quale geografia e quale oggetto

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quale geografia e quale oggetto
L’insegnamento della
Geografia nella
scuola italiana del duemila
02/12/2014
Dott.ssa Rosalba Minafra
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LIVELLI DI INSEGNAMENTO
APPRENDIMENTO
1°- DESCRITTIVO
2° ESPLICATIVO-SCIENTIFICO
3° CRITICO APPLICATIVO
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Dott.ssa Rosalba Minafra
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LIVELLI DI INSEGNAMENTO
APPRENDIMENTO
LIVELLO DESCRITTIVO
 Che cosa? Chi? Come? Oppure Dove?
 Conoscere le caratteristiche di un
territorio è indispensabile se vogliamo
adeguarci ad esso e, al contempo, sapere
perché, dove e come modificarlo.


MA NON BASTA
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LIVELLI DI INSEGNAMENTO
APPRENDIMENTO
LIVELLO ESPLICATIVO-SCIENTIFICO
Quando si è verificato? Chi o che cosa l’ha
provocato? Perché è fatto così? E soprattutto
perché si trova lì?
 Si danno spiegazioni e si cerca di individuare le
cause dell’organizzazione territoriale
 Forme di organizzazione del territorio diverse nel
tempo e nello spazio e dipendenti dal
particolare sistema politico, economico e
culturale di un territorio in stretta connessione
con il particolare ambiente fisico



E’ GIA’ MOLTO, MA NON BASTA
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LIVELLI DI INSEGNAMENTO
APPRENDIMENTO


LIVELLO CRITICO-APPLICATIVO
Tentativo di dare un giudizio di valore
sulle modalità organizzative di un
territorio



Giudizio critico
Ipotesi e applicazioni di interventi
Capacità previsionale (dove e come
dovrebbe essere? Dove e come sarà)

E’ GIA’ MOLTO, MA NON BASTA
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METODI D’INSEGNAMENOAPPRENDIMENTO
Metodi
ESPOSITIVI
Metodi
d’INDAGINE
o SCOPERTA
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METODI D’INSEGNAMENOAPPRENDIMENTO
METODI ESPOSITIVI
 (per es. lezione frontale, studio dei libri di
testo, insegnamento programmato)

Metodo DEDUTTIVO
 Concetti, fatti, relazioni vengono presentati
dal docente o tramite il testo affinché il
discenti li comprenda e li assimili

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METODI D’INSEGNAMENOAPPRENDIMENTO

METODI D’INDAGINE O SCOPOERTA

Metodo INDUTTIVO
Dal caso singolo alla generalizzazione, dal
problema alla sua soluzione
(per es. «scoprire» le cause di fenomeni
osservando indirettamente la realtà tramite la
lettura di dati statistici, oppure carte tematiche)


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DIVERSITA’ DI APPROCCI
DIDATTICI
Riguardano i contenuti geografici e il diverso
modo di organizzarli
 APPROCCI TRADIZIONALI

REGIONALE
GENERALE
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DIVERSITA’ DI APPROCCI
DIDATTICI

APPROCCIO REGIONALE
I tradizionali contenuti geografici
(popolazione, attività economiche, città, fiumi,
mari, monti, ecc.) vengono ripartiti per
ambiti regionali e statali
 Per esempio la geografia del proprio
comune, della propria provincia, regione,
Paese, e così via…

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DIVERSITA’ DI APPROCCI
DIDATTICI

APPROCCIO GENERALE
I fatti e i fenomeni geografici vengono
studiati nella loro distribuzione in tutto lo
spazio terrestre (e quindi non nei limiti di
determinate regioni)
 Avremo allora, per esempio:
 La geografia fisica
 La geografia antropica
 La geografia economica, ecc.

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DIVERSITA’ DI APPROCCI
DIDATTICI
QUALE APPROCCIO?
GENERALE
REGIONALE
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APPROCCI DIDATTICI
INNOVATIVI
CONCETTUALE
PARADIGMATICO
PROBLEMATICO
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APPROCCI DIDATTICI
INNOVATIVI

