Conferenza Salerno1SN - Institut für Deutsche Sprache

Transcript

Conferenza Salerno1SN - Institut für Deutsche Sprache
1
Internet in classe: la grammatica standard del tedesco ProGr@mm – Grammatik
1. Considerazioni sul tema ‘Riflessione sulla Grammatica’
2. Manuali e grammatiche: disomogeneità di definizioni e contenuti
3. ProGr@mm- Grammatik
4. Bibliografia
1. Considerazioni sul tema ‘Riflessione sulla Grammatica’
Perché studiare la grammatica? Ha un senso occuparsi di fenomeni grammaticali, quando le
abilità richieste per l’apprendimento di una lingua straniera sembrerebbero relegare la
riflessione sulla lingua in una posizione defilata? Questi interrogativi hanno sempre suscitato
vivaci polemiche.
Il ruolo delle conoscenze grammaticali nell’apprendimento del tedesco come lingua straniera
(Deutsch als Fremdsprache: DaF) e, in generale, nel processo di apprendimento delle lingue, è
un tema molto complesso, oggetto tuttora di riflessioni teoriche e implicazioni didattiche e
applicative.
Nel corso degli ultimi cinquanta anni, le risposte date sono state molteplici e spesso molto
diverse tra loro: si è passati da una eccessiva valutazione del ruolo delle conoscenze
grammaticali nell’apprendimento di una lingua, all’abolizione assoluta di qualsiasi descrizione
sistematica o riflessione su aspetti della struttura della L2. Per lungo tempo la lingua è stata
vista come un blocco statico e omogeneo, rappresentato principalmente dalla lingua scritta
della tradizione letteraria, la wertvolle Literatur, ed era opinione comune che chi padroneggiava
la grammatica, padroneggiasse anche la lingua straniera. Poi la Fremdsprache fu intesa come
un corpus di enunciati, basati sul parlato ed esemplificativi di varie costruzioni della lingua, da
riproporre nelle unità didattiche quali stimoli per una riproduzione meccanica. Solo dagli anni
Novanta in poi si è sottolineata la necessità di apprendere la L2 all’interno di contesti
comunicativi e la Grammatica ha cominciato a essere presentata in modo funzionale, cioè in
relazione all’impiego di una certa struttura nella comunicazione.
Noi partiamo dal presupposto che per ridurre la complessità linguistica sia assolutamente
indispensabile una riflessione sui fatti della lingua, anche perché convinti che qualunque sia la
nostra strategia di apprendimento (sia essa basata su fattori emotivi, motivazionali, etc.), essa
ha sempre lo scopo di arrivare a padroneggiare le regole di una lingua, ovvero la sua
2
grammatica. Uno studente adulto che apprenda una lingua straniera non può accontentarsi di
una produzione orale/scritta approssimativa, destinata a mostrare i suoi limiti in situazioni di
comunicazione più complesse.
Se in una prima fase di apprendimento di una L2 si può anche accettare un approccio
imitativo, in una fase intermedia e avanzata sono indispensabili, sia nella fase di analisi che in
quella di produzione, lo studio delle regolarità di una lingua e l’approfondimento dei fenomeni
grammaticali.
E qui entra in gioco anche il patrimonio di conoscenze acquisite e perfezionate negli anni
della scuola, cioè la grammatica normativa della L1 che abbiamo studiato: più è approfondita la
conoscenza delle strutture linguistiche e delle norme nella L1, più semplice sarà scoprire
differenze e somiglianze nella L2.
La ‘riconsiderazione’ della riflessione metalinguistica, anche in chiave contrastiva, è stata
sollecitata tra l’altro dalle ricerche nell’ambito della linguistica cognitiva e della
neurolinguistica e oramai la questione della consapevolezza della lingua ha assunto grande
importanza e attualità. Un approccio contrastivo può facilitare l’apprendimento di strutture
linguistiche della L2, perché può evitare sia la formulazione di ipotesi errate, costruite sulla
base della propria lingua madre, che l’insorgere di interferenze. Solo se si ha conoscenza dei
fenomeni grammaticali nella propria lingua si può poi confrontarli con quelli della lingua
straniera. Per fare un esempio, solo se ci sono note la categoria e le regole di concordanza
dell’aggettivo predicativo in italiano, siamo in grado di ‘scoprire’ le peculiarità del
corrispettivo tedesco che, come si sa, rimane invariato. Così anche con le proposizioni esplicite
e implicite: se ci sono chiari i meccanismi della subordinazione in italiano, non avremo
problemi per la loro strutturazione in tedesco, dal momento che le regole sono identiche nelle
due lingue. Ma bisogna avere Kenntnis della Grammatica dell’italiano per poter riflettere sui
vari fenomeni linguistici della lingua straniera, altrimenti possiamo solo riprodurre
meccanicamente sequenze imparate a memoria.
