M02.1 con schede da libro
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M02.1 con schede da libro
SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 1/42 Griglia di autovalutazione A1 A2 B1 B2 C1 C2 COMPRENSIO- Ascolto NE Riesco a riconoscere parole che mi sono familiari ed espressioni molto semplici riferite a me stesso, alla mia famiglia e al mio ambiente, purché le persone parlino lentamente e chiaramente. Riesco a capire espressioni e parole di uso molto frequente relative a ciò che mi riguarda direttamente (per esempio informazioni di base sulla mia persona e sulla mia famiglia, gli acquisti, l’ambiente circostante e il lavoro). Riesco ad afferrare l’essenziale di messaggi e annunci brevi, semplici e chiari. Riesco a capire gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari, che affronto frequentemente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Riesco a capire l’essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e televisive su argomenti di attualità o temi di mio interesse personale o professionale, purché il discorso sia relativamente lento e chiaro. Riesco a capire discorsi di una certa lunghezza e conferenze e a seguire argomentazioni anche complesse purché il tema mi sia relativamente familiare. Riesco a capire la maggior parte dei notiziari e delle trasmissioni TV che riguardano fatti d’attualità e la maggior parte dei film in lingua standard. Riesco a capire un discorso lungo anche se non è chiaramente strutturato e le relazioni non vengono segnalate, ma rimangono implicite. Riesco a capire senza troppo sforzo le trasmissioni televisive e i film. Non ho nessuna difficoltà a capire qualsiasi lingua parlata, sia essa dal vivo sia trasmessa, anche se il discorso é tenuto in modo veloce da un madrelingua, purché abbia il tempo di abituarmi all’accento. Lettura Riesco a capire i nomi e le persone che mi sono familiari e frasi molto semplici, per esempio quelle di annunci, cartelloni, cataloghi. Riesco a leggere testi molto brevi e semplici e a trovare informazioni specifiche e prevedibili in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menù e orari. Riesco a capire lettere personali semplici e brevi. Riesco a capire testi scritti di uso corrente legati alla sfera quotidiana o al lavoro. Riesco a capire la descrizione di avvenimenti, di sentimenti e di desideri contenuta in lettere personali. Riesco a leggere articoli e relazioni su questioni d’attualità in cui l’autore prende posizione ed esprime un punto di vista determinato. Riesco a comprendere un testo narrativo contemporaneo. Riesco a capire testi letterari e informativi lunghi e complessi e so apprezzare le differenze di stile. Riesco a capire articoli specialistici e istruzioni tecniche piuttosto lunghe, anche quando non appartengono al mio settore. Riesco a capire con facilità praticamente tutte le forme di lingua scritta inclusi i testi teorici, strutturalmente o linguisticamante complessi, quali manuali, articoli specialistici e opere letterarie. SCUOLAFACENDO PARLATO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 2/42 A1 A2 B1 B2 C1 C2 Interazione Riesco a interagire in modo semplice se l’interlocutore è disposto a ripetere o a riformulare più lentamente certe cose e mi aiuta a formulare ciò che cerco di dire. Riesco a porre e a rispondere a domande semplici su argomenti molto familiari o che riguardano bisogni immediati. Riesco a comunicare affrontando compiti semplici e di routine che richiedano solo uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti e attività consuete. Riesco a partecipare a brevi conversazioni, anche se di solito non capisco abbastanza per riuscire a sostenere la conversazione. Riesco ad affrontare molte delle situazioni che si possono presentare viaggiando in una zona dove si parla la lingua. Riesco a partecipare, senza essermi preparato, a conversazioni su argomenti familiari, di interesse personale o riguardanti la vita quotidiana (per esempio la famiglia, gli hobby, il lavoro, i viaggi e i fatti di attualità). Riesco a comunicare con un grado di spontaneità e scioltezza sufficiente per interagire in modo normale con parlanti nativi. Riesco a partecipare attivamente a una discussione in contesti familiari, esponendo e sostenendo le mie opinioni. Riesco ad esprimermi in modo sciolto e spontaneo senza dover cercare troppo le parole. Riesco ad usare la lingua in modo flessibile ed efficace nelle relazioni sociali e professionali. Riesco a formulare idee e opinioni in modo preciso e a collegare abilmente i miei interventi con quelli di altri interlocutori. Riesco a partecipare senza sforzi a qualsiasi conversazione e discussione ed ho familiarità con le espressioni idiomatiche e colloquiali. Riesco ad esprimermi con scioltezza e a rendere con precisione sottili sfumature di significato. In caso di difficoltà, riesco a ritornare sul discorso e a riformularlo in modo cosí scorrevole che difficilmente qualcuno se ne accorge. Produzione orale Riesco a usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abito e la gente che conosco. Riesco ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere con parole semplici la mia famiglia ed altre persone, le mie condizioni di vita, la carriera scolastica e il mio lavoro attuale o il più recente. Riesco a descrivere, collegando semplici espressioni, esperienze ed avvenimenti, i miei sogni, le mie speranze e le mie ambizioni. Riesco a motivare e spiegare brevemente opinioni e progetti. Riesco a narrare una storia e la trama di un libro o di un film e a descrivere le mie impressioni. Riesco a esprimermi in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti che mi interessano. Riesco a esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni. Riesco a presentare descrizioni chiare e articolate su argomenti complessi, integrandovi temi secondari, sviluppando punti specifici e concludendo il tutto in modo appropriato. Riesco a presentare descrizioni o argomentazioni chiare e scorrevoli, in uno stile adeguato al contesto e con una struttura logica efficace, che possa aiutare il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare. SCUOLAFACENDO SCRITTO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai Produzione scritta M2.1 P. 3/42 A1 A2 B1 B2 C1 C2 Riesco a scrivere una breve e semplice cartolina, ad esempio per mandare i saluti delle vacanze. Riesco a compilare moduli con dati personali scrivendo per esempio il mio nome, la nazionalità e l’indirizzo sulla scheda di registrazione di un albergo. Riesco a prendere semplici appunti e a scrivere brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Riesco a scrivere una lettera personale molto semplice, per esempio per ringraziare qualcuno. Riesco a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti a me noti o di mio interesse. Riesco a scrivere lettere personali esponendo esperienze e impressioni. Riesco a scrivere testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti che mi interessano. Riesco a scrivere saggi e relazioni, fornendo informazioni e ragioni a favore o contro una determinata opinione. Riesco a scrivere lettere mettendo in evidenza il significato che attribuisco personalmente agli avvenimenti e alle esperienze. Riesco a scrivere testi chiari e ben strutturati sviluppando analiticamente il mio punto di vista. Riesco a scrivere lettere, saggi e relazioni esponendo argomenti complessi, evidenziando i punti che ritengo salienti. Riesco a scegliere lo stile adatto ai lettori ai quali intendo rivolgermi. Riesco a scrivere testi chiari, scorrevoli e stilisticamente appropriati. Riesco a scrivere lettere, relazioni e articoli complessi, supportando il contenuto con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare. Riesco a scrivere riassunti e recensioni di opere letterarie e di testi specialisti. © Council of Europe/Conseil de l’Europe. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 Schede presenti nel testo Scheda 1.1 Esempio di tabella di autovalutazione nel Passaporto a1 a2 b1 b2 c1 c2 P. 4/42 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai P. 5/42 M2.1 Scheda 1.2 Esempi di sezioni per la riflessione su stili e strategie esempio 1 Imparo meglio parole e frasi se: 1 le ascolto 1 le trascrivo 1 le leggo 1 le ripeto 1 faccio esperienze concrete 1 altro esempio 2 Capisco meglio le regole grammaticali se: 1 me le spiegano e io le applico 1 l’insegnante me le fa osservare nel testo 1 le ricavo dal testo con il ragionamento 1 effettuo associazioni con la mia lingua madre o con altre lingue 1 altro esempio 3 Leggi le affermazioni elencate e decidi in quale misura si applicano alla tua situazione: annerisci 4 caselle se per te è sempre o quasi sempre così, 3 caselle se per te è spesso così, 2 caselle se per te è a volte così, e 1 sola casella se per te non è mai o quasi mai così. Data A:............................................. Data B: ............................................................. Data C: .............................................. 1. Preferisco leggere un testo piuttosto che ascoltarlo. 2. Per imparare vocaboli ho bisogno di ripeterli a voce alta o mentalmente. Fonti: Esempi 1 e 2, pel n. 30; Esempio 3, pel n. 54. 1 2 3 4 Data A B C A B C SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 6/42 Scheda 1.3 Esempi di descrittori per l’autovalutazione esempio 1 Scheda di autovalutazione, Livello b1, Produzione orale Riesco a... 1. raccontare in modo chiaro e coerente momenti di vita familiare, scolastica, lavorativa 2. presentare e descrivere progetti, sogni, esprimendo opinioni personali, apprezzamenti, sentimenti sì !! ! !!! obiettivo ¥ ! = Sì, con qualche incertezza !! = Sì, abbastanza bene !!! = Sì, molto bene obiettivo = non sono ancora in grado ma è un mio obiettivo a breve termine esempio 2 Griglia di autovalutazione. Capire le didascalie di un semplice libro illustrato (Leggere a1) Sono capace di... 1. abbinare didascalie a immagini 2. leggere una didascalia e rappresentarla con un disegno 3. abbinare fumetti alle immagini corrispondenti 4. riordinare una breve serie di fumetti 5. riordinare una breve serie di didascalie 6. ………… competenza ☺ Acquisita K In corso di acquisizione L Non ancora acquisita Fonti: Esempio 1, pel n. 54; Esempio 2, pel n. 26. data data ☺ K L data data data SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 Scheda 1.4 Esempio di indice di un Dossier no. data inserimento titolo o descrizione tipo competenze dimostrate so... so... so... P. 7/42 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 8/42 Scheda 2.1 Esempio di scheda di ricognizione delle lingue utilizzate io e le mie lingue Le lingue di casa e del territorio Qui puoi annotare quali lingue e quali dialetti usi in diverse occasioni: in famiglia, con i parenti, con le amiche/gli amici, con i vicini. Per ogni lingua puoi fare più annotazioni. Potresti compilare gli spazi vuoti della scheda, sulla base degli esempi dati. quale lingua? quale dialetto? Tedesco Dialetto trentino Ladino con chi? in quali occasioni? quante volte? Con la nonna materna Quando vado a trovarla, quando lei viene da noi o quando ci telefoniamo Quando siamo soli Quando andiamo a sciare Sempre Con mio padre Con i miei amici/ le mie amiche Quasi sempre Regolarmente ........................................ ......................................... .................................................. .............................................. ........................................ ......................................... .................................................. .............................................. ........................................ ......................................... .................................................. .............................................. ........................................ ......................................... .................................................. .............................................. ........................................ ......................................... .................................................. .............................................. Fonte: Portfolio Alto Adige scuola secondaria di primo grado, versione sperimentale a cura di K. Civegna, R. Gelmi, G. Senoner e C. Siviero, con la consulenza scientifica di E. Thürmann. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai Scheda 2.2 Le competenze di chi apprende e usa la lingua: una sintesi competenze generali Conoscenze dichiarative (sapere) • conoscenza del mondo • conoscenza socio-culturale • consapevolezza interculturale Abilità (saper fare) • Abilità pratiche (sociali, correnti, tecniche e professionali, del tempo libero) • Abilità interculturali competenze linguistico-comunicative Competenze linguistiche • lessicale • grammaticale • semantica • fonologica • ortografica • ortoepica (abilità di pronunciare correttamente le parole partendo dalla forma scritta) Competenza “esistenziale” (saper essere) • atteggiamenti, motivazioni, valori morali, convinzioni • stili cognitivi • fattori della personalità Competenza sociolinguistica • elementi linguistici che segnalano i rapporti sociali • regole di cortesia • espressioni di saggezza popolare • differenze di registro • varietà linguistica e accento Capacità di imparare (saper apprendere) • sensibilità alla lingua e alla comunicazione • consapevolezza e abilità fonetiche generali • abilità di studio • abilità euristiche Competenze pragmatiche • discorsiva • funzionale Fonte: Consiglio d’Europa (2002). M2.1 P. 9/42 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 10/42 Scheda 2.3 Esempio di correlazione tra Biografia e Dossier le mie attività ed esperienze a scuola Data o periodo .......................... Materia, area o progetto ............................................................................................ Breve descrizione dell’attività o esperienza .............................................................................................................. ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... Perché mi è o non mi è piaciuta................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... Che cosa ho imparato, che cosa so fare meglio dopo quest’attività o esperienza ................................................ ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... Il mio giudizio complessivo ☺ K L 1 Barro questa casella se allego un certificato alla mia Raccolta attestati 1 Barro questa casella se allego un documento al mio Dossier Fonte: Mariani et al. (2004). SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 11/42 Scheda 2.4 Esempio di riflessione sulle esperienze linguistiche e interculturali Ripensa alla tua esperienza di apprendimento o uso della lingua X. • Quando, dove, con chi hai usato la lingua? ........................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... • Per quali scopi l’hai usata? ..................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... • Che cosa hai imparato a fare meglio in questa lingua? ..................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... • Che cosa hai scoperto di nuovo su questa lingua e sui popoli che la parlano? .............................................. ......................................................................................................................................................................................... • Che cosa ricordi con più piacere di questa esperienza con la lingua X e con la sua cultura? ............................ ......................................................................................................................................................................................... • Che cosa ti è venuto voglia di sapere o di fare? ......................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 Scheda 2.5 Esempi di riflessione sui modi di imparare • Nel complesso, questa esperienza ti è risultata utile o inutile? Facile o difficile? (reazione complessiva, confronto con i propri bisogni linguistici) • Quali difficoltà hai incontrato nell’usare la lingua? Che cosa ti ha ostacolato? (problemi, vincoli, condizioni) • Come hai cercato di affrontare questi problemi? Che cosa ti ha aiutato? (strategie, tecniche, tattiche) • Come procederesti la prossima volta che dovessi affrontare un’esperienza del genere? Che cosa dovresti fare per ottenere un risultato migliore? (piani conseguenti al feedback) • Con questa esperienza hai scoperto qualcosa di nuovo sui tuoi modi preferiti di imparare? (preferenze individuali: modalità sensoriali, stili cognitivi, intelligenze multiple, attitudini) • Pensi di avere migliorato la tua capacità di imparare una lingua? Sei diventato un migliore “studente di lingue”? (“profilo” dinamico personale, che implica anche convinzioni, atteggiamenti, motivazioni) P. 12/42 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 13/42 Scheda 2.6 Una sintesi della capacità di imparare (saper apprendere) A. Sensibilità alla lingua e alla comunicazione B. Consapevolezza e abilità fonetiche generali C. Abilità di studio, tra cui: • la capacità di sfruttare efficacemente le occasioni di apprendimento offerte dalle situazioni di insegnamento, ad esempio prestare attenzione alle informazioni presentate (concentrazione), cogliere lo scopo del compito da svolgere, cooperare efficacemente nel lavoro in coppia e in gruppo, svolgere le attività usando il più possibile la lingua appresa; • la capacità di usare il materiale che si ha a disposizione per l’apprendimento autonomo; • la capacità di apprendere in modo efficace (sotto l’aspetto linguistico e socio-culturale) dall’osservazione e dalla partecipazione diretta a eventi comunicativi; • la consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza nell’apprendimento; • la capacità di riconoscere i propri bisogni e definire i propri scopi; • la capacità di organizzare strategie e procedure per perseguire questi scopi, tenendo conto delle proprie caratteristiche e delle proprie risorse. D. Abilità euristiche, tra cui: • la capacità di affrontare una nuova esperienza (altra lingua, gente nuova, nuovi modi di comportarsi ecc.) e di attivare competenze per far fronte alla specifica situazione di apprendimento; • la capacità (soprattutto consultando fonti nella lingua che si sta apprendendo) di reperire, comprendere e, se necessario, comunicare nuove informazioni; • la capacità di usare le nuove tecnologie (ad esempio per reperire informazioni in database, ipertesti ecc.). Fonte: Consiglio d’Europa (2002). SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 14/42 Scheda 3.1 Un esempio di auto- ed eterovalutazione A. Immagina di incontrare un/a tuo/a amico/a francese di passaggio nella tua città per qualche giorno. Saresti in grado di comunicare con lui/lei? Segna la tua autovalutazione nella seconda colonna, scegliendo tra: L Non ancora in modo soddisfacente K Sì, anche se con qualche difficoltà ☺ Sì, con facilità La mia autovalutazione La valutazione del mio insegnante e/o dei miei compagni Saresti in grado di... salutarlo e chiedergli/le come sta? L K ☺ invitarlo/a ad andare al cinema con te? L K ☺ decidere con lui/lei dove e a che ora potete trovarvi? L K ☺ terminare la conversazione? L K ☺ B. Ora prova a recitare questa conversazione con un compagno. Il tuo insegnante e/o i tuoi compagni indicheranno la loro valutazione nella terza colonna. C. Concordi con l’autovalutazione che ti sei dato o vorresti cambiarla? Concordi con la valutazione degli altri? D. Che cosa non sai ancora fare in modo soddisfacente? 1 non ricordo le parole che mi servono 1 faccio errori di grammatica 1 la mia pronuncia non è chiara 1 faccio fatica a capire che cosa mi dice l’altra persona Altro: ............................................................................................................................................ E. Che cosa potresti fare per superare queste difficoltà? Parlane con l’insegnante e i compagni. F. La prossima volta che esegui un compito simile, prova a registrare la conversazione con i compagni e, se lo ritieni opportuno, inseriscila nel tuo portfolio. Fonte: Mariani et al. (2004). SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 Scheda 3.2 Esempio di itinerario per l’autovalutazione di un’attività produttiva 1. Scelta di un descrittore Sono in grado di fare una semplice recensione di un film per il giornale della scuola 2. Scansione delle operazioni implicate nell’attività Per eseguire con competenza questa attività devo essere in grado di: • citare gli elementi più significativi (titolo, regista, interpreti, anno e paese di produzione); • fornire un riassunto della trama; • descrivere i personaggi principali; • dare un giudizio su elementi specifici importanti (storia, interpreti, regia, colonna sonora, effetti speciali...); • fornire un giudizio complessivo, motivandolo. 3. Scelta dei criteri di qualità del prodotto • correttezza grammaticale: da 1 a 5, minimo 3; • varietà lessicale: da 1 a 5, minimo 3; 4. Indicazione degli standard di accettabilità • completezza delle informazioni: da 1 a 10, minimo 6; • trasparenza del giudizio e delle motivazioni: da 1 a 5, minimo 3; Giudizio complessivo: minimo 15 su 25. 5. Autovalutazione in rapporto al descrittore Sono in grado di fare una semplice recensione di un film: 1 ho ancora bisogno di un po’ di aiuto 1 so farlo da solo abbastanza bene 1 so farlo da solo bene Data: ……….......................…………… 6. Documentazione nel Dossier 1 Spunto questa casella se allego un documento al mio Dossier P. 15/42 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 16/42 Scheda 5.1 Esempi di suggerimenti per far emergere la propria “storia” linguistica • Nella mia famiglia si parla in ................................................................................................................................ • A scuola sto studiando ............................................................................................................................................ • Fuori della scuola ho imparato .............................................................................................................................. • Con i miei amici stranieri parlo in ......................................................................................................................... • Ai fini del lavoro ho imparato ................................................................................................................................. • Sto imparando ......................................................................................................................................................... • Ho seguito questi corsi nel mio paese ( a scuola ............................. fuori dalla scuola....................................) • Ho frequentato questo corso in .............................................................................................. (nome del paese) • Conosco in parte questa/e lingua/e (per esempio la capisco e la parlo ma non so scriverla): .............................. • Ho letto questi libri in ............................................................................................................................................. • Abitualmente leggo queste riviste, giornalini ecc. in .......................................................................................... • Vedo film in lingua .................................................................................................................................................. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 17/42 Scheda 5.2 Esempi di suggerimenti per fare emergere le proprie esperienze interculturali • Ho incontrato dei coetanei nel mio paese /in ............................ (nome del paese) e ho parlato ............................ (lingua) con loro. • Corrispondo con un amico/a ......................................................... (nazionalità) in ............................ (lingua). • A scuola abbiamo fatto uno scambio con ......................................... e ho parlato in ......................................... • La mia classe è partner in un progetto europeo e ci scriviamo in ...................................................................., parliamo in................................................................................................., e in..., stiamo facendo un giornalino in ......................................................................................................................................................................................... • Sono stato in .........................................................., ho frequentato un corso di ................................................... e ho ottenuto un diploma finale. • Con la mia classe sono stato in gita a... e ho provato a parlare in... con risultati... • Ho fatto un viaggio con la mia famiglia in .......................................... sono riuscito a capire le indicazioni e a chiedere informazioni in ....................................................................................................................................... • Ho letto/visto /ascoltato molte cose interessanti sulla storia, l’arte, i problemi di questi paesi:.. • Ho studiato un anno in. ........................................................................................................................................... • C’è stato un malinteso con .................................................. . Non ci siamo capiti perché non conoscevamo le nostre rispettive abitudini. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 18/42 Scheda 5.3 Esempio di griglia di autovalutazione degli obiettivi didattici di un modulo attività comunicative in questo modulo Parlare/interagire oralmente • So sostenere una breve conversazione esempi di esercizi svolti il tuo giudizio (3-2-1) 1A Es. 8, 2B Es. 4 ......................................... in cui chiedo e dò informazioni specifiche ......................................... su argomenti quotidiani ......................................... • So descrivere un luogo (ad esempio 3A Es. 7 ......................................... la mia casa) in termini generali, e ......................................... ottenere le stesse informazioni da altri ......................................... Fonte: Mariani, O’Malley (2002). SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 19/42 Scheda 5.4 Esempio di collezione graduale di “descrittori parziali” So dare semplici informazioni su me stesso (ad esempio nome, età, provenienza...) Coloro un pezzo del disegno ogni volta che so fare una cosa in più So dire il mio numero di telefono So dire il mio indirizzo So dire il mio nome e cognome So dire la mia età SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 20/42 Scheda 5.5 Esempi di attività di familiarizzazione con i descrittori • Far leggere i descrittori relativi a una certa abilità (ad esempio la lettura) ai livelli realisticamente più vicini alla competenza degli studenti (ad esempio a1 e a2) e discutere con loro a quale livello potrebbero collocarsi; • leggere insieme agli studenti un descrittore e far emergere esempi rilevanti: testi letti, film visti ecc; • leggere un descrittore e far richiamare alla mente esperienze, sia scolastiche (ad esempio esercizi e attività svolte di recente) sia extrascolastiche, sollecitando un primo giudizio su cosa si è saputo fare in quelle occasioni; • subito dopo un’esperienza particolare, ricercare i descrittori più adeguati e utilizzarli per una prima autovalutazione; • elencare ciò che si sa concretamente fare al termine di un periodo di lavoro e ritrovare nel portfolio il descrittore più rilevante, dando un giudizio personale. L’elenco delle “competenze” acquisite può essere facilitato da domande come: - Che cosa abbiamo fatto in questa (settimana, unità, modulo...)? - Che cosa siamo capaci di fare? e il giudizio soggettivo può essere “corroborato” da un confronto con gli esercizi svolti sul quaderno o con i risultati delle verifiche, discutendo eventuali discrepanze. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 21/42 Scheda 5.6 Esempio di attività e contestuale autovalutazione in rapporto a un descrittore Divido la classe in 6 gruppi di 4 studenti. In ciascun gruppo di 4 vi sono 2 coppie: 2 studenti converseranno tra loro, 2 ascolteranno e valuteranno (ogni “valutatore” si concentrerà su uno solo degli altri due). Poi si scambieranno i ruoli. Distribuisco schede con prompts per domande su argomenti (e funzioni) noti (ad esempio presentarsi, routine, shops, food). Ogni studente si prepara 4 striscioline di carta per la valutazione, con i 4 cerchi in ordine crescente da colorare. Sono concessi i mezzi cerchi. Su ciascuna strisciolina va scritto il nome di chi valuta e di chi è valutato. Parte la prima conversazione; alla fine chi ha parlato esprime un’autovalutazione, chi ha ascoltato esprime una valutazione. Seconda conversazione (chi faceva domande ora risponde). Altra pausa per la valutazione. Scambio dei ruoli: chi ascoltava ora produce. Pausa valutazione. Altra conversazione, pausa valutazione. Alla fine si consegnano le striscioline a chi si è valutato: ciascuno ottiene 4 valutazioni, di cui 2 sono autovalutazioni. Interessante vedere se coincidono. Partecipazione totale ed entusiasta. Un po’ di caos prima della partenza, confusione sui ruoli e su come funzionerà. Tutto si chiarisce con la pratica. Le conversazioni prendono piede, procedono anche spontanee, vengono da alcuni anche ampliate. I valutatori prendono piuttosto sul serio il proprio ruolo. Il fatto di poter usare mezzi pallini rende il compito più pratico, realistico, discreto. Bello l’impatto visivo finale delle valutazioni (che per ciascuno dovrebbero coincidere, ma se non è così si pongono interessanti confronti). Fonte: R. Dossena, liceo scientifico “Novelli”, Codogno (lo) - Sperimentazione Portfolio n. 30 - Provincia di Lodi, coordinata da L. Pedrazzini, a. s. 2002-2003. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 22/42 Scheda 5.7 Lista di controllo per una buona presentazione • Ho chiaro quello che devo presentare e a chi lo devo presentare? ................................................................... .................................................................................................................................................................................... • So quanto tempo ho a disposizione? ..................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................... • Ho scelto le cose che voglio dire? (non troppe, non troppo poche!) ................................................................. .................................................................................................................................................................................... • Le ho messe in ordine di priorità? ......................