Preghiera della Famiglia Salesiana Padre e maestro della gioventù
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Preghiera della Famiglia Salesiana Padre e maestro della gioventù
Preghiera della Famiglia Salesiana Padre e maestro della gioventù, San Giovanni Bosco, che, docile ai doni dello Spirito Santo, legasti alla Famiglia Salesiana il tesoro della tua predilezione per “i piccoli e i poveri”, insegnaci ad essere ogni giorno per essi segni e portatori dell’amore di Dio, coltivando nel nostro animo gli stessi sentimenti di Cristo Buon Pastore. Chiedi per tutti i membri della tua Famiglia un cuore pieno di bontà, costanza nel lavoro, sapienza nel discernimento, coraggio per testimoniare il senso di Chiesa e generosità missionaria. Ottieni dal Signore per noi la grazia di essere fedeli all’alleanza speciale che il Signore ha fatto con noi, e fa che, guidati da Maria, percorriamo con gioia, insieme ai giovani, il cammino che conduce all’amore. Amen. 12 Associazione Salesiani Cooperatori Provincia ICP L’Associazione nella Famiglia Salesiana ovvero Crescere e lavorare per i giovani insieme ai fratelli SalCoop e ad altri Gruppi che condividono lo Spirito di Don Bosco • Società Salesiana di San France- 1 Associazione. Noi (!) Salesiani Cooperatori, con la nostra specifica identità, che nell’idea originaria regalataci da Don Bosco -come ormai ben conosciamo- dopo una libera e personale risposta vocazione fatta con la Promessa siamo chiamati a non vivere isolati. Siamo invece chiamati a formarci e crescere cristianamente, salesianamente e umanamente, insieme ad altri fratelli e sorelle secondo lo Spirito di Famiglia praticato già nell’Oratorio di Don Bosco e nelle prime Case (proprio così chiamate! Non semplicemente opere o scuole) di SDB ed FMA ancora vivente Don Bosco. • • • • • • • • • • • • 2 Famiglia Salesiana. • • • • Ancora Noi (!) Salesiani Cooperatori insieme ad altri 25 Gruppi di consacrati e laici che trovano in Don Bosco il comune padre e la radice principale del proprio carisma. • 2 sco di Sales — Salesiani di Don Bosco: (con vescovi e novizi) Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice Associazione Cooperatori Salesiani Exallievi ed Exallieve di Don Bosco Exallieve ed Exallievi di FMA Volontarie di Don Bosco Figlie dei Sacri Cuori Di Gesù e di Maria Salesiane oblate del Sacro Cuore di Gesù Apostole della Sacra Famiglia Suore della Carità di Miyazaki Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani Figlie del Divin Salvatore Suore ancelle del Cuore Immacolato di Maria Suore di Gesù Adolescente Associazione Damas Salesianas Associazione di Maria Ausliatrice Suore Catechiste di Maria Immacolata Ausiliatrice Figlie della Regalità di Maria Immacolata nucleo, anche se non in modo esclusivo. I laici che condividono con noi missione e spirito salesiano non sono solo collaboratori ma corresponsabili seppurea livelli diversi. Ormai si è sviluppata una molteplicità di gruppi e associazioni di volontariato; il CG24 ha riconosciuto questa realtà come nuovo stile di apertura all’altro, sfida contro le ingiustizie e gli egoismi imperanti, esito vocazionale significativo e conferma del cammino educativo Il volontariato continua a crescere: in alcune regioni si sviluppa soprattutto quello locale o nazionale, sia missionario sia sociale sia vocazionale (America); in altre è sviluppato il volontariato internazionale e missionario (Europa);altre ricevono volontari (Africa e Asia). Il volontariato salesiano è un’offerta valoriale per i giovani che hanno seguito il cammino della pastorale giovanile, li aiuta a maturare e ad approfondire la loro opzione di vita cristiana impegnata, e sovente diventa occasione di contatto e offerta di evangelizzazione per giovani al di fuori delle nostre opere. In fondo, ciò che conta è la salvezza della gioventù. “rigettato”, cosa impensabile