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RICERCHE NATURALISTICHE A BOSCO DELLA FONTANA - QUADERNI CONSERVAZIONE HABITAT - 3/2004: 41-47. ASPETTI DI SISTEMATICA E MORFOMETRIA DI VIPERA ASPIS (REPTILIA,VIPERIDAE) Augusto Gentilli, Fabio Pupin, Mauro Fasola RIASSUNTO La rivisitazione della posizione sistematica delle specie di Vipera del gruppo aspis rende necessario aggiornare le informazioni sui singoli taxa. Questa ricerca si è proposta di analizzare i principali caratteri morfometrici e meristici della popolazione di vipera comune di Bosco della Fontana (Mantova, Lombardia), al fine di chiarirne la attribuzione specifica effettuando anche confronti con popolazioni di vipera comune di Piemonte e Friuli. Le vipere comuni di Bosco della Fontana sono risultate riferibili a Vipera aspis francisciredi Laurenti, 1768. ABSTRACT Morphometric and systematic aspects of Vipera aspis (Reptilia, Viperidae) In order to review the systematics of the Vipera aspis group, updated information on the different taxa that compose this group is needed. The aims of this paper are to analyze the morphometric and meristic characters of the asp vipers of “Bosco della Fontana” (Po plain, northern Italy) and to clarify their systematic status. This population is compared with ones from Piedmont and Friuli. The asp vipers of “Bosco della Fontana” belong to Vipera aspis francisciredi Laurenti, 1768. Key words: Vipera aspis, systematics, morphometrics, northern Italy. INTRODUZIONE Vipera aspis (Linnaeus, 1758) è uno dei serpenti più studiati al mondo (Mallow et al. 2003) ma, nonostante ciò, molti aspetti della sua sistematica e distribuzione non sono ancora sufficientemente noti. La sistematica e la distribuzione delle specie del gruppo di Vipera aspis è attualmente oggetto di profonde revisioni (Zuffi & Bonnet 1999; Conelli 2002; Zuffi 2002; Ursenbacher et al. 2003; Conelli et al. 2004; Golay et al. 2004). Recentemente sono state riconosciute quattro specie (Zuffi 2002): V. aspis (Linnaeus, 1758) (Francia con esclusione della porzione sud-occidentale e sud-orientale ed Italia centro settentrionale ad est della linea Ticino - Val Staffora - Golfo di Genova e a nord della linea Gargano - Vesuvio), V. atra Meisner, 1820 (Italia settentrionale a ovest della linea Ticino - Val Staffora Golfo di Genova, Svizzera centrale ed occidentale e Francia sud orientale fino alla Valle del Rodano), V. hugyi Schinz, 1833 (Italia meridionale a sud della linea Gargano - Vesuvio e Sicilia) e V. zinnikeri Kramer, 1958 (Pirenei e Francia sud-occidentale). Secondo Zuffi (2002) le popolazioni italiane di V. aspis sarebbero state da ascriversi ad una forma italiana della sottospecie nominale. La distinzione tra le diverse specie è stata effettuata da Zuffi (2002) su basi morfologiche utilizzando caratteri meristici, quali numero di squame ventrali e di barre dorsali, e la morfologia degli emipeni: V. atra ha una numero significativamente più alto di squame ventrali, sottocaudali e barre dorsali rispetto a V. aspis. Inoltre questi due taxa hanno un maggior numero di squame ventrali e sottocaudali e di barre dorsali rispetto a V. hugyi. Le popolazioni delle aree di contatto sono attualmente oggetto di studio per approfondire il loro status sistematico, la morfologia e la micro-distribuzione (Zuffi et al. 2003). Recenti indagini genetiche sulla base del DNA mitocondriale hanno prodotto risultati che sembrano in parziale contrasto con quelli degli studi morfologici sopra riportati. Da tali analisi V. a. aspis e V. atra non sembrerebbero distinguibili tra loro, mentre sembrerebbero emergere nette differenze tra V. a. aspis + V. atra e V. aspis francisciredi (Conelli 2002; Ursenbacher et al. 2003; Conelli et al. 2004; Golay et al. 2004). Inoltre, le distanze