Numero 05 - Giovane Montagna Pinerolo Benvenuti

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Numero 05 - Giovane Montagna Pinerolo Benvenuti
Giovane Montagna - Sezione di Pinerolo
Via Vescovado, 20 (aperta tutti i mercoledì sera dalle 20,30 alle 23)
NOTIZIARIO SEZIONALE
Sito Internet: www.giovanemontagna.org
Numero 5 - marzo 2004
“A volte chiudiamo gli occhi
perché la realtà non piace.
Se però smettiamo di comunicare
non riusciamo più ad assaporare
la vita e scrivere la nostra storia”.
(da uno scritto di Marco Pantani)
In questi mesi, nell’ambito pinerolese, la stampa locale è ritornata più volte sull’argomento se è il caso o meno
di aprire una strada forestale nella zona del Ciardonet in modo da rendere più comodo l’accesso al rifugio Melano e meno faticoso il lavoro dei taglialegna che operano in zona.
Dato che la nostra Associazione, per Statuto, si interessa anche di problematiche ambientali, riteniamo opportuno pubblicare questi due punti di vista scritti da nostri Soci, grati se altri vorranno farci avere le loro opinioni.
1. - Ogni medaglia ha il suo rovescio...
La Giovane Montagna è certamente un’Associazione sensibile alle problematiche della tutela dell’ambiente montano, poiché riconosce nel proprio Statuto la necessità di operare in tal senso.
Eppure talvolta tali problematiche ci si presentano con caratteristiche tali che pare difficile prendere posizioni nette, in un
senso o nell’altro, senza che vi sia stata prima un’approfondita riflessione in proposito: riflettere significa prima di tutto informarsi e documentarsi sul merito delle questioni, poi, in senso stretto, pensarci con calma, in modo non superficiale, con
un atteggiamento razionale e non puramente emotivo.
E’ il caso dell’ipotesi di progetto preliminare della strada agro-silvo-pastorale che dal colle del Ciardonet dovrebbe raggiungere il rifugio Melano, seguendo in linea di massima il tracciato dell’attuale sentiero. Il progetto è ormai di pubblico dominio e la stampa locale se ne é occupata in diverse occasioni, ospitando anche prese di posizione diverse e spesso nettamente contrastanti.
Alcune osservazioni in proposito (forse un po’ scontate, ma non inutili): è chiaro che a ogni pinerolese amante della natura e della montagna piange un po’ il cuore al pensare che la familiare passeggiata dal colle del Ciardonet al rifugio Melano,
che si svolge in un ambiente piacevole, sereno e suggestivo, potrebbe in un prossimo futuro non essere più quella che è attualmente: se non distrutta, potrebbe in ogni caso essere profondamente alterata dalla costruzione della strada;d’altra parte la
strada sarebbe certamente molto utile ai fini della manutenzione dei boschi e soprattutto, della prevenzione e del contrasto
degli incendi; inoltre agevolerebbe indubbiamente i proprietari di terreni e boschi situati nella zona, e la Sezione del CAI di
Pinerolo, qualora andasse in porto il progetto di rifacimento completo del rifugio Melano;anche gli amanti della natura più
convinti e i difensori dell’integrità dell’ambiente più radicali non possono non riconoscere che certi atteggiamenti ecologisti
di tipo “fondamentalista” finiscono con l’idealizzare un ambiente naturale privo di ogni presenza umana, presenza che tuttavia nella realtà esiste e non può essere ignorata;un’opera come la costruzione della strada in questione può avere esiti molto
diversi a seconda di come viene realizzata e, successivamente, gestita: se la strada si farà, occorrerà almeno cercare di realizzarla con il minore impatto ambientale, con le necessarie opere accessorie (muretti di sostegno, vie di scolo per l’acqua), e,
soprattutto, la possibilità di percorrerla con mezzi motorizzati dovrà essere rigorosamente limitata alle persone che ne possono avere buon diritto: proprietari dei fondi, operai forestali, gestori del rifugio Melano e, sperando che non ce ne sia mai bisogno, Vigili del Fuoco. E’ auspicabile in ogni caso che ogni decisione venga presa solo dopo un approfondito dibattito che
coinvolga la comunità locale e tutte le persone in qualche modo interessate alla questione. Anzi, non sarebbe una cattiva
idea se la nostra Sezione si facesse promotrice di qualche momento di approfondimento e di dibattito pubblico, anche con la
partecipazione di esperti.
Come sempre, l’atteggiamento certamente peggiore sarebbe l’indifferenza!
Paolo Tamagno
2. - Una riflessione
Non è per spirito polemico, o con l’intenzione di creare un polverone inutile, che cerco di inserirmi nel discorso sul progetto della strada, o pista forestale che dir si voglia, che dal colle del Ciardonet, seguendo in linea di massima il tracciato
dell’attuale sentiero, dovrebbe giungere nei pressi del rifugio Melano, per poi proseguire nel territorio boschivo del Comune
di Frossasco.
Alcune considerazioni sono maturate in serene discussioni durante incontri avvenuti in Associazione di carattere ambientalistico, e le propongo alla Giovane Montagna, che penso sensibile alle problematiche del territorio montano, per aver recepito nel proprio Statuto la necessità di adoperarsi per la tutela dell’ambiente alpino.
Pur non sottovalutando la necessità di tutelare gli interessi economici delle poche persone rimaste ad abitare la montagna,
e ben conscio che il taglio e la pulizia dei boschi sono esigenze primarie e fonte di reddito importante, è grave in questo caso
il pericolo di uno sconvolgimento del territorio, simile a quanto già avvenuto da altre parti, e come esempio di zona basta
percorrere gli itinerari aperti tra Crò, Gran Dubbione, monte Sette Confini, Brun, colle del Ciardonet.
Altri progetti di “valorizzazione” sono allo studio in uffici di enti competenti, come la sistemazione della ex strada militare del colle dell’Assietta e l’apertura di una nuova carrareccia verso l’Alpe Crosenna in alta val Pellice.
