rigenerazione urbana, lavoro e riqualificazione degli

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rigenerazione urbana, lavoro e riqualificazione degli
CON QUALITÀ E PASSIONE
PER I CITTADINI E PER LA CITTÀ
Idee per Bologna:
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Idee per Bologna:
Rigenerazione urbana, lavoro
e riqualificazione degli edifici
Per ulteriori informazioni
www.milenanaldi.it
milena naldi
Mi candido nella “Lista Città Comune con Amelia” per continuare ad essere al servizio
della mia città e portare in Comune le mie competenze e la mia esperienza di questi
cinque anni di Presidenza del Quartiere San Vitale. Porto con me l’insegnamento delle
persone che ho incontrato e con cui ho collaborato e che mi hanno fatta crescere.
Porto con me il rispetto verso i cittadini e la loro partecipazione attiva e concreta che
ho cercato in ogni mia azione di mettere in pratica.
Per la qualità e la bellezza di Bologna, che vorrei più aperta, bella e internazionale.
Coraggiosa nelle scelte, con la Cultura quale collante di una Visione di città capace di
scelte urbane, sociali, ambientali ed economiche eque e solidali.
La qualità è imparare a dire noi. La città siamo noi.
Nata a Bologna nel 1964. Laureata e specializzata in Storia dell’Arte.
Mi sono sempre occupata d’arte, di qualità urbana e di divulgazione artistica.
La cultura e la “bellezza” sono le mie competenze. Ho partecipato alla ideazione e
realizzazione dei cartigli informativi collocati sui palazzi e sulle chiese di Bologna.
Dal 1999 al 2010 sono animatrice e presidente dell’Associazione il “Giardino del
Guasto”.
Eletta in Consiglio Comunale a Bologna per il mandato 2004-2009; nel 2009 vengo
nominata Assessore alle Politiche abitative, alla Casa e ai Quartieri.
Nel 2011 ho scelto di candidarmi al Consiglio del Quartiere San Vitale; eletta ho
svolto con passione il ruolo di Presidente che considero una delle più belle esperienze
amministrative della mia vita e che porterò sempre con me.
AMELIA
Vota e scrivi
Milena Naldi
Elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Bologna
Domenica 5 giugno 2016, dalle 7 alle 23
Committente responsabile: Milena Naldi
CITTÀ
COMUNE
CON
Candidata al Consiglio Comunale di Bologna
con Virginio Merola Sindaco
CITTÀ
COMUNE
CON
AMELIA
Vota e scrivi
Milena Naldi
RIGENERAZIONE E QUALITÀ URBANA
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI ESISTENTI
Obiettivi fondamentali per la qualità urbana:
• ridurre le emissioni inquinanti e di CO2;
• ridurre il consumo di suolo;
• creare lavoro per progettisti, tecnici, artigiani e lavoratori edili;
• aumentare la bellezza e la cura degli spazi pubblici;
• migliorare la qualità della vita degli abitanti.
Gli edifici esistenti sono energivori e inquinanti: bisogna cambiare.
Gli edifici in cui viviamo sono responsabili del 40% circa dei consumi di
energia fossile e di più di un terzo delle emissioni inquinanti locali, polveri
sottili e ossidi di azoto, e delle emissioni climalteranti, CO2 e altro.
Almeno il 50% dei consumi energetici delle abitazioni sono dovuti alle
dispersioni di pareti, finestre e tetti, e dell’impianto di climatizzazione.
Inoltre, come in inverno per la dispersione scaldiamo l’aria esterna, in estate il
caldo crescente invade le abitazioni aumentando il nostro malessere.
Una svolta urbanistica per il futuro di Bologna: approvato un “piano per la
qualificazione” di parti della città costruita.
Il Comune ha fatto una scelta strategica per ragioni evidenti:
• ridurre il consumo di suolo;
• alloggi destinati a famiglie a basso reddito;
• ridurre i consumi di energia e di acqua degli edifici;
• migliorare la qualità e la bellezza delle zone coinvolte.
È molto importante che l’attenzione di tutti si sia spostata dal “consumo del
suolo” alla “rigenerazione della città costruita”. Ma anche questa medaglia
ha una sua faccia negativa: può favorire la rendita finanziaria nel “mettere
le mani sulla città”. Il Comune con le sue scelte urbanistiche e il controllo
dei processi finanziari ed edilizi dovrà impedire che questo succeda. Dovrà
favorire il lavoro e le imprese contrastando la rendita per trasferirla in larga
dai privati alla città per riqualificare e migliorare gli spazi pubblici e la mobilità
dell’intorno.
È ora di uscire dalle logiche della “urbanistica contrattata” che hanno sempre
favorito gli interessi immobiliari dei privati. La rigenerazione urbana dovrà
essere un grande progetto pubblico, una grande opera fatta di tanti piccoli
e medi interventi sulla città costruita per la sua qualità, nel rispetto dei beni
storici e ambientali. La riqualificazione degli edifici, ristrutturati o ricostruiti
senza alterare l’immagine urbana, e la riqualificazione degli spazi pubblici negli
ambiti urbanistici scelti dal Comune sono un fatto pubblico che riguarda tutti.
Gli “obiettivi di qualità” dovranno perciò essere discussi e individuati
con “processo partecipativo” a cui partecipano il Comune, i costruttori e i
rappresentanti dei cittadini, nel rispetto delle leggi regionali.
Un processo analogo dovrà valere anche per le aree demaniali: lo loro vendita
dovrà essere accompagnata da un “progetto di qualità” deciso con i cittadini
per la sua realizzazione da chi vincerà la gara.
Si chiama “urbanistica partecipata”: è ora di realizzarla.
La qualità e la bellezza della città sono un bene della comunità.
La soluzione esiste: ridurre le dispersioni e adeguare l’impianto.
Molti edifici in Europa sono stati ristrutturati con grandi vantaggi per chi vi
abita e per l’economia familiare e del Paese, perché:
• si riduce drasticamente il consumo e le emissioni inquinanti e di CO2
• le competenze e le tecnologie sono da tempo collaudate;
• la detrazione fiscale restituisce 65 euro su cento spesi;
• il risparmio nella bolletta può coprire l’altra parte;
• si crea lavoro per progettisti, artigiani e lavoratori edili;
• si riduce la bolletta del Paese, risparmiando milioni di euro.
• con i pannelli solari si risparmia e ci si guadagna.
Molto dipende dal Comune dalla Regione.
Serve una strategia energetica che porti Bologna in Europa.
Servono norme chiare e un controllo rigoroso coerenti con le Direttive Europe,
andando oltre le norme nazionali, che non le rispettano completamente:
• gli edifici nuovi o ricostruiti devono essere a “consumo zero”, Direttiva UE
31/2010, che “azzera” il consumo a mq/anno in inverno e in estate;
• riqualificare gli edifici esistenti per ridurre drasticamente i consumi
energetici con una rigorosa “diagnosi energetica” che evidenzi costi e
benefici.
Non illudiamoci, il prezzo del petrolio tornerà a crescere.
Per ristrutturare i condomini servono finanziamenti a “tasso quasi zero”.
Il Comune e la Regione devono sbloccare questa situazione di impasse:
• favorire la diagnosi energetica di almeno 100 condomini l’anno; attivare
un “fondo pubblico-privato” per finanziare l’intervento che poi sarà
restituito con le detrazioni fiscali e il risparmio energetico delle famiglie
• coinvolgere società ESCo disponibili a finanziare e realizzare l’intervento.