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Evviva San Pancrazio “Evviva San Pancrazio” di Riccardo Frezza E’ con grande emozione e gioia che abbiamo l’onore di presentare la prima uscita di “Evviva San Pancrazio”, iniziativa editoriale in onore del nostro Santo Patrono. Sommario: EVVIVA SAN PANCRAZIO 2 UNA FESTA BREVE MA INTENSA 3 CENNI STORICI FESTA DI SAN PANCRAZIO 4 LE EMOZIONI DI UNA FESTA 5 LA FESTA IN FOTO DI ANNALISA MATTICARI 6 PANCRAZIO DONA LA VITA PER ESSERE NEL GREGGE DI GESÙ 8 UN ANTICA TRADIZIONE STORICO FOLKLORISTICA RELIGIOSA 9 LA FESTA IN FOTO DI ANNALISA MATTICARI 10 LA FESTA IN FOTO DI LINO DI SANTOLO 11 PANCRAZIO GRAN SANTO 12 LA GIOSTRA DELLE CONTRADE 13 PROGRAMMA DELLA FESTA 14 PROGRAMMA DELLA FESTA 15 ALBO D’ORO GIOSTRA CONTRADE 16 GRUPPO SBANDIERATORI CARBIUM 17 SE A SIENA PIANGONO, A GUBBIO DI CERTO NON RIDONO…….. 18 RICORDIAMO I PERSONAGGI SCOMPARSI 20 Grazie all’aiuto di tutti gli sponsor e della redazione di Etrurianews, è stato possibile realizzare questo interessante progetto, di cui vado particolarmente orgoglioso. Esprimo inoltre grande riconoscenza a tutti coloro che sono intervenuti all’interno di questa proposta con contributi di articoli e foto. Con il patrocinio del Comune e dell’Associazione Turistica Pro-Loco di CALVI dell’UMBRIA 2 Evviva San Pancrazio Una Festa breve ma Intensa Per definire la Festa di San Pancrazio si possono usare molti termini, ma sicuramente uno dei più appropriati è quello che riguarda l’intensità in cui viene vissuta tutta la festa. L’intensità dell’evento si assapora sin dai giorni in cui si incomincia a preparare tutta la festa, dalla preparazione delle “calate”, all’installazione nella Platea Major (piazza Mazzini) dell’”asso di coppe”, ai preparativi frenetici che coinvolgono tutta la popolazione. L’energia della festa viene provata in maniera profonda ed intensa dai cosiddetti “festaroli”, cosi sono denominati i giovani che rappresenteranno il Santo nella figura dei Signorini e da coloro che avranno l’onore di portare i quattro Stendardi (Gonfalonieri) su cui è impressa l’immagine del Santo. L’emozione e la felicità di sfilare anche solo per il corteo storico è ben visibile su tutti i visi dei partecipanti e anche il semplice visitatore che assiste alla festa rimane affascinato ed incantato dalla devozione sia religiosa che folcloristica, toccandolo nel cuore profondamente. Non è una festa che dura molto, ma tre giorni pieni di eventi ci fanno ripercorrere la vita di un giovane quattordicenne, che per amore di Dio, si fa decapitare sulla Via Aurelia a Roma il 12 maggio del 304. di Riccardo Frezza Prenota il tuo appuntamento al 328-1875548 0744-796139 Strada Calvese, 100 Moricone di Narni 3 L’emozione e la felicità di sfilare anche solo per il corteo storico è ben visibile su tutti i visi dei partecipanti Evviva San Pancrazio Cenni storici festa di San Pancrazio La festa in onore del Santo Pancrazio ha origini molto antiche, anche se non è facile datare l’evento, si pensa che le prime rappresentazioni risalgano ben intorno alla metà del 1200. La figura del giovane Pancrazio Martire viene ogni anno come per tradizione impersonata da 4 Signorini e dai 4 Gonfaloni, 4 enormi Stendardi con l’effige del Santo, di cui 2 di color rosso rappresentanti il sacrificio del martirio del Santo e 2 bianchi denotanti la purezza. La festa non ha solo un valore fortemente religioso, ma anche politico ed economico, infatti essa riafferma la supremazia territoriale del Castello di Calvi sul Monte San Pancrazio, un tempo Monte Rosaro, sugli altri castelli confinanti. Un tempo esisteva un solo Stendardo rosso, in seguito venne aggiunto un altro bianco, concesso agli abitanti della “Costa” fuggiti dai castelli distrutti di