Segreteria Generale – Viale di Trastevere, 60 – 00153
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Segreteria Generale – Viale di Trastevere, 60 – 00153 – ROMA tel.065852071–fax 065818218–e-mail: [email protected]: www.confsal.it Notiziario Sindacale n. 3 del 10 gennaio 2012 Ai Segretari Nazionali delle Federazioni-Confsal Ai Segretari Regionali e Provinciali - Confsal LORO SEDI Sommario: Fondi Strutturali Europei: attività e partecipazione Notizie dalle Federazioni – Confsal-Vigili del Fuoco FONDI STRUTTURALI EUROPEI: ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE La Confsal ha partecipato, il 12 e il 21 dicembre u.s. presso il Ministero dello Sviluppo economico-Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, alle riunioni del Comitato Nazionale di coordinamento e la sorveglianza della Politica Regionale Unitaria e del Gruppo di coordinamento strategico per la cooperazione territoriale, con all’o.d.g. Piano di Azione e Coesione e Andamento del negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 20142020. Con particolare attenzione alle scadenze di fine anno e alla necessità di massimizzare il contributo della politica di coesione alla crescita del Paese, ed in particolare di quelle aree dove il permanere di condizioni di arretratezza richiede le maggiori potenzialitá di cambiamento e di rilancio della crescita, è stato costituito un apposito Gruppo di Azione con il quale si intende concretizzare una nuova modalitá di cooperazione tra lo Stato membro e la Commissione europea, indispensabile per il successo degli obiettivi e azioni di seguito sintetizzati. OBIETTIVI. Accelerare l’attuazione e migliorare l’efficacia dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013, attuando una forte concentrazione dei Programmi sugli investimenti maggiormente in grado di rilanciare la competitività e la crescita del Paese con un più stringente orientamento delle azioni ai risultati. AZIONI/INTERVENTI. Istruzione: rafforzare i due Programmi nazionali e regionali FESR Fondo europeo di sviluppo regionale e FSE Fondo sociale europeo per un importo pari a almeno 1.3 miliardi di euro (per la riqualificazione e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici; l’acquisto di attrezzature e tecnologie; il potenziamento dei laboratori; il miglioramento delle competenze dei giovani e il contrasto alla dispersione scolastica). Si intende avere l’approvazione della riprogrammazione con le nuove decisioni della Commissione europea sui singoli Programmi operativi, al piú tardi entro la fine di gennaio 2012. Portare la banda larga ad almeno 2 Mbps. Si tratta di un progetto nazionale declinato su base regionale con appositi accordi di programma con le Regioni interessate. Il fabbisogno per il suo completamento è quantificato in complessivi 544 milioni di euro ripartiti fra tutte le Regioni (Competitivitá e Convergenza) con una significativa concentrazione nelle prime (centro-nord, dove più intenso è il digital divide). Banda ultra larga e Data center: allo scopo di accelerare l’attuazione dell’Agenda digitale europea, verranno definiti interventi finanziabili dai POR- Programma operativo regionale e completabili entro il 31/12/2015 (reti di nuova generazione, sino a 100 mbps) in attuazione del progetto strategico di cui alla L. 111/2011 e per la realizzazione di data center, per Lo 1 sviluppo di sistemi di cloud computing. Il fabbisogno stimato di risorse pubbliche per il conseguimento degli obiettivi EU 2020, per l’intero Mezzogiorno, è stimato in circa 1.1 miliardi di euro cui si aggiungono 320 milioni di euro per i data center. Occupazione: promuovere nuova occupazione attraverso il finanziamento, a valere sui PORProgrammi operativi regionali, del credito di imposta occupazione così come concordato in via definitiva con la Commissione europea. Anche in questo caso l’azione è immediatamente eseguibile, comportando una rimodulazione/riprogrammazione interna ai Programmi esistenti, di intesa fra il DPS- Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, il Ministero del Lavoro e le Regioni interessate. Sistema dei trasporti. Progetti Pon Reti- Programma operativo nazionale: in aggiunta ai precedenti interventi sarà considerata l’attuazione di interventi di potenziamento del sistema dei trasporti meridionale, in linea con gli obiettivi dei Por Programmi operativi regionali, pari a circa 1.2 miliardi di euro. Rete ferroviaria: in una prospettiva di più lungo periodo, ma ugualmente necessaria, occorre garantire certezza finanziaria agli interventi sulla rete ferroviaria meridionale che, per la lunghezza dei tempi di attuazione, non potranno essere completati entro il 2015. A tal fine l’Italia propone una riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale, rispondente anche all’esigenza di riconsiderare la sostenibilità finanziaria di un livello di cofinanziamento nazionale tra i più elevati nella UE alla luce dell’obiettivo del pareggio di bilancio. Tale riduzione può essere attuata nei primi due mesi del 2012. Si prospettano interventi ferroviari definiti come prioritari, quali: tratta della Napoli-Bari, e collegamenti Palermo-Catania-Messina e Salerno-Reggio Calabria. E’ stato quindi introdotto l’annuncio del commissario Ue alla politica regionale Johannes Hahn relativo alle nuove regole per la Politica di coesione post 2013. La riforma interessa il Fondo di coesione, il Fondo di Sviluppo regionale europeo, il Fondo Sociale europeo e i raggruppamenti europei per la cooperazione territoriale: erogazione dei fondi strutturali solo ai Paesi "virtuosi", con la sospensione automatica, invece, in caso di allarme su deficit e debito oltre le soglie consentite dal Patto di Stabilità