2. Manuali e grammatiche: disomogeneità di definizioni e contenuti
Negli ultimi anni, gli autori di manuali di lingua straniera hanno avvertito la necessità di
affiancare ai propri libri di testo anche dei supplementi o delle vere e proprie grammatiche. E
qui ci si accorge non solo di quanto sia variegata la terminologia impiegata, ma anche di quanto
siano eterogenei i contenuti che si nascondono dietro le varie etichette presenti nelle
esposizioni. Queste pubblicazioni destinate a studenti italiani, inoltre, non tengono nella dovuta
3
considerazione le descrizioni grammaticali della lingua tedesca pubblicate in Germania per i
tedeschi o per gli apprendenti di tedesco in generale. E questo può certamente complicare il
processo di apprendimento di uno studente universitario italiano, abituato per anni ad usare un
certo tipo di grammatica normativa con il suo corredo di definizioni e descrizioni. E qui vorrei
portare solo qualche esempio che illustri non solo la diversa terminologia in uso nell’italiano e
nel tedesco, ma anche le divergenze presenti nella stessa grammaticografia tedesca.
Ormai già da molti anni i grammatici tedeschi hanno adottato delle definizioni della classe
dell’articolo che sono in forte contrasto con quelle presenti in molti manuali: la classe
morfologica Artikelwort prevede, per esempio, non solo la suddivisione in definiter und
indefiniter Artikel ma comprende anche il Possessiv-Artikel, il Demonstrativ-Artikel, il WArtikel (per es. welches Fest) e il Quantifikativ-Artikel (per es. jedes Fest). Nelle grammatiche
del tedesco pubblicate in Italia non c’è omogeneità di denominazione a questo riguardo.
Molto spesso, e talvolta nello stesso capitolo, è frequente l’uso di termini diversi per
l’indicazione della stessa categoria morfologica: è il caso della ‘convivenza’ di termini come
verbo, sintagma verbale e complesso verbale. Perché tre definizioni diverse per la stessa
categoria grammaticale? La grammaticografia tedesca più attuale adotta ormai la
denominazione di Verbalkomplex, espressione prototipica del predicato, costituita o da una sola
forma verbale finita o da più forme verbali, di cui una finita.
Se ci si chiede qual è il corrispondente tedesco della categoria che in italiano definiamo
aggettivo, verrebbe spontaneo rispondere Attribut o Adjektiv, ma è sufficiente consultare le
grammatiche del tedesco redatte negli ultimi anni in Germania per accorgersi della
inadeguatezza della nostra risposta. Per Adjektive si intendono solo: «genusvariable Wörter, die
immer zwischen Determinativ und Nomen stehen können1». Questa definizione comporta
necessariamente un confronto con la terminologia e le descrizioni ‘classiche’ dell’italiano, in
cui sono presenti, accanto agli aggettivi qualificativi, anche quelli possessivi, indefiniti,
interrogativi e così via.
Il termine Attribut, invece, ha un significato molto più ampio: in italiano è una categoria
morfologica, mentre in tedesco è una categoria sintattica che realizza qualsiasi espansione di un
costituente, quindi, per esempio:
un gruppo preposizionale con sostantivi o aggettivi:
Der GRUND für sein Verhalten
1
Engel, 2004, pag. 335.
4
Er war auf meine Hilfe ANGEWIESEN
un genitivo:
Das GEFÜHL des Durstes
infinitive o secondarie con dass e ob, selezionate da sostantivi o aggettivi:
Ich hatte nicht die GEDULD, mir die ganze Geschichte anzuhören
Es besteht die GEFAHR, dass wir den Zug verpassen
Ich bin FÄHIG, die Aufgabe in sehr kurzer Zeit zu bewältigen
Max ist sehr NEUGIERIG, ob seine Freundin die Fahrprüfung bestanden hat
o, infine, le relative:
Der Apfel, der reif ist….
Anche la categoria dell′avverbio è stata rivista e comprende solo elementi invariabili, quindi
non declinabili. Nel dizionario terminologico della ProGr@mm – Grammatik leggiamo infatti
al riguardo: «Adverbien sind unflektierbare Ausdrücke, deren prototypische Funktion darin
besteht, Prädikate unterschiedlicher Komplexität zu modifizieren», cioè unità lessicali come
damals, heute, abseits, außen, anfangs, derzeit, neulich, etc. Questa nuova impostazione dovrà
portarci , quindi, a considerare un lemma come hart in una frase del tipo:
Er arbeitet hart
non più come un Adverb, ma come un Adjektiv usato in funzione avverbiale, proprio perché, in
altri cotesti, quell′unità è variierbar e può essere declinata:
Das war eine harte Zeit
Das war ein hartes Urteil
Teakholz ist härter als Buchenholz
Pure in sintassi si riscontrano definizioni e descrizioni molto eterogenee dei costituenti della
frase; nelle Grammatiche del tedesco pubblicate in Italia si incontrano le denominazioni
classiche come soggetto, oggetto, complementi retti da preposizioni, complementi di tempo e di
luogo, accanto a quelle più in uso dagli anni Novanta in poi, come Ergänzungen, Angaben,
argomenti, circostanziali.