Anche per queste opere, si terrà conto del rispetto dovuto all’ambiente e della necessità di conciliare le esigenze dei margari, con il dovere di preservare il territorio da possibili speculazioni sempre in agguato?
A mio parere è necessario stare molto attenti, perché “valorizzazione” non significhi stravolgimento, come avvenuto per
la bellissima mulattiera lastricata del Bourcet.
Perciò in questo momento storico di condoni facili e di manomissioni massicce del territorio, sia in montagna che in pianura, forse non è inopportuno essere per lo meno vigili verso certe realizzazioni, attenti comunque alle necessità di chi dalla
montagna trae una piccola fonte di reddito.
Solo per questo, e per nessun altro motivo, queste mie riflessioni vengono portate alla conoscenza di altre persone.
Silvio Crespo
CRONACA sulle GITE SOCIALI
di QUESTI MESI
UNA POLENTATA A MONCALIERI
Quest’anno, a chiusura dell’attività escursionistica, anziché andare in montagna siamo scesi in pianura appoggiandoci alla
Sezione di Moncalieri che, nell’ambito delle gite intersezionali, ha provveduto oltre all’organizzazione della parte logistica
anche a... quella mangereccia.
Ma andiamo per ordine: partiti da Pinerolo alle 7,45 su diverse macchine (eravamo 34), appena oltrepassato il primo semaforo abbiamo già avuto il primo rallentamento sul ruolino di marcia a causa dell’alt imposto a due nostri automobilisti da
una pattuglia di carabinieri per un controllo di routine.
Ripresa la marcia senza ulteriori intoppi (a parte la nebbia incontrata a None) siamo arrivati a Moncalieri dove a causa del
traffico e dei semafori che hanno spezzettato la colonna, alcuni di noi hanno preso strade diverse col risultato di non sapere
più... dove andare (il tutto è poi stato risolto con una serie di telefonate!).
A parte questi contrattempi, verso le nove, ricompattate le file, dalla piazza principale di Revigliasco i trentaquattro pinerolesi e la ventina di moncalieresi, sotto la guida di Elio, hanno imboccato il sentiero che con un dislivello di circa quattrocento metri li ha condotti al panoramico Colle della Maddalena.
Il percorso, snodantesi attraverso un bosco ormai spoglio, in alcuni punti ci permetteva di ammirare il panorama dei nostri
monti che favorito da una giornata di cielo terso era veramente da favola.
Arrivati al Colle abbiamo potuto ammirare anche la sottostante Torino circondata dalla sua incantevole collina e dalla cerchia delle Alpi imbiancate di neve; quindi ai piedi della statua-faro della Vittoria abbiamo recitato la preghiera dell’Alpinista. Dopo una breve tappa e relativi scambi di impressioni siamo ridiscesi su un sentiero diverso da quello percorso in salita
arrivando verso l’una alle macchine per poi proseguire verso Moncalieri dove eravamo attesi per la polentata.
Qui gli amici moncalieresi, nei locali della loro sede, sono stati all’altezza della loro fama sia per l’accoglienza e sia per
quanto ci hanno servito dall’antipasto fino al caffè e “pusa caffè”.
Nel clima festoso, creatosi anche ad opera di coloro che hanno raccontato con la consueta originalità le ultime barzellette,
verso le 16, salutati i padroni di casa (ai quali rinnoviamo ancora il “grazie” sentito per essere disponibili in ogni circostanza), abbiamo ripreso il viaggio per Pinerolo soddisfatti di aver trascorso una giornata in compagnia di vecchi e nuovi amici
che ci auguriamo siano altrettanto numerosi all’appuntamento del 4 e 5 settembre 2004 alla Croce Rossa (monte di 3.566 m.
in Val di Lanzo, particolarmente caro alla Giovane di Moncalieri).
S. MESSA DI NATALE
La novità di quest’anno è stata la decisione di riprendere una vecchia tradizione che negli anni passati ci vedeva numerosi
partecipare al rito della santa Messa di mezzanotte in alcune parrocchie di montagna che raggiungevamo, a volte, anche con
mezzi di fortuna.
La notte di Natale siamo stati accolti nella piccola chiesa di Salza di Massello dove abbiamo vissuto sentiti momenti di
spiritualità prima e durante la celebrazione eucaristica.
Grande è stata la disponibilità di don Pasqualino ad accoglierci in canonica anche dopo la Messa insieme agli abitanti del
paese per scambiarci gli auguri e penso che tutti i partecipanti abbiano riportato impressioni decisamente positive.
Se il prossimo anno verrà riproposta l’iniziativa, suggerirei di lasciare le macchine a una certa distanza per poi raggiungere la chiesa a piedi in modo che ognuno possa coinvolgersi nel creato circostante e... magari fare qualche riflessione su quanto si sta avverando in questa notte santa.
Ancora un “grazie” sincero a don Pasqualino per l’ospitalità concessaci e per tutto quanto ci ha riservato dopo la funzione.
4 GENNAIO: FESTA DELLA BEFANA
Causa neve, anziché andare a festeggiare al monte Bracco, abbiamo optato al mattino per una passeggiata a San Benedetto sopra Porte.
Alle ore 13, poi, convivio in sede G.M. (una trentina di persone) per un pranzetto preparato dalle Befane, ovvero nostre
Socie, a base di affettati misti, torte salate, frittatine, insalate miste, panettone, pandoro, dolci vari, il tutto innaffiato da buon
vinello “Birbet”, moscato, ecc.
Verso sera è arrivata una Befana ben mascherata con tanto di scopa; dopo tanto abbiamo scoperto trattarsi del nostro Socio, una sorpresa... simpatica ed allegra, grazie a Mario e Mirella!
Un grazie lo estendiamo anche a Silvina e Tea per quanto ci hanno procurato affinché potessimo organizzare una “corposa” lotteria.
11 GENNAIO: GITA SULLA NEVE A CLAVIERE
E’ la prima gita in pullman ed i partecipanti sono ben quarantuno, suddivisi in tre gruppi: sciatori, escursionisti con racchette da neve ed escursionisti a piedi.