europeo. Si vuole così incentivare i governi in difficoltà a rispettare gli impegni presi, anche alla luce della nuova governance economica europea appena approvata dall'Europarlamento; un premio alla qualità e all'efficienza nell'utilizzo dei fondi; una corsia preferenziale per l'impiego dei fondi strutturali da parte delle piccole e medie imprese a favore di progetti di innovazione, ricerca ed efficienza energetica; la possibile estensione al settore agricolo del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), a sostegno dei lavoratori che hanno perso il lavoro in seguito alla crisi o alla delocalizzazione. Secondo Hahn: la nuova proposta per il prossimo periodo di finanziamento "migliorerà l'impatto degli investimenti, semplificherà le regole e integrerà l'efficienza di tutti i fondi per avere più risultati da ogni singolo euro''; "la politica di coesione deve essere sempre di più una politica di investimento che sia capace di rispondere alle richieste dell'Europa su fronti come innovazione, efficienza energetica e migliore formazione dei cittadini, in linea con la strategia Europa 2020". Occorre rilevare che la riforma della Politica di coesione 2014-2020, che dovrebbe essere adottata entro la fine del 2012 in seguito all’approvazione del Parlamento e del Consiglio UE, potrebbe presentare aspetti negativi per l'Italia, tenuto conto che la sua posizione si trova al terzultimo posto per capacità di spesa, con una media del 18% delle risorse spese rispetto a quelle stanziate. Fanno peggio solo Romania e Bulgaria. (Area Welfare-F. Cagnasso) 2 NOTIZIE DALLE FEDERAZIONI CONFSAL–VIGILI DEL FUOCO Si riporta, ai fini informativi, il comunicato della Confsal-Vigili del Fuoco diffuso il 5 gennaio u.s. sulla dicotomia esistente tra Vigili del Fuoco e Protezione Civile. La Confsal-Vigili del Fuoco sta, da tempo, esplicando la sua azione politica per l’auspicato superamento di tale situazione: “Siamo sbalorditi e, malgrado ci sforziamo di capire, non riusciamo proprio a comprendere come mai sia stato deciso di destinare buona parte dell’8 per mille alla Protezione Civile (circa 64 mln su 145 di gettito) per “le esigenze della flotta aerea antincendi durante il precedente governo”. E sì! Proprio non riusciamo a capire o meglio, non vogliamo pensare che questo Governo possa voler coprire alcune delle “complicate vicende” che hanno girato in questi anni intorno alla Protezione Civile. Vale la pena ricordare ai meno attenti che la vicenda degli aerei antincendi e della sua gestione ha avuto, e forse ancora ha, diverse vicissitudini, con parco macchine di proprietà della PC e società esterna che gestisce l’attività con proprio personale. Rammentiamo che la stessa PC ha altri aerei più piccoli; diciamo così, da ricognizione, ed alcuni elicotteri, tra cui un nuovo AB139, 15 posti. Ci sembra di ricordare inoltre, che la stessa PC non ha nel suo organico piloti (anche perché, come sappiamo, la Protezione Civile è una funzione dello Stato e non un Corpo dello Stato, malgrado tutto quello che in questi anni l’assidua campagna di comunicazione ci ha fatto credere). Ma allora proprio non comprendiamo come mai venga attuata questa scelta e basta, quella di ripianare l’ennesimo debito della PC. Basta un altro piccolo sforzo di questo Governo che potrebbe cercare finalmente di vederci chiaro nella annosa questione: Protezione Civile e Ministero dell’Interno. Un’attenta ed oculata gestione delle già magre risorse finanziarie indicherebbe, senza dubbi, la scelta dell’ottimizzazione, con il riaccorpamento nel Dicastero dell’Interno. Una gestione unica, un unico comando, una unica struttura permetterebbe dei risparmi di scala notevoli, un controllo più stringente su appalti e spese e, per rientrare in argomento, una unica gestione del parco aereo attraverso i nuclei elicotteri ed i piloti dei vigili del fuoco che, malgrado la bravura nel tenere efficienti i velivoli, con i problemi economici attuali non sono più in grado di far volare tutti i vecchi elicotteri in dotazione, così da non poter assicurare un migliore e tempestivo soccorso. La posizione della nostra Organizzazione Sindacale - dichiara il Segretario Generale Franco Giancarlo - è chiarissima: il superamento della dicotomia PC e VV.F. con il rientro della Protezione Civile sotto egida del Ministero dell’Interno. Cosa che permetterebbe, oltre alla razionalizzazione nell’utilizzo delle scarsissime risorse attuali, un’unica cabina di regia per il soccorso, la prevenzione e la previsione, senza doppioni istituzionali di cui il Paese non ha mai sentito il bisogno, ma soprattutto ora non ne sente il bisogno e non ne capisce la necessità.” “Con l’ultima manovra noi tutti siamo chiamati a sacrifici pesanti, ma, al tempo stesso, è nostro dovere dare il massimo per mantenere e migliorare la richiesta di sicurezza dei cittadini e per questo che, come componente fondamentale e asse portante della PC, rivendichiamo l’attenzione delle Istituzioni per permetterci di continuare a fare il nostro lavoro. Non ci si può ricordare dei vigili del fuoco solo durante le emergenze con grandi attestati di stima, per poi lasciarli senza soldi per il carburante, per l’energia elettrica, per la riparazione e la manutenzione dei mezzi di soccorso, senza un organico decente pregiudicando l’efficienza del servizio e mettendo pesantemente a rischio la sicurezza della popolazione. La sicurezza che il cittadino richiede al Corpo Nazionale dei vigili del fuoco rispetto ai sacrifici che fa – conclude Giancarlo - non può e non deve essere demandata solo alla buona volontà. Ma già: i soldi vengono destinati solo ad altre persone! Cordiali saluti Il Segretario Generale Prof. Marco Paolo Nigi 3