dei
computer.
La nostra inchiesta vuole dimostrare che la legge di Watts non si applica alle relazioni fra le
principali testate giornalistiche italiane e il capitalismo industriale-finanziario, o più
precisamente che, analizzando i legami esistenti, andrebbe corretta al ribasso, in non più di tre
gradi di separazione. Con quali effetti sulla libertà di informazione?
La cosiddetta linea editoriale è ciò che distingue in sostanza una testata giornalistica da
un’altra. Rappresenta, diremmo in linguaggio aziendale, una sorta di missione strategica,
l’ipotesi di fondo a partire dalla quale si scelgono e si analizzano le notizie. Dall’esistenza di
linee editoriali diverse – il cosiddetto pluralismo informativo – dipende la qualità
dell’informazione, perché il pluralismo garantisce al cittadino/lettore la possibilità di
conoscere notizie differenti lette da punti di vista differenti. Non solo. Dal pluralismo
informativo dipende anche la possibilità che uno Stato possa dirsi democratico, dal momento
che un elettore adeguatamente informato è messo in condizione di esercitare un voto
consapevole. Il caso opposto, quello cioè di una rappresentazione univoca della realtà sociopolitico-economica di un Paese (pensiamo alla Pravda di staliniana memoria), impedisce la
corretta formazione del consenso, e quindi il libero esplicarsi dei meccanismi democratici.
Ciò detto, dove si forma la linea editoriale di una testata?
Come suggerisce il termine, è espressione della visione dell’editore, e si forma nel luogo in cui
questi (che è il proprietario del giornale) prende le sue decisioni strategiche. Nelle moderne
società capitalistiche questo luogo è il Consiglio di amministrazione. Diamo quindi un’occhiata
a chi siede nei Cda dei principali giornali italiani e valutiamo di quali tipi di interessi siano
portatori, dal momento che sulla base degli interessi del Consiglio si forma la linea editoriale.
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Partiamo dal più importante quotidiano a diffusione nazionale, il Corriere della Sera. Il suo editore è
il gruppo RCS (Rizzoli Corriere della Sera), quotato in borsa. Il Corsera ha fama di essere il giornale
super partes per definizione, quello che meglio rappresenta il tipo di linea editoriale tipico
dell’informazione anglosassone (come si dice di solito, ‘all’americana’), per definizione indipendente
da interessi particolari.
Ma, analizzando il suo Cda, più che super partes dovremmo definirlo inter partes: in esso siedono
infatti John Elkann, presidente di Fiat e di Exor (la holding finanziaria della famiglia Agnelli); Franzo
Grande Stevens, avvocato storico di casa Agnelli, ex vicepresidente Fiat e attualmente presidente della
Fondazione San Paolo; Carlo Pesenti, consigliere di Italcementi, Unicredit, Italmobiliare e Mediobanca;
Berardino Libonati, consigliere di Telecom Italia e Pirelli; Jonella Ligresti, consigliere di Fondiaria,
Italmobiliare e Mediobanca; Diego Della Valle, consigliere di Tod’s, Marcolin e Generali
Assicurazioni; Renato Pagliaro, consigliere di Telecom Italia, Pirelli e Mediobanca; Giuseppe Lucchini
delle omonime acciaierie; Paolo Merloni, CEO (Chief Executive Officer, ossia amministratore
delegato) di Merloni Finanziaria, gruppo Indesit Company; Enrico Salza, consigliere di Intesa San
Paolo; Raffaele Agrusti, consigliere di Assicurazioni Generali; Roberto Bertazzoni, consigliere di
Mediobanca; e Claudio De Conto, di Pirelli Real Estate.
Fra Corsera e Fiat, Pirelli, Telecom Italia, Mediobanca, Intesa, e tutte le altre aziende citate, ci sono zero
gradi di separazione, cioè sono direttamente collegate fra loro. Grande finanza, banche, assicurazioni,
automotive, telecomunicazioni, cementifici, acciaierie, pneumatici, immobili, moda, elettrodomestici:
non c’è praticamente nessun settore del made in Italy che non possa dire la sua sui contenuti e sulla
posizione del giornale. Viene da dire che in Italia essere indipendenti coincide col dipendere da tutti,
nessuno escluso: la linea editoriale del Corrierone nazionale risentirà quindi delle esigenze e degli
accordi reciproci fra le aziende che siedono in Consiglio: nessuna visione strategica a prescindere, e una
pletora di manovre tattiche in risposta alle necessità del momento.
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Meno compromessa, ma solo all’apparenza, La Repubblica, che fa parte del Gruppo l’Espresso di Carlo
De Benedetti. Nel Cda de L’Espresso troviamo Sergio Erede, amministratore di
Luxottica; Luca Paravicini Crespi, consigliere della Piaggio dei Colaninno (dove siede accanto a Vito
Varvaro, il quale a sua volta è anche nel Cda della Tod’s di Diego Della Valle) e figlio di Giulia Maria
Crespi, ex direttore editoriale del Corriere ed ex presidente del Fai; e Mario Greco, consigliere di
Indesit Company (dove siede anche Emma Marcegaglia) e della Saras di Massimo Moratti (già
rappresentato nel Cda del Corriere attraverso i consiglieri del gruppo Pirelli).
Massimo Moratti rappresenta inoltre il trait d’union fra il Gruppo L’Espresso e la famiglia Berlusconi,
poiché siede, oltre che nel Cda della Saras, anche in quello della Pirelli, accanto a Carlo Secchi, ex
rettore della Bocconi e amministratore Mediaset.
La famiglia Berlusconi controlla direttamente Il Giornale, edito dal gruppo Mondadori, mentre la
famiglia Agnelli è proprietaria del quotidiano La Stampa di Torino.
Il Messaggero di Roma, il Mattino di Napoli, il Gazzettino di Venezia e il Nuovo Quotidiano di Puglia
sono editi dalla Caltagirone Editore, di proprietà della famiglia Caltagirone (grandi opere, cementifici,
immobili): fra gli altri, siedono nel Cda di Caltagirone Editore, Azzurra Caltagirone, moglie di Pier
Ferdinando Casini, e Francesco Gaetano Caltagirone, consigliere di Monte dei Paschi e di Generali
Assicurazioni.
Il Resto del Carlino di Bologna, la Nazione di Firenze e Il Giorno di Milano sono invece posseduti
dalla Poligrafici Editoriale, collegata con due gradi di separazione a Telecom Italia, Generali
Assicurazioni e Gemina (attraverso Massimo Paniccia e Aldo Minucci); e con tre gradi di separazione
(attraverso Roberto Tunioli, Sergio Marchese e Giuseppe Lazzaroni), alla Premafin della famiglia
Ligresti.
Infine una notazione quasi umoristica. Libero, l’aggressiva testata di destra e Il Riformista, quotidiano
timidamente di sinistra, hanno lo stesso editore (e quindi zero gradi di separazione!): Giampaolo
Angelucci, proprietario di un impero fatto di cliniche e strutture sanitarie (fra cui l’ospedale S. Raffaele
di Roma), e messo agli arresti domiciliari il 9 febbraio dello scorso anno per falso e truffa ai danni delle
Asl.
La situazione non migliora, anzi se possibile peggiora, quando si analizzano i quotidiani finanziari. Il
Sole 24 Ore, come è noto, è appannaggio dell’universo Confindustria, quindi diretta espressione dei
desiderata dei principali gruppi industriali del Paese. Nel suo Cda siedono, fra gli altri, Giancarlo
Cerutti, consigliere di amministrazione di Saras; Luigi Abete, presidente di Bnl (gruppo Paribas),
fratello di Giancarlo Abete (presidente della Figc) e consigliere anche della Tod’s di Diego Della Valle;
e Antonio Favrin, collega di Cda, in Safilo Group, di Ennio Doris, che siede in Mediolanum della
famiglia Berlusconi e in Mediobanca. A proposito dei legami fra industria, editoria e sport, è
interessante notare come quattro delle principali squadre di calcio italiane appartengono a gruppi
industriali che possiedono, o amministrano più o meno direttamente, almeno un quotidiano generalista:
la Juventus degli Agnelli (che influenzano la Stampa e il Corriere), il Milan di Berlusconi (Il Giornale),
la Fiorentina dei fratelli Della Valle (il Corriere), e infine l’Inter di Massimo Moratti (il Corriere e La
Repubblica).
Milano Finanza e Italia Oggi, quotidiani economici molto conosciuti fra gli addetti ai lavori, sono invece
editi dalla Class dei fratelli Panerai, e nel Cda del gruppo “leader nell’informazione finanziaria, nel
lifestyle e nei luxury good products” (come si autodefinisce), siedono Maurizio Carfagna, consigliere di
Mediolanum, e Victor Uckmar, il più celebre fiscalista italiano, i cui servigi sono stati richiesti in
passato da ogni possibile gruppo industriale, e che oggi è amministratore della Tiscali di Renato Soru.
Non sorprende quindi che gli analisti finanziari italiani lamentino l’impossibilità di rintracciare
informazioni equilibrate sulla base delle quali valutare i bilanci delle società, o che scandali come quello
della Cirio o della Parmalat siano stati tenuti nascosti finché non è stato ‘troppo tardi’ perché i piccoli
investitori (ma non le grandi banche!) potessero rendersi conto della reale situazione.
E qui è necessario notare un dettaglio sconcertante. Tiscali è l’editore de L’Unità – il
quotidiano del principale partito ‘di sinistra’ del Paese, il Pd – che risulta pertanto a un solo grado di
separazione da Milano Finanza e Capital (attraverso Uckmar); e a due gradi di separazione (lo
stesso Uckmar e Carfagna), dalla Mediolanum di Berlusconi.
Esiste poi un Consiglio di amministrazione dove tutti i gruppi industriali e bancari citati, a eccezione
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della famiglia De Benedetti, si incontrano, ed è quello di Mediobanca, ai tempi di Enrico Cuccia –
suo fondatore – il ‘salotto buono’ della grande finanza, quella che dirigeva i destini dell’economia
italiana sulla base di un preciso progetto strategico (più o meno condivisibile, per carità, ma almeno
un progetto c’era), e ora trasformato in enclave di ogni possibile mediazione.
Nessuno stupore che l’economia italiana navighi, per la verità a ritmi piuttosto bassi, alla deriva, priva
com’è di un timoniere (una volta questo era il ruolo dei politici), in grado di darle una rotta qualsiasi.
E ora tiriamo le somme: se sei sono i gradi di separazione fra due entità qualsiasi prese a caso, è
evidente che tre, due, uno, o nessun grado di separazione non rappresentano un legame casuale. Esiste
quindi la precisa volontà da parte di industria e finanza di controllare le notizie. Prova ne sia
l’ostinazione con cui tanti imprenditori e manager italiani (un esempio per tutti – senza scomodare
Silvio Berlusconi – è Diego Della Valle, che si è sottoposto ad anni di paziente anticamera pur di essere
ammesso al Cda del Corsera), cercano di forzare la porta dei circuiti informativi.
Ovviamente non è prudente che il legame sia sempre diretto, perché una situazione di controllo
trasparente potrebbe far nascere qualche lecito dubbio nella mente dei cittadini lettori/elettori
sull’attendibilità di quel che apprendono nella lettura dei quotidiani o addirittura potrebbe obbligare i
direttori e le redazioni dei grandi giornali a fare i conti con il loro ruolo di utili idioti (ovviamente in
buona fede, non ne abbiano a male per la definizione).
Divengono quindi necessari degli ‘intermediari’ che intorbidino le acque nascondendo gli interessi
reali, e che nello stesso tempo costituiscano il trait d’union fra quelli che devono apparire come
opposti estremismi.
Il profilo tipico di questa figura essenziale è quello del ‘tecnico’: avvocato, consulente,
commercialista, revisore, sempre al corrente dei panni sporchi di famiglia (di più famiglie), al
contempo confessore e uomo di fiducia, vincolato, più o meno direttamente, al segreto professionale.
Come Berardino Libonati (classe 1934), titolare dello studio legale Jaeger-Libonati e ordinario di diritto
commerciale all’Università La Sapienza di Roma, che ha ricoperto la carica di presidente del Cda del
Banco di Sicilia dal 1994 al 1997; dal 1998 al 1999 e stato presidente di Telecom Italia e di Tim; ha
fatto parte del collegio sindacale di Eni dal 1992 al 1995; dal 2003 al 2007 è stato membro del Cda
della Nomisma di Romano Prodi; dal 2001 al 2007 è stato consigliere di amministrazione di
Mediobanca; è stato presidente del Cda di Alitalia dal febbraio al luglio 2007, e presidente del Cda di
Banca di Roma dal 2002 al 2007. Attualmente, oltre a far parte dei Cda di Pirelli, Telecom e RCS, è
vicepresidente del gruppo Unicredit. Nel suo curriculum vitae pubblicato sul sito di Pirelli, in una nota
particolarmente umoristica, si legge che “è in possesso dei requisiti contemplati dal codice di
autodisciplina delle società quotate per essere qualificato come indipendente”.
Un altro ‘super tecnico’ è Mario Greco (classe 1957), consigliere del gruppo l’Espresso, di Saras, di
Indesit Company, di Fastweb e di Banca Fideuram, laureato con lode in economia all’Università di
Roma. Partner fino al 1994 di McKinsey&Company, la più importante società mondiale di consulenza
strategica, è stato amministratore delegato e CEO di Ras dal 1998 fino al 2005.
Poi c’è Carlo Secchi (classe 1944), professore ordinario di Politica economica europea all’Università
Commerciale Luigi Bocconi (è stato il diciassettesimo rettore della stessa università dal 2000 al 2004),
attualmente nel Consiglio di amministrazione di cinque aziende quotate in borsa: Pirelli, Italcementi,
Mediaset, Allianz-Ras e Parmalat, nonché di FondazioneTeatro alla Scala, TEM Tangenziali Esterne di
Milano, Milano Serravalle, La Centrale Sviluppo del Mediterraneo, Premuda, e futuro consigliere della
società che dovrà organizzare l’Expo 2015 a Milano.
Uomini potenti perché – loro sì – informati, ma nello stesso tempo condannati a servire il sistema,
indispensabili ma sostituibili, schiavi delle beghe piccole e grandi e dei capricci degli imprenditori di
cui sono al soldo, con la loro indubbia statura professionale che basta a stento a ritoccare la facciata.
Quali sono gli effetti di questa tragica analisi sulla libertà di informazione?
7 aprile 2010. Poco prima delle 10.30 decolla dall’aerodromo militare di Payerne il primo aereo
alimentato esclusivamente a energia solare. Si chiama Solar Impulse e ha sorvolato per due ore la
Svizzera occidentale. L’aereo è stato progettato per volare giorno e notte senza produrre alcuna
emissione. Sulle ali del Solar Impulse, costruito in fibra di carbonio, sono installate 12mila cellule
fotovoltaiche. L’aereo è a elica ed è spinto da quattro motori elettrici.
Il velivolo, per la cui costruzione sono stati impiegati sei anni, è il prototipo di un aeroplano che secondo
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i programmi compirà il giro del mondo senza carburante nel 2012. Si tratta di un aereo dalle vaste
dimensioni, ha infatti l’apertura alare di un Airbus A340, ma il suo peso è equivalente a quello di
un’auto di medie dimensioni.
In un periodo in cui il prezzo del petrolio è in brusca risalita e il tema della sostenibilità ambientale
sempre più trattato, ci si immagina che questa notizia debba ricevere gli onori della cronaca e che venga
salutata con entusiasmo. Invece no, in Italia nemmeno una parola, né in televisione né sui giornali, con
l’eccezione di un articoletto sul Sole 24 Ore pubblicato sull’inserto online Nuove energie e di un pezzo
su L’Osservatore Romano. Forse perché l’opinione pubblica rimanga convinta dell’insostituibilità
dell’oro nero?
Quante altre notizie non vengono date? Non possiamo saperlo, ma siamo ragionevolmente certi che le
notizie pubblicate sono quelle che non infastidiscono nessuno. Cronaca nera, pettegolezzi politici e non,
pochissimo approfondimento e quasi nessuna inchiesta, notizie dall’estero estremamente limitate, e solo
quando non se ne può fare a meno: guerre, tsunami, terremoti. Anche la lotta tutta nostrana fra chi è pro
e chi contro Berlusconi, fra il partito dell’odio e quello dell’amore, o la querelle fra Stato confessionale e
Stato laico, sono comode cortine di fumo per non parlare di altro: la crisi economica, la responsabilità
delle banche nel suo perdurare, la grande impresa che non sa che fare.
Emma Marcegaglia chiede al governo, nel corso del convegno degli industriali del 10 aprile 2010, di
impegnarsi entro due mesi per un investimento di almeno 1 miliardo di euro su ricerca e innovazione e
di circa 1-1,5 miliardi sulle opere infrastrutturali. Ma con i soldi di chi? E tagliando quali costi? E cosa
ci darebbe in cambio la grande industria? Emma non lo dice, nessuno glielo chiede. Intrallazzi fra
pubblico e privato costantemente oscurati, miliardi che corrono ma nessuno lo sa, accordi sottobanco
con la criminalità organizzata, servizi segreti a disposizione di interessi privati: verità solo annusate che
è impossibile addentare, mentre leggiamo di pedofilia vaticana, di un federalismo misterioso,
dell’ennesima esternazione di un premier che ormai ha superato i confini del bene e del male e della
morte prematura di un Presidente polacco. È proprio il caso di dirlo: beata ignoranza!
Giovanna Baer
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IL SIGNORAGGIO
Indisturbate, sotto gli occhi della magistratura, le banche centrali, tra cui la Banca d’Italia (BdI) e la
Banca Centrale Europea (BCE), incredibilmente private, praticano il crimine del signoraggio primario,
mentre le banche di credito praticano l’ancor più grave signoraggio secondario.
Crimini realizzati, come vedremo, in modo tale che le ‘dinastie’ – una ‘cupola’ che controlla di fatto le
banche nel mondo – realizzino anche, mediante degli immensi falsi in bilancio, due ulteriori obiettivi.
Il primo, il furto, agli azionisti delle banche di credito (quindi ‘azionisti’ indiretti anche della BdI e della
BCE), dei proventi dello stesso signoraggio primario e secondario.
E, il secondo, un’evasione fiscale maggiore delle tasse sia pagate che evase dal resto della società.
Proventi del signoraggio che, dopo averli rubati, la ‘cupola’ ricicla mediante centrali interbancarie
mondiali, tra cui innumerevoli fonti Internet indicano la Clearstream, l’Euroclear, la Swift e altre.
Dopo averlo infatti segretato già dalla nascita della Repubblica fin negli atti del Parlamento (con gli
omissis), si è ‘scoperto’ che la BdI è di privati (85% banche, 10% assicurazioni, 5% ignoti), come gran
parte delle altre banche centrali; fra cui la BCE, che è al 14,57% della BdI, e quindi dei suoi proprietari.
Una privatezza di cui, da quando, pochi anni fa, la si è scoperta, si cerca di sminuire la rilevanza, ma che
è la causa della miseria e del malessere del mondo.
Signoraggio primario della BdI/ BCE e delle altre banche centrali che consiste in quel che segue.
1) Nello stampare continuamente le banconote al costo della carta e dell’inchiostro o nel creare il denaro
elettronicamente con un click (dal 1929 non occorre alcun corrispettivo in oro, ma è una favola che
prima occorresse). Banconote i cui numeri di serie non sono progressivi e dei quali non si conosce il
significato, sicché la loro quantità, nota solo a loro, è fuori dal controllo sociale.
2) Usarle (al valore in euro, dollari ecc. su esse stampato) per comprare dagli Stati – udite udite – un pari
importo in titoli del debito pubblico (BOT, CCT, BPT, CTZ).
3) Vendere i titoli alle aste, riprendendosi i soldi e lasciando allo Stato il ‘debito pubblico’ inventato
mediante questo crimine.
4) Realizzare il predetto falso in bilancio iscrivendo fraudolentemente al passivo l’importo delle
banconote stampate a costo tipografico o create elettronicamente allo scopo di ‘pareggiare’ iscrivendo
all’attivo i titoli o il ricavato della loro vendita, e di occultare così queste enormi somme.
Un occultamento al quale (fermo restando che, come vedremo, le tasse sono illecite), all’aliquota del
50%, consegue un’evasione fiscale per un importo pari alla metà delle banconote emesse o del denaro
elettronico creato per ‘acquistare in contropartita’ il debito pubblico, il solo pagamento dei cui interessi è
sufficiente a rovinare la società.
Un fenomeno prima di produzione incontrollata e da falsari del denaro e poi, come vedremo, di
cinquantuplicazione del suo uso a opera delle banche di credito (signoraggio secondario), che è la causa
sia dell’inflazione che dell’attuale, illecito sistema fiscale, creato anche a fini di dominio dei cittadini
criminalizzandoli quali evasori, riciclatori ecc.
Crimini che, tra l’altro, fermo restando l’obbligo dello Stato di pagare ai compratori alla scadenza i titoli
già emessi con i promessi interessi, rendono responsabili del ‘debito pubblico’ le ‘dinastie’ e, per esse, la
BdI/BCE, avendone esse (non lo Stato) riscosso il corrispettivo.
5) Riciclare, nel modo già detto, il denaro così truffato.
Fenomeni che hanno stravolto il mondo, a partire da ciò che si definisce inflazione, che è tutt’altro da
ciò che si ritiene, perché è frutto della produzione del denaro a opera di falsari.
Osserviamo infatti che se, ad esempio, il denaro globale è 100, e un falsario (è un falsario chiunque
produca denaro ma non sia lo Stato, e quindi anche le banche) ne crea un altro ammontare pari di nuovo
a 100, nel momento in cui lo mette in circolazione (lo spende), da un lato si appropria indebitamente di
metà della ricchezza reale, e dall’altro porta a 200 il denaro globale, per cui ne diminuisce del 50% il
potere di acquisto, ovvero determina una (cosiddetta) inflazione del 50%.
Inflazione che non si verifica se è lo Stato a produrre il denaro.
Questo perché lo Stato, per legge, può poi erogarlo solo a corrispettivo di beni, prestazioni, diritti ecc.,
ovvero inverandolo (facendoselo coprire) mediante il parallelo incremento della ricchezza reale che
riceve in cambio, per cui il potere di acquisto del denaro rimane invariato, dato il parallelo incremento
del denaro e della ricchezza reale.
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Inveramento (processo che ho definito proprio io) che non c’è quando a produrre il denaro è un falsario
(una banca), perché il falsario lo assegna a sé senza prima coprirlo, e solo dopo lo mette in circolazione
spendendolo.
Definisco quindi inflazione quel fenomeno che si verifica quando, avendo dei falsari introdotto del
denaro non inverato mediante lo spenderlo, abbiano così causato (oltre che un incremento della
percentuale del denaro nelle loro mani che, appena speso, si traduce in un aumento della percentuale di
ricchezza reale di loro proprietà) un incremento del denaro globale senza un incremento della ricchezza,
e quindi una diminuzione del potere di acquisto del denaro.
Considerazioni dalle quali si deduce anche che i cittadini hanno il potere di inverare i soldi (chiunque li
produca) per il sol fatto di riceverseli, perché sussiste la presunzione di fondo che non li ricevano a titolo
gratuito, ma sempre coprendoli con la prestazione, il bene o il diritto che offrono a corrispettivo.
Un quadro nel quale, se un falsario ‘presta’ dei soldi a un ignaro cittadino, che li spende mettendoli
irrimediabilmente in circolazione, ma poi viene a sapere della loro falsità e può provarla, nulla dovrà al
falsario, sia perché il falsario nulla gli ha dato, e sia perché il corrispettivo dello spendere quei soldi il
cittadino lo otterrà dalla collettività, non dal falsario; sicché è alla collettività (allo Stato) che dovrà
restituirli.
Motivi per i quali sostengo di seguito che fidi, mutui, quinti di stipendio ecc. non vanno restituiti alle
banche, e che se si vogliono rendere veri i ‘debiti’ dei cittadini verso di esse, per poterli poi esigere,
occorre prima confiscarle e nazionalizzarle, essendo altrimenti i loro crediti inesigibili in quanto crediti
di falsari e di truffatori.
Cose la cui eliminazione, e crediti la cui riscossione, renderà ricchissimo lo Stato debellando anche la
drammatica demonetizzazione pilotata dalle banche per indebolirci e dominarci.
Infatti, nel momento in cui il denaro è prodotto dallo Stato, sicché produrlo non causa inflazione, ne va
stampato un adeguato quantitativo, perché ciò incrementa gli scambi ed è benefico per l’economia.
Accuse di violazione degli artt. del codice penale n. 241, 283, 648 bis, 501, 501 bis, 416, 61 ecc. che
vanno ai soli beneficiari diretti e consci di questi delitti. Opera di falsificazione delle Banche Centrali
(signoraggio primario), a cui si aggiunge quella delle banche di credito (loro proprietarie) attraverso il
meccanismo del ‘moltiplicatore monetario’ (signoraggio secondario).
Moltiplicatore monetario in virtù del quale le banche, secondo prassi che una prona e scellerata dottrina
di regime dà per scontate, ma sono il massimo della criminalità, realizzano prestiti per un ammontare 50
volte maggiore del denaro che detengono.
In sostanza, se Tizio versa su Banca Intesa SanPaolo (proprietaria del 44,25% di BdI) 100.000 euro, essa
banca tratterrà il 2% come riserva (per arrotondare, in realtà è l’1,6%), e presterà il 98% che, una volta
depositato in un’altra banca, di nuovo, a cascata, sarà prestato al 98% all’infinito.
Finché, non la singola banca, ma il sistema bancario, attraverso un giro di prestiti di un importo ogni
volta più basso del 2%, avrà azzerato i 100.000 euro iniziali, ma avrà lucrato interessi su prestiti per
5.000.000.
Un usare 50 volte sempre lo stesso denaro che serve a monetizzare la società e non arreca, di per sé,
vantaggi alle banche (gliene arreca molti, fermo restando però che ogni volta che una banca presta a
taluno c’è un altro a cui deve restituire), ma serve loro per lucrare illecitamente interessi su ognuno di
questi prestiti di denaro altrui, per i quali hanno diritto solo al compenso per il servizio (che già
riscuotono), mentre gli interessi devono andare ai proprietari del denaro, e allo Stato per i prestiti frutto
della cinquantuplicazione.
Interessi cinquantuplicati che costituiscono una creazione di denaro dal nulla in loro vantaggio che si
realizza come effetto di ogni forma di ‘versamento’ o di pagamento, ovvero anche attraverso l’uso degli
assegni, delle carte di credito, dei bonifici ecc.
Se infatti Caio paga a Tizio 1.000 euro con una carta di credito, un assegno o un bonifico, la banca
addebita a Caio 1.000 euro inverati, perché abbiamo detto che il cittadino il denaro non può crearlo dal
nulla.
1.000 euro che si configureranno come la costituzione presso la banca di un fondo che essa userà per
fare pagamenti o prestiti al 98% come sopra cinquantuplicati lucrando anche qui i predetti interessi su
denaro altrui.
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Meccanismi di moltiplicazione i cui proventi (signoraggio secondario) non vanno nemmeno essi agli
azionisti, ma vengono di nuovo sottratti dalla ‘cupola’ attraverso complessi falsi in bilancio e trucchi il
cui effettivo accertamento richiede che una magistratura molto specializzata entri finalmente con i suoi
poteri nel profondo del sistema, anziché astenersene garantendo che vi fioriscano ogni genere di
imperscrutabili mostruosità.
Meccanismi di moltiplicazione del denaro a opera di falsari che non possono che provocare una continua
svalutazione che però non si avverte, o si avverte meno, perché è neutralizzata dall’altrettanto continua
grande diminuzione dei costi frutto della crescente meccanizzazione\semplificazione dei processi
produttivi.
Quanto poi all’attuale sistema fiscale è illecito perché il grosso delle tasse e delle imposte serve per
rastrellare denaro inverato da usare per acquistare il denaro da inverare dalle banche.
Tasse e imposte destinate all’acquisto del denaro dalle banche che non serviranno quando lo Stato il
denaro lo stamperà da sé.
Un nuovo sistema in cui potrà bastare un’unica imposta (potremmo definirla la ‘generale’) da pagarsi –
senza compensazioni tra dare e avere – su ogni consumo di beni, prestazioni, servizi ecc. in una misura
variabile, in ipotesi, dall’1% al 20%.
Meccanismi fraudolenti che, tra signoraggio primario e secondario, processi inflattivi a loro vantaggio,
tasse evase e fiscalità illecita, stanno consentendo alle dinastie che governano le banche di rastrellare
una incredibile quantità di denaro e di spingere gli Stati e le stesse banche, sia di credito che centrali, al
fallimento per demenziali fini di dominio.
Motivi tutti per i quali, così come si può sostenere che non è dovuta a un ladro la restituzione di un
prestito di somme rubate, si può sostenere nelle cause che non è dovuta alle banche la restituzione dei
fidi, mutui, quinti di stipendio ecc., essendo essa dovuta al vero proprietario: la collettività.
Logica in cui non è dovuto nemmeno il pagamento delle attuali imposte e tasse.
Contestazioni che vanno fatte salvaguardandosi con ogni indispensabile strategia giudiziaria e, specie
per i mutui e le imposte, continuando, se possibile, nel mentre a pagarli.
Cause in cui bisogna addurre anche, in subordine, ciò che la giurisprudenza già riconosce: come
l’illegittimità di anatocismo, accredito tardivo dei versamenti, commissione di massimo scoperto, usura
ecc.
Conquiste giurisprudenziali ora in forse a causa delle cinque leggi illegittime regala-soldi alle banche,
quattro delle quali recentissime, contro le quali spero però riusciremo presto a condurre a buon fine
l’opera di abrogazione, o in via referendaria, mediante il Comitato promotore del referendum per la loro
abrogazione, o mediante la loro bocciatura da parte della Corte costituzionale (vedi da www.marra.it i
ricorsi per anticostituzionalità che io stesso ho formulato).
Citazioni impostate cioè in modo da ottenere già in primo grado l’accoglimento anche solo parziale delle
subordinate (per importi sovente elevati), per poi proseguire, per il resto, in appello e in cassazione, in
attesa che, in breve, la giurisprudenza si evolva.
Come pure vanno promosse le cause contro le tasse e le imposte, formulando anche qui, quale domanda
principale, la richiesta che venga pronunziata la loro non debenza stante la illiceità del sistema fiscale e,
quali subordinate, tutte le altre ordinarie richieste.
Cupola che ha imposto al mondo le sue regole codificandole nei sistemi fiscali vigenti o nei famosi
accordi di Basilea, di cui tutti si riempiono ridicolmente la bocca, ignorando che sono solo dei volgari
accordi illeciti tra privati.
Cose che ora, per la verità proprio in seguito alla vasta diffusione di questo documento, sono divenute
note.
Cose da eliminare attraverso la nazionalizzazione o delle banche o comunque della produzione del
denaro in via primaria o secondaria, in modo che lo Stato, quando ha bisogno di denaro, possa
semplicemente stamparlo, o crearlo virtualmente (accade già perché lo Stato crea le monete di metallo,
che però sono solo il 2% delle banconote).
Vanno inoltre pareggiati gli interessi passivi e attivi in modo che vadano ai proprietari dei soldi, e quelli
frutto del moltiplicatore monetario vadano allo Stato.
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Interessi, quelli bancari, peraltro generalmente usurai. Usura che – consistendo il signoraggio
secondario, come abbiamo visto, nell’appropriarsi indebitamente di interessi cinquantuplicati sui prestiti
di denaro altrui – ne costituisce quindi la forma estrema.
Stampa delle banconote e creazione del denaro virtuale da parte dello Stato che richiede una modifica
del trattato di Maastricht e della Costituzione Europea, però aggirabile confiscando e nazionalizzando le
banche e/o eliminando i fattori di criminalità dal loro operato.
Trattato, Costituzione Europea e sistemi fiscali scritti di pugno dalle banche, e con i quali hanno tentato
di rapinare gli Stati della sovranità economica per ricettarla a queste cosche, ma senza potervi riuscire,
perché resta il contrasto con tutti i principi fondamentali della Costituzione Italiana, della Convenzione
Europea dei Diritti dell’Uomo, e con tutti gli altri principi della stessa Costituzione Europea e di ogni
altra norma.
Stampa dei soldi da parte dello Stato non indispensabile anche da varie altre angolazioni, essendo
sufficiente che lo Stato li paghi alla BCE/BdI al mero costo tipografico, o anche solo che le banche
centrali iscrivano come è ovvio all’attivo le banconote che creano e vi paghino le tasse: cosa che non
risolve tutto il problema, ma basta ad arricchirci e a evidenziare la criminalità dell’attuale sistema.
Prassi – queste della BCE come della Federal Reserve eccetera, nonché dei sistemi fiscali – contro le
quali non è vero che nessuno e nessun Paese può nulla, perché non appena magistratura, politica e
informazione inizieranno a fare il loro dovere questi mostri saranno sconfitti in un baleno; e se non lo
faranno saranno travolti lo stesso insieme ai loro mezzani; grazie a Internet: la nuova alleanza.
Alfonso Luigi Marra
SIGNORAGGIO SECONDARIO
Come prestare denaro che non esiste e chiedere anche gli interesse
Come funzionano i prestiti bancari? Facciamo un “piccolo” passo indietro nel tempo. Una volta i
mercanti giravano con le loro belle monete d’oro per le strade d’Europa, ma viaggiare così era piuttosto
scomodo e insicuro, così pensarono di trovare un’alternativa.
Il sistema ideato era semplice ma ingegnoso: le monete venivano depositate presso alcuni uffici (le
banche) le quali rilasciavano degli attestati che garantivano il possessore dell’equivalente in oro del
credito che contraevano col mercante. Per riscuotere l’oro relativo, bastava recarsi dal banchiere, dargli
il “titolo” e in cambio si ricevevano le monete. La banca si faceva pagare la commissione sui servizi
offerti. Il risultato era che le monete restavano ferme e quello che girava erano solo pezzi di carta,
coperti dall’oro depositato e dalla fiducia di poterlo riscuotere.
Per fare un esempio, io mi recavo dal banchiere con 100 monete d’oro e lui mi dava 10 titoli validi per
10 monete l’uno. Dopodichè mi recavo dal contadino e compravo della frutta dandogli non le monete,
ma un pezzo di carta che da un lato attestava il mio debito nei suoi confronti, dall’altro il suo credito nei
confronti della banca per 10 monete. Così facendo anche la banca aveva un debito, coperto dall’oro che
gli davo in custodia.
A questo punto il contadino ha due possibilità: o va dal banchiere col titolo di credito e ritira le monete
d’oro, oppure fa altri acquisti pagandolo coi titoli (lasciando le monete sempre a disposizione del
banchiere).
Col passare del tempo, il banchiere si accorse che solamente il 10% dei titoli venivano riscossi, mentre il
90% dell’oro rimaneva fermo nei suoi depositi. Allora pensò di farlo fruttare cominciando a prestarlo,
bastava tenerne fermo il 10% e non c’erano problemi.
Lasciamo ora i tempi andati e trasferiamoci nelle odierne banche. Come sappiamo (si veda l’articolo sul
signoraggio primario) al giorno d’oggi, il denaro non è più coperto da riserve auree; infatti oggi i prestiti
devono essere coperti dal capitale bancario. C’è solo un piccolo problema: il capitale di cui si parla non
corrisponde ai soldi realmente posseduti dalle banche. Vediamo di spiegare meglio la situazione.
Gli accordi definiti “Basilea I” del 1988 stabilivano che i prestiti dovevano essere coperti almeno per
l’8% con capitale proprio (Eigenkapital). Nel 2006 si sono siglati i nuovi accordi, “Basilea II”, che
hanno variato la percentuale, tra l,6% ed il 12% secondo il rischio di insolvenza, ma hanno lasciato
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immutato il fatto che la copertura sia data dal capitale e non dal denaro; infatti nel capitale di una banca
rientrano anche i crediti che questa ha concesso alla clientela.
Facciamo un esempio considerando il sistema bancario come un soggetto unico. Io chiedo alla mia
banca un prestito di 1.000 Euro e per questa cifra mi viene fatto credito, l’istituto conteggerà 1.000 Euro
come liability (denaro dovuto) e 1.000 Euro nell’asset (attivo patrimoniale). Ora io uso questo credito
emettendo un assegno ad una ditta per pagare dei lavori e quest’ultima invece di incassarlo lo versa sul
suo conto in banca.
A questo punto la banca accredita alla ditta i 1.000 Euro e contemporaneamente segna nel suo
patrimonio gli stessi 1.000 Euro, senza togliere i miei 1.000.
Così facendo il patrimonio della banca risulterà aumentato del 100%, da 1.000 a 2.000, senza aver
utilizzato nessun denaro reale; infatti, giova ricordare, che gli accrediti, i bonifici, gli assegni,ecc. non
sono reale denaro, ma solo promesse di pagamento per un certo valore di denaro!
Come abbiamo detto, la copertura dei prestiti è data dal patrimonio bancario, che in questo caso, senza
aver nessun tipo di reale garanzia, sarà raddoppiato, così come raddoppierà la possibilità della banca di
prestare denaro. Senza considerare che con questo stratagemma, le banche nascondono enormi
guadagni; infatti comunemente il sistema ci fa credere che le banche guadagni solo le differenze
d’interesse, ma non spiegano gli enormi aumenti “virtuali” di patrimonio da cui ricavano ulteriori
interessi.
Ora che abbiamo visto che la banca presta “denaro virtuale” senza alcuna garanzia e soprattutto senza
alcun costo, tranne la fatica di fare un click col mouse , vediamo nel dettaglio come funziona la
creazione di questo “denaro virtuale”.
Supponiamo che io depositi 1.000 Euro in banca e che il coefficiente di riserva frazionaria, la quantità
che per legge va detenuta nell’istituto,sia del 2,5%, la banca stessa potrà prestare 100:0.05=2.000 Euro,
ora se l’interesse sui prestiti fosse sempre del 2,5%, la banca guadagnerebbe di soli interessi
2.000x2.5%= 50 Euro. Il risultato è che la banca, sui 100 Euro che ho depositato, guadagna il 50% di
interessi ed il 2.000% di capitale (questo si chiama signoraggio secondario)!!!!
Secondo alcuni studiosi, però, questi sono dati al ribasso. Infatti, esiste una legge che consente alle
banche la mobilizzazione delle riserve, cioè possono movimentare l’intera riserva, purché alla fine della
giornata la riserva media giornaliera calcolata su un mese sia pari all’ammontare della riserva dovuta, in
buona sostanza possono prestare l’intero deposito, purché a fine giornata il conto che ogni istituto ha
preso la banca centrale non sia in negativo.
Questo fa sì che girando il “denaro virtuale” attraverso vari istituti durante la giornata, 1.000 Euro
“reali”possono diventare 50.000 nell’arco di 24 ore, con un evidente pauroso guadagno da signoraggio
secondario, considerando un tasso del 5% si parla di ricavo per 2.500 Euro, a fronte di interessi pagati di
appena 20 Euro(al 2%)!(per approfondimenti: G. Venturi, riserva frazionaria vs. riserva totale).
Alcune considerazioni s’impongono.
Innanzitutto bisogna denunciare la menzogna che viene comunemente diffusa che le banche
guadagnerebbero la differenza tra interessi passivi e attivi; infatti, come abbiamo visto, le cifre sui cui
queste percentuali vengono calcolate sono molto diverse!
Secondo, che grazie a questo sistema, il 90% del denaro circolante è “virtuale”(assegni, bonifici,
accrediti, prestiti,ecc.), quindi “creato” senza costi dalle banche, ma sul quale il cittadino deve pagare
interessi frutto del suo lavoro, facendo guadagnare loro cifre spaventose, al contempo indebitandosi
sempre più.
Infine, va considerato che il “denaro virtuale” circolante al mondo è 5 volte maggiore di tutti i beni
esistenti. Ciò significa che il denaro circolante rappresenta un debito scoperto per l’80%! Il sistema
mondiale si regge sul fatto statistico che meno del 2% dei depositi bancari verranno ritirati. Il “giochino”
si rompe quando succedono crisi come in Argentina o in Inghilterra, allorché la gente va in banca
pensando di poter ritirare il “denaro reale”, col risultato di inutili file davanti agli sportelli per sentirsi
rispondere che i soldi non ci sono!!!
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DOSSIER BILDERBERG
"Il club Bilderberg" - La storia segreta dei padroni del Mondo. di Daniel Estulin
INTERO LIBRO SCARICABILE DA QUI
https://mega.co.nz/#!fdIFGQKB!KdxqZCUYFlpnIs3TwekHHueLntB_gIdYsrtbx_h2HM
L'edizione aggiornata del libro "Il club Bilderberg" scritto dal giornalista spagnolo Daniel Estulin; la più approfondita
inchiesta sul "club dei potenti" del quale tra gli altri, fa parte anche Mario Monti (che non è l'unico italiano).
Un breve video di Estulin che parla del Bilderbeg: "Daniel Estulin denuncia il progetto criminale del club Bildeberg"
di Macrolibrarsi
Da quando la prima edizione statunitense di The True Story of the Bilderberg Group fece la sua esplosiva apparizione nel
settembre 2005, molte cose sono cambiate nell’era della politica del potere globale. All’epoca vivevamo in un mondo
unipolare con un solo centro di autorità e un solo centro di forza. Alla fine del 2011 le cose sono nettamente diverse.
Non viviamo più in un mondo con un unico padrone militare. La minaccia che l’umanità di oggi si trova ad affrontare
proviene dall’usurpazione del potere da parte di leader di terrorismo finanziario; la folle fase finale di un progetto che dura da
secoli e si propone di neutralizzare lo sbalorditivo successo delle conquiste del Concilio di Firenze del 1439-1440, che aveva
provvisoriamente riunificato i riti orientali e occidentali della Chiesa cristiana.
A quei tempi il Concilio di Firenze mise in moto una rivoluzione all’interno delle istituzioni politiche che governavano il
mondo e che avevano il proprio centro nello stato nazionale di Venezia e nella Nobiltà nera veneziana. Dopo l’esplosione
della bolla del debito nel 1345 e la conseguente distruzione della ricchezza di Venezia, nel 1582 l’oligarchia veneziana
accettò di trasformare le Isole britanniche in una nuova base di potere globale finanziario e marittimo.
Nella seconda metà del XX secolo questo progetto totalitario nemico si diede il nome di “Gruppo Bilderberg”. Dalla
pubblicazione di The True Story of the Bilderberg Group, il termine Bilderberg ha fatto il proprio ingresso nella lingua
inglese, diventando parte del lessico, come Ground Zero. Ha finito anche per avere significati diversi per diverse persone.
Alcuni hanno travisato il Bilderberg in un modo assolutamente stupido, presentandolo come un “occhio maligno che vede
tutto, una cospirazione dell’uomo nero”. Altri lo vedono come un monolite, un gruppo di personaggi potenti che si incontrano
in stanze buie, in locali chiusi, seduti intorno a un tavolo rotondo, tenendosi per mano e fissando una sfera di cristallo,
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pianificando alacremente la conquista del mondo. Nessuna di queste definizioni si avvicina a ciò che è effettivamente
l’organizzazione che si è data il nome di Bilderberg.
Ecco un test per tutti quelli che non sono d’accordo con me. Alla vostra sinistra ci sono gli artefici del Bilderberg, alleati fra
loro per questo e per quello scopo; alla vostra destra c’è la Storia, che abbraccia gli ultimi 2500 anni, dall’epoca di Platone e
Socrate ai giorni nostri. Come hanno fatto i personaggi in grado di influenzare i principali avvenimenti mondiali a interferire
con un particolare corso della storia umana guidando il potere degli strateghi mondiali?
Vedete, quelli che scelgono la via d’uscita facile con affermazioni del tipo «il Bilderberg ha detto a questo e a quell’individuo
di fare questo e quest’altro per ottenere questo o quell’obiettivo » vivono in un mondo popolato da finti complotti puerili
orditi da cospiratori esperti. Sciocchezze populiste e insignificanti partorite da menti sottosviluppate.
Detto questo, il gruppo Bilderberg fu fondato da circoli collegati a un ex membro del Partito nazista, il
principe Bernhard d’Olanda (che si dimise dal Partito nazista per poter sposare la principessa olandese). Si trattava di un
organismo sponsorizzato dalla monarchia anglo-olandese, esplicitamente patrocinato dalle consorti reali inglese e olandese, e
rientra tipicamente in una rete che coincide in parte con lo stesso concerto di sinarchia internazionale di interessi finanziari
sotto forma di una rete di istituti bancari privati, come oggi Lazard Frères. Dietro l’instaurarsi dei regimi fascisti in Europa
nel periodo compreso fra il 1922 e il 1945 c’era appunto questa banca, le cui attività andavano in direzione di un tentativo di
stabilire un sistema mondiale di fascismo internazionale sotto la copertura della “globalizzazione”, che è semplicemente un
altro termine per impero.
"Quel che non sapete del Gruppo Bilderberg" di Thierry Meyssan
Di Thierry Meyssan
Prima riunione del gruppo presso il Bilderberg Hotel (1954)Ogni anno, dal 1954, un centinaio delle personalità più eminenti
di Europa occidentale e Nord America s’incontrano, a porte chiuse e sotto un’altissima protezione, in seno al
Gruppo Bilderberg. Il loro seminario dura tre giorni e nulla traspare sulle loro discussioni.
Dalla disgregazione dell’Unione Sovietica, i giornalisti sono interessati a questa organizzazione elitaria e segreta. Alcuni
autori vi hanno visto un governo mondiale embrionale e gli attribuiscono le principali decisioni politiche, culturali,
economiche e militari della seconda metà del ventesimo secolo. Una interpretazione sostenuta da Fidel Castro, ma nulla lo
conferma né lo smentisce.
Per sapere cosa è o non è il Gruppo Bilderberg, ho cercato documenti e testimoni. Ho avuto accesso a tutti i suoi dati del
periodo 1954-1966 e a numerosi altri elementi, e ho potuto chiacchierare con uno dei suoi ex-ospiti, che conosco da molto
tempo. Nessun giornalista, fino ad oggi, e certamente non gli autori di successo che ha reso popolari gli stereotipi presenti,
hanno avuto accesso ai documenti interni del Bilderberg.
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Ecco cosa ho scoperto e capito.
Il primo incontro
70 personalità provenienti da 12 paesi parteciparono alla prima riunione del Gruppo. Si trattava di un seminario di tre giorni,
29-31 maggio 1954, in prossimità di Arnhem (Olanda). Gli ospiti furono divisi in due alberghi nelle vicinanze, ma i dibattiti
si tennero in quello principale, diede il nome al gruppo.
Gli inviti, carta intestata del Palazzo Soestdijk, erano sibillini: "Apprezzerei sinceramente la vostra presenza alla conferenza
internazionale, senza carattere ufficiale, che si terrà in Olanda a fine maggio. Questa conferenza vuole esplorare una serie di
questioni di grande importanza per la civiltà occidentale, e si propone di stimolare la comprensione reciproca e la
buona volontà attraverso un libero scambio di opinioni". Erano firmati dal principe consorte dei Paesi Bassi, Bernhard zur
Lippe-Biesterfeld, e accompagnati da alcune pagine d’informazione amministrativa sul trasporto e l’alloggio. Al massimo, si
apprende che i delegati arrivarono dagli Stati Uniti e da 11 paesi dell’Europa occidentale, e 6 sessioni di 3 ore ciascuna
furono previste.
Dato il passato nazista del principe Bernhard (che aveva servito nella cavalleria delle SS fino al suo matrimonio nel 1937,
con la Principessa Juliana) e nel contesto del maccartismo, è chiaro che le "questioni di grande importanza per la civiltà
occidentale" ruotavano intorno alla lotta contro il comunismo.
Una volta lì, l’impressione degli ospiti fu temperata dai due presidenti: l’imprenditore statunitense John S. Coleman e
l’uscente ministro belga degli affari esteri Paul van Zeeland. Il primo era un attivista del libero scambio, il secondo un
sostenitore della Comunità europea di difesa (CED) [1]. Infine, si scorgeva all’estremità della tribuna Joseph Retinger,
eminenza grigia degli inglesi. Tutto ciò suggerisce che le monarchie olandesi e britannica promossero questo incontro per
sostenere la difesa europea e il modello economico capitalistico del libero mercato, contro l’anti-americanismo che i
comunisti e i gollisti promuovevano.
Tuttavia, le apparenze ingannano. Non si trattava do fare una campagna per la CED, ma di mobilitare le élite per la Guerra
Fredda.
SAR il Principe Bernhard fu scelto per convocare questa conferenza, perché il suo status di principe consorte gli dava un
carattere ufficioso, senza essere ufficiale. Nascondeva lo sponsor: un’organizzazione intergovernativa che si propone
di manipolare i governi di alcuni dei suoi Stati membri.
John S. Coleman non era nemmeno il presidente della Camera di Commercio degli Stati Uniti, ma creò il comitato "Comitato
cittadino per una politica nazionale del commercio” (Citizen’s Committee for a National Trade Policy - CCNTP). Secondo
lui, il libero scambio assoluto, vale a dire, la rinuncia a tutti i dazi doganali, avrebbe consentito ai paesi alleati degli Stati
Uniti di aumentare la loro ricchezza e finanziare la Comunità europea di difesa (vale a dire dire, riarmare la Germania e
integrare il suo potente potenziale militare nella NATO)
Tuttavia, i documenti in nostro possesso dimostrano che il CCNTP di cittadino aveva solo il nome. Questa in realtà era una
iniziativa di Charles D. Jackson, il consigliere per la guerra psicologica della Casa Bianca. L’operazione era pilotata a monte
da William J. Donovan, l’ex comandante dell’OSS (i servizi segreti degli Stati Uniti durante la guerra), ora responsabile della
costruzione del ramo statunitense del nuovo servizio segreto della NATO, Gladio [2].
Paul van Zeeland non era solo il promotore della Comunità europea di difesa, ma anche un politico di grande esperienza. Alla
Liberazione, ha presieduto la Lega indipendente per la cooperazione europea (LICE) il cui obiettivo era creare una unione
doganale e monetaria. Questa organizzazione fu creata dal già citato Joseph Retinger.
In particolare Retinger, che fungeva da segretario della conferenza Bilderberg, servì durante la guerra nel servizio segreto
inglese (OES), del generale Colin Gubbins. Avventuriero polacco, Retinger si trovò consulente del governo di Sikorski in
esilio nel Regno Unito. A Londra, ha ospitato il microcosmo dei
governi in esilio, creando quindi il miglior indirizzario dell’Europa libera.
Il suo amico Sir Gubbins aveva ufficialmente lasciato il servizio e il SOE era stato sciolto. ora dirigeva una piccola azienda di
tappeti e tessili, che serviva da "copertura". Infatti, accanto al suo omologo Donovan, fu responsabile della creazione della
filiale inglese di Gladio. Ha partecipato a tutte le riunioni preparatorie della Conferenza del Bilderberg e fu presente tra
gli ospiti, seduto accanto a Charles D. Jackson.
All’insaputa dei partecipanti, furono dunque i servizi segreti della NATO ad essere il potente ospite. Bernhard, Coleman e
Van Zeeland furono dei paraventi.
Non dispiaccia ai giornalisti fantasiosi che hanno creduto di discernere nel Bilderberg la volontà di creare un governo
mondiale segreto, questo club è uno strumento della lobby influente della NATO che promuove i propri interessi. E’ molto
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più grave e pericoloso, perché è la NATO che mira ad essere un governo mondiale segreto, garantendosi la perennità dello
status quo internazionale e
dell’influenza degli Stati Uniti.
D’altronde, la sicurezza di ciascuna riunione successiva non sarà fornita dalla polizia del paese ospitante, ma dai soldati
dell’Alleanza.
Tra i dieci relatori iscritti, vi furono due ex primi ministri (Guy Mollet, Francia, Alcide de Gasperi, Italia), tre funzionari del
Piano Marshall, il falco della Guerra Fredda (Paul H. Nitze) e soprattutto un finanziere molto potente (David Rockefeller).
Secondo i documenti preparatori, una ventina di partecipanti ne era già a conoscenza. Sapevano più o meno in dettaglio, chi
sono i burattinai e hanno redatto in anticipare il loro intervento. I più piccoli dettagli furono adattati e non vi fu alcun
elemento di improvvisazione. Invece, gli altri cinquanta partecipanti non sapevano nulla di ciò che stava accadendo. Furono
scelti per influenzare i governi e l’opinione pubblica dei loro rispettivi paesi. Il seminario fu organizzato per convincerli e
spingerli a impegnarsi a diffondere il messaggio che si voleva diffondere.
Gli interventi non affrontavano i grandi problemi internazionali, ma analizzavano la strategia ideologica assunta dai sovietici
e spiegavano come doveva essere contrastata nel "mondo libero".
I primi interventi valutavano la minaccia comunista. I "comunisti coscienti" sono individui che intendono mettere le loro
patria al servizio dell’Unione Sovietica per imporre un mondo collettivista. Dovevano essere combattuti. Ma questa lotta era
difficile, perché questi "comunisti coscienti" in Europa erano
incorporati nella massa degli elettori comunisti che non sapevano nulla circa i loro piani malvagi, e li seguono nella speranza
di migliori condizioni sociali.
Gradualmente, la retorica si induriva. Il "mondo libero" deve affrontare il "complotto comunista mondiale", non solo in
generale, ma anche rispondendo alle domande specifiche sugli investimenti statunitensi in Europa o sulla decolonizzazione.
Infine, gli oratori giunsero al problema principale -i sovietici, assicuravano, stanno sfruttando a loro profitto: per motivi
culturali e storici, i leader politici del "mondo libero" che usavano argomenti diversi negli Stati Uniti e in Europa, argomenti
che a volte si contraddicevano-. Il caso più emblematico era
quello delle purghe organizzata dal senatore McCarthy negli Stati Uniti. Erano essenziali per salvare la democrazia, ma il
metodo scelto era percepito in Europa come una forma di totalitarismo.
Il messaggio finale era che nessuna trattativa diplomatica, nessun compromesso, era possibile con i "Rossi". Si doveva
evitare ad ogni costo che i comunisti svolgessero un ruolo in Europa occidentale, ma ci voleva astuzia: se non si potevano
arrestare e fucilare, bisognava neutralizzarli con discrezione, senza
che i loro elettori se ne rendessero conto. In breve, l’ideologia che si sviluppò era quella della NATO e di Gladio. Non è mai
stato detto che si sarebbero truccate le elezioni, ne che sarebbero stati uccisi i tiepidi, ma tutti i partecipanti convennero che
per salvare il "mondo libero" si doveva mettere la libertà tra parentesi.
Sebbene la proposta della Comunità europea di difesa (CED) fosse venuta meno dopo tre mesi, sotto i colpi dei deputati
comunisti e degli "estremisti nazionalisti" (vale a dire, gollisti) del Parlamento francese, la conferenza fu considerata un
successo. Nonostante le apparenze, non era destinato a sostenere la creazione della CED o qualsiasi altra misura politica
specifica, ma a diffondere un’ideologia della classe dominante, e quindi attraverso di essa, nella società. Oggettivamente, gli
europei occidentali erano sempre meno consapevoli della libertà di cui erano privati ed erano sempre più consapevoli delle
libertà di cui erano stati privati i popoli dell’Est.
Il Bilderberg diventa un’organizzazione
Una seconda conferenza si svolse in Francia, il 18-20 marzo 1955. A Barbizon. A poco a poco l’idea che queste conferenze
fossero annuale e che bisognassero di una segreteria permanente s’impose. Il principe Bernhard si ritira quando fu colto in
flagrante per i suoi traffici d’influenza (scandalo Lockheed). Cedette
la presidenza all’ex Primo Ministro britannico Alec Douglas Home (1977-1980), all’ex cancelliere tedesco e presidente
Walter Scheel (1981-1985), all’ex governatore della Banca d’Inghilterra Eric Roll (1986-89), all’ex Segretario generale della
NATO Peter Carrington (1990-1998), e infine, all’ex vice presidente della Commissione europea, Etienne Davignon (dal
1999).
Per molti anni il presidente del gruppo Bilderberg era assistito da due segretari generali, uno per l’Europa e il Canada (Stati
vassalli) e uno per gli Stati Uniti (il sovrano), tuttavia, non vi è un segretario generale dal 1999.
Da un anno all’altro, i dibattiti furono altamente ridondanti, poiché gli ospiti cambiavano. C’era sempre un nucleo duro che
preparava il seminario in anticipo e ai nuovi arrivati era inculcata la retorica atlantista del momento.
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Attualmente, i seminari annuali riuniscono oltre 120 partecipanti, di cui sempre un terzo costituisce ancora il nucleo duro.
Sono stati selezionati dall’Alleanza in base all’importanza delle loro relazioni e alla loro capacità di influenzare, a
prescindere dalle loro funzioni nella società. Pertanto, restano i membri del
nucleo quando cambiano lavoro.
Ecco l’elenco esatto di questo zoccolo duro, compresi i membri del Consiglio di Amministrazione, che servono da paraventi
per gli ospiti, e dei soci meni visibili, per non spaventare i nuovi arrivati.
Étienne Davignon, Segretario Generale del Gruppo Bilderberg Consiglio di Amministrazione
Josef Ackermann banchiere svizzero, capo della Deutsche Bank, Vice-Presidente del Forum di Davos.
Roger C. Altman banchiere statunitense, consulente della campagna elettorale di John Kerry e Hillary Clinton, direttore della
banca di investimenti Evercore Partners Inc.
Francisco Pinto Balsemão ex primo ministro socialista del Portogallo (1981-83), presidente e fondatore del più grande
gruppo televisivo portoghese SIC. (T)
Fran Bernabè banchiere italiano, l’attuale capo di Telecom Italia (T)
Henri de Castries CEO dell’assicuratore francese AXA.
Juan Luis Cebrián direttore del gruppo stampa e media spagnolo Prisa.
W. Edmund Clark banchiere canadese, AD del Toronto-Dominion Bank Financial Group.
Kenneth Clarke ex vice presidente del British American Tobacco (1998-2007), Guardasigilli e ministro della Giustizia
britannico, vicepresidente del Movimento europeo del Regno Unito.
George A. David amministratore delegato della Coca-Cola.
Étienne Davignon uomo d’affari belga, ex vicepresidente della commissione europea (1981-1985), attuale vice-presidente di
Suez-Tractebel.
Anders Eldrup amministratore delegato della compagnia petrolifera e del gas danese DONG Energy.
Thomas Enders direttore di Airbus.
Victor Halberstadt professore di Economia presso l’Università olandese di Leida, è consigliere di diverse società come
Goldman Sachs oDaimler-Chrysler.
James A. Johnson finanziere degli Stati Uniti, è stato uno dei principali responsabili del Partito Democratico e uno degli
architetti della nomina di Barack Obama. E’ il vice-presidente della banca di investimento Perseus.
John Kerr of Kinlochard già ambasciatore britannico a Washington, è il vice presidente del Royal gruppo petrolifero olandese
Royal Dutch Shell (T)
Klaus Kleinfeld CEO tedesco del colosso statunitense dell’alluminio, Alcoa.
Mustafa V. Koç amministratore delegato di Koç Holding, la prima azienda turca.
Marie-Josée Drouin-Kravis editorialista economica della stampa e della radiotelevisione canadese. Ricercatrice guerrafondaia
presso l’Hudson Institute. E’ la terza moglie di Henry Kravis.
Jessica T. Mathews ex direttrice degli Affari Globali al Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti. Attuale direttrice
della Fondazione Carnegie.
Thierry de Montbrial economista, direttore e fondatore dell’Istituto Francese per le Relazioni Internazionali (IFRI) e della
World Policy Conference.
Mario Monti economista italiano, ex commissario europeo per la Concorrenza (1999-2005), co-fondatore del Gruppo Spinelli
per il federalismo europeo.
Egil Myklebust ex presidente del padronato norvegese direttore della Scandinavian Airlines System (SAS).
Matthias Nass vicedirettore del giornale tedesco Die Zeit.
Jorma Ollila uomo d’affari finlandese, ex CEO di Nokia, presidente attuale del gruppo petrolifero Royal Dutch Shell.
Richard N. Perle ex presidente del Consiglio consultivo della Difesa al Pentagono, è un leader chiave degli straussiani
(discepoli di Leo Strauss) e come tale, una delle maggiori figure del neo-conservatorismo.
Heather Reisman donna d’affari canadese, amministratrice delegata del Gruppo Editoriale Indigo-Chapters.
Rudolf Scholten ex ministro delle Finanze austriaco, Governatore della Banca Centrale.
Peter D. Sutherland ex commissario europeo irlandese per la concorrenza, poi direttore generale dell’Organizazione
Mondiale del Commercio. Ex direttore di BP. Attuale presidente di Goldman Sachs International. Ex presidente della sezione
europea della Commissione Trilaterale, e Vice-Presidente della Tavola Rotonda Europea degli industriali, ora presidente
onorario del Movimento europeo in Irlanda.
J. Martin Taylor ex parlamentare britannico, amministratore delegato del gigante chimico e agroalimentare Syngenta.
Peter A. Thiel imprenditore degli Stati Uniti, amministratore delegato diPayPal, presidente della Clarium Capital
Management e a tal titolo, azionista di Facebook.
Daniel L. Vasella CEO del gruppo farmaceutico svizzero Novartis.
Jacob Wallenberg banchiere svedese, è amministratore di molte società transnazionali.
Henry Kissinger, principale responsabile degli inviti al Gruppo Bilderberg Membri occulti del nucleo duro.
Carl Bildt ex primo ministro liberale della Svezia (1991-94), ex inviato speciale dell’Unione europea e dell’ONU nei Balcani
(1995-97, 1999-2001), attuale ministro degli affari esteri svedese. (T)
Oscar Bronner CEO del quotidiano austriaco Der Standard.
Timothy C. Collins finanziere degli Stati Uniti, direttore del fondo di investimento Ripplewood. (T)
John Elkann amministratore delegato del gruppo italiano Fiat Auto (il nonno Gianni Agnelli è stato per quarant’anni uno dei
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leader del Gruppo Bilderberg. Ha ereditato il patrimonio di famiglia dopo la morte per cancro del nonno Giovanni Agnelli e
la prematura scomparsa dello zio Edoardo. Tuttavia, fonti della
polizia sono convinte che Edoardo sia stato assassinato dopo essersi convertito all’Islam sciita, in modo che la ricchezza
andasse al ramo ebraico della famiglia).
Martin S. Feldstein ex consigliere economico di Ronald Reagan (1982-84), e attuale consigliere economico di Barack
Obama. E’ stato anche consigliere di George W. Bush per l’intelligence estera. E’ docente ad Harvard. (T)
Henry A. Kissinger ex consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di stato degli USA, figura centrale del complesso
militare-industriale statunitense, attuale presidente della società di consulenza Kissinger
Associates.
Henry R. Kravis finanziere degli Stati Uniti che gestisce i fondi d’investimentoKKR. Si tratta di uno dei più importanti
collettore di fondi per il partito repubblicano.
Neelie Kroes ex ministro liberale dei Trasporti olandese, commissario europeo per la concorrenza e attuale commissario alla
società digitale.
Bernardino Léon Gross diplomatico spagnolo, Segretario Generale della Presidenza del governo socialista di Jose Luis
Zapatero.
Frank McKenna ex membro della Commissione di sorveglianza dei servizid’intelligence del Canada, ambasciatore del
Canada a Washington (2005-06), Vice-Presidente della Toronto-Dominion Bank.
Beatrice dei Paesi Bassi Regina d’Olanda. È la figlia del principe Bernhard.
George Osborne ministro delle Finanze britannico. Questo neo-conservatore è visto come un euroscettico. Si deve capire che
è contrario alla partecipazione del Regno Unito all’Unione europea, ma che è un sostenitore dell’organizzazione del
continente in seno all’Unione.
Robert S. Prichard economista canadese, direttore del gruppo stampa e audiovisivo Torstar.
David Rockefeller il patriarca di una lunga serie di finanzieri. E’ il membro più anziano del nucleo duro dei Bilderbergers. E’
anche presidente della Commissione Trilaterale, un’organizzazione simile che incorpora dei partecipanti asiatici.
James D. Wolfensohn finanziere australiano che ha preso la cittadinanza statunitense per diventare Presidente della Banca
Mondiale (1995-2005), ora direttore della società di consulenza Wolfensohn e Co.
Robert B. Zoellick diplomatico statunitense, ex delegato al commercio degli Stati Uniti(2001-05), attuale presidente della
Banca Mondiale.
David Rockefeller, consigliere del Gruppo BilderbergI Bilderbergers non sono vincolanti alle aziende o alle istituzioni in cui
lavorano. Tuttavia, è interessante osservare la diversità dei loro settori di attività.
La lobby della più potente organizzazione militare del mondo Negli ultimi anni, il numero di argomenti discussi, in occasione
di seminari annuali, è aumentato in base all’attualità internazionale. Ma questo non ci dice nulla, perché queste discussioni
non hanno alcuno obiettivo in sè, sono solo scuse per inviare messaggi. Purtroppo, non abbiamo accesso ai
documenti preparatori più recenti e possiamo solo fare congetture circa le parole d’ordine che la NATO cerca di diffondere
attraverso questi opinion leader.
La reputazione del Gruppo Bilderberg ha portato alcuni autori ad attribuirgli la capacità di fare nomine. E’ stupido ed oscura i
veri burattinai che sono in seno all’Alleanza atlantica.
Ad esempio, è stato riferito che durante le ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Barack Obama e Hillary Clinton
sono andati per un giorno, il 6 giugno 2008, a negoziare di nascosto la fine della loro rivalità. In realtà sono andati al
seminario annuale del Gruppo Bilderberg, a Chantilly (Virginia, USA).
Ma il giorno dopo, la signora Clinton ha annunciato il suo ritiro dalla corsa. Alcuni autori hanno concluso che la decisione fu
presa durante la riunione del Bilderberg. Questo non è logico, dal momento che la decisione era certo da tre giorni, dato il
numero di voti al senatore Obama nel Comitato delle nomination
del Partito democratico.
Secondo la nostra fonte, qualcos’altro è successo. Barack Obama e Hillary Clinton hanno concluso di nascosto un accordo
finanziario e politico. Il senatore Obama ha salvato i fondi della sua rivale e gli ha offerto una posizione nella sua
amministrazione (Clinton ha negato la vice-presidenza e ha scelto il Dipartimento di Stato), in cambio del suo sostegno attivo
durante la campagna contro il candidato repubblicano. Poi, i due leader sono stati introdotti da James A. Johnson alla
conferenza del Bilderberg, dove i partecipanti hanno assicurato che avrebbero lavorato insieme. Già da molto tempo, Barack
Obama era il candidato della NATO. Obama e la sua famiglia hanno sempre lavorato per la CIA e il Pentagono [3]. Inoltre, il
finanziamento iniziale della sua campagna fu forniti dalla Corona d’Inghilterra attraverso l’uomo d’affari Nadhmi Auchi. Nel
presentare il senatore nero al Bilderberg, l’Alleanza atlantica organizzava a livello internazionale le pubbliche relazioni del
futuro presidente degli Stati Uniti.
Allo stesso modo, è stato segnalato che il Gruppo Bilderberg ha tenuto un pranzo improvvisato, al di fuori del seminario, il
14 novembre 2009 presso il Castello di Val Duchesse, di proprietà del re del Belgio. L’ex primo ministro del Belgio Herman
Van Rompuy vi aveva pronunciato un discorso. E, cinque giorni dopo, fu eletto presidente del Consiglio europeo. Anche in
questo caso, alcuni autori hanno torto nel concludere che il gruppo Bilderberg sia stato il "kingmaker".
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In realtà, il presidente dell’Unione europea non poteva essere scelto al di fuori degli ambienti NATO, come ricorderete,
l’Unione europea è cresciuta dalle clausole segrete del Piano Marshall. E questa scelta dovrebbe essere approvata dagli Stati
membri. Questo tipo di decisione richiede lunghi negoziati e non si
prende in una cena tra amici.
Sempre secondo la nostra fonte, il Presidente del Gruppo Bilderberg, Etienne Davignon, ha convocato questa cena speciale
per presentare van Rompuy ai suoi agenti d’influenza. La cosa era tanto più necessaria, poiché era la prima personalità ad
occupare la nuova carica di presidente dell’Unione ad essere totalmente sconosciuta al di fuori del proprio paese. Durante il
pasto, il signor Van Rompuy hadelineato il suo programma per la creazione di una tassa europea per finanziare direttamente
le istituzioni dell’Unione, senza passare per gli Stati membri. Non è rimasto ai Bilderbergers che proclamare
ovunque potessero, che conoscono Herman von Rompuy e testimoniano le sue qualità di presiedere l’Unione.
La realtà del gruppo Bilderberg è meno romantica di quanto alcuni autori di successo hanno immaginato. Lo spiegamento
incredibile di forze militari per garantirne la sicurezza non è tanto destinata unicamente alla protezione, ma a impressionare
coloro che vi partecipano. Non mostra il proprio potere, ma
dimostra che l’unico potere reale in Occidente è la NATO. Liberi di sostenerla e d’essere sostenuti da essa, o combatterla ed
essere schiacciati inesorabilmente.
Inoltre, sebbene il Gruppo Bilderberg abbia sviluppato, al suo debutto, una retorica anti-comunista, non era rivolta contro
l’URSS e che non è rivolta oggi contro la Russia. Ne consegue che la strategia della Alleanza non è un patto contro Mosca,
ma la difesa -e forse l’estensione- della zona di influenza di
Washington. Alla sua creazione, la NATO aveva sperato di integrare l’Unione Sovietica, che sarebbe equivalso a un impegno
di Mosca a non contestare la divisione del mondo nelle Conferenze di Postdam e di Jalta. Recentemente l’Alleanza ha accolto
il presidente Dmitrij Medvedev al vertice di Lisbona e ha
proposto che la Russia vi aderisse. Non si tratterebbe di una sottomissione, ma del riconoscimento del Nuovo Ordine
Mondiale, in cui tutta l’Europa centrale e orientale è caduta nell’orbita degli Stati Uniti. Un’adesione della Russia sarebbe, in
qualche modo, un trattato di pace: Mosca ammetterebbe la sconfitta
nella guerra fredda e la nuova divisione del mondo.
In questo caso, il gruppo Bilderberg inviterebbe personalità russa nelle sue riunioni annuali. Non chiederebbe loro
d’influenzare l’opinione pubblica in Russia per americanizzarla, ma per convincerla a rinunciare ai sogni di grandezza del
passato.
Banchiere svizzero smaschera i criminali del Bilderberg
Josef Ackermann, CEO della Deutsche Bank e membro del Bilderberg (sopra) da tempo fattorino dei Rothschild, esemplifica
i peggiori eccessi dei Bilderbergers.
“Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono
tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado
maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete
vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo “.
“Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono controllare e usare il terrorismo
per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere una scusa”.
L’intervista ha avuto luogo il 30 maggio tramite il settimanale russo “NoviDen”
D: Può dirci qualcosa riguardo il suo coinvolgimento nel settore bancario svizzero?
A: Ho lavorato per le banche svizzere per molti anni. Fui designato come uno dei direttori di una delle più grandi banche
svizzere. Durante il mio lavoro venni coinvolto nel pagamento, nel pagamento diretto in contanti di una persona che uccise il
presidente di un paese straniero. Ero presente alla riunione in cui venne deciso di dare questi soldi in contanti all’assassino.
Tale decisione mi ha riempito di rimorsi. Non fu l’unico caso grave, ma fù sicuramente il peggiore. Vennero inviate istruzioni
di pagamento su ordine di un servizio segreto straniero, scritte a mano, con le disposizioni di pagare una certa somma ad una
persona che aveva ucciso un leader di un paese straniero. E non fù l’unico caso. Abbiamo ricevuto numerose lettere scritte a
mano, provenienti da servizi segreti stranieri, che davano l’ordine di pagamenti in contanti, da conti segreti, per finanziare
rivoluzioni o per l’uccisione di persone. Posso confermare quello che John Perkins ha scritto nel suo libro “Confessioni di un
Sicario Economico”. Esiste veramente un solo Sistema e le banche svizzere hanno le mani in pasta in esso.
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D: Il libro di Perkins è stato tradotto ed è disponibile in russo. Ci può dire di quale banca si tratta e chi è il
responsabile?
A: Era una delle prime 3 banche svizzere a quell’epoca il responsabile fù il presidente di un paese del terzo mondo. Non
voglio però entrare nei dettagli, mi troverebbero facilmente se dicessi il nome del presidente e il nome della banca. Rischio la
mia vita.
D: Non è possibile fare il nome di una persona di quella banca?
R: No non posso, ma vi posso assicurare che tutto ciò è accaduto. Eravamo in molti nella sala riunioni. Il responsabile del
pagamento fisico del denaro è venuto da noi (dirigenti) e ci ha chiesto se gli fosse consentito il pagamento di una così grande
somma di denaro in contanti. Uno dei direttori spiegò lui il caso e tutti gli altri acconsentirono a procedere.
D: Accaddero spesso cose del genere? I soldi erano una specie di fondi neri?
R: Sì. Questo era un fondo speciale gestito in un posto speciale nella banca dove arrivavano tutte le lettere in codice
dall’estero. Le lettere più importanti venivano scritte a mano. Una volta decifrate, contenevano l’ordine di pagare una certa
somma di denaro da conti per l’assassinio di persone, il finanziamento di rivoluzioni, il finanziamento di attentati e per il
finanziamento di ogni tipo di partito. So per certo che alcune persone all’interno del gruppo Bilderberg erano coinvolti in
questo genere di operazioni. Hanno dato l’ordine di uccidere.
D: Puoi dirci in quale anno o decade tutto questo è accaduto?
R: Preferisco non darvi l’anno preciso ma è stato negli anni 80.
D: Hai mai avuto problemi con questo lavoro?
R: Sì, un problema molto grande. La notte non riuscivo a dormire e dopo un po’ lasciai la banca. Diversi servizi segreti
provenienti dall’estero, soprattutto di lingua inglese, diedero l’ordine di finanziare azioni illegali, compresa l’uccisione di
persone attraverso le banche svizzere. Dovevamo pagare, sotto ordine di potenze straniere, per l’uccisione di persone che non
seguirono gli ordini del Bilderberg o del FMI o della Banca Mondiale, per esempio.
D: Quella che stai facendo è una rivelazione molto importante. Perché senti il bisogno di dirlo qui e adesso?
R: Perché il prossimo Bilderberg meeting si farà in Svizzera. Perchè la situazione mondiale peggiora sempre di più. Infine
perché le maggiori banche Svizzere sono coinvolte in attività non etiche. La maggior parte di queste operazioni sono al di
fuori del bilancio. Non sono sottoposte a verifica e non prevedono tasse. Si parla di cifre con molti zeri. Somme enormi.
D: Si parla di miliardi?
A: Molto ma molto di più, si parla di triliardi, illegali, non sottoposti a controllo fiscale. Fondamentalmente si tratta di una
rapina per tutti. Voglio dire le persone normali pagano le tasse e rispettando le leggi. Quello che sta accadendo qui è
completamente contro i nostri valori svizzeri, come la neutralità, l’onestà e la buona fede. Negli incontri dove fui coinvolto,
le discussioni erano completamente contro i nostri principi democratici. Vedete, la maggior parte degli amministratori delle
banche svizzere non sono più locali, sono stranieri, soprattutto anglosassoni, sia americani che britannici, non rispettano la
nostra neutralità, non rispettano i nostri valori, sono contro la nostra democrazia diretta, basta loro usare le nostre banche
come mezzi per fini illegali. Utilizzano enormi quantità di denaro creato dal nulla e distruggono la nostra società e
distruggono le persone in tutto il mondo solo per avidità. Cercano il potere e distruggono interi paesi, come Grecia, Spagna,
Portogallo, Irlanda. Una persona come Josef Ackermann, che è un cittadino svizzero, è l’uomo di punta di una banca tedesca
e usa il suo potere per avidità e non rispetta la gente comune. Ha un bel paio di casi legali in Germania e ora anche negli Stati
Uniti. E’ un Bilderberger e non si preoccupa della Svizzera o di qualsiasi altro paese.
D: Stai dicendo che, alcune di queste persone che citi parteciperanno alla imminente riunione del Bilderberg a St.
Moritz?
R: Sì.
D: Quindi i partecipanti sono attualmente in una posizione di potere?
R: Sì. Hanno enormi quantità di denaro disponibile e lo utilizzano per distruggere interi paesi. Distruggono la nostra industria
e la ricostruiscono in Cina. Dall’altra parte hanno aperto le porte a tutti i prodotti cinesi in Europa. La popolazione attiva
europea guadagna sempre meno. Il vero obiettivo è quello di distruggere l’Europa.
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D: Pensa che la riunione del Bilderberg a St. Moritz abbia un valore simbolico? Perché nel 2009 erano in Grecia, nel
2010 in Spagna e guardi cosa è successo loro. Può significare che la Svizzera dovrà subire qualcosa di brutto?
R: Sì. La Svizzera, per loro, è uno dei paesi più importanti, perché vi sono immensi capitali. Si riuniscono in Svizzera anche
perchè vogliono distruggere ciò che questa terra rappresenta. Capisca che è un ostacolo per loro, non essendo nella UE o
nell’euro, non del tutto controllata da Bruxelles e così via. Per quanto riguarda i “valori” non sto parlando delle grandi banche
svizzere, perchè non hanno più niente di svizzero, la maggior parte di esse sono guidate da americani. Sto parlando, invece,
del vero spirito svizzero a cui la gente comune tiene.
Certo che l’incontro ha e ha avuto un valore simbolico. Il loro scopo è quello di essere una specie di club elitario esclusivo
che gestisce tutto il potere, mentre quelli sotto di loro, appassiscono.
D: Pensa che lo scopo del Bilderberg sia quello di creare una sorta di dittatura globale, controllata dalle grandi
imprese globali, dove non esisteranno più gli stati sovrani?
R: Sì, la Svizzera è l’unico posto in cui vige ancora la democrazia diretta e lo stato si trova nel mirino di questi gruppi elitari
(proprio perchè non è completamente asservito ad essi). Utilizzano il ricatto del “too big to fail”, come nel caso di UBS per
far aumentare il debito del nostro paese, proprio come hanno fatto con molti altri paesi. Quello che si deduce è che forse si
vuole fare con la Svizzera quello che è stato fatto con l’Islanda, in cui sia banche che paese erano in bancarotta.
D: Anche l’UE è sotto queste influenze negative?
R: Certo. L’Unione europea è sotto la morsa del Bilderberg.
D: Come pensa che si potrebbe fermare questo piano?
R: Beh, questa è la ragione per cui mi rivolgo a voi. La verità. La verità è l’unica strada. Fare luce sulla situazione, esporli ai
riflettori. A loro non piace molto essere al centro dell’attenzione. Dobbiamo creare trasparenza nel settore bancario e in tutti i
livelli della società.
D: Quello che sta dicendo ora, è che c’è un lato sano del business delle banche svizzere, mentre ci sono delle “mele
marce”, cioè alcune grosse banche che fanno cattivo uso del sistema finanziario, per portare a termine le loro attivitù
illegali.
R: Sì. Le grandi banche formano il loro personale con i valori anglo-sassoni. Li formano ad essere avidi e spietati. Avidità e
spietatezza che stanno distruggendo la Svizzera e tutti gli altri paesi europei e mondiali. Come paese abbiamo, se si guardano
le banche piccole e medie, la maggior correttezza finanziaria al mondo. Sono le banche grandi che operano a livello mondiale
che sono fonte di problemi. Esse non sono più svizzere e non si considerano tali.
D: Pensi che sia una buona cosa che la gente stia esponendo il Bilderberg e mostrando chi siano veramente i suoi
componenti?
R: Il caso Strauss-Kahn dimostra quanto queste persone siano corrotte, mentalmente instabili, sature di vizi, vizi che vengono
tenuti nascosti dagli ordini a cui appartengono. Alcuni di loro come Strauss-Kahn stuprano le donne, altri praticano il sado
maso, altri ancora si dedicano alla pedofilia, molti si appassionano al satanismo. Quando andate in alcune banche potete
vedere chiaramente questi simboli satanisti, come nella Banca dei Rothschild a Zurigo. Queste persone vengono controllate
tramite il ricatto data la loro debolezza mentale. Devono seguire ordini o saranno svergognati pubblicamente, distrutti o
addirittura uccisi.
D: Da quando Ackermann è nel comitato direttivo del Bilderberg, pensa che abbia preso delle decisioni importanti?
R: Sì. Ma ce ne sono molti altri, come Lagarde, che probabilmente sarà il prossimo capo del FMI, ed è anche un membro del
Bilderberg, poi Sarkozy e Obama. Hanno un nuovo piano per censurare Internet, perché Internet è ancora libero. Vogliono
controllare e usare il terrorismo per creare il motivo. Potrebbero anche inventarsi qualcosa di orribile per avere la scusa.
D: Quindi è questa la sua paura?
A: Non è solo paura, ne sono certo. Come ho detto, hanno dato l’ordine di uccidere, sono quindi in grado di compiere azioni
terribili. Se avessero la sensazione che stanno per perdere il controllo, come nelle rivolte in Grecia e in Spagna, con l’Italia
che probabilmente sarà la prossima, allora faranno un altro Gladio. Ero vicino alla rete Gladio. Come sapete istigarono il
terrorismo pagandolo con soldi americani per controllare il sistema politico in Italia e in altri paesi europei. Per quanto
riguarda l’assassinio di Aldo Moro, il pagamento è stato fatto attraverso lo stesso sistema come ti ho detto su.
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D: Ackermann faceva parte di questo sistema di pagamenti?
A: (Sorriso) … E’ lei il giornalista. Guardì come la sua carriera è arrivata rapidamente alla cima.
D: Cosa pensa si possa fare per impedirglielo?
R: Beh ci sono molti buoni libri là fuori che spiegano il contesto e fanno chiarezza sull’argomento, come quello che ho citato
di Perkins. Queste persone hanno veramente sicari che vengono pagati per uccidere. Alcuni di loro ricevono i soldi attraverso
le banche svizzere. Ma non solo, hanno un sistema capillarizzato in tutto il mondo. Per evitare che esso venga scoperto sono
addestrate a fare di tutto. Quando dico di tutto intendo tutto proprio.
D: Attraverso l’informazione si potrebbero sgominare?
R: Sì, bisogna dire la verità. Siamo di fronte a criminali davvero spietati, compresi grandi criminali di guerra. Sono pronti e
in grado di uccidere milioni di persone solo per restare al potere e avere il controllo.
D: Può spiegarci dal suo punto di vista, perché i mass media in Occidente se ne stanno più o meno completamente in
silenzio per quanto riguarda il gruppo Bilderberg?
R: Perche’ esiste un accordo tra loro e i proprietari dei mezzi di comunicazione. Alle riunioni vengono invitate anche alcune
personalità di spicco del mondo dei media, ma viene detto loro di non riferire nulla di ciò che vedono o sentono.
D: Nella struttura del Bilderberg, vi è una cerchia interna che conosce i piani e poi c’è una maggioranza che segue solo
gli ordini?
R: Sì. Hai la cerchia interna dedita al satanismo ci sono poi le persone ingenue o meno informate. Alcuni addirittura pensano
di fare qualcosa di buono, nella cerchia esterna.
D: Secondo i documenti esposti e le stesse dichiarazioni, il Bilderberg ha deciso nel 1955 di creare l’Unione europea e
l’Euro, quindi hanno preso importanti decisioni.
R: Sì e deve sapere che il Bilderberg è stato fondato dal principe Bernardo, ex membro delle SS e del partito nazista lavoro
infine anche per la IG Farben, che era una sussidiaria della Cyclone B. L’altro tipo che ha fondato il gruppo era a capo della
Occidental Petroleum, che aveva stretti rapporti con i comunisti dell’Unione Sovietica. Lavorarono per entrambe le parti, in
realtà, però, queste persone sono fascisti che vogliono controllare tutto e tutti quelli che si frappongono sulla loro strada
vengono “rimossi”.
D: Come fanno a mantenere queste operazioni fuori del sistema internazionale Swift?
R: Beh, alcune delle liste Clearstream erano vere in pricipio. Inserirono solo dei nomi falsi per far credere alla gente che
l’intero elenco fosse falso. Anche loro fanno degli errori. Il primo elenco era vero e si possono estrapolare un sacco di cose.
Vedete, ci sono delle persone in giro che scoprono le irregolarità e poi trasmettono agli altri la verità. Verranno poi
ovviamente costituiti disegni di legge che ridurranno al silenzio questo genere di persone. Il miglior modo per fermarli è
quello di dire la verità, portando alla luce le loro malefatte. Se non riusciamo a fermarli diventeremo i loro schiavi.
Ferdinando Imposimato: "Dietro le Stragi di Stato, il Gruppo Bilderberg"
Grandissimo Ferdinando Imposimato! Grazie! Ora vediamo se i servi sciocchi del sistema daranno del "complottista"
pure a te... che sia di esempio per gli alti funzionari dello stato che SANNO e TACCIONO per comodo... avallando la
mattanza degli italiani... senza capire che un giorno anche loro pagheranno le conseguenze del delirio del gruppetto di
banchieri massoni...
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=-8wizYyAuzc
----Il Gruppo internazionale Bilderberg implicato nelle stragi degli anni Settanta e Ottanta in Italia operate prima dai nuclei
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terroristici neri e poi dalla mafia. A rivelarlo è il Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione (mica
pizza e fichi), Ferdinando Imposimato, durante la presentazione napoletana del suo nuovo libro "La repubblica delle stragi
impunite". "Ormai sappiamo tutto della strategia del terrore, che fu attuata dalla struttura Gladio (Stay Behind) in supporto ai
servizi segreti (non deviati) italiani" conferma Imposimato "La strategia serviva a scoraggiare l'instaurarsi di governi di
sinistra ed era orchestrata dalla Cia".
Quanto affermato perciò dal Presidente Imposimato è sconvolgente, se consideriamo la levatura dalla quale si apprende
questa verità, Imposimato infatti è una persona attendibilissima, ed è per questo che ci chiediamo come sia possibile allora,
che pur sapendo la verità esatta e composta di come si svolsero i fatti che riguardano le stragi di stato, le persone colpevoli di
tutto questo, siano "protette" da leggi ad personam, e siano libere di girare indisturbate per l'europa, senza che per loro sia un
problema.
Noi italiani, pretendiamo che sia fatta giustizia, che siano resi pubblici i nomi e i cognomi dei responsabili che hanno
attraverso la strategia del terrore, manipolato votazioni, convinto politici a fare cose immonde, sacrificando il popolo italiano
sull'altare della grande finanza internazionale, e che quindi paghino per i loro sporchi crimini, che sia la giustizia del popolo
italiano a decidere per le loro malefatte.
Henry Kissinger e il gruppo Bilderberg dietro all'omicidio di Aldo Moro
HENRY KISSINGER E IL GRUPPO BILDERBERG DIETRO ALL'OMICIDIO DI ALDO MORO
«Nel 1982, John Coleman, un ex agente dell'intelligence che poteva accedere a tutti gli stadi del potere e a tutte le carte
segrete, rivelò che l'ex Presidente del Consiglio italiano Aldo Moro, «un alto esponente della Democrazia Cristiana, che si
opponeva alla “crescita zero” e alle politiche di riduzione della popolazione [oltre che al signoraggio (Nota di Andrea Di
Lenardo)], pianificate per il suo Paese, fu ucciso da killer gestiti dalla loggia massonica P2 [di Licio Gelli, amico di Henry A.
Kissinger, membro del R.I.I.A. e del Gruppo Bilderberg (Nota di Andrea Di Lenardo)], allo scopo di piegare l'Italia ai voleri
del “Club di Roma” e del Bilderberg, volti a deindustrializzare il Paese e a ridurne in modo considerevole la popolazione».
In La Cerchia dei Cospiratori1, Coleman afferma che le forze della globalizzazione volevano utilizzare l'Italia per
destabilizzare il medio Oriente, il loro obiettivo principale.
«Moro progettava di dare stabilità all'Italia attraverso la piena occupazione e la pace industriale e politica, rafforzando
l'opposizione cattolica al comunismo e facendo in modo che la destabilizzazione del Medio Oriente fosse più difficile da
ottenere»2.
Coleman descrive con dovizia di particolari la sequenza di eventi che paralizzò l'Italia: il rapimento di Moro e la spietata
esecuzione della sua scorta, da parte delle Brigate Rosse [collegate, almeno per quanto riguarda la figura di Franceschini, con
i vertici dei Liberali al Parlamento Europeo, esattamente con un funzionario del Parlamento Europeo, amico di Gaetano
Martino, di Antonio Martino (membro della P2) e del padre di Alessio Vinci, come provano le lettere originali di cui sono in
possesso (Nota di Andrea Di Lenardo)], nella primavera del 1978 alla luce del giorno, e la sua successiva uccisione. Il 10
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novembre 1982, in un'aula del tribunale di Roma, Corrado Guerzoni, un intimo amico della vittima, testimoniò che Aldo
Moro – che è stato un leader politico per decenni – «fu minacciato da un agente del “Royal Institute for International Affaire”
(RIIA), mentre era ancora ministro».
Coleman racconta che, durante il processo ai membri delle Brigate Rosse, «molti di loro testimoniarono di essere venuti a
conoscenza dell'implicazione di un alto funzionario degli Stati Uniti nel pieno per uccidere Moro». Tra il giugno e il luglio
del 1982, «la vedova di Aldo Moro testimoniò che l'omicidio di suo marito era stato il risultato di una serie di minacce alla
sua vita, mosse da qualcuno, che lei definì una figura molto importante della politica degli Stati Uniti».
Quando il giudice le chiese se poteva dichiarare alla Corte cosa aveva detto precisamente questa persona, Eleonora Moro
ripeté esattamente lo stesso concetto espresso da Guerzoni: «Se non cambi la tu alinea politica, la pagherai cara».
In una delle pagine più emozionanti del libro, Coleman scrive: «A Guerzoni, richiamato dal giudice, venne chiesto se era in
grado di identificare la persona, di cui aveva parlato la signora Moro. Guerzoni rispose che si trattava di Henry Kissinger,
come aveva già detto precedentemente».
Perché un importante uomo politico statunitense minaccia un leader di una nazione europea indipendente? La testimonianza
sensazionale, e potenzialmente distruttiva delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, di Guerzoni fu immediatamente diffusa da
tutti i media dell'Europa occidentale, il 10 novembre 1982. curiosamente, nessun canale televisivo americano pose
l'attenzione su quella notizia, anche se Kissinger venne condannato per complicità in omicidio. Ma questo silenzio non è poi
tanto sorprendente, come capiremo meglio nella seconda parte del libro, quando parleremo del “Council [on (Nota di Andrea
Di Lenardo)] Foreign Relations” [C.F.R. (Nota di Andrea Di Lenardo)]»3.
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I piani segreti del Bilderberg e Mario Draghi per l’Italia del futuro
Di Matteo Vitiello - buenobuonogood.wordpress.com
“Italia: diretta da un primo ministro non eletto, devastata da una crisi economica, una disoccupazione endemica ed un
aumento dei suicidi, è entrata nella spirale della morte”.Comincia cosí questo speciale di approfondimento sulla situazione
politico-economica e sociale del nostro Paese, presentata da Daniel Estulin nel suo programma “Desde la sombra” (di cui ve
ne consiglio vivamente la visione – link a fondo articolo, ndr).
Venticinque minuti in cui la situazione italiana è spiegata meglio di qualsiasi altro editoriale, programma, giornale o salotto
televisivo nostrano, dove non si fa altro che addormentare lo spettatore, con una saga infinita di luoghi comuni e giri di
parole, espressione di una volontà d’esprimersi repressa dalla censura dei contenuti e dalla continua ricerca di una forma che
non infastidisca uno o l’altro politico di turno. Pura ipocrisia, paura ed omertà.
In quest’epoca in cui tornano in auge Berlusconi, le sue puttane e le sue puttanate e tutti si lamentano di Monti e di quello che
ha fatto al povero Belpaese, trovate per favore venti minuti per seguire questo programma e scoprirete, se già non lo
immaginate, quale sarà il futuro della nostra cara vecchia penisola.
Ci sono tre punti fondamentali che vengono argomentati da Estulin e dall’invitato al programma, l’economista dell’Istituto
Schiller, Claudio Celani:


Mario Monti è stato eletto per sopprimere la democrazia parlamentare in Italia. Monti è una marionetta
dell’oligarchia finanziaria internazionale, il cui obiettivo è creare un governo mondiale con il profilo di un’impresa
finanziaria, quella che Daniel chiama“Impresa Mondiale Spa”. Il modo in cui Monti è arrivato al potere in Italia è stato il
colpo di Stato, lo sappiamo bene tutti (spero, ndr), un colpo di stato silenzioso, senza alzate di voce
alla
vecchia maniera ma mascherato da un concetto di necessità di un governo
tecnico a cui l’Italia doveva assolutamente ricorrere (senza interpellare i cittadini, ovviamenete, ma solo rassicurandoli a
colpo avvenuto, dicendo “è per il nostro bene”, ndr) per ristabilire l’equilibrio politico-economico in seno ad una crisi
economica globale. Insomma, una presa per il culo nei confronti di tutto il popolo italiano, che, senza più diritto a votare e
dopo aver vissuto (forse neanche tutti consciamente, ndr) e capito com’è facile calpestare il concetto di democrazia anche in
un Paese “Grande” come l’Italia, è arrivato a sperare che il nonnetto Mario, dalla faccia di persona affabile ed affidabile,
potesse fare qualcosa di meglio di Berlusconi.
Mario Monti (leggete Mario Monti, leggete Berlusconi, leggete quello che volete ma abbiate chiaro che il Primo
Ministro Italiano di oggi non ha nessun potere decisionale perché è solo il semplice attuatore delle decisioni prese dai
magnati della finanza mondiale, ndr) è soggetto alle decisioni di Mario Draghi, che riveste un ruolo ben più importante per
l’Italia. Draghi conosce bene il concetto di Impresa Mondiale Spa e sta facendo di tutto affinchè
64
i
piani dell’oligarchia finanziaria si realizzino. Mario Draghi ha
definito i piani di sviluppo della transizione al nuovo governo mondiale con i magnati delle grandi banche della Gran
Bretagna, durante una riunione a bordo dello yacht reale inglese“Britannia”, il 2 giugno 1992: durante questa riunione si
discusse su come creare un mercato finanziario in Italia mediante la privatizzazione dell’industria italiana. Nel corso del
programma di Estulin si ribadisce come a Draghi non importi poi più di tanto della situazione interna italiana, perchè le
priorità di una nazione sono scese in secondo piano rispetto all’evoluzione del piano strategico della creazione di un unico
governo di controllo finanziario mondiale. Dal 1992, quindi, è cominciato un cammino che ci ha portati alla situazione
drammatica che viviamo oggi, quando ci ritroviamo ad accettare un colpo di stato perché ci hanno detto che non è un colpo di
stato, quando facciamo quello che ci dicono e quando siamo contenti se abbiamo qualche soldo in più o disperati se non ce
l’abbiamo, quando pensiamo alla Germania ed agli Stati Uniti come potenze di riferimento o guardiamo la Gracia o la
Spagna, per tirarci sù di morale, senza capire che l’Italia è nella stessa situazione, nelle mani degli stessi criminali in giacca e
cravatta che stanno applicando politiche d’austerità criminale. Queste sono persone a cui, in fin dei conti, non gliene importa
poi molto dell’Italia, “trattiamo con un’elité i cui membri non si considerano italiani, pensano di avere un’identità che nei
tempi antichi si sarebbe chiamata cosmopolita, non sentono la minima identificazione con la cultura italiana, odiano il
popolo italiano e preferiscono parlare in inglese piuttosto che italiano”.


Mario Monti, Mario Draghi e tutta la compagnia dell’oligarchia finanziaria europea è ossessionata
con il modello utopico pubblicato dal 1944 dal gruppo che circondava Altiero Spinelli, il fondatore del Movimento
Federalista Europeo. Secondo Spinelli, come scrive nel suo Manifesto, le Nazioni-Stato provocano guerre in maniera
intrinseca e per questo motivo, per mantenere la pace, bisognerebbe distruggere le Nazioni-Stato e costruire degli Stati Uniti
d’Europa. Questa è l’ideologia che sta alla base delle decisioni prese oggigiorno nei piani alti dell’Unione Europea: un unico
Stato Europeo con un governo oligarchico privato.
L’Italia è un Paese forte. Abbiamo un’industria di prima linea a livello mondiale (siamo anche tra i migliori produttri
d’armi del mondo, settore che da sempre fa guadagnare bene, ndr) ma i capoccia della finanza internazionale vogliono che
l’Italia rinunci un poco alla volta al 50% della sua produzione, in nome della globalizzazione, per agevolare la transizione al
nuovo assetto geopolitico mondiale. “Questo significherebbe il completo collasso sia economico che sociale del Paese”
. Estulin e Celani parlano chiaro: se l’Italia uscisse dall’euro, se solo ne avesse almeno l’intenzione, potrebbe risorgere e farsi
addirittura portavoce, grazie alla sua eccellenza in ambito indutriale e manufatturiero, di una nuova ripresa e sviluppo del
mercato dell’intero bacino Mediterraneo, dagli Stati del sud d’Europa al Nordafrica. Ma questo non accadrà fintantoché chi
decide le sorti dell’Italia, non gliene importa poi un granché del bene dell’Italia perché è più attento a soddisfare i bisogni di
un progetto finanziario mondiale globale. E se noi siamo d’accordo o no con questo progetto, non importa: zitti, lavorare,
divertirsi e se vi lamentate, manganellate.
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A conclusione del programma Estulin avverte che il futuro dell’Italia è nero. Siamo i figli di una nazione forte e per tanto
protetta ma allo stesso tempo tradita dagli stessi governanti, interessati di pìù a quello che si ostinano a chiamare un bene
maggiore ma che non è nient’altro che la realizzazione degli interessi privati di un’oligarchgia finanziaria a cui non importa
un bel niente dei diritti dell’uomo e dei popoli e che stanno portando avanti, sulla nostra pelle, una politica egemonica
mondiale, “per creare un governo mondiale, come un Impero, con la differenza che non avrà l’aspetto degli antichi imperi,
non ci sarà una nazione dominante come per esempio nell’Impero Britannico ma ci sarà un Impero dominato e governato
dagli interessi finanziari privati. L’obiettivo ultimo è controllare le risorse naturali del pianeta ed uccidere gran parte della
popolazione mondiale, per poter mantenere il dominio ed il controllo di tali risorse”.
Matteo Vitiello
[Un grazie speciale a Daniel Estulin]
[nella foto: 1) Lord Jacob Rothschild 2) Nathaniel Rothschild 3) Baron John Rothschild, 4) Sir Evelyn Rothschild 5) David
Rockefeller 6) Nathan Warburg 7) Henry Kissinger 8) George Soros 9) Paul Volcker 10) Larry Summers 11) Lloyd Blankfein
12) Ben Shalom Bernanke]
Guardate e riflettete almeno cinque minuti sul seguente schema:
66
MONTI E I PIZZINI SUL BILDERBERG 2012
QUESTO ARTICOLO SCRITTO IN DATA 7 giugno 2012 OGGI 24/04/13 ASSUME UNA NUOVA
LUCE DOPO CHE LETTA E’ DIVENTATO IL NUOVO PREMIER……
ERA STATO TUTTO GIA’ DECISO IN QUELL’INCONTRO??....LE VOTAZIONI SONO STATA SOLO
UNA GRANDE FARSA PER ACCONTENTARE I CITTADINI….IL PREMIER ERA STATO GIA’
DECISO DAL BILDERBERG……..
Pubblicato il 7 giugno 2012
13
Tutto come da regolamento, o quasi: Chi sta a capo di un governo, non può essere invitato alla riunione
del Bilderberg. Neanche se ti chiami Mario Monti, uno dei Membri Permanenti del Gruppo, uno dei più
influenti là dentro.
Ergo, niente Bilberberg 2012 per il premier. Da qui la trovata di farsi sostituire da un fidato, uno che potesse
portare il verbo montiamo dentro la Riunione e le sacre sentenze fuori dalla Riunione: Il nostro capo di
governo non c’è la fa proprio a non intrallazzare con i potenti del Mondo, non riesce proprio a starne fuori…E
ciò lascia solo presagire l’importanza delle decisioni prese là dentro.
Il fidato talpone da imbucare nel Bilderberg é Enrico Letta, l’enfant prodige della politica italiana, deputato del
PD e nipote di quell’altro Enrico Letta, il berlusconiano.
I due hanno comunicato per tutta la durata del Meeting con dei pizzini. In pieno stile mafioso, cercando il modo
più discreto possibile per comunicare nell’era delle intercettazioni telematiche, si sono affidati alla scuola Riina e
Provenzano, comunicando con dei pezzi di carta scritti a mano, fatti poi recapitare al diretto interessato, in questo
caso fin dentro il Parlamento, da persone fidate, in piena segretezza.
Come si sa tutto questo? Semplicemente perché abbiamo il primo pizzino che Letta ha fatto
recapitare a Monti: Eh si, il premier, in udienza in Parlamento, si é fatto fotografare con il pizzino in mano,
sciaguratamente rivolto verso l’obiettivo di una macchina fotografica.
« Mario, quando vuoi, dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall’esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi
chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E
allora i miracoli esistono ! »
67

Purtroppo il Post Sciptum a fondo pagina é coperto dalla dita di Monti che lo hanno saldamente afferrato.
Quindi il talpone Letta é dentro, eccitato come un bambino in un negozio di caramelle, invoca al miracolo:
Trovarsi a decidere le sorti dell’economia mondiale, anche se per conto terzi, deve essere stata la sua massima
aspirazione. Subito si mette a disposizione, vuol sapere da Monti in che forme e modi può mettersi al suo servizio.
S’intuisce che chiede addirittura consigli a Bersani, un’altro che predica democrazia e uguaglianza, ma che in
realtà é completamente connivente ai poteri dei padroni del Mondo, vile schiavo del potere e traditore della
fiducia degli Italiani.
Insieme a Monti che monitora a distanza e allo spifferatore Letta, gli altri italiani presenti alla riunione, che si é
tenuta a Chantilly, nello stato della Virginia, negli Stati uniti d’America tra il 31 maggio e il 3 giugno 2012, sono:
Franco Bernabé: Direttore Generale di Telecom Italia e di La7

Fulvio Conti: Direttore Generale dell’ENEL s.p.a.

John Elkan: Direttore Generale del Gruppo FIAT

E misteriosamente la nota giornalista di LA7 Lili Gruber
(fonte: sito ufficiale del gruppo Bilberberg)
68
Fa effetto vedere tra gli uomini più potenti e ricchi
d’Italia, a capo delle più importanti aziende nostrane, proprio quella Gruber che solo qualche mese fa aveva
pubblicamente dato del massone a Monti, in diretta su LA7.
Chissà che strigliate avrà preso da Bernabé, il suo capo, proprietario dell’emittente televisiva per cui lavora e
assiduo membro del Bilberberg dell’amico Monti…poi però, li vedi lì, a braccetto che vanno insieme al Bilberberg,
quasi come se si volesse tenere buona la giornalista, allettandola, facendole respirare l’aria delle stanze in cui
aleggia il potere. Chissà adesso se la Gruber si permetterà mai più di dare del massone a qualcun’altro, ora che é
stato con loro.
69
2005: Il programma segreto del gruppo Bilderberg
World Mirror | 8 maggio 2005 - Tutto esaurito dal 5 all'8 maggio 2005: lussuoso hotel vicino ad un
lago, come piace al gruppo Bilderberg, 60 km ad est di Monaco di Baviera. Il luogo ideale per loro dal
momento che le strade di accesso sono facilmente bloccate. Alla vigilia di una trionfante visita del
presidente Bush sul suolo del vecchio continente, preceduta dal viaggio di Condoleeza Rice, tutti i
segnali mostrano che i leader europei stanno semplicemente fingendo di 'opporsi' agli Stati Uniti. A
Nice (nel sud della Francia), il segretario alla difesa Rumsfeld è riuscito a convincere gli europei ad
addestrare e finanziare centinaia di nuovi poliziotti iracheni. La NATO sta ora dislocando le truppe in
Afghanistan e sta aiutando le forze armate americane a ricostruire questo paese. L'Arabia Saudita ha
visto svolgersi le sue prime elezioni amministrative dopo il grande successo delle elezioni irachene.
L'Ucraina stava organizzando le proprie elezioni alla fine dello scorso anno con l'aiuto sovversivo da
parte di alcune organizzazioni americane appoggiate dalla CIA. Un personaggio, il cui nome è Jack
Wheeler, conosciuto come il "miglior uomo informato degli Stati Uniti" ed ex consigliere di Ronald
Reagan, (si veda il sito http://worldnetdaily.com per capire di chi sto parlando), è seriamente convinto
che G.W. Bush debba ricevere il Premio Nobel per la Pace per il suo ruolo eccellente nell'istituzione
della democrazia in questi paesi.
Anno 2005: "Il mondo nuovo" di Bilderberg Nel frattempo, Bush fa riferimento al coraggio e alle opere
di Natan Sharansky, ex dissidente russo. Tuttavia, alcuni israeliani hanno dimostrato che questo eroe
della Guerra Fredda era, in realtà, un informatore del KGB. Perciò, in questa situazione minacciosa
dove le persone sembrano non distinguere più tra verità e menzogna, possiamo certamente temere
che questi leader scelgano di imboccare la direzione peggiore.
UNA RAPIDA OCCHIATA AL POTERE DELLA DEMOCRAZIA
Quando il governo degli Stati Uniti parla di 'democrazia', la prima cosa da prendere in considerazione
è vedere che tipo di democrazia vuole istituire. Dalla sua bocca, il termine suona come una
democrazia di individui reali (non è mia intenzione scrivere democrazia 'popolare' che, come ognuno
sa, è un'altra cosa). In effetti, se prendiamo rapidamente in esame le persone che il governo degli
Stati Uniti sta seguendo ed aiutando, ci accorgiamo che queste stesse persone sono attratte dal
modello europeo o vogliono sottrarsi ad un'influenza esterna. Questo atteggiamento è piuttosto
evidente nel caso dell'Ucraina, dove Yutschenko (sposato con una donna americana) è politicamente
legato a Yulia Timochenko, una miliardaria ucraina, il cui passato è legato al mondo degli affari nei
settori petrolifero e del gas della Russia.
Abbiamo il petrolio ed abbiamo la democrazia ora. Ma si può davvero definire democrazia una
situazione in cui le persone nelle strade hanno qualcosa da dire? Apparentemente sì dalla "rivoluzione
arancione" ucraina, ma non dovremmo dimenticare il fiume di denaro che traboccava dalle tasche
delle fondazioni di Soros così come dalle fondazioni americane (la Freedom House gestita dall'ex
direttore della CIA Woosley, il National Endowment for Democracy, conosciuto come intermediario
della CIA dalla sua implicazione nel colpo di stato del Venezuela). Fino ad ora, la struttura del potere e
della democrazia ucraina si fonda su alcuni plutocrati che assomigliano ad una gang mafiosa.
La differenza con quest'ultima è che queste persone sono ora mafiosi dall'aspetto occidentale.
La rivoluzione georgiana finanziata dalle organizzazioni di Soros è in difficoltà. La Georgia si trova a
sud del Mar Caspio e Putin, dall'altra parte, non sta mostrando alcun segno di voler abbandare la
Cecenia (si vedano le sue dichiarazioni ad Auschwitz contro il terrorismo a imitazione degli Stati Uniti).
Il primo ministro della Georgia è morto recentemente di avvelenamento da biossido di carbonio
mentre dormiva ed era il braccio destro del presidente di questo paese. I russi non intendono
abbandonare la loro base militare in Georgia così come in Sebastopol, nella Crimea ucraina, dove è
70
stanziata la marina militare russa. Naturalmente, i caucasici sono famosi per i loro possedimenti
petroliferi.
La democrazia in Iraq porterà questo paese (avente risorse di petrolio) ad avere un governo sciita.
La violenza non si attenuerà subito. La differenza tra l'Iraq e la Georgia risiede nella loro
localizzazione: l'Iraq non appartiene al bacino caucasico ma all'area definita il Grande Medio Oriente,
dove alla democrazia piace il petrolio, come si è potuto notare a prima vista. Il Grande Medio
Oriente, così come l'Arabia Saudita, si tennero le prime elezioni amministrative (in assenza delle
donne, che non furono invitate a votare).
La prossima sorpresa salterà fuori in Libano, dove l'ONU ha chiesto alla Siria di lasciare il paese.
Jumblatt e Aoun nelle prossime elezioni faranno la differenza, grazie all'America. La Siria,
naturalmente, è regolarmente minacciata dall'intervento americano. E i crimini si verificheranno. Israele
rappresenta una grossa parte del piano del CFR (Council on Foreign Relations - Consiglio delle
Relazioni Estere): due paesi fianco a fianco e l'ingresso dei due paesi nell'Unione Europea una volta
raggiunta la pace. Possiamo, quindi, distinguere due politiche aventi lo stesso obiettivo di controllo del
petrolio.
1) La politica dell'Eurasia per l'Europa settentrionale (che segue le teorie di Brzezinski)
2) La politica del Grande Medio Oriente per l'Europa meridionale.
Passiamo al programma del gruppo Bilderberg per il 2005 Senza dubbio, queste politiche saranno
nuovamente discusse nel prossimo incontro del Bilderberg. L'Europa è in competizione da un punto
di vista commerciale nel Magreb (Tunisia, Marocco, Libia. L'Egitto è completamente nelle mani degli
interessi statunitensi, così come la Giordania ed Israele). Ora, un compito più difficile è attendere gli
europei sul campo della competitività e il programma di Lisbona. Infatti, l'entrata in Europa di paesi
con un basso livello dei prezzi di costo nel 2004, soppianterà il vantaggio delle politiche di aiuto
europee verso l'Oriente, con conseguenti maggiori difficoltà economiche nel Sud del paese (Francia,
Germania, Benelux, Italia ecc.).
La NATO e la Costituzione Europea La costituzione europea che dovrà essere votata quest'anno
in Europa e il prossimo anno in Inghilterra sta volgendo al suo terzo capitolo: un intero codice del
commercio che implica la fine della Sicurezza Sociale Europea con la Direttiva di Frits
Bolkenstein supportata dal testo.
Questa costituzione autorizza legalmente la NATO ad essere la sola struttura ufficiale delle forze di
difesa future dell'Europa. (Prima parte del testo). Per dirla in una frase, il futuro dell'Europa è
strettamente legato in maniera definitiva alla direzione americana. Questa costituzione sarà votata
"democraticamente", ma i rispettivi governi occulteranno questi fatti importanti. A conferma
dell'influenza della NATO sull'Europa, c'è l'inclusione della Turchia in Europa, decisione imposta
dall'America e decisa dall'Europa stessa lo scorso dicembre. Questa vergognosa soluzione fu
incoraggiata dal Commissario Gunther Verheugen, membro del gruppo Bilderberg, per "allargare"
l'Europa.
Un contatto all'interno dell'IFRI (Institut Français des Relations Internationales - Istituto Francese di
Relazioni Internazionali [NdT]) mi disse che questa decisione fu richiesta con forza dagli Stati Uniti,
indipendentemente da tutte le possibili proteste. Dov'è la "democrazia" in tutto questo? Nel prossimo
articolo esamineremo più approfonditamente la questione iraniana; le conseguenze dell'entrata della
Turchia; l'Eurasia; la Cina e il dibattito sulle armi; la questione monetaria e il vero ruolo plutocratico
della democrazia in un futuro prossimo.
Parte II - Le campane dell'inferno Raymond Fosdick era un amico di Woodrow Wilson e l'uomo più
influente della sua generazione assieme a Colonel House. In compagnia di uno dei suoi allievi,
Beardsley Ruml, e con l'aiuto di John Davison Rockefeller III, istituirono il "General Education Board"
per occuparsi dei problemi di sviluppo della popolazione. Ruml era in contatto sin dal 1920 con Graham
Wallas, uno dei fondatori della Fabian Society (Società Fabiana).
71
Assieme istituirono, con l'aiuto del Laura Spelman Rockefeller Fund, una piattaforma di scienze sociali
nel circolo letterario del gruppo Bloomsbury sotto il controllo della Fabian Society. Ruml era anch'egli
membro della National Planning Association di cui facevano parte Felix Frankfurter, Eric Johnston,
futuro fondatore dell'Atlantic Institute, Norman Cousins (ecc.), tutti membri del CFR. Fosdick era un
partigiano delle organizzazioni "Internazionaliste". Per controllare il governo, ottenne da John Davison
Rockefeller III i mezzi per rafforzare l' "Institute of Government Research", il quale, con l'aiuto di Robert
Brookings alcuni anni più tardi divenne il "Brookings Institution". Fosdick, assieme a Thomas W. Lamont
e il
famigerato Colonel House, fondò il "Council on Foreign Relations" (CFR) e la "Foreign
Policy Association" (FPA) (in questo caso in compagnia di Felix Frankfurter e Paul
Warburg).
Quindi, da questo possiamo dedurre che: La creazione del CFR aveva come obiettivo quello di
controllare il governo degli Stati Uniti. Tutte le istituzioni di Fosdick, compreso il lavoro che ha fatto alla
Brooking Institute e alla Foreign Policy Association, avevano questo scopo. Tutti i corrispettivi istituti
nei paesi stranieri avevano anch'essi questo obiettivo, comprese l' IRRI (International Rice Research
Institute - Istituto Internazionale di Ricerca sul Riso [NdT]) in Inghilterra ed altre istituzioni fondate
all'estero. Per cui, quando nelle FAQ dei siti Internet della Trilateral o del CFR, alla domanda "La
Trilateral è un complotto?" leggiamo la risposta: "Assolutamente no", siamo chiaramente autorizzati a
ridere. Un controllo di questo tipo vuole guidare le azioni del governo statunitense e quelle dei governi
stranieri verso gli interessi delle famiglie più ricche e facoltose d'America o dei potenti gruppi europei e
plutocratici mondiali. Dietro a tutto questo sembra esserci una sorta di "mano trasparente", che guida
ma che non si vedrà mai direttamente. Si vedono le raccomandazioni e i rapporti del CFR e i membri
del Congresso votare. Ma non si vede mai la mano che li guida.
Questa mano è invisibile. La stessa cosa accade con il gruppo Bilderberg e l'Europa. Tuttavia, i rapporti
del Bilderberg non vengono messi a disposizione per il pubblico, nonostante i nomi dei membri di questi
caucasici non siano mai citati. "Alla fine del 1952, Retinger si recò in America per proporre l'idea ai suoi
conoscenti americani. Tra gli altri, incontrò alcuni vecchi amici tra cui Averell Harriman, David
Rockefeller e Bedell Smith, direttore poi della CIA. Dopo che Retinger illustrò la sua proposta, Smith
disse: 'Perché diavolo non sei venuto prima da me?'. Egli, quindi, lo indirizzò senza indugio a C.D.
Jackson, che stava per diventare l'assistente speciale di Eisenhower per le operazioni militari... Nel
maggio del 1954, venne indetto il primo incontro presso l'Hotel Bilderberg.." (tratto da The Chairman,
John J. McCloy and The Making of the American Establishment di Kai Bird, come riportato in Who's
Who of the Elite - Members of the Bilderbergs, Council on Foreign Relations and Trilateral Commission
di Gaylon Ross, Sr).
Averell Harriman era membro della "Skull & Bones" ed ex socio di Prescott Bush in affari coi
nazisti. McCloy fu responsabile del bombardamento della Germania durante la guerra e un
responsabile dell'OSS (Office of Strategic Services - Ufficio dei servizi strategici [NdT]).
Quando gli venne chiesto la ragione per cui Auschwitz non fu mai bombardata (o la ferrovia che
portava al campo), la sua risposta fu: "Se avessimo fatto qualcosa in favore degli ebrei, i greci ci
avrebbero chiesto di fare la stessa cosa per loro". Credo che non ci fossero così tanti greci internati in
confronto agli ebrei ed è storicamente provato che le fabbriche con interessi statunitensi non furono
mai bombardate in Germania, nemmeno accidentalmente. I campi di concentramento fornivano la forza
lavoro necessaria per gli interessi degli Stati Uniti in Germania ad un costo veramente basso per gli
azionisti americani e non c'è motivo di obiettare che il denaro non puzza (pecunia non olet). Harriman
diventò il responsabile europeo del piano Marshall in Europa, mentre McCloy fu direttore onorario del
CFR, presidente della Fondazione Ford, presidente della Chase Manhattan Bank, membro del Gruppo
Bilderberg ecc. ed un membro della Commissione Warren incaricata di indagare sull'assassinio del
presidente Kennedy (stranamente lo stesso McCloy ed Allen Dulles erano membri della Permindex -
72
citata dall'allora procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison - in compagnia del generale
Walker e del colonnello Byrd, proprietario del Texas School Book Depository).
RIVOLUZIONE SULLA DEMOCRAZIA DELL'EUROPA
Nel suo libro, The Great Chessboard: American Primacy and its Geostrategic Imperatives (NdT: La
grande scacchiera: il primato americano e i suoi imperativi geostrategici), Zbigniew Brzezinski ci
dice: "L'Europa ha una posizione fondamentale di fortezza geostrategica per l'America. L'Alleanza
Atlantica autorizza l'America ad avere influenza politica e peso militare sul continente ... se l'Europa
crescesse, questo beneficerebbe direttamente l'influenza americana ..." Brzezinski continua
affermando che "L'Europa Occidentale è in larga misura un Protettorato americano e i suoi stati
ricordano i vassalli e i pagatori di tributi dei vecchi imperi" "L'Europa deve risolvere il problema
causato dal suo sistema di redistribuzione sociale che è troppo pesante e ostacola la sua capacità di
iniziative" [traduz. mia]
Per Brzezinski, quindi, la rete sociale in Europa sta paralizzando la capacità del paese stesso di
espandersi e trovare un senso comune nel patriottismo europeo. Naturalmente, l'America è
impaziente di esercitare un potere ed un'influenza maggiori sul continente. Perciò, la pressione sta
aumentando attraverso il gruppo Bilderberg per espandere ed accrescere l'Europa. Questo spiega il
fatto che le iniziative in Europa hanno come obiettivo quello di smantellare l'intero sistema di
sicurezza sociale con un pretesto di tipo economico o sociale. Valery Giscard d'Estaing (membro
della Trilateral e del Bilderberg) è il cosiddetto "padre" della Costituzione Europea ed è un grande
amico di Kissinger. La sua costituzione sancirà, se accettata, la NATO cuore dell'Europa e la
regressione sociale nell'intera Europa. Brzezinski non sta neppure pensando ai problemi sociali o alle
rivoluzioni che la sua iniziativa potrebbe provocare.
La mia fonte interna dell'IFRI mi ha detto che la Direttiva Bolkestein verrà approvata il 15 luglio del
2005, così come l'Accordo Multilaterale sugli Investimenti (AMI), che tutti conosciamo. Tutti pensavano
che questa mostruosità sociale fosse stata definitivamente accantonata. Errore: la bestia sta tornando.
Con lo stesso spirito, l'integrazione della Turchia in Europa permetterà all'imperialismo statunitense di
avere un forte potere sugli stati del Sud del Mar Caspio, così pure un'influenza sugli stati della parte est
del bacino mediterraneo. Questo trasferirà la "democrazia" degli Stati Uniti in questa regione, mentre la
parte occidentale sarà sottomessa all'azione di ONG verso una situazione più democratica, come ci è
stato opportunamente mostrato in un articolo dell'anno scorso del quotidiano Le Monde tratto dal
German Marshall Fund. In breve, il colpo più violento è di distruggere l'Europa e le sue zone limitrofe
nei prossimi anni con conseguenze politiche e sociali non ancora valutate da questi "maghi"
principianti. Il piano Bilderberg 2005 di questi "miglioramenti" sociali.
IRAN, RUSSIA E CINA
Che succede all'Iran? Il punto è che l'Iran è una potenza regionale, capace di lavorare assieme a
Russia e Cina e trasformare questa 'collaborazione' in una valida opposizione all'egemonismo
americano sull'Eurasia. Se ricordiamo bene, la dinastia dei Pahlavi fu tolta dal potere in Iran nel 1979,
quando l'America decise che la sua volontà di fare dell'Iran un potere regionale fornito di armi
atomiche non era supportata dalle intenzioni regionali americane.
Quindi, preferirono lavorare con le menti arretrate dell'ayatollah Khomeyni, ma quest'ultimo non
intendeva collaborare con gli amici di Israele. Perciò, l'America incoraggiò l'Iraq di Saddam a dare inizio
ad una terribile guerra contro il loro vicino. Saddam era allora l'amico neutrale dell'America, sebbene
non praticasse la "democrazia". Ed ora, 25 anni dopo, lo stesso stato ha i medesimi obiettivi dello Scià
in Iran. Essendo stato commesso un grosso errore, l'Iran è di nuovo ai piedi dell'America, ma non ha
nessunissima intenzione di lasciare che l'America stessa domini l'Eurasia.
Dal momento che anche Russia e Cina hanno gli stessi scopi, tutte e tre queste potenze hanno la
73
possibilità di bloccare l'espansione americana. Dato che lo scopo principale degli Stati Uniti è quello di
impedire all'Iran di essere una potenza regionale, e non quello di evitare che abbia armi atomiche,
hanno intenzione di smantellare il paese dall'interno, non avendo sufficienti forze militari per invadere
e sottomettere Teheran. Questo paese dispone di risorse petrolifere, naturalmente, e questo fa sì che
l'America stia cercando di convertire questi musulmani ai vantaggi dello stile di vita democratico
americano.
Gli interessi della Cina si stanno orientando verso le risorse petrolifere dell'Asia centrale; allo stesso
tempo, gli interessi della Turchia e dell'Iran stanno puntando nella stessa direzione. L'Alleanza dell'Iran
e della Cina nelle questioni petrolifere sta impedendo agli Stati Uniti di avere il controllo dei prezzi del
petrolio sul petrolio cinese. Chiaramente, un'alleanza tra Iran, Cina e Russia escluderebbe l'America
dai campi petroliferi del Kazakhstan e non permetterà la presenza di oleodotti che portano alla regione
del Mediterraneo come vuole Washington. Quindi, all'insistenza delle minacce statunitensi, l'Iran
risponderà con maggiore aggressività nei campi petroliferi degli stati dell'Asia centrale.
RESTRIZIONI ALLE AMBIZIONI DELLA CINA
Come espressamente definito dalla dottrina Brzezinski, a nessun paese o gruppi di paesi sarà
permesso lottare contro la posizione di superpotenza degli Stati Uniti d'America.
Dagli anni ottanta del ventesimo secolo, l'America permette implicitamente alla Cina di attuare un
dumping valutario in cambio di una limitata posizione di questo paese nel Nuovo Ordine Mondiale. Ora
la Cina vuole occupare il suo posto naturale nella regione asiatica del sud. La Cina ha avuto successo
da un punto di vista economico e l'abolizione delle quote d'importazione sui prodotti tessili permette a
questo paese di invadere i mercati europei.
Questo sta indebolendo le industrie tessili dell'Europa e le posizioni dei suoi cambi monetari.
Logicamente, le vendite delle armi europee controbilanciano questi deficit commerciali e permettono
alla Cina di avere adeguate forze militari pari alla sua attuale posizione di potere.
Ma questo significa anche che la politica della Cina non sarà più nelle mani di Washington e che, in un
futuro prossimo, Taiwan sarà invasa. E il Giappone si vedrà anch'esso obbligato ad acquistare armi
atomiche per difendersi. Condoleeza Rice e George W. Bush cercheranno di limitare queste vendite
europee. Entrambi non hanno apprezzato di buon grado la recente posizione di Blair sulla questione.
