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PAGINA 7
LA GAZZETTA DEL VARA
a Brugnato la base nautica
Rafting sul fiume Vara Inaugurata
Di fianco al casello autostradale e prospiciente il fiume Vara. La costruzione è
Sabato 17 maggio: questa strana primavera non accenna a stabilizzarsi e, alle
nove del mattino, una pioggia scrosciante bagna la verde vallata del Vara. Io
e Manlio siamo nel piazzale davanti al casello di Brugnato e stiamo
aspettando l’amico Michele, presidente del “Canoa Club Cagnacci Bagnati”.
Nelle nostre numerose escursioni in bicicletta sulle strade del Vara ci capita
con frequenza di vedere in basso, sul fiume, canoe e gommoni che seguono il
flusso della corrente, affrontano le rapide e scivolano verso valle con tranquillità ed eleganza. Lo spettacolo ci ha stimolato più volte e, alla fine, abbiamo
deciso di provare il brivido della discesa sul fiume. La pioggia che continua
senza sosta ci deprime, poi arrivano Michele ed altri amici che ci contagiano
con il loro entusiasmo: dal loro punto di vista la pioggia non è un ostacolo ma
è l’elemento vitale del fiume che alza il livello delle acque e permette ai mezzi
di scendere più agevolmente. Il bagno è comunque assicurato dagli spruzzi
d’acqua e quella che viene dal cielo non darà troppi problemi. Ci lasciamo
contagiare dalle loro convinzioni e scendiamo verso il fiume.
L’amico Walter, presidente del “Centro Sport Avventura 5 Terre-Vara”, ci
porta all’interno di un container dove veniamo equipaggiati con muta,
mantella, salvagente e casco. Poi partiamo con un pullmino che ci porta fino
a Cadivara : con noi c’è anche Sabrina mentre Michele ed un altro amico sono
andati a Ponte S.Margherita da dove scenderanno con le canoe.
Walter gonfia un grosso gommone che, a forza di braccia, trasportiamo
sull’acqua del fiume. Qui si sale e, mentre aspettiamo l’arrivo degli amici in
canoa, Walter ci trasmette alcune nozioni di comportamento per affrontare
la discesa in sicurezza. Il paesaggio è irreale:stiamo galleggiando su uno
specchio d’acqua tranquillo che forma un piccolo lago mentre la pioggia
continua a scrosciare e la superficie è punteggiata da migliaia di gocce.
Intorno, la giornata nebulosa non nasconde l’esplosione della primavera che
presenta un verde ancora più intenso con frondosi alberi di pioppo, ontani,
acacie, salici ed altri con fioriture sgargianti e diffuse. Non molto lontano il
piccolo gruppo di case sul fiume di Cadivara e, in alto verso il cielo, si staglia
dominante il centro storico di Cornice. I canoisti sono in ritardo e si decide di
partire: Walter da i tempi per azionare le pagaie e dirige con grande praticità
il battello. La pioggia è ora più leggera, gli alberi scorrono ai lati allungando
le loro fronde nei passaggi più stretti e, a pochi metri, incombe la prima
rapida. L’emozione per chi, come me e Manlio non ha mai provato questa
attività, è altissima: la velocità aumenta, le rocce spuntano come squali in
agguato ma i flutti d’acqua spumeggianti le spalmano del prezioso liquido e
favoriscono il nostro passaggio. Walter manovra con maestria dal retro del
gommone e, dopo un ultimo salto, planiamo su un tratto di acque tranquille.
Da qui ad arrivare al ponte di Brugnato le rapide saranno una diecina:
l’emozione è sempre intensa ma è soprattutto legata al piacere del percorso
mentre aumenta la tranquillità per una discesa senza pericoli.
Il fiume si snoda con ampie anse che variano il paesaggio di visioni sempre
nuove ed accattivanti. Dalle sponde arboree spuntano speroni di roccia
tempestati di fiori rosa, gialli ed altri colori mentre in alto, sulla sinistra,
avvistiamo il borgo di Bozzolo. Sul pelo dell’acqua, in lontananza, notiamo
un airone cinerino, un cormorano ed altri uccelli che planano sul fiume
cercando di avvistare qualche preda. Fra le sponde folte di alberi si avverte la
presenza palpabile di piccoli animali terrestri, conigli, scoiattoli ed altri
roditori che ora, con la pioggia, rimangono al riparo.
La sensazione dominante, percorrendo il fiume che scorre nel punto più basso
della sua valle, è quella di essere nel grembo della terra, dove tutto ti circonda
e ti protegge dall’alto come nel rassicurante grembo di una madre.
