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Evviva San Pancrazio
“Evviva San Pancrazio”
di Riccardo Frezza
E’ con grande emozione e gioia che abbiamo l’onore di
presentare la prima uscita di “Evviva San Pancrazio”,
iniziativa editoriale in onore del nostro Santo Patrono.
Sommario:
EVVIVA SAN PANCRAZIO
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UNA FESTA BREVE MA INTENSA
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CENNI STORICI FESTA DI
SAN PANCRAZIO
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LE EMOZIONI DI UNA FESTA
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LA FESTA IN FOTO DI
ANNALISA MATTICARI
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PANCRAZIO DONA LA VITA PER ESSERE
NEL GREGGE DI GESÙ
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UN ANTICA TRADIZIONE
STORICO FOLKLORISTICA RELIGIOSA
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LA FESTA IN FOTO DI
ANNALISA MATTICARI
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LA FESTA IN FOTO DI
LINO DI SANTOLO
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PANCRAZIO GRAN SANTO
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LA GIOSTRA DELLE CONTRADE
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PROGRAMMA DELLA FESTA
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PROGRAMMA DELLA FESTA
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ALBO D’ORO
GIOSTRA CONTRADE
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GRUPPO SBANDIERATORI CARBIUM
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SE A SIENA PIANGONO, A GUBBIO DI
CERTO NON RIDONO……..
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RICORDIAMO I PERSONAGGI SCOMPARSI
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Grazie all’aiuto di tutti gli sponsor e della redazione di
Etrurianews, è stato possibile realizzare questo interessante progetto, di cui vado particolarmente orgoglioso.
Esprimo inoltre grande riconoscenza a tutti coloro che
sono intervenuti all’interno di questa proposta con contributi di articoli e foto.
Con il patrocinio
del Comune e dell’Associazione Turistica Pro-Loco
di CALVI dell’UMBRIA
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Evviva San Pancrazio
Una Festa breve ma Intensa
Per definire la Festa di San Pancrazio si possono usare molti termini, ma sicuramente uno dei più appropriati è quello che riguarda l’intensità in cui viene vissuta tutta la festa.
L’intensità dell’evento si assapora sin dai giorni in cui si incomincia a preparare
tutta la festa, dalla preparazione delle “calate”, all’installazione nella Platea
Major (piazza Mazzini) dell’”asso di coppe”, ai preparativi frenetici che coinvolgono tutta la popolazione.
L’energia della festa viene provata in maniera profonda ed intensa dai cosiddetti “festaroli”, cosi sono denominati i giovani che rappresenteranno il Santo nella figura dei Signorini e da coloro che avranno l’onore di portare i quattro Stendardi (Gonfalonieri) su cui è impressa l’immagine del Santo.
L’emozione e la felicità di sfilare anche solo per il corteo storico è ben visibile
su tutti i visi dei partecipanti e anche il semplice visitatore che assiste alla festa
rimane affascinato ed incantato dalla devozione sia religiosa che folcloristica,
toccandolo nel cuore profondamente.
Non è una festa che dura molto, ma tre giorni pieni di
eventi ci fanno ripercorrere la vita di un giovane quattordicenne, che per amore di Dio, si fa decapitare sulla Via Aurelia a Roma il 12 maggio del 304.
di Riccardo Frezza
Prenota il tuo appuntamento al
328-1875548 0744-796139
Strada Calvese, 100
Moricone di Narni
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L’emozione e
la felicità di
sfilare anche
solo per il
corteo storico
è ben visibile
su tutti i visi
dei
partecipanti
Evviva San Pancrazio
Cenni storici festa di San Pancrazio
La festa in onore del Santo Pancrazio ha origini molto antiche, anche se non è
facile datare l’evento, si pensa che le prime rappresentazioni risalgano ben intorno alla metà del 1200.
La figura del giovane Pancrazio Martire viene ogni anno come per tradizione
impersonata da 4 Signorini e dai 4 Gonfaloni, 4 enormi Stendardi con l’effige
del Santo, di cui 2 di color rosso rappresentanti il sacrificio del martirio del
Santo e 2 bianchi denotanti la purezza.
La festa non ha solo un valore fortemente religioso, ma anche politico ed economico, infatti essa riafferma la supremazia territoriale del Castello di Calvi sul
Monte San Pancrazio, un tempo Monte Rosaro, sugli altri castelli confinanti.