genetiche tra la forma nominale e i taxa elevati a rango specifico da Zuffi (2002) suggeriscono di riportarli a rango sottospecifico (Conelli et al. 2004). In sintesi, sono attualmente da ritenersi validi i seguenti taxa: V. a. aspis, V. a. francisciredi, V. a. hugyi e V. a. zinnikeri (fig. 1). Notevole interesse scientifico e di conservazione ri41 AUGUSTO GENTILLI, FABIO PUPIN, MAURO FASOLA Fig. 1. Distribuzione europea ed italiana dei diversi taxa del gruppo aspis (da Zuffi 2002). vestono, inoltre, le poche popolazioni sopravvissute in Pianura Padana, spesso isolate da molti decenni. In particolare, Bosco della Fontana, noto fin dal secolo scorso per l’abbondanza di vipere (Bendiscioli 1826) e isolato ormai da alcuni secoli, mantiene ancora oggi un ricca popolazione di vipera comune. Scopo di questa ricerca è stato di analizzare la morfometria e alcuni caratteri meristici delle vipere comuni presenti nel Bosco della Fontana al fine di fornire indicazioni sulla loro posizione sistematica e di permettere un confronto con altre popolazioni planiziali di Vipera gruppo-aspis, quali quelle di Baragge di Piano Rosa (Piemonte, provincia di Novara) e di Bosco Baredi (Friuli, provincia di Udine). Sono anche fornite alcune indicazioni sull’ecologia termica. MATERIALI E METODI La ricerca è stata condotta tra marzo e ottobre 20022003 per un totale di 79 giornate di lavoro sul campo. La raccolta dei campioni è stata effettuata a vista lungo gli ecotoni (Donà et al. 1991) catturando gli esem42 plari a mano o tramite un’apposita pinza metallica. La ricerca sul campo è stata svolta durante le ore centrali della giornata in primavera ed in autunno, le prime del mattino o il tardo pomeriggio in estate, in relazione alle esigenze termiche dei serpenti (Donà et al. 1991). Di ogni individuo catturato sono stati rilevati i seguenti parametri: sesso, lunghezza muso cloaca (SVL) in millimetri, lunghezza della coda (TL) in millimetri, peso in grammi, temperatura cloacale, numero di squame ventrali, numero di squame sottocaudali, stato fisiologico (in muta, in digestione, gravidanza). L’eventuale gravidanza è stata accertata mediante palpazione ventrale. Il sesso è stato rilevato mediante i caratteri tipici del dimorfismo sessuale esterno: le femmine hanno la coda più corta e mostrano una netta strozzatura della stessa, dovuta alla mancanza degli emipeni, subito a valle della cloaca. Sono stati inoltre rilevati il preciso punto di cattura, la temperatura dell’aria e del suolo, l’habitat, l’esposizione, l’ora solare, la copertura del cielo. I pesi sono stati misurati tramite bilance a dinamometro Pesola da 10 g, da 100 g e da 1000 g. Le temperature sono state rilevate per mezzo di un termometro digitale a sonda con precisione al decimo di grado centigrado. Le lunghezze sono state ASPETTI DI SISTEMATICA E MORFOMETRIA DI VIPERA ASPIS (REPTILIA,VIPERIDAE) misurate tramite un metro flessibile. Ogni adulto è stato marcato per mezzo dell’asportazione di una porzione a forma di V di una squama ventrale secondo quanto proposto da Blanchard & Finster (1933). I dati raccolti sono stati analizzati mediante tecniche parametriche (Test t di Student, ANOVA e relativi post hoc) e non parametriche (test binomiale). È stato utilizzato il pacchetto statistico SPSS per Windows vers. 10.0. AREA DI STUDIO La Riserva Naturale di Bosco della Fontana si trova nel comune di Marmirolo a pochi chilometri da Mantova, in un contesto ambientale caratterizzato da intenso sfruttamento agricolo. Gli innumerevoli rimaneggiamenti del bosco che si sono susseguiti nel tempo hanno portato l’area, da una superficie che nel 1776 era ancora di 1200 ha, agli attuali 233 (cfr. Mason 2002; Mason et al. 2002). Il suolo è pianeggiante e degrada leggermente verso sud ad una