Il processo di riforma delle professioni sanitarie alla luce
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Il processo di riforma delle professioni sanitarie alla luce
CONVEGNO F.I.Te.La.B. IL RUOLO DELLE PROFESSIONI SANITARIE Il processo di riforma delle professioni sanitarie alla luce della Legge 251/00: La dirigenza delle Professioni Sanitarie alla luce dei vigenti CCNL dell’area della dirigenza SPTA Relatore: Dott.ssa Loredana Bonelli – A.O. ICP Milano Brescia 31 maggio 2011 Le condizioni per costruire la dirigenza delle professioni sanitarie condizioni organizzative favorevoli al successo professionale sono troppo spesso trascurate o date per scontate in nome di un – anche inconsapevole – riduzionismo meccanicistico e di un certo semplicismo. brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 2 professionista e leadership professionale • esercita competenze avanzate, è in grado, in situazioni complesse, di progettare, negoziare, realizzare e valutare in termini interprofessionali, soluzioni a problemi non risolti o innovazioni, come • basandosi sulla ricerca e governando processi assistenziali, organizzativi, formativi scopo • soddisfare al meglio possibile i bisogni di salute e di assistenza della popolazione. brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 3 professionista • a seguito dell'esperienza maturata attraverso una adeguata attività professionale: – sviluppa un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, – è qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. • Le conoscenze metodologiche acquisite consentono anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari degli ambiti suddetti brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 4 Utilità sociale del Dirigente delle professioni sanitarie • è necessario rendere evidenti gli elementi di novità che comporta che, oltre a essere noti ai singoli professionisti, devono essere posti in modo da diventare riconoscibili anche per tutti gli altri professionisti con i quali si ha la necessità di collaborare. • nodi centrali per le scelte strategiche relative a una nuova figura professionale sono i suoi rapporti con: 1 il gruppo professionale di provenienza; 2 i gruppi professionali a più elevata interdipendenza; 3 l’ambiente generale (stakeolders-istituzioni). brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 5 Le condizioni per costruire l’inserimento il solo riconoscimento istituzionale non è sufficiente a garantire l’inserimento di una nuova figura professionale non possono bastare gli aggiustamenti di struttura occorre un investimento adeguato sulla cultura con azioni che facilitino il riconoscimento di questa figura professionale e della sua specificità la modificazione della costellazione di valori e di abitudini dell’organizzazione stessa. brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 6 Il futuro di questa nuova figura professionale sarà deciso dall’instaurarsi nelle singole organizzazioni di abitudini che portino a precisare come e perché fare riferimento (cioè quali “problemi” portare) a questi professionisti piuttosto che ad altri, quale utilità ne deriva È assolutamente necessario che i valori e le prassi professionali distintive siano rese evidenti e integrate nella cultura organizzativa, e si può ragionevolmente affermare che si dovrà sostenere su due pilastri: l’iniziativa individuale del professionista, competenze di leadership e negoziazione; grazie alle sue un lavoro di sostegno ai singoli e di rielaborazione complessiva a opera delle comunità professionali. brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 7 Ruolo di Associazioni e Ordini sarà molto importante prevedere un’attività di: monitoraggio da parte delle comunità professionali o degli ordini professionali, che verifichi la corrispondenza fra i contenuti effettivi del ruolo nelle singole realtà e le aspettative del gruppo professionale in secondo luogo la costruzione di azioni adeguate per evitare l’eccessiva disomogeneità dei contenuti reali dei ruoli stessi (a parità di denominazione) brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 8 Legge n. 251/2000 Disciplina le professioni sanitarie allocandole nelle seguenti aree: “Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica” “Professioni sanitarie riabilitative” “Professioni tecnico-sanitarie” “Professioni