25 agosto 2011 - LEGA NORD Cordenons

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25 agosto 2011 - LEGA NORD Cordenons
laPADANIA
Anno XV, N. 201, una copia € 1,00 (Fr.sv. 3,00)
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353 / 2003 conv. L. 46 / 2004 art 1 DCB Milano
LA VOCE DEL NORD
DIRETTORE
Giovedì 25 agosto 2011
UMBERTO BOSSI
QUELLI CHE... DICONO SEMPRE NO
ROSI MAURO: «La Camusso mi ha delusa. È comunque evidente che nel mondo sindacale c’è qualcosa
che non va». E sul Nord: «È chiaro che difendendo la parte produttiva del Paese si difende tutto il Paese»
ALESSANDRO MONTANARI
Quando prevale l’estremismo
osy Mauro, la Cgil ha deciso:
sarà sciopero generale nel
bel mezzo della crisi. Cosa
ne pensa? «Penso che sanno solo
dire “no”, su tutto. In una fase del
genere, invece, il sindacato dovrebbe
essere costruttivo mentre quella della Cgil ormai è diventata una posizione politica ultra-estremista. A
qualsiasi proposta è sempre “no”, a
priori».
No a priori oppure silenzi assordanti...
«Proprio così. Sull’innalzamento dell’et à
pensionabile alle donne, infatti, non hanno
veramente detto nulla.
Hanno lasciato che solo il Sin.Pa. e la Lega
Nord si opponessero.
Poi noi abbiamo trovato una mediazione, ma la Cgil non ha
davvero aperto bocca. Ma sa cosa le
dico? Che sono convinta che se noi
della Lega avessimo detto di sì all’a umento dell’età pensionabile femminile, allora la Cgil ci sarebbe saltata
addosso...».
R
CGIL IN SALSA
GRECA
IGOR IEZZI
a Grecia non rappresenta uno spavento per tutti. Di certo molti vacanzieri ancora la amano e la scelgono come meta del turismo. Purtroppo,
perché decisamente più
preoccupante, anche molti sindacalisti sembrano
vedere in lei una fonte di
ispirazione. La Cgil è stata
folgorata sulla strada del
Partenone e dopo giornate
in cui il senso di responsabilità aveva fatto capolino in Corso Italia a Roma, alla fine ha prevalso l’estremismo con
la scelta di scioperare il 6 settembre. In
Grecia è successo esattamente così. Di
fronte ad un paese sull’orlo del fallimento e
a scelte dure da portare avanti le forze
politiche e sociali si sono divise.
L
FESTIVAL ROM,
L’ULTIMA ZINGARATA
DI PISAPIA
ALLE PAGINE 2 E 3
A PAGINA 3
Il ministro sullo sciopero della Serie A: l’albero della cuccagna non esiste più
CALDEROLI, ANCHE I CALCIATORI PAGHERANNO
ono proprio dei testoni i calciatori di serie A, che non vogliono capire che, con il loro
atteggiamento, si rendono odiosi di fronte
ai tifosi e di fronte al Paese, senza comprendere che tanto, alla fine, pagheranno
le tasse come tutti gli altri, perché in un
momento di crisi come questo l’albero
della cuccagna non può esistere per nes-
«S
suno». Così il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli,
che annuncia di aver già predisposto due
emendamenti che farà presentare come
Lega Nord: il primo “chiarisce a tutti gli
effetti che anche i calciatori pagheranno il
contributo di solidarietà”...
GIANCARLO CATTANEO
mberto Bossi l’a ve v a
profetizzato anzitempo:
con Pisapia Milano sarà
“zingaropoli”. I milanesi non gli
hanno creduto e ora, oltre a pian-
U
BALLARIN A PAGINA 5
Libia: il colonialismo
non muore mai, purtroppo
D
ALLE PAGINE 12 E 13
ALLE PAGINE 10 E 11
TBC, SUBITO I TEST DI POSITIVITÀ
Martini: screening sul modello veneto
MARCELLO RICCI
ietro alla così detta primavera
araba, non c’è voglia di democrazia o meglio per essere
esatti ce ne è una piccola, evanescente
dose; ben altri interessi economici ed
ideologici si sono vicendevolmente avvitati e incentivati e non per garantire
diritti e libertà ma per sporchi interessi
di bottega e di dominio.
gere su tasse, ecopass e rincari
dei mezzi pubblici, assisteranno
niente meno che al primo Festival italiano di danza, musica e
cultura nomade.
STEFANIA PIAZZO
iero tutto avrebbe pensato
tranne che Laura si fosse ammalata di tubercolosi, a Magenta. Nel Nord prospero e sano,
pulito ed efficiente, Piero non avrebbe mai pensato che i medici non si
potessero accorgere che davanti a
loro ci fosse da debellare e curare un
male scomparso.
P
A PAGINA 17
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laPADANIA
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PRIMO PIANO
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Giovedì 25 agosto 2011
CONFAPI: «PESO DELLA CRISI GRAVI SUI DISONESTI»
«La manovra finanziaria è praticamente nata sotto la “dettatura” della
Bce, che ha imposto un durissimo rigore nel bilancio. Il provvedimento
presenta sicuramente dei limiti, perché a venir vessato è chi
abitualmente paga le tasse mentre le energie dovrebbero essere
concentrate per scovare il popolo sempre più nutrito degli evasori
fiscali. Il peso della crisi andrebbe fatto pagare ai disonesti». Queste
le parole di Paolo Galassi (foto), Presidente di Confapi alla luce del
confronto tra il Pd e le parti sociali. L’associazione dà il via libera a
un’imposta erariale ordinaria sui grandi valori immobiliari ma propone
anche una maggiore tassazione sulle transazioni finanziarie e si
dichiara inoltre favorevole a una politica di liberalizzazioni
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laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
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DI PIETRO: «TUTTO IL POPOLO ITALIANO ANDRA’ IN PIAZZA»
«L'articolo 18 con la manovra finanziaria c’entra come il cavolo a
merenda. Ed è chiaro che tra poco non solo io ma tutto il popolo
italiano finirà per scendere in piazza». Antonio Di Pietro (foto) aderisce
allo sciopero generale proclamato dalla Cgil e prefigura un autunno
caldo per il Governo di Silvio Berlusconi, a cui torna a suggerire di farsi
PRIMO PIANO
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da parte. «Perché questo governo - spiega - ha fatto una manovra che
stanno criticando tutti. Lo stesso governo che l’ha fatta dice che non
va bene: il sottosegretario Crosetto guida una rivolta interna,
Berlusconi dice che non la avrebbe voluta così e addirittura che è
uscita diversa da come era stata approvata dal Consiglio dei ministri.
Si facciano da parte. Meno ci mettono le mani, meglio è per il paese»
Lo sciopero generale il 6 settembre mette a rischio tutta la Penisola
CGIL IN SALSA ...GRECA
IGOR IEZZI
La Grecia non rappresenta
uno spavento per tutti. Di
certo molti vacanzieri ancora la amano e la scelgono
come meta del turismo.
Purtroppo, perchè decisamente più preoccupante,
anche molti sindacalisti
sembrano vedere in lei una
fonte di ispirazione. La Cgil
è stata folgorata sulla strada del Partenone e dopo
giornate in cui il senso di
responsabilità aveva fatto
capolino in Corso Italia a
Roma, alla fine ha prevalso
l’estremismo con la scelta di
scioperare il 6 settembre.
In Grecia è successo esattamente così. Di fronte ad
un paese sull’orlo del fallimento e a scelte dure da
portare avanti le forze politiche e sociali si sono divise, spaccate, lacerate. Le
rendite di posizione hanno
fatto breccia, la responsabilità è stata messa in sof-
fitta e il paese è finito in
default. Nel Belpaese si è
cercata una strada alternativa. Gli appelli del Capo
dello Stato, l’opposizione
che consente una rapida
approvazione dei provvedi-
Inizialmente tutte
le forze sociali
avevano
condivido
la strada del
dialogo. Poi Corso
Roma si è ritirata
menti economici, pur rimanendo contraria, le forze sociali che si siedono al tavolo
con il governo avanzando
proposte e dialogando con
l’esecutivo. Anche Susanna
Camusso, leader cigiellina,
ha condiviso questo percorso. Almeno fino agli ultimi
giorni, quando le pressioni
della Fiom e le frange di
estrema sinistra del suo
sindacato hanno vinto. Non
sono bastati i rimproveri
della Cisl e la Uil e nemmeno
le incertezze del Pd a far
retrocedere la Camusso.
Sciopero doveva essere e
sciopero sarà.
«A uno sciopero generale
aderiscono tutte le confederazioni sindacali, mentre
la Cgil usa questa definizione pomposamente per
nascondere i flop degli altri
che ha indetto da sola, per
mascherare le parate politiche, le sfilate con uomini
di partito e bandiere che
non sono sindacali e per
nascondere dissidi interni»
con la Fiom, gli ha fatto
notare Raffaele Bonanni. E
dal Pd non si contano gli
inviti a retrocedere. Bersani: «Non si disperda la convergenza, si lavori a ricompattare». Merlo: «Sciopero
figlio del massimalismo».
D’A n to n i : «Una fuga in
avanti che rischia di indebolire il fronte sociale unitario». Insomma, la Cgil si
ritrova sempre più isolata,
stretta nel suo estremismo e
colta improvvisamente da
una sindrome greca che
non fa proseliti
«Sappiamo di chiedere un
grande sforzo e un sacrificio
economico straordinario - si
è limitata a dire Susanna
Camusso -, ma lo facciamo
per non avere domani condizioni impossibili per le lavoratrici e i lavoratori». Il
segretario generale della
Cgil ha poi commentato la
scelta di non aderire allo
sciopero degli altri grandi
sindacati confederali. «Cisl
e Uil - ha detto - stanno
sbagliando. Subiscono il fascino del governo e pensano
poco a cambiare la manovra. Sono però due grandi
organizzazioni e noi le rispettiamo così come i lavoratori che rappresentano
- ha continua Camusso -.
Noi non caschiamo nella
trappola del “molti nemici
molto onore” ma cerchiamo
piuttosto di ricostruire una
grande unità del Paese». Per
Camusso comunque irresponsabile non è lo sciopero
generale ma «il governo che
da tre anni ha negato la crisi
e oggi abbiamo un Paese
commissariato da parte della Bce, dalla Francia e dalla
Germania». Secondo il segretario della Cgil inoltre la
manovra presentata dal governo è «sbagliata, ingiusta,
bugiarda, centralista e divide il Paese». Ma soprattutto, sottolinea Camusso,
«è una manovra ideologica
perchè cancellando 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno vuole
cambiare l'anima di questo
Paese». Lei invece aspira alla Grecia.
IRRESPONSABILE CAMUSSO!
ALESSANDRO MONTANARI
«Subite il fascino del Governo»
Solo NO
E Cisl e Uil si offendono
alla manovra.
ai lavoratori, è arrivata una risposta velenosa. «Non c’è bisogno - è stata la replica
della segretaria della Cgil - che qualcuno ce
lo dica, sappiamo che chiediamo un sacrificio straordinario ai lavoratori, e sappiamo qual è la situazione dei salari e della
precarietà. Ma di fronte a situazioni straordinarie serve una reazione straordinaria,
un sacrificio oggi per cercare di evitare
condizioni sbagliate domani». Camusso
quindi stigmatizza «lo spettacolo patetico
di chi per tre anni ha negato la crisi» e «ad
agosto non ha ascoltato le parti sociali e
cercava di convincerci ancora che non ci
sono problemi. Giudichino i lavoratori chi
è irresponsabile in questo paese».
Poi è toccato anche al presidente della
Fiat John Elkann, reo di avere bocciato lo
sciopero. Al numero uno del Lingotto Camusso chiede un gesto nobile quanto improbabile: la richiesta al Parlamento della
cancellazione della norma sul lavoro (articolo 8) definendola «retroattiva e anticostituzionale».
Nessun problema, però, ad ammettere
che quelle delle Cgil sono posizioni politiche «Rivendichiamo che un sindacato
faccia politica - afferma Camusso - perché
è facendo una attività politica che si possono cambiare le cose». Ma è facendo
politica che si spacca l’unità sindacale,
rendendo più deboli, in ultima istanza, i
lavoratori stessi.
La leader del Sin.Pa. chiede un sindacato più costruttivo
Mauro: «Susanna mi ha delusa
Anche lei sa dire solo no»
GELO NELLA TRIPLICE PER LE ACCUSE DELLA CAMUSSO
ROMA - Divisi dalla decisione della Cgil di
proclamare uno sciopero generale nel bel
mezzo di una crisi economica globale, ma
anche dalle parole decisamente forti pronunciate da Susanna Camusso: «Penso
che Cisl e Uil sbaglino, che stiano subendo
il fascino di questo Governo e - sostiene la
segretaria della Cgil - che pensano poco a
come cambiare questa manovra che rompe
la coesione sociale».
C’è grande tensione nella cosiddetta triplice e la spaccatura tra il sindacalismo
riformista di Cisl e Uil e quello oltranzista
della Cgil è resa più che esplicita dalle nonrisposte arrivate alla Camusso. «Alle offese
non rispondo - fa sapere, stizzito, il segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini -. Noi ci atteniamo ad una
regola di contenuti e stile che evidentemente in questo momento sono venuti
meno alla Cgil». Del tutto simile la musica
nella Uil dove il segretario Luigi Angeletti
la fa molto breve: «Non intendo in nessun
modo commentare questo tipo di battute».
Lo strappo, insomma, è profondo e non
si capisce come e se recuperabile.
Camusso d’altra parte non se l’è presa
solo con i colleghi di Cisl e Uil, ma ne ha
avute un po’ per tutti. Anche al ministro del
Welfare Maurizio Sacconi, che aveva definito «irresponsabile» la scelta di proclamare lo sciopero e di chiedere altri sacrifici
Ora il sindacato
di sinistra è sempre più
isolato e in mano alle
frange più estremiste.
La leader: «Cerchiamo
di ricostruire una
grande unità del Paese»
Vuol farci fare
la fine di Atene?
MILÀN - Lo sciopero generale
annunicato da Susanna
Camusso mette in difficoltà
Pier Luigi Bersani che non
vuole rompere il cordone
ombelicale che lega il sindacato al Pd ma che capisce
bene l’entità della forzatura
fatta dalla Cgil. Così il segretario dei democratici,
nel giorno dell’incontro con
le parti sociali, sceglie di
cavarsela, per il momento,
non prendendo una posizione precisa, ma limitandosi a manifestare la preoccupazione che «si disperda
Pd spiazzato, Bersani
tace sullo sciopero
la convergenza raggiunta
tra le forze sociali con l’accordo del 28 giugno».
Bersani, spiegano fonti
del Pd, non avrebbe gradito
la tempistica scelta dalla
Cgil per annunciare la protesta del 6 settembre proprio nelle ore in cui il Pd
presentava le dieci proposte per correggere la manovra. L’annuncio del sindacato, inoltre, avrebbe
messo in subbuglio le varie
anime del partito, dividendolo tra chi è più favorevole
alla lotta dura al decreto e al
suo articolo 8 e chi ritiene
che abbia ragione chi, come
Cisl e Uil, è contrario agli
strappi in un momento così
delicato.
Meglio allora cavarsela
buttando la palla in corner
e parlando dell’unità sindacale. «Se il governo - am-
monisce Bersani - lavora
sulle divergenze si prende
una responsabilità micidiale perché c’è bisogno di
ricompattare». Di ricompattare ma anche di fare
chiarezza perché, dice Bersani, «il governo deve tornare in Parlamento a dirci
l’insieme delle misure perché sommando la manovra
di agosto, di giugno e di
dieci mesi fa abbiamo tre
manovre e il governo ha
contato 55 miliardi che sono più del necessario pareggio di 40».
La Lega e Umberto
Bossi sono
le uniche voci
in difesa dei
lavoratori.
Continuate così,
viva la Lega, viva
la Padania libera.
Cordiali saluti
Ivo Baccino
Rosy Mauro, la Cgil ha deciso: sarà sciopero generale
nel bel mezzo della crisi. Cosa ne pensa?
«Penso che sanno solo dire
“no”, su tutto. In una fase del
genere, invece, il sindacato dovrebbe essere costruttivo mentre quella della Cgil ormai è
diventata una posizione politica ultra-estremista. Su qualsiasi proposta è sempre “no”, a
priori».
No a priori oppure silenzi
assordanti...
«Proprio così. Sull’innalzamento dell’età pensionabile alle donne, infatti, non hanno
detto nulla. Hanno lasciato che
solo il Sin.Pa. e la Lega Nord si
opponessero. Poi noi abbiamo
trovato una mediazione, ma la
Cgil non ha davvero aperto
bocca. Ma sa cosa le dico? Che
sono convinta che se noi della
Lega avessimo detto di sì all’aumento dell’età pensionabile
femminile, allora la Cgil ci sarebbe saltata addosso...».
Il comportamento della
Cgil, comunque, ha lasciato
perplesso anche il resto del
mondo sindacale.
«Infatti è sempre più evidente che nel mondo sindacale c’è
qualcosa che non va. Comunque, visto che la Cgil chiede
giustamente di ridurre i costi
della politica, noi accogliamo la
proposta ma seguendo la stessa logica di risparmio chiederemo anche di dimezzare i trasferimenti del Governo ai Caaf.
Voglio proprio vedere come
reagiranno i sindacati e soprattutto la Cgil».
Sa che negli ultimi giorni
c’è chi ha paragonato i “no”
leghisti sulla manovra ai
“niet” della Cgil di Cofferati?
«Ma figuriamoci! La Lega non
ha niente a che vedere con la
Cgil di Cofferati. Il fatto è che la
Lega ha sempre sostenuto la
famiglia e nella famiglia il ruolo
fondamentale è quello della
donna. Nella nostra società,
piaccia o non piaccia alla Cgil,
le donne hanno un doppio e
triplo ruolo e per noi quindi
tutelare le donne significa sostenere le famiglie. Questa è
una posizione costruttiva, mol-
che se tanti giornalisti scrivono
che la Lega “si riduce a difendere soltanto il Nord”, si difende tutto il Paese».
Per il Nord, comunque,
questa manovra non sarà indolore...
«Purtroppo no, ma con i nostri emendamenti cercheremo
di ridurre al minimo la spremitura della Padania. E poi
statene certi: cercheremo di fare pagare anche quelli che le
tasse, in questo Paese, non le
hanno mai pagate».
Molti chiedono interventi
biare. C’è di buono che in questa manovra si incomincia ad
aprire il discorso sulla contrattazione territoriale».
Teme che lo sciopero della
Cgil possa essere la premessa
di un autunno caldo alla greca?
«Non credo e spero proprio
che nessuno, sindacati o partiti, voglia cavalcare il caos. Però la realtà sociale non è quella
descritta dai grandi giornali,
che puntano solo a cambiare il
governo e, secondo me, soprattutto a bloccare le riforme. Io
tra la gente ci vivo e lo vedo che
la realtà non è quella descritta
dai “grandi” quotidiani. A volte
...............................
«Eppure sull’età
pensionabile sono stati
zitti. Hanno lasciato solo
la Lega a difendere
le donne». «Chiedono
tagli alla politica?
Giusto, e taglieremo
anche i contributi
ai Caaf»
...............................
to diversa dalle posizioni strumentali della Cgil».
Su la Padania mercoledì
abbiamo spiegato perché i
paletti della Lega sulla manovra (il no all’innalzamento
dell’età pensionabile, la riduzione dei tagli ai comuni virtuosi e la lotta all’evasione
fiscale) sono una difesa territoriale del Nord. Sarà questo che sta costando a Bossi
tutti questi attacchi?
«Assolutamente sì. Ma è
chiaro che difendendo la parte
più produttiva del Paese, an-
strutturali e riforme radicali
per rilanciare il Paese: potrebbe essere la volta buona
per la busta paga regionalizzata?
«Il Sin.Pa chiede di regionalizzare la busta paga dal 1990.
Penso proprio che se fosse stato fatto allora, insieme agli altri
interventi che chiedevamo, oggi il nostro Paese non sarebbe
conciato in questo modo e non
si troverebbe schiacciato in
un’Europa delle banche. Sono
stati persi tanti treni, ma oggi è
arrivato il momento di cam-
mi sembra perfino di vivere in
due mondi paralleli: quello vero
e quello descritto».
Un’ultima domanda: da
sindacalista e da donna, l’ha
delusa Susanna Camusso?
«In effetti sì, la conosco da
diversi anni e devo dire che da
lei mi sarei aspettata di più.
Perché pensavo che avrebbe
cambiato la linea dei segretari
precedenti. Invece ha continuato con la linea del “no”.
Evidentemente fa parte del
ruolo. Chi arriva lì, può dire
solo “no”».
4
laPADANIA
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POLITICA
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NARDUZZI: ROMA SCARICA LA CRISI SUL NORD
«Roma scarica la crisi sul Friuli Venezia Giulia e sulle Regioni
del Nord per salvare se stessa e il Sud. Le richieste dello Stato
centrale - dichiara Danilo Narduzzi (foto), capogruppo della
Lega Nord in Consiglio regionale - sono insostenibili. La Lega
Nord e i nostri parlamentari stanno lavorando per cambiare le
Giovedì 25 agosto 2011
norme inique per friulani e giuliani. Tagliare 463 milioni alla
nostra Regione significa dissanguarla. Le vicende di queste
settimane rendono palese un'unica, scomoda verità: l'Italia
rischia di affondare. Ci sono due possibilità: o si elimina la
zavorra e la nave riparte, o ci si ostina a cercare di tappare falle
che sono ormai voragini enormi e andiamo a picco tutti»
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QUAGLIARELLO: VIA LIBERA DALLA PRIMA COMMISSIONE
«La prima commissione ha dato parere favorevole alla
manovra. Su diverse questioni, condividendo l'obiettivo politico
del governo, ha evidenziato una serie di problemi tecnicocostituzionali al fine di migliorare il testo. Così funziona un
maturo rapporto tra il governo e la sua maggioranza. Forse il
POLITICA
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ALFANO SULLA MANOVRA-BIS
alla Difesa, Guido Cros et t o , ha visto alcuni
esponenti “frondisti” e gli
scajoliani per fare il punto
della situazione, mentre i
fedelissimi dell’ex ministro dello Sviluppo eco-
.........................