in una famiglia. “La loro appartenenza diviene più stretta quando s’impegnano a partecipare alla missione salesiana nel mondo” (ibidem): non è indifferente, in una famiglia, la collaborazione di tutti alla missione comune. Parlare di “movimento” sottolinea il dinamismo della missione ed evoca il passaggio evangelico che mostra Gesù risorto in cammino verso Emmaus con due discepoli; i discepoli per noi sono i giovani: siamo chiamati ad accompagnarli verso Gesù, l’unico che può dare senso alla loro vita. Tutto ciò lo viviamo in prospettiva più ampia all’interno della Chiesa universale e, più in concreto, nella Chiesa locale. Francesco di Sales è considerato un innovatore quando presenta la santità come la meta di ogni cristiano. Don Bosco pone l’accento sul diritto/dovere di collaborare nella Chiesa secondo il carisma salesiano. Il Concilio Vaticano II evidenzia l’apostolato dei laici e la vocazione alla santità. Insomma “Ogni cristiano o è apostolo o è apostata!” (Leon Bloy). Il CG24 ha riflettuto sulla missione comune, davanti al pericolo di un “monopolio della missione” da parte dei consacrati, riaffermando però il loro compito insostituibile come “nucleo animatore”. Noi salesiani facciamo parte di questo 11 L’ultima parola al Rettor Maggiore dal “nucleo animatore”, cioè i consacrati sdb ed fma. Davvero il piccolo seme è diventato un albero e questo un bosco. Ho espresso così nella Strenna 2009 questo modo di concretizzare la nostra missione: “Impegniamoci a fare della famiglia salesiana un vasto movimento di persone per la salvezza dei giovani”. Pascual Chávez Villanueva Bollettino Salesiano luglio/agosto LA MARCIA DEI LAICI […] Parlare di “Famiglia Salesiana” oggi significa esprimere una “cittadinanza”. Non appare nel “linguaggio” di Don Bosco, ma è presente nel suo cuore e nello spirito di tutta la sua opera. Non si può mettere in dubbio che, per il nostro Padre, centro e scopo della sua vita sia stata la missione ricevuta da Dio che egli ha visto profilarsi con crescente chiarezza dal sogno dei nove anni, senza che ciò lo dispensasse dall’obbligo, a volte difficile e doloroso, di discernere il percorso e scoprire i mezzi per realizzarla. Le diverse attività e opere di Don Bosco, persino la fondazione della sua congregazione e, con Maria Mazzarello, quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice, non costituiscono un fine in se stesso, ma un modo di realizzare la missione. La caratterizzazione del carisma come “salesiano” più che una stretta filiazione indica uno spirito e uno stile di azione ispirati all’amorevolezza di san Francesco di Sales. Si può pensare a un movimento a cerchi concentrici il cui centro è costituito re con la nostra identità e con la nostra missione. Da essa dipende in effetti una presenza più visibile nella Chiesa e nella società e un’azione più efficace nell’affrontare le grandi sfide del mondo oggi L’anno 2009 dovrà aiutarci a fare sempre più reale la convinzione di Don Bosco, che l’educazione dei giovani richiede una grande rete di persone dedite a loro ed una decisa sinergia di interventi per raggiungere i traguardi che i giovani attendono ed essere significativi per la società. Perciò a nome di Don Bosco vi chiedo: • Volontari Con Don Bosco Testi- moni del Risorto - 2000 • Congregazione di San Michele Arcangelo • Congregazione delle Suore della Resurrezione • Suore Annunciatrici del Signore • Discepoli Ist. Sec • Amici di "Canção Nova" - Ass. Fedeli • Suore di S. Michele Arcangelo Siamo insomma una “famiglia”, non un “gruppo di lavoro”; una famiglia che vive in comunione e ha una missione,come un cuore che palpita alla doppia battuta di sistole e diastole, poli di una ellisse che non si possono separare senza perdere l’identità. Due documenti indicano questo cammino: la Carta di Comunione e la Carta della Missione. La comunione parla di