tecniche della prevenzione” Istituisce la qualifica unica di dirigente del ruolo sanitario Disciplina gli ordinamenti didattici per la laurea magistrale Definisce le professioni sanitarie e relativi livelli di inquadramento Individua disposizioni transitorie e necessità di emanare norme regionali Prevede partecipazione al Collegio di Direzione Con la legge 42/1999 Segna definitivo abbandono di ruolo “residuale” di operatori sanitari riconoscendogli dignità di professionisti della salute brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 9 D.M. 29 marzo 2001 Classifica professioni sanitarie nelle aree definite dalla L. n. 251/2000 1. Prof. sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica (Infermiere, Ostetrica/o, Infermiere pediatrico) 2. Prof. sanitarie riabilitative (Podologo, Fisioterapista, Logopedista, Ortottista- Assistente di oftalmologia, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Tecnico della riabilitazione psichiatrica,Terapista occupazionale, Educatore professionale) 3. Prof. tecnico-sanitarie (Tecnico audiometrista, Tecnico sanitario di laboratorio biomedico, Tecnico sanitario di radiologia medica, tecnico di neurofisiopatologia, Tecnico ortopedico, Tecnico audioprotesista, Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare,Igienista dentale) 4. Prof. tecniche della prevenzione (Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Assistente sanitario) brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 10 L’evoluzione della classificazione professionale CCNL 1° settembre 1995, la contrattazione collettiva assume la piena regolamentazione del rapporto di lavoro e dei suoi contenuti giuridici ed economici. L’entrata in vigore del CCNL 7 aprile 1999, introducendo le categorie, definisce le seguenti equiparazioni: VI livello “Op prof coll I categoria” Cat. C “Op prof sanitario” VII livello “Op prof coordinatore” Cat. D “Coll prof sanitario” VIII livello “Op prof dirigente” brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Cat. DS “Coll prof esperto” Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 11 l1 CCNL 20 / 9 / 2001 - Biennio 2000-2001 evoluzione della classificazione professionale art.8,c.1 “… ravvisando che l’insieme dei requisiti richiesti al personale appartenente alla cat. C del ruolo sanitario … - per contenuti di competenze, conoscenze e capacità necessarie per l’espletamento delle attività lavorative - corrisponde a quello della cat. D …” art. 9, commi 1 e 2 Con decorrenza 1 settembre 2001 reinquadramento di tutti gli operatori professionali del ruolo sanitario dalla categoria C alla categoria D, che diventa la categoria di ingresso per i profili del ruolo sanitario. art. 10, comma 1 “… per favorire le modifiche dell'organizzazione del lavoro … valorizzare l’autonomia e responsabilità delle professioni è prevista una specifica indennità per coloro cui sia affidata la funzione di coordinamento delle attività dei servizi di assegnazione nonché del personale appartenente allo stesso o altro profilo …….., con assunzione di responsabilità del proprio operato” brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 12 Diapositiva 12 l1 loredana.bonelli; 30/05/2011 CCNL 20 / 9 / 2001 - Biennio 2000-2001 evoluzione della classificazione professionale Indennità di coordinamento, in prima applicazione - nella parte fissa - è conferita in via permanente: ai collaboratori professionali sanitari caposala, già appartenenti alla cat. D e con reali funzioni di coordinamento al 31/8/2001; ai collaboratori professionali sanitari degli altri profili e discipline già appartenenti alla categoria D,ai quali al 31/8/2001 le aziende abbiano conferito analogo incarico di coordinamento o, previa verifica, ne riconoscano con atto formale lo svolgimento. La posizione di coordinatore è conferita dalle aziende al personale appartenente ai profili interessati in possesso di un’esperienza professionale complessiva in cat. C e/o D di cinque anni; è revocabile con il venir meno della funzione, o a seguito di valutazione negativa per chi l’ha acquisita a regime. brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 13 CCNL 19 aprile 2004 - Quadriennio 2002-2005 “Lo sviluppo professionale del personale in cat. D, incaricato di funzioni di coordinamento successivamente al 31 agosto 2001 e in tale posizione all’entrata in vigore