lettera a ichinosawa nyudo

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lettera a ichinosawa nyudo
Scritti di Nichiren Daishonin
volume 8
LETTERA A ICHINOSAWA NYUDO
Il 12 maggio del primo anno dell'era Kocho (1261), quando il segno opposto di
Giove era nel settore kanoto-tori, incorsi nello sfavore delle autorità e fui esiliato a Ito
nella penisola di Izu, lo stesso luogo dove fu bandito il vice-comandante delle guardie
imperiali Minamoto no Yoritomo1. Ma poco dopo, il 22 febbraio del terzo anno della
stessa era (1263), segno ciclico mizunoto-i, mi fu permesso di tornare.
In seguito, il 12 del nono mese dell'ottavo anno dell'era Bun'ei (1271), segno
ciclico kanoto-hitsuji, incorsi nuovamente nell'ira delle autorità e fui condannato
sommariamente alla decapitazione. Ma per alcune circostanze l'esecuzione fu sospesa
e mi posero sotto la custodia dell'ex governatore di Musashi2,
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1. Minamoto no Yoritomo (1147-1199): fondatore dello shogunato di Kamakura, nel 1159 si unì al
padre Yoshitomo nel tentativo di rovesciare il potente clan di Taira no Kiyomori che dominava la corte
imperiale. Yoshitomo fu ucciso, Yoritomo fu catturato e nel 1160 bandito nella penisola di Izu dove rimase
fino al 1180 quando guidò una rivolta contro i Taira. Nel 1192 fu nominato shogun e stabilì un governo
militare a Kamakura.
2. Ex governatore di Musashi: Hojo Nobutoki (1238-1323) fu governatore di Musashi (attuali
prefetture di Tokyo, Saitama e Kanagawa orientale dal 1267 al 1273). Era anche conestabile della provincia
di Sado. Quando il Daishonin era in esilio a Sado inviò tre lettere non ufficiali raccomandando di non dare
assistenza al Daishonin.
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che era anche conestabile dell'isola di Sado nel nord. Su proposta dei suoi uomini, fui
inviato in quell'isola.
Gli abitanti dell'isola sono selvaggi e barbari, non conoscono nemmeno la legge
di causa ed effetto. È superfluo dire che mi trattarono duramente. Tuttavia non provo
alcun risentimento nei loro confronti. Il motivo è questo: persino il signore di Sagami3
che, come governante del Giappone, dovrebbe avere una certa conoscenza dei principi
di giustizia, senza investigare sulle circostanze, condannò ingiustamente a morte
l'uomo che cercava di salvare la nazione; quindi a maggior ragione non ci si può fidare
dei suoi sudditi, anche se sono buoni, e non c'è motivo di odiare quelli cattivi.
Sin da quando ho cominciato a proclamare questo insegnamento, ho deciso di
dedicare la vita al Sutra del Loto e di guadagnarmi un nome nelle pure terre dei Budda
nei mondi delle dieci direzioni dell'universo. Hung Yen, raccolto il fegato del suo
defunto signore, il duca Yi di Wei, si aprì l'addome, ve lo introdusse e morì4. Yu Jang5
morì gettandosi sulla spada per vendicare l'onore del suo signore Chih Po. Questi
uomini agirono così semplicemente per ripagare un debito mondano di gratitudine.
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3. Signore di Sagami: Hojo Tokimune (1251-1284), ottavo reggente del governo di Kamakura e
governatore della provincia di Sagami.
4. Una storia narrata nello Shih chi (Cronache dello storico). Mentre Hung Yen era in viaggio, un
nemico attaccò lo stato di Wei; il duca di Yi venne ucciso e le sue carni divorate, a eccezione del fegato. Al
ritorno Hung Yen vedendo la terribile scena pianse; poi si aprì l'addome e vi introdusse il fegato del suo
signore.
5. Secondo lo Shih chi, Yu Jang di Chin, dapprima servì le famiglie Fan e Chung-hang, ma senza
ottenere una posizione importante. Poi servi Chih Po che lo trattò con grande favore. Quando Chih Po fu
ucciso da Hsiang-tzu, signore di Chao, Yu Jang decise di vendicarlo: per poter avvicinare e uccidere
Hsiang-tzu, si verniciò il corpo come un lebbroso e si rese muto bevendo della soda. Il tentativo fallì e Yu
Jang fu catturato. Hsiang-tzu, comprendendo la sua grande lealtà, gli offrì la sua veste, ma Yu Jang la
trapassò tre volte con la spada e quindi si uccise.