I venticinque “ciaspolatori” partono uniti verso la capanna Gimont guidati da Enrico, ma presto il gruppo si sgrana: non
tutti hanno la stessa velocità e con noi ci sono anche due giovani alla prima esperienza con le racchette.
Raggiunti i 2000 metri della Gimont, i meno “arditi” si fermano, mentre il resto del gruppo riparte dietro al capogita verso
il colle Gimont.
Purtroppo il sole ci abbandona, ma il freddo no e dopo circa un’ora (sono ormai le 12), vedendo il colle ancora lontano,
decidiamo di tornare a pranzare più in basso presso la “Capanna”, mentre i primi quattro raggiungono la meta. Ci ritroviamo
poi nel pomeriggio per la discesa
verso il pullman dove ci aspettano i “baldi sciatori”
per il rientro a Pinerolo.
*****
Per quanto riguarda i “pistaioli”, hanno trovato una giornata più che positiva, benché caratterizzata da un freddo intenso.
Infatti, l’abbondante innevamento e le piste perfettamente battute, hanno permesso loro di mettere in pratica la bravura di
“provetti sciatori” senza l’affanno di incorrere in rischiose cadute con relative eventuali conseguenze!
25 GENNAIO: GITA A GRESSONEY LA TRINITE’
Siamo in ventinove alle sei di un limpido e freddo mattino d’inverno a salire sul pullman che ci porterà sulle nevi della
valle di Gressoney, al cospetto del monte Rosa.
Purtroppo, nonostante il capogita Renzo ed il suo vice aguzzino la vista, il cartello che indica la frazione Chemonal è così
ben mimetizzato che non viene visto in tempo e... passiamo qualche chilometro oltre.
Per fortuna abbiamo un autista comprensivo (grazie Mario!) che, facendo inversione di marcia, ci riporta indietro affrontando i tornanti affollati di auto e bus che stanno salendo.Trovato finalmente il punto di partenza per l’escursione, i ventidue
“racchettari” scendono, mentre i sette sciatori proseguono verso gli impianti di La Trinitè.
Partiamo dunque, calzando subito le racchette, sulla mulattiera per Alpenzù, dopo un bel tratto di tornanti nel bosco c’è
un bivio con cartello ben evidente che indica di andare a sinistra. Ma... cosa c’è dietro l’angolo? Una grossa slavina ha reso
impraticabile il percorso, perciò si torna al bivio e, dopo un breve conciliabolo si decide di seguire il sentiero “n. 1” sperando ci conduca al villaggio che è già visibile in alto sopra uno sperone roccioso.
Si tratta, in realtà, del vecchio sentiero che con corti e regolari tornanti, ci porta nel tempo previsto di un’ora e mezza (dal
punto di partenza) alla prima mèta della gita.
Raggiungiamo il bel villaggio “walser” di Alpenzù, con la bianca chiesetta che spicca di fronte alle case, costruite con la
tipica architettura di queste valli, con ampio uso del legno (travi ad incastro e grandi balconi). Il termine “walser” indica le
popolazioni di origine germanica che verso l’XI secolo, provenienti dalla zona svizzera del Vallese, colonizzarono le alte
vallate intorno al
monte Rosa. Essendo molto esperti nella lavorazione del legno dettero un’impronta particolare alla tipica casa alpina di queste zone.
Dopo una breve sosta ristoratrice, alcuni di noi proseguono ancora verso gli alpeggi superiori, fino ad un punto panoramico, vero balcone naturale sul gruppo del Rosa.Torniamo poi alle case dove è rimasto il resto del gruppo, per il pranzo al sacco riscaldati dal tepore del sole; ci sarebbe anche un bel rifugio, ma è chiuso in inverno.
Nel pomeriggio scendiamo poi a Gressoney St. Jean alla ricerca di un bar (lunga ricerca davvero!) e finalmente lo troviamo, ma è già ora di risalire sul pullman che scende da La Trinitè con a bordo gli amici sciatori, anche loro soddisfatti della
bella giornata trascorsa.
Due ore e mezza di comodo viaggio e siamo a casa... alla prossima!
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Per i “pistaioli” possiamo dire che la giornata trascorsa sulle piste delle valli di Gressoney e d’Ayas è stata veramente
d’incanto sia per l’abbondante innevamento e le perfette condizioni in cui abbiamo trovato le piste. Unico neo, specialmente
nella mattinata, un persistente vento che in certi momenti se ti fermavi un po’ rischiavi di prenderti... qualche “asidënt”!
8 FEBBRAIO: GITA IN TRENO CUNEO-NIZZA
In quindici siamo partiti in macchina da Pinerolo per Cuneo per la gita col treno Cuneo-Nizza via Breil. Nel primo tratto
di percorso in treno il paesaggio è stato vario: Vernante, Limone, Tenda e tante gallerie... Poi siamo trasbordati sul trenino
francese Breil-Nizza, freddissimo e molto sporco.
Alle ore 10 eravamo giunti alla tanto sospirata Nizza, con una giornata di sole bellissima ed un mare blu cobalto. Subito
ci siamo spinti sulla “Promenade des Anglais”, affollata da molte persone a passeggio dato il clima tiepido.
Abbiamo poi visitato il famoso mercato dei fiori e delle erbe officinali, poi a piedi abbiamo salito i quattrocento scalini
che portano al castello, che offre dal belvedere una veduta di tutta Nizza: una vera cartolina!
Pranzo al sacco sulle panchine del belvedere, poi visita al cimitero ebraico, alla città vecchia e poi nelle viuzze con le trattorie che servivano all’aperto
ostriche, cozze, gamberoni vari...Peccato che
avevamo già pranzato!
Prima di riprendere il treno per il ritorno, ci siamo spinti fino alla cattedrale russa molto famosa per le sue icone antiche,
anche se Tea era già un po’ “scioppeté”.