relazione affettiva, di valorizzazione di persone e gruppi, evoca convivenza e convivialità. La missione ricorda che non si tratta solo di “stare insieme” come su un Tabor, ma di lavorare in sinergia per l’educazione e l’evangelizzazione dei giovani. Questa unione dialettica trova nell’appartenenza degli exallievi alla FS l’esempio più chiaro. Le Costituzioni salesiane dicono che essi “fanno parte della FS per l’educazione ricevuta” (cost. sdb 5). Nessuno che sia stato in una delle nostre opere può essere 10 (Micaelite) La Strenna del Rettor Maggiore per l’anno 2009 ancora ci esorta a im- pegnarci per fare della Famiglia Salesiana un vasto movimento di persone per la salvezza dei giovani. Impegniamoci a fare della Famiglia Salesiana un vasto movimento di persone per la salvezza dei giovani {Ecco chi siamo e cosa siamo chiamati a fare!} [inizio Strenna 2009] Carissimi fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana, vi saluto con il cuore di Don Bosco, dal cui zelo e carità pastorale è nata la nostra Famiglia spirituale e apostolica. Noi siamo il frutto più bello e fecondo della sua totale consegna a Dio e della sua passione di vedere i giovani, specialmente i più poveri, bisognosi e a rischio, raggiungere la pienezza di vita in Cristo. Dopo le Strenne tanto propositive ed impegnative degli ultimi tre anni, eccomi qui a proporvene un’altra ancor più urgente, esigente e promettente. Essa ha a che vede- […] Dunque la prima cosa è cercare di capire bene quella che è stata l’intuizione originale di Don Bosco che non voleva fondare una congregazione. E quando finalmente è stato invitato a farlo, ha pensato immediatamente a laici. È stato il Vaticano a non approvare la prima bozza di costituzione in cui ci sarebbero dovuti essere salesiani laici nel mondo, e quindi ha dovuto trasformare questa idea originale. Sin dall’inizio dunque Don Bosco ha pensato a un immenso movimento di uomini e donne che condivides3 sero la sua passione educativa. Questa è la Famiglia Salesiana. Una famiglia che a poco a poco, come un seme, si è sviluppato con la congregazione dei Salesiani, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l’Associazione dei Cooperatori e gli Ex-Allievi. Ricordo che soltanto dall’anno 1972 si cominciò a parlare di Famiglia Salesiana. Però anche se prima non se ne parlava, non vuol dire che non ci fosse. C’era in germe una famiglia che a poco a poco ha reso concreto ciò che inizialmente aveva pensato Don Bosco. Siamo stati pensati come una famiglia e siamo chiamati dunque a essere famiglia. dinamismo, mi azzardo a dire che il seme seminato da Don Bosco è cresciuto fino a diventare un albero frondoso e robusto, vero dono di Dio alla Chiesa e al mondo. Infatti, la Famiglia Salesiana ha vissuto un’autentica primavera. Ai gruppi originari si sono uniti, sotto l'impulso dello Spirito Santo, altri gruppi che, con vocazioni specifiche, hanno arricchito la comunione e allargato la missione salesiana [Strenna 2009] [ …] Com u ni o ne ne lla e pe r la mi ssi o ne “La comunione genera comunione e si configura essenzialmente come comunione missionaria” (ChL 32). Ora nel terzo millennio il nostro traguardo principale è quello di esprimere, in maniera più evidente, la comunione nella missione […] Una cosa è rimasta costante, come preziosa eredità: la passione [dal dialogo del Rettor Maggiore e della Madre Generale con i giovani MGS — Confronto 2004] […] La Famiglia Salesiana ieri Il 150º anniversario di fondazione della Società Salesiana è un’occasione privilegiata per riflettere sull’idea originale di Don Bosco e sulla fondazione concreta dei gruppi originari, suscitati e coltivati da lui: i Salesiani di Don Bosco, le Figlie di Maria Ausiliatrice, l’Associazione dei Cooperatori Salesiani, l’Associazione dei Devoti di Maria Ausiliatrice. Ebbene, prendendo spunto dalla parabola adoperata