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LINEADIRETTA
Lineadiretta FPM n.01/07 | Autorizzazione Tribunale di Milano n. 652 del 13/10/1999 | Direttore Responsabile: Enzo Mazza | Testi: Luca Vespignani
FPM Federazione contro la pirateria musicale | Galleria del Corso 4 - 20122 Milano | [email protected]
OPERAZIONE CONTRO IL P2P ILLEGALE CONDOTTA
DALLA GUARDIA DI FINANZA DI BERGAMO
IL NUCLEO DI POLIZIA TRIBUTARIA DI
e sequestrati 5 server (si tratta di
(come film e software). Secondo quanto
BERGAMO, con l'ausilio tecnico della
computers progettati per consentire il
riferiscono le fiamme gialle di Bergamo,
Federazione contro la Pirateria Musicale,
funzionamento delle reti) che
sono stati complessivamente sequestrati
nel corso di un'indagine svolta in diverse
permettevano la messa in condivisione
16 personal computers, 27 hard disk
regioni d'Italia (Lombardia, Piemonte e
di milioni di brani tramite la nota
rimovibili, circa 1000 tra cd e dvd
Lazio), volta alla repressione dello
piattaforma P2P Direct Connect, uno
masterizzati, decine di migliaia di MP3
scambio illegale di files musicali in rete
dei diversi programmi in circolazione
e film di recentissima programmazione
(peer to peer), ha scoperto e smantellato
che consentono la creazione di links
illecitamente riprodotti. Undici persone
un network (rete di utenti collegati in
(collegamenti) tra vari utilizzatori che,
sono state denunciate all'Autorità
internet) denominato "Discotequezone".
muniti di nickname (nome in codice) e
Giudiziaria per violazione della legge
Nel corso dell'operazione sono stati
password di accesso, si registrano al
633/41 sul diritto d'autore. Le indagini,
individuati alcuni "grandi uploader" (così
network segnalando i files che intendono
coordinate dalla Procura della Repubblica
vengono definiti coloro che mettono a
condividere.
di Brescia, proseguiranno con l'analisi
disposizione degli altri utenti della
Migliaia di utenti potevano dunque,
del materiale in sequestro al fine di
comunità
enormi
accedendo alla rete illegale, mettere in
quantificare la portata dell'attività
quantità - anche dell’ordine di alcuni
comune, oltre ai brani musicali, anche
illecita ed individuare ulteriori soggetti
Terabyte - di contenuti di vario genere)
altro materiale tutelato dal diritto d'autore
coinvolti.
virtuale
IMPORTANTI SENTENZE DELLA CASSAZIONE:
• 171 TER COMMA 2 È IPOTESI AUTONOMA DI REATO
• CONFIGURABILITÀ DEL CONCORSO IN REATO
PER IL “LINKING”
• CASSAZIONE SEZIONE III PENALE, 9 GENNAIO 2007 (DEP.),
N. 149: CONDIVIDERE ABUSIVAMENTE MUSICA
NON AUTORIZZATA È ANCORA REATO
(I dettagli a pagina 4)
PER SAPERNE DI PIU' SULLA TUTELA DELLA MUSICA:
www.fpm-antipiracy.it
www.pro-music.it
www.scfitalia.it
I DATI DELLA CAMPAGNA “ROMA PLUS”: GRANDE SUCCESSO
DELLA COLLABORAZIONE TRA FPM, IFPI E IL COMANDO
PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI ROMA
NEL MESE DI OTTOBRE 2006 la Fpm ha
coinvolto il Comando Provinciale della
Guardia di Finanza di Roma in
un’operazione su vasta scala volta alla
repressione della pirateria audiofonovisiva
nel terrritorio della capitale e nella provincia,
riproducendo uno schema d’azione già
sperimentato a Madrid e a Città del
Messico.
L’operazione, denominata “ROMA PLUS”,
ha preso le mosse dalla collaudata
collaborazione tra le associazioni di
categoria che si occupano della tutela
della proprietà intellettuale, tra cui la Fpm,
e si è sviluppata attraverso una preliminare
e capillare fase iniziale con scambi di
informazione concernenti, ad esempio,
alcuni canali di approvvigionamento da
controllare approfonditamente.
