Numero 06 - Giovane Montagna Pinerolo Benvenuti

Transcript

Numero 06 - Giovane Montagna Pinerolo Benvenuti
Giovane Montagna - Sezione di Pinerolo
Via Vescovado, 20 (aperta tutti i mercoledì sera dalle 20,30 alle 23)
NOTIZIARIO SEZIONALE
Sito Internet: www.giovanemontagna.org
Numero 6 - giugno 2004
“Muore lentamente chi abbandona
un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
o non risponde quando gli chiedono qualcosa che sa”.
(Pablo Neruda)
Una riflessione personale…
Da un po’ di tempo nelle varie riunioni di presidenza centrale e nell’ultima assemblea dei delegati a Marostica, da parte di alcuni Soci si ripropone la necessità di indire un congresso straordinario sul tipo di quello tenuto nel 1968 a monte Baldo.
Gli argomenti da discutere dovrebbero spaziare da come interpretare e applicare l’articolo 2 dello Statuto
nazionale che dice: “L’Associazione è apolitica e si ispira ai principi cattolici, senza fare parte di organizzazioni di carattere confessionale. In omaggio a tali principi propone una concezione dell’alpinismo oltre che
tecnica ricca di valori umani e cristiani, curando che nelle sue manifestazioni i partecipanti abbiano possibilità di osservare i precetti religiosi e di trovare un ambiente moralmente sano”; alla conoscenza della montagna in tutti i suoi vari aspetti sia tecnico che turistico; alla socializzazione in montagna; alla gestione dell’Associazione e promozione delle gite, ecc...
Data la limitazione di spazio vorrei fare solo alcune considerazioni sull’articolo 2, che per quanto mi consta
è sempre stato oggetto di discussione fra quanti la pensano sotto un’ottica cattolica e quanti invece sono più
propensi a non considerare prioritario l’aspetto religioso.
Io sono per la seconda posizione in quanto ritengo che chi frequenta la nostra Sezione deve rispettare il
principio dell’autonomia delle scelte, siano religiose o politiche, tenendo sempre presente che le idee degli altri
vanno rispettate, anche perché un’idea nuova certe volte può risolvere situazioni sclerotizzate da anni di consuetudine.
Anche il precetto della Messa va rispettato, ma non ritengo però che questo sia il solo aspetto che ci permette di affrontare la montagna con la spiritualità che alcuni Soci vorrebbero fosse più presente.
Noi dobbiamo vivere in montagna e nei rapporti con quanti frequentano la nostra Sezione secondo quelle
convinzioni o quella religiosità che cerchiamo di applicare nella vita di tutti i giorni, cercando di dimenticare le
meschinità, i dissapori che non aiutano né noi né quanti frequentiamo, ma semmai essere più spontanei e trasparenti, essere cioè coerenti cristiani come espressamente dice il nostro Statuto sezionale: “L’Associazione è
apolitica e si ispira ai principi cristiani”.
E a proposito di questa frase, che è stata scritta nel 1927 quando venne fondata la nostra Sezione pinerolese
e approvata dall’assemblea dei Soci il 21 novembre 1964, penso che da parte nostra e di quanti ci hanno preceduto questo principio sia sempre stato tenuto nella massima considerazione, tanto da convincermi sempre più
che non sia il caso di dover rimettere sempre in discussione in ogni circostanza la “nostra identità associativa”!
Con certezza posso dire una cosa, e qui mi rivolgo a tutti i Soci, cerchiamo nel nostro ambito di favorire
quell’atmosfera che faccia trasparire l’amicizia e l’affiatamento fra tutti dopo di che ogni ulteriore dissertazione lasciamola fare ad altri...
g. c.
CRONACA sulle GITE SOCIALI
di QUESTI MESI
UNA GITA
DA DIMENTICARE
28 marzo: COLLE
ARMOINE (m. 2692)
A causa dell’abbondante innevamento che sconsigliava il
fuori pista e il limitato numero di iscrizioni, domenica 14 marzo, invece di effettuare la gita al Monginevro si è ripiegato su
Crissolo dove l’innevamento dava migliori garanzie di sicurezza.
Arrivati a Crissolo lo sparuto gruppo dei nove partecipanti si
è avviato in tre direzioni diverse: tre hanno scelto lo sci in pista,
due inforcate le racchette da neve hanno risalito tutti i tratti della seggiovia e quattro hanno ripiegato verso il Pian della Regina
a piedi.
Il prosieguo della giornata non è stato dei più esaltanti a causa delle condizioni atmosferiche decisamente negative in quanto siamo passati da zone con fitta nebbia e visibilità zero, a momenti di forte vento, a qualche sprazzo di quasi sereno e... dulcis in fundo a un leggero nevischio con temperature polari.
In sostanza questa gita, riproposta su un’altra località e iniziata all’insegna dell’incertezza, quasi certamente da tutti i partecipanti verrà ricordata come una giornata non delle più esaltanti e del “...a lé mëj ste a cà quand ël temp a fa ël mat”!
Recuperiamo la gita con racchette da neve o scialpinistica
non effettuata il 22 febbraio a causa del maltempo. Manca il
previsto capogita Renzo, ma con Gian siamo in buone mani;
partendo alle 7,30, in auto, raggiungiamo il Pian della Regina
da dove iniziamo la gita usando da subito chi le racchette e chi
gli sci.
In circa un’ora siamo a Pian del Re percorrendo la mulattiera
innevata di fresco e, dopo una breve sosta proseguiamo verso
Pian Armoine, dove un gruppo di nove persone decide di fermarsi, avendo già percorso 700 m. di dislivello.
Gli altri otto proseguono e verso le 13,30 raggiungono finalmente il colle, dove vengono ripagati della fatica con una splendida vista che spazia dal Monviso e Viso Mozzo alla val Pellice
ed ai lontani Cervino e monte Rosa.
Dopo le rituali foto di gruppo, gli sciatori iniziano la discesa
perché la neve è ormai fradicia sotto il sole caldissimo; noi “ciaspolatori” pranziamo prima di scendere a raggiungere il gruppo
accampato più in basso. Dopo aver ripreso fiato, scendiamo tutti insieme e al Pian del Re ritroviamo gli scialpinisti e quattro
amici che ci hanno raggiunti qui di pomeriggio.
Scendiamo al Pian della Regina, alcuni lungo la strada e altri
sul sentiero fatto in salita, ormai quasi sgombro della neve caduta il giorno prima.
20-21 marzo: RALLY
SCIALPINISTICO
Organizzato dalla Sezione di Cuneo in modo veramente encomiabile, quest’anno si è disputato nella zona di Castelmagno
(Valle Grana) con la partecipazione di 18 squadre in rappresentanza di tutte le Sezioni occidentali.
La nostra Sezione era rappresentata da un’unica squadra
composta da Felizia G., Messina E. e Tealdi R. classificatasi al
sesto posto unitamente a un gruppo di cinque sostenitori, muniti
di racchette da neve, che sono saliti lungo il percorso della gara
a tifare per i concorrenti.