del presente CCNL,sarà garantito con idonee procedure selettive. ...” Indennità di coordinamento La parte variabile: è conferita in connessione con la complessità dei compiti di coordinamento; si aggiunge alla parte fissa; è per tutti revocabile con il venir meno della funzione, o a seguito di valutazione negativa. L’evoluzione della classificazione professionale “Per il personale con reali funzioni di coordinamento riconosciute al 31 agosto 2001, … a decorrere dal 1° settembre 2003, tenuto conto dell’effettivo svolgimento delle funzioni stesse, è previsto il passaggio nel livello economico DS – con mantenimento del coordinamento e della relativa indennità” brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 14 dirigenza professioni sanitarie • Legge 251, 2000, artt. 6, c.2 Istituzione qualifica dirigenziale e art. 7 Disposizioni transitorie: Istituisce la qualifica unica del dirigente delle professioni sanitarie a cui si accede secondo le regole previste per la dirigenza PTA del SSN Definisce una fase transitoria in cui l’incarico è attribuibile tramite incarichi a tempo determinato di cui all’art. 15-septies del D.Lgs. n. 502/92. • CCNL integrativo 10 febbraio 2004, artt. 41e 42 Norma programmatica brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 15 CCNL 17 ottobre 2004 SPTA – artt. 41-42 “ Nel caso in cui le aziende attuino la disciplina transitoria transitoria art.7,c.1,L.251/2000, al personale a cui è conferito l’incarico ivi previsto è attribuito il trattamento economico stabilito dai vigenti CCNL per i dirigenti di nuova assunzione…..” In particolare, con riguardo ai requisiti per il conferimento dell’incarico ……. Almeno in possesso del diploma di dirigente inf…” Esperienza professionale non inferiore a 5 anni a tempo indeterminato, maturato in cat. D, ivi compreso il livello economico DS dello specifico profilo professionale ( inteso per l’area) In via provvisoria l’incarico di cui al comma 1 può essere conferito dalle aziende al personale indicato nell’art.7,c.2, L.251/2000 e alle condizioni ivi previste della specifica area professionale di cui agli artt. 2-3-4 della stessa legge …….” brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 16 dirigenza professioni sanitarie CCNL SPTA ( quadriennio economico 2006-2009) • Stabilisce specificatamente il trattamento economico del dirigente a tempo indeterminato della nuova qualifica. • In base all’art.8, le aziende che intendono attivare i nuovi servizi e relative dirigenze, lo potranno fare a costo zero, con manovre compensative sulla dotazione organica DPCM 25 gennaio 2008 • Regolamenta le procedure di accesso con rapporto di lavoro a tempo indeterminato alla qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie. brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 17 DPCM 25 gennaio 2008 Commissione esaminatrice • DS, presidente o RSC individuato dal DG • Componenti 2 Dirigenti Area Professioni Sanitarie di riferimento, 1 designato dalla Regione 1 in servizio c/o Aziende Sanitarie • Segretario Amministrativo, Cat.D Prove d’esame • Prova scritta, argomenti inerenti la funzione • Prova pratica tecniche professionali orientate alla soluzione di problemi • Prova orale colloquio sull’organizzazione dei servizi Punti disponibili • 20 titoli di carriera/accademici • 80 prove d’esame brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 18 CCNL 17 ottobre 2008 SPTA – art. 8 “Le attribuzione del dirigente di nuova istituzione di cui al presente articolo dovranno consentire un adeguato livello di integrazione e collaborazione con le altre funzioni dirigenziali, garantendo il rispetto dell’unicità della responsabilità dirigenziale per gli aspetti professionali ed organizzativi interni delle strutture di appartenenza. In particolare, a tale ultimo fine, dovranno essere evitate sovrapposizioni e duplicazioni di competenze ed attribuzioni che, sul piano organizzativo, possano ostacolare od impedire un regolare avvio e funzionamento dei nuovi servizi nonché l’ottimale organizzazione aziendale. Il regolamento di cui al presente comma dovrà essere stato adottato dall’Azienda prima di procedere all’assunzione dei dirigenti di nuova istituzione.” brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 19 Regione Lombardia, dirigenza e disposizioni Dgr VII/14049, 8 agosto 2003 riguarda il POFA, al punto 