Verso sera rientro a Pinerolo stanchi, ma soddisfatti della bella giornata.
22 FEBBRAIO: GITA AL COLLE ARMOINE
Fino all’ultimo è stata tenuta in sospeso, poi abbiamo deciso di rimandarla a data da destinarsi causa le avverse condizioni
atmosferiche e l’abbondante innevamento verificatosi in quei giorni.
Al momento non se ne è ancora parlato in Commissione gite, ma la riproporremo prossimamente.
29 FEBBRAIO: GITA AL COLLE DELL’ORSIERA
In una mattinata molto fredda, in piazza Fontana siamo in sette: sistemati in due auto partiamo come stabilito alle ore
stte e raggiungiamo Fenestrelle, dove ci aspettano altri quattro Soci di Pinerolo e gli amici genovesi più alcuni aggregati, in
totale trentatré persone.
Dopo i convenevoli si parte alla volta degli ex sanatori Agnelli (1670 m.) da dove, lasciate le macchine ed espletati i preparativi un po’ lunghi in verità (la temperatura era di -10°) si parte mentre un timido sole ci segue. La compagnia molto gradevole e ciarliera si snoda a mo’ di serpentone fino alla prima sosta per uno spuntino. Dopo, radunate le truppe, si riparte alla volta del colle Orsiera, che raggiungiamo dopo aver camminato per circa tre ore e mezza.
Purtroppo come spesso accade, non tutti sono riusciti a raggiungere la méta raggiunta soltanto da venticinque persone.
Scendendo nella conca sotto il colle, dove ci attendevano gli amici che si erano fermati, consumiamo un veloce pasto a
causa della temperatura molto rigida e poi riprendiamo la discesa verso il pianoro di Prà Catinat dove gli amici G.M. di Genova hanno organizzato una esercitazione di ricerca infortunato da valanga con "arva”. Raggiunte le auto, contenti della
giornata e della bella compagnia, con un arrivederci, prendiamo la via di casa.
7 MARZO: FESTA DELLA MIMOSA
Gita all’insegna dell’incertezza a causa delle non favorevoli condizioni atmosferiche che da giorni gravavano sul Piemonte e sulla Liguria. Ciò nonostante i trentuno Soci e Simpatizzanti che avevano dato la loro adesione si sono trovati puntuali
alla partenza del pullman, fissata alle 6,45 da Pinerolo, rimandata poi alle 7 causa un ritardatario.
Il viaggio in pullman, alternando zone con pioggerella ad altre con nevischio e ad altre ancora con qualche sprazzo di sereno, si è svolto sia all’andata che al ritorno all’insegna del buon umore anche grazie a coloro che si sono alternati nel raccontare barzellette.Giunti a Loano con gli amici di Cuneo che avevamo incontrato all’autogrill di Millesimo, abbiamo proseguito fino al paese di Boissano da dove inizia il sentiero-mulattiera che ci avrebbe condotti con un tempo di salita di un’ora
e mezza fino al piccolo santuario di S. Pietro.
Questo percorso è stato scelto in sostituzione di quello ufficiale che avrebbe dovuto portarci al monte Carmo (m. 1388),
ma poi scartato per le abbondanti nevicate dei giorni precedenti. Giunti alla meta verso mezzogiorno, dopo alterne decisioni
sulla scelta del luogo ove ripararci un po’ dalle insistenti forti folate di vento che per buona parte della giornata ci hanno tenuto compagnia, abbiamo scelto un prato sul quale appena abbiamo iniziato a mangiare qualcosa, come d’incanto, sono
spuntate numerose torte, variegate specialità dolciarie e un consistente numero di bottiglie e... questo perché si è voluto dare
un particolare risalto, anche se con un giorno di anticipo, alla “Festa della Donna” .
Verso le 15, dato che oltre il vento aumentava anche il freddo, il lungo serpentone dei partecipanti (in totale eravamo in
ottanta!) ha ripreso la strada del rientro.
Agli amici cuneesi ancora un “grazie” per tutto quanto hanno organizzato e messo a disposizione di tuti
PROSSIME GITE in CALENDARIO
14 MARZO: GITA SCIISTICA A MONGINEVRO
Dato l’ottimo e abbondante innevamento che quest’anno ha favorito le nostre valli, domenica 14 marzo, partendo da piazza Vittorio Veneto (Scricciolo) alle ore sette con mezzi propri, o pullman, secondo il numero dei partecipanti, organizzeremo una gita nella nota stazione francese di Monginevro (Francia) da dove formeremo i gruppi di chi vorrà andare a sciare in
pista oppure di chi vorrà fare la gita con le racchette.
Visto il buon esito riscontrato finora nelle precedenti gite sulla neve, ci auguriamo che quest’ultima uscita invernale veda
una numerosa adesione di Soci e Simpatizzanti.
20-21 MARZO: RALLY SCIALPINISTICO
Nei giorni 20 e 21 marzo, organizzato quest’anno dalla Sezione di Cuneo, sulle nevi di Castelmagno (Valle Grana) si
svolgerà l’annuale rally scialpinistico con le quasi sicure rappresentanze di tutte le Sezioni.
La nostra Sezione sarà rappresentata da una sola squadra, ma visto che da noi lo scialpinismo ormai è praticato solo più
da pochi appassionati, dato che la maggioranza dei nostri Soci preferisce l’escursionismo con le racchette da neve, va dato
merito alla “terna” partecipante di aver accettato l’invito di rappresentarci in questa classica gara intersezionale.
4 APRILE: BELMONTE
Località di partenza: Valperga (chiesa parrocchiale) 385 m.
Località di arrivo: santuario di Belmonte 706 m.
Dislivello in salita e in discesa: 321 m.
Difficoltà: T.
Tempo di salita: 1 h.
Tempo di discesa: 45 min.
Tempo di trasferimento in auto da Pinerolo a Valperga: 1,30 h circa.
Saliremo al santuario di Belmonte percorrendo l’Antica Via pedonale dei Tabernacoli (Percorso del Pellegrino), bellissimo itinerario a piedi, sede della manifestazione del 17 agosto di ogni anno cui partecipano i cittadini di Valperga e non solo.