L’analisi e lo sviluppo dei dati così acquisiti
ha indotto gli inquirenti a concentrare la
fase esecutiva nei mesi di novembre e
dicembre 2006, il che, tra l’altro, è coinciso
con il periodo delle feste natalizie durante
le quali la vendita di materiale contraffatto
raggiunge livelli elevati e si è orientata su
tre principali versanti:
Il contrasto all’importazione nel porto
di Civitavecchia e nei due aeroporti romani;
la repressione della vendita al minuto; Il
perseguimento dei canali di
approvvigionamento lungo la direttrice
Roma – Napoli. E’ in Campania, infatti,
che sono stati impiantati rilevanti centri
di riproduzione.
Per quanto attiene all’intensificazione
dell’attività svolta sulle “frontiere aeromarittime” sono stati sequestrati 20.000
supporti “falsi” e deferite alla giustizia
60 persone, di cui 2 arrestate.
Con riferimento al fenomeno della “minuta
vendita”, in aggiunta al presidio di alcune
delle più importanti vie della capitale
nell’ambito del noto piano prefettizio, sono
state impiegate 250 pattuglie e 600
uomini nei soli primi 25 giorni del mese
di dicembre, il che ha consentito l’arresto
di 5 persone, la denuncia di 110 soggetti
ed il sequestro di circa 80.000 tra cd e
dvd.
In proposito, tra le varie attività portate a
termine, spicca, a mero titolo
esemplificativo, l’ ”Operazione vista”.
L’operazione ha preso le mosse da alcuni
sequestri di supporti masterizzati effettuati
nei confronti di extra-comunitari nelle vie
del centro a carico di un cittadino sudanese
e di due marocchini.
Sequestrate le ultime proiezioni presenti
nelle sale cinematografiche: “Happy feet”,
“La mia super ex ragazza”, “Il prescelto”,
“Nativity”; le ultime “compilation
musicali” di Renato Zero (“renatissimo”),
Laura Pausini (“io canto”), le ultime opere
di “Francesco De Gregori”, “Vasco Rossi”,
gli “U2” e il “49° Zecchino d’Oro”;
centinaia di programmi per personal
computers, oltre a Windows, programmi
di masterizzazione come “Nero burning
8”, “Acrobat reader” e supporti in mp3
di ultima concezione. Si e’ cosi’ potuti
risalire, dopo pazienti pedinamenti e
prolungati appostamenti, a tre senegalesi,
residenti a Roma, nella cui abitazione i
finanzieri hanno rinvenuto oltre 3.000 cd
contraffatti. Le indagini si sono quindi
estese per risalire ai canali di rifornimento
i cui terminali risultano situati in quel di
Napoli. E’ così che, a seguito di ulteriori
investigazioni di carattere tecnico si e’
riusciti a bloccare presso la barriera
autostradale di Roma sud, un’autovettura
di grossa cilindrata, proveniente da Napoli,
con a bordo 2 persone, C.S., anni 47, e
I.S., anni 24, nella quale sono stati rinvenuti
oltre 6.000 supporti “pirata”. Sul versante
dell’individuazione dei “canali di
approvvigionamento” il lavoro messo in
cantiere, soprattutto nel mese di novembre,
prendendo spunto da appunti, dati e notizie
acquisite nel corso dei sequestri a singoli
venditori ambulanti e ad alcuni loro fornitori,
si e’ concretizzato nello sviluppo di
importanti indagini tecniche nei riguardi
di alcuni “produttori” di materiale
contraffatto operanti nel napoletano.
Sempre nel mese di dicembre l’epilogo
dell’ “Operazione paco” nel corso della
quale, in quel di Napoli, sono state scoperte
2 centrali di duplicazione che rifornivano
il mercato romano, e sono stati sequestrati
243 masterizzatori, 70.000 tra cd e dvd
e 100.000 locandine, per un valore di
1.000.000 di Euro.