quota media di 25 m s.l.m. La sua composizione è quella tipica della media Pianura Padana e si è formato in massima parte grazie ai depositi alluvionali messi in posto dal fiume Mincio. I terreni sono quindi caratterizzati da un substrato ciottoloso e sabbie grossolane (Longo & Nadali 2001). Il clima di Bosco della Fontana è quello tipico della Pianura Padana con lunghi inverni freddi ed estati calde e afose. La temperatura media annua è di circa 13°C e le precipitazioni si attestano intorno ad un Tab. 1. Dati morfometrici: statistiche descrittive degli individui di vipera comune a Bosco della Fontana. (N = numero di individui; D.S. = Deviazione standard). SVL (mm) TL (mm) Peso (g) Squame ventrali Squame caudali Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Maschi 464,5 22 56,9 335 560 82,9 22 14,5 50 110 87,7 21 30,6 37 165 147,5 8 2,4 145 151 40,7 18 3,7 33 46 Femmine 508,9 19 68,3 370 630 69,9 19 9,1 48 80 163,9 20 62,9 48 330 146,5 8 4,4 138 152 34,4 11 2,1 31 39 43 AUGUSTO GENTILLI, FABIO PUPIN, MAURO FASOLA Tab. 2. Dati morfometrici. Statistiche descrittive degli individui di Piano Rosa. SVL (mm) TL (mm) Peso (g) Squame ventrali Squame caudali Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo valore medio annuo di 658 mm con un’umidità relativa sempre piuttosto elevata a cui corrispondono nebbie frequenti e persistenti nella stagione invernale (Longo & Nadali 2001). Il bosco è rappresentato da un Querco-carpineto, composto principalmente da Quercus robur e Carpinus betulus ad eccezione della porzione nord dove domina Quercus cerris, per la maggiore profondità della falda freatica. I bordi della radura centrale sono quasi del tutto delimitati da una spessa siepe a Rubus sp. (Longo & Nadali 2001; Mason 2002). La Baraggia di Piano Rosa (Novara) è caratterizzata da un mosaico di ambienti boschivi, baraggivi e di coltivi situati ad una quota media di 280 m s.l.m. (Mondino 1997; Montacchini & Arri 1997). Bosco Baredi (Udine) rappresenta un lembo residuo di bosco planiziale sito a una quota compresa tra il livello del mare ed i 4 m s.l.m. (Sguazzin 1991). 44 Maschi 379,0 14 113,6 190 555 66,3 14 22,6 36 105 57,0 14 40,6 7 144 143,5 14 4 138 152 41,9 14 3,4 36 47 Femmine 411,3 9 118,7 555 565 54,9 9 12,5 28 67 86,1 9 68,0 6 215 142,5 9 0,5 142 143 33,6 9 2,5 30 38 RISULTATI E DISCUSSIONE Nel corso della presente indagine sono stati catturati 43 individui di cui 22 maschi, 19 femmine e due giovani a cui non è stato possibile attribuire il sesso. Il rapporto sessi degli adulti, utilizzando il test binomiale, è risultato non discostarsi significativamente dal rapporto teorico di 1:1 (p=0,755). La specie è risultata frequentare principalmente i margini della radura centrale e la sua presenza all’interno del bosco è da ritenersi sporadica e in gran parte limitata alle piazzole lungo i viali. I dati morfometrici delle vipere di Bosco della Fontana sono riportati in tab. 1. Utilizzando il test t di Student i maschi risultano significativamente più corti (t= -2,27, p=0,029), con code più lunghe (t= 3,38, p=0,002) e di peso inferiore (t= -4,98, p<0,001) rispetto alle femmine. ASPETTI DI SISTEMATICA E MORFOMETRIA DI VIPERA ASPIS (REPTILIA,VIPERIDAE) Tab. 3. Dati morfometrici. Statistiche descrittive degli individui maschi del Friuli. Maschi SVL (mm) TL (mm) Peso (g) Squame ventrali Squame caudali Media 488,3 N 6 D.S. 102,9 Minimo 360 Massimo 635 Media 89,7 N 6 D.S. 18,0 Minimo 59 Massimo 110 Media 122,8 N 5 D.S. 54,6 Minimo 58 Massimo 202 Media 145 N 6 D.S. 2,5 Minimo 142 Massimo 149 Media 41,7 N 6 D.S. 2,7 Minimo 39 Massimo 46 Si confrontano di seguito i dati morfometrici delle vipere di Bosco della Fontana con quelli delle popolazioni della Baraggia di Piano Rosa e di Bosco Baredi. Le statistiche descrittive