Come si vede, si complica ulteriormente il lavoro di chi, studioso o studente che sia, voglia
apprendere, comparare e approfondire le regolarità e peculiarità della lingua italiana e tedesca.
Una volta riconosciuta la necessità di una riflessione sulle strutture della lingua e sul suo
funzionamento, anche nella prospettiva contrastiva con la L1, si pone il problema di conciliare
una descrizione scientifica (grammatica linguistica) del tedesco con una descrizione finalizzata
5
ai bisogni dell’apprendente (grammatica didattica) e in particolare dell’apprendente con italiano
come L1 (grammatica didattica per utenti italiani).
Per gli utenti italiani, però, manca una grammatica di riferimento, con solide basi teoriche,
che tenga conto del dibattito scientifico e metodologico in Germania, ma al tempo stesso non
ignori la grammatica (intesa in senso lato, come insieme di regole e come descrizione di tali
regole) dell’italiano e il dibattito scientifico più recente anche nell’ambito della linguistica
italiana.
3. ProGr@mm Grammatik
La ProGr@mm Grammatik è un sistema di informazioni sulla grammatica della lingua tedesca,
elaborato da un gruppo di ricercatori dell’Institut für deutsche Sprache (IDS) di Mannheim,
un’istituzione tra le più prestigiose in ambito internazionale, che si occupa di ricerca e
documentazione della lingua tedesca.
Alcuni linguisti di questo Istituto hanno redatto la Grammatik der deutschen Sprache (GDS),
un’opera in tre volumi, curata da Gisela Zifonum et alii e pubblicata dall’editore de Gruyter nel
1997. Questa grammatica teorico-descrittiva può essere considerata la descrizione scientifica
più rigorosa del tedesco oggi disponibile ed è rivolta a un pubblico di linguisti e di apprendenti
di livello molto avanzato. Tra i tanti meriti di questa pubblicazione va segnalato che la GDS è
basata sui corpora disponibili all’IDS.
Presso questo Istituto è stato successivamente realizzato un sistema ipertestuale di
informazioni grammaticali denominato Grammis, costruito ad hoc sulla GDS, per consentirne
maggiori applicazioni pratiche e didattiche.
Infine negli anni 2001-2004 all’IDS è stato ideato ProGr@mm nell’ambito del progetto
PortaLingua del programma nazionale ‘Nuovi media nella formazione’ (Neue Medien in der
Bildung), finanziato dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica di Berlino.
ProGr@mm sta per Propädeutische Grammatik, ed è un sistema di apprendimento
interattivo online in formato ipertestuale, pensato per gli studenti universitari di livello
avanzato.
Già disponibile in rete2, ProGr@mm è concepito come grammatica propedeutica di base per
studenti universitari e, sfruttando tutti i vantaggi della tecnologia, offre un sistema di
apprendimento interattivo. I suoi capitoli sono infatti dei collegamenti ipertestuali: mediante
diversi link si può navigare da una sezione ad un’altra, consultare grafici animati, accedere ai
2
all’indirizzo: www.ids-mannheim.de, link: Service, Online-Anwendungen, ProGr@mm-Propädeutische Grammatik.
6
numerosi esercizi e alle soluzioni. La scelta di rendere il materiale disponibile online mira a
favorire il momento dell’apprendimento autonomo multimediale, ad integrazione del lavoro
svolto in aula con il docente.
ProGr@mm è articolato in diverse componenti: il Grammatisches Grundwissen
(Conoscenze di base della Grammatica), i Seminarbausteine (moduli seminariali) con esercizi e
progetti, il Terminologisches Wörterbuch (Dizionario terminologico), il Grammatisches
Wörterbuch (Dizionario grammaticale), la Bibliografie e il Forum.
3.1 Grammatisches Grundwissen
Il Grammatisches Grundwissen è suddiviso in sei unità tematiche:
Primäre Komponenten des Satzes (Verbalkomplex, Komplement und Supplement)
Phrasen
Wortarten
7
Wortstellung
Intonation
Tempus
3.2 Seminarbausteine
I Seminarbausteine sono destinati per lo più ai docenti e possono costituire la base per la
realizzazione di seminari tematici. Fanno riferimento ad alcune componenti del Grammatisches
Grundwissen
(in
particolare
Komplement,
Supplement,
Wortstellung
e
Intonation).
Seminarbausteine, recentemente, sono stati risistemati e si sono arricchiti di molti esercizi.
