Criteri per la definizione della parola grammaticale

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Criteri per la definizione della parola grammaticale
Criteri per la definizione della parola grammaticale
Una parola grammaticale (morfo-sintattica, non fonologica) è
definita in base alla co-occorrenza dei seguenti criteri:
a) COESIONE: si definisce parola ogni sequenza di elementi
linguistici che non può essere interrotta dall’aggiunta di altro
materiale linguistico (cioè: è possibile aggiungere materiale a
destra e sinistra, ma non in mezzo)
es.
marito
scrivere
ex-marito
maritino
riscrivere
scrivano
b) PAUSABILITA’: si definisce parola ogni sequenza di
elementi linguistici che può essere preceduta e/o seguita, ma
non interrotta da una pausa
c) MOBILITA’: si definisce parola ogni sequenza di elementi
linguistici che occorrono in un ordine fisso e si spostano ‘in
blocco’
es.Questa pizza è immangiabile
*Mangiabile questa pizza è im
*Immangia questa pizza è bile
Immangiabile, è questa pizza!
es.Ho incontrato il mio ex-marito
*Ex ho incontrato il mio marito
il mio ex-marito ho incontrato!
f) ISOLABILITA’: si definisce parola ogni sequenza di elementi
linguistici che da sola può costituire un enunciato
es.
Piove
Immangibile!
g) Si definisce parola ogni sequenza di elementi linguistici che ha un
significato convenzionale
(questo criterio serve ad escludere le combinazioni di suoni che non
violano restrizioni fonetiche, ma che sono prive di significato)
Problemi:
Corsa ad ostacoli: davvero tre parole?
Domenica ho vinto una corsa ad ostacoli
*Ad ostacoli domenica ho vinto una corsa
Una corsa ad ostacoli domenica ho vinto una corsa
Ho vinto una combattutissima corsa ad ostacoli
Ho vinto una corsa ad ostacoli combattutissima
*Ho vinto una corsa combattutissima ad ostacoli
- Cosa hai vinto domenica?
- una corsa ad ostacoli vs una corsa
Problemi:
Il: davvero una parola?
Domenica ho vinto il torneo
*Il domenica ho vinto torneo
*Il (non esiste una frase italiana di senso compiuto costituita dal
solo elemento il; ovviamente escludendo la risposta a una domanda come ‘quale è
l’articolo definito maschile singolare dell’italiano?’)
Ci sono elementi che di norma consideriamo parole (es. il) che in
realtà si comportano come se non lo fossero. E ci sono elementi che
di norma non consideriamo parola (es. corsa ad ostacoli) che si
comportano come se lo fossero
affissi
il, un, con,
da…
parole
marito, cane,
immangiabile,
luna,
casa, felicità…
sintagmi
corsa ad ostacoli,
ferro da stiro, calcio
di rigore…
Morfema: la più piccola unità linguistica dotata di
significato; segno linguistico minimo
Segmentazione: procedimento attraverso cui vengono
identificati i morfemi, la struttura interna delle parole
Es. casa vs. case
cas+
+a
FEMMINILE
SINGOLARE
+e
FEMMINILE
PLURALE
cas+
in casina, casetta, casona, casolare, casupola
+a/+e
in scarpa / scarpe, donna / donne, mucca / mucche
house
Ø
SINGOLARE
+s [Iz]
PLURALE
+Ø / +s ([s], [z], [Iz]):
Boy / boys, dog / dogs, river / rivers, street
/ streets, ecc.
Analizzare le parole significa riconoscere i confini
tra gli elementi che le compongono. Ciò comporta
un’operazione di scomposizione delle parole in
unità più piccole. Il morfema è appunto l’unità
linguistica minima dotata di significato
Es.: govern+a+bil+e, in+util+e
-(a)bil+e e in- sono due morfemi. Essi hanno un
significato abbastanza ben definibile, per quanto
astratto (in- significa negazione; -(a)bil+e indica
possibilità/potenzialità).
saliva
saliv+a
sal+iv+a (o sal+i+v+a)
Classificazione dei morfemi
in base al loro significato:
• lessicali: hanno un significato lessicale, ‘pieno’, che
non dipende dal contesto di occorrenza.
Es. it.
can+e, bambin+o, cant+are…
ing. boy, house, (to) call…
• grammaticali: svolgono una funzione grammaticale,
in parte determinata dal contesto di occorrenza
Es. It.
can+e, bambin+o, cant+are…
ing. boy+s, call+ed…
Morfemi lessicali
Classe aperta
Morfemi grammaticali
I morfemi grammaticali a loro volta si suddividono in
a) morfemi derivazionali (o derivativi): formano parole (creano lessemi)
b) morfemi flessivi (o flessionali): trasformano parole (creano forme flesse)
Costituiscono una classe chiusa
in base alla loro combinabilità:
• liberi: possono occorrere da soli in una frase,
costituiscono da soli una parola.
Es. it. di, a, che, virtù…
ing. boy, dog, of, red…
• legati: non possono occorrere da soli in una frase;
devono unirsi ad un morfema libero o ad un altro
morfema legato per poter costituire una parola.
Es. it. can+, ragazz+, lod+, +i, +e…
ing. +s, +dom, +ed…