Censura e manipolazione della realtà

Censura e manipolazione della realtà
Laboratorio di analisi di fonti iconografiche
Lenin arringa la folla
Documento 1
Documento 1/bis
Individua le differenze tra le due fotografie e spiegale utilizzando le tue conoscenze e/o la tua
immaginazione.
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Censura e manipolazione della realtà
Laboratorio di analisi di fonti iconografiche
Catherine Ashton e la stampa iraniana
Documento 2
Documento 2/bis
Individua le differenze tra le due fotografie e spiegale utilizzando le tue conoscenze e/o la tua
immaginazione.
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Censura e manipolazione della realtà
Laboratorio di analisi di fonti iconografiche
Corea del nord: I funerali del dittatore
Documento 3
Documento 3/bis
Individua le differenze tra le due fotografie e spiegale utilizzando le tue conoscenze
immaginazione.
e/o la tua
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La verità svelata dal tempo.
Documento 4
Documento 4/bis
Individua le differenze tra il dipinto alle spalle di Berlusconi e l’immagine precedente, e spiegale usando
le tue conoscenze e/o la tua immaginazione.
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Laboratorio di analisi di fonti iconografiche
Leggi ora le seguenti spegazioni e confrontale con le tue
Lenin arringa la folla
Una delle fotografie più celebri dell’epoca sovietica (documento 1) raffigura Lenin che, alla tribuna, arringa
la folla; ma, ai piedi della tribuna, sono ben visibili Trockij e Kamenev, stretti collaboratori di Lenin. Questa
fotografia circolava ancora nella sua versione originale in occasione del decimo anniversario della
rivoluzione d’ottobre, nel 1927. Negli anni Trenta, invece, in piena dittatura stalinista, essa venne ritoccata
e, sulla destra della tribuna, Trockij e Kamenev scomparvero e furono sostituiti da un pezzo di palco
(documento 1/bis): entrambi, infatti, erano ormai caduti in disgrazia, Stalin li aveva privati di ogni carica
all’interno del partito e non voleva che venissero associati a Lenin, il “nobile” padre della rivoluzione
d’ottobre. Kamenev sarebbe stato condannato a morte (dopo un processo farsa) nel 1936 (negli anni che
seguirono Stalin fece fucilare anche i suoi figli), mentre Trockij venne, sempre per ordine di Stalin,
assassinato nel 1940 in Messico, dove aveva trovato temporaneo rifugio.
In questo caso il ritocco della fotografia serve a manipolare la realtà storica e ad annullare la
memoria del ruolo, decisivo per il successo della rivoluzione d’ottobre, avuto da uomini che poi
sarebbero diventati oppositori di Stalin.
Catherine Ashton e la stampa iraniana
La foto, che risale al gennaio del 2011, rappresenta Catherine Ashton, l'Alto rappresentante dell'Unione
europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, insieme a Saeed Jalili, il capo negoziatore di Teheran
sul nucleare, dopo un negoziato a Istanbul. Notate l'abbigliamento, assolutamente discreto, della Ashton.
La sua scollatura (documento 2), pur essendo castigata, è considerata indecente dalla morale islamista. Il
quotidiano Hamshahri (Teheran), pubblica quindi la foto ritoccandola (documento 2/bis): la scollatura si
chiude e scompare la collana di perle. Questo tipo di “intervento” è coerente con le campagne contro i
«vestiti immodesti» che periodicamente vengono lanciate in Iran dal regime e che portano ogni volta
all’arresto di migliaia di donne.
In questo caso caso il ritocco della fotografia serve ad adeguarsi alla morale imposta in Iran dal
regime islamico, che vieta (e punisce) le foto considerate indecenti.
Corea del nord: i funerali del dittatore
J. David Goodman e David Furst, due giornalisti del New York Times, hanno svelato il “ritocco” delle foto
del funerale del leader della Corea del Nord Kim Jong Il. In una foto del corteo (documento 3) si vede una
troupe televisiva sulla sinistra, poi eliminata dopo il passaggio al computer (documento 3/bis) che ha reso
molto più nitido lo scatto. A destra è anche stata “aggiunta” della neve candida.
Ma perché operare una simile manipolazione? Risposta: la simmetria e la regolarità! L’iconografia
propagandistica dei regimi totalitari si basa sempre sulla grandezza degli eventi e su una regolarità al limite
della perfezione. Quel gruppetto di persone sulla sinistra, quindi, “rovinava” l’equilibrio solenne della
grande parata funebre, altrimenti perfetta.
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Censura e manipolazione della realtà
Laboratorio di analisi di fonti iconografiche
In questo caso il ritocco dipende dall’ossessione per l’ordine e la simmetria che caratterizza le
cerimonie ufficiali dei regimi totalitari.
La verità svelata dal tempo
Nella sala stampa della Presidenza del Consiglio, dietro il lungo tavolo dove siedono i membri del Governo
durante le comunicazioni ufficiali, c'è la riproduzione di una grande tela dipinta da Giovan Battista
Tiepolo intorno al 1745 (documento 4). Il soggetto rappresentato è “La Verità svelata dal Tempo”. La scena
ha per protagonista la Verità che, nuda, si guarda nello specchio mentre solleva nella mano sinistra il sole,
simbolo della luce della ragione; un vecchio raggrinzito, il Tempo, la tiene tra le braccia mentre poco
lontano appare la Menzogna, accecata dalla luce folgorante della Verità. La figura sensuale della Verità è
apparsa dunque, con il seno scoperto e l'ombelico bene in vista, dietro varie foto di Berlusconi. In una foto
oggetto di molte polemiche la Verità alle spalle di Berlusconi viene però “rivestita” (documento 4/bis).
In questo caso il ritocco dipende dalla volontà di non associare il presidente del consiglio a
un’immagine evidentemente ritenuta sconcia e in grado di suscitare una facile ironia nel pubblico.
Le tue conclusioni
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