Alfine, dopo oltre un’ora di tempo, ma questo lo sapremo più tardi perché in
simili condizioni di beatitudine si perde la cognizione e la necessità
dell’orario, raggiungiamo il ponte di Brugnato ed il nostro punto d’arrivo. Le
parole da noi pronunciate in vista dell’approdo sono state queste: peccato!
Siamo già arrivati! Figurarsi se fosse stata una splendida giornata di sole.
A questo punto, conclusa questa affascinante esperienza, possiamo fare
alcune considerazioni sull’attività sportivo-acquatica in Val di Vara.
Riteniamo che questa attività, per ora portata avanti a livello amatoriale da
alcune associazioni locali come le due già citate, possa avere la possibilità di
una diffusione più allargata e non limitata solo ai praticanti abituali ma
anche a coloro che vogliono provare esperienze occasionali. Certamente il
fiume, più ancora delle strade e dei sentieri che vengono frequentati in maniera semplice e diffusa da ciclisti e camminatori, ha bisogno di infrastrutture
pubbliche che possano creare maggiore semplicità di avvicinamento
all’acqua per gli utenti ed i loro mezzi. Parliamo di parcheggi nelle vicinanze
dei luoghi di imbarco e sbarco, di percorsi agevoli per scendere nei punti di
partenza , di scivoli pratici per le imbarcazioni, di strutture ricettive per le
varie attrezzature e le pratiche personali. A tal proposito ci viene segnalato
che nella zona a fiume di Brugnato, dove il Centro Sport Avventura utilizza
il container nel quale ci siamo equipaggiati, il Comune di Brugnato e la
Comunità Montana Media e Bassa Val di Vara stanno costruendo una struttura per fini sportivi e ricreativi finanziata in parte dalla Regione Liguria. Di
questa struttura, già in fase di ultimazione, una porzione dovrebbe essere a
disposizione delle associazioni di canoa e rafting per ricovero attrezzature,
esigenze varie degli utenti e punto di riferimento per chi si avvicina a questa
attività. In seguito poi, nel corso del fiume, potrebbero sorgere altre strutture
di questo genere per garantire una rete di servizi stabilmente organizzati
permettendo una fruibilità più semplice e diffusa. Qui si passa naturalmente
alle volontà politiche con Istituzioni ed Enti che dovrebbero individuare la
volontà o meno di valorizzare tali attività nel fiume e nei suoi affluenti e, nel
caso affermativo, stanziare risorse per un possibile sviluppo. In tal caso, le
Associazioni, avrebbero possibilità più agevolate per far progredire questo
sport in maniera organica e non solo nella fase di qualche raduno nazionale
come probabilmente sta avvenendo ora. Riteniamo però che eventuali investimenti in questo settore non vadano visti solo nell’ottica particolare del
fiume, ma riferiti ad un disegno globale che possa portare a collegamenti con
attività di trekking, di cicloturismo, di percorsi a cavallo ed altri per una
valorizzazione turistica della Valle che può emergere dalla sinergia fra tutte
queste pratiche.
Un ruolo determinante in questo contesto lo ricopre anche la centrale
idroelettrica con l’invaso di Ponte S.Margherita: sembra che questa diga,
oltre a non costituire un impedimento, sia un’agevolazione per le attività di
rafting e canoa sul fiume. Il rilascio di una parte delle acque, che avviene
normalmente il sabato e la domenica in accordo con gli Enti locali e con i
praticanti, aumenta la portata del fiume consentendo un percorso più
scorrevole. Negli altri giorni, salvo i periodi con abbondante portata d’acqua,
si presenta qualche difficoltà di scorrimento. Normalmente l’attività, che
dato il clima mite è fattibile anche nei mesi invernali, va da ottobre a giugno.
Ci auguriamo che l’attività sportiva sul fiume, meritevole dal punto di vista
fisico e pregevole dal punto di vista naturalistico-ambientale, possa avere il
meritato sviluppo portando anche maggiore attrattiva e visibilità verso la
vallata del Vara.
Norberto Croce
dotata di cucine, impiato docce e di tutti i confort. Sarà la base per canoisti, rafting,
balneazione e trekking. Il sindaco ha ringraziato i volontari e tutte le maestranze
per l’ operosità e l’ entusiasmo che hanno permesso la realizzazione della struttura.
Venerdì 25 luglio alle ore 17 si è
inaugurata l’area attrezzata, sita nei
pressi del casello autostradale di
Brugnato, prospiciente il fiume Vara.