Un tempo esisteva
un solo Stendardo
rosso, in seguito
venne aggiunto un
altro bianco, concesso agli abitanti della
“Costa” fuggiti dai
castelli distrutti di
Striano e Altaino,
da parte del Castello di Calvi.
Solo nel 1456 dopo
numerose lotte che
portarono alla vittoria del Castello di Calvi su quello di Poggio, con conseguente possesso esclusivo del Monte Pancrazio, si assiste alla nascita di 4 Stendardi,
4 come erano le parrocchie esistenti nel paese.
Oggi esiste un’ unica parrocchia quella di Santa Maria Assunta, ma gli Stendardi come da folclore sono rimasti 4, ognuno a raffigurare la propria contrada del
passato.
Il paese quindi è composto da 4 contrade distinte da diversi stemmi, una la
Fiamma che rappresenta Calvi centro e zone limitrofe, il Castello che indica gli
abitanti di Santa Maria della Neve, San Giacomo, Striano e i borghi tra Calvi e
Magliano Sabina, la Croce che racchiude le zone vicino al convento di San
Francesco, i borghi di Piloni e Passatore ed infine il Drago che individua gli
abitanti di Poggiolo.
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Evviva San Pancrazio
Le emozioni di una festa
di Silvano Lorenzoni
La nostra comunità vive la festa del Patrono San Pancrazio con profondo senso religioso, manifestando al
giovane martire una devozione molto intensa.
Gli appuntamenti sono molteplici e vengono rievocati
alla stessa maniera da tempo immemore. Ogni volta,
però, ci coinvolgono appieno fino ad arrivare alla commozione.
La festa inizia con la consegna dei Stendardi nella Piazza principale secondo le “Antiche usanze e Patrie CostuIl Sindaco
manze “ e si conclude con la riconsegna degli stessi nella
sala Consiliare, dopo quattro giorni di festeggiamenti.
Come da tradizione, accanto alla parte religiosa si aggiungono tante rievocazioni storiche che, comunque, vanno perfettamente a coniugarsi con il vero senso
religioso della festa. I veri fatti religiosi e le antiche usanze fanno rivivere, ogni
anno, momenti suggestivi e di forte esaltazione ai valori civici tra tutti i cittadini Calvesi.La rievocazione di antiche dispute e diatribe lasciano il posto al forte
senso di appartenenza a questa comunità.
Le celebrazioni si susseguono senza interruzioni da oltre 800 anni e nulla ci è
permesso aggiungere o togliere. Come la festa si svolgeva ai tempi antichi noi
la riproponiamo al giorno d’oggi. Forse proprio per questa sua autenticità la
festa riesce ad innescare un meccanismo di aggregazione molto forte tra tutti i
componenti della nostra comunità. Sono questi i momenti di maggiore coesione tra le Istituzioni, le associazioni ed i singoli cittadini. Nessuno si sente escluso. Non fa la differenza essere nati a Calvi o essere divenuti Calvesi poi. Tutti
amiamo il nostro Paese e le sue tradizioni religiose e storiche legano ancor più
i nostri i sentimenti di fratellanza ed amicizia.
Ogni anno, al fine di garantire un’ autentica e regolare rievocazione della festa, tutti sentiamo il dovere di partecipare agli appuntamenti religiosi, ovvero
storici. Lo facciamo mettendo bene in evidenza di quali nobili tradizioni il nostro paese è possessore ed ognuno, per la sua parte o ruolo, fa da garante affinché tutto quello che si è stato tramandato venga da noi trasmesso a quelli che
ci seguiranno.
San Pancrazio con la sua testimonianza di fede dimostra a tutti che si può essere forti di carattere ancorché giovani o fragili.
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Ognuno, per la
sua parte o ruolo,
fa da garante
affinché tutto
quello che si è
stato tramandato
venga da noi
trasmesso a
quelli che ci
seguiranno.
Evviva San Pancrazio
La festa in foto di Annalisa Matticari
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Evviva San Pancrazio
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Evviva San Pancrazio
"Ragazzetto, tu
rischi di finir
male! Sei ancora
un bambino e
alla tua età
facilmente ci si
presta
all'inganno...!”