Striano e Altaino, da parte del Castello di Calvi. Solo nel 1456 dopo numerose lotte che portarono alla vittoria del Castello di Calvi su quello di Poggio, con conseguente possesso esclusivo del Monte Pancrazio, si assiste alla nascita di 4 Stendardi, 4 come erano le parrocchie esistenti nel paese. Oggi esiste un’ unica parrocchia quella di Santa Maria Assunta, ma gli Stendardi come da folclore sono rimasti 4, ognuno a raffigurare la propria contrada del passato. Il paese quindi è composto da 4 contrade distinte da diversi stemmi, una la Fiamma che rappresenta Calvi centro e zone limitrofe, il Castello che indica gli abitanti di Santa Maria della Neve, San Giacomo, Striano e i borghi tra Calvi e Magliano Sabina, la Croce che racchiude le zone vicino al convento di San Francesco, i borghi di Piloni e Passatore ed infine il Drago che individua gli abitanti di Poggiolo. 4 Evviva San Pancrazio Le emozioni di una festa di Silvano Lorenzoni La nostra comunità vive la festa del Patrono San Pancrazio con profondo senso religioso, manifestando al giovane martire una devozione molto intensa. Gli appuntamenti sono molteplici e vengono rievocati alla stessa maniera da tempo immemore. Ogni volta, però, ci coinvolgono appieno fino ad arrivare alla commozione. La festa inizia con la consegna dei Stendardi nella Piazza principale secondo le “Antiche usanze e Patrie CostuIl Sindaco manze “ e si conclude con la riconsegna degli stessi nella sala Consiliare, dopo quattro giorni di festeggiamenti. Come da tradizione, accanto alla parte religiosa si aggiungono tante rievocazioni storiche che, comunque, vanno perfettamente a coniugarsi con il vero senso religioso della festa. I veri fatti religiosi e le antiche usanze fanno rivivere, ogni anno, momenti suggestivi e di forte esaltazione ai valori civici tra tutti i cittadini Calvesi.La rievocazione di antiche dispute e diatribe lasciano il posto al forte senso di appartenenza a questa comunità. Le celebrazioni si susseguono senza interruzioni da oltre 800 anni e nulla ci è permesso aggiungere o togliere. Come la festa si svolgeva ai tempi antichi noi la riproponiamo al giorno d’oggi. Forse proprio per questa sua autenticità la festa riesce ad innescare un meccanismo di aggregazione molto forte tra tutti i componenti della nostra comunità. Sono questi i momenti di maggiore coesione tra le Istituzioni, le associazioni ed i singoli cittadini. Nessuno si sente escluso. Non fa la differenza essere nati a Calvi o essere divenuti Calvesi poi. Tutti amiamo il nostro Paese e le sue tradizioni religiose e storiche legano ancor più i nostri i sentimenti di fratellanza ed amicizia. Ogni anno, al fine di garantire un’ autentica e regolare rievocazione della festa, tutti sentiamo il dovere di partecipare agli appuntamenti religiosi, ovvero storici. Lo facciamo mettendo bene in evidenza di quali nobili tradizioni il nostro paese è possessore ed ognuno, per la sua parte o ruolo, fa da garante affinché tutto quello che si è stato tramandato venga da noi trasmesso a quelli che ci seguiranno. San Pancrazio con la sua testimonianza di fede dimostra a tutti che si può essere forti di carattere ancorché giovani o fragili. 