Blair non è più il cagnolino di Bush. Probabilmente, la Cina incontrerà alcune restrizioni su questioni
vitali quali il petrolio, l'acciaio, materiali strategici, e si vedrà obbligata ad accettare di riconsiderare il
valore della sua moneta (lo yuan) oppure essere considerata un ex membro dell'organismo
internazionale WTO ecc. Naturalmente, l'America è un paese mutuatario e sarà obbligata a cessare di
ricorrere a prestiti. Per evitare di affondare prima che un flusso di banconote cinesi faccia ritorno per un
rimborso immediato, gli Stati Uniti d'America saranno obbligati a svalutare la moneta americana da un
giorno all'altro, anche se l'America sta mostrando positivi segni di attività. Questo causerebbe la rovina
per tutta l'Asia e l'America. Tuttavia, quest'ultima è in grado di rivolgersi ai suoi alleati europei ed alcuni
anni più tardi tutto sarebbe sistemato. In breve, per limitare i rischi asiatici, la Cina sarà costretta a
raffreddare le sue attività economiche e chiaramente attraverso la rivalutazione dello yuan. Questo
verrà presentato alla Cina dagli Alleati in un modo ancora più severo. Il gruppo Bilderberg 2005 parlerà
di questo.
CINA E RUSSIA
Naturalmente, dopo la questione ucraina, la Russia e la Cina sono tentate di lavorare assieme ed
anche con l'Iran per controbilanciare la penetrazione americana in Eurasia. Essi stanno già entrando
nei mercati dell'America meridionale per "liberare" il Sudamerica dalla Dottrina non democratica di
Monroe. La sua dottrina è "legittima" e sta esasperando Washington. Vengono programmate manovre
comuni ed ogni cosa sta mostrando che, con o senza le armi europee, la Cina sarà in grado di
74
respingere gli interessi americani nella sua sfera strategica.
E L'IRAN? GUERRA O NON GUERRA?
Sarebbe una questione di provocazione. Un paese che non è americano potrebbe essere tentato di
svolgere il lavoro solo con i propri mezzi. Il giorno dopo, non ci saranno più forze nucleari in Iran, ma un
clima di guerra con un diretto coinvolgimento in Iraq degli interessi di Teheran o degli interessi
occidentali. Tutto questo porterebbe ad una formidabile propaganda per spingere l'Europa ad una
guerra contro questo paese, in collaborazione con Turchia e Stati Uniti. Ed una celata speranza che
questo paese cederà poiché le prime forze europee stanno entrando nel paese con la benedizione
delle "Nazioni Unite". Questo succederebbe in ogni caso dopo le elezioni iraniane. L'Iran cesserebbe,
quindi, di ostacolare la dominazione americana dell'Eurasia.
PRIME CONCLUSIONI
L'incontro di quest'anno (2005) del gruppo Bilderberg sarà un incontro decisivo. Il modo in cui gli
europei voteranno al trattato costituzionale è vitale per il nostro futuro. La Spagna non sta
considerando seriamente l'importanza di questo voto e la propaganda ufficiale sta favorendo il "sì". Il
"no"
obbligherebbe il gruppo Bilderberg a negoziare nel dire la verità su quello che queste
elezioni rappresentano veramente.
Essi potrebbero in questo caso organizzare qualche avvenimento spettacolare che mostrerebbe che
non stanno rappresentando la democrazia ma gli interessi della plutocrazia. Siccome l'America sta
lottando per una sempre maggiore democrazia fuori dai suoi confini, c'è sempre meno libertà
all'interno del paese (Patriot Acts I e II). Ciò che viene definito democrazia sta, in realtà,
rappresentando la forza e l'influenza di una classe minore elitaria americana, europea, turca ed
asiatica.
Questa forza è aiutata da un potente gruppo di persone super-borghesi che lavorano per questa élite
come fossero i loro camerieri e sapendo bene cosa non fare o dire per non dispiacere i loro padroni.
Ho presentato quelle che dovrebbero essere le linee principali della conferenza di quest'anno, ma
posso aver dimenticato alcuni punti o esagerato l'importanza di altri. Ad ogni modo, tra un po' di
tempo sarete voi a giudicare la validità di questo testo.
Lista dei partecipanti al meeting dei Bilderberg
Germania 5-8 maggio 2005
On the 2005 agenda: Iran, Iraq, The Middle East, Non-Proliferation, Asia, Economic Problems,
Russia, European-American relations.
Honorary Chairman
B, Davignon, Etienne, Vice Chairman, Suez-Tractebel
Honorary Secretary General
GB, Taylor, J. Martin, International Advisor, Goldman Sachs International
NL, Aartsen, Jozias J. van, Parliamentary Leader, Liberal Party (VVD)
PNA, Abu-Amr, Ziad, Member of the Palestinian Legislative Council; President of the Palestinian
Council
on Foreign Relations; Professor of Political Science, Birzeit University
D, Ackermann, Josef, Chairman, Group Executive Committee. Deutsche Bank AG
75
INT, Almunia Amann, Joaquin, Commissioner, European Commission
GR, Alogoskoufis, George, Minister of Economy and Finance
TR, Babacan, Ali, Minister of Economic Affairs
P, Balsemão, Francisco Pinto, Chairman and CEO, IMPRESA, S.G.P.S.; Former Prime Minister
INT, Barroso. José M. Durão, President, European Commission
S, Belfrage, Erik, Senior Vice President, SEB
I, Bernabè, Franco, Vice Chairman, Rothschild Europe
F, Beytout, Nicolas, Editor-in-Chief, Le Figaro
A, Bronner, Oscar, Publisher and Editor, Der Standard
GB, Browne, John, Group Chief Executive, BP plc
D, Burda, Hubert, Chairman of the Board of Management, Hubert Burda Media
IRL, Byrne, David, WHO Special Envoy on Global Cornmunicable Diseases; Former Commissioner,
European Commission
F, Camus, Philippe, CEO, EADS
F, Castries, Henri de Chairman of the Board, AXA
E, Cebrián. Juan Luis, CEO, PRISA
USA, Collins, Timothy C., Senior Managing Director and CEO, Ripplewood Holdings, LLC
F, Collomb, Bertrand, Chairman, Lafarge
CH, Couchepin, Pascal, Head, Department of Home Affairs
GR, David, George A., Chairman, Coca-Cola H.b.c. S.A.
F, Delpech, Thérèse, Director for Strategic Affairs, Atomic Energy Commission
GR, Diamantopoulou, Anna, Member of Parliament
NL, Docters van Leeuwen, Arthur W.H., Chairman of the Executive Board, Netherlands Authority for
the
Financial Markets
USA, Donilon, Thomas E., Partner, O'Melveny & Myers
D, Döpfner, Mathias, CEO, Axel Springer AG
DK, Eldrup, Anders, President, DONG A/S
I, Elkann, John, Vice Chairman, Fiat S.p.A.
USA, Feldstein, Martin S, President and CEO, National Bureau of Economic Research
USA, Ford, Jr., William C., Chairman and CEO, Ford Motor Company
USA, Geithner, Timothy F., President, Federal Reserve Bank of New York
TR, Gencer, Imregul, Member of the Board, Global Investment Holding
ISR, Gilady, Eival, Strategic Advisor to Prime Minister Sharon
IRL, Gleeson, Dermot, Chairman, AIB Group
USA, Graham, Donald E., Chairman and CEO, The Washington Post Company
N, Grydeland, Bjørn T., Ambassador to the EU
P, Guterres, António, Former Prime Minister; President, Socialist International
USA, Haass, Richard N., President, Council on Foreign Relations
NL, Halberstadt, Victor, Professor of Economics, Leiden University
B, Hansen, Jean-Pierre, CEO, Suez-Tractebel S.A.
A, Haselsteiner, Hans Peter, CEO, Bauholding Strabag SE (Societas Europea)
DK, Hedegaard, Connie, Minister for the Environment
USA, Holbrooke, Richard C., Vice Chairman, Perseus
INT, Hoop Scheffer, Jaap G. de Secretary General, NATO
USA, Hubbard, Allan B., Assistant to the President for Economic Policy and Director of the National
Economic Council
B, Huyghebaert, Jan, Chairman of the Board of Directors, KBC Group
76
USA, Johnson, James A., Vice Chairman, Perseus LLC
INT, Jones, James L., Supreme Allied Commander Euope, SHAPE
USA, Jordan, Jr.,Vernon E., Senior Managing Director, Lazard Frères & Co. LLC
USA, Keane, John M., President, GSI, LLC; General, US Army, Retired
GB, Kerr, John, Director, Shell, Rio Tinto, Scottish Americal Investment Trust
USA, Kissinger, Henry A., Chairman, Kissinger Associates, Inc.
D, Kleinfeld, Klaus, President and CEO, Siemens AG
TR, Koç, Mustafa V., Chairman, Koç Holding A.S.
D, Kopper, Hilmar, Chairman of the Supervisory Board, DaimlerChrysler AG
F, Kouchner, Bernard, Director, "Santé et développement", CNAM
USA, Kravis, Henry R., Founding Partner, Kohlberg Kravis Roberts & Co.
USA, Kravis, Marie-Josée, Senior Fellow, Hudson Institute, Inc.
INT, Kroes, Neelie, Commissioner, European Commission
CH, Kudelski, André, Chairman of the Board and CEO, Kudelski Group
F, Lamy, Pascal, President, Notre Europe; Former Commissioner, European Commission
USA, Ledeen, Michael A., American Enterprise Institute
FIN, Liikanen, Erkki, Govemor and Chairman of the Board, Bank of Finland
N, Lundestad, Geir, Director, Norwegian Nobel Institute; Secretary, Norwegian Nobel Committee
USA, Luti, William J., Deputy Under Secretary of Defense for Near Eastern and South Asian Affairs
DK, Lykketoft, Mogens, Chairman, Social Democratic Party
CDN, Manji, Irshad, Author/Founder of "Project Ijtihad"
USA, Mathews, Jessica T., President, Carnegie Endowment for International Peace
CDN, Mau, Bruce, Bruce Mau Design
CDN, McKenna, Frank, Ambasssador to the US
USA, Medish, Mark C., Akin Gump Strauss Hauer & Feld LLP
USA, Mehlman, Kenneth B., Chairman, Republican National
Committee D, Merkel, Angela, Chairman, CDU; Chairman CDU/CSUFraction SVK, Miklos, Ivan, Deputy Prime Minister and Minister of
Finance
F, Montbrial, Thierry de, President, French Institute of International Relations (IFRI)
INT, Monti, Mario, President, Bocconi University; Former Commissioner for Competition,
European Commission
CDN, Munroe-Blum, Heather, Principal and Vice Chancellor, McGill University
N, Myklebust, Egil, Chairman of the Board of Directors, SAS
D, Nass, Matthias, Deputy Editor, Die Zeit
RUS, Nemirovskaya, Elena, Founder and Director, Moscow School of Political Studies
NL, Netherlands, H.M. tihe Queen of The
PL, Olechowski, Andrzej, Leader Civic Platform
FIN, Ollila, Jorma, Chairman of the Board and CEO, Nokia Corporation
INT, Padoa-Schioppa, Tommaso, Member of the Executive Board, European Central Bank
E, Palacio, Loyola de, President, Council on Foreign Relations, Partido Popular
GR, Papandreou, George A., President, Panhellenic Socialist Movement (PASOK)
USA, Pearl, Frank H., Chairman and CEO, Perseus, LLC
USA, Pearlstine, Norman, Editor-in-Chief, Time Inc.
FIN, Pentikäinen, Mikael, President, Sanoma Corporation
USA, Perle, Richard N., Resident Fellow, American Enterprise Institute for Public Policy
Research
D, Pflüger, Friedbert, Member of Parliament, CDU/CSU Fraktion
77
B, Philippe, H.R.H. Prince
CDN, Prichard, J. Robert S., President. Torstar Media Group and CEO, Torstar Corporation
IN'T, Rato y Figaredo, Rodrigo de, Managing Director, IMF
CDN, Reisman, Heather, President and CEO, Indigo Books & Music Inc.
USA, Rockefeller, David, Member, JP Morgan International Council
USA, Rodin, Judith, President, The Rockefeller Foundation
E, Rodriguez Inciarte, Matias, Executive Vice Chairman, Grupo Santander
USA, Ross, Dennis B., Director, The Washington Institute for Near East
Policy
F, Roy, Olivier, Senior Researcher, CNRS
P, Sarmento, Nuno Morais, Former Minister of State and of Presidency; Member of Parliament
I, Scaroni, Paolo, Chief Executive Officer and Managing Director, Enel S.p.A.
D, Schily, Otto, Minister of the Interior
A, Scholten, Rudolf, Member of the Board of Executive Directors, Oesterreichische Kontrollbank AG
D, Schrempp , Jürgen E., Chairman of the Board of Management, DaimlerChrysler AG
D, Schulz, Ekkehard D., Chairman of the Executive Board, ThyssenKrupp AG
E, Sebastián Gascón, Miguel, Chief Economic Adviser to Prime
Minister ISR, Sharansky, Natan, Former Minister for Jerusalem &
Diaspora Affairs I, Siniscalco, Domenico, Minister for Economy and
Finance
GB, Skidelsky, Robert, Professor of Political Economy, Warwick University
E, Spain, H.M. the Queen of
IRL, Sutherland, Peter D., Chairman, Goldman Sachs International; Chairman, BP p.1.c.
PL, Szwajcowski, Jacek, CEO, Polska Grupa Farmaceutyczna
FIN, Tiilikainen, Teija H., Director, University of Helsinki, Network for European Studies
NL, Tilmant, Michel, Chairman, ING N.V.
INT, Trichet, Jean-Claude, Governor, European Central Bank
TR, Ülsever, Cüneyt, Columnist, Hürriyet
CH, Vasella, Daniel L., Chairman and CEO, Novartis AG
NL, Veer, Jeroen van der, Chairman Committee of.Managing Directors, Royal Dutch Shell Group
USA, Vinocur, John, Senior Correspondent, International Herald Tribune
S, Wallenberg, Jacob, Chairman of the Board, Investor AB; Vice-Chairman, SEB
USA, Warner, Mark R., Governor of Virginia
GB, Weinberg, Peter, CEO, Goldman Sachs International
D, Wissmann, Matthias, Member of Parliament, CDU/CSU Fraktion
GB, Wolf, Martin H., Asscociate Editor and Economics Commentator, The Financial Times
INT/USA, Wolfensohn, James D., President, The World Bank
USA, Wolfowitz, Paul, President designate, The World Bank
USA, Zakaria, Fareed, Editor, Newsweek International
D, Zumwinkel, Klaus, Chairman of the Board of Management, Deutsche Post AG
Rapporteurs
GB, Micklethwait, R., John, United States Editor, The Economist
GB, Wooldridge, Adrian D., Foreign Correspondent, The Economist
78
Il discorso che costò la vita a J.F. Kennedy: attuale come non mai
Dedicato a coloro che definiscono "complottista" chi parla di "Nuovo ordine mondiale"
Quando si parla di "illuminati" o di "nuovo ordine mondiale" (NWO - new world order) molte persone credono che si tratti di
una favoletta, "roba da complottisti", niente a che vedere con la realtà.
Questo è dovuto al fatto che i mass media tradizionali - le grandi testate giornalistiche e televisive - non proferiscono parola
sull'argomento, ma anche al fatto che molti siti che affrontano l'argomento lo fanno in modo fuorviante, esagerato e
irrealistico, facendo perdere così inevitabilmente credibilità a un argomento che invece è reale, e chi valuta attentamente la
realtà che ci circonda, lo può comprendere facilmente con delle valutazioni davvero elementari.
Per esempio, la questione "droga e narcotraffico".
Le droghe sono illegali in tutti gli stati del mondo; in alcuni è prevista persino la pena di morte per gli spacciatori. Come è
possibile che l'ONU e gli stati non riescano ad arginare la produzione di stupefacenti? Se nel caso delle pastiglie di
ecstasy questo si può spiegare con il fatto che per produrle bastano poche attrezzature, e che laboratori allestiti addirittura in
camper riescono a sfornare migliaia di pasticche al giorno, nel caso dell'eroina, della cocaina e anche della cannabis, il
discorso è diverso, in quanto in precise aree geografiche ci sono coltivazioni, in alcuni casi, estese quanto una regione
italiana.
In Colombia - dove da anni risulta impegnata nel contrasto della produzione della cocaina anche la DEA, agenzia antidroga
USA - la produzione ed il consumo di questa droga, negli ultimi decenni è costantemente cresciuto. Così come è
documentato che in Afghanistan, la produzione di oppio è addirittura decuplicata da quando le truppe USA hanno invaso il
paese. In Marocco, ci sono piantagioni di canapa indiana - come documentarono persino "Le Iene" - estese come grandi
città, con una capacità produttiva stimata in 47.000 tonnellate di canapa, dal quale vengono estratte 3.000 tonnellate
(3.000.000 di kg) di hashish.
COME è POSSIBILE/SPIEGABILE CHE LA COMUNITA' INTERNAZIONALE NON RIESCA AD ARGINARE
QUESTO FENOMENO???
Non è che c'è qualche potentissima "associazione" sovranazionale che controlla la produzione e il traffico di tali
sostanze, e impedisce che il fenomeno sia debellato? Sarebbe così difficile localizzare (anche da satellite è possibile) le
piantagioni e distruggerle?
-----------Di seguito vi proponiamo il discorso che è costato la vita a Kennedy, "colpevole" di aver approvato "l'ordine esecutivo
11110" che che ripristinava al governo USA il potere di emettere moneta, togliendo così potere alla "FED", la banca centrale
USA. Da notare come tale legge fu prontamente ritirata dal suo successore...
Kennedy parlò di "associazioni segrete che minacciano la democrazia"... CI PENSINO, COLORO CHE
DEFINISCONO "COMPLOTTISTA" CHI PARLA DI "NUOVO ORDINE MONDIALE"... anche se è vero che molti
siti web affrontano la questione in modo fuorviante, esagerato, facendo perdere credibilità a quello che sarebbe un discorso
serio...
-Signore e signori, la parola "segretezza" è ripugnante, in una società aperta e libera. E noi come popolo, ci siamo opposti,
intrinsecamente e storicamente, alle società segrerte, ai giuramenti segreti e alle riunioni segrete. Siamo di fronte, in tutto il
mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti, per espandere la sua sfera d'influenza,
79
sull'infiltrazione anzichè sull'invasione, sulla sovversione anzichè sulle elezioni, sull'intimidazione anzichè sulla libera scelta.
E' un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente
efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, operazioni economiche, scietifiche e politiche. Le
sue azioni non sono diffuse, ma tenute segrete. I suoi errori non vengono messi in evidenza, ma nascosti, i suoi dissidenti non
sono elogiati, ma ridotti al silenzio. Nessuna spesa viene contestata, nessun segreto viene rivelato. Ecco perchè il legislatore
ateniese Solone decretò che evitare le controversie fosse un crimine per ogni cittadino. Sto chiedendo il vostro aiuto, nel
difficilissimo compito di informare e allertare il popolo americano.
80
Le associazioni massoniche: il trait d'union tra le lobby dell'alta
finanza che gestiscono le multinazionali - che hanno in mano
l'economia globale - ed i governi del mondo.
La rete del potere mondiale. Chi è Mario Monti e a quali poteri
risponde. Il golpe italiano, chi c'è dietro e quali sono i loro obiettivi.
EDITORIALE A CURA DI ALESSANDRO RAFFA PER NOCENSURA.COM
Che il nominato premier Mario Monti sia parte integrante dei gruppi di potere che cercano di controllare - o forse, che
controllano - il mondo, lo sappiamo bene. Fa parte dell'Aspen Institute, ha preso parte a diverse riunioni del gruppo
Bilderberg, e ha ricoperto addirittura il ruolo di "Presidente europeo" della Commissione Trilaterale, estensione del super
magnateRockfeller, braccio destro della potentissima famiglia Rothschild, che ha in mano quasi tutte le banche centrali del
mondo.
Monti ha ricoperto importanti incarichi (è stato advisor) per la superbanca d'affari USA Goldman Sachs, definita "il miglior
posto per produrre denaro che il capitalismo globale sia mai riuscito a immaginare" con una capacità d'investimento di
12.000 miliardi di euro all'anno (il debito pubblico che sta mettendo in ginocchio l'Italia ammonta a poco meno di 2.000
mld di euro) e un valore di oltre un trilione, ovvero un miliardo di miliardi. (1.000.000.000.000.000.000) una
banca Goldman Sachs, responsabile di aver mandato sul lastrico svariate decine - se non centinaia - di migliaia di famiglie
americane e di altre parti del mondo, in particolare nei paesi poveri che più si prestano alle speculazioni, visto che pur di
ingrassare il proprio business, i dirigenti Goldman Sachs non si fanno alcuna remora a speculare sulle carestie, derrate
alimentari, sulla povertà della povera gente. Generare profitto: si occupano di questo, all'interno della "super banca",
ben 30.000 dipendenti che percepiscono una media di 700.000 dollariall'anno, che grazie ai "premi" riconosciuti a chi è
stato particolarmente produttivo possono superare - anche di molto - il milione di dollari. I dirigenti di spicco, ovviamente
prendono molto di più, anche oltre 10 volte tanto.
Oltre a Goldman Sachs ci sono altre banche molto influenti, legate anch'esse alle associazioni massoniche sopracitate, una di
queste è Morgan Stanley, dove - guardacaso - lavora "Monti jr", il figlio di Mario Monti, alla quale il Ministero del Tesoro
italiano a Gennaio 2012 ha elargito in gran silenzio, 2 miliardi e 567 milioni di euro per un affare (per la banca, non per il
governo) di "derivati". Soldi che il governo - visto i tempi difficili, almeno per i cittadini - avrebbe potuto rimborsare in
comode rate, e magari girare una parte agli imprenditori italiani che hanno fornito merci e servizi allo stato, a cui l'erario deve
un totale di 70 miliardi di euro. Un'altra banca d'affari molto influente è JP Morgan.
Le associazioni di stampo massonico citate sopra (Aspen Institute, ma ancor di più gruppo Bilderberg, Commissione
Trilaterale ma anche altre: club di Roma, il CFR) e le lobby dell'alta finanza, le "super banche" d'affari (Goldman Sachs,
Morgan Stanley, JP Morgan) sono legate a doppio filo, in quanto gli uomini che ne fanno parte sono gli stessi: i dirigenti
di punta delle lobby dell'alta finanza e i loro uomini di fiducia (uno di questi, evidentemente, Mario Monti) sono tutti
membri delle associazioni massoniche, nel cui ambito interagiscono con i politici più importanti, e quindi i governi del
mondo. Da molti anni a questa parte tutti i presidenti degli Stati Uniti che si sono avvicendati sono stati - tutti membri del Bilderberg, o legati a doppio filo ad esso, così come gli uomini di Goldman Sachs (ufficialmente
"ex") ricoprono ruoli chiave all'interno del governo americano, come il Ministero delle finanze.
Queste banche d'affari, vere e proprie lobby dell'alta finanza, sono proprietarie/azioniste legate a doppio filo alle 147
multinazionali che controllano, condizionano e gestiscono a loro uso e consumo l'economia globale: hanno in mano i
mezzi d'informazione più autorevoli, mediante i quali "costruiscono" l'immagine dei politici che i cittadini di tutto il mondo
eleggeranno. Laddove sorgano organi di informazione di cui non sono direttamente proprietari, possono sempre
"addomesticarli" mediante cospicui contratti pubblicitari. Il vero editore dei giornali infatti sono le agenzie
pubblicitarie, che consentono a un determinato organo di ricevere ottimi introiti ed espandersi, ma possono affondarlo se
decidono di boicottarlo in quanto contrasta i loro interessi. Le grandi campagne pubblicitarie non vengono gestite
direttamente dalle aziende: queste si affidano ad agenzie, che stabiliscono come e dove investire: e la maggior parte - in
termini di valore economico - dei contratti pubblicitari è gestito da poche agenzie,riconducibili in un modo o nell'altro, alle
associazioni di stampo massonico e/o alle lobby dell'alta finanza sopracitate.
Nel panorama dell'alta finanza, dei mercati finanziari, dell'economia delle nazioni, dell'industria e del commercio,
rivestono un ruolo importantissimo, fondamentale le agenzie di rating, deputate a stabilire, mediante una classificazione
definita "rating" quanto siano "affidabili" governi e imprese. Le agenzie di rating principali sono tre, soprannominate "le tre
sorelle" Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings. Quando le agenzie di rating "declassano" una nazione, (o un'impresa)
questa viene ritenuta meno affidabile; investire su di essa (cioè concedere credito a una determinata nazione, mediante titoli
81
obbligazionari, o ad un'impresa) viene considerato più rischioso, pertanto aumentano i tassi di interesse che questa deve
corrispondere. Questo è un potere immenso, in quanto un abbassamento eccessivo del rating può significare tassi di
interessi talmente elevati da determinare la bancarotta,sia per le imprese che per le nazioni, che sono costrette ad
aumentare la pressione fiscale per pagare gli interessi necessari per avere liquidità.
Da notare come le agenzie di rating siano aziende private, e guarda caso legate a doppio filo alle lobby dell'alta
finanza che le gestiscono a proprio uso e consumo, visto che in molti caso hanno favorito (inconsapevolmente?) alcune
società, attribuendo loro un rating positivo anche in assenza dei presupposti per farlo: è il caso della Lehman brothers, che
poco prima di dichiarare bancarotta era ritenuta assolutamente affidabile (classificata A2) fattore che ha spinto numerosi
investitori a investire forti somme, mentre in altri casi, alcune società (e nazioni) hanno ricevuto un rating eccessivamente
penalizzante, mettendole in difficoltà poiché per avere "accesso al credito" erano costrette a corrispondere tassi di interesse
elevatissimi. Per maggiori informazioni, leggi "agenzie di rating, ecco chi controlla le tre sorelle"
Ora viene il "bello"... La procura ha accertato che una di queste
agenzie di rating, Moody's, remava contro l'Italia: e guarda caso,
in quel periodo MARIO MONTI collaborava con Moody's, prima di
essere NOMINATO premier anche "grazie" all'operazione
condotta dalla stessa agenzia di rating a danno dell'Italia!
Ovviamente l'agenzia di rating non ha deciso di penalizzare l'Italia "per sport", ma lo ha fatto su preciso disegno dei
poteri forti che si intrecciano negli organismi e nelle associazioni descritte nell'articolo, molte delle quali si avvalgono
della collaborazione di Mario Monti, mandato a "risolvere il problema" proprio da chi, "il problema", lo ha
deliberatamente creato ad arte.
Vedi articolo: L'agenzia di rating “Standard & Poor’s" mirava a destabilizzare l’Italia La procura chiude le indagini
sull'agenzia di rating. Cinque le persone coinvolte con l'accusa di manipolazione di mercato continuata e pluriaggravata.
"Fornivano intenzionalmente ai mercati un’informazione falsa in merito all’affidabilità creditizia italiana, in modo da
disincentivare l’acquisto di Btp e deprezzarne il valore” Leggi tutto
Ricapitolando:
1.
2.
3.
4.
5.
Monti è legato a praticamente tutte le associazioni di stampo massonico e alle principali lobby dell'alta finanza,
che controllano anche le agenzie di rating.
Le agenzie di rating hanno manovrato CONTRO l'Italia, fornendo informazioni FALSE ai mercati sulla nostra
attendibilità.
Monti lavorava ANCHE per una delle più importanti agenzie di rating, Moody's.
Grazie alla manipolazione delle agenzie di rating lo spread è salito a livelli vertiginosi = tassi elevatissimi per
avere liquidità = tasse e aumento debito pubblico - e la situazione che tutti conosciamo.
Per "risolvere" i problemi che hanno deliberatamente provocato, hanno imposto la nomina di Monti, che
lavorava per l'agenzie di rating che ci hanno penalizzato (lavorava anche per i poteri dell'alta finanza che controllano
le agenzie di rating)
E tutt'oggi l'Italia è costretta a pagare interessi altissimi (lo spread) per avere liquidità, un vero e proprio COMPLOTTO
ordito a danno dell'Italia, che ha affidato il governo a un collaboratore della stessa agenzia di rating che stava remando
contro di lei!
Le conclusioni:
Questa lunga - necessaria - premessa mi auguro che sia stata sufficientemente chiara, per cercare di decifrare la
situazione, e sopratutto chi c'è dietro a tutto questo. L'Italia è vittima di un complotto, un feroce complotto, e i nostri
politici anziché difendere i nostri interessi, si sono piegati a compromessi con questi poteri forti. Il fatto che Enrico Letta,
vice-presidente del PD abbia partecipato al meeting Bilderberg di quest'anno, è piuttosto eloquente. Lo stesso Berlusconi,
che inizialmente - nei giorni di Novembre, immediatamente precedenti alle sue dimissioni, quando "l'attacco" all'Italia era
nell'apice - sembrava intenzionato a opporre resistenza, dopo che "i mercati" (controllati ad uso e consumo dei poteri
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descritti sopra) hanno fatto perdere 10 punti percentuali alla sua Mediaset in un solo giorno, ha dichiarato la "resa
incondizionata", piegandosi a sostenere Monti - in cambio sicuramente di accordi personali - anche se questo gli è
costato la PERDITA DI TUTTO IL CONSENSO che (incredibilmente) aveva mantenuto fino a quel momento. Tra
l'altro, Mario Monti, presentato da tutti i politici e dai media come il "salvatore della patria" già in passato aveva fatto
grossi danni all'economia italiana: danni che però, hanno rappresentato un beneficio per le lobby dell'alta finanza di cui
Monti è emissario.
Ormai siamo un giocattolino in mano agli speculatori, incentivati anche dalle direttive dell'Unione Europea, che si
stanno arricchendo sempre di più alle nostre spalle, con la complicità di quei politici che gli hanno steso un tappeto
rosso, e cercano di farci sopportare tutto questo seminando paura (lo spettro di conseguenze economiche ancora più
terribili), con discorsi fuorvianti ("è necessario" - "salva Italia" etc) e le solite promesse da marinaio di "ripresa"
(ripresa che non ci sarà mai, ma sarà sempre peggio, almeno per noi cittadini... le grandi aziende hanno delocalizzato o
stanno delocalizzando: non c'è lavoro, non c'è soldi.. QUALE RIPRESA PUO' ESSERCI?).
I poteri forti dell'alta finanza mirano innanzitutto alla nostra riserva aurea: alla quale punteranno "se non molto
presto, abbastanza presto" - come ha dichiarato Nigel Farage in occasione dell'ultima intervista che gli ho fatto - ma
anche AI BENI PUBBLICI ITALIANI: ad iniziare dalle percentuali di proprietà delle aziende che lo stato possiede
ancora, fino al patrimonio immobiliare che l'Italia sarà COSTRETTA A VENDERE - anzi: a Svendere - per ripianare
il debito pubblico. Nel frattempo, Monti ha varato - sta varando - varerà - altre leggi che favoriscono tutti i poteri forti
citati in precedenza, da quelli economico-bancari alle multinazionali, proprietari della "grande impresa" e della
"grande distribuzione", facendo chiudere i negozi dei cittadini, grazie all'oppressione fiscale e al calo dei consumi, che
saranno soppiantati da centri commerciali o catene di negozi legate alle grandi aziende, che a capo hanno sempre gli
stessi proprietari: le lobby dell'alta finanza. Svenderà la nostra sovranità e i nostri beni, con un occhio di riguardo per le
caste: ormai credo che tutti si siano resi conto che Monti sta purgando solo i cittadini del ceto medio-basso: questo
perché avere i potenti contro potrebbe nuocere al suo disegno, per esempio difficilmente i notai potranno dare contro a
Monti, visto che ha abolito la "tariffa massima" e potranno guadagnare di più. Avere contro loro, non sarebbe stato
semplice come avere contro gli operai della FIOM che si sono visti eliminare l'articolo 18... ci farà aderire alla fregatura
colossale rappresentata dal MES, che è una DITTATURA ECONOMICA spacciata per fondo di stabilità - le manovre
finanziare "salva Italia" in realtà, sono servite esclusivamente a rastrellare i soldi necessari per aderire ad esso...
Quello a cui stiamo assistendo oggi è la naturale prosecuzione del processo che è iniziato nel 1992, a bordo del Panfilo
Britannia, come illustra l'articolo DOSSIER: Ecco quando è iniziata la crisi dell'Italia; era il 1992 sul panfilo Britannia
Si sta verificando TUTTO quello che aveva previsto il movimento "No Global", che è stato distrutto a Genova nel 2001:
movimento composto da centinaia di movimenti di ogni estrazione politica e sociale perché non era composto solo dalla
'sinistra radicale' come pensano molti: al Genoa Social Forum avevano aderito Acli, WWF, Rete Lilliput, associazioni
studentesche ealtro ma all'opinione pubblica è stato dipinto in modo fuorviante, come se fosse composto solo da
"punkabbestia" e scalmanati dei centri sociali più aggressivi. Movimento che faceva discorsi giusti, stava crescendo
troppo rapidamente e per i potenti del mondo era troppo pericoloso. Con la sospensione dei diritti democratici alla quale
il mondo ha assistito in quei giorni, è stato spazzato via. Purtroppo ormai di quel Movimento se ne parla quasi
esclusivamente in chiave "violenze delle forze dell'ordine" al G8 di Genova, che innegabilmente ci sono state: i fatti della
"Diaz" e di "Bolzaneto" sono emersi in tutta la loro gravità, dopotutto era inevitabile che accadesse. Anzi doveva venire
fuori, perché se le violenze fossero state tenute nascoste e non fosse stato seminato il terrore, al G8 successivo
probabilmente a manifestare ci sarebbero state molte più associazioni e persone: invece quel "Movimento" è finito li, a
Genova, affogato nel sangue di Carlo Giuliani e di migliaia di persone pestate senza motivo. Le forze dell'ordine,
"caricate" con la strategia del terrore di chi aveva messo in guardia gli agenti da minacce di ogni tipo, preparandoli come
se fossero dovuti andare in guerra, sono stati esecutori materiali di quella che era una volontà che andava ben oltre,
probabilmente, del governo italiano. Quel movimento doveva essere fermato. Personalmente nel 2001 avevo 20 anni, non
ho partecipato alle manifestazioni e non ero un simpatizzante "no global". Il fatto che oggi stia accadendo praticamente
tutto quello che avevano previsto l'ho appreso pochi anni fa, approfondendo, leggendo ciò che sosteneva quel movimento.
Il mondo è succube di una minoranza, un'élite composta da poche centinaia di potenti che dopo essersi appropriati del
governo USA (1) stanno estendendo il loro dominio a tutte le altre nazioni del mondo, ad iniziare dalle nazioni europee e
quelle che hanno in mano le materie prime. Laddove non possono conquistare il potere con le armi politico-economiche,
lo fanno con le armi. Hanno in mano le redini dell'economia, dei mercati finanziari, industriali e del commercio: e
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stanno rastrellando a se tutte le ricchezze del mondo. Ma quello che vogliono non sono i soldi, ne hanno fin troppi.
Quello che vogliono, è il POTERE: che senza dubbio è detenuto da chi è proprietario di tutto. E chissà che quei
"complottisti", che sostengono che l'élite vuole instaurare un "governo mondiale", con una moneta mondiale - il tutto
ovviamente gestito da loro - non abbiano ragione...
(1) J.F. Kennedy parlò di questi "poteri oscuri" che intendeva sconfiggere: ma purtroppo non c'è riuscito, ed è stato
eliminato. E il suo successore annullò immediatamente l' "ordine esecutivo 11110" con il quale Kennedy consentiva al
Ministero del Tesoro USA di stampare moneta senza il controllo della FED, la banca centrale USA - privata - che dal 1913
gestisce il Dollaro, dominando quindi l'economia statunitense.
DOSSIER M.E.S. MECCANISMO EUROPEO DI
STABILITA’
Le tasse imposte da Mario Monti agli italiani servono davvero per scongiurare il fallimento? Per evitare il default, come ci
hanno detto e ripetuto? NO! SERVONO PER CORRISPONDERE LA CIFRA DI 125.395.900.000€ al nuovo organo
sovranazionale europeo, creato per gestire la "crisi del debito sovrano" degli stati dell'Unione. La notizia - ignorata da tutti i
mass media - è come vedremo, riportata nero su bianco sul testo del trattato. Ma procediamo per gradi.
Per convincere gli italiani che "è necessario fare dei sacrifici" e che "dobbiamo aumentare le tasse", i politici e i loro fedeli
mass media asserviti hanno fatto e detto di tutto. Questo scampolo di governo Monti è stato caratterizzato da numerosi "colpi di
scena", che hanno offerto molti argomenti di discussione ai "professionisti della distrazione di massa", che hanno imbastito salotti
su salotti per discorrere della manovra e della sua iniquità. Tra l'altro, sono stati prospettati agli italiani interventi addirittura
peggiori di quelli assunti, in modo da offrire maggiore spunti su cui dibattere, iniziando e chiudendo ogni discussione con le
"paroline magiche" descritte sopra: "è necessario fare dei sacrifici" e "dobbiamo aumentare le tasse".
Siccome come ben sappiamo, per renderle "più digeribili" i governanti sono soliti "dilazionare" le stangate (E' come se ti
chiedono 100€ subito, oppure 20€ oggi, 20€ tra tre giorni, altri 20€ tra una settimana, etc fino a raggiungere 100€: il risultato non
cambia, ma viene percepito in modo meno "traumatico") il lavoro lo aveva iniziato Tremonti, con 2 "manovrine" a breve distanza
l'una dall'altra, di cui una da ben 50 miliardi, e lo sta finendo Monti: che ha esordito con una finanziaria che hanno dichiarato
valere 25 miliardi, ma che in realtà ne vale circa 60-65 miliardi, come hanno rilevato "CGIA di Mestre" e "ConfArtigianato".
Infine, ce ne sarà un'altra: che secondo le indiscrezioni, potrebbe valere altri 40 miliardi: Tremonti - che è riapparso criticando
le troppe tasse, e invocando tagli - lo ha, in qualche modo annunciato, anche se Passera ha smentito. In realtà l'ex
ministro, senza (ovviamente) rivelare i veri motivi per il quale ci metteranno ulteriormente le mani in tasca, ha semplicemente
predetto il futuro: possiamo scommetterci. Se non lo fanno subito, è solo per non esasperare eccessivamente gli animi. Ci
daranno giusto il tempo di "sbollire", di farci passare il "bruciore", e torneranno alla carica: magari accompagnando la nuova
manovra da una nuova tranche di "terrorismo mediatico", seminando paura e incertezza tra i cittadini, come hanno fatto poco più di
un mese fa con "l'allarme spread".
PER CAPIRE QUALI SONO I VERI MOTIVI DELL'AVVENTO DI MONTI, CHE SONO BEN DIVERSI DA QUELLI
DICHIARATI, BASTA OSSERVARE COME SARANNO IMPIEGATI I SOLDI RICAVATI DALLE MANOVRE
FINANZIARIE CHE E' VENUTO A IMPORCI, RICHIESTE A GRAN VOCE DAGLI ORGANI SOVRANAZIONALI
EUROPEI (la famosa lettera della BCE) COMPRESI I 50 MILIARDI DI EURO RICAVATI DALLA FINANZIARIA DI
TREMONTI.
16 miliardi di Euro verranno impiegati per acquistare 131 cacciabombardieri F35, la cifra corrisponde al gettito generato dalla
reintroduzione dell'ICI (ora IMU, che vale 11 miliardi di euro all'anno) e l'aumento delle accise sui carburanti, che hanno portato la
benzina verde oltre quota 1,71€ (gettito annuo 4,8 mld). Iscriviti alla pagina "Fermiamo l'acquisto dei Jet F35 da 16 miliardi".
SE LA CIFRA NECESSARIA PER L'ACQUISTO DEI JET VI SEMBRA ALTA, REGGETEVI FORTE:
125.395.900.000€ saranno versati nelle casse del "MES" - "Meccanismo Europeo di Stabilità", come
espressamente indicato nel trattato che istituisce questo nuovo organo sovranazionale, la cui approvazione è prevista entro
la fine dell'anno dal parlamento europeo. Il MES, su cui i mass media non hanno proferito parola, avrà il compito di
affrontare "la crisi dei debiti sovrani" e disporrà di una liquidità iniziale di 700 miliardi di Euro. La quota iniziale di
partecipazione stabilita per l'Italia, come potete osservare nell'immagine estratta dal trattato pubblicata di seguito è di 125 miliardi di
Euro.
Clicca sull'immagine per ingrandirla
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Questa è la penultima pagina del trattato che istituisce il MES,
che sarà ratificato entro la fine dell'anno, per divenire operativo
poco dopo. Il trattato lo potete scaricare qui
La fonte è il trattato ufficiale, che delibera la costituzione del MES, che potete scaricare qui. E' stato diffuso esclusivamente in
lingua inglese, nonostante il 96,5% della popolazione dell'area euro parli altre lingue.
Monti solo pochi giorni fa ha annunciato che affretterà i tempi per l'approvazione dell'adesione al MES: infatti il
Meccanismo Europeo di Stabilità entrerà in vigore solo dopo che tutti i parlamenti dell'Unione lo avranno ratificato nel proprio
parlamento nazionale, una vera e propria formalità, visto che i mass media europei non ne parlano. Una vera e propria
CENSURA DI LIVELLO EUROPEO,nonostante il trattato che regola il MES, e i molti punti oscuri che lo caratterizzano,
siano a disposizione di tutti, sul sito del "Consiglio dell'Unione Europea,http://consilium.europa.eu (clicca qui per il
trattato del MES in formato PDF).
Risulta fin troppo evidente come l'avvento di Monti sia dovuto alla "necessità" di imporre agli italiani l'adesione al MES,
ed in particolare per assumere i provvedimenti necessari per trovare i soldi da destinare alla sottoscrizione fondo, la cui
quota italiana ammonta ad OLTRE 125 MILIARDI DI EURO, cifra che - conti alla mano - corrisponde all'insieme delle
ultime manovre finanziarie. Di tutto questo, la stragrande maggioranza dei cittadini italiani ed europei, non sanno niente.
La costituzione di questo organismo è stata nascosta in modo a dir poco scandaloso, così come la partecipazione dell'Italia e
sopratutto, la quota di adesione, che è scritta nero su bianco nel trattato. Di seguito vi riportiamo un video che abbiamo più
volte proposto sulla nostra pagina Facebook, che illustra alcuni "punti oscuri" del Meccanismo Europeo di Stabilità.
IL TRATTATO DEL MES CHE PORTERA' MISERIA E DISPERAZIONE
Gli stati non hanno piu' neppure la possibilita' di trattare e di discutere democraticamente con la popolazione le misure economiche
da attuare e si devono limitare a esegure le riforme strutturali (tagli drastici nel settore sociale, svendita dei beni pubblici e
liberalizzazioni selvagge) imposte dal fondo.
Il Trattato del MES che portera' miseria e disperazione di cui i media tradizionali non ci hanno informato : ''Lo scopo della crisi
finanziara, artificialmente prodotta dall'elite', e' quello di imporre agli stati europei qualsiasi condizione venga decisa dagli oligarchi
del grande capitale.Una di queste e' l'istituzione del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilita') in ben diciassette paesi europei.E'
un'istituzione finanziaria internazionale con sede in Lussemburgo, che ufficialmente avrebbe lo scopo di prestare aiuto economico
agli stati membri in difficolta', ma che di fatto costituisce la fine della sovranita' nazionale e dell'autodeterminazione dei popoli.
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Si tratta infatti di un patto che, secondo quanto stabilito dal Consiglio Europeo, obbliga gli stati a sottomettersi all'autorita' dispotica
di un nuovo super organismo europeo a cui viene conferita un'indipendenza e un'impunita' tale, che lo pongono al di sopra della
legge.Gli stati non hanno piu' neppure la possibilita' di trattare e di discutere democraticamente con la popolazione le misure
economiche da attuare e si devono limitare a esegure le riforme strutturali (tagli drastici nel settore sociale, svendita dei beni
pubblici e liberalizzazioni selvagge) imposte dal fondo. Il Trattato del Mes conferisce inoltre ai dirigenti dell'ente sovrannazionale il
potere di richiedere in qualsiasi momento un aumento del capitale, senza che i governi o i parlamenti nazionali possano opporsi.
Dall'art. 32 del Trattato i beni, le sedi e i membri del MES godono di privilegi e immunita' da ogni forma di giurisdizione. I beni, le
disponibilita' e le proprieta' del MES non possono essere oggetto di perquisizione, sequestro, confisca, esproprio o qualsiasi altra
forma di sequestro o pignoramento derivanti da azioni esecutive, giudiziarie, amministrative o normative. I locali del Mes vengono
letteralmente definiti ''inviolabili''.Tutti i beni, le disponiblita' e le proprieta' del Mes sono esenti da restrizioni, regolamentazioni,
controlli e moratorie di ogni genere.
Le decisioni del MES inoltre vegono assunte al di fuori di qualsiasi controllo democratico : ''I membri o gli ex membri del Consiglio
dei Governatori e del Consiglio di Amministrazione e il personale che lavora, o ha lavorato per, o in rapporto con il Mes, sono
tenuti a non rivelare informazioni protette dal segreto professionale.Essi sono tenuti, anche dopo la cessazione delle loro funzioni, a
non divulgare informazioni che per loro natura sono protette dal segreto professionale''. L'art 35 conferisce l'immunita' di
giurisdizione del personale per gli atti da loro compiuti nell'esercizio ufficiale delle loro funzioni e dell'inviolabilita' per tutti gli atti
scritti e i documenti ufficiali redatti. Qualsiasi questione inerente all'interpretazione o alle disposizioni di applicazione delle norme
del trattato e' sottoposta alla decisione degli stessi organi dell'ente. Il Mes e' diretto da un consiglio di governatori, da un consiglio di
amministrazione e da un direttore generale.Gli stati membri si impegnano incondizionatamente e irrevocabilmente a versare al MES
qualsiasi somma venga loro richiesta e ad adottare le misure economiche da esso stabilite. Tale obbligo e' irrevocabile poiche',
anche nel caso in cui ci fossero le elezioni nello stato interessato dal provvedimento, e si formasse un nuovo parlamento contrario
agli accordi del MES, il trattato dovra' comunque rimanere in vigore. Il capitale iniziale del MES, il trattato dovra' comunque
rimanere in vigore. Il capitale inziale del Mes, e' come se qualcuno ci avesse detto:''Voi mi affidate i vostri soldi e poi li gestisco alle
seguenti condizioni: 1- non avete diritto di chiedermi delucidazioni su come li spendo e non potete effettuare nessun tipo di
controllo sulla mia gestione.Decido io quali informazioni darvi e con quali modalita'; 2-oltre all'importo iniziale, siete obbligati a
versarmi anche tutte le successive somme aggiuntive che vi richiedero' 3-se avrete bisogno di un prestito, decidero' io se
concedervelo e a quali condizioni; 4-nel caso emergano degli illeciti finanziari, delle irregolarita' o anche dei crimini gravissimi non
potrete denunciarmi a meno che non sia io stesso ad autorizzarvi Accettate? Nessuna persona lucida di mente potrebbe mai tollerare
condizioni simili, eppure lo stato d'ipnosi collettiva creato dall'elite', attraverso il monopolio dell'informazione, consente che ad
accettarle siano interi stati sovrani. E l'aspetto piu' inquietante della vicenda e' che il controllo mentale sulle masse e' talmente
evidente, che le clausole del Trattato invece di essere tenute segrete posssono essere pubblicate online nella massima indifferenza
generale. La popolazine confida cosi' ciecamente nella trasparenza degli organi d'informazione istituzionali, da arrivare a ritenere
che, se ci fosse qualche pericolo reale, i mass media se ne occuperebbero.''
Il MES: un organo sovranazionale al di sopra di ogni legge e controllo.
Perché il trattato che istituisce il MES - "Meccanismo Europeo di Stabilità" è stato tenuto all'oscuro dei cittadini, protetto
da un forte muro di silenzio dei mass media?
Per le alte cifre che i principali stati devono versare? (Tra l'altro, l'Italia è la terza nazione in ordine di consistenza della cifra
(125.395.900.000) che dovrà versare nelle casse dell'organo; ma non per questo avrà maggiore rappresentatività e influenza di altri,
visto che l'assemblea sarà costituita da un membro per ciascuna nazione, indipendentemente dalla cifra versata, che varia in base
alle capacità economiche di ogni Stato.) Sicuramente quello economico sarà uno dei motivi: ma non l'unico. Il trattato infatti,
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contiene molti "punti oscuri"; tra l'altro, una volta che le nazioni avranno aderito, non potranno tornare indietro, e dovranno
sborsare tutte le cifre che il MES richiederà loro, deliberando a maggioranza: questo, in termini pratici, significa che le nazioni
che contribuiscono in modo più lieve (Estonia, Malta, Cipro, Lussemburgo aderiranno versando pochissimo) potrebbero proporre "a
cuor leggero" di aumentare il capitale, gravando pesantemente su Germania, Italia, Francia, etc.
Di seguito, vi proponiamo uno stralcio del trattato, (l'articolo 27) che potete scaricare qui in lingua inglese, e la traduzione in
italiano. Clicca sulle immagini per ingrandirle.
ARTICOLO 27
Status giuridico, privilegi e immunità
1. Per consentire l'ESM di raggiungere il suo scopo, lo status giuridico ei privilegi e le immunità di cui al presente articolo devono
essere accordate alla ESM nel territorio di ciascuno Stato membro ESM. L'ESM si adopera per ottenere il riconoscimento del suo
status giuridico e dei suoi privilegi e le immunità in altri territori in cui esegue funzioni o possiede beni.
2. L'ESM ha piena personalità giuridica, ma deve avere piena capacità giuridica di:
(a) acquisire ed alienare beni mobili e immobili;
(b) del contratto;
(c) stare in giudizio, e
(d) stipulare un accordo di sede e / o protocolli necessaria per garantire che il suo status giuridico e dei suoi privilegi e le
immunità sono riconosciute ed eseguite.
3. Il MES, i suoi beni, conti e risorse, ovunque si trovino e chiunque li detenga, godono dell'immunità da ogni forma di processo
giudiziario se non nella misura che il MES rinuncia espressamente alla sua immunità ai fini di eventuali procedimenti o dalle
condizioni di qualsiasi contratto, compresa la documentazione degli strumenti di finanziamento
4. La proprietà, i conti, e le attività del MES, ovunque si trovino e chiunque li detenga, sono esenti da perquisizione, requisizione,
confisca, espropriazione o qualunque altra forma di sequestro, prelievo o preclusione da dirigente, l'azione giudiziaria,
amministrativa o legislativa.
5. Gli archivi del MES e tutti i documenti appartenenti al MES o da essa detenuti, sono inviolabili.
---ALCUNE CONSIDERAZIONI:
Il testo sopra riportato è l'articolo 27 del trattato; tuttavia il testo sembra contenere molti altri "punti oscuri", regole
decisamente discutibili; regole decisamente discutibili che stiamo esaminando, e vi illustreremo prossimamente.
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Appare evidente come il MES operi al di sopra delle leggi e di qualsiasi forma di controllo, e non sarà possibile procedere
nei confronti del MES nemmeno in caso di accertata responsabilità (anche se sarà difficile accertare violazioni, visto che il
MES non sarà controllato da nessun organo) a meno che il MES non rinunci alla propria immunità.
Per quale motivo un organo sovranazionale ha bisogno di tutta questa copertura legislativa?!? E' ammissibile che agisca al
di sopra delle leggi, senza alcun controllo, senza assumersi alcuna responsabilità del proprio operato???
Ovviamente, quando gli stati membri ratificheranno nel proprio parlamento l'adesione al MES, renderanno effettivo il
trattato, accettando le seguenti regole.
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DOSSIER: La sporca cronistoria del Nuovo Ordine Mondiale!
Nuovo Ordine Mondiale: i Signori del Mondo
Durante alcuni dei miei viaggi a Londra ho potuto conoscere un personaggio che ha lavorato per anni
nel settore del Marketing. Tutto ciò che leggerete di seguito è frutto di indagini che lui ha condotto
personalmente; coinvolgendo, in varie parti del mondo, figure di spicco legate alle grandi famiglie
economiche. Ho deciso di pubblicare integralmente la ricerca così come lui l’ha scritta, ma penso sia
giusto per etica professionale che tutto debba essere formulato sotto forma di ipotesi. A mio parere la
maggior parte delle informazioni sono vere, faccio questa dichiarazione in relazione anche agli eventi
che si stanno manifestando nel mondo.
Chi controlla il mondo oggi
La conferma alla mia ricerca è partita da un trafiletto, pubblicato il 7 giugno 1999 dal Corriere della
Sera, dove si parlava di un gruppo di persone fino allora a me sconosciute i “Bilderbergers”. Così
sono chiamati i membri del Gruppo Bilderberg. L’articolo si riferiva alla loro riunione ufficiale annuale
del 1999, che si era appena conclusa in Portogallo in un Resort di un paese chiamato Sintra. In questa
riunione si era discusso, tra i vari temi, anche sul dopo guerra in Kosovo. Il Gruppo Bilderberg, diceva
l’articolo, è nato nel 1954 e riunisce i personaggi più illustri dei vari campi a livello internazionale. Tra i
personaggi presenti alla riunione venivano citati: U. Agnelli, H. Kissinger, Mario Monti ed altri ancora.
Leggendo queste informazioni sono rimasto insospettito dal fatto che una riunione di questa importanza
(per argomento e personaggi) non avesse ricevuto maggior pubblicità dagli organi di informazione.
Incuriosito, ho sentito la necessità di conoscere, e capire più a fondo la natura di questa
organizzazione. Sono così venuto a conoscenza di quelle che possono essere definite le forze negative
che oggi detengono il potere materiale nel mondo, dei loro pensieri e dei loro programmi.
Se pensiamo alla situazione del nostro pianeta possiamo fare finta di niente ed essere felici e sereni
oppure possiamo interrogarci su che mondo stiamo preparando per le prossime generazioni e
soprattutto sul perché siamo in questa situazione: guerre civili e religiose in ogni continente, violenza
e corruzione ovunque anche negli stati che si definiscono più evoluti, uso di droghe in aumento
(persino legalizzate), la condizione di povertà in continua espansione in tutto il mondo, un senso di
ingiustizia diffuso, scandali che coinvolgono tutti i personaggi che occupano posizioni di potere etc..
Purtroppo, il trend, della nostra società è drammaticamente negativo e ai nostri giorni il degrado è
il vero protagonista.
La domanda che vale la pena porsi è: ma c’è qualcuno che alimenta queste cose, esiste un comune
denominatore dietro tutto questo, qualcuno che ne trae beneficio? Solo la verità ci può rendere
veramente liberi, liberi di capire e quindi di rispondere. Allora la domanda che ci dobbiamo porre è
conosciamo la verità? Conosciamo veramente cosa si nasconde dietro il maturare di tutti questi
fenomeni? Certo i mass media, i politici, i sociologi ci “martellano” con le loro interpretazioni, ma ci
possiamo fidare? Come provocazione guardate la Tavola 1, questa è secondo David Icke (dal libro
“And the truth shall set you free”) la “Catena dei Comandi” del nostro pianeta ai nostri giorni. Lo so è un
po’ diversa da quella che siamo soliti pensare e soprattutto ci sono tanti nomi, là in cima, con i quali
non siamo familiari e di cui nessuno parla. C’è anche il Gruppo Bilderberg ma non è il vertice della
gerarchia, quindi prima di parlare di loro vediamo di scoprire chi sono quelli che sembrano comandarli.
Gli Illuminati e la Nobiltà Nera
Come dice la parola stessa gli Illuminati sono i portatori di luce, quelli che sanno, ma la loro luce è,
apparentemente, Lucifero o Satana. Appartengono a tredici delle più ricche famiglie del mondo e sono i
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personaggi che veramente comandano il mondo da dietro le quinte. Vengono anche definiti la Nobiltà
Nera, i Decision Makers, chi fa le regole da seguire per Presidenti e Governi. La loro caratteristica è
quella di essere nascosti agli occhi del pubblico. Il loro albero genealogico va indietro migliaia di anni e
sono molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza
interromperla. Il loro potere risiede nell’occulto e nell’economia, uno dei loro motti è: “il denaro crea
potere”. Possiedono tutte le Banche Internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori
industriali e commerciali; ma soprattutto sono infiltrati nella politica e comandano la maggior parte dei
governi e degli organi Sovranazionali primi fra tutti l’ONU ed il Fondo Monetario Internazionale. Un
esempio del loro modo di operare è l’elezione del Presidente degli Stati Uniti, chi tra i candidati ha più
Sponsor sotto forma di soldi, vince le elezioni perché con questi soldi ha il potere di “distruggere” l’altro
candidato. E chi è che sponsorizza il candidato vincente? Ovviamente gli Illuminati attraverso le loro
molte organizzazioni di facciata, fanno in modo di finanziare entrambi i candidati, per mantenere il
“gioco” vivo anche se loro hanno già deciso chi sarà il vincitore e a questo assicurano più soldi. I loro
piani sono sempre lungimiranti, sembra che Bill Clinton sia stato preparato alla missione di
Presidente dall’entourage degli Illuminati fin da quando era giovane. Qual è l’obiettivo degli Illuminati?
Creare un Unico Governo Mondiale ed un Nuovo Ordine Mondiale, con a capo loro stessi per
sottomettere il mondo a una nuova schiavitù, non fisica, ma “spirituale” ed affermare il loro credo:
l’ideologia Luciferica. Questo obiettivo non può essere conseguito nel periodo di una vita, le sue origini
sono antiche e risalgono già al 1700 quando il complotto venne formalizzato, con l’elaborazione di veri
e propri documenti programmatici.
Nella prima metà del 1700 l’incontro tra il Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Rothschild,
l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario
Internazionale, porta alla redazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”.
In 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto di un sistema
economico. Sempre Mayer Amschel Rothschild aiuta e finanzia l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete
gesuita, che a Francoforte crea un Gruppo Segreto dal nome “Gli Illuminati di Baviera”. Weishaupt
prendendo spunto dai “ Protocolli dei Savi di Sion” elabora all’incirca verso il 1770 “Il Nuovo
Testamento di Satana” un piano che dovrà portare, non più gli Ebrei ma un gruppo ristretto di persone
(gli Illuminati o Banchieri Internazionali) ad avere il controllo ultimo del mondo intero.
La strategia di Weishaupt era basata su principi molto fini e spietati. Bisognava arrivare alla
soppressione dei Governi Nazionali e alla concentrazione del potere in Governi ed Organi
Sovranazionali ovviamente gestiti dagli Illuminati. Ecco alcuni esempi operativi sulle cose da fare:
Creare la divisione delle masse in campi opposti attraverso la politica, l’economia, gli aspetti sociali, la
religione, l’etnia etc. Se necessario armarli e provocare incidenti in modo che si combattano e si
indeboliscano. Corrompere (con denaro e sesso) e quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una
posizione di potere all’interno di uno stato. Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili e
sottomessi incondizionatamente. Avere il controllo delle scuole (licei ed Università) per fare in modo
che i giovani talenti di buona famiglia siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino
inconsciamente agenti del complotto. Assicurare che le decisioni più importanti in uno stato siano
coerenti nel lungo termine all’obiettivo di un Nuovo Ordine Mondiale. Controllare la stampa, per poter
manipolare le masse attraverso l’informazione. Abituare le masse a vivere sulle apparenze e a
soddisfare solo il loro piacere, perché in una società depravata gli uomini perdono la fede in Dio.
Secondo Weishaupt, mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale
stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire
cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente. Da qui il bisogno di
costituire degli Organi Sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della
patria, per istituire un Unico Governo Mondiale .
Nel 1871 il piano di Weishaupt viene ulteriormente completato da un suo seguace Americano Albert
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Pike che elabora un documento per l’istituzione di un Nuovo Ordine Mondiale attraverso tre Guerre
Mondiali. Il suo pensiero era che questo programma di guerre avrebbe generato nelle masse un tale
bisogno di pace, che sarebbe diventato naturale arrivare alla costituzione di un Unico Governo
Mondiale. Non a caso dopo la Seconda Guerra Mondiale venne fatto il primo passo in questa
direzione con la formazione dell’ONU, che possiamo definire la polizia del mondo degli Illuminati.
Tornando al pensiero di Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illuminati, che già avevano
il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti di
America, ad avere anche la guida della Russia. Quest’ultima avrebbe poi dovuto interpretare un ruolo
che doveva portare alla divisione del mondo in due blocchi. La Seconda Guerra Mondiale sarebbe
dovuta partire dalla Germania, manipolando le diverse opinioni tra i nazionalisti tedeschi e i sionisti
politicamente impegnati. Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua zona di influenza e reso
possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina. La Terza Guerra Mondiale sarà basata
sulle divergenze di opinioni che gli Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi, programmando
l’estensione del conflitto a livello mondiale.
Col passare degli anni il Quartiere Generale di questo complotto passa dalla Germania (Francoforte),
alla Svizzera, poi all’Inghilterra (Londra) ed infine agli Stati Uniti d’America (New York). E’ quindi dal
1700 che le famiglie degli Illuminati, generazione dopo generazione, influenzano la storia per
raggiungere i propri traguardi. Ecco un elenco dei fatti principali che negli ultimi 3 secoli sono stati
architettati, fomentati o finanziati dagli Illuminati: la Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche, la
nascita dell’ideologia Comunista, la I Guerra Mondiale, la Rivoluzione Bolscevica, la nascita
dell’ideologia Nazista, la II Guerra Mondiale, la fondazione dell’ONU, la nascita dello Stato di Israele, la
Guerra del Golfo, la nascita dell’Europa Unita... Nella Tavola 3 e Tavola4 è rappresentata la rete di
potere che gli Illuminati si sono costruiti in quasi 300 anni.
Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno bisogno di
una “struttura operativa”, composta da organizzazioni o persone che esercitando del potere operino più
o meno consapevolmente nella stessa direzione. Come potete constatare gli Illuminati controllano o
hanno i loro uomini ovunque, possiamo tranquillamente dire che sono i signori del mondo.
La loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi:
a) la forza del denaro, hanno costituito e controllano il Sistema Bancario Internazionale;
b) la disponibilità di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle Società o Associazioni
Segrete (logge massoniche).
Queste ultime con i loro diversi gradi di iniziazione hanno garantito e garantiscono tutt’ora quell’alone di
discretezza necessario al piano degli Illuminati. Gli Illuminati, e chi con loro controlla queste Società,
sono Satanisti e praticano la magia nera. Il loro Dio è Lucifero e attraverso pratiche e riti occulti
manipolano e influenzano le masse. E pensare che la cultura dominante ci dice che la magia non
esiste anzi, considera ridicolo chi ci crede. E’ anche da questa scienza di tipo occulto, che gli Illuminati
hanno sviluppato la teoria sul controllo mentale delle masse. Per chiarire ecco un esempio: a quanto
sembra anche Hollywood, le maggiori Case Cinematografiche e Discografiche internazionali, fanno
parte della rete degli Illuminati. Molte volte i loro prodotti sono usati come strumenti di indottrinamento e
agiscono in modo “invisibile” sulla psiche. Penso che nessuno possa negare che oggi esistono certi tipi
di musica, privi di qualsiasi qualità, il cui unico effetto voluto è quello di provocare nei giovani apatia,
robotismo, violenza ed essere uno stimolo all’uso di droghe.
Dicevamo prima, che gli uomini che controllano gli Illuminati fanno parte di tredici delle famiglie più
ricche del mondo. I loro nomi sono rimasti segreti negli anni e la leadership famigliare è stata passata
da uomo a uomo generazione dopo generazione. Comunque nessun segreto può essere tenuto per
sempre e anche in questo caso recentemente sono stati resi noti i loro nomi, grazie a qualcuno che,
abbandonando l’ordine, ha deciso di cambiare vita e rivelare le informazioni più importanti. Ecco quindi
le tredici famiglie che sembrano avere il compito di gestire il pianeta da dietro le quinte per condurlo al
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Nuovo Ordine Mondiale:
ASTOR
ONASSIS
BUNDY
ROCKFELLER
COLLINS
ROTHSCHILD
DUPONT
RUSSELL
FREEMAN
VAN DUYN
KENNEDY
MEROVINGI
LI
(famiglie Reali Europee) Sono dunque loro il vero governo del mondo o meglio il governo segreto?
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La Strategia
William Cooper un anziano Sotto Ufficiale dei Servizi Segreti della Marina Statunitense, include nel suo
libro “Behold a pale horse” (Light Technology 1991) del materiale top secret nel quale è illustrato il
pensiero e la strategia adottati dal comitato politico del Gruppo Bilderberg.
Questo documento programmatico ha un titolo quanto mai significativo “Armi Silenziose per delle guerre
tranquille”. Il documento riporta la data del maggio 1979, ma fu ritrovato solo nel 1986. Cooper spiega “Ho
letto dei documenti top secret che spiegano che “Armi Silenziose per delle guerre silenziose” è una dottrina
adottata dal comitato politico del Gruppo Bilderberg durante il suo primo meeting nel 1954. Una copia
trovata nel 1969 era in possesso dei Servizi di Informazione della Marina Statunitense”. L’assunto
principale del documento è che chiunque voglia assumere una posizione di potere all’interno di una
comunità è come se “simbolicamente” dichiarasse guerra alle persone che la compongono.
La guerra che però deve essere intrapresa non è su un piano fisico/materiale e le armi utilizzate sono
silenziose munizioni invisibili. Il documento spiega la filosofia, le origini operative (che sembrano essere
legate ai famosi documenti scritti tra il 1700 ed il 1800 e finanziati da Mayer Amschel Rothschild), i
principi raffinati, le linee guida e gli strumenti di questa dottrina dalle “armi silenziose”.
Un vero manuale per l’uso, per professare una scienza che attraverso il controllo dell’economia vuole
soggiogare il mondo intero. Vista l’importanza e la complessità del documento sarebbe necessario
dedicargli un approfondimento specifico. In questa sede è sufficiente accennare alle principali aree in cui si
articola questo programma: Perché serve un sistema economico per controllare le masse.
Come controllare l’economia mondiale attraverso l’istituzione di un modello economico che sia
manipolabile e prevedibile. Come addormentare le masse che subiscono l’attacco.
Grazie alla segretezza con cui si muovono, ma soprattutto grazie al potere che esercitano sugli organi di
informazione i Bilderbergers sono riusciti a controllare la pubblicità sulle loro riunioni e sui temi discussi.
Negli anni però qualche notizia è riuscita a trapelare sui principali temi trattati durante le loro delibere
segrete:
 i problemi finanziari internazionali;
 la libertà di emigrazione e immigrazione;
 la libera circolazione dei prodotti senza dogane;
 l’unione economica internazionale;
 la costituzione di una forza internazionale con la soppressione degli eserciti nazionali;
 la creazione di un parlamento internazionale;
 la limitazione della sovranità degli stati delegati all’ONU o a tutti gli altri governi sovranazionali.
Temi che fanno capire il potere che questo Gruppo è in grado di esercitare. Sembra che tutte le decisioni
più importanti a livello politico, sociale, economico/finanziario per il mondo occidentale vengano in
qualche modo ratificate dai Bilderbergers. D’altronde scorrendo i loro biglietti da visita una cosa è certa:
hanno le “leve” per fare qualsiasi cosa. Accennavamo prima alla segretezza, questo è sicuramente un
aspetto centrale per la strategia del Gruppo. Le riunioni sono tenute in forma non pubblica e solo i
giornalisti ufficialmente invitati possono essere ammessi. Al termine delle conferenze annuali
(normalmente durano un paio di giorni) viene redatto un semplice comunicato stampa di un paio di
pagine; ovviamente non viene tenuta nessuna conferenza stampa. I vari partecipanti interrogati al
riguardo di queste riunioni sono sempre molto evasivi e se possono non rispondono.
Gli organi di informazione di massa non danno nessuna notizia su queste conferenze o se lo fanno, lo
fanno con un peso assolutamente insignificante non adeguato all’evento. Chi osserva e conosce i
Bilderbergers da parecchi anni afferma che anche la preparazione delle riunioni segue un rituale “curioso”
mirato a tutelare questo ambito di segretezza. L’Hotel selezionato viene occupato con qualche giorno di
anticipo. Parte del normale personale viene sostituito con personale di fiducia.
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La domanda da porsi è perché tutto questo? Perché personaggi pubblici che discutono temi di interesse
pubblico non vogliono rendere note le loro decisioni? Questa è forse la prova più grossa sulla natura e
sulle vere finalità di questa organizzazione.
La storia segreta e il Nuovo Ordine Mondiale
"Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fanno produrre gli
avvenimenti; un gruppo un po’ più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro
compimento, e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto". Così si
espresse Nicholas Murray Butler. Giova ricordare chi era questo personaggio. Il Dr. Nicholas Murray
Butler è stato presidente dell’Università di Columbia, presidente della Carnegie Endwment for
International Peace, membro fondatore, presidente della Pilgrims Society e membro del Council on
Foreign Relations (CFR) e capo del British Israel. Taluni autori denunciano, sempre con maggiore
insistenza, che è in atto una cospirazione superpolitica, "religiosa" o satanica che coinvolge l’alta
finanza, le massonerie e l’integralismo islamico. I fili della storia, asseriscono questi studiosi, si tirano
proprio nelle logge massoniche e nei consigli di amministrazione delle
multinazionali e delle grandi banche.
La Rivoluzione francese fu una congiura massonica, preparata da "società di pensiero" – uguali a
quelle studiate da Augustin Cochin (1876-1916) – e da altri gruppi di pressione. La Rivoluzione
bolscevica fu una congiura giudaico-massonica. Diversi storici sono convinti di questo. Lo stesso
"Times" (10 marzo 1920) confermò il complotto: "Si può considerare ormai come accettato che la
rivoluzione bolscevica del 1917 è stata finanziata e sostenuta principalmente dall’alta finanza ebraica
attraverso la Svezia: ciò non è che un aspetto della messa in atto del complotto del 1773". Estrema
importanza assume, sempre al riguardo della rivoluzione russa del febbraio del 1917, il fatto che, non
affatto casualmente, il governo fosse costituito principalmente da massoni, tra questi risaltava
Kerensky. E’ anche rivelatore il libro "Rossija nakanune revoljucii" di Grigorij Aronson, che fu
pubblicato nel 1962 a New York e che riporta delle missive di E. D. Kuskova, moglie del massone
Prokopovic, legato da grande amicizia al confratello Kerensky. In una di queste lettere, datata 15
novembre 1955, si legge: "Avevamo la ‘nostra’ gente dappertutto. Fino a questo momento il segreto di
questa organizzazione non è stato mai divulgato, eppure l’organizzazione era enorme. Al tempo della
rivoluzione di febbraio tutta la Russia era coperta da una rete di logge".
L’iniziato Jean Marques-Rivière scrisse: "L’esoterismo, con la sua forza sul piano ideologico, guida il
mondo". Non bisogna stupirsene. E’ innegabile il diffondersi, nelle maglie della nostra società, di
unasubdola propagazione di idee, combattute con inflessibilità dalla Chiesa, ma non estirpate del tutto,
che ora godono di un pericoloso risveglio e diffusione.
E’ una letteratura imponente quella dei cosiddetti cospirazionisti, disprezzata dagli storici ufficiali, che,
invece, non obiettano quando la stessa metodologia viene adottata dalla sinistra e dall’estrema sinistra,
vedi "golpe De Lorenzo", "strategia della tensione", ecc. che non sono altro che capitoli di una teoria della
cospirazione, che nega di esserlo.
Il lato occulto della storia contemporanea è complesso e, oltremodo, variegato. Insospettabili VIP. del
mondo che conta sono affiliati ad oscuri ordini esoterici. L’ex presidente americano George Bush è un 33°
grado della Massoneria di Rito Scozzese, lo ha rivelato Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro della
Massoneria italiana, al quotidiano "La Stampa" (23 marzo 1990). Bush sarebbe stato iniziato, nel 1943, alla
setta "Skull and Bones" (Teschio e Ossa) dell’Università di Yale, fondata nel 1832. George Bush ha diretto
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anche la Cia. La Skull and Bones assieme a società come il Rhodes Trust, secondo l’autorevole rivista
inglese "Economist" (25 dicembre 1992), sono la moderna risorgenza degli "Illuminati di Baviera" di Jean
Adam Weisshaupt (1748-1830).
Anche suo padre Prescott sarebbe stato membro della setta "Skull and Bones".
Di essa farebbero parte le più potenti famiglie degli Stati Uniti. Tra queste vale la pena di menzionare "la
famiglia Harriman, della Morgan Guaranty Trust, è Skull and Bones da generazioni. Petrolio: ci sono i
Rockefeller, fra gli iniziati. Studi legali di grido. Poltrone alte della Cia. Vicepresidenza degli Stati Uniti". E’
anche molto interessante venire a sapere che, secondo quanto scrive lo storico Antony C. Sutton in
"America’s Secret Establishment" (liberty House Press. Bilings 1986, pagg. 207 e segg.), la "Skull and
Bones" è collegata al movimento New Age e ad essa, asserisce ancora Sutton, non sono estranei aspetti
satanisti. Marylin Ferguson nel suo libro "The Aquarian Conspiracy", una vera e propria Bibbia del
movimento New Age, mette assieme Huxley con Teilhard de Chardin, Carl Gustav Jung, Maslow, Carl
Rogers, Roberto Assagioli, Krishnamurti, ecc. tra i personaggi, che sono da considerare come padri
spirituali del New Age. Aldous Huxley e suo fratello Julian, quest’ultimo fu il primo dirigente
dell’U.N.E.S.C.O., erano anche membri di importanti affiliazioni mondialiste, tra queste ricordo
l’anglosassone Fabian Society.
Sui vertici del mondialismo, René Guenon, che era un 33° grado del Rito Scozzese Antico Accettato e un
90° del Rito Egiziano di Memphis-Misraim, ebbe ad affermare: "...ma dietro tutti questi movimenti non
potrebbe esserci qualcosa di altrimenti temibile, che forse neanche i loro stessi capi conoscono, e di cui
essi a loro volta quindi, non sono che dei semplici strumenti?
Noi ci accontenteremo di porre questa domanda senza cercare di risolverla qui" (cit. da "Il
Teosofismo", edizioni Arktos, 1987, vol. II, pag. 297).
Ritornando alla "Skull and Bones" la sua importanza può essere ben compresa se si riflette che, nel 1917,
essa diresse, tra l’altro, quel centro finanziario denominato "120 Brodway", finanziatore del bolscevismo in
Russia e del nazismo in Germania che, tra l’altro, portò al potere. Non ci si meravigli se, a questi livelli,
parole come "destra e sinistra" non hanno più significato, più esattamente, non si bada a razze, religioni o
ideologie: questi sono solo mezzi da utilizzare per raggiungere il fine ultimo, su scala mondiale, con l’antica
strategia del "divide et impera".
E, a questo punto, non meraviglia venire a conoscenza delle trattative segrete intercorse tra George Bush
ed alte personalità del governo dell’Iran, che poi hanno portato allo scandalo dell’Irangate. Gli accordi
furono resi possibili da Khomeini e dal suo entourage, comprendente buona parte dei suoi ministri, il capo
della polizia, il comandante dell’esercito, il procuratore generale del tribunale islamico, il capo della polizia
segreta, ecc., sono, o sono stati, affiliati alla Grande Loggia dell’Iran, che è sottoposta alla dipendenza
della Gran Loggia d’Inghilterra. E’ poi noto che l’ex presidente George Bush è esponente di rilievo della
sinarchia internazionale, figura di spicco del C.F.R, della Trilaterale, della potente Pilgrims Society oltre che
della Skull and Bones.
E’ anche interessante accennare ad un articolo, firmato M. Dornbierer, apparso, il 29 gennaio 1991, sul
giornale messicano "Excelsior" che spiegava lo "smisurato sionismo" di Bush documentando la sua origine
ebraica secondo quanto indicato nell’Enciclopedia ebraica castigliana. Bush è inoltre unW.A.S.P. (White
Anglo-Saxon Protestant), ovvero un americano convinto che la sua origine razziale e le sue convinzioni
religiose lo pongano al di sopra degli altri uomini.
Scrive Blondet che "secondo Sutton, lo storico della Skull and Bones, la stessa locuzione ‘Nuovo Ordine
Mondiale’ descrive il fine ultimo che gli affiliati alla società segreta di Yale s’impegnano a perseguire.. A
questo i membri dell’Ordine s’impegnerebbero a giungere attraverso la gestione di conflitti artificialmente
generati, come quello tra nazismo e comunismo. Per Sutton, questa filosofia segreta dell’Ordine
rivelerebbe la sua origine tedesca (che Sutton ritiene di poter provare): gli iniziati sarebbero dei tardi
seguaci di Hegel, votati a far progredire il mondo attraverso opposizioni, tesi e antitesi, per poi comporle in
una sintesi superiore. L’ipotesi, affascinante, può essere superflua. A noi sembra sufficiente evocare uno
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dei motti, delle insegne della Massoneria, che suona: Ordo ab Chao, l’Ordine (nasce) dal Caos".
L’idea del "Nuovo Ordine del Mondo" è perseguita con accanimento. Del presidente Bill Clinton, scrive
Epiphanius: "la sua educazione l’ha ricevuta nella britannica Oxford, dove venne ammesso nel super
elitario ‘Rhodes Group’, una società superiore dell’area del POTERE affine alla ‘Skull and Bones", come
scrisse l”Economist’ inglese nel suo numero del 25 dicembre 1992. L”Economist’ elencava una decina
delle maggiori ‘società d’influenza’ del mondo occidentale rivelando la loro comune derivazione dall’Ordine
degli Illuminati di Weisshaupt fondato nel 1776. Clinton appartiene anche al C.F.R., alla Commissione
Trilaterale e al Bilderberg...". Clinton ha portato con sé Les Aspin (CFR) che, tra l’altro, ha firmato la
"Dichiarazione di Interdipendenza", che è, in sostanza, - una mozione del Congresso che nel 1962,
proponeva di cancellare dalla Costituzione ogni dichiarazione di sovranità nazionale, in quanto ostacolo
all’instaurazione di un ‘Nuovo Ordine Mondiale’". "Il Rhodes Group – ci fa sapere ancora Epiphanius, del
suo "Massoneria e sette segrete" (cit.) – nacque nel 1891 per iniziativa di Lord Cecil Rhodes, ricchissimo
personaggio legato ai Rothschild, assieme a Lord Milner, Lord Isher, Lord Balfour e un Rothschild, intorno
all’idea-guida di organizzare una federazione mondiale di cui U.S.A. e Impero britannico sarebbero stati il
centro propulsore. Il mezzo per attuarla consisteva in una selezione elitaria dei quadri protagonisti degli
ambienti universitari, politici, finanziari. Attorno a questo nucleo iniziale permeato delle idee mondialiste e
socialiste della Fabian Society, sorsero i gruppi della Round Table che a loro volta, nel 1919, diedero vita
ai due odierni pilastri del potere mondialista, cioè gli Istituti Affari Internazionali britannico (R.I.I.A.) e
americano (C.F.R.). Il Rhodes Group, al pari della Skull and Bones, controlla il C.F.R., (che a sua volta
controlla la Trilaterale), il governo-ombra americano il cui comitato direttivo annovera personaggi in grado
di gestire bilanci superiori a quello annuale lordo americano". Ritornando al progetto del Nuovo Ordine
Mondiale, già il 17 febbraio del 1950 il banchiere James Warburg, alla Commissione Esteri del Senato, era
stato fin troppo chiaro quando aveva affermato: "Che vi piaccia o no, avremo un governo mondiale, o col
consenso o con la forza". Anche con le stragi. Il Palazzo Federale "Alfred P. Murrah" ad Oklahoma,
U.S.A., viene fatto saltare in aria da una tremenda esplosione, il 19 aprile del 1995. Le vittime furono 168.
Furono sospettate dell’attentato e arrestate tre persone: Timothy McVeigh, Terry Nichols e James Nichols.
L’FBI ha iniziato "col dichiarare che il meccanismo esplosivo era un’auto-bomba imbottita di 1.000 libbre di
esplosivo. Poi era un’auto con 1.400 libbre. In seguito si trattava di un camion con 4.000 libbre. Adesso è
un furgone per traslochi con 5.000 libbre di esplosivo".
Ted Gunderson, ex dirigente dell’FBI, al contrario di quanto vuol far credere il Dipartimento di Giustizia
Americano e cioè che si è trattato di "una singola semplice bomba fertilizzante", ha affermato che: "la
bomba era un congegno elettroidrodinamico a combustibile gassoso (bomba barometrica), che non è
possibile sia stata costruita da McVeigh... la bomba utilizzata era un sofisticato congegno Aneutronico, usato dall’esercito americano...".
Sam Cohen, padre della bomba neutronica, il 28 giugno dello stesso anno, al telegiornale della KFOR-TV
ha dichiarato: "Non mi interessa quanto fertilizzante e gasolio hanno usato, non sarebbe mai stato
sufficiente. Cariche di demolizione, piazzate sulle colonne chiave, hanno fatto lo sporco lavoro". Antefatto:
non è stato molto pubblicizzato che, "il 28 marzo 1994, l’Assemblea Legislativadello Stato dell’Oklahoma
passò una risoluzione che colpiva quello che veniva percepito come un programma di governo mondiale.
Fu il primo e forse il solo Stato ad approvare tale legislazione". Di seguito riporto alcuni estratti relativi alla
decisione dell’Assemblea Legislativa dell’Oklahoma: "Risoluzione N. 1047: Una risoluzione in relazione
alle forze militari degli Stati Uniti e alle Nazioni Unite; si presenta una petizione al Congresso affinché
cessi determinate attività concernenti le Nazioni Unite... Considerato che non c’è appoggio popolare per
l’instaurazione di un "nuovo ordine mondiale" o di una sovranità mondiale di qualsiasi tipo, sia sotto le
Nazioni Unite o sotto qualsivoglia organismo mondiale in qualsiasi forma di governo globale...;
Considerato che un governo globale significherebbe la distruzione della nostra Costituzione e la
corruzione dello spirito della Dichiarazione di Indipendenza della nostra libertà e del nostro sistema di vita.
...sia deliberato dalla Camera dei Rappresentanti della seconda Sessione della 44ma legislatura
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dell’Oklaoma:
Che al Congresso degli Stati Uniti sia con la presente rammentato di: (...). Cessare ogni supporto per
l’instaurazione di un "nuovo ordine mondiale" o qualsiasi altra forma di governo globale. Che al Congresso
degli Stati Uniti è con la presente rammentato di astenersi dal prendere qualsiasi ulteriore iniziativa verso
la fusione economica o politica degli Stati Uniti in un organismo mondiale o qualsiasi altra forma di
governo mondiale. (Fonte: Newsgroup alt. conspiracy, via Pegasus computer networks, Australia)". Cosa
dire di questi fatti? Quale oligarchia misteriosa dirige, in segreto, i vari governi delle nazioni? Lascio al
lettore il compito di arrivare a delle conclusioni. Alla luce di certi accadimenti i governi, la politica e gli
stessi politici assumono contorni sbiaditi, sfumati. Misteri che travasano nella storia altri misteri frammisti a
bugie. Pochissimi, forse, sanno che "Il fascismo non è nato in Italia e in Germania. Ebbe la sua prima
manifestazione in Russia, col movimento dei ‘Cento Neri’, completo già all’inizio del ‘900 nelle sue azioni e
nei suoi simboli: la violenza politica, l’antisemitismo feroce, i neri stendardi col teschio".
Chi tira i fili della storia? Ricercare certe dinamiche è cosa ardua specie quando riguarda la sfera politica e
ciò che sembra del tutto casuale, in molti casi, è stato attentamente preparato. Franklin Delano Roosvelt,
presidente americano e 33° del Rito Scozzese, nonché appartenente alla Pilgrim Society e al C.F.R., il
governo-ombra americano, affermò: "In politica nulla accade a caso. Ogni qualvolta sopravviene un
avvenimento si può star certi che esso era stato previsto per svolgersi in quel modo". Quindi una oscura
oligarchia, tira le fila di fantocci, solo apparentemente, alla ribalta della scena politica. Aveva ragione
Benjiamin Disraeli, statista inglese del secolo scorso, quando disse: "Il mondo è governato da personaggi
ben diversi da quelli creduti da coloro i quali non sanno guardare dietro le quinte". Neppure i partiti
contano poi molto. Essi stessi sono a loro volta manovrati, usati, in relazione a degli scopi precisi.
René Guenon ci informa, nel suo articolo "Réflexions à popos du pouvoir occulte" pubblicato, con lo
pseudonimo di Le Sphinx, sul numero dell’11 giugno 1914, pag. 277, della rivista cattolica "France
Antimaconnique", che "Un potere occulto di ordine politico e finanziario non dovrà essere confuso con un
potere occulto di ordine puramente iniziatico...
Un altro punto da tenere presente è che i Superiori Incogniti, di qualunque ordine siano e qualunque sia il
campo in cui vogliono agire, non cercano mai di creare dei ‘movimenti’. Essi creano solo degli stati d’animo
(état d’esprit), ciò che è molto più efficace, ma, forse, un poco meno alla portata di chiunque. E’
incontestabile che la mentalità degli individui e delle collettività può essere modificata da un insieme
sistematico di suggestioni appropriate; in fondo, l’educazione stessa non è altro che questo, e non c’è qui
nessun ‘occultismo’. Uno stato d’animo determinato richiede, per stabilirsi, condizioni favorevoli, e occorre o
approfittare di queste condizioni se esistono, o provocarne la realizzazione". Al riguardo dei movimenti
rivoluzionari sempre il Guénon, nel suo libro "L’Esoterismo di Dante" (Ediz, Atanòr, Roma 1971), spiega:
"...tali movimenti sono talvolta suscitati o guidati, invisibilmente, da potenti organizzazioni iniziatiche,
possiamo dire che queste li dominano senza mescolarvisi, in modo da esercitare la loro influenza,
egualmente, su ciascuno dei partiti contrari". Sul fenomeno del terrorismo delle Brigate Rosse e su quello di
estrema destra, il giudice Pietro Calogero, uno dei magistrati che più ha studiato il problema, ammetteva
l’esistenza di: "una rete dicollegamenti che si raccoglie intorno a un centro di interesse unitario, che
permette ai due terrorismi di procedere insieme nell’assalto dello Stato".
Quali misteriosi personaggi si celano dietro le quinte dei vari governi? Serge Hutin racconta, a tal proposito,
quanto accadde ad uno scrittore inglese che sotto lo pseudonimo di Robert Payne pubblicò a Londra, nel
1951, un’opera intitolata "Zero. The story of terrorism". Payne cercò di dimostrare che la strategia del
terrore ha abili registi dietro le quinte dei governi apparenti. All’uscita della pubblicazione si verificarono
tutta una serie di "coincidenze" molto strane. Tutte la copie del libro furono acquistate da misteriosi
personaggi prima ancora che venisse messo in vendita. I giornali ignorarono l’opera nonostante il carattere
sensazionale delle rivelazioni in essa contenute. La casa editrice Wingate, una delle più importanti di
Londra fallì improvvisamente. Robert Payne morì qualche mese dopo in circostanze a dir poco misteriose.
Hutin osserva "La sola spiegazione possibile era che l’autore avesse scoperto l’esistenza, a livello
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mondiale, di governanti occulti...". La domanda che ora si pone è: come si procederà alla frantumazione
degli Stati per la realizzazione del Governo Mondiale? Scrive Blondet: "Michel Albert è un grand commis
della politica sovrannazionale... oggi presidente delle Assurances Générales de France, una delle grandi
entità finanziarie che hanno promosso il Mercato Unico Europeo. Nel 1989, Albert ha pubblicato un saggio,
subito tradotto in Italia dall’editrice il Mulino con il titolo: Crisi, Disastro, Miracolo. Il libro contiene una
prognosi sulla fine degli Stati nazionali che rivela un’analisi sicuramente elaborata negli uffici-studi della
Trilaterale, e un progetto di ingegneria sociale. ..."L’Europa ‘92 lancia il Mercato Unico all’assalto degli Stati
nazionali. Li smantellerà". Come? Con "l’anarchia che risulterà" da "un mercato libero e senza frontiere in
una società plurinazionale che non riesce a prendere decisioni comuni". A questo "disastro" pianificato,
l’oligarchia spera seguirà il "miracolo": gli Stati nazionali devastati invocheranno "una moneta comune, una
Banca centrale europea e un bilancio comunitario". Il programma, tuttavia, era già chiaro nel lontano 1957:
"Creare un mercato monetario e finanziario europeo, con una Banca europea il libero flusso dei capitali tra i
paesi membri e, infine, una politica finanziaria centralizzata". L’attuazione del programma per insediare un
"Nuovo Ordine Mondiale" collegato al movimento "New Age" (di cui parlo più diffusamente nel mio saggio
"Il serpente e l’arcobaleno", Ediz. "Segno" di Udine), o chiamata anche "Nuova Era", "Età dell’Aquario" o
Era del "Condor", come dicono gli studiosi delle civiltà pre-colombiane, si articola in più strategie per
realizzare questa grande utopia della parodia del Romanum Imperium.
Fantapolitica e tendenza al complottismo? Tutt’altro. Ecco due esempi italiani. Leggete cosa la rivista
americana "Eir" scriveva: "Il 2 aprile 1993... il capogruppo Dc alla Camera, Gerardo Bianco, e il suo collega
al Senato, Gabriele De Rosa, presentano un esposto alla procura di Roma, chiedendo di appurare se c’è
una cospirazione politica per distruggere l’ordine costituzionale italiano.
Gli scandali rappresentano un tentativo da parte delle forze Anglo-Americane, segnatamente la Fra
Massoneria, di orchestrare una generale destabilizzazione della nazione italiana per distruggere il
sistema politico esistente e insediare un nuovo ordine, a loro più gradito".
Ai cronisti, che chiedevano a Mancino cosa c’è dietro le stragi italiane, lui rispose: "Non escludo un ruolo
della finanza internazionale". Strategie occulte della secret fraternity bancaria internazionale. David
Rockefeller "credendo di parlare a orecchie fidate, nel ‘91... ha ammesso:
1) che una cospirazione esiste ‘da quaranta anni’;
2) che essa ha lo scopo di instaurare nel segreto ‘un governo mondiale’ e ‘la sovranità nazionale’ dei
banchieri;
3) che il nemico dei cospiratori è ‘l’autodeterminazione nazionale’".
Nel frattempo, si verificano nel mondo barbarie, solo apparentemente, prive di sottile regia, occulta
naturalmente. Ed è interessante apprendere quanto il misterioso personaggio "esperto di un genere assai
speciale", che fa da sfondo al tema trattato da Blondet ne "Gli "Adelphi" della dissoluzione, in una lettera
indirizzata allo scrittore suggerisce:
"Può anche darsi che il Nuovo Ordine Mondiale non possa avviarsi a un’epocale clash of
civilizations, come alcuni insiders già auspicano in America, ma si limiti a sgranare stermini
egenocidi locali, killing fields per poveri straccioni, danze di Shiva e di Kali su carnai confinati a
luoghi dove l’uomo è abbondante e ‘sprecabile’. Un’accusa è sempre pronta, a squalificare e
ridicolizzare chi esprime ad alta voce le idee che io sommessamente descrivo: quella di
‘complottista’, di allucinato immaginatore di complotti universali.
A queste lapidazioni moderne si prestano volontari precisi ambienti giornalistici; espressione di una
categoria umana tra le più artificiali, la più ridicolmente sicura di ‘vivere’ in proprio, mentre è la più
totalmente ‘vissuta’ e agitata dalle idee correnti, dagli états d’esprit dominanti, dai climi culturali
egemoni che ‘Altri’ hanno pur diffuso nell’aria".
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Il progetto per un Governo Mondiale
Weishaupt (fondatore dell'Ordine Segreto degli Illuminati Bavaresi) morì nel 1830 all'età di 82 anni. Nel
1834, Giuseppe Mazzini assunse la guida degli Illuminati bavaresi, e la mantenne fino alla sua morte nel
1872. Mentre dirigeva l'ordine degli Illuminati bavaresi, Mazzini corrispondeva col satanista Albert Pike, il
Gran Comandante Sovrano della Massoneria dell'Antico ed Accettato Rito Scozzese, della giurisdizione
del sud degli Stati uniti, che fondò, più tardi il Klu Klux Klan.
Mazzini aveva nominato Pike capo delle operazioni degli Illuminati bavaresi negli USA. I due massimi
illuministi lavorarono insieme. Pike si occupò degli aspetti teosofici delle loro operazioni, Mazzini di quelli
politici. Quando le Logge Massoniche del Gran Oriente sono cadute in discredito a causa delle attività
rivoluzionarie di Mazzini, quest'ultimo diede a Pike un progetto geniale.
In una lettera a Pike, datata 22 gennaio 1870, Mazzini scrive: "Dobbiamo permettere a tutte le federazioni
di continuare come stanno facendo attualmente, con i loro sistemi, le loro autorità centrali, i diversi modi di
corrispondenza tra gli alti gradi dello stesso rito, e di organizzarsi come al presente. Però, dobbiamo creare
un super-rito, che rimarrà sconosciuto, al quale chiameremo quei massoni di un più alto grado che
sceglieremo. Riguardo ai nostri fratelli nella massoneria, questi uomini si devono impegnare alla massima
segretezza. Per via di questo rito supremo, che diventerà l'unico centro internazionale, il più potente,
perché la sua finalità rimarrà sconosciuta".
Pare che questo sia l'elite del 33° grado del Rito Scozzese.
In una lettera del 15 agosto 1871, Pike spiegò in un abbozzo al leader degli Illuminati: Mazzini, il modo per
conquistare il mondo con tre guerre mondiali ed instaurare il NUOVO ORDINE MONDIALE. La Prima
Guerra Mondiale avrebbe dovuto essere pianificata per portare la Russia sotto il dominio degli Illuminati
bavaresi. La Russia avrebbe dovuto poi essere adoperata come uno spauracchio per favorire i piani degli
Illuminati bavaresi in tutto il mondo.
La Seconda Guerra Mondiale dovrebbe poi iniziare con una manipolazione delle differenze tra
nazionalisti tedeschi ed i sionisti politici. Questo dovrà sfociare in un'espansione dell'influenza russa e
nella costituzione dello stato di Israele in Palestina.
La Terza Guerra Mondiale era pianificata come risultato delle differenze, fomentate dagli agenti degli
Illuminati, tra i sionisti e gli arabi. Il conflitto doveva stendersi attraverso il mondo. Fa parte della Terza
Guerra Mondiale, anche la lotta tra i nichilisti ed gli atei per provocare un capovolgimento sociale di una
ferocia e dia una brutalità mai conosciuti prima. Dopo la distruzione del Cristianesimo e dell'Ateismo, si
mostrerebbe agli uomini la vera Dottrina Luciferiana e in tal modo si prenderebbero due piccioni con una
fava. Alcuni commenti sulla situazione odierna:
Con la Russia come spauracchio (il concetto del nemico), le nazioni occidentali dovrebbero essere spinte
in alleanze sovranazionali in cui non sarebbero entrate per conto proprio (NATO, ONU). In più, avere
l'impero russo come nemico del mondo aiutò enormemente il traffico di armi internazionale, di cui i
banchieri internazionali approfittano di nuovo. Questo ci dimostra che dietro la Seconda Guerra Mondiale,
c'è uno scenario ben diverso di quanto ci dicono i libri.
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LUngi dal voler essere esaustiva, questa succinta tabella cronologica 1
(che va dal 1773 al 2011) elenca le tappe più importanti del cammino forzato dell’umanità verso quel Nuovo Ordine Mondiale che
le Società Segrete (Massoneriain primis) e l’Alta Finanza vorrebbero instaurare sulla Terra, con il consenso o con la violenza.
1773 - Il banchiere ebreo Mayer Amschel Rothschild (1744-1812) riunisce dodici dei suoi amici più influenti e li convince del
fatto che se uniranno le loro risorse, potranno dominare il mondo. Questa riunione ha luogo a Francoforte, in Germania.
Rothschild informa anche i suoi amici di aver trovato il candidato perfetto, un individuo dotato di un incredibile intelletto e di
grande ingegnosità, per guidare l’organizzazione che ha progettato: quest’uomo èJohann Adam Weishaupt (1748-1830).
1º Maggio 1776 – L’israelita Adam Weishaupt (nome in codice Spartacus) fonda una Società Segreta chiamata Ordine degli
Illuminati. Weishaupt è docente di Diritto Canonico all’Università di Ingolstadt, in Baviera. Gli Illuminati cercano di stabilire un
Nuovo Ordine Mondiale. I loro obiettivi sono i seguenti:
- abolizione di tutti i governi legittimi;
- abolizione della proprietà privata;
- abolizione dell’eredità;
- abolizione del patriottismo;
- abolizione della famiglia;
- abolizione della religione;
- creazione di un Governo Mondiale.
Luglio 1782 – L’Ordine degli Illuminati si congiunge con la Massoneria durante il Congresso di Wilhelmsbad. Il conte De Virieu,
un membro di una Loggia martinista di Lione che assiste al Congresso, se ne allontana visibilmente scosso. Quando viene
interrogato sui «tragici segreti» dei quali è venuto al corrente, egli risponde: «Non glieli confiderò. Posso solamente dirle che tutto
questo è molto più grave di quanto lei pensi». Secondo il suo biografoM. Costa de Beauregard, da quel momento, «il conte de
Virieu parlò della Massoneria solo con orrore» 2.
L’emblema dell’Ordine degli Illuminati di Baviera appare sul rovescio della banconota americana da un dollaro, emessa nel 1933.
Alla base della Piramide tronca, composta da tredici piani, è possibile leggere la data dell’anno di fondazione della sètta: 1776
(MDCCLXVI, in numeri romani). L’Occhio che irradia la sua luce in tutte le direzioni è l’Occhio onniveggente che rappresenta la
Società Segreta fondata da Weishaupt. Il motto latino «Annuit cœptis» significa «la nostra impresa (la cospirazione) sarà coronata
da successo» Sotto, le parole«Novus Ordo Seclorum» svelano lo scopo dell’impresa: la costituzione di un «Nuovo Ordine
Sociale» o un «Nuovo Ordine Mondiale».
1785 – Un corriere degli Illuminati di nome Johann Jakob Lanz (1735-1785), un ex sacerdote cattolico, viene ucciso da un
fulmine mentre sta attraversando a cavallo la città di Ratisbona. Esaminando il contenuto della sacca della sua sella, i poliziotti
scoprono l’esistenza dell’Ordine degli Illuminati, e trovano piani dettagliati riguardanti l’imminente Rivoluzione Francese. Le
autorità bavaresi allertano il governo francese sul disastro imminente, ma le autorità francesi non tengono conto di questo
avvertimento. La polizia bavarese arresta tutti i membri dell’Ordine degli Illuminati che riesce a scovare, ma Weishaupt e altri
adepti riescono a nascondersi e a sottrarsi all’arresto.
1796 - La Massoneria diviene un notevole problema in occasione dell’elezione del presidente degli Stati Uniti. John Adams
(1735-1826) viene eletto opponendosi alla Massoneria, e suo figlio, John Quincy Adams (1767-1848), avverte della terribile
minaccia alla nazione rappresentata dal lavorio segreto delle Loggie massoniche: «In coscienza e sinceramente credo che l’Ordine
massonico sia, se non il più grande, uno dei più grandi mali morale e politici che grava su tutta l’Unione» 3.
1797 – John Robison (1739-1805), docente di Storia Naturale all’Università di Edinburgo, in Scozia, pubblica un libro intitolato
Proofs of a Conspiracy («Prove di una cospirazione»), in cui rivela che Adam Weishaupt aveva tentato di arruolarlo. In questa
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opera, Robison svela gli scopi diabolici perseguiti dagli Illuminati in tutto il mondo.
1821 – Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831) formula quella che viene definita la dialettica hegeliana, il processo triadico
mediante il quale gli Illuminati realizzeranno i loro obiettivi. Secondo la dialettica hegeliana, lo scontro tra la tesi e l’antitesi
danno luogo alla sintesi. In altre parole, la tesi fomenta una crisi. Ne consegue un forte sussulto pubblico secondo cui dev’essere
fatto qualcosa per risolvere il problema. Quindi, qualcuno propone una soluzione che provoca i cambiamenti realmente voluti da
sempre, ma che inizialmente la gente non sarebbe stata disposta ad accettare.
1828 – Mayer Amschel Rothschild, che aveva finanziato gli Illuminati, esprime il suo assoluto disprezzo per i governi nazionali
che tentano di disciplinare i banchieri internazionali come lui affermando: «Lasciate che sia io ad emettere e a controllare il
denaro di una nazione, e non mi importerà più nulla di chi scrive le leggi» 4.
1848 - L’ebreo Moses Mordekkai Levy, alias Karl Marx (1818-1883), scrive il Manifesto del Partito Comunista. Marx è membro
di un organizzazione creata dagli Illuminati chiamata La Lega dei Giusti. Non solo egli afferma la necessità di cambiamenti
economici e politici, ma anche l’urgenza di mutamenti morali e spirituali. Egli crede che la famiglia dovrebbe essere abolita, e che
tutti i figli dovrebbero essere educati da un’autorità centrale. Marx esprime il suo atteggiamento verso Dio scrivendo: «Dobbiamo
combattere contro tutte le idee fondamentali della religione, dello Stato, del Paese e del patriottismo. L‘idea di Dio è il punto
chiave di una civiltà pervertita. Essa dev‘essere distrutta».
22 gennaio 1870 – In una lettera al leader rivoluzionario italiano Giuseppe Mazzini (1805-1872), Albert Pike (1809-1891), Gran
Comandante Supremo della Giurisdizione Meridionale del Rito Scozzese della Massoneria statunitense, annuncia la creazione di
una Società Segreta all’interno di un’altra Società Segreta: «Dobbiamo creare un Rito superiore che rimarrà ignoto, al quale
apparterranno quei massoni di alto Grado che sceglieremo. Nei confronti dei nostri Fratelli in Massoneria, questi uomini dovranno
impegnarsi alla segretezza più severa. Attraverso questo Rito supremo governeremo ogni Massoneria, ed esso diverrà l’unico
centro internazionale, il più potente perché la sua direzione sarà sconosciuta» 5. Questa organizzazione segreta estremista viene
chiamata il Nuovo e Riformato Rito Palladiano 6.
1875 - L’occultista russa Helena Rottenstern von Hahn, alias Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891) fonda la Società Teosofica.
MadameBlavatsky sostiene che alcuni uomini santi tibetani nell’Himalaya, che essa designa come i «Maestri della Saggezza»,
comunicano con lei a Londra mediante telepatia. Essa insiste sul fatto che ormai il cristianesimo è del tutto superato, che Satana è
buono e che Dio è cattivo. Essa scrive: «I cristiani e gli scienziati dovrebbero rispettare gli indiani. La Saggezza dell’India, la sua
filosofia e le sue conquiste dovrebbero essere rese note in Europa e in America».
1884 – La Fabian Society viene fondata in Gran Bretagna per promuovere il socialismo. Tale Società prende il suo nome dal
Generale romano Quinto Fabio Massimo (275-203 a. C.), detto «il temporeggiatore», che lottò contro l’esercito di Annibale (247182 a. C.) con piccole scaramucce che debilitarono lentamente l’esercito nemico anziché affrontarlo in una battaglia decisiva.
14 Luglio 1889 – Albert Pike pubblica le istruzioni per i ventitre Consigli Supremi del mondo. Egli rivela chi è il vero oggetto
dell’adorazione massonica:«A voi, Grandi Istruttori Generali Supremi vi diciamo questo, che potete ripeterlo ai Fratelli del 32º,
31º e 30º Grado: la religione massonica dovrebbe essere, da tutti iniziati agli alti Gradi, mantenuta nella purezza della dottrina
luciferina» 7.
1890-1896 – Cecil John Rhodes (1853-1902), massone ed entusiasta studioso di John Ruskin (1819-1900), è Primo Ministro del
Sud Africa, a quel tempo una colonia britannica. Egli è in grado di sfruttare e controllare le ricchezze Sud Africa costituite
dall’oro e dai diamanti. Rhodes opera per condurre tutte le zone abitabili del mondo sotto la guida di un’élite dominante. A questo
scopo, egli usa parte della sua immensa ricchezza per istituire le famose Rhodes Scholarships («Borse di Studio Rhodes»).
1893 – La Società Teosofica patrocina un Parlamento Mondiale delle Religioni che si tiene a Chicago. Lo scopo di questo
Congresso interreligioso, il primo incontro ecumenico della Storia, è di introdurre in Occidente concetti induisti e buddisti come la
credenza nella reincarnazione.
1911 – Il Partito Socialista Inglese pubblica un opuscolo intitolato Socialism and Religion («Socialismo e religione»), nel quale si
afferma chiaramente la posizione del Partito a proposito del cristianesimo: «È dunque una verità profonda che il socialismo è il
nemico naturale della religione. Un socialista cristiano è infatti un anti-socialista. Il cristianesimo è l‘antitesi del socialismo».
1912 – Il Colonnello Edward Mandell House (1858-1938), un consulente del presidente statunitense Woodrow Wilson (18561924), pubblicaPhillip Dru: Administrator, un’opera in cui promuove il «socialismo come lo aveva sognato Karl Marx».
3 febbraio 1913 – Il 16º Emendamento alla Costituzione americana, che rende possibile al Governo Federale di imporre una tassa
progressiva sul reddito, viene ratificato. Anche il punto programmatico nº 2 de Il Manifesto del Partito Comunista insisteva sulla
necessità di un’imposta progressiva sul reddito 8.
1913 – Il presidente Woodrow Wilson pubblica The New Freedom («La nuova libertà»), un libro in cui rivela quanto segue: «Da
quando sono entrato in politica, molte persone mi hanno confidato privatamente le loro idee. Alcuni dei più grandi uomini degli
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Stati Uniti, nel campo del commercio e dell’industria, hanno paura di qualcuno, hanno paura di qualcosa. Essi sanno che in
qualche luogo esiste un potere così organizzato, così sottile, così attento, così collegato, così completo e così penetrante che è
meglio parlarne sottovoce quando ne parlano per condannarlo».
23 dicembre 1913 – Viene creata la Federal Reserve (in realtà non è né federale né una riserva, ma un’istituzione privata). Essa
era stata progettata nel corso di una riunione segreta tenuta nel 1910 sull’Isola di Jekyll, in Georgia, da un gruppo di banchieri e
statisti, tra cui anche il Colonnello Edward Mandell House. Questo organismo trasferisce il potere di stampare il denaro dal
Governo americano ad un gruppo privato di banchieri. Il Federal Reserve Act viene approvato in tutta fretta poco prima delle feste
natalizie. Il membro del Congresso Charles A. Lindbergh Sr., padre del noto aviatore, avverte: «Questo decreto instaura il più
gigantesco gruppo monopolistico della Terra. Quando il presidente firmerà questo atto, il governo invisibile del potere monetario,
la cui esistenza è stata provata dal Money Trust Investigation, verrà legalizzato» 9.
1916 – Tre anni dopo aver approvato il Federal Reserve Act, il presidente Woodrow Wilson osserva: «Sono l’uomo più infelice.
Ho inconsapevolmente rovinato il mio Paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito. Ora il nostro
sistema di credito è concentrato. Perciò, la crescita della nazione e tutte le nostre attività è nelle mani di pochi uomini. Stiamo per
diventare un Paese mal governato, completamente controllato e dominato del mondo civilizzato. Non più un governo in cui c’è
libertà di opinione, non più un governo guidato dalla convinzione e dal voto della maggioranza, ma un governo pilotato
dall’opinione e dalla prigionia voluta da un piccolo gruppo dominante di uomini» 10.
1917 – Grazie all’aiuto dei finanzieri di New York e di Londra, Vladimir Lenin (1870-1924) riesce a rovesciare il governo della
Russia. Più tardi, Lenin dirà circa l’apparente contraddizione dei collegamenti tra grande capitale e comunismo: «Esiste anche
un’altra alleanza – a prima vista strana e sorprendente – ma che se ci si pensa è ben fondata e facile da capire. Questa alleanza è
tra i nostri capi comunisti e i vostri capitalisti» (ricordate la dialettica hegeliana?).
30 maggio 1919 – Durante una riunione convocata dal Colonnello House, personaggi influenti inglesi e personalità americane
fondano a Londra ilRoyal Institute of International Affairs e l’Institute of International Affairs negli Stati Uniti. A tale incontro
partecipano vari socialisti appartenenti allaFabian Society, incluso il celebre economista inglese John Maynard Keynes (18831946).
1920 - Winston Churchill (1874-1965) riconosce il collegamento tra gli Illuminati di Baviera e la Rivoluzione bolscevica in
Russia. Egli osserva:«Questo movimento tra gli ebrei non è affatto nuovo. Dai giorni di Spartacus-Weishaupt a quelli di Karl
Marx, di Trotsky, di Bela Kun, di Rosa Luxemburg e di Emma Goldman, questa cospirazione mondiale per il rovesciamento della
civiltà e per la ricostituzione della società sulla base di uno sviluppo frenato, di una malevolenza invidiosa e di un’impossibile
uguaglianza è costantemente avanzata. Essa ha avuto un ruolo assolutamente riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione
Francese. È stata la molla di ogni movimento sovversivo durante il XIX secolo, e ora finalmente questa banda di straordinarie
personalità che provengono dalla malavita delle grandi città d’Europa e d’America hanno preso per i capelli i russi e sono
praticamente divenuti i padroni incontrastati di quell’enorme impero» 11.
1920-1931 – Louis T. McFadden (1876-1936) è presidente dell’House Committee on Banking and Curency. A Riguardo della
Federal Reserve, come membro del Congresso, nota McFadden: «Quando il Federal Reserve Act è stato approvato, gli americani
non hanno percepito che si trattava dell’instaurazione di un sistema bancario mondiale. Una sorta di super-Stato controllato dai
banchieri e dagli industriali internazionali che agiscono di concerto per asservire il mondo al loro capriccio. Ogni sforzo è stato
fatto dalla Federal Reserve per celare i suoi poteri, ma la verità è che questa entità ha usurpato il ruolo del governo. Essa controlla
tutto, e controlla tutte le nostre relazioni con l’estero. Essa costituisce e destituisce governi a volontà». A proposito della Grande
Depressione del 1929 e dell’accettazione da parte del Paese del New Deal proposto dalla Federal Reserve, egli asserisce: «Non si
è trattato di un evento accidentale. È stato un avvenimento attentamente preparato. I banchieri internazionali hanno cercato di
provocare una condizione di disperazione in modo da emergere come i dominatori di noi tutti» 12.
1921 – Il Colonnello House riorganizza il ramo americano dell’Institute of International Affairs trasformandolo nel Council on
Foreign Relations (CFR)13.
15 dicembre 1922 – Il Council on Foreign Relations esalta il Governo Mondiale sulla sua rivista Foreign Affairs. Scrive l’autore
Philip Kerr: «È chiaro che non ci sarà alcuna pace né prosperità per tutta l’umanità finché la Terra resterà divisa in cinquanta o
sessanta Stati indipendenti, fino a quando un tipo di sistema internazionale verrà creato. Il vero problema di oggi è quello del
Governo Mondiale».
1928 – Viene pubblicato il libro di Herbert Gordon Wells (1866-1946) intitolato The Open Conspiracy: Blue Prints for a World
Revolution («La cospirazione aperta: modelli di una rivoluzione mondiale»; Doubleday, Doran and Company, New York). Ex
socialista della Fabian Society, Well scrive: «La politica mondiale della Cospirazione Aperta deve indebolire, cancellare,
incorporare e sostituire i governi esistenti. La Cospirazione Aperta è l’erede naturale degli entusiasmi socialisti e comunisti;
potrebbe governare a Mosca prima che a New York. Il carattere della Cospirazione Aperta sarà esposto chiaramente. Essa sarà
una religione mondiale».
1933 – Viene stampata l’opera di Herbert Gordon Wells The Shape of Things to Come («La forma delle cose a venire»). Wells
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predice una Seconda Guerra Mondiale che scoppierà circa nel 1940, e sarà originata da una disputa tedesco-polacca. Dopo il 1945,
ci sarebbe stata una crescente mancanza della sicurezza pubblica in aree «criminalmente infette». Il piano per il «moderno Stato
Mondiale» sarebbe riuscito al suo terzo tentativo, e sarebbe scaturito da qualcosa che sarebbe accaduto a Basra, in Iraq. Inoltre, il
libro afferma: «Sebbene il Governo Mondiale sia stato pianificato per realizzarsi in diversi anni, e benché sia stato
sconfinatamente temuto e non visto di buon occhio, esso non troverà alcuna opposizione».
21 novembre 1933 – In una lettera al Colonnello Edward Mandell House, il presidente Franklin Delano Roosevelt (1882-1945)
scrive: «La verità è – come io e lei ben sappiamo – che fin dai giorni della presidenza di Andrew Jackson, un elemento finanziario
si è impossessato del nostro Governo».
Marzo 1942 – In un articolo, la rivista Time affronta il tema del Federal Council of Churches («Consiglio Federale delle Chiese»),
che più tardi diverrà il National Council of Churches («Consiglio Nazionale delle Chiese»), una parte del World Council of
Churches («Concilio Mondiale della Chiese»), sottolineando lo sforzo per instaurare un’autorità religiosa globale. Un comitato di
direzione di questo organismo si dichiara favorevole a:
Un Governo Mondiale dei poteri delegati;
Forti e immediate limitazioni alla sovranità nazionale;
Controllo internazionale su tutti gli eserciti e sulla marina militare.
I rappresentanti (375) di alcune delle trenta denominazioni asseriscono che «un nuovo ordine della vita economica è sia
imminente che imperativo»– un nuovo ordine che sia realizzerà certamente o «attraverso la cooperazione volontaria all’interno
della struttura della democrazia o attraverso una rivoluzione esplosiva».
28 giugno 1945 – Durante un discorso tenuto a Kansas City, il presidente americano Harry Truman (1884-1972) glorifica il
Governo Mondiale: «Sarà facile per le nazioni confederarsi in una Repubblica Mondiale come per noi lo è stato riunirsi in una
federazione di Stati Uniti».
24 ottobre 1945 – Lo statuto delle Nazioni Unite diventa effettivo. In quella stessa data, il senatore dell’Idaho Glen Hearst Taylor
(1904-1984) presenta al Senato la Risoluzione nº 183, in cui si fà appello al Senato americano affinché si dichiari favorevole alla
creazione di una Repubblica Mondiale che includa una forza di polizia internazionale.
7 febbraio 1950 – L’ebreo James P. Warburg (1896-1969), membro eminente dell’Alta Finanza internazionale e del Council on
Foreign Relations, dichiara davanti al Sottocomitato per le Relazioni con l’Estero del Senato statunitense: «Che vi piaccia o no,
avremo un Governo Mondiale, o col consenso o con la forza».
9 febbraio 1950 – Il Sottocomitato per le Relazioni con l’Estero del Senato presenta la Risoluzione nº 66 che afferma: «Per poter
realizzare la pace e la giustizia universale, il presente Statuto delle Nazioni Uniti dovrebbe essere mutato per offrire una vera
Costituzione mondiale» 14.
1952 – La World Association of Parliamentarians for World Government («L’Associazione Mondiale dei Parlamentari per il
Governo Mondiale») stende una mappa progettata per illustrare come le truppe avrebbero occupato e controllato le sei regioni in
cui gli Stati Uniti e il Canada sarebbero stati divisi come parte del loro piano di un Governo Mondiale.
1954 - Il principe Bernardo d‘Olanda (1911-2004) crea il Bilderberg Club: statisti e banchieri internazionali che si incontrano
segretamente su una base annuale.
1961 – Il Documento nº 7277, pubblicato dal Dipartimento di Stato USA, intitolato Freedom From War: The U.S. Program for
General and Complete Disarmament in a Peaceful World («Libertà dalla guerra: il programma americano per il disarmo completo
e generale in un mondo pacificato»), descrive un piano in tre fasi per disarmare tutte le nazioni e armare l’ONU in vista di una
tappa finale in cui si afferma che «nessuno Stato dovrebbe avere il potere militare per sfidare la Forza di Pace progressivamente
fortificata delle Nazioni Unite».
1966 – Il professor Carroll Quigley (1910-1977), il mentore di Bill Clinton all’Università i Georgetown, è l’autore di un grosso
volume intitolatoTragedy and Hope: A History of the World in Our Time («Tragedia e speranza: una storia del mondo nel nostro
tempo»), in cui afferma: «Esiste ed è esistita per una generazione, una rete internazionale che opera, con una certa estensione,
nello stesso modo radicale in cui agiscono i comunisti. Infatti, questa rete, che possiamo identificare con il nome “Round Table“,
non ha nessun problema a collaborare con i comunisti, o con altri gruppi, e si comporta spesso in questa maniera. Io conosco le
attività di questa rete perché la studio da vent’anni e ho avuto il permesso per due anni, nei primi anni Sessanta, di esaminare le
sue carte e i suoi documenti segreti. Non provo avversione per questa rete e per la maggior parte dei suoi scopi, e sono stato, per
molti anni della mia vita, vicino ad essa e a numerosi dei suoi strumenti. Ho nutrito qualche riserva, sia in passato che
recentemente, su alcune delle sue linee di condotta, ma in generale la mia principale discordanza di opinione è che essa vuole
rimanere segreta, mentre io credo che il suo ruolo nella Storia sia così significativo da meritare di essere conosciuto».
Aprile 1972 – Nel suo punto chiave indirizzato all’Association for Childhood Education International («Associazione
Internazionale per Istruzione dell’Infanzia»), Chester M. Pierce, docente di Educazione e Psichiatria alla Facoltà di Medicina
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dell’Università di Harvard, afferma: «Ogni bambino americano che accede alle istituzioni scolastiche all’età di cinque anni è
alienato perché viene a scuola ancora legato all’ideale di patria, ai suoi genitori e alla credenza in un Essere soprannaturale. Tocca
voi, cari insegnanti, fare in modo che tutti di questi bambini ammalati divengano il bambino internazionale del futuro».
Luglio 1973 – Il banchiere internazionale ebreo, membro fedele del sovversivo Council on Foreign Relations, David Rockefeller,
fonda una nuova organizzazione chiamata Trilateral Commission («Commissione Trilaterale»), il cui scopo ufficiale è
«armonizzare la politica, le relazioni economiche, sociali e culturali tra le tre più grandi regioni economiche del mondo» (da qui il
nome «Trilaterale»). Egli invita il futuro presidente Jimmy Carter a divenirne uno dei membri fondatori. Zbigniew Brzezinski è il
primo direttore dell’organizzazione. Secondo detto organismo, le tre maggiori aree economiche del mondo sono: l’Europa, il Nord
America e l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Taiwan, ecc…). Se, con il pretesto di dover congiungere le forze per
essere in grado di affrontare la competizione economica con le due altre regioni economiche, i Paesi membri di ognuna di queste
tre regioni decidono di unificarsi in un solo Paese formando tre super-Stati, il Governo Mondiale diverrà molto più vicino. Come i
socialisti della Fabian Society, la Trilateral Commission realizza passo dopo passo lo scopo finale (il Governo Mondiale). Tale
mèta è stata quasi raggiunta in Europa con il Trattato di Maastricht, che è stato perfezionato nel 1993, costringendo tutti i Paesi
membri della Comunità Europea ad abolire le loro barriere commerciali e a consegnare le loro politiche valutarie e fiscali ai
tecnocrati della Commissione Europea di Bruxelles, in Belgio. Nel gennaio del 2002, tutti i Paesi che hanno aderito alla Comunità
Europea abbandonano le loro valute nazionali sostituendole con un’unica valuta comune: l’euro. Inoltre, il Trattato di Nizza
rimuove diversi poteri nazionali per affidarli alla Commissione Europea. Quella che era stato iniziata quasi innocentemente nel
1952 come la CEE(Comunità Economica Europea), un’autorità comune per regolare il commercio del carbone e l’industria
dell’acciaio fra le nazioni europee, viene finalmente trasformata in un super-Stato europeo. Jean Monnet (1888-1979), un
economista socialista francese e fondatore della CEE, aveva questo in mente quando disse: «Un’unione politica seguirà
inevitabilmente un’unione economica». Inoltre, egli affermò nel 1948: «La creazione di un‘Europa Unita dev‘essere considerata
un passo essenziale verso la creazione di un mondo unito». A riguardo l’area del Nord America, la fusione dei suoi Paesi membri
è in corso con il passaggio di libero scambio tra il Canada e l’USA, e poi con il Messico. Si suppone che in futuro questo accordo
di libero scambio includerà anche tutti i Paesi dell’America Centrale e del Sud, con una sola valuta per tutti. A Madrid, il 6
maggio 2002, il presidente del Messico Vicente Fox affermerà: «Infine, il nostro obiettivo a lungo termine è di stabilire con gli
Stati Uniti, ma anche con il Canada, il altro nostro partner regionale, un insieme di collegamenti e di istituzioni simili a quelli
creati dall’Unione Europea».
1973 – Il Club di Roma, un organismo che agisce per conto dell’ONU, pubblica un rapporto intitolato Regionalized and Adaptive
Model of the Global World System («Modello regionalizzato e adattabile del Sistema Globale Mondiale»). Tale rapporto
suddivide il mondo intero in dieci regioni.
1979 – Alla Federal Emergency Management Agency («Agenzia Federale per la Gestione dell’Emergenza») vengono conferiti
enormi poteri. In caso di «emergenza nazionale», essa ha il potere di sospendere le leggi, di spostare intere popolazioni, di
arrestare e incarcerare cittadini senza alcun mandato e di tenerli in prigione senza un regolare processo. Essa può confiscare
proprietà, approvvigionamenti, cibo, sistemi di trasporto, e può sospendere la Costituzione. Non solo essa è l’ente più potente
degli Stati Uniti, ma non è stata creata mediante una legge costituzionale emanata dal Congresso. La Federal Emergency
Management Agency è stata creata mediante un ordine esecutivo presidenziale. Un ordine esecutivo diventa una legge
semplicemente se firmato dal presidente; esso non dev’essere approvato dai rappresentanti o dai senatori del Congresso. Ad
esempio, lo stato di «emergenza nazionale» potrebbe essere causato da un attacco terroristico, da una catastrofe naturale, o da un
crollo della borsa. Ecco alcuni ordini esecutivi che permettono alla Federal Emergency Management Agency di sospendere la
Costituzione e la Carta dei Diritti. Tali ordini sono in vigore da quasi trent’anni, e potrebbero messi in atto in qualsiasi momento
dalla penna presidenziale:
Nº 10995: Diritto di confisca di tutti i mezzi di comunicazioni degli Stati Uniti;
Nº 10997: Diritto di confisca di ogni forma di energia elettrica, combustibile e minerale, pubblica e privata;
Nº 10999: Diritto di confisca di tutti i mezzi di trasporto, inclusi i veicoli personali di ogni genere, e controllo totale di ogni strada
pubblica, di ogni porto marittimo e di ogni idrovia;
Nº 11000: Diritto di sequestrare qualsiasi individuo e di dividere ogni singola famiglia per creare «forze-lavoro» da trasferire in
ogni luogo ritenuto necessario dal Governo;
Nº 11001: Diritto di confisca di ogni struttura sanitaria o destinata all’istruzione, e di tutti ogni istituto a scopo sociale, pubblico e
privato;
Nº 11002: Diritto a costringere alla registrazione tutti gli uomini, tutte le donne e tutti i bambini residenti negli Stati Uniti;
Nº 11003: Diritto di confisca di ogni spazio aereo, degli aeroporti e di ogni mezzo aereo;
Nº 11004: Diritto alla confisca di ogni attività edilizia e finanziaria per stabilire «aree designate al trasferimento», e costringere la
popolazione all’abbandono di aree classificato come «pericolose»;
Nº 11005: Diritto di confisca di tutte le ferrovie, delle vie fluviali dell’entroterra e di tutti gli edifici adibiti a deposito, pubblici e
privati;
Nº 11921: Autorizzati piani per stabilire il controllo statale dei salari e delle retribuzioni, del credito e del flusso di denaro negli
istituti di credito americani.
l 29 gennaio 1991 – Il presidente George Bush Sr., plaude al Nuovo Ordina Mondiale durante un messaggio alla nazione: «Non si
tratta soltanto di una piccola nazione, ma di una grande idea: un Nuovo Ordine Mondiale, nel quale nazioni diverse l’una dall’altra
si uniscono in un impegno comune per raggiungere un traguardo universale dell’umanità: pace e sicurezza, libertà e Stato di diritto
104
[...], per realizzare le aspirazioni universali dell’umanità [...], basato su principî condivisi e sulla legge [...]. L‘illuminazione di
mille punti di luce [...]. Ora il vento del cambiamento è tra noi». Da notare che la teosofa Alice Bailey (1880-1949) utilizzò
l’espressione «punti di luce» per descrivere il processo di illuminazione intellettuale occulta.