Pancrazio dona la vita per essere nel gregge di
Gesù di Don Andrea Kazimierczuk
Un'antifona medievale, onorando in S. Pancrazio il martire che come un agnello ancora giovane, segue L'Agnello
Pasquale, gli rivolge questa preghiera:
"aggregaci, dalla tua segnati dal tuo patrocinio e sostenuti intercessione, nel gregge dei discepoli del Signore".
Insieme con S. Pancrazio anche noi vogliamo essere nel
gregge di Gesù. Questo significa saperci amati e custoditi
dal Buon Pastore, che dà la propria vita per le pecore.
Soltanto questa esperienza può svilupparsi un'autentica
vita cristiana, forte al punto da farci resistere alle avversità
e perfino, superarle.
Il Parroco
Noi cristiani, difatti, non siamo gente di razza diversa; non siamo
esenti dalle umane debolezze sì da poter guardare agli altri con occhio di sprezzante superiorità... Tuttavia deve esserci stato un "qualcosa" che ha spinto S.
Pancrazio a imitare Gesù sino al dono della vita.
Nella sua "leggenda aurea", Jacopo da Voragine mette sulle labbra
dell'imperatore Diocleziano queste parole: "Ragazzetto, tu rischi di finir male! Sei
ancora un bambino e alla tua età facilmente ci si presta all'inganno...!
Sembrano parole da potersi ripetere ancora oggi, quando ci troviamo in un
tempo di "moda volatile", come qualcuno la chiama, e siamo in un epoca in
cui le "politiche della vita" pare abbiano sostituito quella che è invece l'autentica politica. Sembra infatti, che il ciclo vitale lo si possa riassumere nella formula: "quello che ti va procuratelo in ogni modo, goditelo e poi passa ad altro..." Come, dunque, si potrà reagire a quest'onda che tutto vuole travolgere?
Come poté il giovane Pancrazio resistere al potente del momento, che lo lusingava?
Troviamo la risposta nelle parole dell'apostolo Paolo: "sono stato conquistato da
Cristo Gesù".
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Evviva San Pancrazio
Un Antica Tradizione Storico Folkloristica
Religiosa di Maria Stentella
La festa di S. Pancrazio a Calvi dell’Umbria, nel pieno rispetto delle
tradizioni, viene riproposta da secoli secondo gli stessi rituali di un
tempo.
Tutto comincia nel tardo pomeriggio dell’11 Maggio, indipendentemente dal giorno della settimana, con l’incontro delle quattro contrade. Queste rappresentano gli antichi quattro castelli presenti sul territorio dell’antica Carbium. A seguire si rievoca la tradizionale visita
alle tavolate. Si tratta di banchetti che ogni anno i così detti
“festaroli”, coloro che in quell’anno sono i protagonisti della festa
rappresentando il Santo Pancrazio, aprono a tutti coloro che parteciPresidente
pano alle rievocazioni storico-folkloristiche in onore del patrono. Storicamente queste tavolate erano offerte alle persone meno abbienti in
Pro Loco
modo che nessuno dovesse patire la fame nei giorni di festa. In notturna si vive il momento più suggestivo della festa. Nella piazza principale della piccola cittadina
umbra, trasformata per l’occasione nella antica Platea maior, si rievoca la vestizione degli stendardi. In un’atmosfera di buio totale gli stendardi, delle grandi bandiere di seta con dipinta
l’effige di San Pancrazio, vengono issati sulle rispettive aste e consegnati ai quattro gonfalonieri. Al termine della vestizione durante la quale uno dei quattro signorini, rappresentanti il
Santo morto dodicenne, legge l’antica preghiera al santo patrono, le luci della piazza si accendono e al grido di “Viva San Pancrazio” sotto una pioggia di fuochi pirotecnici i quattro stendardi vengono riproposti alla vista del pubblico, tra l’acclamazione di tutti i presenti.
Il 12 Maggio la festa assume un tono tipicamente rievocativo. Si comincia la mattina presto
con la Santa Messa detta del signorino, alla presenza del corteo storico. Si tratta di un gruppo
di circa cento persone in costume storico che affiancano i festaroli, anch’essi in costume
d’epoca. A seguire c’è la partenza del primo signorino e primo gonfaloniere per il monte San
Pancrazio. Questo per rievocare la leggenda secondo la quale il Santo avrebbe raggiunto la
sommità del monte, a lui dedicato, con tre salti di cavallo. Mentre il corteo storico torna verso
il paese, nei pressi della montagna si rievoca la revisione dei confini ovvero i sindaci del comune di Calvi dell’Umbria e dei paesi confinanti confermano il possesso della montagna da parte della nostra comunità. Nel pomeriggio si rievoca il ritorno del signorino e del gonfaloniere
dal monte e si festeggia per questo lieto evento con il tradizionale carosello dei signorini. I
quattro bambini che rappresentano il santo corrono a cavallo intorno ai quattro stendardi
presenti al centro della piazza. Durante la serata la festa continua con un tradizionale spettacolo pirotecnico.