La promessa
dell’ex Guardasigilli:
«Coloro i quali
hanno già una
pensione, non
l’avranno toccata»
.........................
nomico si sono riuniti al
Senato.
È Alfano, comunque,
che ha il compito di sondare gli umori. In mattinata l’ex Guardasigilli fa
il suo esordio da leader
del partito al meeting di Cl
a Rimini dove si fa
sentire sui temi
caldi della settimana. Il segretario del Pdl apre a
Carroccio: «Con la
Lega troveremo
una sintesi comune sugli emendamenti al provvedimento economico». Quindi la promessa: «Coloro i
quali hanno già
una pensione,
non l’avranno toccata». Poi rassicura i pensionati ma
sottolinea la necessità di «un patto per il futuro dei
giovani» contro il
precariato. «Ai giovani che hanno difficoltà a
trovare lavoro e si trovano
ad essere precari - spiega
- vogliamo assicurare una
Calderoli: «Anche
per i calciatori
è finita la cuccagna»
ANDREA BALLARIN
ROMA - Lo sport nazionale non è più
il calcio, è lo sciopero generale. E
anche i professionisti del pallone si
sono accodati all’ultima moda rispolverata dalla Camusso. Dopo la
Triplice, anche i club di serie A
hanno minacciato di incrociare le
braccia, anzi, le gambe.
Sembra saltata, infatti, ogni possibilità di accordo sul contratto collettivo dei calciatori e il campionato,
dunque, è a rischio a meno di 48 ore
dal primo fischio arbitrale.
La cosa curiosa è che uno dei nodi
che hanno condotto alla clamorosa
minaccia dei calciatori è - senza
ombra di dubbio - il “famigerato”
contributo di solidarietà che verrebbe introdotto dalla manovra governativa a carico di chi denuncia
pensione. E proprio per
questo siamo convinti che
i padri debbano stare accanto ai figli e non con-
Venerdì gli emendamenti del Pd
faccia così anche il governo». Il Pd, almeno
per ora, non scopre le carte sulle proposte
di modifica alla manovra. Ma - assicura
Bersani - «siamo pronti, venerdì presentiamo gli emendamenti. Abbiamo un piano
coerente, mi auguro che il governo non
prenda tempo. Garantiamo i saldi, ma
correggiamo questa operazione, fortemente. Siamo più incisivi sui risparmi della
Pubblica Amministrazione, molto più equi
nel carico e nel peso della manovra, mettiamo dentro misure per la crescita»
tro». Alfano boccia la Cgil
(«Lo sciopero generale non
è per i lavoratori, ma è
ideologico») e replica alle
critiche del Pd: «La sua
contro-manovra contiene
molte ombre e qualche
proposta che può anche
essere studiata e valutata». Alfano apre al confronto ma chiede che non
sia ideologico: «Noi abbiamo un luogo istituzionale
del dibattito che è il Parlamento. Abbiamo un mese per valutare le proposte
che il Parlamento farà
emergere e dovremo trovare un’intesa che valorizzi il bene del Paese. Noi
non abbiamo pregiudiziali nei confronti di nessuno, né della sinistra, né
del terzo polo».
Il Senato “si adegua” i prezzi
.................................
Il leghista: «Abbiamo
praticamente già accolto
la sollecitazione giunta
dal presidente Schifani»
.................................
La protesta degli Enti Locali non è ideologica, al Nord sacrifici già fatti
Amministratori al servizio dei cittadini
FRANCESCA ZACCARIOTTO
Francesca Zaccariotto
La manovra del Governo? Non è
una questione ideologica: noi amministratori siamo in difesa di quello che è l’interesse collettivo, cioè
quello del cittadino. Mi sembra però
che tutto questo oggi, in questa
manovra, sia compromesso. C’è bisogno di una riflessione.
La gente si aspetta da noi amministratori locali servizi che non
possono dipendere solo da questioni di bilancio, dalla matematica. Al Nord ci siamo distinti per
qualità di servizi e di prestazioni,
che siamo riusciti sempre a ga-
zione e pagare il doppio rispetto a
quanto già previsto?
Sembra proprio di sì, a detta delle
dichiarazioni rilasciate ieri dal ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli: «Sono
proprio dei testoni i calciatori di
serie A - ha detto senza tanti giri di
parole l’esponente leghista - non
vogliono capire che, con il loro atteggiamento, si rendono odiosi di
fronte ai tifosi e di fronte al Paese,
senza comprendere che tanto, alla
fine, pagheranno le tasse come tutti
gli altri, perché in un momento di
crisi come questo l’albero della cuccagna non può esistere per nessuno».
E, a quanto pare, la “sorpresa” è
già all’angolo: «Ho predisposto due
emendamenti che farò presentare
come Lega Nord - anticipa il mi-
Paolo Franco pronto a risolvere il problema
Bersani ha incontrato le parti sociali
«Continueremo in autunno, perchè sarà
un autunno difficile, difficile non solo per i
temi della Borsa, degli spread ma per i temi
del lavoro, dei redditi, delle condizioni sociali, dei territori». Al termine dell'incontro
- che giudica «ottimo» - con le parti sociali
sulla manovra, svoltosi al Nazareno, il
segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, indica la linea d'azione dei democrat a breve
e medio termine. «Stabiliremo - preannuncia Bersani - un rapporto permanente
con le forze sociali e ci auguriamo che
senatore Zanda non lo sa». Lo ha dichiarato il vice presidente
dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello (foto), replicando al suo
omologo del Pd, Luigi Zanda, che aveva parlato del parere
della commissione Affari costituzionali sulla manovra come di
una «pietra tombale» per il provvedimento dal punto di vista
costituzionale
LA SERIE A MINACCIA SCIOPERI MA...
«Carroccio e Pdl
troveranno la sintesi»
ROMA - Lavoro frenetico
nella maggioranza LegaPdl per perfezionare l’intesa sugli emendamenti
alla finanziaria bis. Silvio
Berlusconi è rimasto ad
Arcore anche ieri. Ha incontrato il leader di Pri,
Francesco Nucara, e lavora dietro le quinte per
convincere gli alleati a
marciare uniti, visto che
la crisi economica non fa
sconti a nessuno e i mercati finanziari presto torneranno a fibrillare. Il Cavaliere sarebbe disposto
ad aumentare l’Iva di
uno-due punti percentuali sui beni di lusso e a
rivedere il contributo di
solidarietà. Resta inalterata, invece, la questione
legata alle pensioni, cara
alla Lega.
Intanto, Angelino Alfano, dopo un ampio giro di
consultazioni dovrà tirare
le somme dopo la riunione
di ieri sera al Senato con i
direttivi dei gruppi parlamentari pidiellini.
L’obiettivo è trovare una
proposta di sintesi ma decisivo, comunque, sarà il
faccia a faccia tra il premier e Umberto Bossi,
fissato per lunedì a Milano, ma che potrebbe essere anticipato se si dovesse trovare la quadra
nei prossimi giorni.
La giornata di ieri è stata segnata da una serie di
incontri e contatti nel Pdl.
Nel pomeriggio, a Montecitorio, il sottosegretario
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laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
rantire. Credo che oggi sia neces- eliminate, e non erano auto blu,
sario trovare il coraggio di fare i bensì quelle per i tecnici e la viatagli, anche tagli radicali, ma dove bilità.
devono essere fatti. Noi veneti, in
Dico a gran voce che i tagli departicolare il Veneto ........................
vono essere fatti, ma
orientale, non posanche e
I tagli, anche radicali, veramente,
siamo sempre essesoprattutto al Sud.
vanno bene ma
re chiamati a fare i
Se leggiamo i dati
sacrifici. Abbiamo
vediamo che mentre
devono essere fatti
già lavorato sulle
il Nord si sacrifica e
contro chi spreca
inefficienze, abbiamostra al cittadino
mo già recuperato ........................
la serietà della posui tempi di risposta ai cittadini e litica e degli amministratori, al Sud
sull’informatizzazione. Abbiamo la spesa continua a crescere. E’
tagliato tutto ciò che potevamo: ol- un’offesa per tutti e non c’è ditre un milione di euro sul personale stinzione tra destra, sinistra, cene i dirigenti, 20 vetture di servizio tro.
La manovra colpisce i primi erogatori di servizi. Siamo noi, Comuni
e Province che assicuriamo i servizi
scolastici, i trasporti, la viabilità, i
servizi sociali. La conservazione
dell’ambiente e la manutenzione
del patrimonio. Le manovre vanno
fatte ascoltando gli enti locali. Non
ci possono mandare al fronte a
dare delle risposte, e poi non essere
ascoltati. Come presidente della
provincia capoluogo, e come sindaco del Comune di San Donà di
Piave, dico che siamo soli in questa
guerra. Credo che ad ogni livello
politico ci dobbiamo mobilitare per
far capire quali sono i problemi
Detto fatto. Il presidente
del Senato Renato Schifani sollecita il Collegio
dei Senatori Questori a
dare immediata esecuzione all'ordine del giorno accolto in occasione
dell'esame del Bilancio
interno che prevedeva la
revisione dei prezzi del
ristorante di Palazzo
Madama?
Il Carroccio non perde
l’occasione. «Accogliamo
la sollecitazione del Presidente Schifani in merito all'adeguamento dei
prezzi del ristorante di
Palazzo Madama. Il Collegio dei Senatori Que-
stori sarà convocato già
nei prossimi giorni - ha
replicato Paolo Franco per dare piena attuazione all'ordine del giorno accolto in occasione
dell'esame del Bilancio
interno del Senato».
Una precisazione che
evidentemente non è
stata ben compresa da
Raffaele Lauro, senatore del Pdl, che si chiede
se «i signori senatori
Questori del Senato sono ancora in vacanza, a
prendere il sole, o non
trovano, in queste ore, il
tempo di riunirsi e di
decidere definitivamen-
reali. Siamo i primi interlocutori dei
cittadini. Così non si può andare
avanti. Nella maniera più assoluta.
Quando come Provincia aspetto
dal governo 64 milioni di euro dovuti, e non arrivano, non posso
sentirmi responsabile di quello che
non riesco a fare. Sopravvivo. Ben
venga la città metropolitana, è da
vent’anni che tutti ne parlano e
forse questa sarà la volta buona.
Che ci mettano nelle condizioni di
attuarla la città metropolitana. Io
sono qua. Questa è la mia posizione, e in questo momento io
faccio la battaglia per la mia gente
che ha chiesto di essere rappresentata attraverso la mia persona.
Presidente della Provincia di
Venezia
te di adeguare il prezzo
dei servizi, a disposizione dei parlamentari?»
«Sono gratuite e superficiali le affermazioni
di Lauro nei confronti
dei Questori del Senato.
- ha risposto Franco Infatti se il Collega in
questione si fosse informato, avrebbe saputo
che i Questori in questi
giorni erano presenti a
Roma per rispondere,
come hanno fatto, all'ordine del giorno approvato dell'Assemblea del
Senato in sede di esame
del bilancio interno e alle richieste del Presiden-
te Schifani in merito alla
questione del ristorante». «Avrei preferito, in
luogo di dichiarazioni
infondate - aggiunge
l’esponente leghista che il Senatore Lauro
avesse voluto informarsi
e avesse preso rapidamente e fermamente posizione, in qualità di
membro della Commissione vigilanza Rai, sulle
gravi ed offensive affermazioni di un conduttore di radio Rai (Max
Laudadio che ha definito «delinquenti» i politici, ndr) nei confronti
dei parlamentari».
Venezia, da ieri in vigore
la tassa di soggiorno
Preceduta da forti polemiche
scatenate dagli albergatori,
contrari a svolgere un ruolo
di “esattori”, ieri è entrata in
vigore anche a Venezia la
tassa di soggiorno. Un'imposta, resa possibile dal federalismo municipale, che
porterà nelle casse del Comune 8 milioni di euro nel
2011, e a regime circa 23
mln nei due anni successivi.
Il contributo chiesto ai turisti, e versato alle strutture
ricettive che lo “gireranno”
all'amministrazione pubbli-
ca, va dai 5 euro per gli hotel
5 stelle del centro storico, in
alta stagione, ai pochi centesimi dovuti dagli ospiti dei
camping in terraferma.
I turisti stranieri paiono al
momento averla presa con
filosofia: «Da oggi entra in
vigore la city tax? Non lo
sapevamo, ma non fa niente
- rispondono due vacanzieri
tedeschi appena sbarcati all'Hotel “Danieli” -, perchè ne
vale la pena: come l'abbiamo
pagata a Roma, lo faremo
tranquillamente anche qui a
Venezia».
Damiano Tommasi, con Demetrio Albertini, ieri in conferenza stampa
patrimoni degni di Paperone. Vi- nistro Calderoli - il primo che chiaziati, troppo coccolati come fossero risce a tutti gli effetti che anche i
salvatori della patria quando al con- calciatori pagheranno il contributo
trario non fanno altro che rincorrere di solidarietà su tutte le entrate che
una palla, i giocatori pretendono hanno, ivi compresi le misure predalle rispettive società di essere miali, e che per legge lo stesso consgravati contrattualmente dal pa- tributo non possa essere messo a
gamento del contri- .......................... carico delle società
calcistiche; il seconbuto previsto
«Sono proprio
do emendamento - la
dall’Esecutivo.
dei testoni, si rendono cui presentazione diE, ovviamente,
nemmeno i club in- odiosi di fronte ai tifosi e penderà dal loro
tendono sobbarcarsi
buon senso e quindi
al Paese, senza
dell’odioso (ma dovudal fatto che conticomprendere
to in tempo di crisi)
nuino o meno a fare
balzello. Ma i gioca- che alla fine pagheranno capricci - prevede intori per sottoscrivere
vece che il loro concome gli altri»
il contratto e farla .......................... tributo di solidarietà
franca pretendono lo
possa essere raddopstralcio di una clausola specifica piato, così come già previsto per i
che recita più o meno così: “Even- politici».
tuali contributi straordinari quali
Dunque è il caso che i superquelli previsti dal dl 14 agosto 2011 pagati calciatori la smettano seriae s.m.i. analoghi provvedimenti sa- mente di piagnucolare come dei
ranno comunque esclusivamente a bimbetti viziati, altrimenti saranno
carico del calciatore”.
guai seri. «Ora la scelta spetta a loro
Poverelli, chissà mai chi dovrebbe - avverte Calderoli - il primo di
versare per loro conto all’erario un emendamento è certo e risolverà
decimo dei 1.097 milioni in stipendi anche il problema dell’art.4, il sepagati in serie A nella stagione 2010 condo sono anche disponibile a non
a 400 giocatori? I pensionati? Le farlo presentare, ma soltanto se vecasalinghe? I disoccupati? Non è drò da parte dei calciatori un seche a tirar troppo la corda, alla fine, gnale di equilibrio e di saggezza».
rischieranno di peggiorare la situa- Sarà dura...
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ANCHE IL GIAPPONE DECLASSATO NEL RATING
Moody’s taglia il rating sul debito sovrano del Giappone ad
“Aa3” (da “Aa2”) a causa del «grande deficit di bilancio e
dell’accumulo di debito pubblico sin dalla recessione globale del
2009». Allo stesso tempo Tokyo cala un piano contro il super
yen, sempre a ridosso dei massimi storici sul dollaro, basato su
POLITICA
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Giovedì 25 agosto 2011
un programma annuale del valore di 100 miliardi di dollari per
gli scambi di fondi in yen contro valuta straniera, soprattutto con
fusioni e acquisizioni, salite quest'anno giàa livelli record, oltre i
40 miliardi di dollari. Il declassamento suona come un ulteriore
monito ai problemi di deficit/debito che pesano su gran parte
delle principali economie a livello globale
L’inchiesta della Camera di Commercio di Monza: in Lombardia
Il proverbio dice che i
soldi non danno la felicità. Qualche umorista ha chiosato il vecchio adagio con un’altra verità: il non avere
soldi dà comunque l’infelicità. E il fatto è tanto vero che è stata fatta
una ricerca che ha calcolato il “costo” della
felicità nel nostro Paese, e ha scoperto che
più si scende di latitudine meno denaro
occorre.
Per essere felici in
Lombardia servono
1.500 euro al mese, ne
bastano invece 900 in
Sicilia. L’indice di felicità, stimato dall’ufficio studi della Camera di Commercio di
Monza e Brianza su
redditi e spesa medi,
varia da regione a regione: al pari della
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laPADANIA
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GELMINI: «PIÙ INTEGRAZIONE TRA SCUOLA E LAVORO»
«L’indagine presentata oggi da Confartigianato sulla
disoccupazione giovanile in Italia sottolinea l'importanza di
alcune misure già messe in atto da questo governo, come
quelle sull’apprendistato». È quanto afferma in una nota il
ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini sottolineando che «il
POLITICA
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contratto di apprendistato permetterà infatti l’acquisizione di una
qualifica professionale triennale per i giovani valorizzando
l’apprendimento sui luoghi di lavoro». «In questo modo evidenzia Gelmini - abbiamo risposto all'emergenza
disoccupazione realizzando un’integrazione sempre più stretta
tra istruzione e mondo del lavoro»
servono 1.500 euro al mese, in Sicilia ne bastano 900
Felicità, quanto ci costi (se siamo al Nord)
Lombardia ci sono Veneto e Emilia Romagna, in Piemonte invece la soglia è di 1.400
euro. Ne servono 1.300
in la Toscana e nel Lazio, 1.200 in Liguria.
La soglia scende fino a
1.000 euro per la Campania e bastano 900
euro in Sicilia.
Per quanto riguarda i
capoluoghi di regione
le famiglie italiane vivono meglio a Firenze,
dove solo il 18,9% delle
famiglie è al di sotto
della soglia della felicità. Il capoluogo to-
L’indagine
tiene conto
dello
stipendio
e del costo
della vita,
ma anche
della
soddisfazione
professionale
scano precede Genova
(21,1%) e Palermo
(21,8%). A Napoli le famiglie infelici rappresentano il 22,8% del totale. A Milano, Bologna
e Roma è infelice circa
una famiglia su 4, rispettivamente il
23,8%, il 24,2% e il
25,2%. A Torino e a Verona la felicità è infelice
il 27,2% e il 27,6% delle
famiglie.
Co mp les siv am ent e,
considerando diversi
parametri oltre il reddito, la qualità della vita percepita in Lom-
bardia è superiore alla
media nazionale, spagnola e francese, e in
linea con quella tedesca.
Per quanto riguarda
la Lombardia, quasi
270mila famiglie, residenti nei comuni capoluoghi lombardi, si
fermano al di sotto della soglia della felicità.
Per una famiglia lombarda su 4 la qualità
della vita non è sod-
Il capoluogo
brianzolo è
la città della
regione dove
le famiglie
risultano
meno tristi
disfacente e Il reddito
“pesa” soprattutto sulla “g r a t i f ic a z i o n e ” in
campo professionale: i
lavori meno pagati sono anche meno gratificanti, registrando un
gradimento di 6,1 contro il 7,3 dei più retribuiti.
E un lombardo su 5 è
insoddisfatto della propria situazione professionale. Unico rifugio
per le famiglie a basso
reddito resta la casa, la
gratificazione per la
propria abitazione va
infatti al di là del proprio grado di “benessere economico”, con
un valore di soddisfazione superiore all’8.
Stessa cosa vale per il
quartiere, con gradi di
soddisfazione inferiori
a quelli della casa ma
comunque omogenei
rispetto alla situazione
economica della famiglia (da 7,3 a 7,4).
Monza è la città dove
le famiglie risultano
Stima delle famiglie al di sotto della soglia della felicità
in alcuni capoluoghi italiani (provincia)
Stima famiglie "infelici"
Peso % famiglie "infelici" su totale
245.300
283.400
426.600
82.000
91.700
104.800
113.300
104.300
22,8%
27,2%
25,2%
18,9%
21,1%
21,8%
24,2%
27,6%
NAPOLI
TORINO
ROMA
FIRENZE
GENOVA
PALERMO
BOLOGNA
VERONA
meno infelici: solo il
22,3% dei nuclei familiari risulta al di sotto
della soglia della felicità, poi c’è Milano con
il 23,8%, quindi Bergamo (24%). A Brescia
la percentuale di infelicità è pari al 28,5%
delle famiglie. La stima
dell’Ufficio Studi della
Camera di commercio
di Monza e Brianza
emerge a partire dalla
indagine “Famiglie e
consumi. Monza e
Brianza e Lombardia”,
realizzata dalla Camera di Commercio di
Monza e Brianza, con il
coordinamento scientifico di Ref-Ricerche
per l’economia e la finanza e in collaborazione con DigiCamere,
e su dati dell’Istat e del
Ministero dell’E co nomia e delle Finanze.
GLI UNDER 35 SENZA LAVORO SONO IL 15,9 PER CENTO. NEL MEZZOGIORNO IL 25,1
QUANDO UN PO’ DI BUONA VOLONTÀ NON GUASTA...
Paradossale record
dei giovani a casa
La disoccupazione finisce ko
tra margherite e capricciose
Il nostro Paese ha il
record negativo in Europa per la disoccupazione giovanile: sono 1.138.000 gli under
35 senza lavoro. A stare peggio sono i giovani
fino a 24 anni: il tasso
di disoccupazione in
questa fascia d'età è
del 29,6 per cento rispetto al 21 per cento
della media europea. È
quanto emerge dal
rapporto dell’Uf fi ci o
studi di Confartigianato in cui si rileva che
tra il 2008 e il 2011, gli
anni della grande crisi,
gli occupati under 35
sono diminuiti di 926
mila unità.