APPROCCIO PROBLEMATICO
problem-based learning (PBL)
il sapere di non sapere accende la curiosità
e innesca strategie conoscitive idonee)
 Contenuti (più o meno tradizionali)
coagulati intorno a un problema
(reale o immaginario) che riguarda
l’organizzazione di un territorio
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APPROCCI DIDATTICI
INNOVATIVI
APPROCCIO PROBLEMATICO
(problem-based learning (PBL)
Approccio cooperativo (cooperative learning con
interazione tra due o più studenti)
 sviluppo cognitivo e sociale dei singoli soggetti; funziona
soprattutto con classi molto eterogenee
 "interazione promozionale faccia a faccia", in cui il
docente funge da regista e organizzatore dell'ambiente
 gli studenti condividono l'obiettivo del compito di
apprendimento in un clima di interdipendenza positiva
 è diverso dal tradizionale lavoro di gruppo perché
implica il processing (fase metacognitiva di revisione del
lavoro svolto)
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APPROCCI DIDATTICI
INNOVATIVI

APPROCCIO CONCETTUALE
Obiettivo: far acquisire abilità mentali,
strutture concettuali della disciplina (per es.
posizione relativa e assoluta, localizzazione,
distribuzione, interazione spaziale) in modo
che i discenti possano essere messi in grado
di leggere e interpretare autonomamente lo
spazio geografico

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APPROCCI DIDATTICI
INNOVATIVI

APPROCCIO PARADIGMATICO
Obiettivo: far acquisire paradigmi di
ricerca (per es. sistemico), strutture
logiche, chiavi teoriche di osservazione e
interpretazione dello spazio geografico

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COMBINAZIONE DEI TRE
APPROCCI
CONCETTUALE
PARADIGMATICO
PROBLEMATICO
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TECNICHE e STRUMENTI
DIDATTICI EFFICACI

Gli strumenti del geografo sono
tradizionalmente raggruppati in due
categorie:
OSSERVAZIONE DIRETTA e
 OSSERVAZIONE INDIRETTA del
TERRITORIO

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TECNICHE e STRUMENTI
DIDATTICI EFFICACI


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
OSSERVAZIONE DIRETTA
Si svolge attraverso le uscite sul terreno (in campagna o in città)
OSSERVAZIONE INDIRETTA
Lettura di carte geografiche
Costruzioni di carte tematiche e altre rappresentazioni grafiche
Elaborazione di dati statistici (informazioni quantitative)
Uso di fotografie, film, immagini satellitari (materiali iconografici)
Libro di testo e atlante
Opere letterarie, resoconti di viaggio, cinema, nuove tecnologie
Internet
Inchieste o interviste
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OSSERVAZIONE DIRETTA:
UNO SPUNTO.
Scomporre la realtà per strutturare al meglio
l’attività di osservazione (Bissanti)
•componente morfologica
Schema
valido
per ogni
tipo di
osservazione
•componente idrografica
•componente vegetale
•componente antropica
•componente meteorologica
•ecc.
TECNICHE e STRUMENTI
DIDATTICI EFFICACI
Alcuni STRUMENTI sono essenziali in
Geografia:
 Bussola, goniometro, curvimetro, ecc.
 Lavagna luminosa e soprattutto, con
l’avvento delle tecnologie digitali, la LIM
(Lavagna Interattiva Multimediale)

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Indicazioni nazionali 2012 per il
curricolo di scuola infanzia e
primo ciclo del 4 settembre 2012

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/prot555
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La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e
con il pianeta che le ospita. È disciplina “di cerniera” per
eccellenza poiché consente di mettere in relazione temi economici,
giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza
per ciascuno di noi.
 La conoscenza geografica riguarda anche i processi di trasformazione
progressiva dell’ambiente ad opera dell’uomo o per cause naturali di
diverso tipo. La storia della natura e quella dell’uomo, però, si
svolgono con tempi diversi: i tempi lunghi della natura si intrecciano,
spesso confliggendo, con quelli molto più brevi dell’uomo, con ritmi
che a volte si fanno più serrati in seguito a rapide trasformazioni,
dovute a nuove prospettive culturali o all’affermarsi di tecnologie
innovative.

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Indicazioni nazionali 2012 per il
curricolo di scuola infanzia e
primo ciclo del 4 settembre 2012

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/prot5559_12



La geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni
spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali e politico-economici.
L’apertura al mondo attuale è necessaria anche per sviluppare competenze
relative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di
una comunità territoriale organizzata. Tuttavia, poiché lo spazio non è
statico, la geografia non può prescindere dalla dimensione
temporale, da cui trae molte possibilità di leggere e interpretare i fatti
che proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza, nella
consapevolezza che ciascuna azione implica ripercussioni nel futuro.
Altra irrinunciabile opportunità formativa offerta dalla geografia è quella di
abituare a osservare la realtà da punti di vista diversi, che
consentono di considerare e rispettare visioni plurime, in un approccio
interculturale dal vicino al lontano.
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Indicazioni nazionali 2012 per il
curricolo di scuola infanzia e
primo ciclo del 4 settembre 2012
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http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/prot5559_12