Il giorno 13 Maggio la festa assume una connotazione esclusivamente religiosa con la messa
solenne celebrata nella chiesa parrocchiale alla presenza del corteo storico e la successiva processione per le vie del paese. Nel pomeriggio gli stendardi vengono riconsegnati presso la chiesa di Santa Brigida che vedrà entrare queste grandi effigi devozionali tra squilli di chiarine e
rulli di tamburi. In serata la festa assume un timbro più moderno con spettacoli teatrali o a
carattere musicale.
Il 14 Maggio la festa finisce con la messa in onore dei fedeli caduti nella battaglia per il possesso del monte San Pancrazio, la riconsegna degli stendardi alle autorità civili e la distribuzione
della fettuccia. Si tratta del nastro bianco e rosso che assicurava gli stendardi sulle loro aste e
che tutti i cittadini calvesi, qualunque sia la loro età, la loro estrazione sociale, la loro residenza attuale portano con se come segno dell’estrema devozione nei confronti del nostro Patrono
San Pancrazio.
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La festa di S.
Pancrazio a Calvi
dell’Umbria, nel
pieno rispetto delle
tradizioni, viene
riproposta da secoli
secondo gli stessi
rituali di un tempo.
Evviva San Pancrazio
La festa in foto di Annalisa Matticari
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Evviva San Pancrazio
La festa in foto di Lino Di Santolo
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Evviva San Pancrazio
Pancrazio Gran Santo di Emanuele Rabini
Come per magia
il paese sembra
come
risvegliarsi dal
letargo invernale
e prepararsi per
questo viaggio,
in cui Calvi sarà
riproiettato al
periodo
Medioevale.
Chiunque capiti nel periodo adiacente la primavera di recarsi nel nostro piccolo paese, man
mano che ci si avvicina al centro storico, oltre a
sentire l'odore dei fiori che germogliano, si possono udire un suonare di tamburi e chiarine e
per chi non è del posto si domanda, perché succede questo?
Perché a Calvi dell’ Umbria l’ingresso della primavera corrisponde al periodo più intenso in cui
quasi tutti i cittadini calvesi sono impegnati nei
preparativi per la festa del nostro Santo Patrono
Pancrazio, che come succede da decenni e decenni si festeggia nei giorni 11 - 12 e 13 maggio .
Come per magia il paese sembra come risvegliarsi
dal letargo invernale e prepararsi per questo viaggio, in cui Calvi sarà riproiettato al periodo
Medioevale.
La sera detta della “Vigilia”, ossia quella dell’11 maggio, è quella che rimane impressa ai forestieri tutti, in cui un mix di emozioni, curiosità e intensità dell’evento stesso, fa si che ogni
momento, dall’apertura dei festeggiamenti con l’Incontro delle quattro contrade tra i Gonfalonieri e i Signorini, sino alla consegna dei quattro Stendardi che vengono posti sulle quattro
aste al grido di “Evviva San Pancrazio”, diventa uno spettacolo difficile da dimenticare.
Una festa che riesce a miscelare insieme: religiosità, storicità e folklore, in un insieme di emozioni che non si riescono a descrivere, chi e' un “calvese” non ne può fare a meno, oltre 100
costumanti che percorrono le vie del paese e tanti tanti altri che stanno dietro le quinte, per
far si che tutto riesca alla perfezione.
Le persone che vengono da altre località, per pura curiosità o casualità, se ne innamorano e
tornano di nuovo negli anni successivi , diventando non solo spettatori ma protagonisti nella
festa, partecipando al Corteo Storico o semplicemente aiutando nei preparativi .