Se a livello nazionale
la disoccupazione delle persone fino a 35
anni si attesta al 15,9
per cento, va molto
peggio nel Mezzogiorno dove il tasso sale a
25,1 per cento, pari a
538 mila giovani senza
lavoro. La Sicilia è la
regione con la maggior
quota di disoccupati
under 35, pari al 28,1
per cento. Seguono la
Campania con il 27,6
per cento, la Basilicata
con il 26,7 per cento, la
Sardegna con il 25,2
per cento, la Calabria
con il 23,4 per cento e
la Puglia con il 23 per
cento.
Le condizioni migliori per il lavoro dei ragazzi si trovano invece
in Trentino Alto Adige
dove il tasso di disoccupazione tra 15 e 34
anni è contenuto al 5,7
per cento. A seguire la
Valle d'Aosta con il 7,8
per cento, il Friuli Ve-
Dal rapporto di Confartigianato risulta però che le imprese italiane
denunciano la difficoltà a reperire il 17,2% della manodopera necessaria
nezia Giulia con il 9,2
per cento, la Lombardia con il 9,3 per cento
e il Veneto con il 9,9
per cento.
Nella classifica provinciale la maglia nera
va a Carbonia-Iglesias
dove i giovani under 35
in cerca di occupazione sono il 38 per cento
della forza lavoro. Seguono a breve distanza
Agrigento (35,8 per
cento) e Palermo (35,7
per cento). La provincia più virtuosa è Bolzano dove il tasso dei
giovani senza lavoro è
pari al 3,9 per cento,
seguita da Bergamo
con il 5,6 per cento, e
da Cuneo con il 5,7 per
cento.
La crisi del mercato
del lavoro italiano non
riguarda soltanto i giovani. Il rapporto di
Confartigianato mette
in luce un peggioramento della situazione
anche per gli adulti. La
quota di inattivi tra i
25 e i 54 anni arriva al
23,2 per cento, a fron-
te del 15,2 per cento
della media europea, e
tra il 2008 e il 2011 è
aumentata dell’1,4 per
cento mentre in Europa è diminuita dello
0,2 per cento.
In un contesto così
critico, il rapporto di
Confartigianato rivela
paradossi tutti italiani
sul fronte dell’istruzione e della formazione
che prepara al lavoro.
Per il prossimo anno
scolastico 2011-2012,
infatti, è previsto un
aumento del 3 per cento degli iscritti ai licei e
una diminuzione del
3,4 per cento degli
iscritti agli istituti professionali. Nel frattempo le imprese italiane,
nonostante la crisi, denunciano la difficoltà a
reperire il 17,2 per
cento della manodopera necessaria.
Una strada per facilitare l’ingresso dei
giovani nel mercato del
lavoro è rappresentata
ANDREA BALLARIN
d al l ’a p pr e nd i st a to .
Secondo la rilevazione
di Confartigianato gli
apprendisti in Italia
sono 592.029. In particolare l’artigianato è
il settore con la maggiore vocazione all’utilizzo di questo contratto: il 12,5 per cento
delle assunzioni nelle
imprese artigiane av-
vengono infatti con
l’apprendistato, a
fronte del 7,2 per cento
delle aziende non artigiane.
«La riforma dell’apprendistato voluta dal
ministro Mauri zio
Sacconi - sottolinea il
segretario generale di
Confartigianato Cesare Fumagalli - potrà
contribuire a ridurre la
distanza tra i giovani e
il mondo del lavoro. Da
un lato, i ragazzi potranno trovare nuove
strade per imparare
una professione,
dall’altro le imprese
potranno formare la
manodopera qualificata di cui hanno necessità».
Sacconi: svolta col nuovo apprendistato
Maurizio Sacconi
«La Confartigianato sottolinea opportunamente la grande dimensione
di coloro che non studiano e non
lavorano e soprattutto individua nel
nuovo apprendistato recentemente
varato dal Governo la risposta fondamentale a questa vera e propria
emergenza. L’apprendistato deve diventare, anche grazie alle nuove norme in manovra per limitare l’abuso
dei tirocini, il modo tipico con cui
transitare dalla scuola al lavoro perchè fondato sull’integrazione tra apprendimento e lavoro». È quanto af-
ferma in unanota il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, proprio in risposta al
rapporto che qui pubblichiamo.
«Il nuovo regime di apprendistato
ora consente il conseguimento di
qualifiche professionali, di mestieri
certificati, di lauree e perfino di dottorati di ricerca e può essere un
modo con cui realizzare il praticantato per l’accesso alla professione,
come recita la manovra, anche già
nel periodo degli studi universitari»,
conclude Sacconi.
Francesco, Giuseppe, Rinaldi e Giovanni. Sono amici
miei, il più anziano avrà al
massimo 28 anni, arrivati
dalla Sicilia a Jesolo. Lavorano in un ristorante pizzeria, guadagnano 1.300 euro
al mese a otto ore al giorno
per cinque giorni. Due riposi
settimanali che diventano
uno perché il secondo “arr ot on d an o”, senza portare
via il lavoro a nessuno perché
la ricerca di personale è incessante da quelle parti, tanto è necessaria la manodopera a tutti i livelli.
In quel posto la disoccupazione esiste solo per chi
non ha voglia di lavorare, è
un fannullone e preferisce
farsi mantenere da mamma e
papà anziché indossare pantaloni neri e camicia bianca
servendo margherite e capricciose in riva al mare.
In Sicilia è diverso, la disoccupazione esiste davvero.
Per chi non ha voglia di staccare un biglietto del treno,
fare come Francesco, Giuseppe, Rinaldi e Giovanni e sbarcare a Jesolo per lavorare a
1.300 euro al mese, otto ore
al giorno per cinque giorni, in
un ristorante pizzeria con
pantaloni neri e camicia
bianca. Servendo margherite
e capricciose. Chi se la cava
porta a casa anche una trentina di euro al giorno di mance. Sette, ottocento euro al
mese che, sommati allo stipendio, fanno un totale di
duemila. Più di un impiegato
di banca. Francesco, Giuseppe, Rinaldi e Giovanni non
fanno media nelle statistiche
appena elaborate dall’ufficio
studi di Confartigianato e
che assegnano al sud della
Penisola la maglia nera in
termini di disoccupazione. Il
30 per cento dei giovani sotto
i 35 anni non hanno un lavoro. E che fanno? Stanno al
bar? Rubano? Spacciano droga? Lavorano in nero per
qualche sfruttatore e sfug-
Dalla Sicilia
a Jesolo
il tragitto è lungo,
ma la dignità
di un posto
di lavoro
non ha confini
gono ai conteggi statistici?
Probabilmente un po’ questo
e un po’ quello, ma Francesco, Giuseppe, Rinaldi e
Giovanni hanno una dignità,
un principio inculcato loro
dalle rispettive famiglie. Il lavoro. Quello vero. Qualunque. Non è detto che se Francesco ha un diploma di ragioniere debba per forza lavorare all’Unicredit con il
condizionatore a palla e il
cuscino sotto al sedere. Non è
detto che se a Giuseppe mancano due esami alla laurea
triennale in architettura deb-
ba per forza fare il capocantiere all’Impregilo. Non è detto che se Rinaldi conosce
quattro lingue debba fare
l’interprete simultaneo alla
presidenza del Consiglio dei
ministri. Non è detto che se
Giovanni ha fatto cinque anni
di istituto alberghiero debba
per forza fare lo chef de rang
al l’H arry ’s Bar. Pantaloni
neri e camicia bianca, servono margherite e capricciose in riva al mare intascando
duemila euro al mese. Vitto e
alloggio compresi, perché da
quelle parti di personale in
gamba ce n’è bisogno sempre
e i titolari dei ristoranti e
delle pizzerie fanno a gara
tra loro pur di assicurarsi che
Francesco, Giuseppe, Rinaldi e Giovanni tornino anche
l’anno venturo.
A occhio e croce sono lì da
almeno quattro anni e - non
ditelo al titolare della pizzeria - non hanno alcuna intenzione di andarsene. Anche perché, finita la stagione
estiva, tornano in Sicilia. Un
paio di settimane. Poi inizia
la stagione invernale in Baden-Württemberg o in Baviera e, da quelle parti, i titolari
delle gelaterie fanno a gara
per riprenderseli. A 1.300 euro al mese, più le mance, più
vitto e alloggio. Pantaloni neri e camicia bianca. A servire
banane split e coppe del nonno. Più di un impiegato di
banca, con termosifone a palla e cuscino sotto al sedere.
Ché quello torna buono ad
ogni stagione.
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laPADANIA
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SCHIFANI: «NO AGLI INSULTI AL SENATO IN RADIO»
Criticare va bene, ma non si sconfini nell’ingiuria e nel
qualunquismo: non va giù al presidente del Senato, Renato
Schifani (foto), il commento di Max Laudadio, conduttore di
Attenda in linea su Radio2, sui parlamentari “delinquenti” che
non fanno il loro lavoro. E così ha scritto al direttore generale
POLITICA
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PIERANTONIO GHIGLIONE
ZÉNA - Il segretario federale Umberto Bossi
è annunciato in Liguria per una tre giorni
intensa fatta di comizi
e di partecipazione al
7° raduno nautico padano. Questa sera
Bossi parteciperà ad
un comizio serale alla
festa della Lega Nord a
Leivi (in località San
Bartolomeo) presso il
campo sportivo, quindi domani, venerdì 26
agosto, salirà sul battello che dal porto antico di Genova salperà
verso la baia di Camogli per il tradizionale
raduno nautico e la
deposizione di una
targa alla statua del
Cristo degli Abissi posto nella baia di San
Fruttuoso. Il programma prevede la partenza del battello da Calata Mandraccio alle
ore 10, quindi tappa al
Giovedì 25 agosto 2011
della Rai, Lorenza Lei, per ammonire il servizio pubblico a «non
denigrare le istituzioni». Immediato l’intervento del dg, che
annuncia provvedimenti, ritenendo «ampiamente travalicati i
limiti del diritto di critica e di satira». Episodio «da condannare»
anche per il direttore di Radio2, Flavio Mucciante, che anticipa
le scuse del conduttore nella puntata di oggi
Tre giorni di festa e politica
6167611 (Davide
Rossi – Segreteria provinciale di Genova). Il
battello sarà gratuito e
ai partecipanti verrà
offerta focaccia e vino
bianco. Infine sabato
27 il segretario federale parteciperà con
un comizio di chiusura a Diano Marina (Imperia) alla festa provinciale imperiese che
vedrà tra i numerosi
ospiti anche il sindaco
della Città e parlamentare Giacomo
Chiappori, i sottosegretari liguri S on ia
Viale (Interno) e Francesco Belsito ( Se mplificazione Normativa), quindi Robe rto
Simonetti, presidente della Provincia di
Il primo comizio sarà questa sera vicino
a Genova, domani appuntamento
gretario nazionale ligure Francesco Bruzz o ne , entusiasta di
questa tre giorni del
leader leghista in terra
ligure. «La presenza
del nostro segretario
federale in questa tre
appunto Bruzzone - Il
primo che la Liguria è
unita nelle battaglie
portate avanti da Bossi e che mai molleremo, il secondo che
questo è il momento
giusto per dimostrare
Sonia Viale
Porticciolo di Camogli
alle 11 e a mezzogiorno arrivo in rada a San
Fruttuoso di Camogli
con la tradizionale cerimonia di immersione e il posizionamento
di una targa commemorativa al Cristo degli Abissi. Coloro che
fossero interessati a
partecipare devono
prenotarsi telefonando alla segreteria nazionale ligure al numero 010 5957699 oppure al seguente numero di cellulare 393
Presente tutto lo stato maggiore
del Carroccio regionale, a partire
dal leader Bruzzone e dai sottosegretari
Viale e Belsito, ma anche due “ospiti” come
i presidenti delle Province di Cuneo e Biella
COMUNE DI CARAVAGGIO
PROVINCIA DI BERGAMO
AVVISO ESITO PROCEDURA APERTA AFFIDAMENTO
GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE
PER SCUOLE, CENTRI ESTIVI E UTENTI AL DOMICILIO
Si comunica che alla procedura aperta di cui
all’oggetto ha partecipato n. 1 A.T.I., ammessa.
Il servizio di cui all’oggetto è stato aggiudicato
all’A.T.I. “AVENANCE ITALIA S.P.A. (capogruppo)
e GEMEAZ CUSIN S.P.A. (mandante)”, con sede in
Milano, ai seguenti prezzi unitari oltre IVA, esclusi
gli oneri per la sicurezza: € 4,13 = per il servizio di
ristorazione scolastica e centri estivi, € 4,90 = per il
servizio dei pasti a domicilio, con punti 94,75/100.
L’avviso d’esito integrale è stato trasmesso all’Ufficio delle Pubblicazioni Ufficiali della CEE in data
11/08/2011.
Caravaggio, 12 agosto 2011
IL RESPONSABILE AA.GG.
Maggioni Dott.ssa Maria Elisa
«IL MALE DELL’ITALIA E’ IL BENE DELLA PADANIA»
«Dal male dell'Italia nasce il bene della Padania». Così Mario
Borghezio (foto) alla Zanzara su Radio 24, in collegamento da
quello che ha definito il suo “autoesilio” a Nizza, in Francia. Per
Borghezio la situazione economica italiana è una grande
opportunità. «Da Roma arrivano belle notizie quando l'Italia
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
BOSSI IN LIGURIA
Francesco Belsito
giorni ligure per noi è
importantissima perché arriva in un momento molto particolare per il nostro territorio e serve a ribadire alcuni punti fondamentali – an ti ci pa
Edoardo Rixi
che i fratelli liguri sono uniti con tutti gli
altri fratelli della Padania. Oggi più che
mai la Liguria è uno
sbocco al mare che
rappresenta unità politica ma anche geo-
ROMA - Al termine dell’incontro
di ieri a Roma con le 29 Province che rischiano con la manovra 2011 di essere soppresse, perché inferiori a 300 mila
abitanti, il presidente
dell’Unione delle Province Italiane, Giuseppe Castiglione
alza i toni a difesa di «enti
territoriali previsti dalla Costituzione» e «legati alla storia
del nostro Paese».
La manovra «non è il luogo
più idoneo per decidere il riassetto ordinamentale dello Stato», ha detto ieri Castiglione
annunciando battaglia all’audizione di oggi davanti alle
commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Secondo il presidente
dell’Upi dal provvedimento bi-
grafica e la nostra regione si sente fortemente partecipe nel
progetto della costruzione della Padania». E
sul piano politico
Bruzzone ha le idee
chiare: «Come sempre
Francesco Bruzzone
avviene a fine agosto
qui in Liguria, le linee
politiche che ci indicherà il segretario federale Bossi, sia in tema nazionale che su
quello locale, saranno
determinanti per una
strategia da adottare il
prossimo inverno – aggiunge - Di sicuro andremo incontro a elezioni importanti con
Genova in primo piano, ma anche con altre
realtà che hanno visto
crescere in maniera
esponenziale i numeri
del Carroccio ligure.
Con l’arrivo di Bossi
sapremo certamente
ricevere energia, carica e indicazioni su come affrontare questi
argomenti. Come segretario farò tesoro
per poi metterle in atto». Dal punto di visto
organizzativo il segretario nazionale ligure
fa sapere che queste
tre giornate saranno
baciate dal bel tempo e
quindi potranno garantire un ampio afflusso di militanti e
simpatizzanti del Carroccio in tutte tre le
serate. «Caldo, sole e
mare calmo saranno
una garanzia per una
manifestazione che si
Upi: «Province soppresse?
A rischio incostituzionalità»
sogna «stralciare gli articoli 15
e 16 che prevedono l’accorpamento di Province e piccoli
Comuni», in quanto, a norma
approvata, le Regioni potrebbero decidere di impugnarla di
fronte alla Corte Costituzionale per incostituzionalità.
Sarebbe più opportuno che «il
Governo desse mandato alle
Regioni affinché, su iniziativa
dei Comuni, definissero loro
stesse l’assetto delle circoscrizioni provinciali».
Una cosa è certa: le 29 province a “rischio” accorpamen-
annuncia col vento in
poppa – conclude
Bruzzone – Ringrazio
con anticipo tutte le
barche e i gozzi privati
che prenderanno parte al nostro raduno
nautico di venerdì tra
cui l’immancabile presenza di “Luna Verde”
la barca a vela del presidente della Lega
Nord Liguria Andrea
Corrado che non manca mai di sciorinare al
vento la splendida vela
con il Sole delle Alpi in
questo importante
e v e n t o ” » . A p p u n t amento quindi da giovedì sera per questa
tre giorni ricca di
eventi e di grande politica.
Parlamento e dall’approvazione della Carta delle Autonomie», ha suggerito Castiglione.
La ricetta dell’Upi prevede anche l’eliminazione dei tagli
previsti dalla manovra (2,1 mito vogliono far valiardi di euro nel
lere le loro ragioni
2012) e un aue chiederanno
mento del numero
«u rge ntem ent e»
dei consiglieri
anche un inconprovinciali: «Per
tro con il Governo
tutte le Province e uno con i caspiega Castiglione
pigruppo del Se- la manovra prenato.
vede un numero di
Il problema
consiglieri tra 10 e
non è tanto il loro Giuseppe Castiglione 18. Noi proponiariassetto, che non
mo un intervallo
è escluso, ma lo strumento da 20 a 28, perché si possa
con cui si intende farlo. Si mantenere un livello di departa piuttosto «dalle proposte mocrazia». Attualmente il
di legge che giacciono già in massimo è di 45 consiglieri.
affonda noi emergiamo; il caos è un bene provvidenziale».
Aggiunge che «l'Italia è una realtà economica, sociale e storica
ormai superata». A Berlusconi che aveva detto che l'Italia ci
sarà sempre Borghezio risponde così: «Esisterà sempre, certo,
rappresentata per il mondo da Roma in giù con gli spaghetti,
Pulcinella e un po' dalla mafia»
CRITICHE BIPARTISAN ALL’ENTRATA IN CAMPO
Arriva Montezemolo?
Scetticismo e ostilità
Montezemolo in politica?
«Non escludo la possibilità
che ci entri, e se lo facesse,
nonostante il mio consiglio
di non farlo, avrebbe personalmente il mio appoggio». Con queste parole Sergio Marchionne ha espresso il suo sostegno a Luca
Cordero di Montezemolo
in caso di discesa in politica
del presidente della Ferrari.
Marchionne, interpellato
dai giornalisti a margine del
Meeting di Rimini, ha definito Montezemolo «una
brava persona» di cui ha «un
grande rispetto». «Abbiamo
lavorato insieme tantissimo
- ha ricordato Marchionne e ha fatto un lavoro straor-
Sabato infine gran finale nell’Imperiese
Giacomo Chiappori
Biella, Gianna Gancia, presidente della
Provincia di Cuneo, il
capogruppo in Regione Edoardo Rixi e altri vertici del Carroccio ligure. A presentare l’evento c’è il se-
▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼
Umberto Bossi
lo scorso anno
al raduno
nautico padano
col classico raduno nautico padano.
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laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
Pdl, non penso - precisa che il problema sia lui ma il
consenso che può catalizzare».
Francesco Rutelli, leader dell’Api, da un lato apprezza «chiunque vuol dare
un contributo alla politica di
questo Paese è il benvenuto,
percheé il paese ha bisogno
di energie nuove, di gente
capace», ma dall’altro lato
avverte: «Ai salvatori della
patria peraltro non crede
più nessuno: dobbiamo tutti metterci in maniche rimboccate e dare un contributo».
Di diverso tenore, invece, i
commenti che giungono dal
Partito democratico, ancora
ASSALTO DEI MANIFESTANTI, FERITI DUE CARABINIERI
Nuovi scontri in Val Susa
intorno al cantiere della Tav
TURIN - Ritornano tensione e scontri in Val Susa
intorno al cantiere per la
costruzione della ferrovia ad alta velocità. L’occasione è l’allargamento
dell'area su cui, tra qualche settimana, dovrebbe
partire il primo cantiere
della ferrovia. Quasi trecento No Tav si sono radunati nella zona, in località Val Clarea, dove
corre un viadotto dell’autostrada del Frejus, per
impedire l’e st en si on e
delle recinzioni, e le forze
dell’ordine hanno reagito.
Il bilancio parla di due
feriti tra i Carabinieri,
tra i quali il colonnello
Giuseppe Petrella, comandante del sesto battaglione Toscana, colpito
a un braccio da un grosso sasso, e di quattro fra i
dimostranti: uno di loro stando a quanto reso
noto dal Movimento No
Tav - sarebbe stato centrato alla testa da una
pietra scagliata da un
appartenente alle forze
dell’ordine, gli altri dai
bossoli dei lacrimogeni
sparati a distanza rav-
vicinata.
Per adesso si ha notizia
di un fermo, quello di un
giovane romano indicato
dalla Questura di Torino
come appartenente all'ala anarchica del movimento, che sarebbe stato
trovato in possesso di un
paio di bombe carta. Due
Le forze dell'ordine non
sono rimaste all’interno
del perimetro del cantiere. Questa volta hanno
varcato le reti e hanno
bloccato i manifestanti,
con lancio di lacrimogeni. Un gruppo di manifestanti che era riuscito a
intrufolarsi nella zona da
Stefano Allasia:
«La solidarietà
va a chi lavora
per dare
al Piemonte
una possibilità
di sviluppo»
ragazze sono state identificate e probabilmente
verranno denunciate:
entrambe, in momenti
diversi, hanno cercato di
arrampicarsi su una ruspa, e la seconda ci e'
anche riuscita, con l'effetto di bloccare per
qualche tempo i lavori. I
No Tav rivendicano anche l’abbattimento di diversi metri di recinzione.
recintare è stato allontanato in modo spiccio.
Nel pomeriggio di ieri
la protesta si è spostata
nel centro di Torino. Una
quarantina di No Tav si è
radunata in piazza Castello, davanti al palazzo
della Regione, dando vita
a una dimostrazione
chiassosa e piuttosto
animata.