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La ragione perché gli uomini continuano da innumerevoli kalpa a trasmigrare
nei sei sentieri senza mai conseguire la Buddità, é che essi sono attaccati ai loro corpi e
non offrono la vita per il Sutra del Loto. Il bodhisattva Kiken6 si bruciò il corpo per
milleduecento anni come un'offerta al Budda Pura e Splendente Virtù di Sole e Luna e
per settantaduemila anni si bruciò un braccio come offerta al Sutra del Loto. Questo
uomo rinacque come il bodhisattva Yakuo. Il bodhisattva Fukyo che per molti kalpa fu
deriso e insultato, colpito con bastoni e pietre per la causa del Sutra del Loto, non è
rinato come il Budda Shakyamuni? Ciò dimostra che la strada per la Buddità richiede
differenti forme di pratica a seconda dei tempi.
Nell'epoca attuale, il Sutra del Loto è il sutra supremo come nel passato, ma
poiché il modo di praticarlo varia da epoca a epoca, non può raggiungere la Buddità
neanche chi lo legge e recita ritirato nelle foreste o sulle montagne, o chi lo predica
vivendo nei villaggi, né chi osserva i precetti o fa un'offerta bruciandosi le braccia. In
Giappone il Buddismo sembra fiorente, eppure c'è qualcosa di strano riguardo agli
insegnamenti buddisti. Gli uomini però non se ne accorgono. Sono come insetti che
volano tra le fiamme o come uccelli che si gettano nella bocca di un serpente.
I maestri delle sette Shingon, Kegon, Hosso, Sanron, Zen, Jodo e Ritsu credono
di aver afferrato la Legge e di essersi emancipati dal ciclo di nascita e morte. Ma i
maestri che fondarono le sette non compresero neanche il significato dei sutra sui
quali basavano le loro dottrine e stupidamente
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6. Kiken: Issai Shoju Kiken (Visto con Gioia da tutti gli Esseri). Appare nel capitolo Yakuo
(ventitreesimo) del Sutra del Loto, come precedente incarnazione del bodhisattva Yakuo. Apprese il Sutra
del Loto dal Budda Nichigatsu Jomyotoku (Pura e Splendente Virtù di Sole e Luna) e in riconoscenza si
cosparse d'olio e si lasciò bruciare per milleduecento anni. Rinato, servì di nuovo il Budda Nichigatsu
Jomyotoku e, alla sua morte, si bruciò le braccia per settantaduemila anni.
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adottarono solo i sutra che si accordavano con le proprie idee. Senza rendersi conto,
che andavano contro il Sutra del Loto e che tradivano l'intenzione del Budda,
procedettero a propagare le loro dottrine al punto che sia il governante della nazione
sia il popolo comune credettero in essi. Inoltre, le loro dottrine furono introdotte in
altri paesi e, trascorsi molti anni, gli studiosi di questa epoca, inconsapevoli degli
errori dei fondatori, considerano uomini saggi coloro che le studiano e propagano.
Se la sorgente è torbida, il fiume non sarà limpido: se il corpo è curvo, l'ombra
non sarà diritta. Shan-wu-wei e gli altri fondatori della setta Shingon erano già
destinati a cadere nell'inferno. Forse alcuni si pentirono e sfuggirono all'inferno. Altri
propagarono semplicemente i loro sutra, ma non lodarono, né disprezzarono il Sutra
del Loto e perciò, pur non liberandosi dal ciclo di nascita e morte, evitarono di cadere
nei cattivi sentieri. Ma la gente di quest'ultima epoca, non è al corrente di questo e
perciò tutti hanno posto fede in loro. Sono come persone che salgono a bordo di una
nave danneggiata e si dirigono in mare aperto o come persone ubriache che si mettono
a dormire in mezzo a un incendio.
Io, Nichiren, avendo compreso la situazione, immediatamente aspirai
all'Illuminazione [per salvarli] e cominciai a parlare chiaramente della questione,
benché sapessi sin dall'inizio che, comunque avessi parlato, la gente del tempo non mi
avrebbe creduto, anzi mi avrebbe esiliato e condannato a morte.
