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Moda
Presentatala lineadel franceseLouboutin
Il fascino sta nella suola
Una collezione a Palermo
...
Mercoledì 23 Ottobre 2013
PAGINA30
Appuntamento goloso per
le fashioniste, da Giglio accessori a Palermo dove è stata presentata l’intera collezione di scarpe di Christian Louboutin, lo stilista cinquantenne francese,
che all’inizio degli anni ‘90, con
un tocco di rosso scarlatto alla
parte meno in vista della scarpa, la suola, ha dato vita ad uno
stile esclusivo e desiderato. In
tante si sono fatte fotografare
accanto ai modelli più trasgressivi come quello con punta borchiata, le Geo Pump Patent, e a
più lineari e sinuosi come le Vagalami Patent, caratterizzate
dalle cinghie ad incrocio, le
Wrap Glitter in versione argentata, le Lady Peep Sling e le Neofilo Patent, in vernice lucida,
con punta aperta e tonda chiusa. I costi sono a tre e quattro cifre. Mi.Av.
Manuela Conigliaro con una Geo Pump Patent di Louboutin
Tramontano i «miti» per i quali le donne arrivavano a fare bancarotta. Ormai si preferiscono le calzature originali, personalizzate ma a prezzi abbordabili
Addio alle scarpe-gioiello
Cacciaaimodellilowcost
Sì agli esperimenti di marketing che puntano su modelli accattivanti
alla portata di tutti. E adesso i produttori scelgono il super leggero
Milvia Averna
Palermo
D
al mito delle scarpe
gioiello, per cui certe
donne arrivano a fare
bancarotta, alla ricerca di calzature originali, personalizzate ma low cost. È
questa la tendenza che sembra affermarsi in una generazione che
non è certo cresciuta negli agi degli anni ’80 e ’90, dove il consumismo e l’ostentazione del marchio
sembravano rispondere alla filosofia «più spendi più vali».
Le scarpe che si diffondono a
macchia d’olio, oggi, non sono i
must di una volta, Timberland,
Tod’s e Clark’s tra tutti, con pochi
pezzi diversi tra loro ma dal prezzo
talmente elevato da trasformare
gli adolescenti in eserciti omologati con costose divise, nonché potenziali vittime di scippi che li costringevano ad andare a scuola o a
tornare a casa scalzi!
Havaianas e Crocs, sul fronte
estivo sono due esperimenti di
marketing che puntano su nuove
tecnologie e modelli accattivanti
ma alla portata di tutti. Nel filone
si inserisce anche il nuovo marchio Hey Dude, che incanta l’utenza in modo «matematico», sommando metaforicamente una infradito e una sneakers, e cioè la comodità della pantofola con lo stile
di una scarpa da passeggio, per ottenere un compromesso a buon
prezzo, grazie alla tecnologia del
Flex n’ Fold (più o meno piega e ripiega) che ha consentito di sostituire la tipica suola in cuoio o in gomma, pesante e costosa, con una «foam», una sorta di schiuma flessibile e leggera, oltre che indeformabile e antiscivolo. Il tutto per restituire una idea di leggerezza fisica e addosso, in una confezione gradevole e accattivate che gira attorno al
concetto di «cheap and chic», con
cuciture volutamente a vista ed imperfette.
Del resto già il nome denota l’atteggiamento scanzonato, «Hey dude» significa, in slang americano,
«ciao amico» o, volendo, in palermitano «Hey compare».
«La coppia di scarpe estive –
spiega Marco Lo Criti, agente per
la Sicilia del marchio fiorentino, inventato da Alessandro Rosarno –
pesa 150 grammi, e l’invernale poco più di 200, pur essendo in pelle
o camoscio. In valigia si possono
portare più di due paia senza influire sul peso del bagaglio e sembra
di camminare a piedi nudi. Ci rendiamo conto di aver conquistato
un cliente – sottolinea il responsabile siciliano del marchio - quando per la prima volta solleva una
Dude e non riesce a credere che
sia così leggera. Ed anche economica, la versione estiva si aggira
sui quaranta euro, quella invernale si mantiene sotto i cento».