Solidarietà ai manifestanti e «pieno appoggio
al popolo No Tav della
Valle di Susa che si oppone a un’opera inutile e
dannosa» sono state
espresse da Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista. «Il governo - dice vuole tagliare le pensioni
per pagare la Tav, che
agli italiani costerà 15
miliardi di euro. Uno
sproposito pari a tre volte il costo del Ponte sullo
stretto di Messina. Perché, se non ci sono i soldi
per sanità, istruzione e
pensioni, quest’opera
inutile deve essere fatta a
tutti i costi? Chi ci guadagna?».
A Ferrero risponde
Stefano Allasia, deputato e segretario torinese
della Lega Nord: «La solidarietà va a chi sta lavorando duramente per
dare al Piemonte una
possibilità di sviluppo. È
impossibile prendere in
considerazione le ragioni
dei manifestanti No Tav
quando questi ultimi
non fanno altro che lanciare pietre e bombe carta contro lavoratori e forze dell’ordine».
Luca Cordero di Montezemolo
dinario con la Ferrari. So
che a livello internazionale è
conosciuto, ha una grandissima credibilità come personaggio», ma «non so - ha
proseguito l’amministratore
delegato della Fiat - se sia la
salvezza dell’Italia, parliamo
di alternative».
Critiche e preoccupazioni
(e “consigli” a
lasciar perdere
anche dalla
prima pagina
del G io rn al e)
giungono prima e dopo le
parole di Marchionne. Dalle
colonne di Avvenire Rosy
B in di so tt ol inea che Montezemolo deve «smettere di
negare il bipolarismo». «Se
ha ambizioni da leader - dice
il presidente del Pd - gli dico
che quello dell’autosufficienza è un peccato grave.
Noi abbiamo le primarie, se
vuole, può partecipare anche lui».
Da La Stampa il “frondista” Pdl Giorgio Stracquadanio avverte: «Se
apriamo uno spazio a Montezemolo, gli lasciamo il
mondo dell'impresa, gli artigiani e in un anno e mezzo
si fa un partito». «A differenza di altri colleghi del
scosso dalle critiche che
Montezemolo gli ha riservato dalle pagine del settimanale Oggi e dalle quali è
scaturito un vivace battibecco con Bersani.
«Vogliono discutere? Discutiamo. Vogliono solo farsi largo bombardando a destra e sinistra? Non credo
sia utile al Paese», aveva replicato il segretario Pd. Ieri è
stato F r an c o
Monaco, della
direzione nazionale del partito, a criticare
la discesa in
campo del presidente della
Ferrari: «Non
parte bene l’avventura politica di Montezemolo. Non
si doveva caratterizzare per
la centratura sui contenuti e
per novità di metodo? Sembra invece che ricalchi i moduli della politica più vecchia e convenzionale: con la
polemica a prescindere con
il Pd, dettata da un mero
gioco di posizionamento,
con la presunzione del primo della classe, con il reclutamento di parlamentari
che non si fanno problema
di un vincolo politico con chi
li ha eletti. Se il buon giorno
si vede dal mattino...».
Marchionne:
«Ha fatto un
gran lavoro
con la Ferrari.
Ma non so se
sia la salvezza
dell’Italia»
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laPADANIA
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Giovedì 25 agosto 2011
LAMPEDUSA, ANCORA SBARCHI: AVVISTATI 140 MIGRANTI
Continua la nuova ondata di sbarchi di immigrati nell’isola
siciliana di Lampedusa, in provincia di Agrigento. Circa 140
migranti sono stati avvistati ieri dalla Guardia di finanza a
una decina di miglia dalle coste lampedusane. Sul posto si
sono recate le motovedette della Guardia costiera. Sulla
POLITICA
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base dell’avvistamento effettuato gli extracomunitari si
trovano a bordo di due imbarcazioni. Martedì sera erano
approdati sulla più grande delle isole Pelagie 22 tunisini.
Dall’inizio dell’anno oltre 50mila disperati sono arrivati da
Libia e Tunisia. Circa trentamila negli ultimi dieci giorni di
agosto
ZINGAROPOLI E’ QUI
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POLITICA
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laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
RISSA TRA DONNE AL CIE DI BOLOGNA: AGENTI FERITI
Una violenta protesta è scoppiata ieri al Cie di Bologna senza
alcuna apparente causa scatenante. Circa venti donne di colore
ospiti nella struttura di via Mattei erano in mensa quando hanno
cominciato a insultare altre donne invitandole a lasciare il locale.
Dalle parole sono passate ai fatti e hanno cominciato a rompere
tavoli e sedie. Il personale della Misericordia di Modena, che
gestisce la struttura, è stato costretto a chiamare le forze
dell’ordine. All’arrivo di poliziotti e carabinieri le donne non si sono
calmate e anzi hanno gettato contro gli uomini in divisa pezzi di
suppellettili e bottiglie di plastica piene di urina. Alcuni agenti sono
rimasti feriti. La protesta è stata placata dopo qualche ora
Nella Milano di Pisapia
la gran festa dei nomadi
La Consulta rom di Milano, organismo
rappresentativo di rom e sinti, a Palazzo Marino
Il “Nomad dance fest”
si terrà il 29 e il 30 ottobre
in via Tortona.
La brochure-beffa:
«Torniamo alle origini»
GIANCARLO CATTANEO
MILÀN - Umberto Bossi
l’aveva profetizzato anzitempo: con Pisapia
Milano sarà “zingaropoli”. I milanesi non gli
hanno creduto e ora,
oltre a piangere su tasse, ecopass e rincari
dei mezzi pubblici, assisteranno niente meno che al primo Festival italiano di danza,
musica e cultura nomade in salsa meneghina.
Già la Milano della
Madonnina, della moda,
della Borsa, di Brera, del
museo del Novecento,
per due giorni si vestirà
di stracci e impugnerà la
sfera di cristallo per
ospitare niente meno
che il “Nomad dance fest”. L’evento si terrà il 29
e il 30 ottobre in via Tortona.
ALESSANDRO DI NAPOLI
Come certificato
dall’Istat, ad oggi risiedono in Italia, stabilmente, circa quattro milioni e mezzo di
stranieri regolari. Cui
possiamo probabilmente aggiungerne un
milione irregolare. Orbene, è noto anche che
la maggior parte di essi non sente ancora il
bisogno di integrarsi,
pensate, ad esempio,
alle comunità cinesi; il
loro sogno recondito è
di poter, un giorno,
tornare alle proprie
terre, magari con un
gruzzoletto messo da
parte grazie al lavoro
nel nostro Paese.
Mentre il sogno è
coltivato, tutti gli immigrati spediscono
parte del reddito prodotto qui da noi
L’idea è quella di
proporre musiche e
culture gitane con un
sibillino auspicio,
quello di «recuperare
tradizioni antiche che
ci fanno tornare alle
nostre origini» perché
«i nomadi hanno dato
le origini a tutte le culture, la musica e le
danze antiche». Recita
così (!) il materiale illustrativo circolato in
questi giorni in città.
«Nomad Dance Fest recita la brochure scaricabile da Internet - è
il primo Festival Italiano di Danze e Culture
Nomadi della “G ip s y
Route”, la via dei gitani
che è stata percorsa
dai nomadi più di 600
anni fa partendo
dal l’India e attraversando la Persia, la Turchia, l’Egitto, il Marocco fino ai Balcani ed il
LE SCELTE DELL’AMMINISTRAZIONE
Dall’abbraccio ai rom
alla nuova consulta
a Palazzo Marino
IGOR IEZZI
evince dalle pagine del
sito Internet nomadancefest.com. Che
assicura: «Ogni giorno
potrete gustare thè alla menta comodamente seduti su puff e cuscini e farvi leggere i
tarocchi o il palmo della mano dalle zingare e
esperti cartomanti».
Di fatto l’iniziativa si
presenta come un festival prevalentemente
musicale e culturale,
che nulla ha a che vedere con le presenze
zingare e rom che riempiono i campi nomadi e
gli incroci semaforici
della metropoli meneghina. E chissà che
non venga tracciata
una linea, giusto per
non confondere le idee,
tra il passato e il presente, fatto di tutt’altra caratura “culturale”.
Naturalmente
l’evento ha anche una
sua profonda natura
commerciale.
Cosa sia oggi la cul-
tura nomade o zingara
non è dato sapere. Gli
eredi di questo passato
si sono certamente
adattati ai tempi, e di
musica, danza o arte
pare non ne vogliano
proprio sapere. E di ieri, ad esempio, la notizia del fermo di tre
zingare in quel di Roma. Il loro “lavoro” consisteva nell’offrire
“protezione” e garantire la tutela del territorio per evitare la
spiacevole concorren-
za di altre prostitute,
in via Palmiro Togliatti.
Le tre Rom si facevano pagare da ogni
prostituta cinque euro
al giorno. In caso contrario la “gang” avrebbe fatto ricorso a vari
metodi per costringere
le malcapitate ad osservare le loro incombenze. Le tre zingare
abitano il campo di Tor
Cervara. Chissà se conoscono la “Gipsy route”…
Quattro milioni e mezzo d’immigrati spediscono sei miliardi e 750 milioni di euro all’anno nella loro patria
Lo studio evidenzia, in
particolare, che i cinesi d’Italia mantengono, così, oltre
500mila familiari in
Patria. Questo flusso
di denaro a senso unico si somma a quello
dovuto all’import che,
da quel Paese ci invade ormai senza sosta.
Insomma, come nei
vasi comunicanti, ci
stiamo svuotando
sempre più a favore
del vaso più grande.
Fermare o addirittura
invertire questa tendenza non è impresa
facile ma almeno
prenderne coscienza e
studiare le giuste contromisure è quantomeno opportuno. In
quest’ottica una piccola tassa sulle rimesse, forse, non guasterebbe e aiuterebbe
certo quel processo di
ristrutturazione dello
Stato ormai imprescindibile. Un euro
ogni quei cento cui diciamo addio ogni anno
porterebbe allo Stato
più di 60 milioni.
Magari meglio se gestiti in maniera federale, cioè facendoli
tornare ai territori in
cui sono stati prodotti.
Mediterraneo e giungendo in Andalusia intorno al 1400. L’intento del festival è quello
di riscoprire tradizioni
e culture dei popoli nomadi dove affondano le
radici di tutte le danze
folk che sono arrivate
fino a noi».
«Un festival - continua lo scritto promozionale - che avrà un
appuntamento fisso a
Milano ogni anno e che
potrà essere itinerante
in tutta Italia o varcare
il confine dell’Europa e
toccando tutte le nazioni incluse nella via
dei gitani. Crediamo
che questo sia il tempo
di recuperare tradizioni antiche che ci fanno
ritornare alle nostre
origini, alle nostre radici, solo così potremmo ritornare ad amare
la Madre Terra. È il
tempo di unire e tornare alla terra».
Non una semplice
fiera, ma una vera e
propria ambientazione
Sarà una
celebrazione
della cultura
gitana,
con tende
berbere,
cartomanti e
gastronomie
tipiche
gitana con tanto di
“Nomad bazar”, un
souk che promette di
ospitare tende berbere, odalische e una serie di offerte gastronomiche tipiche. E naturalmente, trattandosi
di Milano, non mancherà l’esibizione degli
Spakkaneapolis, con
la proposta di musica
napoletana e del Sud
Italia.
Il programma? Un
workinprogress davvero variegato, come si
Rimesse straniere tassate per tenere soldi a casa nostra
all’estero. Questi sono
soldi che non torneranno mai più. Potrebbe essere notizia di poco conto se non usassimo la calcolatrice.
Quattro milioni e
mezzo d’immigrati
che spediscono,
più o meno, almeno 1.500 euro
l’anno, a testa,
verso i loro Paesi
di provenienza. In
concreto, all’anno,
sei miliardi e 750
milioni della nostra
valuta pregiata che
sparisce dal circuito
economico nazionale.
In tempi di crisi come questi, quando si
I “NOSTRI” EURO CHE PRENDONO IL VOLO
gratta il fondo del barile per cercare di recuperare qualcosa,
beh, non è, questa,
una bellissima notizia. Sono soldi che se
restassero da noi
concorrerebbero a
migliorare il Pil e le
condizioni economiche nazionali.
Uno studio int e r e s s a n t e
sull’argomento è
quello pubblicato
dalla Fondazione
Leone Moressa di Mestre; dallo studio
emerge che la parte
del leone nel ricevere
soldi dall’Italia la fa,
manco a dirlo, la Cina.
PROPOSTA INDECENTE
«Regolarizzare 500mila
clandestini per avere soldi»
ROMA - E ora, come soluzione alla crisi economica,
salta fuori l’idea di barattare un gruzzolo di soldi
con una decisione alla quale la nostra società
potrebbe oggi non essere pronta: regalare 500mila permessi di soggiorno a clandestini che ne sono
attualmente sprovvisti.
«C’è un tesoretto sfuggito a Tremonti, vale tre
miliardi l’anno e potrebbe aiutare l’Italia a uscire
dalla crisi. Basterebbe una norma di poche righe,
inserita nella manovra, che preveda la regolarizzazione dei lavoratori immigrati senza permesso di soggiorno». La proposta è stata lanciata
da Stranieriinitalia.it, il portale dell’immigrazione, che sottolinea come la regolarizzazione riguarderebbe almeno 500mila lavoratori e porterebbe all’Italia «un bel po’ di soldi in più di quelli
racimolati con molti dei contestati tagli all’esame
del Parlamento». Per la regolarizzazione di ogni
lavoratore, suggerisce il sito, «si potrebbe chiedere - incalza - come due anni fa, un contributo
una tantum di cinquecento euro, che frutterebbe
subito duecentocinquanta milioni di euro. Ma il
vero guadagno per il Paese - continua - sarebbe
rappresentato da mezzo milione di nuovi contribuenti». Ogni immigrato regolare, infatti versa
in media quasi 6mila euro l’anno tra tasse e
contributi: la regolarizzazione porterebbe quindi
nelle casse dello Stato tre miliardi di euro ogni
anno.
«Una scelta di questo tipo sarebbe anche un
passo avanti importante per l’integrazione. Darebbe la possibilità a centinaia di migliaia di
immigrati che vivono e lavorano in Italia di
contribuire al benessere della loro nuova patria»,
commenta Gianluca Luciano, amministratore
unico della casa editrice Stranieri in Italia, augurandosi che la classe politica possa cogliere
questa occasione.
Ma la Lega Nord lo ha sempre detto: l’economia
non è tutto. E le radici e l’identità del nostro
popolo valgono più di uno scrigno pieno d’oro.
Nomad dance fest, il festival italiano di danze,
musica e culture nomadi. Per la prima volta a
Milano, alla fine di ottobre. Immagino che molti
milanesi stiano già mettendosi le mani nei capelli. Nella città di Pisapia, nomade è una parola
con un’accezione alquanto preoccupante, In
realtà il festival offrirà qualcosa in più ai suoi
frequentatori, tra danze persiane, indiane,
orientali (compresa quella del ventre) artigianato, e molto altro ancora. Evidentemente la
curatrice della kermesse non ha riflettuto sugli
effetti di una simile scelta lessicale. Altro “merito” di Pisapia. Nella città che da sempre ha il
cuore in mano nomade fa rima con zingaro e
zingaro fa rima con guai, grossi guai. Colpa dei
milanesi, razzisti, xenofobi e dalla mentalità
chiusa e gretta oppure colpa di persone che
proprio non riescono
ad integrarsi nella
mentalità meneghina?
Per carità, nessuna intenzione di censurare il
titolo di una simile iniziativa; la censura funzionava in quei paesi
governati da chi aveva
l’abitudine di sventolare gli stessi simboli
che purtroppo oggi si
rivedono anche a Palazzo Marino. Semplicemente vogliamo cogliere
l’occasione per riflettere sui danni di un’amministrazione che in pochissimo tempo è riuscita a riesumare una paura che sembrava
scomparsa nella nostra città: la paura dei campi
nomadi abusivi, degli zingari che ti derubano e ti
scippano. Ricordiamo quando in campagna elettorale veniva paventato il rischio di una nuova
“zingaropoli”. «Ma quale zingari, questa non è
una priorità dei milanesi, i problemi sono altri»,
replicavano a sinistra. E avevano ragione. Perchè quella che cinque anni fa rappresentava
un’emergenza non lo era più tamponata da un
governo cittadino che aveva sgomberato, sgomberato e sgomberato. Riducendo la presenza
nomadi da circa diecimila zingari a 1500. Oggi la
paura torna. Perchè a Milano qualcuno ha proposto di abbracciarli, questi fratelli rom. Perchè
è nata una consulta degli zingari, subito accolta
in grande stile a Palazzo Marino dai nuovi “proprietari”. Perchè si parla di autocostruzione per
i nomadi, di fine degli sgomberi, di una Milano
aperta a tutti, anche a chi della legalità e del
rispetto delle regole se ne fa un baffo. Ecco che
allora nella Milano di Pisapia, “nomade” diventa
un termine che fa subito accendere la luce rossa
ad intermittenza. E scattare la paura.
Quella che
non era più
un’emergenza
è tornata a
rappresentare
una paura
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laPADANIA
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Giovedì 25 agosto 2011
INCONTRO BERLUSCONI-JIBRIL OGGI A MILANO
Il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi,
incontrerà oggi, giovedì 25 agosto, alle 12.30, in Prefettura a
Milano, il primo ministro del Consiglio Nazionale Transitorio
libico, Mahmud Jibril. Al termine dell’incontro ci saranno
dichiarazioni. Ne dà notizia un comunicato di Palazzo Chigi.
POLITICA
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Economia, stato di diritto e società civile: sono i settori in cui,
nel post-Gheddafi, dovrà concentrarsi la ricostruzione. Per
scuola, giustizia, sanità, la ricostruzione sarà meno difficoltosa,
ma solo perchè il Colonnello non era riuscito a fare terra
bruciata. Le istituzioni economiche del paese, così come tutti i
settori produttivi, erano fatti su misura per la famiglia Gheddafi
13
laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
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RIBELLI CONQUISTANO BASE MILITARE A ZUWARA
I ribelli libici sono riusciti a prendere il controllo della base
militare di Mazraq al-Shams, a Zuwara, dove da ieri mattina
erano in corso intensi scontri con le forze fedeli a Gheddafi. In
mattinata i lealisti di Zuwara, città della Libia nordoccidentale, a
60 chilometri dal confine con la Tunisia, avevano usato
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
lanciarazzi Grad per bombardare gli insorti. Scontri anche da
Misurata a Sirte, da Zlitan a Brega, non c’è una rapidissima
resa dei conti con il Raìs. Solo Bengasi e la regione delle
montagne occidentale appaiono al momento completamente
pacificate. Ieri, tre missili terra-terra sono stati lanciati da Sirte
in una zona costiera di Misurata, non provocando vittime
IN POCHE RIGHE
IL COLONIALISMO NON MUORE, PURTROPPO
Dietro alla così detta
primavera araba, non
c’è voglia di democrazia o meglio per essere
esatti ce ne è una piccola, evanescente dose; ben altri interessi
economici ed ideologici si sono vicendevolmente avvitati e incentivati e non per garantire diritti e libertà ma
per sporchi interessi
di bottega e di dominio. Per detti interessi
Francia e Inghilterra
hanno, in Libia, prima
attivato sommosse,
poi l’intervento militare sotto la bandiera
della Nato.
La Francia, per chi
avesse ancora dei dubbi, ha apertamente dichiarato l’interesse
per il petrolio libico,
per quanto di energetico in quella terra c’è e
per il grande “b u s in es s ” della ricostruzione. Ha ricalcato le
orme degli Usa che
fanno le guerre per risolvere problemi economici, ma sempre
con risultati fallimentari.
Gli insorti per ora
hanno espresso la
grande voglia di democrazia, con i saccheggi
e come ha detto il presidente Stefani, c’è da
aspettarsi che dalla
sconfitta di Gheddafi
traggono il massimo
vantaggio i Fratelli
musulmani, espressione del fondamentalismo islamico.
La struttura tribale
del popolo libico e an-
che il concetto di tribù
è diverso da come lo si
concepisce in Europa,
non permette di prevedere quanto accadrà, ma con certezza il
popolo libico - la latitanza di Gheddafi lo
prova- agisce con logiche diverse da quelle
europee.
Se il catastrofico
conflitto libico dovesse
concludersi con un'altra dittatura, si dovrà
rimpiangere Gheddafi,
perche si svilupperebbero conflittualità che
peserebbero sulla stabilità di qell’area e con
risvolti inquietanti
su ll’invasione di migranti e sul potenziamento della penetrazione dell’islam fondamentalista non solo in
Nord Africa, ma anche
in Europa. Su questo
delicato tema è da segnalare il grande silenzio della Turchia
islamica che sorniona,
vede rafforzata la possibilità di realizzare
oggi, il vecchio sogno
dell’Impero Ottomano,
del Grande Califfato.
Se ciò accadrà, la responsabilità ricadreb-
be sulle spalle di quel
piccolo uomo, parodia
di uno statista, Sarkozy, che per interessi
di bottega ha acceso
un fuoco dagli effetti
imprevedibili. Bossi,
Maroni e tutto il Carroccio hanno da sempre espresso avversione per questa operazione militare;ha prodotto all’Italia solo
danni che purtroppo
non sono ancora finiti.
Marcello Ricci
Le ultime difese dei lealisti a Bab al-Aziziya
TRIPOLI - “Forze speciali” multinazionali, di Gran Bretagna, Francia, Giordania e
Qatar sono sul terreno in Libia per aiutare i ribelli «a titolo di contributo nazionale».
Lo ha riferito una fonte Nato,
secondo quanto riferisce la
l’americana Cnn. Queste
stesse forze speciali hanno
condotto nei giorni scorsi
operazioni a Tripoli e in altre
città per sostenere gli insorti.