Arrestati 6 responsabili. L’operazione
“ROMA PLUS” si inserisce in un più
generale contesto di lotta alla pirateria
che nel 2006 ha permesso di sequestrare
680.000 tra cd e dvd “falsi”, denunciare
all’Autorità Giudiziaria 741 persone e
arrestarne 53, per violazione della
normativa sul diritto d’autore. Nei soli
mesi di novembre e dicembre, con la
detta operazione “ROMA PLUS” e’ stato
realizzato il 25% dei sequestri dell’intero
anno, poichè sono stati sequestrati in
tutta la capitale e la provincia oltre
170.000 supporti ottici contenenti
materiale musicale illegale, sono stati
denunciati 170 individui e arrestate 13
persone. L’attivita’ repressiva della Guardia
di Finanza e’ stata affiancata da una
rilevante campagna di comunicazione
promossa dalla Fpm, dal titolo “un regalo
falso non è vero natale”, volta a
sensibilizzare i consumatori al rispetto
del diritto d’autore e a promuovere
l’acquisto di prodotti originali.
CARABINIERI SEQUESTRANO CENTRALE
CON 276 MASTERIZZATORI AD ARZANO
L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI del
Comando Provinciale di Napoli è
stata condotta il 4 marzo scorso per
prevenire la diffusione delle prime
copie dei titoli del Festival di
Sanremo, e ha portato alla scoperta
di una delle più vaste centrali di
riproduzione abusiva mai rinvenuta
nel napoletano. Tutto sistemato in
un “basso” di Via Vittorio Emanuele
III, ad Arzano con tower impilati gli
uni sugli altri con 10 masterizzatori
ognuno; già pronti 150mila cd;
180mila copertine, 153 i riproduttori
in funzione, mentre altri 123 erano
pronti per sostituirli in caso di
malfunzionamento. A scoprire la
centrale sono stati i Carabinieri della
compagnia Napoli-Vomero,
comandati dal Capitano Gabriele
Barecchia. Gli investigatori, per
individuare il centro di
masterizzazione di Arzano, hanno
portato avanti un certosino lavoro di
ricostruzione dei percorsi dei «pezzi»
immessi sul mercato parallelo delle
bancarelle.
Osservatorio privilegiato, le principali
arterie del quartiere Vomero dove le
decine e decine di venditori
extracomunitari spandono sui
marciapiedi supporti multimediali
di ogni genere. Tramite pedinamenti
e appostamenti i militari del nucleo
operativo della compagnia Vomero
ricostruiscono il diagramma della
fornitura. La filiera passa per alcuni
intermediari, una sorta di capi area
con propri depositi. Le tracce
portano direttamente ad Arzano. Lì,
la scorsa settimana, vengono
effettuati i primi arresti, sequestrati
cd, qualche migliaio. Niente, se si
pensa a ciò che i carabinieri
troveranno, pochi giorni dopo, nel
sottoscala di via Vittorio Veneto al
civico 47.
Quando i militari con il Capitano
Barecchia vi fanno irruzione trovano
F. P. 25 anni, in compagnia della
fidanzata intento a sistemare Cd e
Dvd in attesa che giungano i
distributori. A Napoli, nel frattempo,
appaiono i primi cd di Sanremo.
Mentre, con sorpresa, ad Arzano i
militari notano che del Festival non
c’è nemmeno un titolo. «Li avremmo
preparati domani notte, dopo la
premiazione», spiega l’arrestato.
La FIMI, Federazione dell’industria
musicale italiana, ha inviato un
plauso al Comando Generale
dell’Arma, evidenziando l’importanza
dell’operazione preventiva ed
esprimendo soddisfazione per
l’importante risultato.
CONCLUSA VASTA INDAGINE SU PIRATERIA AUDIOVISIVA A NAPOLI.
23 ARRESTI E OLTRE 700 MILA TRA DVD E CD SEQUESTRATI - COLPITA VERA E PROPRIA
"MAJOR" DELLA CONTRAFFAZIONE
Ventitrè ordinanze di custodia
cautelare sono state eseguite dalla
Guardia di finanza di Napoli al
termine di una complessa indagine
durata oltre un anno e mezzo che
ha riguardato l'attività di
falsificazione di dvd cinematografici
e cd musicali, con ramificazioni
a n c h e
a l l ' e s t e r o .