La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale ereditato dal
passato, con i suoi “segni” leggibili sul territorio, si affianca allo studio del
paesaggio, contenitore di tutte le memorie materiali e immateriali, anche
nella loro proiezione futura. Tali percorsi consentono sintesi con la storia e
le scienze sociali […] Riciclaggio e smaltimento dei rifiuti, lotta
all’inquinamento, sviluppo delle tecniche di produzione delle energie
rinnovabili, tutela della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico:
sono temi di forte rilevanza geografica, in cui è essenziale il raccordo con
le discipline scientifiche e tecniche. Il punto di convergenza sfocia
nell’educazione al territorio, intesa come esercizio della cittadinanza attiva,
e nell’educazione all’ambiente e allo sviluppo.
 La presenza della geografia nel curricolo contribuisce a fornire gli
strumenti per formare persone autonome e critiche, che siano in grado di
assumere decisioni responsabili nella gestione del territorio e nella tutela
dell’ambiente, con un consapevole sguardo al futuro.

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Indicazioni nazionali 2012 per il
curricolo di scuola infanzia e primo
ciclo del 4 settembre 2012

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/prot5559_12
Il primo incontro con la disciplina avviene attraverso un approccio attivo
all’ambiente circostante, attraverso un’esplorazione diretta; in questa fase la
geografia opera insieme alle scienze motorie, per consolidare il rapporto del
corpo con lo spazio.
 Costruendo le proprie geografie, anche attraverso le testimonianze di adulti come
referenti culturali, gli allievi possono avvicinarsi alla dimensione sistematica
della disciplina. Alla geografia, infatti, spetta il delicato compito di costruire il
senso dello spazio, accanto a quello del tempo, con il quale va costantemente
correlato. Gli allievi devono attrezzarsi di coordinate spaziali per orientarsi nel
territorio, abituandosi ad analizzare ogni elemento nel suo contesto spaziale e in
modo multiscalare, da quello locale fino ai contesti mondiali. Il raffronto
della propria realtà (spazio vissuto) con quella globale, e viceversa, è agevolato
dalla continua comparazione di rappresentazioni spaziali, lette e interpretate a
scale diverse, servendosi anche di carte geografiche, di fotografie e immagini da
satellite, del globo terrestre, di materiali prodotti dalle nuove tecnologie.