Alcune di queste unità, ha
spiegato la fonte alla Cnn,
hanno viaggiato insieme ai
ribelli mentre avanzavano
verso Tripoli. Tra i compiti
delle forze speciali multinazionali, c’è il supporto all'organizzazione delle truppe dei
ribelli e al mantenimento delle comunicazioni. Le unità si
sono occupate anche della
raccolta di informazioni militari sugli obiettivi da colpire
L’attacco al compound di Gheddafi a Bab al-Aziziya
Il Comando non smentisce la notizia, diffusa dalla Cnn, ma si tratterebbe
“solo” di “consiglieri militari” di Francia, Regno Unito, Qatar e Giordania
Libia, soldati Nato sul terreno aiutano i ribelli
nei raid dell'Alleanza. Secondo l'ufficiale Nato, le unità del
Qatar e della Francia hanno
fornito anche armamenti agli
insorti.
Il ministro della Difesa
Ignazio La Russa riguardo il
ventilato invio di forze di terra da parte degli alleati, afferma: «Anche se il governo di
Gheddafi è finito, la situazione non è certo normalizzata e il conflitto non è detto
che sia finito. Mi auguro, comunque, che entro settembre il quadro si sia chiarito in
ULTIM’ORA
Sequestrati quattro
giornalisti italiani
Sequestrati, in Libia, quattro pound di Bab al Aziziya - da
giornalisti italiani: Elisabet- cinque giorni erano stati
ta Rosaspina e Giuseppe bloccati 35 giornalisti. Ieri
Sarcina del Corriere della Se- però c’è stato il ritiro delle
ra, Domenico Quirico de La forze lealiste e l'inizio delle
Stampa e Claudio Monici in- operazioni della Croce Rossa
viato di Avvenire. I diploma- per evacuare i reporter trattici italiani sono già al lavoro, tenuti in ostaggio. Il gruppo si
precisano che i rapitori «sem- era avvicinato all'hotel a bordi un'autobrerebbero di
................... do
mobile: gli uomiparte delle forze
lealiste». Il seSono due del ni armati che
presidiavano
questro è avveCorriere della l'albergo,
spanuto nei pressi
Sera, uno
rando colpi in
di Zawiya, 50 km
da Tripoli. I leade La Stampa aria, avevano costretto l'autista a
listi hanno ame uno
scendere e a
mazzato l’a u t isdraiarsi per tersta e hanno pordi Avvenire
ra. In seguito i
tato i quattro in ...................
lealisti avevano
un appartamento. A quel punto hanno per- trascinato i reporter nell'homesso al collega dell’Avvenire tel.
Due giornalisti francesi sodi chiamare con un telefono
fisso la redazione del giornale no invece rimasti feriti da arper avvertire del sequestro. mi da fuoco negli scontri intorno al quartier generale di
Al momento stanno bene.
Va detto che l’intera gior- Gheddafi, ma non sono in penata non è stata semplice per ricolo di vita. Lavorano per la
i reporter. Nella zona dell'Ho- tv pubblica France 2 e il settel Rixos, l'albergo dei gior- timanale Paris Match. I due
nalisti -non lontano dal com- saranno presto rimpatriati.
Alla tv al-Jazeera ha detto: «Il
regime di Gheddafi è sconfitto per il 95%, chi controlla
la Libia è chi controlla Bab alAziziya», ha aggiunto Abu
Afra, con un chiaro riferimento alla presa della fortezza di Gheddafi da parte dei
rivoltosi. Il bunker è sotto il
controllo degli insorti. Restano alcune sacche di resistenza in tre quartieri della città.
modo da poter arrivare a un
governo democratico di transizione a cui daremmo il nostro sostegno. Nessuno dei
miei interlocutori immagina
un intervento di soldati in
territorio libico. Almeno questo è quanto risulta dai colloqui che ho avuto». Anche
perché deve essere l’Onu ad
autorizzare un intervento via
terra. In realtà, Nicolas Sar-
Il primo assalto
partito dalle forze
del Qatar. Sarkozy
incontra il leader
dei ribelli Jibril
e rivendica il ruolo
di apripista nelle
operazioni militari
kozy ha rivendicato il ruolo
di apripista nelle operazioni
militari per aiutare gli insorti
del Cnt di Bengasi a "liberare" la Libia dal giogo di
Gheddafi. Lo ha fatto al termine dell'incontro all'Eliseo
con il presidente del Cnt
Mahmoud Jibril . Ha poi annunciato che il primo settembre si terrà a Parigi la
prima conferenza internazionale sulla Libia e smentisce
categoricamente la presenza
di «forze speciali» francesi in
Libia, ammette solo: «Abbiamo degli osservatori per avere informazioni ma non forze
speciali». Sarkozy ha annunciato che «le forze armate
francesi resteranno al fianco
dei ribelli libici fino a quando
lo vorranno» per «aiutare a
costruire la Libia del futuro.
Insieme al ministro degli
Esteri Alain Juppé e al primo
ministro del Cnt Mahmoud
Jibril siamo disposti a continuare le operazioni militari
in Libia seguendo le indicazioni dell'Onu fino a quando i
nostri amici libici ne avranno
bisogno e fino a quando ci
Il Consiglio Nazionale
di Transizione (Cnt)
offre una taglia
di 1,6 milioni
di dollari per
la cattura
di Gheddafi,
vivo o morto
Sopra: i ribelli ormai
per le strade di Tripoli
A fianco: Sarkozy
incontra all'Eliseo
il presidente del Cnt
Mahmoud Jibril
sarà resistenza».
I portavoce civili dell'Alleanza Atlantica non confermano l'informazione riportata dalla Cnn, ma il colonnello
canadese Roland Lavoie,
portavoce dell'operazione
Unified Protector, in una
conferenza tenuta martedì
aveva affermato che la Nato
«sa che alcune nazioni partner hanno una loro presenza sul terreno», aggiungendo
però che l'Alleanza Atlantica
in quanto tale «non ha e non
avrà in futuro» sue forze di
terra in Libia, sottolineando
così le distanze e le diversità
di ruolo tra le forze dell'Alleanza e i “consiglieri militari” inviati dai singoli paesi
«a titolo di contributo nazionale».
La presenza di forze speciali britanniche e di ex uomini delle Sas è stata confermata dal Guardian anche
se ufficialmente - scrive il
giornale - la loro presenza è
stata smentita. Le forze speciali stanno consigliando e
addestrando i ribelli, riporta
il giornale. Il Guardian aveva
in passato riferito della presenza in Libia di ex soldati
delle Sas assunti da società
private e finanziati da una
serie di entità tra cui il governo del Qatar. A questi ex
militari si sarebbero succes-
sivamente aggiunti militari
delle Sas in servizio.
E sarebbero state forze
speciali del Qatar addestrate
dai militari britannici - e non
gli insorti libici - le prime ad
entrare ieri a Bab al-Aziziya,
la residenza-bunker di
Gheddafi. Lo scrive il quotidiano britannico The First
Post, il quale ricorda che in
un primo momento la Nato
ha dato disposizione agli insorti di mantenersi lontana
dal compound per permettere ai suoi aerei di condurre
una serie di raid. A quel punto sarebbero entrate in azione le forze del Qatar, che
avrebbero dato il primo assalto di terra alla struttura,
dove si sarebbero messe alla
ricerca di dati e documenti
del rais. Nei mesi scorsi il
Qatar ha assunto un ruolo
importante nella crisi libica,
armando i ribelli e ospitando
vari vertici internazionali tra
cui quello di oggi, a cui ha
preso parte tra gli altri Jibril,
capo dell’ufficio esecutivo del
Cnt. I delegati dell’organismo
costituito dagli insorti hanno
chiesto da Doha che vengano
resi disponibili 2,5 miliardi di
dollari dei fondi libici congelati all’estero. Nella fase del
conflitto dopo la presa di Tripoli, secondo il quotidiano
britannico, i ribelli sono assisititi a terra anche da forze
speciali di altri paesi del Golfo, tra cui gli Emirati Arabi
Uniti.
Secondo il colonnello Abdallah Abu Afra, ufficiale dei
rivoltosi, «il 95% della Libia è
sotto il controllo dei ribelli».
Il portavoce del governo libico, Ibrahim Moussa, in un
colloquio telefonico con le
emittenti al-Rai e al-Oruba
ha però affermato che Gheddafi è in grado di resistere per
mesi o anni agli insorti che
hanno preso il controllo della
maggior parte di Tripoli. Da
Londra, il ministro degli
Esteri del Colonnello, Abdul
Ati al-Obeidi, ha invece ammesso che il potere di Gheddafi è cessato. I ribelli, dal
canto loro, premieranno che
chiunque catturerà o ucciderà il Raìs sarà graziato. Anzi. Il Consiglio Nazionale di
Transizione (Cnt) libico ha offerto addirittura 1,6 milioni
di dollari per la cattura di
Gheddafi, vivo o morto.
Il Colonnello - che sarebbe
nascosto in una fattoria nei
dintorni della capitale - in un
messaggio trasmesso da una
radio locale, ha invitato a «ripulire Tripoli dai traditori».
Ha anche detto di avere «passeggiato in incognito, senza
che la gente mi vedesse, e ho
notato giovani pronti a difendere la loro città», ha af-
fermato.
Dalla Russia, il presidente
Dmitri Medvedev ha esortato il leader libico latitante
ad avviare negoziati con i ribelli. Ma, «a dispetto dei successi degli insorti» il numero
uno del Cremlino si è detto
convinto che il Raìs «ha ancora qualche influenza nel
Paese, dove di fatto vi sono
due poteri». Un giudizio in
netto contrasto con quanto
espresso dagli altri leader internazionali. Il presidente
russo ha detto che i ribelli
devono mostrare «forza di volontà sufficiente» per riunire
il paese con il sostegno di
«principi democratici». A queste condizioni, la Russia sarebbe disposta a stabilire relazioni con il nuovo governo
libico: «In questo momento,
la situazione non è per nulla
cambiata», ha aggiunto Medvedev.
Nel frattempo, le autorità
anti-Gheddafi chiedono ai lavoratori di tornare immediatamente ai giacimenti petroliferi il cui controllo è stato
hanno strappato alle forze di
Gheddafi a inizio settimana.
Secondo il loro portavoce,
Ahmed Bani, il terminal di
Ras Lanuf, che aveva una
capacità di 195.000 barili al
giorno, non ha riportato danni, e il terminal di Brega, più
piccolo, ha subito danni solo
ad una cisterna.
LA PRESA DI TRIPOLI
Oltre 400 morti e
2000 feriti in tre giorni
Secondo una stima fornita dal giornalista, che ritiene il mesleader del Consiglio Nazionale saggio attendibile. Saadi staTransitorio (Cnt) di Bengasi, rebbe tentando di entrare in
Mustafa Abdel Jalil, i com- contatto con autorità Usa e
battimenti che infuriano da del fronte dei ribelli per netre giorni nella capitale hanno goziare.
Due miliardi e mezzo di dolprovocato più di 400 morti e
duemila feriti. Nel corso dei lari sono stati chiesti dai ricombattimenti, gli oppositori belli all’incontro di Doha, in
hanno catturato ................... Qatar, dove sono
riuniti delegati
quasi 600 soldati
La figlia
del Consiglio nafedeli a Gheddafi.
Gli ospedali di
del Colonnello zionale di transizione (Cnt) di
Tripoli sono in
fa appello
Bengasi, rappregrave emergenza
e faticano a cucontro la Nato sentanti di Stati
Uniti, Gran Brerare i feriti, alcuma il fratello tagna, Turchia,
ni di loro hanno
bisogno di essere
Saadi negozia Italia e Qatar. Il
trasferiti. Aisha, ................... Cnt vuole, in sostanza, che venla figlia di Gheddafi, ha lanciato dalla tv lea- gano resi disponibili 2,5 milista al-Orouba un appello a liardi di dollari dei fondi libici
tutti i libici a unirsi contro la congelati. L'obiettivo dei ribelNato e l'ingerenza straniera; li, ha spiegato Jibril, è avere il
ma il figlio terzogenito Saadi denaro a disposizione «entro
dichiara alla Cnn di volere la fine del Ramadan (quindi
«negoziare il cessate il fuoco, entro fine mese, ndr) per poter
per evitare ulteriori spargi- pagare gli stipendi di tutti i
menti di sangue. Ho l'autorità libici e sostenere l'onere delle
per negoziare», ha detto Saadi cure ai feriti nei combattimenin uno scambio di e-mail con il ti».
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laPADANIA
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Giovedì 25 agosto 2011
PENASA: «REINTRODURRE LIBRETTO SANITARIO»
«Il libretto sanitario, una volta obbligatorio per tutte quelle
professioni che avessero a che vedere con la salute e la
sicurezza del cittadino, ha svolto nel tempo un importantissimo
ruolo di tutela della salubrità di cibi e ambienti». Franca Penasa
(foto), consigliera provinciale in Trentino, con una proposta di
TERRITORIO
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
mozione con cui di reintrodurre tale strumento, vuole aprire uno
spazio per il dibattito sul tema, i ancor più attuale dopo le
notizie dei contagi con Tbc di neonati a Roma, per una
diffusione dell’infezione causata da un’infermiera. «Con lo
strumento del libretto sanitario ed i controlli obbligatori - dice
Penasa - forse questa situazione si sarebbe potuta prevenire»
Venezia, dal Carroccio solidarietà agli agenti coinvolti nell’inchiesta della Procura
«Vu’ cumprà impuniti, vigili innocenti»
Vianello: «La colpa è della Giunta e delle sue politiche buoniste sull’illegalità»
VENÈXIA - La colpa non è
certo degli agenti, semmai i
responsabili vanno ricercati
nella classe politica che amministra la città da quasi
vent’anni. È un atto di solidarietà verso i vigili urbani
quello che il capogruppo leghista nel consiglio comu-
Alessandro Vianello
nale di Venezia, Alessandro
Vianello, esprime nel commentare l’inchiesta che sta
scuotendo i vertici, e non
solo, della polizia municipale, rei, secondo i magistrati di chiudere un occhio
nei controlli sull’abusivismo
commerciale che prolifera in
città.
Nei giorni scorsi il procuratore aggiunto Carlo
Mastelloni ha aperto un fascicolo contro i vigili veneziani perché, secondo anche
quanto evidenziato da alcuni filmati, non interverrebbero con la dovuta efficacia nel contrastare e re-
SEQUESTRATI 150 OGGETTI CONTRAFFATTI
Controlli al mercato di Mestre,
abusivo in fuga travolge un’anziana
primere l’attività delle centinaia di vu’ cumprà che
affollano calli e campielli. In
particolare, nel registro degli indagati sono finiti il comandante e due suoi vice.
L’accusa per loro è di omissione di atti d’ufficio.
Secondo Vianello però gli
agenti pagano colpe non loro. La responsabilità principale è, secondo l’esponente del Carroccio, di chi in
quasi vent’anni di governo
della città non è riuscito a
mettere in campo politiche
efficaci per il contrasto
dell’illegalità, non è stato in
grado, nonostante la libertà
di manovra, di organizzare
in maniera razionale le forze
di polizia a disposizione del
Comune, improvvisando
«Da anni
l’azione
della sinistra
sulla sicurezza
è inefficace
e viziata
dal lassismo»
ogni volta azioni che, come
nel caso dell’ordinanza antiborsoni, si rivelano addirittura inapplicabili.
«Il problema dei cosiddetti
“vu’ cumprà” è diffuso a Mestre quanto nel centro storico veneziano - commenta
Vianello - . Siamo ben consci della difficoltà degli
agenti a poter operare in
completa sicurezza, senza
mettere a repentaglio né la
propria incolumità né quella dei tanti turisti che affollano quotidianamente le
calli e le vie della città. Queste difficoltà, che sfociano
nell’impossibilità di arginare il fenomeno, non sono
certo da imputare a chi operativamente scende in campo, quanto più ad una politica lassista dell’Amministrazione comunale che da
anni perpetua un incomprensibile ed ingiustificato
buonismo a favore dell’illegalità dilagante, che non
potrà che generare ulteriori
danni all’immagine ed alla
sicurezza della nostra città e
dei suoi abitanti».
VENÈXIA - Una conferma di
quanto il fenomeno dei vu’
cumprà sia presente in città e in alcuni casi pericoloso anche per l’incolumità fisica di cittadini e turisti, arriva dall’operazione
di contrasto all’abusivismo
svolta ieri dai vigili.
Forse “pungolati” dall’inchiesta della magistratura
che li accusa di scarso impegno nel contrasto al proliferare di vu’ cumprà, i vigili veneziani hanno eseguito controlli al mercato di
Mestre e sequestrato 150
articoli di merce contraffatta. Circa una dozzina i
venditori in zona si sono
allontanati alla vista delle
divise. Nel frangente, una
persona rimasta ignota si è
messa a rincorrere alcuni
dei venditori abusivi, bloccandone uno ad un centinaio di metri dal luogo
dell’intervento. Nella concitazione della fuga, un altro extracomunitario inseguito dall’uomo si è scontrato con una anziana signora di 73 anni. L’anziana
è stata trasportata all’ospedale con la sospetta frat-
Ottimi risultati per la Provincia a caccia di fondi comunitari
Treviso, l’Ufficio Europa “porta a casa” 4 milioni
MURARO
TREVÌSO - Si chiama Ufficio Europa e in cinque anni ha “portato a
casa” oltre quattro milioni di euro dall’Unione Europea. È una
fonte inaspettata di risorse la struttura della Provincia di Treviso
che dà la caccia ai fondi europei. Gli ultimi,
in ordine di tempo, sono quelli relativi ai
progetti Manergy (realizzato con Slovenia e
Ungheria, affronta il
tema delle energie rinnovabili e della riduzione del consumo
energetico), Eyes4C
(in collaborazione con
il Calvados per la formazione della cittadinanza attiva) e Alisto
(realizzato col Comune di Monfalcone e il
«Ogni anno larga
parte dei
finanziamenti
messi a disposizione
da Bruxelles non
vengono richiesti o
utilizzati. Con il
nostro ufficio invece,
composto da giovani
molto preparati,
siamo in grado
di intercettarli»
Museo F. Baracco di
Lugo di Romagna per
ricreare digitalmente
il paesaggio storico).
«L’Unione europea piega il presidente della Provincia di Treviso,
Leonardo Muraro eroga finanziamenti e
sovvenzioni per
un'ampia gamma di
progetti e programmi.
Non è mai facile portarli a casa, perché c’è
tanta burocrazia da
espletare, programmi
da realizzare e si richiedono conoscenze
precise, anche e soprattutto in termini
linguistici. Infatti,
ogni anno larga parte
dei finanziamenti
messi a disposizione
dalla Comunità Europea non vengono richiesti o utilizzati. Col
nostro Ufficio Europa
invece, composto da
giovani preparati e
professionali, siamo
in grado di intercettarli».
La Provincia diventa
allora un punto di riferimento per enti,
istituzioni, comuni,
associazioni di categoria. I progetti spaziano
in diversificati ambiti:
da tematiche ambientali a culturali, relative alla promozione
del territorio e alla tutela dei prodotti agricoli, e non solo. Alla
lista dei progetti già
finanziati ed attualmente in fase di implementazione, si aggiungono delle new
entry, recentemente
ammesse nella difficile competizione europea, al finanziamento
comunitario.
tura del femore. Nel frattempo gli agenti hanno cercato di bloccare il venditore
che aveva provocato la caduta dell'anziana, ma questo, aiutato da un compagno e dopo breve collut-
La donna
ha riportato
una sospetta
frattura
del femore.
Lo straniero
è riuscito
a scappare
tazione, si è dato alla fuga.
«Esprimo la mia solidarietà alla signora rimasta
coinvolta nella fuga dei
venditori abusivi - ha dichiarato il comandante generale, Luciano Marini - .
È la prima volta che un
episodio simile accade a
Mestre: cercheremo, per
quanto possibile, di contrastare sempre con maggiore energia il commercio
abusivo».
Il Castello di Montorio
riaprirà entro il 2012
VERÓNA - È prevista per la fine dell’anno
prossimo la fine dei lavori di ristrutturazione del Castello di Montorio di Verona.
Lo ha spiegato l’assessore all’Edilizia Pubblica Vittorio Di Dio durante il sopralluogo che ha effettuato nel cantiere.
L’intervento rientra nel più ampio progetto di recupero del sito monumentale,
iniziato nel 2005. Il
primo stralcio di lavori, terminati nel
settembre 2009,
ha riguardato il restauro della polveriera di epoca austriaca, di un tratto
della cinta muraria
e di una delle tre
torri. La seconda
Il castello di Montorio
fase operativa, che
ha avuto il via nel
luglio di quest’anno, prevede una campagna di scavi archeologici all’interno
dell’area e la realizzazione di percorsi attrezzati per rendere il sito fruibile al pubblico. La terza fase dei lavori inizierà il
prossimo 5 settembre e riguarderà il restauro della cinta muraria e dei resti della
casermetta austriaca.
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laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
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DE CAPITANI A INAUGURAZIONE MOSTRA MIPAM
Anche l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura Giulio De
Capitani (foto) parteciperà domani alla inaugurazione della
Mostra dei Prodotti e degli Animali di Montagna in programma
sul Lungolago De Angeli a Laveno Mombello in provincia di
Varese. Si tratta di un appuntamento da non mancare per gli
TERRITORIO
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
operatori e gli appassionati. Lo scorso anno infatti, è stato
nettamente battuto il dato di 30.000 visitatori registrato nel
2009, quando fece il suo esordio a Laveno Mombello. Un
successo che gli organizzatori contano di ripetere di superare
quest’anno, con un intenso percorso di prodotti tipici da
gustare, numerose sfide gastronomiche e spettacoli
Tutto pronto per accogliere i cittadini che contribuiscono, a distanza, a mantenere viva una produzione d’eccellenza
Soave abbraccia i vignaioli adottivi
Con cento euro all’anno aiutano a risollevare una zona duramente colpita dall’alluvione
V ER Ó NA - Sono centouno, provengono
da tutta Italia, esercitano le professioni
più varie ma tutti sono accomunati dalla
passione per un territorio e il buon vino
bianco. Sono i “v ignaioli adottivi” che
hanno aderito al progetto “Adotta una
Garganega”, e che invaderanno il Veronese la prossima settimana. L’adozione a
distanza della vite è
stata lanciato la scorsa primavera dalla
Strada del vino Soave
per valorizzare il territorio - un “giardino
vitato” di 6mila e 600
ettari dedicato alla
produzione della Doc
Soave - e aiutare a
risollevare una zona,
il Soavese, colpita duramente dalla devastante alluvione del
novembre scorso. Tra
le motivazioni dei vignaioli adottivi, infat-
Tutti i “vigneron a
distanza” si sono dati
appuntamento per la
sera del 2 settembre
allo Sporting Club
San Felice di Illasi
(Verona), per conoscersi e per festeggiare insieme a tavola
..............................