La gara si è svolta in condizioni atmosferiche ottimali ma
con l’innevamento alquanto insicuro che consigliava prudenza
specialmente quando al termine della salita al monte Viridio si
è iniziata la discesa.
Inutile esprimere il rammarico di non aver potuto mandare
una rappresentanza più numerosa, ma purtroppo da alcuni anni
nella nostra Sezione lo scialpinismo è praticato ormai solo più
da pochi avendo la maggioranza optato per la disciplina delle
“ciaspole”.
Facendo questa considerazione, con un po’ di invidia, penso
alla Sezione di Genova che quest’anno ha iscritto al rally ben
otto squadre!
A nome della Sezione da queste colonne vada un sincero grazie agli amici di Cuneo che veramente si sono prodigati nell’organizzare questa manifestazione nei suoi vari dettagli e che penso abbia riscosso l’unanime consenso di tutti!
4 aprile: SANTUARIO
DI BELMONTE
Domenica 4 aprile, come previsto dal calendario, si è svolta
la gita al santuario di Belmonte, situato sopra Valperga, nel Canavese.
Ci siamo ritrovati in ventinove allo “Scricciolo” alle 7,45 e,
dopo esserci suddivisi in un congruo numero di auto, siamo partiti alla volta di Valperga, dove siamo arrivati puntualmente dopo circa un’ora e mezza di viaggio.
Dopo una breve sosta al bar (non è stato facilissimo trovarne
uno aperto!), ci siamo incamminati lungo il primo tratto di salita nel suggestivo centro storico di Valperga, passando accanto
ad alcune antiche chiese ed al castello dei Conti di Valperga.
Dopo un breve tratto di strada asfaltata, abbiamo imboccato la
carrareccia che conduce al santuario, antica via dei pellegrini,
passando presso la chiesetta di Sant’Apollonia e avendo modo
di osservare i quindici piloni su cui sono rappresentati i Misteri
del Rosario, purtroppo spesso piuttosto malridotti. In vista ormai del santuario, abbiamo superato la cappella della Samaritana e, con una breve deviazione, abbiamo raggiunto un punto panoramico su cui si trova la croce degli Alpini.
Con un’ultima breve salita, passando accanto al Sepolcro dei
Frati e sorpresi dal fatto di trovare ancora qualche rimasuglio di
neve, siamo arrivati nel piazzale antistante il santuario, in tempo perché chi voleva potesse partecipare alla Messa delle 11,30.
Nonostante la giornata non fosse propriamente limpida, abbiamo potuto godere di qualche sprazzo di sole quando ci siamo
sistemati vicino al Sepolcro dei Frati, in un bel punto panoramico, per consumare il pranzo. Dopo aver mangiato ed esserci rilassati un po’, prima di iniziare la visita alle cappelle del Sacro
Monte, abbiamo fatto una sosta al bar-ristorante, trovando un
ambiente decisamente più... mondano, in contrasto con la solennità del santuario.
La Via Crucis lungo le suggestive cappelle del Sacro Monte,
alcune delle quali abbastanza ben conservate, in tono con la
giornata della domenica delle Palme, si è però svolta, per un errore del capogita, in senso inverso, a partire dalle ultime stazioni per arrivare poi alle prime!
Terminata la visita e scattate le foto di rito, ci siamo incamminati lungo la discesa senza fretta, data la brevità del percorso,
a parte un gruppetto che, senza curarsi di aspettare il capogita,
ha iniziato a scendere... precipitevolissimevolmente! Chissà,
forse qualcuno si è ricordato di qualche urgente impegno a Pinerolo!
Arrivati a Valperga, ci siamo salutati e ci siamo rimessi in
auto alla volta di Pinerolo, soddisfatti della bella giornata dedicata ad una gita non faticosa, ma sicuramente interessante.
12 aprile: GITA
DI PASQUETTA
Alle 8,30 ci troviamo in ventisei in piazza Fontana, anche se
il tempo è piuttosto minaccioso.
Abbiamo già deciso di non fare il previsto sentiero “Genre” a
Massello a causa delle recenti nevicate, quindi siamo nell’incertezza sul da farsi. Chi vuole andare al monte Bracco, chi a S.
Benedetto e chi (più realista?) propone un giro in collina e il
pranzo in sede. Gli aderenti a questa proposta sono ventiquattro
e perciò si parte per la passeggiata.
Forse non è del tutto sbagliato, perché mentre si sale a S.
Maurizio inizia a gocciolare e per un po’ va avanti a “piove-non
piove”, mentre si cammina e si chiacchiera ammirando le prime
fioriture primaverili e le villette dei “vip” pinerolesi.
Purtroppo non tutta la zona collinare è stata rispettata e la
mega-villa ancora in costruzione sopra Santa Brigida ne è un
esempio (negativo). Comunque, un passo dopo l’altro si arriva
fino alla bella chiesa del Colletto (in fase di restauro) e, dopo
una breve sosta, rientriamo in città. In sede il solerte Aldo, con
l’aiuto di altri Soci di buona volontà ha già apparecchiato i tavoli e non ci resta che sederci a soddisfare l’appetito che ormai
si fa sentire.
Nel primo pomeriggio il sole fa capolino ed allora decidiamo
di fare un’altra uscita: raggiungiamo in auto Prarostino e, dopo
un giro in paese, un gruppetto si ferma a riposare, mentre gli altri fanno un giro fino alla località “I Piani”per chiudere in bellezza la giornata.
18 aprile: GITA
CAMOGLI-PORTOFINO
Quando la Giovane Montagna va …al mare: è pieno il pullman alle sei del mattino e si parte speranzosi anche se il tempo
non sembra dei migliori, infatti quando siamo nella zona di Genova piove.
Ma la nostra Buona Stella ci aiuta e verso Camogli il cielo
va schiarendo anche se un velo di nebbia ristagna sulle colline,
partiamo a piedi da S. Rocco, presso il santuario dedicato a Nostra Signora della Salute. La salita è subito ripida e molti sbuffano cercando di tenere il passo del capogita Aldo che è partito
speditamente. Giunti con tutto il gruppo in località Pietre Strette
ci dividiamo in due comitive: la maggior parte prosegue direttamente per Portofino seguendo il capogita Aldo, in quattordici
scendiamo invece sul ripido sentiero che, attraverso la tipica
macchia mediterranea ci porta a S. Fruttuoso. Non si può vedere la chiesa che è chiusa per restauro e ci accontentiamo di scattare alcune foto esterne.
Rispetto alle nebbie che gravano sul crinale, qui in basso c’e
un timido sole che ci riscalda mentre pranziamo sulla spiaggetta; ma dopo neanche un’ora si deve ripartire per rispettare l’appuntamento con l’altro gruppo.
