ieri, i bambini delle seconde classi, hanno preparato l`olio d`oliva. E
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ieri, i bambini delle seconde classi, hanno preparato l`olio d`oliva. E
LA PRIMARIA "DON BOSCO" DI MONTE OLIVETO HA PREPARATO L'OLIO D'OLIVA I BAMBINI HANNO RACCOLTO LE OLIVE ED HANNO PREPARATO L'OLIO IN AULA (P.M.) Alla Scuola Primaria "Don Bosco", ieri, i bambini delle seconde classi, hanno preparato l'olio d'oliva. E così gli alunni, delle classi 2^A e 2^ B, dopo il corso di ottobre, sulla preparazione del mosto per il vino, hanno anche imparato a fare l'olio grazie alle insegnanti Antonietta Bonacci e Claudia Caimano che, nell'insolita lezione, si sono avvalse dell'aiuto di Antonietta Vendemia (mamma di Sara) e di Giuliano Maddalena (mamma di Monika e rappresentante di classe). La giornata di ieri, quindi, è stata caratterizzata da una interessante lezione sull'autunno, sul ciclo dell'olio, sulla raccolta delle olive e sulla loro spremitura. In questo modo i trentacinque bambini delle classi seconde del plesso "Don Bosco" hanno vissuto un'esperienza straordinaria: lunedì hanno raccolto le olive su Monte Oliveto, poi le hanno schiacciate nel frantoio, gramolate, spremute e raccolto l'olio in piccole bottiglie di vetro, dove hanno attaccato anche delle etichette. "I bambini - ha spiegato l'insegnante Antonietta Bonacci - hanno raccolto le olive sulla vicina collina, poi in aula le abbiamo ripulite dai rametti e dalle foglie, le abbiamo lavate e schiacciate in un piccolo frantoio, (una macina con due molazze che girando e schiacciando le olive le hanno ridotte in poltiglia). Poi la pasta di olive frantumata è stata passata attraverso la gramolatrice (un recipiente con due lame che girano, dove viene riscaldata e mescolata). Terminata la fase della molitura e della gramolatura, ha aggiunto l'insegnante Claudia Caimano, abbiamo portato la pasta oleosa nel "decanter", una macchina che girando velocemente separa, per differenza di peso, l'olio, l'acqua e la sansa. Infine, durante la centrifugazione, abbiamo definitivamente separato l'olio dall'acqua ottenendone un "buon" olio extravergine di oliva. Abbiamo comunque saltata la fase di decantazione che permette all'olio di oliva di riposare in modo tale che le impurità rimangano depositate sul fondo, per la grande ansia dei bambini di vedere subito l'olio in bottiglia. Cosìcché abbiamo preso l'olio della prima spremitura, l'abbiamo messo in bottiglie di vetro scuro e poi l'abbiamo etichettato". Una bella iniziativa, ha spiegato il preside Paolo Mesolella, che ha visto i bambini veramente entusiasti; un'iniziativa che ben si coniuga con quella di ottobre quando l'aula delle classi seconde è stata attrezzata per la macinatura e la spremuta dei grappoli dell'uva. Ed il mosto, prima è stato messo in un contenitore di vetro e poi, a San Martino, diventato vino, è stato imbottigliato in piccole bottiglie di vetro. Anche questa volta sono state preparate le etichette, con la scelta del nome, dopodiché ogni bambino ha portato a casa la sua bottiglietta d'olio.