Non si riesce a descrivere le sensazioni che si provano durante la festa, dalle lacrime della
vestizione degli stendardi, gli applausi per le "corse" dei signorini e la commozione dei gonfalonieri alla riconsegna degli stendardi, ma questa è la nostra festa e decisamente ci piace cosi
e senza dimenticare che facciamo tutto al grido di “EVVIVA SAN PANCRAZIO”
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Evviva San Pancrazio
La Giostra delle Contrade
di Livio Leonardi
Giunta alla 32° edizione, questa manifestazione calvese si distingue da altre simili che si tengono in molte parti
dell’Umbria e di altri confini regionali, perché mantiene intatte tutte le caratteristiche dell’epoca senza introdurre accorgimenti tecnici odierni, conservando così la tradizione medievale dei personaggi che ruotano intorno ad essa.
Questo evento folcloristico non ha una vera connotazione
storica, esso ha avuto origini nel 1982, grazie ad una felice
idea del gruppo dirigente della Pro-loco da me presieduta, la
quale ispirandosi al Medioevo ha dato vita a una gara a cavallo tra i Cavalieri
delle diverse Contrade del paese.
Molto suggestiva ed emozionante è la Vestizione e il Giuramento dei Cavalieri
nella chiesa di S. Maria Assunta la sera prima dell’evento, alla presenza del
Corteo Storico esclusi i Signorini e i Gonfalonieri, con la conclusiva benedizione da parte del parroco.
La giostra viene svolta al “campo dei giochi”, l’attuale campo sportivo immerso in un panorama meraviglioso, circondato dal verde di una pineta.
Le contrade che si batteranno per la conquista del Palio sono le Fiamme, il
Castello, la Croce e il Drago, ognuna distinta da un proprio cavaliere e dal
suo cavallo.
Il regolamento della gara prevede che risulti vincitore il Cavaliere che alla fine
di ogni tornata abbia abbattuto il maggior numero di bersagli, ottenendo così
il punteggio più alto, togliendo tutte le varie penalità previste.
L’avvincente sfida tra i Cavalieri delle 4 contrade ha un grande impatto turistico ed entusiasma i diversi “contradaioli” che si contendono ogni anno
l’ambito Palio, il tutto in un clima armonioso e divertente, in quanto non esistono rilevanti rivalità e campanilismi.
La giostra viene disputata la terza
domenica di maggio ogni anno e
con essa si determina sempre la
conclusione dei festeggiamenti in
onore del nostro Santo Patrono
Pancrazio.
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Le contrade che si
batteranno per la
conquista del Palio
sono le Fiamme, il
Castello, la Croce
e il Drago, ognuna
distinta da un proprio cavaliere e dal
suo cavallo.
Evviva San Pancrazio
Programma San Pancrazio 2014
Da Sabato 3 Maggio
Ore 18:00 Chiesa S. Maria Assunta S. Messa e Novena in onore del Patrono San Pancrazio
Venerdi 9 Maggio
Ore 16.30 Piazzetta S. Andrea “Gratia civitas Carbii” il medioevo dei piccoli. Spettacolo dei bambini della
scuola dell’infanzia San Carlo di Calvi dell’Umbria
Ore 18:00 Sala Consiliare presentazione pubblicazione “Evviva San Pancrazio” a cura di Riccardo Frezza
Domenica 11 Maggio
Ore 17:45 P.zza Mazzini Proclamazione del bando di apertura dei festeggiamenti
Ore 18:00 P.zza Mazzini Arrivo ed esibizione dell’Associazione Amici della Musica di calvi dell’Umbria diretta dal Maestro Angelo Abbruzzese
Ore 19:00 loc. Casone Incontro delle Quattro Contrade
Ore 19:30 P.zza Mazzini Cerimonia dell’Investitura dei Reggenti e passaggio simbolico dei Poteri
Ore 20:00 Vie cittadine Tradizionale Visita alle “Tavolate”
Ore 22:00 P.zza Mazzini Cerimonia della Vestizione e consegna degli Stendardi ai Gonfalonieri
Lunedì 12 Maggio
Ore 09:30 P.zza Mazzini S. Messa detta del “Signorino” e successiva Partenza del I° Signorino e del I° Gonfaloniere per il Monte S. Pancrazio