E’ un punto molto importante per i
canoisti e per tutti coloro che utilizzano per gli sports, il fiume Vara.
L’area è dotata di impianto per
docce, cucine e tutti i comfort. Può
essere utilizzata sia nel periodo estivo
– la XX edizione della festa della
birra ne ha inaugurato l’efficienza- ,
che in quello invernale, poichè
l’attrezzatura in muratura ne garantisce il relax. L’opera è stata realizzata tra le diverse sinergie: il finanziamento della regione alla comunità
montana Media e Bassa Valle del
Vara e quello del comune. Insomma,
il territorio di Brugnato, con questa
struttura ha dato un input notevole
al settore sportivo-turistico.
Quando saranno terminati i lavori di
sistemazione della zona di balneazione, allora il senso dell’opera apparirà in tutta la sua evidenza e
possanza. Ritornare a impossessarsi
anche per la balneazione, del fiume
Vara, vuol dire avere rispettato la
natura e, perché no?, essere andati
indietro nel tempo. Allora il fiume lo
si viveva senza comodità; oggi la
balneazione con i suoi comfort,
permette di vivere il fiume con agi e
comodità. Quello di cui dobbiamo
essere certi è che l’acqua del Vara non
è inquinata. Gli interventi in questo
senso debbono accordare certezze.
Dopo la benedizione alla struttura,
impartita dal parroco di Brugnato ,
il sindaco nel suo intervento ha
evidenziato come “Enti istituzionali
che credono nell’investimento del
territorio, hanno fatto sì che il Vara ,
o meglio, coloro che usufruiscono del
fiume, , abbiano i loro punti di incontro e di comfort. Regione, comunità
montana, provincia e comune,
ciascuno nel proprio ruolo, ha visto
la realizzazione del progetto che oggi
viene inaugurato.” Proseguendo nel
suo intervento, il sindaco di Brugnato ha voluto ringraziare i volontari, tutte le maestranze che si sono
adoperate per finire il lavoro alla
scadenza e quindi consegnarlo senza
alcun ritardo: fatto eccezionale per il
nostro Paese. Il presidente della
comunità montana ha espresso
soddisfazione “perché questo è il
primo dei tanti interventi che spero
entro l’anno siano portati a compimento come a Pignone e Bolano.
Questo – ha proseguito il presidente
della comunità montana – vuol dire
continuare il progetto di balneazione
del fiume Vara da Varese Ligure a
Bolano ed intervenire per togliere le
zone inquinanti. Vogliamo davvero
che tutte le insenature di cui il fiume
dispone, siano bonificate. Dobbiamo
togliere con gli interventi le zone
inquinanti. Adesso che la comunità
montana della Valle del Vara sarà
una sola, dobbiamo con maggiore
efficacia, dire che il fiume appartiene
a tutto il territorio e non esistono più
le “sacche campanilistiche”.
L’assessore provinciale Barli ha
dichiarato:“Tocca a me sottolineare
la scelta di questa località. Il
turismo sportivo che insieme alla
canoa ed al trekking può disporre in
tutto l’arco dell’anno di una struttura sportiva, va anche ad incidere
sul settore turistico e finanziario.
Occorre – ha proseguito Barli –
entrare in sinergia con tutti gli altri
territori in modo che tutti e sempre
di più, conoscano la Valle”.
Il presidente del parco di Montemarcello Walter Baruzzo, ha espresso il
compiacimento
con
l’Amministrazione per l’importante
realizzazione.
Brugnato – ha
proseguito Baruzzo – è uno dei
comuni del parco, uno dei pochi
certificati. Complimenti sindaco.”
L’ing. Marco Traversone ha detto
come la struttura è stata realizzata e
come persona che ha seguito i lavori
non poteva non ringraziare le
maestranze tutte che , pur di consegnare la struttura nei termini
previsti, hanno lavorato alacremente”.
Un ringraziamento all’architetto
Tognetti ed ai Fratelli Sturlese. Il
consigliere
Morgillo,invece,
ha
voluto evidenziare come sia importante sfruttare l’area attrezzata,
perché “sarebbe un grave danno, se
passato il momento dell’euforia,
venisse abbandonata. Quando si
lavora in sintonia i risultati si ottengono.”
Il presidente del parco
Cinque Terre: “E’ giusto valorizzare
il fiume e poiché l’area è vicina
all’autostrada, vi sono tutti i
presupposti affinché venga ulteriormente
incrementata.”