Il sentiero sale subito decisamente, ma la bellezza del paesaggio, che a tratti si scorge, ci fa superare la fatica ed in meno
di due ore siamo a Portofino, dopo una breve sosta alla bella
chiesetta di S. Sebastiano.
Con il bus urbano raggiungiamo il posteggio a Paraggi, superando i nostri amici che ci vanno a piedi, sempre guidati da un
instancabile Aldo (complimenti!).
Verso le diciassette ripartiamo verso Pinerolo, soddisfatti
della giornata trascorsa in buona compagnia: siamo in cinquantatrè (sia alla partenza che al ritorno, buon segno!).
25 aprile: NEL VALLONE
DEGLI INVINCIBILI
Siamo in nove alla partenza da Pinerolo, ma altri sette partecipanti ci aspettano lungo il tragitto abitando in val Pellice.
Giunti a Subiasco parcheggiamo le macchine poco sopra la borgata a proseguiamo a piedi lungo un tratto asfaltato che diventa
sterrato dopo alcuni tornanti.
Il tempo è incerto ma confidiamo in un miglioramento. Poco
prima di imboccare il sentiero che ci porta nel vallone, veniamo
raggiunti da altri due soci (in auto) così siamo in diciotto!
Lungo il percorso troviamo un corso d’acqua, piccolo ma insidioso, che superiamo abbastanza facilmente grazie ad una corda fissa. Più avanti dobbiamo attraversare un torrentello saltando da una pietra e l’altra. Qui il sentiero, con alcuni tornanti, ci
porta un po’ più in alto e proseguendo possiamo ammirare alcuni camosci e i loro balzi sulle rocce e sulla neve.
Dobbiamo ora attraversare due tratti innevati, uno dei quali
fa da ponte su di un corso d’acqua; con un po’ di prudenza, uno
alla volta lo superiamo, ed affrontiamo un tratto di sentiero roccioso a mezza costa. Giunti in cresta svoltiamo a destra ed il
sentiero diventa pianeggiante.
Giungiamo così dopo tre ore a Barma d’Aut dove pranziamo
nei pressi dell’alpeggio. Come speravamo ora il cielo si sta rasserenando e ci permette di godere meglio il panorama.
Dopo pranzo visitiamo, nelle vicinanze, una piccola caverna,
una delle tante che caratterizzano questo vallone e che offrirono
rifugio ad un gruppo di valdesi durante le persecuzioni delle milizie sabaude. Questo consentì loro di venire a patti con il Duca
Vittorio Amedeo II che dovette concedere loro l’onore delle armi, la liberazione dei familiari ed il permesso di emigrare in
Svizzera e Germania, nazioni amiche e sostenitrici della causa
protestante.
Dopo la foto di gruppo e le immancabili barzellette ci avviamo per il ritorno felici di avere trascorso una bella ed interessante giornata.
1-2 maggio: ESCURSIONISTICA
A PORQUEROLLES (Francia)
In ventisei siamo partiti in pullman da Pinerolo per i colli di
Sestriere e Claviere dove dopo una breve sosta per l’ultimo caffè all’italiana... abbiamo proseguito verso Monginevro,
Briançon, Gap, Sisteron dove ci siamo fermati per il pranzo al
sacco e successivamente abbiamo proseguito verso Aix en-Provence per una breve visita al centro storico dove in vari punti
venivano offerti mazzetti di mughetti in occasione della Festa
della Primavera.
Risaliti in pullman abbiamo proseguito verso Tolone e dopo
alcuni chilometri siamo arrivati a Hyerès dove avevamo prenotato il pernottamento in albergo. Sistemati i bagagli in camera
abbiamo proseguito la visita al centro storico raggiungendo l’altura dove si trova un castello con annesso un bel curato parco.
Risaliti in pullman, abbiamo raggiunto un caratteristico ristorante sul mare dove abbiamo cenato con specialità del posto. Finita la cena dopo aver raccontato barzellette e cantato alcune
canzoni di montagna ormai l’ora consigliava di andare a nanna.
Domenica mattina ci siamo svegliati con la pioggia, ma appena arrivati al porto del la Tour Fondue per l’imbarco all’isola
di Porquerolles è uscito un bellissimo sole che ci ha accompagnati per tutta la giornata.
Sbarcati sull’isola abbiamo incominciato l’escursione a piedi
andando prima alla “Plage d’Argent” e poi alla “Plage de Notre-Dame” dove alle 12 abbiano fatto la pausa pranzo con qualche coraggioso che ha tentato di ...bagnarsi i piedini.
Alle 17 abbiamo ripreso il battello per Hyerès dove ci attendeva il pullman per riportarci a Pinerolo.
Alle 23 eravamo a Sestriere e con grande sorpresa abbiamo
trovato la neve, tutti i pini imbiacati come fosse inverno... A
mezzanotte e mezza arrivavamo tutti sani e salvi a casa...
Un grazie a Imina che, in qualità di capogita, ha saputo organizzare al meglio questa nostra espatriata.
16 maggio: BENEDIZIONE
degli ALPINISTI e degli ATTREZZI
Quest’anno il classico incontro intersezionale di primavera è
organizzato dalla Sezione di Cuneo in un angolo della valle Stura che nessuno di noi pinerolesi conosce, il vallone di Rittana.
Contrariamente alle aspettative ci troviamo ben in ventinove
alla partenza alle sette di domenica mattina. Sistemati tutti nel
minor numero possibile di auto (cerchiamo sempre di non sprecare carburante e non riempire troppo i parcheggi delle zone di
montagna!), partiamo alla volta di Borgo S. Dalmazzo e poi di
Gaiola.
Qui alle 9 è l’appuntamento con i soci delle Sezioni di Torino, Moncalieri, Ivrea, Genova, Modena e naturalmente Cuneo
oltre a noi pinerolesi, ma alle 8,30 siamo già in molti a scambiarci calorosi saluti.
Fatti i dovuti conti, Annamaria ci dirà che i partecipanti sono
ben centosessantanove!
Lasciamo le auto al colletto Chiot Rosa (m. 1185), un ameno
praticello ombreggiato dove, presso al monumento che ricorda
il sacrificio di numerosi partigiani, nel pomeriggio verrà celebrata la S. Messa.
Si sale poi a piedi fra boschi di betulle e di faggi e vecchie
borgate abbandonate, fino allo spartiacque con la Val Grana e
da qui all’Alpe di Rittana (m. 1796), il punto più alto del percorso ad anello che faremo.
Qui sostiamo per il pranzo al sacco, le classiche foto di gruppo (dove manca sempre qualcuno) e come sempre quando ci sono i Soci di Cuneo, si sentono intonare vari canti che ravvivano
l’ambiente già di per sé meraviglioso. La vista spazia veramente a 360° sulle montagne intorno grazie anche alla bella giornata di sole (ma quanto avranno pregato gli amici di Cuneo?).