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L’insegnamento/apprendimento della
Geografia nella Scuola dell’Infanzia
Nella Scuola dell’Infanzia
l’insegnamento/apprendimento della Geografia
assume una veste predisciplinare e ha
l’obiettivo di costruire efficaci prerequisiti per i
successivi apprendimenti, sviluppandosi
attraverso:
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L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola dell’Infanzia
L’esplorazione sensopercettiva
del vicino.
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L’insegnamento/apprendimento della
Geografia nella Scuola dell’Infanzia
L’acquisizione dello schema
corporeo (in collegamento con la
psicomotricità) e l’orientamento dell’Io
nello spazio e in relazione a oggetti e
persone.
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L’insegnamento/apprendimento della
Geografia nella Scuola dell’Infanzia
L’approccio ai concetti e agli
indicatori topologici (sopra/sotto,
dentro/fuori, sinistra/destra …)
attraverso il gioco e la
drammatizzazione di fiabe e favole (ad
es.: la fiaba di Pollicino, la favola di
Fedro “Il lupo e l’agnello”).
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L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola Primaria
Un approccio ai contenuti soprattutto
concettuale
Nelle prime classi si organizzeranno i contenuti e le attività
partendo dall’esperienza concreta
(ad es., l’orientamento attraverso punti di riferimento nello spazio
vissuto, con il consolidamento dei concetti topologici e relativo
uso degli indicatori, l’utilizzo della bussola e dei punti cardinali,
nonché attraverso l’osservazione del paesaggio geografico, dal
primo approccio percettivo-sensoriale all’individuazione dei
principali componenti e determinanti), ma seguendo un
approccio prevalentemente problematico-concettuale, che
potrà essere combinato gradatamente, nelle classi terza,
quarta e quinta, con gli approcci
generale. 31
02/12/2014 regionale
Dott.ssa RosalbaeMinafra
L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola Primaria
Un approccio ai contenuti soprattutto
concettuale (segue)
Le attività didattiche dovranno dunque articolarsi in un
coerente e ben programmato itinerario concettuale, che
sarà basato molto sulla concretezza. Una logica
geografica potrà essere fatta acquisire facendo operare
gli alunni in situazioni problematiche, in forma di gioco,
stando in aula od operando negli spazi interni (corridoi,
cortile, androni…) o esterni alla scuola, nelle immediate
vicinanze.
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L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola Primaria
La scoperta di rapporti e legami tra i
fenomeni
Gli alunni devono rendersi conto che lo spazio
geografico non è un’accozzaglia di elementi, ma un
sistema, costituito da elementi fisici e antropici legati da
rapporti di connessione e/o interdipendenza, diretti o
indiretti. Saranno dunque guidati a riconoscere gli
elementi di un territorio partendo da quello vicino, e a
individuare i rapporti, ad es., fra posizione e funzione, fra
distribuzione e funzione di tali elementi.
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L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola Primaria
L’applicazione del metodo scientifico
Improntate all’operatività dovranno essere le attività didattiche
che mireranno all’acquisizione del metodo scientifico e della
ricerca-scoperta. Nel corso degli anni e sempre più in quarta e
quinta classe le attività assumeranno una forma laboratoriale. Gli
alunni saranno guidati a porsi domande, ad affrontare e
formulare ipotesi e a verificarle. Le indagini non si fermeranno
solo al livello descrittivo (dov’è? Come è fatto...?) ma
passeranno al livello esplicativo-scientifico (perché è lì? Perché
quella distribuzione di fenomeni? Perché è fatto così?) e criticoapplicativo (come sarebbe se? Quale sarebbe la distribuzione
più efficace? L’organizzazione?).
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L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola Primaria
L’applicazione del metodo scientifico (segue)
Gli alunni potranno progettare come riorganizzare la loro
aula per le diverse attività che vi si svolgono, il giardino
della scuola o il quartiere ove abitano o la loro città,
ipotizzare come cambierebbe il loro territorio se
un’industria vi venisse localizzata o se venisse
delocalizzata.
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L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola Primaria
L’operare sul vicino
Il metodo dell’osservazione diretta nel corso delle lezioni sul
terreno deve essere attuato fin dai primi anni, per venire man
mano integrato con il metodo dell’osservazione indiretta.
L’operare molto sul vicino non deve certo impedire di
prendere in considerazione spazi lontani e fatti e fenomeni
geografici di portata nazionale o mondiale tutte le volte che
risulti didatticamente opportuno (si pensi, ad es., alla
necessità di aiutare gli alunni a collocare nello spazio le
grandi civiltà del Mondo antico); anzi, ci si servirà del lontano
per consolidare concetti, individuare relazioni in contesti
diversi, far cogliere la complessità del sistema territoriale
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anche mondiale.
L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola Primaria
La formazione consapevole di immagini e carte
cognitive
Non si avrà la pretesa che gli alunni si costruiscano immagini
e carte cognitive “esatte” (del vicino, quartiere, paese/città,
regione di appartenenza, dell’Italia ecc.), ma ci si
preoccuperà piuttosto che queste si formino in modo
consapevole e portatore di significato. Far tracciare o
descrivere verbalmente immagini e carte mentali,
quindi, non può scadere nel nozionismo o nel semplice
controllo della correttezza formale dei “prodotti” degli alunni,
ma deve servire, fra l’altro, a evidenziare i processi di
formazione di tali rappresentazioni.
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L’insegnamento/apprendimento
della Geografia nella Scuola Primaria
L’uso di tecniche e strumenti per la geograficità
Si utilizzeranno tecniche didattiche e strumenti vari e diversi
(fotografie, carte geografiche, piante, schizzi, grafici); volta per
volta si farà ricorso a quelli che si riterranno più efficaci e che
consentiranno di raggiungere più rapidamente e più
compiutamente gli obiettivi prefissati: si potrà far ricorso
innanzitutto alle lezioni sul terreno e alla lettura di carte, quindi
alla costruzione di carte tematiche e altre semplici
rappresentazioni grafiche; alla correlazione cartografica; alla
lettura di fotografie, documentari e film; ai prodotti multimediali,
alle immagini da satellite. Con la guida dell’insegnante possono
rivelarsi fondamentali anche l’utilizzo del computer e la
navigazione in Internet.
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