L’iniziativa è stata
lanciata per
promuovere un
territorio ricco di
bellezze e alleviare
gli effetti della calamità
del novembre scorso
..............................
ti, oltre all’amore per
un territorio ricco di
bellezze c’è anche il
desiderio di aiutare
gli abitanti del soavese, colpiti in meno
di un anno da tre alluvioni, la più grave a
novembre 2010.
.......................
L’appuntamento è
venerdì prossimo
a Verona per
festeggiare l’inizio
della vendemmia
.......................
l’inizio della vendemmia “nei loro vigneti”.
Alla cena potranno
gustare le specialità
della zona, dalla sopressa veronese al risotto al Soave e Monte Veronese Dop allo
“sgroppino” con
Grappa Recioto di
Soave, oltre naturalmente i vini Soave
forniti dalle aziende
socie della Strada che
hanno reso adottabili
i loro vigneti.
Chi volesse può
sempre aderire al
progetto “Adotta una
Garganega”, che dà la
possibilità di adottare un minimo di 50
viti di Garganega al
costo di 100 euro all'anno. In cambio, il
vignaiolo adottivo
avrà diritto a ricevere
12 bottiglie di Soave
Doc all'anno, bottiglie che, a richiesta,
potranno essere personalizzate nell'etichetta e potranno essere ritirate direttamente dal produttore
per scoprire dal vivo
la bellezza delle Terre
del Soave.
Patto con la Triennale di Milano nel nome del design
Accordo per dare maggiore visibilità alla produzione veneta
Promuovere le eccellenze
venete nel campo del design e dell’innovazione
con iniziative espositive
fuori regione e dare visibilità a Villa Contarini a
Piazzola sul Brenta (Padova) con l’organizzazione di una mostra biennale sul design veneto e
italiano. È questo l’obiettivo dell’accordo che la
Regione Veneto sottoscriverà con la Triennale di
Milano.
Il via libera al patto è
arrivato dalla Giunta e fa
seguito ai recenti contatti
con la fondazione culturale milanese che hanno
fatto emergere la possibilità di una positiva col-
..........................
Previste anche
mostre a Villa
Contarini di
Piazzola sul Brenta
..........................
laborazione. In particolare, ad interessare il Veneto, è la sede della
Triennale nel quartiere
milanese della Bovisa
che si sta caratterizzando
come galleria dell’eccellenza imprenditoriale italiana. L’accordo infatti
prevedrà la presenza veneta in Triennale, con la
possibilità di proporre
con cadenza da concordare eccellenze del Veneto; dall’altro, l’organizzazione con cadenza
biennale presso Villa
Contarini di un grande
evento espositivo sul tema del design e delle migliori applicazioni della
progettualità delle imprese.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Gli orti tradizionali,
patrimonio di sapori
ÙDIN - La comunità di Castelnuovo del Friuli
custodisce un patrimonio importante non solo per
il Friuli Venezia Giulia, ma per l'intera civiltà
contadina.
E’ infatti una ricchezza unica quella che si può
trovare negli orti tradizionali e negli appezzamenti
familiari che ancora vengono lavorati nella zona,
una ricchezza costituita da sementi, essenze arboree frutticole, e varietà orticole, altrove, invece,
disperse dal tempo e dalla desuetudine alla coltivazione.
È quanto afferma l’assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio
Violino, a commento
della giornata di festa,
ma anche di approfondimento, intitolata “Il
gno ort” (il mio orto),
svoltasi nell’occasione
della 6° Mostra-concorso regionale delle
varietà orticole e frutticole degli orti di casa,
svoltasi a Costa di Castelnuovo del Friuli. Claudio Violino
«Nella zona considerata, infatti - aggiunge
VIOLINO
Violino - è stato mantenuto un patrimonio
L’assessore inaugura
genetico vegetale che
la Mostra-concorso
nel resto della regione è
delle
varietà orticole
invece andato dispere frutticole a Costa
so». «Si tratta - secondo
di Castelnuovo
l'assessore - di riscoprire e valorizzare queste peculiarità derivate
dal lavoro, dalle origini, dalle radici della nostra
gente, e trarne profitto per restituire redditività
all’attività rurale locale». Non solo, ma per Violino il
patrimonio vegetale per uso alimentare racchiuso a
Castelnuovo del Friuli costituisce una base identitaria ineludibile nell’evoluzione dell’agricoltura
del Friuli Venezia Giulia. Questa piccola realtà
rurale della Pedemontana pordenonese, ha soggiunto l’assessore, costituisce un microcosmo di
sapori e specificità che deve trovare necessariamente sbocco nei “farmer market”, come nei mercati ortofrutticoli a vendita diretta.
Zaia vara una commissione per studiare la malattia della bimba di San Vendemiano
VENÈXIA - Con un decreto
d’urgenza, il presidente del
Veneto Luca Zaia ha istituito
la Commissione scientifica
regionale per lo studio della
Sindrome da Sensibilità Chimica Multipla (Sscm), balzata recentemente all’attenzione dei media grazie al caso di
Camilla Ruffo, la piccola di
San Vendemiano allergica a
qualsiasi sostanza chimica
che la Regione ha seguito e
aiutato.
Obiettivo della Commissione è di avere in tempi rapidi elementi di maggiore conoscenza circa l’incidenza
della sindrome e di analizzare le cause e i fattori connessi alla patologia in fun-
Task force di scienziati per la sindrome della piccola Camilla
zione dello sviluppo e della
formalizzazione di protocolli
clinici di diagnosi e cura.
A distanza di quasi un secolo da quando si è ipotizzata
la sua esistenza , a tutt’oggi
la sindrome non trova all’interno della comunità scientifica una condivisa definizione come entità nosologica
a se stante, dotata di un profilo clinico - diagnostico e terapeutico proprio, anche
perché mancano un test diagnostico inequivocabile, una
chiara correlazione tra esposizione e sintomatologia clinica e, soprattutto, per le
La bambina
è affetta
Ssmc
ed è allergica
a tutte le
sostanze
chimiche
scarse conoscenze sugli
eventuali meccanismi che
generano la patologia stessa.
A fronte di questa situa-
zione, di recente, anche grazie al clamore del caso della
piccola Camilla, si è riproposto nei confronti della comunità medica l’urgente pro-
blema del pieno riconoscimento della Sscm.
La Commissione sarà
composta da Giovanni Perilongo, professore ordinario
di Pediatria all’Università di
Padova, Carlo Agostini, direttore della scuola di specializzazione in allergologia e
immunologia clinica dello
stesso ateneo, Eugenio Baraldi, ordinario di pediatria
della medesima università,
Angelo Barbato, professore
associato di pediatria nello
stesso ateneo, Attilio Boner,
ordinario al Dipartimento di
Scienze della vita e della ri-
produzione, Maurizio Clementi, professore straordinario di genetica medica al
dipartimento di pediatria
de ll’Università di Padova,
Paola Facchin, responsabile
del Coordinamento regionale
per le malattie rare, Marcello
Lotti, ordinario al Dipartimento di medicina ambientale e sanità pubblica
dell’ateneo patavino.
Il coordinamento dei lavori
della Commissione è affidato
a Simone Tasso, responsabile regionale del Servizio Assistenza Ambulatoriale presso la Direzione attuazione
programmazione sanitaria
della Segreteria della Sanità.
16
laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
A P P U N TA M E N T I
QUI LEGA
QUI LEGA TERRITORIO
On. Umberto BOSSI
Giovanni MORETTI
(Segretario Federale LN e Ministro per le Riforme per il Federalismo)
(Segretario Provinciale La Spezia)
■ 25 agosto (giovedì): ore 21,00 Festa Provinciale Lega Nord del Tigullio a LEIVI (GE) presso Campo Sportivo loc.
San Bartolomeo
■ 26 agosto (venerdì): ore 12,00 7° Raduno Nautico Padano “Cristo degli Abissi” a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI
(GE)
■ 27 agosto (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
■ 2 settembre (venerdì): ore 18.30 Festa Lega Nord a
ORTONOVO (SP) presso area Chioccia d’Oro via Appia, 5
■ 1 settembre (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a VIGEVANO (PV) presso Parco Longo - Centro Sportivo
Superga - Via Piemonte, 1
■ 3 settembre (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a CANTÙ (CO) presso Campo Solare - via Giovanni da
Cermenate
■ 4 settembre (domenica): ore 21,00 Festa Nazionale Lega Nord Piemonte a TORINO Corso Massimo D’Azeglio
■ 26 agosto (venerdì): ore 12.00 7° Raduno Nautico
Padano a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (GE)
Paolo RIPAMONTI
(Segretario Provinciale Savona)
■ 6 settembre (martedì): ore 16,00 Tappa del Giro di
Padania a LAIGUEGLIA (SV)
■ 7 settembre (mercoledì): ore 12,00 Tappa del Giro di
Padania a LOANO (SV)
Cristian TOLETTINI
Sen. Roberto CALDEROLI
(Segretario Provinciale Como)
(Coordinatore Segr. Naz. e Ministro per la Semplificazione Normativa)
■ 25 agosto (giovedì): ore 11,15 Incontro pubblico "La riforma del Federalismo fiscale" a RIMINI presso Meeting di
Rimini - c/o Fiera
■ 26 agosto (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave
Roberto COTA
■ 27 agosto (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a BORGOSESIA (VC) presso via Geometra Sesone 8
Francesco BRUZZONE
(Segretario Nazionale Lega Nord Liguria)
■ 26 agosto (venerdì): ore 12,00 7° Raduno Nautico Padano a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (GE)
(Consigliere Regionale Lombardia)
■ 27 agosto (sabato): ore 20,00 Festa Lega Nord a
VENIANO (CO) presso Parco comunale - S.P. 24
QUI LEGA GOVERNO
Giangiacomo LONGONI
(Consigliere Regionale Lombardia)
■ 2 settembre (venerdì): Festa Lega Nord a PESCANTINA
(VR) presso Piazza San Rocco
■ 26 agosto (venerdì): ore 12,00 7° Raduno Nautico Padano
“Cristo degli Abissi” a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (GE)
■ 27 agosto (sabato): ore 20,00 Festa Lega Nord ad
ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave
Francesco BELSITO
(Assessore Regionale Lombardia)
Dario BIANCHI
■ ore 19,00 Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
■ 27 agosto (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
(Viceministro alle Infrastrutture)
Daniele BELOTTI
■ 26 agosto (venerdì): ore 20,30 Festa Lega Nord ad
ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave
■ 27 agosto (sabato): ore 20,30 Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave
■ 28 agosto (domenica): ore 20,30 Festa Lega Nord ad
ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave
(Segretario Nazionale Lega Nord Piemont)
Sen. Roberto CASTELLI
■ 26 agosto (venerdì): ore 20,00 Festa Lega Nord a
VENIANO (CO) presso Parco comunale - S.P. 24
Sonia VIALE
■ 25 agosto (giovedì): ore 20,00 Festa Lega Nord a
SOLBIATE OLONA (VA) in via San Vito
Roberto PEDRETTI
QUI LEGA
■ 26 agosto (venerdì): ore 12,00 7° Raduno Nautico
Padano a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (GE)
■ ore 19,00 Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM)
presso Villa Scarsella in via Cavour
■ 27 agosto (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a DIANO
MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
ISTITUZIONI
On. Francesco Enrico SPERONI
Sen. Irene ADERENTI
■ 26 agosto (venerdì): Festa Lega Nord a BUSSOLENGO
(VR) presso piazza del Grano
■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a
SOLBIATE OLONA (VA) in via San Vito
Liguria
DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011
Festa Provinciale Lega Nord del Tigullio a
LEIVI (GE) presso Campo Sportivo località
San Bartolomeo
Area Feste in via Annunziata
DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011
via San Vito
DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011
Parco comunale - S.P. 24
Festa Lega Nord a VIGEVANO (PV) presso
Area Fiere - piazzale Longo 1
Festa Lega Nord a CREMONA presso Ca-
DAL 01/09/2011 AL 11/09/2011
DAL 26/08/2011 AL 28/08/2011
scinetto in via Maffi Maffino
Festa Lega Nord a BRUGHERIO (MB) presso
Area Feste in via Moro
e-mail: [email protected]
Redattori capo centrali
ROBERTO BRUSADELLI,
CRISTINA MALAGUTI,
STEFANIA PIAZZO
Responsabili di settore:
CARLO PASSERA (Politica),
PAOLO PARENTI (Territorio e Veneto),
e ROBERTO SCHENA (Attualità)
On. Fabio RAINIERI
DAL 25/08/2011 AL 29/08/2011
DAL 26/08/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a BOLGARE (BG) presso
Parco Nochetto in via Manzoni
DAL 26/08/2011 AL 29/08/2011
Festa Lega Nord a GOITO (MN) presso Area
Feste Aquilone in via Colombo
DAL 26/08/2011 AL 28/08/2011
Festa Lega Nord a BOVEZZO (BS) presso
Parco Urbano 2 Aprile - via Sabbioncelli
DAL 01/09/2011 AL 05/09/2011
Festa Lega Nord a DOVERA (Crema) presso
Zona Villa Barni 17
DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a CANTU' (CO) presso Campo Solare - via Giovanni da Cermenate
DAL 02/09/2011 AL 11/09/2011
Festa Lega Nord ad ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG) presso Area feste Pellicano
EDITORIALE NORD Soc. Coop.
Sede Legale: Via Magenta, 5 - 21100 VARESE
Sede Operativa: Via Bellerio, 41 - 20161 MILANO
Direzione e Redazione: Tel. 02/662461 - Fax 02/66246326
e-mail: [email protected]
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente: Federico Bricolo
Vicepresidente: Roberto Cota
Consiglieri: Rosa Angela Mauro ● Giancarlo Giorgetti
Stefano Stefani ● Marco Reguzzoni
COLLEGIO SINDACALE
Presidente: Alberto Gusmeroli
Sindaci effettivi: Marco Valente
Felice Tavola
DIRETTORE GENERALE
Pier Luigi Arnera
(Eurodeputato)
■ 30 agosto (martedì): ore 7,00/9,30 Trasmissione TV
su TELELOMBARDIA
■ 2 settembre (venerdì): ore 7,45 Trasmissione Tv su La
7 “Omnibus”
■ ore 12,00 Trasmissione Tv su ANTENNA 3
■ ore 13,40 Trasmissione Tv su TELELOMBARDIA
On. Giacomo STUCCHI
■ 25 agosto (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a
VILLAFRANCA IN LUNIGIANA (MS) presso Fraz. Selva di
Filettole
■ 27 agosto (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord ad
ALZANO LOMBARDO (BG) presso Area Feste in via Piave
Sen. Gianvittore VACCARI
■ 26 agosto (venerdì): ore 10,00 Diretta Radio su RADIO
CORTINA
DAL 01/09/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a TORINO presso Corso
Massimo d'Azeglio - Torino Esposizioni
DAL 08/9/2011 AL 11/09/2011
Festa Provinciale a NOVARA presso Viale IV
Novembre
Festa Lega Nord a NAVE (BS) presso Campo
Sportivo in via Capra
Festa Lega Nord a VENIANO (CO) presso
LA VOCE DEL NORD
Direttore politico
UMBERTO BOSSI
Direttore responsabile
LEONARDO BORIANI
Sen. Mario PITTONI
■ 26 agosto (venerdì): ore 19,00 Trasmissione TV su
TELEFRIULI
■ 27 agosto (sabato): ore 19,30 Trasmissione TV su
TELEPORDENONE
DAL 02/09/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord ad ALMENNO SAN BARTOLOMEO (BG) presso Area Feste Pellicano
Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO
(BG) presso Area Feste in via Piave
■ 28 agosto (domenica): ore 20,00 Festa Lega Nord a
VENIANO (CO) presso Parco comunale - S.P. 24
DAL 31/08/2011 AL 04/09/2011
DAL 25/08/2011 AL 28/08/2011
DAL 18/08/2011 AL 28/08/2011
On. Nicola MOLTENI
QUI LEGA IN FESTA
Festa Lega Nord a PALAZZAGO (BG) presso
Festa Lega Nord a SOLBIATE OLONA (VA) in
■ 26 agosto (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a
GOITO (MN) presso Area Feste Aquilone in via Colombo
■ 27 agosto (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a
GOITO (MN) presso Area Feste Aquilone in via Colombo
7° Raduno Nautico Padano “Cristo degli Abissi” a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (GE)
partenze battello: ore 10.00 a Genova presso
porto Antico - Calata Mandraccio
ore 11.00 a Camogli presso Porticciolo Calata Casteletto. Info e adesioni tel. 0105957699
Lombardia
■ 26 agosto (venerdì): ore 21,00 Festa Lega Nord a
VENIANO (CO) presso Parco comunale - S.P. 24
■ 27 agosto (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a
CREMONA presso Cascinetto in via Maffi Maffino
On. Matteo SALVINI
(Sottosegretario alla Salute)
Festa Lega Nord a ORTONOVO (SP) presso
area Chioccia d'Oro in via Appia 5
On. Paolo GRIMOLDI
■ 28 agosto (domenica): ore 19,30 Festa Lega Nord a
PALAZZAGO (BG) presso Area Feste in via Annunziata
■ ore 21,30 Festa Lega Nord ad ALZANO LOMBARDO
(BG) presso Area Feste in via Piave
(Capodelegazione LN e copresidente gruppo ELD al
Parlamento Europeo)
DAL 02/09/2011 AL 02/09/2011
On. Gian Carlo DI VIZIA
■ 25 agosto (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a
VILLAFRANCA IN LUNIGIANA (MS) presso Frazione Selva
di Filetto
■ 26 agosto (venerdì): ore 12,00 7° Raduno Nautico
Padano a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (GE)
■ 2 settembre (venerdì): ore 18.30 Festa Lega Nord a
ORTONOVO (SP) presso area Chioccia d’Oro via Appia, 5
■ 27 agosto (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a DIANO
MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a
DIANO MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
(Capogruppo Regionale Liguria)
Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
■ 26 agosto (venerdì): ore 12,00 7° Raduno Nautico
Padano a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (GE)
■ ore 19,00 Festa Lega Nord a DIANO MARINA (IM)
presso Villa Scarsella in via Cavour
■ 27 agosto (sabato): ore 19,00 Festa Lega Nord a DIANO
MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
■ 25 agosto (giovedì): ore 21,00 Festa Lega Nord a
VILLAFRANCA LUNIGIANA (MS) presso viale dei Menhir
Edoardo RIXI
DAL 26/08/2011 AL 26/08/2011
On. Giacomo CHIAPPORI
(Consigliere Regionale Lombardia)
■ 25 agosto (giovedì): ore 21,00 Festa Provinciale Lega
Nord del Tigullio a LEIVI (GE) presso Campo Sportivo loc.
San Bartolomeo
■ 26 agosto (venerdì): ore 12,00 7° Raduno Nautico
Padano a SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (GE)
■ 27 agosto (sabato): ore 21,00 Festa Lega Nord a DIANO
MARINA (IM) presso Villa Scarsella in via Cavour
DAL 25/08/2011 AL 25/08/2011
On. Davide CAVALLOTTO
■ 26 agosto (venerdì): ore 17,00 Incontro pubblico a
CHIALAMBERTO (TO) località Cossiglia presso La Grànta
Fèra del Valaddes
■ 28 agosto (domenica): ore 11.30 Incontro pubblico a
VALMALA (CN) presso Croce del Monte San Bernardo
■ dalle ore 21,00 Incontro pubblico a SANTO STEFANO
BELBO (CN) presso Festa Lega Nord piazza Umberto I
(Sottosegretario all'Interno)
(Sottosegretario per la Semplificazione Normativa e
Commissario Prov Tigullio)
On. Francesca MARTINI
■ 28 agosto (domenica): ore 21,00 Festa Lega Nord a
GOITO (MN) presso Area Feste Aquilone in via Colombo
DAL 02/09/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a CASTANO PRIMO (Ticino)
in via Mantegna
DAL 03/09/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a LANDRIANO (PV) presso
Centro Sportivo Comunale in via Nenni 1
DAL 20/08/2011 AL 25/08/2011
Festa Lega Nord a VILLAFRANCA IN LUNIGIANA (MS) presso Fraz. Selva di Filettole
Veneto
Marche
DAL 25/08/2011 AL 04/09/2011
Festa Lega Nord a POTENZA PICENA (MC)
presso locale "Babaloo"
DAL 26/08/2011 AL 27/08/2011
Festa Lega Nord a CONSELVE (PD) presso
Prato della Fiera
DAL 03/09/2011 AL 03/09/2011
Piemonte
Festa Lega Nord a BORGOSESIA (VC) presso
via Geometra Sesone 8
LA VOCE DEL NORD
reg. Tribunale di Varese: n. 422 del 19/5/1983
QUOTIDIANO
ORGANO UFFICIALE DELLA “LEGA NORD
PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA”
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COPIE ARRETRATE: € 2,50 compr. di spese postali
Sped. in abb. post. - 45% - Art. 2 Comma 20
lettera B legge 662/96 Milano
Festa Lega Nord a BUSSOLENGO (VR) in
piazza del Grano
DAL 02/09/2011 AL 03/09/2011
DAL 26/08/2011 AL 27/08/2011
LA PADANIA
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Festa Lega Nord ad ABANO TERME (PD)
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di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche
ed integrazioni
17
laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
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ATTUALITÀ
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
Martini: screening sul modello veneto
TBC, SUBITO I TEST DI POSITIVITA’
STEFANIA PIAZZO
Piero tutto avrebbe pensato
tranne che Laura si fosse ammalata di tubercolosi, a Magenta.