Poi tutti giù per la ripida discesa che ci riporta a prendere la
stradina verso il punto di partenza.
Come sempre in queste occasioni è commovente vedere così
tanti amici e sentirci tutti parte di una stessa “famiglia”.
La S. Messa è partecipata intensamente con i canti e le preghiere e le parole semplici e vere del celebrante ci fanno apprezzare la gioia semplice di essere QUI.
Dulcis in fundo, Beppe d’ Muncalè ci legge una delle sue più
belle e significative poesie dialettali: “La Vita”.
Un rinfresco con specialità dolci e salate e adeguate bevande
chiude in bellezza la giornata: più di cosi!
Anche per questa occasione un “grazie” sincero agli amici
cuneesi per quanto hanno fatto perché l’incontro si svolgesse al
meglio!
23 maggio:
SENTIERO GENRE
Arturo Genre, originario della val Germanasca, o val S. Martino, come chiamato all’inizio questo lembo di terra incuneato
fra le aspre montagne che lo circondano, conoscitore di lingua
locale e docente universitario, ha sicuramente lasciato una impronta indelebile nella storia e nella cultura locale, così come il
fratello Raimondo, ideatore e promotore di quella GTA, che ha
inteso recuperare sentieri e posti tappa ed invogliare più persone a scoprire la montagna attraverso questi semplici ma impegnativi percorsi.
Bene ha fatto quindi la Comunità Montana, ad intitolare a
questo studioso il sentiero naturalistico che partendo da Serre di
Maniglia, attraverso boschi di faggete prima e conifere poi, si
inerpica ad anello per forre, piccoli salti di roccia, cengie e valloni scoscesi fino alla borgata Troncea sopra Massello, per ritornare poi, non senza difficoltà per altro contenute, alla località
di partenza.
L’escursione organizzata dalla Sezione domenica 23 maggio,
alla quale hanno aderito ventinove persone, ha permesso alla
maggioranza dei partecipanti di conoscere angoli suggestivi di
territorio vicini a casa non scoperti prima, forse perché abituati
a cercare novità in località più lontane, cosa di per sé non negativa, che però non esclude le gite fuori porta.
Era del gruppo, una simpatica coppia di sposi, soci della Sezione di Moncalieri, soliti passare tutti i fine settimana a Maniglia e veramente innamorati del posto a sentire i loro discorsi
competenti ed entusiasti.
E’ stato pure molto apprezzato il valido aiuto del presidente
della Sezione val Germanasca del C.A.I., venuto con noi in un
contesto amichevole e spontaneo.
Un doveroso pensiero, non poteva mancare percorrendo questi sentieri verso i minatori, che modellando la loro vita sul duro
lavoro del cavatore di talco, hanno contribuito non poco ad un
miglioramento generale dell’economia di valle in tempi post
bellici, quando ancora di turismo di massa neppure si parlava,
permettendo così che località vive non venissero abbandonate,
aiutati in questo dai “bergè” e piccoli allevatori che sfruttavano
gli alti pascoli montani.
Una fugace visita a gallerie di servizio, scavate nella roccia e
non più usate incontrate lungo il percorso ci ha ricordato questo
spicchio di vita vissuta.
Non pare pertanto fuori luogo, anche se non pertinente con la
gita, rammentare a questo punto, che il 2004 è l’anno centenario della valanga del Beth in val Troncea, dove perirono molti
minatori giovani e giovanissimi, che lavoravano all’estrazione
del minerale del rame. Ritornando alla gita, penso sia stato positivo il riproporla a fine maggio, tempo in cui la neve “dovrebbe” essere ormai scomparsa e le condizioni climatiche sono più
favorevoli, visto che non si era potuta effettuare il giorno di Pasquetta per avversità atmosferiche.
Periodo migliore quindi, anche perché risultano più visibili
le tracce colorate segna percorso, come pure i piccoli riquadri
in legno, riportanti i nomi delle località attraversate, tutti in dialetto locale come “La Fracho”, “La Porto”, “La Gardetto”, “Ba
Jouann”, “La Valloun”.
A corollario della giornata non sono mancate le varie chiacchierate su temi più o meno seri, le classiche foto ricordo, le solite barzellette scaccia pensieri, piccole cose, ma anch’esse importanti per una maggiore conoscenza e socializzazione fra i
partecipanti.
30 maggio: GITA
AL MONDOLE’ (m. 2382)
Domenica 30 maggio si svolge la gita sociale, organizzata in
collaborazione con la Sezione di Moncalieri, al monte Mondolè, in val Maudagna (2382 m.); diciotto partecipanti per la Sezione di Pinerolo e quattordici per la Sezione di Moncalieri.
Alle 8,15 giungiamo a Prato Nevoso dove ci attendono gli
amici di Moncalieri; proseguiamo in macchina fino alla frazione Balma (1883 m.) dove vi è un rifugio.
Il cielo non è del tutto sereno ma la temperatura non è rigida.
Superiamo pendii erbosi, ancora macchiati quà e là da chiazze
di neve; tra l’erba spuntano crocus, viole del pensiero, genziane
e primule selvatiche. Saliamo su pendii sempre più brulli con
una bellissima vista sulle montagne del cuneese, attraversando
piccoli nevai.
Giunti sul monte, dopo due ore di cammino, troviamo la nebbia con brevi squarci di sereno; dopo le fotografie di rito, ridiscendiamo alla Balma dove il sole ci accoglie e pranziamo in
serenità e allegria, gustando squisiti dolcetti e sorseggiando un
buon vino, offerti dagli amici moncalieresi.
6 giugno: MONTE
AUTES (m. 2286)
Alle sette di mattina ci troviamo al solito posto in piazza e
siamo in quattordici a partire alla volta di Vinadio, in valle Stura.
Lungo la strada si aggregano altri cinque amici, quattro dei
quali svaniscono nel nulla lungo il percorso, li aspettiamo invano prima a Caraglio e poi a Vinadio, dove dovevano arrivare
comunque, avendo la cartina del percorso, ma...
Dopo aver provato a chiamarli col cellulare (che come sempre, quando serve, non risponde) decidiamo di raggiungere la
borgata di Neraissa Superiore, punto di partenza della gita.
Sorpresa! I quattro sono quì! Per motivi di salute di uno dei
quattro, decidono di non partecipare alla camminata e si allontanano.
Scherzi a parte, si parte! Sono le nove e trenta e purtroppo ci
avviamo nella nebbia, per fortuna a ravvivare l’ambiente ci sono i mille colori dei prati fioriti.
Chi doveva essere la capogita deve rinunciare (come previsto) a salire con noi per motivi di salute e poco dopo torna alla
borgata, dove avrà modo di approfondire alcune notizie storiche
dalla viva voce di una coppia di anziani che ricordano i tempi
passati.
La salita, anche se manca il panorama, è molto comoda sulla
vecchia strada militare che ci porta al colle di Neraissa, a circa
2000 m. di quota dove ci sono i resti di un fortino.