Giugno 1991 - I leader mondiali si incontrano per un’altra riunione a porte chiuse del Bilderberg Club a Baden Baden, in
Germania. In quell’occasione, David Rockefeller afferma: «Siamo grati al Washington Post, al New York Times, al Time e alle
altre grandi pubblicazioni i cui direttori hanno presenziato alle nostre riunioni e che rispettano le loro promesse di discrezione da
quasi quaranta anni. Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro piano mondiale se fossimo stati sotto le luci dei
riflettori durante quegli anni. Ma il mondo ora è più sofisticato e più preparato a marciare verso un Governo Mondiale. L‘autorità
sovranazionale di un‘élite intellettuale e di banchieri internazionali è certamente preferibile all’autodeterminazione nazionale
praticata nei secoli passati» 15.
29 ottobre 1991 – David Funderburk, ex ambasciatore statunitense in Romania, afferma durante un discorso pubblico tenuto nel
North Carolina:«George Bush si sta circondando di persone che credono in un Governo Mondiale. Essi ritengono che il sistema
sovietico e il sistema americano siano convergenti».
21 maggio 1992 – In una nota indirizzata al Bilderberger Club riunito ad Evian, la Francia, l’ex Segretario di Stato Henry
Kissinger dichiara: «Oggi, gli americani si sentirebbero oltraggiati se le truppe dell’ONU entrassero a Los Angeles per ripristinare
l’ordine; ma un domani sarebbero loro molto grati! Ciò è specialmente vero se venisse loro detto che c’era una minaccia esterna,
reale o fittizia, che mette in pericolo la nostra stessa esistenza. Dopo di che, tutti i popoli del pianeta supplicheranno i leader
mondiali di liberarli da questo male. L’unica cosa che l’uomo teme veramente è l’ignoto. Di fronte a questo scenario, i diritti
individuali verranno soppressi di buon grado purché venga loro garantito l’ordine e la pace garantiti da parte di unGoverno
Mondiale».
20 luglio 1992 - la rivista Time pubblica un articolo intitolato «The Birth of the Global Nation» («La nascita della nazione
globale»), di Strobe Talbott, uno studioso di Rhodes, nonché compagno di stanza di Bill Clinton all’Università di Oxford,
direttore del Council on Foreign Relations e membro della Commissione Trilaterale 16, in cui scrive: «La nazione, come la
conosciamo, diventerà desueta; tutti gli Stati riconosceranno un’unica autorità globale [...]. Tutti le nazioni sono
fondamentalmente convenzioni sociali [...]. Nessuna di queste cose, che a molti sembrano permanenti o persino sacre,
sussisteranno; infatti, queste istituzioni sono del tutto artificiali e provvisorie [...]. Dopo tutto, la sovranità nazionale non è stata
una grande idea [...]. Ma è chiaro che gli eventi nel nostro secolo, meraviglioso e terribile allo stesso tempo, vanno
necessariamente in direzione di unGoverno Mondiale».
1993 – Un secondo Parlamento Mondiale delle Religioni si riunisce a Chicago in occasione del 100º anniversario del primo
Convegno. Come durante il precedente incontro, si cerca di riunire tutte le religioni del mondo in un’«unica cosa armoniosa», ma
si tenta anche di farle amalgamare attraverso gli elementi originali delle loro credenze comuni. Le religioni tradizionali
monoteistiche, come il cristianesimo, sono considerate incompatibili con l’«illuminazione individuale», e devono essere quindi
drasticamente modificate.
18 luglio 1993 – Il membro del Council on Foreign Relations e della Commissione Trilaterale (l’ebreo) Henry Kissinger scrive sul
Los Angeles Times, a proposito North American Free Trade Agreement: «Quello che il Congresso dovrà ratificare non è un
semplice accordo commerciale, ma l’architettura di un nuovo sistema internazionale [...], un primo passo verso un nuovo Ordine
Mondiale».
1994 – Nello Human Development Report («Rapporto sullo Sviluppo Umano»), pubblicato dal Programma di Sviluppo
dell’ONU, c’è una sezione intitolata «Global Governance for the 21st Century» («Governo Globale per il XXI secolo»).
L’amministratore di questo programma è stato nominato da Bill Clinton. Il suo nome è James Gustave Speth. La frase di apertura
del rapporto dice: «I problemi dell’umanità non possono più essere risolti da un governo nazionale. Ciò di cui abbiamo bisogno è
un Governo Mondiale. Esso può essere realizzato rafforzando il sistema delle Nazioni Unite».
3 maggio 1994 – Il presidente Bill Clinton firma la Direttiva Presidenziale nº 25, e poi la classifica top secret in modo che gli
americani non possano sapere nulla del suo contenuto 17.
23 settembre 1994 – I mondialisti si rendono conto che un numero crescente di persone inizia a prendere coscienza di cosa sta
accadendo; essi dispongono di un tempo limitato per perfezionare le loro politiche. Parlando alla cena degli ambasciatori alle i
Nazioni Unite, David Rockefeller commenta:«La presente finestra di opportunità, durante la quale è probabile che venga edificato
un Ordine Mondiale veramente pacato ed interdipendente, non rimarrà ancora aperta per molto tempo [...]. Siamo sul limite di una
trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è della crisi per eccellenza, e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine
Mondiale».
Marzo 1995 - I delegati dell’ONU si incontrano a Copenaghen, in Danimarca, per discutere i vari metodi per imporre tasse globali
agli abitanti del mondo.
Settembre 1995 – La rivista Popular Science descrive un’installazione top secret della Marina Militare Americana chiamata
105
HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program), nello Stato dell’Alaska. Questo progetto è in grado di irradiare una
potente energia radioattiva nella parte superiore dell’atmosfera della Terra. Una delle mète del programma è di sviluppare la
capacità di «manipolare il clima a livello locale» utilizzando le tecniche ideate da Bernard Eastlund 18.
27 settembre 1995 – Ha luogo a San Francisco il World Forum, patrocinato dalla Fondazione Gorbachev. Il presidente della
Fondazione Jim Garrison guida la riunione che raccoglie grandi personalità provenienti da tutto il mondo, inclusa Margaret
Thatcher, Maurice Strong, George Bush,Mikhail Gorbachev e altri. La conversazione verte sull’unicità dell’umanità e sul futuro
Governo Globale. Tuttavia, il termine «Governo Globale» viene usato al posto di «Nuovo Ordine Mondiale», giacché il secondo è
divenuto un peso politico, un vocabolo che mette in stato di allerta gli oppositori del Governo Globale.
1996 – Viene pubblicato un rapporto dell’ONU intitolato Our Global Neighborhood («Il nostro vicinato globale»), di 420 pagine.
Esso delinea un piano per il «Governo Globale» in cui si caldeggia una Conferenza Internazionale sul Governo Globale nel 1998
allo scopo di sottoporre al mondo i trattati e gli accordi necessari da ratificare entro l’anno 2000.
2003 - Il mondo è sull’orlo di un’altra Guerra Mondiale», e lo «stato di emergenza» viene evocato dai mondialisti per imporre la
legge marziale e magari anche un microchip universale da inserire sotto la pelle… Ma con l’aiuto di Dio, essi non avranno
l’ultima parola!
2004 - Papa Giovanni Paolo II a Roma, nell’omelia di giorno 1 gennaio: “Le persone stanno diventando sempre più consapevoli
della necessità di un Nuovo ordine mondiale”
2005 - Il Presidente degli Stati Uniti Geroge W. Bush Jr firma, nel silenzio dei grandi mezzi
d’informazione, un documento che prevede l’Unione Nordamericana (o NAU, unione tra USA, Messico e Canada). Comincia a
circolare la voce di una Valuta Unica, l’Amero.
Il 25 dicembre a Roma, durante la “Benedizione Urbi et Orbi”, Papa Benedetto XVI legge: “Uomo moderno (…) lasciati prender
per mano dal Bambino di Betlemme; non temere, fidati di Lui! La forza vivificante della sua luce ti incoraggia ad impegnarti
nell’edificazione di un nuovo ordine mondiale, fondato su giusti rapporti etici ed economici”.
2006 - Il logo degli Illuminati compare anche sulle banconote da cinquecento Grivnie ucraine.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=188955541193076&set=a.188940591194571.48628.173278516094112&type=3&the
ater
2007 - BankIntroductions.com dice ai suoi clienti che nei futuri 10-20 anni sarà introdotto l’Amero o “Unità Monetaria
Nordamericana” (NAMU).
Durante una cerimonia al Quirinale, il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano cita il ‘Nuovo Ordine Mondiale’.
2008 - - Il 6 marzo, ospite di una puntata della trasmissione televisiva ‘Anno Zero’, il ministro dell’Economia italiano (e membro
del Gruppo Bilderberg) Giulio Tremonti parla chiaramente di Illuminati e Nuovo Ordine Mondiale, citando il Bretton Woods
Agreement (V. 1944).
2009 - Il 16 gennaio all’Eliseo, il presidente francese Sarkozy augurando Buon Anno al corpo diplomatico straniero, parla Nuovo
Ordine Mondiale utilizzando termini molto duri, quasi minacciosi: “Noi andremo insieme verso questo Nuovo Ordine Mondiale, e
NESSUNO, dico NESSUNO potrà opporsi”.
Durante il G7 di Roma, il Ministro dell’Economia italiano Giulio Tremonti, parla di Nuovo Ordine Mondiale e auspica la nascita
di ‘regole globali’ bastate sulla struttura del Capitalismo e del Mercato. Quello stesso giorno era presente in sala anche il
Presidente della Banca d’Italia Mario Draghi, anch’esso membro del Bilderberg.
Il 9 luglio il G8 si è trasforma provvisoriamente in G14, con l’aggiunta di altri 6 paesi “emergenti”.
Il 25 luglio Obama in visita a Berlino parla di Nuovo Ordine Mondiale.
L’1 dicembre entra in vigore il Trattato di Lisbona, redatto per sostituire la Costituzione europea bocciata dal ‘no’ dei referendum
francese e olandese del 2005. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea non è integrata nel Trattato. Il nodo sulla sua
valenza giuridica è ancora tutto da sciogliere.
Tra le altre cose, il Trattato sancisce che dal 2014 la COMMISSIONE UE avrà meno componenti: mentre attualmente ogni Paese
ha un commissario, in futuro il numero membri dell’esecutivo europeo sarà pari a due terzi degli stati membri.
L’1 dicembre entra in vigore il Trattato di Lisbona, redatto per sostituire la Costituzione europea bocciata dal ‘no’ dei referendum
francese e olandese del 2005. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea non è integrata nel Trattato. Il nodo sulla sua
valenza giuridica è ancora tutto da sciogliere.
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Tra le altre cose, il Trattato sancisce che dal 2014 la COMMISSIONE UE avrà meno componenti: mentre attualmente ogni Paese
ha un commissario, in futuro il numero membri dell’esecutivo europeo sarà pari a due terzi degli stati membri.
2010 - 1° gennaio l’ex premier belga Herman Van Rompuy (62 anni, foto a sx) assume ufficialmente la carica di 1º Presidente del
Consiglio europeo. Van Rompuy è un membro del Gruppo Bilderberg: secondo il quotidiano belga De Tijd la decisione di
candidarlo è stata presa la sera del 12 novembre 2009 nel Castello di Val Duchesse (vicino Bruxelles) durante una cena “a porte
chiuse” organizzata proprio dal Bilderberg.
Il 30 gennaio a Davos si svolge un incontro a porte chiuse tra banchieri delle principali istituzioni finanziarie globali e regolatori,
per tentare di individuare le nuove regole del gioco finanziario.
Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Board, ha ipotizzato la creazione di un’agenzia
di regolazione globale per gestire i fallimenti bancari.
Il discorso di maggior spessore pare sia stato quello del presidente francese Nikolas Sarkozy, che ha invocato una nuova Bretton
Woods
2011 - Rivoluzioni in
Egitto,Tunisia,Libia…..https://www.facebook.com/photo.php?fbid=288397031195859&set=a.194897520545811.37400.1805166
68650563&type=1&theater
2012 – Verso un Nuovo Ordine Mondiale
Note
1 Traduzione dall’originale inglese A History of the New World Order a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web
http://www.michaeljournal.org/nwo1.htm
2 Cfr. W. T. Still, New World Order: The Ancient Plan of Secret Societies («Il Nuovo Ordine Mondiale: l’antico piano delle
Società Segrete»), 1990, pag. 82.
3 Cfr. J. Q. Adams, Letters on Freemasonry («Lettere sulla Massoneria»), 1833.
4 Cfr. The Creature from Jekyll Island («La creatura dall’isola Jekyll»), American Opinion Publishing, pag. 218.
5 Cfr. Lady Queensborough, Occult Theocracy («Teocrazia occulta»), pagg. 208-209. Lady Queensborough è uno pseudonimo di
Edith Starr Miller.
6 Nonostante siano ben note le posizioni luciferine che Pike ha espresso nella sua opera più famosa Morals and Dogma, gli autori
più seri ritengono che questa lettera indirizzata a Mazzini sia un apocrifo, e quindi falsa sarebbe anche la pretesa esistenza di un
Rito Palladiano (N.d.T.).
7 Cfr. A. Pike, A.C. De La Rive, La Femme et l’Enfant dans la Franc-Maçonnerie Universelle («La donna e il bambino nella
Massoneria Universale»), pag. 588.
8 In Canada, l’imposta sul reddito venne presentata nel 1917, come una «misura temporanea» per finanziare lo sforzo bellico.
9 Cfr. Congressional Record, vol. LI, pag. 1446. Discorso del 22 dicembre 1913.
10 Cfr. W. Wilson, The New Freedom: A Call for the Emancipation of the Generous Energies of a People, Doubleday, Page &
Company, New York and Garden City, 1913.
11 Cfr. W. Churchill, «Zionism versus Bolshevism» («Sionismo contro bolscevismo»), in Illustrated Sunday Herald, febbraio
1920. Tutti i rivoluzionari citati da Churchill nel suo articolo erano ebrei, così come lo furono e lo sono tutt’oggi quasi tutti gli
animatori della cospirazione.
12 Cfr. Congressional Record, del 10 giugno 1932.
13 Nei successivi sessant’anni, l’80% dei posti di comando in ogni amministrazione – sia democratica che repubblicana – è stato
occupato da membri appartenenti a questa organizzazione.
14 Cfr. J. P. Baratta, The Politics of World Federation: From World Federalism to Global Governance («Le politiche della
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Federazione Mondiale: dal Federalismo Mondiale al Governo Globale»), 2003, pag. 582.
15 A pag. 405 delle sue Memoirs («Memorie»), scrive David Rockefeller: «Allo stesso modo, c’è chi crede che noi (Rockefeller)
siamo parte di una Cabala segreta che opera contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia
“internazionalisti” e accusandoci di cospirare con altri in tutto il mondo per costruire una struttura politica ed economica globale e
più integrata; un mondo unito, se volete. Se questa è l‘accusa, mi riconosco colpevole e ne sono orgoglioso».
16 Talbott è stato ominato Deputato Ministro di Stato dal presidente Clinton.
17 Il sommario del PDD-25, reso pubblicato ai membri di Congresso, autorizza il presidente a prendere il controllo delle unità
militari americane e di porsi al comando dell’ONU.
18 Questo programma è stato iniziato nel 1990.
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Chi governa il mondo? La prova consistente che un gruppo
ristretto di ricchi elitari tira le fila
- di Michael Snyder – The Economic Collapse -
Esiste un gruppo oscuro di elitisti oscenamente ricchi che controllano il
mondo? Uomini e donne con enormi somme di denaro governano davvero il mondo da dietro le quinte? La risposta potrebbe
sorprendervi. La maggior parte di noi tende a pensare al denaro come ad un modo conveniente per effettuare transazioni, ma la
verità è che esso rappresenta anche il potere e il controllo. E oggi viviamo in un sistema neo-feudale in cui i super ricchi tirano
tutte le corde.
Quando parlo degli ultra-ricchi, non parlo di persone che hanno qualche milione di dollari. Come si vedrà più avanti in questo
articolo, gli ultra-ricchi hanno abbastanza soldi, depositati in banche offshore, da acquistare tutti i beni e i servizi prodotti negli
Stati Uniti nel corso di un intero anno ed essere ancora in grado di pagare tutto il debito nazionale degli Stati Uniti. E’ una somma
di denaro così grande da essere quasi inconcepibile.
In base a tale sistema neo-feudale, tutto il resto di noi siamo schiavi del debito, compresi i nostri governi. Basta guardarsi intorno
– tutti stanno annegando nel debito, e tutto quel debito sta rendendo gli ultra-ricchi ancora più ricchi. Ma gli ultra-ricchi non
stanno semplicemente seduti su tutta quella ricchezza. Ne usano una parte per dominare gli affari delle nazioni. Gli ultra-ricchi
possiedono praticamente ogni grande banca e ogni grande società del pianeta. Usano una vasta rete di società segrete, think tank e
organizzazioni di beneficenza per promuovere le loro agende e per mantenere in riga i loro membri.
Controllano il modo in cui vediamo il mondo attraverso i loro diritti di proprietà sui media e il loro dominio sul nostro sistema di
istruzione. Finanziano le campagne della maggior parte dei nostri politici ed esercitano un’enorme influenza su organizzazioni
internazionali come le Nazioni Unite, il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e il WTO. Se fate un passo indietro e
date un’occhiata al quadro generale, non c’è dubbio su chi gestisce il mondo. E’ solo che la maggior parte delle persone non vuole
ammettere la verità.
Gli ultra-ricchi non vanno a depositare i loro soldi in una banca locale come voi e me. Al contrario, tendono a riporre le loro
attività in luoghi in cui non saranno tassati, come le Isole Cayman. Secondo un rapporto che è stato rilasciato la scorsa estate,
l’élite globale ha più di 32 trilioni di dollari nascosti in banche offshore in tutto il mondo.
Il PIL degli Stati Uniti nel 2011 era di circa 15.000 miliardi di dollari, e il debito nazionale degli Stati Uniti è arrivato a circa
16.000 miliardi di dollari, così che se anche li sommaste, insieme non raggiungerebbero 32.000 miliardi di dollari.
E, naturalmente, non stiamo considerando neanche i soldi nascosti in altri luoghi che lo studio non ha calcolato, e neanche tutta la
ricchezza che l’élite globale ha in beni solidi come quelli immobiliari, metalli preziosi, opere d’arte, yacht, etc
109
L’élite globale ha davvero accumulato una quantità incredibile di ricchezza in questi tempi difficili. Si legge in un articolo
dell’Huffington Post …
Alcuni individui ricchi e le loro famiglie hanno più di 32.000 miliardi di dollari di risorse finanziarie nascoste in paradisi fiscali
off-shore, che rappresentano più di 280 miliardi di di dollari di perdita nelle entrate fiscali, secondo la ricerca pubblicata
Domenica.
Lo studio stima l’entità della ricchezza finanziaria privata globale detenuta in conti off-shore – escluse le attività non finanziarie,
come quella immobiliare, oro, yacht e cavalli da corsa – e ritiene che sia compresa tra i 21 e i 32 miliardi di dollari.
La ricerca è stata condotta in seguito alla pressione del gruppo Tax Justice Network, che si batte contro i paradisi fiscali, da
James Henry, ex economista capo del gruppo di consulenti McKinsey & Co.
Ha usato i dati della Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Nazioni Unite e banche centrali.
Ma, come ho detto in precedenza, l’élite globale non ha semplicemente un sacco di soldi. Ha anche acquistato praticamente quasi
ogni grande banca e ogni grande società in tutto il pianeta.
Secondo un’eccezionale articolo del NewScientist, uno studio condotto dal Politecnico Federale di Zurigo su oltre 40.000 imprese
transnazionali ha scoperto che un nucleo molto ristretto di grandi banche e gigantesche società saccheggiatrici dominano l’intero
sistema economico mondiale …
Un’analisi delle relazioni tra 43.000 imprese transnazionali ha identificato un gruppo relativamente piccolo di aziende,
soprattutto banche, con un potere sproporzionato sull’economia globale.
I ricercatori hanno scoperto che questo nucleo centrale è costituito da sole 147 aziende connesse molto strettamente …
Quando la squadra ha esaminato ulteriormente la rete di proprietà, ha trovato che in gran parte risalivano ad una “super-entità”
di 147 società ancora più strettamente legate – tutta la loro proprietà è detenuta da altri membri della super-entità – che
controllano il 40 per cento della ricchezza totale della rete. “In effetti, meno dell’1 per cento delle imprese sono in grado di
controllare il 40 per cento di tutta la rete”, dice Glattfelder. Per la maggior parte si tratta di istituzioni finanziarie. Tra le 20
principali ci sono la Barclays Bank, JPMorgan Chase & Co, e il Gruppo Goldman Sachs.
Le seguenti sono le principali 25 banche e società nel cuore di questa “super-entità”. Molti dei nomi sulla lista sono conosciuti…
1. Barclays plc
2. Capital Group Companies Inc
3. FMR Corporation
4. AXA
5. State Street Corporation
6. JP Morgan Chase & Co
7. Legal & General Group plc
8. Vanguard Group Inc
9. UBS AG
10. Merrill Lynch & Co Inc
11. Wellington Management Co LLP
12. Deutsche Bank AG
13. Franklin Resources Inc
14. Credit Suisse Group
15. Walton Enterprises LLC
16. Bank of New York Mellon Corp
17. Natixis
18. Goldman Sachs Group Inc
19. T Rowe Price Group Inc
20. Legg Mason Inc
21. Morgan Stanley
22. Mitsubishi UFJ Financial Group Inc
110
23. Northern Trust Corporation
24. Société Générale
25. Bank of America Corporation
L’élite ultra-ricca spesso si nasconde dietro strati e strati di proprietà, ma la verità è che grazie ad un incastro di relazioni
aziendali, l’élite controlla praticamente quasi tutte le società Fortune 500.
La quantità di potere e di controllo che questo conferisce loro è difficile da descrivere.
Purtroppo, questo stesso gruppo di persone gestisce le cose da moltissimo tempo. Ad esempio, il sindaco di New York John F.
Hylan ha dichiarato quanto segue durante un discorso tenuto nel lontano 1922 …
La vera minaccia alla nostra Repubblica è il governo invisibile, che come una piovra gigante allunga i suoi viscidi tentacoli sulle
nostre città, stati e nazioni. Senza fare semplici generalizzazioni, lasciatemi dire che a capo di questa piovra ci sono la
Rockefeller-Standard Oil e un piccolo gruppo di potenti istituzioni bancarie generalmente indicate come banchieri internazionali.
La piccola cricca di potenti banchieri internazionali praticamente dirige il governo degli Stati Uniti per i suoi scopi egoistici.
Praticamente controllano entrambe le parti, scrivono le piattaforme politiche, usano come burattini i leader di partito, utilizzano
i dirigenti delle organizzazioni private, e ricorrono ad ogni strumento per mettere in nomination per le alte cariche pubbliche
solo quei candidati che si assoggetteranno ai dettami delle grandi imprese corrotte.
Questi banchieri internazionali e la Rockefeller-Standard Oil possiedono la maggioranza dei giornali e riviste in questo paese.
Usano le colonne di queste riviste per sottomettere o scacciare i funzionari di cariche pubbliche che si rifiutano di eseguire gli
ordini delle potenti cricche corrotte che compongono il governo invisibile. Operano sotto la copertura di uno schermo creato da
loro stessi [e] sequestrano i nostri dirigenti, gli organi legislativi, le scuole, i tribunali, i giornali e ogni agenzia creata per la
sicurezza pubblica.
Questi banchieri internazionali hanno creato le banche centrali di tutto il mondo (tra cui la Federal Reserve ), e usano le banche
centrali per intrappolare i governi del mondo in cicli di debito senza fine da cui non c’è scampo. Il debito pubblico è un modo per
prendere i soldi da tutti noi “legittimamente”, trasferirli al governo, e quindi trasferirli nelle tasche degli ultra-ricchi.
Oggi, Barack Obama, e quasi tutti i membri del Congresso rifiutano assolutamente di criticare la Fed, ma in passato ci sono stati
alcuni membri coraggiosi del Congresso che sono stati capaci di prendere una posizione. Ad esempio, la seguente citazione
proviene da un discorso che il deputato Louis T. McFadden tenne alla Camera dei Rappresentanti il 10 giugno, 1932 …
Signor Presidente, in questo paese abbiamo una delle istituzioni più corrotte che il mondo abbia mai conosciuto. Mi riferisco al
Consiglio della Federal Reserve e alle banche della Federal Reserve. Il Consiglio della Federal Reserve, una commissione
governativa, ha truffato il Governo degli Stati Uniti e il popolo degli Stati Uniti di una quantità tale di soldi che basterebbe a
pagare il debito nazionale. I saccheggi e le iniquità del Consiglio della Federal Reserve sono costati a questo paese abbastanza
soldi da pagare il debito nazionale più volte. Questa istituzione malvagia ha impoverito e rovinato il popolo degli Stati Uniti, si è
ridotta in bancarotta, e ha mandato praticamente in bancarotta il nostro Governo. Lo ha fatto attraverso i difetti della legge sotto
cui opera, attraverso la cattiva amministrazione di tale legge da parte del Consiglio della Federal Reserve, e attraverso le
pratiche corrotte dei danarosi avvoltoi che la controllano.
Purtroppo, la maggior parte degli americani crede ancora che la Federal Reserve sia un’”agenzia federale”, ma assolutamente non
è così. La seguente citazione proviene dal sito factcheck.org …
Gli azionisti delle 12 banche regionali della Federal Reserve sono banche private che rientrano nel Sistema della Federal
Reserve. Queste includono tutte le banche nazionali (protette dal governo federale) e quelle banche statali che desiderano aderire
e rispondono a determinati requisiti. Circa il 38 per cento delle oltre 8.000 banche nazionali sono membri del sistema, e quindi
possiedono le banche FED.
Secondo i ricercatori che hanno esaminato la proprietà delle grandi banche di Wall Street che dominano la Fed, gli stessi nomi
appaiono più e più volte: i Rockefeller, i Rothschild, i Warburg, i Lazard, gli Schiff e le famiglie reali d’Europa .
111
Ma i banchieri internazionali ultra-ricchi non hanno fatto questo genere di cose solo negli Stati Uniti. Il loro obiettivo era quello di
creare un sistema finanziario globale dominato e controllato da loro. Basta leggere quello che il professore di storia della
Georgetown University Carroll Quigley ha scritto una volta …
l poteri del capitalismo finanziario avevano un altro obiettivo di vasta portata, niente meno che di creare un sistema mondiale di
controllo finanziario in mani private in grado di dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia del mondo nel suo
complesso. Questo sistema doveva essere controllato in un regime feudale dalle banche centrali del mondo che agiscono di
concerto, tramite accordi segreti concordati in frequenti incontri e conferenze private. Il vertice del sistema doveva essere la
Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, in Svizzera, una banca privata posseduta e controllata dalle banche centrali
mondiali, esse stesse corporazioni private.
Purtroppo, la maggior parte degli americani non ha mai nemmeno sentito parlare della Banca dei Regolamenti Internazionali, che
è al centro del sistema finanziario globale. Di seguito una citazione da Wikipedia …
Come organizzazione di banche centrali, la BRI si propone di rendere la politica monetaria più prevedibile e trasparente tra le
sue 58 banche centrali membri. Quando la politica monetaria è determinata da ciascuna nazione sovrana, non è soggetta al
controllo di banche centrali e private e potenzialmente alla speculazione che colpisce i tassi di cambio e soprattutto il destino
delle economie di esportazione. La mancanza del mantenimento della politica monetaria in linea con la realtà e delle riforme
monetarie nel tempo, prefissata come politica simultanea di tutte le 58 banche associate, con la partecipazione del Fondo
monetario internazionale, storicamente, ha portato a perdite dell’ordine di miliardi poichè le banche cercano di mantenere una
politica usando metodi di mercato aperto che hanno dimostrato di essere basati su ipotesi irrealistiche.
Gli ultra-ricchi hanno anche svolto un ruolo importante nella creazione di altre principali istituzioni internazionali come le
Nazioni Unite, il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e il WTO. Infatti, il terreno per la sede delle Nazioni Unite a
New York City è stato acquistato e donato da John D. Rockefeller.
I banchieri internazionali sono “internazionalisti” e sono molto orgogliosi di esserlo.
L’élite domina anche il sistema di istruzione negli Stati Uniti. Nel corso degli anni, la Fondazione Rockefeller e altre
organizzazioni elitarie hanno riversato enormi quantità di denaro nelle scuole della Ivy League. Oggi, le scuole Ivy League sono
considerate lo standard rispetto al quale si misurano tutte le altre università in America, e gli ultimi quattro presidenti degli Stati
Uniti sono stati educati in scuole della Ivy League.
L’élite esercita un’enorme influenza anche attraverso varie società segrete (Skull and Bones, massoneria, ecc), alcuni think tank
molto potenti e centri sociali (il Council on Foreign Relations, la Commissione Trilaterale, il Gruppo Bilderberg, il Bohemian
Grove, Chatham House, ecc), e attraverso una vasta rete di associazioni di beneficenza e organizzazioni non governative (la
fondazione Rockefeller, la Fondazione Ford, il World Wildlife Fund, ecc.)
Ma per un attimo, voglio concentrarmi sul potere che l’élite ha sui media. In un precedente articolo, ho descritto il modo in cui
solo sei giganti monolitici aziendali controllano la maggior parte di quello che guardiamo, sentiamo e leggiamo ogni giorno.
Queste società gigantesche possiedono reti televisive, canali via cavo, studi cinematografici, giornali, riviste, case editrici,
etichette musicali e anche molti dei nostri siti web preferiti.
Considerando il fatto che l’Americano medio guarda 153 ore di televisione al mese, l’influenza di queste sei società per azioni
giganti non deve essere sottovalutata. Quelle che seguono sono solo alcune delle società mediatiche possedute da queste
gigantesche multinazionali …
Time Warner
Home Box Office (HBO)
Time Inc.
Turner Broadcasting System, Inc.
Warner Bros. Entertainment Inc.
CW Network (partial ownership)
TMZ
112
New Line Cinema
Time Warner Cable
Cinemax
Cartoon Network
TBS
TNT
America Online
MapQuest
Moviefone
Castle Rock
Sports Illustrated
Fortune
Marie Claire
People Magazine
Walt Disney
ABC Television Network
Disney Publishing
ESPN Inc.
Disney Channel
SOAPnet
A&E
Lifetime
Buena Vista Home Entertainment
Buena Vista Theatrical Productions
Buena Vista Records
Disney Records
Hollywood Records
Miramax Films
Touchstone Pictures
Walt Disney Pictures
Pixar Animation Studios
Buena Vista Games
Hyperion Books
Viacom
Paramount Pictures
Paramount Home Entertainment
Black Entertainment Television (BET)
Comedy Central
Country Music Television (CMT)
Logo
MTV
MTV Canada
MTV2
Nick Magazine
Nick at Nite
Nick Jr.
Nickelodeon
Noggin
113
Spike TV
The Movie Channel
TV Land
VH1
News Corporation
Dow Jones & Company, Inc.
Fox Television Stations
The New York Post
Fox Searchlight Pictures
Beliefnet
Fox Business Network
Fox Kids Europe
Fox News Channel
Fox Sports Net
Fox Television Network
FX
My Network TV
MySpace
News Limited News
Phoenix InfoNews Channel
Phoenix Movies Channel
Sky PerfecTV
Speed Channel
STAR TV India
STAR TV Taiwan
STAR World
Times Higher Education Supplement Magazine
Times Literary Supplement Magazine
Times of London
20th Century Fox Home Entertainment
20th Century Fox International
20th Century Fox Studios
20th Century Fox Television
BSkyB
DIRECTV
The Wall Street Journal
Fox Broadcasting Company
Fox Interactive Media
FOXTEL
HarperCollins Publishers
The National Geographic Channel
National Rugby League
News Interactive
News Outdoor
Radio Veronica
ReganBooks
Sky Italia
Sky Radio Denmark
Sky Radio Germany
Sky Radio Netherlands
114
STAR
Zondervan
CBS Corporation
CBS News
CBS Sports
CBS Television Network
CNET
Showtime
TV.com
CBS Radio Inc. (130 stations)
CBS Consumer Products
CBS Outdoor
CW Network (50% ownership)
Infinity Broadcasting
Simon & Schuster (Pocket Books, Scribner)
Westwood One Radio Network
NBC Universal
Bravo
CNBC
NBC News
MSNBC
NBC Sports
NBC Television Network
Oxygen
SciFi Magazine
Syfy (Sci Fi Channel)
Telemundo
USA Network
Weather Channel
Focus Features
NBC Universal Television Distribution
NBC Universal Television Studio
Paxson Communications (partial ownership)
Trio
Universal Parks & Resorts
Universal Pictures
Universal Studio Home Video
E, naturalmente, l’élite possiede anche la maggior parte dei nostri politici. Quella che segue è una citazione del giornalista Lewis
Lapham …
“La formazione della volontà del Congresso e la scelta del presidente americano sono diventate un privilegio riservato alle classi
equestri del paese, alias il 20% della popolazione che detiene il 93% della ricchezza, i pochi felici che gestiscono le imprese e la
banche, possiedono e gestiscono le notizie e i mezzi di intrattenimento, scrivono le leggi e governano le università, controllano le
fondazioni filantropiche, gli istituti di politica, i casinò e le arene sportive.”
Vi siete mai chiesti perché le cose sembrano non cambiare mai a Washington DC, non importa chi votiamo?
Beh, è perché entrambe le parti sono di proprietà dell’establishment.
115
Sarebbe bello pensare che gli americani hanno il controllo su chi gestisce le cose negli Stati Uniti, ma non è così che funziona nel
mondo reale.
Nel mondo reale, il politico che raccoglie più soldi più di 80 volte su cento vince nelle competizioni a livello nazionale.
I nostri politici non sono stupidi – saranno molto buoni con le persone che possono dare loro le enormi quantità di denaro di cui
hanno bisogno per le loro campagne. E le persone che possono farlo sono gli ultra-ricchi e le società per azioni giganti che gli
ultra-ricchi controllano.
Iniziate a farvi un quadro generale?
C’è un motivo per cui gli ultra-ricchi vengono chiamati “l’establishment”. Essi hanno creato un sistema che li avvantaggia molto
e che permette loro di tirare le fila.
Allora, chi gestisce il mondo?
Lo fanno loro. A dire il vero lo ammettono anche.
David Rockefeller ha scritto quanto segue nel suo libro del 2003 dal titolo “Memorie” …
“Per più di un secolo, gli estremisti ideologici ai due estremi dello spettro politico hanno sfruttato eventi ben pubblicizzati come il
mio incontro con Castro per attaccare la famiglia Rockefeller per l’influenza eccessiva che secondo loro esercitiamo sulle
istituzioni politiche ed economiche americane. Alcuni ritenendo che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli
interessi degli Stati Uniti, definiscono me e la mia famiglia come ‘internazionalisti’ e ci accusano di cospirare con altri nel
mondo per costruire una struttura globale politica ed economica più integrata – un solo mondo, se si vuole. Se questa è l’accusa,
mi dichiaro colpevole, e sono fiero di esserlo.”
C’è molto altro che si potrebbe dire su tutto questo. In realtà, un’intera biblioteca di libri potrebbe essere scritta sul potere e
sull’influenza dei banchieri internazionali ultra-ricchi che governano il mondo.
Ma speriamo che questo sia sufficiente almeno per iniziare una discussione.
Tratto da: Chi governa il mondo? La prova consistente che un gruppo ristretto di ricchi elitari tira le fila | Informare per Resistere
http://www.informarexresistere.fr/2013/02/07/chi-governa-il-mondo-la-prova-consistente-che-un-gruppo-ristretto-di-ricchi-elitaritira-le-fila/#ixzz2Pz2MsGBz
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
116
CHI CONTROLLA IL DENARO?
- The Economic Collapse LO FA IN SEGRETO LA BANCA CENTRALE MONDIALE NON ELETTA E SENZA RENDERE CONTO A
NESSUN GOVERNO
Un’organizzazione internazionale immensamente potente, di cui la maggior parte
delle persone non ha mai nemmeno sentito parlare, controlla segretamente l’offerta di moneta del mondo intero. Si chiama
Banca dei Regolamenti Internazionali, ed è la banca centrale delle banche centrali. Si trova a Basilea, in Svizzera, ma ha
filiali anche a Hong Kong e Città del Messico. Si tratta essenzialmente di una banca centrale non eletta, indipendente e che ha
la totale franchigia dalle imposte e dalle leggi nazionali. Anche Wikipedia ammette che ” non risponde a nessun singolo
governo nazionale.“
La Banca dei Regolamenti Internazionali è stata utilizzata per riciclare denaro per i nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma
in questi giorni lo scopo principale della BRI è quello di guidare e dirigere il sistema finanziario globale destinato ad essere
unificato. Oggi, 58 banche centrali globali appartengono alla BRI, e influiscono sul modo in cui l’economia degli Stati Uniti (o
qualsiasi altra economia) si svolgerà nel corso del prossimo anno molto più di un qualsiasi politico.
Ogni due mesi, i banchieri centrali del mondo si riuniscono a Basilea per un “Convegno di Economia Mondiale”. Le decisioni che
vengono prese durante questi incontri interessano ogni uomo, donna e bambino sul pianeta, eppure nessuno di noi ha voce in
capitolo su quello che succede. La Banca dei Regolamenti Internazionali è un’organizzazione fondata dall’élite globale, opera a
vantaggio delle élite globali ed è destinata ad essere uno dei cardini principali del nascente sistema economico mondiale. E’
imperativo che le persone vengano informate su ciò che è questa organizzazione e dove ha intenzione di portare l’economia
globale.
Purtroppo, solo pochissime persone sanno veramente cos’è la Banca dei Regolamenti Internazionali, e ancora meno persone sono
a conoscenza delle riunioni di economia globale che si svolgono a Basilea su base bimestrale.
Questi incontri di economia globale sono stati discussi in un recente articolo del Wall Street Journal …
Ogni due mesi, più di una dozzina di banchieri si incontrano qui la domenica sera, per parlare e cenare al 18° piano di un
edificio cilindrico che si affaccia sul Reno.
Le discussioni durante la cena sul denaro e sull’economia, sono più che accademiche. Al tavolo ci sono i capi delle maggiori
banche centrali del mondo, che rappresentano i paesi che producono ogni anno più di 51.000 miliardi di dollari di prodotto
interno lordo, i tre quarti della produzione economica mondiale.
L’articolo prosegue descrivendo la stanza nella quale avvengono questi incontri di economia globale. Sembra uscita fuori da un
romanzo …
Mr. King della Banca d’Inghilterra conduce le discussioni durante la cena in una sala decorata dallo studio svizzero di
architettura Herzog & de Meuron, che ha progettato lo stadio a “Nido d’Uccello” per le Olimpiadi di Pechino. Gli uomini hanno
posti riservati ad una tavola rotonda in una sala profumata di orchidee bianche e incorniciata da pareti bianche, soffitto nero e
vista panoramica.
I banchieri centrali che si riuniscono per questi convegni non sono lì solo per socializzare. Nessun membro del personale è
ammesso a questi incontri, che si svolgono in un clima di assoluta segretezza …
117
Argomenti seri si alternano a stuzzichini, vino e chiacchiere, secondo le persone che hanno familiarità con queste cene. Mr. King
chiede di solito ai suoi colleghi di parlare delle prospettive nei rispettivi paesi. Altri fanno domande supplementari. Le riunioni
non producono trascrizioni o verbali. Nessun membro del personale è ammesso.
Dunque il destino dell’economia mondiale è determinato da banchieri centrali non eletti in incontri segreti di cui nessuno ha mai
sentito parlare?
Questo certamente non sembra molto “democratico”.
Ma questa è la direzione verso la quale la “governance globale” ci sta portando. L’élite crede che le “grandi decisioni” sono di
gran lunga troppo importanti per essere lasciate “al popolo”, e così la maggior parte delle “istituzioni internazionali” che sono
state fondate dall’élite funzionano indipendentemente dal processo democratico.
Purtroppo, la verità è che tutto questo è stato progettato da moltissimo tempo.
In un recente articolo dal titolo “Chi governa il mondo? La prova consistente che un gruppo ristretto di ricchi elitari tira le fila“, ho
inserito una citazione del professore di storia della Georgetown University Carroll Quigley, tratta da un libro completato nel 1966
e che parlava dei grandi progetti che l’élite aveva per la Banca dei Regolamenti Internazionali …
l poteri del capitalismo finanziario avevano un altro obiettivo di vasta portata, di creare nientemeno che un sistema mondiale di
controllo finanziario in mani private, in grado di dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia del mondo nel suo
complesso. Questo sistema doveva essere controllato in un regime feudale dalle banche centrali del mondo che agivano di
concerto, tramite accordi segreti concordati in frequenti incontri e conferenze private. Il vertice del sistema doveva essere la
Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, in Svizzera, una banca privata posseduta e controllata dalle banche centrali
mondiali, esse stesse corporazioni private.
A quel tempo, la Banca dei Regolamenti Internazionali iniziava appena a giocare un ruolo importante negli affari mondiali. Ma
nel corso degli anni, la BRI è diventata sempre più importante. Il seguente è un estratto da un articolo di Ellen Brown …
Per molti anni la BRI ha mantenuto un profilo molto basso, operando dietro le quinte di un hotel abbandonato. Era qui che si
prendevano decisioni per svalutare o difendere valute, fissare il prezzo dell’oro, regolare il sistema bancario offshore, e
aumentare o abbassare i tassi di interesse a breve termine. Nel 1977, tuttavia, la BRI ha dato il suo anonimato in cambio di una
sede più efficiente. Il nuovo edificio è stato descritto come “un grattacielo circolare di 18 piani con una lunga storia, che si erge
sopra la città medievale come un reattore nucleare fuori luogo.” Presto divenne noto come la “Torre di Basilea.” Oggi la BRI è
indipendente dai governi, non paga le tasse, e ha una sua forza di polizia privata. E’, come previsto da Mayer Rothschild, al di
sopra della legge.
Sì, sicuramente ha una notevole somiglianza con la Torre di Babele, come potete vedere dalla foto in questo articolo. Ancora una
volta l’élite globale sta cercando di unire l’umanità sotto un unico sistema, e questa non è certamente una buona cosa.
Ma molti di questi elitisti sono del tutto convinti che “la governance globale” è ciò di cui l’umanità ha un disperato bisogno.
Hanno detto anche pubblicamente cosa hanno intenzione di fare, ma la maggior parte delle persone non ascolta.
Ad esempio, quello che segue è un estratto da un discorso che l’ex presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet ha
tenuto al Council on Foreign Relations di New York …
Nel settore della cooperazione tra le banche centrali, il forum principale è il Global Economy Meeting (GEM), che si tiene presso
la sede della BRI a Basilea. Nel corso degli ultimi anni, questo forum ha ospitato 31 governatori come membri permanenti, più un
certo numero di altri governatori presenti a rotazione. Il GEM, al quale partecipano a pieno titolo tutti i governatori delle banche
centrali delle economie emergenti, è diventato il gruppo più importante per la governance globale, tra le banche centrali.
Il discorso si intitolava “Governance Globale Oggi”, e si può trovare la trascrizione completa qui. Ma la maggior parte delle
persone non ha mai sentito dire che esiste una cosa come il “Global Economy Meeting” anche perché i media mainstream
discutono raramente questo genere di cose. Sono troppo occupati a concentrarsi sullo scandalo dell’ultima celebrità o sugli ultimi
scontri felini tra repubblicani e democratici.
Se andate sul sito ufficiale della BRI, gli scopi dell’organizzazione sembrano abbastanza innocenti e piuttosto noiosi …
La missione della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) è quella di servire le banche centrali nella loro ricerca di
stabilità monetaria e finanziaria, per favorire la cooperazione internazionale in tali aree e di agire come una banca delle
banche centrali.
A grandi linee, la BRI persegue la sua missione:

promuovendo il dibattito e facilitando la collaborazione tra le banche centrali;

sostenendo il dialogo con altre autorità che sono responsabili di promuovere la stabilità finanziaria;
118

effettuando ricerche su questioni politiche incontrando le banche centrali e le autorità di vigilanza finanziaria;

agendo come controparte privilegiata per le banche centrali nelle loro transazioni finanziarie, e

come agente o fiduciario nelle operazioni finanziarie internazionali.
La sede centrale è a Basilea, in Svizzera e ci sono due uffici di rappresentanza: nella Regione Amministrativa Speciale di
Hong Kong della Repubblica popolare cinese e a Città del Messico.
Ma quando si inizia a guardare nei dettagli, le cose si fanno molto più interessanti.
Quindi, esattamente, come fa la BRI a raggiungere “la stabilità monetaria e finanziaria”? Un articolo pubblicato su
investorsinsight.com ha descritto come questo si realizza …
Questo si realizza attraverso il controllo delle valute. Attualmente essa detiene il 7% dei fondi di cambio disponibili a livello
mondiale, la cui unità di conto è stata convertita nel marzo del 2003 da franco oro svizzero a Diritti Speciali di Prelievo (DSP),
una “moneta” fiat artificiale, con un valore basato su un paniere di valute (44% dollaro USA, 34% euro, 11% yen giapponese,
11% sterlina).
La banca controlla anche una grande quantità di oro, che mette da parte e presta dandogli grande leva sul prezzo del metallo e
sul potere di mercato che ha, essendo l’oro ancora l’unica moneta universale. Le riserve auree della BRI sono state elencate nel
suo rapporto annuale 2005 (il più recente) pari a 712 tonnellate. Come questo si scompone in depositi delle banche affiliate e
scorta personale della BRI non si sa.
Controllando i cambi di valuta esteri, nonché l’oro, la BRI può fare molto per determinare le condizioni economiche in un dato
paese. Ricordatevelo la prossima volta che Ben Bernanke o il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet
annunceranno un rialzo dei tassi di interesse. Potete scommetterci che non è successo senza il concorso del Consiglio della BRI.
Negli ultimi anni, è diventato sempre più evidente chi ha davvero potere sulla nostra economia.
Quando parla Barack Obama, i mercati di solito si muovono molto poco.
Quando parla Ben Bernanke, i mercati spesso rispondono con oscillazioni selvagge.
Un recente articolo della CNBC intitolato “Banche Centrali: come stanno governando il mondo finanziario” spiega in dettaglio
l’enorme impatto che le banche centrali hanno avuto sul sistema finanziario globale nel corso del 2012 …
In tutto, altre 13 banche centrali nel mondo hanno seguito l’esempio della Fed e hanno fissato i tassi di interesse pari o vicino
allo zero, nel tentativo di tenere aperti i rubinetti della liquidità e sostenere le loro economie in difficoltà. Quelle 14 economie
rappresentano l’incredibile valore di 65.000 miliardi di dollari in azioni combinate e capitalizzazioni di mercato delle
obbligazioni, secondo la Bank of America Merrill Lynch.
Più tardi in questo stesso articolo, l’autore ha discusso le enormi quantità di denaro che le banche centrali mondiali stavano
creando dal nulla …
“Quando si tiene conto di tutte le banche centrali del mondo, si arriva ad oltre 9.000 miliardi di dollari,” ha affermato Marc
Doss, responsabile regionale degli investimenti per la Banca Privata Wells Fargo. “E’ come creare la seconda più grande
economia del mondo dal nulla.”
In effetti, quella delle banche centrali è diventata un’economia a sé stante, un impero di molti miliardi di dollari che massaggia e
manipola i mercati, che rispondono alla minima notizia sui comitati politici delle rispettive entità.
Allora, chi controlla il denaro?
Lo fanno le banche centrali di tutto il mondo.
E chi controlla le banche centrali?
Lo fa la Banca dei Regolamenti Internazionali.
Se non ci piace quello che sta facendo la Banca dei Regolamenti Internazionali, possiamo fare qualcosa al riguardo?
No. La Banca dei Regolamenti Internazionali è al di sopra della legge …
Forse ci sentiremmo meglio nei confronti della BRI se fosse più trasparente, ma la maggior parte delle cose che la riguardano,
comprese le riunioni bimestrali dei membri e le riunioni del consiglio, sono avvolte nel mistero. E forse ancora più preoccupante
è il fatto che la BRI è libera da qualsiasi controllo. Grazie ai diritti concessi ai sensi del suo accordo con il Consiglio Federale
Svizzero, tutti gli archivi della banca, documenti e “qualsiasi trasmissione dei dati” sono “inviolabili in ogni momento e in ogni
luogo.”
Inoltre, i funzionari e i dipendenti della BRI “godono dell’immunità dalla giurisdizione penale e amministrativa, tranne nel caso
119
in cui tale immunità venga formalmente rifiutata… anche dopo che queste persone hanno cessato di essere funzionari della
Banca.” Infine, nessuna pretesa nei confronti della BRI o dei suoi depositi può essere avanzata “senza il previo consenso della
Banca.”
In altre parole, possono fare quello che vogliono, senza conseguenze. Coma mai questo scudo legale a prova di perdite?
Se la BRI vuole “intervenire” nei mercati finanziari, lo fa e basta.
Se la BRI vuole salvare grandi banche o persino intere nazioni, lo fa e basta.
La BRI mi ricorda questa vecchia barzelletta …
D: Dove si siede un gorilla di 800 libbre?
R: Dovunque vuole.
Allora, che succederà con la Banca dei regolamenti internazionali?
Bene, molti hanno ipotizzato che l’obiettivo finale è quello di avere una moneta unica globale, che sarà gestita da un’unica banca
centrale globale. La BRI sta già usando i Diritti Speciali di Prelievo (DSP), che sono considerati un precursore della futura moneta
globale. La BRI ha svolto un ruolo importante nell’adozione dell’euro, e una maggiore integrazione monetaria avverrà quasi
certamente negli anni a venire …
Ma alla fine, il modo in cui vi sentite rispetto alla BRI può dipendere dal modo in cui vi sentite rispetto ad una sola valuta
mondiale. La banca ha avuto un ruolo di primo piano nella promozione dell’adozione dell’euro come moneta comune europea.
Corrono voci che il suo prossimo progetto sia quello di convincere gli Stati Uniti, il Canada e il Messico a passare ad una
moneta regionale unica, che forse si chiamerà “Amero”, ed è logico supporre che l’obiettivo finale della banca sia una moneta
unica mondiale. Questo semplificherebbe le transazioni e rafforzerebbe davvero il controllo della banca sull’economia
planetaria.
Ma se gli Stati Uniti dovessero mai rinunciare al dollaro statunitense, sarebbe un duro colpo per la nostra sovranità nazionale.
Quando qualcun altro controlla i vostri soldi, non importa più di tanto chi fa le leggi.
Purtroppo, l’élite globale sembra assolutamente ossessionata dall’idea di una valuta globale, un sistema economico mondiale e un
governo mondiale.
Nessuna di queste cosa accadrà quest’anno, ma ci stiamo muovendo in questa direzione. Ad ogni nuova crisi, le soluzioni che ci
verranno data implicheranno sempre maggiore centralizzazione e più globalizzazione.
Cosa ne pensate di tutto questo?
Tradotto e pubblicato da Anna Moffa – I lupi di Einstein
http://www.vocidallastrada.com/2013/02/chi-controlla-il-denaro.html
120
DOSSIER: FAMIGLIE PIU’ POTENTI DEL
MONDO
“Illuminati” o ”portatori di luce”. Appartengono a
tredici delle più ricche famiglie del mondo e sono i personaggi che veramente controllano e comandano il mondo da dietro le
quinte. Vengono, da molti, anche definiti la “Nobiltà Nera”. La loro caratteristica principale è quella di essere nascosti agli occhi
della popolazione mondiale. Il loro albero genealogico va indietro migliaia di anni, alcuni dicono che risale alla civiltà
sumera/babilonese o addirittura che siano ibridi, figli di una razza extraterrestre, i rettiliani. Sono molto attenti a mantenere il loro
legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla. Il loro potere risiede nel controllo specie quello economico
(gruppo Bilderberg ecc…),“il denaro crea potere” è la loro filosofia. Il loro controllo punta a possedere tutte le banche
internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali. Sono infiltrati nella politica e nella
maggior parte dei governi e degli organi statali e parastatali. Inoltre negli organi internazionali primo fra tutti l’ONU e poi il
Fondo Monetario Internazionale. Ma qual è l’obiettivo degli Illuminati? Creare un Nuovo Ordine Mondiale (NWO) con un
governo mondiale, una banca centrale mondiale, un esercito globale e tutta una rete di controllo totale sulle masse. A capo
ovviamente loro stessi, per sottomettere il mondo ad una nuova schiavitù, non fisica, ma “spirituale” ed affermare il loro credo,
quello di Lucifero. Questo progetto va avanti, secondo alcuni, da millenni ma ebbe un’incremento nella prima metà del 1700 con
l’incontro tra il “Gruppo dei Savi di Sion” e Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi
controlla il Sistema Bancario Internazionale. L’incontro portò alla creazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”.
Suddiviso in 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto del sistema economico. Rothschild
successivamente aiutò e finanziò l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte creò il famigerato gruppo
segreto dal nome “Gli Illuminati di Baviera”. Weishaupt prendendo spunto dai “ Protocolli dei Savi di Sion” elaborò verso il
1770 “Il Nuovo Testamento di Satana” un piano che porterà una piccola minoranza di persone al controllo globale. La sua
strategia si basava sulla soppressione dei governi nazionali e alla concentrazione di tutti i poteri sotto unici organi da loro
controllati.
Loro hanno un piano ben preciso che portano avanti a piccoli passi, proprio per non destare alcun sospetto. Creare la divisione
delle masse, è un passo fondamentale, in politica, nell’economia, negli aspetti sociali, con la religione, l’invenzione di razze ed
etnie ecc… Scatenare conflitti tra stati, così da destabilizzare l’opinione pubblica sui governi, l’economia e incutere timore e
mancanza di sicurezza nella popolazione. Corrompere con denaro facile, vantaggi e sesso, quindi rendere ricattabili i politici o chi
ha una posizione di spicco all’interno di uno stato o di un’organo statale. Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili
e sottomessi incondizionatamente. Avere il controllo delle scuole: dalla scuola infantile all’Università per fare in modo che i
giovani talenti siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente parte del complotto. Indottrinando la
popolazione su come si può o non può vivere, su quali sono le regole da rispettare, gli usi e i costumi ecc… Infiltrarsi in ogni
decisione importante (meglio a lungo termine) dei governi degli stati più potenti del mondo. Facendo coincidere queste decisioni
con il progetto finale. Controllare la stampa e l’informazione in generale, creando false notizie, false emozioni, paura ed
121
instabilità. Abituare le masse a vivere sulle apparenze ed a soddisfare solo il loro piacere ed il materialismo così da portare la
società alla depravazione, stadio in cui l’uomo non ha più fede in nulla. Arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e
quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi
spontaneamente. Uno dei loro obbiettivi è cippare la popolazione così da manipolare il loro pensiero ed il loro comportamento,
oltre che rendere molto facile la loro identificazione e localizzazione. Tutto questo con la scusante della sicurezza personale.
Nel 1871 il piano di Weishaupt viene ulteriormente confermato e completato da un suo seguace americano, il gran maestro, Albert
Pike che elaborò un documento per l’istituzione di un Nuovo Ordine Mondiale (NWO) attraverso tre Guerre Mondiali. Lui
sosteneva che attraverso questi tre conflitti la popolazione mondiale, stanca della violenza e della sofferenza, avrebbe richiesto
spontaneamente protezione e pace e la creazione di organi mondiali che controllassero ciò. Dopo la Seconda Guerra Mondiale
venne fatto il primo passo in questa direzione con la formazione dell’ONU. Per Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli
Illuminati, che già avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti di
America, ad avere anche la guida della Russia. Quest’ultima sarebbe poi servita alla divisione del mondo in due blocchi. La
Seconda Guerra Mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania (cosa che accadde), manipolando le diverse opinioni tra i
nazionalisti tedeschi e i sionisti politicamente impegnati. Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua zona di influenza e
reso possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina. La Terza Guerra Mondiale sarà basata sulle divergenze di opinioni
che gli Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi (occidente cristiano contro l’Islam cosa che si sta avverando e anche
velocemente), programmando l’estensione del conflitto a livello mondiale.
Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno bisogno di una “struttura operativa”,
composta da organizzazioni o persone che esercitando del potere ed operino più o meno consapevolmente nella stessa direzione.
La loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi: la forza del denaro, loro hanno costituito e controllano il sistema bancario
internazionale; la disponibilità di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle società segrete (logge massoniche). Gli
Illuminati e chi con loro controlla queste società, sono pressoché Satanisti e praticano la magia nera e sacrifici umani. Il loro Dio è
Lucifero e attraverso pratiche e riti occulti manipolano e influenzano le masse. Molti asseriscono che è anche da questa scienza di
tipo occulto che gli Illuminati hanno sviluppato la teoria sul controllo mentale delle masse. Poco tempo fa sono emersi anche i
nomi delle suddette famiglie:
ASTOR
BUNDY
COLLINS
DUPONT
FREEMAN
KENNEDY
LI
ONASSIS
ROCKFELLER
ROTHSCHILD
RUSSELL
VAN DUYN
MEROVINGI
122
Dalla crisi finanziaria del 2007, l'accelerazione delle manovre dei nuovi padroni del mondo ci permette di
constatare pubblicamente i loro modi di agire, il cinismo con il quale accaparent le ricchezze e cercano di distruggere le
istituzioni che ostacolano la loro sovranità senza limiti. Non esitiamo più a parlare ora della dittatura degli azionisti
e delle società finanziarie, del capitalismo selvaggio e dei predatori della oligarchie finanziario che saccheggiano
finché nessuno non li ferma.
Naturalmente, ieri come oggi, le manovre démagogiques, le manipolazioni, le ideologie menzoniere dei nostri
dirigenti utilizzano le stesse argomentazioni per rafforzare l'offerta dei popoli in queste politiche d'austerità imposte ai
cittadini e d'ora in poi agli stati rompendo il contratto sociale sul quale si basa le nostre repubbliche e le democrazie.
Viviamo sopra i nostri mezzi, siamo troppo indebitati! Chi decidono ciò? I più ricchi che temono più di potere
arricchirsi altrettanto a lunga scadenza e che vogliono eliminare tutto ciò che viene a minacciare i loro interessi!
I siti web, le sterline recenti e vecchie si moltiplicano attualmente per descrivere come una minoranza di famiglie,
un oligarchie finanziario almeno da 1307 se non dall'antichità, è riuscita ad estendere la sua sovranità per formare il clan
dei padroni del mondo. Questa storia è generalmente descritta in modo cronologico più o meno completo nei suoi
dettagli. Non vogliamo fare qui prova di sufficienza né copiare ciò che altri hanno stabilito. Ma ci iscriviamo in questo
movimento legato al web ed alle reti sociali. Prendiamo in considerazione alcuni passaggi essenziali sulle pagine di altre
webmaster ed i legami sono disponibili per percorrere queste località. Non riprendiamo la cronologia dei fatti storici che
funge generalmente da piano in questi siti ma abbordiamo questa faccia nascosta della storia raccogliendo questi fatti
per temi per mostrare meglio la strategia e l'ideologia di questa minoranza despotique. Vogliamo partecipare a questo
lavoro indispensabile che consiste perfettamente nel conoscere i nostri avversari per combatterli meglio. Sostenendoli
nelle sterline e soprattutto i siti web, gli blogs, desideriamo qui precisare che sono queste famiglie che compongono
il oligarchie finanziario, da allora quando agiscono e quali metodi esse utilizzano, quali sono i fatti storici, le
persone che hanno partecipato allo sviluppo di questo potere finanziario capace di predominare i popoli ed i loro
dirigenti politici. Preciseremo anche gli scandali attuali che generano ricchezze a profitto di quest'oligarchie.
Infine ricapitoleremo le offese ed i crimini che possiamo attribuire a questa minoranza dirigente e per i quali essa
dovrà bene un giorno pagare. Questa documentazione rappresenta un elenco di parti e di fatti destinati ad
illuminare i rapporti d'affari criminali e cinici di questi padroni del mondo la cui ideologia si basa su una
presunta missione per salvare il mondo sacrificando la parte principale dell'umanità. Questa cartella servirà ad
informare il processo che deve mettere questa oligarchie finanziario fuori di stato di nuocere per potere
sviluppare le organizzazioni in reti cittadini di vita.
123
Chi sono queste famiglie che compongono il oligarchie
finanziario,
Dietro la concentrazione estrema del potere del capitalismo, troviamo la volontà di alcune famiglie di banchieri di
predominare la società industriale quindi la società ed i popoli della terra. D'origine europea, questi banchieri
hanno preso il potere finanziario agli USA da cui dirigono ancora il sistema economico capitalista e finanziario.
1) documento 1, stato il 2011: 737 padroni del mondo controllano il 80% del valore delle imprese mondiali
Uno studio di economisti e di statistici, pubblicato in Svizzera quest'estate 2011, met. in luce le interconnessione tra
le multinazionali mondiali. E rivela che un piccolo gruppo di soggetti economici – società finanziarie o gruppi
industriali – predominano la grande maggioranza del capitale di decine di migliaia di imprese attraverso il mondo
Risultato: 80 % del valore dell'insieme delle 43.000 multinazionali studiate è controllato da 737 “entità„: banche,
società di assicurazioni o grandi gruppi industriali. Il monopolio del possesso del capitale non si ferma là. “Con
una rete complessa di assunzioni di partecipazione„, 147 multinazionali stesse, pur controllandosi tra esse,
possiedono 40 % del valore economico e finanziario di tutte le multinazionali del mondo intero.
Un'entità eccellente di 50 grandi detentori di capitali
Infine, nell'ambito di questo gruppo di 147 multinazionali, 50 grandi detentori di capitale formano ciò che gli autori
chiamano “un'entità eccellente„. Vi si trovano soprattutto banche: il britannico Barclays in testa, come pure “il stars„
di Wall Street (JP morgan, Merrill Lynch, Goldman Sachs, morgan stanley...). Ma anche degli assicuratori e dei
gruppi bancari francesi: Imperniò, Natixis, società generale, il gruppo banca popolare-Cassa di risparmio o BNPParibas. I principali clienti del hedge fund ed altri portafogli di sistemazioni gestite da quest'istituzioni sono dunque,
meccanicamente, i padroni del mondo
Questa concentrazione chiede precisazioni serie. Per gli autori, “una rete finanziaria densamente collegata diventa
molto sensibile il rischio systémique„. Alcuni flanchent fra questa “entità eccellente„, ed è il mondo che trema,
come la crisi dei subprimes lo ha provato. D'altra parte, gli autori sollevano il problema delle gravi conseguenze
sociali che pone tale concentrazione. Che un'impugnatura di fondo per gli investimenti e di detentori di capitale,
situati nel cuore di quest'interconnessione, decide, via le assemblee generali di azionisti o la loro presenza in seno ai
consigli d'amministrazione, di imporre ristrutturazioni nelle imprese che controllano... e gli effetti potrebbero essere
dévastateurs. Infine, quale influenza potrebbero esercitare sugli stati e le politiche pubbliche se adottano una
strategia comune? La risposta si trova probabilmente nell'attualità bollente piani d'austerità.
Fonte: Ivan di Roy su Basta! Per teletrasmettere lo studio completa in inglese
Lo blog di Paul Jorion propone una traduzione in francese della presentazione dettagliata dello studio.
Note: (1) l'italiano Stefano Battiston, che è passato per il laboratorio di fisica statistica della scuola normale
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superiore, la Svizzera James B. Glattfelder, specialista in reti complesse, e l'economista italiano Stefania Vitali.
2): Oligarchie finanziario: le otto famiglie dietro il cartello bancario privato internazionale... Il nemico
dei popoli ha un nome e visi!
fonte: Il cartello della riserva federale: le otto famiglie, da parte di Dean Henderson.
Globale Research, 1o il giugno 2011 (parte one lontano ha forno-parte serie). url dell'articolo originale:
http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=25080
I quattro cavalieri del sistema bancario americano (Bank of america, JP morgan chase, Citigroup and Wells Fargo)
possiedono i quattro cavalieri del petrolio (Exxon Mobil, royal Dutch/Shell, BP Amoco et chevron Texaco) in
tandem con Deutsche Bank, la BNP, Barclays e di altre vecchie pontes europei del denaro. Ma il loro monopolio
sull'economia globale non si ferma ai limiti dei campi petroliferi.
Uno dei monumenti della ricchezza della oligarchie globale che possiede queste società di holding bancaria è la
fiducia US corporazione, fondata in 1853 ed ora proprietà di Bank lontano America. Uno dei recenti direttori della
fiducia US corporazione ed amministratore onorario era Walter Rothschild. Altri direttori furono Daniel Davison de
JP Morgan Chase, Richard Tucker di Exxon Mobil, Daniel Roberts de Citigroup e Marshall Schwartz di Morgan
Stanley. (2) J.W. McCalister, un membro eminente dell'industria del petrolio con entrate nella casa del Saouds,
scrisse nello Grim Reaper, che ha ottenuto informazioni di banchieri saoudiens, che citavano il fatto che l'80% della
banca federale di New York, di gran lunga il ramo più potente della riserva federale, era detenuto appena da otto
famiglie, di cui quattro residente negli Stati Uniti. Sono le famiglie Goldman Sachs, Rockefeller, Lehman e Kuh
Loeb di New York, Rothschild di Parigi e di Londra, Warburg de Hambourd, Lazard di Parigi e Israele
Moses Seif di Roma.
Eustachio Mullins arrivò alle stesse conclusioni nel suo libro “i segreti della riserva federale„, nel quale
mostrassero diagrammi che collegano il FES e le sue banche membri con le famiglie Rothschild, Warburg,
Rockefeller ed altre. Il controllo effettuato da queste famiglie sull'economia globale non può essere esagerato
ed è coperto volontariamente del sigillo del segreto.
La casa Morgan
J.P. Morgan Stanley è una delle principali banche d'investimento del mondo, la cui sede sociale si trova a New
York (su Times Square). JP Morgan Chase & CO., quotata sulla NYSE è una holding finanziaria, nato dalla
fusione tra Chase Manhattan Bank e J.P. Morgan & CO. nel gennaio 2001. La sede sociale del gruppo è a New
York, le sedi sociali delle attività di banca di dettaglio e di banca commerciale sono situate a Chicago. Appare fra
le più grandi banche degli Stati Uniti ed anche del mondo, con un totale di bilancio del 2031 miliardi di dollari in
attivi, un valore di mercato di 166 miliardi di dollari, e delle operazioni in più di 60 paesi. La ditta è un capo nella
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banca d'investimento. Possiede il più grande hedge funds degli Stati Uniti. JP Morgan Chase conta più di 90
milioni di clienti. È, secondo Forbes Global 2000 del 2011, la prima impresa mondiale.
http://fr.wikipedia.org/wiki/JPMorganChase
Uomo di affari più influente degli Stati Uniti allo orée del 20o secolo, John Pierpont Morgan salvò più una volta
del sistema finanziario americano e fu all'origine di trasformazioni profonde del capitalismo americano. Raggiunge
la ditta familiare in 1861. In occasione del periodo tumultueuse che rappresenta la guerra di sécession,
serve allo stesso tempo gli uffici di Londra e di New York. Guadagna molto denaro durante la guerra poiché
la ditta paterna è rappresentante finanziaria dell'Unione in Gran Bretagna. Morgan negozia prestiti per
l'Unione, finanzia acquisti d'armamento, specula sull'oro..., ed i suoi soci gli riescono poco a poco a
prendere il controllo della maggioranza delle linee di ferrovia. Si riunisce al consiglio d'amministrazione di
dieci grandi società ferroviarie mentre i suoi soci si distribuiscono in una cinquantina di altre.
Fin da 1898, Morgan controlla oltre 78.400 km di strade ferrate, cioè più della metà vie di ferrovia che esiste
allora negli Stati Uniti.
Parallelamente alle sue partecipazioni nelle strade ferrate, Morgan effettua altri investimenti che influiranno sul
corso dell'evoluzione degli Stati Uniti. Iniziò così in 1870 a finanziare i lavori di Thomas Edison (e della
fondazione Edison General Electric Company) sull'elettricità... alcuni anni più tardi, in 1891, Morgan sistemerà
la fusione tra Edison General Electric e Thomson-Houston Electric Company, cosa che gli permetterà di eliminare
la concorrenza e standardizzare le attrezzature e servizi elettrici.
La banca della riserva federale è sorta il nel 1913, stesso anno morì J. Pierpont Morgan e che la fondazione
Rockefeller fu creata. La casa Morgan presiedeva sulle finanze americane dall'angolo di Wall Street e Broad,
che agiscono già quasi in banca centrale americana da 1838, quando Giorgio Peabody la fondò a Londra.
Peabody era un partner di affari del Rothschild. Nel 1952, il ricercatore sul Fed Eustace Mulins emise l'ipotesi che
Morgan era di fatto soltanto gli agenti di Rothschild. Mullins scrisse che Rothschild “... preferiva operare in
modo anonimo negli Stati Uniti dietro la facciata del JP Morgan and CO,,. L'autore Gabriel Kolko scrisse “le
attività di Morgan in 1895-96 da vendere buoni del tesoroo ma americani in Europa erano basate su un'alleanza con
la casa Rothschild.,,
Il polipo finanziario Morgan enroula rapidamente il suo tentacules attorno al mondo. Morgan Grenfell operava
da Londra. Morgan e ciò da Parigi. I cugini del Rothschild Lambert montarono Drexel e società a Filadelfia.
La casa di Morgan era implicata con Astor, del ponte, Guggenheim, Vanderbilt e Rockefeller. Finanziò il lancio
di AT&T, di General Motors, General Electric e del Pont. Come le banche di Londra Rothschild e Barings,
Morgan diventò destinatario nella struttura di un buon numero di paesi.
Il seguito su: http://resistance71.wordpress.com/2011/06/03/oligarchie-financiere-les-huit-familles-derriere-lecartel-banquier-prive-international-lennemi-des-peuples-a-un-nom-et-des-visages/
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Al momento della sua morte, il 87% della fortuna colossale di J.P. Morgan apparteneva in realtà al
Rothschild.
La casa Rockefeller
“Il modo di fare denaro è di comperare quando il sangue inonda le vie.„ John D. Rockefeller.
Essendo riuscito ad accumulare un piccolo bottino speculando su stock di grano, John D. rimborsò i 300$ che ne
costava all'epoca per essere esonerato della coscrizione, ed evitare la guerra civile di 1863. In luogo e posto, fece
fortuna fornendo le truppe federali in whisky a prezzi usuriers. John ebbe l'idea brillante di investire i suoi
profitti nelle raffinerie di cherosene. Fece affari d'oro. In 1865, Rockefeller riacquistò tutti i suoi partner e
fondò standard olio. È in questi casi che inventò l'integrazione verticale. L'idea è semplice, occorre possedere
tutti i collegamenti della catena, la fonte, la trasformazione, i trasporti, le autorità. A suo pinacle, in 1880, standard
controllava il 95% del petrolio degli Stati Uniti. il 70% del mercato di standard si trovava in Europa ed in Russia.
Nel 1902, si valutò che Rockefeller possedeva da solo i due terzi della produzione mondiale di petrolio, 1/500
di tutta la ricchezza stati-unienne e 1/2000 della ricchezza mondiale. Il cyclopéenne Standard olio, che infrange in
particolare la legge antitrust, fu smantellato nel 1911 a seguito di una serie di prosecuzioni federali. La divise in 34
lotti di cui le più conosciute sono Conoco, Chevron, Esso, e Mobil. Rockefeller e la sua famiglia conservano il
controllo effettivo di ogni parte dell'impero, che non ha semplicemente più il diritto di riconoscersi amalgamato.
Quanto alla scena internazionale, le leggi antitrust non si applicano. Standard dunque continuerà come se nulla
avesse succeduto, alla differenza che negli Stati Uniti, dovrà mantenere un charade spettacolare di concorrenza.
Sempre nel 1902, John D. Rockefeller ed E.H. Harriman fa regalo di 11 M$ al Cold Spring Harbor Laboratory.
Quest'istituto, costruito su un terreno che appartiene ai fratelli Dulles (John Foster e Allan), è qualsiasi primo
laboratorio di studi eugénistes. È di in questi casi che apparirà qualsiasi prima legge dell'igiene razziale.
Entusiasta, Rockefeller creato in seguito nel 1909 un laboratorio d'eugenismo su un pezzo vicino che appartiene al
suo amico Harriman. Quindi, nel 1910, finanzia ed organizza l'Associazione per la ricerca Eugénique. Ed
ancora, lo stesso anno, l'Ufficio dei dati Eugéniques. È una passione!... Nel 1911, il suo amico ed avvocato John
Foster Dulles riassume così la scienza eugéniste: “eliminando i membri più deboli della popolazione, una razza
più pura potrà essere creata„
È di quest'istituti eugénistes americani che migreranno le tesi della purezza della razza che diedero il suo colore
così particolare in mezzo al cattivo secolo. Nel 1928, Rockefeller fonda in Germania Institut Kaiser Wilhelm
d'eugenismo, d'antropologia e di studio dell'eredità umana. Fra le cime che dirigeranno le ricerche di questo
laboratorio, si trovano i nomi di Josef Mengele e Otmar Verschuer.
Percy Avery Rockefeller
Nel corso della carriera ammirevole di suono frangin, Percy Rockefeller proseguirà una corsa parallela. Dirigerà e
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possederà in parte Anaconda Copper, Bethlehem Steel, Biltmore hotel, Cuba Company, Cile Copper, Westen
Unione, Brown Brothers Harriman, Edison, e soprattutto, Remington Arms. Venderà armi ai due lati durante la
prima guerra mondiale e farà parte dei falconi più ardenti a favore di un intervento americano, che avrà
finalmente luogo nel 1917, fornito soprattutto da Remington, ovviamente. In seguito, in piena depressione
economica, è piccolo Percy che offrirà 400.000 mitra leggeri Remington al Sturmabteilungs (il SUO), la
braccio armata della parte Nazi di Adolf Hitler.
Fonte di ciò che precede: http://mccomber.blogspot.com/2007/04/les-rockefeller.html
John D. Rockefeller utilizzò la sua ricchezza del petrolio per acquisire fiducia equa, che aveva assorbito molte
grandi banche ed imprese negli anni 1920. La grande depressione del 1929 aiutò Rockefeller a consolidare la
sua potenza. La sua banca caccia, si legò con la banca di Manhattan di Kuhn Loeb per formare la banca caccia
Manhattan, così cementando una relazione familiare a lungo termine. Kuhn-Loeb aveva finanziato, con
Rothschild, la ricerca di Rockefeller per diventare il re del petrolio. La banca National City Bank di Cleveland
diede i fondi a John D. Rockefeller di cui aveva bisogno per imbarcarsi nel monopolio dell'industria petrolifera
americana. La banca fu identificata in un'indagine del congresso come una delle tre banche del Rothschild negli
Stati Uniti negli anni 1870; quando John D. creò per la prima volta lo standard olio nello stato dell'Ohio.
Negli affari delle assicurazioni, Rockefeller controlla Metropolitan Life, LIFE equo, Prudential and New York Life.
Le banche di Rockefeller controllano il 25% di tutti i beni delle 50 più grandi banche commerciali degli Stati Uniti
ed il 30% di tutti i beni delle 50 più grandi società d'assicurazione negli Stati Uniti. Le imprese sotto controllo del
Rockefeller includono Exxon Mobil, Chevron Texaco, BP Amoco, maratona olio, Freeport McMoran, quacchero
Oats, ASARCO, United, Delta, Northwest, ITT, internazionale Harvester, Xerox, boeing, Westinghouse, HewlettPackard, Honeywell, Paper internazionale, Pfizer, Mororola, Monsanto, Unione Carbide e General Foods.
Le famiglie Dulles e Rockefeller sono cugini. Allen Dulles creò CIA, assisté i nazisti, coprirà l'assassinio di
Kennedy in occasione della commissione Warren e facesse un'alleanza con il confrérie dei fratelli musulmani per
creare assassini condizionati.
Il suo fratello John Foster Dulles, fu presidente delle fiduce bidone del Goldman Sachs prima del crollo della borsa
nel 1929 ed aiutò il suo fratello ad invertire governi in Guatemala ed in Iran. Tutti due erano membri della società
segreta Skull & Bones, del Consiglio in relazione straniera (CFR) e franco-muratore al 33ème grado.
La casa Rothschild
il patronyme fu adottato dal loro antenato Isaac Elchanan, che prese in prestito il suo nome di famiglia alla piccola
casa stretta che occupava con la sua famiglia in Judengasse (via degli ebrei) di Francfort-sur-le-Main in Germania. Il
nome Zum roten Schild, cioè in francese: “Allo scudo rosso„, o anche “al segno rosso„, diede così nascita ad un
nuovo patronyme: “Rothschild„.
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Mayer Amschel Rothschild (né Mayer Amschel Bauer) (1744-1812) trasformerà il commercio modesto di
prestito su impegni creato da suo padre in una banca riconosciuta e diventerà il direttore della fortuna di
scanalatura 1, elettore di Assia-Cassel. Avrà sette bambini di cui cinque fili. Invierà ciascuno loro di creare o
prendere la testa di una filiale della banca familiare a Londra, a Parigi, a Vienna, a Napoli ed a Francoforte, che
dà i cinque rami della famiglia. La sua figlia maggiore Maria con Benedikt Moses Worms della dinastia
bancaria Worms
http://fr.wikipedia.org/wiki/FamilleRothschild documento
seguente: fonte:
http://dailynuts-news.over-blog.com/article-oligarchie-financiere-les-huit-familles2eme-partie-80320477.html
I fili di Mayer Rothschild erano conosciuti sotto il nome dei cinque di Francoforte.
Più vecchio Amschel, si occupò della banca di Francoforte con suo padre, mentre Nathan gestì gli affari di
Londra. Il più giovane Jacob fu inviato a Parigi, mentre $salomone diresse il ramo di Vienna e Karl quella di
Napoli. L'autore Frederick Morton ritiene che fin da 1850, Rothschild pesasse 10 miliardi di dollari. Alcuni
ricercatori pensano che la loro fortuna oggi toccherebbe più di cento mille miliardi di dollari.
Warburg Kuhn Loeb Goldman Sachs Schiff Rothschild si sono sposati tra loro e formano una famiglia felice
bancaria. La famiglia Warburg che controlla Deutsche Bank e la BNP si legò con Rothschild in 1814 ad Amburgo,
mentre il Jacob potente Schiff del Kuhn Loeb divise le sue zone con Rothschild fin da 1785. Schiff immigrò negli
Stati Uniti in 1865. Unì le sue forze con Abraham Kuhn e Maria la ragazza di $salomone Loeb. Loeb e Kuhn
sposarono le sorelle di un altro così fu sigillato la dinastia Kuhn-Loeb. Felix Warburg Maria con la ragazza di Jacob
Schiff. Due ragazze Goldman sposarono due figli la famiglia Sachs, che creano così Goldman Sachs. In 1806, Nathan
Rothschild Maria più vecchia delle ragazze di Levi Barent Cohen, un finanziere di reputazione a Londra. Così Abby
Joseph Cohen de Merill Lynch ed il segretario alla difesa di Clinton William Cohen, sono descendants probabili del
Rothschild.
Oggi, Rothschild è alla testa di un impero finanziario estensivo, che implica parti importanti nella maggior parte
delle banche centrali mondiali. Il clan di Edmond de Rothschild possiede la banca Privée il SUO a Lugano in
Svizzera e la banca Rothschild AG di Zurigo.
La famiglia di Jacob lord Rothschild possiede Rothschild potente Italia di Milano. Sono i membri fondatori del club
molto esclusivo delle isole a dieci mille miliardi di dollari, che controlla i giganti industriali tali Royal Dutch Shell,
le industrie chimiche imperiali, la banca Lloyds di Londra, Unilever, Barclays, Lonrho, Rio Tinto Zinc, BHP
Billiton ed il ramo di Beers anglo-américain. Il club predomina la distribuzione mondiale di petrolio, d'oro, di
diamanti e di molte altre materie prime vitali.
L'entità dépositrice di più ricchezze per Rothschild oggi è forse Rothschilds Continuation holding AG, una holding
bancaria segreta, basata in Svizzera. Verso la fine degli anni 1990, tenendoli dell'impero globale Rothschild erano i
129
barons Guy ed Elie de Rothschild in Francia e lord Jacob e Sir Evelyn Rothschild in Gran Bretagna
Jacob Henry Schiff
Sorge a Francoforte, di una famiglia limitata al ghetto minuscolo dove il decreto che data di Frédérick III forza
ancora gli ebrei entasser. È in questo contesto che la
famiglia Schiff si trova a dividere una casa stretta con Bauer, il cui emblema familiare è un ECU rosso, in
tedesco: Rothschild.
Jacob Schiff trasloca agli USE in 1865 e, irrigato dei capitali dei suoi padroni Rothschild, diventa rapidamente il
dirigente di Kuhn Loeb & Co., che amplia fino a rappresentare ad una delle importanti banche dell'emisfero.
Riacquista la ferrovia immensa Unione Pacific, la rete più imponente ferroviaria dell'America. A seguito di
una manovra classica, riesce a fare eleggere alcuni rappresentanti al congresso che, in cambio di parti nell'impresa,
sovvenzionano molto gli acquisti di terreni della società. Quest'affare scoppia al grande giorno ed è conosciuto
come lo scandalo del credito mobiliare di 1872. Come è spesso il caso, i responsabili se ne traggono senza
anicroches ed alcuni capri espiatori si accontentano di fare semblant di giocare alla sedia musicale. Risultato: un
profitto netto di 21 milioni (63 miliardi in dollari d'oggi). Schiff e Warburg organizzano in 1898 la cessione
dell'Unione Pacific Railroad ad un certo speculatore del nome di E.H. Harriman.
La famiglia Warburg
http://mccomber.blogspot.com/2007/04/le-mauvais-sicle-6-leswarburg.html
Lasciando l'Italia al 1õ secolo, questa famiglia prende il nome della sua città d'adozione, Warburg. Traslocano
ancora un secolo più tardi, questa volta a Altona, nei pressi di Amburgo dove rimarranno a nel 1945.
È in 1798 che i fratelli Gerson e Mosè-Marcus Warburg fondono una banca, il Sig. il sig. Warburg & CO. chi
diventerà una delle grandi banche dell'Europa ed esiste ancora oggi. È Warburg che faranno il ponte tra gli
interessi bancari europei del Rothschild ed i capitali stati-uniens del Rockefeller, Morgan, Ford, Harriman e
Vanderbilt.
I fratelli Paul e Félix si installeranno a Wall Street New York, dove si comperano una partecipazione nell'affare
Kuhn, Loeb & Co di Jacob Schiff. Max resta dietro e dirige la banca paterna, il Sig. il sig. Warburg & CO., ad
Amburgo. È uno dei consulenti importanti del Kaiser Wilhelm II, ed allo orée della prima guerra mondiale,
finanze ed organizza il suo armamento.
Nel 1913, Paul Moritz Warburg dirige il piccolo gruppo sélect che attua con successo uno dei più grandi holdup di tutta la storia dell'umanità: la creazione di riserva federale Bank. C'era già quasi 75 anni che i banchieri di
tutte le
130
rifritture tentavano il colpo. Lincoln Mckinley e Garfield sono stati assassinati per essersi opposto.
In seguito, la storia della famiglia Warburg è legata alle relazioni tra gli USA e la Germania, soprattutto in
occasione del finanziamento della parte nazista nel quadro della messa a punto di un nuovo conflitto
mondiale destinato ad arricchire maggiormente banchieri ed industriali.
Nel 1938, diventa sconosciuto per i razzisti nazisti di esibire un banchiere ebreo alla testa del loro complesso
economico, militare ed industriale. Max Warburg “è cacciato„ di Germania, cessa di riunirsi sui consigli
d'amministrazione delle imprese naziste, abbandona le sue funzioni nell'apparecchio di stato del terzo Reich e parte
installarsi a New York. Quest'anno, Erich Warburg, i fili di Max, fonda Warburg Pincus a New York.
Erich Warburg si impegna nell'esercito americano durante la guerra, con la categoria di tenente colonnello.
Nonostante il proprio posto modesto nella gerarchia militare ed i gravi rischi d'aspetto di conflitto d'interesse, lo lascia
spiegare la propria influenza per conservare Amburgo, la città familiare, nella zona britannica in occasione della
divisione della Germania. È lui che sarà incaricato del interrogatoire di Herman Göring nel 1945. Quest'anno, il
dirigente provvisoriamente della banca del Warburg dalla partenza di Max nel 1938, Rudolf Brinckmann, ridà il
controllo del Sig. il sig. Warburg ad Erich.
Da allora quando agiscono
Queste famiglie di banchieri hanno spesso origini legate ai banchieri che presero il potere dopo la distruzione
del tempio in 1307. Alcune provengono da Italia del Nord e sono parti più tardi nelle città commerciali delle
Fiandre o del Hanse quindi nelle città industriali della Germania prima di stabilirsi nelle capitali europee quindi a
New York. Strettamente legate al destino delle famiglie reali o princières di cui gestiscono le fortune ed i
prestiti come pure le loro guerre, sono state fino a stabilire come quest'ultimi, la loro genealogia a
nell'antichità. L'idea è di proseguire una missione segreta ed occulta che i lettori di fileane.com conoscono
perfettamente e che abbiamo detto nella nostra terza parte: i conflitti permanenti tra i dirigenti dei sistemi di
potere e le organizzazioni in reti con soprattutto la lotta degli iniziati all'spiritualité contro i grandi sacerdoti ed i
dirigenti dei sistemi di potere théocratiques che sottopongono le popolazioni al timore della morte ed ai timori delle
presenze di oltre.
Questa missione occulta si nutrisce di secoli in secoli, tutte delle scoperte scientifiche o archeologiche: la
riscoperta del mistero delle Ande, di Tiahuanaco e
del suo ruolo nello Atlantide, nella leggenda della creazione di nuove razze umane con gli esseri venuti da un'altro
pianeta, tutte queste conoscenze ha permesso di attualizzare e rafforzare l'ideologia fondata sulla purezza della
razza eletta, le stirpi di sangue reale o di sangue blu provenendo dallo Atlantide, dall'Egitto e dalla stirpe del re
David discendente degli ebrei. In nome di quest'ideologia e probabilmente per testimoniare la volontà degli esseri
venuti del resto (nominati dai greci “dei, semidi„, nominati da altri “angeli, archanges„), proseguono i riti di
sacrifici umani per avere un colloquio la memoria con quest'origine dell'umanità dove la razza umana più adeguata
131
alla vita su terra dut eliminare le altre specie meno adeguate: i giganti, ciclopi, nani, ecc. e ciò sull'ordine del
gruppo extra terrestre che aveva procedere a queste manipolazioni biologiche a trasmettere la vita umana su terra
mentre andava scomparire sul loro pianeta. Dimenticano che l'umanità ha abbandonato questa volontà purificatrice
dopo l'intervento divino presso Abraham quindi di Mosè ma entriamo qui in guerra piena di religioni o meglio
ancora, nei combattimenti permanenti che conducono gli iniziati al passo spiritoso contro i partigiani dei sistemi di
potere théocratique, i fanatiques religiosi e le sette.
La tesi dei re merovingii prosegue questa leggenda e funge da pilastro alla genealogia di queste famiglie che cercano
di proseguire la missione dei loro aïeux per salvare il mondo preservando soprattutto il potere di queste famiglie
attraverso tutte le manovre distruttive, le crisi e le guerre che dirigono perché i popoli non arrivino ad emanciparsi, a
liberarsi da questo potere ancestrale. Mantenere i popoli nell'ignoranza, la dipendenza economica, se del caso
immergere i popoli nelle guerre e la miseria diventa le armi destinate a proteggere il loro potere e la prosecuzione
della loro missione generazioni dopo generazioni. Siamo allora anche in presenza della tesi del lotto dello Illuminati
contro i popoli della terra.
Come lo abbiamo mostrare attraverso la lotta tra i sistemi di potere e le organizzazioni in reti, l'ordine del tempio
con i suoi moines cavalieri, la sua banca, la sua flotta transatlantica, le sue reti culturali attraverso il mondo,
era riuscito a sviluppare “il tempo delle cattedrali„ ed un aumento rapido e forte del tenore di vita in Europa. I re
della Francia verso l'anno 1300 furono rovinati poiché non riscuotevano l'imposta reale soltanto circa sul 10% del
suolo della Francia. La rete delle abbazie gestiva il 90% delle ricchezze fondiarie a profitto della popolazione
attraverso la rete delle città libere. La distruzione del tempio e lo sviluppo dell'assolutismo reale corrisponde anche
al ritorno al potere delle famiglie di banchieri europei, alla partenza delle famiglie italiane meno indebolite
dall'organizzazione templière che i banchieri francesi e tedeschi, inglesi. È anche in Italia, verso 1350, che la prima
crisi finanziaria europea si produrrà.
Queste famiglie che dirigono il sistema economico capitalista e finanziario sono così legate a queste famiglie di
sangue reale o di sangue blu che proseguono la loro volontà chimérique di trovare la sovranità del mondo per
esaudire una presunta volontà divina che le ha designate come le famiglie che lo porteranno nuovamente ciao del
mondo. È la storia dello Illuminati che viene qui a raggiungere la storia delle famiglie capitalisti e della oligarchie
finanziario anglosassone.
Documento:
Illuminati e la sovranità occulta dei popoli
fonte: http://dailynuts-news.over-blog.com/article-le-programme-monarch-et-lesilluminati-84587693.html
W.S: Avete citato il fatto che c'erano 13 famiglie implicate nelle generazioni familiari dello Illuminati?
Potete nominarli?
F.Z: Ho pubblicato un libro che era specificamente destinato sull'argomento, famiglia da famiglia, nel dettaglio. Le
13 principali famiglie Illuminati sono Astor, Bundy, Collin, Dupont, Freeman, la Kennedy, Leigh, Onassis,
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Rockefeller, Rothschild, Russell, come un tredicesimo che risulta essere rigato merovingia. Ho trovato più
semplice di chiamarla la 1á famiglia. C'è anche la stirpe Illuminati Van cena. La 1á stirpe, la merovingia è molto
importante poiché include tutte le famiglie che regnano in Europa. Nel primo volume del mio libro che rivela la
natura delle 13 importanti famiglie Illuminati, è il titolo del libro io approfonditi non tanto la stirpe sanguigna
merovingia perché si trova in una trilogie di libri: “Il sangue incoronato e Graal Sacré„ come pure in altri due lavori
redatti da Baigent, Leigh e Lincoln.
Qui, negli Stati Uniti, dobbiamo fare fronte al concetto di base seguente: gli individui che sono stati scelti
per governare questo paese non sono supposti essere legati gli uni agli altri allora che ne fa, è piuttosto
esattamente il contrario.
I nostri presidenti sono collegati tra loro a qualsiasi ultimo grado! Ulysse Grant il 18o presiede era collegato a
Franklin Delano Roosevelt. La famiglia Delano è una vecchia famiglia aristocratica le cui origini risalgono a
Venezia. Grant lo faceva così parte della famiglia merluzzi. In una delle mie videocassette, parlo della famiglia
Grant e nel modo in cui sono collegati allo Illuminati.
Le relazioni tra i re, i principi ed i loro banchieri sono conosciute ed il metodo è semplice: quando il re spende
più che è capace di aumentare imposte sul suo popolo, il banchiere gli presta denaro ed il re cade così sotto
la sua dipendenza. Se vuole rimborsare, la soluzione più semplice anche è di saccheggiare il regno vicino. In
questo sistema finanziario, molto rapidamente i banchieri possono riunirsi per spingere i re a farsi la guerra, a
prendere in prestito per aumentare eserciti di mercenari quindi per superato, a prendere in prestito per rico struire il
suo regno. I banchieri fanno così fortune favolose immergendo i popoli nella miseria e la devastazione! Ma è
la loro legge del denaro e della massimizzazione dei loro profitti! Questa pratica criminale prese il suo aumento
dopo la distruzione del tempio di cui la banca serviva gli interessi delle popolazioni e non quelli dei re. Uno
dei primi esempi si trova in Alsace quando i principi elettori germanici vollero mettere in impegno presso i
banchieri le imposte a prelevare sulle risorse delle città alsaziane. Dieci città rifiutarono e si riunirono in 1354
attorno al Décapole restaurando parzialmente l'organizzazione in rete del tempo delle cattedrali, delle abbazie e
dei cavalieri templiers: sono le città libere di Alsace che i turisti del mondo intero vengono sempre a visitare: le
ricchezze restarono sul posto e non caddero tra le mani di questi banchieri europei sempre affrettati di estendere il
loro potere sui re ed i principi, i nobili.
Vedremo inizialmente i mezzi finanziari per dirigere l'economia ed i governi, quindi come sono organizzate
l'inflazione e le crisi economiche. Quest'oligarchie finanziario anglosassone ha anche realizzato guerre per
arricchirsi maggiormente. Infine vedremo che il controllo dell'economia non si limita a provvedimenti finanziari ma
che quest'oligarchie sviluppa il controllo dei consumatori ed in misura maggiore il controllo del pensiero, il
controllo mentale, sempre allo scopo dello Illuminati: predominare il mondo.
1) potere di una banca centrale comune alle 8 famiglie che controlla le banche centrali
dei paesi.
133
“Lo lasciate decidere e controllare la regolazione della massa monetaria di una nazione, e mi schedo di ciò che fa
le leggi. „ Mayer Amschel Rothschild, fondatore della dinastia di banchieri dello stesso nome.
1a tappa: la creazione di Federal Reserve Bank agli USA
federale Bank. C'era già quasi 75 anni che i banchieri di tutte le rifritture tentavano il colpo. Lincoln Mckinley e
Garfield sono stati assassinati per essersi opposti.
Documento: “Il lotto della riserva federale„, di Antony Sutton (tradotto nel 2009), è un piccolo libro che si
legge in un giorno perché si attiene al lotto dei banchieri contro il popolo americano, tra il 1907 ed il 1913: è breve,
è denso, è chiaro, è che rivolta.
Documento: “I segreti della riserva federale. London connessione„, di Eustace Mullins (tradotto nel sett.
2010), è un più grande libro, molto ben scritto, molto documentato, che illustra un periodo più lungo: dopo, anche,
avere descritto minuziosamnete il lotto scandaloso dell'isola Jekyll (1910) e dei tre anni seguenti di pressione
abietta, gli mostrassero soprattutto il ruolo decisivo di questa mafia bancaria in tutte le grandi guerre del xxo
secolo: è terribile, si direbbe che finanziano (e corrompono) tutti i campi!
Il lavoro di Eustace Mullins dice una tappa-chiave della storia economica recente - una tappa che determina, ancora
oggi, il modo di funzionamento della nostra economia.
1907: il panico monetario indebolisce il capitalismo americano. J.P. Morgan essendo è ora considerato da molto
come all'origine delle voci che causarono il panico del 1907.
1913: la riserva federale è costituita.
Tra queste due date: sei anni di intrighi, di giuramenti denunciati, di menzogne éhontés e di metà-verità
accuratamente travestite. Sei anni, durante i quali i grandi banchieri di affari presero appoggio sul fallimento
programmato del loro sistema, per refonder il loro potere.
È questa vittoria dei banchieri che dice Mullins - un'ora scura nella lotta sempre ricominciata tra il
capitale ed i popoli.
Tutta la dinamica della nostra economia contemporanea deriva da questo momento decisivo, dove il
commerciante di denaro si suppose il diritto di fabbricare il segno monetario. E ciò, per la prima volta, in
pratica, sulla scala del mondo.
Eustace Mullins ha redatto la cronaca del più grande hold-up della storia.
Fonte: http://etienne.chouard.free.fr/Europe/forum/index.php?2011/02/04/114-larevoltante-histoire-de-lapretendue-reserve-federale-americaine
“Il
sistema Nel 1913, Paul Moritz Warburg dirige il piccolo gruppo sélect che attua con successo
uno dei più grandi hold-up di tutta la storia dell'umanità: la creazione di riserva
134
della riserva federale esercita il controllo sul sistema monetario della nazione, ma non è tuttavia obbligato verso
nessuno. Non ha alcun bilancio, non è neppure oggetto di nessun controllo, e nessun comitato del congresso è al
corrente delle sue attività, né è in grado di sorvegliarle.„ Sono le parole rammaricati del professore Murray N.
Rothbard, economista e consulente accademico dell'Institut Ludwig von Mises.
2 eme tappa: La banca dei regolamenti internazionali (BRI),
(Bank foro International Settlements in inglese o BIS) è stato creato nel 1930. È la più vecchia istituzione
finanziaria internazionale. Il suo statuto giuridico è quello di una società anonima, i cui azionisti sono banche
centrali.
Stabilita nel quadro del piano Young, che regola le modalità delle riparazioni di guerra imposte alla Germania dal
Trattato di Versailles (da cui il suo nome), ha servito anche a distribuire i finanziamenti della ricostruzione europea.
Poiche'la sua funzione iniziale è diventata obsoleta, è diventata il luogo di dialogo delle grandi banche centrali.
Durante la seconda guerra mondiale, la banca dei regolamenti internazionali, diretta da Roger Auboin, ha continuato
a funzionare, cosa che ha causato diverse polemiche, sulla sistemazione dell'oro volato dalla Germania ad esempio.
È situata a Basilea in Svizzera, e chiamata “la banca centrale delle banche centrali„.
fonte:
http://fr.wikipedia.org/wiki/Banque des r%C3%A8glements internationau x
documento: Il BIS è la banca più potente del mondo, una banca centrale globale per le otto famiglie che
controllano le banche centrali di quasi tutte le nazioni occidentali e dei paesi in via di sviluppo. Il primo
presidente del BIS fu il banchiere di Rockefeller Gates McGarrah, un ufficiale della caccia Manhattan Bank e della
riserva federale. Mc Garrah era il nonno dell'ex-direttore dell'CIA Richard Helms. Rockefeller come Morgan,
avevano relazioni molto strette con Londra. David Icke scritto “nei bambini della matrix„, che Rockefeller e Morgan
erano soltanto “un pronto-nome„ per Rothschild.
Il BIS è una proprietà della riserva federale, della banca dell'Inghilterra, della banca dell'Italia, banca del Canada,
banca della Svizzera, banca dell'Olanda, banca federale tedesca e la banca della Francia.
Lo storico Carroll Quigley scrisse nel suo libro epico “tragedia e speranza„ che il BIS faceva parte di un
piano, quello “di creare un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private e capace di predominare il
sistema politico di ogni paese e l'economia del mondo nella sua totalità... un controllo che si esercita in modo
feudale da parte delle banche centrali del mondo che agisce di concerto attraverso accordi segreti.„ Il governo
americano aveva una sfiducia storica in relazione al BIS, e fece pressione senza successo perché sia
abbandonata nel 1945 alla conferenza di Bretton-Woods. Al contrario di ciò, la potenza delle otto famiglie fu
inasperta con la creazione dalla conferenza di Bretton-Woods del FMI e della Banca mondiale. Paga federale
135
americana prese parti al BIS soltanto nel settembre 1994.
Il BIS detiene almeno il 10% dei fondi di riserva almeno di 80 banche centrali al mondo, del FMI ed altre istituzioni
multilaterali. Funge da agente finanziario per gli accordi internazionali, raccoglie le informazioni sull'economia
globale e funge da prestatore o da ultimo rifugio per evitare un crollo finanziario globale generale. Il BIS fa la
promozione di un ordine del giorno d'fascisme monopolistico capitalista. Diede un prestito di saldatura
all'Ungheria negli anni 1990 per garantire la privatizzazione dell'economia di questo paese. Funse da canale di
finanziamento di Adolf Hitler per le otto famiglie, portato da Henry Schroeder del Warburgs e la banca
Mendelsohn di Amsterdam. Non è una coincidenza se il BIS ha la sua QG in Svizzera, a Basilea, la nasconde
finanziaria preferita per la ricchezza dell'aristocrazia globale e quartiere generale della cabina franco-costruire P2
italiana Alpina e nazista International. Altre istituzioni che controllano le otto famiglie incluse la tribuna economica
mondiale (Davos NdT), la conferenza monetaria internazionale e l'organizzazione mondiale del commercio (OMC).
fonte: http://mccomber.blogspot.com/2007/04/le-mauvais-sicle-6-leswarburg.html
Se avete bisogno di una prova l'elite mondiale è un gruppo affiatato orientata sulle dinastie e linee di sangue, anche qui è una bella
buona. La famiglia più potente d'Europa, i Rothschild hanno unito le forze con la famiglia più potente d'America, i Rockefeller, in un
affare super-multi-miliardi di dollari, che amplia notevolmente l'influenza di entrambe le famiglie. Per secoli, i Rothschild ed i
Rockefeller silenziosamente plasmato il mondo così come lo conosciamo, influenzando le decisioni politiche, l'economia e persino
guerre tra le nazioni. Come Mayer Amschel Rothschild ha dichiarato: "Datemi il controllo del denaro di una nazione e non mi
importa chi fa le leggi".
Entrambe le famiglie sono ora i principali attori nella creazione di un Nuovo Ordine Mondiale e questo accordo è un grande esempio di
come queste antiche dinastie si fondono in un unico, in tutto il mondo domina unità.Come David Rockefeller ha affermato nelle sue
memorie:
"Alcuni credono che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti,
caratterizzando la mia famiglia e me come 'internazionalisti' e di cospirare con altri nel mondo per costruire una
più integrata struttura globale politica ed economica - un mondo, se volete. Se questa è
l'accusa,
mi
dichiaro
colpevole,
e
sono
orgoglioso
di
esserlo.
-David Rockefeller, "Memorie di David Rockefeller" p.405
Ecco un articolo sulla mega-accordo tra le due famiglie più potenti della Terra.
Transatlantic alleanza tra Rothschild e Rockefeller per la gestione della ricchezza
Come se non fossero già abbastanza ben collegato, il mondo delle due grandi dinastie hanno unito le forze ieri
come in Europa Rothschild banking clan ha acquistato una partecipazione nella ricchezza del gruppo Rockefeller e
di asset management a prendere piede negli Stati Uniti.
I patriarchi delle due famiglie - 96 anni, David Rockefeller e Jacob Rothschild, 76 - cementati a cinque decennio
conoscenza come l'uomo più giovane con sede a Londra 2 miliardi di sterline RIT Capital Investment Trust
comprato un 37 per cento delle azioni in business americano.
Oltre a riunire i due decani, l'accordo notevolmente ampliare le vaste reti di entrambe le famiglie.
Per dare un assaggio: il figlio di Lord Rothschild, Nat Rothschild, è un noto imprenditore con interessi in una
gamma di aziende come Genel, il Kurdistan incentrato produttore di petrolio gestita dall'ex amministratore delegato
di BP Tony Hayward e Bumi, il gruppo minerario indonesiano . E 'stato anche collegato con George Osborne e
Peter Mandelson ad una festa sullo yacht noto un oligarca di fuori di Corfù nel 2008.
Nipote di Lord Rothschild Kate è sposata con Ben Goldsmith, fratello del deputato conservatore Zac Goldsmith e
Jemima Khan e figlio del defunto miliardario magnate Sir James Goldsmith.
Sul lato Rockefeller, tanto per cominciare, di David nipote Ariana è una stilista di successo che ha sposato la
costruzione erede Matteo Bucklin nel 2010. E non dimentichiamo che i fondatori, anche se non è più con noi,
vivono attraverso le loro creazioni di business.
Il viaggio di famiglia Rockefeller di grandi ricchezze ha avuto inizio nel 1870 quando John D. Rockefeller
136
"
impostare la Standard Oil e continuò a stabilire una fortuna che è ampiamente considerato come il più grande della
storia degli Stati Uniti. Della famiglia operazione di gestione patrimoniale è stato istituito nel 1882 per gestire tale
fortuna.
Da sinistra a destra: John D. Rockefeller Jr. e John D. Rockefeller.
La dinastia Rothschild va ancora più indietro, a quando Mayer Amschel Rothschild ha iniziato un business a
Francoforte verso la fine del 18 ° secolo. Mi ha aiutato la guerra finanziaria della Gran Bretagna contro Napoleone
nel 19 ° secolo e raccolto fondi per un prestito consentendo al governo britannico di acquistare il canale di Suez.
I Rothschild ha acquistato la partecipazione in Rockefeller dal francese del gruppo bancario Société Générale per
una somma non. SocGen, che possiede la quota dal 2008, ha nominato un nuovo responsabile del private banking in
marzo, sostituendo Daniel Truchi con Jean-François Mazaud.
SocGen vendita di partecipazione si presenta come banche di tutto il mondo vendono beni periferici di ridurre i
rischi e rafforzare le proprie basi patrimoniali, al fine di rispettare le normative severe volte a prevenire il ripetersi
della crisi finanziaria del 2008.
Commentando l'accordo, il signor Rockeller ha detto: "Lord Rothschild e io ci conosciamo da cinque decenni. Il
collegamento tra le nostre due famiglie rimane molto forte. Sono lieto di dare il benvenuto Jacob e RIT come
azionisti. "
- Fonte: The Independent
Ecco un articolo che descrive i legami di lunga data tra i Rothschild ed i Rockefeller.
Rothschild e Rockefeller: le loro fortune della famiglia
Come un trust Rothschild prepara ad acquistare una quota in l'impero Rockefeller, come sono queste due
dinastie è riuscito a mantenere la loro ricchezza per così tanto tempo?
Lo sai che hai davvero fatto quando il tuo cognome diventa un aggettivo.
Nel tardo 19 ° secolo, il termine "Rothschild Tudor" è entrato in uso per descrivere la famiglia a graticcio case
immobiliari, sparse in tutta la loro possedimenti vasti nel Buckinghamshire. E in America, da più di 80 anni,
Rockefeller è una abbreviazione di "davvero molto ricco". Le colture nome in due classici Trenta numeri Broadway:
sul lato soleggiato della strada ("Se non ho mai avuto un centesimo, sarei ricco come Rockefeller") e il Gershwin "e
tutti risero (" ... al Rockefeller Centre - ora stanno combattendo per arrivare in ").
Ecco perché, per dorati osservatori dinastia, la notizia di un connubio tra questi über ricchi di clan è così delizioso:
investimenti Lord Rothschild di fiducia, RIT Capital Partners, è quello di acquistare un 37 per cento delle azioni in
Rockefeller Financial Services.
I numeri in gioco sono abbastanza da capogiro. RIT ha £ 1,9 miliardi del patrimonio netto, la società Rockefeller ha
£ 22 miliardi. Come se non bastasse, queste aziende sono solo frammenti minori dei due imperi di famiglia. RIT è
stata fondata solo nel 1961, la banca di famiglia principale, NM Rothschild & Sons, è stato istituito nel 1811, ed è
gestito dal cugino di Lord Rothschild, David de Rothschild.
Come vedremo, ci sono un sacco di cugini Rothschild, tutti abbastanza profonda buca, e molti di loro appassionato
di iniziare nuove imprese. E 'sintomatico della dinastia che Nat Rothschild, figlio di Lord Rothschild, non ha aderito
alla banca di famiglia quando ha lasciato l'università, ma è andato a Lazard, prima di entrare in una società di
gestione degli investimenti, Atticus Capital, e quindi la creazione di un veicolo grande investimento, Vallar plc.
Per quanto riguarda Rockefeller Financial Services, che è stata fondata già nel 1882, quando John D. Rockefeller
137
istituito una delle prime aziende di gestione degli investimenti progettati per funzionare denaro una sola famiglia di.
Così, oltre a rendere una fortuna dalla loro società principale - Standard Oil - i Rockefeller hanno fatto i soldi da loro
soldi, per così dire, per 130 anni.
Questo è ciò che rende queste due dinastie così eccezionale - non solo la loro ricchezza da capogiro, ma il fatto
che essi hanno tenuto su di esso per così tanto tempo: e non solo il bottino, ma anche le loro imprese famili ari.
Dinastie di banchieri Altri sono caduti nel dimenticatoio - SG Warburg, fondata da Siegmund Warburg nel 1946,
è stato inghiottito dalle Società di Banca Svizzera nel 1995, il suo lato di asset management, Mercury Asset
Management, è stata rilevata da Merrill Lynch nel 1997.
Barings Bank, la banca più antica mercante di Londra, fondata nel 1762, è crollato nel 1995, grazie alla disastrosa £
827.000.000 punt presa da Nick Leeson. Lehman Brothers è rimasta sotto il controllo della famiglia fino alla morte
di Robert Lehman nel 1969 - crollo della banca nel 2008 è stata la scintilla che ha acceso il più grande recessione
dagli anni Trenta. E che ora le banche con i Medici, i banchieri leader in Europa nel Medioevo, ei finanziatori dietro
il Rinascimento?
E 'vero che le fortune enormi - abbastanza grande per soddisfare i dati del 19 ° secolo Rothschild e Rockefeller sono stati fatti negli ultimi anni. Mark Zuckerberg è pensato per essere un valore di oltre £ 12000000000 da
Facebook è andato pubblico di questo mese, anche se questa cifra sembra diminuire un po 'ogni giorno di
negoziazione della parete Street. Ma, ancora, è improbabile che il nome Zuckerberg sarà associato con la ricchezza
dinastica per più di un secolo, come i nomi dei Rothschild e Rockefeller sono stati. Parte del motivo è che le
fortune delle dotcom, come Zuckerberg, può essere fondata tra le quattro mura di un piccolo dormitorio di
Harvard. Bancario Grande e imprese petrolifere bisogno di manodopera vasto, vasto e di rappresentanza in tutto il
mondo, di stabilire un punto d'appoggio nelle liste vittoriano ricchi. Tali fondazioni profonde produrre una
infrastruttura duratura, un obbligo familiare duraturo per l'azienda, e che l'associazione duratura nella mente
popolare tra un cognome particolare e grande ricchezza.
Inoltre, le famiglie Rockefeller e Rothschild erano consapevolmente dinastico dal momento in cui le loro attività ha
avuto inizio. Il fondatore dell'impero Rothschild, Mayer Amschel Rothschild, è nato a Francoforte,
in Germania, il discendente ebraico di un 16 ° secolo Rothschild, Izaak, che ha preso il suo nome dal segno davanti a
casa sua - "Zum roten Schild" ("Al segno dello scudo rosso ").
E 'stato Mayer Amschel che ha posto le basi di oggi, la base delle Rothschild potere, inviando i suoi cinque figli
fuori a diversi centri finanziari europei: Francoforte, Vienna, Parigi, Napoli e Londra, dove il suo terzo figlio,
Nathan Mayer Rothschild, ha fondato la banca omonimo nel la città nel 1811. Quasi immediatamente, NM
Rothschild divenne una forza importante nella città, finanziando il Duca di Wellington durante le guerre
napoleoniche.
John D Rockefeller cominciato ad andare un po 'più tardi. Il figlio di un commesso viaggiatore, ha fatto una fortuna
di approvvigionamento alimentare, prima di dedicarsi alla raffinazione del petrolio in Ohio. In 1868, possedeva la
più grande raffineria di petrolio del mondo, in collaborazione con il fratello.
Nel corso della storia Rockefeller, il nome è impresso se stesso in profondità nella psiche popolare attraverso la sua
filantropia. Quel primo John D. Rockefeller fondò Chicago University e Rockefeller University, così come la
Fondazione Rockefeller - sostenitore, tra l'altro, la London School di Igiene e Medicina Tropicale, e la New School
di New York.
E 'stato suo figlio, John D. Rockefeller Junior, che ha costruito New York Rockefeller Centre. Le Gershwins
avevano ragione nei loro testi, Manhattan gazillionaires hanno combattuto per raggiungere il grattacielo art
impennata deco, e divenne uno dei più grandi pezzi della città di primaria immobiliare: 19 edifici in 22 ettari, tutti
nel centro di New York, tra il 5 ° e 6 Avenue e strade 48 e 51.
Il cliché della favolosa ricchezza nuova è "stracci di stracci in tre generazioni", ma ogni generazione dei Rockefeller
continuato a costruire il conto corrente, mentre la diffusione degli interessi filantropici. John D Rockefeller Junior ha
dato la terra per il Museo di Arte Moderna, farcito al Met con muratura medievale e configurare New York segreto
meglio conservato, il museo Cloisters, un complesso impressionante di cinque monasteri francesi arroccato su una
scogliera sopra il fiume Hudson.
I suoi cinque figli ha continuato il modello dinastico - e che importanza dinastica è stata intensificata con l'uso di
numeri romani: il figlio JD Junior è stato soprannominato John D. Rockefeller III. Suo fratello Nelson era Gerald
Ford vice-presidente, un altro fratello, Winthrop, era governatore repubblicano dell'Arkansas. E il più giovane
fratello, David, è ancora con noi, a 96, ora il patriarca Rockefeller e ancora lanciando banconote da un dollaro a
istituti di beneficenza. Nel 2005, ha dato il via £ 64.000.000 al Museo d'Arte Moderna e Rockefeller University ciascuno.
Una striscia filantropica attraversa i Rothschild, anche. Casa di Jacob Rothschild, Waddesdon, nel Buckinghamshire
- costruita in stile Rothschild castelli della Loire, piuttosto che Rothschild Tudor - ora appartiene al National Trust,
ma continua a stipare con tesori appropriate per il suo costruttore vittoriana, il barone Ferdinand de Rothschild. Egli
ha anche dotato la Galleria Nazionale generosamente durante il suo tempo come presidente dei suoi amministratori,
e ha fatto molto per trasformare Somerset House dal parco più grande di Londra auto in its finest neoclassico
palazzo.
La nuova unione tra i due clan non si limita a saldare due grandi patrimoni, gli uni agli altri, poi. E gli alleati un paio
138
di dinastie che hanno - guarda caso, indipendentemente - seguito le due regole che tutti i megaplutocrati deve
obbedire se vogliono essere ricordati nel tempo di un secolo. Uno: garantire che i vostri figli si sentono il dovere di
preservare il patrimonio di famiglia. E, due, paradossale come può sembrare: dare i soldi per quanto è possibile per
le università, gallerie e ospedali.
DOSSIER: La famiglia Rockefeller
IL PRIMO ROCKEFELLER FAMOSO
Il primo famigerato Rockefeller, al quale i ricercatori NON finanziati dalla ricca famiglia fanno riferimento è
William Avery Rockefeller (1810 -1906?). William Avery Rockefeller era totalmente corrotto e privo di
qualsiasi tipo di morale. Venne coinvolto nell’occulto e nella magia pratica. Sposò un gran numero di donne
in tutto il paese mantenendo relazioni bigami. Ebbe anche un certo numero di amanti e un gran numero di
partner sessuali. Venne accusato di aver violentato una donna e per questo fuggì da New York per evitare di
essere mandato in prigione. Ha rubato, mentito, ed è vissuto negli abusi per tutta la sua vita. Vestì sempre con
gli abiti migliori e non fu mai a secco di denaro. Oltre ad amare le donne, amava il gioco d’azzardo. Da dove
proveniva il denaro per giocare d’azzardo?
Fece gran parte del suo denaro in maniera disonesta. La sua vita è una copia carbone di quella di molti altri
uomini appartenenti all’ordine degli Illuminati. (Il lettore inoltre, dovrebbe tener conto che gli illuminati
effettuano un gran numero di matrimoni segreti, che conoscono solo gli addetti ai lavori) Una delle sue mogli
fu Eliza Davidson (181.349). Era una donna estremamente crudele. Agli storici che fanno parte della schiera
delle elite piace rappresentare Eliza Davidson come una donna molto pia. Nonostante si nascondesse dietro
una facciata religiosa costruita ad arte, ci sono molte cose nella sua vita che mostrano come non fosse la pietra
di paragone delle virtù che gli storici (pagati) tanto ci
decantano. Quando sposò William Avery Rockefeller si trasferì a vivere con lui e la sua amante. IL
PRIMO ROCKEFELLER PARTICOLARMENTE RICCO
William Avery Rockefeller ebbe molti figli bastardi, molti dei quali probabilmente nati per i rituali occulti. Sua
moglie Eliza ebbe sei figli da lui e tra essi, John Davison Rockefeller è quello famigerato che portò la famiglia
sotto le luci della ribalta. John D. Rockefeller nella sua vita divenne uno degli uomini più potenti del mondo. Uno
dei segreti meglio custoditi sono i legami e gli accordi segreti che aveva con le altre famiglie degli Illuminati. I
Payseurs e molte altre famiglie degli Illuminati sono intimamente coinvolte nella scalata al potere dei Rockefeller.
Gli altri fattori coinvolti nell’ascesa al potere di John D. Rockefeller fu l’assoluta spietatezza. Era disposto a fare
qualsiasi cosa per il potere.
BREVE PANORAMICA DELL’INFLUENZA DEI ROCKEFELLER
I Rockefeller hanno ceduto gran parte delle loro aziende a gente che controllano, non essendo però nominalmente i
proprietari. Il potere finanziario dei Rockefeller supera di gran lunga quello che i bilanci indicherebbero. I
Rockefeller possono fare una donazione da un’organizzazione che controllano ad un’altra che controllano allo
stesso modo, e continuare a gestirlo completamente. Le donazioni possono sembrare impressionanti, ma la linea di
sangue Rockefeller non ce ne perderà mai nulla. Avete mai notato che la Standard Oil dei Rockefeller utilizza il
pentacolo satanico all’interno di un cerchio come logo? Tre delle innumerevoli aziende Rockefeller sono la Texas
Instruments la General Electric, e la Eastman Kodak. I Rockefeller controllano anche la Boeing. Fritz Springmeier,
l’autore dell’articolo, ha ricevuto numerose informazioni sulle attività occulte che vengono perpetrate presso gli
stabilimenti Boeing di Seattle. Addirittura un episodio di programmazione Monarch ha avuto luogo nello
stabilimento Boeing. Tutte queste cose si incastrano quando si ottiene il quadro più ampio della situazione. I
Rockefeller controllano anche la Delta. Qualcuno ha mai notato che il simbolo della compagnia aerea Delta è un
simbolo satanico molto diffuso? Risulta allora così strano che molti membri degli Illuminati, della CIA, finanzieri
internazionali, e gente come Chuck Coison utilizzino la compagnia Delta per volare? I Rockefeller possiedono
molti territori in Sud America e negli Stati Uniti non c’è luogo dove non siano presenti anche i Rockefeller.
Pagina 1 di 7 Illuminati: La famiglia Rockefeller | NeovitruvianNeovitruvian 09/04/2013
http://www.neovitruvian.it/2012/03/02/illuminati-la-famiglia-rockefeller/
I Rockefeller hanno anche rivestito un ruolo molto importante nella Lucis Trust e nelle Nazioni Unite. È
interessante notare che il principe Carlo è il portavoce della Lucis Trust e collabora in diversi modi con le
Nazioni Unite. Il Principe Carlo fa parte di un’altra linea di sangue satanica. I Rockefeller sono stati coinvolti nella
creazione del FBI, per questo l’FBI è da sempre un mezzo di potere per gli Illuminati. Ecco perché ci sono
programmi ufficiali dell’FBI per rapire i bambini che verranno poi offerti in sacrificio per i rituali. Sì, popolo
americano, al lupo è stato dato il compito di controllare il pollaio.
Ex-satanisti che lavorarono con l’FBI e facevano da tramite per i bambini rapiti dall’FBI cercarono di portare
alla luce la corruzione dell’ente di polizia. Quando gli illuminati stavano per essere scoperti nel caso Franklin
Saving & Loan, l’FBI riuscì ad insabbiare tutto con una storia di copertura. I Rockefeller ebbero il controllo
139
dell’FBI in quanto ne aiutarono la nascita e lo sviluppo. Quando il Congresso volle indagare sulla CIA per le sue
malefatte nominò una Commissione presieduta dai Rockefeller per indagare! Sì, la Commissione Rockefeller
si è impegnata a fondo e ha preso a schiaffi le manine della CIA per pochi misfatti. Il loro rapporto viene ancora
considerato la più grande indagine sulla CIA. Dal momento che la famiglia Rockefeller lavorò spalla a
spalla con la CIA per creare schiavi Monarch, naturalmente, una parte delle malefatte commesse sono state
debitamente tralsciate!
Un ex satanista recentemente convertito, Michael McArthur, ha fornito valide informazioni circa i
programmi di rapimento di bambini da parte di FBI e CIA per fornire materiale sacrificale ai rituali. I nomi
degli agenti che passano il loro tempo a rapire bambini a spese del governo sono :
Chucky “Mike”Peters cecchino dell’FBI nella Divisione 5 di FBI coinvolto nel caso di Nichol Harrah –agenti
dell’FBI che rapiscono bambini per sacrificarli nei rituali:
Unda Krieg satanista che lavora per l’FBI
Ken Lanning agente dell’FBI
Nick O’Hara sicario dell’FBI, satanista, ha protetto il segreto sui rapimenti uccidendo un agente della CIA Kape
Richardson, anche quest’ultimo coinvolto nei rapimenti.
Questi sono quelli conosciuti da Michael.
I Rockefeller controllano sia l’istruzione che la religione negli Usa grazie alle loro fondazioni.
I Rockefeller hanno giocato un ruolo chiave nel CFR. Rockefeller scrisse il libro Future of Federalism che
supporta la tesi di una unione delle nazioni in un governo mondiale. Per molti anni i Rockefeller versarono
miliardi di dollari in progetti internazionali e gruppi che lavorano per promuovere un unico governo mondiale
ufficiale. (Un unico governo mondiale esiste già ma è segreto). I Rockefeller presero decisioni che influirono
sulla Russia, sulla Cina e su altre parti dell’Asia.
Pagina 2 di 7 Illuminati: La famiglia Rockefeller | NeovitruvianNeovitruvian 09/04/2013
http://www.neovitruvian.it/2012/03/02/illuminati-la-famiglia-rockefeller/
Una delle 13 linee di sangue sataniche che governano il mondo è quella dei Rockefeller. Oggi, sono circa 190 i
membri di questa famiglia. Questo articolo spiegherà come la linea di sangue Rockefeller è impegnata nella
promozione dell’occulto e del satanismo.
Hanno fondi fiduciari nascosti dentro altri fondi fiduciari nascosti a loro volta dentro altri fondi. Si stima che in
tutto abbiano circa 200 trusts e fondazioni. Le finanze dei Rockefeller sono così ben nascoste che Nelson
Rockefeller non dovette pagare un centesimo di imposta sul reddito nel 1970, nonostante questo era forse l’uomo
più ricco degli Stati Uniti. I Rockefeller esercitano un’enorme influenza sulla religione in questa nazione, nei
seguenti modi:
1. Forniscono gran parte del denaro necessario ai seminari statunitensi.
2. Forniscono gran parte del denaro necessario per far funzionare le università. L’istruzione influenza i valori
religiosi del nostro popolo.
3. Forniscono sovvenzioni alle varie organizzazioni religiose.
4. La loro influenza e controllo aiutano a determinare chi verrà pubblicizzato sulle riviste più importanti e in
televisione.
5. La loro influenza ha contribuito a fondare diverse organizzazioni anti-cristiane.
6. Aiutarono a controllare alcuni gruppi religiosi come il Lucis Trust.
L’influenza dei Rockefeller può essere sia sottile che non.