5 Ognuno, per la sua parte o ruolo, fa da garante affinché tutto quello che si è stato tramandato venga da noi trasmesso a quelli che ci seguiranno. Evviva San Pancrazio La festa in foto di Annalisa Matticari 6 Evviva San Pancrazio 7 Evviva San Pancrazio "Ragazzetto, tu rischi di finir male! Sei ancora un bambino e alla tua età facilmente ci si presta all'inganno...!” Pancrazio dona la vita per essere nel gregge di Gesù di Don Andrea Kazimierczuk Un'antifona medievale, onorando in S. Pancrazio il martire che come un agnello ancora giovane, segue L'Agnello Pasquale, gli rivolge questa preghiera: "aggregaci, dalla tua segnati dal tuo patrocinio e sostenuti intercessione, nel gregge dei discepoli del Signore". Insieme con S. Pancrazio anche noi vogliamo essere nel gregge di Gesù. Questo significa saperci amati e custoditi dal Buon Pastore, che dà la propria vita per le pecore. Soltanto questa esperienza può svilupparsi un'autentica vita cristiana, forte al punto da farci resistere alle avversità e perfino, superarle. Il Parroco Noi cristiani, difatti, non siamo gente di razza diversa; non siamo esenti dalle umane debolezze sì da poter guardare agli altri con occhio di sprezzante superiorità... Tuttavia deve esserci stato un "qualcosa" che ha spinto S. Pancrazio a imitare Gesù sino al dono della vita. Nella sua "leggenda aurea", Jacopo da Voragine mette sulle labbra dell'imperatore Diocleziano queste parole: "Ragazzetto, tu rischi di finir male! Sei ancora un bambino e alla tua età facilmente ci si presta all'inganno...! Sembrano parole da potersi ripetere ancora oggi, quando ci troviamo in un tempo di "moda volatile", come qualcuno la chiama, e siamo in un epoca in cui le "politiche della vita" pare abbiano sostituito quella che è invece l'autentica politica. Sembra infatti, che il ciclo vitale lo si possa riassumere nella formula: "quello che ti va procuratelo in ogni modo, goditelo e poi passa ad altro..." Come, dunque, si potrà reagire a quest'onda che tutto vuole travolgere? Come poté il giovane Pancrazio resistere al potente del momento, che lo lusingava? Troviamo la risposta nelle parole dell'apostolo Paolo: "sono stato conquistato da Cristo Gesù". 8 Evviva San Pancrazio Un Antica Tradizione Storico Folkloristica Religiosa di Maria Stentella La festa di S. Pancrazio a Calvi dell’Umbria, nel pieno rispetto delle tradizioni, viene riproposta da secoli secondo gli stessi rituali di un tempo. Tutto comincia nel tardo pomeriggio dell’11 Maggio, indipendentemente dal giorno della settimana, con l’incontro delle quattro contrade. Queste rappresentano gli antichi quattro castelli presenti sul territorio dell’antica Carbium. A seguire si rievoca la tradizionale visita alle tavolate. Si tratta di banchetti che ogni anno i così detti “festaroli”, coloro che in quell’anno sono i protagonisti della festa rappresentando il Santo Pancrazio, aprono a tutti coloro che parteciPresidente pano alle rievocazioni storico-folkloristiche in onore del patrono. Storicamente queste tavolate erano offerte alle persone meno abbienti in Pro Loco modo che nessuno dovesse patire la fame nei giorni di festa. In notturna si vive il momento più suggestivo della festa. Nella piazza principale della piccola cittadina umbra, trasformata per l’occasione nella antica Platea maior, si rievoca la vestizione degli stendardi. In un’atmosfera di buio totale gli stendardi, delle grandi bandiere di seta con dipinta l’effige di San Pancrazio, vengono issati sulle rispettive aste e consegnati ai quattro gonfalonieri. Al termine della vestizione durante la quale uno dei quattro signorini, rappresentanti il Santo morto dodicenne, legge l’antica preghiera al santo patrono, le luci della piazza si accendono e al grido di “Viva San Pancrazio” sotto una pioggia di fuochi pirotecnici i quattro stendardi vengono riproposti alla vista del pubblico, tra l’acclamazione di tutti i presenti. Il 12 Maggio la festa assume un tono tipicamente rievocativo. Si comincia la mattina presto con la Santa Messa detta del signorino, alla presenza del corteo storico. Si tratta di un gruppo di circa cento persone in costume storico che affiancano i festaroli, anch’essi in costume d’epoca. A seguire c’è la partenza del primo signorino e primo gonfaloniere per il monte San Pancrazio. Questo per rievocare