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................... • Ho scelto e imparato le parole e le frasi che mi servono? Le so pronunciare bene? ...................................... .................................................................................................................................................................................... • Ho bisogno di “strumenti” per la presentazione (ad esempio foto, disegni, grafici, lavagna luminosa, pc...)? ...................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................... SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 23/42 Scheda 5.8 Esempio di lista di criteri di valutazione (Parlato a2) • Comunicazione (è passato il messaggio?) • Intonazione/pronuncia • Lessico • Correttezza morfosintattica sì 1 1 1 1 abbastanza 1 1 1 1 non ancora 1 1 1 1 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai Scheda 5.9 Scheda di autovalutazione e feedback Esempio 1 Esempio 2 Scheda per lo studente. Lezione su: ………………………………… La parte che più mi ha interessato è... ☺ Mi è piaciuta molto perché... La parte che non mi è piaciuta è... L Non mi è piaciuta perché... Mi sembra di aver imparato... ☺ Non ho capito bene... L Vorrei... ☺ Fonte: Esempio 1, aa.vv. (1998a); Esempio 2, aa.vv. (1998b). M2.1 P. 24/42 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai Scheda 5.10 Esempio di lista di controllo sull’utilizzo delle modalità sensoriali Capisco meglio parole e frasi se: 1 le leggo 1 le ascolto dalla voce dell’insegnante 1 le ascolto in una situazione reale 1 sono accompagnate da immagini gesti e intonazione della voce 1 sono inserite in un video 1 altro ............................................... Capisco meglio parole e frasi se: 1 le ascolto in una registrazione 1 le ascolto durante una conversazione in classe 1 fanno parte di un video 1 ho davanti il testo scritto 1 mi esercito a ripeterle 1 altro ............................................... Fonte: pel n. 30. M2.1 P. 25/42 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 26/42 Scheda 5.11 Esempio di lista di controllo sull’utilizzo di strategie Esempio 1 Ascolto meglio se Colora il fumetto che indica che cosa ti è più utile sono attento/a alla mimica e ai gesti riconosco parole o parti di frasi posso chiedere spiegazioni se non ho capito qualcosa ascolto con attenzione posso chiedere di ripetere quello che è stato detto Esempio 2 Leggi, da solo/a, con un/a compagno/a, in classe, una delle parti sotto riportate, che elencano una serie di tecniche usate per imparare una lingua. Puoi anche discutere con i tuoi compagni/le tue compagne di classe su come imparano, quali tecniche usano (applicano). Forse così ti sarà possibile scoprire altre modalità per apprendere con successo una lingua, le parole o le frasi. A pagina X puoi valutare da solo che cosa sai già fare e che cosa vuoi ancora imparare su questo argomento. Lettura • Cerco, dopo averne letto il titolo, di immaginare il contenuto del testo; • osservo le immagini, le tabelle, i grafici che accompagnano un testo e faccio ipotesi su che cosa potrebbero significare rispetto al testo a cui appartengono; • uso diverse strategie di lettura a seconda dello scopo per cui leggo un testo (lettura globale, lettura analitica ecc.); • leggo testi bilingui a confronto (manifesti, messaggi pubblicitari, programmi di manifestazioni ecc.) per comprenderli meglio; • .................................................................................................................................................................................... • .................................................................................................................................................................................... Con questi elenchi sei venuto a conoscenza di tecniche o strategie che ancora non conoscevi? Elencale brevemente a voce. Quali fra queste tecniche o strategie vorresti provare? Spiega brevemente al/alla tuo/a compagno/a di banco perché queste tecniche sarebbero adatte a te. La pagina X ti può servire per riportare quello che sai già fare e quello che vuoi imparare sulle tecniche e sulle strategie di apprendimento. (Pagina X) Lingua:.............................................................................................................. Classe ..................................................... Come miglioro la mia capacità di lettura ................................................................................................................................................. Data ............................................ Che cosa vorrei migliorare e quali sono i miei piani relativi alle tecniche e alle strategie di apprendimento ................................................................................................................................................. Data ............................................ Fotocopia, completa e inserisci nel Dossier, parte i, Archivio delle lingue. Fonte: Portfolio Alto Adige scuola primaria (Esempio 1); Portfolio Alto Adige scuola secondaria di primo grado (Esempio 2); versioni sperimentali a cura di K. Civegna, R. Gelmi, G. Senoner e C. Siviero, con la consulenza scientifica di E. Thürmann. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 27/42 Scheda 5.12 Dai “diari di bordo” di due insegnanti sull’uso della scheda 5.10 A. 11 febbraio. Incontro inglese e tedesco. I docenti guidano la classe alla compilazione della sezione Imparo meglio parole e frasi se… In particolare, per quel che riguarda la lingua inglese, ci si riferisce a un ascolto effettuato in laboratorio linguistico la volta precedente: si tratta di tre barzellette sotto forma di dialogo, che si svolgono in un ristorante; viene proposta anche una quarta scenetta inedita. Dopo una discussione guidata, la maggior parte della classe sceglie la risposta «Ho davanti un testo scritto». Si riflette sul perché di questa scelta: il testo scritto dà maggior sicurezza e sembra che si capisca meglio; non dipenderà dal tipo di approccio tradizionale della scuola italiana alla lingua (ovviamente dovuto anche a motivi pratici)? In questa occasione il portfolio fornisce ai docenti un interessante spunto di riflessione e di auto-critica sul proprio insegnamento e sui metodi generalmente usati (50 minuti). B. Iniziamo col domandarci quante attività conosciamo per imparare una lingua straniera e quali sono le attività che preferiamo. Gli studenti si confrontano tra loro. Prendiamo in mano il nostro testo di inglese e ci chiediamo: quali di queste attività ci chiede di fare il nostro testo? Apriamo l’unità che stiamo studiando al momento e cerchiamo di renderci conto di come è costruito il nostro testo, e quali delle attività che ci propone ci sembrano più utili e piacevoli. Con la scheda e la sezione del pel passiamo dal concetto di attività a quello di strategia. Cerchiamo di rispondere alla domanda: quali sono le strategie che il nostro corso di inglese ci spinge a mettere in atto di volta in volta, che tipo di sforzo ci chiede di fare l’esercizio che abbiamo davanti (e che fino a ora abbiamo fatto senza porci domande di questo tipo)? Quali di queste strategie ci sembrano più utili ed efficaci? Coincidono con quelle che ci sembrano più piacevoli? Iniziamo a rispondere alle domande della sezione Come imparo. Fonte: G. Oldani, C. Brigliano, Istituto superiore “Mafeo Vegio” di Lodi, Sperimentazione Portfolio n. 30, Provincia di Lodi, coordinata da L. Pedrazzini, a. s. 2002-2003. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 28/42 Scheda 5.13 Esempio di questionario sugli stili cognitivi Questa scheda ti aiuterà a riflettere sul tuo personale “stile di apprendimento” rispetto ai modi di imparare e usare le lingue straniere. Leggi le situazioni descritte qui sotto al centro e indica con una X se ti ritrovi di più nei comportamenti elencati sulla sinistra o in quelli elencati sulla destra. Al termine, rifletti sulle preferenze che hai espresso; infine traccia il tuo profilo personale. Puoi ripetere questa valutazione più volte a distanza di tempo per vedere se ci sono cambiamenti nelle tue preferenze man mano che procedi nell’apprendimento delle lingue. A questo scopo fotocopia questa scheda o ristampala dal cd allegato. spesso a volte sento subito la necessità di capire ogni parola alla comprensione e all’uso preciso delle strutture grammaticali esercizi con una sola soluzione (ad esempio vero/falso, a risposta multipla) ¨ ¨ ¨ ¨ ¨ ¨ a volte spesso Nel leggere un testo in lingua straniera... Nello studio tendo a prestare molta attenzione... Come tipo di esercizi preferisco... Rifletti sulle tue preferenze 1 Le preferenze sulla sinistra ti segnalano un approccio tendenzialmente più analitico: sei portato ad analizzare in dettaglio la lingua che stai imparando; tendi a dare molta importanza alle strutture grammaticali, ai significati precisi delle parole, agli esercizi che servono a essere corretti nell’uso della lingua, ai dettagli nella comprensione dei testi; magari ricorri alla traduzione per essere sicuro di non perdere il controllo delle strutture e dei vocaboli. ¨ ¨ ¨ ¨ ¨ ¨ mi accontento, almeno all’inizio, di capire le idee principali allo sviluppo di un vocabolario ricco e variato esercizi più “aperti” o “creativi” (ad esempio composizioni, giochi, relazioni) 1 Le preferenze sulla destra ti segnalano un approccio tendenzialmente più globale: sei portato ad assimilare la lingua straniera ascoltando o leggendo, senza dover riflettere troppo sulle strutture grammaticali o sul significato preciso delle parole. Tendi a dare più importanza ai vocaboli, con cui senti di poterti esprimere, che alla strutture grammaticali; ti è più facile cogliere il significato complessivo, piuttosto che i dettagli, nella comprensione dei testi. Naturalmente puoi avere indicato preferenze “miste”: a volte ti ritrovi di più in comportamenti analitici, riflessivi, sistematici, e a volte in comportamenti globali, impulsivi, intuitivi. Molti, infatti, adottano approcci diversi e “bilanciati”, a seconda dei contesti e delle situazioni. Traccia il tuo profilo personale A questo punto puoi sintetizzare il tuo personale profilo. Ricordati che puoi aggiornarlo in futuro, riflettendo di nuovo sui tuoi modi preferiti di imparare e usare le lingue. Data: ................................. Per imparare una lingua straniera preferisco............................................................................................................. Posso contare su questi miei punti di forza:............................................................................................................... Dovrei anche cercare di controbilanciare questi miei eventuali punti di debolezza:............................................ Data: ................................. Rispetto alla rilevazione precedente, in data ................ , noto i seguenti cambiamenti nel mio approccio allo studio e alla pratica delle lingue: ................................................................................................................................ Fonte: pel n. 54. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 29/42 Scheda 5.14 Esempio di attività per l’esplorazione delle proprie preferenze sensoriali A. Il tuo insegnante ti leggerà a voce alta, per due volte, un elenco di 20 parole. Mentre ascolti, cerca di memorizzarne il maggior numero, usando qualunque sistema (ma è vietato prendere appunti!). Poi scrivi le parole che riesci a ricordare nel giro di due minuti. Scrivi infine le strategie che hai utilizzato per cercare di ricordare le parole. B. Osserva con attenzione per due minuti le 20 parole che ti mostrerà il tuo insegnante. Mentre le osservi, cerca di memorizzarne il maggior numero, usando qualunque sistema. Poi scrivi le parole che riesci a ricordare nel giro di due minuti. Scrivi infine le strategie che hai utilizzato per cercare di ricordare le parole. C. Ti verranno mostrati per due minuti 20 oggetti disposti su un tavolo. Cerca di memorizzarli in qualunque modo: puoi toccarli, annusarli, assaggiarli... Poi scrivi i nomi degli oggetti che riesci a ricordare in due minuti. Infine, trascrivi le strategie che hai utilizzato per ricordarli. D. Confronta i tuoi risultati e le tue strategie con i compagni e l’insegnante. Quali parole o oggetti siete riusciti a ricordare e quali avete dimenticato? Sapreste spiegare perché? Quali strategie avete utilizzato? In quale attività (a, b, c) avete avuto più successo? Fonte: Mariani (2000). SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 30/42 Scheda 5.15 Esempio di attività per esplorare il proprio profilo personale di studente Che tipo di studente sono? Fate scrivere ai vostri studenti un breve testo, se possibile nella lingua target, rispondendo alla domanda: «Che tipo di studente sei?». Suggerite di cominciare pensando a tre aggettivi che riflettono le loro caratteristiche più positive come studente di lingue e tre aggettivi che riflettono le loro caratteristiche più negative. Suggerite di elencare almeno tre tecniche per l’apprendimento linguistico o attività che trovano utili. Chiedete loro di terminare il loro testo descrivendo brevemente un’esperienza nell’apprendimento delle lingue che ha avuto successo. Incoraggiateli a tenere un resoconto informale di queste esperienze nel Dossier su cui ritornare di tanto in tanto hanno cambiato opinione su qualcosa dall’inizio del corso? In caso affermativo, ciò sottolinea quanto possa essere interessante il processo di apprendimento delle lingue. Un buon risultato inatteso, derivante da un’attività che avevano temuto in precedenza, potrebbe significare una svolta importante. Fonte: pel n. 48. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 31/42 Scheda 5.16 Alcune fonti di materiali e attività Questionari sugli stili e le strategie di apprendimento: Kolb (1976) (trad. it. in Barbieri, Gavanna Pittella, 1995), Willing (1989), Davis, Nur, Ruru (1994), Reid (1995), Pellerey (1996), Mariani (1996 e 2000), Cornoldi, De Beni, Gruppo mt (2001). Questionari sulle “intelligenze multiple”: Wingate (1996), Tanner (2001). Schede di osservazione e autovalutazione, liste di controllo: Berbaum (1991), Gardner, Miller (1996), Harrison (1997). Attività, esercitazioni, giochi: Davis, Garside, Rinvolucri (1999), Sciarle, Szabò (2000), Griffiths, Keohane (2000), Mariani (2000), Cornoldi, De Beni, Gruppo mt (2001). N.B. Si veda anche la Sitografia on line (m2.5, p. 135). SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai Scheda 5.17 Esempi di indici di Dossier Esempio 1 Data Che cosa ho inserito e perché Esempio 2 N. Tipo Livello Competenza Data Motivazione della scelta M2.1 P. 32/42 SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 33/42 Scheda 5.18 Esempi di schede di presentazione dei materiali inseriti nel Dossier Esempio 1 No. Data inserimento Titolo e descrizione Per realizzare questo materiale ho lavorato: 1 da solo 1 in coppia con... 1 in gruppo con... 1 con tutta la classe 1 ....................................................... Tipo Questo lavoro: 1 non è stato rivisto o corretto da nessuno 1 è stato rivisto o corretto da... 1 è una bozza di un materiale non finito 1 è un lavoro “finito” 1 ................................................... Ho scelto questo lavoro perché: 1 è un esempio del lavoro migliore che so fare 1 lo considero originale e ben riuscito 1 è stato apprezzato da... 1 mi piacerebbe farlo vedere a... 1 dimostra chiaramente quello che ho imparato 1 dimostra che so 1 ................................................................................................................................................................................... Di questo lavoro mi piace in modo particolare.......................................................................................................... Se dovessi rifarlo, cambierei......................................................................................................................................... Il mio giudizio complessivo su questo lavoro: L K ☺ SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 34/42 Esempio 2 Fiche Dossier portfolio: Je fais le point sur mon travail Complète cette fiche. Si possible, fais-le en français. Completa questa scheda. Se possibile, fallo in francese. Titre de ton travail: ........................................................................................................................................................ Genre de travail: 1 contrôle 1 travail personnel 1 autre ....................................................................................... Compétence(s) linguistique(s) mise(s) en jeu: 1 écouter 1 lire 1 parler 1 prendre part à une conversation Date: .................................. et/ou temps de réalisation: ............................................................................................. 1. Pour sa réalisation, j’ai travaillé: 1 tout/e seul/e 1 avec l’aide de mon prof 1 avec un copain/une copine 1 avec toute la classe 1 dans un petit groupe 1 autre:..................................................................................................................................................................... 2. Outre mes compétences linguistiques, j’ai utilisé mes habiletés et mes connaissances dans le domaine: 1 artistique 1 scientifique 1 mathématique 1 historique 1 autre:..................................................................................................................................................................... Réflexion sur le résultat: 1. J’aime tout particulièrement … 2. Je n’aime pas beaucoup … 3. J’ai choisi de mettre ce travail dans le dossier de mon portfolio: 1 parce que je le trouve original 1 parce que je le trouve réussi 1 parce qu’il montre bien ce que j’ai appris 1 parce qu’il montre que je sais… 1 autre:............................................................................................................................... Fonti: Esempio 1, sito www.learningpaths.org; Esempio 2, M. P. Canulli, Sperimentazione Portfolio n. 30, Provincia di Lodi. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 35/42 Scheda 6.1 Esempio di questionario per i genitori Sperimentazione del Portfolio Europeo delle Lingue della Lombardia Questionario per i genitori Molto Abbastanza Poco Per niente 1. Ha aiutato suo figlio nella compilazione? 2. Le è sembrato utile? 3. Le è sembrato facile da compilare? 4. Pensa che servirà a suo/a figlio/a nel corso degli studi? 5. È un’esperienza da continuare? 6. Chi le ha presentato il portfolio?.............................................................................................................................. 7. Desidera esprimere un suo commento? .................................................................................................................. SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 36/42 Scheda 6.2 Esempio di questionario per gli alunni Ufficio scolastico regionale del Piemonte Questionario per gli alunni Cod. Quesito Sì No A È stato facile per te compilare le schede di autovalutazione? ¨ ¨ B Hai avuto bisogno di aiuto per la parte Valutazione? ¨ ¨ C Hai avuto bisogno di aiuto per la parte I miei contatti con altre lingue e altre culture? ¨ ¨ D Ti piace il tuo portfolio? ¨ ¨ E Ti piace utilizzare il tuo portfolio? ¨ ¨ F Quale parte preferisci? ¨ ¨ G Hai mostrato il tuo portfolio a qualcuno della tua famiglia? ¨ ¨ H Metti molti documenti nel tuo Dossier? ¨ ¨ I Utilizzi il tuo portfolio per una sola lingua? Quale? Inglese ¨ Francese ¨ Tedesco ¨ Spagnolo ¨ J Per più lingue? Quali? .......................................................................................................................................... Desideri fare altre osservazioni? ........................................................................................................................ ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 37/42 Scheda 6.3 Esempio di “diario di bordo” Diario di bordo” per l’uso del portfolio in classe classe ............................ data .............................. durata dell’intervento.................................................................. lingua/e ......................................................................................................................................................................... parte e sezione del portfolio utilizzata/e .............................................................................................................. • Attività nel cui ambito è stato svolto l’intervento (ad esempio ascolto, lettura, giochi lessicali, drammatizzazione...) oppure attività introduttiva/contesto dell’intervento; • modalità d’uso di materiali inclusi nel portfolio e di altri eventuali materiali utilizzati; • reazioni degli alunni (interesse, partecipazione, coinvolgimento...) e loro osservazioni; • osservazioni dell’insegnante (efficacia dei materiali e delle attività, difficoltà incontrate, soluzioni, proposte...). SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 38/42 Scheda 6.4 Esempio di “tabella-calendario” Monitorare l’uso del portfolio in classe Compila questa tabella ogni volta che usi il portfolio. Indica la data di ogni utilizzo e il tempo approssimativo impiegato. Barra l’ultima casella se ritieni di aver completato il lavoro per quella specifica sezione, almeno per quest’anno. Ad esempio: Dossier 12/11 + 18/11 + 9/12 1 h + 2 h + 1,30 h Sezioni del portfolio Date Tempo impiegato Completato SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 39/42 Scheda 7.1 I commenti degli alunni Scuola primaria pel Lombardia • «Il portfolio mi ha aiutato nell’autovalutazione e a capire come voglio imparare». • «Il Dossier mi ha permesso di scegliere i miei successi». • «Mi ci sono affezionato». • «Mi è piaciuto quando ho raccontato che ho incontrato un amico straniero». • «Mi piace perché durante il ripasso ho davanti agli occhi quello che so fare». pel Piemonte • «Non ci sono lingue giuste, perché se io nasco in Africa per me la lingua sarà africana, quindi nessuna lingua è giusta o sbagliata». • «Se i tuoi compagni non sanno una cosa che tu credi di sapere ma non sai, quando cerchi di spiegargliela, allora ti rendi conto di non saperla e ti devi impegnare a impararla anche tu». • «Io preferisco quando la maestra fa una verifica, così, quando ci dà la scheda di autovalutazione, riesco a rendermi conto se la mia valutazione l’ho fatta bene o no e così metto le crocette con più facilità, perché so che la mia valutazione e quella della maestra sono uguali...». • «Se la nostra verifica va male a quasi tutta la classe, la maestra dice che forse è colpa sua, che non ha spiegato bene, e allora spiega di nuovo in un altro modo... la maestra in questo modo riesce ad autovalutarsi anche lei e per autovalutarsi ha bisogno di noi, ma noi abbiamo bisogno di lei per sapere se le crocette sono messe al posto giusto». • «Secondo me questa pagina serve molto e magari ci aiuta a valutarci in tutte le cose della nostra vita». Scuola secondaria di primo grado • «Il portfolio mi ha permesso di capire come si impara giocando». • «Mi ha aiutato a capire come si apprende una lingua». • «Mi è piaciuto riflettere su come si studia». • «Non