10.3.2 viene istituito il SITRA, in line alla Direzione sanitaria aziendale. Il SITRA è titolare di indirizzo, direzione, organizzazione e coordinamento del personale infermieristico-tecnico-riabilitativo e di prevenzione aziendale e degli operatori di supporto Circolare 15 san della Giunta regionale – Direzione Generale Sanità recita: “in coerenza con le caratteristiche della propria realtà organizzativa e con lo spirito di valorizzazione delle professioni sanitarie che rappresenta la filosofia di fondo di questa legislatura e struttura portante di tutto il PSSR 2002-2004 e fermo stabilito dal punto 10.3.2 della Dgr VII/14049, 8 agosto 2003, ovvero la necessità che la direzione aziendale individui una responsabilità unitaria per il SITRA si sottolinea come alle singole Aziende non sia preclusa la possibilità di attivare ulteriori posizioni dirigenziali per specifiche aree professionali o funzionali di particolare rilevanza aziendale” brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 20 MOZIONE approvata unanimità il 17-5-2011 Il Consiglio Regionale della Lombardia PREMESSO CHE La Legge n. 251 del 10 agosto 2000 (Disciplina delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, Tecniche, della Riabilitazione, della Prevenzione nonché della Professione Ostetrica) individua nelle regioni l’organo istituzionale atto a promuovere la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristico-ostetriche, delle professioni sanitarie dell’area tecnicosanitaria e dell’area della prevenzione al fine di contribuire alla realizzazione del diritto alla salute, al processo di aziendalizzazione del SSN, all’integrazione dell’organizzazione del lavoro della sanità in Italia con quelle degli altri Paesi dell’Unione Europea; PRESO ATTO che attualmente nelle Aziende Sanitarie della Regione Lombardia è istituito il Servizio Infermieristico Tecnico e Riabilitativo Aziendale che prevede la Dirigenza delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, Tecniche, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica con qualifica unica di dirigente aziendale delle professioni dell’area infermieristica, tecnica, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica; brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 21 MOZIONE Il Consiglio Regionale della Lombardia CONSIDERATO che il completamento del percorso previsto dalla legge 251/2000 può prevedere l’istituzione di servizi per area a cui conferire un ruolo di dirigenza proveniente dall’area di appartenenza e con i requisiti previsti dalla normativa vigente; l’applicazione in tal senso porterebbe numerosi benefici, nei termini di una migliore e più efficiente gestione delle attività nell’interesse dei pazienti, di una maggiore funzionalità e responsabilizzazione e valorizzazione dei professionisti della salute; IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE a prevedere, nelle linee guida per la redazione dei piani di organizzazione aziendale delle Aziende Sanitarie della Lombardia, senza oneri aggiuntivi e nel rispetto dei momenti di confronto previsti dai vigenti CCNL : 1. l’istituzione, sulla base di indicazioni specifiche dell’Assessorato alla Sanità di regione Lombardia in sinergia con la direzione generale, nelle idonee aziende sanitarie e Istituti di ricovero e cura a carattere Scientifico (I.RC.C.S) di cui all’art. 13, comma 1, della l.r. 33/2009 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità), di Unità Operative delle Professioni Sanitarie con l’assegnazione della dirigenza per specifica Area (requisito di accesso laurea specialistica o magistrale della specifica area) distinte in: brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 22 MOZIONE Il Consiglio Regionale della Lombardia 1. l’istituzione, in quelle Aziende Sanitarie ed Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (I.R.C.C.S.) di cui all’art. 13 comma 1 della L.R. 33/2009 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità) individuate come idonee dall’Assessorato competente in sinergia con la propria Direzione Generale e di concerto con le relative Direzioni Generali Aziendali, di quelle Unità Operative delle Professioni Sanitarie, che essi ritenessero concordemente utili per le specifiche Aziende, con conseguente assegnazione della dirigenza (requisito di accesso laurea specialistica o magistrale nella