Sei le organizzazioni del falso
individuate che disponevano di
quattro depositi clandestini tra
Napoli e provincia e nove strutture
tecniche di duplicazione (ubicate
nella città di Napoli - zona Vasto a Giugliano in Campania, a Melito
e a Lago Patria). Secondo stime
della guardia di finanza il giro
d'affari delle organizzazioni del falso
ammonterebbe a 75 milioni di Euro.
Sessantasei persone sono indagate,
mentre si stanno analizzando ancora
i risultati di 80 perquisizioni
domiciliari eseguite. L' operazione,
denominata "Tarantola" è stata
coordinata dal PM Valter Brunetti
della Procura della Repubblica di
Napoli. Complessivamente,
nell'ambito dell'indagine e delle
operazioni condotte nel corso di
vari mesi, sono state sequestrate 9
centrali per la duplicazione con
550 masterizzatori e 119
apparecchiature utili per la
riproduzione illecita dei film e di
cd musicali. Sono stati sequestrati,
inoltre, quattro depositi clandestini,
120mila tra Cd, Dvd e oltre a giochi
per play station pubblicati
illecitamente. Sono state inoltre
trovate anche custodie, locandine
ed etichette della Siae contraffatte
per oltre 160 mila pezzi. Secondo
gli inquirenti, solo tra l'aprile 2003
e il maggio 2004 sono state
immesse sul mercato oltre 700mila
copie false, tra film e cd musicali.
Un giro d'affari paragonato ad una
vera e propria holding, che si
avvaleva di tecnici esperti anche in
materia informatica per
l'acquisizione su internet oppure
presso sale cinematografiche della
prima copia utile per la riproduzione
e per la successiva riproduzione dei
prodotti illeciti. Oltre ai reati propri
della violazione in materia di diritto
d'autore, gli indagati sono accusati
di aver compiuto reati di evasione
fiscale dal momento che i proventi
illeciti sono stati assimilati a redditi
di impresa. La Guardia di Finanza
ha in questo caso applicato per
prima volta la legge 537 del 1993.
Molti dei componenti della holding,
titolari di partita iva, avevano più
ruoli all'interno dell'organizzazione
ed anche questo ha complicato il
lavoro delle Fiamme Gialle che,
come una vera e propria ragnatela,
hanno cercato di risalire alle varie
maglie dell'organizzazione. Da qui
il nome dell'operazione 'Tarantola'.
Da sottolineare la capacità
imprenditoriale dei falsificatori che
immettevano immediatamente sul
mercato i proventi dei loro traffici
per acquistare prodotti sempre più
all'avanguardia e proseguire, in
maniera velocissima alla
riproduzione soprattutto di film
proiettati
nelle
sale
cinematografiche italiane e straniere
e delle maggiori novità musicali.
CASSAZIONE: TRE IMPORTANTI SENTENZE
Secondo la Cassazione, il comma 2
dell'art. 171 ter costituisce ipotesi
autonoma di reato. Tale interpretazione è
particolarmente importante dal momento
che al comma 2 non viene citato lo "scopo
di lucro", facendo
così intuire che la contraffazione esercitata
in "forma imprenditoriale" o comunque in
forma massiccia è punibile con l'art. 171
ter anche se praticata a scopo di profitto.
Sempre la Cassazione, pronunciandosi
1
del diritto di autore e di altri diritti
connessi al suo esercizio), integrano
ipotesi autonome di reato e non
circostanze aggravanti dei delitti
di cui al comma 1 dello stesso
articolo.
Cassazione penale, sez III, 01 ottobre
2003, n. 42190
C.
Cass. pen 2005, 5 1671 (s.m.) (s.m.)
SEZIONE TERZA SENTENZA N. 33945 DECISIONE CC DEL 04-07-2006
CLASSIFICAZIONE
BENI IMMATERIALI: TUTELA PENALE
- DIRITTI DI AUTORE SULLE OPERE
D E L L ' I N G E G N O ( P R O P R I E TA ’
INTELLETTUALE)
DETTAGLIO CLASSIFICAZIONE
Abusiva diffusione di immagini attraverso
internet - Immissione in rete di "link" e
"software" idonei alla loro captazione Configurabilitá del concorso nel reato Sussistenza - Fattispecie.