inerenti le principali variabili morfometriche degli individui delle Baraggia di Piano Rosa e di Bosco Baredi sono riportate nelle tabelle seguenti (tabb. 2-3). L’Analisi della Varianza ad una via (ANOVA) evidenzia differenze significative tra tutte le variabili (con l’esclusione delle squame caudali) fra i maschi delle tre popolazioni (tab. 4). Mediante il test HSD di Tukey si evidenziano differenze significative soprattutto per quanto riguarda la popolazione delle Baragge che differisce dalle altre per SVL, TL e peso, e da Bosco della Fontana per le squame ventrali (tab. 5). Inoltre, i maschi della Baraggia di Piano Rosa sono più corti, di peso inferiore e con un minor numero di squame ventrali rispetto a quelli delle altre popolazioni esaminate. Per quanto riguarda le femmine il confronto è possibile solo fra la popolazione della Baraggia e quella di Bosco della Fontana. Utilizzando il test t di Student le femmine di Bosco della FonTab. 4. ANOVA tra le variabili morfometriche dei maschi delle tre popolazioni considerate (gl = gradi di libertà; p = livello di significatività). SVL TL PESO VENTRALI CAUDALI gl 2 2 2 2 2 p 0,009 0,012 0,004 0,041 0,605 F 5,368 5,017 6,321 3,643 0,510 Tab. 5. Risultati del test HSD di Tukey inerente le differenze morfometriche tra i maschi delle tre popolazioni. In tabella sono riportati solo i confronti risultati significativi. SVL (mm) (I) area code Baragge TL (mm) Baragge PESO (g) Baragge Squame ventrali Baragge (J) area code B. Fontana B. Baredi B. Fontana B. Baredi B. Fontana B. Baredi B. Fontana Differenza fra medie (I-J) Errore std. p -85,62 -109,40 -16,67 -23,38 -30,74 -65,87 -4,00 29,41 41,98 6,17 8,81 12,94 19,54 1,48 0,016 0,034 0,027 0,030 0,058 0,005 0,032 45 AUGUSTO GENTILLI, FABIO PUPIN, MAURO FASOLA Tab. 6. Temperature di attività: statistiche descrittive. Temperatura aria (°C) Temperatura suolo (°C) Temperatura cloacale (°C) Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Media N D.S. Minimo Massimo Maschi 22,9 22 4,1 15,0 30,6 24,2 22 4,4 15,8 31,0 26,5 13 3,9 19,8 32,8 Femmine 23,4 21 3,0 16,0 27,6 25,0 21 3,4 17 33,4 26,6 16 3,5 21,0 32,6 tana risultano avere un valore significativamente maggiore per quanto riguarda SVL (t=2,77; p=0,01), TL (t=3,61; p=0,001), Peso (t=3,01; p=0,006) e Ventrali (t=2,57; p=0,02). Le dimensioni degli individui catturati sono simili a quelle di altre popolazioni di ambienti analoghi, come ad esempio a Bosco Baredi, e maggiori di quelle degli individui della Baraggia di Piano Rosa. L’esistenza del dimorfismo sessuale è concorde con quanto riportato da Shine (1994) ma in contrasto con quanto riportato da Saint Girons (1978). Il numero di squame ventrali, sottocaudali e barre dorsali sono stati recentemente utilizzati per la revisione sistematica del gruppo di Vipera aspis e per la rivalutazione a rango specifico di gran parte delle sue sottospecie (Zuffi 2002). I valori di riferimento sono riportati nel lavoro citato. I dati raccolti nel corso di questa ricerca ben si accordano con quelli di Zuffi (2002) e Conelli (2004) per quanto con- cerne la popolazione di Bosco della Fontana, che è quindi ascrivibile a Vipera aspis francisciredi. La popolazione della Baraggia di Piano Rosa, in teoria attribuibile a V. a aspis o ad una sua forma intermedia con V. a. francisciredi, mostra un numero di squame ventrali e barre dorsali decisamente inferiore e più simile a quello riportato per V. hugyi. Le vipere di Bosco Baredi mostrano valori di lepidosi intermedi fra quelli di Bosco della Fontana e della Baraggia di Piano Rosa e, pertanto, compatibili con quanto pubblicato da Zuffi (2002) e Conelli (2004) per V. aspis francisciredi. I dati riguardanti le temperature di attività (°C) delle vipere di Bosco della Fontana sono riportati