mi è piaciuto compilarlo a casa». • «È stato bello tutto». • «Mi ha aiutato a capire come voglio imparare». • «È stato utile perché prima scrivevi nelle caselle, e se quando controllavi non ti ricordavi, potevi ripassare». • «Ho preso delle decisioni». • «È stato utile perché mi sono confrontato con me stesso». • «Il portfolio secondo me ha parti positive e parti negative. Quelle positive sono soprattutto il Dossier, dove posso inserire i materiali con cui ho lavorato o su cui ho lavorato, e molto utili e importanti sono state le schede che ho utilizzato per vedere qual è il mio stile di lavoro. La parte negativa è che la scheda in cui dobbiamo mettere tutte le cose che abbiamo imparato non serve, perché non mi serve una scheda per ricordarmi quello che so. Quindi, concludendo, in gran parte il portfolio mi è servito e in una piccola parte non mi è servito». • «Il portfolio è come una verifica della mia conoscenza della lingua… e del mio modo di studiare. Penso che se andassi in Francia sarei già in grado di sostenere una conversazione semplice, anche se la mia pronuncia non è perfetta». Biennio di scuola secondaria di secondo grado • «Mi ha aiutato a fare il punto della situazione, a capire a che punto sono». • «Mi è piaciuto sentire le esperienze degli altri». • «Troppo ripetitivo». • «L’abbiamo usato troppo poco». • «Mi è piaciuto confrontare le mie esperienze con i compagni». • «È stato utile descrivere come ascolto». • «È molto impegnativo». SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 40/42 Scheda 7.2 I commenti dei genitori pel Lombardia • «È un’esperienza da continuare e da approfondire». • «Sarebbe utile iniziarla nei primi anni di scuola». • «Trovo che sia un progetto interessante, ma dovrebbe iniziare prima per verificare anno per anno i risultati». • «Servirà quando andrà alla scuola media». • «Sembra un progetto molto valido se continuato con costanza». • «Utile come “memoria storica”». • «Non posso esprimere un parere preciso ma spero che serva a mia figlia». • «I bambini hanno gradito, si sono impegnati». • «È un’iniziativa europea!». pel Piemonte • «Anche nelle altre materie e nella vita stessa è importante che imparino ad autovalutarsi, imparando così a mettersi in discussione». • «È un’ottima occasione per condividere con i nostri figli l’apprendimento delle lingue straniere». • «Temo che i bambini possano sottovalutarsi o sopravvalutarsi e non essere abbastanza critici». • «Credo che conoscere il diverso aiuti a sentirsi uguali». • «Credo che l’onestà che è richiesta da questo tipo di esperimento aiuti i ragazzi a porsi dei problemi e a confrontarsi con i compagni e li aiuti quindi a crescere». • «Riteniamo che il portfolio abbia un carattere altamente educativo e sia una scelta giusta per una scuola a educazione europea». SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 41/42 Scheda 7.3 I commenti degli insegnanti • «Molto utile: orienta e determina i processi di apprendimento e valutazione. Permette di fissare obiettivi per un processo verso l’autonomia. In iii media è già tardi». • «Per il biennio le domande andrebbero formulate in modo più complesso». • «Bisognerebbe iniziare il prima possibile». • «Avendo iniziato tardi e in una classe terminale, le potenzialità del portfolio restano poco esplorate». • «Ha suscitato grande attenzione. Ha migliorato la relazione insegnante/alunno». • «I ragazzi delle superiori hanno la sensazione di entrare in un processo “a metà”». • «Gli alunni hanno bisogno di essere guidati con molti esempi e discussioni. Interessante la partecipazione alla sperimentazione. Utili i momenti di riflessione sugli strumenti di valutazione/autovalutazione. Ma difficoltà nell’inserire queste attività all’interno delle già scarse ore di lingua». • «Non solo utile ma necessario per il raccordo elementari-medie. Importante anche per tutte le materie». • «Esperienza utile per riflettere sul mio lavoro e con i ragazzi. Impossibilità di lavoro con la collega di lingue». • «L’esperienza fatta con i miei ragazzi di prima media sul Dossier è stata molto gratificante, soprattutto per loro, perché attraverso questa attività hanno valorizzato un prodotto che, altrimenti, sarebbe rimasto “solo e soltanto” uno dei tanti compiti sul quaderno!». • «Esperienza significativa, coinvolgente e importante. Lavoro con il collega di lettere. Grande entusiasmo dei ragazzi (che volevano sempre “portfoliare”!)». SCUOLAFACENDO IL PORTFOLIO DELLE LINGUE Luciano Mariani, Paola Tomai M2.1 P. 42/42 Scheda 7.4 Il pel e gli studenti stranieri: le riflessioni di un’insegnante Per tentare di dare qualche risposta alla domanda che molti di noi si pongono: «Come si può far usare il portfolio ai ragazzi stranieri che sono inseriti nelle nostre classi?», occorre innanzitutto, proprio in seguito all’esperienza dell’uso del portfolio in classi a forte carattere multietnico, sostituire la dizione Il pel e gli studenti stranieri con Il portfolio e gli allievi competenti in “altre” lingue. Non esiste una risposta univoca a questa domanda, ma occorre partire da un presupposto: il portfolio è nato per facilitare il rapporto didattico e non per complicare la vita agli insegnanti e ai loro allievi. Partendo da questa semplice considerazione occorre cercare di capire prima di tutto che cos’è l’italiano per ognuno di questi allievi. Basta chiederglielo: «Per voi, l’italiano è ancora una “lingua straniera”?». Se la risposta è affermativa, allora il portfolio può diventare uno strumento utile per indicare progressi, livelli raggiunti e strategie relative all’apprendimento dell’italiano. Inseriamo allora le fotocopie necessarie e aiutiamo i nostri allievi a compilarle, se possibile con la collaborazione del docente che segue i ragazzi nell’apprendimento dell’italiano. Non diamo nulla per scontato, non tutti “gli stranieri” vivono l’italiano come una lingua straniera: né i ragazzi inseriti nella scuola italiana già alle elementari o addirittura nati nel nostro paese, né i ragazzi che “si sentono” ben inseriti nella realtà italiana, anche dal punto di vista linguistico. Se la risposta quindi è negativa, non sono consigliabili forzature che sarebbero negative sul piano psicopedagogico. In ambedue i casi i ragazzi “stranieri” posseggono competenze linguistiche che è opportuno valorizzare. Ricordiamoci che il portfolio è uno strumento flessibile, da adattare alle esigenze degli studenti e che uno dei suoi obiettivi è proprio quello di valorizzare esperienze acquisite in ambito non scolastico. Aggiungiamo dunque nel portfolio di ogni studente le fotocopie necessarie relative alla sua lingua madre. Talvolta è la lingua parlata comunemente in famiglia, talvolta è la lingua parlata solo con i nonni o in occasione dei viaggi nel paese d’origine. Nulla ci impedisce di allargare l’ambito europeo e inserire pagine per il cinese o l’arabo, lingue comunque parlate da molti cittadini europei. Il vantaggio che si può trarre da questo lavoro e da questa attenzione alle diverse culture è enorme: innanzitutto si “equilibrano” le competenze di questi allievi. Talvolta sono in difficoltà con una lingua, in minoranza rispetto alla maggioranza degli allievi, ma posseggono competenze che altri non hanno. È bene esplicitarlo. I ragazzi “italiani” imparano che le culture, le lingue degli altri esistono e che la scuola ne tiene conto in modo positivo. I ragazzi, gli uni e gli altri, sono condotti a tener conto del “punto di vista degli altri” e forse a riflettere sulle difficoltà di apprendimento dei loro compagni. Chi l’avrebbe detto che con l’utilizzo del portfolio si sarebbero raggiunti obiettivi di ambito culturale e di educazione alla convivenza civile e alla pace? Fonte: Elisabetta Visintainer (docente formatrice sperimentatrice del pel Lombardia).