Salendo ancora su tracce più incerte, arriviamo al colle Barmetta (ma altri due hanno dovuto rinunciare) dove c’è un po’ di
neve che però non disturba la salita, da qui siamo in pochi minuti alla cima dell’Autes.
Riusciamo a tratti a vedere il fondovalle e le montagne di
fronte, quando si dirada la nebbia.
Per fortuna il versante a sud è molto meno freddo di quello
di salita e possiamo pranzare tranquillamente e riposare un po’,
e naturalmente c’è pure il solito che riesce a dormire!
La discesa è molto veloce utilizzando le scorciatoie che tagliano i lunghi tornanti della strada, permettendoci anche l’incontro con una curiosa marmottina che ci osserva dal sicuro della sua tana.
Al ritorno osserviamo le ultime case con i vecchi tetti in paglia di segale, che resistono all’inclemenza del tempo in questo
isolato angolino di mondo agreste.
*****
La bibliotecaria ci ha consegnato uno scritto integrativo alla
gita, riguardante alcuni forbiti colloqui avuti con persone incontrate nella frazione di Neraissa Superiore, ma per motivi di
spazio, scusandocene, lo rimandiamo al prossimo numero del
“Notiziario”.
AVVISO AI RITARDATARI SUL QUESTIONARIO
Sul precedente “Notiziario” avevamo accluso una scheda in cui chiedevamo a TUTTI i Soci e Aggregati la cortesia di
compilarla con sollecitudine dato che eravamo tenuti ad inviare i dati richiesti alla Presidenza Centrale ai fini assicurativi.
Molti si son fatti premura di restituircelo entro la data fissata, ma alcuni al momento non hanno risposto! Confidiamo che lo facciano in tempi brevi in modo da consentirci, anche se in ritardo, di risolvere questo problema tutelandoci
nel contempo da eventuali responsabilità civili e penali qualora dovessero verificarsi incidenti durante le nostre gite in calendario.
PROSSIME GITE in CALENDARIO
13 giugno: TRAVERSATA
DEL RAMIE’
Contrariamente a quanto programmato a suo tempo, la gita
in collaborazione con la Sezione pinerolese del C.A.I. alle cave
di Rocca Bianca (Val Germanasca) a causa dell’abbondante innevamento ancora esistente non verrà effettuata, ma sostituita
con la traversata del Ramiè che partendo da Perrero e attraversando le zone di S. Martino, Villa Secca e Blegieri arriva a Pomaretto.
Anche se alcuni conoscono già questa zona, sicuramente come ce l’ha proposta l’organizzatore Eraldo Quero: “Alla scoperta della storia e della cultura della bassa Val Germanasca” non
mancherà di interessare quanti sono appassionati di storia locale
con le sue tradizioni, i suoi aneddoti e la cultura della coltivazione del vitigno “ramìè”.
A livello aneddotico ricordiamo che nella bassa e media valle si coltivavano anche uve bianche fra le quali ricordiamo “lou
blanchét” e “lou përveiràl”, mentre le uve nere erano prevalentemente “lou neirét”, “la lambrusco”, “la bërlo ‘d chabbro”, “la
béouno”, “la rouiëtto”, “l’avënai”, “l’avarënc”, “lou bouzholé”,
“la tënturìo”, “lou mouissanc”, e la “linhengo”, vitigni ormai
scompari negli anni ‘20 a causa della progressiva penetrazione
della fillossera.
L’unica qualità attualmente coltivata è il “ramìe” che a seconda delle annate raggiunge la gradazione di 11-11,5% e, come si dice in valle, ha la particolarità di tagliare le gambe senza
dare alla testa.
La partenza, con mezzi propri, è fissata da piazza Cavour alle ore 7,45.
27 giugno: GITA
AL COL LONGET (m. 2649)
Da Chianale (valle Varaita).
Difficoltà: E - Tempo di salita ore 2,45 ca. - Dislivello m.
855.
Partenza da piazza Vittorio Veneto (Scricciolo), con mezzi
propri, alle ore 6,30.
Andremo in auto fino a Chianale (m. 1797) e, lasciata la strada per il colle dell’Agnello, ci inoltreremo nella conca oltre il
torrente alla confluenza dei valloni di St. Veran e dell’Antolina.
Parcheggiate le auto prima del secondo ponte, prenderemo la
mulattiera “U 21” che sale nel lariceto fino ad una sorgente. Più
in alto la vista si apre sul Plan di Zucchero, il Pic d’Asti ed il
Monviso, mentre raggiungeremo le grange Antolina.
Lasciata la traccia per il lago Nero e raggiunto il bel lago
Blù, passeremo il bivio per il Col Blancet andando verso sud,
lasciando in basso il piccolo lago Longet.
Raggiungeremo i laghi Bes (m. 2648), che sono in realtà un
lago unico essendo tra loro comunicanti, posti presso il valico
del Longet, anticamente detto “Passo del Lago”.
Panorama imponente dal Roc La Niera al Mongioia: presso
il colle ci sono ruderi di ricoveri militari e altri laghetti sul versante francese.
Il ritorno si svolgerà sul medesimo itinerario in circa due ore.
3-4 luglio: GITA
NOTTURNA DI PLENILUNIO
Sabato 3: partenza alle ore 19 da piazza Vittorio Veneto
(Scricciolo) in auto fino alle meire Bodoire (Oncino - m. 1493).
Per facile sentiero si passa sotto la Rocca Bianca e si raggiunge il rifugio Alpetto (m. 2268 - dislivello m. 775): cena e
pernottamento.
L’Alpetto è stato il primo rifugio del C.A.I., costruito nel
1866 dopo la spedizione di Quintino Sella al Monviso (1863) e
la fondazione dal C.A.I. Dopo la costruzione del rifugio Quintino Sella nel 1905 cadde in disuso. Fu ricostruito del C.A.I. di
Cavour nel 2002.
Domenica 4: tempo permettendo, si parte dal rifugio percorrendo il sentiero che costeggia la Rocca del Lu, si attraversa la
Bassa dei Forconi, si passa sotto le Balze di Cesare, si costeggia
il lago della Pellerina, si giunge nella piana dei laghi delle Sagnette, si costeggia il lago Grande di Viso e infine si raggiunge
il rifugio Quintino Sella (m. 2640 - dislivello m. 372). Chi volesse proseguire può raggiungere la punta del Viso Mozzo (m.
3019 - dislivello m. 779) da dove si gode un’ottima vista sul
Monviso.
Per motivi organizzativi è obbligatoria la prenotazione in sede o tramite il capogita M. Tosel (tel. 0121/374.417).
18 luglio: MONTE AVIC
(Valle d’Aosta)
Organizzata dalla Sezione di Ivrea con l’adesione della nostra Sezione e quella di Torino, questa gita è caratterizzata da: il
tempo di percorrenza (otto-nove ore), dalla distanza da Pinerolo
e relativa partenza con mezzi propri da piazza Vittorio Veneto
(Scricciolo) alle ore 5.