nella tab. 6. Utilizzando il test t di Student non sono emerse differenze significative nelle temperature di attività tra i due sessi (p>0,05), in contrasto con Lippi & Zuffi (1994) che riportano temperature ambientali di attività più alte per le femmine in una popolazione della Toscana costiera. Le femmine riproduttive, pur essendo attive con le medesime temperature ambientali di quelle non riproduttive, mostrano una temperatura cloacale media significativamente più alta. [T. cloac. media ££ non riproduttive 24,2 °C (N=7); T. cloac. media ££ riproduttive 28,5°C; t=-3,07; p=0,01 (N=7)] in accordo con Lippi & Zuffi (1994). Le femmine gravide risultano anche di peso superiore, ma non più lunghe, di quelle non gravide, contrariamente a quanto affermato da Lippi & Zuffi (1994), che riporta femmine gravide più lunghe di quelle non gravide. Ringraziamenti Si ringraziano per la cortesia e la disponibilità dimostrate il Corpo Forestale dello Stato nelle persone di Maurizio Zillich e Franco Mason e tutto lo staff del Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale del Bosco della Fontana. Un ringraziamento particolare è dovuto a Luca Longo e Sönke Hardersen per avere fornito alcune segnalazioni personali. BIBLIOGRAFIA Bendiscioli G., 1826. Monografia dei serpenti della provincia di Mantova. Giornale di Fisica, Chimica, Medicina, Storia naturale ed Arti, Pavia, 9: 413-434 + 1 tav.. Blanchard F.N. & Finster E.B., 1933. A method of marking living snakes for future recognition, with a discussion of some problems and results. Ecology, 14: 334-347. Conelli A., 2002. Phylogéographie mitochondriale del la vipère aspis, Vipera aspis (Viperidae) et organisation de l’ADN mitochondrial chez trois espèces de vipères européennes (Vipera aspis, V. ammodytes et V. ursinii). Travail de diplome 2001-2002, (relatori L. Fumagalli e S. Ursenbacher), Université de Lausanne, 36 pp. 46 ASPETTI DI SISTEMATICA E MORFOMETRIA DI VIPERA ASPIS (REPTILIA,VIPERIDAE) Conelli A., Ursenbacher S., Golay P., Monney J.C., Zuffi M.A.L, Thiery G., Durand T. & Fumagalli L, 2004. Una notevole conferma per la fauna italiana, Vipera aspis aspis (Linnaeus, 1758). Ia parte. Fitogeografia. V Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica (29 settembre-3 ottobre 2004), Calci (PI) [Abstract]: 8-9. Donà C., Gentilli A. & Zuffi M., 1991. Tecniche di censimento degli ofidi in un bosco planiziale del Parco del Ticino (Lombardia). Atti II seminario italiano sui censimenti faunistici dei vertebrati. Brescia, 1989. Suppl. Ricerche Biologia della Selvaggina, 16: 211-215. Golay P., Conelli A., Durand T., Monney J.C., Thiery G., Ursenbacher S. & Zuffi M.A.L, 2004. Una notevole conferma per la fauna italiana, Vipera aspis aspis (Linnaeus, 1758). IIa parte. Morfologia. V Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica (29 settembre-3 ottobre 2004), Calci [Abstract]: 10. Lippi P. & Zuffi M., 1994. Thermal selection and related behaviours in Vipera aspis. Ethology Ecology and Evolution, 6: 427-428. Longo L. & Nadali A., 2001. Vertebrati di un bosco planiziario padano: Bosco della Fontana. Quaderni Conservazione Habitat, 1. Gianluigi Arcari Editore, Mantova, 96 pp. Mason F., 2002. Dinamica di una foresta della Pianura Padana. Bosco della Fontana, Primo contributo, monitoraggio 1995. Rapporti scientifici 1. Gianluigi Arcari Editore, Mantova, 208 pp. Mason F., Cerretti P., Tagliapietra A., Speight M.C.D. & Zapparoli M. (eds.), 2002. Invertebrati di una foresta della Pianura Padana, Bosco della Fontana, Primo contributo. Conservazione Habitat Invertebrati, 1. Gianluigi Arcari Editore, Mantova. 176 pp. Mallow D., Ludwig D. & Nilson G., 2003. True vipers. Natural History and Toxinology of Old World Vipers. 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