I
8
3.3. Terminologisches Wörterbuch
Il Terminologisches Wörterbuch contiene termini e definizioni grammaticali, usati in Grammis o in
ProGr@mm, tutti corredati da spiegazioni compatte, esempi e diversi link per collegamenti
ipertestuali.
9
3.4 Grammatisches Wörterbuch
Il Grammatisches Wörterbuch contiene informazioni relative ai capitoli sui Connettori, le
Preposizioni e gli Affissi.
10
3.5 Bibliografie
Nella vastissima Bibliografia sulla grammatica del tedesco sono possibili ricerche per titolo, per
autore, per anno e anche per una determinata lingua.
3.6. Forum
Il Forum è una piattaforma di comunicazione che permette lo scambio di commenti, impressioni,
suggerimenti fra gli utenti e gli autori di ProGr@mm.
11
3.7 Kontrastiv
Da alcuni mesi è visibile sulla prima pagina di ProGr@mm una nuova icona, Kontrastiv, e questo è
dovuto al fatto che nel 2004 si è avviata una ulteriore fase della ricerca che include la dimensione
contrastiva. Il progetto ha l’obiettivo di descrivere in lingua tedesca i contenuti basilari della
grammatica, dando allo stesso tempo spazio all’analisi contrastiva con alcune delle principali lingue
europee occidentali (francese e italiano3), orientali (polacco e ungherese) e nordiche (norvegese). La
prospettiva descrittiva è orientata verso il tedesco, ma con una particolare attenzione per le altre
lingue, evidenziando tutti i fenomeni della grammatica tedesca che sono diversi nell’altra lingua.
Alla luce di quanto osservato sopra, il progetto di una grammatica contrastiva riveste un duplice
interesse: (i) uno teorico in quanto si offre una descrizione del tedesco in chiave contrastiva,
inquadrandola in un quadro teorico rigoroso e aggiornato secondo le più recenti teorie linguistiche;
(ii) uno applicativo, in quanto il materiale, disponibile online, potrà essere utilizzato non solo
nell’insegnamento e/o apprendimento guidato del tedesco L2, ma anche e soprattutto in situazioni di
autoapprendimento.
3
Oltre a M. Teresa Bianco, partecipano al progetto le proff. Livia Tonelli, Elvira Lima e la dott. ssa Silvia Palermo.
12
La ProGr@mm - Grammatik si propone dunque come una solida base nella formazione dei
germanisti, dei linguisti, dei docenti DaF e si spera che possa ben presto diventare la grammatica
standard della lingua tedesca anche per gli autori di manuali del tedesco come L2.
4. Bibliografia
I riferimenti bibliografici non mirano all’esaustività, ma intendono soltanto fornire indicazioni
relative al progetto e alla tematica dell’apprendimento linguistico online, oltre che richiamare opere
citate in questo articolo.
ENGEL U., Deutsche Grammatik – Neubearbeitung, München, 2004
REIMANN M., Grammatica di base della lingua tedesca, Ismaning, 20022
SAIBENE M. G., Grammatica descrittiva della lingua tedesca, Roma, 2002
SCHMITZ U. (Hg.), Linguistik lernen im Internet. Reihe: Narr Studienbücher. Tübingen, 2004
SCHULMEISTER R., Virtuelle Universität – Virtuelles Lernen, München, Wien, 2001
SCHWINN H., ProGr@mm - Die Propädeutische Grammatik des Instituts für Deutsche Sprache, in
Sprachreport 1/03, pp. 18-22, 2003a
SCHWINN H., ProGr@mm in der Praxis. Ein Bericht über den universitären Einsatz der
Propädeutischen Grammatik, in Sprachreport 2/03, pp. 15-19, 2003b
STORRER A., Vom Grammatikbuch zur Hypertextgrammatik. Methodisches Vorgehen bei der
Hypertextualisierung nicht-standardisierter Textsorten, in HEYER G. / WOLFF C. (Hgg.), Linguistik
und Neue Medien, Wiesbaden, pp. 33-49, 1998
TESAROVÁ L./BOVERMANN M./EICHHEIM H./HOLLERUNG M., Blaue Blume. Manuale per lo
studente, Ismaning, 2003
VORDERWÜLBECKE K., Das Informations- und Lernsystem ProGr@mm, in Materialien Deutsch als
Fremdsprache Bd. 70, Regensburg, pp. 573-591. 2003 (Auch als Online-Publikation: „Das
Informations- und Lernsystem ProGr@mm“: <http://www.ids-mannheim.de/grammis/orbis>)
ZIFONUN G./ HOFFMANN L./ STRECKER B. u.a., Grammatik der deutschen Sprache, 3 Bände. Berlin,
New York, (Schriften des Instituts für Deutsche Sprache 7, 1-3), 1997
Maria Teresa Bianco (Università degli Studi di Napoli ‘L’Orientale’)