Il programma prevede: in auto fino a Champdepraz (frazione
Veulla) dove, alle ore 7, ha inizio l’escursione.
Dalla frazione Veulla (m. 1301) si raggiunge la località Magazzino (m. 1461), da qui seguendo la sinistra orografica della
valle, si giunge al lago Gelato (m. 2594 - ore 3,30). Ambiente
molto suggestivo con la presenza di una vecchia miniera chiusa
e diverse testimonianze del suo sfruttamento. Da qui si prosegue per il monte Belplat (m. 2828) cresta spartiacque con la val
Clavalité, massima quota del nostro giro. Si scende quindi al
Gran Lago (m. 2485 - ore 5), sosta per il pranzo.
Si riprende la discesa a destra del torrente Chalamy, si costeggia il lago Cornuto e il lago Nero e in leggera salita si raggiunge il rifugio Barbustel (m. 2208 - ore 6,15). La discesa continua sino all’Alpe Coucy (m. 2060) per risalire poi all’Alpe
Cote Monton, un breve tratto pianeggiante, che termina su di
una dorsale panoramica, ci porta nella conca dove è situato il lago Leser (m. 2011) che si raggiunge con alcune svolte discendenti (ore 7,15). Da qui alla frazione Veulla da dove siamo partiti (ore 8-9).
Il giro è molto remunerativo e lungo, tutto il percorso è ben
segnalato e servito da mulattiere e sentieri. E’ necessario quindi
che i partecipanti siano allenati.
La discesa dal mont Belplat presenta un breve canalino detritico che in condizioni normali non presenta problemi. Se una
eventuale presenza di neve nel canalino dovesse creare problemi, si torna indietro.
Per coloro che volessero partecipare alla gita senza fare il giro, possono benissimo fare un gruppo a parte e venire sino al lago Gelato e ritornare dalla stessa via.
25 luglio:
M. RAMIERE (m. 3303)
Partendo, con mezzi propri, da piazza Vittorio Veneto (Scricciolo) alle ore 6,30 e passando da Sestriere, raggiungeremo, in
val Ripa, la località Argentièra (m. 1897).
La gita, pur non presentando particolari difficoltà alpinistiche, è caratterizzata da un dislivello di 1406 m. che richiedono
un tempo di salita di circa quattro ore e un buon allenamento.
Questa montagna è di notevole importanza orografica perché
da essa si dirama il costone separante le valli Argentièra (italiana) e quella di Thùras (francese).
La cima, costituita da una lunga cresta, è sormontata da una
croce collocata nel 1965 dai giovani dell’oratorio S. Domenico
di Pinerolo.
La salita è caratterizzata, specialmente verso la parte sommitale, da sfasciumi di rocce che progressivamente si trasformano
in detriti.
Per coloro che non intendessero raggiungere la cima, ricordiamo che sul colle della Ramiere (m. 3007) vi è una casermetta in grado di offrire un riparo anche se molto precario.
25-31 luglio: SETTIMANA
DI PRATICA ALPINISTICA
Quest’anno la settimana di pratica alpinistica, organizzata
dalla Commissione Centrale Alpinismo e riservata ai Soci con
una buona preparazione alpinistica di base, si svolgerà sui monti della val Masino presso il rifugio Omio e il rifugio Ginetti situati nella zona delle Alpi centrali lombarde.
La zona è caratterizzata da splendide e famose vette come la
Sfinge, il Cengalo, il Badile.
Chi fosse interessato e ritenesse di avere una adeguata preparazione per scalare anche vie di V grado non ha che da rivolgersi in sede dove potrà prendere visione del programma dettagliato della settimana.
Le iscrizioni si chiudono inderogabilmente il 10 luglio.
1-7 agosto: SETTIMANA
DI PRATICA ESCURSIONISTICA
La settimana di pratica escursionistica organizzata dalla
Commissione Centrale di Alpinismo, mirante a formare capigita
sezionali, perfezionandone le conoscenze escursionistiche e uniformando le diverse tecniche attraverso lo scambio delle varie
esperienze, si svolgerà nelle Alpi orientali, con base a Borca di
Cadore a pochi chilometri da Cortina d’Ampezzo.
Qualora restassero posti disponibili, gli organizzatori saranno ben lieti di accogliere Soci soggiornanti, che pur non partecipando alle attività in programma, vorranno condividere con gli
altri una piacevole settimana in montagna.
Ulteriori informazioni presso la segreteria dove si potrà prendere visione del programma dettagliato.
Le iscrizioni si chiudono inderogabilmente il 10 luglio.
27 agosto: AL COLLE DEL BETH
CON IL VESCOVO
Quest’anno, in collaborazione con il Centro Diocesano Giovanile di Pinerolo, effettueremo una gita al colle del Beth (Val
Troncea) con l’intento di ricordare anche gli ottantuno minatori
che il 19 aprile di cento anni fa, travolti da una valanga, persero
la vita mentre cercavano di rientrare alle proprie case.
Al momento non abbiamo ancora concordato nei dettagli il
programma, ma appena possibile lo esporremo in bacheca auspicando in questa occasione di vedere una numerosa rappresentanza della nostra Sezione.
*****
All’inizio del secolo scorso, Giovanni Acquaderni (fondatore
dell’A.C. insieme a Mario Fani) promosse l’iniziativa di dedicare al Redentore le cime delle montagne, erigendovi monumentali croci, statue o tempietti votivi. La proposta venne incoraggiata e benedetta da Papa Leone XIII, e così ogni regione o diocesi
fece sorgere una chiesa o una croce o una statua sul monte più
elevato dei dintorni. In un primo momento furono interessate diciannove vette, una per regione, ma molti altri monumenti sorsero un po' dovunque, per l'impegno di comitati locali o di privati.
Nella memoria di quella iniziativa, nell’agosto 2003, il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile, lanciò la proposta di un
pellegrinaggio da realizzarsi in ogni regione italiana. L’iniziativa fu denominata “Vette d’Infinito”.
Il Centro Giovani Diocesano e la Sezione pinerolese della
Giovane Montagna, accogliendo la proposta, organizzarono
un’escursione da Bout du Col (Prali) alla colletta della Gran
Guglia (2750 m.) dove mons. Debernardi celebrò la santa Messa su un altare di sassi improvvisato, alla presenza di più di quaranta pellegrini-escursionisti.
Tale è stata la ricchezza dell’esperienza che si è pensato di
riproporla anche quest’anno individuando, come meta il Colle
del Beth, nel centesimo anniversario della tragedia che ebbe
luogo in una nevosa mattinata d'aprile del 1904. Quel giorno,
dai ripidi pendii del monte Ghinivert scese improvvisa una
grande valanga che travolse gli operai che lavoravano presso le
miniere situate nelle profondità della roccia. 81 furono i morti,
travolti e sepolti dalla furia bianca.