La nazione giapponese oggi ha voltato le spalle al Sutra del Loto e ha
abbandonato Shakyamuni. Per questa ragione, il suo popolo non solo cadrà
sicuramente nella fortezza dell'inferno Avichi dopo la morte, ma soffrirà a causa di
grandi difficoltà anche in questa esistenza: verranno invasori da un paese straniero e
tutti, dal governante fino alla gente del popolo, si lamenteranno.
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Per fare un esempio, se mille fratelli si uniscono per uccidere il loro padre, la
punizione che riceveranno non sarà suddivisa in mille porzioni, ma ciascuno di loro
[riceverà la piena retribuzione]: tutti cadranno egualmente nell'inferno di sofferenza
incessante e vi rimarranno per un kalpa. Lo stesso vale per il popolo giapponese.
Sin dal tempo di gohyaku-jintengo, questo mondo di saha è stato il dominio del
Budda Shakyamuni, il Signore della dottrina: non c'è una singola parte della sua terra,
cielo, mari, monti o piante, che appartenga a un altro Budda. Tutti gli esseri viventi
sono figli di Shakyamuni.
Per esempio, si dice che all'inizio del kalpa di formazione7, il dio Bonten scenda
dall'alto e dia vita agli esseri dei sei sentieri8. Come Bonten è il genitore di tutti gli
esseri, allo stesso modo Shakyamuni è il genitore di tutti gli esseri. Inoltre,
Shakyamuni è il maestro illuminato di tutti gli esseri del nostro paese. Noi dobbiamo
al nostro maestro se sappiamo riconoscere i nostri genitori, dobbiamo a Shakyamuni
se distinguiamo il nero dal bianco.
Ma a causa di ciò che hanno detto Shan-tao9 e Honen posseduti dal Demone
del sesto cielo, si erigono templi di Amida in tutta la nazione, si erigono templi di
Amida in ogni distretto, in ogni paese, in ogni villaggio; i comuni cittadini
costruiscono altari di Amida nelle proprie case e tutti dipingono
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7. Kalpa di formazione:il primo stadio nel ciclo che i mondi attraversano: formazione, stabilità,
declino e disintegrazione. Nel Primo stadio un mondo prende forma e appaiono gli esseri viventi.
8. Tradizione derivata dall'antica credenza indiana in Brahma (in giapponese Bonten) come dio
creatore.
9. Shan-tao (613-681): terzo patriarca della setta cinese della Pura Terra, studiò il Kammuryoju
sotto Tao-ch'o e diffuse la pratica dell'invocazione del nome del Budda Amida (Nembutsu). In Giappone
Honen studiò il commento di Shan-tao al Kammuryoju e fondò la setta giapponese della Pura Terra
(Jodo).
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o incidono immagini del Budda Amida da porre nelle case. Il nome di Amida è sulle
labbra di tutti: alcuni lo recitano ad alta voce, alcuni diecimila, altri sessantamila volte
[al giorno]. E persone ritenute sagge si affannano a incoraggiarli in questa pratica. È
come aggiungere erba secca al fuoco o scatenare il vento sull'acqua. Degli abitanti di
questo paese non c'è nessuno che non sia discepolo e suddito del Signore della
dottrina Shakyamuni. Chi non dipinge o scolpisce immagini di Amida o di altri Budda
e non recita il Nembutsu, benché possa essere un uomo malvagio, non ha ancora
mostrato chiaramente di aver abbandonato il Budda Shakyamuni. Ma coloro i quali
adorano esclusivamente il Budda Amida hanno già mostrato chiaramente di aver
abbandonato il Budda Shakyamuni. Quelli che recitano l'inutile Nembutsu, quelli sono
i veri malvagi!
Essi trattano un Budda che non è padre né madre, non è sovrano né maestro,
come tratterebbero un'adorata moglie, e allo stesso tempo abbandonano Shakyamuni
che è il padre e la madre, il sovrano e il maestro; non aprono la bocca per recitare il
Sutra del Loto che è come la nostra nutrice. Non sono forse dei figli ingrati?
E queste persone "che mancano di pietà filiale, non sono uno o due, cento o
mille, non sono gli abitanti di una o due province, ma dell'intero Giappone. Tutti,
senza alcuna eccezione, dal governante all'umile suddito, sono colpevoli di tre peccati
cardinali10. Di conseguenza, il sole e la luna guardano giù indignati, la terra trema e
freme per l'ira, enormi comete riempiono il cielo e grandi incendi scoppiano in tutto il
paese. Eppure queste persone non si accorgono del loro errore, anzi si vantano: «Noi
recitiamo incessantemente il
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10. Tre peccati cardinali: in questo caso, i tre peccati di rivoltarsi contro il sovrano, il genitore e il
maestro, cioè tradire Shakyamuni che è dotato di queste tre virtù.