la leggenda secondo la quale il Santo avrebbe raggiunto la sommità del monte, a lui dedicato, con tre salti di cavallo. Mentre il corteo storico torna verso il paese, nei pressi della montagna si rievoca la revisione dei confini ovvero i sindaci del comune di Calvi dell’Umbria e dei paesi confinanti confermano il possesso della montagna da parte della nostra comunità. Nel pomeriggio si rievoca il ritorno del signorino e del gonfaloniere dal monte e si festeggia per questo lieto evento con il tradizionale carosello dei signorini. I quattro bambini che rappresentano il santo corrono a cavallo intorno ai quattro stendardi presenti al centro della piazza. Durante la serata la festa continua con un tradizionale spettacolo pirotecnico. Il giorno 13 Maggio la festa assume una connotazione esclusivamente religiosa con la messa solenne celebrata nella chiesa parrocchiale alla presenza del corteo storico e la successiva processione per le vie del paese. Nel pomeriggio gli stendardi vengono riconsegnati presso la chiesa di Santa Brigida che vedrà entrare queste grandi effigi devozionali tra squilli di chiarine e rulli di tamburi. In serata la festa assume un timbro più moderno con spettacoli teatrali o a carattere musicale. Il 14 Maggio la festa finisce con la messa in onore dei fedeli caduti nella battaglia per il possesso del monte San Pancrazio, la riconsegna degli stendardi alle autorità civili e la distribuzione della fettuccia. Si tratta del nastro bianco e rosso che assicurava gli stendardi sulle loro aste e che tutti i cittadini calvesi, qualunque sia la loro età, la loro estrazione sociale, la loro residenza attuale portano con se come segno dell’estrema devozione nei confronti del nostro Patrono San Pancrazio. 9 La festa di S. Pancrazio a Calvi dell’Umbria, nel pieno rispetto delle tradizioni, viene riproposta da secoli secondo gli stessi rituali di un tempo. Evviva San Pancrazio La festa in foto di Annalisa Matticari 10 Evviva San Pancrazio La festa in foto di Lino Di Santolo 11 Evviva San Pancrazio Pancrazio Gran Santo di Emanuele Rabini Come per magia il paese sembra come risvegliarsi dal letargo invernale e prepararsi per questo viaggio, in cui Calvi sarà riproiettato al periodo Medioevale. Chiunque capiti nel periodo adiacente la primavera di recarsi nel nostro piccolo paese, man mano che ci si avvicina al centro storico, oltre a sentire l'odore dei fiori che germogliano, si possono udire un suonare di tamburi e chiarine e per chi non è del posto si domanda, perché succede questo? Perché a Calvi dell’ Umbria l’ingresso della primavera corrisponde al periodo più intenso in cui quasi tutti i cittadini calvesi sono impegnati nei preparativi per la festa del nostro Santo Patrono Pancrazio, che come succede da decenni e decenni si festeggia nei giorni 11 - 12 e 13 maggio . Come per magia il paese sembra come risvegliarsi dal letargo invernale e prepararsi per questo viaggio, in cui Calvi sarà riproiettato al periodo Medioevale. La sera detta della “Vigilia”, ossia quella dell’11 maggio, è quella che rimane impressa ai forestieri tutti, in cui un mix di emozioni, curiosità e intensità dell’evento stesso, fa si che ogni momento, dall’apertura dei festeggiamenti con l’Incontro delle quattro contrade tra i Gonfalonieri e i Signorini, sino alla consegna dei quattro Stendardi che vengono posti sulle quattro aste al grido di “Evviva San Pancrazio”, diventa uno spettacolo difficile da dimenticare. Una festa che riesce a miscelare insieme: religiosità, storicità e folklore, in un insieme di emozioni che non si riescono a descrivere, chi e' un “calvese” non ne può fare a meno, oltre 100 costumanti che percorrono le vie del paese e tanti tanti altri che stanno dietro le quinte, per far