Si parte dalla piazza della chiesa parrocchiale passando sotto un portico antico, si inizia a salire fra erte e silenziose stradine che portano alla medioevale chiesa di S. Giorgio e al castello dei conti di Valperga. Dopo un breve tratto di strada asfaltata si imbocca svoltando a sinistra la carrareccia che conduce al santuario. Presso la chiesetta di Sant’Apollonia tra il 1973 e
il 1974 fu trovata un’importante necropoli risalente all’Età del ferro. Il percorso è scandito dai Misteri del Rosario, dipinti su
quindici piloni, costruiti fra il 1878 e il 1880, quando fu ritracciata la strada per renderla più agevole e percorribile almeno
dai carri più leggeri. I piloni furono costruiti da religiosi, parroci e famiglie abbienti che accolsero con entusiasmo l’idea del
canonico Giuseppe Borrone di Salassa. In vista ormai del santuario, la cappella della Samaritana accoglieva i fedeli all’ombra del suo atrio spazioso; le due statue di scagliola a grandezza naturale, Gesù seduto presso il pozzo di Sichem e la
Samaritana con la brocca, oggi non ci sono più e tutto versa in uno stato pietoso. Con un’ultima corsa e due balzi sulla scalinata monumentale, si arriva nel piazzale antistante il santuario di Belmonte. Non ci si stupisca se vi è un po’ di confusione e
affollamento, poiché alla domenica il santuario è meta di numerosi “pellegrini” che per la maggior parte vi giungono... in
automobile per la comoda strada asfaltata! Il santuario di Belmonte venne eretto, secondo la tradizione, da re Arduino nel
1010; venne rifatto nel 1304 da Guido di Valperga, vescovo di Asti, e nel 1702 venne costruito il chiostro. Nel 1875, su progetto del conte Reviglio della Venaria, il santuario assumeva l’attuale aspetto. La facciata è aperta inferiormente da atrio a
tre arcate su colonne ed ha il frontone ornato da un affresco di Giacomo Grosso; nell’interno vi sono dipinti di Felice Barucco e di Giulio Viotti. Nelle giornate limpide è notevole il panorama sul Canavese, Torino, il Monferrato e le Alpi (Belmonte
è conosciuto come uno dei “balconi del Canavese”).L’altura di Belmonte già nel XII secolo ospitava un santuario ed un monastero. Il complesso monumentale del Sacro Monte, attualmente sede di Riserva Naturale Speciale, ebbe inizio nel 1712
per volontà del padre minore osservante Michelangelo da Montiglio. Lo schema urbanistico, che sembra rifarsi al Sacro
Monte di Crea, si sviluppa intorno ad un itinerario ad anello che parte dal santuario e vi fa ritorno. Le cappelle ospitano scene raffiguranti i misteri del Rosario con un linguaggio semplice e popolare. Gran parte delle statue sono andate perdute. In
passato molti religiosi fanatici erano soliti scagliare pietre contro le statue che raffiguravano dei personaggi negativi. A questa lapidazione si pose rimedio ponendo delle cancellate all’ingresso delle cappelle. La devastazione proseguì con la soppressione del convento e con una serie di atti vandalici piuttosto recenti. All’inizio del 1900 alcuni artisti sostituirono molte
statue danneggiate e rifecero una serie di dipinti. Le tredici cappelle sono adornate dalla vegetazione variegata tipica delle
valli canavesane. Sulla collina del Sacro Monte sono stati ritrovati resti di un antico insediamento longobardo ed uno stanziamento preistorico dell’Età del bronzo e dell’Età del ferro (XII e XI secolo a.C.). Questi cimeli aggiungono un prezioso
elemento culturale e didattico al patrimonio artistico e storico del Sacro Monte.
NOTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO:
partenza alle ore 7,45 da piazza Vittorio Veneto (Scricciolo) con mezzi propri; arrivo a Valperga intorno alle 9,15 con
eventuale sosta al bar; partenza da Valperga per il santuario intorno alle 9,30; arrivo al santuario intorno alle 10,.30-11, con
possibilità di assistere alla S. Messa alle 11,30; pranzo al sacco intorno alle 12,30; dopo pranzo, riposo e visita alle cappelle
del Sacro Monte (percorso di circa 30 minuti); inizio della discesa intorno alle 15; di ritorno a Valperga, eventualmente, visita al castello e/o sosta ristoratrice in un bar; partenza da Valperga per il rientro non oltre le 17.
12 APRILE: PASQUETTA SUL SENTIERO “A. GENRE”
Immagina una strada sulle tracce del tempo…
Dislivello in salita m. 611.
Tempo di salita ore 2,30.
Difficoltà E.
Dopo le libagioni del giorno di Pasqua, facciamo una passeggiata insieme per riattivarci.
Alle ore 8,30 ci troviamo in piazza Vittorio Veneto presso lo “Scricciolo” e, con le auto raggiungiamo la borgata Serre di
Maniglia: (itinerario Pinerolo-Perosa-Perrero, dopo circa 1 km si svolta a destra prima del ponte - indicazioni per S. Martino - superato il bivio per S. Martino, proseguire fino al termine della carrozzabile raggiungendo la borgata Serre).
L’associazione Vallescura ha segnalato questo percorso, dedicandolo al linguista Arturo Genre (*Marsiglia 1937 +Torino
1997), autore del “Dizionario del Dialetto Occitano della Val Germanasca”.
Partiremo da Serre (Lou Sère) m. 1132, sulla mulattiera verso La Fracho segnata con tacche giallo-rosse e sigla VS 1, attraversando la strada che porta alle borgate Lorenzo e Saretto; poi sulla carrozzabile sterrata andremo verso Bocetto (Lou
Bouchet). Poco prima di questa borgata imboccheremo la mulattiera che ci porterà al piccolo villaggio di Lou Coins (1 ora m. 1334). Attraversando un bosco di conifere e faggi, noteremo le piazzole delle antiche carbonaie (la cherbouniera) e raggiungeremo Lou Malzé (1 ora - m. 1643).