area specifica) per quelle aree individuate fra le seguenti: Unità Unità Operativa Professionale Infermieristica e Ostetrica, Unità Unità Operativa Professionale della Riabilitazione Unità Unità Operativa Professionale TecnicoTecnico-Sanitaria Unità Unità Operativa Professionale della Prevenzione a cui attribuire la diretta responsabilità e gestione delle attività e delle funzioni connesse per ciascuna area di cui agli artt. 1,2,3,4, di cui alla legge 251/2000 e al CCNL della dirigenza sanitaria non medica STPA; le UU.OO Professionali in diretta relazione con la Direzione Sanitaria partecipano alla realizzazione degli obiettivi aziendali nel rispetto delle funzioni previste dalle norme istitutive dei relativi profili professionali attraverso il conferimento di incarico dirigenziale per ciascuna Unità Operativa, dirigenza per specifica area; brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 23 MOZIONE Il Consiglio Regionale della Lombardia 2. l’istituzione, in relazione a particolari complessità delle Aziende Sanitarie, delle seguenti strutture complesse: Direzione di Area Infermieristica e Ostetrica Direzione di Area delle Professioni Riabilitative Direzione di Area Tecnico Sanitaria Direzione di Area della Prevenzione. I Direttori assicurano il sistema di governo clinico assistenziale, riabilitativo, tecnico- sanitari e della prevenzione con funzioni strategiche e gestionali. Il conferimento dell’incarico avviene nel rispetto della normativa vigente e dagli accessi previsti dalla legge 251/2000. 3. di sensibilizzare la Conferenza Stato Regioni sul modello organizzativo proposto che rappresenta l’attuazione e l’evoluzione di quanto previsto dalla Legge 251/2000. brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 24 Quali contenuti nel processo di gestione del SITRA Il sistema di governo clinico assistenziale, riferito al complesso di strategie, strutture, metodi e strumenti attivati, persegue obiettivi di: Miglioramento continuo della qualità Salvaguardia degli st assistenziali Analisi dei modelli e strumenti operativi Stili di comportamento modelli di gestione promuove: efficacia, efficienza, appropriatezza, pertinenza dei percorsi diagnostico-terapeutici, gestionali ottimizzazione nella gestione delle risorse, razionalizzazione ed economicità degli strumenti processi formativi coerenti e relazioni professionali atte a rafforzare la mission aziendale brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 25 Mission: definizione degli obiettivi di programmazione, direzione e gestione delle risorse Pianificazione del fabbisogno sulla base dei bisogni Elaborazione programmi di accoglimento,inserimento, formazione Identificazione criteri di monitoraggio disagi lavorativi/azioni a sostegno Valorizzazione multidisciplinarietà Implementazione miglioramento continuo SGQ Affinamento processi responsabilizzazione/valorizzazione professionale Analisi e pianificazione bisogni formativi Sviluppo/promozione nuovi modelli organizzativi Efficacia e appropriatezza percorsi diagnostico terapeutici Uso di una documentazione sanitaria appropriata Favorire convenzioni Università per attività tirocinio teorico-pratico CdL brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 26 Vision: mantenimento dei livelli di attività previsti L’obiettivo si realizza attraverso l’attivazione delle articolazioni organizzative Valutazioni nella gestione del personale riferita alla qualità del lavoro e sicurezza prestazioni erogate Capacità di valorizzare i professionisti Pianificazione,programmazione, valutazione/controllo attività Miglioramento continuo modelli e qualità dei percorsi diagnostici Sviluppo di processi professionali Creare un ambiente organizzativo in cui sviluppare l’eccellenza partecipando a progetti di ricerca brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 27 • Politica della qualità: gestire e controllare le attività connesse con la qualità delle prestazioni, assicurare il rispetto degli St qualitativi come? • Con l’insieme di strutture organizzative, processi, responsabilità, attività e risorse coinvolte dove • Ogni professionista sa collocarsi nell’ambito del SITRA e comunicare appropriatamente con ciascun livello organizzativo brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 28 brescia 31/05/11 Convegno FITeLaB Relatore ott.ssa Loredana Bonelli 29