da Gesù per spiegare il Regno dei cieli e il suo educativa, in particolare per i giovani più poveri, che aiutiamo a divenire consapevoli della propria dignità di persone, del valore e delle possibilità che la loro vita ha per Dio e per il mondo. “Da mihi animas”! È il motto di Don Bosco che facciamo nostro! Noi guardiamo ai giovani, alla loro dimensione spirituale, e di essi vogliamo occuparci per risvegliare in loro la vocazione ad essere figli di 4 Congregazione nel settore della Famiglia salesiana. bene le sfide pastorali della Chiesa locale, nella quale si inserisce la FS; stabilire rapporti di reciproca fiducia e di collaborazione con i Vescovi e con le forze vive della Chiesa, etc etc… ) La Consulta Ispettoriale della Famiglia Salesiana È un organismo di comunione previsto nell’art. 37 della Carta di Comunione (1998). Viene convocata con lo scopo di coltivare il senso di appartenenza alla Famiglia Salesiana, in una comune riscoperta del Carisma di Don Bosco che è partecipato a tutti i gruppi e con l’intento di rafforzare la collaborazione in vista della missione giovanile. Tale Consulta, condotta nella regolarità degli incontri e nello spirito di fraternità che la deve animare, sarà uno strumento grande per la sensibilizzazione di tutti i gruppi della Famiglia Salesiana e per una crescita nella coscienza della missione, a cui tutti (pur con specificità diverse) siamo chiamati. Richiamando indicazioni di precedenti Consiglieri Generali per la FS, essa può operare: A livello formativo (es: Studiare Don Bosco fondatore per conoscere, capire e assumere il suo progetto e i suoi criteri di azione pastorale; acquisire delle conoscenze dirette e concrete dei gruppi della FS e valorizzarne la specifica identità; fare delle esperienze concrete di FS, etc etc…) A livello pastorale (es: Conoscere Delegato Ispettoriale per la Famiglia Salesiana Anche se questa non è una figura consolidata e tipica di tutte le Ispettorie, è bene che ogni Ispettoria o Visitatoria abbia un Confratello particolarmente dedicato all’animazione della Famiglia Salesiana. Il più delle volte (ad immagine di quello che è oggi l’organizzazione nel Consiglio Generale) tale ruolo viene affidato al Vicario dell’Ispettore. Sarà suo compito agire come coordinatore delle varie iniziative a livello ispettoriale. Tenere contatti, a nome dell’Ispettore, coi i vari gruppi e curare che il lavoro dei Delegati e Assistenti a livello ispettoriale e locale sia svolto con diligenza e cura, in un continuo rafforzamento dei singoli gruppi. Qualora nelle vostre Ispettorie questa figura non risulti ancora presente, è opportuno stabilire chi debba svolgere questo particolare incarico, indicandolo anche nei rispettivi elenchi a livello generale e ispettoriale 9 mento si caratterizza per alcune idee-forza e uno spirito comune. Più che in uno statuto, è in uno spirito e in una prassi che si ritrovano e convergono i membri dei diversi gruppi di un movimento. È un’adesione più vitale che formale! Da questa prospettiva il Movimento salesiano è molto più grande della Famiglia Salesiana, perché include i giovani stessi, i genitori dei nostri destinatari, i collaboratori, i volontari, i simpatizzanti dell’opera salesiana, i benefattori, anche i non cristiani, come accade in tante parti del mondo, specialmente in Asia, ma non solo. Si tratta di persone che partecipano parzialmente della missione o del carisma salesiano. Essi sono gli “Amici di Don Bosco”. È all’interno di tale grande Movimento che si trova la Famiglia Salesiana come suo nucleo animatore. nell’Associazione, pur nell’apertura e nella disponibilità all’impegno in iniziative promosse da altra realtà ed organizzazioni ecclesiali, religiose e civili. La loro fedeltà è sostenuta dall’affetto e dalla solidarietà dei membri dell’Associazione e della Famiglia Salesiana ….Ancora dalla Strenna 