Il trend ultraleggero é in forte
crescita, Nike ha proposto la Free
Run, e modelli di questo tipo ci sono anche in Reebok, Asics, Puma,
Sanuk, Vans, e persino con Timberland, marchio che ha conquistato e colonizzato gli anni ’80 con
la sua suola a carro armato. Dude
in sei anni si è diffuso in America,
Asia, Oceania, Africa, Europa. Anche la rete siciliana è ben articolata, dai negozi più formali a quelli
decisamente per giovani. A Palermo si trova da Leone di via Roma,
Mazzara, Levi’s, Carocavallo, Urban e Velasurf, a Catania da Wind-
Sopra Marco Lo Criti e
Alessandra Levatino indossano
i modelli Torino green e
Abetone rosa di Hey Dude
A destra Kiara Ferretta posa
per la sua linea di scarpe
realizzata con Glitz’n glamour
surf center, Zoe e Altro, a Caltanissetta da Look ed Ethos, a Messina
da Omaha e è presente nelle isole
della movida Panarea, Stromboli,
Lipari e Pantelleria.
Visti i costi ci si può far realizzare una buona scarpa ad un prezzo non eccessivo
E ora tornano ad aprire i calzolai
...
Tornano ad aprire, e sono
tra le rare saracinesche che si alzano nelle città, i calzolai e tornano
in una forma più evoluta, non aggiustano soltanto, ma fanno scarpe su misura a prezzi abbordabili.
Visti i costi spesso irraggiungibili dei marchi ci si può far realizzare una buona scarpa, fatta apposta per il proprio piede, scegliendo pelli, colori e materiali ad
un prezzo non eccessivo. Tra i
nuovi laboratori di questo tipo,
da marzo scorso, in via Ruggero
Settimo a Palermo c’è Rizzo Manufacture Studio, nato dall’idea
di Bizio Rizzo, che segue le fasi di
creazione e produzione, e Marilena Sardina, designer delle collezioni.
Rizzo, dalla fine degli anni 80,
è agitatore culturale della scena
rock indipendente palermitana,
musicista, promoter, organizzatore di eventi, dj. Oggi è amministratore della Scius Italia srl, terza generazione di maestri artigiani, il
nonno Francesco Paolo aprì il
suo primo laboratorio a Palermo
nel 1945 e il padre Giovanni, dalla
fine degli anni ‘70, ha continuato
a produrre calzature proprie e
per firme italiane.
«Nei primi mesi di apertura –
spiega Rizzo – abbiamo avuto un
riscontro positivo da parte dei
clienti. Sono sia uomini sia donne, a scegliere un paio di scarpe
su misura, hanno dai 20 ai 50 anni
e sono molto attenti alla qualità
dell'oggetto. Con una forte personalità e una spiccata voglia di distinguersi. I nostri modelli sono
tutti ispirati a musicisti». Mi. Av.
Tacchi non vertiginosi
per uno stile made in Sicily
...
Una proposta in linea con il
low cost per le scarpe arriva anche
da Glitz’n Glamour, azienda siciliana, nata dodici anni fa a Palermo, che per l’espansione della
propria rete commerciale in Italia, ha scelto di affidare a giovani
talenti il design delle nuove linee.
Tra i prescelti c’è la modella,
conduttrice televisiva e reginetta
Kiara Ferretta che, dopo una carriera da miss con otto fasce vinte
in concorsi nazionali, l’ultima come testimonial di Yamamay, si dedica alle creazioni di moda. Il debutto è stata la collezione di abiti
spring summer 2013, in autunno
la linea di calzature per donna,
che porta il suo nome «Kiara Ferretta fashion stylist» ed è realizzata in collaborazione con Melania
Durante, manager del gruppo Glamour. «Era per me il completamento della nuova vita da stilista
disegnare anche una linea di calzature – afferma –. Ogni donna
fashion considera indispensabile
questo accessorio di moda nonchè potente strumento di seduzione». Lo stile della Ferretta anticipa il ritorno della punta rotondeg-
giante, il tacco si ferma a 80 millimetri e propone colori classici, come nero, testa di moro, verde, garnet, o rosso granata, e vernice camelot, un giallo con contaminazioni marrone.
Classico anche il tronchetto
stringato, osa di più il biker con fascia borchiata argento. Per capodanno le due stiliste prevedono
per il loro stile molto pret-a-porter una contaminazione crazy all’insegna del glitter. La collezione
Fall Winter 2013/2014 sarà presentata domani in viale Lazio, 110 a
Palermo, alle 17 e dopo domani
nel punto vendita di corso Calatamifi, 248. Scarpe e accessori saranno distribuiti nei 22 punti vendita
del franchising nazionale Glitz'n
Glamour shoes and bags tra cui
Roma, Torino, Bologna, Forte dei
Marmi, Napoli. «Pensiamo che la
qualità non debba essere per forza cara – sottolinea Alberto Azzimati di Glitz –. Stiamo cercando e
valorizzando nuovi talenti anche
per questo ed il nostro range di costi si mantiene, dai 79 ai 249 euro,
per gli stivali di pelle, ed è tutto
prodotto nelle Marche». mi. av.