Uscendo dal bosco di pini silvestri saremo in breve (20/30 min.) al punto più alto dell’itinerario: La Fracho (m. 1743), al
confine fra il territorio di Maniglia (Perrero) e quello di Massello; qui un bel prato ci offrirà un vasto panorama sulle borgate
della valle, Rocca Bianca, Bric Ghinivert, Pelvo di Massello e cascata del Pis.
In questo luogo ameno potremo fermarci per il pranzo ed una meritata pausa di riposo prima del rientro.
18 APRILE: GITA
CAMOGLI-PORTOFINO
Dopo quattro anni, riproponiamo la classica gita Camogli-Portofino, con tre itinerari a scelta di quanti vorranno aderirvi.
Il primo gruppo, partendo dalla località S. Rocco, raggiungerà S. Fruttuoso per poi proseguire sempre a piedi verso Portofino. E’ richiesto un minimo di allenamento dato che l’itinerario prevede un tempo di percorrenza di circa cinque ore.
Il secondo gruppo, pur partendo insieme al primo, si fermerà a S. Fruttuoso, dove potrà raggiungere, mare permettendo,
Portofino in battello. Per questo itinerario sono previste tre ore circa di marcia.
Per ultimo, chi vorrà fare solo il turista, sarà portato dal pullman fino a Portofino dove ognuno si gestirà come meglio crede.
Inutile soffermarci a descrivere questa località dato che ogni volta che ci andiamo riportiamo sempre favorevoli consensi.
Come accennato, organizzeremo un pullman con partenza da piazza Vittorio Veneto (Scricciolo) alle ore 6 e rientro da Portofino alle ore 17.
Ulteriori informazioni si possono avere telefonando al capo gita Suppo (tel. 0121/70.289), oppure rivolgendosi in sede
aperta tutti mercoledì sera. Data massima per le iscrizioni 14 aprile.
25 APRILE: SULLE TRACCE
DEGLI “INVINCIBILI”
L’escursione nel vallone degli “Invincibili” riporta alla memoria le gesta degli indomiti valdesi rifugiatisi tra questi monti
nel 1686.
Caratterizzato da anfratti e inaccessibili caverne offriva loro un valido rifugio per sfuggire alla sanguinosa repressione
delle milizie sabaude. Questo consentì loro di venire a patti con il duca Vittorio Amedeo II che dovette concedere loro l’onore delle armi e il permesso di emigrare in Svizzera e in Germania, nazioni sostenitrici della causa protestante.
L’intera escursione si sviluppa su un comodo tracciato che partendo da Subiasco (m. 732) poco prima di Bobbio Pellice
prosegue su una stretta rotabile che diventa in seguito a fondo naturale prima di affrontare pochi ma lunghi tornanti. Transitati nei pressi di Meynet si giunge successivamente a Bessé, località raggiungibile con piccole autovetture. Da qui si volge
ora a sinistra tralasciando alcune stradette secondarie per attaccare dopo alcuni minuti, al bivio con una pista forestale, una
buona mulattiera che si inoltra a nord del vallone di Subiasco offrendo un magnifico colpo d’occhio.
Si prosegue sulla sinistra orografica del torrente omonimo quindi, guadato un corso d’acqua si prosegue in direzione della Gran Guglia. Transitati a monte di un bel lariceto si attraversa uno stretto passaggio fra due rocce, su una delle quali è disegnato il segnavia “n. 128”, per giungere in una piccola selvaggia conca posta ai piedi della Gran Guglia. Valicato un nuovo corso d’acqua, puntando ora a sud-ovest, si risale a mezza costa un crestone oltre cui il cammino volge nuovamente a
nord incontrando con lo sguardo il profilo del monte Cornour.
Con una modesta e breve salita si giunge all’alpeggio di Barma d’Aut (m. 1515) meta di questa facile ma gratificante
escursione storico-naturalistica.
1-2 MAGGIO: GITA ALL’ISOLA DI PORQUEROLLES (Francia)
E’ in programmazione per l’1 e 2 maggio la gita turistica all’isola di Porquerolles (Francia). In linea di massima il programma è il seguente:
Sabato 1° maggio: partenza in pullman alle ore 6,30 passando dal colle del Monginevro. Lungo il percorso ci fermeremo
per una breve tappa per il pranzo di mezzogiorno a Sisteron, storica città detta “la porta di Provenza”, per poi proseguire verso Tolone, capoluogo di dipartimento e principale porto militare della Francia nel Mediterraneo.
Verso sera raggiungeremo la cittadina di Hyères, dove ceneremo e pernotteremo.
Domenica 2 maggio: nella prima mattinata ci imbarcheremo sul battello che in un’ora circa ci porterà all’isola di Porquerolles. Quest’isola, che fa parte di un piccolo arcipelago, è lunga 7,5 km e larga 2 km, ed è coperta da una lussureggiante vegetazione. Sbarcati, avremo la possibilità di percorrere l’intero perimetro dell’isola a piedi o in bicicletta. Dopo il pranzo al
sacco nel primo pomeriggio si riprenderà il battello per Hyères e, ritirati i bagagli all’hotel, si ripartirà con il pullman per Pinerolo.
Si prega, a chi interessa partecipare, di iscriversi al più presto in sede G.M. versando un anticipo di € 60 (il costo della gita, escluso quello del battello, si aggira sui 120 €).
Un programma più dettagliato sarà esposto prossimamente in bacheca.
16 MAGGIO: BENEDIZIONE DEGLI ALPINISTI
Quest’anno il tradizionale appuntamento di primavera per la benedizione degli alpinisti e degli attrezzi si terrà nel vallone
di Rittana (Valle Stura), organizzato dalla Sezione di Cuneo.
Il programma dettagliato sarà esposto nella bacheca sotto i Portici Nuovi.