2009…. Il primo grande aiuto e la migliore realizzazione della Carta della comunione e della Carta della missione è dunque la consapevolezza di complementarità al servizio di una grande missione, cui deve seguire l’apertura e la disponibilità ad appoggiare e sostenere la missione comune da parte di ciascun gruppo. […] Un passo ulteriore, sempre suggerito dalla Strenna 2009 è l’agire come Movimento. Ciò potrà avvenire nel modo più fecondo solo date le premesse di identità e vitalità di ciascun Gruppo e di missione in comunione Sono convinto che la Famiglia Salesiana si presenterà con credibilità nella Chiesa e sarà pastoralmente, spiritualmente e vocazionalmente feconda, per i giovani, se riuscirà a lavorare insieme per essi, come vero Movimento. Non dobbiamo dimenticare che il Movi- ….UN PO’ DI TERMINOLOGIA…. [da documentazione www.sdb.org] Il Vicario del Rettor Maggiore Il Vicario è il primo collaboratore del Rettor Maggiore nel governo della Società ed ha potestà ordinaria vicaria. Fa le veci del Rettor Maggiore assente o impedito. A lui è affidata particolarmente la cura della vita e della disciplina religiosa. Ha il compito di animare la 8 Dio ed aiutarli a realizzarla, seguendo il Sistema Preventivo, cioè attraverso la ragione, la religione e l’amorevolezza. Questo implica un distacco da tutto quanto ci può distrarre dalla nostra consegna a Dio e ai giovani. Ecco il significato del “cetera tolle”, che è la seconda parte del nostro motto. tenendo conto dell’evolversi della vita e di certe priorità. A ciò puntano la Carta della comunione e la Carta della missione della Famiglia Salesiana. Mentre la prima precisa accuratamente il nostro DNA comune, quegli elementi cioè che caratterizzano la nostra identità carismatica salesiana, la seconda rappresenta una dichiarazione di intenti e di orientamenti. L’obiettivo di entrambe è, in primo luogo, quello di creare coscienza, di formare mentalità, di far sorgere una “cultura della Famiglia Salesiana”. Tutte e due devono portare ciascun membro dei diversi gruppi a sentire che senza gli altri non è quello che deve essere e, di conseguenza, devono produrre sinergie variegate, molteplici, non tutte istituzionalizzate. Mi auguro che un frutto di questa Strenna sia la Carta della spiritualità, di cui ho parlato più volte. La spiritualità è la motivazione di fondo e il dinamismo più potente dell’impegno di ciascun membro della Famiglia Salesiana, quella che può garantire una maggiore efficacia ed incidenza nell’azione educativa ed evangelizzatrice. [Strenna 2009] Conforme alle condizioni del mondo di oggi: Il mondo unificato attraverso la comunicazione, caratterizzato dalla complessità, dal carattere trasversale di molti “cause”, dalla possibilità di reti, offre uno scenario nuovo per la missione cristiana, promozionale, educativa, giovanile. La Famiglia Salesiana cercherà insieme di dare spessore alla propria presenza nella società e incidenza al suo agire educativo: c’è il problema giovanile, c’è la vita da custodire, c’è la povertà nelle sue diverse espressioni da debellare; c’è la pace da promuovere; ci sono i diritti umani dichiarati da rendere reali; c’è Gesù Cristo da far conoscere. [Strenna 2009] […] Linee per il futuro Frutto di questa Strenna deve essere pertanto uno sforzo congiunto più visibile e anche più concreto nella linea della missione. Sono molte le proposte da vagliare, [ …] Le si ne rgie ne lla mi ssi o ne Il riferimento alla Carta della comunione e alla Carta della missio5 ne ci offre l’opportunità di riflettere sulle possibili condizioni di sinergie nella missione. Dobbiamo anzitutto tenere presente che noi abbia- Scopriremo indicazioni di vita ispirate ed elaborate su una tradizione ecclesiale alimentata da una CHIESA MADRE e NON MATRIGNA che offre la modalità di vita e azione associata proprio per favorire una armonica e