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Nembutsu, inoltre costruiamo templi Nembutsu e veneriamo il Budda Amida!».
Sembrano cose sagge, ma in realtà sono inutili. Supponiamo che vi sia una
giovane coppia, in cui il marito è tanto innamorato della moglie e la moglie ha tanto
affetto per il marito, che dimenticano completamente il padre e la madre. Così i
genitori non hanno da vestirsi, mentre la loro camera da letto è calda, i genitori non
hanno da mangiare, mentre il loro stomaco è pieno. Benché sia la più grave mancanza
di devozione filiale, essi non si accorgono nemmeno della loro colpa. E una moglie che
deliberatamente volta le spalle alla propria madre,un marito che si rivolta contro il
proprio padre non commettono una colpa molto più grave?
Il Budda Amida dimora dieci miliardi di terre di Budda, lontano, non ha la
minima relazione con questo mondo di saha. Qualunque cosa si dica [su questa
relazione] è senza fondamento. È come voler accoppiare un cavallo con un bue o un
cane con una scimmia.
Nichiren è la sola persona che sapeva queste cose. Se per attaccamento alla vita
non avessi parlato, non solo non avrei ripagato il debito di gratitudine per il mio paese,
ma sarei diventato un nemico del Budda Shakyamuni. Già sapevo che se avessi messo
da parte la paura e avessi parlato dicendo come stavano le cose, sarei stato condannato
a morte o, se fossi sfuggito alla pena di morte sarei stato sicuramente esiliato. Tuttavia,
il debito di gratitudine per il Budda era così grande che ho parlato senza farmi
intimidire dagli altri.
Proprio come avevo previsto, sono stato esiliato due volte; nel corso del
secondo esilio, nell'estate del secondo anno di Bun'ei (1272) fui trasferito nella località
chiamata Ichinosawa nel villaggio Ishida della provincia di Sado. Il capo del villaggio a
cui ero affidato e i suoi uomini, sia ufficialmente che privatamente, mi trattarono
male, peggio che se fossi stato il nemico dei loro genitori o un nemico da una
precedente
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esistenza. Ma il nyudo11 presso cui ero alloggiato, sua moglie e i loro servi, benché
all'inizio fossero timorosi, forse a causa di un legame formato in una precedente
esistenza, in privato cominciarono a provare compassione di me.
Le razioni di cibo che ricevevo dal capo del villaggio erano scarse e, poiché
avevo con me vari discepoli, avevamo appena due o tre bocconi di riso a testa. A volte
lo dividevamo in porzioni sul vassoio, a volte lo ricevevamo e lo mangiavamo
direttamente nel palmo della mano. Il padrone di casa in privato ci trattò con
compassione. Benché esteriormente si dimostrasse timoroso delle autorità , in cuor
suo aveva pietà di noi cosa che non dimenticherò in ogni futura esistenza. A quel
tempo, egli significava per me molto di più dei genitori che mi misero al mondo. Devo
ripagare il mio debito di gratitudine, per quanto grande sia. E soprattutto, devo fare
ciò che gli ho promesso.
Il nyudo è profondamente preoccupato della vita futura e per lungo tempo si è
dedicato a recitare il Nembutsu. Inoltre ha eretto un tempio di Amida e ha offerto
delle terre a quel Budda. Ma temendo anche la reazione del sovrintendente del luogo12
ha esitato a prender fede nel Sutra del Loto. Forse questa è stata la cosa più
ragionevole da fare nella sua posizione, tuttavia senza dubbio cadrà nell'inferno di
incessante sofferenza. Ho pensato che, per paura dell'opinione pubblica, non
abbandonerebbe il Nembutsu anche se gli inviassi il Sutra del Loto. Sarebbe come
mescolare acqua col fuoco: la grande acqua delle sue offese alla Legge sicuramente
spegnerebbe il
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11. Nyudo: allude a Ichinosawa, alla cui moglie è indirizzata la lettera. Nyudo era il titolo di un
prete laico, un uomo che ha ricevuto la tonsura ma continua a vivere come un laico.