ATTIVITA’ in SEDE
17 MARZO:SERATA DI PROIEZIONI
Avremo il piacere di vedere le bellissime diapositive che Laura Reggiani e altri Soci della G.M. di Torino e Moncalieri
hanno scattato nel corso della spedizione che la Giovane Montagna ha organizzato nel mese di agosto 2003 in Perù.
La maggior parte del materiale riguarderà la parte turistica del viaggio, ma non è assolutamente un turismo banale visti gli
ambienti - anche d’alta quota - in cui si è svolto. Un risvolto umanitario è dato dall’essersi avvalsi dell’Organizzazione Mato
Grosso, gestita dai missionari Salesiani, che si impegnano per dare un futuro migliore ai giovani di quello splendido Paese.
La spedizione è stata dedicata a Sergio Buscaglione, socio della Sezione di Torino scomparso l’anno scorso, che tanto impegno ha profuso a favore della nostra Associazione.
RINNOVO QUOTE SOCIALI
Ripetiamo l’invito a quanti non lo avessero ancora fatto di versare con cortese sollecitudine la quota per il rinnovo della
tessera di iscrizione alla Giovane Montagna.
Non si tratta di pedanteria, ma è una necessità per mettere in regola la contabilità della segreteria e per non perdere la “copertura assicurativa” per eventuali infortuni occorsi durante le gite sociali di calendario.
Le quote per il 2004 hanno subito un lieve ritocco a causa dell’aumento del premio assicurativo, pertanto sono :
Soci Ordinari € 24.
Soci Aggregati € 14.
Per i nuovi Soci, soltanto per il primo anno, c’è una maggiorazione di € 5 per il costo della tessera e spese di iscrizione.
Inoltre i nuovi iscritti sono invitati a rinnovare almeno per l’anno successivo la quota sociale, poiché l’assicurazione è da
pagare comunque ed il costo ricade sulla Sezione in caso di Soci iscritti per un solo anno.
NOVITA’ IN BIBLIOTECA
Recentemente la nostra biblioteca sezionale si è arricchita (grazie alla presidenza centrale G.M.) di una interessante videocassetta dal titolo “Verso la montagna” che la Sezione di Vicenza ha voluto realizzare nell’intento di propagandare ulteriormente le finalità che animano la nostra Associazione.
Senza voler fare facile pubblicità, possiamo affermare che è riuscito veramente un bel lavoro sia per le immagini che propone che per come viene descritto l’ambiente alpino.
Chi fosse interessato all’acquisto o semplicemente prenderla in prestito non ha che da rivolgersi alla nostra bibliotecaria
Pasqualina.
...E ancora complimenti all’attiva sezione di Vicenza per quanto ha realizzato in questi anni a tutto vantaggio della G.M
WWW.GIOVANEMONTAGNA.ORG
Ripubblichiamo ancora una volta questo trafiletto nell’intento di informare i Soci che se qualcuno fosse interessato a vendere o acquistare qualcosa sulla nostra rubrica intersezionale, non ha che da contattare gli incaricati sezionali che si faranno
carico di inserire gratuitamente, sempre nel sito www.giovanemontagna.org. le inserzioni nell’apposita rubrica consultabile
liberamente da tutti i Soci della Giovane Montagna... e chissà che non si trovi quello che si cerca!
*****
Inoltre portiamo a conoscenza dei Soci che abbiamo avuto la possibilità di aprire un nuovo Sito riguardante prevalentemente il bacino pinerolese, cliccando tramite Internet il seguente indirizzo:
WWW.caprilli.com/pagineutenti/Gmpinerolo/
dove potrete leggere i notiziari, trovare il calendario gite, le relazioni sulle gite in programmazione e sulle gite effettuate
nonché notizie varie sulla Sezione.
Confidiamo che sia visitato da molti Soci e non.
Inoltre potete scrivere alla e-Mail
[email protected] ponendo delle domande o dando consigli; cercheremo di essere solleciti nelle risposte.
NOTIZIE dalla SEZIONE
LUTTO
Nei mesi scorsi sono mancate all’affetto dei loro cari le Mamme dei Soci Gianni Raballo e “Franchin” Bertone.
Agli amici e ai familiari, sentendoci vicini in questo doloroso momento, porgiamo le nostre cristiane condoglianze.
NUOVI SOCI DELLA NOSTRA SEZIONE
Uno dei fatti significativi e promettenti con cui si è aperto il 2004 è l’arrivo di ben undici nuovi Soci, da poco iscrittisi alla Sezione. Si tratta delle seguenti persone (in ordine alfabetico): Antonini Primo, Bruno Claudio, Castagno Maura, Dainese
Massimo, Gainelli Silvina, Martini Bruna, Martini Lidia, Marangoni Gianfranco, Marinelli Angela, Primo Pier Luigi, Primo
Angiolina.
A tutti un caloroso benvenuto e un augurio di felice permanenza tra di noi! In particolare vogliamo augurare loro, giovani
e meno giovani, nello spirito della “preghiera dell’alpinista”, che il Signore permetta loro per molti e molti anni di camminare sulle montagne!
NUOVO DIRETTIVO DEL CAI DI PINEROLO
Nel mese di gennaio si è svolta nella sede di via Sommeiller l’assemblea annuale dei Soci della Sezione del CAI di Pinerolo, con buona partecipazione e con la presenza di alcuni di noi (molti soci della Giovane Montagna sono anche soci del
CAI e ogni tanto se ne ricordano!).
Come preannunciato, l’amico Ugo Griva, ormai da ben undici anni Presidente della Sezione, ha “passato la mano” ad
Alessandro Lazzari.
Al nuovo Presidente e a tutti i membri del nuovo Direttivo un vivissimo augurio di buon lavoro, con l’auspicio che si possano intensificare i momenti di collaborazione e le attività svolte in comune tra le Sezioni della Giovane Montagna e del
CAI di Pinerolo.