serena crescita dei propri figli e una più fruttuosa opera nella vigna del Padre. mo già una missione comune e la stiamo realizzando. È la missione suscitata ed articolata dallo Spirito Santo in differenti servizi ed iniziative, in differenti modalità di intervento, in convergenza però di obiettivi, contenuti e metodi, come si legge in tutte le costituzioni, regolamenti o statuti dei diversi gruppi. Ciò è stato opera dello Spirito Santo, quando dal tronco salesiano ha fatto germogliare e crescere un nuovo ramo con delle sue specifiche caratteristiche. Questo ci deve far capire che la prima condizione PVA Statuto — Cap. I IL SALESIANO COOPERATORE E LA SALESIANA COOPERATRICE NELLA CHIESA E NEL MONDO art.3 I Salesiani Cooperatori: salesiani nel mondo I Salesiani Cooperatori vivono la loro fede nella propria realtà secolare. Ispirandosi al progetto apostolico di Don Bosco, sentono viva la comunione con gli altri membri della Famiglia Salesiana. S’impegnano nella stessa missione giovanile e popolare, in forma fraterna e associata. per la comunione e la missione comune è che ciascun gruppo realizzi, con il maggior sforzo possibile, la propria vocazione e missione, che le infonda continua vitalità con fedeltà e creatività. [Strenna 2009] Art.5 L’Associazione nella Famiglia Salesiana L’associazione dei Salesiani Cooperatori è uno dei gruppi della Famiglia Salesiana. Insieme con la Società di San Francesco di Sales, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e altri gruppi ufficialmente ECCO LA NOSTRA PRIMA RESPONSABILITA’ !!! Scopriamo allora come ci guida il Progetto di Vita Apostolica. 6 Art.18 Legami con gli altri Gruppi della Famiglia Salesiana I Salesiani Cooperatori si sentono vicini a tutti i gruppi appartenenti alla Famiglia Salesiana. Sono aperti e promuovono ogni forma di collaborazione, in particolare, in particolar modo con i gruppi laicali, nel rispetto dell’identità e dell’autonomia di ciascuno. riconosciuti, è portatore della comune vocazione salesiana, corresponsabile della vitalità del progetto di Don Bosco nella Chiesa e nel mondo. L’Associazione apporta alla Famiglia Salesiana i valori specifici della sua condizione secolare, nel rispetto dell’identità e autonomia proprie di ogni gruppo. Vive un particolare rapporto di comunione con la Società di San Francesco di Sales che, per volontà del Fondatore, ha nella Famiglia uno specifico ruolo di responsabilità. PVA Statuto — CAP.V APPARTENENZA E FORMAZIONE DEL SALESIANO COOPERATORE E LA SALESIANA COOPERATRICE Art.29 Responsabilità e iniziative per la formazione §1. I Salesiani Cooperatori sono i primi responsabili della propria formazione umana, cristiana, salesiana e professionale. §2. L’Associazione promuove e sostiene la formazione personale e di gruppo attraverso l’azione di Salesiani Cooperatori qualificati, Delegati e Delegate, ed altri membri della Famiglia salesiana. PVA Statuto — Cap. III IL SALESIANO COOPERATORE E LA SALESIANA COOPERATRICE IN COMUNIONE E COLLABORAZIONE Art.15 Partecipazione alla vita della vita Famiglia Salesiana I Salesiani Cooperatori curano la comunione fraterna e la collaborazione con gli altri gruppi e membri della Famiglia Salesiana mediante la conoscenza e l’informazione reciproca, il vicendevole aiuto spirituale e formativo, e il coinvolgimento negli impegni apostolici comuni. Attraverso le Consulte della Famiglia Salesiana ai diversi livelli ed altri organismi, favoriscono la ricerca comune di iniziative perché la missione salesiana offra un più ricco servizio alla Chiesa e alla società. Art.30 Fedeltà agli impegni assunti §1.Essere Salesiani Cooperatori è una vocazione che dura tutta la vita. Con profondo senso di appartenenza, i salesiani Cooperatori sapranno esprimere, nel quotidiano, testimonianza, apostolato e forme di servizio. Sono chiamati da Dio a vivere il carisma salesiano 7