Questa seconda edizione pinerolese di “Vette di infinito”,
prevista per venerdì 27 agosto 2004, oltre che offrire l’opportunità di contemplare il meraviglioso scenario delle nostre Alpi,
sarà anche l’occasione per ricordare, nella preghiera, quanti persero la vita in quella tragedia.
NOTIZIE dalla SEZIONE
SERATA DI PROIEZIONI
SUL MONTE ARARAT
Nell’ambito delle serate culturali che annualmente organizziamo in sede, mercoledì 19 maggio abbiamo avuto il piacere di
ospitare alcuni soci saluzzesi dell’”Associazione Amici del Camino di Compostela” che ci hanno proiettato e commentato una
serie di diapositive riguardanti un loro recente trekking compiuto in Turchia dal titolo: “Lungo i sentieri del monte Ararat - m.
5165”.
Dai favorevoli commenti sentiti dai Soci presenti sia per l’introduzione tenuta dal dott. Nilo Marocchino che per l’illustrazione delle interessanti diapositive fatte dai simpatici e ironici
Giuseppe Viano e Giuseppe Gili possiamo dire che la serata abbia riscosso un esito positivo tale da incoraggiarci a proseguire
su questa linea.
Ringraziando ancora gli amici saluzzesi per la loro disponibilità nel voler collaborare ancora in futuro, ricordiamo che il
prossimo appuntamento culturale è fissato per mercoledì 15 settembre.
9 maggio: PORTE APERTE
ALLO SPORT
Anche quest’anno ci siamo trovati (i soliti pochi soci di buona volontà) la domenica mattina in piazza Vittorio Veneto con
molte altre associazioni sportive pinerolesi.
Abbiamo montato un gazebo con un po’ di foto storiche delle nostre attività sociali, sci d’epoca e materiale illustrativo sulla sezione G. M. di Pinerolo, in attesa di... pubblico.
Come per gli anni scorsi non è che si fermi molta gente al
nostro “stand”, come pure a quelli vicini del CAI, del Gruppo
Speleologico e delle Ciaspole, ma noi ci abbiamo messo la buona volontà.
Alle ore quindici siamo partiti sul bus messo a disposizione
gratuitamente dal Comune e, con un gruppo di soci del CAI con
molti bimbi al seguito, ci siamo recati alla frazione Talucco di
Pinerolo.
Qui abbiamo effettuato la visita all’Ecomuseo delle Carbonaie, sul percorso che dal centro del paese sale verso il “bosco
dell’Impero” e poi verso il colle Ciardonet, sostando presso le
bacheche che illustrano le varie fasi della lavorazione tradizionale del carbone, attività che tempo fa aveva una certa rilevanza
economica per gli abitanti della zona.
Peccato che sulla trentina di partecipanti alla gita i soci della
Giovane fossero un po’ pochi (forse i nostri amici avevano altre
gite più importanti da fare).
SERATA SULLA VAL TRONCEA
a cura del prof. M. Passet-Gros
In preparazione alla gita programmata al colle del Beth
il 27 agosto, unitamente con il Centro Diocesano Giovanile di Pinerolo, giovedì 8 luglio, alle ore 21, presso la nostra sede sociale di via Vescovado 20, il prof. Maggiorino
Passet-Gros terrà una conferenza sul tema: “Gli ultimi
cento anni di storia della val Troncea”.
Conoscendo la competenza e la passione con cui il relatore tratta questi argomenti a lui familiari avendoli in parte vissuti, invitiamo caldamente i Soci e Simpatizzanti a
presenziare numerosi a questo appuntamento culturale.
Concluderà la serata il prof. Patrizio Righero che illustrerà le finalità riguardanti la gita al colle del Beth.
LETTERA GESTIONE DATI SOCI SULLA PRIVACY
Su delibera del Consiglio di Presidenza Centrale e con preghiera di rendere edotti tutti i Soci delle Sezioni, pubblichiamo il testo integrale
dell’Informativa Privacy, in materia di protezione dei dati personali.
Caro Socio,
l’1 gennaio 2004 è entrato in vigore il Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 avente ad oggetto il nuovo Codice in materia di protezione
dei dati personali.
Conformemente a quanto previsto dall’art. 13 del Decreto, Ti informiamo che:
a) i dati personali da noi trattati sono unicamente quelli identificativi (luogo e data di nascita, residenza, n. telefono, indirizzo e-mail);
b) il conferimento dei dati è obbligatorio al fine di gestire la Tua posizione all’interno della Associazione (invio della corrispondenza e stipula della polizza di assicurazione contro RC ed Infortuni);
c) il Titolare del trattamento è la Sezione nella persona del suo Presidente pro tempore;
d) i dati sono trattati tramite l’ausilio di strumenti elettronici e cartacei adottando le misure di sicurezza previste dagli articoli 33, 34 e 35
del Codice, nonché in conformità a quanto previsto nel disciplinare tecnico di cui all’allegato B del Codice medesimo;
e) i dati trattati sono comunicati unicamente ai seguenti soggetti: Presidenza Centrale Giovane Montagna; Ditte incaricate della spedizione
della Rivista e del Notiziario; Agenti di assicurazione; Compagnia assicurativa titolare delle polizze RC e Infortuni; Responsabili delle strutture di
gestione vacanze; Responsabili della gestione di appuntamenti intersezionali e dei corsi.
Ti ricordiamo, altresì, che è necessario comunicare al Titolare sia le variazioni dei Tuoi dati personali sia gli ulteriori dati, ad eccezione di
quelli sensibili, che si dovessero rendere necessari per l’assolvimento di specifici doveri di legge.
Restano, infine, salvi tutti i diritti, così come previsti dall’art. 7 Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
Giovane Montagna - Sez. di Pinerolo
Il Presidente
Dopo quanto specificato, ci auguriamo che si dissipino i dubbi che forse qualcuno poteva ancora avere in merito alla gestione dei dati richiesti
dal “Questionario” accluso nell’ultimo Notiziario.
POLIZZA ASSICURATIVA G.M.
Per conoscenza dei Soci, in regola con il versamento
della quota sociale per il corrente anno, riportiamo alcuni punti della nostra assicurazione sulle responsabilità civili e infortuni, anche se con i debiti scongiuri ci auguriamo di non averne mai bisogno...
Responsabilità civile
L’assicurazione è valida per i Soci e i non Soci, che
partecipano alle attività sociali in calendario.
I Soci e non Soci sono considerati terzi tra di loro.
Massimali per la responsabilità civile: 1.500 € per sinistro; 1.500 € per persona; 1.500 € per cose.
Assicurazione infortuni
I Soci sono coperti per gli infortuni occorsi durante la
partecipazione alle gite previste dal calendario gite, della
propria o altre Sezioni della Giovane Montagna.