CONTRIBUTO SPESE DI VIAGGIO
Lo scorso anno il Direttivo aveva introdotto il criterio per suddividere le spese che affronta chi mette a disposizione di altri Soci o Simpatizzanti la propria auto. Pur restando intesi che ognuno può mettere a disposizione il suo mezzo come meglio crede, si ricorda che la cifra, da ripartire fra tutti gli occupanti compreso l’autista, indicativamente è di 10 centesimi di €
al chilometro.
POLIZZA ASSICURATIVA G.M.
Per conoscenza dei Soci, in regola con il versamento della quota sociale per il corrente anno, riportiamo alcuni punti della
nostra assicurazione sulle responsabilità civili e infortuni, anche se con i debiti scongiuri ci auguriamo di non averne mai bisogno...
Responsabilità civile L’assicurazione è valida per i Soci e i non Soci, che partecipano alle attività sociali in calendario.
I Soci e non Soci sono considerati terzi tra di loro.
Massimali per la responsabilità civile: 1.500 € per sinistro; 1.500 € per persona; 1.500 € per cose.
Assicurazione infortuni
I Soci sono coperti per gli infortuni occorsi durante la partecipazione alle gite previste dal calendario gite, della propria o
altre Sezioni della Giovane Montagna.
Nell’ambito delle gite la garanzia è valida durante il percorso nonché nelle fasi di avvicinamento e ritorno con qualsiasi
mezzo di trasporto.
Per le gite superiori ai tre giorni, purché previste dal calendario sociale, per attività di semplice escursionismo e/o sci di
fondo e sci in pista.
La presente polizza, opera indipendentemente da altre eventuali stipulate dai Soci.
Sono esclusi gli infortuni derivati: Da partecipazione ad escursioni alpinistiche o scialpinistiche fatte in forma solitaria; da
qualsiasi soggiorno, superiore ai tre giorni, dove si svolgono attività di alpinismo e scialpinismo; da partecipazione alle settimane di pratica alpinistica, scialpinistica o escursionistica, nei quali viene stipulata una polizza a parte.
Massimali per ciascun Socio
In caso di morte 25.822,84 € (50.000.000); di invalidità permanente 51.645,69 € (100.000.000); rimborso spese di cura
e/o soccorso 1.549,31 € (3.000.000).
Franchigie
Franchigia del 5% sull’invalidità permanente.
Nel caso in cui l’invalidità permanente sia di grado superiore al 20% della totale, tale franchigia verrà dimezzata; in presenza di invalidità permanente al 30% della totale non verrà applicata alcuna franchigia.
Denuncia di incidenti durante una gita sociale
In caso di infortunio il Socio, deve informare il Presidente della Sezione, che a sua volta deve, mediante fax e massimo
“dieci” giorni, avvisare l’Assicurazione e inviare successivamente, mediante raccomandata, i dati dell’infortunato e una copia del referto medico.
Inoltre il Socio infortunato, deve conservare “tutta” la documentazione per le cure mediche, le spese sostenute per medicinali e cure fisioterapiche e, a guarigione avvenuta, deve inviarne copia all’Assicurazione tramite il Presidente.
Per eventuali contatti il referente unico dell’Assicurazione è il sig. Andrea dott. Barettini –
Servizi Assicurativi e Finanziari - via Divisione Acqui, 29/4 - 10166 Genova (tel. o fax 010.372.3142).
I recapiti telefonici dei responsabili delle gite programmate in questo periodo
Per comodità di quanti volessero avere informazioni più dettagliate in merito alle gite programmate in questo periodo,
abbiamo pensato di inserire il numero telefonico dei vari capi gita permettendo in tal modo di contattarli direttamente per
ogni eventuale dubbio avessero in proposito.
Un grazie per la loro unanime disponibilità dimostrata.
MARZO
7: Festa della Mimosa - M. Carmo (m.1389) (E) (Valle Bormida e Val Varatello), con la Sez. di Cuneo (Alberto Abbà - tel.
0121/396.838).
7: Gare di Sci - Sez. Occidentali (S) - org. Sez. di Torino (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
14: Monginevro - sci in pista, scialpinismo o racchette da neve (SA) - (Enrico Carminati - tel. 0121/78.692).
20/21: Rally scialpinistico - Alpi Marittime (SA) - org. Sez. di Cuneo (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
APRILE
4: Santuario di Belmonte (T) - (Paolo Tamagno - tel. 0121/795.231).
12: Pasquetta sul sentiero “A. Genre”, da Serre di Maniglia (disl. 610) (E) - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
18: Camogli-Portofino (E) - (Aldo Suppo - tel. 0121/70.289).
22/25: Aggiornamento scialpinismo - Alpi Orientali (SA) - org. C.C.A.S.A. (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
25: Vallone Invincibili - Val Pellice (disl. 800) (E) - (Aimonetto Marco - tel. 0121/315.590).
MAGGIO
1/2: Isola di Porquerolles, da Hyeres (Francia) (T) - (Bruno Imina - tel. 0121/77.489).
16: Benedizione alpinisti e attrezzi - Sez. Occidentali (Vallone Rittana) (E) - org. Sez. di Cuneo (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
30: M. Mondolè (m. 2382 - disl. 550) da Frabosa (E) - org. Sez. di Moncalieri (Carlo Galetto - tel. 0121/71.684).
GIUGNO
6: M. Autes (m. 2286 - disl. 850), da Neraissa (Val Stura) (E) - (Garau Pasqualina - tel. 0121/396.838).
13: Le cave di Rocca Bianca (m. 2379 - disl. 760) con il C.A.I. di Pinerolo (E) - (Eraldo Quero - tel. 0121/72.832).
27: Col Longet (m. 2649 - disl. 855), da Chianale (E) - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
I testi, impaginati in proprio, sono stati redatti da: Abbà A., Aimonetto M., Bruno I., Crespo S., Manero B., Tamagno P., Tealdi R.
In qualsiasi momento è gradita la collaborazione di quanti siano interessati a divulgare questo “Notiziario” unicamente mirante e far
conoscere, nell’ambito pinerolese, le nostre attività.