Ore 11:00 Monte S. Pancrazio Storica Revisione dei Confini con i rappresentanti dei comuni di Calvi
dell’Umbria, Otricoli, Stroncone e Configni. S. Messa con il I° Signorino e I° Gonfaloniere
Ore 17:00 Mulini a Vento Omaggio del I° Signorino e del I° Gonfaloniere ai defunti presso il cimitero comunale e successivo Carosello presso i Mulini a Vento
Ore 17:30 Collegiata Ritorno del I° Signorino e del I° Gonfaloniere dal Monte S. Pancrazio
Ore 18:00 P.zza Mazzini Carosello dei Signorini detto Battaglione
Ore 22:00 P.zza Mazzini Estrazione della tradizionale Tombola Montepremi 1.300,00 euro
Cinquina 400,00 euro Tombola 800,00 euro Tombolino 100,00 euro
Ore 23:00 GRANDE SPETTACOLO PIROTECNICO della Ditta Gianvittorio di Perugia
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Evviva San Pancrazio
Programma San Pancrazio 2014
Martedì 13 Maggio
Ore 10:30 Chiesa S. Maria Assunta S. Messa Solenne e Processione per le vie del paese con la Reliquia del
“Braccio” di S. Pancrazio e con la partecipazione del Corteo Storico
Ore 18:30 Chiesa S. Brigida Cerimonia della Riposizione degli Stendardi
Mercoledì 14 Maggio
Ore 09:00 Chiesa S. Maria Assunta S.Messa con Liturgia Funebre in memoria dei caduti della Storica
“Zuffa” per il possesso del Monte S. Pancrazio
Ore 10:00 Sala Consiliare Riconsegna degli Stendardi alle Autorità Civili
Venerdi 16 Maggio
Ore 21.30 Piazza Mazzini Spettacolo musicale dei “NUOVI DI ZECCA” con la partecipazione di SIMONE
MONTEDORO, il capitano Tommasi della fiction televisiva DON MATTEO.
Sabato 17 Maggio
Ore 18.00 Piazza Mazzini “TRA RULLI E SQUILLI” , rassegna dei musici dei gruppi storici di Narni
(gruppo musici ente corsa all’anello), Sangemini (gruppo tamburi Lucio Bartolucci del Rione Rocca), Poggio
di Otricoli (Musici Vulpes), e Calvi dell’Umbria (Musici del Gruppo Sbandieratori Carbium e Musici Communitas terrae Carbii).
Ore 22: 00 Chiesa S. Maria Assunta Cerimonia d’investitura dei Cavalieri della Giostra delle Contrade con
la partecipazione dei cantori del coro polifonico di Calvi dell’Umbria diretto dal M° Angelo Bruzzese
Ore 23:00 P.zza Mazzini Spettacolo del Gruppo Sbandieratori “Carbium” di Calvi dell’Umbria
Domenica 18 Maggio
Ore 11:00 Chiesa S. Maria Assunta S. Messa con successiva Processione e Riposizione della Reliquia del
“Braccio” di S. Pancrazio
Ore 15.00 Piazza Mazzini Partenza del Corteo Storico con la partecipazione delle rappresentanze dei cortei
storici di Acquasparta, Narni, Sangemini, Poggio di Otricoli e Amelia.
Ore 16:00 Campo Sportivo Comunale XXXII Edizione della “GIOSTRA delle CONTRADE” L’avvincente
sfida a cavallo tra i Cavalieri delle quattro Contrade: Fiamme, Castello, Croce e Drago con la partecipazione
del Corteo Storico
Ore 19:00 P.zza Mazzini Premiazione del Cavaliere vincitore della Giostra delle Contrade
Nei giorni 11-12-13-16-17-18 Maggio a partire dalle 19:30 apertura della Tradizionale Taverna del Monastero.
Una rubrica sul sito www.etrurianews.it alla categoria UMBRIA vi aggiornerà sull’evento nelle varie
giornate
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Evviva San Pancrazio
Associazione “Giostra delle Contrade”
L’associazione “Giostra delle Contrade” è nata una quindicina di anni fa grazie
ad un gruppo di persone con la passione per i giochi equestri. Il gruppo in questione aveva l’obiettivo di curare la manifestazione che concludeva i festeggiamenti in onore del Santo Patrono Pancrazio.
Da quella data è iniziato un percorso lungo ed intenso e negli anni sono state
inserite nuovi accorgimenti e migliorie che hanno reso l’evento sempre più avvincente ed emozionante, nonostante la mancanza di rivalità tra contradaioli.