si che tutto riesca alla perfezione. Le persone che vengono da altre località, per pura curiosità o casualità, se ne innamorano e tornano di nuovo negli anni successivi , diventando non solo spettatori ma protagonisti nella festa, partecipando al Corteo Storico o semplicemente aiutando nei preparativi . Non si riesce a descrivere le sensazioni che si provano durante la festa, dalle lacrime della vestizione degli stendardi, gli applausi per le "corse" dei signorini e la commozione dei gonfalonieri alla riconsegna degli stendardi, ma questa è la nostra festa e decisamente ci piace cosi e senza dimenticare che facciamo tutto al grido di “EVVIVA SAN PANCRAZIO” 12 Evviva San Pancrazio La Giostra delle Contrade di Livio Leonardi Giunta alla 32° edizione, questa manifestazione calvese si distingue da altre simili che si tengono in molte parti dell’Umbria e di altri confini regionali, perché mantiene intatte tutte le caratteristiche dell’epoca senza introdurre accorgimenti tecnici odierni, conservando così la tradizione medievale dei personaggi che ruotano intorno ad essa. Questo evento folcloristico non ha una vera connotazione storica, esso ha avuto origini nel 1982, grazie ad una felice idea del gruppo dirigente della Pro-loco da me presieduta, la quale ispirandosi al Medioevo ha dato vita a una gara a cavallo tra i Cavalieri delle diverse Contrade del paese. Molto suggestiva ed emozionante è la Vestizione e il Giuramento dei Cavalieri nella chiesa di S. Maria Assunta la sera prima dell’evento, alla presenza del Corteo Storico esclusi i Signorini e i Gonfalonieri, con la conclusiva benedizione da parte del parroco. La giostra viene svolta al “campo dei giochi”, l’attuale campo sportivo immerso in un panorama meraviglioso, circondato dal verde di una pineta. Le contrade che si batteranno per la conquista del Palio sono le Fiamme, il Castello, la Croce e il Drago, ognuna distinta da un proprio cavaliere e dal suo cavallo. Il regolamento della gara prevede che risulti vincitore il Cavaliere che alla fine di ogni tornata abbia abbattuto il maggior numero di bersagli, ottenendo così il punteggio più alto, togliendo tutte le varie penalità previste. L’avvincente sfida tra i Cavalieri delle 4 contrade ha un grande impatto turistico ed entusiasma i diversi “contradaioli” che si contendono ogni anno l’ambito Palio, il tutto in un clima armonioso e divertente, in quanto non esistono rilevanti rivalità e campanilismi. La giostra viene disputata la terza domenica di maggio ogni anno e con essa si determina sempre la conclusione dei festeggiamenti in onore del nostro Santo Patrono Pancrazio. 13 Le contrade che si batteranno per la conquista del Palio sono le Fiamme, il Castello, la Croce e il Drago, ognuna distinta da un proprio cavaliere e dal suo cavallo. Evviva San Pancrazio Programma San Pancrazio 2014 Da Sabato 3 Maggio Ore 18:00 Chiesa S. Maria Assunta S. Messa e Novena in onore del Patrono San Pancrazio Venerdi 9 Maggio Ore 16.30 Piazzetta S. Andrea “Gratia civitas Carbii” il medioevo dei piccoli. Spettacolo dei bambini della scuola dell’infanzia San Carlo di Calvi dell’Umbria Ore 18:00 Sala Consiliare presentazione pubblicazione “Evviva San Pancrazio” a cura di Riccardo Frezza Domenica 11 Maggio Ore 17:45 P.zza Mazzini Proclamazione del bando di apertura dei festeggiamenti Ore 18:00 P.zza Mazzini Arrivo ed esibizione dell’Associazione Amici della Musica di calvi dell’Umbria diretta dal Maestro Angelo Abbruzzese Ore 19:00 loc. Casone Incontro delle Quattro Contrade Ore 19:30 P.zza Mazzini Cerimonia dell’Investitura dei Reggenti e passaggio simbolico dei Poteri Ore 20:00 Vie cittadine Tradizionale Visita alle “Tavolate” Ore 22:00 P.zza Mazzini Cerimonia della Vestizione e consegna degli