12. Sovrintendente: Homma Rokurozaemon. Vassallo di Hojo Nobutoki, aveva il feudo a Echi nella
prefettura di Sagami, ma era anche intendente di Niiho a Sado e magistrato dell'isola.
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piccolo fuoco della sua fede nel Sutra del Loto. E se il nyudo dovesse cadere
nell'inferno, io, Nichiren sarei a mia volta in colpa, perciò, chiedendomi ansiosamente
cosa dovessi fare, fino a ora non gli ho inviato il Sutra del Loto.
Poi ho saputo che la copia del Sutra del Loto che intendevo mandargli era
andata distrutta in un incendio a Kamakura. Sembrava proprio che il nyudo non
avesse un legame con il Sutra del Loto e mi chiedevo perché mai gli avessi fatto questa
promessa. Inoltre, quando la suora di Kamakura13 si trovò a corto di denaro per il
viaggio di ritorno da Sado, benché riluttante, io lo chiesi al nyudo, ma me ne sono
pentito. Potrei restituirgli la somma con gli interessi, ma anche i miei discepoli mi
fanno notare che, comunque, non manterrei la promessa. Non sapevo decidere quale
strada prendere e allo stesso tempo temevo che la gente potesse considerare la mia
condotta ingannevole e irresponsabile. Non avendo altra scelta, invio i dieci volumi del
Sutra del Loto14.
Poiché la nonna del nyudo sembra sinceramente attratta dal sutra più del
nyudo stesso lo affido a te per il suo bene. Le cose che Nichiren dice, sembrano parole
di un folle e nessuno gli presta fede. Tuttavia, quando nell'ottobre dell'undicesimo
anno di Bun'ei (1274), segno ciclico kinoe-inu, i mongoli attaccarono Tsukushi15, i
difensori di Tsushima
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13. Suora di Kamakura: identità incerta. Potrebbe trattarsi di Nichinyo Shonin, una donna che si
recò a visitare il Daishonin a Sado, insieme alla figlioletta.
14. Dieci volumi del Sutra del Loto: un volume del Sutra Muryogi, gli otto volumi del Sutra del
Loto più un volume del Sutra Fugen.
15. Tsukushi: antico nome dell'isola Kyushu. Quando nell'epoca di Nara (710-794) il Kyushu fu
diviso in province, Tsukushi passò a indicare le province di Chikuzo e Chikuzen. Questa area costituiva la
prima linea difensiva contro i mongoli e molte truppe vi vennero inviate da tutto il paese. Iki e Tsushima,
menzionate subito dopo, sono le due isole di fronte alla costa del Kyushu che subirono il primo attacco dei
mongoli.
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resistettero, ma il vice-governatore So16 fuggì. Così nessuno dei contadini e degli altri
abitanti si salvò: gli uomini furono uccisi o presi prigionieri, le donne furono radunate
e legate alle navi per le mani o fatte prigioniere.
Lo stesso accadde a Iki E quando le navi mongole si accostarono [a Tsukushi], Kakue17,
l'ex governatore di Buzen, si arrese e fuggì. Varie centinaia di uomini del Matsurato18
vennero abbattuti o fatti prigionieri, e la stessa sorte di Iki e Tsushima toccò alla
popolazione dei villaggi costieri che furono attaccati uno dopo l'altro.
E cosa succederà quando i mongoli attaccheranno la prossima volta? Quando
migliaia e milioni di combattenti verranno dal loro paese a invadere il Giappone, cosa
succederà? Le loro forze al nord per prima cosa attaccheranno Sado e uccideranno
subito gli intendenti e i conestabili. Quando i cittadini comuni cercheranno di
scappare sulle montagne del nord, saranno uccisi, fatti prigionieri o periranno sulle
montagne.
Dobbiamo fermarci a considerare perché accadono tali cose. Come ho detto
prima, ogni persona di questo paese, nessuna esclusa, ha commesso tre peccati
cardinali. Per questo Bonten, Taishaku, gli dèi del Sole e della Luna e i quattro Re
celesti sono entrati nel corpo del capo dei mongoli e ci castigano,
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16. So: So no Sukekuni (1207-1274) discendente dei Taira, era vice-conestabile dell'isola Tsushima.