Nel libro The Unholy Alliance vengono forniti dettagli su come i seminari, le scuole cristiane e le
amministrazioni ecclesiali siano state soggiogate dalla famiglia. Gran parte del denaro per finanziarli
provenivano dai Rockefeller. Una delle grandi Fondazioni che fu determinante nel controllo delle istituzioni
religiose di vario genere fu la Sealantic Fund. Questa fondazione, costituita nel 1938, aveva sede a New York e
diede enormi somme di denaro per manipolare le contestazioni dei protestanti. Nel 1964, secondo il libro di
Russell Sage Foundation, il Fondo Sealantic concesse 681,886 dollari, in sovvenzioni. *
Nel 1969, il fondo concesse 1,889,55o dollari in donazioni. **
Nel 1984, il Fondo Sealantic non venne più utilizzato. Uno sguardo però ad un’altra fondazione nonprofit
Rockefeller la Rockefeller Brothers Fund mostra un pattern rivelatorio di sovvenzioni. Molte
persone non sarebbero in grado di dare un senso qualsiasi a quello che sembra un pattern casuale di sovvenzioni
senza aver bene in mente un quadro di ciò che gli Illuminati stanno facendo oggi. Il mio libro Be wise as serpents
avrebbe dovuto chiarire come quei gruppi che ricevono denaro da queste fondazioni sono utili all’agenda
Rockefeller. Anche se le altre fondazioni Rockefeller non sono specificamente orientate verso la religione come lo
era il Fondo Sealantic, è chiaro che anche queste Fondazioni altre hanno avuto un impatto sulla religione.
4 SOVVENZIONI SELEZIONATE DEL ROCKEFELLER BROTHERS FUND (1984)
 Council On Foundation-41 mila dollari
(Questo denaro era destinato, secondo le informazioni del fondo RB, ‘a progetti di lavoro che avrebbero condotto
studi atti a sottolineare la mancanza di informazione riguardo l’interdipendenza e sulla relazione tra problemi
140
domestici e problemi internazionali.)
 Harlem Servizio di Counseling interreligioso, 100.000 dollari.
 Private Agency Collaborating Together – $ 25.000
(“Incoraggia la collaborazione tra le agenzie private che lavorano per lo sviluppo in Africa. Asia, e
America Latina ...”)
Pagina 3 di 7 Illuminati: La famiglia Rockefeller | NeovitruvianNeovitruvian 09/04/2013
http://www.neovitruvian.it/2012/03/02/illuminati-la-famiglia-rockefeller/
 Commissione Trilaterale – $ 240,000
8 SOVVENZIONI SELEZIONATE DAL FONDO ROCKEFELLER FAMILY E DALLA ROCKEFELLER
FOUNDATION ****
 ACLU–$ 15.000,
 AMERICAN HISTORICAL ASSOC. – $ 42.000,
 AMERICAN PHILOSOPHICAL ASSOC – $ 57,500,
 CATHOLIC UNIVERSITY OF AMERICA – $ 25.000,
 CATHOLIC UNIVERSITY OF CHILE – $ 224,200,
 COUNCIL ON FOREIGN RELATIONS – $ 165.000,
 NAACP- $ 100.000,
 POPULATION COUNCIL–$ 1.235.000,
 UNIVERSITY OF NOTRE DAME – $ 25,000
Le istituzioni cattoliche sono state grandi beneficiare delle sovvenzioni elargite da fondazioni collegate al Nuovo
Ordine Mondiale. La Chiesa cattolica, la Chiesa Episcopale, e la Chiesa unitaria-universalista stanno tutte
interpretando ruoli importanti per i satanisti del Nuovo Ordine Mondiale.
Approfondirò ora i 6 argomenti citati in precedenza.
1. Forniscono gran parte del denaro necessario ai seminari statunitensi.
L’Union Theological Seminary ha potuto operare grazie ai fondi Rockefeller. *****
 L’UTS non è stato l’unico seminario protestante a ricevere i fondi Rockefeller, ma è
sicuramente un ottimo esempio di seminario controllato dai Rockefeller.
 Il Fondo Sealantic per quanto riguarda i suoi scopi e le sue attività: “Gli interessi attuali
riguardano principalmente la formazione teologica protestante .................. ***** Il Presidente del Fondo
Sealantic fu David Rockefeller, e Laurance (non Lawrence) S. Rockefeller ne era il vice presidente.
Steven C. Rockefeller era uno dei fiduciari.
2. Forniscono gran parte del denaro necessario per far funzionare le università. L’istruzione influenza i valori
religiosi del nostro popolo.
Nel 1952, il deputato Eugene E. Cox guidò un comitato che per la prima volta cercò di scoprire le attività delle
fondazioni Rockefeller (e altrui). Per qualche strana ragione, Cox trovò una rigida opposizione su tutti i fronti per
quanto riguarda la sua indagine, il deputato inoltre si ammalò e morì. Un membro del Comitato, il deputato Carroll
Reese e il suo consigliere René Wormser tentarono di proseguire l’inchiesta. Rockefeller, i suoi scagnozzi e i suoi
giornali fecero del loro meglio per distruggere Reese. All’indagine di Reese vennero concessi poco tempo e pochi
fondi. Tuttavia, fu in grado di scoprire che a partire dal 1930, ingenti somme di denaro vennero spese
nell’Educazioni grazie alle fondazioni Rockefeller e Carnegie. Questo denaro servì per promuovere John Dewey,
il marxismo, un nuovo governo mondiale e il socialismo.
La NEA (National Education Association) venne in gran parte finanziata dalle fondazioni Rockefeller / Carnegie.
Un report della NEA del 1934 dice “Un laissez-faire moribondo dev’essere completamente
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distrutto e tutti noi, compresi i ‘proprietari’ dobbiamo essere sottoposti ad un elevato grado di controllo sociale.
“Ciò che il consigliere di Reese Wormser René scrisse delle indagini,” ... conduce alla conclusione che vi fosse,
infatti, una cospirazione reale tra gli educatori degli Stati Uniti per portare nel paese il socialismo attraverso
l’utilizzo dei nostri sistemi scolastici ... “Hanno scoperto che la fondazione Rockefeller era la colpevole principale
dietro l’insegnamento del socialismo nelle scuole americane e nelle università oltre ad essere dietro le politiche
della NEA.” Un complesso molto potente di fondazioni e organizzazioni alleate si è sviluppato nel corso degli anni
cercando di imporre un alto grado di controllo sull’istruzione. Parti di questo complesso, e in ultima analisi suoi
responsabili, sono i gruppi Rockefeller e Carnegie”.
Questa era la situazione nel 1950 dopo una breve analisi della Commissione Reese. I gruppi Rockefeller e Carnegie
hanno continuato sostanzialmente a controllare per 40 l’istruzione senza venir ostacolati.
3. Forniscono sovvenzioni alle varie organizzazioni religiose.
Il 31 gennaio 1945, John D. Rockefeller si rivolse al Protestant Council Of The City Of NY e disse loro che la
risposta ai problemi del Cristianesimo sarebbe stata quella di trasformarlo nella ” Chiesa del Dio vivente”. ascolto
Molti quel giorno, non si resero conto che lui assieme agli altri illuminati maggiori si stavano considerando dèi, e
141
che la soluzione esposta da John D per salvare il cristianesimo era quella di adorarlo come un dio appunto ..
(Rockefeller, John D. The Christian Church- What of its Future? NY:Protestant Council, 1945, & 1917.)
4. La loro influenza e controllo aiutano a determinare chi verrà pubblicizzato sulle riviste più importanti e in
televisione.
La famiglia Rockefeller ha un enorme controllo su diverse riviste e giornali. Esamineremo come il potere della
stampa possa essere utilizzato nella relgione. Una delle riviste su cui i Rockefeller hanno un certo controllo è la
rivista Time. Il presidente del Time, Andrew Heiskell è in stretti rapporti con David Rockefeller. Un altro
Illuminato Henry J. Fisher, guidava il Magazine McCall dal 1917 al 1956. L’enstablishment diede grosso risalto
alla Chiesa di Anton LaVey. Il 31 gennaio 1967 il New York Daily
News pubblicò una storia a proposito di Anton LaVey che avrebbe dovuto eseguire la prima cerimonia satanica
in America. Il numero del marzo 1970 del McCall raccontò una storia positiva sulla Chiesa di Satana. Non solo
la Chiesa di Satana di LaVey è una trovata pubblicitaria per rendere più popolare il satanismo e per sviare le
critiche dal vero satanismo occulto, gli articoli sul McCall fecero apparire la chiesa di Anton LaVey migliore di
quanto in realtà non fosse.
Finalmente il 19 Giugno 1972 il Time Magazine fornì più copertura a LaVey con un articolo “The Occult:. A
Substitute Faith” Credimi, i gruppi cristiani devoti non hanno mai ricevuto così tanta pubbicità gratuita. Non mi
riferisco a uomini come il 33 ° Billy Graham, che lavora per il Nuovo Ordine Mondiale e al Cavaliere Templare
Charles T. Russell, fondatore della Società Torre di Guardia, entrambi mediaticamente molto pubblicizati. Un altro
piccolo esempio, e sto indicando esempi minori, perchè si verificano più volte nel corso dell’anno, è per i libri
sugli Ufo di Van Däniken. Lew Wasserman, a capo della MCA, che possiede la G.P.Putnam Sons, è membro del
Rockefeller University Council. La G.P. Putnam Sons pubblicò i libri di Van Däniken sulle sue teorie Ufo
anticristiane. La Cadence Industries possiede la Marvel Comics. Gli uomini nel consiglio di amministrazione della
Cadence sono controllati da David Rockefeller. C’è da meravigliarsi se la Marvel Comics promuove eroi occulti
come ‘The Son of Satan“?
5. La loro influenza ha contribuito a fondare diverse organizzazioni anti-cristiane.
Maurice Strong è un buon amico dei Rockefeller. Promosse il culto di Gaia. David Rockefeller lavorò con Maurice
Strong e le sue idee New Age. Il reverendo Moon dalla Corea era molto apprezzato dai Rockefeller. Moon si è
autoproclamato Cristo e sta insediando una religione che promuove
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l’internazionalismo. La sua religione è un buon banco di prova anche per le tecniche di
reclutamento/lavaggi del cervello che vengono perfezionate dal NWO. I Rockefeller aiutarono Moon, che
oltretutto ha la sua residenza primaria a New York. E’ interessante notare anche che i politici di spicco che
aiutarono Moon ebbero legami con il NWO: tra essi troviamo Ted Kennedy, il massone Mark C. Hatfield, il
massone Jesse Helms, William F. Buckley, Jr. Un gruppo meno conosciuto è la Spiritual Frontiers Fellowship
(SFF) a Independence, MO. Il loro indirizzo era Exec. Plaza, 10715 Winner Rd, 64052. Furono fondati nel 1956.
Proprio come il reverendo Moon affermano di essere cristiani, ma insegnano e praticano altre cose. Insegnano e
praticano l’occultismo. Due uomini prominenti nella SFF sono Marcus Bach e Gardner Murphy. Hanno entrambi
backgroud interessanti. Marcus Bach mostra il tocco dei Rockefeller. Marcus Bach, nato nel 1906, è direttore dei
progetti speciali per la SFF. La Rockefeller Foundation garantì lui una borsa di studio in “ricerca e scrittura
creativa” 1934-36. Gardner Murphy fu consulente per l’UNESCO nel 1950 a Nuova Delhi per gli indù del
ministero indiano della Pubblica Istruzione. Dal ’52 al ’68 fu direttore delle ricerce presso la Fondazione
Menninger, Topeka, KS.
Il Consiglio federale delle Chiese fu finanziato in larga misura dal denaro Rockefeller. Nel mio libro Be Wise
As Serpents si possono trovare i dettagli di come la FCC venne progettata per distruggere il cristianesimo, di
come hanno fatto apparire l’FCC un movimento a base popolare, quando in realtà si trattava della creazione
dell’élite (Illuminati).
6. Aiutarono a controllare alcuni gruppi religiosi come il Lucis Trust.
David Rockefeller gestì la Lucis Trust. La Lucis Trust pubblicò il libro di Alice Bailey The Externalization of the
Hierarchy che concretizza il Piano dei satanisti e dei New Agers su come la Gerarchia spirituale (in realtà la
gerarchia demoniaca) debba mostrare il suo dominio sul pianeta. Il libro rivela molti indizi sul piano, ed è usato
come libro di testo per i seguaci della New Age presso le Scuole Arcane a New York, Londra, e in Europa su
come la New Age / Religione Mondiale / Governo Mondiale sarà introdotta/o. Se dubitate dell’impegno di
Rockefeller nei confronti di Satana, leggete a pagina 107 di Externalization of the Hierarchy. A pagina 107 Alice
Bailey, Presidente della Società Teosofica e parte del Lucis (precedentemente Lucifer) Trust, ci dice chi governerà
quando il Nuovo Ordine Mondiale Neweggiano prenderà il sopravvento.
A livello terreno – per l’umanità in parole povere, il tiranno viene identificato con il nome di Lucifero a pagina
107. A livello spirituale – detto “Shamballa – la Città Santa” il nuovo comandante viene identificato come “il
Signore del Mondo”, che i cristiani conoscono come Satana. Anche la Lucis Trust sa che è Satana, ma per non
destare il pubblico dicono che il “dominatore del mondo” è Sanat (che sta ovviamente per Satana) Kumara. Essi
142
prevedono il risveglio delle coscenze e la secnda venuta del Cristo (in realtà l’Anti-Cristo) Il libro insegna
ripetutamente (vedere le pagine 511-512, 514) che i 3 veicoli per gingere alla Nuova Era saranno le logge
massoniche, le Chiese (questo ci rivela che Rockefeller e molti dei suoi colleghi fianziando le chiese portano
avanti i piani luciferini della Lucis Trust), e infine l’istruzione.
Hanno bisogno di una rete sicura per catturare le nostre menti e farci un lavaggio del cervello, così da diventare
schiavi felici del Portatore di Luce.) La vita a casa dei Rockefeller è decisamente diversa da
quella della maggior parte delle persone. Hanno più di 100 case in cui soggiornare. I Rockefeller possiedono
vaste estensioni di terra in vari paesi del Sud America, ed hanno delle belle case in Brasile, Ecuador, e il loro
Ranch Monte Sacro, in Venezuela. Possiedono due palazzi a Washington, DC numerosi ranch in giro per gli Stati
Uniti, resorts alle Hawaii, a Puerto Rico, ai Caraibi.
Nel corso degli anni, si sono costruiti la reputazione di essere avari con le loro donazioni. A Winthrop, che era
omosessuale, piaceva vivere in Arkansas con il suo compagno di colore. Dice di possede la più
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grande collezione di porno al mondoo. Winifred Rockefeller Emeny, cugino di Nelson, uccise i suoi due figli e si
suicidò.
Michael Rockefeller morì quando cercò di corrompere le tribù della Nuova Guinea con ingenti somme di denaro
per mandarli a caccia di teste che avrebbero poi rimpicciolito per il magnate. Gli indigeni rinunciarono a cacciar
teste e Michael non riuscì quindi a corromperli. Alla fine, stanchi di Michael, i nativi decisero di cacciare lo
stesso Michael!
Molti della famiglia Rockefeller hanno avuto vite difficili, pieni di ogni genere di paure e attività occulte. E’ noto
che i Rockefeller abbiano costruito molti tunnel nascosti e stanze segrete nelle loro propietà. Svilupparono i loro
poteri occulti e mondani fino a farsi considerare divinità. I più potenti tra loro spesso soffrono di morti violente
rituali come succede solitamente ai satanisti di alto livello. Uno di loro morì in Arizona e fu cremato.
143
COSA E’ LA ROCKFELLER FOUNDATION
DICO SOLO UNA FRASE ... immanis pecuris custos, immanior ipse
Perché questa traduzione di google è sbagliata? ... è tra le prime che ti appaiono se cerchi in google.
Questa invece la ricordo bene ed è giusta, almeno secondo me: Il libro che avevo letto riportava
immanior e non formosior, era inserito in un contesto dove stava bene proprio quell'aggettivo,
immanior = plus cruel par le crime formosior = plus belle , traduttore trovato qui, latino-francese,
perdonatemi ma il senso cambia, eccome se cambia. Il libro giusto a questo punto qual'è?
Perché io l'ho letto due volte e in due libri diversi, in uno c'era quella frase, nell'altro nemmeno ... le
traduzioni a volte sono devastanti per il testo, che a volte nemmeno esiste
il vocabolo esatto per tradurre ... infatti per questo ho usato il francese, la lingua di Victor Hugo,
non dimentichiamo che secondo qualche testo fu a capo del gran priorato di sion, non so ma
questo "sion" ... Rockfeller è uno di zion diciamo? Non so, ma il dio arriva da sion, zion ...
ebraico e mezzo egizio fu il nostro dio e tutto gli ruotò attorno per troppo tempo, è cosa vecchia,
questi stanno trasformando il tutto, si sono eletti a capo fino a quando gli durerà, come sono
arrivati se ne andranno anche loro ... i cicli della natura sono infiniti.
Buona lettura Il prof. Peter Singer ha dovuto ammettere nel corso del suo processo a Perugia contro
Hans Ruesch che i suoi tour italiani erano sponsorizzati dalla “Fondazione Rockefeller”, la quale,
secondo le spiegazioni da lui date ai giudici tramite un interprete, persegue scopi squisitamente
umanitari in tutto il mondo e null’altro.
Ad Hans Ruesch non fu dato modo di far sapere ai giudici che quanto affermato dal Singer era una
controverità storica, facilmente appurabile. E l’avvocato di Ruesch, bravo ma non informato, non ne
era ancora al corrente. Difatti è di tutt’altro avviso di quanto affermato da Singer chi conosce vita e
miracoli della dinastia Rockefeller e a quale scopo venne creata la Fondazione.
Così scriveva Morris A. Bealle nel suo famoso libro “The Drug Story” (“La Storia della
Droga”, 1949), «droga» essendo anche sinonimo di “farmaco” in inglese:
«È risaputo che Rockefeller ha creato e sviluppato il più vasto impero industriale e finanziario mai
concepito da una mente umana, basato sui profitti del petrolio della Standard Oil. Uno dei suoi
principali interessi è l’industria farmaceutica. I Rockefeller posseggono il più grande complesso di
aziende farmaceutiche al mondo, e si servono di tutte le loro altre imprese per incrementare il
consumo di farmaci. Il fatto che la maggior parte di questi siano nocivi non interessa il Trust della
Droga». (Per gli Americani informati “Trust della Droga” è sinonimo di “Fondazione
Rockefeller”).Fu all’alba del nostro secolo che la “Fondazione” iniziò la sua attività «educatrice»
in grande stile mediante la donazione di 300 milioni di dollari (di allora!!) con i quali, il capostipite
della dinastia, John Davison Rockefeller, il mitico JDR, costituì il “General Education Board”
(Consiglio Generale dell’Educazione), ossia nientemeno che il Ministero dell’Istruzione, a dirigere
il quale piazzò se stesso. In tal modo questo geniale affarista, che aveva rinunciato a finire le classi
elementari per iscriversi ad un corso di contabilità, si assunse l’arduo compito di educare la nazione
americana, costituita per lo più da robusti e operosi emigranti, che egli riuscì a trasformare nel
volgere di pochi decenni in una popolazione di ansiosi medico-dipendenti, farmaco-dipendenti e di
tossico-dipendenti, che spandono il loro stile di vita comprese le nuove malattie, sopra il resto del
mondo.
Lo storico Mullins
Morris Bealle non è stato l’unico storico ad occuparsi dei misfatti di Rockefeller. Prima di lui c’era
stata, tra gli altri, Irda Tarbell, figlia di una delle tante vittime del «Grande Pirata», con la “Storia
della Standard Oil” apparsa a puntate su “Mac Clure’s”, la più letta rivista canadese, e, di recente,
li ha ricordati ancora il libro dello storico Eustace Mullins “Assassinio per iniezione: storia della
cospirazione medica contro l’America” (1988) in cui si legge:
144
«Il “General Education Board” di Rockefeller ha speso più di 100 milioni di dollari per
assicurarsi il controllo delle scuole mediche della nazione e trasformare i nostri medici in medici
dediti all’allopatia, dediti alla chirurgia a tutto spiano e al massiccio consumo di medicinali
chimici...»
«Abbiamo imparato la dolorosa lezione che i monopolisti rockefelliani esercitano il loro malefico
potere quasi esclusivamente attraverso agenzie statali e federali (...). Si sa da anni che il 90% delle
attività della FBI, creata come brigata anticrimine, consistono nel vessare ed isolare i dissidenti
politici. I sindacati criminali stanno attualmente depredando la nazione americana di tre trilioni di
dollari l’anno, di cui più di trecento miliardi di dollari annuali rappresentano le profittevoli rapine
del Drug Trust e dei suoi sussidiari nell’apparato sanitario (...). L’America è diventata la più
prospera e produttiva nazione del mondo grazie alla buona salute del proprio popolo. Quando il
Sindacato Rockefeller cominciò a mettere le mani sulla Professione medica nel 1910, i nostri
concittadini entrarono in una brutta fase di declino. Oggi soffriamo di un’infinità di malattie, sia
mentali che fisiche, quasi tutte direttamente attribuibili alle attività del monopolio chimicofarmaceutico, il quale rappresenta la più grave minaccia per la nostra sopravvivenza come
nazione».
Babbo Natale
Le «attività» a cui allude Mullins le aveva ben descritte Morris Bealle, che le investigò più a fondo
di tutti gli altri. Allorché Rockefeller, per coprire la propria immagine di pirata senza scrupoli,
decise di travestirsi da Babbo Natale e si mise a distribuire grosse somme di danaro a varie
Università e Scuole di medicina, qualche fine osservatore notò che soltanto quegli Istituti medici
che predicavano un continuo consumo di farmaci chimici come chiave della salute universale
potevano sperare nella sua munificenza. Nessuna delle tante Università e Scuole mediche americane
che insegnavano terapie altrettanto e di solito molto più efficaci ma esenti da farmaci sintetici,
ricevette mai un solo centesimo dalla Fondazione Rockefeller. Chi intendeva beneficiarne non tardò
a capire l’antifona: niente farmaci, niente donazioni.
Ma era stato necessario un grave fatto di sangue, un vero e proprio eccidio criminale, per persuadere
JDR, che si era sempre vantato di infischiarsene dell’opinione altrui, a spingerlo ad assumere la
maschera del benefattore, ricavandone poi un profitto che forse lui stesso non si sarebbe, in quelle
proporzioni, mai aspettato.
Il massacro storico
È sotto i nome di “Massacro di Ludlow” che un tempo era noto l’incidente a cui ci siamo riferiti, e
che dopo la dichiarazione del prof. Peter Singer al tribunale di Perugia, che se l’è bevuta d’un fiato,
ci tocca rinverdire, dato che gli ingenti sforzi fatti per cancellarlo dalla memoria degli uomini,
perfino attraverso l’acquisto dei libri di storia e d’intere enciclopedie, sembrano sul punto di essere
coronati da successo.
Questi i fatti: il Sindacato dei minatori aveva chiesto paghe più alte e migliori condizioni di lavoro
per gli addetti alla “Colorado Fuel & Iron Company”, una delle tante holding di Rockefeller. I
minatori, per lo più immigrati dai più poveri Paesi europei, abitavano in baracche fornite dalla
compagnia in cambio di un fitto esagerato e i loro salari (circa $ 1,68 al giorno) erano pagati in
buoni utilizzabili solamente in negozi della compagnia che praticavano prezzi esosi. La scuola
frequentata dai figli dei minatori era anch’essa
145
proprietà della holding, e dalla biblioteca scolastica erano bandite le opere che i
Rockefeller, padre e figlio, rigidi protestanti della setta Battista, consideravano
sovversive>,, come, ad esempio, “L’origine della specie” di Darwin. La Compagnia spendeva
oltre 20 mila dollari l’anno per mantenere un numero di guardiani e spie sufficiente a salvaguardare
il campo dei minatori dalla contaminazione del sindacalismo. JDR figlio, che dirigeva la
compagnia del Colorado e il Reverendo Battista Frederick T. Gates, direttore della Fondazione
Rockefeller nonché portaborse e sicario numero uno del padre, rifiutarono perfino di trattare.
Sfrattarono gli scioperanti dalle loro baracche, assunsero tramite l’agenzia di detectives Baldwin
Felts un migliaio di crumiri e convinsero il governatore Ammons a dar loro manforte nel soffocare
lo sciopero. Ne risultò una vera e propria azione bellica. Guardiani, minatori, le loro donne e
bambini, che dal giorno dello sfratto campeggiavano in tende, vennero massacrati senza pietà,
finché il governatore, spaventato, invocò l’aiuto del presidente Wilson che, mediante l’invio di
truppe federali, finì con lo schiacciare lo sciopero.
Questo il resoconto del “New York Times” del 21 aprile 1914: Una battaglia di 14 ore tra
scioperanti e membri della Guardia Nazionale del Colorado nel distretto di Ludlow è culminata
oggi con l’uccisione di Luis Tikas, capo degli scioperanti greci e con la distruzione della tendopoli
di Ludlow, che è finita carbonizzata>,. L’indomani il “New York Times” precisava:
Quarantacinque morti, tra cui 32 donne e bambini, una ventina di dispersi e altrettanti feriti è il
bilancio della battaglia di 14 ore tra truppe statali e scioperanti nella proprietà della “Colorado Fuel
& Iron Company”, una holding di Rockefeller”. Il campo di Ludlow è una massa di macerie
carbonizzate che nascondono una vicenda di orrori che non ha l’eguale nella storia della lotta
industriale. Nelle trincee che si erano scavate per proteggersi dalle pallottole, donne e bambini sono
morti come topi in trappola, uccisi dalle fiamme. Una trincea scoperta questo pomeriggio
conteneva i corpi di dieci bambini e due donne>,.
L’uomo più odiato>,
Già prima di questa vicenda, la stampa aveva definito Rockefeller l’uomo più odiato d’America>,.
Lui se ne infischiava. Ma l’indignazione universale che suscitò quel massacro fu tale che spinse il
nostro ad invocare l’aiuto del più famoso agente di relazioni pubbliche degli USA: Ivy Lee.
Quando costui apprese che la “Fondazione Rockefeller” aveva in cassa 100 milioni di dollari di
cui non sapeva cosa fare, propose di donare grosse somme -mai meno di un milione di dollari
alla volta- a note Università, Ospedali, Chiese ed altre istituzioni
meritevoli>,. La proposta fu accettata. Così anche i milioni. E questi fruttarono a Rockefeller
titoloni su tutte le prime pagine del mondo, in ottemperanza ad una massima vigente in ogni
redazione dell’epoca secondo la quale un milione di dollari fa sempre notizia.
Negli anni che seguirono, non solo i più rinomati pennivendoli d’America e d’Oltremare, ma
giornali interi vennero acquistati da Rockefeller, che scopriva che gli intellettuali erano il migliore
investimento di tutti, e anche il più economico.
Come nasce la censura
Anche il più indipendente direttore di giornale dipende dalle agenzie di stampa per le notizie da
pubblicare e non ha alcuna ragione di sospettare che in uno solo dei tanti argomenti trattati le
agenzie forniscano informazioni tendenziose e sistematicamente truccate come nel campo della
scienza medica. Eppure è ciò che accade regolarmente. Il Bealle fu il primo a capirlo, e capirne
anche il perché e il percome.
146
Alla fine degli anni ’40, quando iniziò la sua attività investigativa, Bealle scoprì che uno dei
direttori della Fondazione Rockefeller era anche membro del direttorato della “Associated Press”,
una delle tre agenzie di stampa USA i cui comunicati sono giudicati molto attendibili nel mondo
intero. Chi era costui? Nientemeno che Arthur Hays Sulzberger, comproprietario e direttore del
“New York Times” e come tale uno dei più influenti dirigenti della “Associated Press”.
Così non ebbe difficoltà a persuadere gli incaricati scientifici di tutte le agenzie di stampa che
sarebbe stato pericoloso e irresponsabile accordare piena libertà di opinione a chiunque in materia
di medicina e che, pertanto, tutte le notizie concernenti il settore medico avrebbero dovuto essere
vagliate da un esperto» prima di poter essere divulgate e pubblicate. E chi avrebbe fornito codesti
esperti»? Naturalmente la “Fondazione Rockefeller”, bontà sua, in quanto portavoce del massimo
complesso medico-farmaceutico al mondo.
Fu allora che cominciarono ad apparire, spesso simultaneamente su tutta la stampa mondiale,
notizie di nuove scoperte mediche, nuove terapie, nuovi vaccini, nuovi sieri, nuovi farmaci
miracolosi», per rimpiazzare quelli di cui non si riusciva più a nascondere l’inefficacia o il danno
e destinati a scomparire a loro volta per far posto ad altri che venivano descritti meno dannosi e
più efficaci», singolare sovvertimento dei termini e della verità.
Cosa centra il prof. Singer?
Stiamo forse divagando? Per nulla. Negli anni ’60 si era universalmente stabilita,
incontrovertibilmente, attraverso la tragedia del Talidomide e le migliaia di tragedie simili che
seguirono nel corso di pochissimi anni, la prova scientifica e matematicamente dimostrabile che gli
esperimenti sugli animali non sono in grado di impedire errori e catastrofi mediche e che, anzi, tali
prove sugli animali, possono solo garantirne la ripetizione. Difatti le nascite focomeliche, che
avrebbero dovuto essere del tutto scongiurate grazie agli incrementati esperimenti sugli animali, in
grado, si asseriva, di prevenire gli eventuali danni dei nuovi farmaci, non solo non diminuirono ma
continuarono a crescere in misura allarmante, mettendo in dubbio la validità di tutta l’impostazione
della ricerca medica.
La “Fondazione Rockefeller” capì allora che occorreva escogitare qualcosa di completamente nuovo
e radicalmente diverso per poter proseguire sulla strada lucrosa di sempre, evitando che troppa gente
protestasse e senza che la popolazione, abbagliata dalle prodigiose conquiste della tecnica e
dell’elettronica, si avvedesse dell’inganno e dello sfruttamento continuo cui era soggetta nel campo
della biologia, ossia della salute che non è basata sulla matematica, ma sul vitalismo animato
individuale.
Le tragedie dovute alle prove sugli animali mettevano seriamente in dubbio le capacità intellettive
dei dirigenti della ricerca medica, e ciò a livello mondiale. Intanto erano sorti nuovi interessi da
sviluppare e sfruttare, tra cui quelli dell’ingegneria genetica, dei trapianti, della eutanasia e della
sperimentazione sui feti umani, che suscitano sconcerto e dissensi diffusi, tanto che anche il
Vaticano è pesantemente intervenuto sulla questione.
Nasce la bioetica
Fu per questo che gli intellettuali», la categoria che già tanto aveva fatto per il vecchio Rockefeller,
escogitarono addirittura una nuova disciplina filosofica, che venne battezzata con un nome dal
suono scientifico Bioetica». Il principio era che si poteva benissimo continuare a studiare l’attuale
biologia», più le altre discipline che stavano nascendo e che pertanto andavano sviluppate e
sfruttate a dovere, basandosi inizialmente sulla
147
sperimentazione animale, poi introducendovi come nuovissimo intingolo, considerazioni etiche
per le quali occorreva un volenteroso e credibile presentatore. In conclusione, che per amore di
brevità riduciamo ai minimi termini che possono apparire semplicistici, ma che rappresentano
l’essenza della bioetica utilitaristica: Qualsiasi misura e tipo di sopruso o crudeltà, non solo verso
gli animali ma anche verso esseri umani è
eticamente» gustificabile, dunque lecita, se i vantaggi che ne derivano, o promettono di derivarne,
anche solo teoricamente in tempi indefiniti, superano i danni e le sofferenze che causano, se il
numero di individui che potrebbero beneficiarne supera il numero delle vittime sacrificali».
Orbene noi concediamo a chiunque il diritto di mantenere ed esporre opinioni e teorie filosofiche
di qualsiasi tipo; ma questo diritto impone loro anche l’obbligo di farlo onestamente, con
completezza, e ciò non è il caso del prof. Singer, che presenta le sue zoppicanti teorie in una luce
falsa, nascondendo deliberatamente, da più di vent’anni, sacrosante verità.
Grazie alla potenza della “Fondazione Rockefeller”, la sua immagine è stata imposta all’opinione
pubblica mondiale come quella del primario paladino degli animali, come recita il titolo del libro
con cui è stata stabilita la sua fama; ruolo che gli assicura il rispetto e l’ascolto degli animalisti di
tutto il mondo. I quali, di conseguenza, gli credono quando afferma che alcuni esperimenti sono
irrinunciabili per il bene dell’umanità, dunque sono utili, ergo andrebbero aumentati, come difatti
la “Fondazione Rockefeller” desidera. La disonestà del Singer consiste nel tacere sistematicamente
ai suoi lettori ciò che altri da un quarto di secolo gli chiedono di far sapere: che esiste un gran
numero di medici e scienziati di parere diametralmente opposto che negano ogni valore scientifico
ai risultati ottenuti, non solo perché si tratta di animali ma ancor più proprio perché si tratta di
sperimentazione: la quale presuppone che vengano inflitti artificiosamente morbi e danni che non
possono essere identici a quelli che sorgono spontaneamente nell’individuo. Noi pensiamo che il
personaggio Singer, con tutta la sua teoria bioetica» siano stati
inventati» a bella posta dai ben pagati teorici della “Fondazione Rockefeller” per poter
proclamare nei grandi dibattiti, anche a livello parlamentare: persino il Peter Singer, riconosciuto
come il massimo zoofilo al mondo, non è in grado di negare che la sperimentazione animale, lungi
dall’essere un semplice alibi per coprire i danni di una metodologia errata, è indispensabile per
proteggere la salute umana, evitare l’invecchiamento, prolungare la vita e chissà... forse, un giorno,
assicurare la vita eterna».
Problemi più gravi»
Naturalmente il prof. Singer si occupa anche e soprattutto di problemi ben più gravi» di quelli che
interessano gli animali, però tutti i problemi di cui si occupa interessano la continuata prosperità
della “Fondazione Rockefeller” e della Medicina», nuova religione. Recentemente, dopo aver
proposto di utilizzare, per gli esperimenti su animali, i cani randagi presi al laccio dagli
accalappiacani comunali ( tanto non soffriranno di più negli esperimenti che quando vengono
gassati nel canile comunale», ha affermato il Singer in un articolo sulla rivista universitaria
australiana “Uniken”), egli ha pontificato anche sulla liceità delle sperimentazioni su feti umani, che
sarebbero etiche» durante i primi tre mesi di vita perché fino a quell’età, così ha deciso il Professore,
il feto non avverte alcun dolore.
Lezione americana
Non hanno tardato molto le organizzazioni mediche di altri paesi industrializzati ad imparare dalle
lezioni del Professore della “Fondazione Rockefeller”. Riferisce il Bealle, nella opera citata, di
alcuni casi in cui i professionisti della beneficenza riescono a sfruttare
148
<<a loro vantaggio» da una parte il buon cuore e la ingenuità delle genti, dall’altra il
costante terrore che gli uomini provano di fronte alla sofferenza e alla morte.
Già nel ’30 esistevano negli Stati Uniti <<Enti Morali senza scopo di lucro» (alla Garattini) che
raccoglievano fondi per <<studiare» e <<sconfiggere» ogni male conosciuto sulla terra: artrite,
reumatismi, malattie mentali, vista, psicoanalisi, poliomielite, sclerosi multipla, malattie tropicali,
epilessia (tre tipi diversi), diabete, tubercolosi, il comune raffreddore, paraplegia, sordità, paralisi
celebrale, malattie circolatorie e cardiache, senza parlare del solito cancro.
Riferisce il Bealle come nel periodo natalizio del ’31 Harry Hopkins, amico e stretto collaboratore
del Presidente Roosevelt, si mise a raccogliere fondi per la “Associazione contro la Tubercolosi” di
New York. Nel comitato era stato incluso anche il nome del dottor Louis I. Harris, commissario
sanitario della città di New York. Un bel giorno quest’ultimo ebbe la <<cattiva» idea di controllare
i conteggi finali e vi riuscì nonostante l’opposizione del potente Harry Hopkins. Il risultato fu una
lettera dell’Harris al “New York Times” che la pubblicò l’8 giugno del ’32: <<Per quanto io abbia
potuto rilevare durante molti anni di contatto intimo, solo un’infima frazione dei molti milioni di
dollari che la “Associazione contro la Tubercolosi” di New York ha raccolto nel corso dell’ultima
decade e mezza è stata spesa per provvedere alla diagnosi, trattamento medico, cure sanitarie e
ospedaliere o altre necessità dei malati o delle loro famiglie. Infatti io sono sicuro che neanche un
soldo viene usato per aiutare i tubercolotici».
A questa lettera il Bealle fa seguire il drammatico appello diramato l’anno prima da Harry
Hopkins (15 dicembre ’31), titolato “Salva una vita!” e redatto in finta veste telegrafica:
<<Disperata necessità arginare tubercolosi in periodo depressione finanziaria stop allarmante
diminuzione entrate per nostra lotta in periodo natalizio stop cedimento ora significa rinuncia
vantaggi acquisiti con anni di dura lotta e perdite di vite umane stop contributi grossi o piccoli di
grande aiuto stop emettere assegni a Thomas Lamont tesoriere tre ottantasei Quarta Avenue».
Questo Thomas Lamont, c’informa il Bealle, altri non era che il socio del grande banchiere
Morgan, principale rivale di Rockefeller nello sfruttamento della nazione americana, e il cui
impero bancario ed editoriale finì in bocca al Grande Pirata quando Morgan morì. Comunque la
succitata lettera del dr. Louis Harris, apparsa sul “Times”, non deve essere stata letta e ricordata da
molti newyorchesi se ancora nel ’56 la medesima Associazione riuscì a rastrellare altri 26.310.385
dollari col suo solito appello natalizio.
Italia oggi
Già nel nostro rapporto “I falsari della scienza” (1980) abbiamo mostrato con quanta verve i
capitani dell’industria italiani, geniali apprendisti, ispirandosi ai modelli americani lanciarono la
loro raccolta di fondi per la <<lotta al cancro». Ci si è dovuto prestare anche il povero, si fa per
dire, Angelo Rizzoli, con tutto il suo <<impero» editoriale, con i relativi <<messaggi natalizi»
menzionati nel nostro “I falsari della scienza”, mentre era schiavo della Montedison: dopo essere
stato costretto a sopprimere “Imperatrice nuda” e prima di finire per ben due volte in carcere.
Circa un anno fa cominciammo ad udire dalle radio italiane un appello ripetitivo che annunciava in
toni drammatici: <<È stata scoperta la causa della distrofia muscolare! Ora si deve trovare la cura!»
(ci sembra di ricordare che l’appello precedente riguardava la <<sclerosi multipla», ma non lo
giuriamo).
Sapevamo che la causa della distrofia muscolare non era stata affatto trovata, e certamente non
lo sarà mai se la ricerca persevererà sulla strada errata. Ma potevamo immaginarci quale
sarebbe stato il seguito di un simile annuncio.
149
Per brevità, proprio nel periodo post-tangentopoli e prenatalizio del dicembre ’93, venivamo
informati che lo spettacolo di beneficenza organizzato dalla RAI/TV con la partecipazione della
bella, e pensiamo innocente, Alba Parietti per studiare la «distrofia muscolare», ha raccolto tra i
generosi telespettatori italiani la bellezza di 19 miliardi e mezzo...
link: http://aurora.altervista.org/29approfondimento.htm
Tratto da http://www.oltrelacoltre.com/?p=12971
150
John Davison ROCKEFELLER
John Davison Rockefeller nasce a Richford l'8 luglio 1839, imprenditore statunitense ed uno dei più grandi capitalisti e
industriale della storia, Il suo nome è diventato il simbolo storico del capitalismo di fine ottocento.
È il secondo genito di William Avery Rockefeller e Eliza Davison, il padre pare svolgesse la professione di medico
ma come lo stesso John confermò era sicuramente un gran ciarlatano in quanto di pavoneggiava di avere inventato
medicine capaci di curare tutte le malattie, compreso il cancro.
John fin da piccolo a causa della bizzarria del padre cambiava di continuo residenza, spostandosi dapprima a Moravia
e poi a Owego nel 1851.
Nel 1853 la famiglia si sposta a Cleveland, in Ohio, qui frequenta la Central High School, e si iscrive anche alle Erie
Street Baptist Church, e a soli 21 anni ne diventa amministratore fiduciario.
Nel 1855 finisce la scuola e si iscrive ad un corso di business al Folsom Mercantile College.
Il suo primo lavoro fu fare il contabile in una piccola società, la Hewitt & Tuttle.
Nel 1858 iniziò la sua carriere imprenditoriale fondando la Clark & Rockefeller, una società commerciale il cui core
business era alquanto vago. Pare che operasse nei mercati della carne e del frumento. Ricordiamo inoltre che in quegli
anni Cleveland era una delle cinque principali città degli USA per la raffinazione del petrolio.
Grazie al suo straordinario fiuto e sfruttando il boom del mercato petrolifero, nel 1863 investì in una raffineria di
petrolio lungo la ferrovia di Cleveland. Il trasporto su rotaia era l'unico modo per trasportare il petrolio dai luoghi di
estrazione ai grandi mercati dell'est.
In seguito liquidò il suo precedente socio e fondò con Andrews, Henry Flager e Stephen Harkness la Standard
Oil.
La sua società andava a gonfie vele tanto che John decise di reinvestire tutti gli utili al fine di espandersi e
potenziarsi, in sole sei settimane riuscì a comprare 22 raffinerie su 26 a Cleveland. Approfittò infatti del momento di
sovrapproduzione delle aziende che portò ad un periodo di crisi, con conseguente calo degli introiti, dove molte
imprese fallirono. Gli unici che tentarono di resistergli furono i suoi acerrimi rivali Pratt e Rogers, ma dopo breve
capitolarono vendendo le loro attività segretamente al magnate, diventando suoi soci.
In quegli anni Rockefeller era talmente conosciuto nell'ambiente imprenditoriale da farsi la fama di squalo, pare
infatti che se qualcuno rifiutava una sua offerta di acquisto, John riusciva a mandarlo in bancarotta prendendosi così
la sua attività alle aste fallimentari.
Ingrandendosi con tali ritmi la Standard Oil acquisì il controllo della produzione e raffinazione di petrolio negli USA,
tuttavia a causa di problemi legati alla legislazione presente nei vari stati della federazioni americane fu costretto a
scindere la Standard Oil in tante società più piccole, ognuna delle quali operava in uno o massimo due stati degli USA.
Nel 1882 gli avvocati di Rockefeller crearono una nuova forma di partnership, a cui diedero il nome di Standard
Oil Trust, questo portò vantaggi riguardanti l'abbassamento del prezzo del combustibile ma concentrarono nelle
mani di un solo uomo la più importante risorsa scarsa del mondo.
Nel 1896 avvenne il grande ritiro John, oramai 59enne e malato di alopecia, decide di passare le redini a suo figlio John
Davison Rockefeller jr ed agli amministratori. Egli conserva il titolo del tutto rappresentativo di presidente e le sue
quote azionarie, restando di fatto il principale azionista della Standard Oil.
Nel 1911 il grande colpo per la Standard Oil, la Corte Suprema degli Stati Uniti decretò illegale il monopolio di
Rockefeller (che controllava il 64% del mercato) dando quindi ragione a tutti coloro che negli anni precedenti lo
avevano pesantemente contestato.
La compagnia si spaccò, nacquero così 34 compagnie tra queste ricordiamo:
Standard of New Jersey, (Esso, e poi Exxon)
Continental Oil (Conoco)
Standard of New York, (Mobil)
Standard of Indiana, (Amoco)
151
Standard of California (Chevron).
J.D. Rockefeller rimase azionista di tutte queste compagnie con quote di minoranza.
J.D. Rockefeller inoltre era il maggiore proprietario di miniere di carbone nel Colorado a proposito delle quali
ricordiamo il "massacro di Ludlow" del 20 aprile 1914 dove persero la vita venti persone a seguito della repressione
degli scioperi da parte delle guardie private armate della Colorado Fuel and Iron Company, di proprietà dello stesso
Rockefeller.
Tra i suoi discendenti ricordiamo: Suo figlio e principale erede John Davison Rockefeller jr (1874-1960), oltre che
rilevare le attività del padre, si interessò anche di politica estera simpatizzando per le teorie wilsoniane. Un suo nipote,
Nelson Rockefeller, è stato Governatore dello Stato del New York e vice-presidente degli USA con Gerald Ford.
John Davison Rockefeller è stato l'uomo dei primati ineguagliabili: fu il primo uomo ad avere un patrimonio superiore
al miliardo di dollari ed è tuttora considerato l'uomo più ricco della storia poiché la rivista Forbes nel 2007 ha
ricalcolato il suo patrimonio valutando l'inflazione e la svalutazione del dollaro arrivando ad una stima astronomica di
305,3 miliardi. Grazie alla sua immensa fortuna J.D. Rockefeller controllava circa l' 1,53 % del Prodotto Interno Lordo
americano.
Fu anche un grande filantropo, creò infatti nel 1913 insieme al figlio la Fondazione Rockefeller con lo scopo di
promuovere il benessere del genere umano in tutto il mondo. La Fondazione Rockefeller opera in 52 paesi e nove isole
nei sei continenti. L'attuale presidente è la Prof.ssa Judith Rodin.
In Italia la Fondazione Rockefeller ha svolto un'azione molto importante per l'eliminazione della malaria. Nel 1928
col supporto finanziario del governo italiano finanziò l'Istituto di Sanità Pubblica.
John Davison Rockefeller Jr
J.D.R. Jr. era il quinto figlio di John. Visse nella casa di famiglia al 4 West 54th Street. Nel
1889 si iscrive alla Browning School.
Nel 1893 si iscrive a Yale, ma in seguito si trasferisce alla Brown University. J.D.R. Jr. si dimostra essere uno
studente modello e un appassionato di musica da cui poi il nomignolo "Johnny Rock"
Nel 1897 dopo la laurea J.D.R. Jr. inizia il suo primo lavoro, ovviamente, nella Standard Oil come direttore della
compagnia. In seguito assunse anche il ruolo di direttore della U.S. Steel company di J.P. Morgan.
Nel 1910 in seguito ad uno scandalo di corruzione lascia entrambe le cariche. Nel 1914 fu
uno dei principali protagonisti della vicenda del Massacro di Ludlow.
Durante la grande depressione del 1929 Rockefeller Junior fu degno di tanto padre acquistando, sfruttando il ribasso dei
prezzi, proprietà immobiliari. Diventa in quegli anni uno dei più grandi proprietari immobiliari di New York, edificando
anche il celebre Rockefeller Center.
Nel 1921 ricevette da suo padre il 10% della Equitable Trust Company. In seguito questa si fuse con la Chase
National Bank dando vita alla più grande banca del mondo, rimanendo l'azionista di maggioranza.
David Rockefeller e sua figlia Peggy Dulany (già fondatrice del Synergos Institute, un'associazione non profit che ha
l'obiettivo di combattere la povertà e le inegueglianze sociali a livello internazionale) hanno fondato il Global
Philanthropists circe. In verità l'associazione nasce come ida di Peggy Dulany come reazione alla tradizionale
concezione della filantropia, quella per cui i ricchi donano fortune ad alcune fondazioni, lasciando a manager
specializzati la loro gestione e la decisione sui progetti da finanziare. Il nuovo modello invece non solo coinvolge i
filantropi nella scelta dei problemi da affrontare e nella gestione degli interventi, ma consente loro di condividere le
esperienze con altri benefattori. Attualmente è il più elitario dei club: ospita solo membri delle 65 più ricche famiglie
del mondo con una quota di iscrizione di 25 mila dollari.
Nelson Rockefeller
Nelson Rockefeller nasce l'8 luglio 1908 a Bar Harbor è il terzo figlio di Abby Aldrich e John Davison
Rockefeller junior.
152
A otto anni frequenta la Experimental Lincoln School di New York ma con profonda delusione dei genitori i risultati,
nonostante la sua spiccata intelligenza, non sono consolanti. Il problema era dovuto al fatto che
Nelson soffriva di Dislessia, una malattia all'epoca non conosciuta. Per ovviare a questo il giovane Nelson impara
tutto a memoria, sviluppando una capacità che gli sarà molto utile in seguito.
Al momento della scelta del college il ragazzo non presenta i numeri giusti per entrare a Princeton.
Si iscrive in un piccoo college nel New Hampshire il Dartmouth.
Agli inizi degli anni trenta Nelson entra nel consiglio di amministrazione del Museo d'arte moderna di New York.
Durante le vacanze conosce la futura moglie, Mary Todhunter Clark, figlia di una ricca famiglia di
Philadelphia.
Nel 1931 subito dopo la laurea a Dartmouth, come nella tradizione, Nelson sposa Mary. Nelson
avrà da lei cinque figli dimostrandosi un padre amorevole ma spesso assente.
In seguito al suo viaggio di nozze di circa nove mesi Nelson comincia a lavorare a l maestoso progetto edilizio
del Rockefeller Center.
In un suo viaggio in America Latina, scopre la sua passione per questa terra e scrive un rapporto dettagliato, che riesce
a far giungere al Presidente Roosevelt.
Nelson viene nominato coordinatore delle politiche per l'America Latina della Casa Bianca.
Nel 1940, a soli 32 anni, inizia la sua ascesa politica con il primo importante incarico governativo: difendere gli
interessi americani in America Latina.
Nel 1952 Rockefeller sostiene la candidatura di Dwight Eisenhower. L'ex generale diventa Presidente e lo chiama al
suo fianco. Ma attraverso il suo modo di comportarsi si mette contro il Segretario di Stato John Foster Dulles, che
convince Eisenhower a liberarsene.
Rockefeller torna a New York, dove gli proposto di candidarsi a governatore con il partito dei democratici.
Nel 1958 Nelson Rockefeller vince le elezioni con oltre mezzo milione di voti. Durante il suo governo promuove
avanzati programmi di assistenza sociale, estende il sistema universitario pubblico rendendolo uno dei migliori
d'America.
Nel frattempo Nelson conosce Margaretta Fitler Murphy(madre di quattro figli) una donna appassionata di la politica.
A causa di lei lascia sua moglie Mary nel 1961.
Nel novembre del 1961 accade una tragedia nella vita di Nelson il figlio Michael, antropologo di 23 anni, mentre è
in Nuova Guinea per studiare l'arte delle tribù primitive cade in un fiume e viene trascinato fino al mare. Rockefeller
si precipita sul posto. Rimane per 10 giorni rimane in Nuova Guinea a coordinare le ricerche ma invano poiché il
corpo non sarà mai ritrovato.
Nel 1963 Nelson Rockefeller sposa Happy Murphy ed hanno due figli.
Nel 1968, a sessant'anni, si candida ma Il partito gli preferisce Richard Nixon.
Rockefeller torna a New York, si ripropone e viene rieletto governatore nel 1970.
Durante il suo mandato accade che nel 1971 1.200 detenuti del carcere di Attica si ribellano prendendo 31 ostaggi.
Rockefeller rifiuta ogni mediazione ma gli scontri sono durissimi, il risultato fu: 30 detenuti e 10 ostaggi morti più
200 feriti.
Nel 1973 si dimette da governatore ed approfitta dello scandalo Watergate per tentare la scalata alla presidenza suo
vecchio pallino. Ma la sua speranza svanisce ben presto quando Nixon si dimette e il suo vice, Gerald Ford, assunta
la carica di presidente, indica come suo vice quello di Nelson Rockefeller.
Ford alla fine del suo mandato non lo riconfermerà sancendo la fine della carriera politica di Nelson.
153
Rockefeller ritorna alle origini e fonda un'azienda che realizza e vende riproduzioni di opere della sua
collezione personale.
Già cagionevole di salute la notte del 26 gennaio 1979 ha un grave infarto e muore. Le
ceneri di Nelson Rockefeller vengono sparse lungo il fiume Hudson.
Nelson inoltre va ricordato per il suo sfrenato amore per le belle donne, che lo condizioneranno in tutte le vicende
della sua vita, sia politica che imprenditoriale che familiare, pare inoltre che prima di essere colpito da infarto si
trovasse in compagnia di una giovane segretaria.
NOTIZIE RECENTI
È storia attuale quella in cui gli eredi di Rockefeller ora soci di minoranza di Exxon vogliono riformare la
compagnia. Capeggiati da Neva Goodwin Rockefeller, una economista di 63 anni, chiedono la rimozione del
presidente Rex Tillerton e una inversione di rotta: la Exxon, sostengono, deve aiutare i poveri, cercare fonti
alternative di energia e tutelare l'ambiente. Tillerson nell'assemblea tenutasi con i maggiori azionisti di Exxon è
riuscito a spuntarla facendo leva sulla performance del gigante dell'oro nero.
A Giugno 2008 la divisione private banking della banca parigina ha comprato il 37% di Rockefeller Financial
Services, gruppo che gestisce beni di gruppi facoltosi. La Rockefeller Financial Services (Rfs) è
specializzata nella gestione dei patrimoni di persone facoltose, di fondazioni, trust, fondi privati e
istituzionali e organizzazioni no-profit. Attualmente le masse amministrate del gruppo Rockefeller
ammontano a 29 miliardi di dollari.
154
DOSSIER: La famiglia più potente del mondo: i
ROTHSCHILD
IMPERO ROTHSCHILD - tratto dal sito ufficiale www.rothschild.com
IMPERO ROTHSCHILD
tratto dal sito ufficiale www.rothschild.com
De Beers(De Beers Canada-Diamdel-Element Six-De Beers UK[Forevermark]-Diamond Trading Company-Diamond Trading
Company Botswana-Diamond Trading Company South Africa-Namibia Diamond Trading Company]-De Beers Consolidated MinesDe Beers Diamond Jewellers- Debswana-Namdeb),
Enron,British Telecom,
155
France Telecom(Orange-Wanadoo-Globecast-Pages Jaunes),
Deutsche Telekom(T Home-T Mobile-T Online-T Systems-Slovak Telekom-Magyar Telekom-T-Hrvatski Telekom),
Alcatel(Telettra), Eircom, Mannesmann, AT&T(BellSouth), BBC, Petro China, PetroBras, Canal +, Vivendi, Aventis,
Unilever(Bertolli-Hindustan Lever-Lipton-Té Ati-Infusi Montana-Algida[Magnum-Cornetto-Carte d'Or-Carte d'Or Light-Breyers
CarbSmart-Solero-Ben & Jerry's-...]-Toseroni-Sorbetteria Ranieri-Hellmann's-CalvéGradina-Santa Rosa-Blue Band-Rama-BecelFlora-Marmite-Knorr-Pot Noodle-Findus-Iglo-Genepesca-Slim Fast-Milkana-Crème Cuisine-Cif-Omo-Coccolino-Vim-LysoformSvelto-Surf-Ciok-Axe-Rexona-ImpulseDove-Lux-Clear-Atkinson-Mentadent-Pepsodent-Gibbs-Fabergé-Timotei-Sunsilk-Valentino1881 CerrutiCalvin Klein-Cutex-Vaseline-TIGI-Athea-Lifebuoy-Pond's-Signal, Close Up-Signal, Close Up)
Royal Canin, Pfaff, Deutch, BMW, TDK,
ITALIA:
Tiscali, Terna,
Seat Pagine Gialle(Cipi-Consodata-Europages-Lighthouse International Company-Telegate-Tdl InfomediaSeat Corporate UniversityTelegate AG-Consodata Group Ltd-TDL Infomedia Ltd),
Eni(EniPower-Snam Rete Gas-Italgas-Syndial-Polimeri Europa-Saipem-Sofid-Tecnomare-Agenzia Giornalistica Italia-Eni Corporate
University-Eni International Resources Limited-Enifin-PetroLig-PetroVenEniServizi),
Rai, Banca di Roma, Ferretti, Banco di Napoli, 3i, BNL Banca Nazionale del Lavoro,
Intesa San Paolo(Banca Intesa-Sanpaolo IMI-Intesa SanPaolo Bank-Privredna Banka Zagreb-Bank of Alexandria-Intesa
Sanpaolo Private Banking-Intesa SanPaolo Banka-KMB Bank-Banca Intesa BeogradVUB Banka-Banka Koper-CIB BankPravex Bank-Qingdao City Commercial Bank),
Bipop-Carire, Banca Popolare di Lodi, Monte dei Paschi di Siena, Rolo Banca 1473,
Finmeccanica( Selenia-Elsag-STMicroelectronics- Aeritalia/Alenia-Officine Aeronavali-Aermacchi[SavoiaMarchetti]-ATRThales-Alenia Space-Telespazio-Selex Sistemi Integrati-SelexGalileo-Selex Sensors and Airborne Systems-Selex
Communications-ElsagDatamat-AgustaWestland-Oto Melara-Oto Melara-WASSMBDA consorzio missilistico europeo-Ansaldo
Energia-AnsaldoBreda-Ansaldo STS-AgustaWestlandSTMicroelectronics-Aeromeccanica SA-Alenia Aeronautica-Ansaldo
Energia-AnsaldoBredaBredaMenarinibus-Elsag Datamat-Fata-Oto Melara-Trimprobe-Telespazio-Finmeccanica FinanceFinmeccanica Group Real Estate-Finmeccanica Group Services-Finmeccanica North America-Finmeccanica UK LTD-DRS
Technologies Inc-ElsaCom-Seicos-SELEX Communications-SELEX Service ManagementSELEX Sistemi Integrati-SO.GE.PA.Whitehead Alenia Sistemi Subacquei-Alenia Marconi SystemEurosysnav-Libyan Italian Advanced Technology-Orizzonte Sistemi
Navali-Europea Microfusioni Aerospaziali-Thales Alenia Space-Elettronica-European Satellite Navigation Industries GmbHGalileo Industries-MBDA-Nahuelsat-NGL Prime),
Gruppo Santander(Banco Santander-Santander Consumer Finance-Banesto-Openbank-BANIF-Unión de Créditos InmobiliariosSantander Direkt Bank-GE Money-Santander Consumer Bank-Santander Private BankingBanco Santander Totta-Grupo Santander
Totta-Abbey-Cahoot-Bradford & Bingley-Alliance & Leicester-Optimal Investment Services-Banco Santander Río-Orígenes AFJPBanco Santander BanespaBanco Real-Banco Santander Colombia-Administrador Financiero de Transantiago-AFP BansanderBanco Santander Chile-Santander Banefe-Sovereign Bank-Grupo Financiero Santander Serfin-Banco Santander de Panamá-Banco
Santander del Perú-Banco Santander Puerto Rico-Santander Overseas Bank-Banco
156
Santander Uruguay-Banco de Venezuela-Attijariwafa Bank-Banco Standard Totta de Mozambique-Banco Internacional de Santo
Tomé y Príncipe-Banco de Santander Hong Kong Branch-Banca Serfin),
Alitalia, Pininfarina, Jil Sander,
Banca Popolare di Milano(Mobiliare Milanese-Banca Popolare di Roma, la Banca Briantea, Banca Agricola Milanese, Banca
Popolare Cooperativa Vogherese, Banca Popolare di Bologna e Ferrara, Banca Popolare di Apricena, Ina Banca, Cassa di Risparmio
di Alessandria e Banca di Legnano),
Credem(Credito Emiliano Holding-Credito Emiliano-Abaxbank-Anteprima-Ariosto-Banca EuromobiliareBanca Euromobiliare
(Suisse)-Creacasa-Credem International (LUX)-Credem Private EquityCredemassicurazioni-Credemfactor-CredimmobiliCredemleasing-Credemtel-Credemvita-Euromobiliare Alternative Investment SGR-Euromobiliare Asset ManagementEuromobiliare Fiduciaria-Euromobiliare International Fund Sicav-M.G.T.),
Banca Popolare dell'Emilia Romagna(Volksbank-EMRO Finance Ireland-BPER International Advisory Company-SofipoSintesi 2000),
Carige, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, BancAssurance Popolari, Ragusa, Banca Popolare S. Angelo, Banca di Credito
Cooperativo "San Giuseppe" Petralia Sottana, Banca Di Credito Cooperativo Di Lercara Friddi, Banca di Credito Cooperativo di
Sambuca di Sicilia, Banca di Credito Cooperativo G. Toniolo di San Cataldo, Unicredit, Pininfarina, Banca Intesa, Giochi Preziosi,
Clessidra, ERG, Marazzi Group, AXA, Redaelli Tecna, Kohlberg company, Kartogroup, Arcandor, Bally, UBI Banca, Societe
Generale, La Centrale, Luxottica, Syndial, Banca Nuova, Capitalia, Banca Lombarda e Piemontese, Banca Popolare Italiana, Banca
Popolare di Verona,
Barilla(Mulino Bianco-Pavesi-Voiello-Academia Barilla-Wasa-Misko-Filiz-Yemina-Vesta),
British American Tobacco(MS-Nazionali-Sax-Lido-Linda-Eura-Stop-Futura-Alfa-Kent-Dunhill-Lucky StrikeVogue-ViceroyRothmans-Kool-Benson & Hedges-State Express 555-Peter Stuyvesant-John Player Gold Leaf-...)
ROTHSCHILD ITALIA
Carlo De Benedetti,ebreo, una delle persone più potenti in Italia, è nel Consiglio d'Amministrazione della Banca
Rothschild francese. Costui ha come braccio destro Colaninno, ex Presidente di Telecom, il quale mise il figlio (ora
Deputato del PD) a lavorare a stretto contatto con Casaleggio nella Webbeg S.p.a. Ora quel Casaleggio gestisce
personaggi come Di Pietro, Grillo e tanti altri. Colaninno junior incontrò Benetazzo ed il veneto cambiò subito dopo,
dato che non nominò più la parola Signoraggio (un po' come fece pure anche grillo dopo il '98). De Benedetti è uno dei
maggior finanziatori del PD e dell 'IDV. L'attuale Amministratore delegato di Telecom è Franco Bernabè, l'ex
VicePresidente di Rothschild Europe ed attualmente in Rothschild Spa. Quest' ultimo è stato amministratore delegato
di Eni, dal 1992 al 1998 ha privatizzato la Società. Bernabè ha inoltre ricoperto vari incarichi pubblici: nel 1999 è stato
nominato dal Primo Ministro come rappresentante speciale del governo italiano per la ricostruzione del Kossovo; tra il
2001 e il 2003 è stato Presidente della Biennale di Venezia e dal 2004 è Presidente del MART di Trento e Rovereto, il
principale museo italiano di arte moderna. È stato membro dell’Advisory Board del Council on Foreign Relations;
attualmente siede nel consiglio del Peres Center for Peace, nell’Advisory Board dell’Observatoire Méditérranéen de
l’Énergie, ed è membro del consiglio di amministrazione di Petrochina, ruolo che ha ricoperto in passato anche in altre
società italiane e internazionali quotate.
De Benedetti, la sera prima del 9/11, era a cena a Washington, al National Building Museum, con George Bush padre e
la famiglia di Bin Laden, tutti invitati dal Gruppo del Carlyle! E chi conosce il gruppo Carlyle sà bene che cosa vuol
dire!
La Banca francese Edmond de Rothschild possiede Air France la quale ha acquistato Alitalia.
Rodolfo, figlio di Carlo, è Presidente di Sorgenia. Il sito di Sorgenia informa che è il primo operatore privato italiano
del mercato nazionale dell'energia elettrica e del gas naturale, con 500.000 clienti in tutta Italia e
157
impianti di generazione elettrica per circa 2.900 MW di potenza. Bernabè è stato inoltre presidente e azionista di
maggioranza di FB Group, società di investimenti nei settori dell'ICT e delle energie rinnovabili che aveva fondato.
Ennesimo collegamento Rothschild Telecom: Giovanni Stella dal 2004 al 2007 è stato Amministratore Delegato
di Rothschild S.p.A. per poi passare dal 2008 a vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Telecom
Italia Media.
Chicco Testa è stato Segretario Nazionale, e successivamente Presidente Nazionale, di Legambiente. Eletto alla Camera
dei deputati per due legislature, nelle liste del Pci nelle elezioni del 14 giugno 1987, poi riconfermato con il Pds fino al
1994; è stato membro della Commissione Ambiente e Territorio. Dal 1994 al 1996 è stato Presidente del consiglio di
amministrazione di Acea, Azienda Comunale Energia e Ambiente del Comune di Roma. Dal 1996 al 2002 è stato
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel e membro del Consiglio di Amministrazione di Wind. Durante la
sua presidenza, Enel è stata parzialmente privatizzata. È stato inoltre membro dell’Expert Advisory Committee dello
European Carbon Fund e Presidente del Comitato Organizzativo del 20° Congresso Mondiale dell'Energia. È stato
membro del Consiglio di Amministrazione del gruppo Riello (leader italiano nei sistemi di riscaldamento) dal 2002 al
2004. Dal 2002 al 2005 è stato membro dello European Advisory Board del Gruppo Carlyle, presidente del consiglio di
amministrazione di S.T.A. S.p.A. (Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma) e Presidente del Kyoto Club. È stato
inoltre Presidente, fino al 2008, della società Roma Metropolitane, appartenente al comune di Roma, che realizza le
nuove Linee Metropolitane della capitale italiana. È giornalista e collabora con alcuni fra i più importanti quotidiani e
settimanali italiani. È stato professore incaricato presso la Scuola di Management della LUISS, Libera Università
Internazionale degli Studi Sociali, Master in Business Administration, responsabile del corso in Economia e
Management delle Imprese di servizi di pubblica utilità. È stato professore presso le Università di Macerata e Napoli.
Attualmente è Managing Director di Rothschild. È inoltre Presidente di Telit Communications Plc e Vice Presidente
della Intecs S.p.A. Chicco Testa è membro del consiglio di amministrazione di Allianz ed è Presidente di EVA, Energie
Valsabbia, società che sviluppa e costruisce impianti idroelettrici e solari.
Angelo Rovati era Senior Advisor in Rothschild Italia, è un ex cestista, dirigente sportivo e politico italiano. È stato
uno dei consiglieri di Romano Prodi. Divenne consigliere della presidenza del Consiglio nel maggio 2006, durante il
Governo Prodi II. Decide di lasciare l'incarico nel mese di settembre, successivamente ad alcune polemiche legate al
suo studio su un ipotetico piano di riassetto per Telecom Italia, consegnato in modo privato e riservato a Marco
Tronchetti Provera, con l'errore, come ammette Rovati, di aver allegato al documento un biglietto da visita che recava
l'intestazione della presidenza del Consiglio. Parte della lettera di dimissioni dall' incarico in Rothschild: «Mi sono
reso conto che forse il fatto che da sempre sono abituato a dire quello che penso liberamente possa in effetti procurare
qualche impatto negativo alla Rothschild di cui sono senior advisor... Per questo ho pensato che la cosa migliore da
farsi è rassegnare le mie dimissioni per non correre il rischio che altre mie esternazioni da "SPIRITO LIBERO"
possano riportarmi e riportare la Banca in incresciose situazioni nei riguardi di clienti o potenziali tali. Vi auguro
grandi successi, ve li meritate tutti e vi prego di considerarmi comunque e SEMPRE un grande amico vostro e della
Banca».(maiuscolo d.a.)
Il principale organizzatore del tour europeo che lanciò Fini ed il suo Movimento fù Sir Derek Thomas. L' ex
ambasciatore inglese a Roma sovraintende agli affari italiani della Banca Rothschild. Fini, nella sede della stampa
estera, ha parlato a lungo di privatizzazioni, rassicurando l' uditorio sull' atteggiamento di Alleanza Nazionale: "Non
saremo certo noi ad opporci alle privatizzazioni..”.
Stefano Rossi che in una nota intervista parla di paesi virtuosi e dell'imminente crisi della Grecia e della Spagna, è
Amministratore Delegato Edmond de Rothschild e comincia la sua carriera a Londra nel 1988. Nel 1989 torna in
Italia per entrare in Citibank. Nel 1991 approda in S.G. Warburg e in seguito, con l’acquisizione della Società da
parte di SBC e della successiva unione con UBS, viene promosso nel 1996 a Head of Sales di UBS. Nominato nel
2001 Responsabile del mercato azionario e Managing Director di UBS SIM, Rossi
mantiene la carica di CEO della SIM italiana di UBS fino al giugno 2007. Nel corso della sua carriera in UBS SIM,
Stefano Rossi e il suo team sono stati eletti per ben otto volte migliori StockBroker italiani dalla Institutional Investors
Survey.
Caracciolo è un nobile e socio di Rothschild nel quotidiano Liberation. Carlo Caracciolo fondò “La Repubblica”.
Eric Alain Rothschild aveva preso in moglie Maria Beatrice Caracciolo. Gianni e Umberto
158
Agnelli hanno sposato le due figlie di Caracciolo e da allora sono stati soprannominati "affettuosamente" i Re d'Italia.
De Benedetti è stato compagno di scuola di U. Agnelli.
Luigi D' Urso mori nel 2006 poco prima di prendere un aereo per Napoli, dove aveva appuntamento con il fratello
Mario e la mostra «Beatrice Caracciolo Rothschild» di cui si era occupato.
Possiedono, gestiscono e controllano Società di ogni genere e pubblicano i nomi di queste sul proprio sito ufficiale
senza timore che alcuni possano pensare che ci sia “qualcosa dietro”. Riporto qualche nome ma probabilmente l'elenco
sottostante non rappresenta nemmeno l'1% delle aziende in loro possesso: De Beers(De Beers Canada-Diamdel-Element
Six-De Beers UK[Forevermark]-Diamond Trading Company-Diamond Trading Company Botswana-Diamond Trading
Company South Africa-Namibia Diamond Trading Company]-De Beers Consolidated Mines- De Beers Diamond
Jewellers- Debswana-Namdeb), Enron, British Telecom, France Telecom(Orange-Wanadoo-Globecast-Pages Jaunes),
Deutsche Telekom(T Home-T Mobile-T Online-T Systems-Slovak Telekom-Magyar Telekom-T-Hrvatski Telekom),
Alcatel(Telettra), Eircom, Mannesmann, AT&T(BellSouth), BBC, Petro China, PetroBras, Canal +, Vivendi, Aventis,
Unilever(Bertolli-Hindustan Lever-Lipton-Té Ati-Infusi Montana-Algida[Magnum-Cornetto-Carte d'Or-Carte d'Or
Light-Breyers CarbSmart-Solero-Ben & Jerry's-...]-Toseroni-Sorbetteria Ranieri-Hellmann's-CalvéGradina-Santa RosaBlue Band-Rama-Becel-Flora-Marmite-Knorr-Pot Noodle-Findus-Iglo-Genepesca-Slim Fast-Milkana-Crème CuisineCif-Omo-Coccolino-Vim-Lysoform-Svelto-Surf-Ciok-Axe-Rexona-ImpulseDove-Lux-Clear-Atkinson-MentadentPepsodent-Gibbs-Fabergé-Timotei-Sunsilk-Valentino-1881 CerrutiCalvin Klein-Cutex-Vaseline-TIGI-Athea-LifebuoyPond's-Signal, Close Up-Signal, Close Up), Royal Canin, Pfaff, Deutch, BMW, TDK, Tiscali, Terna, Seat Pagine
Gialle(Cipi-Consodata-Europages-Lighthouse International Company-Telegate-Tdl Infomedia-Seat Corporate
University-Telegate AG-Consodata Group Ltd-TDL Infomedia Ltd), Eni(EniPower-Snam Rete Gas-Italgas-SyndialPolimeri Europa-Saipem-SofidTecnomare-Agenzia Giornalistica Italia-Eni Corporate University-Eni International
Resources Limited-EnifinPetroLig-PetroVen-EniServizi), Rai, Banca di Roma, Ferretti, Banco di Napoli, 3i, BNL
Banca Nazionale del Lavoro, Intesa San Paolo(Banca Intesa-Sanpaolo IMI-Intesa SanPaolo Bank-Privredna Banka
Zagreb-Bank of Alexandria-Intesa Sanpaolo Private Banking-Intesa SanPaolo Banka-KMB Bank-Banca Intesa
BeogradVUB Banka-Banka Koper-CIB Bank-Pravex Bank-Qingdao City Commercial Bank), Bipop-Carire, Banca
Popolare di Lodi, Monte dei Paschi di Siena, Rolo Banca 1473, Finmeccanica( Selenia-ElsagSTMicroelectronicsAeritalia/Alenia-Officine Aeronavali-Aermacchi[Savoia-Marchetti]-ATR-Thales-Alenia Space-Telespazio-Selex
Sistemi Integrati-SelexGalileo-Selex Sensors and Airborne Systems-Selex Communications-ElsagDatamatAgustaWestland-Oto Melara-Oto Melara-WASS-MBDA consorzio missilistico europeo-Ansaldo EnergiaAnsaldoBreda-Ansaldo STS-AgustaWestland-STMicroelectronicsAeromeccanica SA-Alenia Aeronautica-Ansaldo
Energia-AnsaldoBreda-BredaMenarinibus-Elsag DatamatFata-Oto Melara-Trimprobe-Telespazio-Finmeccanica
Finance-Finmeccanica Group Real EstateFinmeccanica Group Services-Finmeccanica North America-Finmeccanica
UK LTD-DRS Technologies IncElsaCom-Seicos-SELEX Communications-SELEX Service Management-SELEX
Sistemi IntegratiSO.GE.PA.- Whitehead Alenia Sistemi Subacquei-Alenia Marconi System-Eurosysnav-Libyan Italian
Advanced Technology-Orizzonte Sistemi Navali-Europea Microfusioni Aerospaziali-Thales Alenia SpaceElettronicaEuropean Satellite Navigation Industries GmbH-Galileo Industries-MBDA-Nahuelsat-NGL Prime), Gruppo
Santander(Banco Santander-Santander Consumer Finance-Banesto-Openbank-BANIF-Unión de Créditos InmobiliariosSantander Direkt Bank-GE Money-Santander Consumer Bank-Santander Private BankingBanco Santander Totta-Grupo
Santander Totta-Abbey-Cahoot-Bradford & Bingley-Alliance & Leicester-Optimal Investment Services-Banco
Santander Río-Orígenes AFJP-Banco Santander BanespaBanco Real-Banco Santander Colombia-Administrador
Financiero de Transantiago-AFP Bansander-Banco Santander Chile-Santander Banefe-Sovereign Bank-Grupo
Financiero Santander Serfin-Banco Santander de Panamá-Banco Santander del Perú-Banco Santander Puerto RicoSantander Overseas Bank-Banco Santander Uruguay-Banco de Venezuela-Attijariwafa Bank-Banco Standard Totta de
Mozambique-Banco Internacional de Santo Tomé y Príncipe-Banco de Santander Hong Kong Branch-Banca Serfin),
Alitalia, Pininfarina, Jil Sander, Banca Popolare di Milano(Mobiliare Milanese-Banca Popolare di Roma, la Banca
Briantea, Banca Agricola Milanese, Banca Popolare Cooperativa Vogherese, Banca Popolare di Bologna e Ferrara,
Banca Popolare di Apricena, Ina Banca, Cassa di Risparmio di Alessandria e Banca di Legnano), Credem(Credito
Emiliano Holding-Credito Emiliano-Abaxbank-Anteprima-Ariosto-Banca EuromobiliareBanca Euromobiliare (Suisse)Creacasa-Credem International (LUX)-Credem Private Equity-
159
Credemassicurazioni-Credemfactor-Credimmobili-Credemleasing-Credemtel-Credemvita-Euromobiliare Alternative
Investment SGR-Euromobiliare Asset Management-Euromobiliare Fiduciaria-Euromobiliare International Fund SicavM.G.T.), Banca Popolare dell'Emilia Romagna(Volksbank-EMRO Finance IrelandBPER International Advisory
Company-Sofipo-Sintesi 2000), Carige, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, BancAssurance Popolari, Ragusa,
Banca Popolare S. Angelo, Banca di Credito Cooperativo "San Giuseppe" Petralia Sottana, Banca Di Credito
Cooperativo Di Lercara Friddi, Banca di Credito Cooperativo di Sambuca di Sicilia, Banca di Credito Cooperativo G.
Toniolo di San Cataldo, Unicredit, Pininfarina, Banca Intesa, Giochi Preziosi, Clessidra, ERG, Marazzi Group, AXA,
Redaelli Tecna, Kohlberg company, Kartogroup, Arcandor, Bally, UBI Banca, Societe Generale, La Centrale, Luxottica,
Syndial, Banca Nuova, Capitalia, Banca Lombarda e Piemontese, Banca Popolare Italiana, Banca Popolare di Verona,
Barilla(Mulino BiancoPavesi-Voiello-Academia Barilla-Wasa-Misko-Filiz-Yemina-Vesta), British American
Tobacco(MS-NazionaliSax-Lido-Linda-Eura-Stop-Futura-Alfa-Kent-Dunhill-Lucky Strike-Vogue-Viceroy-RothmansKool-Benson & Hedges-State Express 555-Peter Stuyvesant-John Player Gold Leaf-...)
British Petroleum (ARCO - Castrol plc. - Fluor Corporation)
E TANTISSIMISSO ALTRO...!!
Fonte: http://informatieliberi.blogspot.com/2010/05/i-rothschildpadroni-del-mondo.html
Non si può capire veramente cosa accade nel mondo se non si
studia "La Famiglia" per eccellenza:I Rothschild ........
Chi comanda veramente il Mondo?
C'è un nome, o meglio... un cognome, che mi frulla nel cervello da un po'.
Si tratta senza dubbio di banchieri ,dato che sono i maggiori proprietari della Banca d'Italia e, per fare solo qualche
esempio, possiedono la Barclays (tra le maggiori azioniste di Intesa SanPaolo) soprattutto tramite Markus Agius,
la JpMorgan (che controlla Monte dei Paschi di Siena) tramite la famiglia Rockefeller, Mediobanca (colei che
controlla Unicredit) tramite Vincent Bolloré e Jean Azema della Groupama Holding S.A., Banca Carige
(attraverso Francois Perol), con Ana Patricia Botin il Banco Santander Central Hispano (il quale controlla ABN
AMRO, un altro pilastro di Unicredit).
Potrei andare avanti cosi per ore ma credo che queste poche segnalazioni siano più che sufficienti.
Tornando ai banchieri ,mi viene da pensare che costoro abbiano alle loro dipendenze personaggi, i quali hanno goduto
di altissime cariche di spicco. Tony Blair (l'ex Primo Ministro inglese) lavora per loro ora con tanto di paga, stessa
sorte per l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, diventato un loro consulente.
E sono solo due esempi. Hanno avuto stretti rapporti con Boris Elstin, il precedente “Zar”, tant' è che assieme a loro
160
firmò il provvedimento per la creazione della potentissima Banca Russo-Occidentale ed espresse la sua soddisfazione
pubblicamente più volte.
La maggior parte delle privatizzazioni nel Mondo hanno reso i componenti di questa famiglia i principali
beneficiari.
Tra i capi di Facebook c'è un loro uomo che porta il loro nome:Jeff Rothschild.
Il Global Warming viene utilizzato come tematica fondamentale per la
salvezza dell'umanità, peccato che quello che propongono come soluzione sia una tassa globale che renderebbe i
componenti di questa famiglia come i maggiori beneficiari.
Ci sono 2 film che hanno nel titolo il loro cognome, sono introvabili e pubblicizzano gli avi della famiglia.
Seppur ebrei dichiarati (ma solo per secondi fini) sono i Guardiatesori del Vaticano, la più importante carica che
il Vaticano “dona” dato che costoro controllano il tesoro del Vaticano dal 1823.
Hanno fondato il supermercato Esselunga tramite un loro uomo dal nome Rockefeller.
La moglie di uno di loro, Arielle, è il vice-presidente della organizzazione Francese umanitaria CARE e rappresenta il
suo paese al consiglio di amministrazione di CARE International; uno dei maggiori gruppi internazionali che si occupa
di volontariato.
Questa è una delle tante casette in campagna:
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Anche questa lo è:
Pure queste lo sono:
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Hanno comprato la casa che era dei parenti di Lady D.:
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Fermiamoci qui con le abitazioni altrimenti non si finisce più
Dopo averle viste attentamente e, spero, anche fatto ricerche su queste abitazioni, provate a pensare dove passerete il
fine settimana voi ed invece dove probabilmente lo passeranno costoro!!............... !!!Coi soldi derivati dal
SIGNORAGGIO,quindi sottratti alla comunità....
La “Famiglia” è il nome con cui si fanno chiamare i componenti della stessa.
Il vino più costoso del mondo, lo Chateau Lafite, porta il nome Rothschild, così come altri vini pregiati: Champagne
Brut, Bordeuax Mouton, e tanti altri.
Negli anni Venti e Trenta le etichette di Chateau Mouton furono disegnate da pittori famosi del calibro di Mirò,
Dali, Braque, Chagall e Picasso.
Lo stesso Hitler era, molto probabilmente, il nipote di un personaggio di spicco di questa famiglia.
"Naturalmente i sentimenti che animano l'accesa condanna nei confronti dei gruppi antisemiti di oggi risale alla
persecuzione ebraica ad opera del nazismo e di Adolf Hitler.
Basta fare indagini o sollevare le riserve sui Rothschild o su altri ebrei o organizzazioni per essere bollato come nazi.
Eppure è stato dimostrato in tanti libri e da un'infinita di studiosi, che Adolf Hitler e i nazisti sono stati creati e
finanziati dai Rothschild.
Furono loro che organizzarono l'ascesa al potere di Hitler attraverso società segrete a capo degli Illuminati presenti in
Germania, come la Società Thule, la Società Vril e altre; furono i Rothschild a finanziare Hitler attraverso la
Banca d'Inghilterra e altre fonti sono la Banca Kuhn Loeb, che finanziò anche la Rivoluzione Russa.
Il cuore della macchina da guerra di Hitler fu il genio chimico I.G.Farben.
Anch'essa controllata dai Rothschild tramite società finanziarie, attraverso i valletti dei Warburg.
La Standard Oil dei Warburg gestiva Aushwitz, ma era ufficialmente dei Rockefeller(l'impero Rockefeller era
stato creato dai Rothschild,nel 1870 infatti la Rothschild Bank di Cleveland,Ohio, diede a J.D. Rockefeller il
denaro per fondare la Standard Oil).
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Essi possedevano anche i mezzi di comunicazione, e così controllavano il flusso di notizie date al pubblico.
Guarda caso le loro proprietà non erano state sfiorate da una bomba in tutta la
guerra! Altre fabbriche lì vicino erano state demolite dai raid aerei.
Quindi dietro la forza di Hitler vi era la mano sapiente dei Rothschild, proprio coloro che nel mondo sostengono la
razza ebraica...
Gli ebrei sono per loro, come tutto il resto della popolazione, solo bestiame da usare e muovere a proprio vantaggio.
Ma attenti Hitler non poteva appartenere alla famiglia Rothschild perchè ha massacrato quel popolo, insieme a zingari
e comunisti e chi non gli piaceva, mentre i Rothschild difendono quel popolo facendone parte, e quindi, mai avrebbero
fatto un orrore del genere.
Oh, davvero?
Non solo Hitler fu sostenuto dai Rothschild, ma diverse prove dicono che lui fosse un Rothschild.Tra cui il libro
dello psicanalista Walter Langer, The mind of Hitler.
Questo calza a pennello sulla propaganda organizzata dagli Illuminati per spianare la strada al potere ad Adolf
Hitler.
Egli venne sostenuto anche dai Windsor(in realtà casa
ta tedesca dei Sassonia-Coburgo-Gotha), e tra questi figurava Lord Mountbatten, un Rothschild, un satanista.
I dati sul legame tra nazisti-britannici devono ancora emergere del tutto, ma uno studioso di nome Langer ha scritto:
"Il padre di Adolf, Alois Hitler, era figlio illegittimo di Maria Anna Schiklgruber. Si pensava fosse Georg Hiedler. Ma
(...)ciò è altamente improbabile(in Austria era saltato fuori un documento)(...)che dimostra che Maria Anna S. fosse a
Vienna al momento del concepimento. A quel tempo era la domestica del barone Rothschild..(precisamente Salomon
mayer De Rothschild padre di Anselm Von Rothschild,che insieme a Charlotte,figlia di Nathan Rothschild,diede
alla luce Albert Salomon De Rothschild.Egli sposò la Baronessa Bettina Caroline de Rothschild del ramo
francese della famiglia, figlia di Alphonse James De Rothschild,e insieme diedero alla luce Luis De Rothschild.)
Non appena scoperta la sua gravidanza fu cacciata...e nacque Alois".
Le informazioni di Langer provengono da un alto ufficiale della Gestapo, Hansjurgen Koelher, e furono pubblicate nel
1940 col titolo Inside the Gestapo.
Quel fascicolo scrisse "provocò tanto scompiglio quanto mai prima".
Egli rivelò anche che:
"(...)Attraverso quei fascicoli scoprimmo tramite certificato di nascita, scheda di registrazione della polizia, i protocolli
ecc, alcune cose che il cancelliere tedesco riuscì a ricomporre come un puzzle, dandogli una coerenza logica".
"Una giovane serva (la nonna di Hitler)arrivò a Vienna e divenne domestica presso alcune delle famiglie più potenti e
ricche di Vienna.
Ma, sfortunata, venne sedotta e abbandonata mentre aspettava un bambino e venne rispedita al villaggio natale...Qual
era la famiglia viennese presso cui lavorava? Non era una domanda poi così difficile.
A Vienna era già da tempo in funzione un registratore obbligatorio presso il commissariato di polizia, ella
lavorava presso i...Rothschild(ma dai!? P301)e il nonno ignoto di Hitler doveva trovarsi in quella casa. Il
fascicolo Dolfuss si fermava a questa osservazione".
Forse Hitler era così determinato a conquistare l'Austria per distruggere ogni traccia del suo retaggio?
Infatti l'unico membro della Famiglia Rothschild che ebbe problemi con Hitler fu Luis De Rothschild,del ramo
austriaco proprietario della Famiglia,fu arrestato e poi liberato in seguito alla cessione dei suoi beni in Austria,tra cui le
bellissima dimore,Palais Rothschild , piene di collezione d'arte e antichità.
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"Mi pare che Hitler conoscesse le sue origini ancor prima di diventare Cancelliere.
Come suo padre, quando il gioco si fece duro, si trasferì a Vienna; poco dopo la morte della madre nel dicembre 1907,
Adolf partì per Vienna. Pare che là abbia fatto perdere ogni sua traccia per 10 mesi!
Ciò che fece in quel periodo è un mistero, ma noi possiamo presupporre che si fosse intrattenuto a conoscere i suoi
cugini e per valutare il suo potenziale in vista di future eventuali imprese".
Philip Eugene de Rothschild, sostiene di essere un discendente dei Rothschild come lo fu Hitler o altre migliaia di
persone cresciute e allevate da essi, prima di essere affidati a famiglie di facciata, al fine di ricoprire posizioni di
privilegio sotto falso nome e illegittimamente.
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Ma quale dei Rothschild era il nonno di Hitler?
Alois, il padre nacque nel 1837 nel periodo in cui Salomon Mayer era l'unico Rothschild che viveva a Vienna.
Persino la moglie era tornata a Francoforte dopo il fallimento del loro matrimonio.
Il loro figlio, Anselm Salomon, trascorse la maggior parte della sua vita lavorativa tra Parigi e Francoforte, lontano da
Vienna e dal padre.
Così, il vecchio e solo Salomon Mayer Rothschild è il sospettato numero 1.
Hermann von Goldschmidt, figlio di un impiegato di Salomon Mayer, scrisse un libro pubblicato nel 1917, che riporta a
proposito si Solomon: "...dal 1840 aveva sviluppato un particolare entusiasmo per le giovinette"...e..."aveva una
passione lasciva per le bambine, e le sue avventure con loro furono messe a tacere dalla polizia".
La nonna di Hitler era una giovane ragazza che lavorava sotto quello stesso tetto e che divenne ben presto oggetto delle
attenzioni e voglie di Mr Salomon.
E rimase incinta proprio mentre era in servizio in quella casa.
Suo nipote divenne cancelliere tedesco, grazie all'appoggio finanziario dei Rothschild, e diede inizio alla Seconda
Guerra Mondiale che fu così centrale per il piano globale degli Illuminati."
L'ex Presidente della Federazione Sionista, Asher Mallah, è il pro cugino di Sarkozy direttamente collegato a
questa famiglia.
Il Movimento Sionista è stato praticamente creato e finanziato da costoro.
L' Israele che si conosce ora (la Regione West Bank compresa) è stata voluta da codesti i quali hanno finanziato
la campagna elettorale di Hitler attraverso i finanziamenti del nonno di Bush (Prescott Bush degli Skull &
Bones) tramite la Union Bank.Hanno speso tanti soldi per “condurre” milioni di persone in poco tempo da un
continente ad un altro.
Il Premio Rothschild (“Rothschild Prize”) è tra i più ambiti tra le Università in Israele.
Posseggono il The Economist e Liberation.
Sono direttamente collegati alla Monsanto,posseggono la British Petroleum,ora tristemente famosa, ed a
tantissime altre Multinazionali.
Quello che si nasconde dietro la disgregazione della Jugoslavia e i conflitti all'interno dei Balcani è una sottile tela di
personaggi collegati alle più potenti lobbies bancarie che hanno a capo questa famiglia.
Prima della battaglia di Waterloo finanziarono entrambi gli schieramenti, come da prassi, e riuscirono a sapere qualche
giorno prima, tramite una rete di corrieri ben organizzata, che il Duca di Wellington vinse su Napoleone, questo permise
loro di guadagnare in modo sporco tantissime sterline dato che fecero credere agli inglesi che la guerra era stata persa e
l'invasione da parte dei francesi era ormai inevitabile ed imminente.Questa fu una delle tante operazioni che rese
famoso Nathan Rothschild.
Da questa rete di corriere nacque il Mossad!!
Sono i maggiori advisor ed a loro tantissimi Gruppi chiedono consulenza prima di avviare trattative finanziarie.
Comune di Roma, Juventus, Alitalia, Intesa Sanpaolo, Abn Amro, Marazzi, Unilever, Mps, Telecom, Bpi, West Ham,
Murdoch, Banca Popolare di Milano, Tiscali, Ubi Banca, Luxottica, Ente Cinema del ministero del Tesoro, British
Telecom, Banca Italease, Paramount, Eni, Time Warner, Banca Carige, Credit Agricole e Mediaset sono solo alcuni
dei tantissimi clienti ai quali fanno “consulenza”, chiamiamola cosi. Solo perfare un esempio: hanno gestito la
privatizzazione di Cinecittà.
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La conquista degli Stati che componevano la Penisola italiana e, in particolare, del ricco Regno delle Due Sicilie da
parte dei Savoia non fu solo dettata dall'esigenza di rientrare dall'esposizione nei confronti di una delle loro “Banque”
che aveva già investito parecchio nelle avventure belliche piemontesi.
Nella spedizione dei Mille il ruolo della massoneria inglese, capeggiato da loro, fu determinante con
un finanziamento di tre milioni di franchi ed il monitoraggio costante dell'impresa.
Henry Kissinger, il probabile mandante dell'assassinio di Aldo Moro (secondo la vedova di Moro stesso), assieme ai
Bush frequenta e ha frequentato spesso le ville americane del ramo d' oltreoceano di questa famiglia tant'è che uno dei
suoi ultimi festeggiamenti per il suo compleanno è stato organizzato dai Rothschild stessi.
Paul Myners, un impiegato di una delle loro Banche, è il Segretario per i servizi finanziari inglesi e ricopre anche la
carica di Primo Ministro del National Economic Council, nel 2007 ha dato £ 12.700 per la campagna di leadership di
Gordon Brown.
Bank of China lavora fianco a fianco con il ramo francese dato che è entrata nel capitale della Compagnie
Financière Rothschild con una partecipazione del 20%.
Heer appartiene ad una ricca famiglia di banchieri svizzeri e sostiene che i suoi dirigenti della Banca (la
suddetta famiglia) lo avrebbero costretto ad effettuare le operazioni più ignobili.
Una delle sue accuse è quella di avergli fatto consegnare 5 milioni di dollari in contanti ai killer del banchiere Calvi
prima che partissero per Londra per impiccarlo sotto il Ponte dei frati neri nel 1982. Heer sostiene anche che i
dirigenti della stessa Banca avrebbero avuto rapporti stretti con personaggi criminali legati alla mafia tramite la
Loggia P2. Come se tutto questo non bastasse, ha lanciato accuse dirette al barone Rothschild, ex presidente della
banca, che a suo parere avrebbe aiutato ricchi e disonesti italiani nelle loro operazioni fraudolente. Altro che
Tangentopoli!
John Le Carrè scrisse “La talpa” ispirandosi al comportamento di un inglese (Lord Victor Rothschild)di questa
famiglia che faceva il doppio o triplo gioco facendo finta di lavorare per i servizi segreti britannici, successivamente
per quelli russi, per poi arrivare a dire che faceva solo i propri interessi (o della famiglia); nell'indagine che scaturi la
vicenda solo lui fù salvato direttamente dal tempestivo intervento della Regina d'Inghilterra (sua parente) la quale però
non fece altrettanto per gli altri 4 componenti del team i quali furono condannati per spionaggio, tradimento e altro.
Emma, della famiglia in questione, è la donna misteriosa delle indagini sull' uccisione del premier svedese OlofPalme;
costei doveva essere interrogata da almeno 12 funzionari della Polizia svedese, gli investigatori erano convinti che la
donna fosse l' amante di Palme e potesse fornire elementi utilissimi alle indagini.
Ad aprile del 1990 il quotidiano svedese “Dagens Nyheter” scrisse che Il Gran Maestro della loggia P2 Licio Gelli
avrebbe spedito, tre giorni prima dell’assassinio di Palme, questo telegramma ad un agente Cia: “dite al vostro
amico che l’albero svedese sarà abbattuto”.
Nel libro di Paul Berrel uscito nel 2006 sono persino coinvolti nell'indagine della morte di Lady D. dato che un loro
Lord viene nominato come amico (?) del ricco magnate americano il quale aveva intenzione di andare alla Casa Bianca
e portarsi Lady Diana come First Lady.
Tra i tanti investimenti che coinvolsero la famiglia viene spesso evocato il prestito che ha permesso al
governo britannico di costruire il canale di Suez.
Impiegarono appena un' ora per raccogliere la somma richiesta dagli inglesi! ........ !!!!
Dopo una cerimonia su una tomba, una sera, alcuni membri della famiglia, tra i quali il barone capo del ramo francese,
hanno incontrato anche l'allora cancelliere Helmut Kohl durante una festa in onore dell' antenato al quale la famiglia
stessa deve gran parte della propria fortuna. Almeno cosi si dice.
Dietro Schwarzenegger c'è, oltre a Warren Buffet che è il secondo uomo più ricco d'America, lord Jacob, il capo della
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omonima famiglia bancaria. Famosa rimane l'intervista a Terminator all'interno della quale esprimeva pensieri
fascisti che potevano tenere testa a quelli di Mussolini.
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Nel cda di una
loro Banca omonima ci sono i proprietari di Telecom Italia, Citigroup, Heineken, Shell, Repsol, Coca Cola, Nielsen,
Royal Philips Electronics, New York Times, De Beers, British Museum, BBC, Royal Bank of Scotland, British
Telecom, Governatori di Banche e tantissimo altro.
In una delle loro Ville a Francoforte, nel sontuoso salone Delan M., ogni mattina e pomeriggio i rappresentanti delle
cinque Bullion houses della City si riuniscono per decidere il prezzo dell' oro.
Intorno a questa famiglia ci sono molte morti misteriose. Come in ogni famiglia che si rispetti no?!
Una loro componente fù assassinata anni fà in Italia. Un delitto maturato negli ambienti della malavita internazionale.
Venne definito: Un giallo d' alto bordo, un gran calderone in cui - almeno inizialmente - è finito di tutto, cocaina e
gioielli, tele trafugate e spionaggio, sequestri e traffico d' armi, P2 e terrorismo nero. Un enigma irrisolvibile, un
gioco di scatole cinesi, un puzzle a puntate.
Era la ex moglie di Evelyn, si era risposata con il direttore di un grande magazzino e la cosa non andò proprio
giù all'ex marito.
Si era recata nel 1980 a Roma. Non si sà bene per quale ragione avesse lasciato la capitale per prendere alloggio in un
albergo della cittadina di Sarano nelle Marche. La ex moglie di Rothschild a quell' epoca comprava e vendeva opere di
antiquariato. Una notte, malgrado la tempesta, uscì dirigendosi verso una collina e da allora sia lei che la sua
amica/compagna scomparvero. Qualcuno disse d’aver visto un’auto con targa straniera seguire la peugeot nera di
Janette May verso l’erta di Sassotetto. Due anni dopo le loro ossa furono rinvenute in una foresta ad almeno cinque
chilometri da dove era stata trovata dai carabinieri la loro vettura.
A prendere il controllo della grande banca di famiglia è stato René David de Rothschild. Sua moglie ,Olimpia dei
principi Aldobrandini, appartiene alla Nobiltà nera,i suoi avi “han dato” alla Chiesa Papa Clemente VIII, ella
possiede la meravigliosa villa Aldobrandini di Frascati.
Non è certo la prima volta che i Rothschild si sposano con personaggi della grande aristocrazia. Già nel 1858 Sara
Louise figlia di Anselm aveva sposato un barone Franchetti, e nel 1946 lui aveva sposato una Asburgo della
famiglia imperiale austriaca.
Più recentemente nel 1983 il cugino di David, Eric Alain aveva preso in moglie Maria Beatrice Caracciolo. Guy,
marito anche lui dell' aristocratica contessa Marie Helene de Niclay, faceva organizzare feste le quali erano
diventate la meta del jet set internazionale. La sua amicizia con il successore di De Gaulle, Georges Pompidou,
era leggendaria.
In molti asserivano che il presidente francese fosse come un suo servitore.,al punto che quando vinse uno dei
cavalli della scuderia Rothschild i commentatori scrissero: "è un Pompidou ad avere trionfato per Guy". Sua
moglie, madre di David era un personaggio molto diverso da quella del proprio cugino Edmond con il quale si
contendeva il primo posto nella mondanità parigina. Edmond che un tempo era un fanatico religioso sempre pronto alla
rinuncia in nome della tradizione ebraica, si era trasformato quando aveva sposato la bella e giovanissima ballerina
modella Nadine, anche lei personaggio leggendario nella Francia del bel mondo.
Guy scrisse su Le Monde "sono stato trattato come un ebreo dai tedeschi, vengo trattato come un paria sotto
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Mitterrand".Quando organizzò per lo Stato pontificio un rilevante prestito, il pontefice lo ammise in udienza privata e
gli fece baciare il suo anello. "Se il prestito fosse stato a condizioni ancora migliori gli avrebbero fatto baciare anche
San Pietro", scrisse un giornale dell' epoca.
Lo stemma dei Rothschild francesi ha cinque frecce che puntano tutte verso l' alto mentre in quello dei Rotschild inglesi
le frecce puntano verso il basso.
Raphael, 23 anni, stroncato al termine di un party nel cuore della città che conta, New York, è morto di overdose; era
l'erede dato che avrebbe guidato un impero da 16.000 miliardi di lire nel 2000.
La vita che sembrava dorata del quarantunenne Amschel è finita in una stanza d' albergo: un lunedì sera, poco prima di
cena, una cameriera l' ha trovato impiccato nella sua camera dell' hotel Bristol, uno dei più lussuosi della capitale. Sua
moglie era Anita Guinness, della grande famiglia irlandese dei produttori di birra.
Nel 2003 la società inglese e francese fondono per diventare un'unica entità ombrello. La proprietà è equamente
suddivisa tra le filiali francese ed inglese della famiglia sotto la guida di David.
Nel 1981 il Governo francese, tramite il Ministero dell' Economia, chiese la consulenza alla Banca di questa famiglia
per privatizzare la Paribas.
Jimmy Goldsmith si lancia all' assalto delle "Presses de la Citè", secondo gruppo editoriale d' Oltralpe. Ad aiutarlo ci
pensa proprio la banca di costoro, cugini del finanziere anglo-francese, che con lui intrattengono ottimi
rapporti d' affari (David è membro del consiglio di amministrazione della Gènorale Occidentale, la holding di
Sir Jimmy e si è associato con lui per tentare di strappare la "Cinq" al duo Hersant-Berlusconi). L' ex
presidente Pompidou lavorava alla loro Banca prima di iniziare la sua carriera politica e l' attuale presidente
della Compagnie financière Edmond, Bernard Esambert, è stato consigliere di Pompidou all' Eliseo come
Edouard Balladur, ministro dell' Economia e numero due del governo Chirac. L'ex Primo ministro Georges
Pompidou era un agente dei Rothschild.
Nel 1953 lasciò temporaneamente l'attività politica per diventare direttore generale della Banca Rothschild, incarico
che manterrà fino al maggio 1958. Il 1° giugno 1958 De Gaulle, il Presidente del Consiglio, lo nomina diret tore di
gabinetto. L' 8 gennaio 1959 torna a lavorare per la Banca Rothschild e il 14 aprile 1962 diventa Primo Ministro
Francese.
Il controllo delle quote di Mikhail Khodorkovsky della Yukos, il gigante russo del petrolio, è passato al celebre
banchiere Jacob Rothschild secondo un accordo che ha concluso prima di far arrestare lo stesso Khodorkovsky. Una
mossa ben congeniata che ha permesso alla famiglia Rothschild di arricchirsi tantissimo.
Sono i proprietari della British American Tobacco o BAT, la terza più grande azienda mondiale produttrice di
sigarette.
I Rothschild controllano Yahoo attraverso la Barclays dato che i 5 azionisti maggiori di Yahoo! Inc. nell'ordine
sono: Capital Research & Management CO (Los Angeles), Legg Mason Inc (Baltimora), Barclays Global
Investors UK Holdings LTD (Londra), Vanguard Group Inc (Valley Forge) e Barclays Global Investors NA /CA/
(San Francisco).
Una ammissione di uno dei discendenti nel l966: «Più di altri banchieri siamo stati riservati e reticenti su tutto ciò che
riguardava la famiglia. Tutti loro hanno sviluppato una sorta di tecnica della discrezione assoluta, portandola alla
perfezione».
In una lettera alla sorella di Luigi Filippo, Talleyrand, allora ambasciatore a Londra, scrisse il 15 ottobre 1830: "Il
ministero britannico è sempre messo al corrente di tutto da Rothschild da dieci a dodici ore prima dei dispacci di Lord
Stuart (l' ambasciatore a Parigi). Le loro navi non imbarcano passeggeri e salpano con qualsiasi tempo".
I Rothschild non si fanno scrupoli, combattono senza mezze misure chi minaccia di intaccare il loro potere e non si
lasciano fermare nemmeno dalle guerre, anzi le loro capacità sono tali che riescono ad essere al contempo i banchieri di
Cavour e di Metternich e la loro spregiudicatezza è pari alla loro abilità.
Franco Mattioli nel 1999, socio dello stilista Gianfranco Ferrè, ha venduto il 49 per cento detenuto nella casa di
moda italiana alla merchant bank Rothschild.
172
Tratto da "Le Società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo", Jan van Helsing, 1995:
Nel 2005 la Deutsche Boerse ha provato a scalare la Borsa di Londra ma si è trovata un muro invalicabile
costruito dai Rothschild i quali non contenti hanno guidato un' offensiva per l' acquisto di titoli di Deutsche Boerse,
in modo da prepararsi a controllarne la maggioranza.
Nel 2006 sapevano già con largo anticipo della crisi economica imminente e singolare è il fatto che
stabilirono il prezzo per la cessione di Airbus con un valore di circa il 20% in meno.
Sono proprietari della famosa galleria londinese Colnaghi.
Ventisei lettere di Voltaire dedicate all' imperatrice Caterina II sono sparite, le preziose epistole provenivano dalla
collezione Rothschild ed erano dirette al Presidente della Federazione Russa Putin.
La Fondation Adolphe de Rothschild è considerata tra la più prestigiose ed autorevoli in campo medico e
viene seguita da molte autorità!
Per oltre un secolo ha offerto ai pazienti squadre mediche e chirurgiche nel campo delle malattie della testa e del
collo: Oculistica, ORL, Neurologia, Neurochirurgia e Neuroradiologia Interventistica, etc.. La Fondazione è un
ospedale privato che collabora con l'ospedale pubblico. Ha le migliori apparecchiature secondo la medicina ufficiale,
sono considerate efficenti e forniscono al contempo servizi considerati di qualità ai suoi pazienti.
Lord Byron, il grande poeta e scrittore del XIX secolo ha scritto: "L' ebreo Rothschild e il suo rivale Cristiano
Baring, hanno il controllo del potere nel mondo". Poco tempo fa tuttavia la Baring è crollata sotto una
montagna di debiti dovuta a speculazioni ed è stata venduta.Gia' al tempo i Rothschild e i Baring controllavano
il traffico mondiale dell'oppio.
Sotto riporto le dichiarazione di un tale,James Calbot,le quali non fanno che confermare quello che sta scritto in
molti libri tra cui consiglio:"Dope inc."
"Potrà essere una rivelazione per molte persone il fatto che il commercio globale della droga sia controllato e gestito
dalle agenzie di spionaggio. In questo traffico mondiale di droga, l’intelligence britannica regna sovrana.
Come sanno bene le persone informate su questo argomento, MI5 e MI6 controllano molte delle altre agenzie di
spionaggio al mondo (CIA, MOSSAD, ecc..) in un’ampia rete di intrighi e corruzione che ha la sua base di potere
globale nel “miglio quadrato” della City di Londra. Il mio nome è James Casbolt ed ho lavorato peril MI6 in
“operazioni occulte” di traffico di cocaina con l’IRA ed il MOSSAD a Londra e Brighton fra il 1995 e il 1999. Anche
mio padre Peter Casbolt era nel MI6 e lavorò con la CIA e la Mafia a Roma, trafficando cocaina in Gran Bretagna.
Dalla mia esperienza ho ricavato la consapevolezza che le distinzioni di tutti questi gruppi sono sfumate a tal punto
che alla fine eravamo un unico gruppo internazionale che lavorava assieme per gli stessi obiettivi.
Eravamo marionette le cui corde erano tirate da burattinai globali con sede nella City di Londra. La maggior parte dei
livelli delle agenzie di spionaggio non sono leali verso i cittadini del paese in cui risiedono e si
vedono come “al di sopra della nazione”.
E’ stato dimostrato oltre ogni ombra di
dubbio che la CIA ha importato la maggior parte della droga in America negli ultimi cinquanta anni (andate a vedere
il sito web “From the Wilderness” dell’ex-ufficiale della LAPD Michael Rupert come prova). La CIA opera agli
ordini dello spionaggio britannico ed è stata creata proprio da questo nel 1947. La CIA ancor oggi è leale ai
banchieri internazionali con base nella City di Londra ed alle famiglie aristocratiche dell’elite globale come
Rothschild e Windsor (Saxa-Coburg-Gotha).
Da quando è stato attivo, il MI6 ha sempre introdotto droga in Gran Bretagna. Non è che introducano ‘della’ droga
in Gran Bretagna, io stimerei che il MI6 vi introduca circa il novanta per cento della droga
complessiva. Lo fanno tramite il controllo di molti gruppi terroristici e criminali organizzati, e gruppi come l’IRA
sono pieni di agenti MI6. Il MI6 importa eroina dal Medio Oriente, cocaina dal Sudamerica e cannabis dal Marocco,
come da altri luoghi. L’intelligence britannica ha inoltre progettato e creato l’LSD negli anni ‘50 in luoghi come il
Tavistock Institute di Londra. Negli anni ‘60 il MI5, il MI6 e la CIA usavano l’LSD come arma contro i manifestanti
arrabbiati per trasformarli in ‘figli dei fiori’ troppo sballati per organizzare una rivoluzione.Il Dott. Timothy Leary, il
guru dell’LSD degli anni Sessanta era un burattino nelle mani della CIA. I fondi monetari e la droga per la ricerca di
Leary provenivano dalla CIA e
173
Leary afferma che Cord Meyer, l’agente CIA incaricato di finanziare la contro-cultura dell’LSD degli anni Sessanta
“mi ha aiutato a capire più chiaramente il mio ruolo culturale politico”. Nel 1998, mi furono inviate dal MI5 3000
dosi di LSD su carta assorbente con l’immagine della bandiera europea stampata sopra. L’uomo del MI5 che lispedì
disse a mio padre che era una “firma” del governo e che questo LSD era
chiamato “Europa”.
Il traffico mondiale della droga controllato dallo spionaggio
britannico vale almeno 500 miliardi di sterline all’anno. E’ più del commercio mondiale del petrolio e le
economie di Gran Bretagna ed America dipendono totalmente dal denaro della droga.
Il boss della mafia John Gotti espose questa situazione in tribunale quando gli venne chiesto se fosse coinvolto
nel traffico di droga. Rispose “No, noi non possiamo competere con il governo”.
Credo che sia stata soltanto una mezza verità perché la mafia e la CIA ai livelli più elevati sono lo stesso gruppo. In
Gran Bretagna, i soldi della droga del MI6 sono riciclati attraverso la Banca d’Inghilterra, la Banca Barclays e altre
aziende di note famiglie. I soldi della droga passano da conto a conto fino a disperdere le loro origini in un’enorme
rete di transazioni. I soldi della droga escono “più puliti”, ma non totalmente puliti.
A questo punto, le famiglie che gestiscono il business corrotto dei diamanti, come gli Oppenheimer, usano questi
soldi per acquistare diamanti. Questi sono poi venduti, ed i soldi della droga diventano puliti. Il MI6 e la CIA sono
inoltre responsabili della diffusione endemica della cocaina crack in Gran Bretagna e America. Nel 1978, il MI6 e la
CIA erano in Sudamerica a studiare gli effetti sui nativi che fumano la colla della cocaina ‘basuco’. Questa droga ha lo
stesso effetto della cocaina crack. Hanno visto che il potenziale di resistenza e assuefazione era di gran lunga superiore
alla cocaina ordinaria e crearono la cocaina crack dalla formula del basuco. Il MI6 e la CIA da allora hanno
sommerso la Gran Bretagna e l’America di crack. Due anni dopo, nel 1980, la Gran Bretagna e l’America iniziavano a
vedere i primi segni della diffusione della cocaina crack sulle strade.
Il 23 agosto 1987, in una comunità rurale a sud di Little Rock in America, due ragazzi minorenni di nome Kevin Ives e
Don Henry sono stati assassinati e fatti a pezzi dopo essere stati testimoni di una consegna di cocaina da parte della
CIA, all’interno di un’operazione di traffico di droga con base in un piccolo aeroporto a Mena, Arkansas. Bill Clinton
era allora governatore dell’Arkansas. Bill Clinton a quell’epoca era coinvolto con la CIA e per l’aeroporto di Mena,
Arkansas, ogni mese transitava cocaina per un valore di 100 milioni di dollari.
A riprova controllate i libri ‘Compromise’ e ‘Dope inc’.Sui traffici internazionali di droga MI6 di mio padre,
qualunque cosa cadesse dalla parte posteriore del camion, per così dire, lui la teneva e la vendeva in Gran Bretagna.
Finchè mio padre incontrava i motoscafi dal Marocco nella Costa del Sol e poi trasportava i carichi di canapa tramite
camion MI6, IRA in Gran Bretagna ogni mese, lo spionaggio britannico era felice.
Finchè mio padre gestiva spedizioni di cocaina da Roma ogni mese, MI5 e MI6 erano felici. Se mio padre ne teneva una
puntina per venderla nessuno si preoccupava perché c’era abbastanza droga e soldi per arrivare ad un giro di 500
miliardi di sterline all’anno di commercio mondiale di droga. Quelli che in effetti pagavano erano le persone
assuefatte.
E stavano pagando con la loro sofferenza. Ma il destino (karma) ti raggiunge sempre e sia io che mio padre siamo
diventati eroinomani negli ultimi anni e mio padre è morto drogato e povero in prigione in circostanze molto strane.
Oggi, sono pulito e libero dalla droga e voglio contribuire ad arrestare questa sofferenza di cui non si parla causata da
questo commercio mondiale di droga.
Le agenzie di spionaggio hanno sempre usato droghe che causano assuefazione come armi contro le masse per portare
avanti il loro programma di lunga durata per un unico governo mondiale, un’unica forza di polizia mondiale per la
quale è stata designata la NATO ed una popolazione con micro-chip impiantati, conosciuto come il Nuovo Ordine
Mondiale. Mentre la popolazione guarda “Coronation street” in una trance indotta da droga o alcool, il Nuovo Ordine
Mondiale si sta insinuando alle loro spalle. Per esporre correttamente il funzionamento di questo commercio mondiale
della droga gestito dallo spionaggio dobbiamo presentare i giocatori chiave di questo settore:1) Tibor Rosenbaum, un
agente MOSSAD e capo del Banque du Credit International con sede a Ginevra. Questa banca era il precursore della
nota Banca di Credito e Commercio Internazionale (BCCI) che è una delle principali banche peril lavaggio di denaro
174
derivante dalla droga dello spionaggio. La rivista “Life” ha presentato la banca di Rosenbaum come una
riciclatrice dei soldi della criminalità organizzata che fa capo alla famiglia americana di Meyer Lanksky e Tibor
Rosenbaum ha fondato e sostenuto ‘Permindex’, l’unità di assassini MI6 coinvolta
nell’assassinio di John F. Kennedy.
2) Robert Vesco, sponsorizzato dal ramo
svizzero dei Rothschild e parte della connessione americana al cartello della droga di Medellin in Colombia.3) sir
Francis de Guingand, ex capo dello spionaggio britannico, ora vive in Sudafrica (ed ogni capo di MI5 e MI6 prima
e dopo lui è stato coinvolto nel mondo della droga).4) Henry Keswick, presidente di Jardine Matheson che è una
delle più grandi operazioni di traffico di droga al mondo. Suo fratello John Keswick è presidente della Banca
d’Inghilterra.5) sir Martin Wakefield Jacomb, direttore della Banca d’Inghilterra dal 1987 al 1995, vicepresidente
nel 1985 della Barclays Bank, direttore del giornale Telegraph nel 1986 (questa è la ragione per cui questa manica
di vermi non finisce sui mass media. La gente che perpetra questi crimini controlla la maggior parte dei mass media.
In America, l’ex direttore della CIA William Casey è capo del consiglio di amministrazione della rete ABC. Molti
insiders si riferiscono alla ABC come alla “rete della CIA”)6) George Bush Senior (perché Junior che fa? NdR), ex
Presidente ed ex capo della CIA e principale barone della droga americano, che ha affrontato più guerre sulla
droga di ogni altro presidente. Che in realtà è solo un metodo per eliminare la concorrenza. Si potrebbe scrivere un
libro intero sulla partecipazione di George Bush al commercio mondiale di droga, ma è ben trattato nel libro ‘Dark
alliance’ del giornalista investigativo Gary Webb.Gary Webb fu trovato ucciso con due ferite d’arma da fuoco nella
parte posteriore della testa. Il caso è stato dichiarato un ‘suicidio’.
Immaginatevi. Gary Webb così come io ed altri investigatori, abbiamo scoperto che i soldi derivati dalla droga di
molte di queste “operazioni occulte” sono stati usati per finanziare progetti classificati oltre “top secret”. Questi
progetti includono la costruzione e gestione di basi nel sottosuolo in Dulce nel Nuovo Messico, Pine Gap in Australia,
Snowy Mountains in Australia, Nyala Range in Africa, ad ovest di Kindu in Africa, vicino al confine libico
dell’Egitto, nel Monte Bianco in Svizzera, Narvik in Scandinavia, nell’isola di Gottland in Svezia ed in molti altri
posti in giro peril mondo (dirò di più su queste basi sotterranee nel mio prossimo articolo). Le informazioni sul
funzionamento di questo commercio mondiale di droga delle agenzie di intelligence devono assolutamente uscire su
vasta scala. Qualsiasi informazione, osservazione o feedback che possa aiutare il mio lavoro saranno benvenute."Lord
Disraeli, Il primo ministro della Regina Vittoria, durante una festa nuziale di Rothschild ne incontrò 45. Malgrado fosse
esausto per avere stretto tante mani per salutarli, esclamò "di Rothschild non ce ne sono mai abbastanza".
Nel 1985 Mullins dichiarò : "Possiedono le reti televisive, i Rothschild hanno il controllo di tutte e tre le grandi
reti statunitensi che sono: NBC, CBS e ABC."
Nel 1973 George J. Laurer, un dipendente dei Rothschild, inventò il UPC (Universal Product Code): il codice a
barre. Finirà per essere collocato su ogni elemento commercializzabile a livello mondiale e riporta il numero
666.La World Conservation Bank (Banca Mondiale per la Conservazione) è stata creata nel 1987 al quarto
Congresso mondiale Wilderness. La banca è una creazione di Edmund de Rothschild (ora morto) la quale ha lo
scopo di trasferire il debito dei paesi del terzo mondo in questa banca in cambio della loro terra!!!!!!!!!!Dopo aver
lasciato la Federal Reserve nel 1987 Paul Volcker divenne presidente della banca d'investimento di punta a New York,
la “J. Rothschild, Wolfensohn & Co.”, una società di consulenza e di investimento a New York, diretta da James D.
Wolfensohn , il quale in seguito divenne presidente della Banca Mondiale.
Nel 1995 lo scienziato per l'energia atomica, il dottor L. Kitty, sostenne che i Rothschild controllano l'80% delle
forniture di uranio di tutto il Mondo accusando loro di avere il monopolio nucleare globale.
Prima del 9/11 l'Afghanistan era una tra le sole 7 nazioni al mondo che i Rothschild non controllavano attraverso la
Banca Centrale. Nel 2003 liraq era una delle sei nazioni al mondo che non avevano una banca centrale controllata dai
Rothschild. Ora ci sono solo 5 le Nazioni nel Mondo senza una Banca Centrale controllata dai Rothschild: Iran, Corea
del Nord, Sudan, Cuba e la Libia.Edmond de Rothschild Banque, una controllata del gruppo europeo Edmond de
Rothschild (la banca in Francia), divenne la prima banca di
175
famiglia ad aver ottenuto l'approvazione della China Banking Regulatory Commission ed è entrata sul mercato
finanziario cinese.
Hanno scalato la grande banca russa Rosbank. Quello che si è presentato dinanzi alle mire espansionistiche del gruppo
Rothschild non era solo la possibilità di prendere il controllo della seconda rete bancaria della Russia - per 1,2 miliardi
di euro, 600 agenzie, e la copertura dell’80% del territorio - ma anche di acquisire il controllo delle eventuali
informazioni riservate del consorzio per l’esportazione di armi possedute dallo Stato russo.Per secoli sono sempre
riusciti nell'intento di ricevere informazioni importanti il giorno prima di chiunque altro. Crearono una rete impeccabile
di “passaparola” ineguagliabile.
Uno dei principali motivi per cui il Regno Unito sia "staccato" dall' Europa con la moneta, i trattati, etc.. è che il Partito
Referendum ha spinto per decenni per far si che ciò avvenisse. Referendum Party è il nome originale del movimento
che ha permesso tutto questo. Il fondatore, finanziatore e promotore di tale gruppo politico è stato James Goldsmith,
cugino di Jacob Rothschild. Nel 1997 il partito ha consegnato un videotape a cinque milioni di famiglie del Regno
Unito. 12 minuti di film, presentato dall'ex "That's Life!" il Presentatore Gavin Campbell, per avvertire di un prossimo
"federale superstato europeo".
Il barone e la baronessa de Rothschild in una joint venture con Robert Mondavi, nel 1981 cominciarono a far
costruire una piramide a Napa Valley, in California, dove il leader/ fondatore della Chiesa di Satana, Anton
LaVey, aveva la sua base.
Il vero creatore del Popolo Viola è George Soros mentre l' ideatore è Michael Leeden (ideatore delle rivoluzioni
colorate e maestro/insegnante di Di Pietro nonchè indagato per i crolli del 9/11), guardacaso entrambi pedine dei
Rothschild, il primo lo è attraverso il Quantum Found mentre il secondo attraverso i neocons ed i servizi segreti.Nel
1835 il proprietario della Banca Centrale degli Stati Uniti era il Barone James Rothschild.
Nel libro di Eustace Mullins dal titolo “I Segreti della Federal Reserve” viene riportato che nel 1910 gli Stati Uniti
d'America erano nelle mani di banchieri fortemente presenti nell'ambiente Londinese. Erano: J.P. Morgan Company,
Brown Brothers Harriman, Warburg, Kuhn Loeb e J. Henry Schroder. Essi intrattenevano un forte legame con il casato
dei Rothschild il quale esercitava il suo potere attraverso la manipolazione del valore dell'oro.
Ogni giorno infatti, il prezzo mondiale dell'oro era deciso nell'ufficio londinese di N.M. Rothschild e Company.
La procedura del fixing dell’oro a Londra è stata istituita dai Rothschild nel 1919 con la “collaborazione” di
quattro potenti mercanti d’oro; fino al 2004 un seggio e relativa presidenza del gruppo dei mercanti era dei Rothschild;
il fixing è ancora praticato da cinque “agenti autorizzati” facenti parte di una “market association” la LBMA.
Più precisamente Nel 1919 i Rothschild chiamarono quattro commercianti in oro – Pixley & Abel, Mocatta &
Goldsmid, Samuel Montagu e Sharps & Wilkins – per concordarne il prezzo giornaliero e comunicarlo al pubblico
internazionale. Fisicamente i cinque si riunivano in casa Rothschild a Londra e adottavano un rituale pittoresco per
fixare, con delle bandierine...
E’ evidente che i cinque avevano tutto il potere per imporre le loro decisioni. Salvo una parentesi durante la seconda
guerra, i cinque hanno fissato il prezzo per quasi un secolo.
Nel 2004 Rothschild ha ceduto il proprio seggio alla Barklays. Ora i nuovi occupanti i seggi sono: The Bank of Nova
Scotia Mocatta, HSBC Bank, Deutsche Bank, Société Générale e Barclays Bank. La Barklays Bank è però controllata
dai Rothschild!!!!!(Nulla è cambiato).
Queste persone sono coloro che DETERMINANO I FATTI, i quali fatti diventano poi INFORMAZIONI per il
parco buoi, nei tempi e nei modi stabiliti da Lor Signori Banchieri;se gli indici di borsa si
176
muovono su rumors e dati, se i rumors e dati anticipano e seguono i fatti, se i fatti sono determinati da pochi, se
questi pochi si conoscono e concordano i fatti, allora questi pochi controllano la finanza internazionale (e tutto
ciò che ne consegue) perchè conoscono in anticipo le ripercussioni che avranno i fatti da loro determinati.
Questi erano gli anni in cui costoro crearono la Federal Reserve,con l'incontro a Jekyll Island.
René Mayer passsò da Direttore della Banca Rothschild a Primo Ministro francese nel 1953.
250 Bettina è un asteroide della fascia principale del diametro medio di circa 79,75 km. Scoperto nel 1885, presenta
un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 3,1498870 UA e da un'eccentricità di 0,1282415, inclinata di
12,81329° rispetto all'eclittica. Il suo nome è dedicato alla baronessa Bettina von Rothschild, moglie del banchiere
austriaco Albert Salomon von Rothschild, il quale comprò i diritti di battesimo per 50 £.
Il Washington Post fu diretto dal 1972 al 1989, e di nuovo nel 2002, da sir Evelyn De Rothschild Sul Titanic
persero la vita almeno due Rothschild, erano fratelli.La famosa “Ferrovia del Nord”, costruita durante l'Impero
Austro-Ungarico per collegare Vienna con le miniere di sale di Bochnia vicino a Cracovia, fù finanziata da Salomon
Mayer von Rothschild. Tra le tantissime altre ferrovie costruite in quel periodo e finanziate dai Rothschild ce ne furono
anche moltissime italiane.
Edmond de Rothschild ha acquisito una importante collezione di disegni e incisioni, che lasciò in eredità al Louvre
composta da più di 40.000 incisioni , quasi 3.000 disegni e 500 libri illustrati. Inclusi più di cento incisioni e disegni di
Rembrandt .
I falascia, un popolo di origine etiope e di religione ebraica, ricevettero l'aiuto finanziario del francese barone Edmond
de Rothschild attraverso Jacques Faitlovitch (attivista polacco).