Stendardi ai Gonfalonieri Lunedì 12 Maggio Ore 09:30 P.zza Mazzini S. Messa detta del “Signorino” e successiva Partenza del I° Signorino e del I° Gonfaloniere per il Monte S. Pancrazio Ore 11:00 Monte S. Pancrazio Storica Revisione dei Confini con i rappresentanti dei comuni di Calvi dell’Umbria, Otricoli, Stroncone e Configni. S. Messa con il I° Signorino e I° Gonfaloniere Ore 17:00 Mulini a Vento Omaggio del I° Signorino e del I° Gonfaloniere ai defunti presso il cimitero comunale e successivo Carosello presso i Mulini a Vento Ore 17:30 Collegiata Ritorno del I° Signorino e del I° Gonfaloniere dal Monte S. Pancrazio Ore 18:00 P.zza Mazzini Carosello dei Signorini detto Battaglione Ore 22:00 P.zza Mazzini Estrazione della tradizionale Tombola Montepremi 1.300,00 euro Cinquina 400,00 euro Tombola 800,00 euro Tombolino 100,00 euro Ore 23:00 GRANDE SPETTACOLO PIROTECNICO della Ditta Gianvittorio di Perugia 14 Evviva San Pancrazio Programma San Pancrazio 2014 Martedì 13 Maggio Ore 10:30 Chiesa S. Maria Assunta S. Messa Solenne e Processione per le vie del paese con la Reliquia del “Braccio” di S. Pancrazio e con la partecipazione del Corteo Storico Ore 18:30 Chiesa S. Brigida Cerimonia della Riposizione degli Stendardi Mercoledì 14 Maggio Ore 09:00 Chiesa S. Maria Assunta S.Messa con Liturgia Funebre in memoria dei caduti della Storica “Zuffa” per il possesso del Monte S. Pancrazio Ore 10:00 Sala Consiliare Riconsegna degli Stendardi alle Autorità Civili Venerdi 16 Maggio Ore 21.30 Piazza Mazzini Spettacolo musicale dei “NUOVI DI ZECCA” con la partecipazione di SIMONE MONTEDORO, il capitano Tommasi della fiction televisiva DON MATTEO. Sabato 17 Maggio Ore 18.00 Piazza Mazzini “TRA RULLI E SQUILLI” , rassegna dei musici dei gruppi storici di Narni (gruppo musici ente corsa all’anello), Sangemini (gruppo tamburi Lucio Bartolucci del Rione Rocca), Poggio di Otricoli (Musici Vulpes), e Calvi dell’Umbria (Musici del Gruppo Sbandieratori Carbium e Musici Communitas terrae Carbii). Ore 22: 00 Chiesa S. Maria Assunta Cerimonia d’investitura dei Cavalieri della Giostra delle Contrade con la partecipazione dei cantori del coro polifonico di Calvi dell’Umbria diretto dal M° Angelo Bruzzese Ore 23:00 P.zza Mazzini Spettacolo del Gruppo Sbandieratori “Carbium” di Calvi dell’Umbria Domenica 18 Maggio Ore 11:00 Chiesa S. Maria Assunta S. Messa con successiva Processione e Riposizione della Reliquia del “Braccio” di S. Pancrazio Ore 15.00 Piazza Mazzini Partenza del Corteo Storico con la partecipazione delle rappresentanze dei cortei storici di Acquasparta, Narni, Sangemini, Poggio di Otricoli e Amelia. Ore 16:00 Campo Sportivo Comunale XXXII Edizione della “GIOSTRA delle CONTRADE” L’avvincente sfida a cavallo tra i Cavalieri delle quattro Contrade: Fiamme, Castello, Croce e Drago con la partecipazione del Corteo Storico Ore 19:00 P.zza Mazzini Premiazione del Cavaliere vincitore della Giostra delle Contrade Nei giorni 11-12-13-16-17-18 Maggio a partire dalle 19:30 apertura della Tradizionale Taverna del Monastero. Una rubrica sul sito www.etrurianews.it alla categoria UMBRIA vi aggiornerà sull’evento nelle varie giornate 15 Evviva San Pancrazio Associazione “Giostra delle Contrade” L’associazione “Giostra delle Contrade” è nata una quindicina di anni fa grazie ad un gruppo di persone con la passione per i giochi equestri. Il gruppo in questione aveva l’obiettivo di curare la manifestazione che concludeva i festeggiamenti in onore del Santo Patrono Pancrazio. Da quella data è iniziato un percorso lungo ed intenso e negli anni sono state inserite nuovi accorgimenti e migliorie che hanno reso l’evento sempre più avvincente ed emozionante, nonostante la mancanza di rivalità tra contradaioli. Totalmente