Totalmente rinnovata tre anni fa, l’associazione ha continuato il processo di
crescita della gara cavalleresca guidata magistralmente da Gianni Persico
(presidente). Gli altri componenti dell’associazione sono: il vicepresidente Carlo
Giuliani, Fabrizio Pioli, Pancrazio Mazzucconi, Domenico Stentella, Roberto
Cecchetti, Giammario Mazzocchi, Raimondo Catalucci e Cristian Odor.
Grazie al grande aiuto di queste persone ogni anno viene allestita nel miglior
modo una manifestazione così impegnativa come quella della “Giostra delle
Contrade” ed in un paese piccolo come il nostro non è cosa da poco.
Gianni Persico presidente
Associazione Giostra delle Contrade
L’Albo D’ORO DELLA XXXII^ Giostra delle Contrade
1983 Drago
1984 Castello
1985 Croce
1986 Drago
1987 Drago
1988 Croce
1989 Fiamme
1990 Croce
1991 Fiamme
1992 Castello
1993 Castello
1994 Drago
1995 Fiamme
1996 Castello
1997 Croce
1998 Croce
1999 Croce
2000 Croce
2001 Croce
2002 Drago
2003 Drago
2004 Drago
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2005 Drago
2006 Fiamme
2007 Drago
2008 Drago
2009 Castello
2010 Croce
2011 Fiamme
2012 Castello
2013 Fiamme
2014 ??
Evviva San Pancrazio
Gruppo Sbandieratori Carbium
Ricorre il 7° anno di fondazione del gruppo dalla gara regionale di Città
della Pieve 2009 alla presentazione del gruppo alla Lega Italiana Sbandieratori nel 2010
Importanti partecipazioni ad eventi: Teatro dell’Opera a Roma Giostra
della Quintana a Foligno, Consolato del Perù a Perugia, stadio Liberati,
Peiting (Bavaria) Palazzolo Acreide (Siracusa) , San Pietro (Roma) sfilata
dei Re Magi 6 gennaio 2014
www.sbandieratoricarbium.it
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Evviva San Pancrazio
Se a Siena piangono, a Gubbio di certo non ridono………
di Luca Racanicchi
Se uno come me, amante delle secolari tradizioni medievali e rinascimentali italiane,
esordisce con un titolo volutamente provocatorio, è perché l’arrivo di Maggio gli dà
certamente alla testa; e questo è sicuramente vero ma il fatto non mi spaventa neanche un pò, e poi lo condivido con altri, mica sono solo…..(ehhh Paolo…).
Ma se andando un pò più all’interno della questione inizio a pensare che ci sono almeno una quarantina di generazioni di Calvesi che mi (ci) hanno preceduto, allora il
panorama che emerge si fa molto interessante e nitido anche per quelli che esauriscono tutta la loro “vis pugnandi”con l’ultimo dei bicchieri dell’ultima sbornia maturata
nell’ultima tavolata visitata durante l’ultima festa di S. Pancrazio.
Pensare che da Maria Ceccobelli (non so se sei esistita davvero ma quanto mi piace
pensare di si!!) a Ida ci sono state in mezzo decine di donne calvesi sempre pronte a
piegare e riporre gli stendardi, pensare che prima di Carlo (ora Berardino) decine di
messi comunali hanno avuto l’onore di vestirli, pensare che prima di Lorenzo centi- Luca Racanicchi
naia di palafrenieri hanno retto i “signorini” ed i rispettivi cavalli, beh, allora significa
soltanto che siamo in presenza di un vero e proprio delirio collettivo dove il sacro ed il profano si uniscono
come è d’obbligo nelle migliori storie e tradizioni della nostra penisola.
Provate a chiedere a Paola fino a quando è “full” il registro dei gonfalonieri o a Glauco quanti Km di fettuccia ha tagliato il giorno dei conti, e rimarrete impressionati dai numeri che avrete in risposta.
E allora, cari amici di Siena e di Gubbio, con tutto l’amore che posso e rispetto per le vostre feste che conosco e che ho frequentato in vario modo, continuate a lottare per il podio ma giocatevi l’argento ed il bronzo,
perché l’oro è già lassù in cima alla “montagna”.
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Evviva San Pancrazio
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Ricordiamo i personaggi scomparsi che hanno fatto
la storia della Festa di San Pancrazio
Carlo Meloni
Luciano Capotosti
Ida Malafoglia
Alessandro Deidda
Lorenzo Galluzzi e Fernando Galluzzi
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Daniele Radici