Nel Nord prospero e sano,
pulito ed efficiente, Piero non
avrebbe mai pensato che i medici non si potessero accorgere
che davanti a loro ci fosse da
debellare e curare un male
scomparso. Una tragedia, un
dramma, un melodramma da
scandalo. Pensavano fosse altro. Così indaffarati e abituati a
vedere altro...
Così, Laura se ne andò, piano piano. E Piero, oltre che raccontarmi tutta la saga di una
tragedia medica e umana, lasciò cadere qualsiasi tipo di rivalsa, pur con le carte in mano,
per non prolungare la sofferenza. Morta Laura, morto tutto.
E ora, prima con due e ora
con dieci scottanti e imbarazzanti casi di contagio di bambini in neonatologia, a Roma, il
re è nudo e crudo.
Fare i conti con la tubercolosi
è un fatto, una realtà. Un’emergenza? Nascondere il problema
è il primo dei problemi.
...............................
Emergenza per i casi
in crescita di contagio
in neonatologia
al Policlinico Gemelli
a Roma.
«I flussi migratori hanno
riaperto le porte alla
malattia debellata nel
nostro Paese grazie alle
campagne vaccinali»
...............................
Nelle ultime 48 ore tra capoluogo e provincia
Il caldo miete dieci vittime a Milano
Dieci anziani sono morti nelle ultime
48 ore a Milano e provincia per l'aggravamento di patologie respiratorie
e cardiovascolari dovuto all'ondata di
caldo che sta colpendo il paese. È
quanto rende noto l’Areu, l’Azienda
regionale urgenza e emergenza della
Lombardia, che invita soprattutto gli
anziani a non uscire di casa durante
le ore più calde e sottolinea l’i mportanza di bere almeno due litri di
acqua al giorno. Le vittime, tutte decedute nelle proprie abitazioni, sono
persone anziane di età compresa fra
79 e 90 anni. Delle otto persone decedute ieri, cinque uomini e tre donne, due abitavano in provincia, sei a
Milano. Gli altri due decessi, invece,
sono avvenuti nella giornata odierna.
Negli ospedali milanesi, nel complesso, si registra un aumento degli
accessi ai pronto soccorso, ma senza
particolari criticità. A Niguarda, dove
vengono accolte ogni giorno circa circa 300 persone in media, l’incremento è stato del 20% e a crescere è anche
la percentuale di anziani.
Come ce la passiamo, sottosegretario Martini?
«L’atteggiamento più onesto
è quello di non creare allarmismi. Sta di fatto che entrare
in una struttura sanitaria per
essere curati o addirittura trovarsi in un punto nascita e venire infettati dal virus della tubercolosi è una cosa inaccettabile. Il personale sanitario va
controllato costantemente, rigorosamente e trattato con vaccinazioni preventive che evitino
pericoli di contagio. Sono particolarmente esposti i neonati, i
bambini in generale, gli anziani
ed i malati, in pratica tutti coloro che possono essere immuno -depressi o con un sistema
immunitario in evoluzione.
Purtroppo è un dato di fatto
che mentre la tubercolosi era
stata praticamente debellata
nel nostro Paese, grazie alle
campagne vaccinali a tappeto
di qualche decennio fa, ora i
flussi migratori di persone che
sono arrivate nel nostro Paese
da aree del mondo con focolai
ancora fortemente attivi, nel
concreto hanno riaperto le porte alla malattia in Italia.
Purtroppo in questo caso si
tratta di un'infermiera che opera in un reparto delicatissimo
del Policlinico Gemelli di Roma,
che ha quindi potenzialmente
avuto contatti negli ultimi mesi
di incubazione e di insorgenza
della patologia con 1271 neonati».
Come affrontare l’emergenza per i minori?
«Va detto che occorre risolutezza estrema e velocità nella
gestione dei test di controllo su
questi bambini che devono avvenire in tempi brevissimi per
intervenire con il trattamento
farmacologico preventivo».
Quindi, la risolutezza in cosa
consiste secondo lei?
«Il monitoraggio di questi
bambini è doveroso. Inutile negare che io consideri molto grave, da sottosegretario alla Salute, da madre e da cittadina,
che dei bambini ricoverati in
neonatologia, quindi già di per
sè in un ambiente “protetto”,
possano essere messi a rischio!
Scherziamo?!
Già nel 2007 da Assessore
alla Sanità della Regione Veneto ero molto preoccupata
dell’aumento di casi di TBC,
soprattutto per badanti e baby
sitter immigrate che entrano
nelle nostre case senza alcun
controllo sanitario preventivo
ad assistere anziani, malati e
disabili.
Per questo avevo emanato
una delibera che attraverso un
accordo con i medici di medicina generale aveva l'obiettivo
di intercettare le famiglie e le
lavoratrici coinvolgendole in
quello che è un semplice test di
positività alla TBC che permette
di evitare situazioni che possono divenire anche molto gravi
ed addirittura letali in persone
con pluripatologie».
La strategia di prevenzione
del bacillo di Koch quindi
quale sarebbe?
«Consideri innanzitutto una
cosa. Che l’Organizzazione
mondiale della sanità ha qualificato la tubercolosi un’emergenza globale, dato che fino a
quando non sarà debellata,
sconfitta nei Paesi poveri o a
scarsa profilassi, nessuno al
mondo potrà dirsi al sicuro dal
ri. Dobbiamo metterci bene in
testa che la tbc è una malattia
antica e difficile da debellare.
Serve una combinazione di più
farmaci per contrastarla».
È vero che è più letale
dell’influenza suina, di quella
aviaria e della sars?
«Così risulta ai farmacologi e
agli studiosi che studiano l’evoluzione della malattia. D’altra
parte il contagio non è complesso: è causata da un germe
che si trasmette per via aerea
col respiro e la saliva. Il germe si
diffonde nell’aria e raggiunge i
polmoni. Basta uno starnuto,
un colpo di tosse... e dove trova
una debolezza immunitaria inizia ad agire».
Sottosegretario, si parla di
9 milioni di contagio nel
mondo e di 700mila morti e
c’è un allarme lanciato in un
documento, “Tbc, omissione
di soccorso”, firmato dai Medici senza frontiere e dalla
Commissione straordinaria
per la tutela dei diritti umani
del Senato...
«Lei cita numeri a
livello mondiale che
confermano il fenomeno oltre ogni ragionevole dubbio, così come
è indubbio che un altro fenomeno, quello
delle migrazioni di
stranieri, specialmente per flussi provenienti dall’Est Europa,
dalla Cina dall’India, e
dall’Africa, che non è
immune al contagio, ci
imponga misure di
prevenzione nel più
breve tempo possibile, anche
secondo il modello veneto».
I dati nazionali parlano di
10 casi per 100mila abitanti.
Si può preventivare uno sviluppo dei focolai?
«Nessuno se lo augura ma
per questo bisogna coinvolgere
al più presto i medici di famiglia
ed i distretti, prevenire, monitorare il territorio. La diagnosi si
formula sulla base di dati segni
clinici obiettivi, di esami (radiografia, Tac, ecografia) per la
ricerca del bacillo di Koch... per
seguire poi con esami sul liquido pleurico, nelle urine, nel
liquido cefalorachidiano... il tine test con controllo della positività a 24, 48 e 72 ore... In
più, esami batteriologici... Insomma, la sanità a tutto tondo
mobilitata».
Lei ritiene si stia sottovalutando un fenomeno “sommerso”?
«Non muoversi è minimizzare. Chi si vuole assumere la
responsabilità di “tergiversare”
è incosciente. Agire subito,
screening come modello base
per affermare il principio del
diritto alla salute. Mi pare non
solo ragionevole ma doveroso.
Utilizzare i nuovi test rapidi è
possibile, la medicina ci fornisce sistemi micidiali per giocare d’anticipo. Non deve accadere che in altri ospedali si
innestino nuovi focolai».
Il sottosegretario
alla Salute:
«A tappeto su baby
sitter e badanti.
I focolai nei Paesi
da cui importiamo
manodopera»
contagio.
Questo non è allarmismo ma
realismo. E fu il realismo che
nel 2007 mi impose di uscire,
primi in Italia, con quella delibera regionale in cui venne
sancito un accordo con i medici
di famiglia per uno screening a
tappeto sulle baby sitter e le
badanti. I focolai della malattia
si conservano e manifestano
all’estero, in Paesi dai quali proviene buona parte della manodopera straniera e del personale che poi viene impiegato
per l’assistenza.
Senza demonizzare nessuno
ma, anzi, per contrastare e garantire la salute ai cittadini italiani e a quelli stranieri, quello
screening credo sia il modello
prioritario per intervenire e
bloccare il rischio di nuovi contagi come quello di cui è stata
vittima l’infermiera al Policlinico Gemelli e, a catena, dei
bambini».
Il contagio si può fermare?
«La profilassi dura sei mesi
ed è condotta in via preventiva.
Sei mesi non sono uno scherzo,
capisce? Siamo davanti ad una
patologia molto seria».
Casi di contagio di recente
si erano registrati anche a Milano...
«Vero. Avevano colpito i bambini di una scuola elementare e
due senzatetto extracomunita-
18
laPADANIA
▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼
ECONOMIA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
Giornata positiva
In evidenza il Lingotto
Piazza Affari, ieri Cenerentola, riesce
a rimbalzare insieme alle principali
consorelle. Ascesa dei bancari dopo le
difficoltà delle ultime due sedute.
Bene soprattutto Mps (+1,36), Ubi B.
(+1,39%), Unicredit (+1,83%) e
Intesa Sanpaolo (+2,28%). In luce
B.Unicem (+2,77%), Stm (+3,04%)
Pirelli & C. (+4,56%) e Finmeccanica
(+5,24%) ma le star sono Fiat
(+6,63%) e Fiat Industrial (+6,83%)
Giovedì 25 agosto 2011
FTSE ITALIA ALL SHARE - I 5 MAGGIORI RIALZI
INDICI BORSA
FTSE ITALIA ALL SHARE
FTSE MIB
FTSE ITALIA MID CAP
FTSE ITALIA SMALL CAP
FTSE ITALIA MICRO CAP
FTSE ITALIA STAR
15.813,54
14.981,35
19.381,17
17.393,02
20.006,61
9.699,23
+1,72%
+1,86%
+1,22%
+1,11%
-0,85%
+1,69%
Ý
Ý
Ý
Ý
Þ
Ý
PRINCIPALI CAMBI EURO
vendita
1,4409
EUR/USD
acquisto
1,4406
EUR/GBP
0,87969
0,88
EUR/JPY
110,59
110,63
EUR/FSV
1,1449
1,1453
It Way
S.S. Lazio
Pramac
Cdc
Fiat Industrial
1,40 +14,66%
0,5885 +10,52%
0,85 +8,21%
1,485 +7,14%
6,02 +6,83%
FTSE MIB - I 5 MAGGIORI RIALZI
Ý
Ý
Ý
Ý
Ý
Fiat Industrial
Fiat
Finmeccan
Pirelli E C
Prysmian
0,1121
0,3185
10,09
1,662
0,136
-8,11%
-6,76%
-5,70%
-5,57%
-4,16%
+6,83%
+6,63%
+5,24%
+4,56%
+4,10%
Ý
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Ý
FTSE MIB - I 5 MIGLIORI TITOLI
FTSE ITALIA ALL SHARE - I 5 MAGGIORI RIBASSI
Meridie
Intek
El.En
Pierrel
Cogeme Set
6,02
4,214
4,94
5,27
9,90
Þ
Þ
Þ
Þ
Þ
Atlantia
Banco Popolare
Telecom Ita
Bca Pop Mil
Bulgari
10,35
1,123
0,817
1,57
12,19
-3,36%
-1,66%
-0,73%
-0,25%
+0,00
Þ
Þ
Þ
Þ
Û
L'investimento Fiat partirà nel momento in cui si conoscerà in dettaglio il contenuto della sentenza
Marchionne: per Mirafiori attendiamo il giudice
«Solo quando avremo la certezza di poter governare i posti in cui vogliamo investire lo faremo»
GIANCARLO MARIANI
«L'investimento Fiat a Mirafiori partirà nel momento in cui si conoscerà in
dettaglio il contenuto della sentenza del giudice di
Torino e dopo l'esame delle norme contenute del Dl
manovra sul lavoro». Lo
ha affermato l'amministratore delegato della
Fiat, Sergio Marchionne,
«Sono 18-19 mesi che
ripeto la stessa cantilena,
- ha aggiunto l’ad - è quasi
noioso: solo quando avremo la certezza di poter governare i posti in cui vogliamo investire lo faremo». «Ora - ha spiegato
Marchionne, interpellato
a margine del Meeting di
Rimini - la certezza non
c’è».
Per quanto riguarda Pomigliano «l’impegno è preso e l'investimento è partito» mentre è stato fermato «l'investimento di
Grugliasco e Mirafiori».
Verranno analizzate
l’opinione del giudice di
Torino e il provvedimento
di legge che è stato proposto (norme su contratti
aziendali in Dl manovra,
ndr). «Vediamo - ha detto
Marchionne - se ci dà certezza di stabilità, se abbiamo questa certezza andiamo avanti. Tutto lì».
Riferendosi poi all'art.8
della manovra finanziaria
che comporterebbe una
modifica dell'art.18 dello
Statuto dei lavoratori il
manager ha tenuto a precisare di non essere «né un
avvocato, né un esperto
Sergio Marchionne, ad di Fiat e Chrysler, al Meeting di Rimini
costituzionalista ma se il
provvedimento è anticostituzionale, verrà buttato
giù. Ci sono procedure legali per gestire queste cose. Non dipende dalla Fiat,
noi facciamo vetture».
Secondo l'a.d. di Fiat e
Chrysler «La voglia di fare
e di continuare a investire» in Italia «c’è». Insomma
per l’ad non è cambiato
assolutamente niente, ma
egli è del parere che «non
può essere condizionata
la scelta degli investimenti».
«La Fiat - ha spiegato - si
fa finanziare dai mercati
internazionali e per questo deve garantire gli in-
teressi che paghiamo. Da
multinazionale quale Fiat
è, vuole cercare di portare
lavoro in questo Paese,
utilizzando la base operativa e le capacità professionali del Paese. Il
Paese se lo vuole fare lo fa,
se no non si fa. Solo quando avremo la certezza di
poter governare i posti in
cui investire lo faremo.
Ora la certezza non c’è».
Le parole di Marchionne
hanno fatto bene anche ai
mercati. Egli infatti ha affermato che «La Fiat non
ha nessuna intenzione di
aumentare il capitale sociale» e il titolo è schizzato
a 4,214 euro con una crescita del 6,63%. L'ad del
Lingotto ha precisato che i
target sono confermati e
non verranno rivisti e che
«i finanziamenti che otteniamo arrivano attraverso
i mercati internazionali e
non hanno niente a che
fare con i valori di Borsa».
Cota: serve chiarimento
per lo stabilimento
torinese e Grugliasco
«Penso sia necessario un chiarimento definitivo sugli investimenti e la tempistica degli stessi
negli stabilimenti di Grugliasco e
Mirafiori e come Presidente della
Regione Piemonte organizzerò un
incontro per averlo». Ha sottolineato Roberto Cota, in riferi-
Roberto Cota
John Elkann, continueremo a fare auto
ma bisogna vedere se in Italia ci sono le condizioni
«La Fiat continuerà a fare
automobili». Lo ha affermato il presidente del gruppo,
John Elkann, al Meeting di
Rimini, ma, ha aggiunto,
«bisogna vedere se l’Italia
vuole fare automobili, se ci
sono le condizioni perchè la
Fiat possa investire in Italia».
«Come italiani abbiamo
responsabilità nei confron-
ti del Paese e quando votiamo per chi ci rappresenta. -ha detto Elkann - Poi ci
sono i temi che ognuno di
noi ritiene importanti nel
mio caso l’istruzione. Abbiamo una Fondazione
Agnelli che contribuisce al
sistema educativo del nostro Paese e ogni anno elabora un rapporto annuale
sulla scuola: prendiamo
John Elkann ieri a Rimini
iniziative per stimolare gli
studenti nelle materie
scientifiche e aiutiamo con
borse di studio». Il presidente Fiat ha poi sottolineato di avere «la fortuna di
lavorare con persone di cui
mi fido. Alla base del rapporto c’è la fiducia, con
Sergio Marchionne comunichiamo quasi tutti i giorni e più volte al giorno».
mento alle affermazioni dell’ad di
Fiat Sergio Marchionne sui due
stabilimenti.
«Io ho stima di Sergio Marchionne e spero che voglia giocare in squadra. - ha aggiunto
Cota - La disposizione contenuta
nella manovra relativa alla validità erga omnes dei contratti a
cui Marchionne, tra l’altro, fa riferimento, va proprio incontro a
quelle esigenze di certezza da lui
richiamate. Io stesso mi ero fatto
promotore di quella disposizione
proprio per sgombrare il campo
dai tentennamenti. Adesso, ripeto, va messo un punto fermo e
si deve partire».
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI GESTIONE DI A2A, ZUCCOLI
A2A conferma la strategia per il Montenegro, dove non prevede
exit strategy legata alla partecipazione nella compagnia elettrica Epgc, di cui la multiutility italiana detiene il 43,7%. Lo ha detto il presidente del
consiglio di gestione,
Giuliano Zuccoli, a
margine di un incontro sulle energie rinnovabili al Meeting di
In Montenegro riequilibrato accordo per Epgc
«Abbiamo migliorato l’intesa. Resta pertanto confermata la strategia»
Cl. «Abbiamo riequilibrato un accordo in
funzione dei cambiamenti politici avvenuti in Montenegro - ha
detto Zuccoli - Credo
che abbiamo migliorato l'accordo. Resta
pertanto confermata
la strategia». In questo momento, ha ag-
giungo il presidente
di A2A «stiamo monitorando il passaggio del Montenegro da
Stato legato a logiche
dei tempi precedenti a
Stato che è pronto ad
entrare in Europa».
Il presidente del
consiglio di gestione
della multiutility lom-
Giuliano Zuccoli
barda ha poi bocciato
senza mezzi termini
l'ipotesi di introduzione della «Robin Tax»
per le società energetiche. «Siamo molto
critici - ha detto il manager - verso un'imposta ad aziendam
che troviamo illogica
e irrazionale». Le so-
cietà energetiche
«hanno un problema
di redditività legato al
gas che costa molto e
ai prezzi dell’energia
che continuano a restare bassi. Pertanto ha spiegato ancora
Zuccoli - diventa impropria la voglia del
governo di colpire
queste attività».
«Siamo contenti
che la partita Edison
sia passata nelle mani del Ministro per le
attività produttive,
Paolo Romani, che ci
aiuterà a rinegoziare
al meglio il riassetto
Edison con i soci
francesi di Edf». ha
infine affermato il
presidente del Consiglio di gestione di
A2A.
19
laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
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TELEVISIONE
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
Politica in tv, Lega sempre “oscurata”
Alcuni dati interessanti da un recente studio realizzato dall’Osservatorio ISIMM ricerche
Da un recente studio realizzato dall’Osservatorio ISIMM ricerche e pubblicato, con sola
algebrica cura dal “Sole24ore”, emergono
alcuni dati interessanti sulla politica in televisione negli ultimi anni. E così in un periodo di fiacca di programmazione è giusto
presentarli per quanto in realtà dicono senza
l’algida patina numerica del quotidiano economico finanziario. Uno dei punti più interessanti è il fatto che la televisione italiana
pubblica e privata ha dedicato molto più
tempo, negli ultimi due anni, al governo e
all’alla maggioranza. Due numeri per capire.
Quando la Lega e il Pdl erano all’opposizione
del secondo governo Prodi riuscivano a catalizzare il 30% dello spazio in televisione,
mentre l’attuale opposizione allora maggioranza non riesce ad andare oltre il 26%. Una
situazione che dice come le proposte e dell’attuale minoranza siano talmente poco in-
RAIDUE
7,00
9,50
10,30
11,25
12,10
13,00
13,30
14,00
14,50
15,35
16,20
17,05
17,45
18,45
19,35
20,25
20,30
21,05
23,25
23,40
0,45
1,25
Cartoon Flakes
Tf: American Dreams
Rubrica: Tg2
Tl: Il nostro amico Charly
Telefilm: La nostra amica
Robbie
Attualità: Tg2 giorno
Rubrica: Tg2 E... state
con costume / Tg2, sì
viaggiare
Tel.: Ghost Whisperer
Telefilm: Army Wives Conflitti del cuore
Telefilm: Squadra speciale Colonia
Telefilm: The good wife
Telefilm: Life unexpected
Attualità: Tg2 flash l.i.s. /
Rai Tg Sport / Tg2
Telefilm: Cold case
Telefilm: Senza traccia
Estrazioni del lotto
Attualità: Tg2 - 20,30
Telefilm: Private pratice.
“Paura di volare” - “Triangoli”, Staccare la spina”.
Con K. Walsh, Tim Daly
Attualità Tg2
Rb.: La storia siamo noi
Telefilm: Close to home
Telefilm: Anna Winter
teressanti che neppure le televisioni ritengono di doverle diffondere. Certo qualcuno
dirà che l’affaire Fini - Berlusconi può aver, di
fatto, sbilanciato i tempi; ma poi il Futuro e
Libertà, ha virato decisamente verso l’opposizione e i dati non sono per nulla cambiati.