Christophe Clement, il proprietario di noti centri di allenamento ippico, è l'ennesimo collegamento tra la famiglia
Rothschild e la Regina d'Inghilterra dato che tali centri di allenamento appartengono a queste due casate nobili.
Sono stati i propritari della “Abraham & Straus” fino al 1994, anno di chiusura del marchio; era una catena di negozi
che nel 1900 raggiunse la quota di 4.650 dipendenti. Il primo negozio lo apri nel 1881 Abraham Abraham.
Successivamente entrò Isidor Straus il quale nel 1912, insieme con la moglie Ida, peri nel naufragio del Titanic.
Utne Reader è una rivista americana che esce ogni due mesi. La rivista fu fondata nel 1984 da Nina Rothschild. Nina
Rothschild Utne è l'ex amministratore delegato e attuale Editor at Large della Utne Reader. Nina è un diffusore su vasta
gamma di argomenti che includono "la maternità per le imprese", il potere dei media per trasformare la cultura, la
spiritualità e le imprese, "la voce dei media indipendenti, etc... La Rothschild divenne la più prestigiosa carrozzeria di
Francia ed aprì, nel 1906, una sede anche a Torino in via Madama Cristina 147: la Carrozzeria Italiana Rothschild
società anonima, con capitale di un milione e mezzo di franchi. Questa affiliazione italiana, qualche anno più tardi, fu
acquisita dalla Fiat e divenne la Sezione Carrozzerie Fiat.
La famiglia Czartoryski vendette l'Hôtel Lambert nel 1975 al barone Guy de Rothschild, e alla moglie, MarieHélène de
Rothschild che era stata amica di de Rede, i quali lo usavano come loro residenza a Parigi. Nel 1841 i membri della
famiglia Rothschild di Napoli comprarono villa Pignatelli.
Un prestito governativo finanziato dai Rothschild e da Montefiore nel 1835 permise al governo britannico di
compensare i piantatori e di abolire la schiavitù nell'impero coloniale.
Nel 1884 trentasei delegati ebrei si incontrarono a Kattowitz, Germania (oggi Katowice, Polonia). Rabbi Samuel
Mohilever fu eletto presidente e Leon Pinsker chairman dell'organizzazione che essi chiamarono Hovevei Zion. Il
gruppo si assicurò l'aiuto economico del barone Edmond James de Rothschild e di altri filantropi per sostenere gli
insediamenti ebraici e organizzare corsi scolastici. Il primo gruppo di Bilu fu fondato da quattordici ex-studenti
universitari di Charkiv che nel luglio del 1882 arrivarono in Palestina, chiese aiuto al Barone Edmond James de
Rothschild, il quale finanziò la creazione di un'azienda vinicola in Palestina. Nel 1886 cominciò la costruzione
dell'azienda Rishon Le-Zion, che alla fine diventò una florida azienda esportatrice di vino. Con l'aiuto di Rothshild, i
Bilu fondarono anche Zichron Yaakov. Nel 1884 a otto membri del gruppo fu offerta della terra a Gedera. Zikhron
Ya'akov ( in ebraico: illuminato; "Jacob's Memorial", spesso abbreviato semplicemente Zikhron) è una città in Israele ,
a 35 km (22 miglia) a sud di
177
Haifa
Nel 1864 fondarono la Société générale, un gruppo di cui Paulin Talabot fu il primo direttore generale . La casa di
Albrecht von Bernstorff fu luogo di incontro dell'intellighenzia tedesca durante la seconda guerra mondiale: Josef
Redlich, Hugo von Hofmannsthal, Jacob Wassermann, Louis Nathaniel von Rothschild, Rainer Maria Rilke, Erich
Wolfgang Korngold, Hermann Bahr furono assidui frequentatori del suo palazzo di Schwerin.
La British Petroleum, della quale l' azionista di controllo è Nathan Philip Rothschild, possedeva il 20% del mercato
mondiale dei pannelli fotovoltaici nel 2004. Vuole creare una rete distributiva di idrogeno nella California.
Venne fondata nel 1855 ad opera di Anselm von Rothschild, figlio di Salomon, la Creditanstalt che divenne nel tempo
la più grande banca dell’Austria - Ungheria, con filiali a Praga, Brno, Trieste, Budapest, Leopoli e Brasov.
John Paul Stevens (nato il 20 aprile 1920) è un Giudice Associato della Corte Suprema degli Stati Uniti . Si è unito al
Corte Suprema nel dicembre 1975 ed è il più vecchio membro della Corte; ha fondato lo studio legale Rothschild,
Stevens, Barry & Myers.
Jeff Rothschild è produttore, compositore, batterista, arrangiatore, discografico e altro. Ha lavorato con Sheryl
Crow, Carlos Santana, Sting, Melissa Etheridge, Rod Stewart, Bon Jovi, Alanis Morissette, Kelly Clarkson, Ashlee
Simpson, Backstreet Boys, Rooney, SheDaisy, Hilary Duff, Lindsay Lohan e tanti altri. E' suo l'album “We Are The
World 25 For Haiti” - Artists For Haiti – Engineer 2010.
L'espressione due diligence viene in realtà dal francese. Venne infatti coniata all'interno della Banca Rothschild a
Parigi per contrassegnare la "dovuta diligenza" (due diligence) che doveva contrassegnare ogni valutazione prima
dell'apertura di linee di fido a imprese.
Guglielmo I d'Assia, figlio maggiore della Principessa Maria di Hannover, viene ricordato per aver preso parte agli
accordi delle questioni pendenti circa le proprietà private e le tasse, concedendo la fondazione della Banca Rothschild,
guidata dall'omonima famiglia, che però pur essendo stata designata a questo ruolo sin dal 1775, non venne
riconosciuta sino al 1801.
Nella parte occidentale della strada Piccadilly, una delle principali strade di Londra, risiedevano diversi membri del
ramo britannico della famiglia Rothschild, tanto che colloquialmente quella parte di strada venne chiamata Rothschild
Row.
L'attuale palazzo della Knesset, il parlamento israeliano, è localizzato sulla cima di una collina nella parte
occidentale di Gerusalemme; venne pagato da James A. de Rothschild come regalo allo Stato di Israele. Menahem
Rothschild è stato sindaco della città di Bat Yam dal 1963 al 1973 e dal 1978 al 1983 Banca Solari & Blum fu
assorbita nel 1991 dalla Banca privata Edmond de Rothschild. La Banca Privata Edmond de Rothschild Lugano SA
è membro dell’associazione bancaria ticinese.
Il First Vienna Football Club 1894 è una società calcistica austriaca di loro proprietà.
Dorothy Rothschild era una nota violinista fondatrice della American Symphony Orchestra.
Mr. Martin Rothschild e Mrs. Elizabeth Jane Anne Rothschild erano passeggeri a bordo del Titanic Il Crédit
Mobilier si può considerare la prima banca d'affari francese. Dopo alcuni investimenti sbagliati e rischiosi, a causa
della rivalità che si era innescata con la famiglia dei Rothschild, l'istituto fu costretto a dichiarare fallimento nel
1867.
Lo sceneggiatore Andrew Rothschild ha lavorato in tantissimi film tra cui Full Metal Jacket.
Albert de Rothschild ha scalato per primo il Corno Nero, la montagna nel massiccio del monte Rosa. Nel film “The
Arrival”, considerato da alcuni un documentario sui rettiliani, Ami Rothschild interpreta Sunny. Giuseppe Cei morì il
28 marzo 1911 durante un volo in condizioni meteorologiche sfavorevoli schiantandosi col suo biplano Caudron
presso l'isola di Rothschild a Puteaux, ufficialmente per una rottura dei comandi di profondità, anche se alcuni
sostennero teorie complottistiche finora mai validate. Santos Dumont provò a vincere un premio con il suo numero 5.
Nel primo tentativo, il 13 luglio 1901, decollò ma un problema al motore fece urtare il suo dirigibile contro gli alberi
del parco di Edmond de Rothschild.
Nel 1822 il presidente del consiglio Luigi de' Medici assunse anche la carica di ministro delle Finanze. Questo periodo
fu molto importante: il Regno delle Due Sicilie dopo le vicende dei moti del '21 aveva enormi debiti e la prospettiva di
dover mantener le truppe austriache. La bancarotta fu evitata con la riforma dell' apparato statale e l'adesione ad un
grosso prestito dai Rothschild.
José María Aznar è stato il quarto Presidente del Governo della Spagna il 1996 e il 2004. Nel giugno del 2006 primo membro non anglosassone - fu nominato Presidente del Consiglio di amministrazione della
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News Corporation, proprietà di Rupert Murdoch, composta fra gli altri da importanti dirigenti di J.P. Morgan Stanley
e Rothschild Investment.
L'imperatrice Elisabetta d'Austria (nota come Principessa Sissi) fù assassinata da Luigi Lucheni poco dopo aver
incontrato la Baronessa Rothschild.
Pocahontas ebbe un unico bambino, Thomas. Tramite questo figlio Pocahontas ha tuttora dei discendenti. Tra le
persone degne di nota: Edith Wilson, moglie di Woodrow Wilson; George Wythe Randolph; l'Ammiraglio Richard
Byrd; il Governatore della Virginia Harry Flood Byrd; la stilista Pauline de Rothschild; l'ex first lady Nancy Reagan
e l'astronomo e matematico Percival Lowell.
Sant'Angelo (rione di Roma) venne ricostruito dal 1885 grazie ai finanziamenti dei Rothschild.
Emma Rothschild è responsabile del Centre for History and Economics di Cambridge, il marito Amartya Sen è Nobel
per l' economia e analista delle disuglianze.
LA7 è controllata direttamente dai Rothschild attraverso Telecom la quale è controllata da una cordata italospagnola
composta da Mediobanca, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo e Telefónica (Telco [patto di controllo]), ha il
controllo del 23% circa di Telecom Italia. AD è Franco Bernabè (Rothschild Europe). Mario d' Urso è banchiere di
razza e amico dei signori dell' industria (era uno dei commensali più frequenti e apprezzati dell' Avvocato Gianni
Agnelli) e della finanza (è adorato da Jacob Rothschild) e della politica (grazie ai suoi ottimi rapporti con i Kennedy).
Mario d' Urso ha organizzato nella propria villa il compleanno a Fausto Bertinotti e quest ultimo lo ha ringraziato
pubblicamente.
Pininfarina ha annunciato un accordo col finanziere francese Vincent Bolloré: assieme produrranno una vettura
elettrica che dovrebbe andare sul mercato nel 2010. Evidentemente si tratta di un pezzo della strategia che per l'
azienda torinese stanno mettendo in piedi la banca d' affari Rothschild e Roland Berger. Lord Jacob Rothschild
investe in Albania per la ricostruzione delle rovine romane di Butrinto
I Rothschild fecero un trucco diciamo dinastico: su diciotto matrimoni dei nipoti di Mayer Amschel Rothschild sedici
furono tra cugini primi.
Nathan presentò alla Banca d'Inghilterra, per incassarla, una tratta che aveva ricevuto da suo fratello Amschel: la banca
la respinse dichiarando che pagava solo i propri effetti, non quelli di un privato... La sua vendetta fu leggendaria. La
mattina seguente Nathan comparve agli uffici della Banca d'Inghilterra e chiese che gli cambiassero in oro una
banconota da 10 sterline. Ripetè la richiesta per tutta la giornata e lo stesso fecero i suoi impiegati agli altri 9 sportelli
della banca. In un giorno Nathan fece diminuire le riserve auree della banca di 100.000 sterline! Ma non finì qui.
L'indomani infatti Nathan si ripresentò,implacabile, agli sportelli della banca coi suoi impiegati carichi di banconote.
Venne frettolosamente convocata una riunione dei direttori a Threadneedle Street e fu deciso che da quel momento in
avanti per la banca sarebbe stato un piacere incassare qualsiasi assegno d' uno dei 5 fratelli Rothschild.
Nel 1818 il segretario del principe austriaco Metternich, scrivendo dei Rothschild, affermava : “...essi sono le persone
più ricche d’Europa.”
La National City Bank di Cleveland, che nel corso delle udienze congressuali è stata riconosciuta come una delle
banche dei Rothschild negli Stati Uniti, ha fornito a John D. Rockefeller il capitale per iniziare la sua
monopolizzazione nel settore della raffinazione del petrolio, cosa che ha poi portato alla fondazione della Standard Oil.
Il poeta Heinrich Heine riferendosi a James Rothschild disse: “Il denaro è il dio dei nostri tempi, e Rothschild è il suo
profeta.”
James costruì la sua favolosa magione, chiamata Ferrières, 19 miglia a nordest di Parigi. Guglielmo I,
vedendola per la prima volta, esclamò: “I Re non possono permettersi una cosa del genere. Può appartenere solo
ad un Rothschild!”
Lo scrittore Frederic Morton ha scritto che i Rothschild: “..avevano conquistato il mondo in modo più
completo, più astuto e molto più durevole di quanto non abbiano fatto in precedenza tutti i Cesari.“
William E. Rothschild ha scritto un libro su Lincoln dal titolo: “Team of Rivals: The Political Genius of
Abraham Lincoln”.
Uno dei gestori più attivi nel settore delle “Energie pulite” è Edmond de Rothschild, che attraverso la
controllata MultiManagement gestisce due fondi dedicati all' energia: geoenergie (un fondo di fondi
tradizionale) e MultiAlternatif Explorer (fondo di fondi hedge).
La bellissima Mata Hari ha avuto mille amanti nel letto e mille famiglie rovinate alle spalle. Industriali,
avventurieri, milionari, compreso il barone de Rothschild.
Nel 2002 LCF Rothschild ha conquistato la sesta posizione a livello mondiale nella classifica a tre anni
179
relativa alla performance dell’insieme dei fondi gestiti da ciascuna società di gestione stilata da Morningstar, che ha
comparato per la prima volta ben 14.000 fondi di tutto il mondo. Il Gruppo LCF Rothschild é oggi presente a Parigi,
Londra, Ginevra, Lugano, Lussemburgo, Madrid, Barcellona, Lisbona, Monaco, Montreal, Tel Aviv e Milano.
Nigel Higgins è stato il primo amministratore delegato della banca d' investimento Rothschild che non appartiene
alla famiglia del fondatore, dopo esser entrato nella Commissione Trilaterale nel 2008 come Senior Partner N M
Rohschild & Sons.
Sembra che Cameron Diaz sia stata fidanzata con David de Rothschild e Natalie Portman con Nat
Rothschild.
Rupert Murdoch ha nominato nel 2003 Presidente del canale satellitare britannico Bskyb il proprio figlio James e
come vicepresidente l’amico Lord Jacob Rothschild.
180
I Rothschild e l’oro ecco un po’ di storia
http://finanzanostop.finanza.com/2013/02/15/i-rothschild-e-l’oro/
Per capire come chi comanda gode di un vantaggio enorme, perchè sa in anticipo in che direzione si
va, può risultare di interesse conoscere la storia recente dei in rapporto all’.
La mossa dei Rotschild
La banca Rotschild annunciò ad aprile 2004 che usciva dal mercato dell’oro. Cosa poteva
significare?
Innanzitutto rileggiamo il testo battuto all’epoca dalle agenzie (reuters): “NMRotschild & Sons Ltd.,
l’unità di investimento con sede a londra della banca Rotschild, si ritirerà dal trading delle
commodities, incluso l’oro, a londra.
Le sue principali attività nel settore sono i metalli preziosi e il petrolio, ed includono il seggio al
fixing giornaliero dell’oro a Londra. Il gruppo manterrà una forte presenza nel settore delle risorse
naturali attraverso i suoi servizi di consulenza, di projet financing e di corporate banking, che
forniscono la
parte principale dei ricavi.”
In quel momento l’oro in dollari quotava 375 dollari. Da quel momento in poi l’oro avrebbe iniziato
una costante ascesa che lo ha portato al raddoppio in circa 3 anni.
Per capire il senso della mossa, occorre considerare che la citata unità era specializzata
nell’assunzione di posizioni al ribasso sull’oro, come controparte dei programmi di copertura offerti
ai produttori di oro.
La mossa di Natan
Per capire ancora meglio racconto la storia di Natan Rotschild all’epoca di Napoleone. Quando era in
corso la battaglia di Waterloo si sapeva che se Napoleone avesse vinto diventando il padrone
dell’Europa, il mercato
azionario a londra sarebbe crollato. Se invece gli inglesi avessero sconfitto Napoleone, il mercato
azionario sarebbe esploso al rialzo. Natan, ebreo, già ricchissimo, si organizzò per avere notizie in
anticipo sull’andamento della battaglia. Quando gli arrivò la notizia che Napoleone stava perdendo,
se fosse stato uno normale avrebbe iniziato a comprare azioni a londra. Invece, no. Iniziò a vendere.
Gli altri, vedendo le enormi vendite di Rotschild pensarono avesse saputo che Napoleone stava
vincendo. Quindi si misero a vendere anche loro, causando il classico panico delle vendite. Poi
arrivò la notizia ufficiale che Napoleone aveva perso, e le azioni esplosero. Natahan Rotschild
moltiplicò i suoi guadagni di 10-20 volte in un solo giorno, perchè lui aveva comprato sulle vendite
degli altri dopo averle provocate. Furbetto l’ebreo nevvero?
A parte questo aneddoto, ciò che conta sapere ai fini della notizia citata è che la dinastia dei
Rotschild è molto ricca, molto potente e soprattutto molto informata. L’informazione è cruciale,
come sappiamo. Noi poveracci ci sforziamo di essere veloci a capire gli effetti di una determinata
notizia, ma ovviamente dipendiamo da quando lor signori decidono di iniziare a far filtrare le notizie.
Qualcuno però sa le cose ben prima di quando appaiono sulle fonti di informazioni, che loro
controllano, anche per il semplice motivo che sono loro a creare i fatti, oggetto delle future notizie.
Il fixing dell’oro
E c’è un altra cosa da capire bene, e cioè il cosiddetto “fixing” dell’oro. Se uno decide di comprare
un lingotto d’oro, attraverso gli intermediari, agisce sul sistema delle grandi case di brokeraggio;
infatti l’intermediario ci venderà il lingotto in base al prezzo che viene fissato due volte al giorno, al
famoso fixing di londra. Così il nostro ordine se è limitato a un certo prezzo, può non essere
soddisfatto se il prezzo risulta superiore;oppure se è al meglio, viene eseguito appunto al prezzo che
lor signori fissano in quel di Londra, dove vi sono cinque e solo cinque agenti autorizzati: cinque
181
persone dipendenti dalle più grandi banche trattanti oro, e la presidenza dei cinque – fino ad aprile
2004 – era dei Rotschild.
Come funziona questa specie di asta? I cinque raccolgono i grandi ordini di acquisto e di vendita loro
pervenuti da tutto il mondo, e – in segreto- stabiliscono il prezzo. Viene fatto in segreto, anche se sui
futures nel frattempo vi è un trading continuo e sempre ben conosciuto. Oggi il fixing è ipocrita e
fuori del tempo con il trading moderno. Ma occorre capire che nel passato avere il potere di fissare il
prezzo dell’oro, dava un enorme potere nel mondo finanziario. Si poteva bloccare il prezzo al fixing,
anche solo vendendo una quantità minimale di oro dai propri conti in modo da superare anche solo di
poco la quantità domandata; oppure il contrario: si poteva far salire il prezzo, aggiungendo anche
solo una piccola quantità in acquisto in modo che risultasse
superiore alla offerta.
In altre parole, sapendo gli ordini esistenti di acquisto e di vendita per quel giorno, i cinque,
potevano controllare il prezzo conoscendolo in anticipo rispetto a chiunque altro. Non a caso negli
anni 80 , il valore di mercato di uno dei cinque posti al fixing di Londra era valutato circa un
miliardo di dollari dell’epoca. Vaconsiderato infatti anche l’enorme valore politico del prezzo
dell’oro, cioè la possibilità di favorire (o sfavorire) i potenti quando ne avevano bisogno. Insomma il
classico ruolo della finanza ebrea nei confronti di re e imperatori durante tutta la Storia, che ha
sempre dato loro il modo di condizionarne e
pilotarne le scelte geopolitiche.
Conclusione
Dunque quando la venerabile N.M. Rotschild, annunciò di voler rinunciare al seggio del fixing
dell’oro, qualcosa voleva dire. In particolare poteva significare che la fiducia dei grandi detentori di
ricchezza verso le responsabilità fiduciarie americane nel campo del global banking e delle regole di
governance iniziava ad
esaurirsi. Grossi problemi sui derivati potevano essere il motivo per cui la Rotschild fece questa
mossa: se restava esposta ai prestiti in oro, poteva rischiare di venire travolta da un rialzo del prezzo.
Rotschild poteva sapere attraverso le sue fonti di intelligence che il destino del dollaro era ormai
segnato, che si sarebbe fatta negli anni a venire una politica inflazionistica e dunque chiudere le
posizioni al ribasso in oro (e le attività che comportavano l’assunzione di tali posizioni) prima che
iniziasse il trend al rialzo del prezzo.
Nel passato Rotschild ha sempre cambiato posizione in tempo, a proprio vantaggio. Se ritenne questa
mossa la più appropriata, voleva dire che vedeva l’oro alla fine salire molto come prezzo nel lungo
termine, indipendentemente dalle fluttuazioni di breve, per cui non aveva senso restare in una attività
dove strutturalmente si prendono posizioni al ribasso per fare da controparte alle banche centrali.
Ricordo che le banche centrali normalmente affittano il loro oro, e chi lo prende in prestito
compagnie minerarie di norma, lo vende per ottenere liquidità per finanziarie la propria società ed
alla scadenza restituire il prestito con l’oro estratto. Del resto se si legge con attenzione il
comunicato risalta la “forte” presenza che il gruppo intendeva mantenere nelle “risorse naturali”
indicando che è da lì che proviene la”parte principale” del suo reddito. Dunque la venerabile
Rotschild stava sì abbandonando una posizione di testa nel mercato dell’oro, ma
intendeva restare un fornitore di moneta all’industria mineraria dell’oro. Cioè apparentemente
lasciava, ma in realtà rimaneva. Sembra un gioco di parole?
E’ sempre utile sforzarsi di leggere tra le righe soprattuto quando parlano quelli della lobby. Il
discorso è di attualità perchè molti possono credere che l’oro sia già salito molto. In realtà si è
appena raddoppiato dal momento in cui i Rotschild hanno fatto la mossa qui commentata, ed in
genere questa gente non si muove solo per un semplice raddoppio.
182
La strategia anglo-americana dietro le privatizzazioni in Italia: il saccheggio di
un'economia nazionale
Documento diffuso dall'EIR e dal Movimento Solidarietà il 14 gennaio 1993
Il 2 giugno 1992, a pochi giorni dall'assassinio del giudice Giovanni Falcone, si verificava in tutta
riservatezza un altro avvenimento che avrebbe avuto conseguenze molto profonde sul futuro del
Paese. Il «Britannia», lo yacht della corona inglese, gettava l'ancora presso le nostre coste con a
bordo alcuni nomi illustri del mondo finanziario e bancario inglese: dai rappresentanti della BZW, la
ditta di brockeraggio della Barclay's, a quelli della Baring & Co. e della S.G. Warburg. A fare gli
onori di casa era la stessa regina Elisabetta II d'Inghilterra. Erano venuti per ricevere alcuni esponenti
di maggior conto del mondo imprenditoriale e bancario italiano: rappresentanti dell'ENI, dell'AGIP,
Mario Draghi del ministero del Tesoro, Riccardo Gallo dell'IRI, Giovanni Bazoli dell'Ambroveneto,
Antonio Pedone della Crediop, alti funzionari della Banca Commerciale e delle Generali, ed altri
della Società Autostrade.
Si trattava di discutere i preparativi per liquidare, cedere a interessi privati multinazionali, alcuni dei
patrimoni industriali e bancari più prestigiosi del nostro paese. Draghi avrebbe detto agli ospiti
inglesi: “Stiamo per passare dalle parole ai fatti”. Da parte loro gli inglesi hanno assicurato che la
City di Londra era pronta a svolgere un ruolo, ma le dimensioni del mercato borsistico italiano sono
troppo minuscole per poter assorbire le grandi somme provenienti da queste privatizzazioni. Ergo:
dovete venire a Londra, dove c'è il capitale necessario.
Fu poi affidato ai mass media, ed al nuovo governo Amato, il compito di trovare gli argomenti,
parlare dell'urgente necessità di privatizzare per ridurre l'enorme deficit del bilancio. Al grande
pubblico, sia il governo che i mass media hanno risparmiato la semplice verità che il “primo mobile”
dietro tutto il dibattito sulle privatizzazioni è costituito dalle grandi case bancarie londinesi e
newyorkesi. L'obiettivo è semplicemente quello di prendere il controllo di ogni aspetto della vita
economica italiana sfruttando le numerose scuse di ingovernabilità, corruzione, partitocrazia,
inefficienza, ecc.
Prima di esercitarci a calcolare quante lirette il ministero del Tesoro potrebbe ottenere dalla svendita
dell'ENI, dell'IRI ecc., cerchiamo di mettere in luce i presupposti filosofici dei banchieri londinesi e
dei loro associati newyorkesi della Goldman Sachs, Merrill Lynch e Salomon Brothers e dei loro
sostenitori nel Fondo Monetario Internazionale, nell'OCSE e nel mondo dei mass media.
Queste grandi finanziarie di New York e Londra su cui si fonda il potere anglo-americano gestiscono
il gioco della liberalizzazione dei mercati internazionali. Ne scrivono e riscrivono le regole per
massimizzare di volta in volta i profitti. A Bruxelles contano su sir Leon Brittan, fratello del Samuel
Brittan direttore del Financial Times. Fino al gennaio 1993 Leon Brittan è stato Commissario della
CEE per la Politica di Concorrenza ed è l'autore delle regole bancarie ed assicurative che hanno
favorito Londra, tanto criticate sia dalla Germania che dagli altri paesi membri della CEE. Sir Leon
era un esponente del governo della Thatcher quando improvvisamente, nel gennaio del 1986, si
dimise per andare a Bruxelles.
Nonostante le illusioni di grandeur, Parigi è un centro finanziario che non può tener testa alla
prepotenza anglo-americana, e lo stesso discorso vale per i finanzieri di Francoforte, così come quelli
del Sol Levante. Pur disponendo delle maggiori istituzioni bancarie e assicurative, il Giappone non è
in grado di offrire una valida resistenza alle manipolazioni finanziarie anglo-americane.
La globalizzazione e il “Big Bang” londinese
183
La formula che gli anglo-americani tentano oggi di spacciare ai governi di tutto il mondo,
convincerli cioè a svendere i patrimoni dello stato per ottenere qualche liquido con cui far fronte al
dissesto del bilancio ed al tempo stesso “promuovere la competitività”, fu collaudata dalla finanza
londinese alla fine del 1979, in particolare dalla N.M. Rothschild & Co., che coordinò la svendita
generale per conto del governo della “Lady di Ferro”.
Così un ristretto gruppo di finanzieri ha dominato per quasi 12 anni l'economia inglese.
Principalmente si tratta di esponenti della Società Mont Pelerin, come i consiglieri della Tatcher Karl
Brunner, sir Alan Walters, lord Harris of High Cross ed altri ancora. La Società Mont Pelerin è stata
presieduta internazionalmente fino a poco tempo fa dall'economista arciliberista Milton Friedman,
ascoltatissimo dal Presidente Ronald Reagan.
Friedman è l'architetto della politica economica imposta al Cile dalla dittatura di Augusto Pinochet.
Essa si riduce all'idea di tenere il governo fuori da ogni intervento e lasciare che gli interessi privati
facciano il bello e cattivo tempo. Friedman fece scalpore quando propose che l'eroina e gli altri
stupefacenti venissero considerati alla stregua di una “merce” normale, in modo da permettere al
consumatore di “scegliere liberamente” se acquistarla o meno.
Sotto la rivoluzione “liberistica” imposta dalla Thatcher sono state messe all'asta le imprese migliori
dell'Inghilterra, dalla British Petroleum alle compagnie del gas e dell'acqua, fino alla industria
militare Vickers. Da quando la Thatcher è stata costretta ad andarsene vengono pian piano alla luce
informazioni sempre più precise di come ad arricchirsi spudoratamente in quella “privatizzazione”
furono principalmente gli amici della Lady di Ferro.
D'altro canto quel “collaudo” dimostra come non sia affatto vero che l'industria, una volta
privatizzata, diventi più efficiente. Dopo 13 anni di thatcherismo, quella britannica è la più arretrata
tra le grandi economie europee. Negli investimenti per la Ricerca e Sviluppo del settore macchine
industriali ed automobile, l'Inghilterra è stata superata anche dall'Italia. L'essenza del “liberismo”
thatcheriano è dare la priorità assoluta alla finanza, a scapito dello sviluppo industriale dell'economia
nazionale.
Questa degenerazione britannica toccò il fondo nell'ottobre del 1986, quando il governo decretò la
completa deregolamentazione finanziaria della City di Londra, che fu chiamata il “Big Bang”. Poco
meno di un anno dopo, la borsa di Londra crollò insieme a tutte le altre, travolte dalla frenetica
spirale di speculazioni e truffe da essa iniziata.
In Inghilterra il “problema” delle ditte di proprietà statale, come la British Leyland o la Jaguar, non
era il fatto che esse fossero di proprietà dello stato, ma piuttosto che questo stato, amministrato dal
governo della Thatcher, non volle impegnarsi in una oculata politica di pianificazione degli
investimenti industriali, cosa caratteristica ad esempio del MITI in Giappone, perché quel governo
esprimeva gli interessi dell'alta finanza e non quelli delle capacità produttive del paese.
Oggi però dovrebbe essere chiaro anche ai non addetti che la deregolamentazione finanziaria
londinese ha inesorabilmente portato alla rovina economica nazionale. L'Inghilterra versa nella
peggiore crisi economica dagli anni Trenta, con la disoccupazione che è tornata ai livelli del 1979,
quando si insediò la Thatcher. Il deficit del bilancio lievita ad un tasso annuale del 7% del PNL.
Però, contrariamente alla situazione del 1979, oggi il governo britannico non dispone più di una
propria base industriale con cui mettere in moto tutta una serie di investimenti nel settore industriale.
Ma, a prescindere dal saccheggio compiuto da sir Jimmy Goldsmith, Jacob Rothschild, lord Hanson
e compagnia dietro il paravento del “liberismo ad oltranza”, la privatizzazione decisa della Thatcher
va collocata nel contesto della strategia anglo-americana per aprire altre regioni economiche a forme
molto sofisticate di saccheggio neo-coloniale, perpetrato con la “mano invisibile” tanto cara alle
teorie liberistiche. Questa “mano invisibile” anglo-americana regola i meccanismi di fusioni ed
acquisizioni operate da altri governi nella misura in cui questi sono così stupidi e sprovveduti da
richiedere e pagare profumatamente “consulenze finanziarie” proprio a quella cricca di finanzieri.
184
Alla fine degli anni Settanta, quando a Londra la Thatcher cominciò lo scontro col sindacato per
ridurre i salari e cominciò a svendere le imprese statali ai suoi amici, a Wall Street gente come
Donald Regan, presidente della Merrill Lynch, e Walter Wriston, capo della Citicorp, si
impegnarono a lanciare una “rivoluzione finanziaria” sulla stessa falsariga che in America fu
chiamata “deregolamentazione dei mercati finanziari”.
Quando Ronald Reagan diventò presidente nel 1981, e prestò ascolto a Milton Friedman, la
deregulation fece innumerevoli proseliti a Washington. Nei 12 anni che seguirono, fino alla sconfitta
di George Bush nel novembre del 1992, Washington voltò le spalle ad una ben dosata politica di
supervisione e regolamentazione governativa di attività particolarmente importanti come quella delle
compagnie aree e degli autotrasporti, per non parlare dell'economia in generale. Le leggi che erano
state escogitate negli anni della Grande Depressione per proteggere la proprietà di piccoli
risparmiatori e azionisti furono abrogate o ignorate negli anni Ottanta per fare spazio alla “legge del
Far West” che prevede la sopravvivenza del più cattivo.
Negli anni ruggenti della deregulation la filosofia negli USA era “tutto è ammesso, dillo con i soldi”.
Così al crimine organizzato fu permesso di reinvestire i proventi illeciti nei regolari flussi finanziari,
per poterli così usare nelle scalate speculative a Wall Street condotte da gente come Mike Milken,
Ivan Boesky ed altri. Grazie al proliferare delle “obbligazioni spazzatura”, o altre tecniche
speculative, si potevano acquisire imprese sane i cui nuovi proprietari trascuravano la politica di
sviluppo a lungo termine su cui cresceva l'impresa, cercando solo di realizzare profitti a breve
termine. Fu così che la TWA Airlines finì in mano a Carl Icahn, uno speculatore della banca Drexel.
In questi anni Ottanta, i principali istituti finanziari di Londra e New York, come la S.G. Warburg, la
Barclays, la Midland Bank, la Citicorp, la Chase Manhattan, la Goldman Sachs, la Merrill Lynch, la
Salomon Bros., lanciarono la “globalizzazione dei mercati finanziari”. Il presupposto di partenza era
che se tutti i paesi avessero abolito i controlli sui flussi di capitali ed altri meccanismi, la nuova
finanza anglo-americana avrebbe potuto accedere a nuovi, grandi spazi economici, altamente
profittevoli. I grandi nomi della finanza erano alla caccia di nuovi organismi sani su cui esercitare la
propria distruttiva opera parassitaria, e così sedussero molti ambienti bancari, sia europei che
giapponesi, a rinunciare alla naturale diffidenza per unirsi al gioco speculativo anglo-americano e
“vincere”.
Uno dei sofismi utilizzati a questo proposito era quello che descriveva il sistema finanziario del
paese preso di mira come “superato”, “obsoleto”, “non abbastanza dinamico”; insomma, da
riformare per promuovere la nuova ondata di finanza creativa. Così l'intera Europa fu accusata di
soffrire di “Eurosclerosi”. Tutti i trucchi sono buoni per costringere le economie nazionali a
sollevare le barriere protettive e permettere alla finanza anglo-americana di dilagare su ciò che essa
definiva mercati “arretrati” o “provinciali” e sfruttare la maggiore scaltrezza finanziaria per
saccheggiarli.
La grande speculazione e la finanza angloamericana
Il vero e proprio inizio di questa dissennata corsa alla deregulation e alla “globalizzazione” dei
mercati finanziari in stile thatcheriano, a cui assistiamo attualmente in Italia, risale alla fine degli
anni '60, inizio anni '70. A partire da quel periodo, le grandi banche internazionali americane, come
la Chase Manhattan e la Citicorp, iniziarono a cercare nuovi impieghi del capitale che fruttassero alti
profitti, in quanto gli investimenti nell'economia interna americana non erano così profittevoli come
quelli all'estero. Nel 1971, decine di miliardi di dollari avevano già abbandonato gli Stati Uniti ed
erano approdati in Europa. L'astuto Sir Siegmund Warburg, presidente della omonima e celebre
banca britannica (la stessa a cui il ministro del Tesoro Barucci si è recentemente rivolto per stimare il
valore immobiliare dell'IMI), si recò allora a Washington per convincere il Tesoro e il Dipartimento
di Stato USA a far rimanere all'estero quei capitali, in modo che Londra potesse usarli per
185
ripristinare il ruolo di “banchiere mondiale” che la City aveva svolto fino al 1914. E' ironico che il
primo prestito in “Eurobbligazioni” sottoscritto da Siegmund Warburg fosse quello di 15 milioni di
dollari lanciato dalla Società Autostrade dell'IRI.
La vera trovata di Warburg fu però l'uso dei dollari espatriati in Europa, i cosiddetti “Eurodollari”,
che si rivelarono l'innovazione finanziaria più destabilizzante degli anni settanta. Il Presidente Nixon,
seguendo il consiglio di George Shultz e Paul Volcker, annunciò il 15 agosto 1971 che da quel
momento in poi Washington e la Federal Reserve, la banca centrale USA, si sarebbero rifiutate di
riscattare in oro i dollari posseduti dalle altre banche centrali. Washington stracciò, con atto
unilaterale, gli accordi di Bretton Woods del 1944 che stabilivano l'ordine monetario postbellico. Di
colpo, il mondo si ritrovò ostaggio di un regime di “tassi di cambio fluttuanti” che trasformò il
sistema monetario basato sul dollaro in una gigantesca arena speculativa.
Nel maggio 1973, sei mesi prima che scoppiasse la “crisi petrolifera”, l'oligarchia politico-finanziaria
angloamericana si riunì segretamente nella località svedese di Saltsjoebaden per discutere la fase
successiva del “ricatto” esercitato per mezzo del dollaro sull'economia mondiale. Tra gli ospiti di
quel ristretto gruppo di potenti, riuniti sotto l'egida del Club Bilderberg, c'era il Presidente della
FIAT Gianni Agnelli. Si discusse che bisognava persuadere l'OPEC ad aumentare il prezzo del
petrolio del 400%. Dato che dal 1945 il petrolio si acquistava solo con dollari, la mossa avrebbe
automaticamente quadruplicato la domanda di dollari sul mercato internazionale.
Henry Kissinger, un altro ospite della riunione segreta del Bilderberg, battezzò l'idea col nome di
“riciclaggio dei petrodollari”. I suoi interlocutori, come Lord Richardson della British Petroleum,
Robert O. Anderson dell'americana Atlantic Ritchfield Corporation (ARCO) o lo svedese Marcus
Wallenberg, non erano interessati a discutere come impedire i catastrofici effetti sull'economia
mondiale derivanti da un quadruplicamento del prezzo del petrolio, ma, piuttosto, l'intera discussione
in quella sperduta località della Svezia ruotò attorno all'idea di come assicurare che poche, scelte
banche americane controllassero la nuova ricchezza dei “petrodollari” in mano araba. Si trattava
quindi di come aumentare il potere nelle mani delle banche di Londra e New York, del cartello
petrolifero e dei loro amici europei, alle spese del resto del mondo.
Negli anni '80, dopo due crisi petrolifere e l'equivalente shock della stretta creditizia pilotata da Paul
Volcker alla guida della Federal Reserve (1979-1982), la deregulation finanziaria di Thatcher e
Reagan creò, nel contesto di un valore “fluttuante” del dollaro e del riciclaggio di prestiti in
petrodollari che rifinanziavano il deficit dei paesi del Terzo Mondo, la cornice per un nuovo
riciclaggio, quello dei narco-dollari. La liberalizzazione delle transazioni finanziarie in Europa e negli Stati Uniti negli ultimi dieci anni è servita infatti ad aprire le
porte al riciclaggio dei proventi illeciti della droga, che nel 1990 si stimava in un valore tra i 600 e i
1000 miliardi di dollari.
La Lugano connection
A questo punto occorre dedicare qualche riga alle finanziarie di Wall Street che svolgono un ruolo
decisivo nella “privatizzazione” delle imprese pubbliche italiane. Sono tre le ditte impiegate all'uopo
come “consulenti” del governo Amato: Goldman Sachs, Merrill Lynch e Salomon Brothers. Lo
stesso ministro dell'Industria Giuseppe Guarino, contrario a una “svendita” del patrimonio
industriale raccolto nelle ex Partecipazioni Statali, sembra riporre fiducia in queste tre finanziarie, i
cui dirigenti incontrò il 17 settembre scorso nel corso di un viaggio a New York.
Sono molti attualmente a ritenere la Goldman Sachs la più potente finanziaria di Wall Street,
posizione conquistata almeno a partire dal 1991, quando scoppiarono gli scandali di “insider trading”
che la coinvolgevano assieme alla Salomon Brothers. Il presidente della Goldman Sachs, Robert
Rubin, sarà il capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale del Presidente Clinton. Quel posto
dovrà essere un “ufficio di guerra economica” in stile britannico, per fronteggiare quelli che l'ex capo
186
della CIA William Webster chiamò “gli alleati politici e militari dell'America che sono i suoi rivali
economici”. Rubin non è il primo dirigente della Goldman Sachs che ricopre una carica nel governo
americano. Prima di lui l'attuale vicepresidente, Robert Hormats, fu consigliere di Henry Kissinger al
Dipartimento di Stato e un altro “senior partner”, John Whitehead, fu sottosegretario di Stato con
Ronald Reagan. La Goldman Sachs é uno dei più influenti manipolatori del prezzo del petrolio e del
valore delle monete, che determina tramite la sussidiaria J. Aron & CO., che opera sul mercato delle
merci e dei “futures”. La Goldman Sachs ha rafforzato la sua presenza in Italia aprendo nel 1992 un
“ufficio operativo” a Milano. Più avanti vedremo il ruolo cruciale che essa ha svolto nella crisi della
lira e nella partita delle privatizzazioni.
La Salomon Brothers domina, assieme alla Goldman Sachs, il commercio di greggio mondiale. La
Salomon possiede anche la svizzera Phibro (Philipp Brothers), che opera nel settore delle materie
prime. Nel 1989 la Phibro fu coinvolta in un caso di riciclaggio di milioni di dollari ricavati dalla
vendita di cocaina negli Stati Uniti. I soldi venivano riciclati dalla banda chiamata “La Mina”, che
lavorava per il cartello della coca colombiano, nella Phibro Precious Metal Certificates.
Dopo gli scandali di “insider trading” e speculazione su Buoni del Tesoro USA scoppiati nel 1991, a
cui abbiamo accennato sopra, ci fu un completo rinnovo dei vertici della finanziaria. Il nuovo
presidente, attuale azionista di maggioranza, è Warren Buffett, originario di Omaha, Nebraska.
Buffett, oltre ad essere amico intimo di George Bush, è anche il principale azionista del Washington
Post e della rete televisiva ABC. Egli possiede vasti interessi anche nell'American Express (del cui
consiglio di amministrazione fa parte Henry Kissinger) e nella Wells Fargo Bank. Lo stesso Buffett
si dice sia implicato in uno scandalo di pedofili del Nebraska che facevano capo, fino alla fine degli
anni '80, al finanziere repubblicano Larry King, della banca Franklin Credit Union. Buffett era il
patrocinatore e il sostenitore di King. La Warren Buffett Foundation, la fondazione intestata a suo
nome, finanzia cause antidemografiche, come quelle lanciate da organizzazioni americane come
Negative Population Growth, Planned Parenthood, l'Associazione per la Sterilizzazione Volontaria e
il Population Council.
La Merrill Lynch è famosa per il ruolo che svolse in una sensazionale operazione di riciclaggio del
denaro tra l'Italia, la costa orientale degli Stati Uniti e Lugano. Si tratta della “Pizza connection”, che
portò al processo in cui la famiglia mafiosa newyorchese dei Bonanno fu accusata di aver riciclato
circa 3,5 miliardi di dollari fino a quando fu arrestata, nel 1984. I Bonanno avevano usato, per i loro
traffici, la sede centrale di New York e gli uffici di Lugano della Merrill Lynch. L'aspetto più
sconcertante del processo sulla “Pizza connection” in Svizzera e a New York è che essi ignorarono
completamente la complicità dei vertici della Merrill Lynch. All'epoca del processo il ministro del
Tesoro americano, responsabile per le ispezioni sul riciclaggio del denaro, era l'ex presidente della
Merrill Lynch Donald Regan. Il processo si concluse con alcune multe nei confronti di funzionari
minori della sede luganese della finanziaria americana, e la storia finì lì. Come è noto, la Merrill
Lynch é stata incaricata dall'IRI, il 9 ottobre scorso, di preparare la privatizzazione del Credito
Italiano.
Abbiamo fin qui identificato alcuni fatti poco noti che riguardano le tre finanziarie di Wall Street
chiamate a svolgere un ruolo decisivo nella valutazione e nella stessa privatizzazione delle imprese
pubbliche italiane. Queste finanziarie accedono a dati di grande importanza e delicatezza che
riguardano alcune delle più valide imprese europee e si posizionano in assoluto vantaggio come
“consiglieri per la privatizzazione”. Naturalmente, tutto secondo una rigida etica professionale e
senza conflitti di interesse!
Moody e la guerra della lira
Quasi in contemporanea con la nomina del governo Amato, l'agenzia di “rating” newyorchese
Moody's annunciò, con la sorpresa di molti, che avrebbe retrocesso l'Italia in serie C dal punto di
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vista della credibilità finanziaria. Questo, senza che le cifre del debito italiano fossero cambiate
drasticamente (la tendenza al deficit era nota almeno da due anni) e senza alcun rischio di insolvenza
da parte dello stato. La giustificazione di Moody's fu che il nuovo governo non dava sufficienti
garanzie di voler apportare seri tagli al bilancio dello stato. Negli ambienti finanziari internazionali,
Moody's è famosa perchè usa come arma “politica” la sua valutazione di rischio, tale che beneficia
interessi angloamericani a svantaggio di banche rivali o, come nel caso dell'Italia, di intere nazioni. Il
presidente della Moody's, John Bohn, ha ricoperto un'alta carica nel ministero del Tesoro USA sotto
George Bush.
La mossa di Moody's costrinse il governo Amato ad alzare i tassi d'interesse sui BOT per non
perdere gli investitori. Essa segnalò anche l'inizio di una guerra finanziaria contro la lira. Secondo
fonti ben informate, i più aggressivi speculatori contro la lira, nell'attacco del luglio scorso, furono la
Goldman Sachs e la S.G. Warburg di Londra. Ribadiamo che la speculazione ebbe un movente
principalmente politico, non finanziario, e che, purtroppo, ebbe successo. L'Italia fu costretta ad
abbandonare lo SME e il governo varò un piano di tagli e annunciate privatizzazioni per ridurre il
deficit.
Ciò che Amato non ha mai detto è che la svalutazione della lira nei confronti del dollaro ha dato agli
avventurieri della Goldman Sachs e delle altre finanziarie di Wall Street un grande “vantaggio”.
Calcolato in dollari, l'acquisto delle imprese da privatizzare è diventato, per gli acquirenti americani,
circa il 30% meno costoso. Lentamente, specialmente dopo l'ultimo attacco speculativo dell'inizio
dell'anno, la lira si va assestando sul valore “politico” di circa 1000 lire a marco, esattamente il
valore indicato dalla Goldman Sachs nel luglio scorso come “valore reale” della moneta italiana.
Come mai questa “coincidenza”? Come mai la finanziaria newyorchese ha appena aperto un ufficio
operativo in un paese che secondo i suoi criteri sprofonda nella crisi? Come mai un economista come
Romano Prodi, “senior adviser” della Goldman Sachs, suggerisce di privatizzare alla grande,
vendendo tutte e tre le banche d'interesse nazionale (Banca Commerciale, Credito italiano, Banca di
Roma), più il San Paolo di Torino, il Monte dei Paschi di Siena e l'Ina (Convegno presso
l'Assolombarda il 30 settembre 1992)?
Lo stesso Prodi, che nel passato è stato a capo dell'IRI, oggi sembra aver sposato completamente la
causa neoliberista angloamericana, tanto da aver proposto, a metà novembre, che l'Europa applichi
verso i paesi dell'est una politica simile a quella dell'accordo di libero scambio siglato tra Stati Uniti,
Messico e Canada (NAFTA). Un tale trattato darebbe il via libera alle grandi imprese per trasferire le
loro attività all'est, dove la forza lavoro costa meno (è quanto è avvenuto ai confini tra Stati Uniti e
Messico). Ciò aggraverebbe la crisi all'ovest e condurrebbe, nel medio-lungo termine, ad un
abbassamento della produttività anche all'est, dato che la manodopera sottopagata è anche meno
qualificata.
Il governo italiano deve scartare una simile politica, così come deve abbandonare il circolo vizioso
dei tassi d'interesse alti che, per difendere la moneta, alimentano lo stesso deficit che si dichiara di
voler combattere. Tra il giugno e il settembre scorso, i tassi sono aumentati paurosamente, da circa
l'11% al 20% prima che la lira abbandonasse lo SME. Tuttora la Banca d'Italia mantiene il tasso
d'interesse al 13%. Tenuto conto che ogni punto di aumento degli interessi si traduce in 15.000
miliardi in più sul debito dello stato a breve termine, il governo italiano è stato messo alle corde
dagli speculatori angloamericani (e dai loro complici italiani) aumentando la pressione per
privatizzare a prezzi di svendita.
Andando avanti su questa strada, l'Italia commetterà un suicidio economico. La sola via d'uscita è
l'adozione di una politica creditizia nazionale del tipo che ai tempi di Enrico Mattei si sarebbe
considerata ovvia. Occorre ripristinare il controllo sui cambi, congelare una parte del debito con una
moratoria di 10-15 anni (salvaguardando naturalmente gli interessi dei piccoli risparmiatori),
parallelamente all'avvio di una aggressiva politica di investimenti, favorita da crediti agevolati, nelle
infrastrutture moderne, in concerto con i partners europei. Per far ciò, occorre che lo stato si
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riappropri della piena sovranità monetaria, il che significa che per finanziare gli investimenti esso
non debba bussare alla porta della Banca d'Italia, la quale ha finora, incostituzionalmente, battuto
moneta a nome dello stato per poi rivendergliela a tassi “di mercato”, cioè da usura. I motivi che
hanno portato al “divorzio” tra il Tesoro e la Banca d'Italia, e cioè l'improduttivo finanziamento del
debito, esistono, ma combattere il malgoverno non significa eliminare il governo. Perciò occorre
porre fine al “divorzio” tra Bankitalia e Tesoro.
Una efficace repressione dell'attività di riciclaggio del denaro da parte della mafia, compreso quello
investito nei BOT, accompagnata da un astuto cambio della moneta (la famosa “lira pesante”),
darebbe alle istituzioni dello stato una posizione di forza e la credibilità e la fiducia popolare.
L'alternativa è il caos e la guerra civile.
Il ruolo della Lega nel piano delle privatizzazioni
Un capitolo a parte merita il ruolo svolto dalla Lega Nord nella strategia anglo-americana di
saccheggio dell'economia italiana. La Lega Nord, infatti, con la sua politica liberista radicale, è lo
strumento politico ideale per realizzare gli obiettivi angloamericani. La Lega propone la
privatizzazione di ogni attività economica in mano allo stato, dall'energia ai trasporti, dalle industrie
di difesa alla Rai. Se si realizzasse la politica della Lega, non occorrerebbe sancire la secessione del
Nord dal Sud (e infatti Bossi ha abbandonato il progetto di “Repubblica del Nord”, definendola una
“provocazione”), in quanto la Repubblica italiana si frantumerebbe da sé. Allo stato centrale, infatti,
secondo i leghisti, resterebbero solo i poteri di battere moneta, di difesa e di politica estera. Ma,
poichè il primo è saldamente nelle mani della Banca d'Italia e il secondo, come gli stessi leghisti
affermano, sarà delegato a strutture sovrannazionali nell'ambito dei nuovi scenari di guerre NordSud, lo stato nazionale italiano sará una vuota carcassa.
Ecco perché la Lega è stata appoggiata dai media che fanno capo alla City di Londra (Economist,
Financial Times) e a Wall Street (Wall Street Journal, Time). E' difficile scoprire diretti legami tra
questi centri finanziari internazionali e la Lega, anche se si può ipotizzare l'esistenza di contatti
nell'ambito di canali massonici. Certamente si nota una straordinaria coincidenza tra l'ideologia
leghista e i programmi sviluppati da certi centri studi. Un esempio: la trasformazione dell'Italia in
“macroregioni” è una politica ufficialmente promossa dalla Fondazione Agnelli, che alla fine del
1990 avviò un progetto chiamato “Padania”, poi presentato in un convegno tenutosi a Torino l'11 e il
12 giugno 1992, con la partecipazione dell'ideologo della Lega, Gianfranco Miglio. Scopo del
convegno fu quello di discutere “soluzioni specifiche, procedurali e/o istituzionali” per l'autonomia
amministrativa della “macroregione” Padania, allo scopo di valorizzarne le risorse con “opportune
competenze di governo”. Al di là del linguaggio formale, è chiaro che la Fondazione Agnelli
promuove il progetto leghista. La Fondazione Agnelli, come è noto, fa capo alla famiglia Agnelli,
legata a Enrico Cuccia, il “garante” degli equilibri economico-finanziari tra le grandi famiglie
italiane e i centri di potere internazionali, ai quali è collegato tramite la banca Lazard.
Checché ne dica Bossi, egli si sta muovendo esattamente verso la distruzione dello stato nazionale,
obiettivo ben chiaro nelle strategie dei suoi sponsor internazionali. Lo stesso organo della Lega,
Repubblica del Nord, ha pubblicato il 21 ottobre 1992 uno studio promosso dalla “Associazione
Americana di Geografia” (che dovrebbe essere la National Geographic Society, un'istituzione che fa
capo a diversi servizi di intelligence USA), la quale prevede entro sei anni la divisione dell'Italia in
cinque repubbliche, Nord, Centro, Sud e le isole. Un progetto coerente col disegno leghista, tanto che
l'organo del partito di Bossi se ne compiace, e con quello attribuito alla Mafia di cui ha parlato, in
una udienza presso la Commissione Parlamentare Antimafia, il pentito Leonardo Messina.
C'è di più: da Lombardia Autonomista del 29 luglio 1992 apprendiamo che la rivista americana
Telos, diretta da Paul Piccone, giudica il modello leghista “generalizzabile a tutta Europa”. Piccone è
noto per aver appoggiato le Brigate Rosse negli anni caldi del terrorismo italiano, sempre dalle
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colonne della rivista Telos, che a quel tempo era il punto di riferimento della sinistra “marxista”
americana. Una costante, quindi, il sostegno alla destabilizzazione, condotto con un modus operandi
che corrisponde alle classiche “covert operations” della CIA.
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DOSSIER GOLDMAN SACHS
Un’inchiesta della procura di Bolzano rischia di creare qualche problema alla corazzata e ai suoi
uomini più in vista. Un vorticoso giro di fondi neri ha già portato alle dimissioni del vertice
tedesco di Siemens per l’acquisto della nostra Italtel. Entriamo fra i segreti di Goldman, da sempre
in feeling con l’establishment ulivista. E diamo un’occhiata ad una Cupola di nome Bilderberg...
La sera andavamo alla Goldman...
Andrea Cinquegrani – Tratto da “ La Voce delle Voci” luglio 2007 Sito ufficiale
http://www.lavocedellacampania.it
<Ma Siete Proprio sicuri che sia solo l'Unipol all'origine della guerra tra Vincenzo Visco e le fiamme gialle di
Milano?
Potrebbe esserci qualcos'altro. Forse delle indagini molto delicate che puntano in alto, molto in alto». E' una voce
che corre fra i corridoi del palazzo di giustizia, sempre più al centro di veleni e polemiche. <Quindici anni fa - osserva
una toga - partiva la stagione di Mani pulite, ora ci ritroviamo con un livello di corruzione ancora più invasivo,
perché come dice Davigo le tecniche si sono modemizzate. E i partiti sono sempre più lontani dai bisogni reali del
paese». E pensare che la procura "rossa" oggi si ritrova quasi a "rimpiangere" il Berlusconi che non oppone il segreto
di stato sul caso Abu Omar...
Passiamo ad alcune indagini "bollenti", a delle possibili "piste". Una su tutte. 19 febbraio 2007. I militari della
Guardia di Finanza perquisiscono gli uffici milanesi della maxi banca d'affari Goldman Sachs, sempre più alla
ribalta delle cronache economico-finanziarie sul fronte "salvataggi" e "privatizzazioni". Fra le varie carte
sequestrate, spuntano due documenti: un misterioso file "M Tononi / memo - Prodi 02.doc”; e una lettera inviata
nel 1993 dalla sede Goldman Sachs di Francoforte alla Siemens, a proposito di "un buon affare" sull'Italtel. A
rivelare la circostanza - nel fragoroso silenzio di quasi tutti i media nostrani - è un giornalista del Daily Telgraph,
Ambrose Evans Pritchard, il quale punta i riflettori su un'inchiesta della procura di Bolzano, gemella di svariate
altre indagini in mezza Europa e che hanno portato, mesi fa, alle clamorose dimissioni del numero uno di Siemens,
Heinrich Von Pierer, fidato consigliere economico del cancelliere Angela Merkel (una sorta di Angelo Rovati in
salsa tedesca). Giovane assistente di Romani Prodi durante le presidenze Iri, Massimo Tononi (l'M Tononi del
file) è oggi sottosegretario all'economia, in prima fila nella redazione del contestatissimo piano Rovati per il
riassetto Telecom, nel pedigree la poltrona di super manager di Goldman Sachs nello strategico settore "fusioni e
acquisizioni imprese".
BOLZANO INDAGA
I magistrati di Bolzano indagano per concussione, corruzione e riciclaggio sulla vendita nel '94 di uno dei gioielli di
casa Iri nel settore delle telecomunicazioni, Italtel, passato alla tedesca Siemens che batté la concorrenza della
francese Alcatel. A favorire l'operazione (con un advisor del calibro di Goldman Sachs), una montagna da ben 400
milioni di euro, fra tangenti e fondi neri, a cominciare dai lo miliardi di vecchie lire transitati dai conti correnti di
Siemens a quelli dell'ex vertice di Italtel Giuseppe Parrella, originario di Benevento e trapiantato a Bolzano, finito in
galera. Fra l'altro, su un conto corrente di Innsbruck intestato a Siemens Ag, tra il '94 e il '99 sarebbero stati
movimentati 140 milioni di marchi, 80 milioni degli attuali euro (senza contare le triangolazioni con altre banche e
paesi, via Londra e via Tokio in particolare). Nella massa "nera" spuntano anche i lo milioni di marchi bonificati a
luglio '97 dai conti Siemens di Innsbruck verso quelli di Goldman Sachs: all'appello, però, manca una qualsiasi fattura
o pezza d'appoggio, visto che Goldman era l'advisor..
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<Possiamo escludere che nella nostra indagine sia coinvolto il presidente del consiglio Prodi*, buttano acqua sul
fuoco sia il procuratore capo Cuno Tarfusser che il pm Guido Rispoli, titolare delle indagine Eppure gli inquirenti commenta Pritchard - <stanno esaminando i compensi erogati all'attuale premier da Gold-man Sachs. Mister Prodi ha
ricevuto 1,4 milioni di sterline tra il 1990 e il 1993 (ai tempi della presidenza Iri, ndr) attraverso una società di
Bologna chiamata "Analisi e Studi Economici", di cui è titolare insieme a sua moglie. Le segretaria della ditta ha poi
detto al Daily Telegraph che molto di quel denaro veniva da Goldman Sachs*. Il giornalista inglese fornisce ragguagli
circa il contenuto della missiva sequestrata a Milano dalle fiamme gialle: <la lettera diceva: la "conoscenza dell'Iri e
del suo management da parte della Goldman Sachs "può essere di estrema importanza in una trattativa. Da marzo
1990 il nostro primo consulente in Italia è il professor Romano Prodi"*. Il quale precisa - <è stato nel libro paga
Goldman Sachs dal 1990 al 1993, e poi di nuovo nel 1997, dopo la sua prima prova come premier*.
Quasi 150 anni di vita e di affari nel carniere (venne fondata nel 1869 a Manhattan da due immigrati tedeschi,
Marcus Goldman e Samuel Sachs), la super banca d'affari oggi leader a livello internazionale nell'ultimo
quindicennio s'è specializzata nella compravendita di attività economiche strategiche (nel mirino, sul fronte italiano,
le "svendite" del patrimonio parastatale). Due freschi esempi: per 3,7 milioni di euro ha rilevato il 51 per cento del
pacchetto azionario di Karstadt, numero uno del ricco settore immobiliare tedesco. Poi ha messo a segno un colpo da
novanta nel mercato inglese, rilevando per 4 milioni di euro la Associated British Ports. Nel Belpaese ha sempre
coltivato l'hobby dei mattoni, conducendo in porto, soprattutto dall'inizio del 2000, una serie di operazioni: dall'Eni
in vena di dismissioni compra per 3000 miliardi di vecchie lire un'area da 300 mila metri quadrati a San Donato
Milanese: partner nel business il suo stesso fondo, Whitehall. E' con Morgan Stanley, invece, che rastrella immobili
dalla crema delle assicurazioni, Bas e Toro, quindi Unim; per poi fare shopping tra quelli targati Fondazione
Cariplo.
L’aperitivo giusto per passare quindi al settore industriale, dove Goldman punta subito in alto: ovvero ad alcune
prestigiose sigle del nostro gotha imprenditoriale, come Pirelli Cavi di Marco Tronchetti Provera e Management
& Capitali, il fondo creato da Carlo De Benedetti (e nel quale stava per fare il suo ingresso addirittura il cavalier
Silvio Berlusconi, operazione poi rinviata a "tempi migliori”. Un curriculum che s'ingrossa mese dopo mese, anno
dopo anno, business dopo business. Fra le chicche, il ruolo di "advisor" nelle compravendite di Antonveneta e BNL,
passate rispettivamente sotto il controllo della olandese Abn Ambro e della francese Paribas, dopo le note
vicissitudini. A quell'epoca, il numero uno di Goldman Sachs in Italia era Mario Draghi, entrato in pompa magna
nello staff di vertice del colosso (addirittura vicepresidente del gruppo) appena lasciata la poltrona di direttore
generale del Tesoro (e responsabile delle privatizzazioni...): portata a termine la “mission", Draghi potrà
tranquillamente fare il suo ingresso trionfale al vertice di Bankitalia, dopo la bufera che aveva travolto l'ex
governatore Antonio Fazio.
Negli ultimi mesi, non c'è praticamente operazione finanziaria da novanta che non veda far capolino l'ombra lunga di
Goldman Sachs. Scende in pista per risollevare la disastrata Alitalia, corre in soccorso di Italease, insieme al gruppo
Caltagirone cerca di mettere le mani sui fondi immobiliari di Pirelli Reul Estate targati Berenice e Tecla. <Ormai è
la regina incontrastata del mercato finanziario europeo - osserva un operatore milanese - e l'Italia è diventata la
prima terra di conquista. A prezzi ottimi, senza troppa concorrenza e, soprattutto, con un consenso che più unanime
non si può». <E adesso lo sarà ancora di più, con la fresca nomina dell'alter ego di Berlusconi, Gianni Letta, a
numero uno di Goldman per l'Italia e membro del suo prestigioso international advisory board, la poltrona che Prodi
aveva occupato una quindicina d'anni dopo aver lasciato la presidenza Iri. Quindi adesso Goldman è perfettamente
trasversale, va bene a tutti*.
Nel pantheon del colosso Usa, dunque, non ci sono solo i prodiani di stretta osservanza come Tononi e Carlo
Costamagna (in rampa di lancio per le poltronissime di Eni o Enel del dopo Paolo Scaroni e Fulvio Conti), come il
governatore Draghi o l'ex commissario Ue Mario Monti (un altro che piace ai due Poli), ma ora entrano a pieno titolo
i portabandiera del Cavaliere.
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DA GOLD A BILD
Stesso copione sol palcoscenico - opportunamente "coperto" - di Bilderberg, la supercupola internazionale degli affari
in vita dal 1954 e che ai suoi summit annuali vede riunirsi il gotha della finanza internazionale, con accorsato codazzo
di industriali, politici, giornalisti (pochi e con le consegne del silenzio mediatico). il meeting di quest'anno si è svolto
dal 31 maggio al 3 giugno al Klassic Hotel di Silviri, a una quarantina di chilometri da Istambul. Tre anni fa era stata
la volta di Stresa, nella incantevole cornice del lago Maggiore, ancor prima a Sintra, in Portogallo (in quella occasione
il governo di quel paese venne lautamente finanziato dal gruppo allo scopo di allestire <un servizio militare compreso
di elicotteri per garantire la privacy e la sicurezza dei partecipanti»).
Al centro dei lavori, quest'anno, il grande business dell'energia e, soprattutto, riflettori puntati su petrolio e riserve di
gas. Ma anche su grosse aree geografiche. In testa, ovviamente, il problema-Iraq: come dividerlo in tre o quattro
nazioni. A ruota l'Iran: i tempi dell'invasione e chi vi prenderà parte. Sullo sfondo, l'altro grande nemico, la Cina , il
cui fantasma può sicuramente giustificare l'aumento delle spese militari Usa e non solo. Sul versante interno, la
nuova organizzazione degli States, a cavallo di "North American union" "American Union" e "Pacific Rim Union".
Ancora: la creazione - come cuneo per contrastare gli interessi sovietici - del "Free Great Kurdistan", il Grande
Kurdistan Libero, capace di inglobare pezzi di Iran, Iraq e Turchia. Insomma, ti rivolto il mondo come un calzino
alla faccia di tutti i parlamenti e tutte le democrazie.
Ecco cosa scrive un regista dissidente turco, Timucin Leflef, che da anni vive in Irlanda: <Se al summit partecipano
gente come Kissinger, Wolfowitz e Rumsfeld e altri guerrafondai del loro calibro, è naturale che venga affrontato il
tema di una nuova guerra, che porta profitti per l'industria bellica. Sarà l'Iran il prossimo scenario? E forse finirà per
essere proprio la Turchia una pedina essenziale nello scacchiere? Se Kissinger nel suo ultimo libro "Anni nucleari e
politica estera" teorizza il fatto che oggi non vi può essere conflitto senza l'uso di armi atomiche, vuol dire che anche
il nostro paese ne sarà coinvolto?».
<L’unico giornalista turco - continua il regista - invitato quest'anno è Cegiz Candar, del Turkish Referans Newspaper,
che in un articolo ha parlato della sua colazione di lavoro, lo scorso 3 aprile a Washington, col suo amico intimo
Wolfowitz. Sono letteralmente sbigottito dell'assoluta mancanza di dibattito, in Tuchia, circa l'incontro dei Bilderberg
nel nostro paese. Non ne ha scritto alcun giornale. Sono ancora più offeso, come cittadino, per il fatto che il nostro
governo ha permesso un simile incontro, per di più segreto, sul nostro territorio. Se il gruppo Bilderberg non ha
niente da nascondere, dovrebbe dare libero accesso alle discussioni o quantomeno consentire delle trascrizioni
perché i cittadini siano informati. Invece niente. Il più totale silenzio».
Sottolineano alcuni giornalisti investigativi della Bbc: <Si tratta di una delle associazioni più controverse dei nostri
tempi, da alcuni accusata di decidere i destini del mondo a porte chiuse. Nessuna parola di quanto viene detto nel
corso degli incontri è mai trapelata». E poi il reporter di un quotidiano di Bristol, Tony Gosling: <Secondo alcune
indiscrezioni che ho raccolto, il primo luogo nel quale si è parlato di invasione dell'Iraq da parte degli Usa, ben prima
che ciò accadesse, è stato nel meeting 2002 dei Bilderberg». Secondo lo studioso di ordini e associazioni
paramassoniche Giorgio Bongiovanni, <Bilderberg rappresenta uno dei più potenti gruppi di facciata degli
Illuminati, costituito per contribuire alla creazione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo Mondiale entro il
2012. Sembra che le decisioni più importanti a livello politico, sociale, economico-finanziario per il mondo
occidentale vengano in qualche modo ratificate dai Bflderberg».
Il Gruppo nasce nel 1952 ma viene ufficializzato due anni più tardi, a giugno '54, quando un ristretto manipolo di vip
dell'epoca si riunisce all'hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Due i grandi promotori dell'iniziativa: sua maestà
il principe Bernardo de Lippe, olandese, ex ufficiale delle SS, in prima linea fino a quando non verrà travolto dallo
scandalo Lockheed; e Joseph Retinger, faccendiere polacco al centro di una fittissima trama di rapporti finanziari
internazionali. I primi incontri si svolgono esclusivamente in paesi europei, solo dall'inizio degli anni '60 anche negli
Usa. Al summit di Stresa, sul totale di 126 partecipanti, 33 sono statunitensi; a ruota il nostro Paese (con 16), seguono
distanziate Gran Bretagna (9), Germania (8) e poi alla spicciolata tutte le altre nazioni, una trentina in tutto.
VIP IN BILD
Ecco alcuni nomi delle nostre delegazioni. Della pattuglia presente a Stresa facevano parte Rodolfo
De Benedetti, Franco Bernabè, Mario Draghi, Gabriele Galateri, Mario Monti, Tommaso Padoa
Schioppa, Corrado Passera, Paolo Scaroni, Domenico Siniscalco, Giulio Tremonti, Marco Tronchetti
Provera. «Guarda caso - commenta qualcuno in Borsa - c'erano tutti gli ultimi ministri
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dell'Economia, sia del Polo che dell'Unione». Nel corso degli anni precedenti, folto anche il parterre
politico, con alcuni esponenti della prima repubblica (Gianni De Michelis, Giorgio La Malfa ,
Claudio Martelli, Virginio Rognoni), Romano Prodi ed Emma Bonino, in qualità di presidente e di
commissario Ue, Walter Veltroni, al tempo direttore dell'Unità. Super qualificato il team economicofinanziario: Giovanni e Umberto Agnelli più Paolo Fresco per la Fiat; Renato Ruggiero (trascorsi
Fiat, poi ministro per il Commercio Estero e una rapida parentesi alla Farnesina nel governo
Berlusconi); Innocenzo Cipolletta, direttore generale di Confindustria, Rainer Masera, al timone di
Imi San Paolo, Alessandro Profumo, oggi vertice del colosso nato dalla fusione di Unicredit e
Capitalia.
Ma vediamo i pezzi da novanta che si sono radunati al sole di Istanbul. Josè Barroso, presidente della
Commissione europea, Carl Bildt, ex premier svedese, Henri de Castries, presidente di Axa, George
David, al vertice di Coca Cola, John Elkan, vice presidente Fiat, Timothy Geithner, numero uno
della Federal Reserve Bank di New York, Jaap Hoop de Scheffer, segretario generale Nato, Vernon
Jordan, direttore generale di Lazard Freres, Henry Kissinger, presidente della Kissinger Associates,
Bernard Kouchner ministro degli esteri francese, Ed Kronenburg, direttore del quartier generale
Nato, William Luti, del National Security Council statunitense, Frank McKerma, ambasciatore Usa e
membro del gruppo Carlyle, Mario Monti, presidente della Bocconi, Craig Mundie della Microsoft
Corporation, Tommaso Padoa Schioppa, ministro dell'economia, Richard Perle, dell'American
Enterprise Institute far Public Policy Research, David Rockefeller (non ha bisogno - anche per gli
organizzatori - di qualifiche), Matias Inciarte, vice presidente del Grupo Santander bank, Dennis
Ross, responsabile del Washington Institute far Near East Policy (la politica del vicino Est), Otto
Schily, ex ministro tedesco degli Affari interni, Jurgen Scrempp, ex presidente della tedesca Daimler
Chrysler, Peter Suterland, presidente di Goldman Sachs International, Jean Claude Trichet, della
Banca Centrale Europea, James Wolfensohn, inviato speciale (del governo USA) per il “disimpegno
di Gaza” (Gaza Disengagement)
L'anonimo edificio color ruggine al numero 85 di Broad Street, nella parte bassa di Manhattan, non
sembra un posto che valga la pena di fermarsi a guardare, ed è proprio quello che piace a coloro che
ci lavorano. Gli uomini e le donne che in un piovoso mattino vi sbarcano nella tipica tenuta di Wall
Street - abiti scuri, ventiquattrore e BlackBerrys – sono molto riservati. Vanno rapidamente dalle
Lincoln nere all'edifico attraversando praticamente il nulla: nessuna targa sulla facciata o indicazione
nel vestibolo, nulla che permetta di collegare il sorvegliante armato all'esterno con l'attività svolta
all'interno. C'è un buon motivo per tutta questa segretezza: il numero 85 di Broad Street, New York,
NY 10004, è dove ci sono i soldi, tutti i soldi.
È il miglior posto per produrre denaro che il capitalismo globale sia mai riuscito a immaginare e,
dicono molti, è una forza politica più potente di qualsiasi governo. La gente che lavora oltre le porte
vetrate fa più soldi di molti stati. I beni ammontano complessivamente a 1 trilione di dollari, le
entrate annuali sono dell'ordine di decine di miliardi, i profitti, vari miliardi, vengono generosamente
ridistribuiti all'interno.
In quest'anno di crisi lo stipendio medio di ciascuno dei 30.000 dipendenti dovrebbe raggiungere la
cifra record di 700.000 dollari, con picchi di varie decine di milioni (centinaia di migliaia di volte più
di un inserviente della stessa impresa). E quando avranno finito di diventare "schifosamente ricchi a
40 anni", i funzionari non si ritroverebbero in brache di tela nemmeno se l'attività dovesse andare a
carte quarantotto; verrebbero paracadutati in uno dei prestigiosi posti politici negli USA o all'estero,
facendo nascere il sospetto che "governino il mondo". Il numero 85 di Broad Street è la sede della
Goldman Sachs.
La più famosa banca d'investimenti si nasconde dietro la piena di denaro che genera e fa piombare su
Manhattan, sulla City di Londra su e buona parte delle altre capitali finanziarie in tutto il mondo. Ma
adesso i maghi occulti dell'impero bancario sono obbligati a esporsi alla fredda luce del giorno.
Pubblico, politici e stampa ritengono che la crisi creditizia sia la conseguenza delle spericolate
attività di trading delle banche e in primo luogo della Goldman, quella di più successo tra le
sopravvissute. Politici e commentatori fanno a gara per denunciare la Goldman con termini sempre
più pesanti: "ladri tra i ladri", "vandali economici", "capitalisti di rapina". Vince Cable, portavoce del
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Lib Dem Treasury, confronta i recenti eccezionali risultati della banca (un profitto di 3,2 miliardi di
dollari solo nel quarto trimestre) e i previsti bonus con la situazione lavorativa e le entrate della gente
comune nel 2009.
Negli USA la situazione è ancora peggiore. La rivista Rolling Stone ha pubblicato un articolo che
descrive la Goldman come "un'enorme sanguisuga che succhia incessantemente sangue se solo sente
odore di soldi". Nel suo ultimo documentario (Capitalism: A Love Story), Michael Moore si presenta
al numero 85 di Broad Street con un furgone portavalori, tira fuori un sacco contrassegnato da un
enorme dollaro, si volge verso l'edificio e urla: "Siamo qui per riprenderci i soldi dei cittadini
americani!".
Di colpo la reputazione della Goldman è diventata ancora più tossica degli swap e degli altri
incomprensibili strumenti finanziari, e questo danneggia gravemente qualcosa che la banca considera
al di sopra di tutto: gli affari. La Goldman, principale obiettivo della rabbia popolare e dei politici, e
potenziale prima vittima di nuove regole draconiane, ha quindi deciso a malincuore che è arrivato il
momento di parlare e combattere. Ed ecco perché, in una luminosa mattinata autunnale in cui tutto
sembra possibile – anche un invito a pranzo con i padroni dell'universo – mi sono ritrovato a passare
dinanzi alla guardia che aveva bloccato Michael Moore e ad entrare nell'edificio senza nome.
"Ah! Ci ha sorpreso a complottare in tempo reale", dice Lloyd Blankfein, staccandosi da un gruppo
di alti dirigenti che stanno discutendo il suo viaggio a Washington del giorno precedente. Blankfein,
55 anni, presidente e CEO della Goldman, abito scuro e vivace cravatta di Hermès ornata con piccole
biciclette rosse, e ha tra le mani un'enorme tazza di caffè. Forse è la caffeina, o forse la cravatta (un
regalo d'anniversario di sua figlia), certo è che è in forma perfetta per uno che tutti sembrano odiare.
"Qui è come un safari", scherza, "e lei è venuto a osservare gli animali".
Blankfein potrebbe essere il Dio Sole di Wall Street, ma con l'attuale tempesta economica non ci
tiene a farlo sapere, e qualsiasi segno di status symbol o, orrore!, ostentazione viene cancellato dalla
sua vita, almeno pubblicamente. Prendiamo ad esempio il suo ufficio al 30° piano: le sedie sono le
stesse di quando diventò CEO tra anni orsono, non c'è traccia dei tappeti tessuti a mano da 87.000
dollari o dei cestini per rifiuti da 5.000 dollari che fanno parte della tradizione di Wall Street, nessun
segno di esuberanza irragionevole. Solo caffè, che arriva freddo. Il giusto tono per il lavoro in corso.
Il grande mago di Wall Street si sta preparando per la più difficile vendita della sua vita: è qui per
esaltare il buon vecchio capitalismo, le banche d'investimento, e la Goldman Sachs.
Fortunatamente per lui, e per la sua impresa, è un venditore maledettamente in gamba. Comincia con
un tono umile: si rende conto che "la gente ne ha le palle piene, è incavolata, da fuori da pazza" per il
modo d'agire delle banche. La Goldman ha una parte di colpa per gli sconvolgimenti che hanno quasi
distrutto il sistema finanziario mondiale: come molte altre banche ha prestato troppo denaro, per la
prima volta in oltre dieci anni l'anno scorso ha registrato un trimestre in perdita e ha finito col
prendere in prestito da Washington capitali bail-out. "Lo so che se mi spaccassi il collo la gente
gioirebbe" aggiunge. Ma poi passa pian piano a difendere la funzione del sistema bancario moderno.
"Svolgiamo una funzione fondamentale" sostiene, smettendola di autoflagellarsi. "Aiutiamo le
aziende a raccogliere capitale e a crescere. E le aziende che crescono creano ricchezza, che a sua
volta permette alla gente di trovare posti di lavoro, e questi generano a loro volta altra crescita e altra
ricchezza. È un circolo virtuoso". Per rendere inattaccabile il suo punto di vista, fa un'affermazione
sorprendente: "Svolgiamo una funzione sociale".
Funzione sociale? Tutti quelli che hanno perso il lavoro o si sono visti decurtare gli stipendi, grazie
alle banche che avevano rifilato loro ipoteche sospette e prospettato investimenti talmente complessi
che nemmeno chi li vendeva sapeva di cosa si trattava, sarebbero ben contenti di spiegargli dove
ficcarsi i suoi scopi sociali. Blankfein è un ottimo propagandista della creazione di ricchezza; ma
della sua ricchezza. Non è il ricco rampollo che tesse elogi del capitalismo selvaggio dal suo ovattato
nido d'aquila al 30° piano; nato nel duro quartiere del Bronx da un impiegato postale e una
195
receptionist, fu il primo nella sua famiglia a frequentare le scuole superiori ed entrò ad Harvard
grazie all'aiuto finanziario ricevuto.
Anche se si è assegnato uno stipendio annuale superiore a quello che quasi tutti noi potremmo mai
sperare di ricevere (68 milioni di dollari nel solo 2007, un record tra i CEO di Wall Street, e oltre
500 milioni di dollari in azioni della Goldman) continua a definirsi "un semplice lavoratore".
Ma se parlassimo dei capi d'accusa? I banchieri hanno portato il mondo sull'orlo della bancarotta, e
invece di fare l'unica cosa giusta, buttarsi dalla finestra, hanno implorato i governi per riuscire a
succhiare i soldi dei contribuenti e farla franca. Ora, esattamente un anno dopo, si comportano come
se non fosse accaduto nulla: giocano e vincono coi nostri risparmi. Nel secondo trimestre i profitti
della Goldman hanno raggiunto la cifra record di 3,4 miliardi di dollari, in buona parte guadagnati
negoziando azioni, valute e beni patrimoniali.
La Goldman ha ricominciato a farlo per due buoni motivi: in primo luogo perché i mercati globali
sono in netta ripresa (un recupero del 50% dai minimi toccati con la crisi creditizia, grazie ai nuovi
capitali, in buona parte pubblici, immessi nei circuiti finanziari), e in secondo luogo perché – con
Lehman Brothers e Bear Stearns fuori gioco, Merrill Lynch una pallida ombra di se stessa, Citigroup
e UBS senza la potenza di un tempo – la banca ha ora messo le mani su una fetta più grande della
torta. "Ce ne f*** dei concorrenti. Abbiamo di nuovo un bilancio florido e un gruzzolo più grande e
ricco da spartirci"; è così che i banchieri della Goldman presentano la situazione. Non c'è da stupirsi
se la banca sta accantonando oltre 20 miliardi di dollari da distribuire in stipendi e bonus.
Giusto e lucrativo. Ma non sarà invece piuttosto ingiusto? La Goldman non sta per caso agendo
come l'equivalente moderno dei pescecani di guerra, avvantaggiandosi della crisi globale e delle
misure di emergenza dei governi per rastrellare milioni? Persino l'esperto finanziere George Soros
sostiene che gli enormi profitti delle banche di Wall Street sono "regali mascherati" dello stato.
Blankfein respinge l'insinuazione che la Goldman abbia avuto bisogni di capitali a fondo perduto e,
per estensione, rifiuta l'idea che la società stia ora approfittando dell'aiuto pubblico. Certo, ha
ricevuto 10 miliardi di dollari dal programma Tarp (Troubled Asset Relief Program) di Washington,
ma ha già rimborsato la somma con un sostanzioso interesse del 23%. La Goldman ha inoltre tratto
vantaggio dal salvataggio federale della grande assicuratrice statunitense AIG, con la quale aveva
sottoscritto assicurazioni per 20 miliardi di dollari, ricevendo in cambio miliardi di dollari (forse 13)
quando Washington ha trasferito 90 miliardi nelle casse del traballante gigante. Blankfein insiste nel
dire che la Goldman era protetta dalle perdite dell'AIG nel miglior modo possibile, con fondi liquidi,
e che in caso di fallimento dell'assicuratrice non ne avrebbe quindi sofferto; ma i critici dicono che se
l'AIG fosse scomparsa dalla scena l'intero sistema finanziario sarebbe imploso, trascinando nel
baratro anche la banca. Ma c'è di più; in piena crisi la FED ha infranto una tradizione vecchia di 80
anni e ha permesso alla Goldman di trasformarsi da banca d'investimenti in holding bancaria, e di
ottenere quindi prestiti agli stessi bassi tassi d'interesse concessi alle banche commerciali. Blankfein
afferma che la Goldman ha cambiato statuto non per problema di soldi ma perché, dopo il collasso
della Bear Stearns e della Lehman, era evidente che il mercato non credeva più nella capacità dell'US
Securities and Exchange Commission di regolamentare le banche d'investimento. Essere controllata
dalla FED avrebbe aiutato a ristabilire la fiducia nell'intero sistema finanziario.
Indipendentemente dalle vere ragioni alla base della decisione, nemmeno il più fanatico sostenitore
della Goldman può negare che solo grazie all'aiuto pubblico esiste ancora un sistema finanziario in
cui la banca può continuare a operare. Washington ha sostenuto l'economia e le banche statunitensi
con oltre 12 trilioni di dollari. Veramente Blankfein non si rende conto che per quasi tutti noi è
esasperante vedere la Goldman rastrellare tanto denaro mentre dobbiamo barcamenarci per arrivare a
fine mese? Al contrario, insiste nel dire che dovremmo gioire per i successi della banca, non
condannarli. "Francamente, tutti dovrebbero essere contenti" sostiene. Parla seriamente? Incredibile.
I risultati della Goldman, argomenta, sono il segnale più chiaro di un nascente recupero economico
196
che avvantaggerà non solo lui e la sua banca ma tutti noi "Il sistema finanziario ci ha trascinato nella
crisi e adesso ce ne tirerà fuori".
Blankfein si lancia in un'altra affermazione altrettanto audace. Dovremmo essere contenti che la
Goldman abbia ricominciato a elargire compensi faraonici. La banca non deve rispettare il tetto
massimo sui bonus deciso dal presidente Obama, perché ha rimborsato in liquido i fondi bail-out a
suo tempo ricevuti; poter offrire i migliori stipendi per assumere e mantenere i migliori banchieri
non affosserà il sistema ma anzi lo salverà. Uno stipendio legato ai risultati garantisce un'attività
responsabile di alto livello: "Se guarda le nostre norme sui compensi, noterà che c'è sempre stata una
la perfetta corrispondenza tra livello di compensi e risultati nel lungo periodo. Altri registravano
perdite ma pagavano lo stesso bonus rilevanti; ora sono in parte scomparsi dal mercato, e si capisce
perché".
Molti non sono d'accordo, e ritengono che nell'attuale piatto panorama economico, i compensi
faraonici non sono più necessari. Lucian Bebchuk, professore di legge, economia e finanza alla
Harvard Law School, sostiene: "Attualmente per le banche è più facile evitare che i propri dipendenti
vengano allettati da altre offerte. Ci sono opportunità meno interessanti che nel 2007".
D'accordo, dimenticate, se ci riuscite, i fondi bail-out, i bonus, i capitali rapinati. Ma sicuramente
Blankfein non può ignorare la tesi dell'editorialista David Hare. Nel suo scritto più recente, Hare
considera una forma di "ricatto" sostenere che non c'è recupero possibile se non lasciamo ai
banchieri la libertà di continuare ad agire come hanno sempre fatto e a premiarsi con somme
illimitate. È quello che sostennero i minatori negli anni '70, solo che questa volta al posto della
National Unio n of Mineworkers ci sono la City e Wall Street. Blankfein non ha tempo da perdere
con discorsi di questo tipo: i banchieri non sono minatori. "Ho questo da dirvi" sibila mentre gli
occhi si riducono a una fessura "se crolla il sistema finanziario crolla anche la nostra attività, e, mi
creda, in tal caso crollerà anche la sua attività e quella di qualsiasi altro cittadino".
Come un paziente che è uscito dal coma, per Blankfein la crisi creditizia è servita solo a rinforzare la
sua passione per far soldi. Parlare con lui è come parlare con qualcuno nelle cui vene scorrono
dollari, non sangue; crede fermamente di essere bravo in quel che fa e che quel che fa è
intrinsecamente buono. Ed ha i suoi sostenitori: nella lista New Establishment 2009, Vanity Fair gli
ha assegnato l'ambito primo posto, dinanzi a figure come Steve Jobs, alla guida di Apple, o Sergey
Brin e Larry Page, i fondatori di Google. Altri, ad esempio l'editorialista del New York Times
Andrew Ross Sorkin, sostengono che il pubblico non può "avere tutto e il contrario di tutto"; nel
pieno della crisi dell'ultimo anno, ricorda Sorkin "molti incrociarono le dita e si augurarono che la
Goldman e i sopravvissuti di Wall Street venissero salvati per arrestare la caduta, e adesso che le
banche sono finalmente di nuovo in grado di funzionare normalmente le vorrebbero di nuovo nella
polvere".
Che siate o meno d'accordo, un fatto è certo: "la tenace G" sembra avere in mano le carte vincenti nei
momenti buoni ma anche, lo abbiamo visto in tempi recenti, in quelli cattivi". Rimane solo una
semplicissima domanda: come fa? Qual'è la sua ricetta segreta? Per cercare di trovare la risposta
dovete lasciare l'ufficio di Blankfein e scendere al 17° piano. Strada facendo potrete ascoltare i
banchieri d'investimento, i trader, gli strateghi e i quantisti (i cervelloni matematici che creano
fantastiche formule) che parlano di "tassi d'interesse degli swap", "default no credit", "opzioni exotic
e vanilla", "differenziali lettera/denaro", "bund", "bobl" e Dio solo sa cosa ancora. Quando passate
dinanzi all'85 di Broad Street non potete naturalmente vedere i soldi fluttuare, ma potete sentirli
spostarsi giorno e notte tra banca centrale, banche commerciali e d'investimento, grandi aziende,
oligarchi sovietici, operatori mediorientali e sceicchi, petrolieri texani e anonimi milionari nelle
Bermuda e nelle isole Cayman.
In un ufficio con una macchia d'inchiostro sul tappeto, lavora Liz Beshel, il primo ingrediente
fondamentale della mistura segreta della Goldman. La banca assume solo il meglio in assoluto, e non
ce ne sono molte come Beshel. Madre nubile di 40 anni, parla a una tale velocità e con una tale
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conoscenza dei segreti dei mercati finanziari che in pratica ci vuole una laurea della Harvard
Business School per seguire il filo del suo discorso. Reclutata dalla Goldman quando era ancora
all'università, si organizzò per prepararsi a un MBA della Columbia University di New York "nei
fine settimana". Proprio come voi. Avanzò rapidamente nella gerarchia della banca d'investimenti e
divenne il più giovane tesoriere generale nella storia della banca. Oggi sorveglia ogni sterlina
investita dalla banca, ogni yen prestato, ogni dollaro che entra o esce dal bilancio; almeno un trilione
di dollari al giorno. Quanti soldi possiede la banca in questo momento? chiedo. "164,2 miliardi di
liquido o equivalente", risponde senza fermarsi un solo istante a tirare il fiato.
È proprio grazie a persone come Beshel che la Goldman Sachs non solo dispone di un così grosso
capitale ma è anche capace di sfruttarlo. Ogni giorno lo staff soppesa attentamente i beni della banca,
fino all'ultimo centesimo, ed esamina con rigore clinico perdite e profitti. La banca è così in
condizione d'individuare, con chiarezza e rapidità, le tendenze dei mercati, e, afferma, di gestire i
rischi meglio di quanto possono fare quasi tutti gli altri istituti di credito. "Riteniamo che le nostre
decisioni sono le migliori" sostiene Beshel, e ci sono prove a favore di questa affermazione.
Prendiamo, ad esempio il settore dei subprime, la bomba creditizia tossica che ha dato il via alla crisi
economica. Un anno prima che gli avventati prestiti immobiliari distruggessero Lehman e Bear
Stearns, costringessero a un matrimonio di convenienza tra Merrill Lynch e Bank of America e tra
HBOS e Lloyds, e trasformassero la Royal Bank of Scotland in una barzelletta, le valutazioni
quotidiane della Goldman avevano evidenziato sofferenze modeste e per non più di una settimana.
Nella maggior parte delle banche le perdite sarebbero passate sotto silenzio o sarebbero state
considerate un incidente di percorso; invece la Goldman organizzò una riunione degli alti vertici per
cercare di capire cosa stava succedendo. Anche se i mercati immobiliare e creditizio erano ancora in
piena effervescenza, la banca non apprezzò la situazione e cominciò a ridurre le esposizioni. Quando
esplose la crisi creditizia le sue perdite nel settore dei mutui ammontarono a soli 1,7 miliardi di
dollari, meno di qualsiasi altra grande banca d'investimenti (la UBS perse 58 miliardi di dollari).
Essere più furbi della maggior parte dei banchieri è una cosa, ma per lavorare alla Goldman bisogna
lavorare ancora più duramente. Chiedetelo a Sarah Smith, una cinquantenne ex studentessa della
Bromley (Kent) che lasciò il Regno Unito per diventare capo contabile. "È la cultura del tempo
pieno" sostiene "Quando c'è bisogno di voi, dovete essere disponibile. E se quando c'è bisogno di voi
non rispondete al telefono, non ci sarà più bisogno di voi per molto ancora".
L'anno scorso Smith, il cui ufficio è a un tiro di schioppo dall'Embassy Suites, l'albergo dove lo staff
della Goldman va a riposare per qualche ora dopo aver lavorato fino al punto da cominciare a
dormire in piedi, ha preso solo pochissimi giorni di congedo. Quanti giorni di vacanza può prendere
ogni anno? " Non lo so. Nessuno in realtà lo sa perché nessuno li può sfruttare tutti".
La brutale etica lavorativa consente alla Goldman di essere in vantaggio al momento di accaparrarsi i
clienti migliori, e con più soldi. Un esperto dirigente della banca spiega "Sin dall'inizio venite
programmati a rendere più degli altri, a vedere più gente: clienti o partner dei diversi fondi". Lo staff
viene inoltre addestrato a un severo "lavaggio di cervello" dei clienti e dei contatti. "Chiedete quale è
stato il loro migliore affare e come vedono il mercato, dice uno "offrite in cambio qualcosa, ma
ottenete sempre di più in cambio. Poi diffondete l'informazione tra i colleghi che si mettono al lavoro
per sfruttare l'informazione e fare soldi". Altre banche non dispongono di queste buone
informazione, e se i singoli banchieri le hanno tendono a non condividerle, perché le considerano
una potente arma da usare a proprio esclusivo vantaggio. "La Goldman non lavora in questo modo"
continua il dirigente "Domina uno spirito di corpo". O come preferisce dire un banchiere rivale
"Sono una furba banda di teppisti".
Dane Holmes - 39 anni, 185 centimetri, 130 chili, ex giocatore di basket-ball – è il responsabile dei
rapporti con gl'investitori. Da l'impressione di poter travolgere chiunque si trovi sulla sua strada – e
persino un solido muro! Ma sostiene: "Non è così che lavora la Goldman. Agendo da solo potrete
avere uno splendido futuro come banchiere, ma non qui. Il sistema elimina coloro che non sono
capaci di operare in gruppo".
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Quando la Goldman persegue un obiettivo, tutti i componenti del team hanno la loro parte da
svolgere. Prendete quest'articolo. Quando la banca ha accettato l'intervista non è stato facile trovare
un alto dirigente da intervistare. Michael Sherwood, 44 anni, corresponsabile europeo, è rientrato,
via Mosca, dalla riunione del FMI a Instabul al quartier generale di Londra per un'intervista di 40
minuti, prima di ripartire per incontrare alcuni clienti del Golfo.
L'idea del lavoro in gruppo arriva in alto. La Goldman non è un partner privato (è diventato pubblico
una decina di anni orsono) ma i capi lavorano duro per far passare un approccio familiare "ci siamo
dentro anche noi". Altri dicono che sembra piuttosto un culto, ma viene considerato un complimento.
Alcune procedure sono perfettamente logiche. I bonus, ad esempio, non sono legati alle prestazioni
personali, come in molte altre banche, ma a quelle della banca nel suo insieme, e i partner ricevono a
una buona percentuale delle remunerazioni in azioni che possono vendere solo quando lasciano la
Goldman. Viene così eliminata quella che Dina Powell, la trentaseienne d'origine egiziana a capo del
ramo filantropico della Goldman, chiama gli "stronzi egomaniaci" che potrebbero essere tentati
dall'idea di operare allo scoperto nella speranza di ottenere bonus più elevati.
Altre procedure sono inquietanti. Lo staff è costretto ad ascoltare la posta vocale protetta mattino,
mezzogiorno e sera per gli ultimi consigli di Blankfein e Eileen Dillon, il quarantottenne
ufficialmente responsabile delle operazioni dell'ufficio operativo ma ufficiosamente consigliere. La
Goldman è la maggior utilizzatrice di posta vocale al mondo e le informazioni vanno dalle ultime
cifre su perdite e profitti al rapporto su quello che i responsabili operativi dei principali clienti hanno
detto a Blankfein e ai suoi collaboratori a colazione, o a istruzioni tipo "in nome del cielo, staccate
tutto in vacanza".
Cosa spinge persone tanto brillanti da poter fare qualsiasi cosa vogliano a lavorare giorno e notte per
la banca? Il denaro, naturalmente. Non a caso la Goldman Sachs è soprannominata "Goldmine
Sachs" (la miniera d'oro Sachs). C'è tanta ricchezza in giro che in un anno normale un buon partner
di una banca d'investimenti ricava sui 3,5 milioni di dollari, un buon trader tra i 7 e i 10 milioni, e un
membro del comitato di gestione tra i 15 e i 25 milioni. Nel 2008, 953 dipendenti hanno ottenuto
bonus di almeno 1 milione di dollari. Blankfein ha un bel dire che è ancora un semplice lavoratore,
ma possiede un appartamento da 30 milioni di dollari in Central Park West e una villetta di 600 metri
quadrati a Hamptons, il ritrovo estivo dell'elite di New York. Un ex banchiere della Goldman
descrive la cultura d'impresa "totalmente ossessionata dal denaro. Ero come un asino dinanzi al quale
veniva fatta ondeggiare la più grossa e appetitosa carota che si possa immaginare. I soldi sono il
parametro per misurare il vostro successo, e c'è sempre spazio per accumularne ancora di più: se non
state pensando a una casa più grande o a una barca più lunga state rimanendo indietro. È come una
droga". Droga è la parola che usa anche Sherwood, che sa di cosa parla: è al suo secondo super yacht
dal costo di vari milioni di sterline. "Mi piacciono le barche" ci dice. Non i velieri, le barche. È il suo
modo per mettersi sulla stessa lunghezza d'onda di Sir Philip Green, un amico miliardario che
trascorre parte dell'anno sul Lionheart, uno yacht di 60 metri e dal valore di 32 milioni di sterline,
ancorato nella baia di Monaco. "Quante barche ho comprato?" dice Sherwood "Non è il momento
migliore per rispondere".
Ma esiste anche un'altra potente molla: il dubbio. Può darsi che all'85 di Broad Street domini
l'arroganza, e in privato Blankfein ama scherzare (ma non poi tanto) sul fatto che "ha raggiunto la
perfezione". Ma al di là di queste bravate lo staff della Goldman s'interroga costantemente sulle
proprie capacità. "C'è una profonda e continua paranoia in tutto quello che facciamo" dice Sherwood.
Ed è vero per i risultati dei singoli ma anche per le prospettive della banca nel suo assieme.
L'insicurezza è profondamente radicata nel sistema, e la percepite prima ancora di essere assunti. La
maggior parte dei candidati viene intervistata almeno 20 volte, e in alcuni casi anche 30, prima di
ricevere un'offerta. Una volta assunto ciascun membro dello staff viene ininterrottamente e
costantemente sorvegliato dai suoi colleghi. C'è un metro di giudizio per ogni aspetto delle
prestazioni ottenute, e tutti vengono misurati nel contesto della propria divisione e della struttura
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globale. Ogni anno la divisione Human Capital Management (si noti il termine Capital; alla
Goldman la gente è denaro) posiziona ciascun dipendente in uno dei quattro quartili. Quelli più in
alto vengono doviziosamente premiati. Ma cosa ne è di quelli più in basso? Chi li prende in
considerazione? Non saranno in circolazione ancora per molto: si è dentro o si è fuori. "Ogni anno
licenziamo il 3-5% del personale (all'incirca 1.500 persone) al livello più basso" dice Richard
Gnodde, 49 anni, corresponsabile delle operazioni in Europa, basato a Londra.
Prendere gente del livello superiore, farla sentire come appartenente al livello inferiore e infilarla in
un gruppo che lavora spasmodicamente ogni santa ora che Dio – pardon, Goldman – ci concede, è
importante, non c'è dubbio. Ma non è l'asso nella manica della banca. L'asso nella manica è la sua
straordinaria capacità di gestire una rete, la più grande rete di talenti al mondo. A differenza di altre
banche, i più capaci vengono incoraggiati a darsi da fare, rastrellare tutti i soldi di cui potranno avere
bisogno in futuro e poi andarsene per "lavorare bene". La permanenza media dei partner è di otto
anni. "Non vi fate certo assumere per arrivare alla pensione" dice un dipendente "Avete la vostra
opportunità per arricchirvi e poi per togliervi dai piedi". Ma "lavorare bene" non significa gestire un
ospedale a Kinshasa per lottare contro l'aids; significa occupare i posti più importanti nelle istituzioni
finanziarie, le banche centrali e le borse di tutto il mondo. L'elenco di ex dirigenti della Goldman che
hanno occupato posti chiave nell'amministrazione statunitense e negl'istituti più importanti di New
York e di Washington lascia a bocca aperta: Robert Rubin (segretario del tesoro all'epoca di
Clinton), Hank Paulson (segretario del tesoro all'epoca di George Bush), William Dudley e Stephen
Friedman (attuale presidente ed ex direttore generale della New York Federal Reserve), Mark
Patterson (capo dello staff del segretario del tesoro Timothy Geithner), Joshua Bolten (capo dello
staff all'epoca del presidente Bush), Robert Hormats (consigliere economico del segretario di stato
Hillary Clinton), Gary Gensler (direttore dell'US Commodity Futures Trading Commission), Reuben
Jeffery /sottosgretario di stato per gli affari economici e agricoli all'epoca di Bush), John Thain e
Duncan Niederauer (il precedente e l'attuale capo della New York Stock Exchange), Adam Storch
(capo operativo alla Securities and Exchange Commission). Inoltre Michael Paese, il nuovo
responsabile della lobby della Goldman a Washington, ha lavorato per Barney Frank, il congressista
che presiede l'House Financial Services Committee. Per vedere le cose nella giusta luce, immaginate
cose succederebbe se il cancelliere Alistair Darling e i suoi principali consiglieri Mervyn King
(governatore della Bank of England), Xavier Rolet (capo della London Stock Exchange) e Hector
Sants ( capo della Financial Services Authority) avessero lavorato nella stessa banca prima di entrare
nel governo. Non c'è da stupirsi se uno dei soprannomi della Goldman è "Government Sachs".
I critici dicono che avere amici ben piazzati fornisce alla banca la forza vitale. I funzionari
governativi che occupano posti chiave, sostengono, discutono privatamente le politiche messe in atto
più con la Goldman che con le altre banche. Nel suo nuovo libro "Too Big to Fail", Andrew Ross
Sorkin descrive una riunione. Al momento di passare dalla banca al ministero del tesoro statunitense,
Paulson, il predecessore di Blankfein, si era impegnato a non discutere con la Goldman, ma a giugno
dello scorso anno si era trovato a Mosca mentre il consiglio di direzione della Goldman era a pranzo
con Mikhail Gorbachev. Dato che si trattava di un "evento sociale" i legali del ministero
autorizzarono Paulson a incontrare i suoi vecchi colleghi, che vennero gratificati con racconti sulla
sua permanenza al ministero e con previsioni sull'economia globale. Il consiglio della Goldman gli
chiese cosa ne pensasse della possibilità che un'altra banca fallisse, come la Bear Stearns. Documenti
resi pubblici recentemente dimostrano che pochi mesi più tardi, quando, nel momento culminante
della crisi, quando Paulson stava lavorando al salvataggio dell'AIG, il nome di Blankfein appare 24
volte in 6 giorni sul listato delle chiamate telefoniche di Paulson. Le grandi banche, inclusa la
Goldman, che possedevano contratti assicurativi con l'AIG vennero rimborsate interamente, invece
che con 60 cents a dollaro come avevano chiesto insistentemente i negoziatori dell'AIG, lasciando
intravedere la possibilità di un "accordo amichevole" tra Paulson e Blankfein.
La Goldman respinge con forza l'idea che la presenza di tanti ex dipendenti nei posti chiave del
mondo politico le permetta di ricevere un trattamento di favore. "Sono persone di estrema integrità"
afferma Sherwood, ma la riunione di Mosca e le trattative sull'AIG permettono di dubitarne, per dirla
in modo gentile.
200
Più tempo passate all'85 di Broad Street più vi convincete che la Goldman sta sfruttando al meglio la
globalizzazione. Nei settori finanziario e governativo, dispone degli esperti migliori, più aperti e più
impegnati nel loro lavoro. Lo ammettono anche i critici, secondo i quali, però, i ben oleati ingranaggi
permettono loro di ottenere molto più del semplice successo, cosa della quale la banca è poco
propensa a parlare. Anche se sanno gestire bene i rischi e sono capaci di uscire dai mercati al
momento giusto, i maghi della banca hanno la loro buona parte di colpa nel gonfiare le bolle
speculative - dot.com, azioni, immobiliare – e, continuano i critici, hanno contribuito ad aumentarle
con offerte azionarie ai grossi clienti e con la commercializzazione di obbligazioni e azioni prima di
fare marcia indietro.
I detrattori accusano inoltre le divisioni negoziazione e investimenti di "giocare sulle due sponde"
del mercato. La Goldman negozia titoli per le grandi aziende e per i fondi pensione. Opera inoltre
come consulente per molte società di cui negozia i titoli. Ciò significa che sa perfettamente quello
che stanno facendo sul mercato. Diciamo che un investitore contatta la Goldman e che vuole
comprare nel mercato petrolifero: la banca può fornire una previsione accurata di cosa probabilmente
succederà, perché sa cosa le aziende del settore sue clienti stanno facendo, proprio in base ai consigli
da lei forniti, e quali altri grandi investitori stanno operando. E questo significa anche che la banca
può condurre al meglio le sue stesse operazioni petrolifere. I critici paragona la situazione a un
grande casinò, nel quale la casa conosce tutte le mani di ogni tavolo e usa l'informazione per
arricchirsi a spese di tutti i giocatori. La Goldman respinge le accuse di "capitalismo da roulette":
quante più informazioni sono nelle sue mani, sostiene, tanto meglio può consigliare le società clienti
e tanto meglio può far coincidere le esigenze di compratori e venditori, ottenendo i migliori prezzi
del mercato. E nega con forza l'accusa di profittare delle informazioni o di agire in maniera
eticamente scorretta. Una insuperabile barriera tra trader e consulenti impedisce qualsiasi conflitto
d'interessi. Le regole sono talmente severe che se un banchiere della divisione investimenti tentasse
di usare il suo pass elettronico per entrare in uno dei piani della divisione trading, non solo si
vedrebbe rifiutare l'accesso ma verrebbe convocato per fornire spiegazioni.
Quale che sia la formula usata, una cosa è sicura: la Goldman ha evitato la bolla creditizia e sta
venendo fuori dalla crisi più forte che mai. Le spoglie al vincitore. Ma molti non sono convinti che
una Goldman più forte e più furba sia necessariamente un bene. Vince Cable mette in guardia: "Se
c'è qualcosa che abbiamo imparato è che le banche dispongono di un potere eccessivo sui
consumatori e i governi. La Goldman Sachs non è mai stata così potente, e questo dovrebbe
allarmarci".
I leader mondiali e i responsabili finanziari stanno cercando di mettere a punto piani per limitare la
libertà d'azione di banche come la Goldman e di definire un tetto per gli stipendi pagati ai dipendenti.
Non crederete certo che si tratti di una battaglia a gusto di Blankfein, con la sua incrollabile fiducia
nella purezza ed efficienza del mercato libero. Ma la cosa divertente è che la sta combattendo, perché
pensa che renderà l'attività delle banche più sicura e permetterà alla Goldman di guadagnare ancora
di più in futuro.
"Gli orientamenti governativi elaborati fino ad oggi vanno nella giusta direzione" sostiene. Pagare il
personale in base alle prestazioni e dare come bonus azioni vincolate e liquidi per garantire il
successo a lungo termine è "auspicabile ed è qualcosa che già facciamo". "Ingordigia, ma a lungo
termine"; è così che i responsabili dell'istituto descrivono le politiche d'investimento e pagamento.
Blankfein sostiene le proposte per garantire una migliore capitalizzazione delle banche. "Se prima
non capivamo i limiti di un capitalismo scatenato, adesso invece ne siamo coscienti. Ogni proposta
per rendere il sistema migliore e più sicuro è benvenuta". Avrebbe potuto aggiungere: solo, non
imponete tasse sui guadagni.
Per Blankfein, alla fine, tutto si riduce a una cosa: trovare la migliore, più veloce e più sicura
maniera di guadagnare soldi, poi aggiungerci altri soldi, e condire il tutto con altri soldi. Non è
interessato a un'analisi della realtà ma solo a sostanziose entrate per i suoi clienti, la sua banca, il suo
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personale, i suoi azionisti, e in ultima analisi, pensa, per noi. La sua quasi religiosa devozione per il
dogma finanziario si è esternata in una secca dichiarazione proprio quando stavo per uscire da
quell'edificio anonimo e ritrovarmi immerso nel tramonto autunnale. Prima di andarmene gli ho fatto
una domanda per rispondere alla quale, in questo tempi agitati, tutti, dal tipo in strada che vende
panini al chili per 99 centesimi al fantamiliardario re di Wall Street che lavora 30 piani più su, si
sarebbero fermati un attimo a riflettere, per poi magari fornire una risposta equivoca: è possibile
accumulare troppi soldi?
"È possibile essere troppo ambiziosi? È possibile avere troppo successo?" sibila Blankfein "Non
voglio che quelli che lavorano in questa banca pensino di aver fatto tutto quello che era in loro potere
e se ne vadano in vacanza. Devo proteggere gl'interessi degli azionisti, e ovviamente della Goldman:
non voglio quindi porre un limite alla loro ambizione, e mi risulta difficile pensare a un limite per i
loro guadagni".
Allora, affari come sempre, senza preoccuparsi della rabbia della maggior parte della gente?
Goldman Sachs, pilastro del libero mercato, creatore di supercittadini, oggetto d'invidia e timori,
continuerà a diventare più ricca di Dio? Un rapido ghigno sulla faccia di Blankfein. Definitelo una
persona ricca e facoltosa che si burla della gente. Definitelo un perfido. Definitelo come volete. Ma è
solo, ci dice, un banchiere che "sta facendo il lavoro di Dio".
Come accumulano i loro soldi
Può darsi che il nome Goldman Sachs non significhi gran cosa per voi. Ma se intrattenete rapporti
bancari con la HSBC, usate il gas per cucinare, comprate via Ocado, guardate Grande Fratello,
comprate i vostri capi di abbigliamento da Gap, usate un sistema di navigazione satellitare TomTom,
o più semplicemente assaporate un panino al formaggio, allora la Goldman fa parte della vostra vita.
La struttura, composta da tre divisioni, è una banca d'investimenti che raccoglie capitali per i clienti e
qualche volta investe fondi propri. Nel Regno Unito ha raccolto capitali per la HSBC, Centrica
(proprietaria di British Gas), e Ocado, il sito della Waitrose per la vendita online di prodotti
alimentari, con un giro di affari annuo di oltre 400 milioni di sterline.
Ha aiutato a finanziare la Endemol, la società che ha creato il grande Fratello, ed è il più importante
investitore individuale di Eurotunnel. Si è occupato di struttura azionaria per la TomTom e J Crew. È
la banca di Gap. Ha ristrutturato Premier Foods, uno dei cui rami è la fabbrica di sottaceti Branston.
La Goldman è anche una trading house; commercia materie prime (ad esempio petrolio e oro), azioni
e debiti societari. La terza divisione si occupa di gestione patrimoniale. Gestisce beni per conto dei
fondi di pensione, le società di assicurazione e di patrimoni individuali. Guadagna caricando pesanti
spese (di solito il 2-4%) alle aziende e ai clienti che assessora e di cui gestisce i patrimoni, o
negoziando coi fondi propri, attività tradizionale sin dagli inizi.
La banca venne fondata a New York nel 1869 da Marcus Goldman, un ebreo immigrato dalla
Bavaria, cui si associò più tardi il genero Samuel Sachs. Esclusa dal chiuso mondo protestante dei
trader di azioni e obbligazioni, la Goldman si scavò una proficua, anche se poco esaltante, nicchia
comprando e vendendo titoli di credito a breve. Alla fine del secolo, guidava il mercato dell'offerta
primaria di azioni, compiendo i primi passi sul mercato azionario di aziende blue-chip come la Sears
e la Ford.
Avendo dovuto cominciare al di fuori del rassicurante mondo di Wall Street, la Goldman assunse le
persone più furbe e attive che le fu possibile trovare, capaci di sfruttare le trappole del mercato,
sottrarre affari ai rivali e guadagnarsi l'appoggio di amici ben piazzati. Sotto la guida di Sidney
Weinberg, responsabile esecutivo dal 1930 al 1969, la banca trasformò i migliori laureati in un
gruppo ad-hoc capace di lavorare 24 ore al giorno per i clienti.
Superlavoro, superstipendi, supertutto
202
La Goldman Sachs sarà pure una banca di Wall Street, ma il suo ruolo e la sua influenza a Londra
sono notevoli. Nell'ufficio di Fleet Street, composto dalle antiche sedi di due giornali poi unificate,
lavorano circa 5.500 persone. I trader siedono dove una volta le presse stampavano The Daily and
Sunday Telegraph e The Daily and Sunday Express. È la banca della City coi maggiori utili: dal
2000 al 2008 i profitti per dipendente si sono aggirati sulle 181.000 sterline all'anno, e quest'anno lo
stipendio medio dovrebbe arrivare alle 458.000 sterline. È uno dei principali contribuenti della City.
Quest'anno il cancelliere Alistair Darling si aspetta d'incassare oltre 2 miliardi di sterline in tasse
societarie, IVA e imposte.
Lo staff gode di generosi benefici. L'azienda ha un apposito responsabile per essere sicura che gli
ospiti possano mangiare e bere coi partner della Goldman in perfetto stile e al riparo da occhi
indiscreti. C'è una sala di ginnastica, un'infermeria e un asilo. Ogni dipendente riceve d'ufficio
un'assicurazione sanitaria e può prendere un tassì ogni volta che lo considera opportuno. La notte un
serpente di tassì in attesa si snoda fin sul retro dell'edificio.
L'ufficio londinese è gestito da Michael Sherwood (sopra) e Richard Gnodde. Sherwood, conosciuto
come Woody, è il duro. L'ex trader sembra volersi rifare come modello al suo buon amico, il
miliardario Sir Philip Green. Parla rapidamente e senza perifrasi.
Come per Sir Philip, il suo sfacciato modo di condurre affari permette di dare il meglio. Nel 2006 la
British Airports Authority chiese alla Goldman di studiare il modo migliore per respingere un'offerta
di acquisto ostile di Ferrovial, il gigante spagnolo della costruzione. La Goldman, il cui team
includeva Sherwood, rispose che una tattica avrebbe potuto essere quelle di vendere la BAA alla
stessa Goldman. La proposta indignò la BAA e spinse Hank Paulson, all'epoca CEO della Goldman,
a mandare un severo messaggio che censurava i responsabili coinvolti. La lettera divenne nota come
"the spank from Hank".
Al contrario Gnodde è un banchiere d'investimento soave. Sembra come se venisse fuori da un
catalogo d'abbigliamento per uomo degli anni '70. Rappresenta il guanto di velluto (o dovremmo dire
cashmere?) che ricopre il pugno di ferro di Woody. È conosciuto per aver consigliato il signore
dell'acciaio indiano Lakshmi Mittal nella sua offerta da 17 miliardi di sterline per l'acquisizione del
produttore europeo Arcelor.
Sherwood e Gnodde sono consigliati da eminenze grige, ad esempio Lord (Brian) Griffiths, a suo
tempo consigliere speciale di Margaret Thatcher e responsabile dell'unità politica del primo ministro
dal 1985 al 1990 e antico direttore della Bank of England. Si tratta di uno dei consiglieri
internazionali della banca, ma opera anche da consigliere spirituale. "Una volta venne da me un
dipendente; pensavo che volesse parlarmi della sua carriera, ma in realtà era venuto a discutere l'etica
bancaria. Fu una lunga conversazione", ricorda Griffiths.
Cristiano impegnato e sostenitore del Lambeth Fund dell'arcivescovo di Canterbury, Griffiths è un
utile strumento di pubbliche relazioni. È stato lui, ad esempio, a parlare il mese scorso in difesa dei
superbonus. "Se dicessimo che non ci saranno superbonus, o bonus dello stesso livello degli anni
scorsi, un sacco di aziende della City sposterebbero le loro operazioni in Svizzera o in Medio
oriente", ha proclamato nella St Paul’s Cathedral.
Ogni anno, nel periodo dei bonus, Sherwood e Gnodde invitano lo staff a mantenere un profilo basso
e a non ostentare la loro opulenza. Quasi tutti lo fanno e investono i loro milioni in beni immobili,
soprattutto in zone esclusive di Kensington, Regent’s Park, Fulham, Notting Hill Gate, Chelsea,
Highgate e Hampstead. Per molti anni un partner, Julian Metherell, se ne è andato allegramente in
giro in una scassata Nissan Sunny rossa.
203
Ma non tutti i pezzi grossi della Goldman riescono ad evitare la luce dei riflettori. Un intramontabile
racconto degli anni d'oro racconta che tre dirigenti londinesi, (Scott Mead, Jennifer Moses e suo
marito, Ron Beller) avevano una tale liquidità da non rendersi conto che un assistente, Joyti DeLaurey, aveva alleggerito i loro conti correnti di oltre 4 milioni di sterline.
I pezzi grossi della Goldman mandano i ragazzi alle stesse scuole private, e se non amano quella
nella loro zona, ne creano una. Mead è stato il cofondatore di una scuola preparatoria a Notting Hill,
con 200 studenti tra i 4 e i 14 anni. Anche le mogli dei funzionari della Goldman Sachs adottano un
profilo basso e si dedicano alle opere di carità.
Come negli USA, la banca è in stretto contatto col governo. L'ex capo economista e partner, Gavyn
Davies, è spostato con Sue Nye, consigliere speciale di Gordon Brown. Ai tempi di Tony Blair,
Davies divenne direttore della BBC. Il suo successore alla Goldman come capo economista, David
Walton, aveva un posto nel Monetary Policy Committee della Bank of England. Paul Deighton, che
dirige il comitato organizzatore dei giochi olimpici di Londra, era capo operazioni della Goldman.
La Goldman è un consulente bancario fondamentale del governo. L'anno scorso Brown affidò alla
banca la consulenza per la vendita della Northern Rock.
Amici nei posti chiave. La rete politica della Goldman
Segretari del tesoro statunitense, capi del New York Stock Exchange, consulenti della Casa Bianca e
di Downing Street: chiunque abbiate in mente ha lavorato per la Goldman Sachs. Ecco solo alcuni
degli alti papaveri della banca che hanno le mani in pasta nella politica mondiale
Sue Nye/Gordon Brown
Consigliere speciale di Gordon Brown, Nye è sposata con Gavyn Davies, l'ex capo economista e
partner della Goldman. All'epoca di Tony Blair, Davies divenne presidente della BBC, carica dalla
quale rassegnò le dimissioni nel 2004, dopo il rapporto Hutton.
Robert Rubin/Bill Clinton
Rubin ha passato 26 anni alla Goldman prima di entrare nell'amministrazione Clinton come
consigliere economico. Ha lavorato come segretario al tesoro per quattro anni dal 1995, e continua
ad essere consigliere del presidente Barack Obama
Hank Paulson/George Bush
Paulson è stato CEO della Goldman prima di divenire segretario al tesoro USA. Nel momento
culminante della crisi creditizia, quando Paulson stava lavorando al salvataggio dell'AIG, il nome di
Blankfein appare 24 volte in 6 giorni sul listato delle chiamate telefoniche di Paulson.
Larry Summers/Barack Obama
Summers, consigliere economico di Obama, non ha mai lavorato direttamente per la Goldman, ma
ha fatto parte del governo Clinton alle dipendenze del suo mentore, Robert Rubin. La Goldman pagò
135.000 a Summers per partecipare a una conferenza di un giorno nel 2008, prima dell'avvento di
Obama.
Sachs nella City
Michael Sherwood: vice presidente e corresponsabile esecutivo della Goldman Sachs International.
Conosciuto come Woody, è noto per le sue capacità di trader. Nel 2008 il suo salario di base è stato
di 415.000 sterline.
204
In un anno favorevole può ragionevolmente attendersi che i bonus facciano lievitare la somma a un
totale di circa 6.000.000 di sterline. È uno dei due boss della sede di Londra.
Richard Gnodde: corresponsabile esecutivo della Goldman Sachs International. Nel 2008 il suo
salario è stato di 1,3 milioni di sterline, probabilmente in parte sotto forma di bonus. Si ritiene che
nel 2007 sia stato il direttore più pagato a Londra, con un totale di 11,7 milioni di sterline. L'altro
anno lo stipendio ha subito una riduzione del 90%.
Matthew Westerman: responsabile globale dei mercati dei capitali. Nel 2009 i bonus dovrebbero
permettergli di mettersi in tasca oltre 5 milioni di sterline. Ex banchiere della Rothschild, ha fatto le
sue prove negli anni '30 con le fluttuazioni dei mercati azionari in Europa. Nel 2000 è stato assunto
dalla Goldman Sachs per dirigere la nuova divisione affari europei. Quest'anno ha partecipato alla
raccolta di capitali societari, permettendo alla Goldman di scremare lauti profitti. È quindi in lista per
un sostanzioso bonus.
Yoel Zaoui: capo della banca europea d'investimenti. Nel 2009 incasserà probabilmente oltre 5
milioni di sterline. Dipendente fin dal 1988. Zaoui ha avuto un'ascesa fulminante, ottenendo l'ambita
partnership in soli 10 anni. Ha avuto spesso scontri verbali con Michael, il fratello maggiore che ha
ricoperto un ruolo equivalente nella banca concorrente Morgan Stanley.
Karen Cook: direttore della Goldman Sachs International e presidente della Goldman Sachs Europe,
nel 2009 il salario e i bonus di Cook dovrebbero superare i 5 milioni di sterline. Madre di sei figli, è
stata corresponsabile della finanzia aziendale in UK presso la banca Schroders prima di passare alla
Goldman nel 1999. Ha partecipato in acquisizioni multimiliardarie, ad esempio quella da 10,2
miliardi di sterline della Kraft. A cura di Philip Beresford
La forza dei numeri
Nel 2007, Lloyd Blankfein, boss della Goldman Sachs, ha guadagnato 68 milioni di dollari, un vero
primato per un CEO di Wall Street. Un buon specialista d'investimenti può arrivare a 3,5 milioni
all'anno, un buon trader a 7-10 milioni, un membro del comitato di direzione a 12-15 milioni.
La Goldman non è la più grande banca al mondo. La ICBC, the Industrial and Commercial Bank of
China, ha un numero di dipendenti 11 volte superiore, ma non è la più ricca. La HSBC ha 2,4 trilioni
di dollari di beni patrimoniali (la Goldman solo 1 trilione). E non è la più importante per
capitalizzazione di borsa. Vale 95 miliardi di dollari rispetto ai 201 della 201 HSBC. Ma è la più
redditizia.
La Goldman ha il miglior rapporto dipendente/profitti di qualsiasi concorrente: in media 222.000
dollari all'anno nel periodo 2000-2008. Nello stesso periodo, la JP Morgan Chase, la più vicina
rivale, ha avuto un profitto annuo di 133.000 dollari per dipendente.
Nel secondo trimestre dell'anno in corso, i profitti della Goldman hanno raggiunto la cifra record di
3,4 miliardi di dollari.
205
COME HANNO AGITO A NOSTRA ISAPUTA, descrizione dei piani
attuati nella storia economica fino ad oggi da parte dei grandi banchieri
l'inflazione nascosta
Secondo la teoria economica insegnata agli studenti, l'inflazione è un male che occorre eliminare poiché
corrode il risparmio e viene a ridurrla. Per un risparmiatore, un ricco, l'inflazione è da proscrivere
assolutamente. Per un consumatore, l'inflazione è un aiuto che facilita i rimborsi dei crediti. Per un
investitore, l'inflazione con i suoi tassi d'interessi elevati è dissuasiva e preferisce mettere il suo denaro
altrove piuttosto che di investire. Conseguenza: l'apparato produttivo dopo alcuni anni d'inflazione è
diventato obsoleto, vieillot, non è più produttivo e rischia di essere superato da produttori che hanno
investito in un contesto meno inflazionistico.
Ma questa teoria è puramente accademica o menzoniera poiché per il oligarchie finanziario, l'inflazione è
un'arma, un mezzo per arricchirsi. Il metodo economico che conduce rapidamente alla fortuna è
relativamente semplice quando le banche centrali sono la proprietà privata di una oligarchie finanziario:
1a tappa: creare ricchezze materiali e beni di produzione industriale. La condizione finanziaria si basa sulla
moltiplicazione crediti e la creazione di valuta. L'incentivazione dell'attività economica diventa forte fino ad
un livello dove l'inflazione può imballarsi e venire a rovinare la fiducia nella valuta. Più nessuno non vuole e
non può pagare prezzi così elevati ed il ricorso al credito diventa non realistico: perché prendere in prestito per
rimborsare e pagare prezzi che non hanno più nessuna giustificazione economica o morale.
2a tappa: basta per le banche centrali bloccare la valuta da esse e bloccare il rifinanziamento delle banche in
valuta centrale per causare una crisi finanziaria ed economica il cui risultato atteso è il crollo dei prezzi. È la
banca centrale che decide di propagare la voce nell'opinione pubblica che non c'è più fiducia nel sistema
monetario. Prende poiché prima misura normalmente un aumento importante dei tassi d'interessi. I beni
materiali perdono i loro valori poiché gli operatori economici che non hanno più valute sono obbligati a
venderli ad un prezzo molto basso per ottenere un pagamento con il poco di valuta che resta in circolazione
poiché il credito non è più possibile.
