Lettera di Karl Jaberg 30 luglio 1920 (più un foglietto aggiuntivo
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Lettera di Karl Jaberg 30 luglio 1920 (più un foglietto aggiuntivo
Lettera di Karl Jaberg 30 luglio 1920 (più un foglietto aggiuntivo datato 31 luglio) Caro Signor Dottore! Ho ricevuto oggi la Sua lettera del 27.VII, scritta da Colico. La settimana prossima avrò giusto l’occasione di mostrarla a Jud. Avverto chiaramente con Lei lo sventolio e il pendere inerte del gagliardetto, essendoci alta o bassa marea qui da me, in vacanza, a seconda che le sue relazioni suonino favorevoli o sfavorevoli. Ma non dobbiamo farci impressionare troppo, dal momento che Lei finora non ha mai subito un vero e proprio insuccesso e questo significa molto quando si sono prodotte 28 rilevazioni. Che il Suo rapporto con gli informatori in Italia sarebbe stato meno gradevole che nei Grigioni era da prevedere, ma Lei farà l’esperienza che non dappertutto sarà così brutto come sul lago di Como, dove evidentemente si considera il forestiero come una mucca da mungere, un modo di vedere le cose del quale lo svizzero non deve lamentarsi troppo! Non mi meraviglia che con le donne dei contadini non si possa combinare nulla. Solo qui o là, una maestra del posto o una qualche persona in una certa misura istruita potrà farLe da informatore. Anche con i contadini avrà senz’altro per lo più delle difficoltà, meglio dovrebbe andare con artigiani e impiegati comunali del posto, ecc. Se il contadino La capisce e trova il tempo per Lei, è naturalmente l’informatore migliore. Ho fatto anche esperienze molto buone con maestri che insegnano in località isolate solo d’inverno e che poi in estate fanno i contadini. È ancora ritenuta zona di guerra la Valtellina? È possibile fotografare senza il permesso da Roma? - Sono d’accordo con la nuova modalità di spedizione, tuttavia mi sembra un po’ arrischiata la spedizione della copia direttamente a Berna. Ma si può anche provare. - Quale punto in Valtellina ho indicato Morbegno (a sinistra dell’Adda) e non Traona. Come Lei ha accennato, sposterà questa rilevazione nella Valtellina inferiore o, a seconda delle circostanze, la lascerà cadere. In pianura sarebbe ben difficile che Lei potesse fare al momento esperienze migliori di quelle in montagna. Ha fatto bene a mantenere valido il primitivo piano di viaggio. In allegato ancora alcune lettere di raccomandazione che purtroppo arrivano post festum, ma che forse possono esserLe comunque utili all’occasione. Queste provengono dalla signorina Trüssel, la presidente dello Schweizerischer Gemeinnütziger Frauenverein, che è stata, se non erro, istitutrice a Villa Melzi a Bellagio. Il duca Gallarati, che Lei può raggiungere per via epistolare, può forse esserLe utile. Le allego per Sua informazione le lettere della signorina Trüssel e la copia di una risposta che la signorina ha ricevuto dal signor Buttafava. La saluta cordialmente il Suo Karl Jaberg. Tanti saluti anche da mia moglie. Anche don Emilio Galli può forse tornarLe utile. Sarebbe così gentile da domandare nelle prossime località come si dice genericamente “Haufen” [in tedesco = mucchio] (non Heuhaufen [= mucchio di fieno], Steinhaufen [= mucchio di pietre])? Ricevo proprio adesso la rilevazione di Germasino. Si tratta in effetti di suoni singolari. Mi devo guardare la rilevazione un po’ più attentamente. Sono d’accordo sulle modalità di spedizione. Cordialissimamente Jaberg 31.VII Ma dove festeggia Lei il 1º di agosto1? 1 Il primo agosto è la festa nazionale della Confederazione Elvetica.