Per
l’assessore regionale Guccinelli,
questa è una “iniziativa importante
sorta con il contributo di tutte le
istituzioni. Si sono messe a frutto le
grandi potenzialità che hanno i
territori. La Valle del Vara deve
essere la nuova forma del turismo
ligure: non bastano più le spiagge,
occorrono nuove idee e offrire il
territorio con il fiume e con tutte le
tipiche gastronomie, vuol dire
contribuire in modo positivo al
turismo ligure. Occorrono maggiori
collegamenti fra i territori, eliminando il più possibile la campagna
campanilistica. Dal momento che si
apre la stagione importante dei
Fondi Europei, è importante
valorizzare le idee di gestione, per
fare in modo di ottenere i maggiori
successi nel campo economicoturistico e questa importante strut
Il sindaco Corrado Fabiani, il vigile urbano
e il parroco di Brugnato all’ inaugurazione
tura vuole costituire una pietra
fondamentale.” A Walter Filattiera,
che è il re della canoa , è stato giustamente accordato un importante
evento, quello di consegna delle
chiavi
della
struttura.
“Ci
impegniamo – ha dichiarato Filattiera della Real Vara – affinché la
canoa ottenga un importante
successo.”
Tutti guardiamo con attenzione al
fiume Vara, perché con le sue potenzialità e adesso anche con le strutture, può contribuire
alla vita
economica della Valle , alla quale
tutti gli abitanti sperano e credono.
L’impegno non può non ricadere sui
responsabili che debbono inevitabilmente compilare un calendario di
manifestazioni fluviali unico ed
attraente per tutti.
A margine della cerimonia, abbiamo
chiesto al Sindaco di Brugnato che
cosa si aspetti da questa struttura:
“Grandi cose; ovviamente la valorizzazione occupa un posto primario, e
anche la collaborazione con le
amministrazioni che dimostrano
interesse devono proseguire.
La struttura può
essere utilizzata
per canoisti, rafting, sagre; è messa a
disposizione degli albergatori che
vogliono organizzare una serata di
mezza estate sulle sponde del fiume:
un modo per incrementare le risorse
del nostro territorio.
L’essere vicini al casello autostradale
ed a pochi passi dalle Cinque
Terre,penso sia un elemento trainante, se ben organizzato.” Sui costi il
sindaco ha detto che la regione
Liguria ha finanziato alla comunità
montana € 195.000, il comune ha
cofinanziato € 95.000 e l’importo dei
lavori è stato di € 300.000. “Credere
nella valorizzazione del Vara , vuol
dire utilizzare risorse umane e
naturali, proteggere l’ambiente:
l’inaugurazione di oggi ne è un esempio. Questo, - ha concluso il sindaco,è il posto che ha visto i brugnatesi
andare al fiume in tempi remoti ed
averlo valorizzato è stato un ritorno
al passato, con moderne strutture.”
L’occasione dell’inaugurazione della
struttura,ci ha permesso di intervistare l’ assessore alla cultura e
turismo di Brugnato, la dottoressa
Cascarini, alla quale abbiamo chiesto
l’importanza di tale evento.
“Il centro perifluviale, pensiamo
possa essere centro catalizzatore per
i centri sportivi turistici canoisti,
trekking e quindi balneazione
fluviale. Brugnato crede nello
sviluppo turistico ed essendo bandiera arancione , deve impegnarsi in
molte attività.
Il calendario delle feste estive sono
un dato di fatto. E’ con soddisfazione
che registriamo un incremento delle
presenze turistiche. I nostri turisti
sanno bene che cosa chiedere: anche
internet sta facendo registrare un
buon successo”.
Il Museo Diocesano che parte occupa
nel turismo brugnatese? “Il Museo
riscuote molto successo poiché
appartiene alla storia di Brugnato. e’
un peccato che sia aperto solo il
sabato e la domenica. Per i gruppi
viene aperto anche in orari diversi, su
prenotazione, ma è auspicabile un
intervento
anche economico da
parte degli enti preposti, ai quali i
finanziamenti Cei vengono elargiti.
Il lavoro è svolto dai volontari. Dal
momento che il museo ha compiuto 8
anni – prosegue l’assessore Cascarini
– richiede di qualche intervento di
manutenzione e di riallestimento per
reperti molto prestigiosi che vi sono
conservati. Insomma, una intervista
che ha messo in luce la necessità che,
chi di competenza si faccia avanti
economicamente, in modo da
procedere con l’urgenza che richiede
il ripristino di un museo che riscuote
successo e rispecchia la storia di
Brugnato.
Lumas