3a tappa: quando i prezzi sono bassi, i dirigenti privati delle banche centrali possono inviare i loro gruppi
riacquistare tutti i beni materiali, immobili e mobili in seguito per rivenderli o affittarli a prezzi chiaramente
superiori, soprattutto quando la crisi è finita e che le banche centrali iniettano nuovamente liquidità nel
circuito economico. Le popolazioni e le imprese che pensavano di arricchirsi si sono in realtà lavorate a
perdita per aumentare in modo phénoménale i banchieri proprietari delle banche centrali.
206
L'ideale è di arrivare a sviluppare un periodo di forte crescita senza inflazione, poiché l'inflazione
indebolisce il risparmio. Dopo, è ancora più facile causare una nuova crisi economica e finanziaria.
Documento: Il sistema della riserva federale aggiunge uno strato
inflazionistico supplementare a quest'armatura bancaria scabrosa. Ad esempio, se la banca centrale detiene
per 100$ di riserve auree in nelle sue casse e chiede un tasso di riserva del 10%, può stampare fino a 1000$
di nuovi biglietti in deposito, che diventano le riserve delle banche commerciali. Le banche commerciali
ricevono questi 1000$, ma nella misura in cui è tenuta soltanto di mantenere un tasso di riserve del 10%,
sono in grado di moltiplicare questi 1000$ in 10000$ sotto forma di prestiti basati sul sistema delle riserve
frazionarie. Si crea così una piramide invertita o 100$ di valore in oro, o da valuta reale, in fondo della
piramide, si trasforma in 10000$ di valuta fiduciaria al suo vertice. Per il fatto che questi 10000$ di nuova
valuta circolano nell'economia, ciò fa montare i prezzi, che abbassa così il potere d'acquisto dei cittadini
ordinari.
Fonte: http://philippulus.daily-bourse.fr/post/la-monnaie-le-systemebancaire-et-le-sys
L'inflazione: i fatti politici, economici, sociali attraverso la storia
Documento: George Washington permesso la nascita della banca mediante la firma di una legge il 25 aprile
1791 per una durata di 20 anni. Nei primi cinque anni dell'operazione, il governo americano prese in prestito
8,2 milioni di dollari ed i prezzi montarono del 72%.
“Avrei gradito che sia possibile ottenere un solo emendamento alla nostra costituzione che prenda
al governo federale il suo potere di prendere in prestito.„ Thomas Jefferson 1798
Documento: La riserva federale pretende di gestire la nostra valuta, ma invece di ciò gli fa perdere del
valore giorno dopo giorno. Questa situazione ha generato una successione di cicli economici sempre più
gravi pur abbassando il nostro tenore di vita.
Lew Rockwell: “Questa situazione non è diversa da quella di uno scassinatore che si introduce da voi per
volarvi il vostro denaro. È ciò che fa la riserva federale. Deprezza il valore delle vostre economie, vi priva
della vostra sicurezza economica, e dovrebbe essere considerare come un'istituzione che
207
perpetra tali atti, piuttosto che come qualcosa in seguito alle informazioni ricevute di favorevole.„
Documento: L'inflazione negli Stati Uniti dal 1913, anno della creazione della riserva federale Bank
da parte di Paul Warburg, JP Morgan, Rockefeller ed i loro amici: 2950%!
Tra il 1914 ed il 1919, il FES aumentò la massa monetaria quasi del 100%, che favorisce pertanto i prestiti
alle imprese ed ai privati. Nel 1920 questi prestiti “furono ricordati„, cosa che condusse le piccole banche a
prendere in prestito in massa. Una volta ancora lo scenario si ripeté: crisi, fallimenti in catena... In totale
sono più di 5400 banche fuori del sistema della riserva federale che furono distrutte.
Nel 1921, il membro del congresso Charles August Lindbergh scrisse: “Under the federale riserva Act,
panics ara scientifically created. The presente panic is the first scientific one, worked out asso we appare ad
equazione mathematical.„
Documento: La crisi, motore del capitalismo, da parte di André Orléan Il mondo| 29.03.10 |
14.44 • Aggiornati il 29.03.10 | 14.44
1970. Politicamente, è l'arrivo al potere dei governi liberali di Margaret Thatcher in Regno Unito
(maggio 1979) e di Ronald Reagan negli Stati Uniti (gennaio 1981) che segna l'inizio di questa nuova fase.
Ma, dal punto di vista della regolazione economica, l'origine di questo nuovo capitalismo è da trovare nella
trasformazione rivoluzionaria che conosce la politica monetaria. Ormai, l'inflazione diventa l'obiettivo
prioritario.
Per combatterla, Paul Volcker messo alla testa della riserva federale americana (FES) nel 1979 procede
ad un aumento stupefacente del tasso d'interesse a breve termine, fino a raggiungere al 20% nel giugno 1981.
Questa politica genera un cambiamento completo e definitivo della relazione di forze tra debitori e
creditori a profitto di questi ultimi. Ormai, i proprietari di attivi finanziari non rischiano più di vedere
la loro redditività corrosa dall'inflazione. Hanno il campo libero. È l'inizio di un periodo di venticinque
anni che ha per caratteristica centrale di mettere le finanze di mercato al centro della regolazione, bene oltre
alla sola questione tecnica del finanziamento. Per dirlo semplicemente, sono i mercati finanziari che
controllano ormai i diritti di proprietà, ciò che non si erano mai conosciuto prima.
3) le crisi economiche e finanziarie
208
“Gli uomini accettano il cambiamento soltanto nella necessità e vedono la necessità soltanto nella
crisi.„ Jean Monnet.
Occorre distinguere le crisi volute e préméditées dalla oligarchie finanziario, delle altre crisi che sono la
conseguenza di adeguamenti infelici o pericolosi di sistemazioni finanziarie o di sovrapproduzione
nell'economia.
3.1. la crisi del 1929
Documento: Tra il 1921 ed il 1929 il FES aumentò nuovamente la massa monetaria de plus del 60%.
Anche condizioni, stesse conseguenze. Questa volta, tuttavia, un nuovo tipo di prestito fece la sua comparsa:
“il prestito su margine„ (margin loan). Grazie a questo prestito, qualsiasi investitore poteva pagare soltanto il
10% dell'azione che desiderava acquisire, il 90% restante che proviene direttamente dall'intermediario. Il
prestito su margine diventò molto popolare negli anni 20; tuttavia esisteva una condizione alla quale poco fece
attenzione: era in qualsiasi momento possibile per il prestatore richiedere un rimborso del prestito nelle 24h.
Conséquence diretta di tale “appello di margine„: la vendita delle azioni acquisite dall'investitore.
http://johnleemaverick.wordpress.com/2011/07/10/comment-les-banquiers-sontparvenus-a-controlerles-etats-unis/
L'appello massiccio del rimborso “di margin loans„ mediante lo stabilimento bancario di New York
ebbe per risultato di devastare il mercato con crashs in ottobre del 1929. “Il giovedì nero„, il crash
iniziale, si è verificato il 24 ottobre. Il crash che causò il panico generale fu “il martedì nero„, cinque
giorni più tardi, il 29 ottobre.
Allora, anziché estendere la massa monetaria, la riserva federale la contrasse, che crea così il periodo
conosciuto sotto il nome di grande depressione. Il deputato Wright Patman, “in A prevalere si su Money„,
rinvia che la massa monetaria si abbassò di 8 miliardi di dollari dal 1929 al 1933, che causano la bancarotta di
11.630 banche sul totale di 26.401 esistenti negli Stati Uniti. Ciò permetteva ai banchieri centrali di
riacquistare banche rivales e corporazioni intere a prezzi irrisori.
È interessante notare che nelle biografie di J.P. Morgan, Joe F. Kennedy, J.D. Rockefeller e Bernard
Baruch, è segnalato che tutti sono riusciti a trasferire i loro capitali fuori del mercato e convertirli in
oro appena prima dell'crash del 1929. Joe Kennedy passò da una fortuna di 4 milioni di dollari nel
1929 a 100 milioni di dollari nel 1935.
209
Paul Warburg, un fondatore e membro della riserva federale, avevano informato della crisi e della
depressione in una relazione annuale ai detentori di stock della sua “internazionale accettazione Bank„:
“Se ci si permette alle orgie di speculazioni di estendere, la crisi che arriverà non influirà chiaramente
soltanto sugli speculatori stessi, ma prenderà il paese intero in una depressione generale.„ Paul Warburg,
marzo 1929.
Documento: Nel 1929, i banchieri in controllo della riserva federale Bank organizzano un colpo di stato
economico creando di qualsiasi parte un crollo della borsa. Le principali imprese implicate si sono con
discrezione ritirate dal mercato borsistico nel corso dei mesi precedenti. Ne approfitteranno in seguito per
riprendere gli affari più vantaggiosi, liquidare gli altri, e mettere la mano su terre immense (più dei due terzi
delle aziende agricole indipendenti all'Ovest dell'Mississippi), che gli agricoltori stati-uniens sono forzati di
lasciare andare, in mancanza di liquidità. È su questi terreni che sarà costruita la grande utopia americana del
pianeta Suburbia, nel corso dei 30 anni successivi.
“Il crash del 1929 non ha avuto nulla un accidentale. È un evento accuratamente progettato. I banchieri
internazionali hanno cercato di generare qui una condizione disperata, in modo da diventare i nostri
padroni a tutti„. Louis T. McFadden, Chairman of the house Banking and Currency Committee, 1933.
Fonte:La guerra dimenticata dell'America contro le banche centrali
Da parte di Mike Hewitt, Financial giudizioso University, traduce da parte disciplinati di Mex per
Mecanopolis
http://www.mecanopolis.org/wp-content/uploads/2009/02/lhistoire-des-banquescentrales-americainespdf.pdf
documento: Il segreto della riorganizzazione bancaria di Franklin Delano Roosevelt. 8 ottobre
2008 da parte di Richard Freeman
Il dettaglio delle misure adottate a partire dal rintocco-Steagall Act per rimettere le banche nel circuito
degli investimenti produttivi e neppure nel circuito della speculazione nel 1933.
210
http://www.solidariteetprogres.org/Le-secret-de-la-reorganisation-bancaire-deFranklin-DelanoRoosevelt04663
il lotto dei banchieri contro Roosevelt nel 1933
http://www.solidariteetprogres.org/Franklin-Delano-Roosevelt-ou-comment-gagner-labataille-contre-WallStreet 03372
3.2. La crisi del 2007 ad oggi
Con i subprimes, ha tutte le caratteristiche di una crisi préméditée: dopo i fallimenti delle sistemazioni
finanziarie in Sud-est asiatico quindi nei start-up del web, di fronte allo sviluppo della Cina, alle sue
eccedenze commerciali monumentali che sono la conseguenza della volontà di produrre a costo basso in
questo paese per realizzare margini commerciali considerevoli nei paesi sviluppati, alla sua volontà politica
intransigeante di fissare il corso della sua valuta e le sue norme commerciali, una soluzione consiste nel
trovare ancora una volta una fonte di profitti importanti da sé! La crisi del 1929 ha mostrare che è possibile
non perdere un solo dollaro quando tutti i valori finanziari sono stati venduti ed investiti nel settore
immobiliare. È il reddito provato di Rockefeller.
Nel 2005, si tratta di creare inizialmente le condizioni di una bolla speculativa sul settore immobiliare
per distribuire crediti inizialmente alle famiglie che vogliono diventare proprietario quindi alle famiglie che
rimborsano i loro prestiti o che hanno già rimborsato. L'argomentazione commerciale è semplice: poiché la
vostra casa prende del valore grazie alla bolla speculativa, anche se avete perso la vostra occupazione a
seguito del decentramento della vostra fabbrica, potete ottenere nuovi crediti se avete fiducia nella borsa ed in
futuro. Con crediti a tasso variabile, è facile per i banchieri creare il dubbio e fare scoppiare la bolla che
hanno creato. Nell'incapacità di rimborsare crediti di cui i tassi d'interessi sono aumentati fortemente, le
banche afferrano le case, le comperano a prezzi bassi per rivenderli a fondi per gli investimenti di cui sono i
proprietari. Gli attivi delle loro società si arricchiscono immediatamente considerevolmente mentre centinaia
di migliaia di famiglie sono alla via e nella precarietà. Questa manovra “classica„ è diventata nel 2007
molto più temibile con la titolarizzazione dei crediti immobiliari al rimborso molto pericoloso se non
impossibile. I banchieri americani sono riusciti a vendere questi titoli marciti a banche straniere, in
particolare europee e nel 2010, queste banche sono sul bordo del fallimento a causa di questa incapacità da
eliminare questi crediti irrecuperabili. Ma la storia non si ferma là.
211
Nel marzo 2011, il FES annuncia “un profitto record di 82 miliardi l'anno scorso principalmente grazie
agli attivi tossici che ha comperato alle banche in difficoltà durante la crisi„, mentre individuava in
media 25 miliardi annualmente durante i 10 anni che precedono la crisi finanziaria del 2008- 2009.
Riacquistando questo subprimes alle banche che controlla o alle banche
“amiche„, la banca centrale privata arriva in effetti a fare profitto poiché può trovare i beni immobili sul
territorio degli USA, comperarli per rivenderli poiché il denaro è da essa e non alle banche in difficoltà. In
effetti, ci sono due categorie di titoli o di attivi tossici minacciati di non rimborso: i crediti ipotecari
presi su beni materiali che esistono nell'economia reale e che non sono più rimborsati poiché le famiglie
sono diventate incapaci di rimborsare crediti a tasso variabile che hanno fortemente aumentato da quando
i banchieri hanno deciso che la moltiplicazione di questi crediti che hanno consentito, causavano precisamente
una crisi di confidenza e delle minacce che il loro rimborso. Argomentazioni fabbricate da loro per esigere
interessi molto più elevati in una crisi di confidenza di cui sono gli organizzatori ed i colpevoli. L'altra
categoria di attivi tossici corrisponde a crediti emessi allo scopo di speculare in borsa giocando sulla
speculazione al ribasso dei valori di imprese, di società finanziarie o semplicemente sui debiti pubblici
degli stati, sulle valute. Con questi crediti, gli speculatori ottengono capacità di manovre enormi ma
giocando al ribasso, questi speculatori sviluppano una crisi della fiducia che paralizza rapidamente gli
scambi in valuta centrale tra le banche e con le banche centrali, cosa che causa la recessione dell'economia. In
questa fase tutti sono perdenti, in primo coloro che hanno speculato al ribasso organizzando la crisi. Questi
crediti speculativi legati alla speculazione al ribasso ma anche alle L.B.O che non possono più essere
rimborsate si sono mescolati con i crediti ipotecari attraverso la titolarizzazione dei crediti e la soppressione
della separazione tra banche commerciali e banche d'investimenti (il rintocco-Steagall Atto) che avevano
permesso nel 1933 di uscire dalla crisi mondiale del 1929.
Nel 2011, ne siamo là: il primo lavoro delle banche centrali consiste nel separare fra gli attivi tossici per
eliminare tutti i titoli che provengono dalla speculazione. È ciò che può spiegare i risultati eccellenti del FES
nel 2010 che è capace di riacquistare i crediti ipotecari per rivenderli con profitto. Ma se il FES non vuole
riacquistare nello stesso modo gli attivi tossici speculativi americani o tutti gli attivi tossici, diciamo banche
europee, queste banche restano nelle difficoltà ed il riacquisto di questi attivi da parte della banca centrale
europea non serve a nulla poiché è incapace di separare questi attivi per scegliere i crediti ipotecari dei
subprimes emessi agli USA. Questi riacquisti possono soltanto mettere nel pericolo la BCE, a meno che la BCE
si sistemi con il FES per diventare ancora più dipendente e sottoposta al
212
FES. Ciò che nel 2011 è già parzialmente il caso poiché la BCE utilizza scambi in dollaro per rifinanziarsi e
trovare liquidità, liquidità che provengono dalle banche più ricche di Wall Street proprietà delle 8 famiglie
dirigenti dell'oligopolio finanziario anglosassone.
Quando una banca europea possiede attivi tossici che provengono dai subprimes e dai crediti
irrecuperabili dei paesi in crisi a causa del loro indebitamento come la Grecia, non è soltanto una preda
da divorare. Ancora occorre -il attendere che queste banche abbiano comportato nella loro caduta le
economie ed i governi dei loro paesi se non dell'Unione europea intera. Poiché il lavoro dei finanzieri,
prima di speculare sui debiti che hanno creato, è bene di salvare il sistema dicendo chiaramente quali sono i
debiti legati alla speculazione ed i debiti veri legati al non rimborso di crediti immobiliari. In quest'ultimo
caso, lo abbiamo visto, una soluzione è possibile anche se arricchisce i banchieri. Per i debiti legati a crediti
speculativi, qualsiasi renflouement o rimborso da parte dei governi ed i cittadini, ritorna ad una
complicità per frode, volo, o crimine e la conseguenza diretta è l'impoverimento delle classi medie, la
rovina degli stati e delle democrazie, cosa che corrisponde allo scopo dello Illuminati e dell'oligopolio
finanziario anglosassone. Nel 2011, questi padroni del mondo e despotes finanziari sono sul punto di
realizzare i loro obiettivi tanto i governi ed i politici si sono messi a collaborare con i finanzieri per tentare di
appendersi al loro potere pur rompendo il contratto repubblicano che li lega ai loro cittadini.
Documento: Lyndon LaRouche si esprime sulla caduta imminente del sistema finanziario. Pubblicato:
il 20/05/2011.
http://lesmoutonsenrages.wordpress.com/2011/05/20/lyndon-larouche-s%E2%80%99exprime-surl%E2%80%99affaire-dsk-et-la-chute-imminente-du-systeme-financier/
La soluzione esiste ed è conosciuta dei finanzieri e degli uomini politici ma la sua applicazione divide i cerchi
finanziari internazionali. Una detto “non, rilanciamo un'onda d'renflouement prima di partire, perché ho
quest'investimento a salvare. Non potete mi lasciate cadere ora, occorre renflouer. „ L'altra fazione risponde
“fatte non idiota, se vi concediamo nuovamente un renflouement, noi tutti colerà„.
“In realtà, se ci si desidera uscirne, questa situazione richiede una procedura equivalente a GlassSteagall: solo la liquidazione del debito tossico, quella generata dai renflouements dal 2007-2008 quanto
quella generata prima, potranno salvarli. Il sistema internazionale sulle due rive dell'Atlantico è molti
rifiuti
213
finanziari; non potrà mai essere salvato. Ciò che avviene attualmente, è che speculano ad un costo
crescente per tentare di salvare i debiti contratti precedentemente, mentre questo tipo di debiti
non dovrebbe mai essere salvato!
“Allora, come determinare ciò che deve essere salvato ed e questo non lo deve? Occorre distinguere gli
attivi finanziari validi di coloro che sono puramente speculativi, come i valori di Wall Street e del
mercato di Londra, che non hanno alcun valore. Il solo modo di salvare le economie dei due lati
dell'Atlantico è di annullare questi debiti senza valore. Abbiamo, negli Stati Uniti, una procedura che ci
permette di sfuggire a ciò, e che funzionerebbe anche per l'Europa: annullare il cattivo debito.
“Come? Glass-Steagall! È un'invenzione americana che l'Europa può riprendere. Gli Stati Uniti devono
ristabilire Glass-Steagall in primo, poiché abbiamo già tutti gli strumenti e la comprensione giuridica per farlo.
Da parte sua, l'Europa non ha quest'esperienza ma è sufficientemente intelligente, almeno alcune persone làbas, per farlo. Prenderanno esempio sugli Stati Uniti, sarebbe -ce soltanto per salvare il loro dietro.
“Di fronte a ciò, c'è la gente che dice “ah non, io ho crediti in gioco... voi mi farà perdere denaro! È il
mio denaro! „ Eh bene non è un denaro, è della valuta senza valore.
“Con Glass-Steagall, si mettono tutti i debiti senza valore nel canestro finanziario, del lato delle banche
d'affari – cioè la pattumiera – e si salvano gli altri debiti legati ad investimenti reali e legittimi. Di
conseguenza, i debiti tossici non sono più sotto la responsabilità dei governi; senza questa garanzia
pubblica, questi debiti periranno di esse-anche. Dunque si sradicheranno di questo pianeta le migliaia di
miliardi di dollari di debiti, poiché sono in qualunque caso debiti falsi dalla partenza! Non sono sauvables. Ma
se noi débarrassons di questo debito, è tutto il sistema che crollerà e tutto il mondo immergerà in un'età scura.
“Ad esempio, vedete la situazione in Gran Bretagna: questo conflitto interno sta scoppiando. Ne non fornirò le
precisazioni ora, ma è un fatto. (*) ci sono alcune persone là-bas che si rendono conto che questo debito deve
essere annullato. È per ciò che si vede emergere un conflitto di fazione in Gran Bretagna. Ed è anche il caso
dell'affare Strauss-Khan, ed anche di altri affari. C'è gente che vuole un ultimo renflouement per la strada.
È questo tipo “di piccolo ultimo„ che ha condotto la Germania del 1923 alla caduta, poiché non hanno
fermato la spirale
214
tempestivamente. Certamente, non erano in grado di farlo a causa del ricatto che esercitavano la maggior
parte delle potenze europee; ma il principio resta lo stesso.
“Ma parliamo di una volontà deliberata: se un gruppo di nazioni decide di adottare l'approccio GlassSteagall per mettere in ordine un sistema in fallimento intrinseco, è possibile uscirsene, ma ciò non potrà
essere realizzato salvando i debiti senza valori. Devono essere annullate. Sia li annullate, sia li
distruggeranno.
“Il nostro ruolo è di salvare l'economia americana e cooperare con paesi come la Gran Bretagna, la
Germania e di altri, che vogliono salvare il loro paese piuttosto che questi debiti senza valori. È la sola
via di ciao. Ogni persona che si oppone a Glass-Steagall ormai, particolarmente nell'ambito degli ambienti
finanziari, esige in realtà che il resto della società si suicidi, di cui essi stessi non saranno salvati. Coloro che si
oppongono a Glass-Steagall ora potranno sempre chiedere la clemenza perorando la pazzia, categoria che
inclusa l'attuale Presidente degli Stati Uniti. Deve soltanto lasciare il suo posto ed avrà la clemenza che
merita.„
Fine dell'articolo.
Questa posizione di un uomo politico americano controverso si basa su un certo buono senso anche se è
ostile alla strategia della oligarchie finanziario. I dirigenti europei stanno applicandolo alla Grecia
eliminando la metà del debito greco (alla data del 27/10/2011).
4) la direzione dei conflitti militari e delle guerre, tra cui guerre mondiali.
Il oligarchie finanziario di Wall Street voleva che i politici costruiscono una società socialista
poiché il socialismo bolla con il fondo, impoverisce e permette di controllare meglio i popoli. Gli stessi
uomini e le stesse ditte internazionali finanziarono la rivoluzione russa, “New Deal„ di Roosevelt e
National-Socialisme, i 3 “socialismi„. Ogni volta, queste manovre politiche rafforzarono la dipendenza
degli stati e dei popoli in relazione alla oligarchie finanziario che vi trovò profitti colossali attraverso
due guerre mondiali. Oggi, la guerra fredda scomparsa, il capitalismo riprende il sua sauvagerie originale e
sono gli stati che devono cooperare con i finanzieri per ridurre i disavanzi pubblici precisamente scavati
secondo i vecchi metodi secolari.
Siamo allora al punto di partenza della manovra più vecchia che ha permesso a questi finanzieri
arricchimenti tanto enormi quanto enormi: la gestione dei conflitti militari e la messa in atto delle
guerre. Nel 2011, il rischio
215
di guerra prende forma tra i paesi la cui economia è eccedentaria (Cina e Germania) da un lato ed i paesi
fortemente indebitati (Europa del Sud, America centrale e del sud, Giappone, Asia...).
Imporre la logica finanziaria per esigere che gli attivi dei paesi indebitati siano privatizzati e
riacquistati dalla Cina o la Germania rappresenta più di quanto una semplice dichiarazione di guerra militare,
sono anche la caduta immediata del sistema economico capitalista. Ma in realtà, i popoli sono stati
sottoposti, condizionati dal conformismo imposto dalla oligarchie finanziario ed i loro alleati al governo dei
paesi occidentali. Tutta la questione risiede nella prosecuzione o la caduta di questo conformismo, l'aumento
delle sommosse cittadine e la volontà di lasciare i nostri sistemi di potere per l'alternativa delle
organizzazioni in reti.
Preciseremo nella terza parte di questa cartella documentaria la cronologia delle guerre
organizzate dalla oligarchie finanziario anglosassone.
5) il controllo dell'immagine di un'impresa o di un
prodotto: la propaganda e la società di consumo e di spreco.
“Se comprendiamo i meccanismi e le motivazioni del pensiero di gruppo, non possiamo controllare
ed enrégimenter le masse secondo la nostra volontà, senza che se ne dubitino? La pratica recente della
propaganda ha provato che era possibile, almeno fino ad un certo punto„ .Edward Bernays, Propaganda,
1928.
Oggi, si conosce meglio Rockefeller per la bontà infinita della propria filantropia munificente che per
le proprie pratiche illegali in affari, la propria brutalità nei rapporti di lavoro, il proprio ruolo sinistro
nell'aumento della Germania nazista. È un successo retentissant di relazioni pubbliche!
Edward Bernays forza una rottura importante nel modo di mettere un prodotto in marcia
facendo realizzare all'industria che è più efficace rivolgersi indirettamente al desiderio (inconscient)
del cliente che alle sue necessità. Bernays dice con orgoglio come è riuscito a fare fumare la sigaretta alle
donne del pianeta.
Bernays ha vissuto fino all'età di 105 anni. Non ha mai gradito la sigaretta e non ha mai fumato. Alla
corrente dagli anni 30, come i suoi datori di lavoro dell'epoca, dei pericoli del tabacco, convinse anche sua
moglie a cessare di fumare. Possibilmente corroso dalla culpabilité, prestò i suoi talenti alla lotta anti-tabac fin
dagli anni sessanta, che propongono anche campagne così radicali che siano respinte dalle autorità.
216
Parzialmente cosciente (un po'meno che Guy Debord, diciamo) degli aspetti nocivi del mostro che
aveva generato, tentò per quaranta anni di segnalare gli eccessi possibili della propaganda e delle relazioni
pubbliche, che propongono leggi, dei consigli, degli ordini professionali... Senza successo.
fonte: http://mccomber.blogspot.com/2007/07/le-mauvais-sicle-9-edward-lbernays.html
Bernays può essere considerato come l'iniziatore che spinse il marketing più non ad accontentarsi di
prendere in considerazione le necessità dei consumatori, abbastanza rapidamente soddisfatti dalla produzione
di massa, ma andare davanti ai desideri della gente creando di qualsiasi parte questi desideri in modo da
sviluppare sempre più lontano la produzione ed il commercio nella società di consumo ed oggi la società di
sovraconsumo e di spreco. Questa volontà del sistema di potere capitalista e neo liberale di creare sempre più
desideri superficiali e generalmente inutili, gli permette attraverso questa produzione sempre più proficua di
continuare amasser profitti considerevoli. Ma questa volontà si traduce anche con l'imposizione del lavoro
all'insieme delle popolazioni, segna della sovranità estremamente forte e coercitiva per potere accedere ad un
potere d'acquisto e pagare questa soddisfazione dei desideri matérialistes. Gli esclusi del lavoro avranno
soltanto la miseria e soprattutto non il vantaggio dei beni e di attrezzature minime per soddisfare le loro
necessità individuali, anche se non vogliono calmare alcun desiderio ostentatorio di ricchezze supplementari
ed inutili. Facendo sognare e saliver di desideri le popolazioni dinanzi alla profusion di beni materiali, la
sovranità del pensiero conduce direttamente all'offerta al lavoro obbligatorio, al conformismo sociale. Questa
conseguenza sarebbe ancora minuscola ma occorre tenere conto del fatto che questa produzione libera
esaurisce le risorse naturali, energetiche in uno spreco diventato intollerabile per una parte sempre più
importante dell'umanità. Lo sviluppo duraturo delle nostre società passa inizialmente inevitabilmente per
questa liberalizzazione del pensiero, la fine della propaganda per la quale Bernays ha militato alla fine della
sua vita.
6) il controllo dell'informazione la C.F.R. (Council si Foreign Relations) (Consiglio
delle relazioni straniere)
Fondata nel 1919, dall'eminenza grigia del presidente Wondrow Wilson, Edward Mendel House, per un
mondialisme che, con la rivoluzione “calma„ realizzerà la grande sintesi tra capitalismo e socialismo.
Oggetto ufficiale: stimolare nel pubblico americano uno spirito internazionale
Istigatori e partecipanti: Il grande nome del CFR è David Rockefeller, presidente
della caccia Manhattan Bank. Per citare due nomi conosciuti, nominiamo George Bush
217
padre e Bill Clinton come membri di CFR. Il presidente di CFR, Winston LORD, che risponde ad uno
dei nostri colleghi americani che gli chiedeva se realmente fosse il trilaterale che conduceva il mondo:
“Per niente, è CFR che dirige tutto„.
Influenza: Governo invisibile degli Stati Uniti, CFR il conto circa 2700 membri, i cui gruppi di lavoro
esaminano in modo permanente tutti i problemi d'attualità. In posto dagli anni trenta, ha attuato con successo
affinché nessun segretario al dipartimento di Stato, alla difesa, al tesoro, ai posti - chiavi di questi ministeri,
nelle principali ambasciate, alla direzione del CIA, non siano scelte fuori del suo gruppo. Dal 1933, ogni
elezione presidenziale è stata condizionata da CFR.
I soci del Council si Foreign relazioni è americani che esercitano un controllo stretto sugli stati
occidentali tramite società allegate, o di istituzioni internazionali presiedute dai loro membri, come la Banca
mondiale.
C'è si tratta nella specie nei paesi dell'Europa, di cerchi semi-occulti seguaci di quelli che,
simultaneamente, finanziarono ed il comunismo ed il nazisme, offrirono la metà dell'Europa al comunismo
dopo il 1945, finanziarono nei due campi la lotta dialettica e la sopravvivenza del comunismo poiché fingeva
débarrasser del stalinisme, impedì all'Est qualsiasi “décommunisation„ degli stati nonostante la caduta della
parete di Berlino, vogliono ora passare alla tappa seguente, per dare il tempo di mettere queste regioni sotto
lo stesso truffatore che sottopone “l'America„ agli iniziati che, attraverso CFR, hanno gradualmente ritirato a
il suo governi qualsiasi autonomia di decisione.
Principi di base di CFR:
1.Commercio ed aiuto ai paesi meno sviluppati, lo stesso rivoluzionari
2.In attesa “di un governo mondiale„, assumersi: ricerca, sfruttamento, distribuzione delle risorse
energetiche e materie prime; razionalizzazione del commercio; regolamento dei conflitti facendo in modo
che non ci sia mai né vincitori né superati, ma soltanto dei debitori;
3.Conservare il comunismo, buona ideologia athée, riducendo straripamenti;
4. Creare le 10 zone di notizie le sovranità mondiali annegando le patrie e nazioni “in grandi insiemi
economici e geopolitiche„ il grande insieme panamericano (Canada-USAMessico), l'Europa, la zona
islam/Africa, il conglomerato sud-américain, ecc.... Si lascia deliberatamente durare dei conflitti come in ex
Iugoslavia perché alla lunga, le popolazioni si sottopongano a qualsiasi soluzione, cioè la soluzione
mondialiste (vedere a questo proposito il documento armi calme per guerre senza rumore).
218
Nel 1974, Foreign Affairs (articolo di Richard N. Gardner:CFR Bilderberg Trilatérale) la rivista di CFR
raccomanda che in attesa del momento di un governo mondiale, l'ONU dovrebbe utilizzare tutti i mezzi “per
erodere pezzo per pezzo le sovranità nazionali, poiché ostacolano il mercato del mondialisme„. Nel 1992, fin
dall'elezione di CLINTON (che fa parte CFR, incidentalmente), di Richard N. Gardner è diventato uno dei
suoi consulenti permanenti alla casa bianca.
fonte: http://www.alterinfo.net/Les-Rothschild-et-les-crises-mondialesa32261.html
7) Illuminati ed il programma Monarch: Mind Control, il
controllo mentale
fonte: http://dailynuts-news.over-blog.com/article-le-programme-monarch-et-lesilluminati84587693.html
riassunto del documento:
a partire da un'emissione su una radio canadese CKLN 88.1 FM, il relatore ed i suoi ospiti abborda il
tema del controllo mentale (Mind Control). Gli ospiti sono Fritz Springmeier e Cisco Wheeler,
collaboratori dei libri “la formula Illuminati utilizzata per creare uno schiavo inosservabile sotto controllo
completo del comportamento„ (The Illuminati formulò to Create anno Indetectable Total Mind Control
Slave) e “sommari più profondi della formula Illuminati„ (Deeper Insights the Illuminati formulò), dei
lavori sul condizionamento ed il controllo dello spirito fondato sullo trauma e l'impiego di situazioni
traumatiche. Cisco Wheeler afferma provenire da una stirpe familiare Illuminati e sottolinea che il
controllo del comportamento fondato sullo trauma è una pratica che è stata perpetrata contro essa fin dalla
sua nascita. Fritz Springmeier si esprime a proposito delle famiglie Illuminati ed di quali modi quest'ultimi
hanno utilizzato il controllo del comportamento per rinforzare il loro potere attraverso la storia.
Studiando il funzionamento dei testimoni di Jéhovah e della chiesa dei mormoni, quest'autore scopre le
loro relazioni strette in un progetto più vasto per controllare il mondo. L'obiettivo perseguito dalle famiglie
Illuminati consiste nel costruire un uomo che metterà a fuoco tutta l'attenzione planetaria in un contesto
preciso che la gente ha chiamato “il nuovo ordine mondiale„. Quest'uomo porterà il nome di Antéchrist. È il
loro scopo ultimo. Se parteciperete alla vita segreta dello Illuminati, il fatto di essere programmato sul modo
delle personalità multiple è una cosa molto di base, essenziale. Prendiamo un certo numero di rituels standard:
St Weinbald, St Agnes, grande climax (rituel di massimo), Walpurgis, Beltane, tutti i solstices e gli equinozi,
Lamas, All Hallow's Eva, High Grand climax, questi rituels sono realmente orribili. Implicano
219
sacrifici umani. Sacrifici di bambini in occasione del rituel grande climax, ad esempio. In occasione di vario
Sabbats, un giovane uomo o una giovane donna sono sacrificati. È una cosa che uno spirito normale non è
capace di concepire e sopportare. Il controllo dello spirito e la creazione di personalità multiple intervengono
quando avete un effetto “dott. Jekyll ed il sig. Hyde„. È determinante per loro che queste cose continuano di
generazione in generazione.
Illuminati è l'estensione delle religioni dei misteri. Quest'uomini e queste donne diventano allora molto
competenti in materia di conoscenze esoteriche ed occulte. Sono molto comportati in materia d'alchemia, in
sorcellerie indiano, in druidisme, in magia “énochienne„, in Gnosticisme, in magia ermetica, in Cabale, nello
Platonisme, Soufisme. In realtà, finiscono per conoscere tutti i rami dei sistemi occulti.
L'idea è amasser del potere occulto per voi stessi. Naturalmente, la dinastia merovingia possiede molto
potere magico e un forte potere politico. In tal modo, questa dinastia occupa uno dei vertici delle stirpi occulte
perché c'erano fra loro maghi molto potenti neri. Le credenze religiose non possono essere separate del
controllo mentale. Questa concezione è una parte integrante del controllo dello spirito.
Per Illuminati, lo scopo supremo è di equilibrare gli atti benefici con gli atti negativi; sono
dualisti. Al loro più sù livello, si possono considerarli come Lucifériens. È il motivo per cui i più grandi
filantropi saranno allo stesso tempo i satanistes gerarchicamente più elevati. Se considerate l'affare da vicino,
non fanno che servirsi essi stessi con le loro azioni filantropiche. Tutto ciò non è così generoso come ciò ne
ha l'aria. Tentano di fare buone azioni e le equilibrano con gli atti negativi poiché credono a questa nozione
d'equilibrio nella loro religione. È ciò che si chiamano “del Luciférisme gnostico„.
“Il controllo mentale totale„, - Total Mind Control- riguarda un controllo della persona nella sua
globalità, il corpo, il cuore e lo spirito. Questo controllo mentale è completamente inosservabile e tratta la
persona nella sua totalità. Tutte queste tecniche potevano essere suddivise e raccolte in 12 scienze. Una di
queste scienze è la scienza basata sullo trauma e la tortura. Un'altra si fonda sull'impiego delle droghe per
controllare una persona, un'altra ancora sulla capacità di utilizzare stati mentali come l'ipnosi, la dissociazione,
lo stato di spavento. C'è anche l'arte di fuorviare la gente, ingannare le vittime stesse. C'è tutta una serie di
tecniche d'occupazione del romanzo, di esche, di identità false di facciata per fuorviare. Esiste una scienza che
ritorna ad usare elementi spiritosi per controllare una persona. Si tratta in realtà dell'una dei principali metodi di
controllo di un individuo se no la più importante.
220
Oggi, non è né popolare né politicamente corretto ammettere a livello scientifico soltanto il tipo
umano possiede una contropartita spiritosa mentre gli esseri umani hanno un lato spiritoso e che Illuminati
sa molto bene come controllare spiritualmente qualcuno. La loro comprensione pertanto lo ha sempre
sbalordito. Hanno sempre lasciato la gente nell'ignoranza. Anche i cristiani ed i loro sacerdoti hanno
mantenuto la gente in questa stessa ignoranza sul modo di svilupparsi spiritualmente ed hanno preferito
dare loro a consumare le molliche del dolce sull'argomento.
Occorre risalire soprattutto ai tempi del sonno degli Egiziani. Dobbiamo risalire allo prêtrise egiziana ed
alle religioni dei misteri. Avevano già appreso a quest'epoca come utilizzare scosse elettriche. Utilizzavano
anguille elettriche e pesci siluri e di altre cose del tipo per fulminare la gente. Avevano già iniziato a
comprendere come utilizzare droghe e piante per creare stati alterati di coscienza per controllare la gente.
Sono conoscenze segrete che sono gelosamente conservate dalle famiglie Illuminati ed il loro prêtrise della
religione dei misteri. Da secoli, “la manipolazione crâniale„ è rimasta una tecnica segreta nell'ambito delle
stirpi sanguigne occulte. Queste tecniche possono essere utilizzate in modo benefico per curare. Possono
essere usate per cambiare l'aspetto di un viso o anche a scopi maléfiques, torturare qualcuno o controllare il
suo spirito. Trattando il cranio, potete in realtà cambiare il modo in cui una persona pensa in modo da rendere
la sua personalità più atta a dissociarsi, più obbedendo anche o anche sviluppare il processo di pensiero di
qualcuno in vari modi.
8) il controllo delle tecnologie e dello sviluppo sociale che
minacciano l'ordine stabilito ed il potere dei padroni del mondo.
Documento: Di queste considerazioni nacqe nel 1961 World Wildlife Fund (WWF) che doveva operare
parallelamente alla sua organizzazione sorella, la UICN. Il presidente sarà uno degli iniziatori, il principe
Bernhard dell'Olanda. Abbiamo già visto che oltre al gruppo di Bilderberg, quest'ultimo presiedeva anche la
fondazione culturale europea, alla quale aveva dato nascita. Bernhard dell'Olanda ha svolto un ruolo
determinante nell'ambito della oligarchie europeo per operare un cambiamento di fase: il nemico non è più
tanto il comunismo internazionale o l'impero sovietico, bensì “il progresso tecnico, industriale ed
economico, come lo sviluppo sociale e politico (che) minacciano la natura in tutte le regioni del mondo
(...) l'inquinamento sarà un pericolo più grande soltanto la possibilità di un conflitto su scala mondiale.
„ (Discorso per l'inaugurazione del ramo tedesco del WWF, nel 1964.)
221
Ecco dunque il nemico chiaramente identificato: il progresso tecnico industriale economico e sociale e
lo sviluppo sociale e politico. Per il principe Bernhard, la natura è soltanto un pretesto e ciò che cerca in
realtà di difendere, è bene la permanenza di una struttura sociale oligarchique, l'ordine stabilito.
Questa stessa visione si trova in naturalisti come Robert Hainard o Teddy Goldsmith.
Nel 1977, John Hugo Loudon, Knight Commander dell'ordine imperiale britannico, direttore del Dutch
reale Shell, direttore della fondazione Ford, principale consulente della caccia Manhattan Bank, ecc.,
succede alla presidenza del WWF, che sostituisce così il principe Bernhard diventato troppo ingombrante
dopo la sua implicazione nello scandalo Lockheed. Poco dopo, è un'altra testa coronata, il principe Philip
dell'Inghilterra, che riprende il destino del WWF, diventato nel frattempo Worldwide Fund foro naturale
(vedere sul WWF in p.56).
Uno degli scopi fondamentali del WWF è “di fornire informazioni alla stampa mondiale ed ai
mass media di massa, cosa che, vista l'influenza dei suoi dirigenti, significa un vero ordine di marcia
per una diffusione più intensa delle idee écolo-malthusiennes.
Quali sono i fatti storici, come quest'oligarchie finanziario si è arricchita finanziando e
dirigendo le guerre.
1) come Venezia orchestrò il più grande disastro finanziario
della storia. Paul Gallagher, quest'articolo è sembrato in inglese nell'americano trimestrale Fidelio
(inverno 95).
In 1345, il crollo delle grandi case bancarie florentines del Bardi e Peruzzi condusse ad una vera
disintegrazione finanziaria. Si può leggere nelle cronache dell'epoca che “tutto il credito scomparì
allo stesso momento„.
è utile leggere il libro di Frederick C. Lane, Money and Banking in Medieval and Renaissance
Venezia (Baltimore, john Hopkins University press, 1985), che dimostra che era piuttosto le finanze
vénitienne che controllavano “la bolla speculativa„ delle finanze mondiali tra 1275 e 1350, e che
orchestrarono il crollo degli anni 1340. Lontano “dalla coesistenza„ mitica tra libre-échangistes, gli oligarchi
vénitiens condannarono alla bancarotta i loro colleghi florentins e l'economia dell'Europa e del Mediterraneo
con. Si potrebbe dire che Firenze teneva un ruolo simile a quello di New York oggi, con Wall Street e le sue
grandi banche, mentre Venezia,
222
erano Londra; trattava banchieri, sovrani, papi ed imperatori tramite una rete finanziaria molto sottile
e della sua sovranità totale del mercato della valuta e del credito.
Lo storico francese Fernand Braudel spiega (civilizzazione materiale, economia e capitalismo, XVèmeXVIIIème secolo, libraio Armand Colin, 1979, volume III) che Venezia, alla testa dei banchieri florentins,
génois e siennois, si impegnò all'inizio del XIIIème secolo in una lotta contro il potere potenziale di uno
stato nazione moderno “che aveva già descritto il successo di Frédéric II„ Hohenstaufen (1194-1250).
Quest'ultimo si situava nella tradizione di sviluppo delle riforme carolingie (miglioramento dell'istruzione,
l'agricoltura, l'infrastruttura commerciale e l'arte di governare), tradizione che dovendo Alighieri tenterà di
rivalorizzare in Monarchia.
“Venezia, scritta Braudel, ha intrappolato scaltramente, al suo profitto, le economie inclini, in
particolare l'economia tedesca; se ne è nutrita, a impedendogli di agire al loro modo e secondo la loro
logica.„ D'altra parte, “i circuiti nuovi del capitalismo hanno significato tale potenza del monopolio a
vantaggio degli stati-città dell'Italia e dei Paesi Bassi che gli stati territoriali naissants, in Inghilterra, in
Francia o in Spagna, ne hanno inevitabilmente subito le conseguenze.„ A ciò si aggiunge l'intervento di
Venezia per impedire ad Alphonse il Sage (1221-1284) di succedere a Frédéric II sul trono imperiale.
“Il trionfo„ del liberalismo ed il soffocamento nell'uovo degli stati nazione definiscono lo sfondo della
catastrofe del XIVème secolo. È soltanto un secolo più tardi, quando Renaissance darà nascita agli stati
nazione, innanzitutto la Francia di Louis XI, quindi l'Inghilterra e la Spagna, che la popolazione europea
riuscirà ad uscire dalla barbarie e dal crollo demografico. La devastazione causata dai banchieri mercantili
vénitiens ed i loro “combinati„ nella seconda metà del XIVème secolo è illustrata nella figura 1. In Europa, in
Cina ed in India (quasi tre quarti della popolazione mondiale), la tendenza demografica positiva si
invertì dopo quattro a sei secoli d'aumento regolare della popolazione. Carestie, pesti bubboniche e
polmonari, epidemie e guerre, tutti questi fattori fecero scomparire della terra 100 milioni d'essere
umani. Si ritiene che il hordes mongoli massacrino soltanto tra cinque e 10 milioni di persone. Lo
spopolamento non cominciò con lo scontro di 1340, ma quest'ultimo rappresentò la svolta decisiva.
Venezia svolgeva allora il ruolo di centro bancario, di mercato degli schiavi e di centro di spionaggio
per conto del Khan mongole.
223
Tra 1250 e 1350, i finanzieri vénitiens misero in piedi una struttura di speculazione mondiale sulle
valute e sui metalli preziosi che ricorda con alcuni aspetti il casinò immenso moderno “di prodotti derivati„.
Le dimensioni di questo fenomeno superavano da lontano la speculazione più modesta sul debito, sulle merci
e sul commercio delle banche florentines. Vénitiens riuscirono a togliere ai monarchi il monopolio
dell'emissione e la circolazione della valuta.
Tuttavia, durante il periodo 1325-1345, ci fu inversione della situazione. La relazione tra il prezzo
dell'oro e quello del denaro iniziò a cadere, che passa da 15 per 1 a 9 per 1. Nel momento in cui il prezzo del
denaro risaliva, dopo 1330, l'offerta era enorme a Venezia. In 1340-50, “lo scambio internazionale dell'oro e
del denaro si intensificò considerevolmente„, afferma Lane, che documenta inoltre un nuovo volo dei prezzi
dei beni.
I banchieri florentins si trovano del colpo intrappolati. Tutti i loro investimenti sono in oro, mentre il
corso del metallo giallo è in caduta libera.
Dopo il crollo dell'oro causato dagli Vénitiens con le loro nuove parti di valuta, Florentins non fecero
come in 1334 quando era troppo tardi, il re della Francia attesero 1337 ed il re dell'Inghilterra 1340 prima di
lanciare il tentativo infelice che abbiamo citato.
Secondo Lane: “La caduta del prezzo dell'oro, alla quale Vénitiens avevano risolutamente contribuito con
importanti esportazioni di denaro ed importazioni d'oro, tirandone profitti, furono nocive per Florentins.
Benché fossero i dirigenti delle finanze internazionali (...), Florentins non furono in grado, contrariamente ai
Vénitiens, di tirare vantaggio dei cambiamenti che ebbero luogo tra 1325 e 1345.„
I superprofits del Sérénissime nella speculazione globale continuarono fino ai disastri bancari ed alla
disintegrazione del mercato che si produssero in 1345-47 e nel corso degli anni successivi.
2) le guerre prima del 1910
Documento:
La guerra dimenticata dell'America contro le
banche centrali da parte di Mike Hewitt, Financial giudizioso University, traduce da parte disciplinati
di Mex per Mecanopolis
fonte: http://www.mecanopolis.org/wp-content/uploads/2009/02/lhistoire-desbanques-centralesamericaines-pdf.pdf
224
La guerra di 1812:
La maggioranza Democratico-repubblicana votò contro il rinnovo del permesso del governo federale che
la banca centrale possa esistere, e la prima banca degli Stati Uniti chiuse ufficialmente le sue porte il 3 marzo
1811.
Nathan Mayer Rothschild fili di Mayer Amschel Rothschild, è citato da alcuni storici per avere informato
“che gli Stati Uniti si troverebbero implicati in una guerra delle più disastrose se la carta della banca
centrale non fosse rinnovata„. Casualmente, cinque mesi dopo la chiusura della prima banca degli Stati
Uniti, l'Inghilterra dichiararono una guerra finanziata da prestiti fatti al Rothschild che erano già i
banchieri preponderanti in Europa a quest'epoca.
La guerra di 1812 si concluse senza vincitori in 1814, essendo i britannici occupati a combattere
Napoleone nello stesso momento.
la guerra civile americana da 1861 a 1865
Rothschild ha finanziato i due campi della guerra civile americana da 1861 a 1865. Da dicembre
1860 a maggio 1861, undici stati il cui sistema economico si basava sulla schiavitù (gli stati del Sud) si
dimisero dell'Unione e costituirono “gli stati confederati„. Ciò causò la guerra di Sécession, nell'aprile 1861,
contro gli altri stati dell'Unione situati al Nord degli Stati Uniti. Sono quasi esclusivamente AGENTI di
ROTHSCHILD che hanno creato e fomenté la guerra civile. Uno di questi provocateurs fu GIORGIO
BICKLEY che aveva fondato “i CAVALIERI del CERCHIO d'ORO„.
Tramite Bickley ed i suoi cavalieri, la casa Rothschild insisté sugli inconvenienti che rappresentava
l'Unione per gli stati confederati. Negli altri stati dell'Unione, invece, le ROTHSCHILD, fungendosi da
“J.P. Morgan„ e da “August Belmont„, misero l'accento sui vantaggi dell'Unione. La banca di
ROTHSCHILD di Londra finanziò il Nord, quella di Parigi il Sud. Quale affare colossale per
Rothschild! Si può essere soltanto il vincitore quando si finanziano i due campi e che si forniscono
loro le armi. Quali erano superati? Gli americani, quelli degli stati del Nord e quelli degli stati del Sud.
Tuttavia, il presidente LINCOLN che aveva bucato il gioco rifiutò, in 1862 e 1863, di pagare loro gli
interessi che toccavano somme colossali. Incaricò, poco dopo, poco dopo, il congresso di fare stampare i
dollari “Green Back„ per pagare le truppe dell'Unione. Naturalmente, ciò non si accordava al piano del
Rothschild: la conseguenza fu che uno dei loro agenti, JOHN WILKES BOOTH, uccise sul loro ordine
Lincoln il 14 aprile 1865. Quello, più tardi, fu liberato da
225
prigione “dai cavalieri del cerchio d'oro„ e passò il resto della sua vita molto piacevolmente in Inghilterra
con una somma rondelette offerta dalle ROTHSCHILD.
fonte: http://secretebase.free.fr/complots/organisations/sectedollar/sectedollar.htm
documento: John Pierpont Morgan, in occasione del periodo tumultueuse che rappresenta la guerra di
sécession, serve allo stesso tempo gli uffici di Londra e di New York. Guadagna molto denaro durante la
guerra poiché la ditta paterna è rappresentante finanziaria dell'Unione in Gran Bretagna. Morgan negozia
prestiti per l'Unione, finanzia acquisti d'armamento, specula sull'oro...,
L'eliminazione del regime dei Tzars in Russia
Alla fine del 1ø secolo, il oligarchie finanziario anglosassone detiene il potere in Europa ed agli Stati
Uniti, solo la Russia non vuole di una banca centrale diretta da banche private e rifiuta di diventare la
cliente di queste banche al punto di essere sottoposto loro. I banchieri dunque cercheranno di invertire il
potere dei Tzars per potere possedere le ricchezze naturali, il petrolio della Russia.
La guerra tra il Giappone e la Russia dopo il 1904:
Jacob Henry Schiff concede dunque un prestito di 200 milioni di dollari al Giappone nel 1904 per
sostenere le ambizioni nippones in Cina. I territori considerati dal Giappone sono occupati... dalla Russia.
È l'epoca dove tutte le potenze mondiali si dattilografano la Cina, devastata ed impotente. Le navi
ultramoderne della flotta giapponese sono state appena consegnate dal Vickers, direttamente di
Inghilterra. È un disastro che umilia per Nicolas II, che deve ritirare le sue truppe, abbandonare le sue
piazze forti e piangere la sua flotta, colata dal fondo fino all'ultima nave, ridotta a nulla.
3) la messa in atto di due guerre mondiali
3.1. La guerra di 14-18
Negli anni 1910, Schiff armerà le potenze centrali, ostili della Russia, Germania, Austria, Ungheria, ma
anche l'impero otomano, in previsione della prima guerra. Quando il conflitto scoppia nel 1914, presta
anche denaro alla Francia perché si armi contro queste stesse potenze centrali, pur raccomandando a tutti
di fare la pace non appena possibile. Utilizzerà finalmente della sua influenza su Woodrow Wilson per
spingere gli Stati Uniti ad intervenire a loro volta.
226
Jacob Henry Schiff preparava da una decina di anni, in collaborazione con Kaiser tedesco, il
finanziamento della rivoluzione russa. Nel 1917, la ribellione cordone tutta la Russia e paralizza il fronte
dell'Est, cosa che ha per effetto di prolungare la guerra di due anni. Gli stati dell'Europa sono rovinati?
soltanto a ciò tenga, si presteranno loro ancora alcune centinaia di milioni. Schiff investe in maniera massiccia
nel governo Bolchevique di Lénine, che favorisce la sua vittoria sulle altre fazioni rivoluzionarie. Il debito
Bolchevique, contratto a Wall Street, sarà onorato negli anni 20 e li spiegherò come. La ragazza di Jacob
Schiff diventa il coniuge del suo partner a Kuhn e co., Félix Warburg.
Una delle idee dell'Kaiser Wilhelm II, sempre consigliato da Max Warburg, è di accedere al
petrolio mésopotamien costruendo una linea di ferrovia che collega Berlino a Bassora (il Iraq d'oggi).
La corona britannica, la cui flotta ha abbandonato il carbone nel 1904 a profitto del petrolio, non può
lasciare il monopolio del suo Royal Dutch Shell esaurirsi. Nel 1914, alcuni mesi prima che il progetto sia
completato, la guerra è dichiarata sotto un pretesto bidone, l'assassinio del duca Franz Ferdinand. I
banchieri di qualsiasi parte si sfregano le mani. Per loro, è Natale!...
fonte: http://mccomber.blogspot.com/2007/04/le-mauvais-sicle-6-leswarburg.html
Jack Morgan i fili e successore di J. Piermont, replicarono chiedendo ai clienti di Morgan Remington e
Winchester di aumentare la produzione d'armamento. Decise che gli Stati Uniti dovevano entrare nella prima
guerra mondiale. Premuto dalla fondazione Carnégie e di altre istanze dell'oligarchie, Wilson cedé. Poiché
Charles Tansill scrisse “nell'America ne va in guerra„: “Anche bene prima che la spolverizzi parli, la ditta
francese dei fratelli Rothschild cablò a Morgan and CO a New York che suggeriscono l'ondulazione di un
prestito di 100 milioni di dollari, di cui una parte sostanziale sarebbe lasciata agli Stati Uniti per pagare le spese
francesi per acquisti di prodotti americani.„
La casa Morgan finanziò la metà dello sforzo di guerra americano, pur ricevendo commissioni
per avere introdotto subappaltatori come Electric generale, del ponte, gli acciai americano,
Kennecott ed ASARCO. Tutti erano clienti di Morgan
http://resistance71.wordpress.com/2011/06/03/oligarchie-financiere-les-huit-familles-derriere-lecartel-banquier-prive-international-lennemi-des-peuples-a-un-nom-et-des-visages/
227
In occasione del trattato di Versailles nel 1919, riparazioni rigorose sono imposte dagli alleati alla
Germania ed ai suoi alleati. Fra queste, citiamo che Royal Dutch Shell, petrolifera che appartiene alla
corona britannica, riceve i campi petroliferi di tutto il Medio Oriente in regalo. il 75% delle liquidità
necessarie ai pagamenti pesanti imposti alla Germania è prestato al governo berlinese da banche US
fra cui la riserva federale Bank diretta da Paul Warburg. È dunque il popolo americano che pagherà
con le sue imposte le riparazioni tedesche della prima guerra alle grandi imprese che hanno
organizzato il conflitto di una fine all'altra. Questa situazione contribuisce a creare il debito pesante
nazionale che garantisce alle banche il loro ascendente sulla politica americana. Ecco che getta
un'illuminazione prosaica “sul miracolo„ della ripresa tedesca, e sull'efficacia leggendaria del regime
nazista, che si continua ad elogiarli fino ai nostri giorni sotto diverse forme.
http://mccomber.blogspot.com/2007/04/le-mauvais-sicle-6-les-warburg.html
La Amburgo-Amerika Line ha per banca (dunque creditore) il Sig. il sig. Warburg di Amburgo. Nel
quadro “delle riparazioni„, è dunque Warburg stesso che organizza il suo trasferimento alla fiducia di Averell
Harriman e George Herbert Walker, fra cui la braccio americana della sua banca, detenuto dai suoi fratelli
Félix e Paul Warburg, è parzialmente proprietario. Riassumiamo il tragitto del denaro. Il contribuente
americano paga la sua imposta, che si raccoglie al Federal Reserve Bank di Paul Warburg e co. Questo
denaro passa in seguito in prestito alla Germania, in realtà al Reichsbank di Max Warburg e co. Il denaro
trasmette ancora una volta verso l'Unione Bank de Harriman, di cui Felix Warburg è un azionista importante.
Questo denaro (o ciò che ne resta) è in seguito utilizzato per completare la transazione che cede una flotta
immensa di navi, la Amburgo-Amerika, del Sig. il sig. Warburg all'Unione Bank, sempre proprietà parziale
del Warburg. Risultato, il denaro volato ad un cittadino, l'americano, ha servito a privare un altro
cittadino, il tedesco, ed i governi dei due paesi incorrono in interessi pesanti, mentre una flotta
gigantesca di navi è sembrata cambiare mani. Per completare la circuito, nel 1933, lo stesso Max
Warburg diventa il direttore del consiglio d'amministrazione della AmburgoAmerika Line.
3.2. la rivoluzione russa ed il potere sovietico:
Alla fine del 1ø secolo mancava all'appello dei finanzieri soltanto la Russia poiché il Tsar rifiutava la
creazione di una banca centrale governata inevitabilmente dalle famiglie della oligarchie finanziario
anglosassone. Sappiamo oggi come attuarono con successo il loro colpo. Reclutarono fra i cattivi allievi di
Marx, e Lénine fu riconosciuto
228
da Marx stesso come uno dei suoi cattivi allievi. Trotski nel gennaio 1917 è stato formato al guérilla nella
proprietà “dello STANDARD OLIO COMPANY„ di ROCKEFELLER al New Jersey. I ribelli trotskistes
furono finanziati dalla oligarchie finanziario anglosassone per eliminare il regime del tsar del Russies.
Lénine fu finanziato dai banchieri tedeschi. In seguito, “lo standard olio„ (di Rockefeller) comperò ai Russes,
dopo la rivoluzione bolchevique, 50% dei campi immensi pétrolifères caucasici, benché fossero ufficialmente
nazionalizzati. Nel 1927, lo standard olio costruì la prima raffineria in Russia, siglò in seguito un accordo con i
Russes per smaltire il loro petrolio sui mercati europei e fece passare 75 milioni di $ ai bolcheviques.
Documento: Nel 1916, Jacob Schiff, presidente “di Khun Loeb & Co.Bank„, fu scelto in occasione di una
raccolta “di B'NAI B'RITH„ a New York come il presidente “del movimento Sioniste„ (rivoluzionario) in
Russia.
Il 13 gennaio 1917, l'ebreo LEON TROTSKI (alias Bronstein) arrivò agli Stati Uniti e ricevé un
passaporto americano. Lo vive occasionalmente penetrare nella residenza molto luxueuse di JACOB
SCHIFF. * Schiff e Trotski scambiarono allora sui disordini sionistes in Russia e sulle lezioni che si
erano tratte del fallimento dell'inversione dell'tsar. Jacob Schiff finanziò l'addestramento “dei ribelli
trotskistes„ composti soprattutto da ebrei delle zone di New York.
Il loro addestramento ebbe luogo nella proprietà “dello STANDARD OLIO COMPANY„ di
ROCKEFELLER al New Jersey. Quando furono abbastanza addestrati a condurre guérillas, i ribelli
trotskistes lasciarono gli Stati Uniti forniti di una somma di 20 milioni di $ in oro che Jacob Schiff
aveva rimesso loro. La barca a vapore„ S.S. Kristianiafjord " li portava in Russia per preparare l'arrivo “della
rivoluzione bolchevique„.
Documento: Contatti molto intensi collegavano l'elite di Wall Street alla Russia fin dalla fine del 1ø secolo.
In realtà, Rockefeller ed i suoi colleghi non andavano prendere alcun rischio e garantirsi di finanziare
ed armare i due lati della rivoluzione Bolchévique. Quando la rivoluzione russa si stabilizzerà attorno a
Stalin all'inizio degli anni 20, quest'ultimo farà regalo di Bakou ad un collega e partner d'affare di
Rockefeller, certo Averell Harriman, di cui una delle banche, Brown Brothers Harriman era presieduto da
Percy Rockefeller.
documento: Mentre Bolcheviques controllano soltanto una frazione trascurabile del territorio russo (lotto che
passano vicino a perdere all'estate 1918), American League to Aid and Cooperate with Russia è organizzato a
Washington D.C. per aumentare l'appoggio offerto al gruppo di Lénine e Trotski, già sostenuto da Jacob
Schiff. Si tratta
229
di un consorzio che raccoglie General Electric, Baltimore & Ohio Railroad, e soprattutto, la riserva federale
Bank, in breve, un ingresso del Warburg.
Documento: Avete anche citato la rivoluzione bolchevique. Ancora una volta –vous lo sapete forse già e di
numeroso ascoltatore-vedrete che una buona parte del finanziamento proviene da Kuhn Loeb and Co e da
alcuni personaggi Illuminati. Questo denaro è stato utilizzato dai Bolcheviques per finanziare la rivoluzione.
ALLORA, un certo numero di accordi e di cose che furono intraprese hanno permesso a questa gente di
riuscire. Un buono numero di aspetti di quest'affare ha fatto a meno di modo occulto, dietro la scena. J.P.
Documento: Antony Sutton spiega tutti questi collegamenti tra le imprese di Wall Street ed i personaggi poiche'chiavi hanno portato la rivoluzione bolchévique a scoppiare, con il fatto che le imprese di Wall Street
si prefiggono di stabilirsi nel mercato sovietico per sfruttare dal punto di vista commerciale la Russia.
Quest'instaurazione si effettuerà in particolare attraverso American International corporazione che è
un'organizzazione che raccoglie in primo luogo gli interessi di J.P. Morgan, di James Stillman il presidente
del nazionale City Bank lontano New York, e del Rockefeller.
Fonte: http://fr.wikipedia.org/wiki/AntonyCyrilSutton
3.3. la guerra del 1939 - 1945
1920: nonostante le ceneri ancora calde e l'orrore cuisante con il quale il mondo osserva l'ecatombe che si
è appena completato, Wall Street inizia già a fare la promozione di una politica della rivalsa in Europa
centrale e preparare l'arrivo di una nuova guerra tra la Francia, la Germania e la Russia.
Creazione a New York del Council si Foreign Relations (tipo di ministero americano degli affari esteri, che
sfuggono ad ogni controllo governativo, che appartiene a banche e fiduce industriali). La sua direzione è
affidata a Paul Moritz Warburg. Resta un membro influente fino alla sua morte, nel 1932. Fonda anche nel
1921 International Acceptance Bank lontano New York (banca di ricezione di capitali stranieri), che fonde in
seguito con la banca di Manhattan. È inoltre fondatore, azionista importante, e direttore di I.G. Farben
USA, società sorella del I.G. Farben tedesca, diretta da suo frérot Max Warburg. I.G. Farben e
Vereinigte Stahlwerke hanno prodotto insieme il 95% degli esplosivi utilizzati dalle forze dell'asse nel
corso della seconda guerra mondiale.
230
Negli anni 20, i banchieri di Wall Street cercano in Europa centrale su che puntare per garantirsi di
una guerra non appena possibile. Paul Moritz Warburg si reca in Germania nel 1929 e nel 1930, per
rappresentare l'accettazione internazionale Bank, interessato da finanziare ed organizzare la parte National
Socialiste di Adolf Hitler. Rappresenta anche Guaranty Trust di J.P. Mogan nello stesso contesto.
Inzuppato di fondo e di appoggi che provengono da qualsiasi parte (Wall Street, City di Londra,
Thyssen, Schacht, Krupp), Adolf Hitler e suo S.A., armati di 400.000 mitra da Rockefeller e J.P.
Morgan, si afferrano del potere dopo un colpo di stato mascherato, nel gennaio 1933.
A partire dal 1933, Max Warburg partecipa alla direzione finanziaria dello stato nazista riunendosi allo
CA del Reichsbank, sotto Hjalmar Schacht a che è molto vicino. È parallelamente uno dei grandi azionisti
e dirigenti della parte tedesca del conglomerato immenso chimico nazista I.G. Farben (américanogermanico), tristemente celebra per la creazione e la vendita del Zyklon B (il veleno usato nei campi di
sterminio), ma anche fornitore dell'esercito tedesco in gas tossici, surrogato petroliferi e prodotti diversi, di
cui ovviamente, degli esplosivi. I.G. Farben ha una parte presa molto chiaramente nella guerra che si prepara,
poiché il ramo americano della ditta blocca l'accesso dell'esercito gli Stati Uniti ai suoi brevetti che comporta
applicazioni militari, riservando l'esclusiva al lato nazista.
Documento: Il cartello della chimica IG Farben aveva la sua sede centrale in Germania, controllava
l'industria chimica e farmaceutico in tutto il mondo e 93 paesi coopéraient in questo cartello. I.G. Farben
aveva sviluppato, nel 1926, un metodo per ottenere benzina da partire dal carbone e stipula dunque nel 1929
un contratto di licenza con “lo STANDARD OLIO„ (di Rockefeller). Due anni più tardi, I.G.Farben
produceva circa la metà della benzina tedesca e, più tardi, costruì raffinerie appena accanto ai campi di
concentrazione. I prigionieri furono costretti a lavorarvi come forzati mentre si produceva nelle raffinerie il
gas per le camere a gas. Il gruppo I.G. Farben era uno dei importanti konzerns controllati dal
Rothschild e smaltiva delle somme di denaro enormi nell'economia tedesca e particolarmente ai futuri
SS. Il comitato direttivo di I.G.Farben era fra i suoi membri MAX e PAUL WARBURG (della riserva
federale) che possedevano grandi banche in Germania e negli Stati Uniti. Il principale agente di
collegamento tra Hitler ed i barons argentati “di Wall Street„ furono HJALMAR HORACE GREELY
SCHACHT, presidente della banca del Reich, la cui famiglia era strettamente legata all'elite delle finanze
internazionali.
Nel suo libro, John Perkins descrive il suo passato d'uccisore ad impegni economico
per conto di una oligarchie finanziario. Spiega che quando gli uccisori ad impegni non
231
riescono a fare piegare il paese interessato, si spiegano allora “gli sciacalli„ per effettuare le opere basse:
assassinii o colpi di Stato. In caso di fallimento degli sciacalli, spetta all'esercito intervenire direttamente. In un
senso, IG Farben era l'uccisore ad impegni economico dell'oligarchie finanziario dell'epoca ed i nazisti, gli
sciacalli.
Bene prima del suo arrivo al potere nel 1933, Hitler usufruiva d `un sostegno sostanziale da parte dei cartelli
privati. Il caso più famoso è quello di Fritz Thyssen, di Vereinigte Stahlwerke. In un libro pubblicato nel
1941 sotto il titolo ho finanziato Hitler, Thyssen ammette che aveva iniziato a finanziare Hitler
nell'ottobre 1923 con un primo contributo di 100 000 marchi.
http://www.alterinfo.net/Comment-Londres-et-Wall-Street-ont-mis-Hitler-aupouvoir a38201.html
l'entrata in guerra degli USA contro il Giappone:
I giapponesi volevano fare aumentare il blocco che gli americani imponevano loro al livello del
petrolio dalla loro invasione della Cina. Quando hanno attaccato, non restava loro soltanto 18 mesi di
stock strategico. I giapponesi lorgnaient sul petrolio del Sud-Est asiatico, ma c'era una base americana
troppo pronto. Hanno colpito Pearl Harbour per tentare di distruggere le porte aerei US e neutralizzare ogni
risposta US.
documento: Il 7 ottobre 1940, Commandant Arthur McCollum lo scrisse una memoria di 8 pagine che
descrivono un processo che mira a forzare il Giappone ad entrare in guerra con gli Stati Uniti.
L'11 febbraio 1941, FDR propose di inviare sei navi da guerra ed altre due navi di guerre a dispositivo
d'ancoraggio.
È generalmente autorizzato che l'embargo americano del petrolio a destinazione del Giappone
condusse subito all'invasione giapponese delle India olandesi Est. Roosevelt andò più lontano
congelando tutti i capitali giapponesi messi negli Stati Uniti, fornendo aiuti finanziari ai nazionalisti
cinesi (che erano in guerra con il Giappone attualmente) e dell'aiuto militare all'Inghilterra in
violazione delle leggi internazionali esistenti a proposito della guerra.
Il 4 dicembre, tre giorni prima dell'attacco su Pearl Habor, i servizi di informazioni australiane informarono
Roosevelt che un gruppo di forze giapponesi si dirigeva verso Pearl Harbor. Ma ne non tenne conto.
232
L'attacco causò la morte di 2400 soldati americani e l'entrata in guerra degli Stati Uniti. Prima dell'attacco su
Pearl Harbor, il 83% del pubblico americano non voleva entrare in guerra. Dopo l'attacco, uno milione
di uomini si candidarono come volontari per il servizio militare.
Documento: IL STRATAGEME DI PEARL HARBOR
Fonte: http://actualitedelhistoire.over-blog.com/article-e-43314543.html
http://fr.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110303091301AAuezee
il seguito della guerra 1939-1945:
documento: La rete costruita dal Warburg, Harriman ed i loro assistenti continua ad operare, a nel
1942 in alcuni casi, ed a nel 1945 in altri. I profitti ammucchiati sono astronomici. Contrariamente a
Schiff, risolutamente commosso dalla sorte di suoi congénères e sempre pronto a portarsi al loro aiuto,
Warburg sembra dotato di un'indifferenza che confonde alle sofferenze esseri umani in generale, ma degli
ebrei in particolare. Sono stati ingannati? Forse erano antisemiti?! O allora piuttosto staccati della loro cultura
ammirevole ancestrale e semplicemente avidi di capitali, di controllo, di potenza.
http://www.mecanopolis.org/wp-content/uploads/2009/02/lhistoire-des-banquescentrales-americainespdf.pdf
documento: il ruolo di Jean Monnet presso Roosevelt durante la guerra:
George Ball, che, prima di diventare segretario di Stato di John Kennedy e di Lyndon Johnson, incrociò
Monnet nelle piste del potere americano durante quest'anni di guerra, testimonia: “Jean, allora, aveva già una
piccola leggenda a Washington. Il suo passato era ben noto, almeno nel piccolo cerchio di gente che
contava nel processo decisionale. Lo ero detto che non somigliava a nessuno e di fatto era bene ciò. Ero un
po'sorpreso, era realmente "sui generis".„ (Prova di George Ball a Eric Roussel, il 22 ottobre 1991.)
Monnet che, quando aveva un'idea in testa non la abbandonava mai, mantenne una pressione costante
sull'amministrazione Roosevelt. Durante la primavera 1941, fu certamente un fattore determinante nello
sforzo di mobilizzazione militare americana prima di Pearl Harbor, uno dei soli a comprendere dove
Roosevelt intendeva arrivare e perché.
233
John Maynard Keynes, citato da Emmanuel Monick in per memoria, dirà: “Quando gli Stati Uniti
d'America entrarono nel conflitto, si presentò al Presidente Roosevelt un piano di ricostruzione di aerei
giudicato da tutti i tecnici americani come che realizzano quasi un miracolo. Ma Jean Monnet osò
trovarlo insufficiente. Il Presidente si ricongiunse al suo punto di vista. Impose alla nazione americana
uno sforzo che sembrò a prima vista impossibile ma che perfettamente fu successivamente realizzato.
Questa decisione capitale ha forse accorciato di un anno intero la durata della guerra.„
http://www.solidariteetprogres.org/Franklin-Delano-Roosevelt-ou-comment-gagner-labataille-contre-WallStreet 03372
la battaglia di Normandia ed il renoncement da catturare le divisioni
SS
La nomina di Eisenhower poiché il comandante principale per la guerra in Europa è un segno di controllo dei
finanzieri sui generali combinati. Il desiderio delle truppe tedesche da difendere metro per metro le loro
posizioni e prevedere la pensione hanno spinto i piani combinati del COSSAC stabilito nel 1943 e fondato sul
ritiro delle truppe tedesche dinanzi alla minaccia di un encerclement. Il rifiuto di una pensione e la volontà di
contro attaccare di Hitler erano arrivati ad un errore monumentale e la possibilità di catturare tutto ciò che
restava del gruppo d'esercito B tedesco. Tuttavia Eisenhower lasciò fare Bradley e Montgomery senza
coordinare le loro azioni. Il 14 agosto, l'anticipo delle truppe canadesi sotto gli ordini di Montgomery avanza
rapidamente dinanzi a scogliera e la chiusura della tasca è imminente. Al sud, l'anticipo del 2 eme DB di
Leclerc permette di chiudere anche la tasca di scogliera.
Documento: A sei ore della mattina il 13 agosto 1944, la foresta di Ecouves era sotto controllo. Ed i tedeschi
iniziano a fuggirsi con il corridoio di Chambois che gli alleati iniziano a bombardare.
http://ww2-derniersecret.com/B-Normandie/etau.html
Il 14 agosto Bradley, senza concertarsi con Montgomery né con Eisenhower, dà l'ordine a Patton non di
impegnarsi a chiudere la tasca andando alla riunione dei Canadesi di Montgomery ma andare verso Seine
all'est di Parigi. Se Montgomery gli chiede aiuto, gliela fornirà per catturare l'esercito tedesco. La metà
dell'esercito di Patton si dirige allora verso Chartres e Orlèans. Il 17 agosto nel pomeriggio, Montgomery
telefonerà a Bradley per chiedergli aiuto e chiudere la zona Argentan-scogliera, soprattutto a
234
Chambois con dove sfuggivano i tedeschi. Per chiudere Chambois, Montgomery designò la 1a divisione
blindata polacca, la più inesperta delle divisioni che comandava Montgomery. I polacchi si sacrificheranno
per tenere fino alle loro ultime forze ma il tappo sarà definitivamente chiuso che a partire dal 21 agosto.
Senza l'ordine di Bradley, i 2 eme DB di Leclerc avrebbe potuto essere la prima che viene dal sud ad
incontrare a Chambois i polacchi ed i Canadesi. (Sei eserciti in Normandia, John Keegan).
Documento: Presto nel dopo mezzogiorno del 13 agosto, il generale Bradley trasmesso da Patton aveva
ordinato al generale Haislip non di andare su Argentan. Il comandante del XVème Corps doveva anche
ricordare gli elementi che operavano in direzione di scogliera o al nord di Argentan. Anziché concentrare
gli attacchi verso i Canadesi, XVème Corps doveva raccogliersi e prepararsi per altre operazioni in una
nuova direzione.
Da parte sua, il maréchal Montgomery ha consegnato la spiegazione tattica seguente nel suo libro “Normandy
to the Baltic,, (4): “XVème Corps US si era bene stabilito nella regione di Argentan il 13 agosto ed ha spinto
elementi circa a dieci miglia in direzione di Gace, che minacciano il lato ostile e che chiudono gli itinerari
verso l'est. Il 14 agosto questo corpo ha ricevuto l'ordine di spiegarsi più lontano verso l'Est in direzione di
Dreux per passare la spalla ostile al sud del corridoio e proibire la fuga delle forze ostili verso la zona di
Orlèans.,, Si sa che questa misura è stata adottata per opporsi alle nuove direttive di Hitler datata del 18 agosto
1944 che voleva creare una linea di fronte Senso-Dijon -la frontiera svizzera.
Il 19 agosto 1944, il collare della tasca di scogliera è finalmente richiuso quando le truppe americane
stabiliscono un primo collegamento con la divisione blindata polacca, duramente provata, a Chambois. Lo
stesso giorno, il 3o esercito US di Patton riceve l'ordine di stabilire una testa di ponte all'Est dell'Seine e
dell'Yonne sul perimetro SensMontereau-Melun.
Alla sera del 20 agosto 1944, lo stato maggiore del gruppo di eserciti B ha riportato “che
approssimativamente 40 al 50% delle unità circondate erano riusciti a rompere il encerclement per
raggiungere le linee del IO SS Panzerkorps,, .Il vi ha aveva circa 10.000 soldati morti sul campo di
battaglia. Gli alleati hanno ritenuto il numero dei prigionieri tedeschi a 50.000 (25.000 con le truppe
americane e tanto con le truppe anglo-canadiennes.
http://ww2-derniersecret.com/B-Normandie/etau.html
235
Documento: Per Meyer, Simonds aveva lasciato passare un'occasione ardua, poiche'la strada di scogliera è
stata grande aperta durante dodici ore determinanti tra mezzanotte il 7 agosto e mezzogiorno il giorno
seguente. Si è riportato che soli “60 uomini e 3 serbatoi Tiger„ sbarravano la strada agli automezzi pesanti
canadesi e ad una vittoria a scogliera. Critiche hanno dunque supposto che se Simonds non fosse stato indotto
in errore dalle informazioni, avrebbe acquisito bene in anticipo la conoscenza della situazione necessaria per
cambiare fondamentalmente il corso dell'operazione Totalize e lanciare le sue forze sulla strada di scogliera
per circondare l'esercito tedesco all'ovest prima che la battaglia naissante della tasca di scogliera diventi
quella della breccia di scogliera.
http://www.army.forces.gc.ca/caj/documents/vol 12/iss 3/CAJ Vol12.3 11 f.pdf
L'interrogazione rimane per comprendere come gli alleati hanno perso l'occasione di catturare tutto
l'esercito B tedesco in Normandia: l'accumulo di errori sul campo non può essere scuse poiché le truppe
erano in grado di chiudere fin dal 13 agosto la tasca. L'ordine principale diventa dunque responsabile ed il
modo in cui gli americani hanno cercato di fare portare la responsabilità su Montgomery diventa sospetto
poiché è l'esercito americano di Patton con i 2 eme DB francese che aveva a disposizione la sorte del
encerclement. I Canadesi avevano informazioni false consegnate dallo stato maggiore di Eisenhower e
mancavano di riserva esperta per attuare con successo la cattura delle divisioni tedesche. Per ogni
spiegazione seria, un buono numero di storici ha concluso che è Eisenhower che ha lasciato sfuggire le
divisioni SS di Normandia su ordine delle istanze decisionali politiche e finanziarie americane.
Dopo l'8 maggio 1945, il generale Patton cercherà spiegazioni alla condotta militare così tortueuse
della guerra di conoscere le vere istanze decisionali e responsabili di questa strategia illogica che lasciò
rapidamente il campo libero alle truppe sovietiche sull'Europa dell'est. Il suo decesso accidentale nel
dicembre 1945 sistemò bene gli affari dei finanzieri di Wall Street ma le cause di quest'incidente sono restate
sospette e l'eliminazione del questo generale diventato troppo curioso resta plausibile. Quando conosciamo
oggi le relazioni strette tra i banchieri di Wall Street ed i nazisti, come altri storici lo ammettono, possiamo
credere che le divisioni di elite tedesche si siano viste offerte la possibilità di sfuggire da Normandia per
prolungare la guerra e resistere il più possibile agli eserciti sovietici. Non ci ha stato che le fabbriche
chimiche di IG Farben proprietà dei finanzieri di Wall Street che furono salvate: il SS fu anche protetto per il
suo ruolo di punta di diamante contro il comunismo. Lo scopo della oligarchie finanziario anglosassone è
sempre stato di fare durare le guerre il più a lungo possibile per portare al massimo il suo
arricchimento
236
phénoménal durante questi conflitti militari. Quando la questione si è posta di catturare tutto l'esercito
tedesco di Normandia, la durata della guerra e gli accordi di Yalta hanno dato la risposta: Patton non
doveva potere scurire in tre settimane su Berlino, prima di proseguire su Mosca. Non sono i generali che
decidono la sorte dei combattimenti ma i finanzieri che li organizzano per i loro profitti esclusivi!
Il commercio con il nemico:
documento: Un modo di iniziare a percepire Illuminati consiste inizialmente nel osservare come questa
gente si sistema per essere sopra le guerre, sopra la sfilacciatura ed di tutte queste sofferenze che
accablent. Altro esempio storico che ho messo in evidenza nel mio libro sulle 13 principali stirpi sanguigne
Illuminati: quando gli USA entrarono in guerra dopo Pearl Harbor, nello spazio di alcuni giorni, il presidente
Roosevelt ha fatto uscire un decreto presidenziale che era in realtà un emendamento semi-segreto alla
legge che proibisce gli scambi commerciali con il nemico (Trading with Ennemy Act).
Quest'emendamento autorizzava alcune persone a fare scambi commerciali con il nemico se ne
ricevessero il permesso da parte del segretario al tesoro che, allora, era Hans Morgenthau. Ho fatto una
copia di quest'archivi che ho fatto uscire dal codice federale lontano regolazioni (codice federale delle leggi).
Se vogliono esentare qualcuno, possono permettergli di vendere con il nemico grazie a questo decreto
presidenziale.
E che sono la gente a che si è dato questo privilegio? Rockefeller ed Onassis, tutti due degli spilli
operai Illuminati. Nel corso della seconda guerra mondiale, tutte le barche mercantili greche sono state
colate da un campo o l'altro. In seguito, c'era quest'armatore greco, Aristote Onassis che non ha perso una
sola nave mentre questi navigavano in zone di guerra. Nessuno delle potenze dell'asse o dei paesi combinati
ha osato attaccare le sue barche. Inoltre le fabbriche chimiche di IG Farben in Germania non sono state
bombardate poiché erano il possesso dei banchieri di Wall Street. Affinché qualcosa come succede,
dobbiate avere una collaborazione piena ed intera al più alto livello. Sono installati sopra la sfilacciatura,
sopra i conflitti che suscitano per gli uomini del comune.
fonte: http://dailynuts-news.over-blog.com/article-le-programme-monarch-et-lesilluminati84587693.html
Documento:
C'è un libro intero che è destinato a ciò e che si intitola, penso, “vendere con il nemico„. Questo
lavoro è stato pubblicato nel 1983. Lo standard olio del
237
Rockefeller ha conceduto navi petrolifere e gaziers inizialmente per la Spagna i cui prodotti sono stati in seguito
direttamente trasportati verso la Germania nazista. Gli alleati sapevano che Rockefeller forniva i tedeschi in
combustibili. Ciò ha prolungato la guerra di due anni. Ma non intenderete mai parlare di ciò fra gli storici
ufficiali. Ci hanno stato molti scambi commerciali importanti nel corso della a guerra mondiale che erano in
realtà indispensabili per sostenere la macchina di guerra nazista.
http://dailynuts-news.over-blog.com/article-le-programme-monarch-et-les-illuminati84587693.html
Durante la guerra, Chase National Bank del Rockfellers conserverà i suoi uffici aperti nella Francia occupata
dai nazisti, che gestiscono i conti dell'ambasciatore nazista Otto Abetz che finanziava il movimento
synarchique rivoluzionario, quello che liquidava le cellule anti-naziste a Parigi.
Caccia avrà anche in carico le transazioni del Banco Aleman Transatlantico, il dispositivo di controllo della
parte nazista in America iberica. Il 17 aprile 1945, Chase National Bank lontano New York sarà tradotta
in giudizio dinanzi ad un tribunale federale americano per avere infrange “la legge sul commercio con il
nemico„, nell'affare dei diamanti di Smit.
Il 13 luglio 1944, tutt'al più molto della guerra, standard olio lontano New Jersey portò reclamo contro il
governo americano per avere confiscato i brevetti della gomma sintetica. Il 7 novembre 1945, il giudice
Charles Wyzanski deliberò a favore del governo. La procedura in appello fu respinta il 22 settembre 1947, il
giudice Charles Clark dichiarando: “Lo standard olio può essere considerato come un nemico nazionale
in base alla sua relazione con IG Farben dopo che gli Stati Uniti e la Germania siano diventati nemici
attivi.„
Quanto a ITT, continuerà lungo la guerra a collaborare con il governo nazista. Il ramo tedesco di ITT, il cui
Presidente era Gerhardt Westrich, il socio giuridico di John Foster Dulles, fornirà Wehrmacht in telefoni,
allarmi di incursioni aeree, attrezzature radar, micce per pezzi d'artiglieria, ecc.
http://www.alterinfo.net/Comment-Londres-et-Wall-Street-ont-mis-Hitler-aupouvoira38201.html
documento: Il SS è stato destinato alla guardia dei prigionieri ebrei ed altri, e sceglieva per uccidere
coloro che erano improprii alla labeur degli schiavi di I.G. Farben. Il Presidente di standard in
Germania Emil Helfferich ha testimoniato dopo la guerra che i fondi dello standard olio hanno
servito a pagare le guardie SS a Auschwitz.
238
http://www.nouvelordremondial.cc/2011/03/14/rockefeller-les-nazis-lonuet-le-genocide/
Martin Bormann era un agente Rothschild – Évidence ovvia
Il secondo uomo più potente della Germania nazista, Martin Bormann, era un agente (Illuminati
britannico) “sovietico„ che garantì la distruzione della Germania e della
Comunità ebrea europea ................. Bormann è stato un agente Illuminati britannico
dall'inizio ed è in gran parte responsabile per la sconfitta nazista. In realtà, la seconda guerra mondiale è
stata una frode gigantesca Rothschild sui tedeschi, ebrei e la razza umana. Il bottino ha finisce alle mani
Illuminati.
Come il nonno di Bush ha aiutato Hitler ad accedere al potere
Durante decine di anni, voci che legano la prima famiglia americana alla macchina di guerra nazista hanno
circolato. Oggi, Guardian vi rivela ciò che l'attuale presidente considera dopo tutto ciò che ha seguito
l'applicazione “di Trading with the ennemi Act„ (la legge che reprime il commercio con il nemico).
cartella realizzata da Ben Aris a Berlino e Duncan Campbell a Washington, The Guardian, sabato 25
settembre 2004.
http://questionscritiques.free.fr/Bush/PBH.htm
Per concludere le nostre osservazioni sulla seconda guerra mondiale, il oligarchie finanziario americano
cercò di fare durare il più a lungo possibile questa guerra mondiale volendo indebolire la Germania e
l'Unione sovietica, tenuto conto che una volta i nazisti superati, resterebbe il comunismo per prevedere
una terza guerra mondiale che andava legittimare importanti spese d'armamento e la prosecuzione
dell'alleanza tra i banchieri e gli industriali dell'armamento per forzare i governi e gli uomini politici a
sottoporsi a questa strategia molto valorizzante per il oligarchie finanziario.
Conclusione sulla messa in atto delle crisi economiche e delle guerre con il oligarchie finanziario
anglosassone:
Siamo bene in presenza di una guerra dei popoli contro il controllo decisa da quest'elite finanziaria
internazionale: il oligarchie finanziario di Wall Street voleva che i politici costruiscono una società
socialista poiché il socialismo bolla con il fondo, impoverisce e permette di controllare meglio i popoli. Gli
stessi uomini e le stesse ditte internazionali finanziarono la rivoluzione russa, “New Deal„ di
239
Roosevelt e National-Socialisme, i 3 “socialismi„. Ogni volta, queste manovre politiche rafforzarono la
dipendenza degli stati e dei popoli in relazione alla oligarchie finanziario che vi trovò profitti colossali.
Questa politica illustra l'analisi famosa di Tocqueville: “la divisione delle classi fu il crimine della
vecchia sovranità, e diventò più tardi le sue scuse; poiché, quando tutti coloro che compongono la parte
ricca ed illuminata della nazione non possono più intendersi ed aiutarsi nel governo, l'amministrazione del
paese da parte sua è come impossibile, ed occorre soltanto un padrone intervenga„.
Per i finanzieri principali del mondo, la strategia è la stessa: al di sotto della classe delle più ricche,
occorre sviluppare le classi medie e popolari e lasciare il socialismo e gli stati occuparsene. Il cinismo
consolidato dall'ideologia razzista nella fede di una razza pura ed il suprématie dei principali ha regolarmente
condotto questi criminali a sviluppare i loro profitti inizialmente nel commercio degli schiavi quindi
nell'utilizzo del lavoro forzato dei campi di concentrazione e di distruzione nazisti. Poiché il socialismo non
arriverà a cambiare la situazione ed eliminare il potere dei più ricchi, le popolazioni saranno bene obbligate
a ritornare verso i loro padroni per ottenere un lavoro, un salario ed un conto in banca. Per uscire dalle
crisi economiche decise dai finanzieri, i dirigenti politici e i cittadini devono sottoporsi alla tirannia
della oligarchie finanziario. Per loro, non c'è un'altra alternativa: occorre un governo mondiale di cui
saranno i padroni:
“Avremo un governo mondiale, che lo vogliamo o no. Rimane da sapere se il governo mondiale sarà
stabilito da consenso o da conquista.„ James Paul Warburg, 17 febbraio 1950, al Consiglio delle relazioni
internazionali degli Stati Uniti.
Ma Tocqueville e probabilmente bene maggiormente Warburg e consorti, erano ignares sul tempo delle
cattedrali e l'alternativa dell'organizzazione in rete. Come i nostri finanzieri rifiutano sempre di considerare
quest'alternativa mentre la conoscono molto perfettamente per funzionare loro stessi in reti, certamente in reti
chiuse, in clan ed in mafia criminale per rendere impossibile lo sviluppo delle nostre reti cittadini di vita.
gli affari e scandali attuali che generano potere e ricchezze a profitto di quest'oligarchie
finanziario che vuole imporre il suo governo mondiale. Quest'elenco non è esauriente o
restrittivo.
240
1) l' nucleare:
Bertrand Russell e la bomba atomica per difendere i paesi ricchi.
Troviamo qui le tesi di Malthus ed il loro utilizzo con l'ideologia conservatrice capitalista o liberale: le
società più ricche e più sviluppate devono prepararsi a difendersi contro le invasioni dei popoli più poveri
che inevitabilmente cercheranno di saccheggiare i paesi ricchi come ciò fu regolarmente il caso attraverso la
storia. Sappiamo che il matematico Bertrand Russell, dopo il 1948, propose di utilizzare la nuova arma
atomica americana a questo scopo infine per proteggere i ricchi contro i barbari. Siamo qui
nuovamente in presenza di tesi e di ideologie razziste che raccomandano l'eliminazione di alcune razze e di
alcuni popoli umani o almeno su una giustificazione della povertà di una maggioranza dell'umanità per
difendere i paesi ricchi di razza bianca pura. Il oligarchie finanziario anglosassone “puro„ si è investita di
questa missione tuttavia indifendibile.
http://www.fileane.com/systemepartie2/efable3 racepure.htm
documento: Molto di queste considerazioni, Russell immaginò di incoraggiare la produzione e l'utilizzo
della bomba nucleare. Il suo obiettivo era di stabilire un governo mondiale terrorizzando gli stati
nazione con la minaccia del ricorso “all'arma assoluta„:
“Occorre formare una forza armata internazionale sufficientemente potente per essere assicurata di
superare le forze armate di qualsiasi nazione o alleanza possibile di nazioni. (...) L'autorità internazionale
dovrà potere di creare altrettante forze armate che giudicherà necessario per imporre i suoi decreti quando
saranno richiesti. Dovrà anche avere il diritto legale di limitare le forze armate nazionali per prevenire ogni
riduzione in questione della sua autorità. (...) Tutto ciò, così utopistico che ciò possa sembrare, è
strettamente simile a ciò che avvenne in seguito all'invenzione della polvere da cannone. Al medioevo, in
tutta l'Europa occidentale, di barons potenti nei loro castelli avevano i mezzi per sfidare il governo
nazionale. È soltanto da partire dal momento in cui l'artiglieria fu capace di distruggere i castelli che
questo governo si trovò in grado di controllare questi barons feudali. Ciò che la polvere da cannone compie
al medioevo, le armi nucleari possono farlo oggi. Non voglio dire che devono inevitabilmente essere
utilizzate.„
fonte: http://www.jutier.net/contenu/chalifou.htm
2) la lotta contro gli stati nazione (e la Francia resta il ritratto-tipo dello stato nazione
ereditata dell'assolutismo reale di Louis XIV)
241
documento: La guerra della oligarchie contro lo stato nazione: il caso di Bertrand Russell da
parte di Benoît Chalifoux
Common Sense and Nuclear Warfare. in altre parole, se l'arma nucleare non fosse esistita, sarebbe stato
necessario inventarlo! È precisamente ciò che cercò di fare fare, come lo vedremo. Quanto alla natura di
questo governo mondiale, non fa alcun dubbio che si tratta di una dittatura, direttamente ispirata dal
Léviathan di Hobbes.
“Quando verrà il momento in cui due gruppi rivaux si disputeranno il controllo del mondo, il vincitore
sarà in grado di introdurre l'organizzazione mondiale necessaria alla prevenzione di una distruzione
reciproca delle nazioni civilizzate. Il mondo che ne deriverebbe sarebbe inizialmente molto diverso dal
sogno dei liberali o delle Socialisti, ma potrebbe essere meno diverso col tempo. Ci sarebbe in primo luogo
una tirannia economica e politica dei vincitori, una rinascita di ribellioni e dunque una soppressione
drastica delle libertà. Ma se la prima dozzina di sommosse fossero represse con successo, superati
abandonneraien tleurs speranze e le accetterebbero il posto subordinato che sarebbe assegnato loro dai
vincitori in questa grande corporazione mondiale.„
L'adesione nel 1976 alla presidenza degli Stati Uniti di uno protetto della Commissione trilaterale, Jimmy
Carter, andava costituire una vittoria decisiva della oligarchie finanziario contro lo stato nazione. Al nuovo
ordine del giorno malthusien, antiindustriale ed antinucleare (soprattutto in ciò che riguardava le sue
applicazioni civili), veniva ad aggiungersi famoso “la disintegrazione controllata dell'economia
mondiale„ raccomandata da Paul Volcker, il nuovo presidente della riserva federale americana. Il suo
programma mirava ad assicurarsi che gli altri paesi occidentali seguano gli Stati Uniti nella confisca
post-industriale. L'aumento brutale dei tassi d'interesse, iniziato da Volcker nel 1979-1980, andava
immergere nella recessione tutte le economie occidentali. La speranza dei paesi del terzo mondo di accedere
all'industrializzazione si volava allo stesso momento.
Con l'accordo di Reykjavik del 1986 e la caduta della parete di Berlino nel 1989, scompariva la più grande
minaccia esterna alla sicurezza dei paesi occidentali. Il oligarchie finanziario si trovava ormai in grado
di imporre un liberalismo ancora più virulento, che gli permette di smantellare l'infrastruttura
industriale tanto all'Est che in occidente. Negli Stati Uniti, il IDS fu abbandonata, tanto nel settore militare
che nelle sue applicazioni generarici di produttività nell'economia civile. La prova più ovvia di questa strategia
è tuttavia fornita dalla Russia, dove si vede la volontà della oligarchie di finirne con “il complesso industriale-
242
militare„ pur saccheggiando le materie prime ed i cervelli, anziché riconvertirlo in una fonte di produttività
per l'economia civile.
Nulla di stupefacente in queste condizioni a ciò che la mondializzazione derivata dal libero scambio e
dalla deregolamentazione dei mercati finanziari porta ad una depressione economica globale ed
un'erosione generale dei tenori di vita. Solo l'emergenza di un'alleanza tra stati nazione sovrani sarebbe
capace, nell'immediato futuro, di liberare l'umanità dell'influenza del sistema russellien e ristabilire la
crescita ed il progresso.
fonte: http://www.jutier.net/contenu/chalifou.htm
3) Monsanto ed il OGM
Troviamo nel cuore di quest'affare l'influenza delle finanze internazionali. I fatti sono conosciuti e si
raccolgono attorno alla multinazionale della chimica americana Monsanto... molto rapidamente i ricercatori
di queste ditte chimiche si sono resi conto che i loro brevetti andavano modificare considerevolmente la
natura e diventare una fonte d'inquinamento capace di distruggere l'ambiente. La ditta di Filadelfia e di altre
società della chimica si è ritirata da questo nuovo mercato agricolo delle biotecnologie ed ha cercato di
vendere i loro brevetti a prezzo economico. Come ce lo diceva un responsabile: fermiamo di giocare agli
apprendisti stregoni e torniamo alla chimica ed alla biologia! È mentre finanzieri hanno compreso il
aubaine e che avevano l'occasione di realizzare un jackpot arduo: bastavano riacquistare questi
brevetti sulle biotecnologie le cui multinazionali onorate della chimica non volevano più, cosa che non
costava caro, in seguito per costituire quasi un monopolio sulle biotecnologie agricole. Per il successo di
quest'operazione alla quale gli industriali della chimica non credevano, occorreva soddisfare due condizioni:
ottenere l'appoggio dei politici per autorizzare tutto sommato lo sfruttamento di questi brevetti pericolosi e
d'altra parte, occorreva trovare una ditta della chimica del livello mondiale per fungere da sostegno di
produzione a questa impresa fonte di profitti finanziari considerevoli. Questa multinazionale che aveva
bisogno dell'aiuto dei finanzieri per rimettersi d'equilibrio, fu Monsanto.
http://www.fileane.com/systemepartie2/ffable4ideologieecoclassique.htm Sappiamo che Monsanto è
controllata dalla famiglia Rockefeller e che per Illuminati, la salute delle popolazioni non è una priorità.
Adulterare le risorse agricole per ottenere il controllo mondiale dei prodotti alimentari entra perfettamente
nella strategia di questi padroni del mondo.
4) la preoccupazione della salute e la lotta contro la
sovrappopolazione secondo i piani della oligarchie finanziario
243
Ciò che rivela lo scandalo à venir dello Aspartame
Lo aspartame il nuovo scandalo sanitario in vista, come rivelato tra l'altro da un articolo “di Marianne„ il 15
gennaio mostrassero molte cose effrayantes sulla relazione che avere un colloquio al corpo ed ai prodotti
alimentari alla nostra epoca.
Lotto Bilderberg: I guerrriers del web. Questo video molto americana propone un approccio abbastanza
caricaturale del gruppo Bilderberg e del nuovo ordine mondiale, poiché i étasuniens hanno l'abitudine di
farlo su ogni specie di argomenti: L'ipotesi avanzata in questi videi di spopolamento molto a grande scala
deve essere compresa come un'ipotesi fra altri, e deve soprattutto fare capire che la salute dei diretti non è
inevitabilmente la preoccupazione principale delle elite.
Per controlla demografico e la lotta contro la sovrappopolazione
La questione che viene immediatamente allo spirito è: come operare riduzioni così enormi della popolazione?
Il filosofo e matematico lord Bertrand Russell si esprime così (Impact lontano Science si Society, 1951):
“Il pericolo di una carestia mondiale può essere evitato durante un certo tempo grazie ai perfezionamenti
della tecnologia agricola. Tuttavia, se la popolazione continua ad aumentare al ritmo attuale, questi
perfezionamenti non potranno, a lungo termine, essere sufficienti. Due gruppi così si creeranno, uno
povero, con una popolazione crescente e l'altra ricca, con una popolazione stazionaria. Situazione simile
può condurre soltanto ad una guerra mondiale. (...) La guerra può diventare sufficientemente distruttiva
perché, durante un certo tempo, il pericolo della sovrappopolazione non si presenti. (...) Attualmente, la
popolazione mondiale si aumenta di 58.000 unità al giorno. Finora, le guerre non hanno prodotto un effetto
considerevole su quest'aumento, che è continuato nonostante le ultime due guerre mondiali. (...) Da questo
punto di vista, le guerre si sono rivelate deludenti finora. (...) Ma forse che la guerra bactériologique si
mostrerebbe più efficace. Se una peste nera potesse infrangere sul mondo una volta con generazione, allora
i superstiti potrebbero procreare liberamente senza rendere il mondo troppo pieno. La cosa potrebbe essere
sgradevole, ma... ed in seguito? „
Due anni dopo, questa presa di posizione era già difesa da un grande centro “di ricerche sociali„, l'istituto
anthropologique di Amburgo, che scriveva in uno studio sembrato nel 1953: “La situazione più
favorevole al tipo umano sembra essere rappresentata da un tasso d'infezione di dimensione media, con
epidemie salubri o anche pandémies. Ciò manterrebbe il numero di persone a livello accettabile, che
genera così una vitalità potente per ciascuno. (...) La fine naturale della vita corrisponde alla fine della sua
capacità produttiva. Tentare di mantenerla a tutti i costi, è fare portare alla Comunità un peso che sembra
privato di senso. „
244
Così, Robert McNamara, ex ministro della difesa ed ex presidente della Banca mondiale, sintetizzava
il suo punto di vista nel modo seguente, nel 1980: “Il problema principale, sono quello della crescita della
popolazione. (...) l vi ha soltanto due modi di evitare un mondo di 10 miliardi di individui. O si fanno
abbassare rapidamente le cifre attuali della natalità, o si fanno aumentare le cifre della mortalità. „
Per quest'ultima opzione, Mc Namara aveva acquisito una certa esperienza in Vietnam, dove aveva inventato
la pratica “di body count„: si misurava il successo delle
operazioni al numero di cadaveri nel nemico.
fonte: http://larecherchedubonheur.over-blog.com/article-27829864.html
il progetto AIDS
documento: Libro giallo N° 6, Éd. Felix da parte di un collettivo di autori, ©2000.(pagine
384 a 386)
Aurelio Peccei ha proposto molti progetti, qualsiasi segreto. Il progetto principale consisteva nello
sviluppare un microbo, che attaccherebbe il sistema immunitario, e per il quale un vaccino sarebbe
quasi impossibile sviluppare. L'ordine è stato dunque dato di sviluppare questo microbo, senza dimenticare i
mezzi profilattici ed una terapeutica adeguata. Il microbo doveva essere disperso nella popolazione, i mezzi
profilattici sarebbero riservati all'elite. Quando la popolazione si sarebbe sufficientemente abbassata, si
potrebbe ufficialmente annunciare la scoperta della medicina per occuparsi dei superstiti. È chiaro che la
medicina esisteva dall'inizio dell'operazione. Questo progetto fa parte integrante del progetto globale 2000.
Mantenendo spetta indovinarli a come si chiama questo microbo? Ovviamente, si tratta del virus dell'AIDS!!
Il progetto è stato approvato dal congresso nel 1969, sotto il numero di codice H.B.15090. 10 milioni $ sono
stati versati per la prima sezione. Prove dinanzi alla commissione di senato hanno rivelato che “un agente
sintetico e biologico doveva essere sviluppato, un agente che non esiste nella natura e contro il quale
l'organismo è incapace di produrre anticorpi. Deve essere possibile sviluppare questo microorganismo nei 5 a
10 anni futuri egli è primordiale che sia resistente ad ogni processo immunologico e terapeutico conosciuto„.
Il Sir Julian Huxley dice sull'argomento: “La sovrappopolazione è la più grande minaccia che la nostra
specie dovrà affrontare in futuro„.
Il progetto AIDS, che porta à ce moment-là il nome di MK-NAOMI, è stato elaborato molto a Dertrick,
nel Maryland. Secondo le spiegazioni del dott. Strecker, si sono mescolati retrovirus mortali, virus di
leucemia, (leikemia bovino) con virus “visna„ della pecora, e li sono iniettati in tessuto umano. Come
occorreva agire su una grande parte della popolazione, si è cominciati da parte delle popolazioni
“indesiderabili„: i neri, i ispanici ed i homosexuels sono stati incoraggiati da un lato ad
esprimere la loro differenza, di un altro parte si sono trovati sull'elenco delle persone da eliminare.
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha collaborato a questo progetto, ai lati del nazionale cancro
Institute. Articoli sono stati pubblicati, per indurre i ricercatori a sviluppare un virus mortale per
l'uomo. Nel 1972, l'OMS pubblicava questo tipo d'opinione: “Comunichiamo ricerche se alcuni virus
possono agire sulle funzioni immunitarie. Occorre includere la possibilità che la reazione immunitaria di
fronte al virus diminuisce, se il virus danneggiasse i processi antiviraux della cellula„. Per esprimerlo più
245
semplicemente occorrerebbe dire: “Sviluppiamo un virus che può distruggere le cellule-t quando lo dirige in
modo volontario„.
Il continente africano è stato infettato nel 1977, attraverso la campagna di vaccinazione contro il variole. La
vaccinazione è stata realizzata dall'OMS. Il dott. Strecker garantiva che nello spazio di 15 anni, tutta l'Africa
sarebbe stata devastata, se non si trovasse il rimedio! Alcuni paesi hanno superato da tempo la fase
dell'epidemia!
Il medico coraggioso che ha rivelato per il grande pubblico al questo progetto si chiama Théodore A.
Strecker. Avrebbe dovuto essere ricompensato del premio Nobel, ma può ritenersi felice non di essere
stato vittima di un suicidio (il suicidio tipico, è il ricercatore famoso californiano che si è legato le mani nella
parte posteriore, si è peso ed ha saltato in seguito del 20o piano. Nessuna traccia che indica un intervento
esterno è stata trovata [...])
Nel 1978, una parte della popolazione americana è stata contaminata, attraverso il vaccino contro
l'epatite B. il dott. Wolf Schmugner, il vecchio lavoratore di camera di Jean Paul II, è stata l'istigatore di
quest'operazione, realizzata “dal Center foro Disease Control„, da novembre 1978 ad ottobre 1979, e dal
marzo 1980 ad ottobre 1981. Schmugner è sorto in Polonia, ha fatto i suoi studi in Russia ed ha in seguito
immigrato negli Stati Uniti, nello 1969. Con cammini deviati, è stato nominato direttore della banca del
sangue newyorkaise.
È lui che ha disperso il virus dell'AIDS sull'America settentrionale. Era responsabile della campagna di
vaccinazione contro l'epatite B, è lui che ha deciso il modo d'applicazione, a cominciare da parte degli
homosexuels. Mediante piccoli avvisi, si cercavano homosexuels maschili dai 20 ai 40 anni. Ciò che ha
causato l'AIDS era contenuta nel vaccino, fabbricata a Phoenix, in Arizona e condizionata in bottiglia. Tutti i
dati su questa campagna di vaccinazione sono tra le mani del ministero della giustizia, dove sono al riparo per
a lungo.
246
Il segnale di partenza è stato dato dal comitato del Bilderberg, in Svizzera, contemporaneamente ad altre
direttive importanti. Quella che è facile da dimostrare è Haig-Kissinger-Depopulation Policy applicata dal
State Department. La direttiva precisava che i paesi del terzo mondo dovevano intraprendere azioni efficaci
per ridurre la loro popolazione e controllarla, per potere continuare a beneficiare degli aiuti degli Stati Uniti.
Se un paese dovesse violare quest'ordine, vedrebbe presto scoppiare una guerra civile, aumento di qu alsiasi
parte da parte della CIA. È una delle ragioni che fanno che al Nicaragua, a Salvador ed in altri paesi, più
giovani donne che di soldati sono state uccise. Nei paesi cattolici, sono i Jésuites che fomenté le guerre
civili. HaigKissinger-Depopulation Policy è stata sostenuta dai governi successivi, è diventata parte
integrante della politica esterna americana. Tutti i mezzi sono buoni per ridurre la popolazione della
sfera, la guerra, la carestia, le epidemie, le sterilizzazioni di massa, da parte della USAID ad esempio.
L'organismo di pianificazione non si trova all'interno delle pareti della casa bianca. Questa commissione si
chiama Group ad hoc si popolazione Policy, dipende dal National Security Council. Lo stato maggiore è al
State Departement's Office lontano popolazione Affairs, creato nel 1975 da Henry Kissinger, allora ministro
degli esteri. È lo stesso gruppo che ha redatto la relazione globale 2000, consegnata tra le mani del
presidente allora di Jimmy Carter.
Thomas Fergusen incaricato di missione al State Departement's Office lontano popolazione Affairs (OPA)
per l'America latina ha detto la cosa seguente: “C'è soltanto una cosa che conta per noi, noi dobbiamo
ridurre la densità di popolazione. Sia lo fanno poiché vogliamo, cioè con metodi propri (AIDS,
sterilizzazione), sia assisteremo ad altre macellerie, come a Salvador o a Beyrouth. La sovrappopolazione è
un problema politico. Se sfugge al controllo delle autorità, occorre un potere autorevole, se lo occorre
fascista, per rimediarvi. I professionisti non vogliono ridurre le popolazioni per ragioni umanitarie. È
lodevole, ma non si tratta in realtà che materie prime e di fattori d'ambiente. Abbiamo ragioni strategiche
che le spingono in questa direzione. Salvador è soltanto un esempio fra altri, che mostrassero che il nostro
fallimento nella riduzione delle popolazioni ha condotto ad una grave crisi nazionale. Il governo
salvadorien non è riuscito, con i nostri metodi, a ridurre la popolazione in modo significativo. È per questo
che ha avuto diritto ad una guerra civile. La guerra civile è l'ultimo tentativo per ridurre la popolazione. Il
mezzo più rapido per giungervi resta la carestia, come in Africa, o un'epidemia come la peste nera, che
potrebbe un giorno abbattersi su Salvador„.
Fergusen ci dà ancora più spiegazioni: “Determiniamo un paese e diciamo, ecco il
vostro piano di sviluppo. Gettate alla pattumiera ed occupate di ridurre inizialmente la
247
vostra popolazione. Se ciò non vi soddisfa di procedere con pianificazione, avrete un altro Salvador o una
a Cambogia„.
(...) Il progetto MK-NAOMI è stato sviluppato da ricercatori delle operazioni speciali divisione (SOD), a
Ft. Detrick Maryland, sotto l'egida dell'CIA. Ma l'AIDS è troppo lento. Nell'autunno 1994, abbiamo
incontrato il dott. John Coleman a Honolulu, l'autore del libro il comitato del 300 ed ex agente dei METÀ 6
britannico. Coleman spiega che “il nuovo„ virus è stato provato durante un anno in un paese del Sudamerica, e
che potrebbe essere liberato nella natura nella primavera del 1995. Quando diventerà realmente attivo, si potrà
dire: “infettato la mattina, morto il giorno stesso„. Quel virus è trasmissibile con la saliva.
fonte: http://novusordoseclorum.discutforum.com/t2240-les-10-plus-gros-mensongessur-le-sida
“Le 10 più grandi menzogne sull'AIDS„ libro scritto dal dott. Étienne de Harven ed il giornalista
scientifico e Jean-Claude tecnico Roussez. Pubblicato nel 2005 nelle edizioni Dangles, in Francia.
UNA SINTESI SULL'ARGOMENTO DELL'AIDS:
http://www.onnouscachetout.com/synthese-sida
POTETE ANCHE FORNIRVI INFORMAZIONI IN PARTICOLARE IN QUESTI SITI:
http://www.sidasante.com/
http://www.sidasante.com/novindex.htm
http://www.onnouscachetout.com/forum/index.php?showforum=83
L'AIDS, la FRODE del SECOLO: http://www.sidasante.com/critique/escro.htm
O qui, per quelli che leggono l'inglese: http://www.progressiveconvergence.com/Aidsmade-in-AmericaJourv5n3.pdf
IL PREZZO HUW CHRISTIE, 100.000 DOLLARI A QUELLO CHE PUÒ PROVARE CHE IL VIU È LA
CAUSA DELL'AIDS: http://pagesperso-orange.fr/sidasante/textes/prixhc.htm
http://matriarcat.skyrock.com/2060840592-SIDA-MENSONGE.html
http://www.evolutionquebec.com/site/sante/vih.html
http://www.sidasante.com/critique/mullis.htm
http://fr.wikipedia.org/wiki/PeterDuesberg
248
http://www.sunsimiao.org/spip.php?article34
http://www.ipernity.com/doc/stangrof/428966
http://www.dailymotion.com/video/x8f7sgdocumentaire-rarissime-sida-le-doutnews
5) i prezzi di storno nelle multinazionali e l'evasione fiscale verso i
paradisi fiscali
I prezzi di storno possono privare i governi di una parte delle entrate fiscali sulle società mondiali.
La metà del commercio mondiale si articola attorno al prezzo di storno Prima tecnica utilizzata dalle
imprese: quella del prezzo di storno. Concretamente, ciò ritorna ad utilizzare al massimo le facilità dei posti
off-shore per organizzare il commercio tra entità di uno stesso gruppo, come nell'esempio presentato attorno
alla vendita di un recinto.
I paradisi fiscali non facilitano soltanto le manovre finanziarie, sono al centro delle strategie delle ditte e
dei flussi bancari internazionali.
L'anno scorso (nel 2005), le Isole Vergini britanniche hanno più investito in Cina del Giappone o degli
Stati Uniti. L'Isola Maurizio era, e di gran lunga, il primo investitore in India. Questi piccoli territori non
si sono tuttavia svegliati una bella mattina alla testa di multinazionali potenti pronte a conquistare il mondo!
In realtà, le imprese dei paesi industrializzati e dei paesi emergenti si servono da paradisi fiscali a stabilire
filiali che andranno investire altrove: poco tassate per definizione, sono esse che registreranno i profitti,
mentre le loro filiali nei paesi di destinazione finale, più tassate, ne faranno poco.
La pratica utilizzata per fare passare i profitti di una filiale a altro è quella “dei prezzi di storno„
6) le guerre di Iraq e di Afganistan
Il condizionamento d'aria dei soldati americani in Afganistan costa più caro del Nasa!
Secondo le rivelazioni del generale in pensione Steve Anderson, responsabile della logistica in Iraq sotto
l'ordine del generale Petraeus, gli Stati Uniti spendono 20 miliardi di dollari all'anno soltanto per climatizzarle
le tende e prefabbricate in Iraq ed in Afganistan – cioè più del bilancio annuale del Nasa.
Quanto costa la guerra di Iraq?
il suo costo potrebbe raggiungere fino a 2 000 miliardi di dollari per gli Stati Uniti, se le truppe americane
restano a nel 2010 in Iraq. I due ricercatori includono nel loro calcolo le morti ed i feriti americani.
Rispondendo a questa relazione, il pentagono ha
249
affermato che il costo delle operazioni (che non includono le attrezzature militari, né le perdite) era di 4,5
miliardi al mese.
In un'tribuna con Linda J. Bilmes nella Washington post questa domeniche, Stiglitz ritiene che questa stima di
3000 miliardi fosse “troppo bassa„. Non dà nuovamente quantifica, ma soltanto alcune indicazioni dei posti
precedentemente sottovalutati. Il trattamento e la compensazione dei soldati rientrati traumatizzati o ostacolati
risulta ancora più costoso di quanto previsto, osservano Bilmes e Stiglitz. Ma soprattutto, spiegano, avevano
trascurato tutti “i costi d'opportunità,, di questa guerra, cioè tutte le opportunità mancate del suo fatto.
Ne espongono nei dettagli quattro: l'Afganistan, il prezzo del petrolio, il debito federale e la crisi
economica.
Ed il rincaro del petrolio ha avuto anche un effetto negativo (e non quantificato) sulla congiuntura. Idem per il
debito pubblico: scavata dalla guerra di Iraq, ha in seguito peggiorato la crisi economica. La crisi finanziaria
infine, è “almeno in parte dovuta alla guerra,,. Questa, con l'aumento del prezzo del petrolio, ha fatto
partire i dollari americani all'estero, ed ha costretto ad una politica monetaria coulante che ha
peggiorato la bolla speculativa. In seguito, la guerra, e l'alto livello d '' indebitamento, ha impedito di
rispondere efficacemente alla crisi con un piano di rilancio ancora più generoso. “Il risultato è che la
recessione sarà più lunga, la produzione più bassa, la disoccupazione più elevata ed i disavanzi più ampi
che non la sarebbero stata senza la guerra„ scrivono Stiglitz e Bilmes. Concludono con una questione:
“Sapremo trarre le lezioni da quest'errore costoso? „
documento: “Non,, alla guerra in Iraq ha costato 4 miliardi alla Francia
Il giornalista Vincent Nouzille dice come l'amministrazione Bush ha fatto pagare a Chirac il prezzo di
sua “trahison„.
7) la prosecuzione delle tesi eugénistes e delle ideologie
fascistes fondate sulla superiorità di una razza.
Preservando la sua eredità biologica ed eliminando i malati mentali e gli asociali, una nazione otterrebbe
un vantaggio nella lotta competitiva per la sopravvivenza contro altri stati nazione.
http://www.fileane.com/docpartie2/liberalismeliberticide.htm#theses%20racistes i gruppi extrémistes
in America settentrionale
I gruppi della dipendenza néonazie e suprématiste bianca sono considerati dalle autorità americane come
potenzialmente più pericolosi fra i extrémistes. Sono numerosi e potenti, a volte apertamente violenti.
250
Osservazione: quest'elenco e quest'eventi sono indicativi, quest'elenco non è chiuso. Potete reagire su questa
cartella documentaria, segnalarci altri affari o di altre precisazioni, altre pagine web...
per contattarli:
Conclusione generale della cartella documentaria “i nostri troppo cari
nemici„
Gli stati, dopo i re ed i principi, sono alle mani della oligarchie finanziario. Se in 1350, i banchieri
italiani non sapessero controllare i nuovi stati nazione e si sono opposti, dal 1945, il governo mondiale dei
finanzieri cerca di indebolire il potere degli stati perché nuovo Roosevelt, Kennedy o Lincoln non vengano a
difendere più i popoli ed opporsi alle manovre fraudolente delle più ricche. Nell'ideologia dello Illuminati
che fornisce i valori alla tirannia del governo mondiale, gli stati attuali sono ostacoli da eliminare poiché i
popoli si ingegnano a credere che i loro stati li proteggeranno e favoriranno l'aumento del loro tenore di vita.
Dirigenti politici possono in qualsiasi momento uscire fra i cittadini per adottare misure contrarie al governo
mondiale della oligarchie finanziario anglosassone. Ed i cittadini sono friands di quest'uomini carismatici
che difendono gli interessi dei popoli prima che una nuova crisi, nuove guerre si verifichino per arricchire
maggiormente le famiglie delle banche centrali private. Senza intendere il ruolo importante degli stati nella
ripartizione delle ricchezze a favore dei cittadini per evitare l'esplosione sociale. Senza contare le promesse
elettorali ed i programmi politici dei politici che si giustificano generalmente soltanto allo scopo di farsi
rieleggere. Un altrettanto spreco e risorse che sfuggono alla cupidité dei padroni del mondo mentre le risorse
si riducono sul nostro pianeta. C'è soltanto alcuni pensatori, filosofi o poeti, antropologi e specialisti dei
popoli primi, giovani giuristi per sapere che lo stato è una trappola, un luogo di potere troppo facilmente
conquistati dalla minoranza che dirige il sistema di potere e che si nasconde facilmente dietro
quest'entità indéfinissable per il diritto. Friedrich Nietzsche lo ha sollevato anche quest'imposture:
“Lo Stato, così si chiama il più freddo dei mostri freddi e mentisce
freddamente, e la menzogna che ecco esce dalla sua bocca: “Io, lo Stato, sono il popolo. „ “
Su fileane.com, denunciamo anche il imposture di questo stato che non è il popolo. Ma presentiamo le
organizzazioni in reti, l'alternativa ai nostri sistemi di potere che per arricchirsi li impoveriscono. Una
democrazia senza la tirannia dell'oligopolio finanziaria
251
e senza stato è possibile. Il 18 marzo 2011, su una tribuna conosciuta, dinanzi alla discussione senza fine sulla
necessità di intervenire in Libia per impedire la distruzione di Benghazi, avevamo detto che se l'esercito
francese non intervenisse per eliminare questo tyran e proteggere inizialmente questa città, cosa che resta lo
scopo ed i valori universali della nostra repubblica, allora come poeta, chiameremmo i cittadini francesi,
compresi i soldati, a prendere le armi contro i nostri dirigenti. Questo corrisponde a seguito del discorso del
poeta al piatto delle Glières messo in linea nel gennaio 2011. Scrivere questo testo non pone alcuna difficoltà
politica né letteraria ad un poeta francese. Il giorno dopo, gli aerei francesi hanno cominciato le loro battiture
con le aviazioni combinate... e non abbiamo redatto quest'appello alle armi. Fine ottobre 2011, il
combattimento continua sul suolo della Francia che ha visto svilupparsi il movimento organizzato in reti
monastiche e cavalieri del tempo delle cattedrali, movimento che ha conosciuto un'irradiazione mondiale.
Rovinare il oligarchie finanziario è possibile e questa rovina è uno dei nostri obiettivi principali, come
l'ordine del tempio ha rovinato il re della Francia. Abbiamo descritto nella nostra prima parte di questo
sito web, i mezzi da attuare: principio di sussidiarietà ed alleanza degli opposti, capitalizzazione dei diritti
sociali, proprietà comune, progetti di vita, dichiarazione dei diritti alla vita sociale, confederazione delle reti
cittadini di vita... Il combattimento passa d'ora in poi per lo svolgimento di un processo per mettere
questi dirigenti fuori di stato di nuocere.
Il seguito di questa presentazione “dei nostri troppo cari nemici„ sarà l'utilizzo delle parti di questa
cartella per stabilire un tribunale politico economico e sociale per verificare i fatti riportati, di condannare
questi criminali e metterli fuori di stato di nuocere. Prima di aprire un processo dinanzi ad una Corte di
giustizia mondiale, questo processo può essere immaginato, scritto da artisti, autori, autori di teatro per
essere giocato dinanzi al pubblico, essere oggetto di libri, di pellicole o di pagine web. Il poeta che si
esprime qui non può umanamente tutto scrivere: alla piccola-Francia, fra il nostro gruppo di artisti, eravamo
due: ero poeta, gli scriveva opere teatrali. Il giovane poeta aveva completato la sua involuzione, aveva
appena vissuto la riunione con i misteri della vita e cercava di cominciare la sua evoluzione fra i suoi fratelli
e sorelle d'umanità che prosegue giorno dopo giorno. Le sue parti di thêatre soddisfanno a Parigi. C'lo è
soltanto, altri sanno scrivere, parlare, cantare, raccontare, disegnare, dipingere, comporre, giocare delle
musiche. A loro di organizzare questo processo su scena, dinanzi ai nostri contemporanei....e durante le
pause, tu, in virtuose, puoi sulla ta chitarra giocarci il vostro jazz manouche... A di investirvi i nostri
posti, i quadrati e l'inverno, l'incrocio ed il jubé delle nostre cattedrali per giocare il teatro delle nostre
disgrazia, per cantare il ritorno dei giorni felici, senza loro ed i loro tyrans. Saremo sulla
252
montagna e non necessariamente solo, un poeta non è mai solo, soprattutto non dinanzi ad una pagina bianca... I nostri stati
di cuore, il nostre indignations e sommosse non sono soltanto emozioni che évanouiront di esse stesso se le lasciamo calmi
nelle loro chimere di governo mondiale su popolazioni sottoposte e dedicate alle miserie, guerre, recessioni, epidemie che
noi hanno preparato ancora una volta. Più molto delle nostre emozioni è la nostra volontà di vivere libera, senza guerre
né miseria, senza recessione né debiti finanziari, senza offerta a sistemi di potere che condannano i popoli alla povertà.
Per mettere in pratica quest'alternativa delle nostre reti cittadini di vita verso una civilizzazione nuovamente fiorente
per l'umanità, dobbiamo superare a tutti i costi questi despotes del liberalismo neo, queste famiglie di finanzieri, questi
illuminati che non comprendono nulla ai misteri della vita e dello Apocalypse insegnati a Dendérah quindi a Eleusis, e
che fanno parte dell'esperienza di vita di un poeta iniziato.