rinnovata tre anni fa, l’associazione ha continuato il processo di crescita della gara cavalleresca guidata magistralmente da Gianni Persico (presidente). Gli altri componenti dell’associazione sono: il vicepresidente Carlo Giuliani, Fabrizio Pioli, Pancrazio Mazzucconi, Domenico Stentella, Roberto Cecchetti, Giammario Mazzocchi, Raimondo Catalucci e Cristian Odor. Grazie al grande aiuto di queste persone ogni anno viene allestita nel miglior modo una manifestazione così impegnativa come quella della “Giostra delle Contrade” ed in un paese piccolo come il nostro non è cosa da poco. Gianni Persico presidente Associazione Giostra delle Contrade L’Albo D’ORO DELLA XXXII^ Giostra delle Contrade 1983 Drago 1984 Castello 1985 Croce 1986 Drago 1987 Drago 1988 Croce 1989 Fiamme 1990 Croce 1991 Fiamme 1992 Castello 1993 Castello 1994 Drago 1995 Fiamme 1996 Castello 1997 Croce 1998 Croce 1999 Croce 2000 Croce 2001 Croce 2002 Drago 2003 Drago 2004 Drago 16 2005 Drago 2006 Fiamme 2007 Drago 2008 Drago 2009 Castello 2010 Croce 2011 Fiamme 2012 Castello 2013 Fiamme 2014 ?? Evviva San Pancrazio Gruppo Sbandieratori Carbium Ricorre il 7° anno di fondazione del gruppo dalla gara regionale di Città della Pieve 2009 alla presentazione del gruppo alla Lega Italiana Sbandieratori nel 2010 Importanti partecipazioni ad eventi: Teatro dell’Opera a Roma Giostra della Quintana a Foligno, Consolato del Perù a Perugia, stadio Liberati, Peiting (Bavaria) Palazzolo Acreide (Siracusa) , San Pietro (Roma) sfilata dei Re Magi 6 gennaio 2014 www.sbandieratoricarbium.it 17 Evviva San Pancrazio Se a Siena piangono, a Gubbio di certo non ridono……… di Luca Racanicchi Se uno come me, amante delle secolari tradizioni medievali e rinascimentali italiane, esordisce con un titolo volutamente provocatorio, è perché l’arrivo di Maggio gli dà certamente alla testa; e questo è sicuramente vero ma il fatto non mi spaventa neanche un pò, e poi lo condivido con altri, mica sono solo…..(ehhh Paolo…). Ma se andando un pò più all’interno della questione inizio a pensare che ci sono almeno una quarantina di generazioni di Calvesi che mi (ci) hanno preceduto, allora il panorama che emerge si fa molto interessante e nitido anche per quelli che esauriscono tutta la loro “vis pugnandi”con l’ultimo dei bicchieri dell’ultima sbornia maturata nell’ultima tavolata visitata durante l’ultima festa di S. Pancrazio. Pensare che da Maria Ceccobelli (non so se sei esistita davvero ma quanto mi piace pensare di si!!) a Ida ci sono state in mezzo decine di donne calvesi sempre pronte a piegare e riporre gli stendardi, pensare che prima di Carlo (ora Berardino) decine di messi comunali hanno avuto l’onore di vestirli, pensare che prima di Lorenzo centi- Luca Racanicchi naia di palafrenieri hanno retto i “signorini” ed i rispettivi cavalli, beh, allora significa soltanto che siamo in presenza di un vero e proprio delirio collettivo dove il sacro ed il profano si uniscono come è d’obbligo nelle migliori storie e tradizioni della nostra penisola. Provate a chiedere a Paola fino a quando è “full” il registro dei gonfalonieri o a Glauco quanti Km di fettuccia ha tagliato il giorno dei conti, e rimarrete impressionati dai numeri che avrete in risposta. E allora, cari amici di Siena e di Gubbio, con tutto l’amore che posso e rispetto per le vostre feste che conosco e che ho frequentato in vario modo, continuate a lottare per il podio ma giocatevi l’argento ed il bronzo, perché l’oro è già lassù in cima alla “montagna”. 18 Evviva San Pancrazio 19 Ricordiamo i personaggi scomparsi che hanno fatto la storia della Festa di San Pancrazio Carlo Meloni Luciano Capotosti Ida Malafoglia Alessandro Deidda Lorenzo Galluzzi e Fernando Galluzzi 20 Daniele Radici