E questo è un dato. Ma c’è n’è anche un altro
su cui si dovrebbe meditare. La presenza
della politica sui teleschermi. Il rapporto dice
chiaramente che nel 2010 le tre reti Rai
hanno trasmesso programmi di politica per
oltre 3.580 ore con un incremento che è salito,
rispetto all’anno precedente il 2009, del +
14%. Sulle tre reti Mediaset è invece accaduto
l’ esatto contrario. Nel 2010 le emittenti facenti capo al Biscione hanno dedicato solo 77
ore ai temi specificatamente politici. Ovvio
che in Rai il vento che “tira”, tranne qualche
eccezione non è di certo favorevole né al
governo, né alla maggioranza. E questo è
ITALIA 1
RAITRE
9,00 Film: Il ponte di Waterloo. Sent. (Usa, ’40). Di M.
LeRoy, con Robert Taylor,
Vivien Leigh
10,45 Rub.: Cominciamo bene
11,10 Attualità: Tg3 minuti
12,00 Attualità: Tg3 - Rai Sport
Notizie - Meteo 3
13,00 Rub.: Condominio terra
13,10 Soap: La strada per la felicità
14,00 Attualità: Tg Regione /
Tg3 - Meteo 3
14,50 Attualità: Tg3 Lis
14,55 Rubrica: Figu
15,00 Telefilm: The lost world
15,45 Film: Indiscreto. Commedia (GB, 1958). Di Stanley
Donen, con I. Bergman, C.
Grant, C. Parker, P. Calvert
17,25 Documenti: Geomagazine 2011
19,00 Attualità: Tg3 - Tg3 Regione - Meteo regionale
20,00 Magazine: Blob
20,15 Tf.: Alice Nevers - Professione giudice
21,05 Telefilm: Sulle tracce del
crimine. Con Xavier Deluv, Virginie Caliari
22,55 Attualità: Tg Regione
23,00 Att.: Tg3 linea notte estate
8,20 Cartoni animati
10,25 Telenovela: Ninì
11,25 Telefilm: Una mamma per
amica
12,25 Rubrica: Studio Aperto
13,00 Rubrica: Studio Sport
13,40 Cartoni: Detective Conan
14,10 Cartoni: I Simpson
15,00 Sit com: How I met your
mother
15,30 Telefilm: Gossip Girl. Con
Blake Lively
16,20 Telefilm: The O.C.
17,10 Sit com: Hannah Montana
18,05 Sit com: Love Bugs. Con
M. Hunziker, F. De Luigi
18,30 Attualità: Studio Aperto
19,00 Rubrica: Studio Sport
19,25 Telefilm: C.S.I. Miami.
Con David Caruso
20,20 Telefilm: Standoff
21,10 Tel.: White collar. “Asso
pigliatutto” - “Giudice corrotto”. Con M. Bomer, T.
DeKay, T. Thiessen
23,00 Film: The closer. Con
Kyra Sedqwick, J. K. Simmons, Corey Reynolds
0,45 Show: Poker1mania
1,35 Telefilm: Rescue me
Santo del Giorno:
GIUSEPPE CALASANZIO
20,30 TG NORD SPECIALE
20,55 I NOSTRI PRIMI VENT’ANNI
21.20 I POLENTONI
21.35 MADE IN PADANIA
7,00 Padania sveglia; 8,30 Meteo;
8,35 Rassegna stampa; 9,35 Sulla
notizia; 10,40 Onda libera; 12,00 GR;
12,05 Vacanze padane 13,00 Titoli
Tg - Meteo; 13,05 Dediche padane;
14,00 Filo diretto; 15,00 MGP Martesana; 16,00 Spazio PIU; 16,30 Filo
diretto; 17,00 Il punto politico
IL SOLE SORGE ALLE 6,28
E TRAMONTA ALLE 19,56
LA LUNA CALANTE
SORGE ALLE 2,07
E TRAMONTA ALLE 17,21
ancor più evidente quando a far da punte di
diamante di questa offensiva della politica in
televisione sono due stazioni come Rai Tre e
Rai News 24 ore che hanno una colorazione
che supera, di gran lunga, il colore rosso
paonazzo. E sempre spulciando tra i dati si
nota ahimè la solita nota dolente nei confronti
del Carroccio. Non ce’ infatti nessun rappresentante della Lega tra i leader più intervistati nei talk. La lista è veramente impietosa. Davanti a tutti Silvio Berlusconi:
l’uomo su cui tutti parlano. C’è poi il leader
del Pd Pierluigi Bersani e a seguire Pierferdinando Casini gran patron dell’Udc e
Antonio Di Pietro capo indiscusso dell’Italia
dei Valori. E la Lega dov’è? Non c’è perché
siamo alle solite con il tentativo di tenerla
fuori dagli studi televisivi. Di mettergli il tradizionale bavaglietto per la comodità dei più
fr
che di certo non sono della Lega Nord.
RETE 4
8,55 Telefilm: Nikita
10,20 Tf: Più forte ragazzi
11,20 Rubrica: Benessere - il
ritratto della salute
11,30 Att.: Tg4 - Vie d’Italia
12,00 Tf: Wolf, un poliziotto a
Berlino
13,00 Tel.: Distretto di polizia
13,50 Rubrica: Sessione pomeridiana: il tribunale di
Forum
15,10 Tl.: GSG9 - Squadra
d’assalto
16,15 Soap opera: Sentieri
16,45 Film: Tempeste di ghiaccio. Dramm. (Usa, ’02). Di
N. Kinsella, con Ted McGinley, Linda Purl
18,55 Attualità: Tg4 - Meteo
19,35 Soap: Tempesta d’amore
20,30 Telefilm: Renegade
21,10 Film: Codice: Swordfish.
Thriller (Usa, ’01). Di Dominic Sena, con John Travolta, Hugh Jackman
23,20 Film: La sconosciuta.
Dramm. (Ita., ’06). Di Giuseppe Tornatore, con K.
Rappoport, M. Placido, C.
Gerini, P. Degli Espositi
1,40 Att.: Tg4 Night News
6,10 Rubrica: Aspettando “Unomattina Estate”. Con Guido Barlozzetti
6,30 Att.: Tg1 - Previsioni viabilità
6,45 Rubrica: Unomattina Estate. Con
Gerardo Greco e Georgia Luzi
10,45 Telefilm: Un ciclone in convento
11,30 Serie tv: Provaci ancora prof. Con
Veronica Pivetti, Enzo Decaro
13,30 Attualità: Telegiornale
14,00 Rub.: Tg1 Economia
14,10 Talk show: Verdetto finale. Conduce Veronica Maya
15,00 Serie tv: Un medico in famiglia 6.
Con Giulio Scarpati, Francesca Cavallin
17,00 Attualità: Tg1 - Che tempo fa
17,15 Telefilm: Heartland
17,55 Telefilm: Il commissario Rex
18,50 Gioco: Reazione a catena. Conduce Pino Insegno
20,00 Attualità: Telegiornale
20,30 Game show: Colpo d’occhio L’apparenza inagnna
21,20 Documenti: Superquark. Con Piero Angela
23,35 Varietà: Teatro del silenzio - “Bravo China 2011”. A cura di Andrea
Bocelli
1,00 Att.: Tg1 Notte - Che tempo fa
1,40 Rubrica: Sottovoce
2,15 Rubrica: Rai Educational
CINEMA
LA 7
7,00 Rubrica: Omnibus
7,30 Attualità: Tg La 7
7,50 Rubrica: In onda “estate”. (r)
8,30 Serie tv: Dio vede e provvede. Con A. Cenci
10,25 Rubrica: Le vite degli altri. Conduce T. Panella
11,25 Telefilm: MacGyver
12,30 Telefilm: Da un giorno
all’altro
13,30 Attualità: Tg La 7
13,55 Film: Venga a prendere il
caffè da noi. Con Ugo
Tognazzi
16,05 Doc.: La7 doc. “Shamwari Savana Hospital”
17,00 Tf: L’ispettore Barnaby
19,00 Rubrica: Cuochi e fiamme. Conduce Simone Rugiati (r)
20,00 Attualità: Tg La 7
20,30 Rubrica: In onda “estate”. Con Luisella Costamagna, e Luca Telese
21,10 Film: Cari fottutissimi
amici. Di Mario Monicelli,
con Paolo Villaggio, Beatrice Macola
23,30 Tl.: La valigia dei sogni
24,55 Attualità: Tg La 7
6,00 Rub.: Prima pagina. Nel corso: Traffico / Meteo 5 /Borse e monete
8,00 Attualità: Tg5 Mattina
8,50 Film: Una sorellina di troppo.
Commedia (Olanda, ’08). Di B. Bredero, con T. Lamberts, B. Atsma
11,00 Rb: Forum. Con Rita Dalla Chiesa
13,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5
13,40 Soap opera: Beautiful
14,10 Soap opera: Centovetrine
14,45 Film: Rosamunde Pilcher: Prova
d’amore. Germania (2007). Di Michael Faust, con Anja Knauer, Flotian David Fitz
16,45 Film: Un delfino per amico.
Comm. (Usa, ’06). Di M. D. Sellers,
con C. Schroeder, A. Dunbar
17,30 Att.: Tg5 - 5 minuti (nel corso)
18,50 Quiz: La stangata. Condotto da
Gerry Scotti
20,00 Attualità: Tg5 - Meteo 5
20,40 Show: Paperissima sprint. Con G.
Palmas, V. Brumotti e il Gabibbo
21,20 Film: Il principe e il pirata. Commedia (Italia, 2001). Di e con Leonardo Pieraccioni e M. Ceccherini
23,30 Rubrica: Tg5 numeri in chiaro
24,00 Film: Terapia e pallottole. Comm.
(Usa, 1999). Di Harold Ramis, con
Robert De Niro, B. Crystal
1,45 Attualità: Tg5 Notte - Meteo 5
12,00 Film: From Paris with love
13,35 Film: Prova a incastrarmi.
Con Vin Diesel
15,45 Film: Le ultime 56 ore
17,40 Film: 20 sigarette
19,20 Film: Oxford murders - Teo-
rema di un delitto
21,15 Film: Femme fatale. Con
Antonio Banderas
23,15 Film: Omicidio in diretta.
Con Nicholas Cage
1,00 Film: Figli - Hijos
SPORT I
SPORT II
06,00 Serie A Review
09,00 Speciale Calciomercato
10,00 Serie A Remix - Speciale
Lazio
11,00 Premier League Review
12,00 Everton - QPR
14,00 Speciale Calciomercato
15,00 Fan Club Roma
15,30 Fan Club Napoli
16,00 Fan Club Fiorentina
16,30 Fan Club Juventus
17,00 Fan Club Milan
17,30 UEFA Champions League
Sorteggio...
20,00 Serie B prepartita (diretta)
20,45 Sampdoria - Padova
22,45 Serie B postpartita
23,15 Speciale Calciomercato
00,15 Inter - Olympiacos P.
02,15 Milan sta arrivando la Serie A
02,45 Calcio Highlights
09,30
10,00
10,30
11,30
12,30
13,00
14,00
15,00
15,30
19,30
20,00
20,50
21,45
22,15
23,15
00,10
00,55
01,40
Icarus
MotorSport
Rugby: Sudafrica - All Blacks
Beach Volley: Queen of the
Beach 2011
Icarus
WWE Experience
Ferrari Challenge
Momenti di Golf
Golf: Johnnie Walker
Championship...
Momenti di Golf
Poker: PartyPoker.net
Poker: PartyPoker.net
MotorSport
IndyCar: Mid-Ohio
Beach Volley: Campionato
italiano
Poker: SNAI Poker Cup
WWE 24/7 Preview
Rugby: Sudafrica - All Blacks
Dedicò la vita alla formazione umana e cristiana dei fanciulli e dei giovani. Istituì scuole popolari gratuite, ispirando il suo metodo pedagogico all'amore e alla sapienza del Vangelo
(Scuole Pie). Affrontò con serenità durissime prove e manifestò costante attenzione e solidarietà verso i perseguitati. Fondò una Congregazione a indirizzo educativo: gli Scolopi.
OGGI
Cielo: soleggiato salvo temporanei annuvolamenti sull'arco alpino. Fenomeni: isolati temporali sulle Alpi, più
probabili sul settore centro-occidentale. Temperature:
stazionarie. Venti: deboli. Mari: Mar Ligure poco mosso.
Adriatico Settentrionale poco mosso. Zero termico:
4200 (Alpi-Ovest 4100, Alpi-Est 4200)
IL SOLE SORGE ALLE 6,29
E TRAMONTA ALLE 19,54
LA LUNA CALANTE
SORGE ALLE 3,14
E TRAMONTA ALLE 18,00
TG NORD
DOMANI
Cielo: annuvolamenti sulle Alpi centro-occidentali, sole
altrove. Fenomeni: qualche rovescio o temporale sulle
Alpi centro-occidentali. Temperature: stazionarie. Venti: deboli in prevalenza meridionali. Mari: Mar Ligure
poco mosso. Adriatico Settentrionale poco mosso. Zero
termico: 4100 (Alpi-Ovest 3900, Alpi-Est 4000)
STASERA SU TELEPADANIA - ORE 20.30
SPECIALE
CANALE 5
RAIUNO
Previdenza
Temperature
min. max
BOLZANO
TRIESTE
UDINE
VERONA
VENEZIA
BERGAMO
COMO
MILANO
VARESE
AOSTA
TORINO
MONDOVÌ
CUNEO
GENOVA
IMPERIA
PIACENZA
BOLOGNA
PORTOFERRAIO
FIRENZE
PISA
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Seguici
sul digitale terrestre
al CANALE 75
Telepadania è visibile anche sul web all’indirizzo www.padanianet.com
20
laPADANIA
Giovedì 25 agosto 2011
CALCIO / Inizia stasera con una partitissima il torneo di serie B
LORENZO CRESTA
Ore 20.45, stadio “Luigi
Ferraris” di Genova, torna
in campo la serie Bwin per
dare il via ad una nuova ed
avvincente stagione. Riflettori puntati sull’anticipo
della prima giornata che
vedrà opporsi Sampdoria e
Padova, come inizio, non
poteva esserci sfida migliore. Si affrontano due candidate alla promozione in
massima serie, categoria di
provenienza dei liguri, malamente retrocessi appena
pochi mesi fa, e categoria
sfiorata dai veneti nello
scorso campionato con il
sogno infranto nella finale
Samp-Padova, un gioco da duri
play-off persa contro il super Novara. Confermato
Alessandro Dal Canto al
timone, il Padova, tolti i
panni di squadra rivelazione ha deciso di indossare
quelli di pretendente al titolo allestendo una squadra di tutto rispetto; la
campagna acquisti biancoscudata non ha badato a
spese, con gli arrivi di
Omar Milanetto, Francesco Ruopolo e Aniello Cutolo i tifosi possono sogna-
re in grande. Tanta voglia
di giocare e cancellare il
recente passato per la
Sampdoria che ha come
unico obiettivo quello di
percorrere a ritroso il cammino che l’ha portata dal
Paradiso all’Inferno e riassaporare così la serie A. La
società del Presidente Garrone ha rivoluzionato l’ambiente rimodernandosi in
ogni figura chiave. Pasquale Sensibile è stato scelto
come Direttore Sportivo e
Gianluca Atzori ha ricevuto l’incarico di allenatore. Bertani, Piovaccari e il
neo arrivo Romero sono
solo alcuni nomi che hanno
caratterizzato il calciomercato blucerchiato e, dopo la
precoce eliminazione in
coppa Italia, il popolo doriano si aspetta un deciso
cambio di rotta che possa
coincidere con un inizio
raggiante. Non resta che
attendere il calcio d’inizio
fissato per le ore 20.45,
Sampdoria e Padova inaugurano la stagione 20112012 in un match che, vista la filosofia di gioco di
entrambe le squadre, promette gol e spettacolo.
CICLISMO / Oggi una classica del professionismo in Lombardia
Carnago banco di prova per i Mondiali
Il ct Bettini osservatore interessato: in gara molti giovani che potrebbero vestire la maglia azzurra
PAOLO BROGGI
Il grande ciclismo
continua a pedalare
in Lombardia. Oggi,
infatti, il Circuito del
Seprio sarà il teatro
domani dell’ediz ione
numero quaranta del
Gran Premio Industria Commercio Artigianato Carnaghese, classico appuntamento del mese di
agosto del ciclismo
professionistico. Si
correrà ad un mese
esatto dalla disputa
della prova di Campionato del Mondo
per professionisti ed
a osservare i corridori
in gara ci sarà il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana
Paolo Bettini. In particolare il ct terrà
d’occhio il tricolore
Visconti, il velocista
romagnolo Belletti
ed il giovane bresciano Simone Ponzi,
protagonista di buone prove in questa
estate di ciclismo.
Il via per i concorrenti delle diciannove
formazioni in gara
verrà dato dal centro
di Carnago alle
10.30, da percorrere
199,700 chilometri
con ogni giro gli
strappi di Solbiate Arno e Castelseprio.
Un percorso abbastanza impegnativo,
che nelle ultime edizioni ha fatto la selezione nel gruppo dei
partenti. Una componente importante che
potrà influenzare il risultato della corsa
sarà sicuramente il
caldo che in questi
giorni ha imperversato nel varesotto e che
nemmeno oggi dovrebbe mollare la sua
presa.
Non sarà della par-
tita Ivan Basso, che a
Carnago vinse lo
scorso anno, perché è
impegnato in America nel Giro del Colorado. Il varesino farà il suo rientro alle
corse in Italia in occasione del Giro di
Padania.
Tra i corridori più
attesi della prova, Damiano Cunego, che
torna a correre in Italia dopo il Tour e la
Classica di San Sebastian. Il veronese
sta preparando un
gran finale di stagione, non ha fatto mistero di voler puntare
al Giro di Lombardia,
e quindi cercherà di
mettersi in mostra sino ad ora. Molto attesi il recente vincitore di Tre Valli Varesine e Trofeo Melinda, Davide Rebellin,
il trentino Leonardo
B e r t a g n o ll i , il due
volte vincitore della
gara Francesco Ginanni, il velocista milanese Daniele Colli,
terzo lo scorso anno,
il giovane Si mo ne
Ponzi ed il colombiano Miguel Angel Rubiano Chavez grande
.......................
Intanto
alla Vuelta
Nibali e Scarponi
sono ottimi
protagonisti
e pronti all’exploit
.......................
l’edizione numero
quaranta del nostro
Gran Premio Carnaghese. Gli sforzi organizzativi che portiamo avanti sono
sempre più importanti, ma dobbiamo ringraziare i tanti amici
che ci sono vicini, gli
spettatori che sono
sempre affezionati alla nostra corsa e i tanti volontari della nostra società che permettono la realizzazione dell’evento».
Appuntamento tv
su RaiSport alle
17.25.
protagonista delle ultime gare.
Il presidente della
Società Ciclistica
Carnaghese M au ro
Macchi non nasconde la sua soddisfazione: «Pensiamo di avere allestito un degno
campo di partenti per
VUELTA. Azzurri pimpanti sulle strade di
Spagna, dove il caldo e
le salite la fanno da
padroni: Vincenzo Nibali e Michele Scarponi sono in perfetta
linea di galleggiamento, uno quinto e l’altro
quindicesimo della generale: entrambi sono
stati brillanti protagonisti sulle prime salite
e si preparano ad affrontare le tappe più
dure di una corsa che
per ora vede in testa il
francese C ha v an el ,
destinato comunque a
“saltare” nelle prossime tappe.
FRANCIA. Giovani italiani in bella evidenza
anche in Francia, dove si sta correndo il
Tour du Poitou Charentes. Dopo due tappe, infatti, al comando della classifica generale c’è il ventunenne molisano Davide Appollonio, che
ha vinto la prima volata, mentre ieri al
quarto posto ha finito
un altro velocista
d el l ’89, il brianzolo
Giacomo Nizzolo.
RUGBY / Presentata a Treviso la squadra attesa dalla seconda stagione europea
Benetton, Celtic e Heineken per la storia
TREVÌSO - Presentato nella
tradizionale e suggestiva
cornice di piazza Trentin
nel centro storico del capoluogo della Marca il Benetton 2011/2012 di coach Franco Smith, atteso
da una seconda stagione
in Celtic league (la competizione che da quest'anno assumerà la titolazione
di RaboDirect Pro12) e
dalla prestigiosa Heineken cup. L'esordio casalingo per i Leoni di capitan
Pavanello è fissato per sabato 3 settembre a Monigo
(ore 15) contro la franchigia irlandese di Connacht.
Non sarà un avvio di stagione agevole per i ragazzi
del presidente Am er in o
Zatta, che dovranno disputare la prima parte della stagione (almeno sei
partite) privi dei molti nazionali impegnati nella
Coppa del mondo in Nuova
Zelanda. A rendere meno
pesanti possibili le assenze saranno i permit player
(giocatori di fatto in prestito) che Treviso ha potuto prelevare dai club del
territorio sulla base di un
elenco stilato dal settore
tecnico della Fir. Procedura che, insieme alle restrizioni nell'uso di giocatori
formati all'estero, promette/minaccia di accendere
una polemica dalle conseguenze potenzialmente
dirompenti. Intanto in ca-
sa Benetton si fanno già i
conti con gli infortuni: Botes fermo per almeno tre
settimane (colpo allo sterno contro Bayonne), Gori
e Semenzato via con la
Nazionale, a vestire la maglia numero 9 contro Connacht potrebbe essere il
giovane petrarchino Chillon, in prestito dalla formazione padovana cam-
pione d'Italia insieme al
compagno di squadra Barbini. Sabato è in programma l'ultimo incontro di pre
season a Londra contro gli
Wasps. Nessuna nuova,
purtroppo, sul fronte diritti televisivi. Al momento
non è infatti garantita la
copertura delle partite
delle due formazioni italiane. Della cosa si sta direttamente interessando
il board della competizione celtica. Dopo il fallimento dell'esperimento
Dalia, l'augurio è che le
trattative siano condotte
con il necessario equilibrio e la dovuta attenzione.
gsbrocco