“Ecco, li invio come pecore in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come i serpenti, e semplici come le colombe.„
Vangelo secondo Matthieu 10:16
Quello che ha pronunciato queste parole ha fatto uscire iniziato di Dendérah, ha parlato del mistero dello
Apocalypse poiché portava lo statuto d'iniziato e di Figli di Dio, come tutte quelle e quelli che hanno superato il pozzo di
luci prima di ritornare e nascere nuovamente nei loro corpi carnale. Non sono i padroni delle oscurità né gli ideologi settari
di dogmi lucifériens e maléfiques. Sono portatori di luci e parlano dell'amore infinito, della sua divisione tra esseri vivi di
passaggio su terra prima di guadagnare la vita secondo la vita umana. Nessuno di loro non può accettare l'omicidio,
l'assassinio, la messa in schiavitù, la miseria, l'organizzazione di epidemie, la disoccupazione, il volo, le guerre prémédités
ed organizzati in bande per accumulare le ricchezze materiali a profitto di una minoranza trascurabile di tyrans. Nei loro
combattimenti, si riconoscono pronunciando queste parole: “non nobis, domine, non nobis sed nomini tuo da gloriam„. E
questo deve bene apparire anche in hiéroglyphes sulle pareti di un tempio dei bordi del Nilo. È la più vecchia lingua di
quelle e coloro che, nei loro corpi carnale d'essere umano vivo su terra, hanno incontrato la luce della vita secondo la vita
umana. Un pezzo di questa luce basta a strappare le oscurità e fare fuggire l'inviato delle oscurità. Con questo pezzo di
luce, supereremo perché la disgrazia soccombi!
253
DOSSIER SOVRANITA’, COME CI HANNO TOLTO TUTTO
C'è qualcosa a monte, che va oltre il signoraggio, oltre il bohemian groove, oltre l'esoterismo, oltre la dottrina massonica..
Ma cos'è?
Se un diritto può esserti tolto, esso era un privilegio, non un diritto.
Se qualcuno ti obbliga a fare qualcosa contro la tua volontà, significa che non sei SOVRANO di te stesso.
Dove è finita la nostra sovranità?
Ci manca anche qualche pezzetto di storia, quella in cui gli uomini erano SOVRANI, e vivevano senza stato. Cerca "società
gilaniche".
No! Non le trovi sui libri massonscolastici, li ti insegnano che l'uomo senza stato non esiste.
Siamo di proprietà di altri dal 1302.
Cerca l'Unam sanctam di Bonifacio VIII (papa simoniaco e satanista, finito nell'ultimo girone dell'inferno del rosacruciano
Dante [Inferno: Canto XIX]) e scoprirai cosa ti hanno fatto.
______________________
« Al tempo del diluvio invero una sola fu l'arca di Noè, raffigurante l'unica Chiesa; era stata costruita da un solo braccio,
aveva un solo timoniere e un solo comandante, ossia Noè, e noi leggiamo che fuori di essa ogni cosa sulla terra era
distrutta. »
(Bonifacio VIII , Unam Sanctam Ecclesiam)
_____________________
Tutto ciò che vedi, che hai, che possiedi, non è tuo, ti è stato tolto.
Prova a scoprire chi è stato, come ha fatto e ti renderai conto del perchè non hai mai vissuto, del perchè nessuno abbia
mai vissuto davvero, e del perchè non si riesca ad amarsi l'un l'altro.
Pensa a quando un tribunale ti convoca...
In Italia siamo sottoposti alla Capitis Diminutio Maxima, che equivale, in base all’antico Diritto Romano, (sostanzialmente
rimasto immutato nel corso dei secoli) alla riduzione in schiavitu’, all’alienazione dei Diritti Umani fondamentali:
I giuristi romani distinguevano tre specie di capitis deminutio: maxima, minor o media, e minima
-La capitis deminutio maxima riguarda lo status libertatis che si aveva quando taluno perdeva sia la cittadinanza che la
libertà.
Nel video, a partire dal minuto 2.56 un’esempio chiarificatore (in Inglese, ma abbastanza comprensibile).
254
http://www.youtube.com/watch?v=l5I21wE-h_g
Osservate adesso i vostri documenti: Codice Fiscale, Carta d’identita’, i contratti con le Multinazionali, le carte di credito e
cosi’ via e verificate; noterete che in tutti questi documenti il Vostro Nome e Cognome sia scritto tutto a caratteri
maiuscoli; se vi trovaste a chiedere alla vostra banca il perche’ di questa scrittura l’operatore rispondera’ che il sistema e’
tarato per scrivere il Vostro Nome e Cognome a caratteri maiuscoli e che non puo’ essere reimpostato diversamente.
Ora guarda questo assaggio di sovranità personale applicata.
(In Italia si sta studiando il punto perchè l'individuo deve essere "rappresentato" da un legale ed è diverso dal sistema
americano)
http://www.youtube.com/watch?v=0Rld6WSZDMY
Ora guarda questi video
Santos Bonacci: Rivendicare la Propria Sovranità - Il Diritto, La Storia - Sub Ita 1/5
http://youtu.be/wZ-Jb6Et9LM
http://www.youtube.com/watch?v=qS20WJl2vbk&feature=channel&list=UL
http://www.youtube.com/watch?v=HguWyuJLd4Q&feature=channel&list=UL
http://www.youtube.com/watch?v=4FuNaD9p18Q&feature=channel&list=UL
http://www.youtube.com/watch?v=ZHfs3fuIrr4&feature=channel&list=UL
Frank O'Collins: il NWO, il Vaticano e il Culto Romano - Sub Ita 1/4
http://www.youtube.com/watch?v=WpAxHz1PDqQ&feature=channel&list=UL
http://www.youtube.com/watch?v=gaxIhOr5T_Q&feature=channel&list=UL
http://www.youtube.com/watch?v=3w-_SGI-Krk&feature=channel&list=UL
http://www.youtube.com/watch?v=dyA3XXtw7WA&feature=channel&list=UL
NWO, Legge dell'Ammiragliato e Cosmologia Corporativa: Intervista a Jordan Maxwell
http://www.youtube.com/watch?v=SS3nBXUav1k
255
Tempo di cambiare ep. 09- Liberarsi dalla servitu' - Italo Cillo - by airenzo
http://www.youtube.com/watch?v=604_37qjZig
Tempo di cambiare ep. 13- UCADIA conquistare la propria Sovranità - Italo Cillo - by airenzo
http://www.youtube.com/watch?v=5iMUGa2wfpw&feature=channel&list=UL
L'ITALIA NON E' UNA "REPUBBLICA COSTITUZIONALE FONDATA SUL LAVORO"
MA UNA SOCIETA' PRIVATA REGISTRATA ALLA S.E.C. DI WASHINGTON D.C., IN AMERICA
23 maggio 2012, Italo Cillo
Questa pagina prova che l’Italia non è una “Repubblica costituzionale fondata sul lavoro”, ma una Società Privata
registrata presso la S.E.C. di Washington D.C., in America:
http://www.sec.gov/cgi-bin/browse-edgar?action=getcompany&CIK=0000052782
ITALY REPUBLIC OF CIK#:
0000052782 (see all company filings)
SIC: 8888 - FOREIGN GOVERNMENTS
State location: L6 | Fiscal Year End: 1231
(Assistant Director Office: 99)
Business Address MINISTRY OF ECONOMY AND FINANCE - VIA XX SETTEMBRE, 97 ROME L6 00187 (39) 06-86391271
Mailing Address C/O STUDIO LEGALE BISCONTI - VIA A. SALANDRA, 18 ROME L6 0018
Trovate tutto qui:
Tempo di cambiare ep. 08- Chi possiede il mondo - Italo Cillo - by airenzo
http://www.youtube.com/watch?v=uz5F5ZhohtU&playnext=1&list=PLD3015219EC59AF75&feature=results_videoApplica
zione del Diritto di Sovranità
Prima di parlare della storia dell’applicazione della legge del Libero Arbitrio, facciamo qualche esempio di applicazione di
questa legge Universale, partendo da casi semplici, per arrivare a quelli che riguardano più da vicino ognuno di noi
quotidianamente.
Se tu hai firmato un contratto di mutuo con la banca, che poi ti porta via la casa in caso d’insolvenza, hai dato il tuo
consenso (= libero arbitrio) a quel contratto. Nessuno ti ha mai costretto. Se poi ti rechi in tribunale per la causa di
pignoramento e riconosci quegli organi legislativi e quindi quei tribunali e così facendo li legittimi, hai dato il tuo consenso
(= libero arbitrio) a quelle legittimazioni. Quindi, in parole povere, siamo noi a rinnovare il contratto con questo “sistema”
ogni giorno, utilizzando quei mezzi “impropri e fraudolenti” che loro ci hanno fatto credere, con un ingegnoso mezzo-
256
inganno, indispensabili.CONTINUA QUI:https://sites.google.com/site/000contronozioni000/applicazione-del-diritto-disovranita_______________________________________________________
Dichiarazione di Sovranità
individualehttp://vitasuprema.net/wiki/index.php?title=Dichiarazione_di_Sovranit%C3%A0_individuale______________
__________________________________________
Il trust
ll trust indica un istituto di matrice anglosassone e non risulta codificato nel nostro ordinamento (fatta eccezione per il
suddetto “atto di destinazione” ex art. 2645ter c.c., norma la cui genericità permette di riconoscere la trascrivibilità anche
del vincolo del trust). Più precisamente il trust, come schema negoziale, è stato riconosciuto dal nostro ordinamento con
la ratifica della Convenzione dell’Aia del 1985 a mezzo della L. 364/89, la quale permette di riconoscere efficacia
nell’ordinamento italiano dei trust regolati da legge straniera. Infatti, mancando attualmente una legge italiana che regoli
autonomamente il funzionamento del trust, esso può essere costituito solo facendo riferimento, quale legge regolatrice, a
una legge straniera, generalmente mutuata da leggi dei Paesi anglosassoni o del Commonwealth, ma anche da Paesi
di civil lawcome la Repubblica di S. Marino. Nella struttura del trust devono essere necessariamente presenti tre figure: il
soggetto costituente il vincolo (settlor), il soggetto che diviene proprietario dei beni vincolati al fine di attuare il vincolo
(trustee) e il soggetto cui sono destinate le rendite del trust o la devoluzione finale dei beni del trust. Nulla esclude però
che la figura del settlor possa coincidere con quella del trustee o con quella del beneficiario (mentre non è possibile
riunire in un unico soggetto le tre figure). Eventuale è invece la figura del cd. guardiano, soggetto che può essere
preposto dal settlor al controllo dell’attività del trustee e del rispetto del vincolo di destinazione. Quanto alla durata e alle
regole di funzionamento del trust, si tratta di elementi regolati in modo differente dalle diverse leggi esistenti. Rispetto ai
precedenti istituti esaminati, il trust offre sicuramente una maggiore possibilità d’azione e di impiego: infatti qualunque
bene è conferibile in trust, quindi anche denaro o semplici beni mobili.
http://www.tempodicambiare.it/forum/index.php?/topic/408-il-trust/
___________________________________
TRUST - la storia spiegata da Franck O'Collins
Jump to: navigation, search
in questa pagina è riportato il sunto della conferenza tenuta da Franck O'Collins dove spiega le origini e la storia del Trust.
Fonte: Frank O'Collins: il NWO, il Vaticano e il Culto Romano - Sub Ita 1/4 e successivi 3 video della stessa serie
Il Diritto Canonico è la forma piu elevata di diritto ed è strutturato gerarchicamente nei seguenti:

Diritto divino: è l’insieme di norme piu elevata del Diritto Canonico e si ritiene che siano Leggi trasmesse da un
reame di livello piu elevato credenzialmente trasmesse su tavole d’oro o di pietra, per mano di divinità. Il Diritto Divino
parla di un proposito piu elevato, di un essere superiore, di una condotta in vita di carattere piu elevato.

Diritto Naturale: leggi della fisica, la scienza, del fatto che siamo veicoli (vascelli) e del fatto che moriremo col
tempo, in questo consistono le leggi naturali.

Diritto Positivo: è il livello piu basso nell’ambito del diritto. E’ l’insieme delle leggi che con cui sono governati gli
esseri umani. Si divide in tutte le branche possibili (legge dell’ammiragliato, diritto marittimo, diritto amministrativo, diritto
internazionali, contratti, accordi, …)
257
Primo Canone:
il Diritto ha struttura gerarchica, come l’autorità. Non sorprende quindi che l’elemento centrale della nostra cultura è la
religione
Secondo Canone:
tutte le proprietà rappresentano un diritto che fa capo ad un Trust (affidamento) nelle nostra quotidianità abbiamo a che
fare con innumerevoli esempi di Trust associati alla proprietà.
Il Trust
Nel caso del possesso di una Casa, visto che questa non si può “tenere”, portare al seguito, abbracciare, trasportare e la
norma che regola la proprietà, che regola il possesso dice che se non siete in grado di tenerla in quel modo, di portarvela
via, allora non potete dichiarare di possederla in quel senso. Si può dichiarare di possedere fittiziamente quella casa,
l’illusione dichiarata su un pezzo di carta, avete il diritto d’uso, un titolo o qualunque altro titolo assimilabile ma non è
possibile dichiararne il possesso fisico.
258
Non c’è niente di maligno nel Trust (affidamento), noi ne creiamo continuamente durante la giornata; “papà mi presti la
macchina?”, “ok, ecco le chiavi ma vai piano”. “Mi presti il tuo DVD?”, “si ma ridammelo entro giovedi”. E’ semplicissimo
creare un Trust.
Gli elementi del Trust sono tre: esecutore (executor, disponente, garante, colui che dispone),amministratore (trustee
o curatore) e beneficiario Un quarto elemento può essere il Grantor cioè il possessore originale del diritto oggetto del
trust il quale cede il potere di creare il trust all’esecutore.
Il primo Trust della storia
Vediamo il primo Trust della storia creato nel 1302 dal Culto Romano (vaticano) e pubblicato a mezzo della bolla Papale
“Una Sanctam” – Bonifacio VIII
In questo caso il disponente ha concesso i suoi poteri ad altro soggetto
Dio (garante) ha affidato “in custodia” il pianeta Terra al Vaticano (il Pontefice è l’amministratore o curatore del trust)
trasferendo i suoi poteri di Esecutore (disponente) a Venezia (attraverso l’ordine dei Francescani e dei Gesuiti), i
beneficiari sono i Cristiani.
Il Tipico Trust Testamentario
Altro modello di Trust è il Trust testamentario:
259
Il Testatore (Testator) si esprime verbalmente , indica chi è l’esecutore (notaio). L’esecutore (disponente) nomina il
Curatore (trustee, amministratore) e quindi vi sono una serie di beneficiari .
Il primo Trust testamentario della storia
Il primo Trust testamentario fu creato nel 1455 a mezzo Bolla Papale “Romana Pontifex” – Papa Nicola V
Il Pontefice, in qualità di Garante dei diritti sulla Terra (in virtu del precedente trust), concede il diritto d’uso di parti di
essa nominando un Esecutore (disponente) nella Curia Romana (si tratta del governo, quindi le cariche piu alte in
quell’ambito). Il Curatore (trustee o amministratore) è rappresentato dal Colleggio dei Cardinali mentre il Beneficiario è
rappresentato da colui che è Principe sulle Terre del Papa, la Prima Corona dello stemma dei Francescani.
Il Secondo Trust testamentario della storia
Il Secondo Trust testamentario fu creato nel 1481 a mezzo Bolla Papale “Aeterni Regis” (la corona eterna) – Papa Sisto IV
260
Il Garante è ancora il Pontefice in virtu dei soliti diritti che detiene su tutte le Terre, la Curia come Esecutore, i beni della
proprietà è il Popolo, il beneficiario è il Principe che regna sugli “infanti” (immaturi che non possono gestire i propri
interessi) che hanno bisogno di chi sei prenda cura di loro.
Il Terzo Trust testamentario della storia
Il terzo Trust testamentario fu creato nel 1534-1537 a mezzo Bolla Papale “Convocation” – Papa Paolo III
Il garante è sempre il Papa, l’Esecutore (disponente) è la Curia Romana, il Curatore (Trustee) è il Collegio dei Cardinali. Il
beneficiario è il “Principe ed il difensore della Fede”. Il ruolo di questo attore è legato al concetto di “Salvezza”. La
Salvezza rappresenta il recupero. Il recupero dell’anima.
Il corpo si corrompe, la mente si manipola, lo spirito è immutabile e superiore (anima). La parte piu preziosa.
Lo sporco trucco
La “transustanziazione” è la maniera in cui una materia si trasforma in uno spirito e viceversa. Tramite l’eucarestia, il
consumo simbolico di carne e sangue cattura l’anima che si trasferisce nell’oro.
La Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS) è la Banca delle Banche, è la Banca piu importante, di livello piu elevato al
mondo. Si trova a Basilea in Svizzera. Fondata nel 1931 grazie all’apporto in oro di una quantità circa di 55-60.000
tonnellate d’oro. Si trattava di lingotti d’oro, l’oro del vaticano ottenuto grazie a spargimenti di sangue, furti, seconda
guerra mondiale, ecc… Ci hanno fondato questa banca.
Ora, ciò che architettarono grazie a quell’oro fu una recessione globale, una depressione globale. In pratica fecero in
modo che tutte le banche ritirassero i propri prestiti, ed ogni singolo paese finì in bancarotta. E allora piuttosto che porre
mano a quell’oro, destinato ad essere utilizzato nell’ambito di un sistema orientato alla maledizione dell’intero globo,
ovvero per la creazione del sistema finanziario odierno, che ci tiene come criceti sulla ruota, iniziarono a sottoscrivere
prestiti e a stampare moneta in rapporto all’oro, al fine di sostenere le persone. Successivamente istituirono un sistema
gigantesco di gestione del debito (pubblico) che fu definito Sistema di agenzie delle Entrate (la tasse), così come
istituirono una serie di banche private, anche di regolazione delle monete interne ad uno Stato così che le Banche
nazionali sono banche private. Inoltre fu istituita una struttura corporativa che si applica al mondo intero – grazie al
Securities act del 1933. Questo ci fa correre ed affannare tutta la vita come i criceti sulla ruota.
261
Concludendo
Il primo Trust in assoluto (1302) affida la custodia della Terra al Pontefice.
Il primo Trust testamentario (1455) riguarda la Terra, l’affidamento di porzioni di Terra ai Principi del Papa. Quella Terra
viene definita Terra Comune, Beni Comuni, Terra (Territorio) della Corona.
Il secondo Trust testamentario (1481) riguarda l’affidamento delle persone che sono considerate incapaci di provvedere a
se stesse.
Il terzo Trust testamentario (1537) riguarda la cessione delle anime al “Principe e il difensore della Fede” per essere
“recuperati” e “salvati”.
Un ulteriore modello di Trust è il cosiddetto CESTUI QUE VIE che non significa altro che ‘a beneficio o vantaggio di un
altro’
Quando siete nati Loro hanno creato un TRUST CESTUI QUE VIE – una proprietà che vale per la vita
Fonte: http://vitasuprema.net/wiki/index.php?title=TRUST_-_la_storia_spiegata_da_Franck_O%27Collins
La protezione del patrimonio familiare: fondo patrimoniale, trust, vincolo di destinazione
Nei periodi di crisi, come in quello attuale, si sente l'esigenza di difendere il proprio patrimonio, le strade
giuridiche che possono essere usate sono molte (trust, fondo patrimoniale, vincolo di destinazione),
ovviamente, si tratta di armi a doppio taglio, che possono essere usate in modo lecito o in modo illecito per
fini elusivi.
continua su: http://www.fanpage.it/la-protezione-del-patrimonio-familiare-fondo-patrimoniale-trust-vincolo-didestinazione/#ixzz25F3AtGF9
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Siamo schiavi dal 1302 d.c. … lo sapevate?
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http://www.visionealchemica.com/siamo-schiavi-dal-1302-d-c-lo-sapevate/Templari di Aragona: I Dominatori
dell’Economia Mondialehttp://youtu.be/QfcM0iMBoVo
“Ora, chi è a dominare il mondo della finanza? E’ l’Impero Romano, altrimenti noto come la Santa Sede tramite la
Compagnia di Gesù, dal 1814. La Legge dell’Ammiragliato, che gestisce l’intera infrastruttura commerciale mondiale è
fondata sul Diritto Canonico Vaticano, la cui ultima revisione risale al 1984. Tale Diritto è stato perfezionato dall’Impero
Romano che grazie ad esso ha dominato e signoreggiato in ogni ambito. Che risiediate in Israele o in Turchia, siete
comunque obbligato a condurre i vostri affari ricorrendo al sistema Romano della Legge dell’Ammiragliato che risale al
tempo dei Fenici, ed è oggi noto come Diritto Marittimo Internazionale (Legge dell’Ammiragliato), o più semplicemente
‘Law of the High Seas’ (Diritto delle Acque Internazionali). Il Mare rappresenta la fonte stessa del potere ecclesiastico
della Santa Sede (Holy See/Holy Sea), altrimenti nota come la Cattedra (Seggio) di Pietro. Il Mare (Elemento Acqua) è il
dominio della Dea della Luna, Yarikh (Tanit) la cui figura idealizzata è rappresentata dalla Maria (Vergine) della Chiesa
Cattolica, è di questo che in realtà si tratta. Ricordatevi di questo, la Chiesa adora in effetti figure quali Crono (Saturno),
Zeus e Selene della mitologia greca. Le persone interessate al ruolo giocato dal potere papale nell’ambito dell’economia
mondiale dovrebbero cominciare a studiare la Bolla Papale “Unam Sanctam” che Papa Bonifacio VIII promulgò nel 1302.
Si tratta dello stesso Papa che distrusse i Cavalieri Templari, all’inizio del XIV secolo e che successivamente consegnò il
loro antico potere e le loro ricchezze ai Cavalieri di Malta nel 1312, grazie alla Bolla Papale “Ad Providam”.
Oggi tutte le più potenti linee di sangue Reali, e i loro rappresentanti, fanno parte dei Cavalieri di Malta, personaggi quali
l’Imperatore stesso, Re Juan Carlos di Spagna il Principe Vittorio Emanuele IV abbiamo quindi le Dame di Malta, quali la
Regina Beatrice ed Elisabetta Maria II. Sono tutti parte integrante di tale antica struttura di potere che gestisce il mondo
per conto del Papato. Le sedicenti sezioni protestanti riconosciute rispetto ai Cavalieri di Malta Cattolici sono controllate
dal Cardinale (Cattolico) e Gran Maestro Matthew Festing e soggette alla sua autorità, esercitata tramite l’Alleanza degli
Ordini di S. Giovanni di Gerusalemme che ha sede a Ginevra, in Svizzera, il cantone controllato dalla Casa dei Savoia, il cui
vertice è il Principe (Vittorio) Emanuele IV, che non è semplicemente un Cavaliere di Malta, è inoltre un Cavaliere
dell’Ordine di Costantiniano (di San Giorgio) ed un Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme,
appunto come Re Juan Carlos di Spagna.
La Sovrana City of London (Città di Londra) è nota nell’ambito dell’occulto come la ‘Nuova Gerusalemme’ ed è gestita dai
Titolati dell’Ordine di Malta, che lo acquisirono dai Titolati dell’Ordine Templare, altrimenti noti come i Cavalieri Templari,
grazie alla Bolla “Ad Providam” del 1312, di Papa Bonifacio VIII. L’intero settore commerciale mondiale odierno fa
riferimento al ‘Miglio Quadrato della Servitù’ a partire dal Cestui Que Vie Act, del 1666, che stabilisce la servitù collettiva
(mondiale), e che è fondato su un certo numero di Bolle Papali quali la “Aeterni Regis” del 1481, di Papa Sisto IV mentre
l’intera struttura risale naturalmente all’originaria “Unam Sanctam”, del 1302.
Mi spiace informarvi del fatto che il Sacro Romano Impero non sia mai finito, si è solo indebolito in una certa fase, ed è
ora tornato pienamente operativo, come profetizzato dalle Scritture. Potrebbe risultare interessante studiare il Congresso
di Vienna, tenuto nel 1814, per rendersi conto di tutto questo. Guarda caso, quello fu lo stesso anno in cui la Compagnia
di Gesù (Gesuiti) assunse il controllo assoluto della Santa Sede, questione resa definitivamente nota ai bene informati a
partire dal 1870, con la Dottrina dell’Infallibilità (Papale).
Il Cavaliere di Malta Heinz (Henry) Kissinger, un agente del DVD (Deutsche Verteidigungs Dienst) e un Hofjuden (Ebreo di
Corte) Frankista Sabbatiano, ha reso noto a tutti che per controllare il mondo sia necessario controllare il settore
finanziario. Ha reso noto che per controllare tutte le nazioni sia necessario controllare l’energia. E Kissinger ha inoltre reso
noto che per controllare tutti i popoli sia necessario controllare le risorse alimentari. Fate caso a dove organizzazioni quali
la FAO delle Nazioni Unite hanno le proprie sedi sono a Roma, in Italia. Vi suggerirei di studiare il caso della Rabobank dei
Paesi Bassi se volete vedere all’opera una delle strutture finanziarie più potenti nell’ambito del settore agricolo,
rendendovi conto di quanto sia potente in effetti tale banca privata. Molti non ne hanno mai sentito parlare.
Tutte le nazioni sono controllate dai Cavalieri di Malta tramite la Worshipful Company of Fuelers (una delle ‘Livery
Companies’) che controlla il settore dell’energia, quello degli eserciti e dell’Intelligence. I Cavalieri di Malta utilizzano la
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Worshipful Company of Grocers per controllare il settore alimentare. Mentre il sistema finanziario (mondiale) è controllato
dai Cavalieri di Malta tramite la Worshipful Company of International Bankers. Queste Livery Companies sono gestite
come la Massoneria e potrete notare come ognuna delle Livery Companies sia essa stessa, tecnicamente parlando, una
loggia massonica e a capo di tale loggia vi è un Maestro Venerabile, come potete notare nel caso di qualunque altra
loggia massonica. Noterete inoltre su numerosi degli stemmi di tali Livery Companies le frecce, simbolo dei Cavalieri
Templari come accade nel caso della Worshipful Company of Grocers. Solitamente tali frecce sono nere, le vedrete
ovunque in Svizzera località in cui gli stessi Cavalieri Templari si rifugiarono per sfuggire alla soppressione così come
ripararono in Portogallo e in Scozia.
Quello che non vi hanno riferito è che ad un certo numero di Cavalieri Templari fu concesso di riparare nella potente
Aragona. La Massoneria ebbe origine ad Aberdeen in Scozia, nel XV secolo e in seguito, nel 1598 e 1599, furono approvati
i suoi regolamenti ufficiali, diciamo così, sulla base degli statuti creati da William Schaw. Quest’ultima rappresenta
l’originaria Massoneria creata dai Cavalieri Templari di Scozia. Oggi ci sono scontri tra fazioni templari, così come tra
fazioni di non-templari. I Templari di Aragona, che ebbero origine dall’Ordine di Calatrava e dall’Ordine di Montesa erano
impegnati in attività di infiltrazione, intendevano assumere il controllo del mondo e di tutti gli ambiti riferibili alla
Massoneria di origine Templare. I Templari di Aragona si trasformarono in un ordine noto in Spagna come ‘Los
Alumbrados’. Questi ultimi, oggi, sono noti come la Compagnia di Gesù, l’ordine che domina il mondo tramite la sua
struttura di origine Templare fondata sul potere e sul denaro, ispirata agli antichi Hashashin del Medio Oriente con cui
Ignazio di Loyola ebbe stretti rapporti nel corso del suo viaggio in Medio Oriente. Quest’ultimo rappresenta lo stesso
antico Ordine del Medio Oriente da cui trae origine la struttura di potere adottata da tutti i Cavalieri Templari, dato che si
era dimostrata perfetta per ottenere un controllo ed una obbedienza assolute.
I Templari di Aragona, con la Compagnia di Gesù, istituirono un Ordine specifico nel XVIII secolo noto come Rito Scozzese
Antico e Accettato della Massoneria. Tutti i gradi furono creati dalla Compagnia di Gesù (Gesuiti), anche quelli istituiti da
Federico il Grande (di Prussia), il loro protettore. Tale Ordine fu creato per incorporare l’intera Massoneria ed eliminare
l’elemento in competizione rappresentato dai massoni scozzesi.
Tutto ciò non ha assolutamente nulla a che vedere con la diatriba Cattolicesimo vs. Templarismo, si tratta semplicemente
di Templarismo vs. Templarismo. Ricordate che alla Compagnia di Gesù non importa nulla del Cattolicesimo, anche se si
scoprisse questa verità. Sono membri della Fratellanza Saturniana, come reso evidente dal loro logo IHS, in cui la H
rappresenta l’antico simbolo di Saturno (Crono), la Divinità del Giudizio e del Tempo. Rappresentano il contraltare degli
adoratori di Zeus, altrimenti noto come la Cattedra di Pietro. Aborriscono Zeus, e in effetti fanno parte della Fratellanza
Tifoniana (di Tifone/Set/Saturno).
Tutto questo risulta particolarmente interessante quando vi rendete conto delle connessioni tra il Casato dei Borbone e la
Compagnia di Gesù nella figura dell’Imperatore, il Re Juan Carlos di Spagna, discendente della famiglia Farnese che
finanziò la Compagnia di Gesù per conto di Francesco Borgia. Alcuni potrebbero obiettare che nell’ambito della Massoneria
esista anche il Rito di York. Personalmente ritengo che il Rito Scozzese abbia il potere di gran lunga più rilevante
nell’ambito di tale Impero Romano. I numerosi personaggi coinvolti in questa cospirazione quali, tra gli altri, il Cavaliere di
Malta Tony Blair, William (Bill) Clinton ecc. sono tutti Massoni del Rito Scozzese di elevato livello. Guarda caso, Dealey
Plaza, dove il presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy fu assassinato dalla Permindex, agli ordini di Sir John Hobson era in
effetti controllata dal Rito Scozzese. L’attacco fu eseguito ad opera dei Cavalieri di Malta, molti dei quali si recarono lì in
prima persona per essere testimoni dell’evento, come fece il Cavaliere di Malta George Herbert Walker Bush che ha
guidato l’agenzia di intelligence nota come Deutsche Verteidigungs Dienst (DVD) per 34 anni. Sapreste dirmi quale altro
leader dell’Intelligence sia rimasto costantemente al vertice nel corso di un arco di tempo tanto lungo? E’ stato tra l’altro
Direttore della CIA per un anno, poco prima di assumere il comando della DVD. Vi suggerisco di verificare i legami tra
questi ultimi e la Divisione n° 5 dell’FBI, nel caso dell’omicidio di John F. Kennedy e le loro connessioni con il Quebec
Gesuita, in occasione di numerosi eventi, incluso l’11 Settembre.
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Il Rito di York è profondamente connesso al Cattolicesimo tramite l’ordine massonico e militare della Croce Rossa di
Costantino. Vorrei ricordarvi che a un livello più elevato rispetto ai Cavalieri di Malta abbiamo il Sacro Militare Ordine
Costantiniano di S. Giorgio ed inoltre l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Guarda caso, quest’ultimo
ordine ha il compito di proteggere il Superiore Generale della Compagnia di Gesù ed inoltre Borgo S. Spirito (a Roma).
Un’altra struttura di protezione operativa a Borgo S. Spirito è il Centro Nacional de Intelligencia spagnolo struttura che,
guarda caso, non condivide con altre agenzie le proprie informazioni di intelligence al contrario di ben più note agenzie di
intelligence, quali l’MI6 e la CIA. Possiamo passare quindi alla Gran Loggia Unita della Massoneria (UGLE), che non
rappresenta affatto l’Occhio Onniveggente della Massoneria, e che è attualmente guidata dal Gran Maestro il Duca di
Kent. L’effettivo ed assai più potente Occhio Onniveggente della Massoneria è rappresentato dalla potentissima Gran
Loggia Ekklesia con sede a Città del Vaticano, controllata dalla Compagnia di Gesù, che ingloba logge parte tanto del Rito
di York quanto del Rito Scozzese, incluso l’Ordo Templi Orientis”.
Craig Oxley – The Unhived Mind
Le società gilaniche, quando eravamo sovrani.
La scoperta delle società gilaniche è dovuta alla famosa archeologa Marija Gimbutas, seguita dall’antropologa Riane Eisler,
sua erede culturale. Marija Gimbutas è stata colei che ha coniato il termine ‘gilan’, che deriva dall’unione di ‘gi’ + ‘an’,
abbreviazioni dei termini greci giné (donna) e andros (uomo). La lettera ‘elle’ in mezzo ha due importanti significati:
1) il segno fonetico greco leyin/lyo che vuol dire ‘liberare’.
2) segno di unione culturale e ideale tra i due sessi.
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Nella pratica del quotidiano vivere, il tutto si traduce come civiltà autorganizzata e non violenta, in cui uomini e donne
hanno gli stessi diritti. Stiamo parlando di quella fase temporale che si pone tra il Neolitico e la nascita degli Stati, quindi
stiamo abbracciando un grande arco di tempo che va all’incirca dal 7000 al 3500 a.C. (talora sino al 1500 a.C.), dove nel
Sud-Est dell’Europa, isole comprese, fiorivano società pacifiche, evolute, raffinate, senza gerarchie, senza governo, senza
Stato, senza eserciti. Società non patriarcali, anarchiche ante-litteram, dove l’auto-organizzazione protratta per migliaia di
anni non ha mai generato caos e violenze. In nessun sito o tomba gilanica sono state trovate armi, neppure nell’età della
lavorazione dei metalli. Nessuna raffigurazione vascolare o parietale riporta scene di guerra. E le numerose statuette della
Dea Madre (‘Venere’ o ‘Grande Dea’, come viene chiamata da M. Gimbutas) attestano storicamente che all’inizio dio era
donna e che, per conseguenza, queste società non contemplavano l’uso della forza fisica (come strumento organizzativo,
offensivo e difensivo, prerogativa maschile opportunisticamente utilizzata dagli Stati creatori di eserciti e di repressione
istituzionalizzata e legalizzata). Presso questi popoli l’Arte era fiorente e sofisticata, gli individui erano in costante armonia
con la Natura e si professava il culto per la vita, quindi gli strumenti di morte non erano contemplati, né ammessi. Per
conseguenza, non v’era nessuna intenzione di nuocere o di sottomettere, niente eserciti, niente repressioni, niente
ingiustizie, niente gerarchie, niente mura di cinta: in un contesto così libero e pacifico, non potevano che nascere individui
altrettanto liberi e pacifici, capaci di perpetuare questo modello di giustizia sociale. Tutto questo risponde anche a quelle
persone che sono ancorate all’idea (sbagliata) secondo cui l’essere umano tenda per natura al dominio, alla malvagità, e
che sia persino incapace di auto organizzarsi. L’Uomo nasce anarchico, cooperativo, solidale, pacifico, vitale, libero
(‘nessun uomo ha ricevuto dalla Natura il diritto di comandare gli altri’ - D. Diderot). Nello specifico degli studi anarchici e
antropologici, l’innato istinto cooperativo dell’Uomo è attestato anche dallo scrittore Colin Ward che lo dimostra in più
occasioni, e anche, come citato prima, da Erich Fromm (qui). Le Dee Madri sono l’espressione sacra e votiva delle società
gilaniche e sono presenti massicciamente in tutta l’Europa sudorientale, isole comprese, cioè in un’area vastissima in cui
uomini e donne vivevano nella ricerca costante del miglioramento sociale, nel segno della libertà. Il loro sistema culturale,
fondato e maturato sull’ordinamento orizzontale (non piramidale e gerarchico), aveva prodotto le migliori espressioni
sociali, un sano sviluppo tecnologico, scientifico, architettonico e artistico, volto al vero benessere personale e collettivo.
Nel vivere sociale gilanico, il ‘personale’ e il ‘collettivo’ non erano considerati elementi dissociati, ma interdipendenti.
Perciò Bakunin afferma spesso: ‘non posso dirmi completamente libero, fintanto che gli altri non lo sono completamente’.
In una società anarchica, come in quelle gilaniche, non esiste il suddito, poiché la coscienza collettiva e la stessa
organizzazione sociale egualitaria lo impedirebbero a priori, non vi sono le condizioni necessarie per la creazione di
qualsiasi tipo di oppressione e di senso di rivalsa. Tutto questo, scritto in estrema sintesi (perdonateci per questo), non è
riportato in nessun libro scolastico ‘ufficiale’.
Quindi
La portata di questa scoperta è talmente grande e ‘pericolosa’ che ha giustificato la sua costante censura da parte delle
istituzioni. Questa scoperta, che ha spaccato anche il fronte degli archeologi, mina profondamente il nostro imprinting
secondo cui non esiste altra forma di potere (e di ‘civiltà’) se non quello statale e gerarchico. L’esistenza storica delle
società gilaniche rappresenta perciò un’ulteriore prova, la più duratura mai avuta nel tempo, in grado di dimostrare ciò
che l’anarchia sostiene da sempre: gli Stati sono creazioni artificiali e menzognere, concepite espressamente per
opprimere i cittadini, i loro diritti, le loro libertà, le loro esigenze, per il tornaconto di un manipolo oligarchico che vuole
comandare gli individui e avere tutti i privilegi. Le società gilaniche e l’anarchia ci dànno la prova che si può fare a meno
dello Stato, ci dimostrano che vivere senza sovrani, senza leggi statali, senza gerarchie e soldati, alimenta la pace, la
fratellanza e forgia coscienze raffinate e colte. Ma perché le società gilaniche sparirono, lasciando il passo agli Stati?
Com’è avvenuto il passaggio?
kurgan: i capostipiti del sistema statale
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Gli studi di Marija Gimbutas (ripescati e ristudiati dal movimento femminista negli anni ’60) sono stati lunghi e meticolosi e
spiegano anche il motivo per cui le società gilaniche si siano estinte quasi simultaneamente. Gimbutas scrive in proposito
vari testi che sono inseriti in ‘The Kurgan Culture and the Indo-Europeanization of Europe: Selected Articles from 1952 to
1993′. Interessanti anche le altre sue pubblicazioni. Ma veniamo ai kurgan.
Come dimostra la cartina geografica, popolazioni indoeuropee, patriarcali e guerriere, provenienti dall’area caucasica e
siberica, si introdussero in Europa, estinguendo o assoggettando con le armi le comunità gilaniche, imponendo un
modello sociale gerarchico e guerresco, dove la forza fisica e l’autorità maschile erano gli elementi dominanti. Ogni donna,
da quel momento, fu destinata alla schiavitù e al concubinaggio forzato. L’ordine anarchico venne represso. Si istituì la
proprietà privata. I popoli assoggettati furono mantenuti e ‘normalizzati’ entro rigide leggi (sedicenti divine, in realtà
marziali) e in condizione di servitù permanente. Questa servitù e ‘questo stato’, venne con il tempo metabolizzato dalla
coscienza umana ed è diventata normalità, consuetudine, ovvietà, alla quale ci si è abituati. E’ dunque qui, e per questi
motivi, che nasce la cultura del dominio e la struttura piramidale dello Stato. Ed è da questa logica oppressiva che nascerà
quella che oggi viene definita paradossalmente ‘civiltà’. Il nostro intendere la politica, la moderna organizzazione sociale,
l’autorità costituita, i confini e gli eserciti, derivano quindi dai Kurgan ed è ovvio che, dopo 3000 anni di questa cultura,
sembra impossibile oggi concepire un altro sistema di organizzazione sociale diversa da quella statale.
Civiltà a confronto. L’Arte parla
L’Arte è quell’espressione dell’essere umano che rivela, racconta, sintetizza il contesto sociale, la cultura di un popolo. Ed
è grazie ai reperti artistici che noi possiamo toccare con mano la grandissima differenza tra i gilanici e i kurgan, possiamo
constatare la netta cesura culturale, il disastroso regresso sociale e morale avvenuto per colpa del dominio barbarico dei
kurgan sui popoli liberi d’Europa. Prendiamo in considerazione l’isola di Creta che, grazie al suo essere isola, è stata
l’ultimo baluardo libero e gilanico fino al 1500 a.C. I libri scolastici ben si guardano dal nominare la parola ‘gilanica’ (o
non-violenta) con riferimento alla civiltà cretese. Invece ci hanno insegnato ad associare a Creta l’attributo ‘minoico’,
poiché Minosse fu un re cretese (un re). Ma al di là del mito del Minotauro e dei riferimenti fantastici che si intrecciano
intorno al nome di Minosse, cosa c’era a Creta prima di questo sovrano despota? Come vivevano i cretesi gilanici? Cosa ci
raccontano i reperti artistici?
Prendiamo in analisi il dipinto più famoso, la tauromachìa (palazzo di Cnosso).
Nel dipinto murale, due donne e un uomo giocano insieme e affrontano il toro. Le attività sociali, compresi i giochi, erano
liberamente e normalmente svolte sia dalle donne, sia dagli uomini in un rapporto paritario. E al di là dell’aspetto
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egualitario tra genere maschile e femminile (aspetto che manca alla decantata e ‘civile’ cultura democratica greca e in
tutte le altre successive), osserviamo lo stile pittorico, la raffinatezza artistica, il grado di fluidità. Dice Giulio Carlo Argan:
‘la mancanza della gravità rituale delle figurazioni asiatiche, l’andamento più libero delle linee e l’accordo dei colori,
dimostrano che l’immaginazione degli artisti è già aperta verso gli orizzonti di una mitologia fondamentalmente
naturalistica’. Peccato solo che i cretesi trovarono, nel loro futuro, soltanto regresso e schiavitù. Ma questa concezione
naturalistica e persino realistica di indubbia raffinatezza si riscontra anche nella celebre brocchetta di Gurnià:
Qui l’artista ha dipinto un polpo che abbraccia con i suoi tentacoli la brocca. Quel polpo sta nuotando, il pittore dipinge
anche le alghe fluttuanti. Sempre Argan: ‘(il polpo) è un essere vivo’. Siamo quindi di fronte a un’Arte che dichiara e
ostenta la propria vitalità (culto della vita), una grande consapevolezza, un’ottima maturazione culturale, un rapporto
intimo e confidenziale con la Natura. Cosa che sparirà da lì a breve con l’ingresso violento dei kurgan anche a Creta, come
avvenuto in precedenza in tutta l’Europa sudorientale. Infatti l’Arte dei guerrieri che andò a sostituirsi a quella gilanica
produsse un pesantissimo regresso culturale, e di questo regresso ne è ancora testimone il primo periodo dell’Arte greca,
successivo alla cultura gilanica, dove la semplificazione e la geometrizzazione estrema della realtà sono il sintomo di una
povertà intellettuale che ha fatto compiere un balzo indietro di millenni alla nostra cultura. Guardiamo l’enorme differenza
stilistica tra Arte gilanica e quella successiva greca arcaica.
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In mezzo ci è passata la cultura rozza, primitiva, guerresca dei kurgan (qui sotto)
Prima dei kurgan non esistevano né la povertà, né tutti quei problemi connessi alla condizione di indigenza. In buona
sostanza, lo Stato ha prodotto impoverimento e regresso, dominio ed oppressione, schiavi e padroni, patriarcato e tutte le
aberrazioni di cui soffre la nostra società, crimini compresi. Adesso è forse più chiaro il motivo per cui l’anarchia intende e
vuole una società libera e liberata dallo Stato.
Ora non rimane altro da fare che prendere coscienza della Storia.
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LINK UTILI
Marija Gimbutas: ‘Signs out the time’ (filmato sottotitolato)
http://www.youtube.com/watch?gl=IT&feature=related&hl=it&v=ozaeuULrLjM
Riane Eisler: ‘il testo nascosto della storia: gilania, androcrazia e le scelte per il nostro futuro’
http://isd.olografix.org/faq/faq_uomo-donna.htm
La Tradizione Libertaria (Creta e kurgan)
http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-36367074.html
Arianna Editrice
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=29683
La Dea Madre a Creta
http://www.url.it/donnestoria/testi/creta/deamadre.htm
Le radici etologiche della violenza
http://www.heliosmag.it/MED/GILANIA.htm
C’era una volta l’isola di Creta
http://storiasoppressa.over-blog.it/article-33431556.html
Altri esempi di anarchia già applicata (autogoverni, cooperazioni, realtà senza Stato, collettivizzazioni)
http://anarchicispagna.blogspot.com/
http://italianimbecilli.blogspot.com/2009/11/la-comune-di-parigi-il-primo-e-vero.html
http://italianimbecilli.blogspot.com/2010/09/la-comune-di-marsiglia.html
http://italianimbecilli.blogspot.com/2011/02/lautogestione-anarchica-nello-sciopero.html
http://italianimbecilli.blogspot.com/2010/12/vivere-in-una-societa-anarchica-un.html
http://anarchicispagna.blogspot.com/p/film-sulla-collettivizzazione-aragonese.html
http://ita.anarchopedia.org/Kronstadt
http://ita.anarchopedia.org/La_Cecilia
http://ita.anarchopedia.org/Colonie_libertarie
Chiara Lyn
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I MIGLIORI SITI DI INFORMAZIONE LIBERA CHE NON FANNO
CENSURA E FANNO VERA INFORMAZIONE
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Pure le banche hanno una storia
Da quanto esistono le banche? Chi furono i primi banchieri? Quali furono le prime operazioni
bancarie?
L’uso di conservare in luogo sicuro i propri risparmi e di ricorrere ad altri per ricevere denaro a prestito,
nei momenti di necessità, è antichissimo. Nell’antica Grecia i cittadini solevano affidare i propri averi
nientemeno che ai sacerdoti i quali li conservavano nelle tranquille solide mura dei templi, certi che
anche nei momenti di maggiore pericolo, nei duri tempi delle invasioni straniere, quei piccoli o grandi
risparmi sarebbero stati rispettati, come erano rispettati gli stessi Dei.
In epoche più progredite, però, e dopo alcune penose esperienze dovute alla mancanza di rispetto dei
luoghi sacri da parte dei nemici vincitori, si sentì la necessità di trovare alcuni privati cittadini che si
occupassero non solo di conservare o prestare danaro, ma anche, e principalmente, di effettuare scambi
tra monete di paesi esteri. Sorsero così i primi antenati degli odierni banchieri: uomini attivi e di provata
onestà che avevano le loro rudimentali botteghe accanto ai grandi porti o, più semplicemente, che nei
giorni di mercato esercitavano le loro funzioni nella pubblica piazza.
Dette persone erano chiamate «trapezisti» e, almeno alle origini, erano per la massima parte stranieri,
venuti schiavi in Grecia, che avevano acquistato la libertà a costo di molte e dure fatiche. A citare un
Rothschild è proprio parlare di banche. A uno di questi banchieri famosi capitò una volta di spiegare
come si fa a essere attivi negli affari. A lui pareva che per prima cosa di dovesse nascondere quello
che ci si proponeva di fare; poi, e si va nel più difficile, bisognerebbe fingere dei progetti puramente
immaginari. Da ultimo, bisognava dire fuori dai denti quel che si vuole veramente fare: con il risultato
che nessuno ci crede. E questo modo è il modo migliore per riuscire negli affari. E’ l’estremo
dell’astuzia. Coloro che dovevano intraprendere un viaggio si fidavano talmente di questi rudimentali
banchieri, da affidare loro talvolta anche l’inero proprio patrimonio, sicuri come erano che, l’avrebbero
ritrovato non solo intatto, ma aumentato degli interessi maturati nel periodo della loro assenza. I
banchieri romani, venivano chiamati «argentarii», o «nummularii»; e avevano botteghe proprie in tutti i
quartieri della capitale e spesso anche succursali sparse un po’ ovunque per il vasto impero. Nessun
commerciante, uomo d’affari, piccolo o grande proprietario, infatti, nei tempi dell’antica Roma pensava
di poter tenere il denaro al sicuro in casa; tutti sapevano che, solo dando i propri capitali ai banchieri,
ne avrebbero potuto ricavare un buon interesse. Quando un Romano doveva pagare somme rilevanti,
poi, aveva l’abitudine di portare dal proprio banchiere di fiducia il cliente e tramite il banchiere
effettuava pagamenti ed affari d’ogni genere.
Nel Foro, sotto gli archi dei templi di Giano e di Castore, sorgevano, in età imperiale, vere e proprie
banche; e tanto era considerata la professione dei banchieri, che ben presto si sentì la necessità di
porre l’intera categoria sotto l’alta protezione d’una divinità: fu scelto non si sa bene per quale misteriosa
ragione, il dio Mercurio, l’alato nume che tutelava contemporaneamente i ladri ed i bambini.
Nel Medio Evo, prima ancora che sorgessero i primi grandi banchieri che per secoli legarono il loro
nome alla storia di re e nazioni, esistevano molti «campsores», ossia cambisti: vale a dire funzionari che
si occupavano di cambiare rapidamente i tipi di moneta in uso in un determinato paese, con quelli in
corso altrove: veri antenati dei moderni cambiavalute, preziosissimi per rendere più agevoli e semplici i
commerci ed i rapporti tra stato e stato.
273
Più tardi, con il nome di «campsor» si indicò anche il banchiere vero e proprio; mentre il nome «banca»
deriva certamente dai banchi o tavoli sui quali i «campsores» posavano il denaro necessario per
svolgere la loro attività. Banchi coperti di panno verde, sui quali facevano spicco le borse ben ricolme ed
i registri con i nomi dei vari clienti. L’attività di quei banchieri, però, era in parte limitata dalle leggi della
Chiesa, per la quale chi prestava denaro, chiedendo interessi, era considerato peccatore.
Gli imperatori Costantino, Teodosio, Valentiniano, Arcadio, però, a poco a poco, con disposizioni sempre
più liberali, resero legale «l’usura» (così si chiamava l’interesse); e quando si giunse al XII secolo non
esisteva in Europa banchiere che non facesse dell’usura la propria principale fonte di guadagno. I primi
banchieri genovesi, pisani, veneziani, fiorentini che appunto nel XII e nel XIII secolo iniziarono la loro
attività, portando le loro sedi sin nella lontana Inghilterra, in Francia, in Spagna, si dedicarono tutti
indistintamente al traffico del danaro; ossia dell’usura. Ma ben presto le loro pretese divennero
eccessive, gli interessi richiesti parvero addirittura passibili di pena, e, nel 1291, il re Filippo IV espulse
dalla Francia, i banchieri italiani; nel 1240 Eduardo III li cacciò dall’Inghilterra, ove poterono far ritorno
solo dieci anni dopo, sotto l’egidia del pontefice; per essere, però, nuovamente espulsi dopo poco
tempo. I banchieri fiorentini, tra gli altri, quelli che maggiormente si distinsero per abilità,
intraprendenza, capacità organizzativa.
Le grandi famiglie di commercianti, quali i Bardi, i Peruzzi, gli stessi Medici, costituirono vere e proprie
società familiari, riunendo il capitale posseduto da ogni membro fino a formare colossali aziende, che
divennero, nel volgere di pochi decenni, arbitre della storia; non solo commerciale ma spesso anche
politica di mezza Europa. Avevano succursali in tutta l’Europa, in Africa, in Asia Minore: sovvenzionavano
guerre, lotte tra famiglie rivali, commerci in grande stile con i più lontani paesi dell’Oriente.
Quando, nel secolo XIV, per la ben nota vicenda, il re d’Inghilterra rifiutò di pagare ai banchieri
fiorentini Bardi e Peruzzi la favolosa somma di 1 milione e 365.000 fiorini d’oro che doveva loro, nel
crollo che seguì l’aspra contesa furono travolte infinite altre compagnie fiorentine: quelle degli
Acciaiuoli, dei Corsini, dei Bonacorsi e via dicendo; ma tanto ricca e tanto industriosa era in quel tempo
la gente toscana, che nel volgere di pochi anni la città si risollevò dal crollo pauroso e i suoi abili
banchieri ripresero il loro posto di preminenza nel mondo. La compagnia di Lorenzo e Giuliano dei
Medici fu costituita nel 1461, con un capitale di 12.000 fiorini d’oro. Nel 1475 furono in grado di
prestare ad Edoardo IV d’Inghilterra ben 30.000 fiorini d’oro e divennero, poi, banchieri e
sovvenzionatori dell’arciduca d’Austria e del duca di Borgogna.
Nel secolo XV un po’ ovunque, per tutta l’Italia, fiorirono ricche e stimate compagnie bancarie: a
Venezia il famoso Banco Soranza, seguito da quello di (<Casa Priuli», e dal Banco Pisani, per non
citare che i maggiori. A Genova ricordiamo il grande Banco di San Giorgio; a Milano quello di
Sant’Ambrogio sorto nel 1593; a Napoli il (<Banco di Napoli», il più antico istituto di credito d’Europa, e,
in seguito, i diversi (<Monti» (Monte di pietà, di Sant’Egidio, dello Spirito Santo, dei Poveri) sorti come
opere di carità per venire incontro alle necessità degli strati più poveri della popolazione partenopea,
dopo la cacciata degli Ebrei ad opera di Pietro da Toledo nel 1540: Ebrei che, malgrado i loro difetti,
arrecavano tanti vantaggi a tutti i cittadini.
Nel secolo XVII sorse a Siena il (<Monte dei Paschi»; mentre nel secolo XIX si costituirono molte banche
che ancor oggi prosperano in Italia: le (<Banche Popolari» create a cominciare dal 1864; la (<Banca
Commerciale Italiana» nel 1894. E ora una curiosità: volete sapere quando ebbero origini le cambiali,
(<croce e delizia» dei nostri tempi? Secondo l’opinione più corrente le (<lettere di cambio» o (<cambiali»
furono un’invenzione italiana del Medioevo, allo scopo di rendere più facile ed agevole la circolazione del
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danaro. La più antica cambiale che si conosca risale al lontano 1207 e in essa così si legge: (<Nell’anno
1207 Simone Rubens banchiere dichiara di aver ricevuto L.34 in danari di Genova, con 32 danari di quali,
Simone Rubens, fratello di lui, deve dare in Palermo 8 marchi di buon argento a colui che presenterà
questa carta».
Il primo protesto noto, invece, risale al 1384 e venne elevato da un notaio genovese contro un tal
Antonius Laurentius. Ma prima di lui e, principalmente, dopo di lui quanti non onorarono il pagamento
di una cambiale?
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Misteri e segreti del B'nai B'rith
Emmanuel Ratier ci presenta uno studio molto interessante sul "B’nai B’rith". Su questo argomento non
era stato scritto ancora nulla di cosi completo, dettagliato e nello stesso tempo ben documentato. Era
infatti molto difficile poter parlare del "B’nai B’rith", poiché riguardo a quest’associazione non si trovava
nulla, di "esposto al pubblico". Nulla, neppure alla Biblioteca Nazionale di Parigi, tranne tre modesti
fascicoli del 1932. Tuttavia, secondo l’"Encyclopedia Judaica" (1970), il "B’nai B’rith" costituisce "la più
antica e la più numerosa organizzazione giudaica di mutuo soccorso, organizzata in logge e in capitoli
in 45 nazioni. Il numero totale dei membri è di circa 500.000".
Strano che un’associazione così importante, fondata negli USA nel 1843, non abbia mai pubblicato nulla
su di se. Se si consulta la collezione delle riviste, che per legge devono essere esposte in quattro
esemplari alla Biblioteca Nazionale ogni volta che appaiono, si constata che il "B’nai B’rith" non ha mai
effettuato tale deposito, pur essendovi obbligato per legge. Nonostante questa precauzione, l’Autore
dello studio presentato dal Ratier, ha potuto consultare una certa parte delle pubblicazioni del "B’nai
B’rith" americano ed europeo. In questo articolo mi sono limitato a recensire tale libro, cui rimando il
lettore per eventuali consultazioni di citazioni fatte nell’opera stessa.
LA FONDAZIONE
Il 13 ottobre 1843 il "B’nai B’rith" fu fondato al Caffé Sinsheimer, nel quartiere di Wall Street, a New
York. Allora fu chiamato "Bundes-Brueder" (che significa "Lega dei fratelli"), nome tedesco a causa
dell’origine dei fondatori ebrei-tedeschi, che parlavano soltanto il tedesco o l’yiddish. Il "B’nai B’rith " è
pertanto una delle più antiche associazioni americane ancora esistenti.
Il fondatore, Henry Jones, cercò dei co-fondatori reclutandoli presso la Sinagoga, di cui era uno dei
principali responsabili. Il "B’nai B’rith" stesso riconosce inoltre che almeno quattro dei suoi fondatori
erano massoni. L’Ordine del "B’nai B’rith", per libera scelta dei fondatori, era riservato ai soli ebrei. I
fondatori volevano creare un Ordine che avrebbe dovuto essere il mezzo per unire gli ebrei d’America e
"illuminare" così "come un faro il mondo intero". Un mese dopo la creazione dell’Ordine, si decise che la
sede sarebbe stata a New York; il locale scelto per fondare la prima Loggia di New York, non fu una sala
della Sinagoga, ma il tempio massonico situato all’angolo di Oliver Street e Henry Street, proprio per
mostrare la sua origine massonica.
I fondatori decisero di cambiare nome all’associazione, stimando che un Ordine ebraico dovesse avere
un nome ebraico. Conservarono così le iniziali B. B., ma cambiarono il nome dell’Ordine, che da
"Bundes-Brueder" (Lega dei Fratelli) divenne "B’nai B’rith" (Figli dell’Alleanza). Il motto dell’Ordine era:
"Benevolenza, Amore fraterno e Armonia". Si scelse perciò come simbolo dell’Ordine la "menorah", il
candeliere a sette bracci, che simboleggia appunto la luce.
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FORMARE DEI QUADRI
Henry Jones intuì la necessità di una stretta unione della comunità ebraica americana, in vista del suo
futuro incremento, per l’arrivo di un sempre crescente numero di emigranti, e quindi il bisogno di
un’organizzazione che provvedesse alla loro sistemazione e al loro sostentamento; seppe unire i principi
religiosi del Giudaismo a quelli filantropici di mutuo soccorso della Massoneria.
Il disegno di Jones era quello di selezionare tra gli immigrati i migliori elementi. per costituire i "quadri" o
le élites indispensabili al ruolo che il Giudaismo americano avrebbe dovuto avere nel mondo intero:
essere il sacerdote dell’umanità posta al suo servizio, come "noachida" o proselite della porta! Per far
questo bisognava conservare il carattere religioso del Giudaismo, ma nello stesso tempo evitare ogni
disputa teologica.
Ora la Sinagoga, che in America era profondamente divisa, non poteva compiere quest’opera: la Loggia
doveva quindi interporsi ed unificare ciò che le dispute sinagogali avevano diviso. Il "B’nai B’rith" avrebbe
dovuto essere il grande educatore degli ebrei americani, per poterli innalzare al rango che compete loro:
essere il faro dell’umanità! Esso aveva quindi una duplice funzione: essere un bastione contro la
secolarizzazione e la perdita dell’identità ebraica; e nello stesso tempo evitare ogni pericolo di divisione,
a causa delle dispute teologiche. Per favorire quest’unione degli ebrei l’Ordine, rifacendosi ai principi
della Massoneria, si poneva al di sopra dei partiti e delle correnti teologiche ebraiche. Esso divenne il
centro di tutti gli affari del mondo ebraico americano e il punto d’incontro degli ebrei liberali e ortodossi.
Grazie alla sua caratteristica pluralista, non esclusivista, il "B’nai B’rith" riuscì a unire ciò che la Sinagoga
aveva diviso. Inoltre il "B’nai B’rith", per poter mantenere intatta la sua vitalità, mostrò sempre una grande
capacità di adattamento al mutare delle circostanze.
INFLUENZA POLITICA DEL "B’NAI B’RITH"
Nell’ambito dei suoi compiti di tutela delle minoranze ebraiche l’Ordine esercitò, tramite il canale della
diplomazia americana, enormi pressioni in favore degli ebrei perseguitati in Russia, in Romania, in
Germania ecc. Nel 1903 per esempio, il presidente Roosevelt preparò insieme al "B’nai B’rith" una lettera
di protesta da inviare allo Zar di Russia per condannare i pogrom russi. Le richieste contenute nella
lettera, trasmessa dal Segretario di Stato americano, non furono accolte dallo Zar, il quale anzi, vedendo
che gli ebrei capeggiavano i rivoluzionari russi, decise di sottomettere gli israeliti stranieri a un regime
speciale di passaporto, per poterli meglio sorvegliare.
L’America fece nuovamente pressioni diplomatiche sullo Zar, ma Nicola II rifiutò ancora una volta di
ricevere le proteste ebree. Il Gran Presidente del "B’nai B’rith" di quel tempo, Krans, ha scritto che uno
dei membri del "B’nai B’rith" dichiarò in quell’occasione: "Se lo Zar non vuole dare al nostro popolo la
libertà che esso desidera, allora una Rivoluzione installerà una Repubblica in Russia, mediante la quale
otterremo i nostri diritti". Previsione o premonizione?
L’INFLUENZA ATTUALE DEL B’NAI B’RITH
Negli USA le campagne presidenziali passano inevitabilmente attraverso le assemblee del "B’nai B’rith",
dove i candidati, sia democratici che repubblicani, vengono a porgere i loro messaggi di sostegno ad
Israele. Per esempio nel 1953 il vice presidente Richard Nixon fu il principale oratore politico al banchetto
della Convenzione, ed il presidente Dwight Eisenhower inviò un caloroso messaggio d’incoraggiamento
alla Loggia. Eisenhower prese poi parte al banchetto per il 40· anniversario dell’A.D.L. (Anti-Diffamation
League of "B’nai B’rith"), il "braccio armato" del "B’nai B’rith".
Mentre nel 1963, per i 50 anni dell’A.D.L., l’invitato d’onore fu il presidente John Kennedy. Alcuni mesi
più tardi anche il nuovo presidente Lyndon Johnson fu invitato dall’Ordine.
Per finire, il presidente del "B’nai B’rith", Label Katz, incontrò in udienza privata Giovanni XXIII nel
gennaio 1960. Tramite Jules Isaac (membro del "B’nai B’rith") l’Ordine ha giocato un ruolo di primo piano
nella preparazione del documento Nostra Ætate del Concilio Vaticano II.
277
IL B’NAI B’RITH E LA MASSONERIA
Oggi i membri del "B’nai B’rith" cercano di non parlare del loro legame con la Massoneria, ma abbiamo
già visto come almeno quattro dei fondatori del "B’nai B’rith" erano massoni, che si riunivano in Templi
massonici.
Il Ratier esamina a questo scopo ciò che autori o riviste massoniche o filomassoniche scrivono del " B’nai
B’rith": Daniel Ligou, il "Dictionnaire de la franc-maçonnerie" (1932),l’"Almanach maçonnique de
l’Europe", Jean-Pierre Bayard, la rivista "Globe" secondo cui il "B’nai B’rith" è "il ramo ebraico della
Massoneria", Daniel Beresniak, la "Guide de la vie juive en France", che parla, a proposito del "B’nai
B’rith" di "Massoneria colorata di Giudaismo", e infine "Tribune Juive" secondo cui essi ("B’nai B’rith")
progettano di creare un tipo di "obbedienza massonica riservata ai soli ebrei".
Da qualche decennio tuttavia, i dirigenti del "B’nai B’rith " stanno cercando di non far trasparire
la specificita massonica del loro Ordine.
LA REGOLA DEL SEGRETO
Ufficialmente il "B’nai B’rith" avrebbe dovuto abbandonare la regola del segreto nel 1920, ma ancora nel
1936 Paul Goldman, presidente della prima Loggia di Londra, parlava, in un articolo che ne tratteggiava
la storia, del segreto o silenzio sulle attivita della Loggia. Il Ratier spiega inoltre come vi siano nel "B’nai
B’rith" delle "riunioni aperte" cui possono assistere anche i profani, e le "vere riunioni", chiuse o segrete,
riservate ai soli fratelli.
IL CARDINALE DEL B’NAI B’RITH
Il 16 novembre 1991, il card. Albert Decourtray, Arcivescovo di Lione e Primate di Francia, riceveva il
Premio internazionale dell’azione umanitaria del distretto XIX (Europa) del "B’nai B’rith". Nel discorso
pronunciato per la consegna della medaglia ricordo a Decourtray, Marc Aron, presidente del "B’nai
B’rith" francese, fece un’allusione molto interessante circa l’evoluzione delle relazioni tra gli ebrei e il
Vaticano: "Poi venne Jules Isaac, un "B’nai B’rith"; il suo incontro con Giovanni XXIII è la punta
dell’iceberg; il Vaticano II, Nostra Ætate, le direttive conciliari per lo sradicamento di ogni concetto
antigiudeo nella catechesi e nella liturgia".
IL CARDINALE BEA
L’attitudine filoebrea del cardinale Bea gli valse l’accusa di essere un agente segreto B’nai B’rith".
Qualcuno, come ha riassunto Leon de Poncins, ha accusato Bea di essere d’origine ebrea, si sarebbe
chiamato, Beja, o Behar, e avrebbe agito nel Concilio come agente segreto del "B’nai B’rith", Ma non ci
sono prove serie di ciò fino ad ora.
FREUD E IL B’NAI B’RITH
L’autore scrive che S. Freud era membro della Loggia del "B’nai B’rith" di Vienna e che il "B’nai B’rith" ha
influito molto sullo sviluppo della psicanalisi, fondata sulla Kabala.
IL B’NAI B’RITH E IL COMUNISMO
La domanda dell’autore è questa: vi fu opposizione o sostegno, da parte del "B’nai B’rith", alla
Rivoluzione comunista del 1917? Globalmente, leggendo la stampa del "B’nai B’rith", si può dire che vi
fu sostegno, senza che vi fosse alcuna paura per lo sviluppo della comunità israelitica russa, tranne le
inquietudini per un’eventuale assimilazione degli ebrei nello Stato comunista e le difficoltà per la pratica
religiosa. Ma oltre questi due punti, non si trova, nella stampa del "B’nai B’rith" dell’epoca, nessuna
condanna del regime dittatoriale comunista per la sua ideologia.
Per quanto riguarda "l’eliminazione degli ebrei ortodossi, essa fu condotta dalla sezione ebrea del partito
comunista la ‘Evsekzija’, Si assistette perciò al triste spettacolo di ebrei, che spogliavano i loro propri
278
fratelli".
IL B’NAI B’RITH E IL SIONISMO
Il "B’nai B’rith" può essere definito un movimento pre-sionista. Fin dall’origine e per sua natura, il "B’nai
B’rith" è un Ordine d’ispirazione sionista, anche se nel 1843 questo termine non esisteva ancora. Paul
Goldman, presidente della Prima Loggia d’Inghilterra, scrisse nel 1936 un piccolo opuscolo sulla storia
ditale Loggia. In esso sono contenute notizie molto importanti sull’influenza delle logge londinesi del
"B’nai B’rith" nello sviluppo del Sionismo. "Nella Palestina - scrive il Goldman - "B’nai B’rith" ha
esercitato un ruolo unico, prima che il Sionismo ne facesse la base dello Stato ebraico". Nel 1865,
ventitré anni prima dell’Organizzazione sionista mondiale di Herzl, il "B’nai B’rith " organizzò una grande
campagna d’aiuto alle vittime ebree di un’epidemia di colera in Palestina. Dopo di che l’Ordine non ha
più smesso di sostenere finanziariamente le iniziative private in Israele (nel 1948, inviò più di quattro
milioni di dollari in Israele). Tuttavia a causa di una minoranza antisionista tra gli ebrei, il "B’nai B’rith";
che ha sempre cercato di evitare ogni querelle e divisione tra israeliti, non ha preso ufficialmente
posizione (fino al settembre 1947) in favore delle tesi sioniste, pur difendendole e partecipando
attivamente a tutte le conferenze sioniste.
IL B’NAI B’RITH FA RICONOSCERE ISRAELE
È stato il "B’nai B’rith" che ha provocato il riconoscimento (de facto) dello Stato d’Israele da parte del
presidente americano Harry Truman, che era ostile ad un riconoscimento rapido d’Israele, e che a causa
del suo "ritardismo" veniva accusato dai dirigenti sionisti di essere un traditore. Nessuno dei leaders
sionisti era ricevuto, in quei frangenti, alla Casa Bianca. Tutti, tranne Frank Goldman, presidente del
"B’nai B’rith", che non riuscì però a convincere il Presidente. Allora Goldman telefonò all’avvocato
Granoff, consigliere di Jacobson, amico personale del presidente Truman. Jacobson, un "B’nai B’rith",
pur non essendo sionista, scrisse tuttavia un telegramma al suo amico Truman, chiedendogli di ricevere
Weizmann (presidente del Congresso Sionista mondiale). Il telegramma restò senza risposta. allora
Jacobson chiese un appuntamento personale alla Casa Bianca. Truman lo avviso che sarebbe stato
felice di rivederlo, a condizione che non gli avesse parlato della Palestina. Jacobson promise e partì.
Arrivato alla Casa Bianca, come scrive Truman stesso nelle sue "Memorie": «Delle grandi lagrime gli
colavano dagli occhi; allora gli dissi: "Eddie, sei un disgraziato, mi avevi promesso di non parlare di ciò
che sta succedendo in Medio Oriente". Jacobson mi rispose: "Signor Presidente, non ho detto neanche
una parola, ma ogni volta che penso agli ebrei senza patria mi metto a piangere". Allora gli dissi: "Eddie,
basta". E discutemmo d’altro, ma ogni tanto una grossa lacrima colava dai suoi occhi. Poi se ne andò».
Ebbene poco tempo dopo, Truman ricevette Weizmann in segreto e cambiò radicalmente opinione,
decidendo di riconoscere subito lo Stato d’Israele. Così il 15 maggio 1948 Truman chiese al
rappresentante degli Stati Uniti di riconoscere de facto il nuovo Stato. E quando il Presidente firmò i
documenti di riconoscimento ufficiale d’Israele, il 13 gennaio 1949, i soli osservatori non appartenenti al
governo degli Stati Uniti erano tre dirigenti del "B’nai B’rith": Eddie Jacobson, Maurice Bisyger e Frank
Goldman.
IL COMPITO PIU' ARDUO: IMPEDIRE L’ASSIMILAZIONE
Sappiamo gia che il "B’nai B’rith" ha per scopo di unire gli israeliti, per far progredire l’umanità. L’Ordine
cerca pertanto di sviluppare il carattere morale e intellettuale dei propri correligionari; tuttavia, studiando
meglio il problema, si può scorgere un certo "razzismo" ebreo in tali programmi. L’Ordine dei "Figli
dell’Alleanza" presuppone una fedeltà totale al Giudaismo, in quanto esso serve a rafforzare la
coscienza ebraica. Uno dei compiti più alti dell’Ordine è di preservare il popolo ebreo da ogni pericolo di
assimilazione da parte di altre nazioni e da una conseguente perdita d’identità. La "Lega AntiDiffamazione" (A.D.L.) scrive che essa "crede nell’integrazione, cioè nell’accettazione degli ebrei, come
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eguali. Ma che è opposta all’assimilazione: ossia alla perdita dell’identità ebrea. Uno dei principi
dell’Ordine è che "non vi è posto nel "B’nai B’rith" per un Fratello che tiene i suoi figli lontani dalla
Comunità Israelitica".
IL RIMPIANTO DEL GHETTO E I PERICOLI DELL’EMANCIPAZIONE
Nelle pubblicazioni del "B’nai B’rith" di questi ultimi anni, traspariva ancora una certa nostalgia del
ghetto, come garanzia della propria identità, e perciò certi membri arrivano financo a stimare che "il
nemico mortale degli ebrei non è l’antisemitismo ma è l’assimilazione". Il "B’nai B’rith" lotta anche contro
i matrimoni misti, nei quali uno dei coniugi è un "goy", anche se il matrimonio viene celebrato nella
Sinagoga.
L’"ANTI-DIFAMATION-LEAGUE": O IL BRACCIO ARMATO DEL B’NAI B’RITH
L’A.D.L. fu fondata dal "B’nai B’rith" nell’ottobre del 1913 per lottare contro la diffamazione e la
discriminazione che si sarebbero potute esercitare contro la comunita ebraica americana. Molti
presidenti degli USA hanno tessuto l’elogio dell’A.D.L., ad esempio Truman, Eisenhower, J. Kennedy,
Johnson, Reagan.
L’associazione scheda regolarmente ogni anno tutti coloro che hanno espresso delle opinioni non filoisraeliane. In Italia, quest’estate, il giornalista Maurizio Blondet è riuscito, clamorosamente, a rendere
pubblico l’elenco dell’A.D.L. 1993, in cui si trovavano, tra gli altri, i nomi degli onorevoli Pivetti e Miglio,
dei cardinali Ruini e Pappalardo. L’on. Pivetti ha presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo al
Ministro degli Interni un’inchiesta sul caso, senza ricevere alcuna risposta.
L’A.D.L. E LO SPIONAGGIO PRIVATO NEGLI USA
Il 10 dicembre 1992 e l’8 aprile 1993, i locali dell’A.D.L. del "B’nai B’rith" di S. Francisco e di Los
Angeles, furono perquisiti simultaneamente da agenti dell’F.B.I. e molti dei documenti sequestrati
provano che l’A.D.L., tramite la sua sezione di ricerca documentaria ("Fact Finding Division"), diretta fin
dal 1962 da Irwin Svall, è stata, né più né meno, una vasta rete di spionaggio, non solo contro militanti
politici vagamente antisemiti, ma anche contro diverse confessioni religiose, clubs, associazioni locali
che non hanno nulla di antisemita. La polizia americana scoprì allora che la maggior parte degli uomini o
associazioni spiate dall’A.D.L., non avevano mai avuto alcun legame diretto o indiretto con la comunita
ebraica, e non avevano neppure preso una posizione netta pro o contro Israele.
In Italia per esempio, il card. Ruini è stato schedato come antisemita per aver scritto che Gesù era stato
crocifisso dagli ebrei. Il card. Pappalardo per aver usato l’espressione scritturale "Sinagoga di Satana".
Una tale rete di spionaggio è stata messa in piedi grazie alle amicizie che l’A.D.L. conta tra i poliziotti, gli
sceriffi e persino tra gli agenti dell’FBI. Il potere della comunità ebrea e tanto grande che i locali
dell’A.D.L. di Los Angeles dovettero essere perquisiti dalla polizia di San Francisco, perché la polizia
locale si era rifiutata di cooperare direttamente all’inchiesta. Il procuratore generale di San Francisco,
Arlo Smith, disse che si trattava "della più vasta rete di spionaggio che opera su scala nazionale". Due
cronisti del quotidiano "San Francisco Chronicle", Phillip Matier e Andrew Ross, hanno scritto che il
dossier dell’A.D.L. di San Francisco, sequestrato dalla polizia di Los Angeles, è "soltanto la punta
dell’iceberg di un raggio nazionale di spionaggio e di indiscrezioni programmate dai servizi di sicurezza".
I due giornalisti affermano anche che "poliziotti di almeno altre sei grandi città, sono egualmente implicati
nella vendita di schede confidenziali di polizia". Altra tattica impiegata dall’A.D.L. è quella d’infiltrare
gruppi o partiti americani. Alcuni studenti ebrei dell’Università di San Francisco, come riporta il
settimanale "San Francisco Weekly", hanno ammesso di spiare, per conto dell’A.D.L., altri studenti o
professori, annotando sistematicamente le osservazioni fatte su Israele o sugli ebrei. Se ne deduce che
l’A.D.L. scheda ogni persona che esprime sentimenti od opinioni critiche su Israele. Sembra che l’origine
dei legami A.D.L.- polizia risalga ai preliminari della dichiarazione di guerra americana del 1941. Quando
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gli USA dichiararono la guerra, le schede dell’A.D.L. divennero una miniera d’oro per l’F.B.I., che poté
cosi controllare gli agenti nemici.
Questa pratica non è cessata: l’A.D.L. ha fornito all’F.B.I. liste di persone o organizzazioni ritenute
"razziste"; anzi l’A.D.L. ha organizzato dei seminari di formazione ai quali venivano invitati poliziotti
americani per poter identificare e schedare gli "antisemiti" o presunti tali. Nel 1989 fu il capo stesso
dell’F.B.I., William Sessions, a partecipare all’assemblea annua dell’A.D.L., mettendo a disposizione della
stessa la sua esperienza professionale. Per ottenere i favori dei poteri repressivi e facilitare la sua
penetrazione nell’apparato poliziesco, l’A.D.L. sponsorizza ogni anno, numerosi seminari consacrati
specialmente ai cosiddetti "estremisti bianchi", ai quali partecipano numerosi ufficiali di polizia, dall’ F.B.I.
fino agli sceriffi, ivi compresi i procuratori generali di tredici Stati.
Le (<pubblicazioni "tecniche" dell’A.D.L., che costituiscono spesso una vera opera di schedatura di
persone critiche nei confronti del Sionismo, sono d’altronde destinate a essere utilizzate dalla polizia,
come precisa lo stesso catalogo pubblicitario dell’A.D.L.». Per conto dell’A.D.L. vengono organizzate
anche operazioni di provocazione, orchestrate nel seno di gruppi di estrema destra, in modo da
screditarli e al tempo stesso pilotare l’opinione pubblica sull’esistenza di un grave pericolo razzista
ed antisemita, in realta inesistente.
UN LIBRO DI DENUNCIA
Nell’estate del 1992 appariva in Francia un libro, intitolato "Les droites nationales et radicales en France",
edito da "Presses universitaires de Lyon" (P.U.L.), scritto da due giovani autori René Monzat e JeanYves Camus (nati entrambi nel 1958). Sul retro della copertina si può leggere la scritta: (<Opera
pubblicata col concorso del "B’nai B’rith" di Francia». Ora il presidente del "B’nai B’rith" francese e il
dottor Marc Aron, un influente personalità lionese, che ne ha firmato la prefazione dal titolo: "Il cerchio
vizioso dell’estrema destra".
L’opera è costituita in larga parte dalla trascrizione di schede della polizia (da pag. 61 a pag. 100) ed è
un’opera di autentica denuncia di partiti, personalità, bollettini, associazioni, ecc.
281
I massoni e la sinistra italiana
Il Gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma viene ufficializzato due anni più tardi, a giugno del 1954,
quando un ristretto gruppo di vip dell’epoca si riunisce all’hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da
quel momento le riunioni si sono svolte una o due volte all’anno, nel più totale riserbo. In occasione di
una delle ultime, nella splendida e appartata resort di Sintra, in Portogallo, il settimanale locale News
riportò una notizia secondo cui il Governo avrebbe ricevuto migliaia di dollari dal Gruppo per organizzare
(<un servizio militare compreso di elicotteri che si occupasse di garantire la privacy e la sicurezza dei
partecipanti>>. Ma torniamo agli esordi. I primi incontri si sono svolti esclusivamente nei paesi europei,
ma dall’inizio degli anni ’60 anche negli Usa.
Tra i promotori - precisano alcuni studiosi della semi sconosciuta materia - occorre ricordare due nomi in
particolare: sua maestà il principe Bernardo de Lippe, olandese, ex ufficiale delle SS, che ha guidato il
gruppo per oltre un ventennio, fino a quando, nel 1976, è stato travolto dallo scandalo Lockheed; e
Joseph Retinger, un faccendiere polacco al centro di una fittissima trama di rapporti con uomini che per
anni hanno contato sullo scacchiere internazionale della politica e dell’economia.
(<La loro ambizione - viene descritto - era quella di costruire un’Europa Unita per arrivare a una
profonda alleanza con gli Stati Uniti e quindi dar vita a un nuovo Ordine Mondiale, dove potenti
organizzazioni sopranazionali avrebbero garantito più stabilità rispetto ai singoli governi nazionali. Fin
dalla prima riunione vennero invitati banchieri, politici, universitari, funzionari internazionali degli Usa e
dell’Europa occidentale, per un totale di un centinaio di personaggi circa>>.
Ecco cosa hanno scritto alcuni giornalisti investigativi inglesi nel magazine on line di Bbc News a pochi
giorni dal meeting di Stresa. (<Si tratta di una delle associazioni più controverse dei nostri tempi, da alcuni
accusata di decidere i destini del mondo a porte chiuse. Nessuna parola di quanto viene detto nel corso
degli incontri è mai trapelata. I giornalisti non vengono invitati e quando in qualche occasione vengono
concessi alcuni minuti a qualche reporter, c’è l’obbligo di non far cenno ad alcun nome. I luoghi d’incontro
sono tenuti segreti e il gruppo non ha un suo sito web. Secondo esperti di affari internazionali, il gruppo
Bilderberg avrebbe ispirato alcuni tra i più clamorosi fatti degli ultimi anni, come ad esempio le azioni
terroristiche di Osama bin Laden, la strage di Oklaoma City, e perfino la guerra nella ex Jugoslavia per
far cadere Milosevic. Il più grosso problema è quello della segretezza. Quando tante e tali personalità del
mondo si riuniscono, sarebbe più che normale avere informazioni su quanto sta succedendo>>.
Invece, tutto top secret. Scrive un giornalista inglese, Tony Gosling, in un giornale di Bristol: (<Secondo
alcune indiscrezioni che ho raccolto, il primo luogo nel quale si è parlato di invasione dell’Iraq da parte
degli Usa, ben prima che ciò accadesse, è stato nel meeting 2002 dei Bilderberg>>. Di parere opposto
un redattore del Financial Times, Martin Wolf, più volte invitato ai meeting: (<L’idea che questi incontri
non possano essere coperti dalla privacy è fondamentalmente totalitaria; non si tratta di un organismo
esecutivo, nessuna decisione viene presa lì>>. Fa eco uno dei fondatori, anche lui inglese, lord Denis
Healey: (<Non c’è assolutamente niente sotto. E’ solo un posto per la discussione, non abbiamo mai
cercato di raggiungere un consenso sui grandi temi. E’ il migliore gruppo internazionale che io abbia mai
frequentato. Il livello confidenziale, senza alcun clamore all’esterno, consente alle persone di parlare in
modo chiaro>>.
Ed ecco cosa scrive un altro studioso di ordini paralleli e di gruppi e associazioni che agiscono sotto
traccia, Giorgio Bongiovanni. (<Bilderberg rappresenta uno dei più potenti gruppi di facciata degli
Illuminati (una sorta di super Cupola mondiale, ndr). Malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero
obiettivo è stato quello di formare un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire
al disegno degli Illuminati: la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo Mondiale entro il
2012. Sembra che le decisioni più importanti a livello politico, sociale, economico-finanziario per il mondo
282
occidentale vengano in qualche modo ratificate dai Bilderberg>>. (<Il Gruppo - scrive ancora
Bongiovanni - recluta politici, ministri, finanzieri, presidenti di multinazionali, magnate dell’informazione,
reali, professori universitari, uomini di vari campi che con le loro decisioni possono influenzare il mondo
Tutti i membri aderiscono alle idee precedenti, ma non tutti sono al corrente della profonda verità
ideologica di alcuni membri principali». I veri ‘conducator’- secondo questa analisi - i quali a loro volta
fanno anche parte di altri segmenti strategici nell’organigramma degli Illuminati. Due in particolare: la
Trilateral e la Commission of Foreign Relationship, nata nel 1921, la quale riunisce a sua volta tutti i
personaggi che hanno fra le loro mani le leve del comando negli Usa.
((Questi membri particolari - prosegue Bongiovanni - sono i più potenti e fanno parte di quello che viene
definito il ‘cerchio interiore’. Quello ‘esteriore’, invece, è l’insieme degli uomini della finanza, della
politica, e altro, che sono sedotti dalle idee di instaurare un governo mondiale che regolerà tutto a livello
politico e economico: insomma, le ‘marionette’ utilizzate dal cerchio interiore perché i loro membri sanno
che non possono cambiare il mondo da soli e hanno bisogno di collaboratori motivati e mossi anche dal
desiderio di danaro e potere».
Passiamo, per finire, alla Trilateral, vero e proprio luogo cult del Potere nascosto, in grado comunque di
condizionare i destini del mondo. Ovviamente ‘sponsorizzato’ della star dell’imprenditoria multinazionale,
come Coca Cola, Ibm, Pan American, Hewlett Packard, Fiat, Sony, Toyota, Mobil, Exxon, Dunlop, Texas
Instruments, Mutsubishi, per citare solo le più importanti. L’associazione nasce nel 1973, sotto la
presidenza “democratica” di Jimmy Carter e del suo consigliere speciale per la sicurezza, Zbigniew
Brzezinsky, il vero deux ex machina. A ispirare il progetto, le famiglie Rothschield e Rockfeller, i
Paperoni d’America. Un progetto che ha irresistibilmente attratto i potenti del mondo, a cominciare
proprio dai presidenti Usa, con un Bill Clinton in prima fila.
Così descriveva Giovanni Agnelli la Trilateral: ((Un gruppo di privati cittadini, studiosi, imprenditori,
politici, sindacalisti delle tre aree del mondo industrializzato (Usa, Europa e Giappone, ndr) che si
riuniscono per studiare e proporre soluzioni equilibrate a problemi di scottante attualità internazionale e
di comune interesse». Il solito ritornello. Di diverso avviso il giornalista Richard Falk, che già nel 1978 quindi a pochissimi anni dalla nascita - scrive sulle colonne della Monthly Review di New York: ((Le idee
della Commissione Trilaterale possono essere sintetizzate come l’orientamento ideologico che incarna il
punto di vista sopranazionale delle società multinazionali, che cercano di subordinare le politiche
territoriali a fini economici non territoriali».
E’ la filosofia delle grandi corporation, che stanno privatizzando le risorse di tutto il pianeta, a cominciare
dai beni primari, come ad esempio l’acqua: non solo riescono a ricavare profitti stratosferici ma anche ad
esercitare un controllo politico su tutti i Sud - e non solo - del mondo. La logica della globalizzazione. E i
bracci operativi di questo turbocapitalismo sono proprio due strutture che dovrebbero invece garantire il
contrario: ovvero la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.
((Entrambi - scrive uno studioso, Mario Di Giovanni - sotto lo stretto controllo del ‘Sistema’ liberal della
costa orientale americana. Agiscono a tutto campo nell’emisfero meridionale del pianeta, impegnate
nella conduzione e ‘assistenza’ economica ai paesi in via di sviluppo». E proprio sull’acqua, la Banca
Mondiale sta dando il meglio di sé: con la sua collegata IFC (Internazionale Finance Corporation) infatti
sta mettendo le mani sulla gran parte delle privatizzazioni dei sistemi idrici di mezzo mondo, soprattutto
quello africano e asiatico, condizionando la concessione dei fondi all’accettazione della privatizzazione,
parziale o più spesso totale, del servizio. Del resto, è la stessa Banca a calcolare il business in almeno
1000 miliardi di dollari... Scrive ancora Di Giovanni: ((Le decisioni assunte dai vertici della Trilateral
riguarderanno sempre di più quanti uomini far morire, attraverso l’eutanasia o gli aborti, e quanti farne
vivere, attraverso un’oculata distribuzione delle risorse alimentari. Decisioni che riguarderanno
l’ingegneria genetica, per intervenire nella nuova ‘umanità’. In una parola, tutto ciò che definitivamente
distrugga il ‘vecchio’ ordine sociale, cristiano, per la creazione di un nuovo ordine. Ma tutto questo senza
particolari scossoni. Non vi sarà bisogno di dittature, visto che le democrazie laiche e progressiste,
283
condotte da governi di ‘centrosinistra’, servono già così efficacemente allo scopo. Governi che
riproducono - conclude - una formula già sperimentata lungo l’intero corso del ventesimo secolo e
plasticamente rappresentata dal passato governo Prodi-D’Alema: l’alleanza fra la borghesia massonica
e la sinistra, rivoluzionaria o meno».
Tutti i nomi degli italiani in Bilderberg
Pubblichiamo l’elenco delle personalità italiane che hanno preso parte almeno una volta dal 1982 ad
oggi, si summit internazionali dei Bilderberg. Sotto a ciascun nome, la qualifica che ricoprivano al
momento dell’ultima partecipazione. Con l’asterisco rosso, i nomi dei partecipanti al summit del 2004 di
Stresa. Con quello azzurro, coloro che vengono indicati come “membri” o che hanno rivestito cariche di
vertice all’interno della lobby.
AGNELLI GIOVANNI *
AGNELLI UMBERTO *
AMBROSETTI ALFREDO * Presidente Gruppo Ambrosetti
BERNABE’ FRANCO * Ufficio italiano per le iniziative sulla
Ricostruzione nei Balcani
BONINO EMMA Membro della Commissione Europea
CANTONI GIAMPIERO Presidente BNL
CARACCIOLO LUCIO * Direttore Limes
CAVALCHINI LUIGI G. Unione Europea
CERETELLLI ADRIANA Giornalista, Bruxelles
CIPOLLETTA INNOCENZO Direttore Generale Confindustria
CITTADINI CESI GIAN C. * Diplomatico USA
DE BENEDETTI RODOLDO * CIR
DE BORTOLI FERRUCCIO * RCS libri
DE MICHELIS GIANNI Ministro degli Affari Esteri
DRAGHI MARIO Direttore Min. Tesoro
FRESCO PAOLO Presidente FIAT
GALATERI GABRIELE Mediobanca
GIAVAZZI FRANCESCO * Dicente Economia Bocconi
LA MALFA GIORGIO Segretario nazionale PRI
MARTELLI CLAUDIO Deputato – Ministero Grazia e Giustizia
MASERA RAINER S. Direttore generale IMI
MERLINI CESARE * Vicepresidente Council for the United
States and Italy
I principali vip esteri al summit 2004
DAVIGNON ETIENNE (Suez-Tractebel)
TAYLOR MARTIN (Goldman Sachs International)
ACKERMANN JOSEF (Deutsche Bank AG)
BARNAVIE ELIE (Department of History, Tel Aviv)
BOLKESTEIN FRITS (Commissione Europea)
BOOT MAX (Wall Street Journal)
BOREL DANIEL (Logitech International)
BURGMANS ANTONY (Unilever)
CAMUS PHILLIPE (European Aeronautics Defence and
Space)
CLARKE KENNETH (British American Tobacco)
COLLINS TIMOTHY C. (Yale School of Management,
Trilateral Commission)
DAVID GEORGE A. (Coca-Cola Hellenic Botting
Company)
DE CASTRIES HENRI (AXA Insurance)
284
DE VRIES GUS (UE coordinatore antiterrorismo)
DERVIS KEMAL (Banca Mondiale GR)
DIAMANTOPOULOU ANNA (Comm. Europea Affari
Sociali)
EDWARDS JOHN (Senatore, candidato alla presidenza
USA)
GATES MELINDA F. (Gates Foundation)
GEITHNER TIMOTHY F. (Presidente Federal Reserve
MONTI MARIO * Commissione Europea
PADOA SCHIOPPA TOMMASO * BCE Banca Centrale
Europea
PASSERA CORRADO * Banca Intesa
PRODI ROMANO * Presidente UE
PROFUMO ALESSANDRO Credito Italiano
RIOTTA GIANNI * Editorialista La Stampa
ROGNONI VIRGINIO Ministero della Difesa
ROMANO SERGIO Editorialista La Stampa
ROSSELLA CARLO Editorialista La Stampa
RUGGIERO RENATO * Vicepresidente Schroder Salomon
Smith Barney
SCARONI PAOLO * ENEL Spa
SILVESTRI STEFANO * Istituto Affari Internazionali
SINISCALCO DOMENICO Direttore Generale Ministero
Economia
SPINELLI BARBARA Corrispondente da Parigi – La Stamp
STILLE UGO Corriere della Sera
TREMONTI GIULIO * Ministro dell’Economia
TRONCHETTI PROVERA MARCO * Pirelli Spa
VELTRONI VALTER Editore L’Unità
VISCO IGNAZIO * Banca d’Italia
VITTORINO ANTONIO Commissione Giustizia UE
ZANNONI PAOLO * FIAT
Bank of New York)
GRAHAM DONALD E. (Washington Post Company)
HEIKENSTEIN LARS (Governatore Swedish Central Bank)
HUBBARD ALLEN B. (Presidente E&A Industries)
ISSACSON WALTER (Presidente Aspen Institute)
KERR JOHN (Direttore Shell)
KISSINGER HENRY A. (Kissinger Associates Inc.)
LONG YONGTU (Boao forum for Asia)
LOPES PEDRO M. SANTANA (Sindaco di Lisbona)
MYKLEBUST EGIL (Scandinavian Airline)
NOOYI INDRA K. (Presidente Pepsi Cola Inc.)
OLLILA JORMA (Presidente Nokia Corporation)
ROCKEFELLER DAVID (JP Morgan International Council)
ROSS DENNIS P. (Washington Institute for Near East Policy)
SIKORA SLAWOMIR (Presidente Citibank Handlowy)
SOCRATES JOSE (Membro del Parlamento Europea)
TRICHET JEAN-CLAUDE (Presidente European Central Bank)
UNDERDAL AROLD (Rettore Università di Oslo)
VASELLA DANIEL L. (Presidente Novartis AG)
VERWAAYEN BEN J. M. (British Telecom)
WEBER JURGEN (Deutche Lufthansa AG)
WOLF MARTIN H. (Commentatore economico Financial
Times)
WOLFENSON JAMES D. (Presidente Banca Mondiale)
285
Simbolismo esoterico nel dollaro statunitense?
Ce ne siamo già occupati in passato! La simbologia occulta nelle banconote, oramai dovrebbe essere ben
nota ai lettori di Nexus: ricordiamo infatti l’articolo pubblicato nel numero 40 nel quale Carmen Rettore ha
dimostrato inconfutabilmente come i marchi tedeschi recavano impressi dei numeri Maya! Numeri (<fuori
luogo», che apparentemente non c’entravano nulla nel contesto, almeno per noi comuni mortali, e che
invece avevano una loro e sottile funzione subliminale! Oggi invece analizzeremo una delle banconote più
conosciute e diffuse al mondo: il dollaro statunitense.
Cercheremo di comprendere se anche in questa banconota esiste un (<linguaggio» o dei messaggi
segreti che sfuggono al nostro controllo conscio. (<The One Dollar», come viene comunemente chiamato,
fu adottato per la prima volta durante la presidenza di George Washington, nell’anno 1794. Questo spiega
come mai un lato della banconota - che per comodità chiameremo lato A - presenta proprio l’effige del
primo presidente degli Stati Uniti d’America.
Lato A del dollaro
Sulla figura storica di George Washington si potrebbe scrivere un intero libro, ma in questa sede ci
accontenteremo di una piccola parentesi storica, perché colui che supervisionò la costruzione della
(<White House»1[1] ha avuto strettissimi collegamenti con la massoneria dell’epoca. Ufficialmente George
Washington venne eletto il 30 aprile 17892[2], ma quello che pochi ignorano è che tale nomina fu voluta
fortemente dal Gran Maestro (massone) di New York, e che il giuramento presidenziale fu fatto addirittura
sopra la (<bibbia sacra» della massoneria3[3]. Non è certo una novità questa per il giovane George, se
consideriamo che venne (<iniziato» ai segreti esoterici prima di compiere ventuno anni; quindi ben prima
della sua candidatura.
A destra di Washington, sempre nel lato A, compare un cerchio di colore verde rappresentante il simbolo
del Dipartimento del Tesoro ((<Department of The Tresury»), e una data: il 1789.
Logo del Dipartimento del Tesoro e data
1789
Logo della Riserva Federale di Chicago
La data indica la nascita del Dipartimento del Tesoro statunitense ma coincide anche con la Rivoluzione
francese, (<una rivoluzione in cui la massoneria - guarda caso - ha contribuito alla sua preparazione
intellettuale e ha svolto un ruolo determinante nelle agitazioni»4[4]. Il logo ad una osservazione più attenta,
risulta pregno di simboli massonici: (<scudo», (<bilancia», (<squadra», (<chiave» e (<tredici» punti. La
(<bilancia», lo (<scudo» e la (<chiave» sono facilmente identificabili, mentre la (<squadra» lo è un po’ meno.
286
Graficamente è quella linea spessa di colore verde con il vertice al centro della bilancia, che divide in due
lo (<scudo>): separa in definitiva la (<bilancia>) dalla (<chiave>). La (<squadra>), in cui sono disegnati
(<tredici>) punti, rappresenta lo strumento principe del (<lavoro massonico>): un utensile che racchiude
in sé il rigore morale e la perfezione, e con il suo angolo sempre fisso può essere usata come mezzo di
riferimento. La (<chiave>) altro non è che la conoscenza esoterica - rigorosamente gnostica - che i fratelli
massoni si tramandano, e la (<bilancia>) indica l’equilibrio tra le forze opposte.
Non male come sigillo, vero? Almeno cinque simboli universalmente conosciuti in massoneria! Se
ci spostiamo a sinistra, sempre nel medesimo lato, troviamo il logo della Riserva Federale di
Chicago (Federal Riserve Bank of Chicago, Illinois). Ad un occhio (<esotericamente» allenato,
colpisce immediatamente la lettera (<G>) maiuscola stampata all’interno del cerchio. Lettera
diffusissima in massoneria a tal punto che viene considerata come uno dei simboli più importanti.
Qual è il suo significato? Ci sono così tante interpretazioni che è difficile integrare il vero significato,
almeno per coloro che non sono iniziati agli (<insegnamenti nascosti>): iniziale della parola (<Gnosi>)
(conoscenza), (<Geometria>) (l’arte sacra della (<costruzione>)), (<God>) in inglese, (<Got>) in
tedesco: Dio, (<Generazione>), (<G.A.D.U.>) (Grande Architetto dell’Universo), ecc.
E’ d’obbligo precisare, per non cadere nel ridicolo, che esistono altre serie della stessa banconota che
presentano invece della lettera (<G>) la lettera (<H>) o la (<J>), questo a seconda della banca federale.
Però è altresì vero che una simile coincidenza - per chi crede naturalmente nelle coincidenze - è molto
interessante. Giriamo a questo punto il dollaro e passiamo al lato B. A destra, dentro un cerchio, l’animale
per così dire ufficiale degli Stati Uniti d’America: l’aquila calva o aquila romana.
Lato B del dollaro
Questa (<ufficialità>) l’ha sicuramente reso l’animale più diffuso in loghi e/o simboli governativi.
Senza nulla togliere agli altri animali, l’aquila per sua natura, è forse più (<vicina>) a Dio di qualsiasi altro
animale. Il significato quindi è indubbiamente (<divino>). Essa infatti vola alta, sfiorando il cielo e osserva
tutto e tutti. Nulla le sfugge dall’alto. Nel dollaro, l’aquila tiene nel becco un nastro con la scritta latina (<E
Pluribus Unum>) (Out of Many, One), composta da (<tredici>) caratteri, che significa: (<Da Molti Uno>). Il
numero (<tredici>), come vedremo meglio più avanti, è presente numerose volte nella banconota:
- le frecce che l’aquila tiene negli artigli della zampa a destra;
-le foglie del ramo nella zampa sinistra;
- le strisce dello scudo centrale che coprono il corpo;
- le stelle sopra la testa dell’aquila (che unite formano una stella a sei punte, sic!)
- i gradini della piramide;
- le lettere della scritta (<E Pluribus Unum>);
- le lettere scritta (<Annuit Coeptis>);
Aldilà dell’ovvio riferimento ai tredici stati che formarono la prima confederazione americana (tuttora presenti come numero nelle
tredici strisce bianche e rosse della bandiera statunitense), il significato del (<tredici>) in numerologia potrebbe riempire
tranquillamente una intera enciclopedia. Nei 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi è raffigurato con la (<Morte>), intesa come
trasformazione, cambiamento e rinascita. Nella tradizione cristiana, in cui Giuda il traditore è legato al tredici (Gesù più dodici
apostoli), è considerato il numero della gerarchia infernale. Per alcuni studiosi dell'alfabeto ebraico il (<tredici>) è simbolo di
distruzione e morte. Secondo invece Carmen Rettore, il tredici (<oltre ad essere il numero cosmico del perdurare della presenza
ê anche il numero del “trasporto” e del “volo”>). Cosa significa questo? (<In pratica con questo numero - continua Carmen
287
Rettore - viene data alla banconota la pulsazione di un movimento universale>), della serie: un movimento di (<circolazione>)
che (<perdura, trascende e resiste per l’eternità>). La conferma di quest’ultima affermazione, e cioè della (<circolazione che
perdura>), sta nel fatto che il dollaro è sicuramente la banconota che circola maggiormente nel mondo e da tantissimo tempo.
All’interno di un cerchio una piramide - o tronco di piramide - a base quadrata con un occhio al vertice. Un simbolo affascinante e
soprattutto intrigante, che vedremo di estrema importanza: si tratta infatti del <<Delta Luminoso>>, chiamato dagli amanti della
cospirazione: <<Piramide del Controllo>> o anche <<L’occhio che tutto vede>>. Talmente importante è il suo <<significato>> che
perfino Gustav Jung se n’è occupato: <<il triangolo con dentro un occhio s’impone – sempre secondo il grande psichiatra svizzero immediatamente ad ogni osservatore (a livello inconscio) indipendentemente dal livello di coscienza di chi lo sta guardando>>. Ciò
significa che va a lavorare direttamente a livello inconscio bypassando la parte consapevole. Ma cosa ci comunica?
Lo scopo dell’<<Occhio della Trinità e dello Spirito Santo», come lo chiama la Rettore, è quello di ricordare che: <<l’occhio di Dio ti vede
sempre, ovunque tu sia!>>, mentre il triangolo va a colpire direttamente i tre corpi: materia, sensi e mente, di cui è composto l’uomo.
Molto interessante, ma andiamo avanti perché non finisce qui. La piramide ha <<tredici>> gradini, simbolo - per alcuni - del <<percorso
iniziatico rosicruciano>>, alla base della quale vi è incisa la data: <<MDCCLXXVI>> cioè 1776, anno della fondazione degli Stati Uniti,
ma anche anno della nascita dell’<<Ordine degli Illuminati>>: la società segreta fondata il 1° maggio da Adam Weisshaupt, allora
professore ventottenne di giurisprudenza dell’Università dei Gesuiti in Baviera. Sopra il vertice della piramide compare la scritta
<<Annuit Cœptis>>, anch’essa di <<tredici>> caratteri il cui significato è: <<la provvidenza ha favorito il nostro impegno>>, <<la
divinità ha acconsentito>> o anche <<approva le cose iniziate>>. Sotto la base della piramide la scritta <<contenente un evidente errore
ortografico affinché la “divisa” «Novus Ordo Seclorum» risulti composta di 17 lettere invece di 18».
Effettivamente la scritta corretta dovrebbe essere più o meno così: <<Novus Ordo Secolorum>>. Perché allora inserire volutamente ad
arte un errore? Cosa significherà mai il numero <<diciassette>>? Esso equivale alla <<privazione della perfezione celeste altrimenti
rappresentata dal numero 18>>. Il XVII Arcano è rappresentato da: <<Le Stelle>>, ma indica anche la <<perpetuazione>> e
<<realizzazione>>. Come dire al mondo: <<ecco a voi la realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale>>.
Un altro simbolo curioso è invece la <<farfalla>> ai piedi della piramide. Per i greci la parola <<psiche>> significa anche <<farfalla>>,
oltreché naturalmente <<anima>>. Quindi la piramide <<sovrasta>> e <<sottomette>> l’anima-psiche che sta alla base. Ma quand’è
che il <<Delta luminoso>> è stato utilizzato per la prima volta? I primi ovviamente furono i membri dell’Ordine degli Illuminati, mentre
nel dollaro la decisione di stamparlo fu presa solamente nel 1933 per volere del 31esimo presidente Franklin Delano Roosevelt. Un
<<presidente - tanto per cambiare - massone del 33esimo grado>>. Questo simbolo, modificato graficamente da renderlo ancora più
<<illuminante>> (l’occhio che osserva e/o controlla il mondo intero), oggi viene usato anche dall’agenzia governativa per i programmi
della difesa statunitense: la D.A.R.P.A. (Defense Advanced Research Projects Agency).
O meglio, veniva usato: dopo averlo scaricato dal sito ufficiale www.darpa.mil (vedi immagine) sembra
misteriosamente sparito dalle pagine web. Questo sì che è vero occultismo! Possiamo quindi
affermare, senza paura di essere smentiti, che il dollaro statunitense <<veicola>> così tanti simboli
esoterici e/o massonici che pensare a semplici coincidenze fortuite è sinceramente un’offesa al buon
senso e alla comune intelligenza.
Sicuramente per qualcuno queste affermazioni potranno sembrare semplici forzature, qualcun altro
troverà il tempo di sorriderci sopra, ma è bene sempre ricordare due cose: primo che <<nulla in
288
massoneria è ritualmente superfluo...>> e secondo di non sottovalutare il <<simbolo>>, perché come
disse Jung: <<può trasformare la natura stessa dell’uomo>>. Chi ha orecchie per intendere...intenda!
289
Marzo di Sangue e nuovo dollaro
L'america sta valutando segretamente di stampare nuovi dollari "United States notes", "Note
Statunitensi", in sostituzione dei tradizionali dollari "Federal Reserve Notes".
Proprio come voleva fare Kennedy, infatti gli unici che ci guadagnarono da quella morte furono la Federal
Reserve ed Israele. Oggi Bush si trova nella medesima situazione e pare che effettuerà la riforma entro
marzo, visto che non ha altra soluzione. A meno che non si prenda in considerazione l'alternativa,
geopoliticamente dislessica, di bombardare l'Iran che sta istituendo una borsa che tratterà petrolio in euro
(petroeuro): questa iniziativa, infatti, svaluterebbe il vecchio dollaro rendendolo carta straccia.
L'uovo di Colombo consiste nello stampare "Note Statunitensi", ovvero biglietti di Stato, per non rimanere
nelle mani dei soci della Federal Reserve, che è una società privata che pare abbia addirittura la sede
legale a Portorico.
Il governatore della Federal Reserve, Alan Greenspan, il 31 gennaio se ne va in pensione. Il nuovo, Ben
Bernanke, ha deciso di non pubblicare più i dati di M3, ovvero la quantità totale dei vari tipi di dollari
emessi: in pratica, potranno stampare soldi a più non posso senza che nessuno se ne accorga. Non a
caso sono uscite delle leggi strane sulla legittima difesa, in vari paesi. In Italia, Berlusconi ha chiesto 15
giorni in più prima delle elezioni. Si sta giocando questa grande partita monetaria facendo di tutto per
distogliere l'attenzione da questo piano. Ad esempio, hanno deciso di far consegnare proprio ora Mladic
alla euromagistrata Carla Del Ponte. La mente raffinatissima della Corte dell'Aia è già al lavoro nelle
varie boutique per comprare giacche, foulard e per qualche ritocco alle rughe: per poi pavoneggiarsi
come al solito davanti alle telecamere.
Mentre infuriava la polemica sul signoraggio del Marco Convertibile, il governo della Srpska è caduto
sotto un accordo chiuso tra tre persone. Queste si spartiranno le sedie storte: un serbo sarà il vice primo
ministro. Il loro abietto obiettivo è di scaricare sulla polizia la consegna di Mladic, infatti il Topolino
dell'Aia sta parlando di collusioni della polizia nel mercato della droga. Evidentemente si è consultata con
Soros, che lui di droga se ne intende. Tutto questo scenario accadrà nei prossimi giorni mentre tutti i
media sono già pronti a deviare l'attenzione da quello che sta per succedere col dollaro. Tutti sono al
lavoro per privatizzare tutto e consegnare ai pirati quello che rimane.
290
Bush e Kerry fratelli di loggia e cugini di sangue!
Quasi un mese fa, avevamo avvertito che a Stresa, in provincia di Varese, si sarebbero incontrati quelli del
Bilderberg per decidere le sorti del nostro pianeta. (vedi lista partecipanti). Bene, una delle decisioni è stata
proprio quella di scegliere il vice presidente di John Kerry - il candidato democratico alle presidenziali di
novembre 2004. Il fortunato <eletto>> è stato John Edwards non per via della sua fotogenia, ma perché il
suo discorso è stato molto apprezzato dai Burattinai presenti in sala (Rockefeller, Henry Kissinger, & C.).
La cosa invece è andata diversamente al Ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, pure lui al Grand Hotel Ils
des Borromees sul Lago Maggiore per presentare la politica economica italiana. Giulio non ha convinto per
nulla la potente platea, e il suo dicastero è stato lasciato nelle mani <sicure>> del premier Silvio
Berlusconi. Insomma, a quanto pare, l’establishment politico-economica rappresentata in questo frangente
dal Bilderberg, ha abbandonato il peso morto George W. Bush perché diventato troppo impopolare e
ingombrante. La sua politica internazionale ha infatti scatenato la rivolta di centinaia di milioni di persone in
tutto il mondo e sta facendo prendere coscienza della situazione attuale, e questo per l’elite, non va
assolutamente bene! Il <gregge disorientato>>, come lo chiama l’intellettuale e professore di linguistica al
MIT, Noam Chomsky, deve rimanere in letargo e non destarsi; non deve porsi troppe domande.
L’attuale presidente degli Stati Uniti però ha mangiato la foglia: ha compreso il suo abbandono da parte
dello stesso Sistema che lo ha posizionato <illegittimamente>> dentro la Casa Bianca, e le sta
provando tutte per sopravvivere, senza comprendere che nulla può contro il Potere, quello vero.
L’ultimo disperato tentativo è quello di posticipare le elezioni! Proprio così: vuole, o meglio vorrebbe,
ritardare le presidenziali di novembre per paura di atti di terrorismo. I media, quelli ovviamente controllati
dalla sua amministrazione, danno per certo <cataclismatici attacchi terroristici volti a influenzare le
consultazioni>>. Come fanno a essere così sicuri rimane un mistero... Comunque sia, si stanno prodigando
seriamente: l’agenzia per la sicurezza della nazione (Homeland Security) ha ufficialmente chiesto al
Dipartimento di Giustizia di elaborare strategie giuridiche che permettano di sospendere le elezioni del 2
novembre nel caso di un attacco terroristico! Secondo il <Newsweek>> il Dipartimento in oggetto dovrà
prendere atto della lettera che è stata inviata nei giorni scorsi dal direttore della Commissione per
l’Assistenza Elettorale, DeForest B. Soaries Jr., proprio su questo problema. Ricordiamo che questo
personaggio è un fondamentalista religioso di estrema destra, nominato dallo stesso Bush Jr. nel 2002.
Questo chiarissimo atto intimidatorio dell’amministrazione può essere interpretato come un tentativo di
colpo di stato, perché la Costituzione americana non contempla la possibilità che il governo federale sposti
le elezioni, per nessun motivo. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane...
Detto questo, tutti coloro che vedono in Bush un pericolo per la stabilità e la sicurezza del pianeta - e sono
in costante aumento - non cantino vittoria e non si rallegrino troppo se al suo posto verrà eletto il
democratico John Kerry. E’ molto probabile che Bush, attentati o meno (speriamo non accada nulla!),
perderà le elezioni, ma non perché il popolo gli ha voltato le spalle ma perché le spalle gliele hanno voltate
i Burattinai. Il popolo si sa non elegge alcunché! Il vero problema è che il prossimo inquilino della Casa
Bianca sarà suo <frateio di loggia>> nonché <cugino di sangue>>, John Kerry! Sappiamo che entrambi
furono istruiti nella <Skull and Bones>> (<Teschio e Ossa>>) di Yale, ma pochi sono a conoscenza del
loro legame di sangue.
Secondo le ricerche dello storico americano, di origine ceca, Miroslav Rechcigl, il presidente George
Walker Bush Jr. e lo sfidante John Kerry discenderebbero da Edoardo I, sovrano inglese della casata dei
Plantageneti vissuto tra il 1239 e il 1307. Secondo tale studio, anticipato dal quotidiano inglese <The
Times>>, i due candidati alle presidenziali sarebbero non solo imparentati ma addirittura cugini
dell’attuale regina d’Inghilterra Elisabetta II! Per gli amanti dei libri di David Icke (ex giornalista della BBC)
questa non è certo una novità, ma semmai la prova che le sue elucubrazioni hanno un fondamento...
291
Concludo dicendo che il prossimo presidente è stato scelto dai Burattinai perché, come dice Maurizio
Blondet, farà le stesse medesime cose di Bush però in maniera meno irritante per la comunità
internazionale!
292
Bush e Kerry divisi in politica ma uniti da una loggia:
quella del «Teschio e delle Ossa»
La confraternita alla quale di iscrissero ai tempi dell’università fu fondata nel 1832 e accoglie soltanto
studenti di Yale. Un sogno immacolato. Ma anche un cupo, lugubre segreto di cui nessuno dei due
rivelerà mai alcunché, nemmeno in punto di morte: né a un giudice, né a un giornalista e men che meno
alla propria moglie. Sì, un sogno e un segreto sono probabilmente le uniche due cose che accomunano il
presidente statunitense George W. Bush e John Kerry, suo sfidante alle prossime elezioni presidenziali di
novembre. Il sogno è scontato e noto a tutti: le chiavi di quella residenza tutta bianca al numero 1600 di
Pennsylvania Avenue, a Washington DC. Bush conta di ottenere dai padroni di casa, gli americani, il
rinnovo del contratto d’affitto per altri quattro anni; Kerry spera invece in un’intimazione di sfratto al
concorrente. Diverse le parole usate per arrivarci, diversi i finanziamenti, ma è lì che puntano entrambi.
Quello e soltanto quello è il loro chiarissimo oggetto del desiderio. Per il resto, come si sa, tutto li divide. Il
presidente è cresciuto in mezzo alla smisurata guasconeria dei texani, l’ex eroe del Vietnam, respirando
invece lo snobismo dei «sangue blu» del New England. Il primo è evangelico, il secondo cattolico. Uno è
convinto della validità del capestro, l’altro vuole cancellare la pena di morte...E si potrebbe continuare. Sì,
ma il segreto, quel «cupo segreto» che li lega? Volendolo definire col il suo vero nome, si può affermare
che Bush e lo sfidante condividono uno scheletro nell’armadio. A essere più precisi, non proprio uno
scheletro intero, qualcosa in meno: soltanto un teschio e due ossa incrociare, in inglese skull and bones.
Ma i pirati non c’entrano. Skull and Bones è infatti il nome e il simbolo della segretissima quanto super
esclusiva loggia studentesca a cui entrambi sono stati iscritti – pur senza incrociarsi per la differenza d’età
– negli anni universitari all’altrettanto esclusivo ateneo di Yale. Loggia nella quale si entra per chiamata –
quindici nuovi adepti ogni anno – portando una tassa d’ingresso di 15mila dollari e un orologio
appartenuto a papà. Loggia dalla quale si esce soltanto per morte sopraggiunta. E conseguentemente
loggia nel cui libro mastro compaiono tuttora i nomi di George e di John, così come quelli di tutti gli altri
membri ancora in vita, circa 800 persone.
Skull and Bones ha una storia e una leggenda. La storia vuole che l’associazione sia stata fondata a Yale,
nel 1832, dal generale William Huntington Russell (fratello di quel Samuel che gestì il più vasto traffico
mondiale di oppio del tempo) e da Alphonso Taft, nonno di quell’Howard che dal 1909 al 1913 sarebbe
stato il 27° presidente degli Stati Uniti. L’intento era quello di riprodurre in America una società segreta sul
modello di quelle – come gli Illuminati – che proliferavano in Germania. Lo scopo? Creare una classe eletta
e destinata attraverso l’aiuto reciproco a grandi e luminose carriere.
E infatti la storia ci dice come attraverso la pesante porta di legno massiccio che conduce alla cripta senza
finestre («La Tomba»), sede della setta, siano passati negli anni diversi aspiranti «Bonesmen» (uominiossa) divenuti poi personaggi in vista: da George Bush senior, papà di George W., nonché 41° presidente
americano, a William Donaldson, già capo delle Sec, la commissione che vigila sulla Borsa di Wall Street;
da Henry Luce, fondatore della rivista Time Magazine, a Averell Harriman, diplomatico di vaglia e
confidente di diversi inquilini della Casa Bianca; da Harold Stanley, fondatore della banca d’affari Morgan
Stanley, a diversi rampolli della famiglia Rockefeller, i magnati della Standard & Oil. Ma anche ex segretari
di Stato, giudici della Corte Suprema e pezzi grossi della CIA.
Questo vuole la storia. La leggenda racconta invece ben altro. Tanto che pensando alle successive
carriere di quei giovani necrofili – in che mani siamo! – si fa fatica a scegliere se piangere o ridere.
Sarebbe stato per esempio Prescott Bush, nonno di George W., anche lui studente a Yale, a trafugare da
una tomba pellerossa il teschio che dà il nome alla loggia (prima si chiamava «Confraternità della morte»)
e che pare sia conservato ancor oggi, come oggetto di culto, in una teca di vetro. E non un teschio
qualsiasi, ma quello che sarebbe appartenuto al povero Geronimo, grande capo Apache, perseguitato in
293
vita dalle giubbe blu e molestato da morto da quei pischelli in blazar dello stesso colore.
Attraverso le maglie della segretezza, forate soltanto da pochissime eccezioni, sappiamo anche che i
neofiti, una colta accolti, prendono il nome di ((Cavalieri», per poi diventare l’anno successivo,
((Patriarchi»; che gli appellativi con cui definiscono i comuni mortali, quelli del mondo esterno, vanno da
((Gentili» a ((Vandali»; ma soprattutto che la cerimonia di iniziazione prevede che l’aspirante ((Bonesman»
si stenda completamente nudo in una bara, al centro della cripta, raccontando agli altri, senza lesinare
alcun dettaglio, la propria vita sessuale. E ora che in anni di politically correct le porte della sulla and bones
sono state aperte anche a donne e omosessuali dei deus essi, in quelle cerimonie non ci sarà senz’altro di
che annoiarsi.
Comunque, a lume di borghesissimo buon senso, ce ne sarebbe già abbastanza per dibattersi tra due
interrogativi: ridere o piangere? Eppure, c’è anche chi ha scelto una terza via. Come Ron Rosembaum,
scrittore ed editorialista del New York Observer, che affascinato da questo mondo criptico vi ha dedicato
30 anni di studi e di lavoro.
Ricavandone anche il suo personale ((perché» circa l’esistenza di Skull and Bones. ((Sono giunto alla
conclusione che al di là del colore e degli aspetti esteriori, tutta questa ossessione per le ossa, le bare e la
mortalità voglia inculcare nei giovani adepti il concetto che la vita è breve – spiega Rosembaum – e se
come loro sei una persona ricca e privilegiata, hai davanti a te due strade: o te la godi, senza dare in
cambio nulla alla società, oppure sfrutti il tempo che ti è stato regalato per lasciare un segno e un
contributo». E messa così, potrebbe anche andare.
La cazzuola George Washington
La posa della prima pietra del Campidoglio degli Stati Uniti d’America avvenne con Riti Massonici il 18
settembre del 1793. Poiché il territorio era situato all’interno della giurisdizione massonica della Gran
Loggia del Maryland, la cerimonia fu celebrata sotto gli auspici di quella stessa Gran Loggia con il Ven.mo
Joseph Clark in qualità di Gran Maestro Pro Tempore Ven. Fratello. Il presidente George Washington
presenziò alla cerimonia, assistito dal Ven.mo Fratello Clark del Maryland, dal Ven. Fratello Elisha C. Dick,
Maestro della Loggia Alexandria No. 22 della Virginia, nonché dal Ven. Fratello Valentine Reintzel, Maestro
della Loggia del Maryland No. 9 (ora Loggia Potomac No. 5 del Distretto di Columbia). La cazzuola
d’argento e il martelletto di marmo che George Washington utilizzò nel posare la pietra erano stati prodotti
artigianalmente per l’occasione dal Fratello John Duffey, un argentiere di Alexandria, membro della Loggia
di Fredericksburg No.4.
La cazzuola ha lama e codolo argentati, impugnatura d’avorio e rivestimento d’argento sull’estremità
dell’impugnatura. Oltre alla cazzuola e al martelletto, Fratello Duffey produsse altri utensili da lavoro
massonici in noce da utilizzare nella cerimonia. Al termine della stessa, il presidente Washington consegnò
la cazzuola al Maestro della Loggia No. 9 e il martelletto al Maestro della Loggia di Alexandria No.22.
L’iscrizione incisa dopo il 1805 sulla parte inferiore della lama della cazzuola suona così: «Questa
cazzuola, di proprietà della Loggia Alexandria-Washington No. 22 A.F.& A.M. fu utilizzata dal Generale
George Washington il 18 settembre del 1793 per porre la prima pietra del Campidoglio degli Stati Uniti
d’America a Washington, D.C.» Dopo la cerimonia del 1793 per il Campidoglio, sembra che la cazzuola
non sia stata più utilizzata fino al 1816, anno in cui si svolse la cerimonia della posa della prima pietra del
Mechanics' Hall in Alfred Street ad Alexandria. In seguito, la cazzuola fu impiegata dalla Loggia AlexandriaWashington per cerimonie speciali di posa della prima pietra e la richiesta aumentò durante la prima metà
del ventesimo secolo.
La Loggia Alexandria-Washington considera la cazzuola Washington uno dei suoi beni più preziosi.
294
Oggi, si trova esposta al pubblico all’interno di una speciale vetrinetta nella “Replica Room” della Loggia
Alexandria-Washington presso il George Washington Masonic National Memorial.
Le cerimonie di posa della prima pietra alle quali la Loggia Alexandria-Washington ha partecipato e in cui
la cazzuola Washington è stata utilizzata includono, oltre a quelle sopraccitate:
- Saint Paul’s Church, Alexandria (1817)
- Smithsonian Institution, Washington (1847)
- Monumento a Washington (1848)
- Statua Equestre di George Washington, Richmond (1850)
- Fireman's Monument, cimitero di Ivy Hill, Alexandria (1856)
- Alexandria Hospital (centro antico di Alexandria--non Seminary Road)
- George Washington Park, Alexandria (1909)
- Alexandria High School (1915)
- Tempio Massonico di Detroit
- Casa del Tempio, Rito Scozzese, Washington
- Tempio Massonico, Gran Loggia di Washington, D.C. (Ora National Museum of Women in the Arts)
- Tempio del Rito Scozzese, Kansas City, Missouri
- High School, Salina, Kansas
- Corte Suprema degli Stati Uniti, Washington
- National Cathedral, Washington
- Biblioteca del Congresso, Washington
- Ufficio postale e ufficio della dogana, Alexandria
- George Washington Masonic National Memorial (1923)
- Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Presidente Hoover)
- National Education Building, Washington (1930)
- Edificio Poste Centrali degli Stati Uniti, Washington (President Hoover, 1932)
- Edificio del Dipartimento del Lavoro (Gran Loggia di Washington D.C., 1932)
- Edificio del Dipartimento dell’Interno (Presidente Roosevelt - non Massonico, 1936)
- Emmanuel Episcopal Church, Braddock Heights, Alexandria, Virginia
- George Washington High School, Alexandria
- Thomas Jefferson Memorial, Washington (1939)
- Loggia di Fredericksburg No. 4, aggiunta (1951)
- Mary Washington College, Edificio Belle Arti, Fredericksburg (1951)
- Edificio del Dipartimento di Stato, Washington (1957)
- Chiesa Metodista, Mount Vernon (1958)
- Ampliamento ala settentrionale del Campidoglio, Stati Uniti (1959)
- Tempio del Rito Scozzese, Alexandria (1959)
- Loggia Elmer Timberman No. 54, Annandale, Virginia (1960)
- James Monroe Memorial Law Library, Fredericksburg, Virginia (1961)
Come si può notare, la cazzuola Washington è stata utilizzata per cerimonie di posa della prima pietra di
molti edifici importanti. Tuttavia, durante gli anni ’60 del secolo scorso, la Loggia, preoccupata per l’usura
ed accortasi che la superficie della cazzuola risultava graffiata dalla malta, decise di farne produrre
artigianalmente una copia. Fu allora che la Loggia Alexandria-Washington incaricò il Fratello George E.
Olifer, grande esperto di metalli preziosi e in seguito Venerabile Maestro della Loggia stessa, di riprodurre
una cazzuola che si avvicinasse il più possibile all’originale. In tutti i particolari tranne uno, l’opera del Ven.