17. Kakue: Shoni Sukeyoshi (1198- 1281), era conestabile delle provinte di Iki, Tsushima, Chikuzen,
Buzen e Hizen. Era anche magistrato dell'area del Kyushu, che sovrintendeva alla giustizia, ai templi e
santuari e alle opere pubbliche. Dopo l'attacco dei mongoli nel 1274, prese gli ordini come nyudo col nome
di Kakue.
18.Matsurato: lega di guerrieri che controllarono la regione di Matsura nella provincia di Hizen
(attuali prefetture di Nagasaki e Saga) dal dodicesimo al quindicesimo secolo. Nella battaglia di Dan-no
Ura nel 1185, si schierarono con i Taira, ma poi si sottomisero al vincitore Minamoto no Yoritomo e furono
nominati funzionari di aree locali.
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Nichiren può essere un folle, ma poiché ha detto di essere l'inviato del Budda e
il devoto del Sutra del Loto, non fa meraviglia che non gli abbiano dato ascolto. Ma a
causa di questa mancanza, ora la nazione è di fronte alla rovina. Per di più io sono
stato scacciato da una provincia dopo l'altra, trascinato in giro, attaccato e colpito,
mandato in esilio, e i miei discepoli sono stati uccisi e spogliati delle loro terre.
Se delle persone trattassero così l'inviato dei loro genitori, potrebbero essere
perdonate? Eppure io, Nichiren, sono il padre e la madre di tutto il popolo giapponese,
sono il loro sovrano e il loro maestro illuminato. Possono rivoltarsi a una persona
come me?
E’ assolutamente certo che chi recita il Nembutsu cadrà nell'inferno di
sofferenza incessante. Devi crederci!
Quando i mongoli ci assaliranno, che cosa farai? Anche se scappi sulle
montagne del nord con questo sutra sul capo o appeso al collo, rimane il fatto che per
molti anni hai sostenuto i fedeli Nembutsu e hai recitato il Nembutsu tu stessa,
diventando nemica del Budda Shakyamuni e del Sutra del Loto.
Se dovessi perdere la vita, non avere risentimento per il Sutra del Loto. E cosa
dirai quando sarai davanti a Emma nel suo palazzo? Probabilmente in quel momento,
anche se ti sentirai ridicola nel dirlo, dichiarerai di essere una discepola di Nichiren.
Ma di questo abbiamo parlato abbastanza. |
Quanto a questa copia del Sutra del Loto, chiedi a Gakujo-bo19 di leggertelo
regolarmente. Qualunque cosa dicano gli altri, non farlo vedere ai seguaci della setta
Nembutsu, ai maestri Shingon o a coloro che osservano i precetti20. Se qualcuno
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19. Gakujo-bo (m. 1301 ): discepolo del Daishonin, che si dice vivesse a Ichinosawa. Credente della
Shingon, si convertì all'insegnamento del Daishonin e si dedicò alla propagazione. Fondò il tempio Jisso-ji.
Coloro che osservano i precetti: spesso, come in questo caso si riferisce specificamente ai preti Shingon e
Ritsu.
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pretende di essere un discepolo di Nichiren, non fidartene se non ha una prova firmata
da me.
Rispettosamente. Nichiren
8 maggio
Ichinosawa Nyudo Gosho
Gosho Zenshu, pag. 1326
Scritto nel 1275, a 54 anni, da Minobu
Destinato alta moglie di Ichinosawa Nyudo
CENNI STORICI - Il Daishonin scrisse questa lettera a Minobu l’8 maggio del 1275,
all'età di 54 anni. La lettera è indirizzata alla moglie di Ichinosawa, un prete laico che
viveva a Sado. In seguito prese il titolo di Lettera a Ichinosawa Nyudo, probabilmente
perché contiene un'importante guida per il marito.
Dopo il dibattito di Tsukahara svoltosi il 16 e 17 gennaio del 1272 con varie
centinaia di preti di altre sette, molti si convertirono alle dottrine del Daishonin. Il
mese dopo si avverò una delle predizioni fatte dal Daishonin nel Rissho ankoku ron,
quando due fazioni della famiglia Hojo si combatterono a Kyoto e a Kamakura, e le
autorità ordinarono il trasferimento del Daishonin da Tsukahara nella casa di
Ichinosawa, un prete laico della sette Nembutsu. La moglie di Ichinosawa si convertì,
mentre il marito, pur essendo favorevole al Daishonin e proteggendolo, non si convertì
mai.
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