Nell’ambito delle gite la garanzia è valida durante il
percorso nonché nelle fasi di avvicinamento e ritorno con
qualsiasi mezzo di trasporto.
Per le gite superiori ai tre giorni, purché previste dal calendario sociale, per attività di semplice escursionismo
e/o sci di fondo e sci in pista.
La presente polizza, opera indipendentemente da altre
eventuali stipulate dai Soci.
Sono esclusi gli infortuni derivati: Da partecipazione
ad escursioni alpinistiche o scialpinistiche fatte in forma
solitaria; da qualsiasi soggiorno, superiore ai tre giorni,
dove si svolgono attività di alpinismo e scialpinismo; da
partecipazione alle settimane di pratica alpinistica, scialpinistica o escursionistica, nei quali viene stipulata una polizza a parte.
Massimali per ciascun Socio
In caso di morte 25.822,84 € (50.000.000); di invalidità
permanente 51.645,69 € (100.000.000); rimborso spese di
cura e/o soccorso 1.549,31 € (3.000.000).
Franchigie
Franchigia del 5% sull’invalidità permanente.
Nel caso in cui l’invalidità permanente sia di grado superiore al 20% della totale, tale franchigia verrà dimezzata; in presenza di invalidità permanente al 30% della totale non verrà applicata alcuna franchigia.
Denuncia di incidenti durante una gita sociale
In caso di infortunio il Socio, deve informare il Presidente della Sezione, che a sua volta deve, mediante fax e
massimo “dieci” giorni, avvisare l’Assicurazione e inviare
successivamente, mediante raccomandata, i dati dell’infortunato e una copia del referto medico.
Inoltre il Socio infortunato, deve conservare “tutta” la
documentazione per le cure mediche, le spese sostenute
per medicinali e cure fisioterapiche e, a guarigione avvenuta, deve inviarne copia all’Assicurazione tramite il Presidente.
Per eventuali contatti il referente unico dell’Assicurazione è il sig. Andrea dott. Barettini - Servizi Assicurativi
e Finanziari - via Divisione Acqui, 29/4 - 10166 Genova
(tel. o fax 010.372.3142).
Recentemente alcuni Soci della nostra Sezione hanno
partecipato ad una serata organizzata dalla Sezione di Torino in cui ha presenziato anche l’amico Beppe Sinchetto
che ha letto alcune sue poesie in piemontese.
Inutile descrivere i favorevoli commenti ricevuti dalla
platea per il modo con cui le ha recitate, ma soprattutto
per il realistico contenuto umano in esse descritto.
Pensando di fare cosa gradita ai nostri Soci ne proponiamo una che riteniamo all’altezza di quanto abbiamo sopradetto.
Auguri Beppe e cuntinua parëj a sfrutè ël to poetich
dun!
LA VITA
La Vita, sovens, a smija un po’ stravisa,
it veule sempe lon ch’il peule nen avej,
it serche la caud quandi ch’a j-é la bisa,
it veule resté giovo, ma, belavans, it ven-e vej,
it veule chërse, për decide da sol ëd to destin,
peui, da grand, a chërso pì che autr ij to sagrin.
Maniman j’ani a passo, sempe pì lest,
ti it continue a core për rivé sempe pì prest.
Mincatant it fërme un moment për fé doi cont,
it serche ‘d corege ‘l tir e dventé pì bon.
Ma un di, a l’impruvista, it l’has la sensassion
che për fé ‘d pian a sia giumai finìe la stagion:
ij pian a l’è tòst temp ‘d realiseje,
ij progress a venta tòst ancamineje.
Un po’ afarà, it pense a le stagion ch’a son passà.
Dabon toe anvìe it l’has mai sodisfà?
At ven-o ciair an ment j’eror e ij magon,
it pense a lon ch’it l’has avù dal mond,
it serche d’arcordé lon ch’it l’has fàit ëd bon,
it rende cont ch’it l’has avù ‘d boneur,
ma ti it parlave mach sempe ‘d tò maleur.
Mincatant l’egoism a l’ha tenute compagnìa,
a l’ha nen lassate gòde tut lòn ch’it l’avìe,
a l’ha nen lassate dé tut lòn ch’it podìe;
parej, nen sempe, it l’has gustà le pì bele sodisfassion:
regalé un soris, na parola, un moment ëd comossion.
Beppe ëd Muncalé
I recapiti telefonici dei responsabili
delle gite programmate in questo periodo
Per comodità di quanti volessero avere informazioni più dettagliate in merito alle gite programmate in questo periodo, abbiamo pensato di inserire il numero telefonico dei vari capi gita permettendo in tal modo di contattarli direttamente per ogni eventuale dubbio avessero in proposito.
Un grazie per la loro unanime disponibilità dimostrata.
GIUGNO
6: M. Autes (m. 2286 - disl. 850), da Neraissa (Val Stura) (E) - (Garau Pasqualina - tel. 0121/396.838).
13: Traversata del Ramiè con il C.A.I. di Pinerolo (E) - (Eraldo Quero - tel. 0121/72.832).
27: Col Longet (m. 2649 - disl. 855), da Chianale (E) - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
LUGLIO
3/4: Gita di plenilunio (E) - (Tosel Mario - tel. 0121/374.417).
18: M. Avic (m. 3006) (Valle d’Aosta) (E) con le Sez. di Ivrea e Torino - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
25: M. Ramiere (m. 3303 - disl. 1406) (Val Argentiera) (E) - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
25/31: Settimana di pratica Alpinistica - Alpi Centrali (A) - org. C.C.A.S.A. - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
AGOSTO
1/7: Settimana di pratica Escursionistica - Alpi Centrali (E) - org. C.C.A.S.A. - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
28: Colle del Beth (m. 2786 - disl. 870) (E) con il Centro Diocesano Giovani di Pinerolo - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
SETTEMBRE
4/5: Croce Rossa (m. 3566 - disl. 2156) (1° g. m. 1206 - 2° g. m. 950) (E) con la Sez. di Moncalieri - (Tamagno Paolo - tel.
0121/795.231).
12: Gran Guglia (m. 2819 - disl. 1080) (E) con il C.A.I. Val Germanasca - (Tosel Mario - tel. 0121/374.417).
18/19: Raduno Intersezionale Estivo “90° Giovane Montagna“ (E) - Val Susa - org. Sez. di Torino - (Alberto Abbà - tel.
0121/396.838).
26: Sentiero Frassati in Liguria (E) - org. Sez. di Genova - (Alberto Abbà - tel. 0121/396.838).
I testi, impaginati in proprio, sono stati redatti da: Abbà A., Aimonetto M., Bruno I., Ciochino C., Crespo S., Manero B.,
Garau P., Pozza A., Tamagno P., Tealdi R., Tosel M., Sinchetto B.
In qualsiasi momento è gradita la collaborazione di quanti siano interessati a divulgare questo “Notiziario” unicamente
mirante e far conoscere, nell’ambito pinerolese, le nostre attività.