Olifer è completamente identica all’originale. Egli ha lasciato un piccolo segno che contraddistingue la
copia in modo che possa essere identificata, purché si sappia dove guardare, e si trova nello stesso punto
in cui John Duffey pose il suo sulla cazzuola originale nel 1793. A partire dalla fine degli anni ’60, la copia
della cazzuola viene utilizzata ogni volta che la Loggia è chiamata a presenziare cerimonie di posa della
prima pietra oppure in occasione di eventi speciali. La cazzuola Washington, invece, è stata utilizzata una
295
sola volta, ed è stato in occasione della ricostruzione del 200mo anniversario della posa della prima pietra
del Campidoglio degli Stati Uniti, a Washington, D.C. il 18 settembre del 1993. Finanziato dalla Gran
Loggia del Distretto di Columbia, a questo evento parteciparono Massoni provenienti da ogni parte degli
Stati Uniti. Di seguito sono elencati alcuni eventi di posa della prima pietra del più recente passato nei quali
la copia della cazzuola Washington è stata utilizzata:
- Prima pietra della nuova struttura sanitaria, Casa Massonica Bonnie Blink, Cockeysville, Maryland, Gran
Loggia del Maryland (1981)
- Ricostruz. della posa della prima pietra dell’Almas Shrine Temple di Washington, D.C., Gran Loggia del
Distretto di Columbia (1986)
- Ricostruzione del 200mo anniversario di posa della prima pietra del Distretto Federale, Jones Point,
Alexandria, Virginia, Loggia AlexandriaWashington No. 22 (1991)
- Ricostruzione del 200mo anniversario di posa della prima pietra della Casa Bianca, Washington, D.C.,
Gran Loggia del Distretto di Columbia
(1992)
- Prima pietra per la ricostruzione del Washington Grist Mill, Perryopolis, Pennsylvania, Gran Loggia di
Pennsylvania (1992)
- Prima pietra della sede locale della Croce Rossa americana, Alexandria, Virginia, Loggia AlexandriaWashington No. 22 (1995)
- Prima pietra del Rural Electric Cooperative Association, Arlington, Virginia, Loggia Alexandria-Washington
No. 22 (1995)
- Ricostruz. della posa della prima pietra dell’Alexandria Academy, Alexandria, Virginia, Loggia AlexandriaWashington No.22 (1995)
- Prima pietra del Tempio Massonico Charles A. Brigham, Jr., Loggia Madisonville - Madiera No. 419,
Symmes Township, Ohio, Gran Loggia
dell’Ohio (1996)
296
Maastricht e la perdita della Sovranità Monetaria
Luglio 1981 L’autonomia della sovranità monetaria affidata alla privata Banca Centrale d’Italia è stata
introdotta a partire dal luglio 1981, col divorzio tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro deciso dal Ministro
del Tesoro Beniamo Andreatta con una semplice lettera all’allora Governatore di Bankitalia Carlo Azeglio
Ciampi, in cui sollevava la Banca Centrale dall’obbligo di acquistare quei titoli di Stato che il Tesoro non
riusciva a collocare altrove sul mercato.
17 Febbraio 1986 Giulio Andreotti come Ministro degli Esteri del Governo Craxi, firma l’Atto Unico
Europeo.
7 Febbraio 1992 Giulio Andreotti come Presidente del Consiglio assieme al Ministro degli Esteri Gianni de
Michelis (Membro dell’Aspen Institute) e il Ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore di Bankitalia)
firmano il Trattato di Maastricht, il 7 febbraio 1992 per l’entrata nell’Unione Europea. Così facendo,
l’autonomia delle banche centrale stava entrando in tutti gli ordinamenti giuridici dell’Unione Europea per
effetto del Trattato (articolo 107).
Articolo 107 del Trattato di Maastricht
Nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal presente trattato e dallo Statuto del SEBC, né
la BCE né una Banca centrale nazionale né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni
dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai Governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi
comunitari nonché i Governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri
degli organi decisionali della BCE o delle Banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti.
Gli Stati aderenti rinunciano alla sovranità monetaria nazionale per trasferirla con l’articolo 105 alla
Banca Centrale Europea (BCE).
Articolo 105A del Trattato di Maastricht
1.
La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità. La BCE e
le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle Banche
centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità.
2.
Gli Stati membri possono coniare monete metalliche con l'approvazione delle BCE per quanto riguarda
il volume del conio.
7 Febbraio 1992 Lo stesso giorno l’autonomia della Banca Centrale si è perfezionata con la legge
7.2.1992 numero 82 varata dal ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore della Banca d’Italia), che
ha attribuito alla Banca d’Italia la facoltà di variare il tasso ufficiale di sconto senza doverlo più concordare
297
con il Tesoro.
Modifiche costituzionali
Gli ultimi atti della costruzione europea, dall’Atto Unico Europeo (AUE) del 1986 al Trattato di Maastricht
del 1992, all’entrata vera e propria nel 1999, hanno imposto una trasformazione strutturale, che ha
modificato la nostra Costituzione, sovrapponendole degli impegni internazionali. In particolare è stata
approvata, senza che nessuno lo dicesse, una nuova costituzione economica, che svuotava diversi articoli
della costituzione economica, che svuotava diversi articoli della Costituzione repubblicana e ne introduceva
altri, cambiandoli radicalmente i poteri della Repubblica – per lo più cancellandoli – in materia di spesa, di
Stato sociali, di proprietà pubblica delle imprese, di programmazione.
Sovranità monetaria oggi
Oggi la Sovranità Monetaria di circa 455 milioni di persone dell’Unione Europea è nelle mani di pochissime
persone del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea (e dei veri controllori dei gruppi elitari ai
quali appartengono):
- Il presidente Jean-Claude Trichet:Membro del Club di Parigi, della Banca per i Regolamenti
Internazionali, membro dell’Ordine nazionale della Legione d’Oro, già Governatore della Banca Mondiale e
del Fondo Monetario Internazionale, ecc.;
- Il vicepresidente Lucas D. Papademos Membro della Commissione Trilaterale e del Fondo Monetario;
- Tommaso Padoa-Schioppa (sostituito dall’attuale Lorenzo Bini Smaghi): Membro dell’Aspen Institute,
membro della Commissione Trilaterale, membro dei Bilderberg, ecc.)
La BCE, con sede a Francoforte (è nelle mani di pochissimi banchieri) è la Banca Centrale che gestisce e
controlla tutta l’emissione delle banconote in Europa. I proprietari della BCE sono le seguenti Banche
Centrali:
Banca Nazionale del Belgio (2,83%)
Banca centrale del Lussemburgo (0,17%)
Banca Nazionale della Danimarca (1,72%)
Banca d’Olanda (4,43%)
Banca Nazionale della Germania (23,40%) (BCE) Banca Nazionale d'Austria (2,30%)
Banca della Grecia (2,16%)
Banca del Portogallo (2,01%)
Banca della Spagna (8,78%)
Banca di Finlandia (1,43%)
Banca della Francia (16,52%)
Banca Centrale di Svezia (2,66%)
Banca Centrale d’Irlanda (1,03%)
Banca d’Inghilterra (15,98%)
Banca ditalia (14,57%)
298
Le Banche Centrali però sono quasi tutte banche private, perché controllate da banche commerciali,
assicurazioni e/o fondazioni. Per esempio la nostra Bankitalia è una società privata con sede alle Cayman,
controllata da i seguenti soci privati:
Gruppo Intesa (27,2%),
BNL (2,83%)
Gruppo San Paolo (17,23%)
Monte dei Paschi di Siena (2,50%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo La Fondiaria (2%)
Gruppo Unicredito (10,97%)
Gruppo Premafin (2%)
Assicurazioni Generali (6,33%)
Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)
INPS (5%)
RAS (1,33%)
Banca Carige (3,96%)
privati (5,65%)
La logica conseguenza è che la BCE è una banca privata! Per tanto la Sovranità Monetaria in Europa è
oggi nelle mani di un manipolo di banche private, e quindi è nelle mani dei pochissimi banchieri che
controllano queste banche!
299
La massoneria governa l'Europa
Francia, il Gran Maestro alza il velo sui retroscena della potente lobby Di dubbi ne avevamo veramente
pochi, ora anche quei residui scrupoli culturali che restavano sono stati spazzati via. La massoneria non
solo esiste ed è attivissima, ma non fa nemmeno più mistero del potere di intervento di cui gode nell’ambito
politico internazionale.
A confermare tutto, alla faccia di chi vede nella lotta alla massoneria soltanto l’esercizio di stile un po’
paranoico di estremisti o amanti del complottismo, ci ha pensato Alain Bauer, grande maestro del Grande
Oriente di Francia (GODF), in una lunga intervista pubblicata sul numero del 12 dicembre scorso del
settimanale Le Nouvel Observateur. Il lungo botta e risposta, una sorta di manifesto per la massoneria in
epoca di globalizzazione, non lasciava spazio agli interrogativi nemmeno nel titolo scelto: “Ecco chi siamo
veramente”. E vediamolo, quindi, chi sono e cosa vogliono questi attivissimi grembiulini francesi.
Dopo aver definito Chirac (<un uomo piuttosto filo-massone, nonostante mantenga tutte le
contraddizioni dell’individuo>>, Bauer getta la maschera e svela gli ultimi interventi di cui la massoneria
si è resa protagonista in ambito politico internazionale.
Alla domanda su come valutasse la nuova Europa e la nascita della Costituzione europea, Bauer risponde
candidamente: (<Se all’interno dei testi riguardanti l’Unione europea non si pone più la questione di
introdurre il concetto di eredità cristiana questo non è un caso, poiché i massoni fanno quel che c’è da
fare. La massoneria a per vocazione la tendenza ad intervenire su un certo numero di argomenti: ecco la
nostra posizione, voi fate come volete ma questa è la nostra posizione! Anche in bioetica è così: noi siamo
per la libertà assoluta per la ricerca scientifica, contro tutti i divieti morali>>.
Ecco dunque l’ammissione della presenza, in sede di politica comunitaria, di un potente lobby massonica
in grado di influenzare ad altissimo livello le decisioni degli organismi di vigilanza e di indirizzo.
A Bruxelles comandano i grembiulini, a quanto sembra con buona pace di Prodi e di tutti gli eurocrati intenti
a gonfiare il petto di fronte alla grandezza e all’autonomia del progetto europeo. Bauer prosegue mettendo
in evidenza che (<le riflessioni della loggia sono determinanti sulle decisioni politiche>> e lanciando un
altro segnale di chiarezza cristallina. (<La massoneria è favorevole all’ingresso della Turchia nell’Unione
Europea anche per la massoneria considera da sempre la Turchia come Europa>>: l’intervista è stata
pubblicata il 12 dicembre, quindi prima del vertice di Copenhagen e dello slittamento al 2004 dell’avvio dei
colloqui con Ankara, ma ugualmente appare inquietante come i poteri occulti avessero già deciso il loro
piano d’azione. Prepariamoci, quindi, a qualche colpo di coda da qui al maggio 2004. Il lungo testo
pubblicato dall’Observatour è un pozzo di conoscenza: si scopre, ad esempio, che (<molte associazione
che lottano contro la globalizzazione come Attac (gli amici d’Oltralpe di Casarini e soci) o la Confédération
paysanne di José Bovè vedono al loro interno molti nostri fratelli>>: giudicate voi, se ancora avevate dei
dubbi, la bontà della spirito anti-mondialista del cosiddetto “movimento dei movimenti”.
Di più: (<Bernard Cassen (fondatore e leader di Attac) è regolarmente invitato dalle loggie del Grande
Oriente, da noi è sempre il benvenuto. Molti nostri fratelli stanno con José Bové: certamente non per
smontare i Mc Donald’s!>>. Servi dei poteri forti e dei massoni, altro che rivoluzionari: burattini di cui il
potere si serve per creare paura nella gente - spingendola inconsciamente a ritenere la globalizzazione il
male minore - e contemporaneamente agenti di legittimazione democratica del modello di sviluppo
imposto da grembiulini e banchieri. L’esistenza dei no-global, il loro poter sfilare e parlare (oltre che
distruggere e saccheggiare), dimostra infatti al circo mediatico come l’attuale assetto politico sia foriero di
tutele democratiche e di rappresentanza per tutti. I grembiulini stanno costruendo sopra le nostre teste un
continente a misura di massone: laicismo estremizzato volto a svuotare d’ogni senso morale la persona,
distruzione di qualsiasi eredità religiosa, libertà di ricerca finalizzata alla creazione artificiale della vita
umana, derubricazione di ogni sovranità popolare in nome di un mondo governato dagli “illuminati”. Il tutto
con la complicità appassionata dei “no global”.
300
I soci privati delle Banche Centrali (private)
I SOCI DELLA BANCA D’ITALIA
Gruppo Intesa (27,2%),
Gruppo San Paolo (17,23%)
BNL (2,83%)
Monte dei Paschi di Siena (2,50%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo La Fondiaria (2%)
Gruppo Unicredito (10,97%)
Gruppo Premafin (2%)
Assicurazioni Generali (6,33%)
Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%)
INPS (5%)
RAS (1,33%)
Banca Carige (3,96%)
privati (5,65%)
I SOCI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE)
Banca Nazionale del Belgio (2,83%)
Banca Nazionale della Danimarca (1,72%)
Banca centrale del Lussemburgo (0,17%)
Banca d’Olanda (4,43%)
Banca Nazionale della Germania (23,40%)
Banca nazionale d'Austria (2,30%)
Banca della Grecia (2,16%)
Banca del Portogallo (2,01%)
Banca della Spagna (8,78%)
Banca di Finlandia (1,43%)
Banca della Francia (16,52%)
Banca Centrale di Svezia (2,66%)
Banca Centrale d’Irlanda (1,03%)
Banca ditalia (14,57%)
Banca d’Inghilterra (15,98%) (Non ha l’euro)
I SOCI DELLA FEDERAL RESERVE U.S.A.
Rothschild Bank di Londra
Kuhn Loeb Bank di New York
Warburg Bank di Amburgo
Israel Moses Seif Banks d’Italia
Rothschild Bank di Berlino
Goldman, Sachs di New York
Lehman Brothers di New York
Warburg Bank di Amsterdam
Lazard Brothers di Parigi
Chase Manhattan Bank di New York
I personaggi qui sotto possedevano banche che a loro volta possedevano azioni della FED. Le banche
elencate hanno un controllo significativo sul New York FED District, che controlla gli altri 11 FED Districts.
Queste banche sono in parte possedute da stranieri e controllano la New York FED District Bank:
First National Bank di New York
James Stllman National City Bank, New York
Levi P. Morton
M.P. Pyne
Mary W. Harnman
George F. Baker
National Bank of Commerce, New York
Percy Pyne
A.D. Jiullard
Mrs.G.F. St. George
Hanover National Bank, New York
J.W. Sterling
Jacob Schiff
Katherine St. George
Chase National Bank, New York
H.P. Davidson
Thomas F. Ryan
J.P. Morgan (Equitable Life/Mutual Life)
Paul Warburg
Edith Brevour T. Baker
William Rockefeller
301
Come lo Stato può guadagnare dal signoraggio
In soldoni, è il caso di dirlo, come eliminare le Tasse al Cittadino.
Lo Stato Italiano (e gran parte degli altri Stati Sovrani nel Mondo) ha abdicato alla propria Sovranità
Monetaria a favore della Banca Centrale (prima Banca d’Italia, ora Banca Centrale Europea).
Questi “Fantasmi Giuridici” sono privati, appartengono a Banche Private di Banchieri Privati, e quindi
rispetto al Cittadino (ignaro, ignorante, indifeso e spesso indifferente) adoperano la logica del ‘servirsi’ e
non del ‘servire’, unico comportamento etico (v. Giacinto Auriti). Come tutte le Corporation, le Banche non
sono orientate all’Etica ma al Profitto (v. Domenico De Simone). I politici sono “camerieri dei banchieri” per
quei personaggi che hanno saputo ‘vedere’ al di là della cortina di fumo e menzogna che cela la vera realtà
del sistema bancario e finanziario dell’Italia e di tutto il Mondo e che si chiama Usurocrazia (v. Ezra
Pound). Se lo Stato stampasse la propria moneta, come conia le proprie monetine, si estinguerebbe di
colpo il mostruoso Debito Pubblico che grava su tutti Noi, i Nostri Figli e quindi il Nostro Futuro. Si spezza
così la catena della schiavitù della moneta-bancaria, catena forgiata dalla creazione dal nulla della monetadebito (‘ex nihilo’ – v. Maurice Allais). Il Popolo, di nuovo padrone della propria Sovranità Monetaria,
tornerebbe a Vivere.
Lo Stato tipografo
Facciamo un esempio: lo Stato paga un Dipendente Pubblico 1.400 euro, che in contanti equivale ad un
mazzetto di 14 banconote da 100 euro nominali (valore nominale = di facciata, quanto stampato sulla
carta-moneta). Attualmente ogni banconota costa allo Stato 100 euro, più gli interessi (mettiamo che il
Tasso di Sconto, che è il costo del denaro tra Banca Centrale e Banche Locali, è al 2,5% e che si applichi
anche allo Stato). Al Banchiere la stessa Banconota costa 3 centesimi di euro (3 eurocent = 0,03 euro =
valore intrinseco = costo di produzione = costo medio della carta, inchiostro, tecniche anticontraffazione
ecc...). Il Banchiere ricava 1.435 euro (100 x 2,5% x 14). Il Banchiere spende 0,42 euro (14 x 0,03). Il
Banchiere guadagna 1.434,58 euro (1.435 – 0,42) e questo è il signoraggio sullo stipendio di un singolo
dipendente. Quanti sono i Dipendenti Pubblici? 3 milioni? Quant’è lo stipendio medio? Quello indicato? Un
po’ meno, un po’ di più? Fate voi gli aggiustamenti... Uno stipendio di 1.400 euro ‘costa’ allo Stato 1.435
euro. Lo stesso meccanismo per una strada, un ospedale, un ponte, un carroarmato, un telefono... E
queste spese dello Stato vanno saldate, con le Tasse. Calcoliamo, da Bar dello Sport, la Tassa che tutti i
cittadini devono pagare per saldare 1.435 euro x 3 milioni di dipendenti pubblici. Non facciamoci distrarre e
lasciamo ai politici giocare sul fatto se i Dipendenti pubblici sono tanti o pochi o il giusto, e se i ponti
servono o non servono, se gli Ospedali e le scuole vanno privatizzate o no. Noi ormai abbiamo capito che
anche UN SOLO dipendente costerà sempre più di quanto il poverino intasca.
Facciamo due conti:
1.435 x 3.000.000 = 4.305.000.000 euro !
4,3 miliardi di euro al mese ! e poi ci sono le strade, gli Ospedali ecc...
E se lo Stato stampasse i propri soldi?
Stampare un mazzetto di banconote che valgano 1.400 euro costa 0,42 euro, ricordiamolo...
0,42 x 3.000.000 = 1.260.000 euro !
Il Pubblico Impiego allo Stato costerebbe 1,6 milioni di euro al mese ! E’ assurdo?!?! 4,3 miliardi di euro
contro 1,6 milioni di euro?
Quanti contribuenti ci sono in Italia ? Facciamo pagare anche i gatti? Diciamo 30 milioni?
Trovate Voi i dati precisi. .. 4,3 miliardi di euro / 30 milioni di tassati = 143 euro!
1,6 milioni di euro / 30 milioni di tassati = 0,05 euro!
Con il signoraggio del Banchiere, il Pubblico Impiego costa al Contribuente (attualmente) 143 euro al
302
mese, senza signoraggio invece, solo 0,05 euro al mese. E gli impiegati non perderebbero Potere
d’Acquisto perché le banconote sarebbero garantite dallo Stato, quindi dalla comunità tutta, per semplice
convenzione, perché la banconota avrebbe il valore che tale convenzione ‘induce’ nella carta. E’ il Popolo
che accettando la carta-moneta (per convenzione tra i Cittadini stessi di una Società) ne crea il valore, con
il principio dell’induzione, scoperto dal Prof. G. Auriti. Non serve neanche la riserva aurea (in ogni caso e
di fatto già assente dal 1971, con la fine degli accordi di Bretton Woods, per volere di Nixon e la chiusura
della Gold Window).
Stesso discorso per le strade, pensionati, ospedali... Lo Stato pagherebbe le Ditte che fanno le Grandi
Opere con moneta propria, non carica di Usura Bancaria. La realizzazione di Servizi e Lavori Pubblici
saranno discussioni squisitamente politiche e non economiche. Sarà il consenso popolare a determinare
investimenti, senza dipendere da Usurai. Se il Popolo ritiene necessario un ponte, lo Stato stampa i soldi
necessari per fare quel ponte. Così non si avrà inflazione perché, a costo zero (spese tipografiche), si crea
il bene-moneta per realizzare il ponte, ossia il suo equivalente Bene Reale (concetto base del Credito
Sociale. v. L’Isola dei Naufraghi, di Louis Even). Da qui si può partire per creare il Reddito di Cittadinanza,
perno concettuale e pratico per slegare il Popolo dalle angherie e ricatti dei Detentori del Potere di
Emettere Moneta.
Il segreto del capitale
Avete accumulato un piccolo o grande risparmio: 50 mila euro, 100 mila. Anche 500 mila, se siete un
dentista o un bottegaio. La propaganda del capitalismo terminale vi invita, anzi vi spinge, vi obbliga a farlo
fruttare: nel futuro, vi dice la sirena seduttrice, vi ritroverete con una bella somma, ben accresciuta, che
renderà serena la vostra vecchiaia. Voi, perciò, affidate i vostri risparmi a un fondo d'investimento, a un
fondo pensione. Se i risparmi sono alti, a una società di gestione dei patrimoni. Ogni fondo ha un gestore:
un esperto, uno che sa - diversamente da voi - come far fruttare i vostri soldi. Li impiega in azioni e
obbligazioni, da esperto qual è: i titoli più lucrosi, nel mix più sapiente.
La realtà è un po' diversa. La prima cosa che fa' il gestore, appena ricevuti i vostri soldi, è: comprarsi la
Mercedes più grossa sul mercato, aggiungervi una Porsche per i suoi week-end, accaparrarsi un attico di
lusso. Per vivere da ricco. La Mercedes nuova del gestore dovrebbe suscitare qualche sospetto. Si sta
occupando davvero di far diventare ricchi noi? La Mercedes l'ha comprata coi soldi nostri; fossero stati
suoi, magari, avrebbe scelto un modello più economico. Speriamo almeno che accresca il nostro risparmio,
il nostro modesto capitale.
In realtà, i gestori dei fondi, in media, non riescono quasi mai a battere l'indice. Lo hanno provato studi seri:
perdono soldi più o meno come avreste fatto voi, se aveste giocato in Borsa personalmente.
Almeno vi sareste rovinati da soli, senza pagare commissioni. Perché questo è il punto: perda o vinca, per
il gestore è lo stesso. Lui, guadagna sempre: si fa pagare per gestire i vostri risparmi. In anticipo. Grasse
commissioni. Il capitale, del resto, mica è suo: è vostro. Suo è il lucro.
Ancor peggio, se vi consigliano di mettere i soldi in azioni. Dicono in America: sulla porta di Wall Street (la
Borsa) c'è una scritta: Caveat Emptor, stia attento il compratore. Ma questa scritta la vedono solo gli esperti,
gli speculatori professionali. E, loro, non hanno nessun interesse ad aprirvi gli occhi, perché la vediate
anche voi. Anzitutto, non vi avvertono che la Borsa è come la caccia alla volpe: un gioco per grandi abbienti.
Anche negli Stati Uniti, dove tutti hanno qualcosa in azioni, il 10 per cento delle famiglie detiene l'86 per
cento dei titoli. Uno degli scopi primari (e il meno confessato) della Borsa è di fabbricare capital gains
(profitti sul capitale) per consentire ai miliardari di evitare le tasse: il prelievo fiscale sui redditi di lavoro è
303
aggressivamente progressivo, sui capital gains o è zero, o è a percentuale piatta (non aumenta col reddito).
Ma la Borsa serve anche per fabbricare perdite, in modo da compensare profitti: sempre per consentire ai
signori di sfuggire al fisco. Tuttavia, la Borsa ha bisogno dei piccoli risparmiatori. Altrimenti, essendo un
gioco a somma zero, chi potrebbero spogliare i professionisti dell'azzardo? Da qui l'invito generale, nei
tempi del capitalismo ultimo, a diventare tutti azionisti. Lo chiamano capitalismo democratico: senza dire che
esso presenta per il padronato alcuni vantaggi collaterali. Per esempio, se un'azienda paga
i suoi lavoratori, in parte, con proprie azioni (come avviene in Usa, e si vorrebbe cominciare a fare in
Europa), su quell'emolumento non deve sborsare i contributi previdenziali. Cercano di stimolare persino il
vostro patriottismo: mettendo i risparmi in Borsa, finanziate le aziende italiane (non è vero: le imprese si
finanziano sul mercato dei titoli solo in percentuale marginale; per lo più s'indebitano con le banche,
emettono bond od obbligazioni, o presso merchant bank). Sempre più seducente, si ripete l'urgente invito a
investire i risparmi nei fondi, anche per assicurarsi la pensione: tra vent'anni, il vostro pacchetto di azioni
avrà preso un bel valore, e potrete cominciare a realizzarlo.
E' una frode: le azioni, fra vent'anni, saranno quasi sicuramente ribassate. Per il solo fatto che allora ci
saranno meno italiani di oggi, e quindi la domanda di azioni sarà più debole. Negli anni '70, un analista
americano di nome Gelvin Stevenson provò a confrontare le performances borsistiche secondo le varie
classi di reddito: scoprì che chi ha redditi alti vince, e chi ha redditi bassi, tendenzialmente, perde. E che
perde tanto più, quanto più il suo reddito è basso.
Fino a pochi anni fa, gli agenti di Borsa - mediatori necessari, se volete acquistare azioni - erano una casta
chiusa, un monopolio. Questi sacerdoti del mercato e del rischio, stranamente, si erano protetti da ogni
rischio, e dalla concorrenza sui prezzi. Si facevano pagare in commissioni fisse. Ancor oggi, che vincano o
perdano (coi soldi vostri), ha poca importanza: loro incassano per ogni transazione che operano a vostro
nome. A volte comprano e acquistano coi soldi vostri, solo per accrescere il loro onorario.
Diversi anni fa, a New York, un povero risparmiatore di nome Guy R. Pierce affidò il suo modesto gruzzolo,
3 mila dollari, agli agenti Richard, Ellis & Co. Nel giro di un mese, Pierce ritrovò il proprio patrimonio ridotto a
110,98 dollari in liquidità e 50 dollari in azioni. Come scoprì il giudice a cui il malcapitato si rivolse, il suo
agente era giunto ad operare sul conto del cliente, in un mese, "fino a 15 acquisti di un solo titolo per
complessivi 31 mila dollari, e altrettante vendite di quel solo titolo per oltre 26 mila dollari. In un caso il
broker vendette allo scoperto un titolo per ricomprarlo lo stesso giorno, perdendo in entrambe le
transazioni". Per questa splendida performance, la Richard, Ellis & Co. addebitò a Pierce commissioni per
1022 dollari. Il capitalismo terminale, finanziario, come tende a retribuire il minimo possibile il lavoro, così
tende a non retribuire il risparmio. In ogni caso, la sua vittima predestinata è il lavoratore-produttore, colpito
da due parti: da salariato, e da risparmiatore. Il risparmio è una sciagura, di questi tempi. Come Pinocchio,
incauto, mostra al Gatto e alla Volpe i suoi zecchini d'oro, così accade a voi risparmiatori quando mettete il
denaro risparmiato in banca. In tal modo, il Gatto e la Volpe sono al corrente di quanto avete.
Da quel momento, hanno un solo pensiero: portarvi via i soldi. Già il bancario allo sportello, ben istruito, vi
fa' notare che tenete cifre troppo grosse sul conto corrente, che non rende niente (ma non è la banca a
fare in modo che non renda niente?). Mettetelo nei nostri fondi, il vostro capitale. Che rendono il 3, il 5.
Detratte, come ovvio, spese e commissioni. A Pinocchio, il Gatto e la Volpe parlarono di un favoloso orto,
dove gli zecchini, seminati, avrebbero generato alberi di zecchini, con frutti d'oro.
Voi risparmiatori venite convinti, né più né meno di Pinocchio, che quel campo dei miracoli esiste.
E dove sia, lo sa solo il gestore. Invece, se proprio le cose vanno bene - se la Borsa sale, una situazione in
cui anche gli inesperti guadagnano - il gestore sì farà fruttare il vostro risparmio il 7, anche il 18%; ma a
voi, fateci caso, sarà attribuito il 4, o il 14%. Il resto, arricchisce i gestori.Se le cose vanno male in Borsa e
il gestore (come sareste capace di fare anche voi) perde, il danno è tutto vostro.
Non rivedrete più il vostro capitale. Ve ne daranno due o tre motivi. Primo: "non le conviene uscire
adesso". Secondo: "il suo capitale, in questo momento, non è liquido" (i titoli non sono realmente liquidi,
304
ossia vendibili in tempi di crisi, di calo rapido dei corsi: nessuno li compra). Fino al terminale argomento: "il
suo capitale è perduto. Non sapeva di averlo impiegato in un investimento a rischio?".
E' il metodo del Gatto e della Volpe. Il vostro capitale, per loro, è un fastidioso passivo: perché devono
pagarvi qualcosa, un interesse, un frutto, sborsandolo di tasca loro.
L'attivo, per loro, non è il vostro capitale, sono i frutti che loro possono introitare, moltiplicati, dal vostro
risparmio. Quelli, se li tengono loro quanti più possono. Ma allora che fare? Lasciare i soldi in banca, su
conto corrente che non rende niente? Perché almeno sono liquidi, cioè li potete ritirare in ogni momento?
Ah, poveri imperdonabili Pinocchi: voi ignorate tutto della banca, ignorate i trucchi del credito, ignorate gli
impegni che avete assunto quando avete messo i soldi in banca. E' appunto sulla vostra ignoranza che
ingrassano i finanzieri, gli speculatori, i banchieri. Il trucco comincia lì, proprio nella banca.
La banca vi fa' credere che presta il vostro denaro ad attività produttive. Se avete messo 100.000 euro in
deposito, essa presta - vi fa' credere - i 100.000 euro a un imprenditore che chiede un fido. Così spiega la
forbice fra il tasso passivo che paga a voi - l'1 per cento d'interesse, che con l'addebito delle spese
diventa lo 0 per cento, o addirittura un interesse negativo (e voi già ci perdete, per il solo fatto di aver
affidato i soldi alla banca) - e il tasso attivo che fa' pagare all'imprenditore, indebitandolo: il 7%, magari il
12 o pii Voi credete che questo sia il lucro della banca: 7 meno 1, 12 meno uno. In percentuale su quei
100 mila euro, fa' un guadagno di 7mila o 12mila. Un po' eccessivo, ma insomma la banca corre dei
rischi: l'imprenditore può diventare insolvente, la banca ha delle spese. Il lucro è legittimo. Così credete
voi. Ma la banca, sul vostro deposito, in realtà lucra non il 7 ma il 28%, non il 12 ma il 48%. La banca ha
davvero scoperto il campo moltiplicatore degli zecchini; solo, non ve ne fa partecipi. A voi, riconosce solo
l'1 per cento. Come avviene?
Dov'è il trucco? Il trucco è: quando voi depositate in banca 100 euro, la banca può creare fra i 10 e i 20
prestiti da 100 euro ciascuno: ossia "crea" moneta per mille o duemila euro. Nei paradisi fiscali, dove non
si richiedono riserve obbligatorie, anche di più, fino a 10 mila euro. E su tutto quel denaro inventato e dato
a prestito la banca lucra gli interessi.
Ma come fa' la banca, obietta Pinocchio, a prestare denaro che non ha in cassa? Può perché sa che i
depositanti non ritireranno tutti insieme la totalità dei loro depositi, né i debitori realizzeranno di colpo i loro
fidi. Lo faranno a poco a poco, secondo necessità; lo faranno per lo più emettendo assegni, non ritirando
contanti. Basterà il flusso di cassa (il debitore paga gli interessi con denaro vero) per consentire alla banca
di pagare contanti ai depositanti, relativamente pochi, che chiedono soldi veri.
Per mantenere il pubblico nell'illusione che la banca è solvente, che i soldi li ha. Ma quei soldi, non sono
altro che scritture contabili. Tra l'85 e il 95% del denaro circolante è creato dalle banche. Attraverso
l'apertura di credito. Moneta-credito. Moneta scritturale, come si dice nel gergo della banca. O anche, in
America: moneta creata dall'aria, fiat money. O come dice Maurice Allais, l'unico economista Nobel
affidabile: moneta creata ex nihilo. "Ex nihilo": può essere più chiaro? Ezra Pound, che aveva compreso il
trucco, ne era diventato quasi pazzo nello sforzo di avvertirne il pubblico, di gridarlo in versi ruggenti, di
svegliare Pinocchio, l'ingannato, dalla sua auto-illusione. Citava di continuo la definizione che
l'Enciclopedia Britannica, monumento del pensiero politicamente corretto, dava della banca: "la banca
lucra gli interessi dal denaro che crea dal nulla". Ogni banca, avendo in cassa depositi per cento euro,
paga per quel deposito l'1 per cento; poi ne presta almeno 400 al 7%, lucrando 28 euro di interessi. Si può
essere più chiari di così? Ma Pinocchio continua a dormire: noi, voi. Pound sapeva anche questo, e citava
una frase che il primo lord Rotschild avrebbe pronunciato nel 1861: "pochissimi capiranno il sistema, e
quelli che lo capiranno saranno occupati a far soldi. Il pubblico probabilmente non capirà che è contro il
suo interesse". E' così. Talora, in certi momenti roventi della storia economica, specie in Usa, le banche
hanno creato denaro dal nulla in percentuali enormi, senza il più flebile rapporto coi depositi di cui
avevano l'affidamento. In quei rari momenti, tragici crack che rovinavano milioni di uomini e donne, il loro
bluff è stato rivelato: troppi depositanti si sono precipitati allo sportello per riprendersi i soldi, e si è visto
305
che la banca, quei soldi, non li aveva. Ma da tempo hanno imparato la quota di espansione della moneta
falsa che non inquieta i gabbati risparmiatori.
Nei paesi europei, questa quota è fra quattro e sei volte i depositi. Da noi per esempio, con una riserva
obbligatoria del 15%, le banche possono, su depositi ammontanti a 2 milioni di euro, fare crediti per
11.333.333 milioni: quasi il sestuplo. E sulla differenza, 9.333.333, la banca estrae gli interessi.
E' denaro falso. E' denaro vuoto. Ma il denaro, anche falso, comanda il lavoro: l'imprenditore che ha
ottenuto un fido fa' sgobbare gli operai e funzionare i macchinari, per guadagnare tanto da restituire i ratei
del capitale con gli interessi. Così il denaro vuoto si riempie con la vera fonte della ricchezza, che è il lavoro
e il sudore degli uomini. Ma così, la banca preleva continuamente un tributo occulto su tutte le attività
produttive dell'uomo. Ogni lavoratore, ogni imprenditore, è suo schiavo. Basta che la banca espanda il
credito (crei pseudo-capitale) e vedrete i lavoratori accelerare il ritmo, sudare e affannarsi come
burattini impazziti per pagare gli interessi sul debito, su quel denaro falso; basta che restringa il credito, e i
lavoratori saranno licenziati a migliaia.
Anche se noi, personalmente, non prendiamo a prestito denaro dalle banche, tuttavia paghiamo degli
interessi, senza saperlo, come consumatori. Infatti ogni prezzo che paghiamo, ogni merce o servizio che
compriamo, contiene un certo ammontare di interessi. Margrit Kennedy, una economista del centro-studi
Hermann Institut Deutschland, ha provato a determinare la quota d'interessi che paghiamo (alle banche)
per alcuni servizi pubblici in Germania. Per la raccolta dei rifiuti (un'attività che impiega poche macchine e
molta manodopera), tale quota è il 12% del prezzo. Per l'acqua potabile, il 38%. Per l'edilizia popolare, il
77%. In media, su tutti i beni e i servizi, paghiamo il 50% di interessi. Nei tempi medievali, i sudditi
pagavano al signore feudale, o alla Chiesa, "la decima", ossia solo il 10% dei loro introiti. Oggi paghiamo
cinque volte la decima ai prestatori di capitale. Il feudalesimo non è tramontato; s'é rafforzato, sotto altra
forma. La sola salvezza sarebbe non stare al gioco. Ridurre l'indebitamento delle famiglie e delle industrie,
e degli Stati. Ma le banche non lo consentono: esse vogliono indebitare il mondo, perché il mondo lavori
per esse. Ecco perché Ezra Pound scrisse quella frase strana, per avvertirci: "un popolo che non s'indebita
fa' rabbia agli usurai". Perché sarebbe ben possibile allo Stato emettere moneta libera da interessi, moneta
liberatrice dalla schiavitù delle banche e dalla necessità d lavorare per le banche.
Ma questa prerogativa è, in Europa, positivamente vietata dal Trattato di Maastricht, nell'articolo 104.
Perché le banche indebitano, in modo primario ed essenziale, i governi. Gli Stati. Questi non possono
stampare moneta; devono emettere Buoni del Tesoro, titoli in cui riconoscono il loro debito, e consegnarli
alla Banca Centrale, che emette moneta per un valore pari ai titoli emessi. In tal modo, anche sulla moneta
della nazione la banca - perché la Banca Centrale è dovunque proprietà privata delle banche - preleva un
interesse, i frutti dei Buoni.
Solo pochi statisti hanno osato stampare moneta di Stato, non gravata da interessi. Quei pochi,
pochissimi, hanno provato sul loro corpo la rabbia degli usurai. Nessuno di loro è morto tranquillo nel suo
letto. Alla fine del 1862 Abramo Lincoln ebbe bisogno di 449 milioni di dollari di allora per finanziare la
guerra di secessione, in pieno corso. Le banche si offrirono di creare quella moneta con il solito metodo:
ma chiesero il 30% d'interesse, per via dei rischi della guerra che rendevano lo Stato debitore a rischio
d'insolvenza. Lincoln allora ricorse al potere che gli veniva dalla costituzione americana, articolo 1:
sottopose al Congresso, che l'approvò, la proposte di emissione di banconote di Stato (greenback),
prestito che il popolo può fare a se stesso, senza pagare gli interessi. In piena guerra, si videro
l'agricoltura e l'industria nordiste tornare a fiorire. Il lavoro umano, comandato da denaro abbondante,
riempì quei biglietti di ricchezza reale. Nel 1864 Lincoln si ricandidò alla presidenza, dichiarando
pubblicamente la sua intenzione di continuare ad emettere moneta di Stato, invece che acquistarla ai
banchieri di Londra. Secondo una tradizione difficile da controllare, il superbanchiere londinese sir
Goschen (ebreo) disse ai suoi pari: "se questa insana politica finanziaria perdurasse, quel governo fornirà
la propria moneta a costo zero. Non avrà alcun debito. Avrà tutto il denaro necessario per i suoi
306
commerci. Questo governo dev'essere distrutto, o distruggerà ogni monarchia del mondo". Era l'inizio del
1865. Il 14 aprile dello stesso anno, Lincoln cadeva sotto le revolverate di un sicario.
Era accaduto già ad Alexander Hamilton, il segretario al Tesoro di George Washington, fondatore della
banca nazionale americana, emettitrice di banconote di Stato: fu ucciso in duello, non ancora
cinquantenne, da uno spadaccino professionale. Sarebbe accaduto anche a Hitler, colpevole di aver
ridotto al minimo le transazioni valutarie nei commerci internazionali, sostituendolo con un sistema di
scambio di merci fisiche.
Anche su Ezra Pound, come sappiamo, calò la vendetta degli usurai. Egli aveva cercato di proclamare al
mondo il trucco del capitale: i soldati americani lo esposero in una gabbia nella Pisa liberata. Poi, per 13
anni, fu recluso in manicomio. Il più grande poeta americano.
307
Draghi e Rohatyn: attacco a tenaglia contro la
Nuova Bretton Woods
Roma 24 gennaio – La recente nomina di Mario Draghi a governatore della Banca d’Italia rappresenta la
capitolazione delle istituzioni economiche e politiche italiane agli interessi della grande speculazione
internazionale e ai dettami di un liberismo economico-finanziario sempre più selvaggio, ma anche sempre
più in bancarotta. Con Draghi in Via Nazionale è partita la fase del “Britannia 2”! Le banche internazionali
e i fondi speculativi hanno ottenuto il disco verde per una nuova avanzata, per dare la caccia a nuove
imprese da fagocitare e ai 140 miliardi di risparmio nazionale, e si preparano a fare bottino con la
privatizzazione delle pensioni. È la prima volta, nella storia della Banca d’Italia, che il governatore non è
stato scelto tra i suoi membri più rappresentativi, ma è stato direttamente catapultato, con grande fanfara,
dalla centrale delle finanza internazionale, dalla Goldman Sachs. Perché?Chi cerca una risposta nelle
beghe interne italiane non capirà niente e in cambio invece riceverà in regalo un pacchetto ben
confezionato di manipolazioni.
Draghi rappresenta un atto di “guerra preventiva” nel campo strategico della crisi finanziaria. Il sistema
finanziario internazionale è in bancarotta. Le banche centrali hanno finora gestito in coordinazione tra loro
la crisi, al servizio degli interessi della grande finanza privata. Ma questa gestione non basta più né potrà
reggere gli sconvolgimenti che si prospettano nell’immediato futuro. La bolla speculativa è stata ingigantita
a livelli inimmaginabili attraverso le speculazioni immobiliari e soprattutto quella dei prodotti derivati. Basti
pensare che una sola banca americana, la JP Morgan Chase, ha ben oltre 50.000 miliardi di dollari in
contratti derivati OTC, più di 5 volte il PIL degli USA! L’economia reale sottostante è stata ovunque
distrutta, a cominciare dal cosiddetto settore avanzato, cioè l’Europa e il Nordamerica. Ciò che si
staverificando è un vero e proprio crollo. Fenomeni come quello di LTCM possono ripresentarsi in ogni
momento. La paralisi produttiva imposta dalle regole di Maastricht è la garanzia di un terremoto finanziario
e bancario. La grande finanza internazionale sa bene che, ferme restando le regole della grande
speculazione e del liberismo, non ha via d’uscita dalla bancarotta, ma non vuole, ne può, cambiare rotta in
quanto questo liberismo selvaggio è la sua anima, la sua essenza. Sa anche che i settori dell’economia
reale non possono convivere all’infinito con una crescita cancerogena del debito speculativo. Questo è il
motivo per cui ora essa teme la crescente domanda di riorganizzazione del sistema, di una Nuova Bretton
Woods, come proposta dall’economista americano Lyndon LaRouche e dal nostro Movimento: una
riorganizzazione per bancarotta dell’intero sistema monetario e finanziario internazionale, che reintroduca
un sistema di tassi di cambio fissi, che emetta nuovi crediti per grandi investimenti infrastrutturali che
rimettano in moto l’economia produttiva e che introduca misure di contenimento e di abolizione delle
speculazione. Teme la rivolta di settori statali, industriali, sindacali che possono dire basta alla distruzione
dell’economia reale e della società civile produttiva. Teme un ritorno di Franklin D. Roosevelt e del suo
New Deal su scala planetaria. Ecco, Draghi rappresenta la mossa preventiva contro questa possibilità. E’
una mossa globale, non un segnale “italiano”, bensì sistemico.
La finanza internazionale fa così sapere di essere pronta ad un’accelerazione del processo di
globalizzazione. Purtroppo molti allocchi nostrani, un po’ di tutte le tendenze, hanno volutamente
scambiato l’appoggio dato a Draghi dal Financial Time, dal Wall Street Journal e simili con un
benevolo reportage turistico sulla “bella Italia”. L’Italia non ha i mezzi per opporre resistenza e si è
lasciata subito convincere che i grandi speculatori internazionali sono meglio dei maneggioni
dell’economia nostrani. Infine, Draghi è l’uomo dei salotti buoni e dei panfili di lusso.
308
Mario Draghi è il “Mr. Britannia”. Il 2 giugno 1992, il “Ciampi’s boy”, allora Direttore Generale del Ministero
del Tesoro, guidò il drappello di dirigenti delle Partecipazioni Statali sul “Britannia”, il panfilo della regina
Elisabetta II d’Inghilterra, per un incontro con i grandi finanzieri della City di Londra e di Wall Street per
svendere l’industria di stato italiana, o per “modernizzarla”, come usavano dire.
Poi a settembre l’attacco speculativo delle stesse finanziarie, coordinate da George Soros, contro il
Sistema Monetario Europeo fece svalutare la lira del 30%, regalando ben 15.000 miliardi di lire agli
acquirenti-speculatori che acquistavano in dollari. La chiamammo una svendita a prezzi stracciati a cui
certi settori della vecchia Democrazia Cristiana e del PSI di Craxi cercarono di opporsi. Invano. In quegli
stessi giorni le “mani pulite” realizzarono il grande massacro politico che aprì la porta al neoliberismo
selvaggio e al neoconservatorismo di marca americana.
Il «Movimento internazionale per i diritti civili – Solidarietà», fu il primo a denunciare queste sporche
operazioni con un ampio memorandum del 14 gennaio 1993. E poi, con un esposto alla magistratura nel
1995, chiedemmo un’indagine sull’attacco alla lira e sull’incontro del Britannia. Le nostre denunce ebbero
anche vasta risonanza nei mezzi d’informazione. Negli anni successivi, diventato il regista delle
privatizzazioni, Draghi ha trasformato il panorama economico nazionale in un intreccio incestuoso tra
banche e imprese. Se si indaga un poco viene subito alla luce che una delle finanziarie favorite nel
processo di privatizzazione è stata la Goldman Sachs. Inoltre, uno dei “Draghi’s Boys”, Alberto
Giovannini, membro del comitato di esperti del Ministero del Tesoro dall’inizio degli anni Novanta, venne
mandato nella dirigenza del fondo LTCM, che fallì clamorosamente nel 1997-8 a causa delle perdite
accumulate soprattutto su contratti finanziari derivati. A quelle sue speculazioni internazionali aveva
partecipato persino l’Ufficio Italiano Cambi! Lo stesso Giovannini nel 1997 illustrò alla Commissione
Europea “i vantaggi” di aprire i mercati ai derivati.
Nel 2001 Draghi lasciò il Ministero del Tesoro per passare alla vice presidenza di Goldman Sachs,
una finanziaria che ricopre un ruolo decisionale centrale nella globalizzazione finanziaria mondiale.
Perché la magistratura, così solerte in certune circostanze, non ha mai avut o il coraggio di indagare
sul ruolo della Goldman Sachs e sul ruolo svolto da Draghi nei passati 15 anni di privatizzazioni?
Parallelamente all’operazione Draghi, occorre tenere bene in conto un secondo assalto condotto
attraverso il banchiere americano Felix Rohatyn, della Lazard Freres, la controparte “democratica”
della grande speculazione.
Il compito di questo secondo braccio della tenaglia è mettere in campo proposte e idee che suonano molto
simili alla nostra proposta per una Nuova Bretton Woods, ma che in realtà intendono confondere e
neutralizzare quelle forze che vorrebbero e dovrebbero coalizzarsi contro la grande speculazione. In
questo Rohatyn opera in tandem con George Soros, il promotore della liberalizzazione della droga.
Secondo Rohatyn dovrebbero essere le stesse banche e finanziarie a farsi promotrici delle riforme del
sistema monetario e finanziario, mentre al tempo stesso continuerebbero le loro operazioni speculative.
Secondo lui gli stati, i parlamenti e le autorità governative dovrebbero essere tenute fuori dalla
riorganizzazione. È come dire che bisognerebbe lasciare che la mafia, indubbiamente esperta nel crimine
organizzato, detti le regole di sicurezza, lasciando fuori lo stato e le forze di polizia.
In Italia Rohatyn e co. fanno perno su De Benedetti e i suoi addentellati anche nella sinistra, mentre la
destra politica e liberista esalta la “saggezza” del libero mercato speculativo finanziario. Questo attacco a
tenaglia è stato lanciato in forze in Italia soprattutto per soffocare la nostra proposta per una Nuova
Bretton Woods, che lo scorso aprile è stata presentata alla Camera dei Deputati da Mario Lettieri della
Margherita e da altri 50 parlamentari appartenenti a quasi tutti i partiti, ed è stata approvata dalla
stragrande maggioranza del Parlamento.
309
La stirpe dei Draghi
Febbraio 1992, dicembre 2005. Dalla prima alla seconda Tangentopoli, dall’arresto di Mario Chiesa per le
mazzette del pio albergo Trivulzio al crollo di un intero pezzo del sistema economico e finanziario
culminato con le dimissioni di Antonio Fazio.
In mezzo tredici anni durante i quali la corruzione non è mai morta, anzi, ha intrapreso nuovi e più
innovativi percorsi, le mafie hanno decuplicato i loro già pingui fatturati, lo Stato sociale è stato
smantellato, l’economia massacrata a colpi di privatizzazioni selvagge e a prezzi di supersaldi.
E tra pochi mesi si va al voto, con un Prodi quasi certo vincitore e un Giuliano Amato che si prepara per il
gran volo verso il Colle più alto di Roma. Quel dottor Sottile che, nel drammatico 1992, fu chiamato a
reggere il timone del Governo, dopo il siluramento di Craxi. Ed al ministero del Tesoro regnava il Verbo del
direttore generale, Mario Draghi, al quale - scriveva a inizio 2000 nel Gioco dell’Opa il giornalista
economico Enrico Cisnetto - (<molti imputano di essere persino più potente di Ciampi, cioè un super
ministro che non ha mai ricevuto alcuna investitura popolare», addirittura (<l’uomo più potente d’Italia»,
secondo un Business Week di fine anni ’90, che lo ha anche visto all’opera tra i vertici della Banca
Mondiale. Saprà ora Draghi traghettare la nostra superbucata nave fuori dalla tempesta ed evitarci il
naufragio? Cerchiamo di capirlo, passando in rassegna la carriera del nuovo nocchiero di via Nazionale.
TUTTI A BORDO
Partiamo proprio dal mare. Eccoci a bordo del Britannia, il panfilo della regina Elisabetta in rotta lungo le
coste tirreniche, dalle acque di Civitavecchia e quelle dell’Argentario. E’ il 2 giugno, festa della
Repubblica, sono trascorsi esattamente cento giorni dall’arresto di Chiesa. Ma i potenti, si sa, hanno le
antenne ben tese e si organizzano in un baleno. Negli splendidi saloni del panfilo si son dati
appuntamento oltre centro tra banchieri, uomini d’affari, pezzi da novanta della finanza internazionale,
soprattutto di marca statunitense e anglo-olandese. A guidare la nostra delegazione - raccontano in
modo scarno le cronache dell’epoca - proprio lui, Draghi, che ai (<signori della City» illustra per filo e per
segno il maxi programma di dismissioni da parte dello Stato e di privatizzazioni. Un vero e proprio
smantellamento dello Stato imprenditore.
A quel summit, secondo i bene informati, avrebbe partecipato anche l’attuale ministro dell’Economia Giulio
Tremonti, che sul programma Draghi cercò di far da pompiere: (<non venne programmata alcuna svendita osservò - fu solo il prezzo da pagare per entrare tra i primi nel club dell’euro». Più chiari di così.... In
perfetta sintonia con l’attuale “avversario” (del Polo) l’allora presidente Iri, Romano Prodi e quello dell’Eni,
Franco Barnabè. Pochissime le voci di dissenso. Il napoletano Antonio Parlato, all’epoca sottosegretario al
Bilancio, di An, sostenne che Draghi aveva intenzione di portare avanti un progetto di privatizzazioni
selvagge. E aggiunse che proprio sul Britannia si sarebbero raggiunti gli accordi per una
supersvalutazione della lira.
Guarda caso, tra gli invitati “eccellenti” del Britannia fa capolino George Soros, super finanziere d’assalto
di origini ungheresi ma yankee d’adozione, a capo del Quantum Fund e protagonista di una incredibile
serie di crac provocati in svariate nazioni nel mirino degli Usa, potendo contare su smisurate liquidità,
secondo alcune fonti di origine anche colombiana. E guarda caso, per l’Italia sarà settembre nero, anzi
nerissimo, con una svalutazione del 30 per cento che costringerà l’allora governatore di Bankitalia Carlo
Azeglio Ciampi (direttore generale Lamberto Dini) a prosciugare le risorse della banca centrale (quasi 50
miliardi di dollari) per fronteggiare il maxi attacco speculativo nei confronti della lira.
A infilarci pesantemente uno zampino anche Moody’s, l’agenzia di rating che declassò i nostri Bot. Le
inchieste per super-aggiotaggio avviate in diverse procure italiane (fra cui Napoli e Roma) sono finite nella
classica bolla di sapone. Eppure, anche allora, e come al solito, a rimetterci l’osso del collo sono stati i
cittadini-risparmiatori. Craxi puntò l’indice contro «una quantità di capitali speculativi provenienti sia da
310
operatori finanziari che da gruppi economici>>, parlando di «potenti interessi che pare si siano mossi allo
scopo di spezzare le maglie dello Sme>>, e di un «intreccio di forze e circostanze diverse>>.
IL SALVATOR SOTTILE
Ad arginare la tempesta arriverà il governo di salute pubblica guidato da Giuliano Amato, il dottor Sottile
passato dalla fedeltà craxiana a quella dalemiana. E per guidare il tanto sospirato piano di Privatizzazioni il solo che potrà salvare la nave Italia dalle tempeste finanziarie - chi potrà esserci mai? Of course, Super
Mario Draghi, che in otto anni porterà a casa un bottino da quasi 200 mila miliardi di vecchie lire,
vendendo a destra e a manca gli ex gioielli di casa, anzi dello Stato. Una mission messa a segno con
grande determinazione, portandoci in testa alla hit internazionale dei ‘privatizzatori’ (secondi solo alla Gran
Bretagna dell’amico Tony Blair). Ma, secondo altri “tecnici”, con una politica di scientifica vendita a prezzi
stracciati. Super Mario - appena sceso dal Britannia - dà inizio alla sua guerra. Siamo a metà luglio 1992
quando l’appena battezzato governo Amato dà il via libera alla liquidazione dell’Efim, azienda storica del
parastato, gestito coi piedi dai boiardi di Stato ma ancora in grado di esprimere qualcosa.
«Draghi fa una piccola finta iniziale - descrive chi lo conosce bene - per congelare i debiti con le banche,
anche estere. Ma poi tutto si accomoda, già a fine agosto gli istituti di credito internazionali sono contenti
di come procedono le cose e poi verranno soddisfatti man mano>>.
eccato che vada disintegrato un patrimonio non da poco, composto da un centinaio di società del gruppo e
da migliaia e migliaia di posti di lavoro. Ma si sa, la finanza, soprattutto quella “globalizzata”, non può
andar tanto per il... Sottile. Da allora in poi sarà un valzer di dismissioni. E di grandi manovre. Proprio alla
fine di quella bollente estate 1992, il governo Amato apre le danze, con la trasformazione in società per
azioni dei grandi enti pubblici, Enel, Eni, Ina ed Iri in pole position.
La prima maxi operazione è di un anno dopo, quando il Credito Italiano va all’asta, per la gioia di
imprenditori della vecchia e nuova finanza, d’assalto e non. La finanza anglo-americana, quella a bordo
del Britannia, gongola, ed un segnale più che significativo arriva con lo sbarco del neo ambasciatore
Reginald Bartholomew, che dopo qualche mese di acclimatamento tra i salotti romani dichiara:
«continueremo a sottolineare ai nostri interlocutori italiani la necessità di essere trasparenti nelle
privatizzazioni, di proseguire in modo spedito e di rimuovere qualsiasi barriera agli investimenti esteri>>.
Dopo cinque anni - dimessi i panni dell’ambasciatore - Bartholomew viene nominato presidente della Merryl
Linch Italia, uno dei colossi finanziari made in Usa. Quando la politica & la finanza vanno a braccetto. Detto,
fatto, comunque. Le direttive di mr. Reginald sono state seguite a puntino nel corso degli anni ’90. Dalle
maxi privatizzazioni targate Telecom (23 mila miliardi) ed Enel (32 mila), passando attraverso un mare di
aziende sparse un po’ in tutti i settori, a cominciare dall’agroalimentare che viene letteralmente dato in
pasto, è il caso di dirlo, ai big olandesi, inglesi o a stelle e strisce. Arriviamo nel 2000.
L’altro colosso di Stato, l’Eni, è già in avanzata fase di privatizzazione. Manca solo il ramo “immobili”, la
ciliegina finale. Ad acquisirne la fetta più grossa, per circa 3000 miliardi delle vecchie lire, è un altro colosso
dell’intermediazione finanziaria Usa, Goldman Sachs, tramite il suo dinamicissimo fondo Whitehall, che così
entra in possesso - per fare un solo esempio - dell’ex area Eni di San Donato Milanese, 300 mila metri
quadrati superappetibili, dove potrebbero essere trasferiti gli storici locali Rai di corso Sempione. Goldman
Sachs, comunque, non si ferma qui, e fa incetta di altri immobili, come quelli della Fondazione Cariplo (e
poi, con un altro big Usa, Morgan Stanely, sui patrimoni mattonari di Unim, Ras e Toro). Altro
acchiappatutto, il gruppo Carlyle, che ha fatto incetta di immobili anche a Napoli (tra gli azionisti principali, le
famiglie Bush e Bin Laden). Secondo le ultime statistiche di fonte Sole 24 Ore (“Scenari Immobiliari”) i
gruppi esteri ormai sopravanzano quelli nostrani, 11 mila contro 15 mila miliardi di vecchie lire di patrimonio
ex-pubblico: tra i privati nazionali spiccano Ipi (Danilo Coppola), Pirelli Real Estate (Tronchetti Provera),
Risanamento (Zunino), Statuto, Ligresti, ovvero la crema mattonara di casa nostra.
THANK YOU, GOLDMAN
311
Nel 2001 Mario Draghi, compiuta la sua mission come direttore generale del Tesoro e soprattutto
responsabile delle privatizzazioni, passa al altro incarico. Non più pubblico, questa volta, ma privato. Non
più in Italia ma all’estero. Ad arruolarlo è proprio il colosso a stelle e strisce: a gennaio, infatti, assume la
carica di vice presidente della Goldman Sachs International. Anni pieni di successi, tanto che a fine 2004
viene nominato al vertice del “management committee”, l’organismo che pianifica tutte le decisioni del
gruppo a livello internazionale, il primo “non statunitense” a tagliare questo traguardo nella storia di
Goldman. Il pedigree della super-banca d’affari a stelle e strisce, comunque, può vantare una sfilza di nomi
illustri. E torniamo a quel fatidico 1992. Il presidente della Federal Riserve Bank di New York (che fa capo
alla Banca centrale americana), Gerald Carrigan, legato a filo doppio con George Soros, si dimette e passa
tra le fila della Goldman Sachs, in qualità di presidente dei consiglieri internazionali del gruppo.
Tra i consiglieri della stessa banca ha figurato Romano Prodi.
Oggi, al posto di Draghi, siede l’ex commissario Ue Mario Monti. E’ entrato nel gruppo a fine novembre:
forse proprio per questo - quando è rimbalzato il suo nome per il vertice Bankitalia - ha fatto un passo
indietro. Per un evidente conflitto d’interesse. Da un conflitto all’altro, eccoci sempre all’estero, con le
possibili acquisizioni delle nostrane Bnl e Antonveneta da parte del Banco di Bilbao e dell’olandese Abn
Ambro, in contrapposizione alle nostrane Unipol (vedi alla voce Consorte) e BPI (vedi alla voce Popolare di
Lodi di Giampiero Fiorani). Ebbene, in entrambi i casi, Goldman Sachs ha svolto il ruolo di “advisor”,
valutando positivamente le due offerte straniere. E oggi Fazio osserva: «ho cercato di evitare a tutti i costi
la colonizzazione del nostro sistema bancario. Vedrete quel che succederà dopo di mew. Val la pena di
stare a vedere e, se possibile, di accendere i riflettori.
I GRAN REGISTI DI MANI PULITE
Cè una strategia ad orologeria in Mani pulite? Come mai il bubbone è scoppiato in quel ’92, quando la
corruzione ormai dilagava da anni ? Possibile che tutto sia uscito dai porti delle nebbie in un sol botto?
Come mai i pm prima non sentivano e non vedevano, oppure venivano zittiti dai loro capi? Interrogativi ai
quali non è stata fornita alcuna risposta. E lo stesso clamoroso abbandono della toga da parte dell’uomo
simbolo di quella stagione, Antonio Di Pietro, sta a dimostrarlo.
Un episodio fino ad oggi mai chiarito. Come non è chiara la genesi di una fantomatica “Mani Pulite
International”, ovvero “Transparency International”, che nata dopo il crollo del muro di Berlino nel 1989 per
iniziativa del principe Filippo di Edimburgo avrebbe trovato adepti in mezza Europa. Dalla Banca Mondiale
– sua principale ispiratrice – fino ai leghisti della Padania. Stando ad alcune ricostruzioni, infatti, Mani
Pulite International avrebbe subito trovato impulso tramite il responsabile della Banca Mondiale per il
Kenya, Peter Eigen, promotore di una linea anti-corruzione a tutto campo, anche a costo di sterminare
diritti, annientare fondi per i paesi in via di sviluppo e via cantando.
«Alla fine della guerra fredda – dichiarò Eigen – i tempi erano maturi e assieme ad alcuni colleghi decisi di
procedere indipendentemente con l’iniziativaw. Venne stilato una sorta di decalogo, in base al quale era
possibile, anzi lecito e quasi dovuto intervenire nelle nazioni a rischio-corruzione, nei loro affari interni.
Non pochi storici ricordano il caso del presidente di Deutsche Bank, Alfred Herrhausen, che osò sfidare la
politica a tutto campo della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale: il 30 novembre 1989
verrà trovato ucciso.
Tra gli ideologi di Transparency International Hans Helmut Hoeppe, docente all’università del Nevada, il
quale non esclude la necessità ultima dell’autoritarismo come unico mezzo per porre fine allo stato sociale
ma propone un’alternativa: una radicale politica di “decentralizzazione” e “privatizzazione” di quasi tutte le
istituzioni, compresa polizia, magistratura e forze armate. E tra gli sponsor in prima linea, of course, le
fondazioni legate alla regina Elisabetta (Corwn Agents, British Overseas Development Administration, Bhp
Minerals of Australia, Rio Tinto, Tate & Lile, Nuffield Fountation, Rownee Trust).
Poi la misteriosa società Mont Pelerin, fondata nel 1947 da Friedrich von Hayek e che tra i suoi
aficionados italiani conterebbe sulle presenze dell’ex ministro alla difesa Antonio Martino e dell’economista
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Sergio Ricossa.
Ai vertici della sua piramide, tra gli altri, Peter Berry, direttore della Crown Agency britannica, e il ministro
colombiano della giustizia Nestor Neira. Ma a quanto pare è proprio George Soros il grande burattinaio
dell’organizzazione, che – guarda caso – attraverso suoi fedelissimi, avrebbe provocato maxi crac nelle
economie di mezzo mondo. Del resto, il suo Quantum Fund è una diretta emanazione del gruppo
Rothschild. Un solo esempio? Richard Katz, ex direttore della Rotschild Italia e allo stesso tempo membro
del comitato esecutivo del Quantum Fund di Soros.
Registrato nel paradiso fiscale delle Antille olandesi, nel suo consiglio d’amministrazione fanno capolino
alcuni nomi di un certo peso: come quello di Isidoro Alberini, storico agente di cambio alla Borsa di Milano,
Nils Taube (socio dei Rotschild nella finanziaria St.James Place Capital), Amebee de Moustier (della Ifa
Banque di Parigi), Edgar de Picciotto. Quest’ultimo è al vertice della UBP (Union Bancarie Privée) di
Ginevra, terza banca svizzera, uno dei cui soci, Edmund Safra, è stato coinvolto in un’inchiesta della Dea
americana per riciclaggio dei narcodollari colombiani. Tra i più accaniti fan di Mani Pulite International,
alcuni padani doc.
A presiedere il movimento TI in Italia figura, infatti, Maria Teresa Brassiolo, consigliere della lega Nord al
comune di Milano, mentre ai vertici organizzativi figura un altro esponente del Carroccio a Saronno,
Edoardo Panizza. Una in perfetto stile Calderoli, la Brassiolo, che suggerisce l’uso del bisturi nei confronti
dei criminali: «prima di ammazzarli basterebbe magari operarli o dare loro delle medicine, del resto se uno
ha l’appendicite lo operano di appendicite». O no?
LE MAFIO-MASSONERIE DI BILDERBERG E TRILATERAL
I signori della finanza, evidentemente, amano le acque. Vuoi quelle marine, come nel caso della crociera
d’affari sul Britannia di Sua Maestà, vuoi quelle, più tranquille, di un bel lago.
Come è successo, ad esempio, sulle rive del Maggiore, in quel di Stresa, dove a giugno 2003 il Gruppo
Bilderberg a festeggiato i suoi primi 50 anni. Li ritroviamo lì, in un abbraccio appassionato, i potenti
della terra, dall’immancabile Henry Kissinger a David Rockfeller fino a Melinda Gates. E la nostra
truppa? Mista al punto giusto, trasversale che più non si potrebbe. Il meeting del cinquantennio ha visto
la partecipazione, sul versante finanziario, di Franco Bernabè, Rodolfo De Benedetti, Mario Draghi,
Mario Monti, Tommaso Padoa Schioppa, Riccardo Passera, Paolo Scaroni, Marco Tronchetti Provera.
Per la serie: tutti i candidati possibili alla successione di Fazio al vertice di Bankitalia!
Tra gli economisti-politici, i due ultimi ministri dell’Economia nel governo Berlusconi, Domenico Siniscalco
e Giulio Tremonti. Ma nel corso degli anni le presenze agli annuali meeting - a partire dal 1982 ad oggi sono state numerose e di grande prestigio: non ha fatto mancare la sua presenza il gruppo Fiat, con i
fratelli Gianni e Umberto Agnelli, Paolo Fresco e l’amico Renato Ruggiero (per pochi mesi al timone del
ministero degli Esteri); e poi i banchieri Rainer Masera, al vertice del gruppo Imi San Paolo, e Alessandro
Profumo, Confindustria con Innocenzo Cipolletta; e un folto drappello di politici, dai polisti Giorgio La
Malfa, Gianni De Michelis e Claudio Martelli (oltre ai già ricordati Tremonti e Siniscalco), agli ulivisti
Romano Prodi, Valter Veltroni e Virginio Rognoni.
Ecco cosa ne pensa di queste combriccole un giornalista di razza come Fulvio Grimaldi (lo ricordate, col
suo inseparabile bassotto a denunciare senza peli sulla lingua gli imbrogli a 360 gradi e per questo
prudentemente fatto fuori dalla Rai?), in un lungo reportage consultabile solo via internet, sul sito contro
“Come don Chisciotte”: «31 dicembre: nel plauso a denti stretti della destra e più convinto della “sinistra” a
Mario Draghi governatore della Banca d’Italia, si chiude l’annus horribilis berlusconian-dalemianobertinottiano 2005.
Vince la finanza anglo israeliana, massonica e laica (si fa per dire), perde la finanza cattolica e in specie la
massoneria Opus Dei. Vincono anche coloro che 13 anni prima hanno avviato la bancarotta italiana,
assassinato la politica e fatto trionfare un’economia in gran parte straniera di rapina e per il resto quella
che impesta l’aria di questi tempi. La posta in gioco? Tra le altre il famigerato Partito Democratico
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filoclintoniano, filoisraeliano, filobilderberghiano, massonico, di Rutelli, Veltroni e aggregati vari». Grimaldi
definisce Bilderberg e Trilateral come «organizzazioni mafioso-massoniche».
Sta di fatto che sugli incontri targati Bilberberg - nel corso dei quali si discute dei destini e degli assetti
mondiali - vige il più assoluto riserbo. Sulla stampa ufficiale, nessuna riga. Forse perché, tra gli invitati di
lusso, figurano anche alcuni grossi calibri della stampa nazionale, da Ferruccio De Bortoli a Gianni Riotta,
fino a Lucio Caracciolo. Manca solo Magdi Allam: sarà per la prossima volta.
Mario Draghi & la lobbies bancaria
La Goldman Sachs & Co. è sicuramente una delle banche d’affari private più potenti del mondo. Sorta nel
1869 a Manhattan (New York) grazie a due immigrati tedeschi: Marcus Goldman e Samuel Sachs.
In questi giorni Mario Draghi è stato nominato governatore di Bankitalia, al posto del dimissionario Antonio
Fazio. Cosa c’entra, direte voi, Mario Draghi con il colosso bancario? C’entra eccome: Mario Draghi è
vicepresidente della Goldman Sachs per l’Europa, la cui sede centrale ha gli uffici nel miglio quadrato più
ricco (e potente) del mondo: la City di Londra! Questa cittadella grande all’incirca 26 km quadrati, è
certamente piccola di dimensione ma non per influenza, visto che nelle sue street hanno sede le più
importanti multinazionali e/o banche del globo!
Come mai un uomo legato e stipendiato molto bene da una banca privata così potente viene nominato
direttore della Banca più influente d’Italia? Quella banca, per intenderci, che s’incamera il Signoraggio
monetario nazionale e una parte del Signoraggio europeo? Ma chi è questo Mario Draghi? Facciamo un
passo indietro. Il professor Draghi è stato dal 1991 al 2001 Direttore Generale del Tesoro e presiede dal
1993 il Comitato per le Privatizzazioni, egli infatti è l’artefice delle grandi privatizzazioni statali (dall’IRI alla
Telecom, Enel, Eni e altre grandi aziende dello Stato). Quindi un personaggio di tutto rispetto! Talmente di
rispetto che fu uno dei privilegiati ospiti alla colazione (non da Tiffany) ma a bordo del panfilo reale della
regina Elisabetta, il “Britannia”. Siamo nel 1992, e ci troviamo al largo di Civitavecchia, ma non su territorio
italiano ma inglese.
Qui vennero decise le sorti economiche dell’Italia. Il 1992 fu un anno molto particolare: crisi Prima
Repubblica, uragano Tangentopoli, attacco alla lira da parte del filantropo George Soros che Carlo Azeglio
Ciampi non riuscì o non volle impedire.
E non è tutto, sentite a tal proposito cosa disse in quegli anni Reginald Bartholomew (ambasciatore
americano a Roma e futuro presidente di Merril Lynch Italia): «Continueremo a sottolineare ai nostri
interlocutori italiani la necessità di essere trasparenti nelle privatizzazioni, di proseguire in modo spedito e
di rimuovere qualsiasi barriera per gli investimenti esteri» Avete capito? Rimuovere ogni barriera per gli
investimenti esteri!!! E’ proprio quello che hanno fatto Draghi & C.
Ha talmente lavorato bene, che oggi Draghi è stato premiato con la direzione della Banca d’Italia. «Una
scelta di alto profilo» dice Romano Prodi in merito al nuovo capo di Palazzo Koch! E ci credo: il leader
della sinistra è stato (e forse lo è ancora) consulente guarda caso proprio della Goldman Sachs (nonché
residente dell’Iri per ben due volte), e uno dei protagonisti della svendita italiana. In tredici anni decine e
decine di grosse aziende nostrane passarono in mani straniere (per esempio Buitoni, Invernizzi, Locatelli,
Ferrarelle, e moltissime altre). Quindi non è poi strano che Mario Draghi piaccia tanto a Prodi, anche
perché sembrerebbe, e qui il condizionale è d’obbligo, che la campagna elettorale di Romano sia
finanziata da una certa Linda Costamagna, una privata signora.
Fin qui nulla di male. Ma se venisse fuori che questa signora è la moglie di Claudio Costamagna,
Amministratore delegato della Goldman Sachs per l’Europa5, la cosa cambierebbe? Certo che sì. Ma
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allora...non è che questo colosso - membro della potentissima lobbies bancaria internazionale - ha tutte le
intenzioni di privatizzare l’intero Stato, aprendo ulteriormente all’estero (alle sorelle) e controllando il
sistema monetario del nostro paese? Questa preoccupazione non è campata in aria, visto che dopo
l’incontro sul “Britannia” (tra le cui banche ospiti c’erano proprio i vertici della Goldman) sono iniziate quelle
mega privatizzazioni e acquisizioni che hanno depredato e svenduto i patrimoni pubblici. E poi come non
preoccuparsi, se il nuovo controllore del sistema monetario e/o bancario (governatore di Bankitalia) italiano
e il capo del governo (prossimo) sono finanziati e controllati dalla stessa banca d’affari privata?
L’unica cosa certa è che i vertici delle lobbies bancarie internazionali, gli stessi che stanno controllando le
economie planetarie, avranno un altro ottimo motivo per festeggiare a capodanno. Buon Anno a tutti.
Antonio Fazio e lo scontro tra Opus Dei & Rothschild...
Antonio Fazio ieri si è dimesso dalla carica di governatore di Bankitalia. Qualcuno sta ancora
festeggiando, qualcun altro invece - magari nelle oscure stanze dell’Opus Dei di via Bruno Buozzi 73 a
Roma - si sta asciugando le lacrime. Dopo 12 anni di mandato lascia il Palazzo Koch di Via Nazionale «per
il bene del paese» dicono all’unisono i nostri umili governanti. Cosa farà adesso? Con quale incarico verrà
premiato per i suoi servigi alla società e soprattutto per sopperire allo stipendio miliardario (2 miliardi di
vecchie lire, pari a oltre 160 milioni al mese)? Al suo illustre predecessore è andata molto bene. Carlo
Azeglio Ciampi oggi ricopre la prestigiosa carica di Presidente della Repubblica. (Ricordiamo che è stato
lo stesso Ciampi a voler Fazio come successore. All’epoca Fazio era vicedirettore generale e ha
“magicamente” scavalcato il direttore generale che era Lamberto Dini...)
Eppure...l’attuale capo dello Stato ha nel suo armadio qualche scheletruccio di troppo! Nel settembre
1992, quando dirigeva la Banca Centrale nel governo, guarda caso, di Giuliano Amato, ritardò una
speculazione della sterlina da parte del filantropo George Soros contro la lira che ne causò la sua
svalutazione del 30%. Nel vano tentativo di arginare l’attacco, l’esperto di finanza Ciampi prosciugò le
riserve in valuta estera della Banca d’Italia: ben 48 miliardi di dollari (quasi 100 mila miliardi di vecchie
lire)!!! Stranamente pochi mesi prima di questa speculazione criminale, per l’esattezza il 2 giugno 1992,
avvenne un incontro segreto a bordo del panfilo reale della regina Elisabetta II d’Inghilterra, il Britannia,
al largo di Civitavecchia.
A bordo vi erano esponenti del mondo bancario e finanziario e lo scopo era quello di complottare la
completa privatizzazione delle partecipazioni statali e dell’industria di Stato a prezzi stracciati a seguito
proprio della svalutazione della lira provocata da Soros & Co. Nel mega yacht vi salirono i rappresentati
delle banche Barings, Warburg, Barclays, ecc.; personaggi come Mario Draghi, il direttore generale del
ministero del Tesoro dell’epoca, Beniamino Andreatta, George Soros e la stessa regina Elisabetta che si
è occupata dei saluti ufficiali. Il miliardario ungaro-statunitense Soros, abituato a far crollare le economie di
interi paesi (vedi la crisi delle Tigri asiatiche), è lo stesso che ha incontrato recentemente Francesco Rutelli
e Romano Prodi (ex consulente della Goldman Sachs). Forse i due navigati politici avevano bisogno di
qualche consiglio su come gestire al meglio il prossimo governo, dal punto di vista economico? Se a
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Ciampi, che ha lasciato svuotare le casse della Banca d’Italia, gli hanno regalato il Quirinale, cosa mai
offriranno a Fazio per i suoi servigi? In fin dei conti non ha controllato quello che doveva controllare, non ha
impedito quello che doveva impedire (Cirio, Parmalat & co), e per finire ha tentato di scalare quello che non
doveva scalare. Per non parlare delle tonnellate di oro (tra le 450 e le 1500 tonnellate) che la Banca d’Italia
avrebbe iscritto in bilancio ma che risultano sparite...
Insomma diciamolo: un curriculum di tutto rispetto! Gli stessi che stanno decidendo il premio di produzione
per Fazio, stanno anche decidendo il suo sostituto (e non mi riferisco al governo fantoccio di Berlusconi).
Alcuni nomi già circolano e sono molto interessanti: Mario Draghi (Banca Mondiale, gruppo Bilderberg,
vice presidente della Goldman Sachs), Mario Monti (Bilderberg, appena "assunto" dalla Goldman Sachs),
Tommaso Padoa Schioppa (Aspen Institute, Commissione Trilaterale, Bilderberg), Domenico Siniscalco
(RIIA, Royal Institute for International Affairs, il governo invisibile britannico), Vittorio Grilli (Aspen
Institute), Lamberto Dini (ex vice presidente della BIS, la Banca per i Regolamenti Internazionali,
Cavaliere di Gran Croce, Fondo Monetario Internazionale).
Ci siamo capiti, vero? Il posto vacante di governatore, una delle poltrone più potenti e prestigiose dello
scenario italiano, sarà prontamente occupata da uno di questi personaggi: una persona vicina a quelle che
il ricercatore del Centro Studi Monetari, Marco Saba, definisce le Brigate Rothschild! Membro quindi del
gruppo elitario dei Bilderberg o della Commissione Trilaterale (commissione elitaria che lega USA, Europa,
Giappone), o per che no, della banca d’affari più potente al mondo la Goldman Sachs.
Quindi il religiosissimo Antonio (proprio ieri è andato a stringere la mano al capo dell'Opus Dei: Benedetto
XVI), è il capro espiatorio dello scontro al vertice tra l’Opera (Obra), comunemente noto come Opus Dei, e
quelle fazioni vicine agli imperi anglo-ebraici come Rothschild, Warburg, Barings, Goldman Sachs, ecc..
Chi vincerà? Lo sapremo tra qualche giorno, e mentre attendiamo trepidanti, il governo, burattino dei Poteri
Forti, ha blindato il disegno di legge sul risparmio in discussione alla Camera, mettendo la fiducia su due
emendamenti: l'articolo 19.100 su Bankitalia (mandato a termine di 6 anni per il governatore) e il 30.100 guarda caso - sul falso in bilancio. Evviva i marpioni e la finanza creativa!!!
I francesi resistono a Goldman Sachs
Nel 2005 la banca d'affari Goldmans Sachs - la stessa che si è assicurata il dominio in Italia con Draghi
governatore, e presto se lo assicurerebbe con Prodi premier - è stata la prima nel mondo come
(<consulente» in fusioni e acquisizioni (m&a). Ha presieduto a ben 354 accordi di fusione tra aziende, o
ad (<assalti» ostili di un'azienda contro un'altra, di solito concorrente: è suo il 30% di questo mercato. Il
valore di questi accordi è stato di 848 miliardi di dollari.
Seguono in questa specifica classifica Morgan Stanley (353 fusioni, 720 miliardi di dollari) JPMorganChase, Merrill Lynch, Citigroup: tutte corazzate finanziarie americane. Solo il sesto e ottavo posto
vedono due entità in qualche modo europee (ammesso e non concesso che il capitale finanziario abbia
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un colore nazionale), UBS e Deutsche Bank. Nel complesso, le fusioni-acquisizioni nel mondo sono
cresciute del 40% in valore: e sul valore (2.900 miliardi di dollari) Goldman Sachs e le altre si sono
ritagliate grasse commissioni: le loro casseforti traboccano di profitti, forse sui 300 miliardi di dollari.
Esaltate dai media finanziari, le fusioni-acquisizioni sono un sintomo patologico del capitalismo terminale
(e (<terminator»). Aziende strapiene di denaro che non sanno più come investire, lo (<investono» per
mangiarsi aziende concorrenti magari più snelle e migliori, ma più piccole e temporaneamente indebitate:
insomma puntano a diventare monopoli. Così la Procter & Gamble ha ingoiato la Gillette (per 58 miliardi di
dollari), la Conoco la Burlington Resources (35 miliardi), la Telefonica spagnola la concorrente O2
(32 miliardi), la Pernod ha acquisito la Domecq. Queste operazioni non ampliano né rendono più
efficiente il cosiddetto (<libero mercato». Al contrario, lo riducono e lo distruggono. Spiace dirlo, ma è ciò
che aveva previsto Marx.
Un'andata di acquisizioni rivela anche un altro sintomo odioso: sono gli eccessi di profitto che danno alle
aziende i mezzi per inglobare le concorrenti. Lo dice il fatto che le m&a del 2005 sono state fatte usando
liquidità per il 71% del valore, ossia denaro in eccesso nella casse delle aziende assaltatrici. Ancora una
volta detesto usare un frasario marxista, ma bisogna dirlo: è denaro rubato ai lavoratori. Negli ultimi anni,
i profitti del capitale sono cresciuti enormemente, mentre le retribuzioni sono scese in tutto il mondo
occidentale in termini reali, di fatto trasferendo i posti di lavoro nei paesi a bassissimi salari, come Cina e
India.
Il lavoro non è stato retribuito abbastanza, mentre il capitale si è retribuito troppo. Ma è anche vero che
molte m&a sono state fatte col debito. Alleanza occasionali o istituzionali di finanzieri d'assalto ((<private
equity groups>>) raccolgono fondi in tutti i modi, e assaltano un'impresa, spesso con una visione
speculativa a breve: l'impresa acquisita viene smembrata nei suoi settori e rivenduta a pezzi, e queste
vendite pagano i debiti contratti dai compratori. Questo tipo di operazioni, o meglio saccheggi, sono resi
possibili dai tassi d'interesse bassissimi (il (<capitale>> dei piccoli risparmiatori infatti non è ben retribuito:
colpiti nei salari, siamo colpiti anche nei risparmi, che dobbiamo prestare per niente).
E per il 2006, commenta Richard Campbell-Breeden, dirigente della Goldman Sachs, (<gli sponsor dei
private equity groups resteranno la forza trainante in Europa, poiché dispongono - se i mercati del credito
restano benigni - di oltre 60 miliardi di euro non ancora impegnati>>. Il credito (<benigno>> significa
facilità di prendere denaro a prestito quasi gratis, come oggi. Il resto addita il programma della Goldman
Sachs per l'Europa: altre fusioni, altri assalti, al solo scopo di incassare commissioni.
Infatti non sempre le fusioni-acquisizioni sono successi, anche dal punto di vista finanziario. L'ultima
ondata di m&a avvenne al termine della bolla speculativa sulle (<dot.com>>, aziende dei settori telecominternet, che spesso non avevano dentro nulla oltre il loro nome, acquisite a prezzi astronomicamente
inflazionati: il peso dell'indebitamento acceso per l'acquisto ha rovinato parecchi acquirenti. Ma Goldman
Sachs e compagne incoraggiano (istigano) alle fusioni, perché loro - comunque poi vada l'affare - ci
guadagnano sempre. E' così che guadagnano: di rado partecipano al rischio, in genere si fanno pagare
per la (<consulenza>> (bancaria, legale, di emissione prestiti) cifre colossali a percentuale sui fatturati.
317
Ecco cosa vuol fare la Goldman in Italia; ed ecco perché ha bisogno dello sguardo benevolo dei suoi ex
dipendenti, Draghi e Prodi, oltrechè di Mario Monti, suo attuale dipendente e fino a ieri commissario alla
concorrenza.
Perché in Francia, per esempio, le grandi manovre di saccheggio hanno trovato un ostacolo nello Stato.
In luglio, il governo francese ha difeso con tutte le forze il Gruppo Danone su cui la PepsiCo stava
preparando a balzare con un'acquisizione ostile. Un mese dopo, la Francia ha stilato e pubblicato una lista
di settori economici che programmaticamente proteggerà da assalti provenienti dall'estero: dalla
biotecnologia alla sicurezza e difesa, fino ai casinò. Questa è buona politica sovrana.
Prodi e Draghi, siamo sicuri, non seguiranno l'esempio.
318
L’Italia consegnata a Goldman Sachs
ROMA - Mario Draghi a Bankitalia, proveniente dalla Goldman Sachs. Mario Monti uscente dalla
Commissione, è stato assunto alla Goldman Sachs. Romano Prodi, futuro presidente del Consiglio, nella
sua vita è entrato infinite volte a servizio della Goldman Sachs: era lì che trovava lavoro quando usciva dal
settore pubblico italiano. Non sarà un conflitto d'interessi? Un tantino? Poco poco?
Ma non si può eccepire. E' vietato. Nel quadro che ha creato Il Corriere dei Montezemolo e del resto del
salotto buono, una nuova Mani Pulite (stavolta contro le sinistre arroccate attorno alle COOP), queste
nomine e assunzioni ci dicono che non sarà più permesso formulare domande politicamente poco
corrette, criticare le scelte degli Illuminatissimi Fratelli.
E' la consegna dell'Italia ai poteri forti e alla banca d'affari americana.
Chissà che miele secerne la Goldman Sachs per attrarre così importanti maggiordomi dei poteri forti, o
che linfa secerne l'Italia, per suscitare le cupidigie della Goldman Sachs: non abbiamo già dato, in
privatizzazioni? Gioielli industriali dell'IRI, pagati mille volte dai contribuenti italiani, non sono già stati
svenduti tutti per un boccone di pane? Non ha già regalato Ciampi la Nuovo Pignone, leader mondiale,
alla sua concorrente americana? E le banche d'affari americane, Goldman Sachs, Merril Lunch e Morgan
Stanley, non hanno già incamerato allora - quando la prima Mani Pulite rese impossibile la difesa di quei
gioielli, fu per questo che Craxi fu distrutto - 3 mila miliardi in grasse commissioni, per la loro esperienza
nelle privatizzazioni? Chissà.
Sembra ieri quel 2 giugno 1992, quando il «Britannia», panfilo di sua maestà britannica, arrivò di fronte a
Civitavecchia con tutti i banchieri della City a bordo (Warburg e Barclay, Coopers Lybrand, Barino,
eccetera) a intimare le condizioni della finanza anglo sullo smantellamento delle partecipazioni statali. Una
torta da 100 mila miliardi, come scrisse Massimo Gaggi, giornalista de Il Corriere che era a bordo.
Ci andò anche Mario Draghi, d'ora in poi intoccabile e non criticabile governatore di Bankitalia. Allora era
direttore del Tesoro. E dovette giustificarsene in audizione parlamentare: «dopo aver svolto l'introduzione
me ne andai, e la nave partì senza di me...in questo modo evitai ogni possibile sospetto di commistione».
Il Britannia infatti prese il largo. In acque internazionali, su suolo britannico, gli italiani invitati ascoltarono le
condizioni. Fatto è che Draghi, nell'introduzione, aveva lodato le privatizzazioni così: «uno strumento per
limitare l'interferenza politica...un obbiettivo lodevole»: lo stesso programma de Il Corriere oggi.
Allora, il tecnocrate dettava la linea politica. Bastava: poi scese. Restarono, fra gli altri, Rainer Masera (un
altro intoccabile), Giovanni Bazoli (Ambroveneto), Beniamino Andreatta: che sarebbe diventato di lì a poco
ministro. Nel governo Amato, al Bilancio; nel governo Ciampi agli Esteri, nel governo Prodi alla Difesa. Un
coccolone ha impedito al Beniamino tecnocratico di ricoprire altri ministeri, di perfezionare i danni. Gli altri,
purtroppo, sono vegeti e pronti. A consegnare l'Italia a Goldman Sachs.
Nel settembre '93, alla privatizzazione della Comit fu incaricata di presiedere la Lehman Brothers; a
quella del Credit, la Goldman Sachs. In verità Franco Nobili, il precedente capo dell'IRI, aveva dato
quest'ultimo incarico alla Merrill Lynch; ma a quel punto Nobili era in prigione in attesa di giudizio per Mani
Pulite (solo il tempo necessario: poi sarà prosciolto con formula piena), e comandava Prodi. Fu Prodi a
dare l'incarico alla Goldman Sachs, «della quale era stato consulente fino a pochi giorni prima». La Merrill
Lynch, nel giorni in cui aveva l'incarico, aveva offerto alla Deutsche Bank il pacchetto di Credito Italiano in
proprietà all'IRI per 6 mila lire ad azione. La Goldman Sachs fissò il valore del Credit a 2.075 lire per
azione, meno della quotazione in Borsa, che era sulle 2.230 lire. Insomma vendette per 2.700 miliardi
qualcosa che ne valeva almeno 8 mila. Persino l'Espresso si chiese: «O dunque un regalo quello che l'IRI
319
sta facendo al mercato? Dal punto di vista patrimoniale O così».
Prodi ne ha fatti, di regali. L'Italgel, 900 miliardi di fatturato, venduta per 437 alla Nestlé. La Cirio-BertolliDe Rica (CBD), 110 miliardi di fatturato, valutata sui 1.350 miliardi, venduta a una finanziaria lucana mai
sentita, la FISVI di tale Francesco Lamiranda, (<appoggiato dalla sinistra democristiana della
Campania>> secondo Il Corriere. Era la sua unica credenziale, perché Lamiranda soldi non ne aveva.
Offrì dapprima 130 miliardi, poi 310. Avrebbe pagato, chiarì, vendendo i pezzi dell'azienda che si offriva di
comprare. Ma restò l'unico acquirente. Un'asta ci voleva: non fu fatta. Bisognava vendere a questo
Lamiranda. Pietro Larizza, allora capo della UIL, descrisse l'operazione così: (<la FISVI acquista senza
avere ancora i soldi per pagare; per formare il capitale necessario, vende una parte di ciò che ha
comprato; per quel che rimane cerca ancora soci finanziatori per completare l'acquisto>>. Antonio
Bassolino (un merito gli va riconosciuto) denunciò alla Procura di Napoli quell'affare: (<c'O il pericolo che
privatizzazioni fatte in questo modo espongano pezzi del nostro apparato produttivo alle mire speculative
e affaristiche>>. Era peggio di così. Un perito di nome Renato Castaldo scoprì che dietro lo sconosciuto
Lamiranda c'era l'Unilever, la multinazionale olandese. (<E' documentato che la Unilever», scriveva, ha
«inviato offerte, condotto trattative dirette e indirette con l'IRI...predisponendo anche le clausole da
inserire nel contratto>> fra Prodi (IRI) e Lamiranda. L'Unilever? Prodi è stato consulente dell'Unilever dal
'90 al '93, come consulente di vaglia, a decidere le acquisizioni.
Ecco dov'è il miele che Goldman Sachs cerca. Ecco dov'è la linfa che trovano i grand commis nella
Goldman Sachs. L'ape cerca i fiori, i fiori si volgono all'ape. E' una storia d'amore. Non amano noi, però. Ci
vogliono spogliare.
Mario Monti il puro passa (strapagato) alla Goldman Sachs
Giorni fa, Gerard Schroeder è stato sepolto da una marea di critiche per aver accettato ora che non è più
cancelliere di diventare capo del consiglio dei garanti del gasdotto del Baltico. Questo gasdotto, che evita
di passare attraverso la Polonia (ostile a Mosca) e salda un'alleanza strategica tra Berlino e Mosca, è stato
voluto dallo stesso Schroeder in accordo con Putin. (<Conflitto d'interessi!>>, strillano i grandi media servili
ai poteri forti. Su Il Corriere del 13 dicembre, André Glucksmann strilla (<la Gazprom si compra l'Europa!>>
e si scatena in un disgustoso attacco contro l'ex Cancelliere.
(<Schroeder ha preso la bustarella per i servizi resi a Putin>>, per dare libero sfogo al dispetto con cui la
nota lobby likudista vede l'asse russo-tedesco. (<Politicamente, O una mascalzonata ed O la sola
motivazione: scavalcando Polonia, Ucraina, Paesi Baltici, Putin li punisce>>: evidentemente la lobby
voleva che Putin continuasse a pagare royalty ai suoi nemici.
E sperava in Angela Merkel per cancellare l'oleodotto che libera la Germania dalla dipendenza dal
petrolio medio-orientale, ossia dai voleri israelo-americani. (<Ma Putin ha anticipato la firma del contratto,
ed ora la Merkel ha le mani legate>>, sbava Glucksmann.
Urla e strepiti per il (<conflitto d'interessi>> di Schroeder, pesanti allusioni alla sua disonestà.
Frattanto arriva un'altra notizia, accolta con rispettoso silenzio dalla stampa asservita.
Mario Monti, l'uomo-Fiat che è stato commissario europeo alla concorrenza, come Schroeder ha trovato un
impiego nel privato. Se lo è (<comprato>> la Goldman Sachs - prima banca d'affari della nota lobby - per
uno stipendio (<che non O stato reso noto>>, ma che non è sbagliato ritenere miliardario. I giornali
britannici ricordano che Mario Monti (<O celebrato per la sua dedizione nell'aprire i mercati europei alla
320
competizione>> (ossia per i servizi che ha reso alla globalizzazione), per aver (<combattuto Francia e
Germania>> (la (<vecchia Europa>> odiata da Sharon) e (<per aver rifiutato l'offerta del premier Berlusconi
che lo voleva ministro delle Finanze nel 2004>>. Per contro, è noto che Mario Monti (<diventerà ministro
nel futuro governo Prodi>>.
Anche Prodi consulente della Goldman Sachs fino all'altro ieri, ed oggi finanziato dalla banca d'affari per
la sua campagna elettorale. A quel che pare, a pagare Prodi è Linda Costamagna, una privata signora che
per caso è moglie di Claudio Costamagna, gran capo della Goldman Sachs per l'Europa.
Varrà la pena di ricordare che la Goldman fu tra le capofila delle banche usurarie che vennero, a bordo del
Britannia, lo yacht della regina d'Inghilterra, a imporre i loro metodi per la privatizzazione dei gioielli
dell'IRI. A quell'epoca salì sullo yacht anche Mario Draghi. E anche lui oggi è alla Goldman Sachs.
I banchieri anglo-israeliti fecero allora grandi affari, e se ne ripromettono ancor più dal prossimo
centrosinistra al governo. Ecco perché Il Corriere strilla che Schroeder ha un «conflitto d'interessi» per
i suoi accordi con Putin, e tace sul conflitto d'interessi enorme, passato e futuro, di Mario Monti alla
Goldman Sachs. E' la legge talmudica in atto: due pesi e due misure.
Titanic Italia
Volete avere un'idea di che cosa farà la sinistra al governo? Per esempio: «un prelievo improvviso e
coatto sulle giacenze e sui depositi monetari»: lo fece già Giuliano Amato, capo del governo nel 1991,
sottraendo denaro dai nostri conti correnti. Poi, ancora «il congelamento dei BOT», che non vi saranno
pagati, né capitale né interessi: lo fecero Ciampi e Prodi, apostoli dei poveri e dei lavoratori. Ma non
basterà, naturalmente, a coprire i fabbisogni dello Stato. Non vorrete mica che i deputati dimezzino il loro
stipendio da 10 mila euro mensili, o la signora Elisabetta Spitz, direttrice del Demanio (e incidentalmente
moglie di Follini) subisca dei tagli sul suo emolumento annuo di 326 mila euro; o ancor meno che il
segretario del Quirinale Gifuni si impoverisca accettando un taglio sul suo milione di euro annui. No, loro
no. Sarete voi che dovrete continuare a pagare quegli stipendi.
Ed ecco allora la prossima mossa del futuro governo delle sinistre: la «supertassa sulle rendite
finanziarie». Non lo sta già dicendo Bertinotti? Sospiro di sollievo: ora pagheranno i Tronchetti Provera, i
Passera, i De Benedetti, i Romiti. No, loro no. Toglietevi le illusioni. Per la sinistra, le «rendite finanziarie»
sono ad esempio: il reddito virtuale della casa di vostra proprietà e che abitate (e di cui state magari
pagando il mutuo), ossia quello che guadagnereste se, andando a vivere sotto i ponti, cedeste il vostro
appartamento in affitto, insomma soldi che non avete. Questo tasseranno, e ancor più sulle seconde case.
Altre «rendite» vostre: gli interessi (0% o –2% reali) sul conto corrente, o sul libretto di risparmio; quelli
miserabili sui BOT e sulle obbligazioni dubbie che la vostra banca vi ha rifilato, mai superiori al 3%. Tutte
«rendite» esposte indifese, ventre all'aria, al saccheggio sotto pretesto «sociale». Tassare i ricchi: imposta
punitiva sui patrimoni, invoca Bertinotti. Il «patrimonio» cui pensa, il più facile da colpire, è la casa di
proprietà, posseduta (per forza maggiore, mancando un mercato degli affitti) da 73 italiani su cento. Quella
verrà supertassata ancora una volta. «Patrimoni» sono i vostri risparmi accantonati. Tronchetti Provera
non ha risparmi, ha solo debiti. Romiti (Impregilo) è stato salvato dalla bancarotta per debiti affidandogli la
commessa del ponte di Messina; la sinistra cancellerà quel progetto (ed è forse un bene), ma allora
l'Impregilo percepirà miliardi di euro in penali e risarcimenti - è per questo che è stato varato il progetto del
Ponte. Per Romiti, non per i siciliani.
321
E le pensioni? Saranno «riformate»: e i sindacati non muoveranno un solo gemito di protesta (loro che
vivono con 2 mila miliardi annui di denaro estratto dai portafogli dei lavoratori), quando sarà al potere la
loro sinistra. La Germania ha già ridotto del 25% le pensioni, e nel 2004 non ha pagato le tredicesime:
ecco un esempio di «riforma» che sarà subito imitato. Dopotutto, Schroeder è di sinistra, e così il suo
ministro, l'ex terrorista rosso Joska Fischer. Tanto, non ci saranno manifestazioni di piazza né scioperi
generali di protesta. E se poi le cose vanno davvero male, faranno come l'Argentina: blocco dei depositi
bancari. Permesso di ritirare solo 200 euro la settimana. Non dovete credere a me.
Credete a Eugenio Benetazzo, che sulla situazione italiana ha scritto un libro coraggioso, spietatamente
ben informato e agghiacciante, che disturba l'orchestrina degli idioti: (<Duri e Puri)).
Benetazzo è un trader professionista e operatore di borsa indipendente, con una cultura (che i trader
normali non hanno) sulla storia dell'economia. Non parla di politica in questo libro; non critica la sinistra o
Berlusconi. Enumera freddi fatti, che portano alle conclusioni che avete letto più sopra. L'idea di Benetazzo
è che l'Italia è il Titanic. La metafora (<profetizza l'inabissamento del nostro Paese sia a livello sociale ed
economico, e descrive il comportamento dei passeggeri)), ossia noi italiani.
Le orchestrine dell'idiozia televisiva e calcistica, pagate dai padroni che sono già saliti sulle scialuppe per
primi, stanno ancora suonando. Per distrarci. E non farci sapere che i compartimenti del nostro
transatlantico sono già allagati.
Già: perché non è che l'Italia (<rischi di affondare)). Sta già affondando da mesi.
La nostra piccola industria è devastata in tutti i settori in cui era (<forte)) (tessile, oreficeria, meccanica,
calzaturifici, mobili) dalla competizione cinese. Perché i nostri micro-imprenditori (ex operai, diventati
ricchi, ma rimasti ignoranti) hanno continuato a sviluppare questi settori stramaturi, non avendo i mezzi
intellettuali per lanciarsi nelle attività che vinceranno in futuro: (<biotecnologie, informatica applicata,
energia, trasporti di terza generazione)), enumera Benetazzo. (<Tutte le inefficienze degli anni passati
adesso si iniziano a pagare. Il conto sarà salato, e lo si paga con posti di lavoro in meno)). E' solo
questione di mesi, e poi - tra il 2006 e il 2007 - i posti di lavoro cominceranno a scomparire a cascata, a
migliaia. Il nostro popolo che adora il (<posto fisso)) forse smetterà di guardare l'(<Isola dei famosi))?
Si affollerà attorno alle scialuppe? Non ci sono scialuppe. Siamo un popolo con sei milioni di
analfabeti. Un popolo che non ha studiato, e che è avanzato negli ultimi 20 anni di storia senza mai
pensare un minuto, cullandosi nell'illusione che il suo dozzinale benessere sarebbe stato eterno. Ma la
Cina, di analfabeti, ne ha 300 milioni: che però si accontentano di 30 euro mensili per fare i braccianti e i
cavatori. Perché mai i nostri analfabeti dovrebbero reclamare salari migliori? I posti ben pagati per
analfabeti sono già tutti occupati: da deputati, eurodeputati, magistrati e consulenti regionali.
Un Paese che perde quote di mercato, e intanto è schiacciato dalle tariffe più alte del mondo per
elettricità, energia, telefoni (non vorrete mica che paghi Tronchetti Provera); strangolato dalla burocrazia
più principesca del pianeta, da presidenti di ASL con salario fra i 150 e i 300 mila euro annui (pari a quello
del presidente degli Stati Uniti, per capirci). Schiacciato sotto il tallone del costo di Ciampi (200 milioni di
euro l'anno), quel Ciampi che si commuove quando parla della (<patria)) - ed ha perfettamente ragione,
visto che la patria ha dato tanto a lui. E dalle banche. Volete farvi un'idea di cosa accadrà di voi, se state
pagando un mutuo, e il tasso primario dell'euro salirà di uno o due punti? C'è bisogno di spiegare che la
vostra rata di mutuo passerà da 780 a 940 euro mensili?
Leggete Benetazzo, vi dà anche buoni consigli. Molti dovranno vendere le case che non possono più
pagare. Che cosa avverrà della bolla finanziaria che fa costare 160 mila euro appartamentini che sono covi
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per scarafaggi? Di colpo, il vostro habitat da scarafaggi varrà, diciamo 100 mila euro. O anche meno.
Insomma, il libro di Benetazzo è in qualche modo l'appendice pratica del mio (<Schiavi delle Banche)),
scritto da uno specialista del settore. I suoi consigli mi sono piaciuti. Meno mi è piaciuto il consiglio implicito
di cominciare a linciare qualche politico per la strada, pour encourager les autres. E' un buon consiglio (è
troppo tardi per fare qualcosa d'altro), ma imperfetto; perchè dimenticare presidenti di ASL, Gaetano
Gifuni, direttori del Demanio, manager di aziende pubbliche, l'insieme delle burocrazie inadempienti che ci
derubano? Tanto, non servono a nulla.
323
Grazie banchieri
FRANCOFORTE - La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato una misura draconiana: non
accetterà, come collaterale per emettere i suoi prestiti agli Stati europei (ex) sovrani, Buoni del Tesoro
emessi da quegli Stati e classificati al disotto di (<A-».
La misura pende anzitutto come una spada di Damocle sulla Grecia, i cui titoli del debito pubblico hanno
un rating (<A», poi sul Portogallo (AA-) e sull'Italia (AA- con tendenza (<negativa»).
Dunque la Banca (<europea» si affida ad agenzie di rating americane tipo Standard & Poors (sono loro
che danno i voti), le quali non hanno nulla di obbiettivo - legate come sono all'ideologia e agli interessi
finanziari speculativi USA - per giudicare la nostra affidabilità come debitori.
E la minaccia pregiudica in primo luogo proprio l'Italia.
I Buoni del Tesoro italiani sono quasi un terzo dei titoli trattati nella zona euro, grazie a Ciampi che decise
di indebitare l'Italia con l'estero anziché, come prima, con i suoi cittadini.
Se la BCE non accetterà più i nostri titoli, li renderà non negoziabili sul mercato.
I nostri tassi d'interesse schizzeranno alle stelle.
Forse per noi cittadini non tutto il male verrebbe per nuocere: ricominceremmo a comprare BOT redditizi,
anziché dilapidare i nostri risparmi in (<investimenti consigliati» dai banchieri, tipo Parmalat o Argentina.
Ma «l'EIR Strategic Alert» ci segnala un altro scenario, non meno inquietante.
La BCE avrebbe fatto questo passo come prima fase di un progetto per arrivare a una Europa Monetaria
(<ristretta» a Francia, Germania (e Lussemburgo, Liechtenstein, ecc.), escludendo i Paesi meno virtuosi,
come Italia, Grecia, Portogallo.
L'EIR prosegue: (<questo della 'eurozona ristretta' O uno scenario messo a punto da ambienti oligarchici
che intendono 'mantenere in vita l'euro dopo la sua morte'. Il trucco dovrebbe servire soprattutto a tenere
la Germania entro una UME 'riformata e snellita' in modo tale da impedirle di liberarsi dalle pastoie di
Maastricht e tornare così al marco tedesco, cioO capace di emettere sovranamente il credito per lo
sviluppo. Questo progetto ha i suoi principali sostenitori in Francia, soprattutto tra gli eredi di quel
Mitterrand che volle impastoiare la Germania con l'euro, come prezzo per la riunificazione tedesca. In tale
contesto, il 10 novembre, la BCE O intervenuta per bloccare la proposta di riforma della Banca d'Italia
preparata dal governo, che comprende un trasferimento delle azioni della Banca Centrale, possedute dai
privati, allo Stato. Il rappresentante della BCE Lorenzo Bini Smaghi ha annunciato che se la riforma della
Banca d'Italia sarà approvata, la BCE farà ricorso alla Corte di Giustizia Europea in quanto la riforma
violerebbe le regole di 'indipendenza' delle Banche Centrali».
Palesemente la BCE non vuole il controllo dello Stato nemmeno sulla spettrale Bankitalia: ciò che
teme è la sovranità monetaria degli Stati, ed è decisa a ricorrere ad ogni mezzo, anche rovinoso, per
mantenerci in riga. La Banca d'Italia resterà perciò proprietà privata, delle banche controllanti-controllate
(collegate alla (<oligarchia») ma, piccolo particolare, gli stipendi di Bankitalia restano a carico nostro, ossia
di noi contribuenti. E sono stipendi enormi, come abbiamo appreso: un dipendente della nostra Banca
Centrale prende in media (da noi) 153 mila dollari l'anno, contro i 91 mila dollari della Banca Centrale
USA, la Federal Reserve. Il monte-stipendi di Bankitalia è tra i più salati del mondo; ci costa 1.237 miliardi
di dollari l'anno (oltre un miliardo di euro, 2.000 miliardi di lire), contro i 1,009 della Banca Centrale
tedesca, e i 377 milioni (non miliardi) della Banca Centrale del Giappone.
La Federal Reserve costa di più (1,5 miliardi di dollari) ma ha parecchie responsabilità in più, e fra l'altro è
una banca di emissione, cosa che la nostra inutile Bakitalia ha cessato di essere.
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Ma gli stipendi dei nostri principi della banca (<pubblica» e privata sono aumentati del 10% nell'ultimo
anno. C'è da chiedersi perché dobbiamo pagare tanto i servizi che degli incompetenti rendono non al
popolo italiano, ma alle oligarchie di cui sono servi? Se li paghino gli oligarchi, i loro maggiordomi.
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PERCHE' LE BANCHE ITALIANE FANNO GOLA ALLE STRANIERE
Già: perché, dato che molte delle nostre banche sono in stato di virtuale insolvenza?
Risponde, in una più che interessante inchiesta, il Financial Times. Le banche italiane pagano “i più bassi
tassi d’interesse” ai risparmiatori, e gli italiani sono forti risparmiatori.
E questo è un punto a favore. Ma il più importante è un altro: all’estero, le banche hanno ormai indebitato
le famiglie fino all’inverosimile, fino al fallimento. In Usa e in Gran Bretagna, i prestiti alle famiglie hanno
raggiunto ormai l’80% del prodotto interno lordo; in Europa, il 47%.
In Italia, solo il 23%. La metà che in Germania, il 90% in meno che negli Usa.
Solo da noi dunque il mercato del debito al consumo ha ancora ampie possibilità d’espansione. Con
prospettive di lucri enormi per le banche.Ma di che si tratta in realtà?
In Italia, spiega il Financial Times, quando una famiglia vuole una macchina nuova, “mette da parte i soldi
per tre anni”, ossia risparmia (e rinuncia ad altri consumi). Inaudito, primitivo.
Nella civile America e nella civile Inghilterra, il consumatore non mette da parte nulla: s’indebita. Chiede i
soldi alla banca per il “credito al consumo”, e lo ottiene prontamente. Naturalmente, la famiglia americana e
inglese pagherà poi vita natural durante gli interessi, del 15-17%, alla felice banca creditrice. I ratei dei vari
debiti contratti, più i grassi interessi, saranno risucchiati mese per mese, in modo automatico, dal conto
corrente del capofamiglia, perennemente “scoperto”.
Questo è il tipo di civiltà finanziaria che le banche estere vogliono imporre agli italiani. Specie ai giovani.
Potete permettervi a malapena una Punto, ma volete una Porsche? Niente paura, la banca vi soccorre.
Potete chiedere un prestito, meglio ancora stipulare un contratto di leasing per soli 700-1000 euro mensili,
interessi inclusi: un leasing è per sempre, non si estingue mai perché quando la Porsche sarà vecchia, il
creditore vi consentirà di comprarne una nuova. Con la Porsche volete una casa? Bene. Ma perché un
bilocale, quando la banca vi consente di acquistare un attico? Giù un mutuo: altro rateo, 1000-2000 euro
mensili. Non vi resta più niente per mandare i figli a scuola? Ecco qui il “debito sull’onore”: la banca vi
anticipa le spese per l’Università, e s’intende che il figlio, una volta laureato, comincerà a pagare il debito
contratto con i primi stipendi – e tutti gli stipendi dei suoi prossimi 30 anni di vita lavorativa.
A questo punto, cominciate a temere che – essendo il vostro salario completamente prosciugato ogni mese
dai debiti – rischiate di morire di fame. Ma no, via. Ecco qui la carta di credito per fare la spesa. Prosciutto,
uova, anche caviale e champagne. Consumate oggi e pagate domani, in comode rate; naturalmente con
interessi a vostro carico del 18-22 per cento.Non stiamo esagerando. Precisamente così vivono inglesi e
americani. Al di sopra dei loro mezzi, e a credito; legati alla catena d’acciaio di interessi crescenti e debiti
impagabili, eterni. Ogni americano, anche ricco, ha in corso, in qualunque momento della vita, qualche
gigantesco debito (gigantesco in proporzione al suo reddito) che sta pagando; ogni americano, anche ricco,
ha il conto corrente in rosso, e sta pagando interessi sullo scoperto.
Questa condizione generale ha, fra l’altro, un vantaggio – per il sistema creditizio, e per chi detiene il
potere – che viene enunciato di rado, ma è decisivo: chi è indebitato perennemente, chi non ha risparmi,
non si ribella mai. Sul posto di lavoro non parla di politica, né si iscrive ai sindacati, né crea grane al
padrone: abbassa la testa, obbedisce senza discutere e accetta di fare gli straordinari, perché deve
“servire” il debito che ha contratto per la Porsche e la casa che non poteva permettersi.
La “democrazia” occidentale funziona egregiamente in Usa e Gran Bretagna appunto per questo: perché i
cittadini sono servi del debito, incatenati ad esso per tutta la vita, e non possono permettersi una protesta,
né un’idea politica, e men che meno di iscriversi a un’organizzazione politica o sindacale. E’ questo che le
banche estere vogliono imporre anche agli italiani. Non più, magari, ai vecchi, incalliti risparmiatori; ma ci
sono i giovani, affamati di telefonini con video, di mp3 a colori, di orribili scarpe Reebock, insomma di tutta
la costosa gadgetteria elettronica e le carabattole di moda pubblicizzate dal luna park globale.
326
COME USCIRE DALL'EURO
Non solo l'Italia, ma anche l'Olanda è in recessione. Germania e Francia sono ferme.
Nei sette anni da che è stata introdotta la moneta comune europea, la crescita del PIL pro-capite europeo è
stata di un esangue 1% annuo, la metà di USA e Gran Bretagna; e la disoccupazione UE è al 9%, contro il
4,5% britannico. Che l'euro sia almeno una causa di questa paralisi, è un sospetto che albeggia ormai
anche nelle sedi ufficiali.
Uno studio della HSBC, la più grossa banca del mondo, ha cominciato ad affrontare il tema.
Un tema-tabù. Difatti lo studio della HSBC lo avvolge dapprima nel linguaggio dell'economicamente
corretto liberista. L'Europa declina perché "non ha fatto le riforme", ossia non ha reso abbastanza
"flessibile" il lavoro e il suo "mercato". L'efficienza con cui il capitale e il lavoro vengono utilizzati è calata
negli ultimi anni: sia a causa delle "rigidità del mercato dei capitali", sia per le alte tassazioni, sia
(finalmente una verità meno conformista) "a causa di errati investimenti di capitale durante la bolla
borsistica dei tardi anni '90".
Ma naturalmente, anche a causa dell'insufficienza della ricerca e sviluppo.
La crescita demografica zero viene parimenti additata come causa. La forza-lavoro europea passerà dai
205 milioni del 2005 a 155 milioni fra 40 anni. Sarà in parte compensata da un flusso di immigranti
inaudito, che andranno però poi a godersi nei loro paesi le pensioni guadagnate da noi: con un'emorragia
di capitali mai vista. Aggraverà il fenomeno il declino delle entrate fiscali statali dovuto alla minore
popolazione produttiva, e l'alterarsi della struttura di risparmio della popolazione anziana.
Tutto ciò è già abbastanza tragico. Ma l'euro sta forse alleviando la tragedia?
In un vecchio studio (1961) dell'economista tedesco Robert Mundell ("A theory of optimum currency area",
venivano indicati una serie di criteri che un'unione monetaria avrebbe dovuto soddisfare.
1) L'assenza di "shock asimmetrici" frequenti e su larga scala.In realtà ne abbiamo sofferti almeno due e
giganteschi: la riunificazione delle Germanie (l'Ovest produttivo e l'Est improduttivo) e il collasso dell'URSS,
con il crollo delle esportazioni e importazioni dell'Unione Sovietica. Nell'ultimo caso, ne soffrì duramente la
Finlandia. Ma la Finlandia ne avrebbe sofferto molto più duramente "se non avesse potuto svalutare la sua
moneta", ossia se avesse avuto sul collo il rigido peso dell'euro.
2) L'alta mobilità dei fattori di produzione. Quando lo "shock" colpisce un Paese europeo più di altri
("asimmetricamente"), nell'impossibilità di compensare la crisi con i tassi di cambio (svalutazione della
propria divisa), a dover diventare flessibili sono "il lavoro" (che dovrebbe emigrare nelle zone più
produttive), il capitale e i prodotti. Le barriere linguistiche hanno impedito questa "soluzione".
3) L'unione politica. Essendo la moneta un'espressione della sovranità nazionale, il successo dell'euro
(diceva Mundell) dipenderà in ultima analisi dalla capacità dell'Europa di diventare una vera unità politica. In
quegli stessi anni, Padoa Schioppa diceva di peggio: proprio il susseguirsi di "shock asimmetrici" (che lui
auspicava come effetto della moneta unica) avrebbero obbligato gli Stati membri a cedere l'intera sovranità
residua all'eurocrazia, per salvarsi dal disastro (desiderato dal Padoa Schioppa come forza unificatrice).
E' evidente che l'euro non soddisfa questi criteri.
D'altra parte, non ha ancora provocato i disastri sperati da Padoa Schioppa; le società sotto il peso
dell'euro si sono dimostrate più stabili del previsto.
Per esempio la divaricazione d'inflazione e crescita tra paesi "forti" e "deboli" non sono diventate così
grandi come ci si aspettava sotto un tasso d'interesse eguale per tutti.
Tuttavia questo divario si sta ampliando, e la natura del divario stesso è stata modificata dall'euro.
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A causa del tasso d'interesse unico, che è "troppo basso" per alcuni Paesi (dove denaro a basso costo
surriscalda l'economia) e troppo alto per altri, dove il costo del denaro eccessivo raffredda l'economia.
La Spagna è fra i paesi che hanno goduto del tasso unico europeo, ossia del denaro facile: negli ultimi 7
anni il PIL spagnolo pro capite è cresciuto del 3,8% contro l'1,3% della Germania, l'1,5% dell'Olanda e
l'1,7% dell'Italia (il nostro Paese ha conosciuto già tre recessioni nel settennio). Ma in Spagna,
l'economia surriscaldata dal tasso reale d'interesse basso ha provocato bolle speculative, l'esplosione dei
prezzi immobiliari (più 145 % in sette anni) e un deficit crescente delle partite correnti. Lo stesso tasso
d'interesse comune europeo è troppo alto per la Germania, dove l'inflazione è più bassa della media, e ne
ha gelato l'economia.
Eppure la Germania ha aumentato con forza le sue esportazioni; ma è la domanda interna a restare
esigua. Un tempo, prima dell'euro, la crescita dell'export provocava anche l'aumento della domanda
interna; ora non più. La Germania è in deflazione da euro, come Spagna e Irlanda (dove le case sono
rincarate del 192%) sono in inflazione da euro.
La "taglia unica" e obbligatoria imposta dall'euro si traduce, per l'Italia, in un tasso reale rovinosamente
aumentato (il costo del denaro da noi si è apprezzato del 20%), il che spiega le nostre recessioni senza
uscita.
In Germania, data la bassa inflazione locale, il tasso comune europeo si è tradotto in una maggiore
competitività relativa rispetto agli altri paesi EU, ed ecco spiegato il boom tedesco dell'export; per il
motivo uguale e contrario, la Spagna ha perso competitività, sicché il suo boom ha in sé le radici della
rovina. Dall'entrata dell'euro, la Germania ha visto crescere le sue esportazioni del 55 %, l'intera UE del
35 % e l'Italia solo dell'8%. Avremmo bisogno di far calare drammaticamente il costo del denaro; invece
l'euro ce l'ha apprezzato in modo rovinoso.
Germania e Italia dovrebbero ridurre parecchio l'imposizione fiscale, per dare fiato ai consumi interni;
invece, poiché la crescita bassa ha accresciuto il deficit pubblico, Italia e Germania sono premute più di
altri paesi – dalla Banca Centrale europea – alla "austerità fiscale".
Ossia, l'UE ci obbliga a prendere le misure contrarie a quelle necessarie, e proprio quelle che rendono
cronico il nostro declino. E la severità fiscale che ci impone l'eurocrazia non ci serve nemmeno ad
avvicinarci ai criteri di Maastricht: quando un'economia è debole ed esangue come la nostra, è
inevitabile che il debito pubblico cresca. I rincari generalizzati da euro hanno colpito dovunque, ma in
Italia di più. Da noi, i consumatori pospongono gli acquisti importanti, aggravando la depressione
economica. L'Italia è, secondo la HSBC, il grande perdente: anche perchè le sue produzioni (tessili,
manufatturiere) sono le più esposte alla competizione cinese.
Non abbiamo il dubbio vantaggio della Germania, dove la bassa inflazione interna almeno stimola
l'export; noi abbiamo un'inflazione interna alta; e abbiamo avuto, unici, aumenti salariali (anche se
l'italiano non li ha davvero visti) che rincarano il nostro costo del lavoro.
Tutti i danni da moneta "forte" ma con "potere d'acquisto basso" si sono accumulati su di noi; abbiamo
la recessione e, insieme, un'inflazione media superiore a quella europea. Ma anche la Germania soffre.
Di fronte al pericolo di deflazione tedesca (un'economia che pesa da sola un terzo di quella europea) la
Banca Centrale ha annunciato che non agirà. "La politica della moneta unica della Banca Centrale
europea non può reagire ad ogni caduta di prezzi di un singolo bene o di una regione o città". Sic.
Entro cinque anni, la Germania ha 60 probabilità su cento di cadere nella deflazione, l'Olanda 55
probabilità su cento. A quel punto, anche se la Banca Centrale europea riducesse i tassi a zero, la
Germania non ne avrebbe alcun vantaggio (il costo reale del denaro in deflazione è sempre eccessivo),
mentre le altre economie subirebbero bolle e inflazione. E poiché i poteri della Banca Centrale europea
non sono sostenuti da una politica fiscale autonoma – al contrario delle Banche Centrali di USA,
Giappone e Gran Bretagna – anche "stampare moneta" per uscire dalla deflazione le è vietato.
All'Italia, che ricade continuamente nelle sue recessioni, viene consigliato di "bloccare con fermezza
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costi e inflazione". Ma nulla viene raccomandato per scongiurare l'aggravarsi del deficit pubblico, che è
inevitabile se l'economia non cresce, per quante "austerità" vengano imposte. L'impegno della Banca
Centrale europea alla "stabilità dei prezzi" è, secondo la HSBC, irrealistico: fu stabilito quando
l'inflazione europea era dell'1%; oggi tutto è cambiato. Sarebbe meglio lasciasse un margine del 2-3%.
L'inflessibilità in questo campo "non lascia margini ad errori": spinge la Germania in deflazione, e
obbliga le economie più deboli a premere la leva fiscale, il che peggiora la loro situazione.
Ma la Banca Centrale europea, dura, rifiuta ogni proposta di allentamento dei suoi sacri principi.
A questo punto, si pone la domanda: conviene uscire dall'euro? E cosa accadrebbe?
Lo studio della HSBC esamina il caso storico del 1992: l'uscita della sterlina non dall'euro (che non
c'era), ma dal "serpente monetario europeo", il sistema di cambi fissi precedenti.
La sterlina si svalutò entro un mese del 10% sul marco tedesco; e la caduta fu accompagnata dal
dimezzamento del tasso d'interesse: dal 12 % al 6%. Tutti gli esperti predissero che la svalutazione
avrebbe seriamente danneggiato l'economia britannica, producendo inflazione e aumentato costo del
debito (per il rincaro degli interessi sui Buoni del Tesoro in sterline).
"Ciò che avvenne è esattamente il contrario"; dice la HSBC. Le esportazioni britanniche crebbero di un
5 % in più rispetto alle importazioni negli anni seguenti.
Per l'Italia, l'uscita dall'euro e l'emissione di una "nuova Lira" avrebbe lo stesso significato: svalutazione
competitiva, e riduzione dei tassi d'interesse (costo del denaro) a breve, anche se qui lo spazio di
manovra non è alto, dato che il tasso europeo è già un modesto 2 %.
Ciò provocherebbe una maggiore spesa interna, accrescendo il PIL italiano: in modo che la HSBC
calcola come "sostanziale". Ossia pari al 2% dal secondo anno dall'introduzione della "nuova Lira".
Altro vantaggio: i BOT italiani sarebbero ridenominati. Non più nel "forte" euro (moneta su cui non
abbiamo alcun potere), ma nella "debole" Lira (su cui avremmo un potere sovrano).
Il che equivale ad un ripudio parziale del debito (e non sarebbe un male).
D'altro canto, la storia delle svalutazioni italiane dice che esse non hanno portato a un durevole aumento
della competitività, perché salari e prezzi sono stati sempre troppo lesti a salire, provocando inflazione.
Il rendimento dei BOT italiani dovrebbe essere molto elevato, e ciò danneggerebbe le finanze pubbliche.
In teoria. Perché in pratica, lo Stato s'indebiterebbe con i suoi cittadini, pescando nel vasto serbatoio del
risparmio delle famiglie; e i cittadini, non "investitori esteri", sarebbero i beneficiari dei più alti frutti.
L'italiano medio ricorda il periodo relativamente felice in cui i BOT gli rendevano il 10%.
Per contro, poiché l'introduzione della "nuova Lira" richiederebbe una preparazione (non potrebbe
essere improvvisa), gli "investitori esteri" avrebbero il tempo di vendere "attivi" italiani (di prossima
svalutazione) e cercherebbero di accumulare "passivi" in Italia (anche i passivi si svaluterebbero).
La Borsa italiana non ne avrebbe giovamento: ma vi nuotano i pescecani che sappiamo, non gli italiani
normali. Per questi, l'effetto avverso sulle azioni sarebbe più che compensato dalla rapida crescita del
PIL (anche se di corta durata). La crescita a breve darebbe respiro per le "riforme" del capitalismo
mercantile egemone, "flessibilità" del lavoro e varie deregulation. Ma giustamente, la HSBC (conosce i
nostri politici) prevede che quel breve respiro indurrebbe piuttosto a rimandare le riforme. Ma
l'inconveniente peggiore sta altrove. L'uscita dall'euro (forte) sarebbe difficile per un Paese che
adottasse, come l'Italia, una "nuova Lira" debole. L'Italia dovrebbe chiudere i suoi confini al "libero
flusso di capitali" e costringere cittadini e stranieri a scambiare i loro euro per le "nuove Lire".
Ma i più si terrebbero i loro euro sotto il materasso, o li porterebbero comunque all'estero.
Il che obbligherebbe a mantenere per un lungo peri