3
server P2P utilizzati per la diffusione di
file musicali abusivi.
La stampa nazionale, commentando
una recente sentenza della cassazione su
un caso di file sharing di Torino, ha
unanimamente titolato "scaricare musica
e film da internet è legale se fatto per uso
personale". Nulla di più falso: la sentenza
si riferiva ad un caso del 1999 quando la
legge 248/2000 e il Decreto Urbani sul
file sharing non erano ancora in vigore.
DIRITTI D’AUTORE - REATI (Sanzioni penali)
LS 22 aprile 1941 n.633 art .171 L.
LS 18 agosto 2000 n.248 art. 14 L.
I fatti di cui all’art. 171 ter comma
2 I. 22 aprile 1941 n. 633, come
modificata da ultimo dall’art. 14 I.
18 agosto 2000 n. 248 (protezione
2
su un caso relativo all'immissione abusiva
su internet di immagini televisive di Sky
TV Italia, ha sentenziato che il concorso
nel reato di abusiva diffusione è
configurabile anche per colui che pur non
avendo immesso fisicamente in rete i file,
ne ha facilitato la circolazione e il
download con la veicolazione di
informazioni e software adatti allo scopo.
Per analogia tale decisione potrebbe essere
applicabile anche nel caso di gestori di
MASSIMA UFFICIALE
É configurabile il concorso nel reato di
abusiva diffusione, mediante internet, di
immagini protette da diritto di esclusiva
anche in capo al soggetto che, pur non
avendole immesse in rete, abbia inoltrato
sul web, in epoca antecedente alla loro
immissione ad opera di altri, informazioni
sui collegamenti e sui programmi
necessari alla loro visione, in tal modo
agevolando la connessione e la loro
indebita diffusione. (Fattispecie relativa
al sequestro preventivo di due portali
"web", attraverso i quali erano state
illecitamente trasmesse in diretta via
internet partite del campionato di calcio
italiano, mediante connessione ad
emittenti cinesi che, acquistato il diritto
di diffonderle localmente dal titolare
dell'esclusiva, avevano ritenuto di
immettere in rete la trasmissione degli
eventi sportivi).
NESSUNA MODIFICA INTRODOTTA DALLA SENTENZA DELLA
CASSAZIONE: IL FILE SHARING DI OPERE PROTETTE RESTA REATO
ORGANI DI STAMPA hanno dato
grande risalto alla sentenza della
Corte di Cassazione Sezione III
Penale, 9 gennaio 2007 (dep.), n.
149
che avrebbe stabilito che
scaricare opere protette e
condividerle non è reato nel caso in
cui tali comportamenti siano
commessi senza fine di lucro. La
notizia è stata riportata in maniera
distorta ed approssimativa in quanto
la sentenza della Cassazione si
riferisce alla normativa in vigore
precedentemente alle modifiche
legislative introdotte dalla Legge
248/2000, dal successivo
recepimento della Direttiva Europea
sul Copyright, nel 2003 e dalla
Legge Urbani nel 2004 e poi
convertita in legge nel 2005. Si
tratta di provvedimenti che hanno,
in realtà, modificato in successione
la legge 633/41 sul diritto d'autore.
Al fine di chiarire l'attuale situazione
e i comportamenti oggetto di
rilevanza penale, a parte i profili di
responsabilità civile, sempre tutelati,
si conferma che le norme in vigore
colpiscono, con diversi livelli di
intensità sia chi scarica, sia chi
condivide. Chi scarica semplicemente
rischia una sanzione amministrativa,
quella prevista dall'art. 174-ter l.
633/41. Per coloro che mettono in
condivisione opere protette occorre,
invece, distinguere tra chi lo fa a fini
di lucro e chi lo fa per profitto. Nel
primo caso, si ricade nelle ipotesi
dell'art. 171-ter, comma 2, lett.
a-bis) l. 633/41; con sanzioni molti
pesanti. Chi condivide senza una
contropartita economica rimane
soggetto ad una sanzione penale
che è quella dell'art. 171, comma 1,
lett. a-bis).
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